Storia SCOPRIRE IL PASSATO, CAPIRE IL PRESENTE
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N° 101
ARMENI
L’epopea del primo regno cristiano dell’umanità
Sesso da Medioevo Tabù, posizioni e strane abitudini dell’Età di mezzo
I MISTERI DI MUSSOLINI LA GRANDE FUGA DEI NAZISTI L’INUTILE HIROSHIMA
1945
Povero come un Creso Il sovrano di Lidia, ricchissimo ma troppo sicuro di sé
LA VERITÀ SETTANT’ANNI DOPO
MARZO 2015 � 4,90 in Italia
Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, DCB Verona
A GERUSALEMME!
TOPOGRAFIA, STORIA E POPOLI, TRA LE MURA PIÙ CONTESE DEL MONDO
I NORMANNI
RE GUGLIELMO E L’ULTIMA INVASIONE RIUSCITA DELL’INGHILTERRA
FANTASMI DOC
DA MESSALINA A UMBERTO I, GLI SPETTRI PIÙ CELEBRI D’EUROPA
101 marzo 2015
focusstoria.it
Storia
CI TROVI ANCHE SU:
Truppe sovietiche a Berlino nel maggio 1945.
D
Jacopo Loredan direttore
R UBRICHE
4 LA PAGINA DEI LETTORI 6 NOVITÀ & SCOPERTE 8 TRAPASSATI ALLA STORIA 9 AGENDA 10 MICROSTORIA 12 CURIOSARIO 13 SCIENZA E SCIENZIATI 76 PITTORACCONTI 78 DOMANDE & RISPOSTE 110 FLASHBACK
IN PIÙ... POPOLI 14 Nel regno
degli Armeni
I misteri di una cultura millenaria.
LEGGENDE 22 Fantasmi famosi I grandi del passato a volte ritornano, sotto forma di spettri.
28 ILETTERATURA bisnonni
GETTY IMAGES
a Rabelais a Charlie Hebdo, passando per la Rivoluzione francese, l’epopea napoleonica, le guerre mondiali... Quando, nel mezzo della lavorazione di un giornale, certi fatti di cronaca sconvolgono le coscienze – come la strage compiuta in nome di Allah a Parigi il 7 gennaio scorso – chi scrive si domanda sempre come, e se, affrontare l’argomento. Nel nostro caso non certo in chiave d’attualità, sia per le caratteristiche di Focus Storia, sia perché saremmo usciti in edicola a troppa distanza dai fatti. Potevamo invece, e lo facciamo a pag. 28, ricostruire come è nata e si è sviluppata a partire dal Medioevo la tradizione satirica francese: impietosa, beffarda, unica al mondo. Leggendo il servizio, capirete perché i redattori di Charlie Hebdo hanno tenuto fede fino in fondo all’etica secolare della loro professione. Nonostante le minacce, e a prezzo della vita.
di Charlie
LE VERITÀ DEL 1945 36
La fine del duce Gli ultimi giorni di Mussolini e le ricostruzioni sulla sua morte.
44
Tutti i numeri del conflitto Il drammatico bilancio europeo, alla fine della guerra.
46
La grande fuga Gli archivi svelano come i nazisti riuscirono a rifugiarsi in Sud America.
54
I fatti del 1945 Gioie, vendette e ritorsioni in Italia nell’anno della Liberazione.
56
L’illusione di Napoli Con gli Alleati, nel capoluogo si accesero nuove speranze.
60
I film degli orrori Lo choc dell’Olocausto nei filmati affidati ad Alfred Hitchcock.
62
Prova di forza Le atomiche sul Giappone erano necessarie? Per gli storici, no.
68
Nelle mani di Hitler Il racconto della prigionia degli Internati militari italiani in Germania. In copertina: Mussolini, Hitler e l’esplosione dell’atomica su Hiroshima. FARABOLA, GETTY IMAGES (2). ELABORAZIONE P. GHISALBERTI
Le vittime della strage di Parigi avevano una tradizione alle spalle.
ANTICHITÀ 80 Povero Creso
La semileggendaria vita del ricchissimo (e avventato) re di Lidia.
PERSONAGGI 86 Donne
da primato
Le protagoniste delle “prime volte” in scienza, arte, letteratura, sport.
GRANDI TEMI 88 L’invasione
dell’Inghilterra
Hastings 1066: il trionfo di Guglielmo il Conquistatore.
STORIE D’ITALIA 94 Un inchino
di troppo
Nel 1906, il naufragio del Sirio e la strage di emigranti italiani.
CITTÀ 98 Gerusalemme
Le tracce del passato tra le mura più contese, ieri e oggi.
QUOTIDIANA 102 VITA I piaceri
del Medioevo Com’era il sesso nell’Età di mezzo.
3
microstoria A cura di Aldo Carioli, Marta Erba, Giuliana Rotondi e Daniele Venturoli
PAROLE DIMENTICATE
F R E G A G I O N E
BRIDGEMANIMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
Sta per “massaggio”, “frizione”, azione corrispondente allo sfregamento di una parte del corpo con la mano o con altri oggetti. Ma indica anche un complimento, una moina.
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LEEMAGE/MONDADORI PORTFOLIO
IL MITO Quello dell’ARABA FENICE che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte è un mito nato in Egitto, collegato al culto solare, anche se per gli Egizi l’uccello era simile a un passero, non era variopinto e inoltre risorgeva dall’acqua. È nei miti greci che acquista un piumaggio multicolore e un aspetto più imponente, e riprende vita dalle fiamme. Autocombustione. Secondo la tradizione, ogni 500 anni la Fenice, sentendo arrivare la fine della sua esistenza, si ritirava in un luogo appartato, costruiva un nido sulla cima di un albero, vi si adagiava e lasciava che i raggi del Sole l’incendiassero (oppure, secondo altre versioni, era essa stessa ad appiccare il fuoco). Dal cumulo di cenere emergeva quindi una nuova Fenice. Simbolo della rinascita spirituale, era molto citata e amata dagli alchimisti, per i quali coincideva con la pietra filosofale.
LA VIGNETTA
BALLO TRAGICO Lo scoppio della Prima guerra mondiale, nell’estate del 1914, fu preceduto e accompagnato da una fioritura eccezionale di vignette satiriche e propagandistiche. Eccone una pubblicata in Francia. È bilingue (le scritte sono tradotte anche in inglese), in modo da essere compresa dagli alleati d’Oltremanica. Maiali. Il titolo dell’illustrazione è L’ultimo tango. Protagonisti del ballo, al centro della vignetta, sono i due sovrani degli Imperi centrali: a destra, l’austriaco Francesco Giuseppe I d’Asburgo (18301916) e il kaiser tedesco Guglielmo II di Hohenzollern (1859-1941). I due sono raffigurati come maiali, una metafora ricorrente nella propaganda
in tempo di guerra, in diverse epoche. Dietro, impegnati a eseguire un “concerto europeo”, ovvero a prendere tempo con la diplomazia mentre gli Imperi centrali si armavano, ci sono i capi di Stato delle potenze dell’Intesa: il re d’Inghilterra Giorgio V (1865-1936); Raymond Poincaré (18601934), presidente della Terza repubblica francese; lo zar russo Nicola II (1868-1918). L’illustrazione è probabilmente precedente lo scoppio effettivo del conflitto. Sulla destra, infatti, impegnato a far danzare i due sovrani-maiali, si distingue Alberto I re del Belgio: il Paese, formalmente neutrale, fu la prima vittima dell’aggressione tedesca, con l’invasione dell’agosto del 1914.
POPOLI
NEL
REGNO DEGLI
ARMENI
MONDADORI PORTFOLIO/BRIDGEMANART
I misteri di una cultura che ha attraversato immutata millenni di Storia. Dalle origini del cristianesimo alla diaspora
14
econdo la tradizione, sull’Ararat si “incagliò” l’Arca di Noè dopo il Diluvio raccontato dalla Genesi. Ma l’idea che il relitto potesse esistere davvero non fu considerata fino al 1949, quando
il pilota di un aereo statunitense in ricognizione fotografò uno strano avvallamento, ribattezzato “anomalia dell’Ararat”. Dallo spazio. Varie spedizioni, negli Anni ’70 e ’90, non hanno dato alcun vero risultato. Diversi studi hanno però confermato la presenza di resti lignei
sotto il ghiaccio e di una struttura piana. Nel 2000 un satellite ha raccolto delle immagini dallo spazio che spinsero il magnate (e attivista cristiano) Daniel McGivern a organizzare una spedizione. Ma il sito si trova in zona militare, e i turchi hanno negato il permesso.
Monti e monasteri Il monte Ararat e il monastero armeno di Khor Virap. Qui san Gregorio Illuminatore (a sinistra) fu prigioniero per 13 anni. Dopo il rilascio, nel 301, Gregorio convertì il re Tiridate III, facendo dell’Armenia il primo regno ufficialmente cristiano.
DREAMSTIME
S
Sull’Ararat, alla ricerca dell’Arca di Noè
ANSA
PRIMO PIANO
I misteri degli ultimi giorni di Mussolini. Perché fuggì? Voleva davvero espatriare in Svizzera? Che cosa contenevano i documenti che aveva con sé? E da chi, e perché, fu ucciso?
LA FINE
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MONDADORI/PORTFOLIO
1. L’ultima foto di Mussolini vivo: il 23 aprile 1945 esce dal palazzo della Prefettura di Milano. 2. Le auto sulle quali viaggiavano i gerarchi fascisti durante la fuga. 3. Un camion di militari tedeschi presso Dongo. 4. Il tronco che bloccò la colonna nazifascista.
SIERRA (3)
1
BRACCATO
© CINECITTA LUCE / SCALA
Sulle rive del Garda Il 1° marzo 1945 Mussolini esce dal Vittoriale a Gardone Riviera (Brescia), dove si celebrava l’anniversario della morte di Gabriele D’Annunzio. Nel tondo, Claretta Petacci, amante del duce, uccisa con lui il 28 aprile 1945.
DEL DUCE 2
3
4
CITTÀ
Luogo sacro di ebraismo, cristianesimo e islam, ha visto susseguirsi nei millenni i popoli più diversi. Che a ogni passaggio hanno lasciato le loro tracce.
IL CROCEVIA DEL MONDO
GERUSALEMME GERUSALEMME AL TEMPO DI DAVIDE, IERI E OGGI CANANEI e GEBUSEI Ieri I primi abitanti della Palestina furono i Cananei. Fu la tribù cananea dei Gebusei, nel II millennio a.C., a fare di Gerusalemme, fondata forse già due millenni prima, una città-Stato. Oggi La cittadella occupava il colle della cosiddetta “Città di Davide”, a sud del Monte del Tempio, una zona oggi fuori le mura. Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce resti legati alla sorgente di Gihon, intorno alla quale nacque il primo insediamento, e qualche struttura forse dell’antico palazzo reale. EBREI ANTICHI Ieri Intorno al 1000 a.C. re Davide conquistò Gerusalemme e ne fece la capitale politica e spirituale del suo regno. Il figlio Salomone estese la città a nord, sull’attuale Spianata delle Moschee, e vi costruì il palazzo e il celebre tempio. Nel 587-86 a.C. il sovrano di Babilonia Nabucodonosor conquistò la città, saccheggiò il Tempio di Salomone e deportò le élite in Mesopotamia. L’imperatore persiano Ciro nel 539 a.C. sconfisse i Babilonesi e permise agli Ebrei di tornare a Gerusalemme, che pose sotto il proprio dominio. 98
Oggi Gli archeologi lavorano molto alla ricerca di testimonianze di quest’epoca. La principale resta il Muro Occidentale (noto come Muro del Pianto perché davanti a esso gli ebrei di tutto il mondo si recano a pregare). Probabilmente risale in realtà all’epoca della ricostruzione da parte di Erode (I secolo), ma conserva richiami agli edifici precedenti. GLI ASMONEI Ieri Durante la dominazione persiana la città si riprese in parte. Fu poi conquistata da Alessandro Magno e, dopo la morte di questi (323 a.C.), fu coinvolta nei ripetuti scontri tra le dinastie macedoni rivali, in particolare i Tolomei (egiziani) e i Seleucidi (siriani). Contro questi ultimi nel 149142 a.C. si scatenò la rivolta dei Maccabei, che segnò il ritorno all’indipendenza sotto la dinastia degli Asmonei. Gli Ebrei tornarono padroni della città, seppure con forti influenze elleniche. Oggi L’unico edificio certamente di età asmonea scoperto a Gerusalemme si trova nella “Città di Davide” ed è venuto alla luce solo nel 2013. Gli altri monumenti di quest’epoca sono scomparsi sotto gli strati edificati in seguito.
PORTA DI EFRAIM
PORTA DI BENIAMINO
PALAZZO DELLA FORESTA DEL LIBANO
PALAZZO DI SALOMONE
PORTA DELLA VALLE SORGENTE DI GIHON
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Skyline contesa
LEROUX/CORBIS
Sul luogo dell’antico Tempio di Salomone, in primo piano, la Cupola della Roccia (la roccia sarebbe quella da cui Maometto salì al cielo); dietro, i campanili delle chiese cristiane.
GERUSALEMME AL TEMPO DI GESÙ, IERI E OGGI
GOLGOTA
Vi
aC
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PISCINA DI BETZAETA
PRETORIO (FORTEZZA ANTONIA)
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LUOGO DELLA LAPIDAZIONE DI SANTO STEFANO
“TOMBA DI GESÙ”
TORRE DI IPPICO TORRE DI FASAELE
ARCO DI WILSON
TORRE DI MARIAMME PALAZZO DI ERODE ANTIPA
PALAZZO DI ERODE
scale
Mo nte d eg li u livi
TEMPIO MONTE DEL TEMPIO
GIARDINO DEL GETSEMANI
Ingresso principale
Strada Va l l e d e l T yropeon
N. JERAN
C I T TÀ A LTA
CASA DI CAIFA “LUOGO DELL’ULTIMA CENA”
Va
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CITTÀ BASSA
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200 m
ERODE E LA CITTÀ DI GESÙ Ieri Erode il Grande fu imposto sul trono di Giudea dai Romani nel 40 a.C. Il sovrano si concentrò sulla realizzazione di grandi opere architettoniche e urbanistiche e l’assetto della Città vecchia risale in parte a lui. Erode restaurò la Fortezza Antonia e ampliò il Tempio. La sua città aveva circa 30mila residenti e 150mila visitatori all’epoca della Pasqua. Oggi L’assetto della Spianata, con i suoi bastioni, risale al progetto di Erode, anche se nulla di quel che vi era sopra, a parte il Muro Occidentale, si è conservato. I ROMANI Ieri Nel 63 a.C. il generale Pompeo occupò Gerusalemme. Nel 70 e nel 135 d.C., in seguito a due grandi rivolte, le legioni romane devastarono la città e Tito saccheggiò e distrusse il Tempio. Adriano rifondò poi la città come colonia, con il nome di Aelia Capitolina. Iniziò allora la vasta diaspora ebraica. Oggi L’impianto della città è un’eredità romana: cardo e decumano, intersecandosi, segnano i quartieri. L’Arco “dell’Ecce Homo” è una traccia del Foro, mentre i templi pagani sono sotto edifici successivi. 99
flashback
Perugia, 1963. Inaugurazione del supermercato Standa: le cassiere, con un “grembiulino” che oggi fa sorridere, capelli cotonati e colletti bianchi, mostrano un evidente imbarazzo davanti al fotografo. I supermercati di alimentari erano una novità in Italia (il primo aveva aperto a Milano nel 1957), ma l’azienda aveva già più di 30 anni alle spalle. I grandi magazzini Standa avevano aperto i battenti il 21 settembre 1931, nel centro di Milano, e si chiamavano Standard. Il nome Standa arrivò nel 1938, perché Mussolini, passando davanti al negozio romano della catena, durante una parata, impose l’italianizzazione del marchio. In obbedienza
ALINARI
alle leggi fasciste.
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