Abruzzo Impresa il mensile del manager • GIUGNO 2012 • numero 67 • anno VIII • www.abruzzoimpresa.it • Copia Omaggio
numero
67
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2° MEETING
FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO
Premio Aquila Reale
IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA.
Riconoscimento alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa
23 NOVEMBRE 2012
Grand Hotel Adriatico Montesilvano (PE)
con il patrocinio con il patrocinio di di
evento coordinato evento coordinato da da
COMUNE DI MONTESILVANO
COMUNE DI MONTESILVANO
A S S O I MA PS RS EO SA IM I TA P RLEI S AA NIA TA .IT LIANA.IT
INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ info@assoimpresaitaliana.it _ www.assoimpresaitaliana.it
2° MEETING 2° MEETING
FARE IMPRESA
il meeting degli operatori economici abruzzesi
Promosso dalla redazione di Abruzzo Impresa e coordinato da Assoimpresa. È l’evento organizzato per gli imprenditori, i manager e tutti i professionisti del mondo economico abruzzese che si terrà il prossimo 23 novembre dalle ore 20:00 presso il Grand Hotel Adriatico a Montesilvano. Durante la serata di gala verranno premiate le ultime 12 copertine del mensile Abruzzo Impresa con il premio Aquila Reale.
un’immagine del meeting FARE IMPRESA 2011
L’EVENTO FARE IMPRESA
L’obiettivo del meeting è organizzare un’esclusiva serata di gala che nasce con l’ambizione di affermarsi come immancabile appuntamento annuale per tutti i protagonisti del tessuto economico e politico abruzzese. Nel corso della serata, alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa, verrà consegnato il premio Aquila Reale, un riconoscimento all’impegno dimostrato nel lavoro e nello sviluppo della propria azienda. Il premio Aquila Reale, alla sua 5a edizione, ha come mission quella di continuare a valorizzare gli imprenditori protagonisti dello sviluppo del nostro territorio.
IL PANORAMA ESPOSITIVO
All’interno della sala meeting, verrà allestita una galleria espositiva dove gli imprenditori e i protagonisti dell’evento potranno relazionarsi creando nuovi progetti e sinergie d’impresa.
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LA LOCATION
Fare Impresa si terrà presso il Grand Hotel Adriatico di Montesilvano, una struttura altamente attrezzata che dispone di una sala meeting di oltre 1200 metri quadrati, accogliente, confortevole e facilmente raggiungibile dall’uscita autostradale A14 Pescara Nord. L’hotel è situato nel complesso dei grandi alberghi a Montesilvano in via Carlo Maresca 10.
COME ARRIVARE
Il Grand Hotel Adriatico è situato nel complesso dei grandi alberghi a Montesilvano in via Carlo Maresca, 10 a 2 Km dall’uscita Pescara Nord A14 a 6 Km dalla stazione ferroviaria e ad 8 km dal locale Aeroporto.
FARE IMPRESA PARTNERSHIP
L’evento prevede il supporto di due categorie di partner, la SILVER per dare visibilità alla vostra azienda e la GOLD per diventare parte dell’evento grazie ad un vostro desk point che potrete utilizzare a piacimento. Per informazioni e adesioni: tel. 085.9508164 _ email: info@assoimpresaitaliana.it
Vostro materiale pubblicitario (Brochure o Gadget) distribuito nella shopper ufficiale dell’evento Fare Impresa.
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Pubblicazione del logo aziendale sul backdrop delle interviste.
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Proiezione della durata di 20 sec. (in Loop) del logo aziendale sul mega schermo posto sul palco durante l’evento.
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Stampa del logo aziendale sulla copertina del block notes distribuito durante l’evento Fare Impresa.
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Partecipazione alla serata di Gala dell’evento Fare Impresa per 2 persone.
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Desk point esclusivo allestito per l’evento con tavolo, 3 sedie, logo stampato (1 mt. circa) sulla parete, spazio riservato di 3,5 x 3 mt.
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Pubblicazione del logo aziendale sul backdrop delle interviste.
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Proiezione della durata di 20 sec. (in Loop) del logo aziendale sul mega schermo posto sul palco durante l’evento.
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Stampa del logo aziendale sulla copertina del block notes distribuito durante l’evento Fare Impresa.
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Partecipazione alla serata di Gala dell’evento Fare Impresa per 2 persone.
numero
67
in copertina DaDa srl foto di Pietro Ferrante
GIUGNO 2012 n°67 anno VIII numero chiuso in redazione il 30 giugno 2012
direttore responsabile
Eleonora Lopes
redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, MARCELLA PACE EDITORIALISTI Mauro Di Pietro hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Alessio Pelusi, ANDREA BONANNI, martina luciani, Anna Cutilli Di Silvestre, Pietro campanaro, Nicola Boschetti, Chiara Strozzieri, Marco Sciame, Piero Vittoria, piergiorgio greco, valentina muretta, Elisa Di Venanzio, Barbara Gambacorta, Luca Pace, Mauro Di Cola
art director
Marcello Starinieri _ visualadv.it
ufficio grafico
Gianluigi Tiberi
ufficio fotografico
Pietro Ferrante
Coordinatore web-TV
Gianluigi Tiberi
stampa
D’AURIA PRINTING SPA - AP
editore
Fabio De Vincentiis _ f.devincentiis@gruppoimpresa.eu
sito WEB
www.abruzzoimpresa.it
e-mail:
redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it
indirizzo
Gruppo Impresa srl Corso Vittorio Emanuele, 408 65121 Pescara
telefono
085 9508164
fax
085 9508157
servizio abbonamenti e servizio arretrati
Tel. 085 9508164 e-mail: abbonamenti@abruzzoimpresa.it e-mail: arretrati@abruzzoimpresa.it
Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. GRUPPO IMPRESA s.r.l. è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 22296. Copyright© 2006/2012 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESA srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. GRUPPO IMPRESA S.r.l. Corso Vittorio Emanuele, 408 - 65121 Pescara
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capitano d’impresa
Daniele Sebastiani
Passione
DANIELE SEBASTIANI UN IMPRENDITORE DA SERIE A Il capitano d’impresa di questo mese è un noto imprenditore nel campo finanziario, che mai come quest’anno ha avuto tutti i riflettori puntanti su di sé, parliamo di Daniele Sebastiani, patron del Delfino Pescara 1936 che come noto, due mesi fa ha ottenuto la promozione in serie A. Sebastiani è un capitano vincente non solo nello sport, anzi in primis nella sua azienda, la Inter Services Leasing, società che opera nel campo finanziario. Classe 1965, Daniele dopo il diploma in Ragioneria, iscrittosi all’Università di Economia a Pescara inizia il suo tirocinio presso lo Studio Commercialisti di Roberto Di Francesco, suo professore di Tecnica Bancaria. Da qui ancora giovanissimo, ha l’intuito di avviare con le sue sole forze, un’agenzia con i migliori mandati nel settore leasing: il primo a Pescara e tra i primi in Abruzzo. Un progetto ambizioso e innovativo per un ragazzo di soli 27 anni. Il leasing è uno strumento, oggi molto diffuso, che è in grado di realizzare il progetto di investimento con ottimizzazione del rapporto tempi/costi, vantaggi fiscali e la possibilità di condensare in un’unica procedura l’affidamento della progettazione e realizzazione. Dopo 20 anni di lavoro, passione e fatica, Inter Services Leasing, oggi è considerata la società finanziaria leader nel Centro Italia nel settore del leasing in tutti i suoi comparti, da sempre attenta all’evoluzione del mercato e alle necessità della clientela. Ma l’ascesa di Sebastiani non si arresta e nel 2005 decide di fondare DaDa, società specializzata nel noleggio a lungo termine che lui affida ad una donna: la giovanissima Valentina Giuliani. «In questi anni- afferma Sebastiani- ho sempre lavorato sia con realtà imprenditoriali piccole che grandi, l’importante è tenere a mente l’obbiettivo, che crescano e diventino competitive attraverso il nostro partenariato. Questa è la stessa mission che ho affidato alla squadra di DaDa». Sposato con Luana, hanno due figlie, Michela di 20 anni che studia Economia & Commercio all’Università d’Annunzio a Pescara e Maria Cristina di 15 anni che frequenta il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci. Risolutivo, pragmatico e molto riservato, il presidente del Delfino Pescara 1936, nel tempo libero ama stare con la sua famiglia e praticare il ciclismo, altra sua grande passione sportiva. Adora la sua regione e la sua città Pescara nella quale è nato e vive. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli imprenditoriali, si avvicina all’avventura calcistica circa tre anni fa entrando nella società come amministratore delegato, il 28 novembre 2011 viene nominato presidente, il resto è storia!
Ovviamente il Pescara Calcio! Tre anni fa ho iniziato questa splendida avventura come socio, oggi da presidente con la promozione in serie A sono orgoglioso dell’operato di tutta la squadra e della società. Un sogno che è diventato realtà!
Sport
Oltre il clacio, amo molto il ciclismo che anni fa praticavo con una certa assiduità, oggi purtroppo il tempo libero è sempre meno!
Tempo libero
Lo trascorro con mia moglie e con le mie due figlie! La grande studia già all’Università, la piccola invece spesso mi segue nelle trasferte con la squadra...
Vacanze
Amo molto la mia città e la mia regione, per questo approfitto delle nostre piste da sci d’inverno e delle nostre spiagge per i fine settimana estivi.Viaggio spesso per lavoro, e per le vacanze assecondo i desideri di mia moglie.
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sommario _ anno VIII n°67_ giugno 2012
opinioni&rubriche editoriale
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Gocce d’inchiostro
ctrl s
14
Tendenze fatti persone
il punto
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Maledetta geografia
lavoro in corso
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sport management
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messa in sicurezza
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Riforma lavoro: il “nuovo” contratto a termine Sport dilettantistico: i dottori commercialisti a confronto per garantire una consulenza a sponsor e società sportive
28
“Il peso” della sicurezza
in primo piano turismo
20
Bolkestein contro tutti
turismo
24
Tassa di soggiorno, in Abruzzo il turista non la pagherà
turismo
28
Turismo, parola d’ordine emozionare
storie
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31
Attilio Di Mattia, Montesilvano riparte
gi confindustria
34
Giovani di Confindustria, Barnabei conclude il mandato
lavoro
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Perché le donne guadagnano di meno?
in copertina DADA srl
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Il noleggio, la soluzione per la vostra auto
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incarichi&carriere Morelli / Di Marco / Rapini
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Fipe / Esecutivo Nazionale / Abruzzo Sviluppo Spa
Di Ilio / Taffo / Ciarcelluti
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UDA / Confartigianato L’Aquila / Confidi Val Tavo
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Sviluppo Economico e Turismo / Questura L’Aquila / Lions Pescara / Rotary Pescara
Pastore / Zupo / Pace / Diodati
storie&persone Chiara Ciavolich
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New generation Ciavolich
Guglielmo Lancasteri
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Guglielmo Lancasteri “risanatore”e amministratore
54
tematiche d’impresa fisco
57
ict
60
creatività
62
Con il Decreto Crescita premiata l’assunzione di alti profili Sei uno psicopatico? Lo verifichiamo con il computer! Capovolgere i luoghi comuni? È un luogo comune
norme&leggi
65
Decreto sviluppo, cambia la legge fallimentare
81
credito&finan a banca dell’adriatico
74
Basilea 3 e l’impatto sulle pmi
banca d’italia
77
Banca d’Italia ancora in sofferenza
86 9
Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215
Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853
Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748
Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456
Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273
Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825
Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818
Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200
Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824
Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374
sommario _ anno VIII n°67_ giugno 2012
sviluppo
81
Unire le forze in nome della competitività
edilizia
85
Un accordo importante per i costruttori
diritto
86
Vacanza da incubo? C’è risarcimentovolo!
informatica
88
L’evoluzione dei mercati Contro le controversie, c’è la mediazione
diritto
91
storie
92
Cirillo biliardi, 80 anni di passione
fondazione aria
94
Aria porta a Pescara “Razza umana” di Oliviero Toscani
cultura
96
Con “Nasinsù” la cultura passa dall’intrattenimento
cultura
98
Benvenuti al museo
turismo
100
Non è borgo se non è autentico...
96
106
seminari&convegni Regione Abruzzo
103
Abruzzo versione 2.0: Gianni Chiodi incontra i cittadini
economia
105
Confindustria Pescara: l’impegno si rinnova
società
106
Il futuro delle classi dirigenti in Italia
trasporti
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TPL, Unico o Tanti?
formazione
111
Dirigenti in FormAZIONE
impresa
112
L’Aquila start up city
impresa
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Grom: il gelato più buono del mondo
112
eventi storie
118
Cantina di sipio il piccolo colosseo
premi
121
La cantina Terzini premiata per l’eccellenza dei suoi prodotti
associazionismo
123
Italia Futura, una nuova storia per l’Abruzzo
formazione
125
“Sistemi retributivi e incentivanti” una partita da vincere insieme
new media
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Fotografia e creatività, binomio vincente
informatica
129
Sbarca in Abruzzo il Banco Informatico Tecnologico
131
A L’Aquila il ritorno del Museo Nazionale d’Abruzzo
cultura educazione
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“A scuola nel parco”
storie
135
Dalla Romania a Pescara per realizzare un sogno
premi
139
Ad Alfonso Di Russo il Premio Rocky Marciano 2012
impresa
141
motori
142
segue a pagina
145
118
123
Born to be wild: motoraduno Honda 2012 Bmw serie 6 coupè emozioni su 4 ruote
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editoriale
/ gocce d’inchiostro
Eleonora Lopes _ direttore
A
ccorpamento o conciliazione? Province si o province no? Se ne parla già da un paio d’anni, ma l’ipotesi del taglio delle province sembra ancora non decollare. Sono molto chiari i parametri del governo secondo i quali bisognerà cancellare le province e le ultime indiscrezioni sul decreto per la spending review su cui sta lavorando il governo Monti confermano che in Abruzzo le due province a rischio soppressione sono Pescara e Teramo che non ci stanno a scomparire ed è subito polemica. «No al neocampanilismo - ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano- sì a una nuova architettura istituzionale che tenga conto delle attuali predisposizioni economiche, culturali e sociali della nostra regione». La capitale adriatica si è già mobilitata, parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali, hanno inviato al presidente del Consiglio, un documento unitario nel quale propongono la costituzione della Provincia Appenninico-Adriatica costituita dall’accorpamento delle attuali Province di Pescara, Chieti e Teramo. La seconda Provincia abruzzese sarebbe L’Aquila. Staremo a vedere chi la spunterà.
È
un referendum importantissimo per i cittadini, ma molto scomodo per i politici, ecco perche nessuno ne parla, si tratta del Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261). Occorrono 500.000 firme e la raccolta si concluderà il 30 luglio 2012. Per partecipre bisogna semplicemente recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare. Promotore dell’iniziativa, il partito dell’Unione popolare, che assicura di aver raggiunto quasi 200mila firme in poche settimane e vista la rabbia dei cittadini nei confronti della casta non c’è da stupirsi. In realtà a saltare non sarebbero gli stipendi d’oro di deputati e senatori previsti dalla Costituzione, ma la diaria e lo Stato potrebbe risparmiare circa 50 milioni di euro l’anno. «Verranno tagliati i 3.500 euro mensili –spiega Maria Di Prato, segretario del movimento- che ogni parlamentare riceve per il soggiorno a Roma. La cosa ridicola è che a incassare questa somma sono anche quegli eletti che nella Capitale ci vivono!». Un’iniziativa dal forte significato politico, in tempi di crisi dovrebbero essere proprio loro i primi a dare l’esempio.
I
n queste giornate bollenti arriva dal governo Monti l’ennesima gelata che però non rifresca i bollori degli amministratori locali, anzi li riaccende! Parliamo dell’emergenza neve (che non dimentichiamo ha provocato 10 vittime) dello scorso inverno e di tutti i denari anticipati dai nostri Comuni. Il governo ha comunicato che le risorse, a causa dei tagli, sono scarse e quindi all’Abruzzo, come alle altre regioni che hanno avuto le nevicate, arriveranno pochi spiccioli rispetto al conto presentato. L’Abruzzo, ad esempio, aveva da solo rendicontato circa 22 milioni di euro di spese (strade, servizi, trasporti, emergenze sociali ecc.); il governo ha invece messo in conto soltanto 9 milioni per tutte le regioni. «È necessaria una risposta da parte degli Enti locali abruzzesi -sostiene l’assessore regionale alla Protezione civile Gianfranco Giuliante- una mobilitazione bipartisan dei rappresentanti del territorio, parlamentari, consiglieri regionali e amministratori». I Comuni, che versano già in condizioni economiche difficilissime, rischiano il collasso.
direttore@abruzzoimpresa.it
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CON PARLA IMPRESA ARRIVA IL PRIMO SOCIAL NETWORK PER IMPRENDITORI È un social network in piena regola. Si chiama Parla impresa Confesercenti e si può visitare digitando l’indirizzo www.parlaimpresa.it. A creare questa piattaforma 2.0 che consente agli imprenditori abruzzesi di confrontarsi, dialogare e chiedere informazioni, è stata Confesercenti. La community è divisa in sei sezioni, dove gli imprenditori potranno collaborare e commentare con gli altri utenti: Parla Azzurro, per le start-up e per chi vuole creare un’impresa; Parla Rosa, dedicato al mondo dell’imprenditoria femminile; Parla Verde, servizio di counseling per chi ha difficoltà; Parla Rosso, per chi vuole denunciare abusi e inefficienze, Parla Bianco, dedicato alle proposte e i suggerimenti e Parla Giallo, dove è possibile accedere alle ultime novità e iniziative del movimento. «La piattaforma social di Parla Impresa Confesercenti è di facile utilizzo» ha spiegato Piero Giampietro, responsabile dell’Area comunicazione di Confesercenti Abruzzo «ed è nata nell’ottica del web 2.0 proprio per consentire il massimo dialogo fra la confederazione e gli imprenditori da un lato, e fra gli stessi imprenditori dall’altro». «Uno strumento innovativo come Parla Impresa Confesercenti - ha aggiunto Beniamino Orfanelli, presidente regionale di Confesercenti - può aiutare tutte le generazioni di imprenditori ad abbattere molti muri e partecipare attivamente non solo alla vita dell’associazione, ma anche a quella della comunità imprenditoriale e contribuire a migliorare alcuni aspetti».
IL CASTELLO DI SEMIVICOLI E L’AZIENDA MASCIARELLI SPONSOR PER SI SPOSAITALIA Ruolo di primo piano per l’Abruzzo alla Fiera Internazionale “Sì SposaItalia Collezioni”. In occasione della fiera, è stato presentato il nuovo brand “Wine & Wedding™, Italian Wedding Experience”, il network nazionale di Wine Resorts che promuove il Belpaese sui mercati internazionali come destinazione di nozze e honeymoon per il target sposi estero. Nella rete di charme e di lusso, la nostra regione ha schierato esempi di eccellenza. Tra le strutture selezionate come specializzate per l’organizzazione di eventi, è il Castello di Semivicoli, uno splendido wine resort di proprietà dell’azienda Masciarelli, a rappresentare l’Abruzzo. Mentre tra le 12 aziende vinicole inserite nel network, a portare la bandiera della regione più verde d’Europa è l’Azienda Masciarelli. Wine & Wedding™ è stato sponsor dell’Open Party di “Sì SposaItalia Collezioni” che si è tenuto al Museo Diocesano di Milano lo scorso venerdì 22 giugno.
BAR CAPRICE TRA LE MIGLIORI GELATERIE ITALIANE Gustoso riconoscimento per una delle eccellenze abruzzesi. Il bar Caprice di piazza Garibaldi a Pescara è uno dei migliori bar d’Italia. A conquistare il critico gastronomico ed esperto di analisi sensoriale, Davide Oltolini, è stato il nuovissimo e audace gelato, prodotto dal genio di Fabrizio Camplone, “Zafferano, pecorino e spumante”. Da sempre impegnato nella sua personale ricerca nel segno della tradizione abruzzese, Fabrizio Camplone ogni anno crea gelati legati ai gusti e ai colori della sua terra, con l’obiettivo di far riscoprire in maniera originale il bocconotto frentano, la presentosa, la liquirizia di Atri. La classifica delle migliori gelaterie italiane, che consacra il rinomato bar abruzzese, è stata pubblicata su Vanity Fair.it. Si tratta dell’ennesimo attestato di stima per Caprice, segnalato dal critico nella categoria “Dolce e un po’ salato”, accanto a famose gelaterie nazionali, un risultato ottenuto grazie alla qualità degli ingredienti e all’estro di Camplone, membro dell’Accademia dei Pasticceri Italiani. Il bar pasticceria pescarese, da ben 7 anni consecutivi, si colloca ai vertici dell’ospitalità italiana della caffetteria e della pasticceria, ricevendo da Gambero Rosso l’ambito riconoscimento di “Tre chicchi e Tre tazzine”.
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tenden e fatti persone
NASCE NELL’INTERPORTO, LA SOCIETA’ CONSORTILE INOLTRA SRL Realizzare e gestire il Polo Regionale di Innovazione nel settore dei trasporti e della logistica. Con quest’obiettivo si è costituita la società consortile “Inoltra srl”, nell’ambito delle misure del POR Fesr Abruzzo per la promozione ed il sostegno dei Poli di Innovazione. Alla società, con sede presso l’Interporto d’Abruzzo a Manoppello Scalo, hanno aderito aziende di ogni ambito trasportistico, sia merci che passeggeri, oltre che società di servizi specifici ed enti formativi. L’iniziativa, promossa e sostenuta da Confindustria Chieti con CNA Abruzzo e Confcooperative, mira all’aggregazione tra imprese e centri di ricerca per promuovere iniziative volte all’innovazione, alla ricerca, alla crescita complessiva del sistema logistico regionale e alla messa in rete di servizi ed infrastrutture. Per le aziende che volessero aderire al Polo, è possibile presentare richiesta o avere chiarimenti attraverso il sito web www.inoltra.net o la casella di posta info@inoltra.net. Una nuova assemblea per l’ampliamento della partecipazione al consorzio è stata fissata per l’11 luglio.
SISMA, NUOVI CALENDARI PER I PAGAMENTI AGLI ALBERGHI E’ stata definita la nuova calendarizazione dei pagamenti spettanti alle strutture ricettive per l’ospitalità fornita agli sfollati dopo il tragico sisma del 6 aprile 2009. L’accordo è stato raggiunto all’unanimità nel corso di un incontro presso la sede dell’Ufficio Coordinamento Ricostruzione a L’Aquila tra le associazioni di categoria regionali, Federalberghi-Confcommercio, Federturismo-Confindustria, Assoturismo-Confesercenti, Agriturist-Confagricoltura e la Regione Abruzzo. Secondo quanto stabilito dall’intesa, sarà corrisposto inizialmente il saldo per il mese di settembre 2010, poi gli anticipi del 75% per i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre dell’anno 2011. Successivamente saranno pagati il saldo del mese di ottobre 2010, l’anticipo del 75% del mese di gennaio 2010 e infine il saldo del mese di novembre 2010. Le risorse, messe a disposizione dal Commissario delegato per la Ricostruzione e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, saranno erogate entro il 15 agosto 2012.
Pescara all’avanguardia nella cura alle malattie dell’orecchio: inaugurato un nuovo centro d’eccellenza Taglio di nastro per un importante traguardo per la sanità abruzzese. Il 26 giugno scorso, alla presenza del direttore generale della Asl, Claudio d’Amario e di Nicoletta Verì, presidente della Commissione regionale Sanità, è stato inaugurato il nuovo centro regionale di Audio-fono-vestibologia all’interno del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale Civile di Pescara. Un vero e proprio polo d’eccellenza che consentirà la diagnosi precoce ed il trattamento delle patologie uditive negli adulti, ma anche fra i bambini. «Noi – ha spiegato il direttore del reparto, Claudio Caporale – curiamo circa 3000 bambini ogni anno, tra nati a Pescara e residenti nell’hinterland. E questa è la fine di un cammino iniziato tre anni fa: siamo conosciuti a livello non solo regionale ma nazionale, come Centro di alta specializzazione in campo audio -vestibolare e foniatrico. Oggi il centro vive una seconda rinascita: dopo mesi di lavori, torna alla completa operatività, ristrutturato, ampliato e rinnovato».
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UN CONVEGNO SU: “IL RUOLO DEL DOTTORE COMMERCIALISTA NELLA CONSULENZA AL MONDO DELLO SPORT DILETTANTISTICO” La materia della consulenza al mondo sportivo dilettantistico sta assumendo un’importanza sempre maggiore anche a seguito dell’intensificarsi dei controlli sul cd. “terzo settore”. L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara, attraverso la sua Commissione di Studio sul no profit sportivo, ha organizzato, unitamente allo Sportello Provinciale dello Sport del C.O.N.I. di Pescara, un convegno di grande interesse, che ha l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte di questa materia, relativamente giovane, ma assai complessa. Al convegno, che si terrà presso l’Aurum di Pescara venerdì 13 Luglio 2012, con una seconda data già prevista per il 20 Luglio 2012, interverranno anche Agenzia delle Entrate, S.I.A.E., Guardia di Finanza e C.O.N.I., ciascuno testimoniando la propria esperienza operativa. Ad una sessione mattutina dedicata ad interventi di carattere generale seguirà la sessione pomeridiana, di taglio operativo, in cui la Commissione presenterà il risultato del lavoro svolto nei mesi invernali e proporrà, rendendoli disponibili ai colleghi, un modello di Atto costitutivo e Statuto ed uno di contratto promo-pubblicitario, entrambi commentati a margine. A pagina 71, è possibile leggere l’intervista ai due presidenti, dei commercialisti e del C.O.N.I., di presentazione dell’evento.
NASCE LA TERRA DEI TRABOCCHI Trenta trabocchi hanno fondato insieme l’associazione “Terra dei Trabocchi”. Ad unirsi nella neo organizzazione, battezzata ad Ortona, sono stati imprenditori, operatori del mare e titolari di alcune strutture da Ortona a San Salvo. Obiettivo dell’associazione, nata con il sostegno di Confcommercio Chieti, far capire l’importanza delle antiche macchine da pesca, ma anche rappresentare al meglio presso le istituzioni le particolarità, le esigenze e l’entità dei loro costi di mantenimento. «L’aria è cambiata –ha esordito il presidente di Confcommercio Angelo Allegrino– da oggi possiamo lavorare insieme per dare più impulso al turismo e al commercio». «Spero che oggi si possa cambiare pagina -ha commentato il sindaco di Ortona Enzo D’Ottavio- e perseguire un turismo di qualità grazie anche alla Via Verde, la pista ciclopedonale che nasce sull’ex tracciato ferroviario da Ortona a San Salvo, e all’impegno concreto di noi tutti: è arrivato il momento di realizzare e di passare dalle parole ai fatti». A presiedere la “Terra dei Trabocchi” Lucio Zazzara, architetto pescarese e docente di urbanistica nella facoltà di architettura dell’Università D’Annunzio; vice presidente, Rinaldo Verì, proprietario del trabocco informativo Punta Tufano a Rocca San Giovanni. «I trabocchi –spiegano i rappresentanti dell’associazione– sono parte fondamentale dell’immagine del territorio e di fatto il loro mantenimento rappresenta un servizio svolto a tutela di un’importante parte della cultura locale oltre che di tutto il sistema economico-produttivo legato al turismo».
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tenden e fatti persone
SIGLATO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA CONFINDUSTRIA L’AQUILA E CARISPAQ Un plafond di 40 milioni di euro sarà messo a disposizione delle imprese associate grazie all’accordo di collaborazione firmato dal presidente di Confindustria L’Aquila, Fabio Spinosa Pingue, e dal direttore generale di Carispaq, Vittorio Iannucci. L’idea di una convenzione nasce sia dall’esigenza di dare una risposta nell’immediato alla crisi di liquidità che sta attanagliando la provincia di L’Aquila (è stato presentato il prodotto mutuo per liquidità fino a 100.000 euro ad un tasso del 5,75% indipendentemente dal rating aziendale), sia dall’esigenza di far ripartire il territorio con una serie di prodotti orientati allo sviluppo. L’idea cardine della convenzione è far operare in sinergia il mondo delle imprese ed il mondo del credito, per il tramite dell’associazione di riferimento. La Banca curerà la parte consulenziale impegnandosi in convenzione ad applicare condizioni di favore rispetto ai tassi standard praticati.
L’ASSOCIAZIONE “ABRUZZO MODERNO” E LA RAI INSIEME A L’AQUILA PER RICORDARE E NON DIMENTICARE
Ripercorrere attraverso alcuni reportage realizzati dalla Rai i momenti più importanti vissuti dal 6 Aprile 2009 ad oggi. Questo l’obiettivo dell’iniziativa “RAI, il racconto di una tragedia - Impegno a non dimenticare” organizzata dall’associazione Abruzzo Moderno e patrocinato dalla Rai. L’evento nasce dalla volontà di riconoscere il ruolo prezioso svolto dal servizio pubblico nel racconto della dolorosa vicenda del terremoto e dalla necessità di mantenere alta l’attenzione sulla Città e sul territorio, anche attraverso l’utilizzo delle drammatiche immagini di quei terribili giorni. È stata la Basilica di Collemaggio a fare da scenario al dibattito che ha visto confrontarsi il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, il capo Dipartimento per per le Politiche di Sviluppo territoriale, Aldo Mancurti, il direttore del Tg2, Marcello Masi, il consigliere di amministrazione Rai, Rodolfo De Laurentiis, il vescovo ausiliare mons. Giovanni D’Ercole, il presidente di Confindustria, Fabio Spinosa Pingue, il presidente Ance L’Aquila, Gianni Frattale, e la presidente di Abruzzo Moderno, Alessandra Rossi.
SERRALUNGA, PRONTO IL COLLEGAMENTO TRA CAMPO FELICE E L’ALTOPIANO DELLE ROCCHE È andato giù anche l’ultimo muro che separava la piana di Campo Felice e l’Altopiano delle Rocche. Un’opera, il cui costo è stato di 25mln di euro, che ha visto la luce nei giorni scorsi. L’intero tracciato, di cui la galleria di valico Serralunga (1.300 metri) è l’opera più significativa, è lungo 2,5 chilometri. Il completamento dei lavori, con l’apertura al traffico, è previsto per la metà di dicembre. «Oggi -ha detto l’ing. Pietro Ciucci, amministratore unico dell’Anas- è un giorno importante per il territorio e per l’Anas. Devo dire che ogni volta che si abbatte l’ultimo diaframma di una galleria viene anche un po’ di emozione: lo scavo è stata una vera sfida, una vera battaglia iniziata nel 2006 quando io ero appena arrivato. L’ultimo tratto lo abbiamo scavato a capocciate e con le unghie senza mai correre rischi per la sicurezza dei lavoratori». «Questa è un’opera che deve unire e non dividere, -ha detto Gianni Letta, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri- deve unire una provincia tutta bella che troppe volte ha visto ritardare il suo sviluppo per qualche polemica di troppo. La galleria di Serralunga entra nella storia come pagina fondamentale dello sviluppo della di questa regione». Per il sindaco di Rocca di Cambio, Gennarino Di Stefano, «si tratta di un’opera che si sognava da tempo, realizzata grazie al grande impegno dell’Anas e di Letta».
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il punto
Mauro Di Pietro giornalista
Maledetta
geografia
V
a a finire che è tutta colpa di una bussola impazzita. È bastata un’intervista rilasciata dall’ex governatore, Antonio Falconio a scatenare una ridda di commenti sulla collocazione geopolitica, quindi economica, dell’Abruzzo. Un intervento sollecitato dalle dichiarazione dell’attuale governatore, Gianni Chiodi, in trasferta a Catanzaro, quando a gran voce aveva detto: «Ci fa piacere essere considerati una regione meridionale». E poi, da quel momento, il palcoscenico politico si è animato come non mai, su una questione di longitudini e latitudini. Insomma, roba da Tom-Tom, con tutti a chiedersi: meglio essere i primi del Sud? O gli ultimi del Nord? Si è persino richiamato il neologismo “Centronia” che fu coniato nel bel mezzo della stagione passata, quando l’Abruzzo, regione cerniera, collocata saldamente al Centro della Penisola, riusciva a calamitare investimenti e rappresentare, sempre e comunque, un buon affare. Terra ancora felice, lontana dai fenomeni malavitosi, forse, con l’aggiunta di beneficiare, a pieno titolo, dei sostanziosi contributi dell’UE. Condizioni di assoluto vantaggio, sfruttate con una certa abilità e che, non a caso, portarono l’Abruzzo in poco più di vent’anni fuori dall’Obiettivo 1. Ma al tempo della geografia che fa il paio con la politica briosa, da anticipo di campagna elettorale, ecco arrivare il colpo di scena: lo Svimez che anticipa per l’Abruzzo, del 2013, uno sviluppo pari al nord- est. In base ai dati di crescita diffusi dall’Istituto per lo Sviluppo del Mezzogiorno, infatti, il Pil crescerà del +0,5 per cento, rispetto a un +0,3 su base Na-
zionale. L’Abruzzo, per il presidente Svimez, Giannola, è una regione dinamica, in questo caso anche rispetto al nord-est e al nordovest. E chi se la sente di contraddire una così rosea previsione annunciata, tra l’altro, in una conferenza stampa indetta, niente meno, che a Palazzo Chigi, alla presenza, naturalmente, di Gianni Chiodi. Ma, intanto, combattiamo con un 2012 da tregenda. Qui e ora, le questioni sono tutt’altro che risolte. Restano aperte annose problematiche che richiedono uno sforzo importante, in termini di strategie e di accelerazione dei tempi di risposta. Per avviare la ripresa ci sarà bisogno di rimettere in campo, per esempio, alcune felici intuizioni a partire dai collegamenti con i Balcani, così come si dovrà scongiurare ogni errore nell’impiego dei Fondi Fas. Non è un mistero che in molti nutrono la drammatica convinzione di un’incapacità dell’apparato amministrativo e politico di saper interpretare, correttamente, le attese dei territori e dei soggetti operanti. Sono queste diffidenze a pesare sulla collocazione geopolitica dell’Abruzzo, più delle dichiarazioni o di frasi pronunciate per catturare qualche applauso, come sarà successo, molto probabilmente, a Catanzaro. La politica economica è sostanza e i numeri cresceranno solo se l’intelligenza, di interpretare al meglio il ruolo trainante di una terra laboriosa, tornerà a illuminare le scelte. Per il resto leggasi Wikipedia che, brutalmente, ci descrive così: «Pur essendo geograficamente parte dell’Italia centrale, l’Abruzzo è legato da tradizione, storia, dialetto, cultura ed economia all’Italia meridionale». Come dargli torto?
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» di Marcella Pace
Bolkestein contro tutti
Continua la “lotta” alla direttiva servizi in materia di demanio marittimo, osteggiata da balneatori, Regioni, Anci e Upi
Una delle numerose proteste contro la Direttiva Bolkestein
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acilitare la circolazione di servizi all’interno dell’Unione Europea e la loro liberalizzazione. Questo, secondo la Commissione Europea, l’obiettivo primario della Direttiva 2006/123/CE, più semplicemente Direttiva servizi, meglio conosciuta come Bolkestein. La legge si basa su tre ambiti concernenti l’eliminazione degli ostacoli alla libertà di stabilimento, quelli alla libera circolazione dei servizi e, infine, l’instaurazione della fiducia reciproca tra stati membri. In sostanza, così come non viene vietata la circolazione di beni prodotti in uno Stato europeo nelle altre nazioni, anche coloro che intendono prestare servizi in un paese diverso dal loro godrebbero della libertà di stabilimento. Fortissime le polemiche nate intorno a questa direttiva. In particolare per quella sezione legata alle concessioni sul demanio marittimo. Per effetto della
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Bolkestein queste licenze non potranno più essere rinnovate automaticamente, così come accade in Italia, secondo l’attuale sistema normativo, e anzi dovranno essere oggetto di un’asta alla scadenza delle concessioni ogni 4 anni. La direttiva sembra non andare giù proprio a nessuno. Dalle istituzioni, alle associazioni di categoria. Tutti sembrano non essere d’accordo sull’eliminazione del rinnovo automatico delle concessioni, che fino ad oggi ha permesso l’investimento da parte dei balneatori sulle loro strutture, e sull’ipotesi dell’asta che invece agevolerebbe solo i colossi dell’imprenditoria. Capofila del contrasto alla direttiva, la Regione Abruzzo, con le sue 700 imprese balneari, ma soprattutto con il suo assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio, coordinatore nazionale delle Regioni. «È nostro dovere far capire alla CE quanto sia rilevante per le regioni
italiane il settore balneare e quindi individuare i margini per intervenire a tutela del comparto in modo da dare certezze a oltre 30 mila piccole e medie imprese che vivono nella più assoluta incertezza normativa». Da questo presupposto sono mossi gli incontri avviati da Di Dalmazio, insieme alla coordinatrice delle Regioni in materia di demanio, Marylin Fusco, volati a Bruxelles per spiegare alla Commissione Europea la centralità del problema. «È chiaro - ha dichiarato l’assessore - che tutti gli sforzi del sistema delle Regioni insieme agli altri livelli istituzionali degli enti locali rischiano di avere poca efficacia essendo il governo a dover gestire e interloquire direttamente con l’UE». E’ per questo motivo che, dopo l’ultimissimo tavolo tecnico convocato dai coordinatori delle Regioni, e dai responsabili nazionali di Anci e Upi, è stato sottoscritto un documento quale invito ufficiale al «Governo ad avviare un confronto con le regioni e gli altri livelli istituzionali sui contenuti di eventuali provvedimenti normativi, prima che gli stessi vengano presentati formalmente per le intese richieste». A vigilare su questi incontri le associazioni di categoria, Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Assobalneari Italia-Confindustria e Cna balneatori che vogliono fermamente la deroga dell’applicazione della direttiva servizi. «Le nostre imprese balneari sono tipicità nazionali a tutti gli effetti e offrono un monitoraggio costante del territorio sia da un punto di vista ambientale che della pubblica sicurezza della balneazione». Così Luciano Monticelli, sindaco di Pineto, nonché delegato nazionale Anci per il Demanio Marittimo, in una lettera indirizzata al presidente del consiglio Mario Monti, spiega le ragioni dei “contro” della Bolkestein. «Gran parte degli attuali concessionari, rappresentata da piccoli imprenditori, sono preoccupati di veder vanificati gli sforzi compiuti in lunghi anni di lavoro nella creazione del valore economico degli stabilimenti. Nonostante il demanio marittimo sia di competenza degli Enti Locali e, quindi, i Comuni siano diventati i primi attori della questione, - si legge nella lettera - devo constatare, purtroppo, che essi non sono mai stati presi in considerazione. Questo, a mio avviso, è ciò che manca. Un dialogo anche con i Comuni». E questo, è quello che richiede anche Riccardo Padovano, segretario regionale Sib-Confcommercio, in-
Legambiente, che vede i contro ma anche i pro della direttiva servizi, definisce il settore balneare “insofferente alle regole e troppo spesso teatro di diffusa illegalità”
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sieme ad altre associazioni: «Il governo deve iniziare ad occuparsi di questo problema, che investe 30.000 aziende in tutta Italia, 700 solo in Abruzzo. Fino a oggi il governo non ha mai partecipato ai numerosi incontri fatti. Se non fosse stato per le Regioni, e nel nostro caso, per l’assessore Di Dalmazio, noi balneatori saremmo stati completamente abbandonati. Ecco perché abbiamo proclamato lo stato di agitazione e se non verrà convocato un confronto serio con gli enti locali, organizzeremo mobilitazioni in tutte le coste italiane, con chiusura degli ombrelloni in giornate strategiche». Padovano, che ha spiegato che solo il governo nazionale ha il potere di escludere le concessioni demaniali dall’applicazione della Bolkestein, com’è stato già fatto per le concessioni delle acque minerali, ha anche anticipato che le associazioni di categoria chiederanno un incontro con i segretari nazionali Alfano, Casini e Bersani. Posizione a metà strada, invece, quella espressa dal responsabile per le aree marine di Legambiente, Sebastiano Venneri che parla delle due facce della stessa medaglia. Se da una parte anche l’associazione ambientalista concorda sulla mancata considerazione delle specificità italiane del settore balneare da parte della direttiva servizi, e sulla difficoltà per piccole e medie imprese, che da anni imprimono il marchio “Italia” sui litorali dello stivale, di investire, di fronte a licenze a tempo, dall’altra Legambiente parla di un settore «insofferente alle regole e troppo spesso teatro di diffusa illegalità. Talvolta – precisa Venneri – i balnea-
tori hanno utilizzato le spiagge a loro uso e consumo. Il comparto balneare non ha mai conosciuto regole. Sono, quindi necessarie delle norme che diano certezze a chi investe, evitando di favorire solo le grandi impre-
La direttiva Bolkestein prevede l’abolizione del rinnovo automatico delle concessioni demaniali e l’introduzione di un’asta alla scadenza delle licenze. Proprio questi due punti sono alla base del contrasto da parte di Regioni, Anci, Upi e associazioni di categoria se che finirebbero per costruire strutture omogenee, con un conseguente degrado della qualità». Scala di grigi anche per il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, che ricorda come il suo partito ha da sempre osteggiato la direttiva servizi in tutti i suoi ambiti. Entrando nel dettaglio del demanio pubblico, secondo Acerbo se da una parte il rinnovo periodico previsto dalla Bolkestein è il punto positivo di questa legge, dall’altra l’asta non può essere un criterio accettabile, a meno che non vengano introdotte norme a tutela di chi ha aperto un’impresa da poco o di chi ha dedicato una vita intera al suo stabilimento balneare
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La spiaggia di Francavilla al Mare
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» di Marcella Pace
Tassa di soggiorno, in Abruzzo il turista non la pagherà Rimandata al 2013 l’imposta voluta dal governo. Grazie al protocollo d’intesa “No alla tassa di soggiorno, sei nostro ospite”, il balzello approderà in Abruzzo solo nel 2013 e sarà a carico degli operatori turistici
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olte città italiane l’hanno già in- L’intesa prevede che nei comuni che sceglieranno di trodotta. Alcune lo faranno a set- aderire, nel 2012 non verrà applicata la tassa, mentre tembre. In ogni caso per i turisti dall’anno prossimo, l’imposta verrà prevista solo per rappresenta una bella stangata. Par- 4 settimane. Nello specifico, per i comuni montani il liamo della tassa di soggiorno, ovvero quell’imposta periodo di applicazione sarà di due settimane a dia carico degli ospiti che alloggiano nelle strutture cembre, tra Natale e Capodanno e due settimane ad ricettive, da pagare per notte di soggiorno secondo agosto; per i comuni costieri, invece, l’applicazione criteri di gradualità, in sarà di quattro settimane proporzione alla loro clasad agosto. Esentati, ansificazione, disposta nel che per il 2013, i comuni decreto legislativo 23 del appartenenti al cratere si14 marzo 2011. smico. La tassa va da 0,40 Vanno diversamente le centesimi per i villaggi di cose nella nostra regio1-2 stelle fino ad un masne. I turisti che vorranno simo di 1,50 euro per gli visitare l’Abruzzo possoalberghi a 5 stelle. Tali no, quindi, tirare un bel introiti, inoltre, avranno sospiro di sollievo. Nienuna specifica destinaziote tassa di soggiorno per ne: un 40% verrà assegnail 2012 e notizie positive to ai Comuni per il finananche per il 2013, visto ziamento degli interventi che, qualora i comuni dein materia di turismo, concidessero di inserirlo, il cordati con la Consulta balzello sarà a carico degli degli Operatori Turistici, operatori turistici, e cioè mentre il restante 60% al Mauro Di Dalmazio, assessore regionale al Turismo albergatori o titolari di finanziamento di progetti strutture ricettive, in una regionali di sviluppo turipercentuale concordata con il Comune. Proprio nelle stico, ovvero i DMC (Progetti di Sviluppo per Destinascorse settimane, infatti, la Regione Abruzzo, prima zione) e i PMC (Prodotti Turistici Regionali). in Italia a sperimentare un’applicazione diversa della «Si tratta di un accordo innovativo e sperimentale tassa di soggiorno, ha sottoscritto un accordo con ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo Mauro Anci Abruzzo e con alcune associazioni di categoria, Di Dalmazio - che dimostra la grande maturità del Federalberghi, Faita, Fiavet e Federturismo, nell’am- sistema turistico regionale sia a livello istituzionabito del progetto sperimentale “No alla tassa di sog- le che imprenditoriale. Si tratta – ha aggiunto – di giorno, sei nostro ospite”. un accordo di responsabilità di un intero sistema
Antonio Centi, presidente Anci Abruzzo
Giammarco Giovannelli, presidente Federalberghi Abruzzo
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che ha preferito rinunciare ad introiti, in un momento difficile per tutti, per non penalizzare un settore vitale e importante dell’economia regionale». I Comuni hanno totale libertà di scelta di adesione a tale protocollo, ma, come ha dichiarato il presidente dell’Anci Abruzzo, Antonio Centi, è stata già manifestata una «ampia disponibilità degli enti locali a recepire quanto fissato nell’accordo». «Abbiamo lavorato tutti insieme alacremente con le associazioni territoriali e grazie a questa concertazione – ha dichiarato Giammarco Giovannelli, presidente Federalberghi Abruzzo - siamo riusciti a raggiungere un buon risultato, facendo capire ai sindaci che sottoscrivere un testo condiviso, ragionato e formale avrebbe reso più forte l’intero comparto turistico». Unica voce fuori dal coro, Assoturismo-Confesercenti, che non ha firmato l’accordo, oltre ai comuni di Caramanico e Roccaraso che, invece, hanno già introdotto la tassa. «Riteniamo questa imposta ingiusta, superata dai fatti, pericolosa per la competitività delle nostre destinazioni. Non ci è mai piaciuta la tassa di soggiorno, figuriamoci se possiamo accettare di farla pagare agli imprenditori». Così, il presidente di Assoturismo-Confesercenti Daniele Zunica spiega i motivi della mancata sottoscrizione. «Bisogna fare in modo che i Comuni dedichino al turismo risorse derivanti dai propri bilanci ordinari, ai quali, ricordiamo, le imprese turistiche - prosegue Zunica - contribuiscono in maniera sostanziosa». Di tutt’altra opinione Federturismo, che definisce la posizione di Assoturismo un «populismo di altri tempi. Dire di non volere la tassa di soggiorno e di non farla pagare a nessuno è un argomento di facile presa populistica e demagogica, ma non rispecchia la realtà che, invece, sconfessa questo atteggiamento che definirei da “irresponsabili” - ha dichiarato Ernesto Paolo Alba, past president Federturismo Abruzzo. «Credo sappia il presidente Zunica che è facoltà di ogni singolo comune istituire la tassa senza chiedere il permesso a nessuno, ma così facendo danneggia fortemente l’’offerta turistica locale. Ecco la necessità di trovare un’intesa di massima che vincoli moralmente le singole amministrazioni e penalizzi relativamente gli operatori turistici. Nella premessa dell’intesa è citata a caratteri cubitali la contrarietà delle Associazioni di Categoria all’applicazione della tassa, ma allo stesso tempo si ravvede la necessità di andare incontro alle amministrazioni comunali – conclude Alba - che indubbiamente sopportano maggiori oneri per rendere la propria cittadina a vocazione turistica»
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Dario Colecchi, presidente Federturismo Abruzzo
Agostino Ballone, presidente Fiavet Abruzzo
Giuseppe Delli Compagni, presidente Faita Abruzzo
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» a cura della redazione | foto concesse da Abruzzo Promozione Turismo
TURISMO, PAROLA D’ORDINE EMOZIONARE
Presentato il video per la campagna di promozione turistica estiva per i prodotti “mare” e “montagna estiva”. Il partner più importante è Sky, a cui si affiancano le Tv a diffusione regionale, le radio DEEJAY e Radio 101, le maggiori riviste specialistiche e di attualità, i quotidiani regionali, il circuito di videocomunicazioni 100 stazioni
Da sinistra l’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio con il nuovo dg dell’Abruzzo Promozione Turismo Mario Pastore
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mozioni da cima a fondo” è il claim della campagna di promozione turistica estiva per i prodotti “mare” e “montagna estiva” che l’assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, e il nuovo dg dell’Abruzzo Promozione Turismo Mario Pastore hanno presentato alla stampa. La campagna si svolge su un piano mezzi incentrato sulla rigorosa scelta delle testate, sulla base dei dati Auditel. Il
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partner più importante è Sky, con 800 spot destinati all’Abruzzo, a cui si affiancano le Tv a diffusione regionale, a minor costo, ma con il massimo seguito, le radio DEEJAY e Radio 101, le maggiori riviste specialistiche e di attualità, i quotidiani regionali, il circuito di videocomunicazioni 100 stazioni. Sicuramente il web è il canale di diffusione sul quale la Regione intende puntare strategicamente. Il mercato a cui la campagna per i prodotti estivi si rivolge è quello tradizionale
dell’Abruzzo in Italia e in Europa, ma anche il mercato abruzzese è tenuto nella massima considerazione. Il punto clou della campagna è il video istituzionale, della durata di 60 secondi, in italiano ed in inglese (“Made in nature, made in Italy”). Seguendo una discesa immaginaria, dalle cime delle montagne abruzzesi fino alla quota zero del mare, il turistica transita tra i borghi antichi, assaggia i formaggi tipici, sorseggia un calice di vino, pratica gli sport più diversi ed inimmaginabili e si lancia con un tuffo nel mare blu. «L’idea alla base del claim e dell’intera campagna -ha spiegato l’assessore Di Dalmazio- nasce da “Abruzzo naturalmente tuo” e vuole rappresentare tutto ciò che l’Abruzzo è in termini di offerta turistica e di risorse turistiche. Parlare di singoli prodotti potrebbe essere fuorviante: dal video si scopre che abbiamo voluto strutturare un’idea turistica dell’Abruzzo che noi abbiamo, sulla base di quello che siamo, in un unico contesto. Questa è l’idea da cui è nata la campagna». Una campagna parziale, come ha ricordato l’assessore, destinata ora alla stagione estiva, ma che proseguirà
in grande stile da settembre, con richiami a tutti i prodotti, stabilendo una linea di continuità, concettualmente unitaria. Di Dalmazio ha infine ricordato i risultati ottenuti grazie alla nuova governance del settore turismo e gli obiettivi apprezzati anche da altre regioni italiane, per le misure di sburocratizzazione delle strutture ricettive, per la creazione del polo di innovazione, per l’accordo sulla tassa di soggiorno, per la sinergia tra enti e istituzioni sulla diffusione ed il consolidamento dell’identità turistica condivisa, attraverso l’applicazione e l’uso sistemico degli elementi di comunicazione del brand e del claim. «L’idea di questa campagna -ha concluso Di Dalmazio- è stata condivisa già da diverso tempo con le associazioni di categoria con le quali avevamo valutato l’opportunità di farla, ed era stata annunciata e rifinita in occasione dell’incontro avuto per la sottoscrizione del protocollo relativo alla tassa di soggiorno. Colgo nuovamente l’occasione per ringraziare quelle associazioni che si sono impegnate per trovare l’intesa su questo importante argomento»
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In questa pagina alcuni frame del video di promozione turistica estiva per la Regione Abruzzo
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» di Denia Di Giacomo | foto concesse da ufficio stampa Comune di Montesilvano
ATTILIO DI MATTIA, MONTESILVANO RIPARTE
“Montesilvano è cresciuta, ora bisogna ristrutturare e razionalizzare questa crescita”. Queste e tante altre ancora, le forti convinzioni del giovanissimo neo sindaco Attilio Di Mattia, conosciamolo più da vicino
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egli abruzzesi dice di possedere la testardaggine, degli americani ama la liberalità, certamente acuto, colto e con un’idea precisa su ogni argomento, così si mostra Attilio Di Mattia, il giovane sindaco di Montesilvano che a soli 35 anni si trova a governare una cittadina di ben 54 mila abitanti. Madre americana e padre abruzzese, Attilio Di Mattia ha forse una spiccata propensione al cambiamen-
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to, quello di cui in teoria avrebbe bisogno la sua Montesilvano, lo dimostra la variegata esperienza lavorativa all’estero che, nonostante la giovane età, farebbe invidia a chiunque. Laureato in Economia e Commercio a Pescara, Attilio Di Mattia è subito partito per gli USA, dove, dopo un master in materie economiche ha cominciato una brillante carriera in ambito finanziario che lo ha portato a lavorare in diverse importanti città come New York, Philadelphia e Los Angeles, per poi tornare in Europa approdando a Ginevra e infine a Vienna. Un uomo di mondo dunque, che però come molti, non ha resistito al richiamo del suo territorio, un po’ per rivalsa personale, un po’ per sano spirito civile, convinto che le cose possano cambiare anche nella sua città, troppo spesso coinvolta in scandali e insuccessi che di certo non merita.
Io mi sono candidato sindaco perché l’ho personalmente e fortemente voluto… non sono un uomo di partito e questo mi rende libero nell’affrontare le scelte che ritengo le migliori
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intervista a Attilio Di Mattia neo sindaco di Montesilvano
Nel governare Montesilvano lei ha una doppia responsabilità: quella di essere un sindaco giovane, e per questo forse soggetto a maggiori aspettative, e quella di esserlo per una città che ad oggi è una delle più popolose e complesse d’Abruzzo… «Il senso della responsabilità dovrebbe essere sentito a priori, a prescindere dalla popolosità di una comunità. Ha perfettamente ragione nell’affermare che Montesilvano è una città complessa, per questioni storiche, di trend socio demografico e culturali e questioni che non si confanno molto alla politica in senso stretto. Io sono di questa idea, tutte le scelte poli-
tiche affrontate sino ad oggi non sono scelte fatte 20 anni fa, ma addirittura 40 anni fa, è sempre stato così. Per quanto riguarda Montesilvano la città è complessa perché geopoliticamente è sempre stata al centro di due assi e di molti interessi, ma nonostante questo non ha mai espresso una leadership univoca. La complessità aumenta e anche il senso di responsabilità e il compito che mi sono posto in questa legislatura non è quello di far crescere ulteriormente la nostra città, ma di ristrutturane la crescita e razionalizzarla».
e altri servizi di questo genere. Anche se non nell’immediato, ma l’assenza di politiche di questo genere comporta sempre gravi conseguenze sociali». …E dal punto di vista amministrativo? «Ad esempio puntare sulle energie rinnovali, rinnovare la contrattualistica, fare bandi europei, trasparenti e aperti a tutti…e poi meritocrazia, comunicazione, valorizzazione delle risorse umane già esistenti e molti altri aspetti... Può sembrare facile ma non lo è affatto, sono cose semplici ma per
a favore della fiducia che i cittadini dovrebbero avere nella loro amministrazione. Mi sento anche di affermare che spesso c’è una mancanza di comunicazione, un elemento fondamentale che viene sottovalutato ma che a mio avviso è necessario affinché i cittadini possano comprendere il perché di tante scelte che alcune volte sono impopolari ma che vengono affrontate per il bene di tutti». Quanto ha pesato la politica nella sua candidatura? «Io mi sono candidato sindaco perché l’ho personalmente e
Quali sono le tematiche più urgenti ed importanti da affrontare? «Io le dividerei in due, quelle politiche e quelle amministrative, anche se sono sempre interconnesse. Non so perché, ma le esigenze amministrative non sono mai nella top list delle priorità politiche, anche se dovrebbe essere così. Dal punto vista politico c’è da affrontare la numerosa presenza di stranieri, abbiamo una delle più grandi comunità di albanesi, romeni e macedoni di tutta l’area e nonostante questo non vengono mai sostenuti temi che riguardano l’integrazione e non c’è nessuna politica a riguardo. Oggi il bilancio è scarno, ma cercheremo comunque di spostare verso il sostegno all’integrazione importanti risorse, con l’apertura di sportelli dedicati
averle c’è bisogno di persone che non abbiano interessi particolari e a queste persone non conviene stare in politica. Purtroppo oggigiorno se fai politica onestamente, con le risorse che ci sono, c’è molto da perdere dal punto di vista economico, seppure sia molto gratificante sotto il profilo emotivo, però l’emotività ha a che fare con la sfera soggettiva e non tutti gli danno lo stesso peso». Nel corso del tempo Montesilvano è stata travolta da numerosi scandali che certamente non hanno giovato alla sua immagine, non facendola brillare per trasparenza a legalità… «Sarà sicuramente la Magistratura e dirci qualcosa in merito alle inchieste in corso, però queste vicende non depongono certamente
fortemente voluto, solo in seguito i partiti sono entrati nel mio progetto. Non sono quindi un uomo di partito e questo mi rende libero nell’affrontare le scelte che ritengo le migliori». Cosa porteresti qui della politica statunitense o nord-europea? «La liberaldemocrazia. Io sono per la liberalizzazione di tutto, ritengo infatti che un servizio debba seguire la logica dell’efficienza, a prescindere dalla sua natura, pubblico o privato che sia, l’importante è che funzioni. Ma anche la capacità d’impresa, nel nord Europa fallire non significa diventare un problema per la società ed essere considerati poco seri, bensì al contrario, è sintomo di tentativo non riuscito, tipico di una persona dinamica che prova a fare impresa»
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in primo piano
Da sinistra, Alessandro Addari, Luca Verdecchia, Pierluigi Panunzi, Alessandra Rossi, Mauro Barnabei e Riccardo D’Alessandro
» di Eleonora Lopes | foto di Massimiliano Iocco
GIOVANI DI CONFINDUSTRIA, BARNABEI CONCLUDE IL MANDATO Convegni, progetti, attività e deleghe importanti, ma anche tanta emozione per il saluto della presidenza targata Mauro Barnabei che ha concluso il suo mandato alla guida degli imprenditori under 40
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auro Barnabei non è mai stato il classico presidente, specie se pensiamo al sistema di Confindustria. Non è un presidente che ama mettersi in mostra, stare sui giornali o sotto i riflettori, ma è stato un presidente che si è distinto per aver coordinato una squadra formidabile e per le sue grandi capacità rela-
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zionali che hanno fatto si che i giovani imprenditori abruzzesi diventassero un gruppo di amici in grado di prendere posizione su argomenti rilevanti e di realizzare progetti vincenti. Per celebrare l’atto finale della presidenza regionale targata Mauro Barnabei che ufficialmente a settembre passerà l’incarico al suo successore, gli imprenditori un-
Mauro Barnabei durante il suo intervento
der 40 hanno organizzato un assise regionale dal titolo “Disegniamo il nostro Abruzzo, il Progetto dei Giovani Imprenditori”. L’iniziativa ha rappresentato un importante momento di analisi e confronto e una occasione per ribadire a 360° le proposte dei Giovani Imprendito-
I giovani industriali abruzzesi
ri, ed offrire all’intero territorio un’ulteriore importante occasione di confronto in una sempre più delicata fase economica, sociale e politica. Un incontro che Barnabei ha voluto che fosse informale, proprio come lui, in una location piacevole, lo chalet di Martinsicuro Bagno Marino, dove fare il punto delle attività svolte e dei risultati ottenuti nel triennio della sua presidenza. «L’assise rappresenta l’evento –ha dichiarato Barnabei con la voce rotta dall’emozione- regionale più importante per i Giovani Imprenditori, un momento di incontro e confronto per disseminare idee, progetti e attività, ecco perché oggi siamo qui. Accanto a me ci sono quelli che considero i mie “fratelli minori” i quattro presidenti provinciali, Riccardo D’Alessandro
Barnabei: «Abbiamo dato voce a tante idee e battaglie e abbiamo promosso diverse attività, ci siamo sempre confrontati in maniera sana e competitiva. In questi tre anni da presidente regionale, abbiamo fatto grandi cose perché abbiamo sempre lavorato come una squadra delegando gli elementi più validi e ponendo il merito al centro di ogni nostra iniziativa. Ci tengo a ringraziare ognuno di voi per il prezioso contributo che ha dato in questi anni e per tutto il tempo che ha dedicato a Confindustria» di Chieti, Pierluigi Panunzi di L’Aquila, Alessandro Addari di Pescara, Luca Verdecchia di Teramo, e Alessandra Rossi, componente della Commissione nazionale G.I. Verifica Poteri. A loro va un ringraziamento speciale per avermi “sopportato e supportato” in questa splendida avventura». Presenti al dibattito, anche il neo sindaco di Martinsicuro, Paolo Camaioni, l’assessore regionale al Lavoro e alla Fornazione Paolo Gatti e l’ex sindaco di
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in primo piano
Simone Mariani, vice presidente nazionale dei GI di Confindutria
Pescara Luciano D’Alfonso, che si sono complimentati per l’attività svolte dal gruppo. Poi è stata la volta dei presidenti provinciali che hanno ringraziato Mauro per il suo operato e per la sua capacità di delegare e hanno raccontato alla numerosa platea presente, le iniziative, i progetti e gli incontri che hanno organizzato un questi anni. A chiudere l’assise, un’ospite d’eccezione, il vice presidente nazionale dei GI di Confindustria Simone Mariani (amministratore della Sabelli SpA), ma soprattutto grande amico di Mauro. «Oggi non sono – ha detto
Mariani- ad una semplice assise regionale, oggi mi sento a casa di amici ai quali sono molto legato e con i quali ho condiviso tante esperienze, percorsi belli e meno belli. Io e Mauro in questi lunghi anni di appartenenza al gruppo siamo cresciuti insieme, abbiamo avvicinato molto le due regioni che rappresentiamo, (Mariani è stato presidente delle Marche). A lui va il grande merito di aver creato a Roma delle relazioni importantissime, in primis con il presidente Jacopo Morelli che hanno fatto si che l’Abruzzo sia stato preso in grande considerazione da tutto il sistema nazionale». Va ricordato che l’Abruzzo, sotto il mandato Barnabei, è stata la prima regione che ha sostenuto l’attuale presidente Morelli quando era candidato alla presidenza, riuscendo ad ottenere la direzione della rivista nazionale dei GI “Quale Impresa” che è stata affidata ad Alessandro Addari e a far entrare Alessandra Rossi, nella Commissione nazionale G.I. Verifica Poteri, due traguardi molto importanti. «Seguendo le orme di mio padre, -ha concluso Barnabei- ho iniziato a frequentare Confindustria da quando ho 18 anni, in questi 23 anni, ho imparato molto, sia come uomo che come imprenditore. Abbiamo dato voce a tante idee e battaglie e abbiamo promosso diverse attività, ci siamo sempre confrontati in maniera sana e competitiva. In questi tre anni da presidente regionale, abbiamo fatto grandi cose perché abbiamo sempre lavorato come una squadra delegando gli elementi più validi e ponendo il merito al centro di ogni nostra iniziativa. Ci tengo a ringraziare ognuno di voi per il prezioso contributo che ha dato in questi anni e per tutto il tempo che ha dedicato a Confindustria. Non mi resta che augurarvi di continuare a crescere per il bene del tessuto imprenditoriale delle regione che tanto amiamo!». Brillante, pragmatico, diretto, sincero, con una simpatia travolgente, Mauro Barnabei ha conquistato tutti i giovani imprenditori che al termine dell’assise lo hanno applaudito e abbracciato con commozione
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Il pubblico intervenuto all’Assise
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in primo piano
» di Laura Tinari
Perché le donne guadagnano di meno?
A identificare le cause del cosiddetto “gender paygap” uno studio della Fondazione Rodolfo Debenedetti. Intanto attendiamo il 2016 per raggiungere l’auspicata parità nel salario Il ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità, Elsa Fornero
È
impensabile che nell’Italia del XXI secolo, allorché l’evoluzione sociale avrebbe dovuto portare ad una piena uguaglianza tra generi, ancora esistano così grandi disparità nel mondo del lavoro. Disparità importanti anche in termini di salario. A mettere in evidenza il fenome-
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no del cosiddetto “gender paygap” nel nostro Paese è stato l’ultimo studio pubblicato dalla Fondazione Rodolfo Debenedetti “Il gap salariale nella transizione tra scuola e lavoro”, che prendendo in esame uno spaccato particolare della realtà socio-economica legata ai liceali milanesi, ha mostrato come la busta
paga delle donne, a parità di mansioni e orario, sia più leggera di quella degli uomini mediamente del 16,4%. L’analisi in questione dimostra che è la scelta del percorso universitario a spiegare, anche se in piccola parte, la differenza di reddito tra uomini e donne: le donne guadagnano di meno perché al momento della scelta della facoltà si orientano verso quegli studi umanistico-letterari che conducono a professioni meno retribuite. Lo studio individua due motivazioni in più per giustificare questa discrepanza: da un lato la scarsa competitività che ci sarebbe tra donne, dall’altro il loro essere più attente al prossimo e meno interessate ad un lavoro a tutti i costi ben pagato. Due punti su cui non sono molto d’accordo, poiché se è vero che le donne devono faticare di più per raggiungere posizioni professionali di livello, non le cederanno con tanta facilità. Ma come in tutti i campi, neanche qui non possiamo di norma generalizzare. Resta, comunque, arduo identificare le vere cause di questo atteggiamento discriminatorio e porvi rimedio. Atteggiamento che ritroviamo in molti settori del mondo del lavoro e delle professioni e che sono al centro di un dibattito focalizzato anche su un altro punto: è giusto che siano le leggi a cambiare la nostra cultura e mentalità? Per me la risposta è si. Introdurre azioni positive quali le quote, viste come strumento temporaneo, potrebbe infatti condurre a buoni risultati. In fondo anche l’apertura del mondo delle professioni è avvenuta per legge. Le regole a tutela del lavoro femminile, le agevolazioni all’assunzione delle donne, le quote “rosa” nei cda delle società quotate in borsa e delle partecipate sono tutti segnali che, in ambiti diversi, agiscono per creare una nuova società. L’assenza di donne nel mondo del lavoro soffoca lo sviluppo del PIL e soprattutto in un paese come l’Italia, con una popolazione che invecchia, non si può prescindere dal massimo impiego della risorsa costituita dalle giovani donne. Le gender gap è infatti qualcosa in più poiché riguarda occupazione, retribuzione e in generale carriera. Differenze trasversali a molti settori. Con il Governo Monti abbiamo una buona occasione per porre fine a questa serie di contraddizioni, poiché per la prima volta la delega al Lavoro e quella alle Pari opportunità sono racchiuse nelle stesse mani, quelle di Elsa Fornero. È stato proprio il ministro Fornero ad assicurare, in una delle occasioni di discussione della riforma del lavoro, che a partire dal 2016, uomini e donne riceveranno lo stesso stipendio, a parità di ruolo
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in copertina Âť di Eleonora Lopes
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Daniele Sebastiani, ad di Inter Services Leasing e Valentina Giulini, ad di DaDa, insieme ai sales manager di DaDa, da sinistra: Riccardo Polverini, Alessio Giuliani e Ivan Di Giacomo
IL NOLEGGIO,
LA SOLUZIONE
PER LA VOSTRA AUTO Nata da un ramo del gruppo Inter Services Leasing, DaDa è una società specializzata nel noleggio a lungo termine. Alla sua guida, la giovanissima Valentina Giuliani
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uando l’esperienza fa la differenza. È quello che accade a DaDa srl, agenzia specializzata nel noleggio a lungo termine, nata da una costola della famiglia Inter Services Leasing, società finanziaria leader nel settore del leasing da sempre attenta all’evoluzione del mercato e alle necessità della clientela. Fondata nel 2005, DaDa è guidata da una donna, la giovanissima Valentina Giuliani e nasce proprio con l’obiettivo di rafforzare un settore già sviluppato nella struttura, il noleggio a lungo termine. Dopo anni di esperienza in questo campo, visto che il mercato del nlt (noleggio a lungo termine) stava crescendo in maniera esponenziale, Valentina, insieme al patron di Inter Services Leasing, Daniele Sebastiani, decidono di intraprendere questa nuova avventura. Accanto a Valentina e Daniele oggi opera una squadra vincente composta da tre uomini, i sales manager della società: Riccardo Polverini, Ivan Di Giacomo e Alessio Giuliani. Professionisti, capaci e qualificati, ma soprattutto con importanti esperienze alle spalle. «Il nostro capitano Daniele Sebastiani- ci spiega la squadra- è un imprenditore vincente, così come il prodotto che noi proponiamo, e a dirlo non siamo noi, ma il mercato!». La sede di DaDa è nella centralisima Viale Bovio a Pescara, all’interno della nuovissima e moderna struttura di Inter Services Leasing.
» foto di Pietro Ferrante
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in copertina
I SERVIZI DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE • Immatricolazione e messa su strada • Tassa di proprietà • Assicurazione RCA ed infortunio del conducente • Esonero da responsabilità per incendio, furto e danni al veicolo • Pneumatici a scelta per numero, tipologia e categoria • Manutenzione ordinaria e straordinaria • Auto sostitutiva • Soccorso stradale h24 • Servizio clienti dedicato • Gestione amministrative delle pratiche e delle multe • Servizi on-line per una visualizzazione costante della flotta aziendale
IL PARTNER DI DADA SRL, ALD Automotive ALD Automotive è la divisione del Gruppo Société Générale, oggi tra le aziende leader nel settore del noleggio a lungo termine. Presente in 37 Paesi, con una flotta complessiva di 917.000 veicoli e 4.100 dipendenti, in Italia opera come specialista della mobilità aziendale da oltre 30 anni, gestendo oggi un parco auto di circa 17.000 clienti e la mobilità quotidiana di oltre 100.000 veicoli. Unendo professionalità e qualità dei servizi, ALD Automotive offre alle aziende soluzioni integrate di Noleggio a Lungo Temine ad alto valore aggiunto, sia a livello nazionale che internazionale: soluzioni globali per gruppi multinazionali e prodotti modulari e customizzati per piccole, medie imprese e liberi professionisti.
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Creare partneriati con le più importanti realtà abruzzesi e non solo, che desiderano essere competitive, questa la mission aziendale di questa dinamica realtà. «Quello che proponiamo ai nostri clienti nel noleggio -spiega Valentina Giuliani- è un pacchetto completo, ma soprattutto personalizzato in base alle esigenze dell’imprenditore. La relazione con i nostri clienti rappresenta un fattore strategico su cui si fonda la nostra capacità di fornire le soluzioni di prodotto costruite insieme e su misura». Accanto a questo dinamico team, operano anche professionisti del settore ed esperti fiscali, che accompagnano il cliente in tutte le fasi del contratto. In base a ciascun obiettivo, ai contenuti di prodotto e al rispetto per l’ambiente, DaDa è in grado di guidare nella scelta del veicolo e dei servizi che, per ciascuna categoria, garantiscano il relativo perseguimento. La volontà di fornire sempre i migliori servizi a misura d’impresa ha portato DaDa a riflettere sull’elemento essenziale della vita di ogni azienda: l’ottimizzazione del tempo e dei costi. Questi due elementi infatti non sono solamente delle mission aziendali, ma un presupposto fondamentale per rispondere alle esigenze di mercato sempre più selettivo. Il noleggio a lungo termine permette di scegliere il veicolo su misura alle diverse esigenze aziendali non avendo costi imprevisti ed ottimizzando al meglio i tempi per la manutenzione del veicolo a disposizione. Con un unico canone si avranno tutti i servizi che permetteranno all’azienda di concentrasi solo sul proprio business.
Valentina Giuliani con il suo staff
Partner esclusivo di Dada è ALD Automotive, secondo player in Europa e terzo a livello mondiale specializzato nel settore del noleggio a lungo termine. Oggi grazie al noleggio a lungo termine di ALD Automotive, ogni cliente beneficia di una serie di vantaggi finanziari, gestionali, amministrativi ed economici. Vantaggi finanziari perché non c’è nessuna anticipazione ed immobilizzo di capitali per l’acquisto del veicolo, il pagamento della tassa di proprietà e dell’assicurazione. Vantaggi gestionali perché si tratta di un pacchetto di servizi “all inclusive” ed un canone fisso mensile eliminando il rischio di dover sostenere spese non pragrammate, facilitando la pianificazione dei costi legati alla gestione del parco auto. I vantaggi amministrativi per tutte le attività, sia in ufficio che su strada, sono terziarizzate. Ed infine sono evidenti i vantaggi economici per il potere d’acquisto di un grande operatore consente di accedere a costi estremamente competitivi per i veicoli, l’assicurazione, la manutenzione ed il finanziamento.
Riccardo Polverini Quarant’anni, di origini campane, sposato con Rita, Riccardo vive a Pescara da molti anni. Dopo varie esperienze nel settore finanziario, e una parentesi in un’agenzia dell’aquilano, fa il suo ingresso in Inter Services Leasing nel 1999. La società di Daniele Sebastiani nel 2000 inizia ad operare anche nel settore del noleggio a lungo termine, così quando nasce DaDa, Riccardo, forte delle esperienze acquisite in questo campo, viene subito reclutato per questa nuova avventura imprenditoriale. A buon imprenditor... poche parole!!!
Ivan Di Giacomo Classe 1970, Ivan è nato e vive a Pescara. Sposato con Elisa, hanno tre figlie: Alessia, Michela e Chiara Elisa. È la new entry del gruppo, infatti lavora in DaDa da solo un anno, ma ha sempre operato nel campo finanziario anche con diverse esperienze all’estero (Inghilterra e Turchia). Molto capace nelle relazioni, DaDa gli ha affidato la ricerca di clienti su tutto il territorio nazionale. Non basta essere bravi, bisogna essere i migliori
Alessio Giuliani
Nato e cresciuto a Pescara, 28 anni, dopo aver conseguito il diploma di liceo scientifico intraprende studi economici e manageriali presso l’Università “G. D’Annunzio”. Contestualmente al percorso studiorum nel 2006 inizia a compiere i primi passi nel mondo del lavoro presso Inter Services Leasing. In questa realtà aziendale abbraccia il noleggio a lungo termine, un prodotto finanziario sempre più richiesto dalle aziende del territorio e quando questo mercato inizia a crescere, Alessio entra in DaDa rafforzando la sua esperienza acquisita nel settore. Il tempo manca solo a chi non ne sa approfittare
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in copertina
a tu per tu con Valentina Giuliani
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Bella, preparata e con tanta tanta voglia di crescere. Questa e non solo è Valentina Giuliani, giovanissima imprenditrice che dopo anni di esperienza accanto allo zio Daniele Sebastiani, imprenditore e patron del Pescara Calcio, ha deciso di fondare la DaDa srl. Ma facciamo un passo indietro. Classe 1981, Valentina è nata a Pescara, dove vive da sempre. Dopo il diploma in Ragioneria, si iscive ad Economia&Management, a soli 23 anni, reclutata da Sebastiani, inizia a compiere i primi passi nella sua società Inter Services Leasing che si occupa di servizi finanziari. Da qui inzia la classica gavetta partendo con il leasing targato, fino all’immobiliare per poi specializzarsi in diversi ambiti. Figlia del noto ciclista Stefano Giuliani, Valentina è una appassionata di sport: «Ho sempre sognato di fare la giornalista sportiva, -ci racconta- ma poi la vita mi ha dato altre grandi opportunità che dovevo cogliere!». «Sono cresciuta –continua la Giuliani– con due uomini accanto dal carattere molto forte che mi hanno trasmesso energia e determinazione, mio padre e Daniele, sono loro che hanno contribuito, seppur in maniera diversa, alla mia crescita professionale». Valentina è un’imprenditrice molto giovane, ma soprattutto è una donna, binomio difficile per il mercato del lavoro. «Come si può immaginare –ci dice- ho incontrato delle difficoltà nel mio percorso lavorativo ed anche qualche ostacolo, ma l’ho sempre affrontato con grinta e determinazione. Le donne fanno sempre il doppio della fatica per dimostrare di valere, questo purtroppo è quanto accade nel nostro Paese».
Valentina, cosa le ha insegnato Daniele Sebastini in questi 8 anni trascorsi al suo fianco? «Daniele è un uomo che si è fatto da solo, tutto quello che ha costruito in 20 anni è merito esclusivamente delle sue capacità. Sin da quando lo affianco in azienda, ho sempre cercato di carpire ogni singolo gesto o parola. E’ un imprenditore instancabile e una persona molto risolutiva e mi ha insegnato che ad ogni problema corrisponde una soluzione! Mi auguro che il mio lavoro ripaghi la sua fiducia. Abbiamo un ottimo rapporto e parliamo tanto di sport, la nostra grande passione». Qual è a suo avviso, il valore aggiunto di DaDa, rispetto ad altre società del settore? «Per essere i migliori in questo settore abbiamo scelto la migliore società di noleggio a lungo termine che il mercato offre, mi riferisco a ALD Automotive. Il nostro team si impegna ogni giorno a supportare ciascun cliente, fornendo prodotti e servizi che garantiscano il successo della scelta fatta. Gli imprenditori dovrebbero rivolgersi a noi perché la nostra mission è diventare il loro partner ideale per “muovere” il loro business attraverso i servizi che forniamo, sia quelli standard che quelli personalizzati a misura del cliente». Per un impresa, quali sono i vantaggi nello scegliere un noleggio a lungo termine? «Con il noleggio a lungo termine l’imprenditore può concentrarsi sul suo business, mentre saremo noi a prenderci cura della sua auto. Il veicolo è gestito da DaDa per l’intera durata contrattuale, e comprende tutte le pratiche relative all’immatricolazione, alla messa su strada, all’assicurazione, alla tassa di proprietà, alla manutenzione, ai
sinistri e alle auto in sostituzione. Ma la cosa più importante è che la nostra squadra di esperti è sempre pronta a garantire il massimo supporto in ogni momento il cliente ne necessiti. Insomma, il vantaggio è sia economico che legato al tempo». Quali progetti ha in serbo DaDa per il futuro? «In questo lavoro aggiornamento e formazione sono le parole d’ordine! Essendo legato agli aspetti finanziari, il leasing e il noleggio sono materie soggette a variazioni continue quindi è necessario che tutto il gruppo frequenti periodicamente corsi di formazione sia interni che non, per essere sempre aggiornati e al passo con i tempi. Abbiamo sempre proposto prodotti innovativi e il nostro obiettivo è diversificare i servizi offerti. Lavoriamo e continueremo a farlo con realtà piccole o grandi che però desiderano crescere ed essere competitive. In futuro DaDa intende consolidarsi sul mercato rafforzando la propria identità, offrendo al cliente le novità che il mercato finanziario propone sempre con professionalità e competenza». Non possiamo che concludere l’intervista con questa domanda, come state vivendo la promozione del Pescara in seria A? «È una gioia per tutti! Siamo ancora adrenalinici, Daniele tra la sua attività e la società calcistica lavora senza tregua, su e giù per l’Italia, ma sempre con il sorriso sulle labbra perché ama quello che fa. Sia io che tutta la famiglia, siamo orgogliosi di questa grande vittoria che non è un patrimonio della società, ma di tutta le regione! Le racconto un aneddoto simpatico: il telefono squilla di continuo e qui da noi, ultimamente sono anche i tifosi che chiedono informazioni per la campagna abbonamenti!»
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incarichi&carriere
L’AQUILA, MICHELE MORELLI NEO PRESIDENTE DEL FIPE CONFCOMMERCIO PROVINCIALE
Michele Morelli, titolare del Gran Caffè a L’Aquila, è il nuovo presidente Fipe Confcommercio provinciale. L’elezione, avvenuta all’unanimità, si è svolta nel corso di una partecipata assemblea provinciale, durante la quale si sono discusse importati problematiche del settore di pubblici esercizi. Il consiglio risulta quindi composto, oltre che dai vice presidenti Giorgio Carissimi, Mauro Orfanelli ed Alessandra Tucci, anche da Cristian Carosi, Giuseppe Giuliani, Natalia Nurzia, Luca Ciuffetelli, Nermin Adili, Danilo Valentini, Grazia Colantoni, Enrico Lalli, Nestore Pestilli, Fabio Di Gregorio e Massimo Di Silvio. Nell’ambito del rinnovo delle cariche sociali, lo storico presidente Mario Maccarone, anche consigliere nazionale Fipe, aveva comunicato la sua volontà di non ricandidarsi, così da fare, come lui stesso ha dichiarato, “largo ai giovani”. Per lui il riconoscimento di presidente onorario.
GD, LUIGI DI MARCO ELETTO NELL’ESECUTIVO NAZIONALE
C’è anche un abruzzese nell’esecutivo nazionale dei Giovani Democratici. Luigi Di Marco è stato eletto, nel corso della prima direzione nazionale dei GD, composta da 100 giovani provenienti da tutta Italia di cui 5 provenienti dall’Abruzzo, con la delega alla giustizia. All’esecutivo nazionale spetterà il compito di guidare l’organizzazione giovanile guidata da Fausto Raciti. «Non posso che essere onorato per questo nuovo incarico nazionale e per la delega che mi è stata affidata», ha commentato Di Marco. «Sono consapevole del fatto che ci attende un lavoro faticoso soprattutto in questo particolare periodo in cui la disaffezione verso i partiti è altissima e il senso di giustizia diventa una necessità, soprattutto tra i giovani penalizzati. Il nostro obiettivo sarà quello di lavorare ad una nuova classe dirigente in grado di avviare finalmente quel ricambio generazionale che tutti i cittadini ormai invocano da tempo. Sarà inoltre nostra premura dare le risposte ai tanti giovani soprattutto abruzzesi che oggi si sentono abbandonati dai partiti e dalle istituzioni».
MARIO PASTORE PRESIDENTE DI Abruzzo Sviluppo, RAPINI DIRETTORE GENERALE
Con la fusione tra Abruzzo Sviluppo e Sviluppo Italia Spa, nasce “Abruzzo Sviluppo spa”, una vera Agenzia regionale, la cui attività verrà disciplinata nella legge regionale per lo Sviluppo e la promozione del sistema produttivo regionale, prossima all’esame del Consiglio regionale. Ridelineato, dunque, il vertice operativo che vedrà a capo dell’Agenzia, in qualità di presidente Mario Pastore, attuale direttore generale della Direzione Sviluppo, mentre l’ex presidente di Abruzzo Sviluppo Nello Rapini diventa direttore generale. Confermati i consiglieri di amministrazione, Leandro Verzulli e Carmelo Occhiuto.
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SOCCIO
incarichi&carriere
CARMINE DI ILIO È IL NUOVO RETTORE DELL’UdA
Quasi un plebiscito, quello conquistato da Carmine Di Ilio, eletto nuovo rettore dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara. Laureato a L’Aquila in Scienze Biologiche, preside della facoltà di Medicina dal 1997, 64 anni di Pescara, Di Ilio succede a Franco Cuccurullo che ha guidato l’ateneo negli ultimi 15 anni. Il nuovo rettore è stato eletto con 497 voti, pari al 65,22% dei voti validi, con cento voti in più rispetto al quorum richiesto per l’elezione. Gli altri tre candidati, Gaetano Bonetta, Raffaele Tenaglia e Michele Vacca hanno ottenuto rispettivamente 94, 90 e 80 voti. Le schede bianche sono state 20, le nulle 14. Soddisfatto, il neorettore ha voluto ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto. Ora Di Ilio dovrà ultimare, entro ottobre, la configurazione degli organi statuari, ovvero Senato accademico, Consiglio di amministrazione e Nucleo di valutazione.
Angelo Taffo ai vertici anche di Confartigianato L’Aquila
Presidente in carica di Confartigianato Abruzzo, Angelo Taffo, 49 anni, è stato eletto per acclamazione dall’assemblea alla guida dell’associazione degli artigiani della provincia di L’Aquila, di cui era già vicepresidente. Rinnovato anche il consiglio direttivo: Claudio Antonelli, Fabio Speranza, Fabio Cordischi, Nino Bruno, Francesco Zaccagno, Michele Biallo. «È per me un grande privilegio e nello stesso tempo una piena assunzione di responsabilità –spiega Taffo- . Prendo il timone di questa associazione in uno dei momenti economici e sociali più difficili per il nostro territorio, martoriato dal sisma, fortemente segnato dalla crisi nazionale ed internazionale e soffocato dai ritardi della burocrazia. Vorrei iniziare questo mio nuovo mandato proprio ascoltando le istanze degli artigiani associati al fine di produrre valide iniziative che diano risposte alle numerose problematiche delle imprese del territorio». Tra le linee di programmatiche per la crescita dell’Associazione, il neo presidente ha indicato: la crescita del numero dei soci, la razionalizzazione e l’innovazione dei servizi, investendo in risorse umane ad alta professionalità, l’adozione di appropriate politiche di marketing associativo.
CONFIDI VALLE TAVO, CIARCELLUTI NUOVO PRESIDENTE
Gabriele Ciarcelluti, imprenditore titolare della Fercol Presagomati di Collecorvino, è il nuovo presidente della cooperativa artigiana di garanzia Valle Tavo e Fino. Il confidi Valle Tavo e Fino, che annovera 1041 associati, nato nel 1979, presta garanzie per finanziamenti a breve medio lungo termine ai soci imprenditori e a tutti i titolari di partita Iva. «Il ruolo dei confidi - ha dichiarato il nuovo presidente - è determinante anche se il peso fiscale eccessivo, al 52%, sta causando una moria inarrestabile di imprese e di lavoratori per mancanza di commesse di lavoro e a causa della forte restrizione dei consumi un livello eccessivo di insolvenze». Il nuovo consiglio di amministrazione è composto anche dal vicepresidente Pierino Scannella e da Ettore Malascorta, Rinaldo Potenza e Marisa Di Biase. Ottavio Panzone, Angelo Capitelli e Gianluca De Marinis formano il collegio sindacale.
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incarichi&carriere
REGIONE, MARIO PASTORE DIRETTORE SVILUPPO ECONOMICO E TURISMO
La Giunta regionale ha deliberato l’accorpamento degli uffici “Sviluppo economico” e “Sviluppo del Turismo, Politiche Culturali”, attraverso l’assegnazione al primo, dei Servizi “Pianificazione e Controllo politiche turistiche” e degli “Investimenti pubblici Politiche turistiche”. Con la riorganizzazione dell’assetto organizzativo, la Regione ha provveduto alla nomina di un unico direttore. Si tratta di Mario Pastore che è stato confermato direttore dello Sviluppo Economico e allo stesso tempo subentra a Gianluca Caruso per la direzione dello “Sviluppo del Turismo”.
NICOLA ZUPO NOMINATO DIRIGENTE A L’AQUILA
Rientro in Abruzzo per Nicola Zupo. L’ex capo della Mobile di Pescara , dopo 2 anni passati alla questura
di Ravenna e al commissariato di Sanremo, promosso primo dirigente, guiderà la divisione amministrativa, sociale e dell’immigrazione (Pasi) della questura dell’Aquila. Zupo, 45 anni, comincerà il suo nuovo incarico dal prossimo 11 luglio. Zupo è l’investigatore che, dal 2004, ha guidato le grandi indagini sulla pubblica amministrazione dall’inchiesta Ciclone che ha interessato il comune di Montesilvano, portando all’arresto dell’allora sindaco Enzo Cantagallo, a quella del comune di Pescara che ha portato all’arresto di Luciano D’Alfonso, da quella sui rifiuti sfociata nell’arresto di Lanfranco Venturoni, ex assessore regionale alla Sanità e dell’imprenditore della Deco spa Rodolfo Di Zio, fino a quella dei concorsi truccati sempre a Montesilvano.
GIUSEPPE PACE NUOVO PRESIDENTE LIONS CLUB PESCARA HOST
Passaggio del martelletto al Lions Club Pescara Host, per l’anno sociale 2012-2013. Lo scorso 6 luglio, presso l’Hotel Esplanade di Pescara, si è insediato il nuovo presidente. Si tratta di Giuseppe Pace, 61 anni, di origini calabresi, ex dirigente di Banca Intesa e consulente finanziario. «E’ con vero orgoglio e piacere che mi accingo a servire il club in un’annata particolarmente significativa, in quanto ricorre il sessantesimo della sua fondazione – ha dichiarato il neo presidente. In questa particolare ricorrenza, oltre alle iniziative distrettuali e multidistrettuali, un’attenzione speciale verrà riservata, con un service specifico, per dare sollievo a una fascia di “invisibili” che vivono nella nostra città». Pace subentra così al presidente uscente, prof. Uberto Crescenti, già Magnifico Rettore dell’Università “Gabriele d’Annunzio”.
PASSAGGIO DEL MARTELLETTO AL ROTATY CLUB PESCARA NORD
È Giuliano Diodati, il nuovo presidente del Rotary club Pescara nord. Medico odontoiatra e consigliere comunale del PD, Diodati riceve il martelletto dal presidente uscente, Francesco Alfieri. Il neopresidente ha anticipato alcune delle iniziative in programma per l’anno sociale 2012/2013. Il club allestirà un’area gioco, all’interno del parco pubblico di via Mafalda di Savoia, da destinare ai bimbi diversamente abili della città. «È la zona ideale- sottolinea Diodati - il giardino è fatto di alberi ad alto fusto ed è sufficientemente ombreggiato per sistemare i giochi per i disabili». Un’altra iniziativa promossa dal nuovo presidente è denominata “Al lavoro per le generazioni future” e permetterà ad uno studente meritevole della facoltà di Economia e Commercio di sostenere uno stage retribuito di sei mesi all’interno di un’azienda della Val Pescara.
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storie&persone » di Marcella Pace
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i definisce «un cavallo in corsa», Chiara Ciavolich, titolare della secolare azienda di famiglia. Lei, che parla tre lingue straniere, si occupa prevalentemente del mercato estero, terreno particolarmente fertile per la vendita dei vini d’altissima qualità dell’impresa agricola Ciavolich, dislocata su due province e 6 sedi, che ad oggi vanta 75 ettari di cui 44 vitati e 7 di uliveto, ma anche noceto, seminativo e boschi cedui. Insieme al marito, questa giovane e vulcanica imprenditrice sta lavorando alacremente per realizzare un progetto di riqualificazione e modernizzazione di una delle aziende eccellenti d’Abruzzo, che passa dal trasferimento della sede aziendale a Loreto Aprutino, dove presto nascerà anche un agriturismo, alla maggiore concentrazione sul mercato italiano. A questo Chiara affianca un processo di innovazione tecnologica a tutto tondo: dalle attrezzature completamente rinnovate, all’assunzione di ragazzi giovani. «Vinceremo? - si domanda Chiara - Stiamo a vedere. Noi ci buttiamo».
Ciavolich La coltivazione delle viti Ciavolich inizia nel 1700, quando alcuni mercanti di lana di antichissima origine bulgara, stabilitisi a Miglianico, decidono di dedicarsi alle uve. Nel 1853 Francesco Ciavolich, proprio a Miglianico apre la prima cantina della famiglia, di fronte al Palazzo di residenza, che durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi utilizzano come quartier generale, nascondendo affianco alle botti i loro carri armati. La famiglia è costretta a scappare al nord e rientrerà in possesso delle sue cantine, solo dopo la fine del conflitto, quando Giuseppe Ciavolich riprende a coltivare le sue vigne. E’ allora che inizia la vera grande espansione di questa famiglia dedita al vino, prima con la costruzione di una nuova cantina ad Ortona in contrada Riccio, poi con i terreni di Loreto Aprutino, dove tutt’ora vengono coltivati i vigneti di Montepulciano, fiore all’occhiello del marchio e gli ulivi dell’olio Dop Aprutino Pescarese, e nel 2000 con l’acquisto di una tenuta a Pianella. Sono 8 anni, ormai, che l’azienda è guidata da Chiara Ciavolich, che fin dal primo giorno, ha impresso subito il suo marchio sul vino di famiglia. E’ con lei, che l’azienda inizia la sua opera di modernizzazione e di potenziamento. Le linee di prodotto passano in sei anni da 3 a 9 e per la maggior parte da vitigni autoctoni. Nel 2006 l’antica cantina viene restaurata completamente, divenendo oggi, fulcro della vita dell’azienda oltre ad ospitare una suggestiva vineria dove poter assaggiare prodotti gastronomici del territorio, accompagnandoli alla degustazione dei vini Ciavolich. E’ sempre Chiara ad aprirsi ai mercati esteri, da New York a Oslo, da San Francisco, a Montreal, fino a Chicago, Los Angeles e Londra. A fianco agli investimenti in eleganti cataloghi e in un packaging di alto livello, l’azienda punta molto sull’ammodernamento tecnologico per la trasformazione delle uve, concentrandosi solo sul prodotto di valore aggiunto e conferendo tutto il quantitativo eccedente in una Cooperativa. Ora l’obiettivo di una delle cantine più storiche della provincia di Chieti è proseguire una tradizione, nel rispetto dei valori che le sono stati tramandati, e trasformarsi in un’azienda agricola attenta al territorio.
le parole di Chiara Ciavolich
Oggi non c’è più tempo per nulla e il consumatore, benché sempre più attento ed esigente, purtroppo spesso non si rende conto di quanto si faccia imbrogliare. Anche dai vini.
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Molti sono i vini ingannevoli: appena li versi ti inondano di aromi, di profumi, di piacevolezza e di rotondità e che subito, dopo neppure 3 minuti, non ti lasciano più nulla, tranne il mal di testa del giorno dopo...
Laureata, con il massimo dei voti, in Giurisprudenza alla Luiss, nel 2003, dopo sei mesi di pratica legale in uno studio di Pescara, Chiara Ciavolich decide di dedicarsi all’azienda di famiglia. «Passavo il sabato e la domenica davanti ad un pc con mio padre a controllare conti, costi e trend - racconta Chiara Ciavolich - e così ho deciso di dire addio al tribunale e di darmi alla campagna. Era la fine del 2003». Oggi Chiara ha 34 anni, è sposata, è in dolce attesa ed è titolare dell’azienda agricola Ciavolich da quando ha 26 anni. Nel 2010 diventa presidente provinciale della Coldiretti di Pescara, «un titolo di rappresentanza di grande onore - dice - che porto con molta umiltà e tanto orgoglio. Della Coldiretti condivido interamente, infatti, la filosofia e gli obiettivi. Siamo stati i primi a capire che oggi l’unica possibilità per gli agricoltori che vengono da anni sottoposti ad un doppio furto, d’identità da parte del falso made in Italy e di valore da parte della Grande Distribuzione, è quella di accorciare la filiera e riprendersi in mano il rapporto con il consumatore finale».
Chiara Ciavolich Nel 2010, insieme ad altre 3 imprese del Piemonte e della Lombardia, Chiara crea “4 vineyard”, un gruppo di aziende agricole di antica tradizione e di stampo familiare, che coprono l’intera filiera, con lo scopo di conquistare i mercati esteri unendo le forze, partecipando a fiere internazionali e a incontri b2b.
A me piacciono i vini di territorio, autentici, chiari, puliti ed eleganti. Con basse solforose così che se te ne bevi un bicchiere in più poi non ti senti male. Un po’ austeri magari e chissà pure con qualche difetto, ma veri e irripetibili legati come sono alla terra, e non alle alchimie.
» foto concessa da Chiara Ciavolich
Un buon vino lo gusti per una cena intera. E alla fine ti sorprende ancora di più, non ti lascia così, in un attimo.
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storie&persone
di Marcella Pace foto concesse da Guglielmo Lancasteri
Guglielmo Lancasteri “risanatore” e
amministratore
Una vita divisa tra famiglia, consulenze aziendali, Attiva, e le sue grandi passioni, dai Lions ai motori, ai viaggi fino alla musica
Ritengo che la crisi sia anche un momento di grandi opportunità. È proprio quando c’è pessimismo e la situazione è in ribasso, che le imprese dovrebbero investire, acquistare nuovi impianti, rilevare altre aziende o comprare immobili
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ono tante le definizioni che calzano bene a Guglielmo Lancasteri, ma forse gli si addice meglio quella di “mastino”, dal carattere forte e leale e dal comportamento intelligente e maestoso. Lancasteri è soprattutto un uomo tenace, che sa perfettamente come raggiungere i suoi obiettivi. Nato il 30 agosto 1958 a Pescara, da mamma marsicana e padre romano di Testaccio, è sposato con Silvia e papà della dodicenne Valeria. Dottore commercialista e revisore contabile, nonché amministratore unico di Attiva spa, l’azienda responsabile della gestione del servizio di igiene ambientale di Pescara, ha una grande passione lavorativa per la crisi d’impresa che lo accompagna fin da ragazzo, quando si laurea in Economia all’Università d’Annunzio, proprio con una tesi sul risanamento d’impresa in concordato preventivo. Dopo un master in Business Administration presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università “L. Bocconi” di Milano, ha maturato un’ampia esperienza nel campo delle consulenze aziendali, procedure concorsuali, contenzioso e difesa tributaria, ricevendo delicati incarichi per conto dei tribunali e ministeriali. Poi ci sono le passioni per i viaggi, per i motori, per la musica rock di qualità e per il jazz fusion e per il Lions International, l’Associazione dedicata al servizio delle comunità per soddisfare bisogni umanitari, di cui è membro da oltre 30 anni. Tutte passioni che condivide sempre con la sua famiglia. Tre profili connotano principalmente Guglielmo Lancasteri. Il primo è il dottore commercialista che si occupa di crisi d’impresa, consulenza societaria e difesa tributaria. Da un osservatorio privilegiato come il suo, quali consigli darebbe alle azien-
de per superare la crisi economica? «Ritengo che la crisi sia anche un momento di grandi opportunità. Le aziende si fermano, sono scoraggiate, non prendono iniziative e tendono a disinvestire. A mio avviso bisognerebbe fare esattamente l’opposto. E’ proprio quando c’è pessimismo e la situazione è in ribasso, che le imprese dovrebbero investire, acquistare nuovi impianti, rilevare altre aziende o comprare immobili. E’ chiaro che per fare questo è necessario che le imprese abbiano sempre a disposizione un alto tasso di liquidità. Un altro segreto sta nel conoscere e applicare la legislazione vigente: esistono diverse norme in materia fallimentare che permettono delle operazioni convenienti». Non ritiene che dietro questa crisi economica ci sia innanzitutto una crisi politica? «Più che politica, è una crisi dell’intera società europea che è molto ingessata. Quella italiana in particolare: sono pochi i giovani che hanno voglia di lavorare e darsi da fare. Non aggrediscono il mercato, quando invece dovrebbero intraprendere lavori operativi. Ormai mancano le professionalità artigianali, come i falegnami, i pasticceri, i periti elettronici, i sarti, i tagliatori di stoffe. Ad esempio, la nostra nazione è piena di grandi firme della moda, dove la parte che fa la differenza sta proprio nei lavori operativi». Il secondo volto è quello di Lancasteri, amministratore unico di Attiva spa, per il quale solo qualche mese fa si è ritrovato al centro di un’indagine, con l’accusa di traffico illecito di rifiuti, dalla quale è uscito perfettamente. Vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa? «Prima di usare il nome di una persona o di un’azienda bisognerebbe fare un minimo di verifica, perché poi i danni d’immagine e industriali sono incommensurabili, seppure i fatti si risolvono nel giro di pochi mesi. In ogni caso Attiva è un’azienda dai grandi problemi ma anche dalle grosse opportunità su cui stiamo lavorando molto. E’ come un cantiere permanente, dove si lavora h 24, per 365 giorni
l’anno. Pescara è vissuta da 300.000 persone, tra residenti e chi la frequenta per lavoro o studio. Ogni giorno qui vengono 180.000 persone che senz’altro arricchiscono la città, ma al tempo stesso la sporcano. Ci vorrebbe quindi una maggiore cura e una maggiore vigilanza ed educazione. Per tenere una città pulita bisogna prima di tutto non sporcarla. Ed è una lotta impari, tra i 150 uomini che puliscono la città e i 300.000 che la vivono e la usano». Guglielmo Lancasteri
Terzo volto, quello di Guglielmo Lancasteri uomo Lions. L’anno scorso è stato governatore del Distretto 108 A. Che significa essere un Lions e in che modo quest’associazione aiuta una società sempre più in difficoltà? «Essere Lions significa instaurare un rapporto di sincera amicizia con molte persone. Il lionismo è un’élite di cuore e non di censo. E’ una rete che coinvolge 1,35 milioni di persone in oltre 200 Paesi e quindi è bellissimo il rapporto internazionale e lo scambio culturale. Oltre alle semplici donazioni, i Lions possono incidere sulla società, sensibilizzando l’opinione pubblica e la pubblica amministrazione; mettendo sotto la lente di ingrandimento i problemi della società. La grossa forza di associazioni come la nostra è quella di avere la possibilità di denunciare le negatività e di indirizzare poi le attività delle amministrazioni, divenendo in qualche modo consiglieri, controllori e sensibilizzatori»
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fisco » di Luigi Carunchio
Con il Decreto
Crescita
premiata l’assunzione di alti profili I destinatari sono tutte le imprese che con decorrenza dalla pubblicazione del decreto potranno beneficiare di un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 35% del costo aziendale annuo sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato
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o scorso 26 giugno 2012 è stato pubblicato in gazzetta Ufficiale il Decreto Legge del 22 giugno 2012, n.83 recante “Misure urgenti per la crescita del paese”. Tale normativa, fortemente voluta dall’attuale Ministro dello Sviluppo economico delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, introduce a favore dei datori di lavoro privati, un credito d’imposta per le assunzioni a tempo indeterminato di profili altamentequalificati. La disciplina è prevista all’art. 24 denominato “Credito d’imposta per nuove assunzioni di profili altamente qualificati”.
I destinatari sono tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione e dalla forma giuridica, le quali con decorrenza dalla pubblicazione del decreto (26 Giugno 2012) potranno beneficiare di un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 35% del costo aziendale annuo sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato di: personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario conseguito presso un’università italiana o estera se riconosciuta equipollente in base alla legislazione vigente in materia; e personale in possesso di laurea magistrale in
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fisco
discipline di ambito tecnico o scientifico, impiegato in attività di ricerca e sviluppo. Al fine di ottenere la concessione del credito d’imposta, il comma 2 dell’art. 24 del Decreto 83/2012 prevede che il personale deve essere impiegato nelle seguenti attività: lavori sperimentali o teorici, aventi come principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette. Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire le nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o per un miglioramento di essi se già esistenti, ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessari per la ricerca industriale e infine, acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti in natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Vi rientrano anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovo prodotti, processi e servizi, la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali. Si è detto in precedenza che l’importo del credito d’imposta di cui all’art. 24 del D.L: 83/2012 è pari al 35% del costo complessivo sostenuto dall’impresa per ogni lavoratore assunto con i requisiti sopra indicati. La norma prevede, tuttavia, un limite annuo massimo concedibile di 200.000,00 per ciascuna impresa. In attesa di maggiori specifiche del decreto attuativo, dal tenore della norma si desume che il credito d’imposta non sia limitato al solo anno di assunzione, ma che con successive istanze si possa richiedere il beneficio per più periodi. Per quanto concerne gli aspetti fiscali il decreto ha previsto l’obbligatoria indicazione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e, molto vantaggiosa, la previsione che lo stesso credito non concorra alla formazione del
reddito né della base imponibile IRAP. In conclusione, il decreto ha previsto che le imprese decadano dal diritto a fruire del contributo qualora pur assumendo personale con requisiti sopra indicati. Il numero complessivo dei dipendenti al momento dell’assunzione sia inferiore o pari a quello indicato nel bilancio presentato nel periodo d’imposta precedente all’applicazione del beneficio in esame. I posti di lavoro creati non vengano mantenuti peri un periodo minimo di tre anni, ovvero di due anni nel caso delle piccole medie imprese. E ancora, vengono definitivamente accertate violazioni sia della normativa fiscale che quella contributiva in materia di lavoro dipendente che hanno comportato sanzioni di importo superiore a euro 5.000, oppure violazioni in merito alle norme sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori. Pur essendo possibile attualmente effettuare assunzioni potenzialmente interessate dalla disciplina dell’art.24 del Decreto Sviluppo, non è altrettanto possibile effettuare l’istanza per l’ottenimento del credito d’imposta. Si dovrà attendere, infatti, un successivo decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Il timore degli addetti ai lavori è che non si ripeta il caso del credito d’imposta per le assunzioni al Sud quando solo dopo oltre un anno, precisamente il 24 Maggio 2012 (in G.U. il 1 Giugno 2012) il Ministero dell’Economia e delle finanze ha attuato la disposizione introdotta dal D.L. 70/2011 con decorrenza dalle assunzioni effettuate a partire dal 14.5.2011. Tali possibili ritardi sull’operatività del credito d’imposta introdotto dal Decreto Sviluppo, accompagnati in ogni caso dall’incertezza sull’esito delle istanze e sull’entità dei fondi stanziati (si parla di circa 25 milioni di euro per il 2012 e 50 milioni di euro per il 2013), potrebbe scoraggiare gli investimenti in risorse umane altamente qualificate e compromettere quindi tutte le buone intenzioni della normativa stessa. Confidiamo in un veloce iter di emanazione dei decreti attuativi
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e-mail: info@valoreassociati.it
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ict » di Antonio Teti
Sei uno psicopatico? Lo verifichiamo con il computer! Nel 1950 Alan Turing realizzò la prima macchina in grado di simulare, per alcuni aspetti, un essere pensante. Oggi le tecnologie informatiche potrebbero perfino assumere decisioni sulla concessione della nostra libertà individuale
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el 1950, Alan Mathison Turing, tra i più grandi matematici al mondo, si rese famoso per la sperimentazione della “macchina di Turing”1, un meccanismo anche noto come test di Turing, che si basava sul “gioco dell’imitazione”, ossia sulla presenza di un esaminatore che aveva il compito di capire, basandosi unicamente su una serie di domande, se il suo interlocutore fosse di sesso maschile o femminile. Nel test, il matematico inglese immagina di sostituire alla donna una macchina, assegnando all’esaminatore il compito di distinguere l’uomo dal computer. Una serie di test convinsero Turing che, annullata la presenza di un corpo fisico (inteso come sembianze umane), l’intelligenza è un fatto esprimibile e riconoscibile soltanto mediante sequenze ben costruite di simboli. Allo stesso tempo, Turing poneva, come argomento di dibattito, un problema ancora oggi molto avvertito nelle scienze cognitive. Egli affermava “Non possono forse le macchine comportarsi in una maniera che deve essere descritta come pensiero, ma che è molto differente da ciò che fa l’uomo?”. Di là dalle diverse considerazioni possibili sugli effetti della test del matematico inglese, di certo la sperimentazione ha condotto alla formulazione di un’importante riflessione: quando non capiamo le cause di un fenomeno, o per meglio intendere ciò che gli scienziati chiamano “il suo meccanismo”, risulta opportuno focalizzare l’attenzione sullo studio dei suoi effetti. Forse fu proprio per questa valutazione che l’anno successivo alla sperimentazione, l’American Psychological Association inserirà, a completamento di alcune parti relative alla comprensione dei disturbi psichiatrici, le ultime rifiniture sull’ultima versione del Diagnostic Statistical Manual of Mental Disorders, il compendio di
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tutte le malattie psichiatriche registrate e classificate. Evidentemente il test di Turing era stato valutato positivamente, almeno per quanto concerne la presenza di alcune analogie per quanto riguarda l’utilizzo delle tecnologie nello studio della mente e del suo funzionamento. Le malattie psichiche possono essere difficoltose da comprendere, ma è soprattutto lo studio di ciò che le genera a rivelarsi particolarmente ostico. Senza la disponibilità di un chiaro e funzionale meccanismo di analisi ed interpretazione delle patologie, gli psichiatri devono necessariamente basarsi sui sintomi soggettivi dei loro pazienti. È un processo che, tuttavia, è sempre irto di difficoltà interpretative, ma che funziona quando gli psichiatri assumono un comportamento realistico sui vincoli e le dinamiche delle loro verifiche sui pazienti interessati. Soprattutto le valutazioni personali possono rivelarsi particolarmente difficoltose nella gestione del caso clinico, specialmente in funzione della presenza di diagnosi di particolare complessità. Uno di questi casi è quello che interessa i detenuti della maggioranza delle carceri di tutti i paesi occidentali, luoghi in cui i reclusi vengono solitamente sottoposti a test psicologi e psichiatrici per verificare il loro stato mentale, ma soprattutto per rilevare gli eventuali cambiamenti comportamentali e psicologici di coloro che si sono macchiati di crimini di particolare efferatezza. Il test di maggiore utilizzo è il Psychopathy Checklist Revised (PCL-R). L’utilizzo di questo strumento psico-diagnostico risulta particolarmente indicato per valutare le psicopatie e la predisposizione verso comportamenti violenti o inconsueti. Il test si basa sull’erogazione di una serie di domande, analizzate ed elaborate da un apposito software caricato su di un personal computer.
Perché il punteggio ottenuto da ogni singolo indivi- possibile potenziale di aggressività e violenza che non duo che è sottoposto al test, può avere importanti troverebbe alcun riscontro sulla vita e i comportamenti conseguenze per il suo futuro, risulta particolarmente del soggetto. determinate la metodologia impiegata per la sua som- In sintesi, la domanda cruciale risiede nella certezza ministrazione. In altri termini, se il test è sommini- che il test possa essere abbastanza convincente per strato in modo errato, le conseguenze sul detenuto, giustificare possibili azioni, anche gravissime, sulla in termini di aspettative e di reintegro nella società sorte dell’individuo. Criminali che ottengono un punper il futuro, potrebbero essere considerevoli. Lo stesso teggio di 30, o superiore, su PCL-R possono essere sotRobert Hare2, inventore del test, sostiene che la prova toposti al test anche indefinitamente. Ma senza voler dovrebbe essere considerata attendibile solo se eroga- fare della facile ironia, anche i componenti di una giuta da un medico adeguatamente qualificato ed esperto ria di un tribunale statunitense, se sottoposti al test, nell’utilizzo di sistemi di analisi di potrebbero addirittura assumere la questo tipo. Analogalmente al Test connotazione di “psicopatici della di Turing, il PCL-R focalizza la sua condanna a morte” più degli stessi attenzione sugli effetti e i sintocriminali. Prevalgono quindi tutti i mi, non certo sulle cause. Il Test di dubbi sulla bontà di un di un test Hare definisce le psicopatie partendi tipo impressionistico. Il PCL-R, a do da una scala che va da 0 a 40. differenza del Test di Turing, è inLa maggiore peculiarità del PCL-R è flessibile nella sua struttura. Il Test rappresentata dalla sua capacità di di Turing si basa semplicemente prevedere le probabilità di “revisiosulla capacità della macchina di esne” comportamentale e pcisologica sere convincente nel presente. Non dell’individuo esaminato, ma solo se prende in considerazione la storia il sistema è utilizzato su di una perdel passato dell’individuo, lascia sona “recidiva” (che ha uno storico aperta la possibilità al cambiamendi eventi analizzabili), altrimenti to e al miglioramento. Ma il PCL-R Alan Mathison Turing, tra i più grandi matematici al mondo nel caso in cui si tratti di un sognon è così indulgente. Esso tenta di getto “nuovo” in termini di espeprevedere entrambe le cose. Si basa rienze criminose, la valutazione potrebbe non essere sull’osservazione di una serie di comportamenti, ma recosì affidabile e addirittura potrebbe semplicemente siste all’assegnazione di significato ad un cambiamento limitarsi ad identificare che la persona è fondamen- di tali comportamenti. talmente diversa dal resto della comunità. Pertanto In conclusione i dubbi amletici sono due. Il primo è lo strumento di analisi potrebbe rivelarsi particolar- di decidere se negare a chi ha punteggio alto su PCL-R mente rischioso se utilizzato in maniera non corretta. le stessa opportunità di chi, al termine del test, ne In altri termini, potrebbe verificarsi uno scenario che consegue uno più basso. Il secondo riguarda il dubtenderebbe ad accrescere il timore di tenere in libertà bio sull’affidarsi o meno ad un sistema di elaborazione pericolosi criminali, e che potrebbe avere il sopravven- elettronico per decidere delle sorti di un uomo. to sulla valutazione delle risposte fornite durante il Personalmente ritengo ci si debba affidare ai valori, test. Alcuni studi recenti dimostrano anche che il PCL- ideali e soprattutto alle nostre valutazioni personali, R verifica delle correlazioni con l’amigdala, che è una che non devono essere semplicemente il frutto di mere parte del cervello che gestisce le emozioni in particolar valutazioni statistiche. Per una manciata di sicurezza modo la paura. Pertanto il PCL-R può aiutare a predire in più, siamo disposti a rischiare di negare ad una peraspetti mentali che ci creano preoccupazione, come sona una seconda possibilità? È un compromesso su cui la recidività, ma potrebbe anche attribuire a timori e si basa la libertà di ogni individuo che ha commesso paure che risiedono nel subconscio dell’individuo, un un errore
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1. Macchina di Turing. E’ concettualmente una macchina che può essere intesa come un congegno ideale, che può trovarsi in stati determinati e che agisce in funzione di stringhe strutturate su regole ben precise. Rappresenta il primo modello di calcolo a cui si deve lo sviluppo dei moderni computer. La maggiore delle peculiarità è quella di essere retta da regole molto semplici ed inoltre è possibile presentare sinteticamente le sue evoluzioni mediante descrizioni meccanicistiche piuttosto intuitive. La macchina di Turing rappresenta, ancora oggi, un efficace strumento teorico molto utilizzato nella teoria della calcolabilità e nello studio della complessità degli algoritmi. 2. Robert D. Hare. È un ricercatore canadese specializzato nel campo della psicologia criminale. È l’inventore della Psychopathy Checklist Revised (PCL-R), utilizzato per diagnosticare casi di psicopatia e per predire il rischio di comportamenti violenti.
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creatività » di Simone D’Alessandro
Capovolgere i luoghi comuni? È un luogo comune Partendo dal convegno dal titolo “Giovani, la rappresentanza strappata”, alcune riflessioni su ciò che accade in Europa e non solo...
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a crisi è inarrestabile. L’Italia è un paese corporativo. Senza i giovani non c’è futuro. Lo scorso 8 Giugno ero relatore ad un convegno intitolato “Giovani, la rappresentanza strappata”, promosso dall’associazione culturale Siamo L’Abruzzo, fondata da Federica Carpineta e Maria Pia Di Francesco. Al convegno erano presenti, in qualità di relatori, politici, ricercatori e intellettuali di diversa
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provenienza ideologica. C’era anche il nostro presidente della Regione, Gianni Chiodi. Tutti assieme abbiamo provato a smontare e rimontare, creativamente, una serie di luoghi comuni sul debito, sull’Europa, sul mercato del lavoro e soprattutto sulla categoria “giovani”. Quando parliamo di giovani utilizziamo un termine che è contenitore di un significato che cambia a seconda dei contesti di utilizzo: che cosa vuol dire
essere giovani professori universitari oggi e cosa signi- di Monaco, un’altra è affrontare i problemi di disoccuficava trent’anni fa? Che età ha una “giovane madre” pazione di molte aree dell’ex Germania orientale, tema oggi e che età aveva vent’anni fa? Chi sono i giovani molto simile alla nostra questione meridionale. In Inin un locale notturno? All’interno di un partito? Nello dia, Brasile, Romania e Cina la corruzione dei funzionasport? Nella scienza? ri della pubblica amministrazione ha raggiunto livelli Se costruiamo una logica di semplicistica contrappo- di emergenza incontrollabile. L’Islanda è fallita prima sizione giovani/vecchi, che fine della Grecia. In Giappone abbiafanno tutte quelle età dai 35 ai mo la classe politica più vecchia 55 anni che vengono percepite del mondo, le donne contano pocome giovani da una certa catechissimo e il sistema culturale e goria e vecchi da un’altra e che socio-economico è tra i più isosino a oggi hanno lavorato per lati (integrarsi è difficilissimo, ci avere un “ruolo strategico” che sono leggi peggiori della Bossinon arriva? Passiamo al luogo Fini) eppure ciò non ha impedito comune che pubblicizza l’Italia a questa nazione di sviluppare come uno dei “mostri del corpouna supremazia tecnologica e arrativismo”: questo luogo comune rivare ad avere il secondo Pil del contribuisce a far sì che la profemondo. Il Giappone, inoltre, ha zia del corporativismo si avveri, un problema con la Jakuza simile sempre. Se ogni giorno comunial nostro intricato rapporto con chiamo l’inevitabile realtà della la mafia e non ha materie prime: raccomandazione, l’inevitabile probabilmente, in futuro, sarà accadrà con maggior frequenza. un satellite di altre economie Ma siamo sicuri di essere la pieben più sviluppate. In America tra dello scandalo? Corruzione, l’intellettuale di sinistra Noam La locandina del convegno invecchiamento progressivo della Chomsky ha scritto un libro intipopolazione, decadenza del testolato Yes we Can’t che prende in suto industriale, incremento di una burocrazia autore- giro la “politica degli annunci” di Obama che in tutti ferenziale, contrapposizioni sciocche tra partiti delle questi anni non è riuscito neanche a chiudere Guantasse e partiti dell’investimento, scandalismo e giusti- tanamo, per non parlare di altre riforme sistematicazialismo mediatico: sono ingredienti che appartengono mente eluse: nessuna riforma del sistema finanziario e all’intero sistema post-moderno occidentale. poche novità anche sul versante sanità. Allora siamo semplicemente parte di un processo Sempre nella civilissima America da generazioni il poinarrestabile. Facciamo alcuni esempi. Nel Regno Uni- tere politico e finanziario è in mano alle solite famito, dalla Tatcher in poi, si è assistito al progressivo glie. Ricordo, inoltre, che l’America è una delle poche impoverimento del tessuto industriale (scomparse le nazioni al mondo ad aver avuto come presidenti un cartiere; scomparso il manifatturiero; l’automotive ri- padre e un figlio: Bush senior e Bush junior. In Francia acquistato da tedeschi, cinesi e americani) e ai tagli il presidente Mitterand è stato travolto dallo scandaincredibili al welfare (quello di Cameron rappresenta lo pedofilia, mentre Giscard è stato accusato di aver solamente il colpo di grazia), per non parlare delle pri- raccomandato numerose persone, facendo in modo che vatizzazioni che hanno determinato anche la perdita di venissero assunte all’interno dell’ente comunale di Paefficienza delle famose poste reali inglesi. Questo pro- rigi. cesso è iniziato negli anni ’80, in Italia è avvenuto qua- Ecco rovesciati alcuni luoghi comuni. Questa pratica si vent’anni dopo. In Germania, oggi, un operaio della può aiutare ad osservare meglio o con meno retorica il Opel o dell’Audi può guadagnare anche 2.700,00 euro mondo circostante. Attenzione, però, a non costruirsi al mese ed è più tutelato dai sindacati che hanno de- degli alibi finalizzati all’inazione. Troppe persone diciso di stare all’interno dei consigli di amministrazione chiarano che il mondo è uguale dappertutto per paura delle imprese, ma chi non opera nelle grandi industrie di affrontarlo. Allora rovesciare i luoghi comuni può in molti casi lavora con contratti precari a 1.000 euro servire, ma se diventa una liturgia giustificatoria degli al mese; inoltre la questione lavoro varia da territorio errori commessi nel passato si trasforma nell’ennesimo a territorio: una cosa è esaminare i livelli di eccellenza luogo comune
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norme&leggi » di Filippo Paolini
DECRETO SVILUPPO,
CAMBIA LA LEGGE FALLIMENTARE
Con il nuovo concordato preventivo per gli imprenditori basta la domanda di ammissione per avere le protezioni della legge fallimentare e proseguire l’attività
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l concordato preventivo della Legge Fallimentare si rifà il look ed assomiglia molto al famigerato “Chapter11”, un istituto fallimentare della legge statunitense rivolto al conseguimento di una ristrutturazione aziendale a seguito di gravi dissesti finanziari. Il “Decreto Sviluppo” intitolato “misure urgenti per la crescita del Paese” è un decreto legge presentato da Governo nel Consiglio dei Ministri dello scorso 15 giugno e, mentre scriviamo, in via di definitiva pubblicazione (quindi non ancora in vigore): tra le novità più consistenti, appunto, la riforma del concordato preventivo che, come noto, serve all’imprenditore per evitare il fallimento, superando sostanzialmente la crisi attraverso il pagamento non integrale dei debiti ed eventualmente anche continuando l’attività
di impresa. Rispetto all’istituto come conosciuto fino ad oggi, la riforma si muove nel solco di una facilitazione della gestione della crisi di impresa. In questa ottica, la domanda di concordato potrà essere presentata anche senza depositare la proposta, il piano ed i documenti a corredo dell’istanza: il Giudice accorderà a tal fine un termine che va da sessanta a centoventi giorni durante i quali i debiti andranno comunque in “moratoria”, vale a dire che i creditori non potranno coltivare azioni esecutive (fino ad oggi, ciò si verificava soltanto con la presentazione del ricorso completo). Come dimostra la concreta esperienza, l’elaborazione di una seria domanda di concordato richiede tempi non brevi a seconda anche della consistenza dell’impresa e, pertanto,
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norme&leggi
è assolutamente condivisibile che l’imprenditore in difficoltà possa immediatamente “bloccare” le pretese esecutive dei creditori e dedicarsi completamente all’elaborazione della proposta di concordato. Questo è l’aspetto che più avvicina l’istituto a quello del diritto fallimentare statunitense. Anche in ragione di questa “pesante” efficacia, la domanda di concordato dovrà essere pubblicata nel Registro delle Imprese, rendendone così edotti tutti mentre, prima della riforma, il contenuto della stessa rimaneva effettivamente “inaccessibile” ai creditori. Nel periodo tra il deposito del ricorso e l’eventuale decreto di ammissione alla procedura di concordato, l’imprenditore potrà non solo compiere gli atti di ordinaria amministrazione, bensì anche spingersi nella straordinaria amministrazione previo benestare del Tribunale: tutto ciò con la garanzia per i terzi - che quindi saranno più propensi ad avere rapporti giuridici - che i crediti legittimamente sorti in questo periodo godranno del beneficio della prededucibilità. Altra previsione di ispirazione americana è il nuovo articolo 169-bis della Legge Fallimentare, in virtù del quale il debitore potrà essere autorizzato a sciogliersi dai contratti in corso di esecuzione ovvero a sospenderne l’efficacia per un periodo non superiore a sessanta giorni (prorogabile una volta). In ogni caso,
l’altro contraente avrà diritto ad essere indennizzato solo con “moneta concordataria”, vale a dire subendo l’abbattimento come se il credito fosse sorto anteriormente alla procedura. Restano esclusi dalla suddetta possibilità di questa sorta di recesso unilaterale i contratti di lavoro quindi la possibilità di licenziamenti “liberi” - nonchè i contratti preliminari di vendita di immobili destinati alla prima abitazione ed i contratti di locazione di immobili. Il concordato con continuità aziendale viene definito quello in cui è prevista la prosecuzione dell’attività di impresa, la cessione dell’azienda in esercizio oppure il conferimento dell’azienda in esercizio in una o più società, anche di nuova costituzione. In queste ipotesi si potrà prevedere una moratoria fino a un anno per il pagamento dei creditori privilegiati nonchè l’autorizzazione del Tribunale a pagare crediti anteriori per prestazioni di beni o servizi, purché un esperto attesti che tali pagamenti sono essenziali per la prosecuzione dell’attività di impresa e funzionali al migliore soddisfacimento dei creditori. Infine, i contratti pendenti, anche con pubbliche amministrazioni, non si risolveranno per effetto dell’apertura della procedura e saranno inefficaci i patti contrari
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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione*
Riforma lavoro: il “nuovo” contratto a termine
L
a Camera dei deputati, nella seduta dello scorso 27 giugno, ha definitivamente approvato il testo della Riforma del mercato del lavoro, che, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale diverrà legge dello Stato. Gli strumenti a disposizione degli operatori, seppur formalmente coerenti con il precedente solco legislativo, sono cambiati. Il loro corretto impiego impone una riflessione sulla loro attuale estensione normativa ed applicativa. Tuttavia, un esame completo degli istituti coinvolti dalla riforma travalicherebbe i confini della presente rubrica. L’analisi sarà quindi limitata al solo contratto a termine, scelto per la sua importanza, quale argomento sul quale già da subito gli operatori hanno iniziato a confrontarsi. Lo strumento in esame, nell’ottica del decreto n. 368/2001 e della Direttiva 99/70/CE ha sempre assolto all’obiettivo di consentire al datore di lavoro di soddisfare specifiche necessità occupazionali di breve/medio periodo, abilitando l’assunzione a tempo determinato a fronte di esigenze di carattere organizzativo, produttivo, tecnico o sostitutivo. È noto l’esito della maggior parte delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’istituto, spesso al centro di valutazioni dirette a enucleare caratteri “ontologici” della causale che, seppure non espressi dalla Legislatore, sono di fatto divenuti presupposto per una lettura sistematica dell’istituto indirizzata ad attribuire alla causale un significato tale da circoscriverne l’ambito applicati-
vo individuando, pur nella genericità del riferimento normativo, un contorno certo a tale istituto. La Riforma interviene ora e ridefinisce, in parte, questo ambito e, nel far ciò, assegna al contratto anche una diversa funzione. Si introduce un nuovo regime, che prevede la possibilità di ricorso a tale strumento contrattuale senza alcun rifermento causale alle esigenze che lo stesso è chiamato a soddisfare. Regime della durata massima di 12 mesi, utilizzabile solo per il primo contratto di lavoro tra datore di lavoro e lavoratore e non prorogabile. La legge prevede poi anche la possibilità di intervento in questo ambito anche da parte della contrattazione collettiva – sempre in regime di a-causalità, ma per specifiche ragioni… - che coinvolga una percentuale pari al 6 per cento dei lavoratori impiegati presso la singola unità produttiva. È evidente come l’istituto si presti oggi a soddisfare sia le esigenze specifiche già contemplate dalla legge, sia esigenze più ampie anche non inquadrabili in quelle già previste dalla legge, per quanto generiche, almeno rispetto all’impianto della L. n. 230/1962. Resta da comprendere se a fronte delle possibilità aperte dalla riforma, vi saranno di fatto maggiori difficoltà nell’applicazione dei tale istituto sia in termini di maggiori costi sia di maggiori rigidità applicative, che potrebbero rendere più onerosa la scelta di impiegare il contratto a termine, anche da parte di quelle aziende che, legittimamente, ne fanno uso abituale
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*Avvocato - managing partner LabLaw
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sport management » di Luca Pace* “Il buon manager, sportivo o d’azienda, deve mirare alla massimizzazione delle entrate ed alla minimizzazione delle uscite, nel rispetto della legalità”
Sport dilettantistico: i dottori commercialisti a confronto per garantire una consulenza a sponsor e società sportive
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n questa seconda uscita della rubrica “Sport Management” pubblichiamo in esclusiva assoluta l’intervista ai due responsabili organizzativi del Convegno del 13 e 20 Luglio prossimi organizzato all’Aurum di pescara da C.O.N.I. e Dottori Commercialisti di Pescara (v. ctrl-s a pag. 16): il dr. Paolo Tracanna, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara, ed il prof. Enzo Imbastaro, presidente del Comitato provinciale C.O.N.I. di Pescara, rivolgendo ad entrambi le stesse domande.
INTERVISTA ESCLUSIVA Paolo Tracanna
presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara
Enzo Imbastaro
presidente del Comitato provinciale C.O.N.I. di Pescara
Buon giorno presidente, ci potrebbe descrivere in un paio di battute come appare, dal suo punto di osservazione privilegiato, lo stato dell’arte della consulenza giuridico - fiscale allo sport dilettantistico? PT – Stiamo parlando di una materia relativamente recente, su cui sia la dottrina che la giurisprudenza non sono del tutto consolidate. All’interno della nostra
categoria non sono molti i colleghi che si occupano specificatamente di questa materia e la stessa Amministrazione Finanziaria ha difficoltà nell’intervenire perché manca ancora una conoscenza approfondita del fenomeno sportivo dilettantistico da un punto di vista giuridico-amministrativo. A ciò si aggiunge la difficoltà che spesso i colleghi incontrano nel rapportarsi con questa platea di clientela, che definirei di matrice culturale. Mi
riferisco alla superficialità con cui spesso, ma non sempre, vengono gestite le attività sportive da un punto di vista amministrativo– contabile: il primo ruolo del dottore commercialista è spesso quello far comprendere al cliente che questa materia è importante e tecnicamente complessa e che, pertanto, deve essere approcciata nello stesso modo di una consulenza tradizionale. EI – La maggior parte delle
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sport management
società sportive dilettantistiche è poco attenta alle problematiche fiscali e amministrative e credo che ciò dipenda dal fatto che la quasi totalità dei dirigenti sportivi proviene dal settore tecnico: vengono cioè curati prevalentemente gli aspetti tecnici a discapito di tutto il resto. E questa è una grave carenza perché, a maggior ragione oggi, una gestione poco manageriale dei sodalizi sportivi fa sì che la maggior parte delle spese delle società siano sopportate dalle famiglie. Come reputa eventi di formazione quale quello co-organizzato da dottori commercialisti e CONI? PT – Eventi di questo tipo sono molto importanti perché danno la possibilità ai colleghi di confrontarsi con questa materia e, soprattutto per i colleghi più giovani, ciò significa aprire prospettive di lavoro interessanti. Alla base di tutto, però, ci vuole la formazione. L’Ordine dei dottori commercialisti di Pescara ha sempre puntato molto sulla formazione professionale dei propri iscritti, che tra l’altro per la nostra categoria rappresenta un obbligo. In particolare in questa materia ha istituito, anche grazie a te che la presiedi, una Commissione di Studio permanente che, in occasione del Convegno del 13 e 20 Luglio presenterà ai colleghi pescaresi il risultato del lavoro
Inviate commenti o quesiti all’indirizzo lucapace@studiopace.net
invernale. I lavori del convegno prevedono una sessione mattutina in cui i dottori commercialisti si confronteranno con C.O.N.I., Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e S.I.A.E. ed una sessione pomeridiana in cui la Commissione relazionerà ai colleghi e fornirà strumenti operativi per una consulenza altamente specializzata. EI – Si tratta di eventi di grandissima utilità che, anzi, si dovrebbero ancor di più incrementare, magari anche avendo come destinatari le stesse società sportive, suddivise per Federazioni. E’ quello che anche noi del Comitato provinciale C.O.N.I. di Pescara facciamo da anni, attraverso il nostro Sportello Provinciale dello Sport, di cui attualmente sei il responsabile scientifico, al quale si rivolgono le società e le associazioni sportive del territorio provinciale, ma anche da fuori Regione. L’obiettivo comune è quello di sensibilizzare i dirigenti sportivi a queste problematiche che, se trascurate, possono purtroppo portare a situazioni spiacevoli in caso di controlli fiscali: questo non perché le società sportive non siano sensibili al problema o, peggio, vogliano in qualche modo frodare il Fisco, ma perché ci sono carenze organizzative che portano a trascurare questi aspetti, invece fondamentali. Perché il suo giudizio possa essere positivo, quale risultato
si aspetta da questo convegno? PT – Questo convegno è già un successo, perché è il simbolo di un modo vincente di fare cultura condivisa. Organizzare degli incontri coinvolgendo anche chi istituzionalmente è chiamato a fare i controlli serve per avere chiarimenti, per aumentare le certezze. Questo vale per tutti le parti in causa: per i controllori e per i controllati e, in particolare, per noi consulenti. Avere certezza nel nostro lavoro significa trasmettere serenità a chi deve costituire e gestire società e associazioni sportive dilettantistiche. EI – L’auspicio è arrivare ad una maggiore sensibilizzazione delle società sportive dilettantistiche. C’è da premettere che io divido le società sportive dilettantistiche in due grossi settori: le società storiche, classiche, che fanno prevalentemente solo attività sportiva e quelle che fanno anche attività commerciale. Queste ultime sono abbastanza organizzate per quanto riguarda gli aspetti fiscali, le prime un po’ meno. L’obiettivo dunque è cercare di stimolare le prime affinché possano penetrare, attraverso una gestione manageriale, il mercato per reperire finanziamenti, per stare a posto da un punto di vista fiscale, per porre attenzione a tutti quegli aspetti che sono fondamentali, a maggior ragione alla luce del crescente monitoraggio avviato nel settore dello sport dilettantistico
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*Dottore commercialista, Professore a Contratto di Diritto dei contratti nelle attività sportive, consulente C.O.N.I., pubblicista
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credito&finan a
I relatori della conferenza stampa
» di Eleonora Lopes
BASILEA 3
E L’IMPATTO SULLE PMI Questo il tema scelto per l’importante convegno organizzato dalla Banca dell’Adriatico a San Nicolò a Tordino. Ospite d’onore, il presidente del consiglio di gestione Intesa Sanpaolo Andrea Beltratti
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n incontro per discutere sull’impatto che Basilea 3 avrà sulle piccole e medie imprese abruzzesi. Questo il tema al centro del convegno organizzato dalla Banca dell’Adriatico a San Nicolò a Tordino. L’evento si è diviso in due momenti, durante la mattina si è svolta la conferenza stampa per illustrare i lavori del pomeriggio. Presenti: Giandomenico Di Sante padrone di casa e presidente di Banca dell’Adriatico; Giuseppe Di Luca consigliere regionale; Salvatore Di
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Paolo presidente Confindustria Teramo; Gianni Chiodi presidente Regione Abruzzo; il parlamentare UDC Lorenzo Cesa; Luca Verdecchia pesidente GI Confindustria Teramo e Cesare Puccione, presidente nazionale di Federchimica; a moderare i lavori Anna Paola Sabatini consulente aziendale. Ospite d’onore, Andrea Beltratti presidente del Consiglio di Gestione Banca Intesa. Durante l’incontro sono statti illustrati anche gli ultimi rapporti di Bankitalia, Bce ed Ocse sullo
stato attuale e sull’andamento dell’accesso al credito per le Pmi, unitamente ai protocolli Abi di recente sottoscritti che prevedono la messa a disposizione per le Pmi di una nuova liquidità per anticipare i crediti derivanti dal ritardo dei pagamenti della PA e per finanziare gli investimenti delle piccole e medie aziende. Nel pomeriggio, gli stessi relatori della mattina hanno approfondito questi temi davanti ad una numerosa platea. Politici, finanzieri ed imprenditori, insieme per discutere di Basilea 3. Il
Da sinistra, Gianni Chiodi, Andrea Beltratti, Giandomenico Di Sante e Salvatore Immordino
tasto dolente è sempre lo stesso, difficoltà di accedere al credito per gli imprenditori; banche e imprese, binomio un tempo vicino, ora risulta essere sempre più lontano. Se per i banchieri, il flusso del credito, è si diminuito, ma non è mai stato interrotto, per gli industriali, il problema resta lo stesso: il mancato sostegno delle banche ai progetti aziendali. Un buon dialogo tra banche e imprese è quello che auspica il presidente Di Sante che aprendo i lavori ha dichiarato: «Banche e imprese sono cresciute insieme
in Abruzzo e questa esperienza deve essere ben presente a tutti gli operatori economici per tornare a dialogare intensamente sul territorio, solo così sarà possibile uscire da questo momento buio». «È fondamentale un aumento della dotazione patrimoniale delle banche, -ha dichiarato Beltratti- che dovranno puntare ad aumentare il capitale, e il rispetto di requisiti di liquidità, a breve e medio termine. Non dimentichiamo, che la crisi scoppiata in USA a cavallo tra il 2008 e il 2009 ha diminuito anche il cre-
Giandomenico Di Sante insieme a Lorenzo Cesa
dito delle banche italiane». «La competitività delle piccole e medie imprese abruzzesi –ha continuato il governatore Chiodi- è resa difficile dalle alte tasse e dalla difficoltà di accesso al credito. Per salvare le imprese è necessario abbasere le tasse, ed è quello che il mio governo intende fare!Non si può negare che anche le banche sono state travolte dalla crisi finanziaria internazionale, ma ricordiamoci che in questo contesto, se saltano le banche salta tutto il sistema delle famiglie e delle imprese!». I più preoccupati per l’impatto di Basilea3 sulle pmi sono ovviamente loro, gli imprenditori che tra tasse, burocrazia e difficoltà di accesso al credito, si vedono soffocare la crescita delle proprie aziende. «Basilea 3 –ha aggiunto il presidente Di Paolo– toglierà dal mercato buona parte della liquidità delle banche e quindi il problema del credito rimarrà ancora per gran parte delle Pmi»
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credito&finan a » a cura della redazione
BANCA D’ITALIA ANCORA IN SOFFERENZA
Bassa crescita ed elevato debito pubblico, difficoltà nei rapporti banche-imprese e banche-famiglie, bassa occupazione nelle fasce giovanili. Questo solo uno spaccato del Rapporto sull’Economia dell’Abruzzo per il 2011
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ome negli anni scorsi la più importante indagine regionale ha riunito mondo economico, bancario e universitario nell’aula magna della facoltà di Economia di L’Aquila per la presentazione del Rapporto sull’Economia dell’Abruzzo sul 2011 realizzato dalla Filiale di L’Aquila della Banca d’Italia. «L’Università è un’attività produttiva a tutti gli effetti, che parte dalla formazione. -Ha esordito il rettore dell’Ateneo aquilano, Ferdinando di Orio- A L’Aquila abbiamo una importante esperienza di spin off, che deve costituire una risorsa anche per le altre Università». Il direttore Luigi Bettoni ha ricordato l’importanza di questo genere di indagini «Con i Rapporti regionali la Banca d’Italia mette a disposizione del territorio i propri studi e la propria attività di ricerca. Esiste una stretta connessione tra economie regionali e futuro economico e sociale dell’intero Paese». Bassa crescita ed elevato debito pubblico in Italia sono i leitmotiv della ricerca, che ha evidenziato una debolezza della domanda interna aggravata dalle tensioni finanziarie, situazione compensa-
La sede della Banca d’Italia
ta per le imprese manifatturiere che avevano adottato strategie di internazionalizzazione in risposta alla crisi. Il dato allarmante su un’occupazione mediamente in crescita, se non per un rallentamento in chiusura del 2011, rimanda alle difficoltà delle fasce giovanili: ad aumentare è infatti soprattutto il tasso relativo alla popolazione di età avanzata, un effetto anche del progressivo aumento dell’età di pensionamento. Processo inverso per i giovani abruzzesi, nonostante il grado di istruzione e il rendimento scolastico soddisfacenti, che li vedono tra i più alti livelli di istruzione d’Italia. A tenere le conclusioni è stato Luigi Federico Signori-
ni, direttore centrale per la Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, «Le banche sono immerse in questa situazione di crisi del debito sovrano -ha detto-. Oggi devono basare i propri rapporti con i clienti su correttezza e trasparenza, che si traducono in confronti costanti e rispetto della regolamentazione. La mancanza di questi requisiti fa perdere seguito». Nel 2011 l’esposizione delle banche nei confronti delle imprese segnalate per la prima volta in sofferenza è rimasta elevata rispetto ai livelli pre-crisi. Rallentano anche i finanziamenti alle famiglie, soprattutto nei muti per l’acquisto di abitazioni
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messa in sicure
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» di Alessio Pelusi
“Il peso” della sicurezza
Parliamo della movimentazione manuale dei carichi, il datore di lavoro ha obblighi specifici in merito alla sua valutazione e riduzione, analizziamoli insieme
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na definizione di movimentazione manuale dei carichi o MMC: “Operazioni di trasporto o di sostegno di un carico, ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombali” (Titolo VI D.Lgs. 81/2008). I riferimenti normativi sono, appunto, quelli appena citati e l’allegato XXXIII, fondamentale per la valutazione e la gestione del rischio. L’art. 168 del Titolo VI ci dice che il datore di lavoro ha precisi obblighi di eliminazione e riduzione del rischio. Al comma 2 recita: “Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell’allegato XXXIII”. Al comma 3, inoltre, si specifica: “Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le finalità del presente articolo e dell’allegato XXXIII, ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle linee guida”. La norma tecnica, specificata nell’Allegato, è la ISO 11228 (parti 1-2-3). Detto ciò, bisogna valutare il rischio con gli
strumenti che la legge consente di utilizzare. È possibile effettuare una valutazione, dividendo in due il problema. Vale a dire, seguendo uno schema ricorrente nell’analisi dei rischi in un’azienda. Se non si è certi che il rischio sia effettivamente presente, si effettua una valutazione preliminare. Solo dopo, se necessario, si passa ad un’analisi approfondita. Si comincia con lo studio del ciclo produttivo, al fine di individuare le attività comportanti MMC. Dunque ci si concentra sulle modalità, le tecnologie, le risorse, le macchine, le attrezzature, le materie prime e si sviscera il mansionario aziendale. Per individuare tutte quelle attività che comportano il trasporto, il sostegno, il sollevamento, la spinta, il traino, lo spostamento, la deposizione di un carico caratterizzato da una massa superiore ai 3 kg. La valutazione prevede, a questo punto, il soddisfacimento di alcuni assunti e requisiti essenziali, che vengono fuori dalle norme tecniche e dall’allegato XXXIII. Il soddisfacimento di tutti i criteri consente di fermarsi con l’indagine, altrimenti si è costretti a procedere. In base alla situazione riscontrata ed alla tipologia di movimentazioni che si effettuano in azienda, si sceglie come approfondire la propria valutazione. Alcuni metodi largamente utilizzati sono: il Niosh; il metodo Snook e Ciriello per la spinta e traino; il MAPO, per la movimentazione manuale dei pazienti ospedalizzati e il metodo OCRA, per i movimenti ripetitivi
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pelusi.alessio@gmail.com
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» di Laura Tinari
Unire le forze in nome della competitività Nasce sotto questo auspicio Confindustria Gran Sasso, la più grande Associazione datoriale d’Abruzzo, a cui sarà la vetta più alta dell’Appennino a dare la propria protezione
Alcuni momenti della presentazione
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stato ufficializzato nel “tempio della ricerca internazionale” il patto di reciproca collaborazione tra le due associazioni degli industriali di L’Aquila e Teramo. La conferenza stampa di presentazione di Confindustria Gran Sasso, il cui obiettivo è creare un nuovo organismo interassociativo, capace di offrire alle aziende più servizi rafforzando la rete a sostegno della realtà produttiva, ha infatti avuto luogo nel centro direzionale dei Laboratori nazionali del Gran Sasso ad
» Foto concesse da Confindustria Teramo
Assergi. Questo nuovo organismo si candida così a essere la più grande Associazione datoriale d’Abruzzo con circa 800 aziende e 25.000 addetti. L’Aquila e Teramo rispetto all’intera regione coprono i 2/3 dell’estensione geografica, metà dei comuni, metà della popolazione residente. Il nuovo polo industriale si prefigge di esaltare le eccellenze di ciascuna realtà per affrontare la crisi e l’attuale momento di incertezza, unendo forze, energie ed esperienze e offrendo agli imprenditori strumenti per essere più
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competitivi. I presidenti di Confindustria L’Aquila, Fabio Spinosa Pingue, e di Confindustria Teramo, Salvatore Di Paolo, hanno illustrato gli obiettivi economici e le aspettative delle imprese. «Vogliamo dare un segnale molto forte - ha affermato il presidente Spinosa Pingue - l’obiettivo finale è stimolare istituzioni e stakeholders e far sì che il territorio possa avere maggiori opportunità di sviluppo». «Qui non si tratta di tagliare i cda - ha aggiunto Di Paolo - ma di creare un’aggregazione per costruire territori competitivi, coraggiosi, che promuovano tutte le eccellenze. Non è una fusione tra due Associazioni, noi vogliamo mettere le nostre esperienze al servizio degli associati. Il messaggio che dobbiamo far arrivare è quello che l’unione può effettivamente essere un volano per far crescere il territorio». Accanto a loro anche il vice presidente vicario di Confindustria Abruzzo, Paolo Primavera, che ha rivolto un appello alla collaborazione tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa, e in sala il presidente di Confindustria Pescara, Enrico Marramiero. A sostenere l’iniziativa c’era anche una larga parte del mondo delle istituzioni, invitate a prendere la parola. L’assessore regionale alle Politiche attive del lavoro, Paolo Gatti, plaudendo al progetto, ha riportato l’attenzione anche sulla questione relativa al futuro dell’Università in Abruzzo: «Come Regione
- ha detto - sposiamo questa iniziativa, perché c’è l’esigenza di fare massa critica sui numeri, le idee e le risorse. Prima o poi anche tra Confindustria Pescara e Chieti dovrà avvenire una simile aggregazione. Ci auguriamo che il messaggio mandato da Confindustria possa valere anche per le Università ed essere di esempio per la comunità e la società abruzzese». Il presidente della provincia di L’Aquila, Antonio Del Corvo, ha, invece, ribadito la necessità di «abolire il campanile», mentre il rettore dell’Università dell’Aquila, Ferdinando di Orio, ha parlato del suo progetto di creazione di «un corridoio della conoscenza, che percorra le due provincie di L’Aquila e Teramo e porti ad una federazione tra i due atenei», un’idea da lui lanciata già la scorsa estate ma su cui non è stata ancora trovata la massima condivisione. «Un’occasione persa - ha continuato – perché se fosse stato fatto a suo tempo non saremmo stati costretti a chiudere alcuni corsi di laurea». In platea molte presenze del mondo imprenditoriale, politico, sindacale e universitario trasversali alle due provincie: i consiglieri regionali Giovanni D’Amico e Claudio Ruffini, il neosindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, l’assessore comunale di L’Aquila, Marco Fanfani, il presidente dell’Ance L’Aquila, Gianni Frattale, e il direttore Francesco Manni, i sindacalisti Umberto Trasatti e Gianfranco Giorgi
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» di Mauro Di Cola
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opo una lunga trattativa, è stato raggiunto l’accordo, che ha portato alla sottoscrizione, in Abruzzo, dell’Integrativo al Contratto Collettivo Nazionale per le piccole e medie industrie edili ed affini. Alla firma dell’accordo, che segna una svolta importante nell’intero comparto edile in Abruzzo, erano presenti i rappresentanti di ANIEM-Apiedil Abruzzo e le organizzazioni sindacali di settore della CGIL – CISL – UIL. Nel dettaglio, ecco i “punti salienti” dell’accordo. RIDUZIONE Aliquote Contributive L’architetto Lucio Sabatini, EDILCASSA ABRUZZO presidente Le “Parti”, con grande impegno dell’Apiedil Abruzzo, hanno provApiedil Abruzzo veduto ad una razionalizzazione dei costi dell’Edilcassa Abruzzo riducendo la contribuzione mensile, pur mantenendo il livello di prestazioni attuale. La contribuzione totale è passata dal 9,40% al 8,85%. Tale aliquota sarà applicata dalla denuncia mensile di giugno 2012. Il risparmio contributivo, prendendo ad esempio un operaio di terzo livello, è di Sottoscritto il Contratto Integrativo dell’edilizia in Abruzzo circa 10 euro al mese a dipentra ANIEM-Apiedil Abruzzo e le organizzazioni sindacali di dente. R.L.S.T. e RLS - possano far valere una media annua di 1560 ore di cui 130 (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) mensili effettive da calcolarsi sull’anno precedente. Le ore vaUn’altra importante novità, rappresentata dall’integrativo, è la possilide per il raggiungimento del requisito sono quelle di lavoro bilità del recupero del contributo R.L.S.T. Infatti le aziende nelle quali ordinario, malattia, infortunio e C.I.G;. i lavoratori, eleggono o designano il rappresentante per la sicurezza - ricevere visita del RLST per le aziende che non hanno nomiinterno all’azienda, potranno recuperare la contribuzione versata nato l’RLS aziendale come previsto dall’art.37; per il R.L.S.T. che è pari allo 0,2%, rendendo così la contribuzione Le imprese potranno ottenere il rimborso dell’1,50% del contribueffettiva Edilcassa all’8,65% ed aumentando il risparmio di ulteriori to in vigore dovuto alla Edilcassa presentando domanda entro il 4 euro al mese a dipendente. 30 novembre di ogni anno con data certa dell’invio e le relative La documentazione da produrre all’EDILFORMAS per beneficiare liquidazione saranno effettuate entro il 31 gennaio dell’anno sucdel recupero del contributo dovrà contenere i seguenti elementi: cessivo. Il risparmio corrisponderebbe circa a 28 euro al mese - copia del verbale di elezione del RLS aziendale; a dipendente. I rimborsi verranno effettuati fino alla concorrenza - copia dell’attestato del corso di formazione per RLS, svolto ai sensi delle disponibilità finanziarie dell’apposito fondo definito “previdenza del Dlgs 81/2008 in un ente bilaterale del comparto edile o in un complementare e norma premiale”. ente accreditato allo svolgimento di tale formazione; Al fine della liquidazione della riduzione la Edilcassa terrà conto - copia dell’avvenuta comunicazione all’INAIL del nominativo del dell’ordine cronologico di arrivo della richiesta. La media annua cui RLS aziendale secondo il Dlgs 106/09. Le imprese per ottenere il fa riferimento il precedente punto c) viene così calcolata: rimborso di cui sopra dovranno effettuare apposita richiesta all’E- totale delle ore denunciate nell’anno di riferimento (ottobre-setDILCASSA entro il 31 ottobre di ogni anno corredata della suddetta tembre) documentazione. - totale dei lavoratori denunciati mensilmente nell’anno di riferimento Le relative liquidazioni saranno effettuate entro 30 giorni dalla data E.V.R. Elemento variabile della retribuzione di scadenza della consegna della documentazione. Le Parti per le mensilità da Giugno 2012 a Dicembre 2012 hanno Norma Premiale determinato l’importo dell’E.V.R. secondo i parametri e le modalità Altro elemento di rilevante importanza è stata la rivisitazione della previste dal CCNL nazionale, pertanto di seguito riportiamo la misuNORMA PREMIALE, che ha permesso di rendere più fruibile questo ra dell’E.V.R. dal 1 giugno 2012 al 31 dicembre 2012. meccanismo di premialità, il quale va a vantaggio delle aziende Il presidente di Apiedil Abruzzo, Lucio Sabatini, nell’esprimere che, anche con enormi sacrifici, sono regolari negli adempimenti compiacimento, per l’importante documento sottoscritto con le orrichiesti dal D.U.R.C. ganizzazioni sindacali di settore, ha sottolineato come l’elemento A partire dal 1° giugno 2012 le parti sociali stabiliscono una riduziopiù importante di questo “Integrativo” al CCNL è stato lo sforzo conne del contributo dovuto alla Edilcassa per le imprese che: giunto posto in essere da ambo le parti, “sforzo che ha permesso - effettuino la denuncia mensile nei termini previsti dalla delidi ottenere un adeguamento dei livelli contributivi dei lavoratori più berazione del comitato per la bilateralità utilizzando il sistema consono, mentre, da parte delle imprese edili ed affini, si è raggiuntelematico Edilcassa; to tale obbiettivo con uno sgravio delle contribuzioni dell’Edilcassa - effettuino il versamento degli accantonamenti e dei contributi Abruzzo” entro il mese successivo al periodo di paga cui si riferiscono;
UN ACCORDO IMPORTANTE PER I COSTRUTTORI settore
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» Foto concessa da Apiedil Abruzzo
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» di Eleonora Lopes
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la home page del sito risarcimentovolo.it
on Risarcimentovolo.it mai più vacanze da incubo! Risarcimentovolo.it è un portale che si propone di offrire assistenza legale a chiunque abbia subito disagi nell’ambito del trasporto aereo o durante una vacanza. E’ il primo sito in Italia che offre questo tipo di servizi e, ad avere questa brillante idea, il giovanissimo avvocato di Pescara Edno Gargano. La domanda sorge spontanea, come è nato questo progetto? «I viaggi sono una mia grandissima passione –racconta l’avvocato Gargano- e più volte purtroppo mi è capitato di vivere qualche disavventura tra volo e bagagli smarriti. Tornando a casa, mi rendevo conto che non c’era una strada facile da intraprendere per chiedere il risarcimento dei danni subiti e così, avendo già alle spalle un’esperienza da avvocato ho pensato
VACANZA DA INCUBO? C’È RISARCIMENTOVOLO! Risarcimentovolo.it è il sito fondato dall’avvocato di Pescara Edno Gargano che si occupa di offrire assistenza legale a chiunque abbia subito disagi nell’ambito del trasporto aereo o durante una vacanza
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di fondare questo sito e di fare della tutela dei consumatoriviaggiatori, la mia battaglia personale». Da allora sono trascorsi più di 2 anni, e il sito è cresciuto potenziando i servizi offerti, oggi infatti si occupa di: ritardo aereo, vacanza rovinata, bagaglio smarrito, volo cancellato, overbooking e tasse aeroportuali. «Attraverso l’esperienza di vari collaboratori – continua Gargano- e avvocati specializzati nel settore del turismo e dei trasporti riusciamo ad ottenere un adeguato risarcimento economico al disagio subito dai nostri clienti». La sede legale di Risarcimentovolo.it è a Pescara (Via Grandi n.5), ma lavorando su internet lo staff è preparato a servire tutto il territorio nazionale. Il risultato è raggiunto in modo semplice e soprattutto veloce potendo contare su di una fitta rete di collaboratori dislocati in gran parte della Penisola. Risarcimentovolo.it offre al cliente un servizio di tutela legale a 360°: il viaggiatore non dovrà fare altro che contattare l’avvocato Gargano via mail o telefonica e fornire la documentazione inerente al volo o al viaggio oggetto di reclamo. A questo punto non resta che attendere il disbrigo della pratica da parte dei professionisti, senza mai scomodarsi da casa e soprattutto senza anticipare alcuna spesa. «Chiunque ci proporrà il suo caso –spiega il giovane avvocato- avrà diritto ad una prima analisi e ad un parere sull’effettiva possibilità di ottenere un risarcimen-
to. In seguito, verificata la disponibilità delle parti di stabilire un rapporto professionale, verrà proposta al cliente la sottoscrizione del Patto di Quota Lite, uno strumento molto diffuso ed utilizzato negli Stati Uniti e che sta finalmente prendendo piede anche in Italia». In concreto, in virtù del Patto di Quota Lite, il cliente e il professionista siglano un accordo secondo il quale tutte le spe-
che lo supportano sia per l’attività dello studio che per quelle del portale: Eraldo Sparvieri specializzato in Diritto Penale e Manulea Peschi in Diritto Civile Avvocato Gargano, che consiglio si sente di dare ai viaggiatori che subiscono dei disservizi durante la loro vacanza? «Sicuramente di conservare sempre tutta la documentazione del caso,
L’avvocato Edno Gargano, fondatore di Risarcimentovolo.it
se per sostenere la causa sono a carico di Risarcimentovolo.it, quindi il cliente non dovrà versare alcuna somma di denaro, ma solo impegnarsi, una volta ottenuto il risarcimento e solo se effettivamente ottenuto, a versarne una quota a Risarcimentovolo.it. «Affidandosi a Risarcimentovolo.it –continua Gargano- il cliente non rischia nulla, non deve anticipare alcuna somma di denaro e un eventuale insuccesso è interamente a carico di Risarcimentovolo.it che, nel caso di esito negativo della procedura, ne supporterà interamente i costi. Ci tengo a dire che in questi due anni, Risarcimentovolo.it ha patrocinato più di 200 posizioni di cui circa 100 cause e tutte vinte con un risarcimento ottenuto». Accanto all’avvocato Gargano, anche due giovani professionisti
in particolare tutti gli scontrini o le ricevute di quanto speso per pasti, bevande e hotel, nel casi di cancellazione del volo. Nel caso invece di acquisto di un pacchetto da un tour operator consiglio di fare un po’ di foto che documentino il servizio mancato che invece era previsto nel pacchetto ed eventualmente prendere anche le generalità di qualcuno che potrebbe testimoniare quanto accaduto». Un altro elemento positivo è legato al tempo per ottenere il rimborso. I tempi medi di questo tipo di cause infatti, al contrario dei processi, sono abbastanza rapidi, dai 3 ai 12 mesi, a seconda di quanto lavoro debba smaltire il giudice di pace o di quanto sia l’ammontare del rimborso richiesto
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» di Giulio Carlone *
L’EVOLUZIONE DEI MERCATI Un’analisi sugli scenari dei mercati finanziari e gli aspetti delle corrispondenti architetture computazionali
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mercati finanziari sono tali da coinvolgere grandi quantità di denaro di conseguenza è utile farne uno studio. I mercati nella maggior parte dei casi riflettono le decisioni delle persone durante il loro corso di vita, si tratta di considerare migliaia o addirittura milioni di persone. Possiamo sicuramente dire che i mercati finanziari sono molto sensibili all’andamento di un Paese. Riuscire ad eseguire compravendita di strumenti finanziari in un mercato utilizzando tecniche algoritmiche è un argomento di ricerca molto appetibile. Per le grandi imprese multinazionali che effettuano trasferimenti di valuta sostanziali nel corso dei loro affari,
purché l’obiettivo sia quello di ottenere un miglioramento futuro esattamente come avviene con gli algoritmi che riguardano l’apprendimento automatico che si basano su osservazioni di dati che vengono costantemente migliorati e perfezionati. La tecnica di trading algoritmico in ambito finanziario consiste nell’uso di piattaforme elettroniche per operare relativamente a immissione di proposte di negoziazione in grado di decidere sugli aspetti dell’ordine e di conseguenza di decidere i tempi di acquisto, i prezzi di acquisto, o la quantità degli ordini. Questa tecnica è anche detta algo trading, black-box trading, automated trading oppure robo trading.
I Processi del trading algoritmico
l’essere in grado di prevedere con precisione la movimentazione dei tassi di cambio può comportare un notevole miglioramento della redditività complessiva dell’azienda. Bisogna anche inquadrare i personaggi che agiscono in questo contesto, consideriamo gli speculatori e gli hedges. Se il commercio non è redditizio, gli speculatori cercano profitto capitalizzando le previsioni del mercato mentre gli hedgers hanno un interesse nell’attività sottostante e il loro principale scopo è di coprire il rischio dei cambi di prezzo dell’attività. Lavorare su previsioni di eventi temporali è un argomento sempre in vigore
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L’impatto sul mercato è l’effetto che un partecipante ha sul mercato cioè quando vuole comprare o vendere un bene, inoltre è rappresentato dalla misura con la quale il prezzo di acquisto o di vendita si muove contro l’acquirente o il venditore, cioè verso l’alto quando si tratta di acquisto e verso il basso al momento della vendita. In questa tecnica un parametro molto importante da tenere in considerazione è l’VWAP, ossia il prezzo medio ponderato in base al volume di scambi. L’automatismo deve essere usato per migliorare l’algoritmica di trading, in particolare per alleviare il problema dell’impatto del mercato quando gli ordini sono di grandi dimensioni. Si devono gestire sempre maggiori informazioni e utilizzare sempre più potenti agenti di calcolo automatico. Tutto ciò richiede un approccio più dinamico per lo sviluppo di algoritmi. Gli investitori potrebbero voler utilizzare questi modelli come parte di un portafoglio più
ampio. Per questo motivo, un astuto investitore potrebbe voler conoscere la distribuzione dei rendimenti in corso, o almeno quelli che la strategia del sistema di trading algoritmico utilizza e quindi analizzarli, dato che l’indice della variazione della percentuale dei prezzi nel tempo è non stazionaria sia nel breve termine che nel lungo termine. Dopo le indagini del crollo del 6 maggio 2010, detto anche Flash Crash, alle autorità di borsa fu redatta una relazione che presentava il ritratto di un mercato estremamente frammentato e fragile. Nella relazione fu evidenziato che in questa circostanza una singola transa zione di grandi dimensioni veniva generata da software di negozia zione ad alta frequenza e che causava una forte variazione nel prezzo delle azioni. Questa variazione avveniva ad effetto della massiccia presenza di algoritmi di negoziazione ad alta frequenza, High frequency trading. Il trading ad alta frequenza è altamente quantitativo, utilizzando algoritmi computerizzati per analizzare i dati del mercato in entrata e attuare strategie di trading proprietarie. Una posizione di investimento viene mantenuta solo per periodi di tempo molto brevi , da secondi a ore e con grande rapidità di traffico in ingresso e in uscita dalle stesse posizioni, a volte migliaia o decine di migliaia di volte al giorno.
I Processi del trading algoritmico L’impatto sul mercato è l’effetto che un partecipante ha sul mercato cioè quando vuole comprare o vendere un bene, inoltre è rappresentato dalla misura con la quale il prezzo di acquisto o di vendita si muove contro l’acquirente o il venditore, cioè verso l’alto quando si tratta di acquisto e verso il basso al momento della vendita. In questa tecnica un parametro molto importante
* consulente informatico
da tenere in considerazione è l’VWAP, ossia il prezzo medio ponderato in base al volume di scambi. L’automatismo deve essere usato per migliorare l’algoritmica di trading, in particolare per alleviare il problema dell’impatto del mercato quando gli ordini sono di grandi dimensioni. Si devono gestire sempre maggiori informazioni e utilizzare sempre più potenti agenti di calcolo automatico. Tutto ciò richiede un approccio più dinamico per lo sviluppo di algoritmi. Gli investitori potrebbero voler utilizzare questi modelli come parte di un portafoglio più ampio. Per questo motivo, un astuto investitore potrebbe voler c onosc ere la distribuzione dei rendimenti in corso, o almeno quelli che la strategia del sistema di trading algoritmico utilizza e quindi analizzarli, dato che l’indice della variazione della percentuale dei prezzi nel tempo è non stazionaria sia nel breve termine che nel lungo termine. Dopo le indagini del crollo del 6 maggio 2010, detto anche Flash Crash, alle autorità di borsa fu redatta una relazione che presentava il ritratto di un mercato estremamente frammentato e fragile. Nella relazione fu evidenziato che in questa circostanza una singola transazione di grandi dimensioni veniva generata da software di negoziazione ad alta frequenza e che causava una forte variazione nel prezzo delle azioni. Questa variazione avveniva ad effetto della massiccia presenza di algoritmi di negoziazione ad alta frequenza, High frequency trading. Il trading ad alta frequenza è altamente quantitativo, utilizzando algoritmi computerizzati per analizzare i dati del mercato in entrata e attuare strategie di trading proprietarie. Una posizione di investimento viene mantenuta solo per periodi di tempo molto brevi , da secondi a ore e con grande rapidità di traffico in ingresso e in uscita dalle stesse posizioni, a volte migliaia o decine di migliaia di volte al giorno
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» di Piergiorgio Greco
CONTRO LE CONTROVERSIE, C’È LA MEDIAZIONE
Questo nuovo strumento è stato presentato al pubblico da “Mediazione ADR Pescara”, un organismo istituito presso l’Ordine dei Dottori Commerciali e degli Esperti Contabili di Pescara
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n un periodo in cui il ricorso alla giustizia ordinaria implica tempi ormai insopportabili e oneri non indifferenti, sfruttare opportunità offerte da strumenti alternativi rimane la sola strada da perseguire. Per tutto il mese di giugno, uno di questi strumenti è stato fatto conoscere al grande pubblico, in maniera completamente gratuita: la mediazione. L’iniziativa, promossa a livello nazionale da Adr commercialisti, la fondazione della categoria impegnata per la diffusione della mediazione, è stata sposata a Pescara da “Mediazione ADR Pescara”, organismo istituito presso l’Ordine dei Dottori Commerciali e degli Esperti Contabili di Pescara, e iscritto al Registro degli organismi di mediazione istituito presso il Ministero della Giustizia. Con un obiettivo chiaro: dare un ulteriore impulso alla diffusione del nuovo istituto, dopo che, dal 20 marzo, sono rientrate nel suo ambito di applicazione anche le controversie in materia di condominio e di sinistri stradali, che rappresentano una parte significativa del contenzioso civile pendente nei tribunali italiani. «È stato un mese davvero intenso e ricco di soddisfazioni – spiega Domenico Di Michele, rappresentante legale di ADR – durante il quale sono venute presso i nostri uffici numerose persone, desiderose di conoscere da vicino questa opportunità, peraltro prevista dalla legge, e di avvalersene. Questo successo sta a significare soprattutto una cosa: anche se lentamente, sta iniziando quel necessario e inevitabile percorso che porta ad un cambiamento di mentalità, soprattutto tra i cittadini comuni, teso a scoprire la vantaggiosità di un istituto che permette di abbattere in maniera assolutamente significativa tempi e costi delle controversie». Domenico Di Michele non parla a caso di cambiamento di men-
Domenico Di Michele, rappresentante legale di ADR
talità: «A differenza di altri Paesi, oggi in Italia rimane ancora una consuetudine recarsi in tribunale per la quasi totalità di controversie, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: i processi, specie quelli civili, sono interminabili ed onerosi. Anche se chiede alle parti in causa di rinunciare comunque a qualcosa (questo è del resto il senso della mediazione), l’istituto che ci stiamo sforzando di far conoscere a tutti permette non solo la soluzione di numerose controversie in tempi brevissimi, ma contribuisce anche a decongestionare tribunali e aule di giustizia, facendo dunque un servizio alla collettività. In altre parole, la mediazione fa bene a tutto il sistema giudiziario italiano». Gli ultimi dati nazionali parlano chiaro: già oggi, oltre il 70 per cento delle mediazioni seguite da commercialisti si conclude con un accordo, con una durata media delle procedure di due mesi, mentre l’incremento del ricorso all’istituto nei primi quattro mesi del 2012 è stato pari al 120 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Cifre che si intende superare anche grazie all’allargamento della mediazione alle controversie condominiali e a quelle relative ai sinistra stradali
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» di Denia Di Giacomo
CIRILLO BILIARDI, 80 ANNI DI PASSIONE Parliamo della storica azienda di Silvi Marina che ha consacrato 4 generazioni all’amore per il biliardo, per gioco e per lavoro
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artigiano è un artista senza tempo che trasforma le sue opere in utilità, regalando al mondo pezzi unici, mai gli uni uguali agli altri, se non per l’impegno e la passione impiegati nel realizzarli. L’Italia in questo è regina, nel regalare al mondo una miriade di piccole e medie imprese che di generazione in generazione lavorano arricchendo sempre di più il nostro know how e rendendo così famoso nel mondo il made in Italy. Parliamo quindi di un’altra gemma del nostro tessuto imprenditoriale, un’azienda che da ben 4 generazioni, 80 anni circa, lavora operosa e attenta, parliamo della Cirillo Biliardi di Silvi marina. Nella Cirillo Biliardi non c’è semplicemente passione per il proprio lavoro, la Cirillo Biliardi è la passione, “Il Biliardo è la mia vita, la palla che corre veloce sul rettangolo verde, il rumore della stecca, il profumo di quell’ambiente, io vivo di biliardo”. Queste le parole di Franco Boemi, titolare della Cirillo Biliardi nonché nipote del grande campione italiano di biliardo Francesco Cirillo, ideatore della scuola abruzzese di biliardo. Franco Boemi ci accoglie nella sua struttura di Silvi, e sin dall’ingresso si intuisce il grande rispetto che questa famiglia porta avanti per salvaguardare quello che non viene definito un semplice sport, ma una vera filosofia di vita. «Io ho ereditato da mio nonno materno la passione, l’amore per il biliardo, non la solita padronanza della stecca che ogni buon giocatore può impartire al suo “figlioccio”, – ci racconta Franco Boemi –una vera
Franco Boemi titolare di Cirillo Biliardi con suo figlio Stefano
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e propria “cultura” del biliardo, una storia che parla di onestà, di onore, di responsabilità e di rispetto e che dopo di me verrà portata avanti da mio figlio Stefano». E sono proprio il rispetto e l’onore gli elementi più importanti della loro storia, un passato ben presente anche nella sala espositiva di Silvi, dove vengono mostrati veri e propri cimeli
biliardo, un vero appassionato del rettangolo verde e quando diventò Campione Italiano vincendo i Campionati Nazionali di Biliardo a Bari l’ebbrezza e l’emozione della vittoria, oltre che il successo derivante, furono tali che Francesco Cirillo lasciò il suo lavoro per cominciare la lunga strada verso quella che ancora oggi rappresenta l’attività di famiglia. La sua vita si divideva tra tornei, vittorie e riparazioni artigianali di tavoli da gioco. «Mio nonno era un uomo semplice e umile, ma dal grande carisma – ricorda Franco Boemi – sapeva radunare attorno a sé grandi folle di curiosi che si appassionavano al suo gioco ma anche alla sua persona». Poi vennero gli anni 50’ e Giuseppe Boemi ereditando la stessa passione di suo padre aprì la prima grande sala da biliardo di Pescara.
Franco Boemi nel corso di una gara
del biliardo, da un bellissimo tavolo in noce del 1600, alle tante foto in bianco e nero, alle numerose coppe vinte nel corso degli anni, coppe che raccontano storie di un Abruzzo particolare, fatto di sale da gioco dove da una partita dipendeva l’onore, fatto da gente che usciva fuori dal grande conflitto mondiale e solo allora ricominciava a vivere davvero, magari perché no, appassionandosi ad uno sport sano e competitivo come quello offerto dal tavolo verde.
Sala Biliardi Bar Cirillo a Pescara, 1935 e 1960
Ed è proprio in questo modo che negli anni 30’ Francesco Cirillo cominciò la sua fortuna. Assunto dalle Ferrovie dello Stato, Francesco Cirillo era nello stesso tempo un grande giocatore di
» Foto concesse da Cirillo Biliardi
Un’antica fabbrica di biliardi
Da allora la storia di questa azienda e di questa famiglia, si è indissolubilmente legata al biliardo, una linfa vitale che ha attratto anche Stefano Boemi, l’ultima generazione, anch’esso impegnato a portare avanti questa lunga tradizione all’insegna dell’ammodernamento e di un u rinnovato impegno in ambito costruttivo, affinché moderne tecnologie, nuovi materiali e grande attenzione al design possano far fronte ad un mercato sempre più selettivo, che cerca l’alta qualità del made in Italy abbinata alle nuove esigenze e ai gusti della vita moderna. «Le abitazioni moderne sono molto più piccole di quelle di una volta e spesso ci troviamo a dover soddisfare richieste di tavoli da biliardo che abbiano caratteristiche diverse dai soliti standard – confessa Franco Boemi - anche per quanto riguarda i materiali utilizzati, ad esempio recentemente abbiamo realizzato su richiesta un tavolo completamente trasparente con all’interno dei led azzurri per illuminarlo, un lavoro molto particolare». E’ questa la vera ricchezza del nostro tessuto economico, aziende con una lunga storia alle spalle che amano tramandare il loro know-how di padre in figlio, senza disgiungersi dai tempi ma affrontandoli con coraggio, onestà e creatività
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» a cura della redazione / In collaborazione con Fondazione ARIA
ARIA PORTA A PESCARA “RAZZA UMANA” DI OLIVIERO TOSCANI
Il 20 luglio, la Fondazione Industriale Adriatica inaugurerà a Piazza della Rinascita, la mostra del fotografo di fama internazionale. L’opera di Toscani verrà premiata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva
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mmaginate piazza della Rinascita a Pescara, più nota come piazza Salotto, diventare un vero museo a cielo aperto. Immaginate di poter camminare in una galleria di ritratti e volti, scattati dall’innovativo Oliviero Toscani per il suo “Razza Umana”, il viaggio fotografico con cui l’artista di fama internazionale ha attraversato lo stivale per documentare come stanno cambiando nell’era della globalizzazione le facce dei suoi abitanti. Immaginate un consesso di personalità tra le più creative d’Italia, conosciute in tutto il mondo, che si danno appuntamento per il Premio Territorio Abruzzo. Tutto questo sarà possibile a partire dal 20 luglio, quando nel “Salotto” della città verrà inaugurata ufficialmente la mostra del fotografo più creativo d’Italia che sarà contestualmente premiato dall’eminente critico d’arte Achille Bonito Oliva, direttore artistico del Premio Fondazione ARIA. La prestigiosa esposizione che trasformerà il volto della nostra città sarà visitabile fino al mese di ottobre, quando la giuria d’eccellenza del Premio Territorio Abruzzo, decreterà il vincitore del primo concorso fotografico promosso da ARIA. Guide d’eccezione della mostra del maestro Toscani, saranno gli studenti della facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, che, grazie ad un protocollo d’intesa stipulato tra ARIA e il preside Carlo Consani, potranno sostenere uno stage formativo proprio gestendo i visitatori della mostra fotografica. Lo spirito sinergico che anima ARIA e il territorio è testimoniato anche dalla partnership con la Fondazione PescarAbruzzo che allestirà nelle sale della Fondazione di C.so Umberto uno spazio, visitabile, sul tema. Il cuore della città, oltre che di immagini, vivrà anche di musica: una nutrita serie di eventi musicali e concerti che spaziano dal repertorio classico (pianoforte, voce, strumenti ad arco e a fiato) a quello contemporaneo (jazz, rock, pop e fusion), accompagneranno l’evento. Le performance, che si terranno tutti i giovedì, hanno l’intento di sottolineare con il linguaggio universale della musica il tema di questa prima edizione del Premio Territorio Abruzzo, traducendo in note le molteplici sfaccettature della “Razza Umana”. Gli eventi musicali sono a cura di: Nuova Scuola Comunale di Musica Montesilvano, programma musicale con gli allievi del-
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la scuola cura di Nunzio Fazzini; Contemporary Music Academy Pescara, programma musicale con gli allievi della Scuola a cura di Gianfranco Continenza; European Musicians Institute Pescara, programma musicale con gli allievi della Scuola a cura di Giuseppe Continenza; Accademia Musicale Pescarese , programma musicale con gli allievi della Scuola a cura di Alba Santangelo. A questi si affiancheranno alcuni eventi speciali, con Nunzio Fazzini (tenore), Paolo Di Sabatino (piano jazz), Giuseppe e Gianfranco Continenza (duo chitarra jazz), e Antonio Cipriani (chitarra jazz).
Achille Bonito Oliva premia “Razza Umana” di Oliviero Toscani La fotografia, come l’arte, è movimento da fermo, l’artista è un nomade mentale che si muove e si sposta non con il suo corpo ma con il peso della materia con la quale realizza le sue opere. Nella “Razza Umana”, una galleria infinita di ritratti di varia ed anonima umanità, la fotografia non è casuale e istantanea, non è il risultato di un raddoppiamento elementare, bensì di una messa in posa che complica e rende ambigua la realtà da cui parte. Oliviero Toscani nella “Razza Umana” costruisce le sue camere dello sguardo, macchine da fermo, di uno sguardo dall’alto onnipotente ed infantile capace di dominare grandi territori dove la vita pulsa nei suoi particolari e dettagli. Tali caratteri diventano la struttura visiva di un sistema astratto eppure concreto del vedere, analisi descrittiva e sintetica per qualità di uno spazio concentrato dentro i confini di una visione labirintica e nello stesso tempo familiare. In definitiva la “Razza Umana” è frutto di un soggetto collettivo, lo studio di Oliviero Toscani inviato speciale nella realtà della omologazione e della globalizzazione. Con la sua ottica frontale ci consegna una infinita galleria di ritratti che confermano il ruolo dell’arte e della fotografia: rappresentare un valore che è quello della coesistenza delle differenze. Achille Bonito Oliva
Premio territorio Abruzzo: Le mostre nelle scuole Entra in una fase clou il “Premio Territorio Abruzzo”, il primo concorso fotografico lanciato da ARIA, Fondazione Industriale Adriatica, destinato agli studenti della regione. Dopo l’esposizione virtuale delle foto scattate dai giovani partecipanti al concorso “Razza Abruzzo: 1001 lavori”, sul sito www.fondazionearia.it, i ritratti dei mestieri della nostra regione trovano una collocazione anche fisica. A partire dal mese di luglio, ARIA allestirà quattro mostre, una per provincia abruzzese. Ad aprire la nutritissima serie di eventi promossi dalla Fondazione, sarà uno dei “Borghi più Belli d’Italia”. Dal 16 al 29 luglio, l’Istituto “B.Spaventa” di Città Sant’Angelo ospiterà un primo gruppo di scatti partecipanti al concorso. I volti ritratti dagli studenti ben si connettono con un altro evento che coniuga arte, cultura e gastronomia nel consueto appuntamento estivo “Dall’Etna al Gran Sasso”, dedicato al gemellaggio tra angolani e nicolositi. Per il secondo appuntamento, dal 26 agosto fino al 9 settembre, ci si sposta nella provincia de L’Aquila. Sarà l’istituto turistico “A. Argoli” di Tagliacozzo, un altro dei “Borghi più Belli d’Italia”, a ospitare la mostra. La cittadina è terra di numerosi appuntamenti culturali e, proprio in concomitanza con l’esposizione, sarà possibile prendere parte alla manifestazione cinematografica “Tagliacozzo Film Festival”, e al prestigiosissimo “Festival Internazionale di Mezza Estate” che prevede spettacoli di danza, musica e teatro. Aprirà i battenti il 1 settembre e li chiuderà il 15, la mostra teramana del “Premio Territorio Abruzzo”. L’esposizione verrà allestita presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Delfico – Montauti” di Teramo, la più antica istituzione scolastica della città, che affonda le sue origini nel 1813. A curare la mostra fotografica legata al Premio della Fondazione Aria sarà l’indirizzo della Comunicazione dell’Istituto. Per ammirare gli scatti dei ragazzi della provincia di Chieti, bisognerà aspettare il 5 settembre. L’esposizione, allestita dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Vittorio Emanuele II”, di Lanciano verrà ospitata nella splendida cornice del Teatro Diocleziano. Il tutto in concomitanza con la famosa manifestazione “Il Settembre lancianese”, appuntamento pregno di attività dal sapore ludico e insieme sacro. Tutti gli allestimenti saranno curati da alcuni studenti degli Istituti superiori ospiti. I ragazzi, nei panni di guide, condurranno i visitatori a cogliere sui ritratti in mostra le caratteristiche dei volti d’Abruzzo. Ogni esposizione sarà sottolineata e accompagnata da vari eventi musicali
TERRITORIO ABRUZZO
Premio Fondazione Industriali Adriatica Tema edizione 2011/2012 Razza Abruzzo 1001 Lavori Direzione artistica Achille Bonito Oliva Autore internazionale 2011/2012 Oliviero Toscani Giuria artistica Mario Botta Elio Fiorucci Silvia Evangelisti (Arte Fiera Bologna) Anna Mattirolo (Maxxi Roma) Marisa Galbiati (Politecnico Milano) Carmen Andriani (Università Pescara)
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» di Marcella Pace
Con “Nasinsù” la cultura passa dall’intrattenimento L’associazione culturale con sede pescarese ma estesa in tutta Italia è l’unica in tutto il Paese a gestire in autonomia Musei per Bambini itineranti
Uno degli eventi organizzati da Nasinsù
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na volta caricata la pagina del sito www.nasinsu.it, la prima cosa che salta all’occhio, oltre a brillanti colori e tenerissime foto, è la frase del filosofo ateniese Platone “la conoscenza nasce dalla meraviglia”. Pensiero questo, che racchiude perfettamente ciò che ha mosso, due sorelle, Alessia e Laura Fusco, le menti di “Nasinsù”, l’unica realtà in Italia che gestisce e progetta autonomamente musei itineranti. Alessia, project manager, dopo una laurea in architettura presso l’Università degli Studi di Firenze nel 2001 con specializzazione
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nella “progettazione di strutture per la degenza ospedaliera pediatrica”, si dedica prima ad esperienze estere e alla collaborazione con realtà europee accreditate, e poi nel 2003 progetta la prima mostra gioco in Italia per offrire ai bambini l’opportunità di crescere al passo dei piccoli cittadini europei. Laura, invece, responsabile della comunicazione e della gestione degli eventi, dottoressa in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Firenze nel 2001, nel 2004 intraprende uno stage formativo in “gestione dei Musei dei Bambini” presso il Los Angeles Children’s Museum. Divenuta giornalista, dopo aver frequentato la scuola di
eventi di promozione della sicurezza, salute e prevenzione negli specializzazione per Giornalisti al Polimoda di Firenze, gestisce ambienti di vita e di lavoro, grazie ad un sodalizio instaurato le collaborazioni con i Musei dei Bambini all’estero. con l’Inail ormai nel 2004. Fiore all’occhiello dell’associazione, Con sede a Pescara, quest’associazione culturale, nata nel che ha colto l’importanza di sensibilizzare lavoratori, casalinghe, 2003, opera per la diffusione della cultura attraverso l’intratbambini, adolescenti e pensionati, insomma un pubblico che tenimento, lavorando e promuovendo la sua filosofia in quasi va dai 3 agli 80 anni, verso la cultura della sicurezza, è la tutte le regioni italiane, dalla Val d’Aosta, al Trentino Alto Adige; campagna di prevenzione “la sicurezza non ha età”. A questo dall’Umbria, al Lazio e fino alle isole Sicilia e Sardegna. Punto progetto si affianca “Patatrac! Gioca in Sicurezza”, il percordi forza di “Nasinsù” è senza dubbio l’esclusività del metodo so ludico-didattico che accompagna i visitatori alla scoperta dei hands on, la capacità di apprendere tramite l’esperienza diretta. pericoli in ambiente domestico, all’interno Un criterio ispiratore e comune nelle organizzazioni culturali estere che “Nasinsù” Un esempio di casa di una casa a misura di bambino. E ana misura di bambino cora “la sicurezza tra i banchi di scuola”, pratica e diffonde nel territorio nazionale. “la sicurezza in platea”, quella su strada, Protagonisti indiscussi di questa iniziativa grazie a “Ludobus”, un camper, attrezzato in origine erano i bambini, ma la filosofia con istallazioni-gioco che raggiunge piazze, dell’apprendimento attraverso la sorpresa e parchi, spazi pubblici e privati e grazie a la meraviglia si estende facilmente anche “Go!Go!Guido!”, un circuito sulla sicurezza al mondo degli adulti. Ecco che la mission di “Nasinsù” diventa quella di stimolare la curiosità e l’apprendimento, permettendo ai piccoli e agli adulti di sprigionare la loro creatività. Sono tantissime le attività promosse da quest’associazione culturale. “I musei dei Bambini”, nati alla fine del 1800 a Brooklyn per valorizzare il talento creativo dei più piccoli, approdano in Italia, in versione itinerante, proprio grazie a queste due ragazze che hanno ottenuto il patrocino dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, diventando anche membri di Hands On! Europe, di ACM- Association of Children’s Museum e di Ecsite -European Network of Science Centres and Museum. “Nasinsù” progetta e realizza le installazioni commissionate da Enti Pubblici e Privati curandone tutti gli aspetti, dal layout, all’immagine, alla comunicazione, alla gestione fino alla formazione del personale. I bambini imparano la sicurezza in strada con Ludobus I progetti che promuovono queste due sorelle toccano i più vari temi. Ci sono gli esperimenti con l’acqua per conoscere i suoi infiniti impieghi, combattere lo spreco e seguire i suggerimenti stradale, per imparare le regole da rispettare al volante, in bici, per adottare uno stile di vita “H2O friendly”, grazie al progetto sui pattini e a piedi. “H2Giò”, oppure “L’acqua delle meraviglie”, un viaggio alla scoA tutti questi progetti operativi, “Nasinsù” affianca anche l’aspetperta del bene più prezioso, articolato attraverso la storia dei to editoriale, attraverso la collana della prevenzione, “Nando personaggi animati stanchi di assistere allo spreco e all’inquinail telecomando”, “Dario il lampadario”, “Teresa il copripresa” e mento dell’acqua. In tempi di crisi, diventa importante insegna“Ferruccio il ferro da stiro”, un giallo per bambini che racconta re ai bambini e forse anche agli adulti il valore dei soldi. Con la cultura della sicurezza in casa. quest’obiettivo arriva “Gruzzolino”, dove bancomat, casseforti e Insomma, queste due ragazze sono riuscite a coniugare grabanche diventano a misura di bambino e con l’ausilio di una zie alla loro creatività, sicurezza, prevenzione, salute, cultura “macchina del tempo” i visitatori, catapultati nel futuro, conoscee intrattenimento per fare restare tutti a bocca aperta anzi con ranno i frutti dei piccoli risparmi. “Nasinsù” Pioniere grazie a tantissimi progetti, “Nasinsù” è specializzata in
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» Foto concesse e auorizzate da “Nasinsù”
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Âť di Elisa Di Venanzio
Shopper bags e t-shirt realizzate dallo studente Matteo di Renzo dellâ&#x20AC;&#x2122;Istituto dâ&#x20AC;&#x2122;Arte Bellisario-Misticoni di Pescara
Benvenuti al museo
Il progetto di rilevanza nazionale, ha visto coinvolti 1650 studenti, che hanno potuto confrontarsi con il mondo del lavoro collaborando presso musei, siti archeologici e beni storico-artistici
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Da sinistra l’Assessore Marco Russo, il Soprintendete Andrea Pessina, il dirigente del Ministero per i Beni Culturali Mario Andrea Ettorre ed Antonella Casciano coordinatrice del progetto durante la conferenza di presentazione del progetto che si è tenuta nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Villa Frigerj di Chieti
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nche quest’anno, in occasione della XIV Settimana della Cultura ad aprile la Direzione Generale per la valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha riproposto “Benvenuti al Museo” un progetto nazionale che ha coinvolto oltre 1650 studenti in tutta Italia in un’esperienza di alternanza scuola-lavoro che li ha visti protagonisti presso musei, siti archeologici e beni storico-artistici. Un’occasione eccezionale per conoscere, comunicare e vivere i luoghi della cultura del proprio territorio, che nella nostra regione ha visto la partecipazione di 15 studenti di alcuni istituti superiori della provincia di Chieti e Pescara, supportati dai Servizi Educativi della Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo, diretti da Loredana D’Emilio, che hanno avuto la possibilità di sviluppare e potenziare le competenze specifiche apprese nelle aule scolastiche con esperienze sul campo. In particolare, i ragazzi hanno preso contatto con il complesso mondo del museo tramite una formazione iniziale curata dagli educatori delle associazioni Oltremuseo e Mnemosyn e dai docenti e si sono suddivisi i compiti in base ai diversi indirizzi di studi: gli studenti del Liceo Classico “G. B. Vico” sez. Ling. e dell’IIS “F. Galiani” si sono trasformati per una settimana in guide museali e, grazie alla padronanza raggiunta nella divulgazione al grande pubblico dei beni culturali, hanno attratto oltre mille visitatori. Parallelamente alcuni allievi dell’Istituto d’arte di Pescara hanno creato dei gadgets, t.shirts e shopper bags personalizzate con immagini-icona di ciascun museo reinterpretate con fantasia e humor, attraverso i codici linguistici dell’arte contemporanea da proporre ai visitatori nei bookshops. Oltre ai percorsi riguardanti i due musei archeologici e il sito dei tempietti romani, le visite guidate hanno interessato anche il museo Barbella, nel cuore del centro storico, scrigno d’arte spesso però offuscato dalle altre realtà museali della città, nel quale sono esposti, tra l’altro, gli affreschi staccati dalla chiesa di San Domenico e dalla Cattedrale, che è attualmente privo di un’offerta formativa per
» Foto concesse dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo
il pubblico scolastico e di percorsi di visita per gli adulti. La presenza a Chieti di Mario Andrea Ettorre, direttore della Direzione per la valorizzazione del patrimonio culturale, che in occasione della presentazione del progetto ha voluto incontrare personalmente i ragazzi, ha acceso i riflettori nazionali sulla realtà teatina che vanta nel panorama italiano grazie all’opera dei Servizi educativi della Soprintendenza un consolidato e sistematico rapporto con le scuole supportato da forme di partenariato con gli Enti locali. In questo caso di indubbio valore per la buona riuscita dell’iniziativa è stato il contributo finanziario dell’Assessorato al Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Chieti rappresentato da Marco Russo. «Il progetto “Benvenuti al museo” - ha commentato Ettorre- con l’occasione della Settimana della Cultura , persegue l’obiettivo prioritario di rendere i ragazzi protagonisti dell’attività di accoglienza e di orientamento destinata a visitatori italiani e stranieri con la speranza di favorire e di incrementare l’accostamento degli studenti delle scuole superiori al patrimonio culturale attraverso il “richiamo” dei loro coetanei, soprattutto in considerazione del fatto che è una fascia di pubblico generalmente distante dalle realtà museali. Sia gli strumenti formativi utilizzati che i risultati raggiunti con i numerosi studenti che sono usciti dalle aule per riversarsi nei tre musei interessati dal progetto, fanno ben sperare nel successo di questa iniziativa sulla quale a livello di comunicazione, ho molto investito. Trovo inoltre molto originale il contributo degli studenti abruzzesi che hanno realizzato una serie di gadget per il pubblico giovanile studiati per un ipotetico merchandsing presso i bookshops dei tre musei teatini, idee progettuali interessanti alle quali potrebbe guardare l’imprenditoria locale». Molto soddisfatto dei risultati anche il soprintendente d’Abruzzo Andrea Pessina che dal suo insediamento ha promosso molteplici iniziative nel campo della didattica museale con l’intento di ravvivare la curiosità del pubblico scolastico per non assister più allo spettacolo di greggi riottose di studenti che si trascinano nei musei desiderose di guadagnare presto l’uscita
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» di Denia Di Giacomo
C’
è aria di cambiamento nel nostro territorio, un cambiamento che vede nelle piccole comunità il vero motore trainante per il futuro, nel quale tipicità, tradizioni, servizi ma anche strategie di sviluppo, faranno da sfondo ad una crescita equilibrata e rispettosa delle potenzialità di ogni luogo, una soft economy, ovvero uno sviluppo dolce che va incentivato e promosso. E’ questa la filosofia dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, che attualmente conta 170 Comuni aderenti e numerosi enti pubblici e organismi territoriali, un numero in continuo aumento che vedrà probabilmente raggiunta la soglia dei 200 comuni entro la fine dell’anno. Borghi Autentici è un’associazione politicamente indipendente, aperta ad ogni soggetto pubblico e privato che abbia voglia di impegnarsi su iniziative di sviluppo mirate alla valorizzazione delle risorse e delle identità locali, ispirate ai principi di sostenibilità e tutela della biodiversità dei territori. Scopo primario dell’associazione è quello di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali generando prospettive di sviluppo e stimolando l’insediamento di nuove iniziative. Ma spesso le piccole comunità non possono farcela da sole a sostenere i costi e le sfide del futuro, ecco quindi l’esigenza di creare una rete di sostegno, che possa dar modo di partecipare a progetti che altrimenti andrebbero persi, come spesso accade per alcune iniziative in ambito europeo. L’Abruzzo, con 35 comuni iscritti, è una delle regioni che ha maggiormente aderito e questa associazione, il suo delegato è Angelo D’Ottavio, assessore della Provincia di Pescara allo Sviluppo Territoriale e carica che maggiormente conta in questo caso, sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore. Lo abbiamo intervistato.
L’antica torre di Pescina (AQ)
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NON È
BORGO SE NON È AUTENTICO... Parliamo dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, una rete, un club di prodotto e un grande sprone per la soft economy, in Abruzzo 35 i comuni aderenti. Abbiamo intervistato il suo delegato regionale, l’assessore provinciale nonché sindaco di San Valentino, Angelo D’Ottavio
intervista a Angelo D’Ottavio delegato regione Abruzzo dell’Associazione Borghi Autentici
Qual è il vostro trend di crescita
Come si differenzia Borghi Autentici dalle altre associazioni di questo genere? «Senza voler peccare di presunzione credo che attualmente Borghi Autentici
e partecipazione? «Per fine anno saremo circa 200 comuni iscritti. Quando sono stato eletto responsabile per l’Abruzzo nel 2010, nella nostra regione c’erano solo 15 comuni iscritti, dopo 18 mesi eravamo già 35, l’ultimo ad aver aderito è il Borgo di Montepagano - frazione di Roseto degli Abruzzi -. Questi numeri confermano che c’è molta voglia di partecipare, cambiare, fare rete e impegnarsi». Quali sono le iniziative prossime? «Intanto dal 3 al 5 agosto a Fara San
Una veduta panoramica di San Valentino in Abruzzo Citeriore
sia un’associazione unica nel suo genere. Il perché risiede nelle sue stesse fondamenta, noi non facciamo marketing, non facciamo semplice promozione del territorio…noi “facciamo”, voce del verbo “fare”, è questo il nostro unico obiettivo. Vogliamo creare una rete di territori i cui protagonisti siano le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali, ma solo quelli che hanno davvero voglia di crescere creando servizi e sviluppo. Di fatto siamo una PMC, Product Managemnet Company, ma per far vincere, in Abruzzo, una PMC Borghi dovremmo unire tutti i marchi e i club comprendendo tutti, Città dell’Olio, Città del vino, Borghi più Belli etc…».
Martino avverrà la celebrazione della festa nazionale, un evento importante per conoscersi e farsi conoscere. Poi tra le tante iniziative concrete ci sono ad esempio la REIMPORETAIL, un progetto nel quale cui siamo partner, che usufruisce dei finanziamenti europei e che punta a mettere a sistema iniziative pilota di sostegno alle piccole attività commerciali e artigianali dei Borghi. Un altro bel progetto è E-BAI, grazie al quale si vogliono utilizzare soluzioni ICT per offrire a tutti i cittadini dei Borghi servizi di ogni genere, dalle emissioni dei certificati alle informazioni etc… naturalmente in modalità informatica. Sono anche previsti numerosi e utili
servizi alle imprese che si accostano alle pubbliche amministrazioni, anche questo è un modo nuovo e utile per rendere più vivibili le nostre comunità». Qual è la filosofia di un Borgo Autentico e le caratteristiche deve essere possedute per entrare nel club? «A noi piace la definizione di comunità “ospitale”, ad esempio per noi il turista è un cittadino temporaneo e come tale gli vanno offerti tutti i servizi di cui usufruiscono gli altri. I comuni iscritti a Borghi Autentici sono tutti all’interno del circuito nazionale ResTipica, un progetto di marketing territoriale nato per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici locali intesi come beni culturali. Alla base di tutto c’è il concetto di “autentico”, un termine che ho amato da subito e che racchiude tutta la filosofia di questa iniziativa. Certamente la comunità che vuole entrare nel club deve possedere un borgo, inteso come insediamento che racconti storia, tradizioni, arte, esperienze, ma il vero lavoro inizia dopo l’adesione, con la realizzazione dei nostri progetti. Fara San Martino
Potremmo certamente affermare che il borgo che aspira a diventare “autentico” deve avere amministratori che non si sentono arrivati e che (come recitiamo nei nostri motti) “ce la vogliono fare”»
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seminari&convegni » di Martina Luciani
ABRUZZO VERSIONE 2.0: GIANNI CHIODI INCONTRA I CITTADINI Il governatore della Regione Abruzzo a Lanciano per illustrare il lavoro di risanamento economico fatto in Abruzzo
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opo l’incontro pubblico di Teramo lo scorso 18 maggio, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi approda a Lanciano per parlare di Economia Lavoro Sviluppo. L’Abruzzo ha ridotto il debito, ora riduce le tasse. Raggiunto il pareggio di bilancio nella sanità, tagliati i costi della politica e ridotto il debito di oltre 800 milioni di euro. Un programma di risanamento e di sviluppo necessario per salvare l’Abruzzo dal baratro dei debiti e delle inefficienze. Alla luce di questi risultati, il presidente Chiodi, il 22 giugno presso l’Auditorium Diocleziano di Lanciano, ha presentato un’analisi lucida e precisa dei dati economici dell’Abruzzo con il giornalista e direttore del quotidiano “Il Tempo”, Mario Sechi. «Abruzzo in controtendenza rispetto alla situazione nazionale. Pronti a tagliare le tasse agli abruzzesi dopo la riduzione del debito. I numeri parlano chiaro. Grazie a una buona amministrazione siamo riusciti a fare quello in cui, purtroppo, Monti finora ha fallito. Gli abruzzesi sanno comprendere tutto questo anche se siamo stati costretti a fare scelte
molto spesso impopolari». Così è intervenuto il Governatore sull’attuale situazione economica regionale. Il Direttore Sechi ha invece introdotto un’interessante analisi sullo scenario globale e quindi, sulla crisi economica interna e internazionale sottolineando l’efficacia del risanamento portato avanti dalla Regione Abruzzo in questi tre anni. Su questa scia, Chiodi ha poi illustrato il percorso di recupero, evidenziando come l’Abruzzo, nel 2007, fosse la Grecia d’Italia e come oggi la nostra regione abbia ridotto l’indebitamento di circa il 14 % pari a 800 milioni di euro ed è tra le sole cinque regioni in Italia ad aver registrato un avanzo di bilancio con Lombardia, Veneto, Umbria e Marche e presenta un bilancio in equilibrio. «Oggi l’Abruzzo non è più la regione con la più alta tassazione. Ha un bilancio in equilibrio e solo sei regioni in Italia hanno tasse più basse. Ha tagliato sprechi e privilegi, passando da regione indebitata, o meglio regione canaglia, a regione virtuosa fino a diventare più forte e più credibile» ha infine concluso il presidente Chiodi. Ora la diminuzione delle tasse ce l’aspettiamo davvero
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Un momento del convegno
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seminari&convegni » di Denia Di Giacomo
CONFINDUSTRIA PESCARA: L’IMPEGNO SI RINNOVA Si è svolta l’Assemblea Generale dei Soci dell’Unione Industriali della Provincia di Pescara, dati non incoraggianti e aziende in grave crisi, è arrivato il momento della svolta
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i è svolta a Pescara l’assemblea generale dei soci dell’Unione Industriali della Provincia di Pescara. Tra gli ospiti presenti Antonella Mansi, vice presidente di Confindustria e il professor Giuseppe Di Taranto, economista Luiss e noto opinionista. L’assemblea, come di consueto, è stato un momento di fondamentale importanza per riflettere non solo sulle attività svolte dall’Unione degli Industriali della provincia adriatica, ma anche per esplicitare e discutere l’attuale condizione economica in cui versa la nostra regione e l’intera Italia, in una congiuntura economica estremamente critica che vede interessato l’intero mondo occidentale. Il discorso del presidente Enrico Marramiero ha delineato chiaramente un quadro ancora difficile e per certi versi drammatico. «La zavorra italiana continua ad essere la bassa produttività del lavoro. – Ha dichiarato durante il suo discorso il presidente Marramiero - Le leve su cui intervenire sono quindi conoscenza, concorrenza, burocrazia e partecipazione al lavoro. Le imprese possono cercare così la propria strada verso la ripresa, ma hanno bisogno di una politica eco-
» Foto di Vincenzo Sulpizio
Un momento dell’assemblea di Confindustria Pescara
nomica che affronti le principali emergenze. In questa direzione per il nostro Paese, insieme al nostro presidente Giorgio Squinzi, continuiamo a segnalare con forza come prioritaria la riforma della PA a tutti i livelli e un drastico alleggerimento del carico fiscale per le imprese. Nel confronto Europeo l’Italia anche dopo le riforme resta tra i Paesi con la pressione più alta sul reddito da imprese (31,4 per cento, contro una media europea del 26,1)». Anche riguardo al panorama regionale Marramiero ha espresso pareri e dati preoccupanti: «Dopo una lieve ripresa nel 2010, nel 2011 anche l’economia regionale ha mostrato segni di cedimento. ..Anche la recente indagine Cresa sul primo trime-
stre 2012 conferma risultati non incoraggianti a livello regionale, e i dati non migliorano se riferiti all’occupazione, soprattutto in ambito giovanile». E’ in questo contesto che si inserisce l’impegno di Confindustria «Siamo fermamente avviati sulla strada del cambiamento -ha proseguito Marramiero- offrendo alle nostre imprese strumenti operativi e concreti per nuovi modelli di business. Sappiamo che il soffocante peso della pressione fiscale e i ritardati pagamenti della PA hanno portato alcuni imprenditori in difficoltà a prendere decisioni estreme e drammatiche. Confindustria Pescara non può e non deve restare in silenzio dinanzi a questi episodi»
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seminari&convegni » di Eleonora Lopes
“D
ecapitati - Perchè abbiamo la classe dirigente che non meritiamo”. Se lo è chiesto Giovanni Floris, giornalista e conduttore TV di Ballarò su RAI 3, e dalle sue riflessioni ne è nato un libro. E partendo proprio da questo libro, la neonata associazione “Abruzzo Moderno” ed il Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Chieti hanno pensato di ideare un convegno, invitando
Gli ospiti intervenuti al dibattito
proprio l’autore, Floris. Al centro della discussione: il futuro delle classi dirigenti in Italia. Oltre all’autore sono intervenuti: Mauro Angelucci, presidente Confindustria Abruzzo, Sergio Baraldi direttore quotidiano
Il futuro delle classi dirigenti in Italia Di questo e molto altro si è discusso in un convegno promosso dalla neonata associazione “Abruzzo Moderno” ed il Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Chieti. Ospite d’onore, il conduttore di Ballarò Giovanni Floris D’Ercole, vescovo ausiliare de L’Aquila e Riccardo D’Alessandro, presidente Giovani di Confindustria Chieti. A coordinare i lavori, Alessandra Rossi, presidente “Abruzzo Moderno” e past president Giovani Imprenditori
Il pubblico presente alla CCIAA di Chieti
Il Centro, Rodolfo De Laurentiis, consigliere d’amministrazione RAI e presidente onorario dell’associazione “Abruzzo Moderno”, monsignor Giovanni
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Confindustria L’Aquila. Dopo i saluti del padrone di casa, Silvio Di Lorenzo presidente della CCIAA di Chieti, dove si è svolto l’evento, ha preso la pa-
rola Riccardo D’Alessandro: «Si tratta di un’occasione unica di confronto visto che il nostro Paese vanta un grigio primato che vede i potenti italiani al primo posto in Europa per anzianità. Eppure il segreto del successo sembrano averlo i giovani: recenti indagini di Confindustria rilevano che il 33% degli imprenditori under 30 ha un’azienda in crescita contro una media nazionale del 10%, inoltre il 40% dei giovani imprenditori ha aumentato il suo fatturato nell’ultimo anno, nonostante la crisi». «Da anni leggiamo fosche previsioni sul limiti della crescita – ha continuato Alessandra Rossi- La realtà mostra che, nonostante una crisi economica dura come quella recente, il mondo continua a crescere. Ma per crescere serve leadership.
Il giornalista Giovanni Floris
Leadership è anche coraggio di fare scelte di cui si beneficerà solo in futuro. Nei periodi in cui manca leadership la società ristagna: il progresso avviene quando persone capaci e coraggiose accettano la sfida del cambiamento». Poi è stata la volta dell’on. De Laurentiis: «La sfida più grande che questo Paese e questa Regione devono affrontare, è la credibilità della classe politica, ricucire quel baratro tra la gente e una classe politica che non è più capace di essere interprete degli interessi e delle necessità del popolo. Oggi il tema è quello di come costruire una Regione che è in grado di riavviare la macchina, il suo motore, di riuscire a crescere, attirare nuove imprese, fare le riforme strutturali di cui necessita e che da
» Foto concesse da Confindustria Chieti
troppo tempo sono state pericolosamente rimandate. Manca, insomma, un grande progetto all’interno del quale ricollocare idee, sensibilità diverse, la voglia di fare, la laboriosità che è nel nostro DNA».
partenza, con i soliti problemi endemici: corruzione dilagante e cittadinanza abbandonata a se stessa. La crisi ci restituirà un’Italia diversa, nella classe politica e nelle istituzioni. Sarà una situazione difficile che la-
Da sinistra, Monica Petrella e Alessandra Rossi di Abruzzo Moderno, Giovanni Floris e Riccardo D’Alessandro
A chiudere i lavori, il giornalista Giovanni Floris: «Ho scelto il titolo “Decapitati” – ha concluso Floris – perché a vent’anni da Tangentopoli siamo al punto di
scerà, però, spazio al merito, a chi saprà farsi avanti, al nuovo. Nessuno può sapere chi siederà al comando, potrebbe essere uno di noi»
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seminari&convegni » di Laura Federicis
TPL, Unico o Tanti?
Il nodo del Trasporto Pubblico Locale discusso in un incontro a Confindustria Pescara promosso dall’Anav Abruzzo
Il tavola dei relatori
“U
nico o Tanti? Il nodo del Trasporto Pubblico Locale” ecco il quesito che significativamente Anav Abruzzo, nella persona del presidente Sandro Chiacchiaretta, ha posto alla politica, agli imprenditori, operatori ed enti coinvolti nella creazione di un nuovo modello di organizzazione e gestione del trasporto pubblico locale. «È difficile realizzare un unico bacino. Come si può pensare –ha dichiarato Chiacchiaretta– di mettere insieme le esigenze di un cittadino della Val Vibrata con quelle di uno della Val di Sangro? L’Abruzzo ha zone territoriali non omogenee e con interessi diversi, sia dal punto di vista della mobilità che da quello amministrativo». Il convegno, or-
» Foto di Walter Cordisco
ganizzato in collaborazione con Anav nazionale e Confindustria Pescara si è aperto con il saluto di Silvano Pagliuca, componente Comitato di Presidenza Confindustria Pescara, che ha introdotto l’intervento del prof. Andrea Boitani dell’Università Cattolica di Milano. Il professore ha evidenziato come affidare la gestione del servizio al mercato sia il metodo più efficiente per garantire servizi efficaci e ottimizzazione dei costi, aspetti che concorrono entrambi a tutelare il cittadino. Giuseppe Vinella, presidente di ANAV Nazionale, ha evidenziato le problematiche che attanagliano le imprese del settore: caro carburante, alti costi di manutenzione dei mezzi, regole in continuo cambiamento che non permettono di programmare investimenti.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Rai Nino Germano mentre le conclusioni sono state affidate al presidente della Giunta Regionale Gianni Chio-
Il presidente Anav Abruzzo Sandro Chiacchieretta, intervistato dal giornalista Rai Nino Germano
di che ha dichiarato: «La fusione si realizzerà solo in presenza di progetti che non vadano ad aumentare i costi per la Regione ed indirettamente le tasse per i cittadini abruzzesi»
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La consegna degli attestati al termine del corso
seminari&convegni » di Laura Federicis
Dirigenti in FormAZIONE Gli imprenditori di Confindustria Pescara come generatori di valori ed identità
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ltre 20 gli iscritti al corso di formazione che si è svolto in Confindustria Pescara riservato agli imprenditori con cariche associative, deleghe e incarichi di rappresentanza, Presidenti e Consiglieri di Sezioni e Gruppi dell’Associazione. Alla sua seconda edizione, questo progetto di Confindustria Pescara, tra i primi in Italia nel suo genere, ha inteso creare un percorso formativo e informativo gratuito che ha favorito lo scambio di idee e creato consapevolezza associativa, cementando le relazioni. Il tutto fondendo due linee tematiche importantissime per gli imprenditori di oggi: potenziamento delle personali competenze manageriali e maggiore conoscenza del Sistema Confindustria. In quattro incontri a carattere
specialistico si è dato vita ad un laboratorio con il compito di sviluppare nei partecipanti le capacità ma anche la consapevolezza necessarie a gestire al meglio le responsabilità che derivano dal loro ruolo di leader in impresa e in Associazione. Ecco i temi che hanno suscitato più interesse tra gli imprenditori, affrontati con il supporto di formatori professionisti: come trasformare l’attuale crisi in un’opportunità di sviluppo e innovazione e in che modo raggiungere gli obiettivi e migliorare le performance attraverso il Coaching e l’Intelligenza Emotiva (curato da Angelo Bonacci), Comunicazione Efficace e Public Speaking (in aula Alessandro Addari), il Customer journey ovvero come sviluppare nuovi prodotti e servizi e restare in contatto con i clienti ottimizzando la gestio-
ne del tempo, la conduzione di un team, l’assegnazione degli obiettivi (con Andrea Merlino). A conclusione dell’iniziativa, il presidente Enrico Marramiero ha dichiarato: «Nel dialogo sviluppato con gli imprenditori partecipanti abbiamo avuto la soddisfazione di sentire affermare che Confindustria Pescara “non è un club ma una community, in cui anche l’ultimo arrivato può portare proposte ed idee”, “è un contesto in cui sentirsi protagonisti con gli altri” e ancora “è un moltiplicatore di contatto” “che offre opportunità di imparare sempre qualcosa di nuovo e apre la mente anche per future attività professionali”. Il nostro posto è accanto agli imprenditori. Confindustria Pescara resterà sempre la loro casa: una associazione per condividere, costruire e sentirsi uniti»
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seminari&convegni » di Eleonora Lopes
Salvatore Santangelo, ideatore dell’evento, Antonio Centi, presidente Anci Abruzzo, e Laura Tinari, vice-presidente Gruppo Giovani Confindustria L’Aquila e coordinatrice del dibattito
L’Aquila
start up city
I giovani come i soli capaci di leggere il futuro sono stati al centro di un dibattito sul tema dell’innovazione e dell’imprenditorialità diffusa
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dati Istat diffusi nei giorni scorsi in merito all’occupazione giovanile hanno dato l’opportunità di contestualizzare meglio l’incontro “L’Aquila start up city – Innovazione e imprenditorialità diffusa per la rinascita della nostra Città”. L’Istat fotografa un’Italia in forte
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difficoltà su questo tema, rilevando che il fenomeno oggi ha raggiunto il record del 36,2%. Se, nonostante ciò, è la Spagna ad avere in Europa la maglia nera, in Italia il dato assume una caratterizzazione ancora più drammatica perché «il nostro Paese possiede la maggiore percentuale di giovani che
non fanno tre cose: non studiano, non lavorano, tanto meno sono in cerca di un’occupazione» ha sottolineato Salvatore Santangelo, ideatore dell’evento, che ha avuto la capacità di mettere intorno allo stesso tavolo alcuni dei maggiori professionisti del mondo del fare impresa, accademico e istitu-
zionale. “L’Aquila start up city” è stato un momento di riflessione, organizzato dall’associazione “L’Aquila che Rinasce”, impegnata da tempo nella creazione di spazi di discussione sui temi fondamentali per la rinascita del nostro territorio, da H-Farm, il più grande incubatore d’impresa privato italiano, a capo anche dell’associazione “Start up Italia” voluta dal ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, e dai GI Confindustria L’Aquila, che come movimento lavorano su queste tematiche con l’obiettivo di fare proposte concrete. Nel corso del dibattito si è voluto disegnare un percorso in grado di attivare un circuito virtuoso tra creatività, innovazione e territorio e riportare al centro del dibattito la necessità di creare una nuova cultura d’impresa, capace di trasformare i giovani in protagonisti del proprio
Maurizio Rossi, co-fondatore di H-Farm
findustria L’Aquila e coordinatrice del dibattito, rivolgendosi al sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente ha detto: «noi le chiediamo di mettere coraggio nelle scelte, vorremmo che lei qui oggi prendesse l’impegno
Il pubblico presente in sala
futuro. Dopo il saluto del vescovo ausiliare Mons. Giovanni D’Ercole, sono stati aperti i lavori. Laura Tinari, vice-presidente Gruppo Giovani Con-
» Foto di Cristian Nuvolone
di aprire la città e di lasciarsi contaminare dalle eccellenze, magari mutuando quanto fatto in altri luoghi». Su come si possa lavorare per creare le condi-
zioni per il passaggio dall’idea all’impresa è intervenuto Pierluigi Panunzi, presidente GI Confindustria L’Aquila, «è necessario creare quell’ambiente per cui i giovani non abbiano paura, anzi percepiscano il fare impresa come un’opportunità. Ma il nodo cruciale sta nella difficoltà di accesso al credito e nella burocrazia che rende le start up sempre più proibitive per i giovani d’oggi». Storie vincenti di start-up sono state raccontate da Giorgio Heller, presidente Fondazione Roma Capitale Investement, che ha riunito importanti partner che hanno creduto nel progetto di investimento e sviluppo per Roma Capitale e che oggi potrebbe diventare un modello che guardi anche a L’Aquila; da Ernesto Lombardi, creatore di Aidyourcity, esempio di successo di partecipazione e cittadinanza attiva; da Alberto Manelli, direttore generale dell’Istituto nazionale economia agraria, che ha
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seminari&convegni
Pierluigi Panunzi, presidente Gruppo Giovani Confindustria L’Aquila, e Laura Tinari
Giorgio Heller, presidente Fondazione Roma Capitale Investement, e Maurizio Milan, direttore di “Digital Accademia”
Massimo Cialente, sindaco della Città di L’Aquila, ed il vescovo ausiliare Mons. Giovanni D’Ercole
ricordato la vocazione sociale dell’Italia e le potenzialità dell’imprenditorialità sociale a bassa intensità di capitale. Del ruolo della formazione nella creazione del giovane aspirante imprenditore ha parlato Maurizio Milan, direttore di “Digital Accademia”, una sorta di scuola di formazione sui temi dell’innovazione legata ad H-Farm. «Manca, anche all’interno della grande azienda italiana, il senso del fare rete. Da qui nasce l’esigenza di fornire strumenti e affiancamento nella creazione di impresa». Al dibattito hanno partecipato anche Massimo Cialente, sindaco della città di L’Aquila, Antonio Centi, presidente Anci Abruzzo, ed Agostino Del Re, vice-presidente Camera di Commercio di L’Aquila. A chiudere l’incontro è stato Maurizio Rossi, co-fondatore di H-Farm, la cui figura, professionalità e personalità a molti dei giovani presenti hanno ricordato Steve Jobs. «Personalmente -ha esordito- mi fa piacere essere in questo luogo così duramente colpito. L’Aquila ha il dovere di rinascere ed è “condannata” a farlo con start up basate su innovativi modelli di business. Noi vi saremo vicini nel favorire il loro sviluppo, ma il segreto è nella passione che anima i futuri imprenditori, giovani innovatori che si mettono in gioco per disegnare il mondo di domani». Rossi ha sottolineato come solo i giovani abbiano la capacità di vedere le cose per come dovrebbero essere. Vederle in prospettiva. In breve il senso del suo intervento è stato: spazio ai giovani perché il Paese invecchia!
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seminari&convegni » di Martina Luciani
GROM: IL GELATO PIÙ BUONO DEL MONDO Al Polo Museale di Lanciano, Guido Martinetti, uno sprone per i giovani d’oggi ad affrontare il futuro con uno spirito nuovo
Un momento dell’incontro svoltosi a Lanciano
U
na grande amicizia. Un grande sogno, una grande impresa. A raccontarci tutto questo è stato Guido Martinetti, socio fondatore insieme a Federico Grom, del marchio che oggi si identifica con “il gelato più buono del mondo”. Il 29 giugno, nel Polo Museale di Lanciano, un incontro promosso dal Rotary Club a cui hanno aderito anche il Gruppo Giovani di Confidustria di Chieti, Banca Popolare di Lanciano e Sulmona, Slow Food, Comune di Lanciano e Rotaract, nel desiderio di dare fiducia ai ragazzi, e stimolarli a costruire il proprio avvenire con un pizzico di audacia, coltivando un sogno. Grom è infatti la scommessa (vinta) da due ragazzi, che parte da un’idea di natura e la
trasferisce in un nuovo modo di fare impresa. Il fatturato stimato per il 2012 è di 30 milioni di euro, 520 dipendenti e 58 punti vendita aperti in tutto il mondo. I numeri non mancano, ma qual è la carta vincente di Grom? Un gelato di altissima qualità, prodotto grazie a una selezione rigorosa delle materie prime. E’ questa la scelta che ha reso Grom un marchio di successo e un modello imprenditoriale a cui la stampa internazionale guarda con grande interesse. Una filiera decisamente corta: il gelato viene prodotto esclusivamente con latte di pascoli selezionati, frutta coltivata con metodo bio nell’azienda agricola dei due soci e poi cacao, pistacchi, nocciole, caffè tutti Igp. Il Rotary, che vede nelle nuo-
Guido Martinetti, socio fondatore di Grom
ve generazioni la vera risorsa strategica per la crescita e per un’altra idea di futuro, ha promosso l’incontro con Martinetti con l’obiettivo di offrire ai giovani un’occasione di confronto e di riflessione, nella convinzione che il racconto di un’esperienza coraggiosa possa essere di stimolo per investire sulle idee, sulla modernità. E’ cambiato il modo di vivere, di lavorare, e sono proprio quelli che sono sulla trentina i migliori interpreti di questi mutamenti, motivati dal desiderio di trovare il proprio spazio e dare un contributo attivo al Paese. Ecco allora che il racconto della storia di Grom può attivare un effetto virale in termini di identità generazionale. Per trarre ispirazione o semplicemente speranza
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eventi » di Denia Di Giacomo
CANTINA DI SIPIO IL PICCOLO COLOSSEO Evento di inaugurazione ufficiale della nuova e imponente Cantina Di Sipio. Panorama incantevole tra le colline di Ripa Teatina, dettagli curati nei minimi particolari e squisita accoglienza, Nicola Di Sipio festeggia in grande
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mmersa nel verde rigoglioso di 66 ettari di vigneto, con una vista mozzafiato che accoglie l’azzurro profondo del mare, a pochi passi dal centro storico di Ripa Teatina, in provincia di Chieti. E’ in questo contesto che nasce la nuova Cantina Di Sipio, un “piccolo” gioiello d’architettura concepito per produrre ottimo vino, ma anche per accogliere eventi e cerimonie. La Majella svetta nelle vicinanze e un largo viale accoglie i visitatori, nel raggiungere questa magica location si rimane davvero incantati perché sembra di trovarsi altrove, in un luogo dove tutto è stato creato ad hoc per stupire e rendere gradevole l’accoglienza. Nel concepimento della struttura nulla è stato lasciato al caso, dalla imponente mole che richiama a tratti le sembianze di un
Nicola Di Sipio, titolare della Cantina Di Sipio, durante la serata di inaugurazione
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anfiteatro, al verde e curato contesto che dai vigneti passa al giardino in assoluta armonia, arcate in mattoncini, raccolti da vecchie costruzioni in demolizione e luci indirette a valorizzare le secolari alberature, lampioncini moderni in acciaio corten, e poi una grande sala che al suo interno sposa la bottaia, cuore di ogni cantina, protetta da un’ampia ed elegante vetrata che non esclude ma anzi valorizza il panorama. Deus ex machina dell’immane impegno è Nicola Di Sipio, imprenditore nel campo dell’automotive (fondatore della Raicam) con il pallino per la vitivinicoltura. «Tutto è nato qualche anno fa –ci racconta Nicola Di Sipio – una specie di sfida e nello stesso tempo un grande sogno che finalmente si è realizzato. La forma della struttura mi fu suggerita da mia madre Elisa, da sempre impressionata dall’imponenza del Colosseo». L’inaugurazione si è svolta lo scorso 27 giugno, un evento in grande stile con numerosi ospiti presenti, tra amici, collaboratori, rappresentanti dell’imprenditoria abruzzese e del mondo bancario, Nicola Di Sipio, sorridente padrone di casa, ha accolto tutti con squisita ospitalità, offrendo una luculliana cena accom-
pagnata dai suoi vini, in una serata che ha senza dubbio rappresentato la ciliegina sulla torta di questo suo lungimirante sogno. L’incipit è stato dei migliori: aperitivo sul maestoso terrazzo che si affaccia sul mare Adriatico, poi gli ospiti sono stati invitati a scendere nel salone principale dove si è svolta un’altrettanto ricca cena con accompagnamento musicale. La cena si è conclusa con un goloso buffet di dolci. Una serata raffinata, ma apprezzabile nella sua semplicità, dove a farla da padrone è stata senza dubbio la grande tenuta Di Sipio, con i suoi colori e i suoi intensi profumi di campagna, una natura impreziosita dalla grande operosità dell’uomo che in questo caso ha saputo valorizzare e non distruggere un contesto ambientale di straordinario valore
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CURIOSITÀ Nel cuore di questa azienda agricola sorge un prezioso cimelio del passato. Si tratta di un’abitazione del secolo scorso con una ricca storia alle spalle, una casa che fu addirittura frequentata dal Vate. La cronaca racconta di un giovane Gabriele D’Annunzio che soleva recarsi in quel di Ripa Teatina per lasciarsi incantare dal suggestivo panorama, chissà cosa avrebbe detto nel vedere la cantina Di Sipio!
» Foto concesse da Cantina Di Sipio
LA CANTINA DI SIPIO Nei 66 ettari della Cantina Di Sipio si coltivano con esperienza e passione i vigneti di Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Falanghina, Pecorino, Pinot Nero e Chardonnay. La lavorazione e la produzione segue un iter scrupoloso, fatto di selezione dei grappoli, di raccolta manuale e di posizionamento dell’uva contenitori igienizzabili che vengono immediatamente trasportati in cantina per evitare sbalzi termici che ne possano alterare le caratteristiche. Parzialmente aperti, gli acini vengono poi fatti fluttuare nel loro mosto ad una temperatura di 10 gradi per ottenere i vini Colline Teatine e Cerasuolo, mentre per il Montepulciano d’Abruzzo Rosso DOC questo passaggio deve avvenire per un tempo e ad una temperatura maggiori. Insomma il rigore non manca nella produzione dei vini Di Sipio, ma anche la fantasia, senza la quale tutto rischia di diventare sterile.
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eventi » di Mauro Di Cola
La cantina Terzini premiata per l’eccellenza dei suoi prodotti
Nella Prima edizione della “Selezione Internazionale Vini da Pesce” l’azienda dell’Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare, ha ottenuto un importante riconoscimento
Alcune immagini della tenuta Terzini
A
ncora una serie di prestigiosi riconoscimenti, dopo quelli del 2011, per una azienda del territorio pescarese, associata in Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare. Si tratta della Azienda Agricola, dei fratelli Terzini, con Domenico, che ne è il titolare, e Roberto, che ne è il responsabile commerciale. La manifestazione la Prima edizione della “Selezione Internazionale Vini da Pesce” abilitata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, è stata indetta dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, ha avuto come sede di svolgimento l’Hotel Monteconero Badia di San Pietro di Sirolo (Ancona). Il Concorso, riservato solo ai vini bianchi e rosati a denominazione di origine e ad indicazione geografica tipica e ai vini spumanti bianchi e rosati, si è proposto di evidenziare la migliore produzione enologica, farla conoscere ai consumatori ed agli operatori, presentare al pubblico le tipologie dei vini più caratteristici dei diversi Stati, nonché premiare e stimolare lo sforzo delle aziende vinicole al continuo miglioramento qualitativo dei loro prodotti. Tra le aziende che si sono distinte, collezionando una serie di premi per l’eccellenza dei loro prodotti, e di “menzioni speciali” come il diploma di menzione per il trebbiano d’abruzzo doc 2011, il diploma di menzione per il pecorino igt colline pescaresi 2011, e la medaglia d’oro per il cerasuolo d’abruzzo doc
» Foto concesse da Api Pescara-Chieti
2011, vi è anche l’azienda toccolana, dei fratelli Terzini. «Con il nostro lavoro, -sottolinea Roberto Terzini- scon la nostra passione nelle cose, quello che vorremo trasmettere è che due fratelli, nel 2007 hanno ripreso in mano l’azienda agricola di famiglia, che da 4 generazioni erano nel mondo della viticoltura, andando nel corso degli anni a crearsi un piccolo spazio nel mondo del vino raggiungendo già traguardi molto importanti. La giovinezza e la voglia di fare ci hanno permesso di non arrenderci alle prime di difficoltà, anzi ci hanno dato quella spinta per continuare e trovare sempre una soluzione. Vorrei ringraziare nostra nonna Dora Iacuone, ormai 87 enne, che ci ha trasmesso il valore dei vigneti e mio padre Aldo Terzini che comunque ci segue in questo strepitoso percorso, dandoci le “dritte” di saggezza maturate nel corso dei sui 60 anni di esperienza sul vigneto». Domenico Terzini aggiunge con orgoglio: «il nostro marchio nasce giovane nelle terre di Tocco da Casauria, piccolo comune adagiato sulle colline tra le pendici del Monte Morrone e quelle della Maiella, due dei principali massicci montuosi dell’Appennino Abruzzese. La posizione in prossimità delle gole e la vicinanza ai monti determinano il clima asciutto, temperato e ventilato di questa vallata, con una significativa escursione termica tra giorno e notte, ideale per la viticultura. Un territorio abruzzese da sempre vocato alla cultura del vino»
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eventi » a cura delle redazione
ITALIA FUTURA,
UNA NUOVA STORIA PER L’ABRUZZO Il presidente Giulio Sottanelli, ha presentato a Pescara, la declinazione territoriale dell’associazione nazionale presieduta da Luca Cordero di Montezemolo
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se -ha spiegato Romano presentando il progetto Cantiere Italia ipartire dalla competenza, dai valori e dal merito per 2013- l’Italia non può chiudersi in difesa, ma deve aprirsi a tutte costruire una nuova classe dirigente in grado di ridurre quelle forze della società che finora non sono state messe in anche in Abruzzo il distacco tra la società civile e il condizione di dare il proprio contributo per la crescita del paese. mondo della politica e delle istituzioni. Questi sono gli Per questo stiamo crescendo e saremo sicuramente presenti con ingredienti per scrivere “una nuova storia per gli abruzzesi”, ciò una nostra proposta politica nel 2013». A parlare degli obiettivi che si propone Italia Futura Abruzzo, la declinazione territoriale dell’associazione in Abruzzo è stato il presidente regionale, Giulio dell’associazione nazionale presieduta da Luca Cordero di MonSottanelli che ha voluto ricordare e ringraziare i 18 soci fondatori tezemolo che ha chiamato a raccolta i suoi aderenti e iscritti a di Italia Futura Abruzzo. «Rappresentano un perfetto spaccato Pescara. Un bagno di folla ha accolto all’Auditorium “Petruzzi” il della società abruzzese -ha presidente di Italia Futura spiegato Sottanelli- tra di Abruzzo, Giulio Sottanelli loro ci sono docenti univerche ha presentato l’assitari, medici, dipendenti sociazione abruzzese al pubblici e privati, artigiani fianco del direttore nazioe precari, è da gente come nale Andrea Romano, del loro che vogliamo ripartire responsabile Sviluppo terpuntando su quei valori ritoriale Simone Perillo e che ultimamente sono stati del coordinatore nazionale offuscati dai troppi cattiFederico Vecchioni. Con vi esempi. Per questo è loro anche due sostenitori necessario investire sulla e iscritti all’associazione competenza, sull’etica, sul che hanno portato la loro Il presidente di Italia Futura Abruzzo, Giulio Sottanelli merito per far emergere testimonianza: Cinzia Caruna nuova classe dirigente bone, architetto, responsaabruzzese in grado di agire per il bene comune». A chiudere bile in area tecnica nella Pubblica Amministrazione e docente a l’incontro è stato il coordinatore nazionale Vecchioni. «Crediamo contratto di Composizione architettonica all’Università di Pescara che l’Italia del 2013 abbia bisogno di una grande quantità di e Alessio Paolucci, giovane imprenditore informatico che si divide persone nuove e diverse -ha detto- ai cittadini va restituita la tra L’Aquila e la Silicon Valley. possibilità di scegliere: quello che registriamo tra la gente non è Italia Futura Abruzzo si è costituita nell’aprile 2012 come ulteriore un sentimento di anti-politica, ma di anti-partitocrazia, credo che passo in avanti dell’associazione a livello nazionale: in regione quantomeno con il governo Monti ci stiamo riabituando invece può già contare sul sostegno di circa 1.500 tra iscritti e adealla competenza. Noi di Italia Futura non stiamo selezionando la renti provenienti da tutto il territorio regionale e su quattro sedi classe dirigente, ma stiamo aggregando spontaneamente tante provvisorie a L’Aquila, Teramo, Pescara e Lanciano. «Il nostro persone che hanno voglia di cambiare questo stato di cose» obiettivo è costruire un fronte comune per la crescita del Pae-
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eventi » a cura della redazione
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uori la temperatura è alta, ma in AIDP c’è freschezza di idee. La squadra è schierata in prima fila, la sala in Confindustria è in attesa, il calcio d’inizio è del Capitano Raffaele Credidio (Hr Manager Micron Tecnology) a cui risponde Gianluca Nardone (Associate HR Director Fater S.p.a), il campo di gioco sono i sistemi retributivi ed incentivanti nelle grandi imprese. Presentiamo le formazioni. Micron: multinazionale americana, leader nei sensori di immagine, con numerose sedi nel mondo, 3.500 dipendenti in Italia, di cui 1.800 ad Avezzano, che realizzano annualmente il 10% dell’export abruzzese. La strategia di gioco: ricerca, innovazione e riduzione dei costi. Le tattiche: inventa inventa inventa e metti sempre in discussione ciò che fai. Fater: Joint Venture tra la Angelini, multinazionale italiana del farmaco e la Procter&Gamble, multinazionale americana del largo consumo, leader italiano nella produzione di prodotti assorbenti femminili, pannolini e salviette per l’infanzia, 900 dipendenti a Pescara, 800 milioni di euro annui di fatturato. La strategia: innovazione applicata a tutti i prodotti. Le tattiche: mantenere competenza e motivazione unite per avere una prestazione vincente. Il confronto è accattivante. Dante (1° cronista), quale programma di retribuzione ha messo in campo Micron? «Un Career Development –risponde Credidio- che verifichi la formazione interna, le performance e le aspettative dei clienti, un Market Review che riesamini la retribuzione annuale, uno Stock Options per la valorizzazione dei progetti di team ed uno Spot Bonus. Viene premiato il gioco di squadra e la trasparenza sulla valutazione delle performance». Elena (2° cronista), che notizie ci dai dal bordo campo? «Sì, l’azione prevede un Total Reward System –racconta Nardone- incentrato sugli obiettivi aziendali, attraverso la valorizzazione del personale: con valutazioni organizzative, sistemi di performance, compensation, benefits e intangible rewards. Insomma nulla al caso, ogni passaggio è studiato con cura per arrivare al goal». Dante, Micron come valuta le prestazioni dei propri giocatori, quali le schede? «Grande attenzione tecnica, measurement trasparenti e legati ai premi aziendali, un innovativo customer focus con valutazione dei manager ed un’interna customer satisfacion survey. Tutti strumenti consolidati in anni di attenti allenamenti». Elena, in Fater come stanno commentando i risultati? «l mister ha scelto un Tailored Approach per identificare i benefit da erogare al personale, un attento Work life Balance per conciliare le esigenze lavorative con la vita privata dei lavoratori e delle Celebration mensili negli spogliatoi per i più performanti. Il miglioramento continuo, stimolato attraverso il Kaizen system, e la trasparenza nella crescita professionale motivano il gruppo e supportano lo spirito di squadra». Ma ecco che siamo ormai giunti al 90°, l’incontro si conclude con lo scambio delle maglie tra i giocatori. Ancora una volta il
» foto concesse da AIDP Abruzzo e Molise
Da sinistra, Gianluca Nardone, HR Plant Manager Fater, Tommaso Prete, vicepresidente AIDP A e M e Raffaele Credidio, presidente AIDP A e M
“Sistemi retributivi e incentivanti” una partita da vincere insieme Questo il tema del primo incontro dei seminari formativi AIDP Abruzzo-Molise
Gianluca Nardone e Raffaele Credidio durante l’incontro
sano business e l’intraprendenza organizzativa degli HR, hanno regalato un ottimo spettacolo a tutti noi. Prossimo incontro amichevole in autunno, con il seminario sui sistemi di valutazione. Dalla sede AIDP è tutto, i due cronisti Dante D’Alfonso ed Elena Prizzi, Gruppo AIDP Communication
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eventi » di Francesca Renzi
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rande successo di pubblico per “Bene, Bravo, Brand” il workshop organizzato da iStockphoto, la più trafficata piattaforma mondiale di immagini e foto di proprietà del colosso Getty Images, e da Dispenser, intraprendente agenzia pubblicitaria abruzzese. Operatori, grafici, fotografi e semplici curiosi hanno assistito all’incontro che si è tenuto all’interno del Webfest 2012 di Pescara, evento indipendente sul web italiano considerato tra i più autorevoli per la sua capacità di scovare talenti e valorizzare le eccellenze del settore. Nicola Ghezzi –director, International Marketing, Italia e Spagna, Getty Images– ha sottolineato, durante l’evento, come iStockphoto sia una piattaforma “democratica” grazie alla sua incredibile vastità di foto e immagini facilmente reperibili e soprattutto perché è la più trafficata piattaforma mondiale di immagini, audio e video royalty-free. «iStockphoto si colloca in prima linea all’interno del Webfest 2012 -spiega Nicola Ghezzi,- in quanto condivide la filosofia del festival e le molteplici forme del Web che sono accomunate dalla creatività, dai sogni e dalla passione delle persone che lo popolano e lo sviluppano». Franco Radoccia di Dispenser Adv, ha invece mostrato come spesso le campagne pubblicitarie nascano da una foto o un’immagine che cattura l’attenzione, che emoziona. «Questo incontro -spiega Radoccia- è stato l’occasione ideale per raccontare come, partendo da una semplice foto, si vivano, all’interno di un’agenzia pubblicitaria, numerosi passaggi creativi, veri e propri momenti di elaborazione e “confezionamento” per arrivare a descrivere e raccontare la filosofia e la storia di un’azienda o di un suo prodotto». Dispenser è l’agenzia di comunicazione che, in poco più di dieci anni, grazie al costante impegno nel produrre contenuti unici e originali, oltre a vantare un importante portfolio clienti, ha sviluppato un’identità di stile facilmente riconoscibile e molto efficace. Tale riconoscibilità le ha permesso di riscuotere successi, di ricevere premi e di raggiungere incredibili traguardi. Grandi nomi di aziende regionali e nazionali si sono affidate alla loro creatività e professionalità per lo studio di nuovi brand, per rinnovare l’immagine del corporate, per studiare efficaci campagne promozionali e commerciali. Costituita nel 2000, iStockphoto ha gettato le basi del rivoluzionario modello di business della fotografia basata sul micro-pagamento, diventando rapidamente uno dei siti mondiali con contenuti user-generated più redditizi e di successo. iStockphoto ha sede a Calgary, Alberta, Canada, ed è una consociata completamente controllata da Getty Images
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Sopra da sinistra, Nicola Ghezzi di iStockphoto, Enrico Lombardi e Ugo D’Adamo di Dispenser - In basso il pubblico presente in sala
FOTOGRAFIA E CREATIVITÀ, BINOMIO VINCENTE Tra i vari incontri al Webfest 2012, anche quello tra iStockphoto, la più trafficata piattaforma mondiale di immagini e Dispenser, intraprendente agenzia pubblicitaria abruzzese
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eventi » di Piergiorgio Greco
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Un’immagine del convegno
Sbarca in Abruzzo il Banco Informatico Tecnologico Obiettivo del Biteb, recuperare computer, monitor e stampanti ancora buoni ma in disuso per donarli alle associazioni di volontariato
a logica è la stessa del Banco Alimentare, che quotidianamente recupera prodotti destinati al macero per ragioni commerciali ma perfettamente integri e commestibili, per donarli ai poveri: il Banco Informatico Tecnologico e Biomedico (Biteb) recupera computer, monitor e stampanti ancora buoni ma in disuso (magari per un semplice aggiornamento informatico) per donarli alle associazioni di volontariato. Nato nel 2003 a Milano, il Biteb ora “sbarca” anche in Abruzzo con un obiettivo dichiarato: facilitare la distribuzione di queste apparecchiature recuperate con un magazzino che velocizzi la consegna per il centro Italia. Il tutto con uno scopo ancora più importante: far crescere il mondo del non profit attraverso la tecnologia. Oltre all’attività di recupero di computer, il Biteb nel tempo ha sviluppato altre due importanti settori: la vendita di licenze software a prezzi accessibili, e il ritiro di apparecchiature elettromedicali ancora funzionanti ma non più utilizzate per donarle ad organizzazioni impegnate in paesi in via di sviluppo. Il Biteb è stato presentato a Pescara in un incontro organizzato insieme al Centro Servizi per il Volontariato, al quale hanno partecipato Massimo Maderna e Antonio Lavelli, rispettivamente responsabile divisione Biomedica e relazioni esterne del Biteb, Casto Di Bonaventura, vicepresidente del Csv Pescara, Nicolettà Verì, presidente V Commissione Regione Abruzzo, e Pino D’Atri, presidente associazione Missione…..Possibile, coordinati dalla giornalista Marina Moretti. Proprio la Verì ha annunciato: «E’ giunto il momento per lavorare ad una legge regionale che favorisca il recupero delle apparecchiature elettromedicali per donarle al Biteb». Grazie al coinvolgimento dei Csv di Pescara e Chieti, inoltre, il Banco Informatico sta lavorando all’individuazione del magazzino di stoccaggio. Articolato nelle Divisioni Informatica e Biomedica, il Biteb ha la sua sede centrale a Peschiera Borromeo (Milano), dove è animato da tanti volontari - informatici in pensione, universitari, tecnici - che dedicano ore di tempo libero per revisionare e collaudare le attrezzature, gestire il magazzino e organizzare le spedizioni. Le associazioni che vogliono avvalersi delle tecnologie donate dal Biteb possono farlo mediante il sito www.biteb.org, dove registrarsi e richiedere apparecchiature o visionare quelle disponibili. Il referente per l’Abruzzo, Antonio Lavelli, è a disposizione di quelle realtà che volessero incontrarlo per informazioni e approfondimenti, e può essere contattato al numero 334 1799981 o, via mail, all’indirizzo antonio.lavelli@biteb.org. Dalla sua fondazione, il Biteb ha donato circa 20 mila pezzi ad oltre 1300 associazioni del non profit. Inoltre, dal 2010 il Biteb ha avviato in Italia il Programma di Donazione TechSoup, che consente alle organizzazioni non profit di acquisire a costo simbolico software e hardware nuovo, messo a disposizione da aziende leader del settore informatico come Microsoft, SAP, Symantec e Cisco. Dall’inizio dell’attività TechSoup Italia ha servito 321 onlus, distribuendo tecnologia per un valore commerciale di circa 3 milioni di euro
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» foto di Piergiorgio Greco
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eventi » di Laura Tinari
A L’AQUILA
il ritorno del Museo Nazionale d’Abruzzo
Entro il 2013 il Museo Nazionale d’Abruzzo tornerà a L’Aquila. Presentato il progetto di recupero dell’ex Mattatoio, che lo ospiterà nella splendita area di Borgo Rivera
Il tavolo dei relatori
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l sisma che ha colpito L’Aquila nel 2009 ha fortemente segnato la cultura e l’arte di questa città. Non è rimasto illeso neanche il Castello Cinquecentesco che ospitava l’importante Museo Nazionale d’Abruzzo. Il nuovo cantiere è ormai operativo e sarà consegnato alla città entro il 2013, pronto per ospitare un’ampia selezione di opere tra le più rappresentative dell’originaria collezione museale, tra cui il Martirio di San Bartolomeo di Mattia Preti e il Trittico di Beffi. Il progetto definitivo della nuova sede del Museo, realizzato da Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, è stato presentato nel corso di un convegno a L’Aquila, al quale erano presenti Fabrizio Magani, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Aldo Mancurti, capo Dipartimento per lo Sviluppo delle economie territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Domenico Arcuri, ad di Invitalia, Massimo Cialente, sindaco di L’Aquila, Paolo Federico, consigliere provinciale di L’Aquila, Luca Ricciuti, consigliere regionale, Mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo metropolita. L’intervento si inserisce nel quadro delle iniziative sostenute da Mumex, il Progetto Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, promosso dal MIBAC e dal Dipartimento
Il pubblico intervenuto
per lo Sviluppo e la Coesione economica, che ha l’obiettivo di promuovere la competitività dei territori attraverso le eccellenze museali che, se valorizzate, possono svolgere il ruolo di attrattori turistico-culturali. In particolare, il nuovo Museo Nazionale d’Abruzzo è ispirato a criteri museografici innovativi e intende rafforzare il rapporto tra Museo, città e territorio, mettendo in collegamento per via interattiva e multimediale, le opere con il contesto sociale, urbano, storico. «Il cantiere-museo restituisce una parte importante della città alla città» ha dichiarato Fabrizio Magani. La nuova sede si trova nel Borgo Rivera, accanto alla Fontana delle 99 cannelle, un’area con una valenza fortemente simbolica, legata alla fondazione stessa della Città. Nella zona sono previsti ulteriori interventi di recupero che interesseranno le mura urbiche, la realizzazione di un parco nello spazio verde sopra la Fontana, l’area ad ovest dell’ex Mattatoio che diverrà un centro culturale e giovanile (grazie ai fondi stanziati dall’ex ministro Giorgia Meloni) e infine sarà aperto il cantiere della chiesa di San Vito. «I 5 mln di fondi stanziati dal MiBAC per il recupero strutturale e funzionale dell’intera ala del lato ingresso e dei musei del Forte Spagnolo -ha dichiarato Antonia Pasqua Recchia- hanno permesso l’avvio del cantiere del primo lotto. Un intervento concreto per il patrimonio culturale di L’Aquila»
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eventi » di Piergiorgio Greco
“A SCUOLA NEL PARCO”
Questo il nome dell’evento dedicato all’educazione nella città di Pescara promosso dalla scuola paritaria Domus Mariae
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i educa per quel che si è, non per quel che si dice: padre e madre non è chi dà la vita (lo fanno anche gli animali) ma chi testimonia un senso, una speranza”. È stato Franco Nembrini, rettore della scuola paritaria La Traccia di Calcinate, in provincia di Bergamo, a concludere A scuola nel Parco, evento dedicato all’educazione nella città di Pescara promosso dalla scuola paritaria Domus Mariae, che si è svolto nel parco Villa De Riseis da venerdì 15 a domenica 17 giugno scorsi. Nembrini è intervenuto per presentare il suo volume “Di padre in figlio”, ma soprattutto per sostenere quanti – genitori, insegnanti, amici della comunità scolastica – sono impegnati da tempo nella prima urgenza: quella educativa, portando avanti con passione, dedizione e intelligenza una scuola, le Domus Mariae, frequentata oggi da 350 bambini, con un’offerta formativa che spazia dalla sezione Primavera alla scuola dell’infanzia fino alla primaria. Fondato nel dopoguerra dalle suore della Carità, l’istituto nel 2008 si è fuso con un’altra
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storica scuola paritaria di Pescara, la Santa Caterina, ed è gestito oggi dalla Fondazione Santa Caterina, composta da genitori e amici della scuola. Alle Domus, tra personale docente, amministrativo e collaboratori, lavorano oggi una cinquantina di persone, protagoniste con i bambini e le loro famiglie di una delle scuole paritarie che, insieme a quelle statali, danno vita al sistema integrato di istruzione di Pescara. «Il problema dell’educazione – ha detto ancora Nembrini agli oltre trecento presenti – non sono i figli, ma siamo noi. Perché se non abbiamo un’ipotesi positiva da testimoniare, nessuna educazione è possibile. Dunque, questo lavoro di ricerca di un senso, di una speranza, di una positività ci riguarda tutti, ed è ancora più bello se condiviso con amici, fino a creare una scuola come le Domus». Il rettore della Traccia ha poi raccontato esperienze di perdono, di santità, di bellezza, parlando anche del ruolo dello Stato che deve “credere in questo valore dell’educazione: il problema non è la crisi, ma che le generazioni sono senza futuro, e non sapranno
Alcune immagini delle due giornate di “A scuola nel parco”
affrontare la povertà”. Alla manifestazione è intervenuto anche l’arcivescovo di Pescara-Penne, monsignor Tommaso Valentinetti, che ha celebrato la santa messa, facendo sentire la sua vicinanza ad una comunità scolastica “impegnata nella missione educativa, cui la Chiesa assegna davvero una funzione primaria in questo contesto storico”. I tre giorni di Villa De Riseis sono stati molto ricchi di iniziative, laboratori, tornei, animazione e altro, conclusi con la consegna dei “diplomi” agli alunni, in un clima di festa e amicizia che caratterizza questa scuola. E, a deliziare le serate al parco, ci hanno pensato genitori e amici che hanno proposto la cucina tipica abruzzese del ristorante Luntane cchiù luntane (lo stesso protagonista del Meeting di Rimini), con arrosticini, pallotte “cacio e ove” e altro, accompagnati da buona musica. Una comunità viva, insomma, che testimonia a tutta la città di Pescara che una speranza c’è: per noi, per i nostri figli, per tutti. «Terminare l’anno scolastico con una festa è per noi una consuetudine – spiega Paolo Datore, presidente della Fondazione Santa Caterina – ma questa volta abbiamo voluto aprire la festa a tutta la città, per far conoscere la portata positiva di un’esperienza educativa in atto. Non è un caso, del resto, se sono stati due gli appuntamenti centrali: la messa con l’arcivescovo, che sta a significare la nostra appartenenza all’esperienza cristiana nella Chiesa, e l’incontro con il professor Nembini, un grande amico, alla guida di una scuola in provincia di Bergamo che, come la nostra, fa parte della grande rete di istituti riuniti nella Federazione delle Opere Educative. Da questa appartenenza, discende la nostra proposta educativa che abbiamo voluto condividere con tutti, perché è un’esperienza possibile per tutti: apertura totale alla bellezza della realtà. La scoperta della grandezza del mondo è possibile solo in un’esperienza fatta di amicizia e di accompagnamento, che vale per i bambini come per i genitori: non si può educare se non ci si lascia educare. Vogliamo proporre a tutti questa sfida per sostenere i nostri figli e le nostre famiglie, ma più in generale per ridare speranza a tutta la nostra città. Anche in questa circostanza siamo tornati a chiedere allo Stato il riconoscimento del valore di questo sforzo nostro e di tutto il sistema paritario che, tra l’altro, fa risparmiare ogni anno 6 miliardi di euro. Il sistema dei bonus fiscali, quindi, sarebbe un riconoscimento reale, diverso dalle briciole che attualmente ci vengono concesse. La crisi che anche Pescara sta vivendo – conclude Datore – si risolve imbattendosi in esperienze educative positive che nascono dal basso». “A scuola nel Parco” ha goduto del patrocinio del Comune di Pescara, ed è stato realizzato in collaborazione con l’associazione Genitori & Dintorni, Avis di Pescara, il settimanale PescaraPescara, A.S.D. C.I.P.S Centro Italiano di Proposta Sociale, il concessionario Si.Cars, il consorzio Terre del Tirino, il centro Estetica e Benessere Vaniglia & Cioccolato, White Shark
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» Foto di Piergiorgio Greco e autorizzate dalla Domus Marie
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eventi » di Valentina Faricelli
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a solo 28 anni e un passato di sacrifici. Ma anche di passione e volontà. Le stesse che lo hanno portato conquistare il titolo di Campione del mondo di Piazza Acrobatica. Certo, gli inizi non sono stati facili. Ma ogni esperienza per lui è stata preziosa. Anche quando, a 15 anni, ha iniziato a lavorare come aiuto-pizzaiolo in Romania, insieme al fratello. Ma la sua vita era destinata a prendere altre direzioni e oggi quella che racconta Dan Ioan Leicu è una favola a lieto fine. «Sono arrivato in Italia nel 2003 – racconta – iniziando a fare i lavori più disparati. Avevo difficoltà con la lingua e ho dovuto accontentarmi di quello che capitava». L’attesa però è stata presto ripagata. E così, poco dopo Dan Ioan trova lavoro , finalmente come pizzaiolo, a Pescara, nella pizzeria La Propra, dove avvie-
Dalla Romania a Pescara per realizzare un sogno ne l’incontro destinato a cambiare la sua vita, quello con Luciano Passeri, un nome “noto” nell’ambiente. Con il sostegno di Luciano, Dan Ioan inizia a frequentare corsi di specializzazione finanziati dalla Regione Abruzzo presso l’Istituto Raffaello. Il suo talento viene fuori, tanto che Luciano lo porta con sé a gareggiare ai Compionati mondiali di Pizza. La prima volta nel 2008 e poi ancora, anno dopo anno, fino alla vittoria nel 2012 quando si laurea Campione del mondo di Pizza acrobatica. Da allora Dan Ioan è richiestissimo. Il suo nome ha viaggiato di pari passo con la sua bravura e presto dovrà lasciare il lavoro in pizzeria per dedicarsi ad altre esperienze all’estero: l’insegnamento, l’avviamento di nuove pizzerie, manifestazioni dedicate alla pizza. «Mi hanno chiamato anche dalla Norvegia», dice timidamente, quasi incredulo. Per lui è davvero un sogno che si realizza, anche se il suo desiderio più grande, un giorno, è quello di aprire una pizzeria tutta sua. «Adesso però spero solo di poter tornare per qualche giorno a casa mia, in Romania – ammette -. Ho bisogno di riprendermi da tutto questo». Soddisfazioni meritate per chi ha sempre messo l’impegno, il sacrificio ma soprattutto la passione al primo posto : «Penso che siamo solo noi i veri artefici del nostro destino» dice. E se gli si chiede qual è il segreto di una buona pizza, la sua risposta è chiara. «Nessun ingrediente segreto, ma solo tanto studio e amore per quello che si fa». Anche se una preferenza lui ce l’ha: «amo le pizze saporite!»
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La bella storia di Dan Ioan Leicu, campione mondiale di pizza
Alcune esibizioni di Dan Ioan Leicu
Il campione con la medaglia al collo e sotto uno zoom della medaglia di Campione del mondo di Pizza acrobatica
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ASSOIMPRESA, L’ASSOCIAZIONE PER CHI VUOLE CRESCERE
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni e l’organizzazione delle attività sociali di ASSOIMPRESA, l’associazione concepita per aziende e manager che vogliono crescere stringendo alleanze
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Da sinistra: Denia Di Giacomo coordinatore Assoimpresa e Eleonora Lopes, direttore responsabile del mensile Abruzzo Impresa.
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l contesto economico attuale è troppo complesso per essere affrontato da soli, c’è bisogno di una rete a maglie strette, che riesca a raccogliere le svariate esigenze degli operatori per poi pianificare una strategia comune e vincere il mercato. È questo il reale futuro di ogni azienda e l’associazione ASSOIMPRESA nasce con il preciso intento di agevolare la creazione e lo sviluppo di questa rete, grazie alla sua esperienza, professionalità e al dinamismo che metterà in moto con le più svariate iniziative. Nata da un’idea dell’imprenditore Fabio De Vincentiis, ASSOIMPRESA è una nuova realtà associativa concepita per allargare i confini della vostra attività e stabilire proficui e nuovi contatti con altre realtà utili all’attività dell’impresa. ASSOIMPRESA accoglie tutti i settori merceologici e questo permette uno scambio e una collaborazione a 360 gradi, da cui tutti sapranno trarre
SA orazione con ASSOIMPRE
» redazionale in collab
benefici. Incontri diretti, strette di mano, rapporti di collaborazione, seminari, convegni, corsi di formazione e numerose agevolazioni previste per chi si associa, queste e tante altre ancora le iniziative messe in campo da ASSOIMPRESA, un’associazione che può rappresentare il primo concreto passaggio verso una nuova e vincente formula di sviluppo.
I NUMERI DI ASSOIMPRESA
Una sede moderna e all’avanguardia, con uffici creati appositamente per ricevere gli associati e sviluppare insieme strategie di crescita. Studi televisivi totalmente digitalizzati con una confortevole sala convegni e soprattutto uno staff giovane, dinamico e pronto ad ascoltare e promuovere, che ha già alle spalle l’organizzazione e la promozione di eventi rinomati quali “La Convention delle Imprese”, nata in collaborazione con Confindustria Abruzzo o ancora il meeting FARE IMPRESA durante il quale ogni anno vengono premiate le ultime 12 copertine del mensile Abruzzo Impresa. Sono queste le carte vincenti di Assoimpresa, un luogo dove potersi sentire a casa, dove creare laboratori di idee e stringere alleanze fruttuose.
Fabio De Vincentiis, presidente associazione Assoimpresa
La sede di Assoimpresa, presso il complesso Ibisco di Città Sant’Angelo (PE)
NASCE IL COMITATO CULTURALE SCIENTIFICO
Tra gli obiettivi di ASSOIMPRESA c’è quello della costituzione di un Comitato Culturale e Scientifico, un traguardo vicinissimo da raggiungere per il presidente di ASSOIMPRESA, Fabio De Vincentiis. Previsto dall’articolo 21 dello statuto associativo il Comitato Culturale e Scientifico rappresenta un importante organo con funzioni consultive che affiancherà il presidente di ASSOIMPRESA in tutte le sue attività. Del Comitato Culturale e Scientifico sono chiamati a far parte i migliori manager, imprenditori e professionisti, rappresentanti delle numerose e svariate categorie previste in ASSOIMPRESA. Al suo interno verrà nominato un presidente del comitato, sul cui nome attualmente c’è assoluto riserbo, e infine si passerà alla nomina dei vari rappresentanti dei dipartimenti associativi, su ognuno dei quali verrà costituito un comitato ad hoc.
PROSSIMI EVENTI
Due per adesso le occasioni di incontro previste dal calendario dell’associazione ASSOIMPRESA, ognuna organizzata con meticolosità e cura dei particolari e soprattutto prevista con l’obiettivo di creare conoscenze dirette e strette di mano, conosciamole insieme…
FARE IMPRESA
Il meeting FARE IMPRESA vi aspetta per la nuova edizione il prossimo 23 novembre 2012. Sarà un appuntamento da non perdere, dove i veri protagonisti dell’economia abruzzese si incontreranno nuovamente all’insegna di una serata elegante e piacevole durante la quale conoscersi personalmente sarà un vero piacere. FARE IMPRESA è promosso dalla redazione del mensile Abruzzo Impresa e coordinato da ASSOIMPRESA, ed è l’e-
La sala convegni Enzo Biagi presso la sede dell’associazione Assoimpresa
vento annuale dedicato agli imprenditori, ai manager e a tutti i professionisti del tessuto economico abruzzese. Il meeting si svolge nel corso di una cena di gala, durante la quale un volto noto del giornalismo abruzzese, con l’ausilio di alcuni illustri ospiti, consegnerà il premio Aquila Reale alle ultime 12 copertine del mensile Abruzzo Impresa. FARE IMPRESA vi aspetta a novembre, segnate la data!
1° MEETING ASSOIMPRESA
1° incontro di presentazione dell’Associazione ASSOIMPRESA, in ottobre non perdete questo appuntamento, dove avrete modo di conoscere il nostro staff, gli obiettivi e le grandi prospettive di questa nuova realtà associativa, creata appositamente per incrementare il vostro business e per costruire una forte rete. Presso la sede dell’associazione, nella sala “Enzo Biagi”, il prossimo 21 ottobre 2012 avrete modo di conoscere dal vivo i nostri associati, rappresentanti delle migliori aziende abruzzesi, potrete presentarvi, accordarvi e stringere alleanze, un’occasione d’oro per cominciare a vivere concretamente lo spirito di questa associazione e iniziare il cammino verso nuove prospettive di sviluppo. Non mancate! INFO: www.assoimpresaitaliana.it•
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eventi » a cura della redazione
Ad Alfonso Di Russo il Premio Rocky Marciano 2012 Una bella serata dedicata allo sport organizzata dal Comune di Ripa Teatina
L’
evento, giunto alla sua ottava edizione, è stato organizsi era creato un bel gruppo e così, a 13 anni, ho cominciato a zato dal Comune di Ripa Teatina in collaborazione con partecipare alle gare. All’inizio non fu semplice: persi i primi la Pro Loco locale, la Provincia di Chieti, la Regione 15 match consecutivi e tutti mi sollecitavano a lasciar perdere. Abruzzo e l’Unione dei Comuni delle Colline Teatine ed Per fortuna ho insistito e ora mi ritrovo in Nazionale sognando i è dedicato al celebre pugile originario Giochi olimpici di Rio De Janeiro». di Ripa, che ogni anno viene ricordato Menzioni speciali, invece, per il Pescara dalla sua comunità attribuendo un ricoCalcio e la Virtus Lanciano, le due realtà noscimento al miglior sportivo e al micalcistiche locali che dopo anni hanno glior pugile del territorio abruzzese. La conquistato rispettivamente la serie A e giuria tecnica, presieduta dal giornalista B, Luca e Ivano Pizzi, campioni del mone scrittore Giuliano Orlando, ha deciso di do di tandem paraolimpico, Domenico incoronare “pugile abruzzese dell’anno” Sorge ntone della Bls Chieti, la Cus ChieAlfonso Di Russo, classe 1991, giovanisti Basket femminile, la rappresentativa simo campione pescarese della boxe inabruzzese femminile di calcio a 5 e gli ternazionale entrato ufficialmente a far Amatori Uisp di Ripa Teatina. Il prestiparte del team della Nazionale azzurra gioso riconoscimento è stato assegnato Il campione Alfonso Di Russo con il sindaco di Ripa Teatina Ignazio Rucci e campione italiano nella categoria Elite. anche a Matteo Rabottini, che ha corso Già campione italiano 2011 categoria 75 uno splendido Giro d’Italia conquistando kg, Di Russo ha 71 match all’attivo ed è fresco di convocazione un’epica tappa al Pian dei Resin elli e vincendo la maglia azzurra in Nazionale Elite al federale di Santa Maria degli Angeli, dove di migliore scalatore della corsa. ha già iniziato il programma di lavoro del prossimo quadriennio «Si tratta di un premio che ha contribuito moltissimo a portare olimpico. Alfonso ha raccontato, su sollecitazione di Rockj Matin alto il nome di RipaTeatina – sottolinea il sindaco Ignazio tioli, l’ex campione del mondo dei superwelter nativo di Ripa TeRucci – e per questo la nostra idea è quella di andare verso una atina, ospite della manifestazione, come è nata la sua passione: Fondazione Rocky Marciano che, attraverso il supporto di nuovi «E’ stata tutta una coincidenza: avevo 12 anni e al piano terra partner, ci aiuti a consolidare e a migliorare ancora di più nel del mio palazzo stava aprendo una palestra. Era la palestra del tempo questo premio». boxing team Simone Di Marco. Non amando troppo praticare il Hanno condotto la serata, davanti ad una nutrita platea di cittacalcio, decisi di iscrivermi e di provare il pugilato. A distanza di dini e appassionati, i giornalisti Stanislao Liberatore e Valeriano un anno mi sono reso conto che questo sport mi appassionava, De Angelis
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eventi
In questa pagina alcune immagini del motoraduno
» di Martina Luciani
BORN TO BE WILD: MOTORADUNO HONDA 2012 L’annuale raduno quest’anno ha visto sfilare più di 100 unità da Atessa fino a Treglio
È
domenica mattina, per fortuna il sole è coperto e fa capolino solo a tratti, la brezza è gradevole, insomma, è proprio la giornata perfetta per l’annuale appuntamento con il motoraduno Honda. Alle 10.30 del 10 giugno, orario di partenza della carovana su due ruote, il piazzale della Honda Italia, in Val di Sangro, è gremito di moto superaccessoriate, scooter, centauri e famiglie pronte a far rombare i motori nelle strade e nelle piazze d’Abruzzo. Il percorso quest’anno è suggestivo. Dalla sede Honda, si risale verso Mozzagrogna, per poi salutare la città di Lanciano, raggiungere Frisa e sostare ai piedi del castello di Crecchio. E ripartire alla volta di Ortona, godersi il lungomare fino a San Vito Marina ed approdare a Treglio per concludere la mattinata con un pranzo preparato dalla Pro Loco del paesino affrescato. Il motoraduno è da sempre il momento dell’anno in cui si cerca di rafforzare la fidelizzazione tra produttore, rivenditore ed acquirente. “Mantenendo uno spirito globale, ci dedichiamo a realizzare prodotti della più alta qualità ad un prezzo ragionevo-
le, per la soddisfazione dei clienti di tutto il mondo”, il principio aziendale che muove ogni cosa. La filosofia Honda è tutta racchiusa nelle “tre G”: la gioia di produrre, la gioia di vendere e la gioia di comprare. La soddisfazione della clientela è per Honda il centro di gravità attorno al quale definire ogni strategia. Ed a dimostrazione della stretta connessione tra casa madre e utente, quel giorno a sfilare in corteo ed a suonare ininterrottamente i loro clacson, erano vicini il presidente Silvio Di Lorenzo, una fitta rappresentanza giapponese e tanti amatori delle due ruote Honda. Nello stabilimento Honda di Atessa, fondato nel 1971, oggi si producono e si esportano 650 mila unità tra maximoto e propulsori. Tra i modelli più famosi ci sono la Hornet 600, la CBF1000, l’intera famiglia degli SH e la più recente SuperNaked CB1000R. Un raduno non solo per riunirsi insieme sotto l’ala Honda, ma anche per testimoniare il significativo contributo che Honda Italia offre all’area economica della Val di Sangro ed alla crescita della cultura industriale della zona
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eventi » a cura della redazione
BMW SERIE 6 COUPÈ EMOZIONI SU 4 RUOTE
La concessionaria Autoabruzzo ha presentato al Porto Turistico di Pescara la nuova BMW Serie 6 Gran Coupé, un’auto che promette di far innamorare tutti gli amanti della strada
N
ell’affascinante cornice del Club Nautico di Pescara, presso il Porto Turistico Marina di Pescara, la concessionaria Autoabruzzo di San Giovanni Teatino, in occasione della prima conferenza stampa di presentazione del campionato europeo di vela classe Ufo 22, di cui Autoabruzzo è sponsor ufficiale, ha presentato un nuovo bolide dell’automobilismo d’alta classe: la BMW Serie 6 Gran Coupé. Con questa autovettura la BMW celebra il proprio ingresso in un segmento automobilistico nuovo. Dopo la Cabrio e la Coupé, il terzo modello della BMW Serie 6 si posiziona come combinazione affascinante di estetica, sportività, comfort di viaggio ed equipaggiamenti di lusso. L’eleganza stilistica del design colloca la coupé a quattro porte in una posizione speciale nella storia del marchio BMW. La potenza dei motori e l’elevato livello della
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tecnica di assetto garantiscono un’esperienza di guida sportiva. Ma la BMW Serie 6 Gran Coupé si distingue anche per un’offerta di equipaggiamenti esclusivi, una generosa abitabilità nella zona posteriore e un livello di funzionalità straordinario per un modello coupé a quattro porte del segmento automobilistico superiore. La versatilità viene offerta di serie con un terzo sedile posteriore e sedili posteriori abbattibili. Le motorizzazioni dotate della tecnologia BMW TwinPower Turbo garantiscono alla BMW Serie 6 Gran Coupé dinamismo di guida, silenziosità di esercizio ed efficienza. La BMW 650i Gran Coupé monta per la prima volta un nuovo motore V8 da 330 kW/450 CV dalla potenza ed efficienza ottimizzate. Analogamente ai motori a sei cilindri della BMW 640i Gran Coupé e della BMW 640d Gran Coupé, il propulsore è stato combinato con un
cambio automatico sportivo a otto rapporti di serie e con numerosi accorgimenti della tecnologia BMW EfficientDynamics. L’equipaggiamento di serie di tutti i modelli include il pulsante di selezione della modalità di guida con il modo ECO PRO e la funzione start/stop automatico. Il carattere esclusivo della BMW Serie 6 Gran Coupé è il risultato dello stile lussuoso e raffinato degli interni e del ricco equipaggiamento di serie che comprende fari allo xeno, climatizzatore automatico bizona, rivestimenti in pelle e sedili a regolazione elettrica con funzione di memoria, nonché l’ampia gamma di optional innovativi come i fari adattivi a LED e il Bang & Olufsen High End Surround Sound System. Inoltre, già al momento del lancio, saranno disponibili per la BMW Serie 6 Gran Coupé il pacchetto M Sport e un programma ad hoc di
BMW Individual. La BMW Serie 6 Gran Coupé abbina quindi lo stile straordinario e il dinamismo di una coupé con le funzionalità ampliate di una vettura a quattro porte. Con la sua altezza ridotta e la linea del tetto che degrada dolcemente verso la coda, la BMW Serie 6 Gran Coupé definisce nuovi parametri di riferimento per l’estetica di un’automobile a quattro porte. Infine questo gioiello della strada evidenzia anche uno straordinario rapporto tra piacere di guida e consumo di carburante, risultato dovuto all’alto rendimento dei motori e del cambio automatico, nonché alla singolare varietà di accorgimenti della tecnologia BMW EfficientDynamics. La sicurezza è un altro punto fondamentale della tecnologia BMW, nulla è stato lasciato al caso, per un’automobile in perfetto stile BMW
Alcune immagini della presentazione della BMW Serie 6 Coupè al porto turistico di Pescara
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hanno collaborato
Luigi Carunchio
Luca Pace
norme&leggi | pag. 65
sport management | pag. 71
Socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria e per questo attualmente ricopre, tra le altre, la carica di presidente nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, principale sindacato di riferimento dei commercialisti italiani. Presidente altresì della Fondazione Nazionale Centro Studi UNGDC il cui comitato scientifico è presieduto dal prof Lupi.
Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.
Classe 1972, Luca Pace è Dottore commercialista e revisore contabile, docente universitario di “Diritto dei contratti nelle attività sportive”, consulente C.O.N.I., pubblicista, esperto della Scuola dello Sport C.O.N.I. Abruzzo e C.O.N.I. Veneto. Sposato, con una figlia di sette anni, è socio fondatore dello Studio Pace, con sede a Pescara (2001) e Roma (2007). Dopo studi umanistici e Laurea in Economia e Commercio si abilita alla professione di dottore commercialista e si specializza con Master in Luiss Business School e Scuola Nazionale dello Sport del C.O.N.I., pubblicando il “Progetto Nassa”, innovativo schema di gestione manageriale dedicato ai sodalizi sportivi. Da anni consulente del C.O.N.I., di Federazioni Sportive nazionali, di Enti di Promozione Sportiva, di Enti Pubblici, è considerato oggi uno dei maggiori esperti nella consulenza giuridico fiscale a società e associazioni sportive dilettantistiche.
Antonio Teti ict | pag. 60 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, prestigioso Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori e Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT). Ha avuto incarichi di docenza in diverse università italiane e ha collaborato per attività di alta formazione con la facoltà di Informatica dell’Università Politecnica di Valencia e di Madrid.
Simone D’Alessandro creatività | pag. 62 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.
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Filippo Paolini
fisco | pag. 57
Andrea Bonanni Caione lavoro in corso | pag. 69 Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.
Alessio Pelusi messa in sicurezza | pag. 79 Alessio Pelusi è nato a Chieti 32 anni fa, ha una Laurea quinquennale in Scienze della Comunicazione con indirizzo “Comunicazione istituzionale e d’impresa”, presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Si è laureato con una Tesi sperimentale sul Knowledge Management. Durante gli studi ha lavorato all’Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Professionale dei Lavoratori (UCOPFL), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel 2005 è tornato a Chieti. Attualmente si occupa di Sicurezza e Qualità alla Edilmet Srl, azienda di edilizia metallica e frequenta il Master in prevenzione dei rischi e gestione della sicurezza del lavoro, presso l’Università di Modena e Reggio Emila.
Chiara Strozzieri In cornice | pag. 157 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Nel 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.
A R T E C U LT U R AC I N E M A L E T T ER AT U R A M U S I C A M O DAV I AG G I T U R I S M O G A S T R O N O M I A A R T I G I A N ATO
» a cura di Denia Di Giacomo
146traparentesi News in pillole
157Arte&co. / IN CORNICE SARA PELLEGRINI ALL’AURUM
165Musicamania “LIVING THINGS” “HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO 2012”
153salus, IL cibo per vivere meglio
IL CIBO DEI LEGIONARI 155train de vie 151divinoenonsolo IL MONDO DALLA SAGRE, CALICI E STELLE FINESTRA DELL’ALTRO
160Arte&co. “POESIA DI IMMAGINI IMMAGINI DI POESIA”
162Arte&co. Tonino Caputo storia di un pittore
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Le nostre proposte immobiliari residence Panorama - via Della Torre, (Silvi)
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traparentesi EVENTI
“Nel Giardino dei Ciliegi
Fiorisce l a Musi ca”
Cucina di qualità e ar tisti di richiam o internazionale, di spet tacolo spec Altotenore, agen ializzata nell’organ zia izzazione di even Giardino dei Cilie ti, presenta “Nel gi Fiorisce la Mus ica”, una rassegna con l’intento di da musicale che nasc re vita ad uno sp e azio informale de all’insegna del m dicato alla cultura angiar bene e de , ll’i nt ra de ttenimento di qu ll’iniziativa si ispira puntamenti: Il Giar alità. Il nome al nome stesso de dino dei Ciliegi, co lla loc ation che ospiter nosciuto anche co tecentesca a Man à gli apme Agriturismo Vil oppello. Due sera la Pardi, una dim te si sono già svolt Joyce, accompagn ora sete con grande succ ata da un trio ab esso, il 15 giugno ruzzese e il 6 lug momenti di puro con Kelly lio con un’ef ferve diver timento e re scente Rockabilly lax! INFO: federic Night… a.fusco@altotenor e.com
MOSTRA
MARK KOSTABI IN MOSTRA A CHIETI L’Associazione Culturale Trifoglio in collaborazione con l’Amministrazion e comunale di Chieti, dal 30 giugno al 29 luglio presenta “Presenze metropolitane” mostra dedicata a Mark Kostabi, presso la Galleria Trifoglio Arte di Chieti (Piazza G. B. Vico). Durante la Settimana mozartiana, dal 9 al 15 luglio, sarà possibile visitare la mostra fino alle ore 23.00 così da dare la possibilità ai turisti e visitatori di ammira re le opere dell’artista americano. Fortemente stimolato dai luoghi che visita, Kostabi affida alle sue immagini attimi catturati dal quotidiano, in cui si allacciano tradizion i e culture diverse in una sintesi sublime di contemporaneo e passato. ORARIO MOSTRA: 9.30-13/17-20.30 ; durante la Settimana Mozartiana (9-15 luglio) 9.30-13 / 17-23 - info@associazio neculturaletrifoglio.com
PREMI
DANIEL A MUSINI PREMIATAENDITORIA ’IMPR AL GRAN GALA’ DELL a Flea a Guardo Tadino, so 7 luglio presso la Fortezza di Rocc
Si è svolto lo scor , ha visto iativa, giunta alla sua IV edizione il Gran Galà dell’imprenditoria. L’iniz culturale e co omi econ do mon del impornati premiate alcune tra le figure più Musini, iela “Musica”, la cantante a attrice Dan italiano, tra le quali, per la sezione Cultura di ni Italia ti che ha portato in molti Istitu originaria di Roseto Degli Abruzzi, figure di a dezz gran la do rtan recital e concerti di successo, espo sparsi in tutto il mondo, numerosi i.com Duse. www.danielamusin come Gabriele D’Annunzio e Eleonora
EVENTI
VINITALY PARTE DA NOVEMBRE Verona Fiere sposta da marzo a novembre la 20esima edizione del Concorso Internazionale di Vinitaly, il cambiamento di cadenza da marzo a novembre è stato deciso per dare ai premiati della più importante competizione al mondo il tempo di valorizzare al meglio in chiave marketing l’ambito riconoscimento in vista di Vinitaly, che nel 2013 sarà dal 7 al 10 aprile. Ma il cambio di data non è la sola novità prevista per la competizione, infatti, è stato introdotto un nuovo premio, che verrà assegnato al migliore vino di ogni denominazioni di origine. INFO: www.vinitaly.com
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traparentesi
AGGIO REGINE DEL PATTINtiva O N N SCA E SO presentata ROCCARA izia è così che si chiama l’in
SPORT
roller, Abruzzo cuore d’Italia ckey e Pattinaggio che Federazione Italiana Ho lla da o gn lio giu 22 rso lo sco regione. Dal 17 al 29 lug tri sportivi nella nostra iart gio ag ttin Pa prevede 3 grandi incon uti di Campionati Italiani Assol o un o itat osp à a Roccaraso si terranno sar o ras nella bella Rocca pre sem o ost ag lio 25 al lug 21 stico; dal infine, dal 10 al 15 Pattinaggio artistico e stage internazionale di r il Pattinaggio artistico pe rà ved d’Italia, Scanno, uno dei Borghi più Belli nti di grande rilievo che ne Nazionale. Sono eve nno sia i migliaia Campionati Italiani Divisio inanza di Roccaraso e Sca ad citt la sia no pie in coinvolte vedranno senza dubbio attesi in quei giorni. ori itat vis e ati on di appassi
ECOLOGIA
LA PROVINCIA DI TERAMO VIRTUOSA NEI RIFIUTI
rifiuti La provincia teramana è la più virtuosa d’Abruzzo per la gestione dei raggiun infatti stato è (Raee), iche elettron ed e elettrich chiature apparec da a teraman a provinci La . to l’obiettivo europeo di 4 kilogrammi per abitante anquindi, già titolare del palmares abruzzese, si conferma la più virtuosa cona io Dalmaz Di Mauro le regiona ore l’assess stato è che in altri ambiti, questo segnare alla Provincia di Teramo uno specifico riconoscimento per «razie i: Marcon co Frances primato raggiunto, ha sottolineato l’assessore provinciale all’Ambiente, rifiuti dei raccolta la zato organiz hanno al fruttuoso impegno di tanti Comuni, dei Consorzi che ». cittadini dei e territorio questo di enibili ingombranti, dei compor tamenti ecosost
PREMIAZIONI
ALBERTO ARBASINO: PREMIO DI SCANNO PER LA LETTERATURA Alberto Arbasino è il vincitore della quarantesima edizione del Premio Scanno per la Letteratura. Scrittore, saggista, giornalista di costume, reporter, amante e conoscitore dell’America (quella politica, letteraria, cinematografica), romanziere sofisticato e sperimentale. “Non c’è settore nel quale Arbasino non si sia cimentato con la sua prosa fluida ed elegante, con i suoi giudizi profondi e mirati, con la sua analisi, talvolta tagliente e spregiudicata, nei confronti della società e della cultura contemporanea.” Un premio alla carriera assegnato ad un grande erede della tradizione illuministica lombarda. La premiazione si è tenuta a Roma il 23 giugno 2012.
EVENTI
A L’AQUILA IL FESTIVAL INTERNAZIONA LE DELL’ARRAMPICATA
Anche l’arrampicata ha un festival e si svolgerà dal 1 al 4 agosto pres so la Piazza del Duomo di L’Aquila. Alla sua prima edizione l’evento è di carattere internazionale e vedrà la presenza di atle ti di fama mondiale, con tanti ospi ti illustri ed esperti del mondo dell’alpinismo e dell’arrampicata. Lo spirito della man ifestazione è di far conoscere lo spor t dell’ arrampicata spor tiva al grande pub blico attraverso quattro giornate intense, fino a sera inoltrata, dove si potrà assistere a competizioni di altissimo livello, oltre ad offrire a tutti la possibilità di provare gratuitamente questo spor t. L’inte nto ultimo è di ridare vita a questa spor tiva da sempre ben presente pratica nella città di L’Aquila e purtroppo inter rotta fatalmente dal sisma del 2009. Il premio finale per il vinc itore è di 3.500 euro e l’evento è orga nizzato dall’associazione El Cap dell’Aquila. INFO CONCORSO: www.festivalarrampicata.it
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PROGET TI
IN PARTENZA LA VIA VERDE SULLA CO STA DEI TRABOCCHI
Lo scorso 5 luglio è avvenuta la riun ione per la sottoscrizione del Contratt o di comodato d’uso delle aree dell’ ex tracciato ferroviario in favore della Provincia di Chieti, tracciato su cui verrà realizzato il progetto della Via Verde della Costa dei Trabocchi. Sono stati presenti il presidente Enric o Di Giuseppantonio, i sindaci di Orto na, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e rappresentan ti di Rete Ferroviaria Italiana. «Si tratt a di un passaggio fondamentale nella realizzazione della Via Verde della Costa dei Trabocchi – ha afferma to il presidente Di Giuseppantonio. Diamo attuazione al Protocollo d’int esa firmato il 4 agosto del 2011 pres so la Presidenza del Consiglio a Roma nella parte in cui prevede la cessione delle aree e possiamo affe rmare che con il passaggio dell’ex tracciato agli Enti, Provincia e Com uni diventano i veri attori di questo importante progetto».
EVENTI
“JULIA JAZZ 2012” Dal 23 al 27 luglio Giulianova si trasformerà in un laboratorio creativo, con seminari di musica moderna e classica, master class e concerti di alto profilo artistico. Un appuntamento dedicato ai veri amanti della musica che oltre ai concerti, prevede seminari tenuti da musicisti di caratura nazionale e rivolti a stagisti di ogni età che vogliono approfondire lo studio del proprio strumento. L’offerta formativa prevede 17 ore di lezione spalmate in 5 giorni più 3 ore di una master class tenuta da un’artista riconosciuta dalla critica internazionale come “la voce più nera d’Italia”, Linda Valori. L’evento è organizzato dall’Associazione culturale “Orchestra Contemporanea” in collaborazione con il Comune di Giulianova, i concerti sono ad ingresso gratuito e l’iscrizione ai seminari hanno un costo puramente simbolico. IFNO: www.orchestracontemporanea.it, oppure orchestracontemporanea@virgilio.it
VENDE IMMOBILI TI IE H C I D IA C N VI RO P LA e Paglieta, muni di Chieti, Lanciano
AFFARI
nde la Provincia di Chieti inte ro. eu ei i lion Nei Co di ben 15 mi di immobili del valore dita ven o: la rat hia con dic ere o nn ced ha pro Marcello pantonio e l’assessore lde li tag i re nsa pe Il presidente Di Giusep com r ripianare i debiti e pe à idit liqu re eri rep «Dobbiamo hieti.it INFO: ww w.provincia.c lo Stato e della Regione».
EVENTI
Estatica 2012 - dal 30 giugno al 25 agosto La location è la
splendida cornice del Porto Turistico del Marina di Pescara, con la sua Arena da 500 posti a sedere e la Main Area che ospita gli even ti più grandi, le rassegne e le mostre espositive com e “Mediterranea” e “L’Oro d’Abruzz o”, l’iniziativa è Estatica 2012, partita il 30 giugno e che si concluderà il 25 agosto. Que sti gli eventi in programma, tutti alle 21.30 tran ne il 18 agosto… 22 luglio, NOT TE FONDA - Tributo a De Andrè; 26 luglio, Ricordi fashion - sfilata moda; 27-28 luglio, WANNA BE AMERICANO; 29 luglio COMPAGNIA Teatrale MAR sto OLTENIA PHILARMONIC ORCHES AME’; 9 AgoTRA; 11 Agosto HERMANOS CUENCA & RAQUEL PARRILLA; 12 Agosto GIANN AVERSANO & NAPOLINC; ANTO; 14 I Agosto RAY MANTILLA feat. MAURIZIO DI FULVIO; 17 Agosto Group cycling Technogym; 19 Agosto TREM AZU L feat. FABRIZIO BOSSO; 21 Agosto DUO MACLE’; 23 Agosto PROG ORC STRA; 25 Agosto NADA - INFO: www HE.estatica-pescara.com - +39 085.454 681
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divinoenonsolo » di Nicola Boschetti
SAGRE, CALICI E STELLE orse non tutti gli eventi dell’estate sono il massimo dell’organizzazione, ma per organizzarli ci è voluta molta fatica e poi, in fondo, anche questo è il bello no? Tornano le magiche notti d’estate, e puntualmente i nostri piccoli centri montani si riempiono di manifestazioni di ogni genere: sagre, degustazioni, eventi sportivi e religiosi, convegni e chi più ne ha più ne metta. Solo fino a pochi anni fa, tutti erano stanchi di organizzare o visitare certi eventi, come se certe mete fossero destinate solo ad un popolo di “campagna”. Sarà anche vero che forse la nostra estate regionale è stracarica di manifestazioni di ogni genere, a volte realizzate senza senso, senza sicurezza o norme igienico-sanitarie, ma non va dimenticato che è proprio grazie ad alcune di queste kermesse se il turista di turno ha potuto conoscere e apprezzare, almeno in parte, borghi e paesi, ricchi di storia e tradizioni
che tutti noi ignoravamo, nonostante in questa regione ci siamo nati e ci viviamo. Certo nessuno fa niente per niente, ma vi posso assicurare che oggi organizzare un evento “paesano” comporta tanta fatica, burocrazia e le leggi ti fanno passare presto la voglia, e anche se potrà esserci un ritorno, sarà minimo in confronto a tutti i rompicapo che si devono affrontare
per una buona riuscita della manifestazione. Dal canto mio credo che in questo momento di crisi nera, dove le vacanze fuori regione sono tornate ad essere un privilegio per pochi, sia noi cittadini, ma
soprattutto le nostre istituzioni, dovremmo fare molto di più per fare in modo che certe manifestazioni, ricche di mestieri e tradizioni non vadano perse. Capisco perfettamente che non tutte le sagre presenti nella nostra regione siano valide, ma proprio per questo dobbiamo tutelare le più serie, facendo in modo che diventino un esempio per quelle più frivole, e chissà magari un domani anch’esse acquisteranno quella serietà che permetterà loro di diventare un appuntamento annuale di rilievo. Quindi cari lettori, girate per i nostri paesini, magari portandoci i più giovani, facendo così la nostra meravigliosa regione sarà sempre più conosciuta e amata, e un domani anche i nostri bambini custodiranno quello splendido patrimonio naturale, paesaggistico, fatto di storia e tradizioni, che i nostri genitori e nonni hanno consegnato a noi con tanta fatica. Basta crederci, e senza passato non si può costruire un futuro migliore. Buone vacanze
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APPUNTAMENTI DA NON PERDERE Guardiagrele: mostra dell’artigianato: 1/20 Agosto
Guilmi: sagra della ventricina: 14 Agosto
Pennapiedimonte: sagra del cinghiale : 5/20 Agosto
Palombaro: Fieragosto: 14 Agosto
Fara San Martino: Gole e Sapori: 3/5 Agosto
Quadri: Mostra mercato del tartufo 18/19 Agosto
Pretoro: Notti di San Lorenzo: 9/11 Agosto
Torricella Peligna: Festival letterario:24/26 Agosto
info_ Nicola Boschetti sommelier professionista c/o ristorante Villa Maiella. boschettin@yahoo.it - mod. 3483107727
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comunicazione aziendale
» Farnese vini
Edizione, cinque autoctoni V
ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, molto persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione. Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.
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«Nascono i nostri frutti»
vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invecchiano ancora meglio.
FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch) tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com
Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista
salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro
IL CIBO DEI LEGIONARI Parliamo del farro, un antichissimo cereale adatto a molti utilizzi e soprattutto molto completo nelle sue proprietà nutrizionali
è un alimento molto antico giunto fino ai nostri giorni con tutta la sua storia millenaria e le sue proprietà nutrizionali, è il farro. Le sue origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l’Iran, successivamente la sua coltivazione si è diffusa nel bacino del mediterraneo giungendo fino alla civiltà romana dove questo cereale ebbe una importanza fondamentale, era infatti il cibo dei legionari romani che lo consumavano prevalentemente sotto forma di gallette o come polentina (la puls di farro) insieme a proteine vegetali quali i lupini. Una delle caratteristiche fondamentali del farro è il suo guscio esterno duro che protegge i chicchi da parassiti e malattie molto meglio di altri cereali tipo grano o riso e questo i romani lo avevano già capito come avevano capito che la combinazione cereali-legumi restituiva molta energia e nutrimento e soprattutto era molto pratica da portare come scorta senza il rischio di deperimento degli alimenti. Caduto nell’oblio con l’avvento della produzione industriale del grano, il farro è stato riscoperto negli ultimi decenni sia per la sua genuinità che per le caratteristiche nutrizionali molto più vantaggiose rispetto al frumento che nel corso del tempo, a causa della coltivazione di qualità ibride selezionate per aumentare la resa, ha perso molti valori nutrizionali, inoltre si deve anche considerare che le coltivazioni di grano attuali hanno bisogno di trattamenti con anticrittogamici (pesticidi) mentre il farro, grazie alla
sua naturale resistenza, non ha bisogno di trattamenti e lo mangiamo praticamente con le stesse proprietà di 5000 anni fa. Esiste il farro piccolo, medio e grande ma la caratteristica comune è che ha un valore nutritivo molto alto, contiene circa il 57,9 per cento di carboidrati (ad esclusione del 9,2 per cento di fibre), 17,0 per cento di proteine e 3,0 per cento di grassi, come pure minerali e vitamine, contiene degli speciali carboidrati (mucopolisaccaridi), che costituisco un fattore importante nella coagulazione del sangue e stimola il sistema immunitario. Costituisce anche un’eccellente risorsa di fibre e ha una grande quantità di vitamine B complesse, sazia ed è molto utile nelle diete dimagranti perché grazie alla complessità dei carboidrati e alla presenza di fibra ha un basso indice glicemico ovvero stimola meno la produzione di insulina che favorisce l’ingrassamento, specie quello addominale. Tanti i modi per consumarlo, dalle semplici gallette utilizzate al posto del pane o proprio come pane di farro alla polentina (puls) semplicemente condita con un filo d’olio extravergine d’oliva, insuperabile in combinazione con i legumi in minestre tipo farro e lenticchie e durante il periodo estivo perché no come fresca insalata di farro: farro semplicemente bollito e scolato da unire a pomodorini a tocchetti, poco tonno al naturale, carote e zucchine grattugiate julienne, un filo di olio e se gradito un po’ di aceto balsamico, il tutto messo a refrigerare. Ottimo da portare al mare o quando si torna accaldati dalla spiaggia, saziante, nutriente e completo
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info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina
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CEIT s.r.l. - Via Custoza 26 - 66100 Chieti Scalo (CH) - Italy tel. +39 (0)871-564947 - fax +39 (0)871-565034 - www.ceit.it - ceit@ceit.it
traindevie » di Carolina Pierfelice
IL MONDO DALLA FINESTRA DELL’ALTRO
Le prospettive cambiano in base ai punti di vista e le idee si formano a seconda della nostra storia personale, ma tentare di comprendere la diversità può regalare tanto...
ono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio. E’ proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva” . (Robin Williams nel film “ L’attimo fuggente”). Vivo al piano terra di una casa a due piani; ogni volta che salgo al piano di sopra e mi soffermo a guardare il panorama da finestre e balconi mi meraviglio e mi stupisco per la differenza incredibile di prospettiva che un solo piano comporta e ogni volta mi torna in mente questa frase. Da sopra vedo cose che restano nascoste quando sono sotto, mentre non vedo cose che da sotto appaiono evidenti; mi sembra di scoprire un altro mondo, mi sembra di avere di fronte una realtà diversa. Ma io so che non è così. So che la realtà è la stessa, sono io che ho cambiato posizione. Se questa constatazione vi sembra logica o, addirittura, banale, provate ad applicarla ai rapporti umani. E’ la stessa cosa, stesso meccanismo, stesse constatazioni, stesse conclusioni. Eppure in questo campo la logica cade, non ce la facciamo a pensare che se un altro ha una visione diversa dalla nostra su uno stesso argomento è perché si affaccia da una finestra diversa; non ce la facciamo a pensare che la finestra che l’altro apre per guardare il mondo si trova su una casa costruita in modo diverso dalla nostra, con materiali diversi, su fondamenta diverse, in una posizione diversa. E da lì il panorama è necessariamente un altro. Ognuno di noi ha una storia, ed è questa storia, con tutto quello che essa ha comportato, che ci fa essere unici e irripetibili e ci fa leggere la realtà in un determinato modo. Proviamo a dire la parola “olocausto” a un tedesco o a un ebreo. A volte riusciamo, almeno razionalmente, a capire che esistono punti di vista dissimili, a volte riusciamo ad accettarlo e anche, molto civilmente, ad apprezzare un’altra visione delle cose. Fino a
info_ Carolina Pierfelice Psicologa - psicoterapeuta CarolinaPierfelice@libero.it
quando non si tratta di cose in cui siamo emotivamente coinvolti, o situazioni in cui l’altro è qualcuno con cui abbiamo una relazione importante e si sta disquisendo di cose o fatti della vita di relazione. Allora non ci schiodiamo dalla nostra finestra e il mondo inizia e finisce dal nostro balcone. Qualche esempio?
Nella coppia: Lui- Ti avevo chiesto di farmi trovare il pranzo pronto, oggi, visto che devo tornare subito a lavoro! Non mi ascolti mai quando ti parlo!! Lei – Sei tu che non mi ascolti!! Hai dimenticato che avevo appuntamento dal dentista? Tra genitore e figlio: Genitore- Ma come?? Stasera devi uscire di nuovo?? Non sei mai a casa!! Figlio – Cosa? La mattina vado a scuola, ho quasi tutti i pomeriggi impegnati tra corso di inglese, ginnastica artistica e lezione di pianoforte, e una volta che esco per divertirmi un pò fai tutte queste storie? Non ti accontenti mai! Tra datore di lavoro e dipendente: Datore di lavoro (allo scoccare delle 8 ore) – Quanta fretta di scappare! Un attimo, almeno sistema per bene quello che stai facendo! Un pò di buon senso!! Dipendente:- Veramente rimango tutti i giorni senza guardare l’orologio e non è stato mai apprezzato, oggi che ho un impegno importante e vado dopo aver fatto il mio dovere me lo fai notare? Potrei continuare all’infinito, ma lascio vi il piacere di ricordare scene di vita quotidiana che sicuramente tutti viviamo…con la speranza che si provi, pian piano, a cambiare prospettiva e a guardare il mondo da un’angolazione diversa. Allora tutto apparirà più chiaro. E più semplice. E anche più piacevole
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arte&co.
/ incornice
» di Chiara Strozzieri
SARA PELLEGRINI ALL’AURUM La mostra antologica “Allegorie di trascendenza” per approfondire un’interessante ricerca informale
» foto di Giuseppe Zupa, Termoli
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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.
Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it
Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it
Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it
arte&co.
a anni punto di riferimento per la cultura non solo abruzzese, ma italiana, l’Aurum di Pescara volge sempre più il suo sguardo verso l’arte contemporanea, in primis grazie all’impegno della sua direttrice, Annarita Della Penna. Tra i mesi di settembre e ottobre un’intera ala della “fabbrica delle idee” sarà riservata alla mostra personale di una giovane artista termolese, Sara Pellegrini, che nel giro di pochi anni si è posta all’attenzione di pubblico e critica non solo per la maturità della sua ricerca, ma anche per le eccellenti competenze in ambito liturgico per la realizzazione di opere d’arte contemporanea per il culto. L’esposizione, corredata da un elegante volume monografico riassuntivo di vent’anni di lavoro, farà una panoramica sulle stagioni che si sono succedute a partire dalla fine degli studi accademici a Napoli e soprattutto dall’incontro con il maestro Achille Pace, indiscusso protagonista dell’astrattismo italiano degli anni ’60. L’ambizioso progetto artistico di Pellegrini è da sempre quello di coniugare, nell’ambito di un’indagine di tipo informale, la concretezza della materia con l’impalpabilità dell’assoluto. Se il quadro è emblema esistenziale, non può far altro che trasmettere l’irrequietezza di
/ incornice
chi si trova a dover gestire una corporeità fatta di limiti, insieme alle infinite potenzialità dell’immaginazione. Nell’ultimo ciclo pittorico l’artista ha cercato di coniugare tutti gli aspetti del proprio pensiero attraverso un attento lavoro di pesi e misure: utilizzando il poliuretano espanso, ha sfruttato un materiale industriale di grande intensità energetica, capace di trattenere suono e calore, che allo stesso tempo le ha permesso di comunicare una lievità ideale, grazie alla leggerezza del suo peso. A favorire qualsiasi approfondimento riguardo alla ricerca di Sara Pellegrini, rimane la mostra all’Aurum, dal titolo Allegorie di trascendenza, che sarà inaugurata sabato 29 settembre e resterà aperta fino
al 27 ottobre secondo gli orari del centro polivalente. Saranno inoltre messi in calendario una serie di eventi correlati, che accompagneranno lo svolgimento della mostra e su cui sarà possibile informarsi sul sito ufficiale http://aurum.comune. pescara.it
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In queste pagine alcune opere dell’artista
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arte&co. » di Anna Cutilli Di Silvestre
“POESIA DI IMMAGINI IMMAGINI DI POESIA” Ricordo di Arturo Fornaro, e del suo magico mondo fiabesco tinteggiato di poesia
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e pitture di Arturo Fornaro (Pescara 1920–2000) sono originali: ci portano in un mondo fiabesco. In esse si coglie un’aria di mistero che ci allontana dalla realtà e ci fa scivolare in un’atmosfera di sogno. Questa l’emozione che esse suscitano. Se poi le si vuole analizzare per individuare la ragione del loro fascino speciale, l’osservazione ci fa notare che sono immagini senza spessore. E l’aver eliminato il rilievo è un primo passo verso il rifiuto di particolari veristi che facilita il passaggio all’irrealtà. Le case e in generale le costruzioni sono soltanto sagomate, le figure umane soltanto profilate, i particolari del viso sempre assenti. Inoltre l’atmosfera è quasi sempre brumosa, mai nitida e precisa. E la stesura della tinta sempre uniforme. Fornaro è rimasto indifferente alle sperimentazioni sulla materia praticate dagli artisti informali. Questi gli elementi che invitano la fantasia a sbrigliarsi. Inoltre la tenuità delle tinte fa tenerezza e predispone l’animo alla serenità. Sono tinte appunto mai strillate, piuttosto opache e tranquille. Prevalgono i toni del celeste chiaro e le tonalità del verde acqua spesso accostate al rosa pesco. Gli effetti sono poetici. Le pitture venivano firmate da Fornaro con lo pseudonimo molto pescarese, Andrea D’Aterno. Sarà caratteristica di chi ha una intensa vita interiore, sdoppiarsi per immaginare e addentrarsi fra le varie articolazioni dell’animo. Fernando Pessoa ad esempio aveva creato ben tre eteronimi cioè poeti di una realtà virtuale con cui gli era piacevole stabilire un rapporto intellettuale intenso. La dedizione di Fornaro alla poesia è stata precedente alla passione per la pittura. Tra le sue tante poesie, sicuramente gradita agli abruzzesi è “Abruzzo” (1971) per l’efficace immagine realistica della nostra terra. Essa infatti è presentata come “una terra assonnata / in un vestito di pietre per la luna.” …”Un sogno / che non andrà mai da nessuna parte / è la mia terra.” “ E aspetta.” Inoltre, la luna da sempre soggetto d’ispirazione ai poeti, per Arturo Fornaro invece è motivo di crudele asprezza. E’ un’invettiva. E se la poesia più nota di Cecco Angiolieri raggiunge il polo della beffa, “Luna,
arte&co.
ecco l’uomo” di Arturo Fornaro raggiunge il polo dell’asprezza e anche del dolore. “Dai nostri porti-guarda- /ragni di ferro scuro/ stanno per saltarti in faccia.” “e tu non potrai fuggire./ Stracceremo la tua camicia di tenero alluminio/e faremo del tuo corpo / un uso molto più osceno/… “Luna stiamo arrivando in fretta/ mentre tu/…vorresti stare da sola, come l’anima.” Il fratello di Arturo Fornaro, Andrea e gli amici più affezionati dell’artista, Claudio Palma, Renato Bertini, Carlo Ciglia e Andrea Morelli sono gli autori di un bel catalogo Ed. Sigraf, con poesie e pitture del poeta-pittore. E’ stato presentato in occasione della mostra inaugurata a Pescara lo scorso aprile, nella Maison des Arts diretta dal prof. Nicola Mattoscio. L’affluenza di pubblico ha fatto onore ad una organizzazione perfetta della serata: il preside Claudio Palma ha analiticamente ed efficacemente illustrato le varie fasi della produzione poetica di Arturo Fornaro. E il giovane attore Daniele Ciglia, nipote del prof. Restituto Ciglia- personalità di spicco nella cultura artistica abruzzese- ha declamato diverse poesie di Arturo Fornaro con l’ottimo accompagnamento pianistico di Alessia Di Lorito
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PICCOLA BIOGRAFIA DI ARTURO FORNARO Arturo Fornaro non ha avuto una vita facile. A 4 anni doveva già lavorare: timbrava le arance da esportare. La fortuna gli arrise solo più tardi quando, emigrato in Svizzera, a Zurigo gestisce la prestigiosa galleria d’arte Burdeke e inizia la sua intensissima vita artistica: poeta, pittore, musicista, autore teatrale, pittore di murales, giornalista, sceneggiatore.
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» foto concesse dall’artista
1. A.A. Venditori di mandolini - opera dedicata a Carlo Ciglia 2. A.A. Sole, terra, fiori 3. A.A. Autoritratto 4. A.A. Maschera 5. A.A. Ricordo del piccolo principe 6. A.A. Ali e libertà 7. A.A. Paesaggio
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arte&co. » di Marco Sciame
Tonino Caputo
storia di un pittore Vive a Montesilvano, ma ha origini pugliesi, parliamo di Tonino Caputo, un personaggio apprezzato e stimato, oltre che un pittore nel senso più puro del termine
a diversi mesi Tonino Caputo è venuto a vivere a Montesilvano. Tonino è un vero pittore, di storia, di conoscenza, di tradizione. Di eredità. Si potrebbe discutere ore delle sue avventure con Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli, delle sue amicizie tra Piero Manzoni, Giuliano Gemma, Bud Spencer, Carmelo Bene, Mimmo Rotella, Vittorio Sgarbi, attori, pittori, scultori, musicisti, scrittori, poeti. In realtà Caputo ha una concretezza che esula da qualunque nome e la sua stessa vita è un’avventura. La prima volta che lo incontrai in uno studio pieno di compensati di le-
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gno, fogli, tele, colori, cd musicali e libri, tutto in un ragionato disordine, mi venne incontro con uno sguardo di chi negli occhi ha il fuoco del pensare e del fare. Le parole però avevano da subito la cortesia di chi è padre. Di chi è responsabile e attento. La seconda volta lo trovai circondato da persone intente a trovarsi, liberi forse solo in quello studio, nella casa del maestro. Perché Caputo ti offre parola, ascolto, un piatto di spaghetti al sugo e la sua ospitalità. Nato a Lecce, vissuto a Roma, una bella signora australiana per compagna e due figlie, Tonino mostra nelle sue ope-
In queste pagine alcune opere di Tonino Caputo
re tutta la sua voglia di conoscenza. Molti mestieri rispetto al passato non ci sono più o si sono evoluti. Molti hanno perso il valore, smarrito il significato. Il pittore oggi può essere un illuso senza soldi, un’affarista o un esaltato. Un giocatore o un semplice ricco che ha tempo e soldi da spendere. Può essere un qualunque individuo che fa un altro mestiere e si scopre creativo. Poi può essere un ricercatore, oppure tutto ciò che può racchiudere il senso ed il valore del pittore nella storia. Tonino è di quest’ultima specie. Lo definirei l’ultimo dei pittori. Si nasce per diventare qualcuno e dire qualcosa. Forse la felicità, la vera realizzazione dell’individuo è nel comprendere il proprio cammino e perseguirlo. Non senza turbamenti o disperazioni, cadute e rinascite. Come quando devi raggiungere la cima d’un monte ed il sentiero è impervio. La vista nella vetta raggiunta da Caputo parla di prove umane e coraggio di chi non sa fermarsi. Di chi dipinge come svelasse se stesso in limiti che solo lui stesso sa darsi. Conversare con Tonino è come vedere i suoi quadri. Le sue New York, Roma, Venezia, le sue figure, ruggini e nature morte descrivono la conoscenza come i libri e le ricerche presenti nelle sue librerie. I suoi stessi acciacchi sembrano voler placare un animo irrequieto che di limiti non ne vuole, che di mostre e cataloghi ne ha da fare e parliamo di un uomo di quasi ottant’anni… Gli individui solo a guardarli si descrivono come mille parole. Una folta barba e capelli lunghi bianchi, un basco ed una sigaretta, una camicia colorata ed una giacca, un disordine perenne ed un occhiale scuro, penne e fogli, scontrini, appunti nelle tasche. E poi chiavi, telefono che si perde, jeans consumati ma sobri. E parola a volte trattenuta e spesso sarcastica, ma sempre pronta e svelta che scocca come una freccia. Questo è Tonino, questo è il racconto d’un pittore. Spesso vado a trovarlo nel suo studio a Montesilvano e collaboro con lui per varie iniziative. Ho avuto l’onore ed il piacere di fare mostre insieme e la gratificazione di vedere le mie opere affianco alle sue. Si discute di tutto ma non riesco ad avere una discussione con lui, seppur diversi di carattere ma
» foto concesse dall’artista - disegno di Marco Sciame
complementari ed uniti nel dichiarare la verità della pittura. Ci sono persone nella propria vita a cui non trovi, neanche forzandoti, un motivo di distacco. Ci sono ruoli che alcune persone ricoprono come se loro stessi ne sono pregni di significato. Cosa può maturare un pittore nel tempo se sul tavolo da lavoro per ore, giorni, anni vede e crea solo colori, visioni, nuove realtà? Se il pensiero è dominante e l’emozione sempre all’estremo? Se l’ultima destinazione è la conoscenza e l’evoluzione interpretata come chiave del benessere umano? Il pittore. Non è facile distinguersi per il proprio creare, pensare, parlare, ragionare. Si arriva a cadere da qualche parte, ma Tonino è così, un pittore che della propria arte ne fa uno stile di vita, una comunicazione che d’apparente bellezza, rivela invece lo spessore artistico metafisico di chi del colore ne fa messaggio finale. Liberazione del vedere per nuovi confini visivi, per solleticare il pensiero nello stimolo d’emozioni altrimenti non godibili. In realtà Tonino è un uomo oltre il pittore, un contemporaneo oltre il nostro tempo, un nostro concittadino di Montesilvano oltre la nostra cittadina. Non ha appartenenza se non alla comune miglior essere umana, alla crema della popolazione che del proprio esistere ne fanno terreno di lavoro ed eredità per una migliore comunità. Un uomo sempre più degno ed eletto, più libero e creativo. Un uomo da conoscere. Consiglio la visione del suo sito: www.toninocaputo.com Consiglio la visione di opere d’arte di un artista che della propria vita ne ha fatto un’opera d’arte
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GELCO
musicamania » di Piero Vittoria
“LIVING THINGS”
“HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO 2012”
Delude il nuovo album dei Linkin Park
Dopo 20 anni, nuova veste per il disco che ha segnato un’intera generazione
Che fino hanno fatto i Linkin Park dei primi due album, quelli che hanno scritto la storia del Nu Metal? Il nuovo lavoro “Living things” ne segna la morte definitiva. Che una band debba evolversi e capire quando è il caso di cambiare siamo d’accordo, ma qui siamo di fronte ad un’involuzione: già si era capito dagli ultimi dischi quale fosse la direzione musicale che Chester, Mike Shinoda e compagni stavano intraprendendo, ma in questo caso si calca la mano e di suonato c’è veramente pochissimo. L’elettronica domina la scena, gli strumenti lasciano quasi sempre il posto ad un massiccio uso di synth, batterie elettroniche e basi campionate. È lecito chiedersi se siano state le leggi di mercato ad aver imposto una simile trasformazione e poco conta che il disco sia già in testa alle classifiche: è ovvio che i fans comprino subito l’album, ma quanti di loro sono realmente rimasti soddisfatti? Della forza degli esordi del gruppo rimane a tratti la voce di Chester, troppo sacrificata in questa nuova serie di canzoni, e il caratteristico rappato di Mike Shinoda, ma nel complesso non c’è più traccia della “vera” anima musicale dei Linkin Park. Brani come “Lost in Echo”, che sembra frutto della mano di un qualsiasi dj, il commercialissimo singolo “Burn it down” (in parte però salvabile vista la buona intelaiatura musicale), o anche “Until it breaks”, lasciano veramente l’amaro in bocca. Un buon compromesso fra elettronica e “suonato” si ha in “Lies greed misery” ma con “Castle of glass” è chiaro il concetto: synth e basi spadroneggiano rendendo evidente la voglia di reinventarsi dei Linkin Park. “I’ll be gone” e “Victimized” tirano finalmente fuori un po’ della vecchia grinta, ma è troppo poco. “Powerless” chiude un lavoro nel complesso molto deludente: aspettiamo i Linkin Park ad una prossima prova d’appello, perché il presente parla di una band troppo legata all’uso delle macchine e poco incline a quello dei veri strumenti e la cosa sinceramente non ci piace.
Max Pezzali reinventa “Hanno ucciso l’uomo ragno” a distanza di vent’anni e torna in testa alle classifiche di vendita. Quelle canzoni, che segnarono un’epoca, sono state riarrangiate per l’occasione con l’aiuto di alcuni dei maggiori esponenti della scena rap italiana. Entics, Ensi, Two Fingerz, Emis Killa, Dargen D’Amico, Club Dogo, Fedez e Baby K hanno messo mano anche ai testi, scrivendo e rappando nuovi versi, però con l’intento di non snaturare il linguaggio giovanile che fece la fortuna degli 883. Grazie ad un rispettoso lavoro di restyling, l’album suona ancora attuale: insieme alle otto storiche canzoni, è presente anche un inedito, “Sempre noi” realizzato con J-Ax, che ben si inserisce nell’insieme grazie ad un sound che sa di “novanta”, ma contaminato di modernità. Nel video del brano da segnalare la presenza di Mauro Repetto, storico compagno d’avventura di Max: reunion in vista? È quello che molti dei fans della prima ora si augurano. Era logico in un’operazione del genere non stravolgere troppo le sonorità: l’effetto finale? L’ascolto può lasciare spiazzati, ma a noi piace questo “ringiovanimento” dell’album. Max Pezzali, chiamando tutti questi artisti rap, ha forse voluto strizzare l’occhio alle nuove generazioni, ma lo ha fatto ripartendo dal suo glorioso passato, regalando a quest’ultimo una nuova veste decisamente convincente. In tutto questo al suo fianco anche stavolta Claudio Cecchetto, colui che nel 1992 credette a ragione nel progetto 883 ed oggi ne rinverdisce i fasti. Particolarmente riuscite le nuove versioni di “Non me la menare” feat. Entics, “Sei uno sfigato” feat. Two Fingers, “Te la tiri” con il fenomeno del momento Emis Killa e la conclusiva “Lasciati toccare” feat. Baby K. Un’operazione che sa di autocelebrazione? Forse, ma decisamente ben fatta, il potere di rottura del rap è riuscito in pieno a contaminare il pop generazionale degli 883.
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abru
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Speciale AgorAbruzzo 2012
Alcune immagini del Premio â&#x20AC;&#x153;Filomena Carraraâ&#x20AC;?
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foto concesse da Mario Marrone Top Dee Jay
Abruzzo impresa GIUGNO 2012 n째67 anno VIII in copertina DADA SRL
SesSANTasette volte abruzzo impresa da maggio 2006 il mensile del manager
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