Focusstoria ottobre 2014a

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MENSILE – Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna � 8 - Germania � 9 - Svizzera CHF 12 - Svizzera Canton Ticino CHF 11,50 - Canada CAD 11,50 - USA $ 11,50

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SCOPRIRE IL PASSATO, CAPIRE IL PRESENTE

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Ottobre 2014

� 4,90 in Italia

Dall’Ellesponto all’Hindukush, le imprese del condottiero greco tra Persiani, Medi, Frigi e Indiani

ALESSANDRO MAGNO

OLTRE I CONFINI DEL MONDO 1870: Parigi provò a fermare Berlino. E le andò molto male

da Atene a Firenze, perché il genio esplose lì e allora la crisi ambientale che travolse le civiltà tradimenti e congiure nella Genova dei Doria

LA TELEVISIONE DI MUSSOLINI Sorpresa: già negli Anni ’30 l’Italia trasmetteva programmi tv. Sotto gli occhi di Benito


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focusstoria.it

ottobre 2014

IN PIÙ...

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Jacopo Loredan direttore

RUBRICHE 4 LA PAGINA DEI LETTORI 6 NOVITÀ & SCOPERTE 9 AGENDA 10 MICROSTORIA 76 UNA FOTO, UN FATTO 78 PITTORACCONTI 80 TECNOVINTAGE 81 CURIOSARIO 82 DOMANDE & RISPOSTE 110 FLASHBACK

12 La Tv di Benito I primi programmi televisivi italiani sono del 1939. Poi però arrivò la guerra...

18 Congiura

alla genovese

BRIDGEMANART

l nodo gordiano, reciso con un colpo di spada. L’incontro con Diogene, il filosofo che gli chiese di farsi da parte per non coprirgli il sole. La doma di Bucefalo, puledro spaventato dalla propria ombra, che nel ventennio successivo diventerà il suo più fedele compagno in battaglia. Il colloquio con la Pizia, costretta quasi a forza a profetizzare la sua invincibilità... Gli aneddoti più o meno leggendari su Alessandro Magno sono riecheggiati nei secoli fino ai giorni nostri e danno la misura, 23 secoli dopo, della straordinaria forza simbolica del re macedone. Un uomo capace, in soli 13 anni, di portare la Grecia fino all’Hindu Kush piegando gli storici nemici persiani; un condottiero geniale quanto attento a coltivare il proprio mito. È a lui, forse il più grande degli imperatori occidentali, e l’unico capace di sottomettere l’Asia Centrale, che dedichiamo questo numero di Focus Storia. Seguiteci a Oriente.

Il rocambolesco tentativo dei Fieschi di rovesciare il signore di Genova, Andrea Doria.

Alessandro contro i Persiani, in un altorilievo ellenistico oggi a Istanbul.

L’epopea di Alessandro 34

Alexandros, il semidio I molti volti (contraddittori) di un condottiero che entrò nel mito mentre era ancora in vita.

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Il mondo di Alessandro Le cartine e le date delle conquiste, dalla Macedonia all’Indo.

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Professor Aristotele Il filosofo greco fu precettore di Alessandro: ma non fu un rapporto facile.

48 A casa del nemico A tu per tu con i Persiani, il popolo che fondò la prima superpotenza dell’antichità. E dei quali Alessandro fu il vero erede.

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Di padre in figlio Filippo II, padre di Alessandro e re di Macedonia, in pochi anni sottomise l’intero Egeo. Ma chi era il suo popolo, e come viveva?

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La morsa della falange Come in altre campagne, anche in Asia la formazione-base dei Macedoni fu decisiva per la vittoria. E per aprire la porta della Persia.

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Oltre i confini del mondo Nessun condottiero occidentale si era mai spinto così a Oriente: con la battaglia sull’Idaspe la civiltà greca arrivò ai piedi dell’Himalaya.

68 Un impero multietnico Origini, usi, costumi e destino delle genti sottomesse da Alessandro.

In copertina: Alessandro Magno durante la campagna in Asia, in una ricostruzione al computer (ILLUSTRAZIONE GRZEGORZ PĘDZIŃSKI).

24 Un genio

tira l’altro Il talento sembra esplodere in certe epoche e luoghi: ecco perché.

84 A.D. 536. La

natura si ribella Un’eruzione vulcanica e il passaggio di una cometa 1.500 anni fa scrissero la Storia.

90 La guerra

del II Reich Il conflitto francoprussiano del 1870-71

96 Hai da

accendere? Dalla pietra focaia all’accendino a gas, i trucchi “accendifuoco”.

98 Un anarchico a New York

La morte sospetta di Andrea Salsedo da Pantelleria, che nel 1920 volò giù dal grattacielo dell’Fbi.

102 Debutto col flop

Gli epic fails della Storia, dal semaforo al naufragio del Titanic. 3


A cura di Irene Merli

MOSTRA

LONDRA

The real Tudors

ANNIVERSARIO

ROMA

Augusto star bimillenaria

In tre sale della National Gallery, la più completa serie di ritratti della storica dinastia inglese. Enrico VIII in testa.

Fino all’1/3/2015. National portrait gallery. Info: 00442 73060055, www.npg.org.uk

MOSTRA

RANCATE (SVIZZERA)

Tra le antiche pietre

Doni d’amore

La Basilica Iulia nel Foro Romano. Sotto, dettaglio dell’affresco della Stanza delle Maschere, nella casa di Augusto sul Palatino.

Uno spaccato di vita quotidiana: una rara selezione di oggetti che si offrivano alle donne per celebrare il fidanzamento tra XIV e XVI sec. Gioie, cofanetti, madie, suppellettili...

A

duemila anni dalla sua morte, Roma celebra il divo Augusto. Con riaperture al pubblico nelle aree del Foro Romano, del Palatino (la zona che l’imperatore aveva scelto a dimora), nelle Terme di Diocleziano, nella Casa di Livia e nella sua villa a Prima Porta, nel Suburbio dell’antica città. Mecenati. Non solo. Anche il Museo Palatino, che custodisce alcune delle più importanti testimonianze dell’età augustea, è stato completamente rinnovato. E a Palazzo Massimo sarà inaugurata la mostra “I fasti e i calendari nell’antichità” (14/11/2014-2/6/2015). In pratica, sul Palatino il nuovo percorso partirà dalla

casa di Augusto e verrà riaperta la Casa di Livia, mentre nella Villa di Livia sarà riallestito il giardino degli allori, dove l’imperatore concedeva appunto gli allori. Nel Foro Romano si pas-

seggerà nella Basilica Iulia e nel Vicus Iugarius. Alle Terme di Diocleziano, invece, si potrà ammirare ciò che resta della natatio (la grande piscina) e grandiosi reperti mai visti prima. •

Riaperture: 12/18/24 settembre e 1° ottobre. Roma. Info e prenotazioni: 0639967700, www.coopculture.it

Dal 12/10/2014 all’11/1/2015. Pinacoteca cantonale Giovanni Zust. Info: 0041918164791, www.ti.ch/zuest

RIEVOCAZIONE

SAN LEO (FO)

Al tempo del Duca La ricostruzione storica dell’arte di torneare (preparazione, cerimonie, usi e costumi) ai tempi di Federico di Montefeltro. 4-5 ottobre. Fortezza Leontina. Info: 05419269670541, www.altempodelduca.it

SAGRA STORICA

BREUIL (AO)

La désarpa La tradizionale festa per la discesa delle mandrie dagli alpeggi dei pascoli più alti d’Europa. 28-29 settembre. Info e programma: 0166946811, www.lovevda.it. 9


ALINARI

SOCIETÀ


FARABOLA

Benito Mussolini nel 1934 a Sabaudia. Sullo sfondo, una delle prime antenne di trasmissione televisiva. Sotto, una radiovisione, antenata della moderna tv.

LA

DI

BENITO

La tv italiana è più vecchia di quanto si pensi. I primi palinsesti dell’Eiar (antenata della Rai) risalgono agli Anni ’30. Poi però arrivò la guerra... FARABOLA

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PRIMO PIANO

Dominatore del mondo

NATIONAL GEOGRAPHIC

A sinistra, una statua di Alessandro nelle vesti del dio Pan, oggi al museo archeologico di Pella (Grecia). Sullo sfondo, in un dipinto ottocentesco, lo scontro con i regni indiani, nell’attuale Pakistan.

Personaggio tra i piĂš celebrati della Storia, Alessandro Magno ebbe molti volti: impetuoso e accorto, dionisiaco e apollineo, spietato e generoso


TOM LOVELL/NATIONAL GEOGRAPHIC C

IL SEMIDIO

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olle, fortissimamente volle essere il più grande di tutti. Un eroe, l’unico sovrano della Terra, il conquistatore senza eguali, un dio. Tanto ci credette, che ci riuscì. La sua breve parabola è la miglior dimostrazione che la fortuna assiste gli audaci. Ma il fascino inesauribile di Alessandro Magno (356-323 a.C.) non risiede solo nel titanismo, nell’ambizione smo-

data, nel valore militare, nel desiderio di superare i propri limiti e i confini del mondo conosciuto. Sta anche e soprattutto nella complessità: nella combinazione-conciliazione misteriosa e felice di molti opposti. MultiforMe. Alessandro era un seguace dichiarato di Dioniso, al cui culto venne iniziato fin da piccolo dalla madre Olimpiade; ma nell’azione politica

e militare mostrò segni inequivocabili di un’intelligenza apollinea, pragmatica, riflessiva, lungimirante. Non era solo un condottiero “impetuoso”, come lo definisce Plutarco: si rivelò anche un politico accorto e un diplomatico astuto. Un leader che sapeva includere, come si direbbe oggi. Un precursore della società multietnica. Spietato con i traditori, indulgente e generoso con gli avversari leali. 35


La vita ai tempi di Tebe 1

antica Tebe ha vissuto secoli gloriosi a partire dal XXII secolo a.C., quando i sovrani dell’XI dinastia ne fecero il centro politico del regno egiziano, raggiungendo l’apice di potenza e bellezza sotto i re della XVIII e XIX dinastia (XVI-XII secolo a.C.). I suoi resti monumentali, nei pressi delle odierne città di Luxor e Karnak, dal 1979 fanno parte del Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Sulla sponda est del Nilo i grandiosi templi di Karnak e quello di Luxor, su quella ovest la valle dei Re e quella delle Regine, con le necropoli reali in cui è stata rinvenuta, tra le altre, la sepoltura intatta del faraone Tutankhamon. Poco distante, nella località di Sheikh Abd el-Qurna, si trova la necropoli destinata ai dignitari di corte, meno sontuosa ma di enorme interesse per la grande quantità di pitture parietali ricche di riferimenti alla vita quotidiana nell’Egitto antico. Storie di tutti i giorni. Vi si trovano scene di vita militare e di lavoro nei campi e nelle botteghe, banchetti, danze e battute di caccia tra i canneti di papiro. Scorci di un’esistenza che, grazie al potere simbolicamente attribuito alle pitture, i defunti speravano di ritrovare nell’aldilà. Tra le più prodighe di informazioni la tomba di Nakht, uno “scriba”, secondo i geroglifici, e “sacerdote” del dio Amon, vissuto a cavallo dei regni di Thutmosi IV e Amenofi III nella prima metà del XIV secolo a.C. Accanto a lui la moglie Tawy, ritratta come “cantatrice” di Amon, gode della ricchezza e della bellezza del mondo sulla soglia dell’eternità. • Edoardo Monti

1 Con i fiori di loto nelle mani, Nakht e sua moglie Tawy siedono di fronte alle offerte che dovevano servire per la vita ultraterrena dei defunti. Le offerte, come recita l’iscrizione soprastante, sono “prodotti dei campi e delle aree del papiro”.

2 Le scene di caccia sul fiume sono tra le più diffuse nelle tombe egizie. A sinistra, il defunto utilizza un bastone da lancio, l’arma usata per abbattere gli uccelli. 78

3 Un bastone da caccia si vede anche nella mano del figlio maschio che, insieme al resto della famiglia, è raffigurato sulla leggera imbarcazione realizzata con canne di papiro.

4 Lo sfondo è occupato da un classico boschetto di papiri dal quale, per la presenza del cacciatore, fuggono in volo anatre, farfalle e libellule. Tra gli animali si vedono due bastoni da lancio che stanno per colpirli.

THE METROPOLITAN MUSEUM OF ART/ART RSOURCE NEW YORK/SCALA

L’

5 Nel pesce a destra si può riconoscere una Tilapia nilotica, considerata simbolo di fertilità e di rinascita. L’esemplare a sinistra sembra un Lates niloticus, anch’esso associato all’idea di rigenerazione.

6 Sulla punta delle canoe sono

state rimosse due figure. Erano oche, simboli del dio Amon, tolte dai seguaci di Akhenaton, il faraone che tentò di sostituire nel culto solare Amon con il dio Aton.

7 Sulla canoa a destra, Nakht è impegnato nella pesca con l’arpione. Stranamente, l’arma non è stata dipinta; il gesto del braccio sinistro rende però inequivocabile l’azione.

8 L’uva era coltivata sia come frutta da tavola sia per la produzione di vino di vario tipo, bianco e rosso. Il vino, tuttavia, presso gli Egizi non ebbe mai un grande successo o almeno non fu mai apprezzato tanto quanto la birra.


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9 La caccia agli uccelli con il ba-

stone era un passatempo per i più facoltosi. I volatili acquatici erano però anche una primaria fonte di sostentamento per il popolo, che li catturava con altri metodi. 10 Per fare il vino, i grappoli venivano pigiati con i piedi in grandi vasche. I pigiatori, per mantenere l’equilibrio, si aggrappavano a corde fissate alla struttura lignea, che sovrastava la vasca.

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11 Dopo una prima fermentazione, il mosto veniva raccolto in grandi anfore di terracotta per l’invecchiamento. Su queste erano apposte iscrizioni e sigilli riguardanti il produttore, la provenienza e la qualità del vino. L’interno delle anfore era trattato con particolari resine, allo scopo di rendere impermeabile la porosa terracotta e conferire, allo stesso tempo, note profumate al vino.

12 Le viti, coltivate a pergola, erano diffuse soprattutto nel Nord del Paese, presso il delta del Nilo, e in alcune oasi del Medio Egitto. La vendemmia avveniva tra fine giugno e inizio luglio.

13 Dopo la cattura e l’uccisione, gli uccelli venivano subito spennati, ripuliti delle interiora, appesi per una fase di asciugatura, infine messi sotto sale in giare di terracotta per la conservazione.

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14 La rete per la cattura degli uccelli veniva tesa su uno specchio d’acqua nel canneto e poi ancorata con zolle di terra. I volatili erano attirati con esche o richiami e quando un uccello era in posizione un cacciatore avvertiva, silenziosamente, gli altri di tirare la corda, così la rete si chiudeva ripiegandosi su se stessa. 79


TESTATINA SCIENZA

JAMES L. STANFIELD/NGS

LA NATURA SI

Perché in quell’anno il Sole si oscurò e il mondo sprofondò nel gelo? Recenti studi hanno individuato le concause di un mutamento climatico che riscrisse la Storia


G

aza, 1.500 anni fa, non era un cumulo di macerie, ma una città romana, importante centro di cultura ellenistica. Lì aveva studiato lo storico bizantino Procopio di Cesarea. Nel 536 d.C. Procopio era approdato in Sicilia in qualità di segretario imperiale, testimone di una grandiosa riconquista. L’imperatore romano d’Oriente, Giustiniano I, stava infatti cercando di ricostituire l’unità dell’impero, dopo il sacco di Roma e la caduta dell’Impero romano d’Occidente (nel 476 d.C.). Il suo generale Belisario aveva già liberato dai Vandali e dai Goti la provincia d’Africa, la Sardegna e la Sicilia. E si apprestava a riprendere l’Italia peninsulare. Ma proprio in quel 536 accadde qualcosa di fatale, che fu interpretato come il presagio di un anno

maledetto: il Sole, annotò Procopio, iniziò a mostrarsi come un flebile disco. Il grande freddo. Andò avanti così per un anno. E anche in estate fece molto freddo, con abbondanti nevicate. Altri cronisti registrarono l’evento. Come il preciso Zaccaria di Mitilene: “Il Sole si oscurava di giorno così come la Luna di notte, mentre l’oceano era in tumulto con nebbie e vapori; dal 24 di marzo di quell’anno al 24 giugno dell’anno successivo, ci furono freddo e neve in abbondanza, gli uccelli morivano, gli uomini erano in difficoltà”. E Cassiodoro vide questo scenario: “Il Sole sembra avere perduto la sua 1 luminosità, appare di un colore bluastro. Ci meraviglia0 mo di non vedere l’ombra

RIBELLA

Clima impazzito Il grafico (sotto) mostra gli scostamenti delle temperature dalla media, tra il 500 e il 600 d.C. Più in basso, gli eventi di quel periodo.

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Eventi

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Conseguenze

Declino della grande città-Stato maya di Teotihuacán Eruzione del vulcano Ilopango

La peste di Giustiniano uccide un quarto della popolazione romana d’Oriente

Collasso della dinastia cinese Wei e morte di tre quarti della popolazione

Frammento di cometa nel golfo di Carpentaria

Tempo infame Rovine romane a Dougga, in Tunisia, fotografate in un (insolito) giorno di pioggia. 85


I GRANDI TEMI - La Guerra franco-prussiana

Durò meno di un anno, dal 1870 al 1871. Ma sancì il potere della Grande Germania e l’inesorabile declino dell’Impero francese

DEL II REICH I

l 1° aprile 1867, a Parigi si inaugurava l’Exposition Universelle: l’expo dell’epoca. A fare gli onori di casa c’era Napoleone III, da quasi 20 anni dominus della vita francese. Tra i vip invitati, tre grandi tedeschi: il re di Prussia Guglielmo I, il suo energico cancelliere Otto von Bismarck e il generale Helmuth von Moltke. Nel grande padiglione centrale dell’esposizione i rappresentanti dei due imperi si trovarono in un vis à vis metaforico, ognuno con le sue eccellenze. La Francia esponeva prodotti di gran lusso, la Prussia un potentissimo cannone Krupp. Cinquanta tonnellate di acciaio, che di lì a tre anni avrebbe fatto sfoggio di sé sui campi di battaglia. RitoRno all’oRdine. Ma facciamo un passo indietro. Precisamente al biennio 1814-15, data del Congresso di Vienna, in cui, estromesso Napoleone Bonaparte, iniziò la cosiddetta Restaurazione. La Prussia e la Francia di Luigi XVIII si trovarono alleate nel riportare le lancette della Storia a prima della rivoluzione. E, dopo i moti insurrezionali del 1848, complici nel soffocare le spinte liberali che facevano vacillare le secolari monarchie. Ogni nazione intanto perseguiva i suoi interessi: Napoleone III, forte del consenso internazionale, restaurò l’impero (1852), ribadendo anche il suo ruolo centrale nel conflitto in Crimea (1853-56). La Prussia manteneva invece un profilo defilato, impegnata a sottrarre all’Austria il controllo della Confederazione tedesca istituita al Congresso di Vienna. Che il feeling tra i due non potesse durare a lungo, però, era evidente. Le ambizioni espansionistiche di Napoleone III e Bismarck (dal 1862 primo ministro di Prussia) entrarono infatti presto in rotta di collisione. Con una particolarità: la prosperità economica raggiunta dalla Francia – simboleggiata dal profondo rinnovamento architettonico di Parigi – non spaventava il futuro cancelliere prussiano, che arrivò alla conclusione che l’abilità politica del suo rivale fosse stata fino a quel momento ampiamente sopravvalutata. Incurante dell’apparente grandeur francese, proseguì così nella sua politica espansionistica sconfiggendo l’Impero austriaco e creando la Confederazione del Nord (1867), un’unione di Stati comandati di fatto dalla grande Prussia.

Nazionalismi Napoleone III (a sinistra) e il re di Prussia Guglielmo I (a destra); sullo sfondo, il dipinto Il cimitero di Saint Privat, con la battaglia di Gravelotte dell’agosto 1870.

90 AKG/MONDADORI PORTFOLIO


INTANTO NEL MONDO... Francia e Prussia

Altri Paesi

Cultura e società

1870

1870

1870

©PHOTO JOSSE/LEEMAGE

2 gennaio Svolta liberale in Francia e formazione del governo Ollivier.

8 maggio Un referendum trasforma Napoleone III in monarca costituzionale.

3 febbraio Approvato il 15° emendamento alla Costituzione Usa, che permette il voto agli afro-americani.

27 aprile Al termine di una sanguinosa guerra civile, diventa presidente del Venezuela il liberale Antonio Guzmán Blanco.

3 gennaio Inizia a New York la costruzione del ponte di Brooklyn (terminato nel 1883).

10 marzo Viene fondata a Berlino la potente Deutsche Bank.

9 giugno Muore lo scrittore inglese Charles Dickens. 23 giugno Inaugurato il telegrafo Londra-Bombay.

BRIDGEMAN/MONDADORI PORTFOLIO

3 luglio Leopoldo de HohenzollernSigmaringen si candida al trono spagnolo, vacante dal 1868.

19 luglio La Francia dichiara guerra alla Prussia. 2 agosto Inaugurato il primo tratto di metropolitana sotterranea passante sotto un fiume, a Londra.

4 settembre Abdicazione di Napoleone III. Proclamata la Terza Repubblica, la guerra continua. 19 settembre I prussiani cingono d’assedio Parigi.

20 settembre I bersaglieri entrano a Roma dalla breccia di Porta Pia.


GETTY IMAGES

Sembra la scena di un film come Il dottor Stranamore, invece è uno scatto fotografico del 1941, in una cittadina britannica. Due vicine in tenuta da casalinga chiacchierano del piĂš e del meno in una pausa tra i mestieri di casa. Peccato che stiano indossando con assoluta naturalezza due vistose maschere antigas, che probabilmente dovevano proteggerle da un attacco chimico aereo degli odiati nazisti. Il Regno Unito, infatti, aveva dichiarato guerra alla Germania il 3 settembre 1939, due giorni dopo l’invasione tedesca della Polonia. 110


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