Focuswild aprile 2015a

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Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/03 art. 1 - comma 1 - Verona CMP

numero 45 APRILE 2015

€ 3,50 Svizzera CT. CHF. 12,50

petCLUB ASINI E CANI

Escursioni a passo d’asino insieme a Fido

E

L A M I N A

PICCHIO

Il signore del bosco

ANIMALI IN CITTÀ

Come convivere in pace, anche con i piccioni

In Australia col

CANGUROe...


e il giornal gli i t t u li ma t a a i m h i c an per

le agine p

COPERTINA

Gruner+Jahr/Mondadori S.p.A. via Battistotti Sassi 11/A - 20133 Milano Direttore responsabile Vittorio Emanuele Orlando Redazione Chiara Borelli (coordinamento, vicecaposervizio) Ufficio fotografico Lara Perego Ufficio grafico Silvia Santinelli (vicecaposervizio) Segretaria di redazione Daniela Pompili Progetto editoriale Chiara Borelli Progetto grafico Silvia Santinelli Hanno collaborato a questo numero: Cristiana Barzaghi, Claudia Fachinetti, Annalisa Losacco, Roberto Marchesini, Francesco Orsenigo, Piero Papa, Giulia Paracchini, Tomas Pirani, Dunia Rahwan Business Manager Paola Calza Subscription Manager Alessandro Scampini Coordinamento Tecnico Valter Martin

pag.

4

Vieni a trovarci in

AUSTRALIA

Foto di copertina: Ingo Arndt / naturepl.com/Contrasto

ZOOM

Le tranquille avventure di Lipo

DOSSIER

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14 pag.

13 STORIA VERA

INCONTRI

RUBRICHE

CROC

il coccodrillo DA VICINO

Senti che PICCHIO!

mondo

22 relax 24 adozioni 56 lettori 58 autori 66

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40 20

Publisher magazine Elena Bottaro Direttore del personale e affari legali Lucio Ricci Direttore controllo di gestione Paolo Cescatti

A scuola di catture

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Amministratore delegato e Chief operating officer Roberto De Melgazzi

Anna Loy, signora delle

LONTRE pag.

FOTO

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Focus Wild: Pubblicazione registrata al Tribunale di Milano, 344 del 27/06/11.

Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati. Il materiale ricevuto e non richiesto (testi e fotografie), anche se non pubblicato, non sarà restituito. Stampa: Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche - via Zanica, 92 - 24126 Bergamo. Pubblicità: Mediamond S.p.A. - Sede centrale: Palazzo Cellini - Milano Due 20090 Segrate (MI) Telefono 02/21025917 - Mail info.adv@mediamond.it Servizio abbonamenti: www.abbonamenti.it/gruner Arretrati: I numeri arretrati possono essere richiesti direttamente alla propria edicola, al doppio del prezzo di copertina per la copia semplice e al prezzo di copertina maggiorato di € 4,00 per la copia con allegato (DVD, libro, CD, gadget). La disponibilità è limitata agli ultimi 18 mesi per le copie semplici e agli ultimi 6 mesi per le copie con allegato, salvo esaurimento scorte. Per informazioni: tel. 045.888.44.00 - fax 045.888.43.78 E-mail collez@mondadori.it - arretrati@mondadori.it Garanzia di riservatezza per gli abbonati: L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai sensi dell’art. 7 D. leg. 196/2003 scrivendo a: Press-Di srl Ufficio Privacy – Via Mondadori, 1 – 20090 Segrate (MI). E-mail: privacy.pressdi@pressdi.it. Codice ISSN 2239-6993 L’editore è a disposizione degli eventuali detentori di diritti che non sia stato possibile rintracciare.

petCLUB

Notizie, test, consigli, cose da fare, storie vere. Tutto dedicato a cani, gatti, conigli & Co.

IN PROFONDITÀ

Asini & cani, compagni di cammino pag.

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COMPORTAMENTO Animali di città

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50

UNDER WATER

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37

Volete scriverci, fare una domanda sugli animali o mandarci una foto dei vostri quattrozampe? Ecco l’indirizzo:

redazione@focuswild.it


LIPO Le placide avventure di un ippopotamo rosa di Ale Giorgini

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DOSSIER testo e foto di Annalisa Losacco

L’

elefante giace addormentato in un enorme tir. Intorno a lui, veterinari, assistenti e curiosi si affannano come tanti lillipuziani intorno a Gulliver. Questo giovane elefante maschio è uno dei tanti animali che vengono catturati nel Parco Nazionale Kruger, in Sudafrica, e trasportati in Mozambico, nel confinante Limpopo National Park. Il ripopolamento di quest’area è una delle tante operazioni che stanno rendendo possibile un sogno che fino a qualche tempo fa sembrava irrealizzabile: la costituzione del più grande parco transnazionale del mondo, il Great Limpopo Transfrontier Park, un progetto promosso dall’organizzazione Peace Parks Foundation. Il Great Limpopo Transfrontier Park unisce il Limpopo National Park in Mozambico, il Kruger National Park in Sudafrica, il Gonarezhou National Park, le riserve Manjinji Pan Sanctuary e Malipati Safari Area in Zimbabwe. Attualmente, la superficie totale del parco è di 37.572 km2 più o meno quella dei Paesi Bassi – ma, integrando altri parchi e riserve, diventerà un’area transfrontaliera di quasi 100.000 km2. Il primo parco transnazionale è stato proclamato nel 2000, nel deserto del Kalahari, a cavallo tra Sudafrica e Botswana: il Kgalagadi Transfrontier Park. Ora i Parchi della Pace sono presenti in varie zone dell’Africa australe, con alcuni importanti esempi anche in Africa Occidentale (il Parco del W, fra Benin, Burkina Faso e Niger) e in Africa Orientale (il parco Niassa/Selous, fra Mozambico e Tanzania). Cattura col boma: un gruppo di gnu sono spinti da un elicottero all’interno di un recinto a imbuto, che convoglia gli animali in uno spazio sempre più stretto, fino al tir.

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In Africa, molte aree si stanno convertendo alla conservazione della fauna selvatica. Per farlo, però, occorre catturare e spostare animali da altre zone.


Sopra, il momento della liberazione degli gnu in una riserva privata da ripopolare.

A scuola di

CATTURE Anche se ancora molto lavoro deve esser fatto, ci si

è finalmente resi conto che proprio la salute dell’ambiente e degli animali selvatici che popolano l’Africa rappresenta una ricchezza per il diretto benessere delle popolazioni locali. E si è capito che gli animali africani devono poter riconquistare le antiche rotte migratorie. Molte riserve private, che un tempo praticavano l’allevamento di bestiame e la coltivazione di specie non autoctone (tabacco, caffè), adesso si riconvertono in aree di conservazione della fauna selvatica e tutela della biodiversità. Questa trasformazione comporta la necessità di catturare e spostare parecchi animali selvatici per ripopolare quelle riserve private, e per ridurre il numero eccessivo di esemplari di alcune specie in altre aree.

Nei Parchi nazionali, ranger e veterinari vengono addestrati

per garantire la presenza delle migliori squadre di cattura di animali selvatici; per le riserve private, invece, molte società specializzate nella cattura delle specie selvatiche offrono le proprie competenze ai proprietari terrieri che non sanno gestire da soli le catture, i trasferimenti o le vendite, dirette o all’asta. Per preparare ricercatori, veterinari e allevatori di tutto il mondo a lavorare con gli animali selvatici, sono sorte scuole per insegnare come catturare e trasferire in modo etico interi branchi di zebre, giraffe, gnu e gruppi familiari di rinoceronti ed elefanti. Il Sudafrica è oggi all’avanguardia in questo campo, con perdite accidentali di animali non superiori al 2%. Per comprendere a fondo l’avanzare di questo processo, ho frequentato un corso pratico di catture proprio in Sudafrica; tra i partecipanti vi erano alcuni proprietari di riserve private sudafricane, ma anche biologi americani.

Le fasi della cattura di una giraffa: narcotizzata, bendata, risvegliata con l’antidoto, spinta verso il tir, caricata.


&

Juniors Bildarchiv / AGF

IN PROFONDITÀ La durata delle uscite, di differente grado di difficoltà, varia dai tre ai sette giorni, anche se tutto è pensato non per esperti di trekking, che troverebbero comunque piacevole la passeggiata, ma per chi vuole affacciarsi all’escursionismo, alle famiglie e ai ragazzi. A questi ultimi sono riservate anche numerose attività con gli asini, anche senza cani al seguito e senza genitori.

ASINI CANI Compagni di cammino La filosofia del camminare a passo d’asino: escursioni con asini e cani, per perdersi nella natura, lontani dai centri abitati. di Tomas Pirani

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gruppo di asini negli spostamenti. Guide per natura e per vocazione. Cosa può imparare un giovane asino che cresce seguendo chi lo guida con tanta attenzione, amore e pazienza? A essere una vera guida, capace, amorevole e paziente. Ma anche estremamente decisa: si sa che un asino che punta i piedi non è soggetto facile da smuovere. Chi conosce questo suo lato cocciuto sa anche che questo meraviglioso animale si ferma quando non è certo e sicuro di ciò che deve fare o dove andare. Si ferma e riflette, irremovibile, sul da farsi. Le enormi orecchie si orientano in ogni direzione per ascoltare

i rumori della natura, per capire se tutto è a posto o qualcosa non va. Chi lo segue aspetta che prenda la giusta decisione su dove passare e lascia a lui il tempo di valutare se esiste un pericolo o è possibile continuare, se il terreno è franoso o compatto: il suo non fare non è per nulla sintomo di poca intelligenza ma pura riflessività e le sue decisioni sono sempre cariche di saggezza, anche se non immediate. Questo lo contraddistingue dal suo simile, il cavallo, animale molto più reattivo e nervoso. Sarebbe giusto cambiare il significato del modo di dire “sei un asino”, usandolo per fare un complimento a chi si dimostra attento e capace, invece di usarlo come offesa.

Tomas Pirani

Si racconta che siano le madri a guidare il

Una guida umile e saggia La sua saggezza si nota anche dall’andatura, lenta e regolare, e dalla sua inclinazione a

spendere tempo a gustare piante e bacche che incontra nel cammino. Non va di fretta e gode dei piaceri del paesaggio, piaceri che anche tu puoi gustare: cos’altro chiedere a una guida se non di portarti a conoscere ciò che ti circonda? Le persone s’innamorano immediatamente di questo animale dalla grande testa,

grandi occhi, grandi orecchie e dalle gambe sottili ma infaticabili. Lui si lascia coccolare

ed è curiosissimo e non tarda a conoscere ogni partecipante, cani compresi, che inizialmente sono un po’ intimoriti da questo grosso animale che li annusa dall’alto. Ma finisce che uomini e cani sempre si affidano a lui, semplice e giocoso com’è. Lo eleggono a guida e ci si accorge col trascorrere del tempo che è

sempre l’asino al centro di ogni cosa: è lui che dà il via al cammino, lui ne detta il ritmo e le pause, intorno a lui si riposa e bivacca,

grazie a lui si raggiungono paesaggi mozzafiato e grazie ancora al suo lavoro è possibile accamparsi in mezzo alla natura. Esistono molte realtà che, promuovendo il camminare lento, hanno adottato l’asino come guida e tramite. Il

valore dell’escursione non sta nell’arrivare alla cima in meno tempo possibile, ma nel

vivere il contatto con la natura appieno, lasciando il ritmo frenetico del quotidiano a casa, gustando il momento e ciò che ci circonda. Gli asini che vengono con noi in passeggiata sono abituati all’escursione e dopo essere rimasti qualche giorno in stalla per riposarsi e giocare con gli altri, sono pronti e vogliosi di partire per un’altra avventura. Lo sentono come un

loro mestiere, un’attitudine a viaggiare. Vivono l’escursione con la voglia di portarsi dietro uomini e cani, di conoscere nuovi amici e con

loro camminare fianco a fianco, per piacere e per... mettere il musone dentro ogni zaino per capire se qualcosa di ghiotto si nasconde in quel groviglio di odori. Con i cani sono molto pazienti, capiscono chi ha paura di loro e si comportano con attenzione, cercando di non spaventarli e trovando il modo di metterli a proprio agio. Non è raro vedere asini e cani divertirsi insieme, liberi da guinzagli e basti, nel gioco del rincorrersi a vicenda. Moltissimi cani iniziano a proteggere gli asini: a ogni sosta si sdraiano al loro fianco attenti a ciò che si avvicina, mentre loro brucano l’erba di un bel prato incolto. Gli asini fanno sentire la loro presenza e nessuno può farne a meno.

segue nella prossima pagina


FOTO

Underwater Photographer of the Year /Fabrice Guerin

“Osmosi” è il titolo della foto di questa megattera (Megaptera novaeangliae) col suo “cucciolo”. Della serie: anche tra pesi massimi (è tra gli animali più grandi del mondo: può pesare anche 30 mila kg!) ci può essere un’estrema delicatezza.

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UNDER


Un anemone di mare (Urticina felina) in mezzo a un gruppo di stelle serpentine (Ophiuroidea).

WATER

Underwater Photographer of the Year /Trevor Rees

Alcuni dei migliori scatti del concorso Underwater Photographer of the Year. 3 giudici, 2.500 foto, 40 Paesi diversi, 1 vincolo: che siano subacquei.


Tratto da “L’orso azzurro”

AUTORI

di Lynn Schooler Illustrazione di Marco Bollati

(...) Passò un intero minuto e poi un altro: riuscivo

a vedere le costole dell’animale che si sollevavano mentre respirava, e quando abbassava la testa per brucare, percepivo il rumore dei denti. Facendo leva sul remo mi portai più vicino, più vicino di quanto sarebbe stato ragionevole e saggio. Neppure ora saprei dire quanto avanti mi sarei spinto. (...) Non lo scoprirò mai, perché prima che potessi giungere a riva oltrepassai il limite stabilito dall’animale, il confine invalicabile tra il mio spazio e il suo, e lo vidi girarsi e irrigidirsi per affrontarmi. Spostò la propria mole da una zampa all’altra per un attimo, quasi indeciso sul da farsi, e poi all’improvviso piroettò su se stesso, si precipitò in avanti, esplose in una corsa impetuosa, e in due lunghi balzi fu nella foresta. (...) Quando l’orso scomparve mi ritrovai a essere solo un uomo seduto al buio su un canotto, un uomo incauto che si era avvicinato troppo a un tranquillo animale al pascolo e per di più l’aveva spaventato a morte. (...)

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