Luglio-Agosto 2009

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ISSN 1973-5383

anno IV numero 34

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anno IV

34

n° lug-ago 2009 ISSN 1973-5383

numero chiuso in redazione il 20 luglio 2009

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in copertina Alfredo Savini e Paolo Mingione foto di Simone Cerio

Tommaso Di Rino Eleonora Lopes Massimo Avenali, Alessio Giancristofaro, Laura Tinari, Jenny Viant Nicola Boschetti, Piero Carducci, Riccardo D’Alessandro, Daria De Laurentiis, Mauro Di Pietro, Luciano Fratocchi, Anna Iammarone, Francesca Masciarelli, Filippo Paolini, Marco Taglieri, Antonio Teti Marcello Starinieri _ visualadv.it Vincenzo Sulpizio, Daniele Pignoli Simone Cerio, Rocco Petrei Danilo Martorelli Gianluigi Tiberi Giuseppe Ciavattella Antonella Carrieri - commerciale@eccoitalia.it - commerciale@abruzzoimpresa.it DVF srl Grafiche Gercap s.r.l. Ecco Italia gruppo editoriale - Fabio De Vincentiis

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TESTIMONIANZE DAL FRIULI

ambiente e territorio

IL MAIALE IN MUSEO cultura

anno III numero 18

TORNA PESCARA JAZZ starbene

LA DIETA ANTIGONFIORE

mensile di informazione sportiva

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ISSN 1973-5650

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Palla al Centro è la trasmissione sportiva condotta da Paolo Sinibaldi che accende i riflettori su tutto quanto accade nei campionati di Prima e Seconda Divisione e la serie D. Il programma va in onda, in diretta dagli studi televisivi “Enzo Biagi” della Ecco Italia, dal Centro Ibisco di Città Sant’Angelo, tutti i lunedì dalle 21:30 alle 23:00 su ATV7 e sulla piattaforma satellitare di SKY 912 Italy Italy. Il format prevede, oltre ai commenti degli ospiti in studio, l’intervento in diretta dei tifosi e degli addetti ai lavori, attraverso collegamenti in esterna e l’interattività tramite sms o e-mail. Una formula dinamica che, anche grazie alla messa in onda dei contributi filmati da tutti i campi dove sono protagoniste le squadre abruzzesi, conquista l’apprezzamento di un vasto e affezionato pubblico di appassionati. La diffusione dei segnali televisivi di ATV7 e di SKY, in analogico e digitale satellitare, garantiscono la copertura dell’intero territorio regionale e nazionale.

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Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

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capitano d’impresa

Alfredo Savini

Passione

Famiglia e lavoro. Sono per me le priorità, ho poco tempo a disposizione per poter coltivare altro.

Viaggi

Ho visto posti meravigliosi, mi piace conoscere altre culture. Si impara sempre qualcosa dai viaggi.

Alfredo Savini artigiano del credito Uomo perennemente indaffarato con tempi scanditi da una fitta agenda di appuntamenti che lasciano poco spazio ai diversivi. Così, in poche battute, potrebbe essere definito Alfredo Savini che dal 2000 ricopre il ruolo di presidente della Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella. Classe 1949, persona gentile e di maniere pacate, ma che lascia intravedere la rinomata tempra tipica dei veri abruzzesi. E non potrebbe essere diversamente considerato che è angolano e, per aggiunta, del segno dello Scorpione. Savini sottolinea le proprie origini quando parla del suo passato, con una punta di legittima soddisfazione ricorda: «Mi sono fatto da solo. Sono partito da zero». Basta guardare il curriculum vitae per capire che veramente il presidente ha impostato la sua ascesa costruendo il successo un po’ alla volta. Consegue il diploma di Ragioniere e Perito Commerciale presso l’Istituto G. Manthonè; successivamente si laurea in Scienze Politiche all’università Gabriele D’Annunzio; a 31 anni diventa amministratore unico della Società Savini s.r.l., ed è in carica tuttora; nel 2000 approda in pompa magna alla BCC di Castiglione M. R. e Pianella. Traguardo importante, raggiunto con impegno e condiviso con la famiglia, di cui è molto orgoglioso. Questa scalata è stata possibile anche grazie al contributo della moglie e dei due figli. Piersante tiene attualmente le redini della Savini Industria Arredobagno, azienda leader del settore con sede anche in Romania, mentre Marina si avvia a diventare l’avvocato di casa. Se Alfredo Savini è potuto diventare un esempio inappuntabile per i figli e un vero artigiano del credito, come ama definirsi, è perché ha sempre condotto una vita avara di fronzoli e orientata al pragmatismo.

Tempo libero

Considerando che fondamentalmente mi ritengo un uomo di paese, quando posso incontro volentieri gli amici di sempre.

Stile

Sobrio, essenziale ed elegante. Devo molto a mia madre e mia moglie in questo senso.

Hobby

Mi diverto molto quando ascolto gli amici raccontare i propri diversivi. C’è chi gioca a golf, chi ha il pallino dei motori, chi va in barca… Beati loro che hanno tempo.

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sommario _ anno IV n°34 _ lug-ago 2009

opinioni&rubriche

30

editoriale

15

Regole nuove valori di sempre

ctrl s

16

Tendenze fatti persone

l’Abru o che prodiuce

21

L’economia “terremotata” non può attendere

il punto

61

Scetticismo, crisi e terremoto

la terra di Piero

87 Non cadiamo nella palude della concertazione

in primo piano

38

g8

22 Qualcosa è cambiato

g8

26 L’ombelico del mondo

turismo gi confindustria Abru o ance - regione

30 Il rilancio passa dal Turismo 34 «L’impresa dia l’esempio» capitale dell’eco-innovazione 38 «L’Aquila in edilizia»

a ienda con il segno + Bcc

48

tematiche d’impresa ict marketing norme&leggi

67

40 Da oltre mezzo secolo cresce insieme a te

48 Caro software mi hai proprio deluso 53 «Me lo compri, papà?» 57 Giù le mani

storie&persone barbara garofoli

62 Testa da manager cuore di mamma

credito&finan a confindustria B. dell’Adriatico

67 Una risposta concreta

incarichi&carriere

92

universita di Teramo

73 La squadra di Catarra è già al lavoro

fiavet

77 Nuovo presidente per Fiavet Abruzzo

ese

ance Teramo

12

Rita Tranquilli Leali Rettore di Teramo

provincia di Teramo

Bcc abru

106

71

de cecco

79 Il più giovane presidente della BCC 81

Teramo, l’Ance sceglie Abbondanza

83 De Cecco, manager per la Rossi e Olio


ferpi

85 Ferpi, fiducia in Joshua Lawrence

seminari&convegni adecco Università d’annun io marketing sociale aimpa

92 Chi non si forma è perduto 96 Sotto il segno del Dasta

108

98 Sposiamoci, è per il bene comune 100 Come far crescere l’azienda Abruzzo

eventi giochi del mediterraneo tutto food cciaa chieti

102 Scommessa vinta 106 Il Made in Abruzzo conquista Milano

gi confindustria

110

«Fondamentali i prossimi 100 giorni»

silvano primavera

114

Con Primavera fiorisce il Parco Paglia

gi confindustria Chieti

119

L’impresa che recupera alla vita

gruppo podini

120 Windsol Eneco a Cerchio e Collarmele

sporting hotel villa maria

122 Il grande jazz al Villa Maria

de cecco autoabru

o

110

108 Tutte le donne del vino

114

124 Pasta nuova grano antico 127 Una linea invidiabile

129

la vita è bella

di sicure a 130 uscita Verona, sogno estivo dei melomani

133 qb Tagliatella con cipollotto annata 135 un’ottima V come Veneto e Vino

adagio con gusto

136

Settembre, è tempo di formaggi

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editoriale

Regole nuove valori di sempre S

iamo bombardati di analisi sulla situazione economica. Tutti si chiedono quando finirà la crisi. Per Bankitalia l’anno si chiuderà con un calo del Pil pari al 5,2%. La stima, contenuta nel Bollettino economico, è esattamente in linea con quella del DPEF. L’Istituto ammette però che a metà 2010 potrebbe avviarsi una ripresa: la morsa si sta allentando, «la caduta dell’attività si fa assai meno intensa», il calo del PIL dovrebbe essere meno negativo. Segnali confortanti arrivano anche dai sondaggi sulla fiducia di imprese e famiglie, che disegnano un quadro di minor pessimismo, e soprattutto dall’andamento della produzione industriale (anche nel mercato dell’auto). Il punto cruciale però non è quando ma - come dice il presidente Confapi, Paolo Galassi - come usciremo dalla crisi. Rimarginare le ferite non sarà semplice: preoccupano soprattutto l’andamento del mercato del lavoro, con il divario dagli altri Paesi UE ulteriormente ampliato, e l’esplosione della cassa integrazione. Fattori che determinano, inevitabilmente, una diminuzione ulteriore della capacità di spesa delle famiglie, individuata dal Rapporto Svimez 2009 come una delle due cause, accanto agli inve- Tommaso Di Rino _ direttore stimenti che rallentano, dell’andamento recessivo. Il Rapporto giudica cruciale la risoluzione del problema dell’accesso al credito. Se n’è accorto anche Draghi, che all’assemblea dell’Abi ha invitato le Banche a «non far mancare il sostegno finanziario alle imprese con buone opportunità di crescita e reali capacità di superare la crisi». Complessivamente, emerge un quadro preoccupante per il Mezzogiorno ma in realtà per tutto il Paese. Da sette anni consecutivi le regioni del Sud crescono meno del Centro-Nord e sono sprofondate nel confronto con le dinamiche economiche del resto d’Europa. Come dice il presidente Napolitano «una prospettiva di stabile ripresa del processo di sviluppo non può che essere fondata sul superamento degli squilibri territoriali». Altrimenti resta impossibile utilizzare pienamente tutte le potenzialità del nostro straordinario ma scellerato Paese. Ce la faremo a reagire con consapevolezza e capacità di visione? È “la domanda” che ci accompagna quest’estate. Ma non è l’unica per noi abruzzesi, angosciati dall’arrivo dell’inverno sulle popolazioni terremotate e ancora un po’ sorpresi dal ricordo di Obama a passeggio per le vie del centro storico dell’Aquila in occasione di un G8 che si è concluso bene e che, se non altro, ha già dato alla nostra regione un’enorme visibilità. I grandi della terra hanno condiviso la necessità di stabilire nuove regole, di riformare i mercati finanziari, di affrontare la dimensione sociale dei problemi. Anche il Papa ha invitato a farlo, nella sua Caritas in veritate, per «riscoprire valori di fondo su cui costruire un futuro migliore». Che sia l’avvio di una nuova fase del mondo partita dall’Aquila?

Ragionare sul futuro con la voglia di governarlo. Dal G8 abruzzese alla nuova enciclica di Papa Benedetto XVI: un pensiero comune per cogliere i cambiamenti economici e sociali

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Il Draghi che non ti aspetti «Non far mancare il sostegno finanziario alle imprese con buone opportunità di crescita e reali capacità di superare la crisi». È l’invito rivolto dal governatore della Banca d’Italia Mario Draghi all’assemblea dell’Abi. Basta con le commissioni «complesse e opache», le banche «devono sostituirle spontaneamente, una volta per tutte, con commissioni ragionevoli sui fondi messi a disposizione». Per il resto «si riconduca tutto all’applicazione trasparente dei tassi di interesse». Riguardo alla commissione di massimo scoperto, Draghi ha precisato di aver sollevato la questione all’inizio del 2007: «Invitavo le banche a superare un istituto poco difendibile sul piano della trasparenza e dell’efficienza». Ma l’azione di moral suasion ha «sortito effetti solo nei confronti dei maggiori gruppi». Per questo, ha evidenziato Draghi, «è auspicabile un riordino delle varie disposizioni in materia di rapporti tra banca e cliente».

Auto: a giugno + 12,38% Le immatricolazioni auto nel mese di giugno hanno toccato quota 209.315 autovetture con una variazione del +12,38% rispetto allo stesso periodo del 2008, durante il quale le immatricolazioni si fermarono alla cifra di 186.258. Lo ha comunicato il ministero delle Infrastrutture. Il volume globale delle vendite, 570.245 autovetture, ha interessato per il 36,71% auto nuove e per il 63,29% auto usate. Per il ministro Altero Matteoli «si tratta di una performance incoraggiante per l’intera economia del Paese. Sono fiducioso che questa tendenza possa proseguire e consolidarsi nei prossimi mesi».

PSR, boom di domande Sono ben 2.309 le domande complessive pervenute all’assessorato all’Agricoltura, al 30 giugno, scadenza del bando del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Il dato più interessante è il saldo nettamente positivo tra il numero delle domande per finanziare l’insediamento dei giovani agricoltori (452) e quello relativo al prepensionamento (150). Per l’assessore all’Agricoltura Mauro Febbo «si tratta di risultati a dir poco esaltanti». È previsto un volume di investimenti complessivi pari a circa 436 milioni di euro, mentre il totale dei contributi richiesti ammonta a 220 milioni 885 mila euro. L’assessore Febbo ha rassicurato di aver «posto le basi perché la burocrazia non finisca per rallentare il processo in atto».

Tipicità abruzzesi distribuite da Autogrill Una prestigiosa sinergia, firmata da Autogrill Spa, in collaborazione con Coldiretti, Parco del Gran Sasso e Monti della Laga e Unioncamere, dal 1 luglio ha portato negli oltre 40 punti vendita Autogrill di tutto il territorio nazionale, un paniere di 17 prodotti tipici abruzzesi. Tra questi, alcune produzioni certificate del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Si tratta di salumi, mieli e legumi per i quali si apre in questo modo un nuovo ed efficace canale di vendita e di promozione. «L’accordo con Autogrill Spa - ha sottolineato il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Arturo Diagonale - rappresenta un prestigioso passaggio verso la creazione di una rete di diffusione nazionale delle tante produzioni di qualità dell’area protetta. Il circuito delle 40 stazioni di servizio Autogrill, con i milioni di persone che vi transitano, rappresenta un bacino di consumo importante ed un auspicabile strumento di rivitalizzazione del comparto agroalimentare abruzzese e del Parco del Gran Sasso, la cui economia sta risentendo gravemente delle conseguenze del sisma del 6 aprile. Nel futuro cercheremo, anche attraverso altre analoghe iniziative di ampio respiro, di allargare tale rete per offrire una meritata vetrina nazionale alla grande tradizione agroalimentare del Parco».

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tenden e fatti persone

Artigianato: nuova legge quadro Sulla base di una potestà legislativa un tempo esclusiva dello Stato, la Giunta regionale ha approvato il 13 luglio il disegno di legge quadro sull’artigianato proposto dal vice presidente e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. «Si è cercato di dare risposte alle problematiche del comparto – ha affermato Castiglione - alle difficoltà di mercato che vivono le imprese artigiane, legate alla crisi finanziaria in atto, che provoca problemi principalmente per l’accesso al credito, ma anche nella fase di nascita, crescita, insediamento, gestione e trasmissione dell’impresa stessa, e in materia di formazione professionale». Potenziati istituti già presenti nella legge regionale 60, quali la bottega scuola e l’incentivazione dell’occupazione giovanile, e adottati interventi del tutto nuovi, come gli aiuti alla trasmissione d’impresa e alla creazione d’impresa o start up. La riforma intende operare anche un riassetto delle competenze amministrative delle Regioni e degli Enti Locali. E produrre la massima semplificazione dei procedimenti per l’avvio dell’attività d’impresa. Nel Titolo I della Parte quarta “Interventi a sostegno dei confidi”, una disciplina intesa a rafforzare il sistema dei confidi. Ciò in conseguenza delle nuove prescrizioni per il calcolo del rischio di impresa previste dagli accordi di Basilea 2, che comportano il cambiamento radicale delle regole della concessione del credito e quindi del rapporto tra banca e impresa.

In Abruzzo il matrimonio dura 14 anni La durata media del matrimonio in Abruzzo è di circa quattordici anni, la maggior parte delle separazioni avviene tra coppie coniugate da oltre ventiquattro anni, sono numerose le separazioni avvenute ancor prima che si completasse il primo anno di matrimonio. Inoltre, sembra vera la crisi del settimo anno e, al momento della separazione, l’età dei mariti è 44 anni, quella delle mogli 40. Questo, in sintesi, quanto emerge da un’indagine Istat i cui dati per l’Abruzzo sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V. Lo studio, riferito all’anno 2007, evidenzia che sono stati complessivamente 1.611 i procedimenti di separazione personale dei coniugi, di cui 1.309 consensuali e 302 giudiziali. Il tasso di separazione in Abruzzo è del 4,7%, quello di divorzio del 2,7%.

Torna “Calici di stelle” Il brindisi per eccellenza che attraversa tutto il Belpaese nella notte più stellata dell’anno, quest’anno ha una dedica davvero molto speciale: dal Trentino alla Sicilia si alzeranno i calici per festeggiare il 2009, Anno Internazionale dell’Astronomia. Il 10 agosto, nella notte di San Lorenzo, torna Calici di Stelle, il tradizionale appuntamento con i grandi vini, firmato Città del Vino e Movimento Turismo del Vino, che invitano a brindare, ma con moderazione. «Attraverso appuntamenti come Calici di Stelle - sottolinea Chiara Lungarotti, presidente del Movimento Turismo del Vino - intendiamo portare un pubblico ampio e variegato a conoscere il vino da vicino cosicché possa diventarne consumatore attento, preparato e consapevole». Per saperne di più www.cittadelvino.it, www.movimentoturismovino.it.

3 Olive: errata corrige Nel numero 33 di Abruzzo Impresa abbiamo erroneamente indicato alcune aziende abruzzesi quali quelle premiate da Slow Food con il prestigioso 3 Olive. Ebbene, diamo a Cesare quel che è di Cesare: in realtà il riconoscimento è stato attribuito per l’Abruzzo all’azienda Ursini di Fossacesia (Olio extravergine di Oliva Tandem) e alla Fattoria Bruno Nicodemi di Notaresco (Olio extravergine di Oliva Nicodemi). Alle aziende che rappresentano il top della produzione olearia regionale i nostri più sinceri complimenti.

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Commercio, c’è l’accordo Siglato il 15 luglio presso l’Assessorato allo sviluppo economico della Regione, l’accordo per una prima riforma della legislazione regionale sul commercio. Intesa raggiunta con le associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Lega Coop), Cna e Unione Industriali. Concordate alcune linee guida: un numero di 40 aperture domenicali fisse per gli esercizi commerciali, più 4 variabili a discrezione dei Comuni; la possibilità di vendite promozionali durante tutto l’anno; il blocco di 24 mesi per le aperture dei grandi centri commerciali. Sono stati inoltre fissati criteri e parametri di ripartizione dei fondi a disposizione delle cooperative di garanzia dei commercianti per l’abbattimento dei tassi di interesse per i propri soci. Una serie di semplificazioni burocratiche, infine, renderanno più operativa la legge e più aderente alle necessità e alle esigenze sia dei commercianti che dei consumatori. «Voglio congratularmi con tutte le associazioni di categoria - ha dichiarato il vice presidente e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione - che in tempi rapidi hanno fatto prevalere il principio di tutela del commercio, sia grande che di vicinato, in un’ottica di grande collaborazione. La legge 11 del 2008 verrà comunque, entro qualche mese, rivista e riorganizzata per diventare il vero testo unico del commercio in Abruzzo».

Progettato a L’Aquila treno antideragliamento Si chiama UAQ4 ed è un treno a levitazione magnetica. È stato completamente progettato e sperimentato presso l’università di L’Aquila. Il suo funzionamento è tra i più sicuri e risulta essere, al momento, il mezzo più tecnologico ed ecologico al mondo. Il movimento della macchina avverrebbe secondo un sistema di supermagneti distribuiti lungo la guidovia e una serie di superconduttori posti sul veicolo. Ridotte quasi a zero le possibilità di deragliamento, spariti i fastidi del rumore e delle vibrazioni dei tradizionali treni. Inoltre, grazie all’innovativo motore lineare a induzione, si riduce il consumo di carburante di settemila tonnellate l’anno e si può arrivare ad una velocità di viaggio di 600 Km/h.

Tra Google Microsoft sfida a tutto campo

Google è pronto a lanciare un suo sistema operativo, rivolto soprattutto ai netbook, basato su Chrome e open source. «È il nostro tentativo di ripensare cosa dovrebbero essere i sistemi operativi» si legge in una nota della compagnia. Il Google Chrome Operating System sarà disponibile a metà 2010. «Velocità, semplicità e sicurezza i suoi aspetti chiave, stiamo elaborando un sistema operativo che sia veloce e leggero, che parta e ti porti sul web in pochi secondi». Google apre così un altro fronte di guerra con Microsoft, che il mese scorso ha lanciato il motore di ricerca Bing, nel tentativo di minacciare la supremazia di Google, che raccoglie le preferenze di oltre il 78% degli utenti.

Peppino Tinari in Trentino per l’Abruzzo Serata di solidarietà per sostenere la terra aquilana colpita dal sisma organizzata al PalaLevico nell’ambito dell’iniziativa “Il Trentino della gastronomia si stringe attorno all’Abruzzo”. Special guest Peppino Tinari del Villa Majella di Guardiagrele, che, assieme ad altre dodici firme della ristorazione italiana, ha preparato un menu molto apprezzato dai 150 ospiti intervenuti. In particolare, si è cimentato in un agnello al ginepro con julienne saltata di finocchi e radicchio autentico di Treviso, che ha riscontrato vivo apprezzamento. La serata è stata animata da un’asta di bottiglie di vino, donate dalle più prestigiose cantine d’Italia, battuta dal noto critico gastronomico Edoardo Raspelli. Complessivamente, sono stati raccolti oltre 18 mila euro, affidati alla Protezione civile del Trentino per donare una casetta di legno alle popolazioni colpite dell’Abruzzo.

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tenden e fatti persone

Redditi, meno di 26 mila euro per l’80% degli italiani L’80% dei contribuenti italiani dichiara non oltre 26mila euro, il 50% non oltre 15 mila, meno dello 0,2% dichiara più di 200mila euro l’anno. È questa la fotografia scattata dal dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia e relativa alle dichiarazioni dei redditi 2008. Dallo studio risulta che il reddito complessivo medio dichiarato da ogni contribuente ammonta a 18.892 euro, in aumento del 3,1% rispetto all’anno precedente. Quasi una società di capitali su due dichiara al fisco di essere in perdita: sono circa 520 mila le società che mostrano un utile, 419 mila quelle in perdita. Le società di capitali hanno quasi raggiunto il milione di unità, con una crescita del 2,9% rispetto all’anno precedente. Confermato il divario nord-sud: i redditi più alti in Italia si guadagnano al Nordovest (con dichiarazioni medie a 21.480 euro), quelli più bassi al Sud (15.060).

Telecomunicazioni, novità ad energia solare Da Ericsson e Telecom Italia una nuova soluzione a energia solare per le telecomunicazioni. Si tratta di Eco Smart, una soluzione che utilizza pannelli solari flessibili e può coprire fino al 100% del fabbisogno di energia di un sito radio mobile. L’innovativa struttura a energia solare, sviluppata e ingegnerizzata in Italia, è in corso di sperimentazione a L’Aquila e si adatta perfettamente alla forma dei siti radio mobili. Offre vantaggi rilevanti in termini di riduzione dei costi per l’alimentazione energetica, che possono rappresentare anche il 50% dei costi operativi dei siti di telecomunicazione, con una particolare attenzione agli impatti ambientali attraverso la riduzione delle emissioni di CO2. L’Eco Smart adottato da Telecom Italia ha una struttura a sviluppo verticale a forma ellittica che circonda il sito ed è rivestita da pannelli fotovoltaici flessibili.

La Confapi vuole più coraggio «Ci si sforza troppo per stabilire la data della fine della crisi, quando il punto cruciale non è quando, ma come ne usciremo». Per il presidente di Confapi, Paolo Galassi, il clima resta di totale incertezza «perché è ancora impossibile capire se la congiuntura sfavorevole abbia danneggiato in maniera irreparabile il nostro tessuto imprenditoriale». Gli studi di Confapi prevedono tra i 150 e i 300 mila posti di lavoro in meno già entro la fine del 2009. Seppure gli aspetti positivi non manchino «le misure anticrisi adottate dal Governo sono ben lontane dalle riforme coraggiose e risolutive che ci aspettavamo. Altri Paesi europei beneficiano di manovre molto più incisive».

60 milioni di euro da Fondimpresa Privilegia l’innovazione, la qualificazione e riqualificazione, la sicurezza sul lavoro, mettendo a disposizione delle imprese di ogni settore 60 milioni di euro. Risorse da impiegare per progetti formativi rivolti ai dipendenti e cercare di rilanciare la competitività. Fondimpresa - il Fondo interprofessionale per la formazione continua, gestito bilateralmente da Confindustria e da Cgil, Cisl e Uil - scommette ancora sulla formazione continua con un nuovo avviso (2/2009). Tra i destinatari, «i lavoratori con contratti di inserimento o reinserimento, i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni, anche in deroga, i lavoratori con contratti di solidarietà e i lavoratori a tempo determinato stagionali». Si tratta di un’occasione da non sciupare per fare formazione gratuita, utilizzando una parte dei contributi obbligatori che ogni impresa versa nelle casse dell’Inps. Accantonamenti che possono essere utilizzati sulla base di accordi stipulati tra le parti sociali, presentando domande e progetti a Fondimpresa. Due le scadenze da tenere a mente: la prima, dal 16 novembre al 15 dicembre 2009; la seconda nel mese di aprile 2010. Info su www.fondimpresa.it.

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l’Abru

o che produce

L’economia “terremotata” non può attendere N

on risulta certo agevole parlare di impresa e sviluppo in Abruzzo quando sono ancora vive in tutti noi le immagini del drammatico sisma del 6 aprile, che ha determinato quello che mi sento di definire come un “doppio terremoto”, non solo strettamente tellurico, ma anche economico. Se infatti è vero che le conseguenze sulla popolazione si sono rivelate in tutta la loro gravità, non meno gravi sono stati i riflessi sul settore imprenditoriale e su tutto l’indotto commerciale, turistico e dei servizi. Non solo delle zone direttamente colpite, ma anche dell’intero territorio regionale. Difatti, oltre alle attività economiche delle aree terremotate - la stragrande maggioranza delle quali ha subito pesantissimi danni strutturali ed economici se non addirittura la totale chiusura - anche gli operatori abruzzesi che intrattenevano rapporti con tali aziende hanno dovuto loro malgrado registrare negative ripercussioni sui propri fatturati, pur nella piena consapevolezza dei drammatici eventi che hanno originato tale situazione. Lo scenario attuale ci pone così di fronte a quella che oserei definire una economia “terremotata”, che in una regione piccola e con scarse risorse finanziarie come l’Abruzzo si manifesta in tutto il suo spessore. Ernesto Orlando _ direttore Confcommercio Abruzzo Si evidenziano così altre priorità che, oltre a quella fondamentale della ricostruzione delle città e dei paesi distrutti dal sisma, comprendono anche la necessità di aiutare e sostenere il tessuto imprenditoriale, in uno sforzo che deve vedere le componenti sociali e le forze politiche impegnate verso un obiettivo comune, affinché l’intero Abruzzo possa al più presto risollevarsi da questa tremenda doppia scossa. I tempi per una reale ripresa e per il ripristino della normalità, che secondo le stime governative si attesterebbero sui cinque anni, sono invece a nostro parere da considerare in un arco di tempo purtroppo ben più lungo. In ogni caso, tale obiettivo va raggiunto non solo restituendo al più presto ai cittadini e agli operatori le condizioni di vivibilità antecedenti al disastroso evento, ma anche intervenendo con vigore e rapidità sulla ricostruzione dell’ambiente socio-economico, garantito principalmente dalle attività del terziario, che con le loro peculiarità sono in grado di rimettere in moto l’economia di tutto il territorio regionale. È fuor di dubbio che la crisi con cui tutti ci stiamo confrontando è davvero gravosa, ma siamo convinti che sia necessario interessare e sensibilizzare i referenti istituzionali, che possiedano tutti gli strumenti finanziari per la ripresa dello sviluppo. In quest’ottica, il principale punto di riferimento per le imprese, con il quale confrontarsi e interagire, può essere senz’altro identificato nella Regione Abruzzo, alla quale, non a caso, la Confcommercio regionale ha presentato diverse proposte nelle quali sono contenute specifiche peculiarità per contribuire ad un rilancio del sistema economico. In definitiva, preme sottolineare che l’impegno nell’immediato deve senz’altro concentrarsi verso tutte quelle azioni in grado di restituire alle popolazioni e alle aziende sconvolte dal terremoto il ritorno alla “normalità” e alla vita di tutti i giorni, ma che opportuna attenzione vada dedicata anche ad iniziative e progetti che, attraverso il sostegno al comparto imprenditoriale, rimettano concretamente in moto l’economia abruzzese

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in primo piano » di Jenny Viant e Laura Tinari

Qualcosa è cambiato

Il G8 aquilano si è concluso approvando sette dichiarazioni congiunte sui temi della crisi economica, della povertà, del cambiamento climatico e delle questioni politiche internazionali. Dai leader del mondo un messaggio di fiducia e speranza da sinistra: il Presidente del Sud Africa Zuma, il Presidente Brasiliano Lula, il Premier indiano Singh, il Presidente degli Stati Uniti Obama, il Premier del Regno Unito Brown, il Presidente francese Sarkozy, il Cancelliere tedesco Merkel, il Premier canadese Harper, il Presidente del Consiglio italiano Berlusconi, il Premier giapponese Aso, il Presidente russo Medvedev, il Presidente della Commissione Europea Barroso, il Presidente egiziano Mubarak, il Presidente messicano Calderon - Foto: Massimo Percossi

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L

a sfida sembra essere riuscita. Il G8 Summit 2009 - From La Maddalena to L’Aquila ha focalizzato l’attenzione della stampa internazionale sulla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, trasformatasi in centro operativo dei potenti del mondo dal 8 al 10 luglio scorsi. Italia – paese che detiene la presidenza di turno del G8 – Canada, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti, il Regno Unito e la Federazione Russa, hanno approvato sette documenti importanti nelle tre proficue giornate di lavoro: la Dichiarazione G8 Leadership responsabile per un futuro sostenibile; quella contro il terrorismo e quella sulla Non Proliferazione; la Dichiarazione congiunta Promuovere l’agenda globale; quella del Major Economies Forum sull’energia e il clima; la Dichiarazione G8-Africa Un partenariato rafforzato G8-Africa su acqua e igiene di base e quella congiunta sulla Sicurezza Alimentare Globale L’Aquila Food Security Initiative. Per discutere di questi temi, la Presidenza italiana ha voluto un G8 “unico” per numero di partecipanti, che ha coinvolto paesi africani emergenti e principali organizzazioni internazionali. Nelle sessioni più ampie intorno al tavolo del Summit è stato rappresentato quasi il 90% dell’economia mondiale. I timori per un eventuale fallimento del vertice erano in parte velati. Lo spostamento da La Maddalena all’Aquila aveva suscitato legittima preoccupazione unitamente a problemi organizzativi e logistici. Ad esempio, è stata una vera impresa trasformare camerate in alberghi accoglienti e allestire la sala meeting principale, la Main Conference, dove all’ingresso faceva bella mostra di sé il Guerriero di Capestrano (anco-

rato saldamente ad una piastra antisismica). Nonostante i ritmi serrati di lavoro e le problematiche esistenti, prima e durante il vertice, una persona si è dimostrata sempre ottimista: Guido Bertolaso, Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Nell’incontro avuto con lo staff organizzativo il 7 luglio ha spiegato il perché della scelta di un G8 decisamente e volutamente sui generis. «Il G8 nel capoluogo abruzzese rappresenterà un’assicurazione sulla ricostruzione. I risultati non si vedranno subito, ma a medio-lungo termine. I primi a trarne vantaggio saranno gli aquilani e di conseguenza l’intero Abruzzo». Analogo concetto è stato espresso dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quando ha illustrato i contenuti del Chair’s Summary durante la conferenza stampa conclusiva. Oltre a riferire di aver discusso sulle sfide correlate alla crisi economica, la povertà, il cambiamento climatico e le questioni politiche internazionali - condividendo una visione comune per un’economia mondiale «aperta, innovativa, sostenibile ed equa» - ha affermato che si è trattato di «un Vertice che si è tenuto nella città dell’Aquila per dimostrare solidarietà verso la popolazione dell’Abruzzo severamente colpita dal terremoto del 6 aprile, e verso tutti coloro che nel mondo sono stati colpiti da calamità naturali»

I retroscena Il più acclamato: il neo presidente degli Stati Uniti di America, Barack Obama. In più di un’occasione si è trasferito a piedi dall’albergo Roma, dove alloggiava anche Silvio Berlusconi, alla Main Conference. Inevitabili gli applausi durante i suoi spostamenti all’interno della zona rossa, circa 700 metri di area off limits per i non addetti ai lavori. Le più attese: le first lady Michelle Obama e Carla Bruni hanno disertato sia il pranzo riservato alle mogli dei Capi di Stato sia la visita alle mostre allestite all’interno della caserma: “L’Aquila bella mai non può perire” e “L’arte del saper far bene italiano”. Erano attese da Maria Vittoria Brambilla e Bruno Vespa. Solo in secondo momento, il giorno dopo, la premièr dame Carla Bruni ha visitato lo spazio espositivo. I più in ombra: nel G8 un ruolo fondamentale è stato svolto dagli Sherpa (dal nome delle guide che aiutano gli scalatori a raggiungere le vette dell’Himalaya). Hanno

» foto concessa da sitoG8/ANSA

rappresentato personalmente i rispettivi Capi di Stato e di Governo per tutte le questioni riguardanti l’agenda del Summit. Per l’Italia, l’incarico di Sherpa è stato affidato all’ambasciatore Giampiero Massolo, assistito da due “sub Sherpa”, appartenenti rispettivamente al ministero degli Affari Esteri e al ministero dell’Economia e delle Finanze. I più sconcertati: come risulta da una nota di agenzia diramata dall’Ansa in data 10 luglio, quasi 200 membri dello staff di accoglienza, la maggior parte proveniente dall’Abruzzo (tra cui alcuni studenti della d’Annunzio), lamentano di aver svolto turni di lavoro massacranti e minacciano di adire le vie legali in quanto, a G8 concluso, hanno firmato un mandato di collaborazione retrodatato recante la data 3 luglio. Non ultimo, un gruppo di Pescara si dice sgomento perché a conclusione dei lavori ancora sottoscriveva alcun contratto.

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in primo piano

Il G8 parallelo Il suo sguardo volto ad indagare tra gli stretti vicoli dell’Aquila, il suo pensiero ai bambini morti sotto le macerie e alle condizioni psicologiche di quelli sfuggiti ai crolli, la sua sobrietà nell’abbigliamento e nell’aspetto insieme alla promessa «gli americani non vi lasceranno soli» non hanno deluso chi attendeva all’Aquila Michelle Obama, prima e più attesa tra le first lady. Le sue parole, i suoi gesti e i suoi occhi sono stati infatti motivo di il presidente Barack Obama, la presidente Stefania speranza per tanti aquiPezzopane, il presidente, Gianni Chiodi e il sindaco Massimo Cialente - Foto: www.repubblica.it lani che nell’aiuto statunitense credono. Ma le signore dei grandi della terra erano in tutto dodici, per l’assenza della première dame di Francia, Carla Bruni, che ha preferito un ruolo più solitario. A fare gli onori di casa, sia a Roma che all’Aquila, così come il Presidente Berlusconi aveva chiesto, sono state il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, e il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. Entrambe hanno accompagnato le ospiti nel centro storico messo completamente in sicurezza, in una visita che, se pur breve, sembra aver commosso tutte. Apprezzato anche dalle signore il lavoro dei vigili del fuoco, a cui hanno voluto stringere la mano. Al loro ritorno nella caserma di Coppito le attendeva la simulazione di terremoto attraverso una tavola vibrante, dove non tutte si sono sentite di salire. A completare il pomeriggio trascorso tra cultura, arte e made in Italy la visita alla mostra sismica, all’esposizione dedicata ai capolavori dell’arte abruzzese e italiana e alla rassegna sul saper fare italiano. Le first lady, affascinate da ceramiche, gioielli, tombolo, hanno favorevolmente accolto l’appello del ministro dei Beni Cultu-

rali, Sandro Bondi, che nel frattempo si era aggiunto al gruppo insieme al ministro del Turismo, Michela Brambilla, che le invitava a chiedere aiuto ai loro mariti per salvare l’arte aquilana. Tutto abruzzese anche il pranzo preparato dallo chef di Rivisondoli “due stelle Michelin” Niko Romito e offerto da Daniela Chiodi, moglie del presidente della Regione, anche lei madrina della giornata insieme alle ministre. Ottimo cibo, ma anche prestigiosi regali quelli ricevuti sia dalle lady che dai capi di Stato: il presidente Chiodi ha infatti donato loro venticinque Presentose, gioiello tipico della tradizione orafa abruzzese, una borsa in pelle e cravatte in seta confezionate da un artigiano locale per i loro mariti. il presidente Silvio Berlusconi con il cancelliere Programma a tedesco, Angela Merkel, durante la visita al parte per Carla paese di Onna - Foto: Ciro Fusco Bruni, moglie del premier francese Nicolas Sarkozi. Dopo aver visitato la città e la chiesa di Santa Maria del Suffragio, adottata dalla Francia, e aver incontrato l’attore George Clooney nei luoghi del terremoto, ha cenato nel ristorante aquilano, Il Baco da Seta, dove in tarda serata è stata raggiunta anche dal marito. Pochi tavoli più in là, nello stesso ristorante, la moglie del primo ministro inglese Gordon Brown, Sarah, anche lei li per un fuori programma.

Gioielli e accessori “made in Abruzzo” I doni ricevuti dalle lady sono la testimonianza che la nostra è una terra ricca di tradizioni artigiane pregiate. Le Presentose, gioiello abruzzese per eccellenza, lavorate da un orafo aquilano, sono state realizzate con un cordellino d’oro giallo con un cuore centrale e confezionate in una scatola in pelle con un libricino esplicativo sul significato storico e religioso del gioiello. Per le signore anche una borsa in pelle di vitello sempre “made in Abruzzo”, che sarà a breve prodotta e collocata sul mercato internazionale con il nome di “First Lady Bag”. «Una prova dell’alta qualità della produzione manifatturiera abruzzese che vanta un’antica tradizione», ha

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dichiarato il presidente Chiodi. La borsa realizzata in due varianti color nero e testa di moro recherà al suo interno un marchio che ne indicherà in inglese il genius loci della fabbricazione “Abruzzo Since 1949” e un marchio sul G8 fornito dalla Regione Abruzzo.


La “Colazione delle lady” Cinque portate, rigorosamente a base di prodotti locali, co dolciastro quasi estinto, che si trova nella provincia alcune pensate per l’occasione. Una grande vetrina per dell’Aquila), servito insieme al Ferrari rosé. Antipasto: la cucina e i produttori abruzzesi, oggi conosciuti davbaccalà di prima salatura macerato in olio extravergine vero in tutto il mondo. Una giornata intensa, ma ricca di di oliva, accompagnato da granita di patate al rosmasoddisfazioni, per lo rino e assoluto di chef “due stelle Mipeperone arrosto. chelin” Niko Romito Primo: tortellini lidel ristorante Reale quidi di piselli tardi Rivisondoli che, divi con pomodoro con l’aiuto di sua sofresco, basilico e rella Cristiana e del pecorino di Castel suo staff, ha curato del Monte. Seconnei minimi dettagli do: vitello glassato il pranzo per le mocon orapi croccanti gli dei capi di Stato. e macedonia tiepi«Se si conquista a da di patate. Destavola una prima sert: dolce caldodonna si conquista freddo di cioccolato anche il marito», ha e finocchio. Pane dichiarato lo chef a base di farina di alla fine del pranzo. solina (grano tipico Accurato anche il di alta montagna). Gursharaan Kaur (D), moglie del premier indiano Manmohan Singh, durante la visita servizio dei vini, afVini della migliore nel centro dell’Aquila nel secondo giorno del vertice G8 - Foto: Alessandro Di Meo fidato ai sommelier tradizione abruzzeGiovanni Sinesi e Enrico Camelio. se: Barba, Marramiero, Masciarelli, Valentini. Portata di benvenuto: gelato di Roveie (legume selvati-

RAICAM, tecnologia avanzata ricca di suggestioni La Raicam di Manoppello tra le otto aziende che hanno rappresentato il “made in Abruzzo” al G8. Una sezione speciale della mostra “L’arte del saper fare bene italiano”, ospitata a L’Aquila presso la Caserma della Guardia di Finanza di Coppito (in calendario fino al prossimo 6 agosto), è dedicata all’Abruzzo ed al meglio della produzione locale sia industriale che artigianale. “Le eccellenze intellettuali di questo territorio - ha affermato il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, - sono rappresentate dall’università, dal conservatorio Alfredo Casella, dalla scuola di cinema ma anche dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, i più grandi laboratori sotterranei del mondo, che sviluppano ricerche avanzate nel campo della fisica nucleare, ed dal nuovo centro di Telespazio nel Fucino. Tuttavia, - ha aggiunto Castiglione - anche la tradizione avrà il suo spazio in mostra con la ceramica del Centro Ceramico di Castelli ed i pregiati lavori dell’Ente Mostra di artigianato artistico di Guardiagrele” . In relazione, poi, alle eccellenze produttive e di servizi, oltre alla Raicam erano presenti: Somi impianti, Proel, Tecnomatic, Telespazio e Micron. “A queste realtà industriali di rilievo internazionale – ha avuto modo di

dichiarare il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico – va un sentito ringraziamento per aver raccolto il nostro invito e per aver realizzato gli audiovisivi che saranno proiettati in occasione del G8 e che descriveranno una regione tecnologicamente avanzata e con eccellenze sia nel campo dell’export sia nell’innovazione tecnologica”. Le imprese chiamate a rappresentare l’Abruzzo hanno dato sfogo ad un’incisiva creatività per catturare l’attenzione dei potenti della Terra. Una tra tutte proprio la Raicam, produttrice dell’apparato frenante e della frizione della nuova 500 Fiat, che si è avvalsa, per la realizzazione dello spot, di due cineasti abruzzesi, il regista Cristiano Donzelli e il compositore, Gianluca Piersanti, che da anni lavora alle colonne sonore dei film più importanti realizzati negli Studios. La produzione è stata curata dalla Dmen di Teramo che ha messo in campo tutta la sua capacità creativa e operativa proponendo, nei 2 minuti di filmato, le ultime utilitarie Fiat in giro per gli scorci più suggestivi d’Abruzzo in un crescendo di emozioni. Un filmato che, per originalità e cura, ha associato al valore della territorialità l’alto valore industriale e tecnologico del Gruppo Raicam.

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in primo piano » di Luciano Fratocchi

L’ombelico del mondo

Per tre giorni L’Aquila e l’Abruzzo hanno catturato l’attenzione planetaria. Il ritorno mediatico del G8 può essere fondamentale per la ricostruzione e per l’adozione di regole adeguate e politiche incisive

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l G8 dell’Aquila è finito con un momento di raccoglimento per le vittime del terremoto del 6 Aprile e con l’intitolazione a loro del piazzale della caserma della Guardia di Finanza di Coppito. L’ultima – ma non per questo meno rilevante – conferma della validità della scelta di tenere nel nostro capoluogo di regione un evento di tale importanza mondiale, indipendentemente dalle legittime idee politiche che ognuno di noi può avere. L’Abruzzo e L’Aquila sono stati il centro del mondo per quasi tre giorni ed il ritorno mediatico a livello planetario sarà fondamentale per continuare ad intercettare fondi per la ricostruzione. Quanti cittadini americani si rifiuterebbero di versare 1 dollaro per questa causa, dopo aver visto le immagini del loro Presidente Barack Obama aggirarsi tra le macerie del

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» foto concessa da sitoG8/ANSA foto: Ettore Ferrari


centro storico in maniche di camicia o quelle della commossa first lady Michelle che ha chiesto notizie delle vittime tra i bambini? E quanti cittadini tedeschi si volterebbero dall’altra parte se gli si chiedesse un ulteriore sforzo per finanziare la ricostruzione di Onna, dopo che la loro Cancelliera ha ricevuto un’accoglienza calorosa come il sole verso cui si rivolgono i girasoli che le sono stati donati insieme ai fagioli bianchi coltivati in quella zona? All’Italia – ed agli amministratori locali in particolare – capitalizzare questo patrimonio di contatti e di attenzioni, attivando ancora più intensamente la rete degli abruzzesi all’estero. E tutto questo senza contare i fondi che sono già arrivati e le “adozioni” di chiese e palazzi storici da parte dei cosiddetti “grandi della terra”. Finanche un paesino come Lucoli – che forse neanche tutti gli abruzzesi conoscono, nonostante la bellezza del luogo e la significativa storia artistica e culturale – ha beneficiato della presenza di ministri e capi di stato a L’Aquila; essendoci tra i residenti del borgo una cittadina olandese, l’Olanda ha deciso di finanziare la costruzione di un ospizio per la locale comunità. A contorno dell’evento principale – il G8 appunto – altri avvenimenti hanno portato un contributo alla ricostruzione. Per tutti basti il riferimento ai finan-

«Quanti cittadini americani si rifiuterebbero di versare 1 dollaro per la ricostruzione, dopo aver visto le immagini del loro Presidente tra le macerie dell’Aquila in maniche di camicia?»

il presidente degli Stati Uniti Barak Obama con il presidente Silvio Berlusconi davanti alle macerie del palazzo del Governo a L’Aquila

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ziamenti che l’attore George Clooney ha portato alla martoriata Sant’Eusanio Forconese – borgo opportunamente scelto da Walter Veltroni in quanto tralasciato dai riflettori dei mezzi di comunicazione dei massa - per la ricostruzione della locale chiesa quattrocentesca, nonché la decisione di girare il prossimo film tra Castel del Monte e Sulmona. Il G8 dell’Aquila, però, non è stato importante solo per il capoluogo di regione e gli altri borghi colpiti dal terremoto. Le ricadute di queste tre giornate di incontri ai massimi livelli sono state altrettanto significative per il resto della nostra regione, del nostro Paese e del mondo. In primo luogo, va sottolineato l’impegno “ad affrontare la dimensione sociale dei problemi, mettendo al centro le persone”, quel “people first” che sa tanto di dottrina obamiana, ma che ogni leader degno di tale ruolo non poteva non condividere. E con esso la ferma volontà di riformare i mercati finanziari, in modo tale da evitare il ripetersi di crisi quale quella da cui forse si sta cominciando ad uscire. In tal senso, la stessa decisione di superare i confini del G8 per istituzionalizzare il G14, forse già a partire dal prossimo anno, è essa stessa una prova della presa di coscienza che la crisi può essere superata solo cambiando le regole del gioco. E queste regole bisogna necessariamente cambiarle tenendo conto delle esigenze e del ruolo di

nuovi giganti economici come Brasile, India e Cina, ma anche di aspiranti tigri africane come l’Egitto. Altrettanto importante è stata la decisione di rendere effettive ed efficaci le politiche anti-evasione/

«Va sottolineata anche la ferma volontà di riformare i mercati finanziari, per evitare che si ripetano crisi come quella da cui, forse, si sta cominciando ad uscire»

la protesta del comitato 3.32 inscenata in occasione del G8 a L’Aquila

elusione, anti-corruzione ed anti-riciclaggio. Politiche che permetteranno – nel mondo occidentale, così come nei paesi emergenti ed in quelli sottosviluppati dell’Africa – di recuperare risorse che gli stati nazionali potranno usare proprio nell’ottica del “people first”. Il tutto in un contesto in cui le politiche protezioniste – che possono aiutare un paese, ma aggravano la crisi degli altri - vengono bandite e ci si impegna a chiudere entro il 2010 il Doha round per la liberalizzazione dei mercati internazionali. Non ultimo, la tutela della proprietà intellettuale è confermata alla base dell’innovazione e, quindi, dello sviluppo economico. Anche le imprese saranno chiamate a fare la loro parte, fornendo informazioni accurate sulle loro attività, struttura e proprietà. Il tutto accompagnato da una convergenza delle regole contabili USA e UE e dalla limitazione delle remuner a z ioni dei manager. Certo, qualcosa in più poteva essere fatto: l’auspicato accordo sull’ambiente non c’è stato, per la pervicace opposizione della Cina che si è rinchiusa dietro un “prima avete inquinato voi, adesso tocca a me”. Anche su questo argomento, però, sono comunque stati fatti «passi significativi» come ha ben detto il Presidente Obama. E se lo dice lui che è il profeta del «yes we can» si può almeno sperare. Peccato che alcuni aquilani, per di più giovani, abbiano deciso di opporre a quel motto – che in’ultima analisi può essere visto anche come un invito a rimboccarsi le maniche – con un polemico «yes, we camp»

«Altrettanto importante è stata la decisione di rendere effettive ed efficaci le politiche anti-evasione/elusione, anti-corruzione e anti-riciclaggio»

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in primo piano » di Eleonora Lopes

Il rilancio passa Regione e Governo al lavoro su più fronti per promuovere l’immagine della terra d’Abruzzo. Chiodi: «Azioni importanti anche a livello internazionale»

la conferenza stampa a Palazzo Chigi: da sinistra il ministro del Turismo Michela Brambilla, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Mauro Di Dalmazio

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dal Turismo O

vviare alla percezione negativa dell’immagine turistica dell’Abruzzo a seguito del sisma del 6 aprile, sfruttare l’opportunità di una campagna di comunicazione turistica per sensibilizzare i flussi di visitatori per la stagione estiva appena partita e fare in modo che la Regione Abruzzo ed in particolare l’assessorato al Turismo riescano a dotarsi e a conservare nel tempo un patrimonio di iniziative su cui innestare azioni promozionali ben strutturate. Sono i tre principali obiettivi che si prefiggono le azioni di rilancio dell’immagine turistica abruzzese presentate dall’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio. Alcune di esse sono state realizzate direttamente dall’assessorato con il sostegno dell’APTR, mentre altre sono frutto del lavoro condotto insieme al ministero del Turismo e di alcuni accordi siglati con Enit, Trenitalia, Alitalia, Sitcom e Telesia. «Questa campagna di comunicazione turistica -ha dichiarato Di Dalmazio durante una conferenza stampa con le associazioni di categoria- benché estremamente articolata, è soprattutto tesa a creare suggestioni, a suscitare curiosità nei potenziali turisti e a ricollocare nella giusta dimensione l’immagine dell’Abruzzo dopo il terribile evento sismico. Quello che sicuramente non ci interessa - ha proseguito l’assessore - è proporre messaggi di turismo solidale. Ad imporsi, invece, dovranno essere la straordinarietà delle bellezze artistiche, naturali e monumentali della nostra terra, oltre al richiamo inevitabile della nostra enogastronomia e il rapporto ideale qualitàprezzo dell’offerta ricettiva». La via del sacro e del mistero, la via dei borghi antichi, la via dell’acqua e del sole, la via degli animali selvaggi, la via della natura selvaggia, la via dei sapori e la via del cuore. “Le sette Vie d’Abruzzo“, sono filmati di grande spettacolarità e di grande impatto emotivo, relativi ai paesaggi ed alle bellezze artistiche della terra d’Abruzzo, che danno il nome alla campagna promozionale curata dal ministero del Turismo

» foto concesse da Regione Abruzzo

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e dalla Regione Abruzzo per rilanciare l’immagine di un lembo d’Italia assai poco conosciuto. L’iniziativa che spazierà su più fronti e darà visibilità a tutta la regione, è stata presentata giorni fa, a Roma, a Palazzo Chigi, durante una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro per il Turismo, Maria Vittoria Brambilla, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, l’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio e gli amministratori delegati di Trenitalia, Mauro Moretti, e di Alitalia, Rocco Sabelli. «Quando, ai tempi della campagna elettorale, delineammo le strategie di governo ha esordito Gianni Chiodi - si parlava anche di turismo ma non potevamo immaginare che avremmo lavorato gomito a gomito con il ministro Brambilla e con il sostegno straordinario del presidente Berlusconi che ringrazio a nome degli operatori turistici ed anche di tutti gli aquilani. Siamo appagati dall’eccellente qualità del prodotto realizzato - ha proseguito Chiodi - non solo per la promozione immediata che riusciremo ad attivare ma soprattutto per quello che rimarrà

nel tempo e che permetterà all’immagine dell’Abruzzo di trovare una collocazione importante anche a livello internazionale». Al G8 dell’Aquila, nell’ambito degli spazi dedicati alla promozione turistica dell’Italia, la Regione Abruzzo

Mauro Di Dalmazio: «Non ci interessa proporre messaggi di turismo solidale. Ad imporsi dovranno essere la straordinarietà delle bellezze artistiche, naturali e monumentali, il richiamo dell’enogastronomia, il rapporto qualità-prezzo dell’offerta ricettiva» ha potuto contare su un settore espositivo che ha un’estensione pari a quella riservata al resto delle regioni. A sottolinearlo è l’assessore Mauro Di Dalmazio. «Grazie alla collaborazione con il ministero del Turismo, è stato possibile ritagliarci un ruolo di primo piano che rappresenta un’ottima opportunità di divulgazione della nostra immagine turistica, visto il risalto a livello mondiale che un evento come il G8 è in grado di calamitare su di sè in generale e su tutte le iniziative collaterali in particolare»

Le 7 vie d’Abruzzo Il materiale video realizzato dal Governo consiste in uno spot di 35 minuti su “Le 7 vie d’Abruzzo” (5 minuti per via) che è stato proiettato al G8 ai Capi

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di stato e nei video posizionati all’interno della Caserma di Coppito; la realizzazione di uno speciale sulle 7 vie d’Abruzzo di circa 40 minuti da trasmettere su reti Rai o Mediaset; la realizzazione di 21 clips da 1 minuto sulle 7 vie d’Abruzzo che saranno veicolate dall’Alitalia, on board su rotte internazionali ed intercontinentali, negli aeroporti, nelle sale Freccia Alata e su Trenitalia; la presenza di redazionali sull’Abruzzo all’interno del magazine di bordo dell’Alitalia “Ulisse“; la realizzazione e la proiezione di cartoline video che hanno come testimonial i più grandi atleti italiani e che sono state trasmesse prima e dopo i collegamenti sportivi durante i Giochi del Mediterraneo 2009. E ancora una brochure bilingue che è stata presentata in occasione del G8 relativa a “Le 7 vie d’Abruzzo”. Le stesse brochure saranno presenti su tutte le tratte ferroviarie di Trenitalia.


Le priorità d’intervento secondo Federalberghi Nei giorni scorsi a Roma il presidente regionale di Federalberghi – Confcommercio Abruzzo Emilio Schirato, e il suo vice presidente, Giammarco Giovannelli, sono stati ricevuti dal ministro del Turismo Michela Brambilla. L’ incontro è avvenuto per merito del presidente nazionale di Federalberghi Bernabò Bocca, che aveva promesso, nella sua visita all’Aquila, di attivarsi in tempi brevi affinché le emergenze dell’intero comparto turistico abruzzese potessero arrivare sul tavolo del ministro. Per l’occasione, la Federalberghi Abruzzo ha predisposto due documenti: il primo contenente le priorità di intervento a favore delle aziende alberghiere e il secondo relativo ad una più generale richiesta di interventi urgenti per il settore turistico regionale. Schirato, nel consegnare questi documenti al ministro, ha avuto modo di rappresentare direttamente le gravi problematiche che affliggono il turismo locale in questo momento così drammatico. «Ab-

biamo avuto modo di evidenziare - ha dichiarato Schirato - che il turismo in questo momento è in ginocchio e che al sisma, che si è abbattuto sul nostro Capoluogo a partire dal 6 aprile, se ne sta aggiungendo un secondo di tipo economico, non meno devastante. Il Turismo del nostro territorio va aiutato e sostenuto con precisi interventi strutturali dei Governi Centrale e Regionale, nella consapevolezza che esso rappresenta il 12% circa del PIL dell’intera Regione».

Giammarco Giovannelli e Emilio Schirato di Federalberghi, accompagnati da Bernabò Bocca incontrano a Roma il ministro Brambilla

Enit, campagne mirate in collaborazione con la Regione In occasione della sedicesima edizione dei Giochi razione degli operatori turistici stranieri, riquadel Mediterraneo, l’ENIT, l’agenzia nazionale del Tu- lificazione e recupero dei valori dell’accoglienza. rismo, è stata presente a Pescara per lanciare un «Con l’aiuto dei delegati dell’Enit -ha dichiarato Di Dalmazio- in Europa, in parmessaggio internazionale ticolare Russia, Germania, per la promozione del noScandinavia e Gran Bretastro Paese, in particolare gna cominceremo un lavoro dell’Abruzzo, come meta di analisi sulle esigenze dei turistica di qualità. Presso turisti e dei tour operator, il porto turistico di Pescara un confronto serio che avrà a Casa Italia, l’hospitality un ritorno concreto, lontano house del CONI, Mauro Di da ogni logica di campaniliDalmazio, assessore regiosmo». Per Eugenio Magnani nale al turismo e alla cultura, e il direttore genera- l’assessore Di Dalmazio insieme al direttore generale Enit Eugenio «il terremoto deve diventare a Casa Italia; sotto: il presidente Enit Matteo Marzotto un’opportunità. Se quest’anle ENIT, Eugenio Magnani Magnani ai blocchi di partenza allo stadio di Pescara no abbiamo perso delle hanno presentato le iniprenotazioni, non dobbiaziative promozionali intramo piangerci addosso, ma prese sui mercati europei lavorare per capire come per il sostegno e il rilancio guadagnarle per il 2010. turistico dell’Abruzzo. La Dobbiamo lavorare sulla cocollaborazione tra l’ENIT e municazione, organizzando la Regione Abruzzo durerà fino al 2010 e prevede: spot e campagne mirate che comunicazione, analisi del facciano conoscere le belmercato turistico, prepalezze dell’Abruzzo».

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in primo piano » di Riccardo D’Alessandro

«L’impresa dia l’esempio» Dal convegno promosso da Confindustria, l’idea che impegno e determinazione non siano sufficienti per ripartire. Accanto ad interventi di sostegno a lungo termine, servono legalità, etica, meritocrazia. Ed un brusco stop ai provincialismi

i relatori intervenuti al forum “Idee giovani e giovani con idee: dal sisma alla ricostruzione dell’Abruzzo per un nuovo modello di sviluppo del Paese” svoltosi all’Aquila

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dee, proposte, spunti e riflessioni per far ripartire la ricostruzione della città di L’Aquila e del suo patrimonio culturale, economico e sociale. Anche i giovani imprenditori di Confindustria hanno voluto esprimere la propria solidarietà e il proprio sostegno al territorio aquilano, recentemente colpito dai tragici eventi del terremoto, promuovendo

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il forum dal titolo “Idee giovani e giovani con idee: dal sisma alla ricostruzione dell’Abruzzo per un nuovo modello di sviluppo del Paese”. L’evento, promosso dal Gruppo Giovani di Chieti con a capo il presidente Giuseppe Ranalli e in collaborazione con il Comitato Regionale di Confindustria Abruzzo, si è svolto presso l’Open Space del Centro Commerciale “L’Aquilone”. Al


centro dell’incontro la policontrazione del PIL dello tica, le imprese e le istitu0,6%, un dato certamente zioni chiamate a confronper nulla confortante – ha tarsi sull’effettiva capacità sottolineato Alessandra e voglia di cambiamento per Rossi – dobbiamo trasforsuperare i disastri provocamare questo dramma in ti dal terremoto, oltre che un’opportunità di rinascita sulle prospettive del sistee sviluppo per il territorio ma regionale e nazionale. aquilano e per questo riL’iniziativa, inizialmente badiamo e rivendichiamo prevista a Fossacesia per interventi a sostegno a riprendere un percorso di lungo termine come il riconfronto con la politica conoscimento della “Zona inaugurato lo scorso anno, franca”, defiscalizzazioni e è stata volutamente “dirotrisarcimenti alle aree e ai tata” a L’Aquila per evidensettori che hanno subito i l’intervento del presidente Marrollo ziare ulteriormente la prodanni del sisma». pria vicinanza al territorio La tragicità dell’evento non del capoluogo abruzzese. «Oggi parliamo del futuro ha affatto scalfito l’impegno e la voglia degli imprendi L’Aquila come tassello importante della competi- ditori aquilani di riprendere le proprie attività nel tività e dello sviluppo economico dell’Abruzzo – ha capoluogo abruzzese. Ma impegno e determinazione affermato Giuseppe Ranalli - non aspiriamo a dare ri- non sembrano essere sufficienti per la ricostruzione. sposte ai tanti dubbi e alle perplessità dei cittadini La formula per ripartire deve prevedere anche e soaquilani, ma intendiamo portare avanti alcune tesi, prattutto legalità, etica e meritocrazia, temi a più rinella speranza e un po’ anche nell’ambizione che da prese invocati da Fabio Spinosa. «L’impresa deve dare questo appuntamento emergano proposte concrete in questo contesto l’esempio. Quella del terremoto, per un progetto di sviluppo e di ricostruzione traspa- pur nella drammaticità dei suoi fatti, può rappresenrente, equilibrato e sostenibile. Vogliamo dimostrare tare l’opportunicome abruzzesi e come regione Abruzzo tutta la no- tà per ricostruire stra capacità di reazione, la laboriosità e l’onestà che ed è importante da sempre ci contraddistinguono, rifuggendo in ogni che questa rimodo e con estremo rigore ogni tentativo di sciacal- costruzione sia laggio». c ar a t t e r iz z a t a Al dibattito sono intervenuti numerosi rappresentan- da scelte più ti della sfera imprenditoriale, politica ed istituziona- coerenti e conle: il cav. Calogero Riccardo Marrollo, presidente di sapevoli. ComConfindustria Abruzzo, Silvio Di Lorenzo, presidente battiamo insiedi Confindustria Chieti, Fabio Spinosa Pingue, presi- me i localismi e dente Giovani imprenditori di Confindustria Abruzzo, i provincialismi Alessandra Rossi presidente dei Giovani imprenditori a favore di una di L’Aquila, autrice di un toccante intervento iniziale r i c o s t r u z i o n e di saluto. All’evento hanno inoltre partecipato Danie- più omogenea le Capezzone, portavoce del PDL, Fabrizio Di Stefano, dell’Abruzzo evisenatore PDL, Anna Morgante, preside della facoltà di tandone la sua Economia della d’Annunzio ed Enrico De Nicola, pro- f r amment az io curatore aggiunto della Corte di Cassazione. ne». Dello stesso Passato il clamore, spegnendosi lentamente i riflet- avviso anche la preside Morgante: «Dobbiamo prendetori mediatici, cosa lascia in eredità il tragico evento re atto che nella nostra Regione il fenomeno dei prodel 6 aprile? «Il terremoto si è verificato in una con- vincialismi è ancora marcatamente in atto. Le scelte giuntura già difficile per l’economia aquilana, per la ancora oggi si compiono di fronte ad uno scenario quale le stime più recenti indicano per il 2009 una squilibrato e scomposto che vede, ad esempio, un

«Vogliamo dimostrare come abruzzesi tutta la nostra capacità di reazione, la laboriosità e l’onestà che da sempre ci contraddistinguono, contrastando con estremo rigore ogni tentativo di sciacallaggio»

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polo universitario collocato in una zona notevolmente distante dal suo “complementare” distretto industriale: penso ad esempio alla facoltà di Ingegneria di L’Aquila e alla Val di Sangro, “destinazione finale” per i giovani laureati ingegneri. Occorre più omogeneità nelle scelte. Lavoriamo uniti per una regione omogenea, ne abbiamo l’opportunità». Quali indicazioni giungono dalla politica? «È una lezione per tutti noi vedere gli aquilani, nonostante i dolori e i lutti, sul campo – ha precisato Capezzone – accanto al dolore però è necessario che la politica tiri fuori l’orgoglio e in questo senso voglio dirvi che le istituzioni sono vicine al popolo aquilano. I soccorsi,

gli aiuti, gli interventi del Presidente del Consiglio e della Protezione civile ne sono testimonianza. Cominciano ad intravedersi segnali confortanti di ripresa». Il sentimento che il terremoto lascia, assume tinte di paura, rabbia ed impotenza. Dopo il dolore, la distruzione e i lutti si contano i danni e si gettano le basi per la ricostruzione. I giovani imprenditori abruzzesi auspicano una pronta e rapida ricostruzione del tessuto sociale ed economico del territorio aquilano che deve passare attraverso il lavoro attento e preciso delle istituzioni. Con la certezza di poter restituire a L’Aquila le ali per farla tornare a volare

da sinistra Daniele Capezzone, Fabrizio Di Stefano, Fabio Spinosa, Anna Morgante, Enrico De Nicola e Alessandra Rossi

“L’Aquila”, un’altra opera si aggiunge alla collezione dei giovani di confindustria “L’Aquila”, come città simbolo del sisma, viene qui rappresentata come figura umana vista di spalle, che rivolge lo sguardo al futuro. Le braccia, chiaramente in posizione di “volo” richiamano la figura dell’omonimo rapace come pure le falangi le sue piume. Nello stesso tempo, questa figura imponente come altezza e posizione su tutto il resto della composizione è un chiaro riferimento al Gran Sasso, mentre le numerose figure poste in basso incarnano lo spirito tenace ed orgoglioso del popolo Aquilano che, nonostante la tragedia vissuta, si rialza per ricostruire quello che la forza della natura ha tolto loro. Una visione ottimista dell’artista. Questa in poche righe la descrizione dell’opera di Andrea Panarelli. Andrea, 34 anni, vive tra Firenze (dove studia) e L’Aquila con la sua famiglia.

il quadro “L’Aquila” di Andrea Panarelli, olio su tela 90x80 cm

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in primo piano » di Eleonora Lopes

«L’Aquila capitale dell’eco-innovazione in edilizia» Grande partecipazione, spunti interessanti e proposte concrete hanno caratterizzato il convegno promosso dalla Regione, con la collaborazione dell’Ance Abruzzo

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agionare sul futuro di L’Aquila e del suo comprensorio dopo il terribile sisma del 6 aprile, con una prospettiva che vada oltre la gestione dell’emergenza e degli interventi di prima necessità e ponga le basi per un progetto strategico di rilancio. Con questo obiettivo la Regione e l’Ance Abruzzo hanno promosso il convegno “L’Aquila-Abruzzo. Un patto per la rinascita”, svoltosi nel martoriato capoluogo abruzzese presso la sede dell’associazione dei costruttori. Chiamati a raccolta enti locali, parti sociali e attori del territorio, per cercare risposte concrete agli interrogativi più impellenti e individuare la via più giusta per la ricostruzione. Vasta e qualificata la platea, importanti e di spessore i contributi da parte dei numerosi relatori e ospiti intervenuti. «L’ipotesi è quella di costituire a partire da oggi -ha esordito il governatore Gianni Chiodi- un tavolo di lavoro permanente che veda la partecipazione attiva di tutti gli attori del territorio. Un tavolo che abbia il compito di suggerire e indirizzare le scelte del Governo Regionale e del

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il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi durante il suo intervento

commissario. L’obiettivo è avviare un percorso progettuale che, con un orizzonte di riferimento internazionale, definisca le linee originali e innovative di un programma di rilancio di grande respiro». Chiodi ha esortato le componenti politiche e le parti sociali ad una maggiore coesione. «Ascolto, condivisione e decisione: queste, le nostre parole chiave per dare risposte rapide ai bisogni della popolazione». «L’Aquila deve diventare la capitale europea dell’ecoinnovazione in edilizia» ha dichiarato Gennaro Strever, presidente Ance Abruzzo «In questo senso raccogliamo positivamente la proposta del ministro Bondi che prevede in città una sede staccata e permanente della Scuola Nazionale di Restauro. Chiediamo di affiancare a questa scuola un centro di eccellenza che si occupi di restauro edilizio e ricerca nella eco-innovazione. Un progetto strategico e di medio-lungo periodo, in grado di trasferire alle nostre imprese nuova tecnologia e una sempre crescente qualità». Ripristino delle infrastrutture e dei servizi pubblici compromessi, sostegno al sistema produttivo, garanzia di ripresa delle attività scolastiche e universitarie: su questi argomenti chiave si è registrata la convergenza unanime degli interventi successivi. In particolare Stefania Pezzopane, presidente della Provincia di L’Aquila, ha sottolineato come questi aspetti rappresentino le condizioni di base per la permanenza degli aquilani e per il rientro di coloro che al momento trovano ospitalità lungo la costa. Il rettore dell’università di L’Aquila, Ferdinando di Orio, ha rivolto un appello al Governo regionale per una gestione puntuale del gravoso problema della residenzialità studentesca mentre Carlo Petracca, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, ha ribadito l’esigenza di dare priorità alla scuola, sollecitando un impegno per garantire la regolare apertura delle scuole a settembre. Il Mon-

signor Giuseppe Molinari, arcivescovo di L’Aquila ha detto quanto sia «bello parlare di un patto per la rinascita nel momento in cui si sente ancora la terra tremare, perché evidenzia la volontà e il coraggio di andare avanti nonostante tutto». I lavori sono stati animati da vari interventi, tra i quali: Antonio Golini, professore ordinario Demografia - facoltà Scienze Statistiche università “La Sapienza” di Roma, Eide Spedicato, professore Sociologia generale università di Chieti, Francesco Prosperetti, direttore generale PARC ministero Beni e Attività Culturali, Giorgio De Matteis, vicepresidente del Consiglio Regionale Abruzzo, Massimo Cialente, sindaco di L’Aquila, Giuseppe Di Sabatino, Ance Abruzzo, Dino Gavioli, APIEDIL Abruzzo, Gianni Di Cesare, segretario regionale CGIL, Filippo Rubei, CIA Abruzzo, Maurizio Spina, segretario regionale CISL, Graziano Di Costanzo, CNA Abruzzo, Domenico Pasetti, presidente regionale della Coldiretti, Celso Cioni, Confcommercio Abruzzo, Giuseppe D’Alessandro, Confcooperative Abruzzo, Enzo Giammarino, Confesercenti Abruzzo, Sergio Galbiati, Confindustria Abruzzo, Elio Di Odoardo, Lega Regionale Cooperative Abruzzo, Roberto Campo, segretario regionale della UIL, Giustino Di Carlantonio, Unioncamere Abruzzo, Vittorio Sgarbi, il noto critico d’arte ora anche sindaco di Salemi. Il ruolo di moderatore è stato affidato a Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca. «Ci attende un lavoro lungo e difficile – ha concluso Chiodi – visto che il terremoto ha aggravato una situazione congiunturale già di per sé compromessa e che indica nel 2009 una contrazione del prodotto interno lordo tra le peggiori d’Italia. Oggi il nostro compito deve essere quello di pensare al futuro prossimo costruendo un progetto strategico per L’Aquila che permetta di affiancare alla sua centralità amministrativa una centralità progettuale ed economica»

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Âť di Eleonora Lopes e Jenny Viant

Da oltre mezzo cresce insieme Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella: un istituto sempre in prima fila per lo sviluppo del territorio. E oggi, con undici filiali, è piÚ che mai un riferimento sicuro per imprese e famiglie 40


in piedi da sinistra: Arpino Ferrante (vice presidente), Andrea Modesti, Giovanni Di Battista, Giorgio De Fabritiis, Mario Chiavaroli, Mingione Paolo (direttore generale), Antonio Buccella (vice presidente), Nicola Simeone. Seduti: Rino Di Vitantonio, Vincenzo Di Simone, Alfredo Savini (presidente del consiglio di amministrazione), Antonio Iezzi (presidente collegio sindacale), Errico D’Amico, Vallorino Trailani

secolo a te «D

ifferenti per forza». Un claim quello della BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella che parla da solo. Una banca vicina alla gente, ma soprattutto che cresce con la gente da oltre 50 anni. Sì perché solo 3 anni fa, la BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella ha spento le candeline del mezzo

» foto di Simone Cerio

secolo di vita. È dal 1956 che questo istituto ha avuto la capacità di dare un forte impulso alle imprese locali e sostenere lo sviluppo del territorio. Questa è la sua grande forza da sempre. Non è un caso se le BCC nascono con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per i segmenti di mercato

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al centro: il direttore Paolo Mingione tra i vicedirettori Francesco Ammazzalorso e Simone Di Giampaolo

il presidente Alfredo Savini tra i vice presidenti, Antonio Buccella e Arpino Ferrante

appartenenti alle fasce più deboli della popolazione e di soddisfare i bisogni d’investimento di queste categorie. La responsabilità sociale è insita nel sistema di questi

istituti che perseguono la mission di promuovere la crescita economica, sociale e morale dei soci in primis e poi delle comunità locali. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla storia. il team della Bcc al completo

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dall’alto: due immagini dell’inaugurazione della nuova sede a Castiglione. In basso: l’assemblea annuale delle banche socie svoltasi lo scorso maggio

Nata dall’idea di un maestro di scuola elementare, Angelo Pompei, e supportata dall’appoggio incondizionato di 92 soci fondatori, nel lontano 13 maggio 1956 viene fondata la “Cassa Rurale ed Artigiana di Castiglione Messer Raimondo”. Non deve essere stata un’impresa facile, anzi piuttosto pionieristica se si pensa alle condizioni dell’Italia del dopoguerra e, soprattutto al fatto che non esistevano precedenti nella nostra regione di questa forma di istituto bancario. Pompei fu tra i primi in Abruzzo a credere nella Istituzione di Wollemborg come unico mezzo di redenzione morale, sociale ed economica dei piccoli centri a vocazione agricola, che a quel tempo non offrivano grandi risorse e che la forzata emigrazione depauperava sempre più di prezioso materiale umano. Dopo varie vicissitudini la Cassa Rurale prese vigore con l’ingresso di nuovi amministratori e negli anni ‘70 iniziò un vero e proprio boom che ancora oggi continua dando all’Istituto una grande solidità economico-patrimoniale e ponendola all’avanguardia nel panorama regionale, per le innovative scelte e per la varietà dei servizi offerti. Nel corso degli anni la Cassa Rurale raggiunse dimensioni notevoli incrementando via via negli anni sia il numero dei dipendenti che ad oggi sono circa 75 che il numero delle filiali e delle agenzie che raggiungono il numero di 11. Il 2 marzo 1996 è un’altra storica data: la fusione della Cassa Rurale ed Artigiana di Castiglione con quella di Pianella che insieme danno vita ad un nuovo Istituto bancario con la denominazione di Banca la sede della Cassa Rurale e Artigiana di Castiglione M. R. in via Vittorio Emanuele numero 5, dal 1970 al 1984

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IMPIEGHI TOTALI CON CLIENTELA

di credito cooperativo di Castiglione M.R. e Pianella. Ma torniamo ai nostri giorni. L’attuale BCC di Castiglione M.R. e Pianella conta 2.028 soci, è presente in 8 comuni con 11 filiali e l’ultima nata Pineto. Oltre 20.000 clienti su tutto il territorio abruzzese. Numeri destinati a crescere che parlano chiaro, e nonostante la crisi, sono cresciuti il patrimonio, gli utili d’esercizio, la raccolta totale e gli impieghi. L’istituto è da sempre un importante punto di riferimento per tutto il territorio, per l’economia dell’entroterra e si rivolge soprattutto agli industriali, agli artigiani, agli imprenditori e ovviamente alle famiglie. «Una banca locale vicino alle persone e alle famiglie da sempre radicata nel territorio». Questa la definizione di Alfredo Savini, presidente del prestigioso istituto. Accanto a lui, i vice direttori Francesco Ammazzalorso, Simone Di Giampaolo e il direttore Paolo Mingione che si associa alle parole del presidente affermando: «La Bcc in cinquant’anni di attività ha sicuramente contribuito all’affrancamento economico del territorio».

PATRIMONIO

I NUMERI DELLA BCC

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA

RACCOLTA COMPLESSIVA (raccolta diretta + raccolta indiretta)

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La raccolta diretta passa da 294 milioni di euro del 2008 a 315 milioni di giugno 2009, con un incremento che supera il 7%. Gli impieghi passano da 246 a 262 milioni di euro di giugno del corrente anno, segnando un aumento del 7%. L’ultimo bilancio approvato della banca ha evidenziato un utile di circa 2,7 milioni di Euro. La compagine sociale è passata da 2002 a 2028 soci. I collaboratori erano 74 a fine 2008, oggi sono 76 unità.


A tu per tu con ALFREDO SAVINI La Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella è un istituto nato nel 1956 che si è subito contraddistinto per il forte legame con il territorio. Questo è uno dei punti di forza che l’ha fatta diventare la prima banca in Abruzzo per ritmi di crescita. «Siamo artigiani del credito e non banchieri» sottolinea con fierezza Alfredo Savini, presidente dal 2000. La storia di questa banca è singolare e Savini la racconta pieno di soddisfazione. Mentre indica per un attimo la foto di un signore appesa al muro, a destra della sua scrivania, ci dice: «La nostra è una banca storica. Tutto è iniziato grazie all’idea del maestro di scuola elementare Angelo Pompei. Si trattò, in effetti, di una impresa pionieristica. Analizzando attentamente il contesto in cui si

concretizzò quest’iniziativa emerge che in Abruzzo all’epoca non esistevano istituti simili, ad eccezione delle poche Casse Rurali antecedenti al periodo fascista. Da quel lontano 1956 per la BCC di Castiglione M.R. molte cose sono cambiate. Oggi la banca conta quasi 23.000 clienti, 2.000 soci e 11 filiali. Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2008 evidenzia un patrimonio di 31 milioni di euro e una raccolta complessiva di 373 milioni. Come si spiegano questi risultati? «La nostra è una banca di comunità, siamo avvantaggiati dal contatto con il territorio. Non è un caso che i grandi gruppi bancari stiano attribuendo una valenza diversa al concetto di localismo. I nostri soci sono parte attiva della banca.

Il Consiglio d’Amministrazione ha profuso negli anni lealtà e competenza sempre al di sopra degli interessi personali, accompagnando la crescita con appassionato impegno, i dipendenti sono parte attiva della comunità, vivono l’obiettivo comune di soddisfare i clienti entrando in totale armonia e sinergia con loro, sempre con la massima professionalità e disponibilità, non risparmiandosi anche oltre la normale giornata lavorativa. Ritengo che questo sia un forte valore aggiunto ed un concreto punto di riferimento per i clienti. Coltiviamo un rapporto che prevede iniziative che vanno oltre il fatto prettamente commerciale. Eravamo in 1.500 l’anno scorso in occasione della festa di Natale, siamo stati a Berlino e ad agosto andremo in crociera. La condivisione è importante, questa è la nostra forza». Lei è vice presidente della Federazione BCC Abruzzo e Molise, qual è il ruolo delle BCC in Abruzzo e in Italia? «Il nostro è un sistema di rete di circa 430 banche con oltre 3500 sportelli distribuiti su tutto il territorio italiano. Le Bcc sono imprese cooperative e in quanto tali società di persone e non di capitali. Esse erogano il credito principalmente ai propri soci. Così la Federazione di cui ricopro la carica di vice presidente orma da diversi anni ispira la propria attività ai principi della mutualità e della solidarietà, proponendosi di rafforzare il rapporto delle banche con il proprio territorio. Essa raggruppa 11 Banche di Credito Cooperativo abruzzesi e molisane con 70 sportelli, oltre 20.000 soci e circa 450 dipendenti. Il nostro è un sistema sicuramente sano e al servizio dei propri soci e clienti».

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Qual è, presidente, l’atteggiamento della BCC riguardo l’accesso al credito? «Vede, noi andiamo controcorrente. Per fortuna siamo una banca con una buona liquidità e certamente non facciamo mancare il credito in un momento così particolare a livello globale. Il fatto di essere insediati in un tessuto di piccolemedie imprese ci rende ancor più

responsabili, consapevoli dell’importanza del sostegno agli attori dell’economia locale. Questo si ricollega a un principio a noi molto caro, amiamo definirci una banca di interesse pubblico, ciò significa che abbiamo una missione di inclusione economica e sociale. Siamo chiamati a promuovere lo sviluppo dal basso in un’ottica di cooperazione e mutualità. L’evoluzione del

nostro operato nell’arco degli anni, la capillarità della nostra struttura e il radicamento al territorio ci portano responsabilmente a fare il nostro dovere in ogni circostanza e con maggior riguardo quando si ravvisano delle difficoltà. È il minimo contributo che possiamo offrire al nostro territorio».

A tu per tu con Paolo mingione crescere il clima di lavoro; il nostro è sereno e collaborativo e rafforza il rapporto di fiducia e di fidelizzazione tra la banca e i suoi utenti»

Direttore, ci parli del suo percorso professionale e dei cambiamenti che ha vissuto in questi anni… «La mia avventura nella BCC è iniziata più di trent’anni fa. Nel 2001 sono diventato direttore generale. Ho intrapreso il mio percorso insieme al presidente Savini. Sono molto orgoglioso di aver contribuito attraverso il nostro istituto di credito alla crescita economica di questo territorio. Da sempre il

nostro obiettivo è l’interesse del cliente che va di pari passo con l’attenzione che poniamo all’intera vallata e al suo tessuto economico, ma è ovvio che in tutti questi anni la nostra regione, ha subito una vera e propria evoluzione economica. Da prettamente agricola e artigiana, è diventata industriale, e in questo lungo e proficuo cammino, siamo riusciti a dare impulso alle imprese coniugando sviluppo e solidità. E poi è fondamentale per

Quali sono i dati di crescita degli ultimi anni della BCC di Castiglione M.R. e Pianella? «Con molta soddisfazione possiamo constatare che negli ultimi anni i risultati raggiunti sono eccezionali. I numeri parlano chiaro: i dati di raccolta nel 2000 erano intorno ai 102 milioni di euro, a giugno 2009 abbiamo superato i 314 milioni di euro e gli impieghi sono passati da 68,5 a ben 262 milioni di euro, abbiamo più che triplicato le masse intermediate con una crescita costante. E non dimentichiamo che la maggior parte delle risorse raccolte sul territorio, parliamo di circa il 95%, rimangono in loco. Noi raccogliamo e reinvestiamo nel territorio. Ci tengo a sottolineare che i successi ottenuti sono frutto di un ottimo lavoro di squadra. Il nostro è un team affiatato e dinamico. E la banca è sana e solida. Tutti contribuiscono a rafforzare la crescita dell’istituto. Mi riferisco al CdA, ai colleghi di lavoro e alla dirigenza, ma soprattutto alla fiducia dei soci e clienti»

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ict » di Antonio Teti

Caro software mi hai proprio deluso Qual è il contributo reale che l’informatica fornisce al business? È solo uno degli interrogativi che spesso tormentano il management aziendale. Ma c’è un modo per gestire al meglio l’organizzazione e il coordinamento dell’intera infrastruttura IT

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er anni, la convinzione che l’efficienza e l’efficacia dei servizi informatici fosse legata quasi esclusivamente al livello della spesa dedicata all’acquisto delle più recenti tecnologie informatiche, ha portato imprenditori e parte degli IT Manager ad attivare complessi e soprattutto costosi progetti di informatizzazione all’interno delle loro aziende. I sistemi ERP, CRM, BCS, hanno conquistato i mercati mondiali dell’ICT creando, spesso, la convinzione che potessero rappresentare la panacea di tutte le problematiche aziendali. Senza dubbio ad essi va soprattutto il merito di aver creato i presupposti per il miglioramento di una cultura imprenditoriale rivolta alla comprensione dell’importanza dell’utilizzo dell’Information Technology in tutti i processi aziendali. Inoltre, hanno consentito una crescita delle risorse umane sia in termini di conoscenza che di abilità nell’utilizzo dei

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dispositivi informatici. Tuttavia questi software gestionali, anche se evoluti e personalizzabili, non hanno soddisfatto appieno i bisogni del management aziendale. Anzi, spesso l’utilizzo di questi sistemi non ha prodotto gli effetti sperati: si sono rivelati molto costosi e poco risolutivi, disattendendo le speranze dei vertici aziendali. Ciò ha prodotto, da parte del management aziendale, insicurezza e diffidenza verso questi prodotti, alimentando dubbi ed interrogativi di tipo diverso. Qual è il contributo reale che l’informatica fornisce


al business? Come può l’informatica agevolare le attività della struttura e migliorare i servizi offerti? L’infrastruttura ICT può supportare adeguatamente e efficacemente i bisogni dei clienti? I livelli attesi sono rispondenti a quelli effettivamente offerti? La qualità è a livelli soddisfacenti? La spesa del settore ICT è troppo elevata? Queste sono solo alcune delle domande che vengono poste ai CIO (Chief Information Officer) delle aziende, che hanno la responsabilità della gest ione delle risorse IT e che assumono il gravoso ruolo di inter faccia tra il s e t t ore

business e il settore ICT. A ciò va aggiunto un ulteriore problema che attanaglia i vertici delle aziende: spesso l’IT Manager non riesce ad interloquire con i vertici aziendali o con l’amministratore delegato, sia per motivazioni riconducibili alle diverse formazioni professionali (squisitamente tecnica per il primo e totalmente aziendale/ manageriale per il secondo), ma anche perché le due figure sono poste a livelli differenti nella scala gerarchica dell’azienda. In Italia, ad esempio, spesso il Responsabile dei Sistemi Informativi è posto ad un livello inferiore nella struttura organizzativa; frequentemente egli dipende o dal responsabile delle Risorse Umane o dal responsabile Amministrativo, talvolta dalla Direzione Generale o dalla Direzione Strategie. Non a caso nelle aziende di grandi dimensioni dove la tecnologia assume un ruolo prioritario nella gestione globale, sta emergendo il ruolo del responsabile delle Tecnologie, nel cui ambito viene collocato il responsabile dei Sistemi Informatici. Questa figura intermedia che si pone tra il settore Business e il settore IT, può consentire una interazione migliore tra i due settori migliorandone i rapporti e realizzando una global vision che può consentire una ottimizzazione dei servizi IT e di conseguenza del business aziendale. Risolto il problema della figura designata allo studio e alla gestione dell’infrastruttura ICT, permane tuttavia il problema della metodologia di gestione dei servizi informatici erogati. Che il mero acquisto di avanzatissimi computer e innovativi dispositivi di trasmissione in rete non fosse la final solution in grado di condurre l’azienda nella nuova era della globalizzazione dei mercati e della rete Internet, gli inglesi lo avevano già capito da tempo. Nei primi anni ’80, alcune indagini e ricerche condotte dal CCTA (Central Computer and Telecommunications Agency) oggi noto come Office of Government Commerce (OGC), porta-

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ict

rono alla conclusione che il livello qualitativo dei servizi informatici erogati dalle aziende ICT al governo inglese, era decisamente inferiore alle aspettative. L’OGC in collaborazione con le aziende coinvolte nello studio, elaborò una ricerca sulla strutturazione di un modello di riferimento per la gestione ottimizzata dei servizi IT. Il risultato condusse alla elaborazione di una serie di “pratiche migliori” meglio note con l’acronimo di ITIL (Information Technology Infrastucture Library). ITIL è una raccolta di importanti “best practices” IT, che comprende checklist specifiche, procedure, mansioni, responsabilità, e tutto ciò che può servire per organizzare un modello funzionale di organizzazione e gestione degli IT Services. Le pratiche migliori possono essere implementate sia da strutture pubbliche che private. Molto spesso queste pratiche assumono la forma di processi che vengono inseriti nelle principali attività dell’organizzazione ove si rendono necessari i servizi IT. Ottimizzare l’utilizzo delle attrezzature informatiche, organizzare l’erogazione dei servizi IT, monitorare il livello di qualità dei servizi informatici, massimizzare le risorse professionali disponibili, quantificare i costi dei servizi e degli upgrade hardware e software necessari per l’azienda, rappresentano solo alcuni dei vantaggi dell’applicazione di un modello di gestione dell’infrastruttura IT. È indispensabile quindi adottare un modello di management che possa consentire di gestire nella maniera migliore l’organizzazione e il coordinamento dell’intera infrastruttura IT. Le informazioni necessarie per strutturare un sistema di IT Management sono molt e -

plici e devono contenere dati riconducibili: alle risorse IT a disposizione dell’azienda e al loro utilizzo; alle configurazioni hardware e software; alle metodologie di fruizione delle attrezzature informatiche da parte delle diverse strutture dell’organizzazione; alla verifica dei fabbisogni delle strutture d e l l ’o r g a nizzazione riferibili a l l ’u t i l i z z o di servizi IT; alla pianificazione degli acquisiti di nuove tecnologie e servizi IT; al miglioramento della qualità dei servizi IT erogati; all’ottimizzazione della dotazione hardware e software esistente; all’introduzione di metodologie standardizzate di comportamento che devono essere adottate dal personale coinvolto; al miglioramento delle relazioni tra l’infrastruttura IT e l’organizzazione; al controllo dei costi e alla verifica costante e continua del valore dei servizi IT offerti; al miglioramento della percezione del livello di soddisfazione del “cliente” che utilizza i servizi IT. Naturalmente, oltre al modello ITIL esistono altre metodologie di gestione dei servizi informatici, tutte in grado di raggiungere un livello sostanziale di miglioramento della qualità dei servizi offerti e di consistente riduzione dei costi ad essi collegati. Tuttavia, in Italia, sono ancora poche le aziende che hanno iniziato a percorrere questo viaggio di conoscenza nella scienza della gestione dei servizi tecnologici. Speriamo che ciò accada in tempi brevi e il mondo dell’imprenditoria italiana, che non difetta certo di fantasia e inventiva, riesca a cogliere anche l’importanza del ruolo che i servizi ICT hanno per lo sviluppo delle imprese

«Che il mero acquisto di avanzatissimi computer e innovativi dispositivi di trasmissione in rete non fosse la final solution in grado di condurre l’azienda nella nuova era della globalizzazione dei mercati e di Internet, gli inglesi lo avevano già capito dai primi anni ’80»

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marketing » di Anna Iammarrone e Francesca Masciarelli

«Me lo compri, papà?» Occhi sgranati, voce emozionata: vostro figlio ha appena visto un personaggio dei Gormiti. Vi diciamo cosa c’è dietro un brand che ha stregato i bambini di tutto il mondo. Con un consiglio: meglio rassegnarsi, è in commercio anche il cellulare

S

ono il fenomeno di costume del momento. Il fatturato ha raggiunto 120 milioni di euro solo nell’ultimo anno, tanto da trainare gli utili di chi li produce e ne detiene il copyright. Personaggi di un gioco per bambini che ha venduto 100 milioni di pezzi, i Gormiti sono dei mostri di plastica, collezionabili, alti tra i 3 e i 5 cm suddivisi in due grandi eserciti, del Bene e del Male, secondo una mitologia creata per l’occasione che ricorda in molti tratti il Signore degli Anelli. Introdotti nel 2005, in breve tempo sono diventati un giocattolo di culto per il target bambini tra i 4 e gli 8 anni. Di seguito, il fattore collezionabilità, ha coinvolto anche gli adulti. Un successo che ha segnato la nascita di un brand che si è esteso a numerosi settori merceologici e dato vita ad un’attività di licensing di grandissimo valore. Il vero e proprio boom dei Gormiti è esploso nel 2006 quando iniziano ad essere commercializzati attraverso le edicole. In pochi giorni vengono venduti milioni di pezzi. La promozione del giocattolo è sostenuta da un canale distributivo strategico,

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marketing

combinato in modo ottimale anche con le altre leve del marketing: un prezzo popolare, circa 2 euro, che consente un acquisto piuttosto ripetuto del prodotto, un packaging originale, che imita quello delle figurine e ne comporta l’acquisto di doppioni che generano un fenomeno di scambio e alimentano il passaparola. Un successo che è andato oltre le più rosee aspettative dell’azienda che, avendone compreso il potenziale, ha deciso di puntare molto sulla crescita del brand. Giochi Preziosi è il quarto produttore mondiale di giocattoli alle spalle di Mattel, Hasbro e Lego, leader di settore nel mercato italiano, dove detiene una quota pari al 25% e controlla una serie di attività diversificate che hanno come punto di contatto il target del mondo del bambino. Ma come nasce un fenomeno così vasto senza nemmeno il traino di un cartone o un fumetto? Tutto parte da un’idea molto originale che incontra il consenso di gran parte del target di riferimento, supportata adeguatamente da un’efficace azione di marketing. La vera innovazione sta nel legare una trama narrativa ai singoli elementi del gioco. Una storia, ispirata al genere fantasy, che non è una cornice statica che serve ad ambientare i personaggi, ma dà loro sostanza senza ostacolarne l’utilizzo creativo e fantasioso da parte dei bambini. In questi giorni è in uscita sul mercato italiano l’undicesima serie dei Gormiti: “Elemental Fusion”, legata come la precedente al cartone animato, e il brand continua a crescere, a testimonianza dell’importanza di mantenere sempre fresco il concept attraverso lanci ripetuti di prodotto. Per amplificare ulteriormente l’eco dei Gormiti e farne il proprio cavallo di battaglia, la strategia di Giochi Preziosi è stata quella di far ruotare tutto il marketing dell’azienda intorno al brand, attraverso il supporto di una serie di business orizzontali coprendo

«Tra i segreti del successo, il prezzo popolare, circa 2 euro, e il packaging che imita quello delle figurine»

così l’area food, quella dei gadget, della scolastica, delle calzature. L’effetto promozionale così generato ha contribuito a far crescere la notorietà e la riconoscibilità del marchio, presupposti da cui si è sviluppata una fiorente attività di licensing, accuratamente controllata e selezionata dal gruppo, che spazia tra i più diversi settori industriali fino a coinvolgere persino l’elettronica di consumo e la telefonia (è in commercio il cellulare dei Gormiti, prodotto da Telit). La brand extension dei Gormiti ha contribuito in modo sostanziale alla crescita del marchio sviluppando nuovi mercati e ampliando la fascia di età del target, ma soprattutto accrescendo l’awareness del brand. L’idea che c’è dietro è quella di fare marketing attraverso l’enterteinment, di rafforzare nel target quella familiarità verso i personaggi che poi crea la domanda di prodotti derivati.

«La vera innovazione sta nel legare una trama narrativa ai singoli elementi del gioco. La storia, ispirata al genere fantasy, non è una cornice statica, ma dà sostanza ai personaggi senza ostacolarne l’utilizzo creativo e fantasioso da parte dei bambini» L’obiettivo di Giochi Preziosi è quello di rendere i Gormiti un’intellectual property di fama internazionale ed anche se le sfide che si profilano all’orizzonte sono numerose i risultati ottenuti finora dimostrano che i contenuti del concept piacciono ai bambini di tutto il mondo

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norme&leggi » di Filippo Paolini

Giù le mani

In caso di segnalazione di molestie sessuali, l’imprenditore non può permettersi di rimanere inerte. Per il molestatore la giusta sanzione è il licenziamento

È

un dato di fatto che le molestie sessuali perpetrate sul posto di lavoro arrecano gravi pregiudizi all’azienda: si istaura, inevitabilmente, un ambiente non sereno da cui scaturiscono rendimenti scarsi, o quantomeno non ottimali: assenza di motivazione, assenteismo. Ancora più alti i costi, in termini di immagine, se l’impresa dovesse rimanere coinvolta, a qualsiasi titolo, in un procedimento giudiziario. La normativa, comunitaria e nazionale, individua la molestia sessuale in ogni comportamento indesiderato a connotazione sessuale, espresso in forma fisica o verbale, con lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore, creando un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo. Questa si distingue dalla più grave violenza sessuale - punita dal codice penale - che consiste nel costringere taluno a compiere o subire atti sessuali. Benché nel

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norme&leggi

mondo del lavoro sia di gran lunga più frequente la molestia sessuale (ad esempio contatti corporali non auspicati, posta elettronica a connotazione sessuale, tentativi di adescamento, inviti con promesse di vantaggi o minacce di svantaggi, tallonamenti, ecc.), v’è da dire che non si può ritenere remota l’eventualità che si verifichino vere e proprie violenze, alla luce di recenti orientamenti giurisprudenziali che le configurano anche per fattispecie al limite (ad esempio palpeggiamento delle zone erogene secondarie). Assodata la personale responsabilità dell’autore delle molestie, va detto che il datore di lavoro ha l’obbligo generale di tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori come stabilito dall’art. 2087 del codice civile. Deve pertanto adottare tutti i provvedimenti funzionali al raggiungimento di tale obiettivo, pena la responsabilità solidale per i danni provocati dall’autore delle molestie. Da tale considerazione discende, anzitutto, che l’imprenditore non può permettersi di rimanere inerte di-

nanzi ad una segnalazione di molestie sessuali. È necessario, in questi casi, attivare immediatamente un procedimento di istruttoria interna all’azienda che preveda, quantomeno, un colloquio con la presunta vittima e la ricerca di eventuali riscontri oggettivi alle sue dichiarazioni. Di qui, se l’indagine conferma quanto riferito, bisognerà attivare un procedimento disciplinare nei confronti del soggetto molestatore al quale, alla stregua delle previsioni dello Statuto dei Lavoratori e dei contratti collettivi, andrà concessa la più ampia possibilità di difesa. All’esito di tale percorso si potrà giungere all’adozione di una sanzione disciplinare che andrà graduata in funzione delle specificità del caso. Va rilevato, comunque, che i giudici ritengono generalmente congrua la sanzione del licenziamento. Un comportamento sostanzialmente omissivo del datore di lavoro avrebbe come conseguenza certa la probabilità di essere ritenuto responsabile - quantomeno - per il danno biologico subito dalla vittima. Senza sottacere che la Corte di Cassazione, nel 2001, è giunta a condannare un imprenditore per il reato di violenza privata avendo egli omesso di adottare le misure necessarie a porre fine alle vessazioni poste in essere da un suo preposto, divenendone in tal modo corresponsabile. Altrettanto evidente che, laddove non si giungesse ad una sanzione espulsiva, il datore di lavoro vedrebbe sicuramente accresciuto il proprio dovere di vigilanza. Da ultimo, ma certamente non per ultimo, va notato come molte aziende, specie le più grandi, stiano decisamente puntando sulla prevenzione, con l’adozione dei cosiddetti “codici etici”. Si tratta di modelli organizzativi adottati nell’ambito delle previsioni del D.Lgs. 231/2001 (cfr. Abruzzo Impresa n. 28) e, quindi, nell’ottica di una generale politica di prevenzione di reati per i quali potrebbe essere chiamata a rispondere anche l’azienda. All’interno di questi vengono inserite disposizioni di principio ed istruzioni pratiche proprio in relazione alle molestie sul luogo di lavoro

«Dal comportamento omissivo del datore di lavoro la possibilità di essere ritenuto responsabile per il danno biologico subito dalla vittima»

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il punto

Scetticismo, crisi e terremoto L’

unica certezza è che in Abruzzo al terremoto si somma la crisi economica. Di conseguenza ogni iniziativa, ogni proposta, chissà perché, ci lascia scettici. È accaduto con il G8 e, ancora prima, con i Giochi del Mediterraneo, senza tralasciare gli annunci di una ricostruzione facile e in tempi più che rapidi. Siano diventati tutti seguaci di San Tommaso o ingrati di colpo, per gli abruzzesi la questione non è solo legata all’umore o a visioni pessimistiche. Di fatto c’è che la faglia irrequieta continua a far tremare la terra, ma l’Aquila appare una “immobile immobiliare”. Le macerie sono ancora per strada e la crisi imprenditoriale continua ad abbeverarsi alla Cassa integrazione guadagni straordinaria che, nel frattempo, continua a registrare impennate da record. Fuori dal cratere le cose non vanno in maniera diversa. Per non parlare della confusione e della ridda di voci e indiscrezioni che aleggiano sul Decreto per la ricostruzione e i relativi procedimenti attuativi. Poi ci sono comparti che, da sempre, hanno rappresentato un valido sostegno al Pil regionale che sono stati travolti dall’onda lunga del sisma. Fino ad oggi si contano più di un milione in meno di turisti. In montagna il calo è del 90 per cento, nelle città d’arte del 45 e sulla costa si scende al 20. In questo scenario ogni azione sembra insufficiente rispetto al da Mauro Di Pietro farsi. Appaiono ben poca cosa perfino i 10milioni e mezzo di euro che la Regione ha inserito nel pacchetto anticrisi. Misure di sostegno a favore delle famiglie e delle piccole e medie imprese. Fra gli interventi previsti vi è un programma regionale di microcredito destinato a coloro che intendono avviare o consolidare microimprese. Si aggiunge un programma di sostegno alle famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo per l’acquisto, costruzione e il recupero della prima casa. Il pacchetto propone anche un programma di consolidamento della passività a breve per le piccole e medie imprese e comprende, inoltre, il rifinanziamento delle leggi anti usura e anti racket oltre a una convenzione con “Italia Lavoro” che offre benefici alle aziende artigiane che assumono. L’incentivo annuale previsto è di cinquemila euro. Misure concrete, ma in un momento come questo, rischiano di apparire solo un piccolo passo rispetto alle attese. Il tempo incalza e impone l’attuazione delle iniziative a breve termine, come la ricostruzione dell’Aquila. Per tutti la campanella delle scuole rintoccherà a metà settembre e se si vorrà riportare la vita, dove si è fermata il 6 aprile, più che di tende, ci sarà bisogno di tetti, ciminiere e campanili, come recitava un adagio caro a Ezio Vanoni, il padre della programmazione economica nell’Italia del dopoguerra. La foto di Barack Obama con il Guerriero di Capestrano alle spalle va, dritta dritta, in archivio. Sul terremoto la crisi e la ripresa dell’Abruzzo si è parlato molto. Ma, come diceva Luigi XVI, è difficilissimo parlare molto, senza dire qualcosa di troppo. Allora ridiamo smalto all’orgoglio abruzzese come antidoto allo scetticismo. Riprenderci il nostro destino è un dovere. “Pecchè nu seme nu”. Come ha dichiarato il presidente del Comitato internazionale dei giochi del Mediterraneo, Amar Addadi. Peccato che, a un certo punto, voleva trasferire la competizione altrove. La fiducia è una cosa seria e per ottenerla richiede sacrifici e impegno. Alla locale classe dirigente e al Governo nazionale va la preghiera di non sciupare questa occasione

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storie&persone » di Jenny Viant

Testa da manager cuore di mamma «Nella Humangest la maternità non è un ostacolo. Chi ritorna al lavoro è più motivato e felice». Tre figli, amministratore delegato, Barbara Garofoli guida un’azienda in grande crescita, colosso pescarese specializzato nella ricerca e selezione delle risorse umane

Barbara Garofoli amministratore delegato di Humangest

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gli uffici Humangest di Pescara

Q

uando si cerca di associare mentalmente un’immagine al ruolo di amministratore delegato è inevitabile fare riferimento allo stereotipo dell’uomo manager, la maggior parte delle volte un po’ attempato, aspetto severo e, ovviamente, giacca e cravatta d’ordinanza. Così vuole il luogo comune, ma per fortuna ci sono realtà che infrangono la consuetudine. Non capita tutti i giorni che andando ad un appuntamento con l’amministratore delegato di una società, ad aspettarci dietro la scrivania ci sia una donna. Accade così alla Humangest Spa, colosso pescarese in materia di consulenza integrata nel campo delle risorse umane che, oltre alla somministrazione di lavoro a tempo determinato, si occupa di ricerca e selezione del personale, ricollocazione professionale, formazione e fornitura di servizi in outsourcing. Capitale sociale di 1 milione di euro, 85 milioni di euro di ricavi nel 2008, 106 dipendenti, 24 filiali in 12 regioni italiane e 2 filiali in Romania: Barbara Garofoli è l’amministratore delegato. Lei è l’antitesi del manager vecchio stampo, non solo perché giovane, ma soprattutto perché riesce a conciliare il suo ruolo lavorativo di spicco con l’essere mamma di ben tre figli: cinque anni, tre anni e otto mesi. Se avessimo fatto un’intervista a un’altra persona, questa ultima nota sulla sfera familiare sarebbe stata semplicemente un dettaglio a corredo del profilo dell’intervistato, ma quando Barbara Garofoli parla

della sua prole, col sorriso sulle labbra e gli occhi azzurri pieni di gioia, l’argomento maternità abbandona la sfera del privato e acquisisce una dimensione di valenza sociale più allargata. «Per Humangest Spa gestire una gravidanza non è affatto un problema. Le statistiche lo confermano, il 71% delle nostre risorse è rappresentato da donne. La maternità non può costituire un ostacolo al lavoro. Le donne impiegate nel nostro gruppo ritornano a lavorare dopo la gravidanza, più motivate e felici. È molto importante». È comprensibile che la motivazione in un contesto come quello di Humangest Spa sia uno degli aspetti basilari, unitamente alle competenze. «Ho fatto tanti colloqui. Un curriculum di spessore è certamente un ottimo punto di partenza, ma non è tutto. La componente caratteriale ha un peso rilevante. Per noi sono importanti le persone grintose e di larghe vedute.

«Humangest era nel mio DNA, dalla fondazione nel 2005 ci siamo evoluti e continuiamo a farlo allargando il ventaglio di servizi alla sfera assicurativa e finance»

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storie&persone

Oggi il mercato occupazionale impone flessibilità, anche mentale. Nella fase di ricerca di un lavoro non è possibile inseguire l’obiettivo di ricoprire esclusivamente un determinato ruolo, salvo che non si abbia una competenza tecnica molto settoriale e di altissimo livello. Oggi si esce dall’università laureati in una determinata disciplina e poi, molto spesso, ci si ritrova a svolgere un lavoro appartenente ad un altro ambito. Le risorse umane vincenti sono quelle disposte a mutare con facilità lo schema del proprio profilo di competenze». Barbara Garofoli quando parla dei suoi dipendenti, e delle persone in generale, adopera la parola risorse. È certamente una deformazione professionale, ma denota soprattutto la sua propensione a vedere i punti di forza degli individui. Questa attitudine deriva dalla significativa esperienza maturata in ambito professionale. Barbara nasce come consulente del lavoro, gestisce le risorse a livello amministrativo per un periodo, successivamente passa a una multinazionale in cui ricopre i ruoli di controller junior e controller senior, poi si trasferisce a Roma e capisce che il cuore batte per l’Abruzzo. «Humangest era nel mio DNA, dalla fondazione nel 2005 ci siamo evoluti e continuiamo a farlo

«Le risorse umane vincenti sono quelle disposte a mutare con facilità lo schema del proprio profilo di competenze»

allargando il ventaglio di servizi. Quindi non solo proporremo le nostre specializzazioni – Humanperm, Humanform e Humansolution – ma anche servizi della sfera assicurativa e finance». Nel 2008 Humangest SPA è cresciuta del 27%. In termini di quota di mercato ha raggiunto l’1,28% rispetto all’1,05% di fine 2007. La presenza in Romania, da agosto 2007, ha visto la generazione di ricavi per oltre 3,7 milioni di euro nel 2008. Nel 2009, in un mercato della somministrazione che in Italia è rimasto sostanzialmente stabile, Humangest è cresciuta del 100% nel periodo gennaio – maggio, arrivando così ad una quota di mercato pari all’1,66% che vale il 12° posto nel ranking delle agenzie operanti in Italia. Humangest a maggio 2009 ha collocato 2600 lavoratori somministrati presso circa 800 aziende clienti. In un mondo in cui i “posti che contano” sono occupati dagli uomini, Barbara Garofoli vive la sua condizione di amministratore delegato con assoluta serenità. «Con il sesso opposto ho un ottimo rapporto, non c’è un approccio di antagonismo. Per me è importante stabilire rapporti basati sulla cordialità. Nel nostro gruppo alla base c’è la comunicazione. Non mi impongo a nessuno, non sono una femminista e ho molto rispetto delle persone, uomini e donne»

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credito&finan a » di Massimo Avenali

Una risposta concreta Confindustria Abruzzo e Banca dell’Adriatico: intesa per 250mila euro di credito aggiuntivo ad ogni impresa associata

I

n una situazione particolarmente difficile per dell’Adriatico. un mercato che stenta a ritrovarsi, la necessità «È un’opportunità interessante –commenta Calogero per molte imprese è, sempre più, avere liquidi- Marrollo, presidente di Confindustria Abruzzo– quella tà. Un problema che si manifesta a causa delle offerta da Banca dell’Adriatico per le imprese opevarie criticità persistenti e dei ranti sul nostro territorio. Una ritardi nei tempi di incasso dei risposta concreta per affrontacrediti dalla propria clientela. re le esigenze di liquidità che È per questo motivo che l’accorle imprese si trovano ad avere do stipulato tra Confindustria in questo particolare momento Abruzzo e Banca dell’Adriatico, di crisi. L’iniziativa permette banca del Gruppo Intesa Sanpaalle aziende di fruire di un fido olo che conta ben 108 sportelli aggiuntivo a buone condizioni, sul territorio, arriva al momenl’apertura di un conto di serto giusto. Un atto di rilevante vizio a titolo cautelativo per importanza che riguarda l’aul’addebito di eventuali insoluti mento del capitale circolante e di disporre quindi di un temcon una disponibilità che ragpo aggiuntivo per il pagamengiunge 30 milioni per la nostra to degli insoluti stessi». imprenditoria. L’accordo, siglato a Pescara il presidente di Confindustria Abruzzo Calogero Riccardo Marrollo Nel dettaglio, sono previsti fino dal Presidente di Confindua 250.000 euro di credito agstria Abruzzo e dal direttore il presidente della Banca dell’Adriatico Giandomenico Di Sante giuntivo per ogni impresa, congenerale di Banca dell’Adriatando 300 imprese associate al tico, Roberto Troiani, vede la sistema Confindustria Abruzzo, collaborazione dei Confidi del e affidamenti specifici per dilaGruppo Consorform e Mutualzionare l’addebito degli insoluti credito. Alle imprese andranno ricevuti. Inoltre, nell’ottica di finanziamenti in un apposito un intervento celere e mirato, conto affidamento temporasono stati riservati canali prineo con durata dodici mesi. Gli vilegiati per accelerare al masinsoluti ricevuti nel trimestre simo i tempi di delibera degli vengono addebitati su un conaffidamenti da parte di Banca to dedicato. L’azienda ha tre

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credito&finan a

mesi di tempo per incassare il credito e ridurre in questo modo l’impiego del fido. Terminati i tre mesi, i crediti non saldati vengono trasferiti sul conto ordinario e sarà così ripristinata la disponibilità del fido per nuove esigenze. «Lo scopo di questa iniziativa –dichiara il direttore Roberto Troiani– è di intervenire concretamente per affrontare una delle più ricorrenti difficoltà che le imprese su-

biscono nell’attuale contesto economico poco favorevole. L’appesantimento del ciclo degli incassi è un problema che riguarda tutte le imprese, le cui conseguenze non generano soltanto tensioni sulla liquidità aziendale, ma finiscono per condizionare gli stessi progetti di crescita. L’obiettivo di Banca dell’Adriatico è di contribuire a costruire un ponte verso il futuro e lo sviluppo delle imprese, ponendosi come loro interlocutore di riferimento»

Un Istituto sempre al fianco dello sport Sanpaolo e Banca dell’Adriatico, la banca del Grup- sostegno ad eventi, quali i Giochi Olimpici, che da po leader in Abruzzo con 108 sportelli, sono stati sempre rappresentano la massima espressione del protagonisti ai XVI Giochi del Mediterraneo con la sano agonismo e del gesto sportivo. presenza a Casa Italia. All’interno della struttura di Il calendario degli appuntamenti sportivi sostenuti Casa Italia, Intesa Sanpaolo e Banca dell’Adriatico dal Gruppo negli ultimi anni è stato particolarmenhanno creato uno spazio di 100 metri quadri per te ricco: dai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali l’accoglienza degli ospiti di Torino 2006, ai Came degli sportivi che hanpionati Mondiali Assoluti no partecipato ai Giochi. di Scherma, alle UniverIl Gruppo bancario ha siadi Invernali e alla sfida inoltre dato il proprio di Luna Rossa impegnata concreto contribuito a Valencia nella Ameriall’organizzazione di un can’s Cup. concerto speciale all’inNel 2009 Intesa Sanpaterno di Casa Italia che olo è partner ufficiale ha visto l’esibizione dei Campionati Mondiali dell’Alleluya Band, un di Nuoto che si terrangruppo musicale del Mano a Roma nei prossimi il presidente del Coni, Gianni Petrucci, insieme al presidente della lawi il cui tour in Italia giorni, a cui si aggiunge Banca dell’Adriatico, Giandomenico Di Sante, durante una serata dei Giochi del Mediterraneo è sostenuto da Intesa il più ampio impegno di Sanpaolo. L’evento è dimain sponsor della Fedeventato l’occasione per sensibilizzare il pubblico razione Italiana Nuoto. Banca dell’Adriatico, come sul Project Malawi, il programma di lungo periodo banca del territorio, è invece presente in diverse avviato da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo iniziative sportive ed è impegnata da molti anni a sin dal 2005 per contribuire al rilancio economico sostenere alcune tra le più prestigiose realtà agonie sociale del Malawi, con una strategia integrata stiche tra cui Scavolini Spar Basket Pesaro, Azzurra di sostegno allo sviluppo, partendo dalla lotta pallavolo Macerata, Atletica Pineto, Teramo Hanall’HIV/AIDS. dball, Santegidiese calcio, Sci agonistico RoccaraIntesa Sanpaolo è sponsor ufficiale del CONI, della so, Federazione Italiana Tiro a Volo. Un importante Squadra Nazionale Olimpica Italiana e di Casa Italia supporto viene garantito anche ad un’articolata per il triennio 2007-2010 . La Banca è stata al fianco serie di società sportive e associazioni dilettantidegli azzurri durante le Olimpiadi di Pechino 2008 stiche di base, tra cui lo sport scolastico. Essere a e lo sarà durante le Olimpiadi Invernali di Vancou- fianco del Coni in occasione di queste grandi maver 2010. Legando il suo nome allo sport, il Gruppo nifestazioni dimostra l’impegno di Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo vuole sottolineare la sua adesione e Banca dell’Adriatico nel sostenere e diffondere ai valori universali che esso rappresenta. La Banca i valori culturali e sportivi che sono alla base del intende svolgere un ruolo di primo piano nella cre- successo del sistema Italia a livello nazionale ed scita del Paese e ritiene doveroso assicurare il suo internazionale.

» foto di Luciano Dolcini

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incarichi&carriere

Rita Tranquilli Leali Rettore di Teramo Preside della facoltà di Giurisprudenza, ordinario di Diritto della Navigazione, da novembre guiderà l’ateneo per il quadriennio 2009/2013

Rita Tranquilli Leali

È

nata a Roma, ma è figlia di una donna abruzzese. Ordinario di Diritto della navigazione, dal 2005 è preside della facoltà di Giurisprudenza e, da novembre, sarà il nuovo rettore dell’Ateneo di Teramo, per il quadriennio 2009/2013. Le attività di ricerca della professoressa Tranquilli Leali - che si sono concretizzate in quattro lavori monografici e in più di 50 articoli, tutti pubblicati sulle più importanti riviste giuridiche italiane e straniere - si sono incentrate sulle problematiche inerenti i profili pubblicistici delle infrastrutture e dei trasporti, sia nel settore marittimo che in quello economico. Rita Tranquilli Leali ha ottenuto 336 preferenze. Il candidato Adolfo Pepe, preside della facoltà di Scienze politiche, si è fermato a quota 150 preferenze. Una sola preferenza per Everardo Minardi, docente della facoltà di Scienze politiche. Per l’elezione del rettore sono stati interessati 579 elettori: 264 docenti tra professori di prima e seconda fascia e ricercatori, 225 unità di personale tecnico-amministrativo e di biblioteca, 90 rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti e negli organi collegiali di Ateneo. Ha votato l’87,9 % degli aventi diritto pari a 509 elettori. Le schede nulle sono state 13, le bianche 9. La proclamazione ufficiale da parte del decano, Aldo Bernardini, avverrà dopo la verifica della Commissione elettorale centrale. Rita Tranquilli Leali succede a Mauro Mattioli, che ha guidato l’Ateneo teramano dal 2005 a oggi e che rimarrà in carica fino al 30 ottobre prossimo

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incarichi&carriere

La squadra di Catarra è già al lavoro Deleghe e volti degli 8 assessori del nuovo presidente della Provincia di Teramo VALTER CATARRA presidente della Provincia di Teramo Sposato e padre di due figlie, 48 anni, vive a Notaresco. Laureato in Scienze Agrarie a Bologna, ha conseguito l’abilitazione alla professione di Agronomo presso l’università di Ancona. È stato consigliere comunale a Notaresco dal 1988 al 1993 e dal 2001 al 2002, vice-Presidente della Comunità Montana zona N nel 2002. Sindaco di Notaresco dal 2003 al 2008, è stato eletto presidente della Provincia di Teramo nella tornata elettorale del 6 e 7 di giugno 2009, al primo turno, con una percentuale del 50.01% dei voti. Valter Catarra

RENATO RASICCI Vice Presidente, assessore alle Politiche Sociali, Politiche Giovanili e Sanità Nato nel 1956 a San Benedetto del Tronto, vive ad Alba Adriatica. Insegna Materiali Dentari presso l’università dell’Aquila - facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Svolge l’attività di libero professionista. Si è laureato in medicina e chirurgia a Bologna con 110/110 e lode. Ha conseguito inoltre diverse Specializzazioni, pubblicando nel corso della sua carriera professionale, decine di saggi.

ELICIO ROMANDINI Assessore ai Lavori Pubblici (Viabilità provinciale ed ex statale, Salvaguardia dei fiumi, Fascia costiera) e Trasporti Laureato in Ingegneria, è nato a Sant’Egidio alla Vibrata, è sposato e padre di due figli. Dal 1989 al 1994 dirigente di azienda privata, settore appalti pubblici (progettazione, direzione lavori, direzione tecnica, realizzazione di opere pubbliche, contabilità opere pubbliche, assistenza al collaudo e collaudo di opere pubbliche). Dal 1994 al 30 giugno 2008 direttore, in società privata di ingegneria. Dal 1979 ha svolto e svolge attività di libera professione nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica industriale.

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incarichi&carriere

FRANCESCO MARCONI Assessore all’Ambiente, Risorse Energetiche e Parchi. È nato a Tortoreto nel 1966 e lì risiede con la moglie e la figlia. Ragioniere, ha perfezionato la propria crescita professionale con la partecipazione a corsi di formazione per la posizione di Audit Manager, con docenti universitari delle facoltà Ca’ Foscari di Venezia e Bocconi di Milano. Dal 1989 ad oggi è responsabile commerciale presso concessionarie di automobili.

EZIO VANNUCCI Assessore alle Attività Produttive, Commercio, Agricoltura, Artigianato, Turismo, Edilizia Scolastica, Relazioni Industriali Vive da sempre a Roseto degli Abruzzi, cinquantaquattro anni, sposato con Anna, due figli: Orazio e Mariangela. Diplomato ragioniere è impiegato presso la Regione Abruzzo. Da sempre coltiva due passioni: lo sport e l’attività politica. Da appassionato di Basket, come giocatore prima e dirigente poi, è stato il direttore sportivo del primo storico ritorno in Serie A del Roseto Basket nell’indimenticabile annata 198182. Eletto per 4 volte al Consiglio Comunale di Roseto, è stato assessore all’Urbanistica, ai Lavori Pubblici, al Demanio e Patrimonio e ai Servizi Tecnologici. Ed anche Vice Sindaco e Sindaco di Roseto degli Abruzzi.

VINCENZO FALASCA Assessore all’Urbanistica, Sedi di Pubblici Uffici, Protezione Civile e Genio Civile Nato a Teramo nel 53, è sposato con tre figli. Laurea in Architettura conseguita alla d’Annunzio, svolge la libera professione. Tra le passioni principali, calcio, lettura e cinema. È alla sua prima esperienza politica.

EVA GUARDIANI Assessore al Lavoro, Formazione Professionale, Pari Opportunità Trentasette anni, ha un marito e due splendide bambine (Beatrice e Costanza). Laureata in Giurisprudenza a Teramo, svolge la libera professione di avvocato con passione ed impegno, occupandosi delle discipline civilistiche sotto il profilo sostanziale e processuale. Cattolica credente e praticante, è da sempre vicina alle problematiche sociali della collettività.

GIUSEPPE ANTONIO DI MICHELE Assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Sport, Caccia e Pesca Medico, due figli, è nato ad Atri il 9 febbraio 1959, ma risiede a Castiglione Messer Raimondo. Si è laureato a Modena. Ha già maturato varie esperienze politiche: dal 1994 al 1999 è stato consigliere comunale e poi, dal 1999 al giugno 2009, sindaco del Comune di Castiglione Messer Raimondo; dal 1999 al 2004 consigliere della Comunità Montana Zona “N” di Cermignano.

DAVIDE CALCEDONIO DI GIACINTO Assessore al Bilancio, Patrimonio, Finanze, Informatizzazione, Personale Laurea in Giurisprudenza presso l’università di Roma, si è diplomato alla Scuola di specializzazione per le professioni legali presso l’università di Teramo. È stato consulente della Regione Lazio presso l’Ente Regionale per la comunicazione, progettista Web e grafico pubblicitario, project manager (progettazione comunitaria e regionale, bandi di gara, appalti). Attualmente è un legale libero professionista. Eletto nel 2008 al comune di Atri, attualmente è capogruppo consigliare PDL.

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incarichi&carriere

Nuovo presidente per Fiavet Abruzzo Timone affidato ad Agostino Ballone, amministratore delegato della Baltour Viaggi di Teramo. Che promette «massima efficienza per sostenere la categoria»

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Agostino Ballone

residente e amministratore delegato della Baltour Viaggi di Teramo, Agostino Ballone è stato chiamato all’unanimità a guidare la Fiavet, federazione italiana associazione imprese viaggi e turismo Abruzzo e Molise, per i prossimi tre anni. L’imprenditore teramano è sposato, ha due figli - Bruno e Antonella - che lavorano entrambi nell’impresa di famiglia, una realtà consolidata nello scenario turistico e dei trasporti. Le attività principali del Gruppo Baltour spaziano dal Tour Operator - specializzato nella destinazione Abruzzo per la quale è il leader indiscusso a livello nazionale e nel Mare Italia - ai servizi di autolinee commerciali e di trasporto pubblico locale, alle due agenzie di viaggio a Pescara e Teramo. Il neo presidente ha nominato la giunta esecutiva chiamando a farne parte il presidente uscente Quinto Ippoliti (Pentatur – Pescara), Maurizio Amoroso (Amoroso Viaggi – Lanciano) e Serafina Ciummo (Pentriatur – Isernia), quest’ultima chiamata a ricoprire la carica di vice presidente con delega per il Molise. L’assemblea ha inoltre eletto il Consiglio direttivo composto da Irene Coccaro (Marea Viaggi – Francavilla al Mare), Sandro Chiacchiaretta (Teate La Panoramica – Chieti), Maurizio Santucci (Italpass Viaggi L’Aquila) Davide Ballone (Meditour – Pescara) e Roberto Napoleone (Napoleone Viaggi – Ortona). Gli associati Angelita De Renzis (Cinquestelle Blu – Pescara) e Francesco Frezzini (Frezzini Viaggi – Avezzano AQ) sono stati nominati dall’assemblea al comitato dei probiviri e gli associati Sandro Patroncino (IMV Tours – Pescara) e Piero Di Renzo (Albatravel – Pescara) costituiscono il collegio dei revisori. «Nell’ottica di una professione sempre aggiornata con i tempi – ha dichiarato Ballone – la Fiavet Abruzzo e Molise opererà con la massima efficienza per sostenere la categoria sia sul fronte dei rapporti con le istituzioni che sul piano tecnico/giuridico per sostenere la specificità del ruolo delle Agenzie e dei Tour Operator nella moderna visione di imprenditori professionali del turismo»

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incarichi&carriere

Il più giovane presidente della BCC Quarantacinque anni, docente di Economia aziendale, commercialista. Michele Borgia eletto alla guida della Banca di credito cooperativo di Cappelle sul Tavo

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Michele Borgia

a scelto la linea del rinnovamento la Banca di credito cooperativo di Cappelle sul Tavo. Il nuovo presidente è Michele Borgia, il più giovane che l’Abruzzo abbia mai avuto per una BCC. Con la sua lista “Un futuro nuovo per i soci e i dipendenti”, ha raccolto 1.099 voti ed ha battuto gli 804 della lista “Per la banca” di Luigi Iachini Bellisarii, il presidente in carica. Quasi 300 voti di distacco che hanno sancito un risultato giunto dopo due mesi di lotte interne, cavilli burocratici e ricorsi. Dopo la chiusura del seggio elettorale, è iniziato lo spoglio delle schede che ha visto in un primo momento un testa a testa e poi una lenta, ma decisiva ascesa di Borgia. L’assemblea, tenutasi a Montesilvano ha visto una massiccia partecipazione dei soci che sono tornati al voto per la seconda volta. La prima elezione è stata annullata. Quarantacinque anni, Borgia è docente universitario di Economia aziendale, commercialista specializzato in ambito economicofinanziario e consulente bancario da più di dieci anni. È sposato e padre di due ragazze ed è a loro che dedica il suo tempo libero. «Per me non è un semplice incarico, -ha dichiarato dopo l’elezione il neo presidente- ma un vero e proprio lavoro. È così che affronto le nuove sfide. La prima cosa che ho detto ai miei consiglieri è che bisogna lavorare per la banca e non per scopi personalistici. Si dovrà dare la possibilità a tutti i soci di offrire forniture all’istituto». Tra gli obiettivi del neo presidente, una nuova sede BCC a Cappelle sul Tavo. La Banca di Credito Cooperativo è nata con il nome di Cassa Rurale ed Artigiana di Cappelle sul Tavo nel 1957. Da allora ha saputo diventare un importante motore dello sviluppo economico nelle province di Pescara e Chieti. Nel dicembre ’98, a conclusione di un complesso iter, la fusione per incorporazione della Banca di Credito Cooperativo di Cepagatti nella Banca di Credito Cooperativo di Cappelle sul Tavo. È datata maggio 2000 la definitiva aggregazione con la Banca Adriatica di Credito Cooperativo di Pescara, che ha consentito l’ingresso nella compagine sociale di circa 3.000 soci. Il processo di crescita è poi continuato con l’apertura delle filiali di Collecorvino nel febbraio 2004 e di Montesilvano Sud nel gennaio 2006. Dall’anno scorso la BCC ha trasferito la filiale di Pescara Porta Nuova nel modernissimo complesso “Il Molino” in via Misticoni

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incarichi&carriere

Teramo, l’Ance sceglie Abbondanza Nuovo presidente per il gruppo giovani imprenditori edili: «Cercherò di favorire un approccio nuovo con la nostra professione»

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Guido Abbondanza

uido Abbondanza, imprenditore di 39 anni di Pineto, titolare dell’impresa Abbondanza Costruzioni Srl, è stato eletto all’unanimità nuovo presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Edili dell’Ance Teramo. Abbondanza succede ad Eddy Rastelli, che ha guidato l’associazione dal maggio 2008, e sotto la cui presidenza è stato organizzato, lo scorso ottobre a Giulianova, il meeting nazionale dei Gruppi Giovani dell’Ance. L’impresa del neopresidente è specializzata nella compravendita di aree e nella costruzione di alloggi destinati alla vendita, ed ha attualmente in corso operazioni immobiliari a Pineto, Roseto, Alba Adriatica e Teramo. Eletti anche i vicepresidenti del Gruppo Giovani: Antonio Marfisi ed Alessandro D’Eugenio. Il nuovo direttivo si impegnerà nella promozione di una capillare azione di informazione per sensibilizzare i giovani imprenditori al rispetto delle regole e alla assunzione di comportamenti etici, che possano migliorare all’esterno la percezione del sistema edile, e superare i luoghi comuni negativi che insistono sul mondo dell’impresa di costruzione. Il programma delle attività prevede inoltre iniziative seminariali e scambi di esperienze in Italia e all’estero da promuovere congiuntamente con i gruppi giovani delle altre province abruzzesi e con il gruppo giovani regionale, al cui vertice, per la prima volta, è stato eletto un imprenditore teramano, Giuseppe Di Sabatino. «Dalla tragedia del terremoto, che ha posto negativamente sotto i riflettori l’industria delle costruzioni – afferma Abbondanza – dobbiamo costruire le premesse per favorire nei giovani imprenditori un approccio nuovo con la nostra professione. Su questa linea aveva cominciato ad operare il precedente direttivo, guidato egregiamente da Rastelli, che ha avuto il merito di ricostruire e motivare il Gruppo Giovani dell’Ance. Vogliamo intensificare, inoltre, le relazioni tra l’associazione e l’associato, per rafforzare il senso di appartenenza e di identità dei giovani imprenditori»

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incarichi&carriere

De Cecco, manager per la Rossi e Olio Francesco Tabano nominato direttore della nuova Business Unit. Avrà il compito di garantire la presenza qualificata del marchio a livello internazionale

L Francesco Tabano

o è già per la pasta di semola, ma l’ambizione è diventare un player di riferimento anche per il comparto Rossi e Olio e in tutti i Paesi, ben 96, in cui opera. Con questo obiettivo strategico il Gruppo De Cecco, presieduto dal Cavaliere Filippo Antonio De Cecco, ha istituito la nuova Business Unit per prodotti quali olio, sughi pronti, pomodori e derivati, settore nel quale l’azienda di Fara San Martino ha acquisito grande esperienza. E ne ha affidato la guida a Francesco Tabano. Quarantacinque anni, Tabano ha ricoperto, a partire dal 1999, ruoli di rilievo in primari gruppi del settore agroalimentare in Italia. Tra le motivazioni della sua nomina, l’esperienza consolidata, che lo ha visto tra i protagonisti di performance di crescita in recenti esperienze maturate in altre importanti aziende del settore food, nonché il suo rapporto decennale di stima e fiducia reciproca con il trade. Il direttore della nuova Business Unit, si occuperà in particolare di garantire una presenza continuativa e qualificata del brand De Cecco in tutto il mondo. Con oltre 120 anni di storia, il Gruppo di Fara San Martino, rappresenta uno dei simboli della gastronomia “Made in Italy” nel mondo. È attivo nella produzione e commercializzazione di pasta di semola e pasta all’uovo di qualità superiore e di altre specialità alimentari, tra cui olio extravergine (il primo olio D.O.P. riconosciuto in Italia, prodotto da olive appartenenti a varietà quali la Dritta, il Leccino e la Toccolana) polpa e passata di pomodoro e sughi pronti, nuove invitanti proposte per dare ancora più scelta in tavola

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incarichi&carriere

Ferpi, fiducia in Joshua Lawrence Conferma per l’americano trapiantato a L’Aquila: sarà lui a guidare la Federazione relazioni pubbliche Abruzzo fino al 2011

I Joshua John Lawrence

l nuovo Consiglio direttivo nazionale Ferpi, la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana ha confermato - per il secondo biennio consecutivo e a seguito dell’Assemblea dei Soci svoltasi a Milano - Joshua Lawrence alla guida della Sezione Regionale Abruzzo. «Ringrazio vivamente per la rinnovata fiducia in me, ma anche nelle potenzialità delle relazioni pubbliche della nostra regione – ha dichiarato Lawrence. Sono tante le sfide per i comunicatori d’impresa in Abruzzo, a partire dalla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma. Siamo chiamati ad aiutare le aziende e l’intera regione a superare l’attuale stato di crisi e la congiuntura economica». Tra gli obiettivi della Ferpi Abruzzo, la valorizzazione e la promozione delle opportunità di investimento nella comunicazione e nella gestione delle proprie relazioni da parte delle imprese e delle istituzioni locali; nonché il rafforzamento delle attività di networking, scambio culturale e professionale per i professionisti operanti sul territorio. «Vogliamo continuare a far crescere in Abruzzo un’associazione –ha tenuto a sottolineare Lawrence – che in 39 anni ha costruito nel nostro Paese un modello per la professione ed è riuscita a metterla degnamente a confronto con le più brillanti esperienze internazionali». Joshua Lawrence, 39 anni, sposato con due figlie, americano trapiantato all’Aquila, si occupa di relazioni pubbliche dal 1997 e di consulenza di direzione dal 1992. Laureato in lingue presso l’università del Wisconsin, ha studiato comunicazione di massa a Bologna e ha conseguito il master in Comunicazione d’azienda UPA Ca’ Foscari a Venezia. Dal 2002 si è trasferito a L’Aquila e, dal capoluogo abruzzese, gestisce progetti complessi di comunicazione e di relazioni istituzionali in Italia e negli Usa

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la terra di piero idee per lo sviluppo delle aree interne

Non cadiamo nella palude della concertazione

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quattro mesi dal terremoto si intrecciano nel dibattito pubblico vari temi, oltre a quello della perdurante emergenza. Le questioni sono “il dover fare presto” ed insieme l’individuazione di una strategia di lungo periodo sulle modalità della ricostruzione. Un dibattito confuso ed approssimativo, dominato dall’emotività e dal pressappochismo, dove tutti parlano di tutto, senza che ognuno abbia le necessarie competenze per poterlo fare. Uno dei temi discussi in questo chiacchiericcio è quello di quanta “concertazione” debba essere esplicitata nell’assunzione delle importanti decisioni pubbliche conseguenti al terremoto. Comune, Provincia, enti intermedi, associazioni e comitati lamentano il “dirigismo” del Governo che, per il mezzo della Protezione Civile, avrebbe di fatto esautorato i diversi livelli di Governo locale che caratterizzano la zoppicante democrazia nostrana. Ma esiste una vera alternativa all’attuale centralismo? La gestione dell’emergenza mal si concilierebbe in effetti con la “concertazione immobile” che da troppi anni domina il nostro modello di “governance”. Un modello sbagliato rappresentato plasticamente dagli interminabili e sovraffollati tavoli di discussione a Palazzo Chigi, poi replicati nei diversi ambiti territoriali e settoriali. La “concertazione” è stata pure troppo applicata, a nostro modo di vedere, nell’emergenza del terremoto. Tutte le scelte che hanno coinvolto più di due attori istituzionali, infatti, hanno subito notevoli ritardi con conseguenti disagi per gli sfollati. Ai terremotati interessa avere una casa (antisismica), un lavoro (decente) e servizi pubblici (funzionanti) nei tempi più brevi possibili. Obiettivi inconciliabili con i tempi lunghi delle discussioni concertative. Si pensi soltanto al potenziamento dell’aeroporto di L’Aquila: un tema che si discute da quarant’anni, nella migliore logica concertativa, senza addivenire a nulla. L’applicazione di un sano decisionismo centralistico, invece, ha trasformato in appena due mesi uno scalo di campagna in un aeroporto di medio livello che resterà al servizio del capoluogo. Il caso dell’aeroporto insegna

che se esiste una decisa volontà politica le cose si fanno ed i soldi si trovano, mentre se si lascia la decisione ultima alla palude concertativa le cose non si fanno anche se ci sono i soldi. Anche là dove la concertazione è indispensabile, come sul grande tema della ricostruzione, occorre fissare dei limiti ai tempi della discussione. Ad un certo punto occorre decidere, non si può “menare il can per l’aia” per mesi ed anni senza raggiungere alcun risultato. L’esperienza insegna che la concertazione, estesa a tutte le decisioni pubbliche, ha portato al blocco del “cantiere Italia”. Sarebbe una vera disgrazia per L’Aquila se i “professionisti del veto” dovessero prendere piede pure sulle decisioni post-terremoto. Piero Carducci _ economista È compito della politica decidere, e nel caso delle scelte per la ricostruzione decidere in fretta oltre che bene, mentre la concertazione ossessiva finirebbe per diventare un rituale fine a sé stesso, senza alcun riguardo al limite temporale entro il quale una qualsiasi decisione deve essere presa per risultare utile agli sfollati. Aprire un grande confronto sui temi della ricostruzione si deve fare e le decisioni vanno certamente condivise, ma non si può discutere per anni senza concludere nulla. È il meccanismo della concertazione che va rivisto nel senso di una drastica limitazione. Deve essere regolata nei tempi e resa efficace. L’obiettivo della concertazione, anche nel caso del terremoto, deve essere quello di facilitare e condividere le decisioni, non può essere quello di bloccare tutto. Governare e decidere, non concertare all’infinito, è il dovere della politica. Il bene collettivo lo pretende, perché L’Aquila ha bisogno ora, e non dopo, di decisione ed azione. Anche al prezzo di una minore concertazione, se non si riesce a renderla migliore e più veloce

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Deco, valore per l’ambiente Impianti all’avanguardia e moderna gestione dei rifiuti per un Gruppo abruzzese capace di conquistare riconoscimenti internazionali vista panoramica dell’impianto TMB a Casoni (CH)

impianto di recupero energetico del gas di discarica di Cerratina di Lanciano (CH)

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eco S.p.a. nasce nel 1989 per iniziativa del gruppo industriale Di Zio e si distingue, sin dall’inizio, per l’elevata professionalità coniugata al rispetto dei principi di sostenibilità ambientale. L’impegno quotidiano dell’azienda, scandito dall’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili applicate allo smaltimento e recupero dei rifiuti, ha consentito all’azienda di trasformarsi, in breve tempo, in un grande gruppo con elevata professionalità nel settore ambientale, riconosciuta sia in ambito nazionale che internazionale, nonché di ottenere nel 2004, il prezioso riconoscimento della certificazione del proprio sistema di gestione integrato (Qualità, Ambiente e Sicurezza) secondo le norme ISO 9001, ISO 14001 ed


» redazionale in collaborazione con Deco

OHSAS 18001. Le molteplici attività del Gruppo Deco spaziano dai servizi d’ igiene urbana alla costruzione e gestione di impianti di recupero e smaltimento rifiuti (centri di trasbordo, impianti di stoccaggio, piattaforme ecologiche,discariche per rifiuti non pericolosi, impianti di selezione meccanica e di compostaggio, impianti di bioessiccazione con produzione di CDR, impianti di digestione anaerobica della frazione organica con recupero energetico) al trattamento del percolato sino a bonifiche ,messa in sicurezza, opere di rinaturazione e di ingegneria naturalistica e produzione di energia da fonti rinnovabili. Il tutto è stato possibile attraverso la costituzione di società e l’ acquisizione di partecipazioni societarie in Italia e all’ estero quali Abruzzo Energia, Ecoemme, Ecologica, Ecologica Sangro, Ecoti, San Giovanni Servizi, Sogesa, TeamTec e Tecnoambiente. L’attività operativa più all’avanguardia è oggi rappresentata dal Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti indifferenziati, attraverso la realizzazione e l’ imminente attivazione di uno dei più moderni impianti italiani ed europei, che vanta un sistema completamente automatizzato per la produzione di Cdr (combustibile derivato da rifiuti), da avviare al recupero energetico. Sito in località Casoni di Chieti, nelle vicinanze dell’ omonima discarica ed annesso impianto di recupero energetico, l’ impianto TMB Casoni sarà in grado di servire un bacino di utenza costituito dal cosiddetto ATO n. 2, individuato dal nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti approvato con L.R. 45/2007 e comprendente, oltre che il Comune di Chieti sede dell’impianto, altri Comuni della provincia di Chieti e l’intera provincia di Pescara. Altrettanto all’ avanguardia sono da annoverare i tre impianti di recupero energetico ( e relative discariche) di Colle Cese di Spoltore, di Cerratina di Lanciano e Casoni di Chieti che, sfruttando il biogas generato dalla degradazione anaerobica dei rifiuti indifferenziati conferiti in discarica consentono, complessivamente, di

particolare dell’impianto TMB a Casoni (CH)

produrre energia elettrica pari ca. 35 milioni di Kw/h l’anno, pari al fabbisogno di oltre 13.000 famiglie. In ambito internazionale, inoltre, la professionalità del gruppo Deco è stata più volte riconosciuta in differenti Paesi quali la Tunisia, con la gestione di 4 discariche e impianti di trattamento del percolato, 20 centri di trasbordo e l’ impiego di 220 unità lavorative; in Senagal, con la sperimentazione di coltivazione di jatropha per la produzione di biodisel; in Columbia e Santo Domingo, per progetti finalizzati alla gestione integrata dei rifiuti. Dimostrazioni, tutte, di come il gruppo Deco sia votato da sempre al rispetto della natura, in una filosofia che mira al rispetto del sottile ed imprescindibile rapporto uomonatura. Colle Cese, Cerratina e Casoni rappresentano dunque esempi abruzzesi di adesione ai principi del Protocollo di Kyoto, in base al quale l’Italia ha adottato linee guida per la realizzazione di politiche volte alla riduzione delle emissioni di gas serra

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azienda partner

Idee R che fanno strada Si chiama Roberto Pace ed è uno dei massimi esperti in consulenza finanziaria e assicurativa. Impegno, risultati e successi da numero uno

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oberto Pace nasce a Caracas, primo di tre figli, da mamma di Sant’Onofrio nel teramano e papà aquilano, di Pratola Peligna, entrambi emigrati per necessità nel dopoguerra. Un orgoglio, il suo, che si rispecchia nell’aver esaudito il desiderio dei genitori: il ritorno in Italia per un grande futuro. Un sentimento che lega decisioni importanti e lavoro, uno stimolo ulteriore per chi nella vita ha deciso di operare nell’ambito della consulenza, per conto di Pramerica Life S.p.A., lavorando con passione dalla propria terra di origine, con un mercato che fa riferimento soprattutto a famiglie e imprenditori del litorale adriatico. Ma questo di Roberto Pace è certamente un senso per gli affari che va capito partendo da un sogno che è pure un motore inesauribile di energia e traguardi: «Il mio fine –spiega Pace– era ritornare in Italia e ci sono riuscito. Nel lavoro, malgrado la congiuntura economica molto delicata, grazie alla mia determinazione e alla bontà delle soluzioni che offriamo ai nostri clienti, sono riuscito da subito a raggiungere grandi traguardi. Nei prossimi anni il mio obiettivo è consolidare il portafoglio clienti. Sono consapevole di essere diventato un punto di riferimento per ciascuno di loro. La più grande soddisfazione, però, è di essere diventato il “piede a terra” della mia famiglia qui in Italia».


» redazionale in collaborazione con Pramerica

Da Caracas all’Abruzzo Roberto Pace attualmente abita a Città Sant’Angelo con la moglie Ana Isabel e il piccolo Aldo Josè. Una famiglia molto unita, molto legata alle tradizioni religiose e popolari abruzzesi. Dopo il conseguimento della maturità scientifica e la laurea in Ingegneria Chimica a Caracas, nell’ottobre 1989, comincia subito a lavorare nel mondo petrolchimico, nella filiale Pequiven S.A. del gruppo Pdvsa. Nel luglio del 1994 vince una borsa di studio del gruppo petrolifero italiano Eni per un master in Economia dell’Energia e dell’Ambiente alla Scuola Superiore Enrico Mattei di Milano. Questa è la sua prima permanenza duratura in Italia. Anche se nato in Venezuela, si è sempre sentito italiano. La positiva esperienza professionale e umana di questo periodo rafforza il suo desiderio di voler venire a vivere nel paese del quale si sente parte, ma che non ha mai veramente conosciuto a fondo. Vorrebbe che i propri figli nascessero in Italia, come una sorta di compimento di quanto il papà non aveva potuto fare. Roberto Pace Dopo il master ritorna in Venezuela, è l’ottobre del 1995. Matura sei anni di esperienza nel settore del Project Financing. Partecipa a un concorso dell’ambasciata inglese. Lo vince ed ha l’opportunità nuovamente di tornare in Europa per approfondire le competenze nel settore finanziario partecipando al Master of Business Administration (Mba) della Cranfield School of Management (2001-2002 Cranfield, UK). Durante questo periodo matura definitivamente l’idea di lasciare il mondo petrolchimico per cercare nuovi stimoli, possibilmente in Italia. L’insegnamento di Pramerica Nel 2003 il punto di svolta. Viene a conoscenza di un piano di sviluppo intrapreso da Pramerica Life SpA, la società controllata italiana della Prudential Financial Inc (da non confondersi con l’omonima inglese): si tratta di uno dei maggiori

gruppi finanziari al mondo, che mira a coinvolgere specialisti nel settore dall’alto profilo professionale. Peculiarità di Pramerica, è quella di assistere i propri clienti nell’aumentare e proteggere il proprio patrimonio raggiungendo sicurezza finanziaria e tranquillità d’animo, questo grazie alla figura professionale unica nel settore assicurativo italiano, ovvero il Life Planner. Pramerica, presente in Italia dal 1990, non ha sedi o propri Life Planner in tutto l’Abruzzo. Roberto, che sempre più desidera far ritorno in Italia, decide di cogliere la sfida. Consapevole della solidità della società, della bontà dei prodotti offerti e delle potenzialità del mercato italiano, nel settembre del 2004 si trasferisce in Italia con colei che sarà poi la propria moglie, Ana Isabel. Prima a Roma, per l’intera durata della formazione specifica che Pramerica riserva a tutti i suoi Life Planner, poi a Pratola Peligna e infine nella sua casa di Città Sant’Angelo. Nel frattempo apre un suo ufficio a Montesilvano: «All’inizio avevo pochi contatti –racconta Roberto pace– se non quelli legati al nucleo familiare e di conseguenza non particolarmente forti o sufficienti per un’attività come la mia. I primi mesi sono stati molto faticosi: nuovo mondo, nuovi rapporti, tanti chilometri, il freddo gelido dell’inverno pratolano. Ma la grande determinazione mi ha comunque permesso di raggiungere presto risultati straordinari: ben trecento nuovi clienti diretti su tutto il litorale adriatico. Un altro riconoscimento poi è la qualifica per cinque anni consecutivi al prestigioso Million Dollar Round Table, ovvero il Forum Internazionale che raccoglie i migliori consulenti finanziari del mondo. Questi credo siano dei riferimenti determinanti per chi si affida al mio operato». Dallo speciale club che prevede un rigoroso codice etico, elevati standard di competenza e il superamento dei limiti minimi di fatturato annuo, a una missione di vita che Roberto Pace rinnova di giorno in giorno. Una storia di affari, fascino e professionalità unica

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seminari&convegni » di Daria De Laurentiis

Chi non si forma è perduto

i relatori del convegno “Rimettiamoci in pista” svoltosi ad Atessa

Per tornare competitivi bisogna specializzarsi. Il segreto è non limitarsi ad aspettare che la crisi passi, ma investire su sé stessi. È l’insegnamento che emerge dal programma Adecco “Rimettiamoci in pista”

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a parola crisi è tabù. Non c’è, non esiste, e se c’è stata sta passando. Lo dicono gli imprenditori, lo sperano i sindacati e se lo augurano i disoccupati. Tutti insieme, nello stesso giorno. Si respira fiducia in Val di Sangro, per la data

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conclusiva del programma Adecco “Rimettiamoci in pista”. Un progetto fortemente voluto dai vertici dell’agenzia interinale leader in Italia, e messo su nel giro di poche settimane come per sfida. Rimettersi in pista presuppone un concetto importante: quel


del consorzio Cisi - ma i numeri ci dicono che già dal 2010 le cose cambieranno». E per allora bisognerà tenersi pronti. È questo il concetto che sta dietro i corsi di formazione. «Sono entusiasta dell’esito del programma - ha commentato Federico Vione, amministratore delegato di Adecco - abbiamo avuto circa 200 adesioni ai corsi di formazione e si è innescato un meccanismo virtuoso di collaborazione a tutto campo tra gli attori del mondo industriale e i sindacati. Il segreto è l’atteggiamento: non bisogna aspettare che la crisi passi, ma lavorare oggi per essere i migliori per un mercato diverso». In una parola riconvertirsi. Dire ai disoccupati che ci sono nuovi settori nei quali investire le proprie risorse e il proprio tempo. Ieri la catena di montaggio ai motori, oggi le energie rinnovabili. È semplice spendere il tempo che si ha a disposizione per specializzarsi in altro. La formazione nei periodi di stallo è un concetto del tutto nuovo in Abruzzo, ma proprio per questo si assiste ad una sorta di entusiasmo degli esordi. Gli stessi corsisti, disoccupati che hanno deciso di formarsi e specializzarsi, sono fiduciosi. C’è Guido, 51 anni, che «è ottimista per natura» e c’è Nicola, 38 anni che si prepara per «quando il mercato dell’auto si riprenderà». Il tempo per loro è diventato, per forza di cose, una risorsa. A giugno una giornata di sole vissuta da disoccupati può assumere diversi contorni. Quello tragico della depressione, quello disfattista, del prendere e andare al mare e quello nuovo della “capitalizzazione” delle ore libere, per mutuare l’espressione dell’Ad Vione. E allora si impara qualcosa di più sulle normative della sicurezza

tornare ad essere competitivi in un settore, l’automotive, che in Val di Sangro significa vita, mercato, futuro. Per ripartire è l’unione il concetto vincente. L’incontro dell’11 giugno è stato il debutto di una nuova forma di competitività e il ritorno di un elemento dimenticato, il tempo. Capitalizzare il tempo significa essere in movimento anche quando le macchine sono ferme. Sfruttare le ore vuote dell’assenza di occupazione per pensare e materializzare una professione nuova, quella che verrà. Perché, e gli imprenditori ne sono sicuri, c’è una luce dietro il buio della crisi. «Gli effetti della crisi saranno visibili fino a dicembre - ha spiegato Pietro Rosica, presidente

» foto di Simone Cerio

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e della qualità, si sperimenta sulle macchine vuote la pratica imparata in classe, si guadagna in cultura quello che si è perso in denaro. I sindacati sembrano entusiasti «È un modo per rilanciare la contrattazione - ha sottolineato Gianni Di Cesare, segretario regionale Cgil - un salto di qualità per i lavoratori. Poi bisognerà puntare sul Campus, sedersi ad un tavolo con istituzioni e industriali e stabilire le priorità del settore». La fiducia è palpabile. Silvio Di Lorenzo, presidente di Confindustria Chieti e vicepresidente Honda Italia, parla già al passato. Non dice la crisi passerà, dice «è passata»

Gianni Di Cesare, segretario regionale Cgil, durante il suo intervento

Continuano le intese sugli ammortizzatori in deroga La bella notizia arriva dal Lazio. È qui che a giugno è stato firmato il primo accordo tra Regione, Pietro Rosica durante una delle giornate di formazione

Adecco Italia e sindacati di categoria per consentire ai lavoratori Adecco con contratto di somministrazione di accedere agli ammortizzatori sociali in deroga. In sostanza si riconosce anche ai lavoratori delle agenzie interinali dignità di diritti in tempo di crisi. E la cosa riguarda anche l’Abruzzo visto che anche qui sono stati definiti gli accordi che permettono l’erogazione degli ammortizzatori sociali per i somministrati Adecco. Per l’abruzzese Federico Vione, amministratore delegato di Adecco Italia, l’accordo sottoscritto va inteso come «un ulteriore strumento di tutela per affrontare la negativa congiuntura economica. Si tratta del pri-

mo accordo in Italia che declina i contenuti della legge 2 del 2009». Un passo importante in tema di equiparazione di diritti. In Abruzzo l’accordo è stato sottoscritto nell’aprile scorso tra Regione e parti sociali locali. I trattamenti previsti sono la cassa integrazione in deroga e la mobilità in deroga. Riguarderanno tutte le aziende che non rientrano nell’ambito di applicazione della CIG ordinaria. I trattamenti sono autorizzati per 13 settimane e riguardano i lavoratori somministrati, a condizione che siano residenti nel territorio dei comuni interessati dal sisma. L’autorizzazione verrà rilasciata su domanda del datore di lavoro dalla Direzione regionale del lavoro. Per la cassa integrazione i lavoratori interessati sono quelli sospesi dal lavoro dal 6 aprile 2009, mentre per la mobilità potranno fare domanda i lavoratori licenziati residenti nel territorio dei Comuni interessati dal sisma, per i quali, nel periodo dall’1 gennaio al 30 giugno 2009, risulti scadere l’indennità di mobilità ai sensi della Legge n. 223/1991.

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seminari&convegni » di Massimo Avenali

Sotto il segno del Dasta Un progetto dal respiro internazionale che lega università e ricerca, un modo per accogliere idee e mostrare le eccellenze della nostra regione da sinistra: il sociologo Alessandro Rasetta, la ricercatrice Dajana D’Andrea, il professor Andrea Prencipe del Dipartimento delle Scienze Aziendali, Statistiche, Tecnologiche e Ambientali della facoltà di Economia della d’Annunzio

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È

divenuto nel tempo una tappa fondamentale del percorso che da anni ha intrapreso il Dipartimento delle Scienze Aziendali, Statistiche, Tecnologiche e Ambientali della facoltà di Economia della d’Annunzio. Giunto alla quarta edizione, il workshop tenutosi nel mese di giugno e intitolato “Organizing Innovation”, ha messo come sempre in relazione studiosi differenti di diverse università, in un abbraccio che coinvolge anche esperienze estere. Una simbiosi in cui gli scambi diventano il nodo fondamentale, in cui la ricerca è la parola d’ordine per costruire il futuro e crescere. Fine di questi incontri è la pubblicazione degli studi sulle più importanti riviste scientifiche internazionali, tramite un avvicinamento tra istituzioni e mondo dell’imprenditoria, puntando l’attenzione su un tema quanto mai attuale come quello dell’innovazione. Come avvenuto in precedenza, si passano dunque in rassegna temi che vanno dalle soluzioni integrate, al lavoro per progetti, all’internazionalizzazione. Promotore dell’iniziativa il professor Andrea Prencipe, firma di Abruzzo Impresa, che sottolinea quanto nel mondo della ricerca sia fondamentale cogliere opportunità di confronto con i propri colleghi nella comunità scientifica a livello internazionale. Tutto ciò per migliorare la qualità e la portata del proprio contributo alla comunità. In quest’ottica, spiccano le collaborazioni con importanti atenei come la Bocconi, la Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa, l’università di Perugia, il Politecnico di Losanna, l’Erasmus University di Rotterdam, l’università del Sussex in Gran Bretagna così come la Brighton e l’Imperial College, fino ad arrivare all’uni-

versità di Helsinki e alla Temple university di Philadelphia. Tutto ciò costituisce quindi una rete di scambi in cui molti sono i partner attivi, tra gli altri vale la pena citare l’università di Bologna e quella di Linkoping in Svezia. Tra le persone impegnate in queste giornate anche figure fondamentali come Alessandro Rasetta e Alessandro Rovetta, trainer certificati di PNL (Programmazione Neuro Linguistica), l’esperienza di Dajana D’Andrea, e aziende del calibro di Honda, Tecnomatic e Finmeccanica. «È un workshop –spiega il professor Michele Rea, direttore del dipartimento– che permette ai nostri dottorandi di approcciare in casa la comunità scientifica internazionale». A fargli eco la professoressa Morgante, preside della facoltà di Economia:«Far parte della comunità scientifica internazionale è fondamentale sia per la qualità della nostra ricerca, sia per la formazione dei nostri dottorandi». Tra le novità di questa edizione la particolare attenzione dedicata all’evento dalla rivista “Journal of Product Innovation Management”, il patrocinio del Parlamento Europeo che ha conferito al Dasta due targhe di riconoscimento per la rilevanza internazionale dell’impegno, nonché l’ingresso del workshop come parte integrante del dottorato “Innovation, Accounting, Environment and Finance” dell’università di Pescara. Un’occasione immancabile e degna di attenzione perché vero collante tra teoria e pratica, con il coinvolgimento delle aziende del territorio, l’opportunità unica data ai nostri ragazzi per comprendere anche i differenti approcci culturali e scientifici esistenti nella comunità europea e non solo

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

Sposiamoci, è per il bene comune A Pescara un innovativo modello di marketing sociale unisce in matrimonio esperienze profit e non profit. Con vantaggi reciproci e collettivi

il tavolo dei relatori della prima sessione. Da sinistra: Mauro Angelucci (presidente Confindustria Pescara), Monica Poletto (presidente nazionale Cdo Opere Sociali), Lorenzo Di Flamminio (vicepresidente Cdo Abruzzo Molise e referente Cdo Os Abruzzo Molise), Marco Granelli (presidente di Csvnet), Giuseppe Ranalli (presidente Cdo Abruzzo Molise)

È

un vero e proprio “matrimonio di interessi” quello che la Compagnia delle Opere Sociali (Cdo Os), il Centro Servizi per il Volontariato di Pescara (CSV) e l’Unione degli Industriali della provincia di Pescara intendono concludere con un innovativo modello di marketing sociale. Il tutto per far incontrare il patrimonio di esperienze e quali-

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tà di realtà profit e non profit, a partire dalla consapevolezza che ciò che muove le prime non si differenzia da ciò che sta a cuore alle seconde, vale a dire il desiderio di felicità, verità e giustizia, all’origine del bene comune. Di questo modello, entrato già nella fase operativa con due “matrimoni”, si è discusso nel corso di un’in-


il pubblico presente alla serata “Tra profit e non profit: la costruzione del bene comune”

tensa serata che si svolta nella sede del Banco Alimentare dell’Abruzzo a Pescara, dal titolo “Tra profit e non profit: la costruzione del bene comune”. Spiega al riguardo Lorenzo Di Flamminio, vicepresidente Cdo Abruzzo Molise e referente Cdo Os: «Siamo convinti che il bene comune non sia prerogativa dello Stato ma, anzi, responsabilità di ogni membro sociale. Alcune non profit, ad esempio, avrebbero molto da insegnare in settori come la gestione delle risorse umane e l’ideazione delle fasi di start up, mentre l’apporto del profit è prezioso nel management e nella gestione delle risorse e dell’innovazione». Il vantaggio reciproco che il marketing sociale intende creare per i partner coinvolti in questo modello, lanciato nel 2007 nel corso dell’evento “Volontariamente”, rappresenta un’innovazione, anche per la sua attenzione alla dimensione locale. La prima sessione della serata, è stata coordinata dallo stesso Lorenzo Di Flamminio, e ha visto la partecipazione di Monica Poletto, presidente nazionale di Cdo Opere Sociali, Marco Granelli, presidente Csvnet (la rete dei Csv italiani), Mauro Angelucci, presidente Unione Industriali Pescara, e Giuseppe Ranalli, presidente Cdo Abruzzo Molise. Dopo i loro interventi, sono stati presentati i due progetti sperimentali, con una sessione di lavoro coordinata da Stefano Giannascoli, del Centro di progettazione, programmazione e azioni strategiche del Csv Pescara, sessione che si è conclusa con la firma dei protocolli d’intesa tra i partner. Le prime partnership che sperimenteranno il modello sono quella formata tra la società editoriale M&N Service attiva a Pescara e il Banco Alimentare; e quella tra il Centro di Solidarietà di Pescara (Ceis), e l’Istituto Mecenate. Nello specifico, M&N Service, dedicherà spa-

zio all’interno dei suoi quattro periodici alle attività del Banco Alimentare dell’Abruzzo e devolverà al Banco parte degli incassi pubblicitari, promuovendo inoltre una raccolta pubblica di fondi tra i lettori delle testate free press. Il Ceis di Pescara, fondato da Anna Durante, terrà invece un corso sulle nuove dipendenze quali il gioco d’azzardo, le dipendenze da tecnologia e via dicendo, presso l’Istituto Mecenate di Pescara; quest’ultimo, da parte sua, “adotterà” due bambini nell’ambito del progetto “Piccolo principe”, finalizzato al recupero dei minori in condizione di svantaggio, sostenendo le spese sanitarie, scolastiche, ricreative e per il vestiario. Gli accordi sono stati firmati da Nicola Scurti (M&N Service) e Luigi Nigliato (Banco Alimentare), Anna Durante (Ceis) e Federica Chiavaroli (Istituto Mecenate). Ma non solo la presentazione delle due partnership. Se da un lato la serata è servita a “tastare” gli umori di maggioranza e opposizione in Regione sui temi del welfare – erano presenti gli assessori Alfredo Castiglione e Federica Carpineta, il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e la consigliera Marinella Sclocco -, dall’altro ha rappresentato una significativa occasione per far conoscere ad una platea di imprenditori altre realtà non profit che hanno già manifestato il loro interesse a partecipare al progetto: l’associazione di protezione civile Modavi, l’associazione Domenico Allegrino onlus, la fondazione Santa Caterina che gestisce la scuola Domus Mariae di Pescara, la Fondazione Camillo de Lellis per la ricerca scientifica, e infine l’Ail Associazione italiana lotta alle leucemie. Perché, come dimostra il logo presentato all’evento, il progetto del marketing sociale è destinato a crescere nel tempo, coinvolgendo altri partner, consolidando così l’ambizione regionale di un’iniziativa destinata a cambiare il modo di concepire i rapporti tra profit e non profit

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seminari&convegni » di Massimo Avenali

Come far crescere l’azienda Abruzzo È il tema affrontato nell’interessante convegno promosso dalla neonata associazione imprenditoriale AIMPA

un momento del convegno organizzato dalla neo associazione AIMPA

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inanza, formazione e turismo, queste le voci che hanno rappresentato l’Aimpa, l’associazione imprenditori abruzzesi nel convegno “L’azienda Abruzzo e il suo bilancio”, un evento seguito da una partecipata cena di gala, con esponenti del mondo economico abruzzese e ospiti nazionali provenienti dal mondo dello spettacolo. Nel convegno, la tavola rotonda variegata e poliedrica è stata moderata dal noto giornalista Attilio Geroni, corrispondente da Parigi per Il Sole 24 Ore. Sono intervenuti: l’onorevole Valentina Aprea, presidente della commissione cultura della camera dei deputati, Mauro Di Dalmazio, assessore regionale al turismo e alla cultura, Daniele Bacchiocchi, direttore opera-

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tivo GSE, gestore servizi elettrici, Danilo Collevecchio, amministratore delegato di Crescendo, società di finanza per le imprese, Iris Flacco, della direzione parchi, ambiente ed energia della Regione Abruzzo, e Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi Teramo e dirigente di Confcommercio Teramo. Prima di aprire i lavori, non poteva mancare l’intervento del presidente dell’Aimpa Giuseppe Lisciani, fondatore dell’azienda Liscianigiochi che dopo aver salutato la numerosa platea, ha raccontato com’è nata Aimpa e qual è la mission: «Il nostro obiettivo è la crescita e lo sviluppo delle aziende del nostro territorio». Come esempio di internazionalizzazione d’impresa,


nel corso del dibattito è stato effettuato un collegamento in video conferenza con la società Pro-Q di Shangai. Diversi e molto attuali gli argomenti trattati: energia, ambiente, educazione e molto altro, tutti legati da un unico filo conduttore: la crescita dell’azienda Abruzzo. Valentina Aprea ha sottolineato quanto oggi sia rilevante puntare sulla crescita e sull’education per le nuove generazioni. L’assessore Di Dalmazio ha portato i saluti del Governatore Chiodi ed ha parlato dell’importanza della cultura e del sostegno della conoscenza. «Per crescere bisogna capitalizzare le aziende –ha dichiarato Collevecchio- non dimenticate che la finanza è uno strumento a cui tutti possono accedere, non è riservato solo alle aziende». La Flacco, si è soffermata sullo sviluppo e sulla conoscenza delle nuove forme di energia rinnovabili. Ed infine il turismo. «Nonostante il sisma, l’Abruzzo è pronto, come sempre, ad accogliere i turisti. La nuova campagna di marketing e comunicazione della nostra Regione ne è un esempio. Il turismo dovrà diventare la nuova leva dell’economia regionale » ha concluso Giovannelli. Ha

da sinistra: il moderatore del convegno Attilio Geroni e i relatori Giammarco Govannelli e Danilo Collevecchio

tenuto a portare il suo saluto anche il presidente della Banca dell’Adriatico Giandomenico Di Sante che ha rappresentato il mondo del credito. Un convegno questo dell’Aimpa, utile a far capire dove va l’Abruzzo e la sua economia, in che direzione va il progresso, la formazione professionale, qual’è il ruolo del turismo e quanto siano indispensabili le infrastrutture per la crescita del territorio

tra il numeroso pubblico intervenuto in prima fila l’onorevole Valentina Aprea, presidente della commissione cultura della camera dei deputati, alla sua sinistra il presidente dell’AIMPA Giuseppe Lisciani, fondatore dell’azienda Liscianigiochi

AIMPA: un’associazione autonoma e radicata sul territorio L’Aimpa, associazione imprenditori abruzzesi, nasce a marzo 2009 per volontà di un gruppo di imprenditori, alcuni dei quali provenienti da altre esperienze associative, con l’obiettivo di sviluppare una grande associazione regionale, totalmente autonoma da altre organizzazioni datoriali a carattere nazionale e, perciò, con forte connotazione di tutela e rappresentanza degli imprenditori abruzzesi ed in grado di sviluppare rapporti e relazioni

a favore degli associati. La territorialità di questa associazione è radicata, convinta che le vicende economiche e sociali dell’Abruzzo debbano essere discusse, approfondite e indirizzate dagli imprenditori abruzzesi. L’ Aimpa si confronta con le Istituzioni e gli Enti locali in campo previdenziale, fiscale, creditizio, in materia di politica industriale e del lavoro, contribuendo, con la sua azione, a superare difficoltà ed ostacoli per gli imprenditori.

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eventi » di Marco Taglieri

Scommessa vinta La XVI° edizione dei Giochi del Mediterraneo ha sancito il trionfo dello sport italiano evidenziando la tenacia del popolo abruzzese. Pescante: «Per noi la parola impossibile non esiste»

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stata una lunghissima corsa ad ostacoli, prima con i problemi economici, che hanno fatto pensare allo spostamento da Pescara ad altra sede, poi con la tragedia del terremoto, ma alla fine i Giochi del Mediterraneo si sono fatti. Scommessa vinta. La 16ª edizione della manifestazione, inventata nel 1948 e inaugurata nel 1951 ad Alessandria d’Egitto, guidata dal Commissario straordinario

dei Giochi l’onorevole Mario Pescante, si è rivelata prima di tutto un grande successo sportivo. I Giochi del Mediterraneo 2009 hanno sancito il trionfo dello sport italiano. Il tricolore si è piazzato davanti a tutti nel medagliere, con 64 ori, 49 argenti e 63 bronzi, per un totale di 176 “acuti” contro i 140 della Francia e gli 83 della Spagna, le altre 2 nazioni finite sul podio. Senza dimenticare che uno dei due record stabiliti è

il commissario straordinario dei Giochi, l’onorevole Mario Pescante insieme a Amar Addadi, presidente del comitato dei Giochi del Mediterraneo e a Romina Carrozzi con in braccio la sua piccola Giorgia durante la cerimonia “Il Viaggio dell’Acqua” all’Aquila alla Fontana delle 99 Cannelle

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stato raggiunto da un’azzurra, la nuotatrice Federica Pellegrini. Un’edizione, quella del 2009 più che positiva. E non soltanto per l’altissimo livello tecnico delle prestazioni sfoggiate dagli atleti, ma anche per la grande risposta del pubblico abruzzese, che nel periodo più triste e difficile della sua recente storia, ha risposto alla grande mostrando un calore non comune, e ribadendo ancora una volta quanto insaziabile sia la fame di sport e di passione della nostra regione. «Quanto fatto in Abruzzo diventerà un modello per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo» ha affermato con convinzione Amar Addadi, nel corso della cerimonia ufficiale che si è svolta nella sede della Regione Abruzzo a Pescara. Un valore aggiunto, quello conferito dall’organizzazione abruzzese alla manifestazione sportiva internazionale. Ha usato i toni e le parole dello sport, l’onorevole Mario Pescante: «Ce l’abbiamo fatta, noi abruzzesi abbiamo vinto, una squadra unita può vincere anche contro ogni avversità. E soprattutto può farlo la nostra gente, perché noi abruzzesi non sappiamo cosa vuol dire la parola impossibile»

L’edizione dei record Affluenza di pubblico record negli impianti che ospitano le gare sportive, con 16.051 biglietti venduti per la Cerimonia di apertura dei Giochi del Mediterraneo. Sui campi 3.400 atleti, il numero più alto mai registrato, il 40% dei quali ha partecipato ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. A seguirli 1.012 giornalisti accreditati, più di quelli presenti ad Almeria e provenienti anche da paesi fuori dal Mediterraneo.

nazioni ITALIA FRANCIA SPAGNA TURCHIA GRECIA TUNISIA EGITTO SERBIA SLOVENIA MAROCCO CROAZIA CIPRO ALBANIA ALGERIA SIRIA MONTENEGRO SAN MARINO LIBIA BOSNIA MALTA MONACO

oro 64 48 28 20 19 13 11 9 7 6 5 3 2 2 2 2 1 1 0 0 0

argento 49 53 21 19 14 11 10 13 9 9 12 4 4 3 3 2 3 0 3 1 1

bronzo 63 39 34 26 31 13 13 13 10 6 11 1 0 12 7 3 2 6 5 0 0

totale 176 140 83 65 64 37 34 35 26 21 28 8 6 17 12 7 6 7 8 1 1

IL MEDAGLIERE DEI GIOCHI DEL MEDITERRANEO PESCARA 2009

Federica Pellegrini, record mondiale nei 400 stile libero

L’apertura Con l’ingresso dei giocatori dell’Aquila Rugby, che reggevano la maglia di Lorenzo Sebastiani, il loro giovane compagno di squadra vittima del sisma che ha sconvolto l’Abruzzo lo scorso 6 aprile, è iniziata la Cerimonia di apertura della 16esima edizione dei Giochi del Mediterraneo. Prima un viaggio con le immagini attraverso le bellezze di

questa Regione, poi il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Jacques Rogge, ha consegnato al capitano dell’Aquila Rugby, Maurizio Zaffiri, la medaglia al valore per la sua squadra. Sono state le Stelle Tricolori dell’Aeronautica a salutare l’avvio della manifestazione, che si è snodata per 2 ore fino all’ingresso della bandiera Italiana por-

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eventi

tata dai Corpi speciali dello Stato e all’alzabandiera effettuato dalla Guardia di Finanza. La grande parata degli atleti delle 23 nazioni partecipanti si è aperta con la Grecia e si è chiusa con l’Italia e con il suo portabandiera, il pugile Roberto Cammarelle. La chiosa firmata Addadi rimarrà a lungo nella memoria degli abruzzesi: «Perché nu seme nu», ha esclamato il presidente del Cijm, facendo riferimento alla forza d’animo della gente abruzzese colpita dal terremoto.

CASA ITALIA PESCARA 2009

alcuni atleti medagliati a Casa Italia

Per la prima volta “Casa Italia”, l’hospitality house del CONI è stata protagonista anche dei Giochi del Mediterraneo. Una presenza importante, nel cuore dell’Abruzzo che riparte, grazie allo sport. Casa Italia ha rappresentato per tutta la durata dei Giochi, il punto di riferimento di atleti, giornalisti, ospiti illustri, turisti e pubblico. Una finestra del Made in Italy per 23 Paesi che hanno partecipato ai Giochi. La struttura è stata aperta al pubblico ogni giorno dal 26 giugno al 5 luglio, fino a tarda notte, ospitando al suo interno un ricco palinsesto di eventi. I partner di Casa Italia CONI sono aziende leader di settore e simbolo del Made in Italy. Freddy è stato lo sponsor tecnico, Intesa Sanpaolo ed Edison gli sponsor ufficiali, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Ferrero, Lavoro.doc e Fassi sport sono stati i fornitori ufficiali, Radio Italia il Media partner, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il partner istituzionale. A Pescara, è stata presente inoltre anche l’Enit, l’agenzia nazionale per il Turismo che dai Giochi del Mediterraneo lancia un messaggio internazionale per la promozione del nostro Paese, e in particolare dell’Abruzzo, come meta turistica di qualità.

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LA CHIUSURA Si è aperta con la parata degli atleti la Cerimonia di chiusura dei Giochi. Hanno attraversato la città accompagnati dalla marchin’band di Collarmele, dalle majorette di Miglianico e dai portabandiere. Tutti insieme e non divisi per paese, come avviene solitamente, un contrappunto simbolico al messaggio di unità e di pace, di contaminazione culturale, che questa 16esima edizione dei Giochi del Mediterraneo ha tenuto a sottolineare in ogni sua fase. Una vera e propria festa per tutta la città, “vestita” di bianco per l’occasione. Tutti, infatti, hanno indossato qualcosa di bianco così come avevano invitato a fare gli organizzatori della Cerimonia: la K-events – Filmmaster Group. Marco Balich, produttore e regista, insieme a Lida Castelli, direttore artistico, hanno voluto dar vita ad un White Mediterranean Party. Poi è stata la volta dei tanti “grazie”: all’onorevole Mario Pescante, al Comitato organizzatore diretto da Mario Di Marco, al Coni, ai volontari. E la festa è proseguita fino a tarda notte sulla spiaggia con un vero e proprio White Mediterranean Party, sulle note del dj Albertino e del dj set di Milly De Mori.

» foto concesse Giochi del Mediterraneo e di Luciano Dolcini


BCC ABRUZZESE

SINERGIA ADV.

NON UNA SCELTA A CASO

La scelta di chi cerca un servizio eccellente e vicino alle proprie necessità. In un mercato globale, formato da attori di dimensioni nazionali e internazionali, la Banca di Credito Cooperativo Abruzzese continua ad essere fedele ai valori di sempre: cooperazione e legame con il territorio. Cappelle sul Tavo Via Umberto I, 78/80 Collecorvino C.da Cepraneto Montesilvano Via Vestina, 97/99 Montesilvano Sud Via Verrotti, 196 Pescara Colli Strada Vecchia della Madonna, 9 Pescara Porta Nuova Via Misticoni c/o C. C. “Il Molino” Villanova di Cepagatti Via G. D’Annunzio, 2 Moscufo Via G. D’Annunzio Chieti Scalo Viale Abruzzo, 384

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eventi » di Eleonora Lopes

Il Made in Abruzzo conquista Milano il ministro per le Politiche agricole Luca Zaia tra i fratelli Paolo e Immacolata D’Amico di Reginella d’Abruzzo

Grande successo per aziende e prodotti della regione al Tuttofood, manifestazione dedicata al comparto agroalimentare

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ornano a casa soddisfatte le 25 aziende abruzzesi presenti al Tuttofood di Milano. La manifestazione, organizzata da Fiera Milano e dedicata al comparto agroalimentare, ha riunito 1.500 aziende da 30 Paesi e segnato un +44% di visitatori rispetto alla prima edizione. La presenza dell’Abruzzo, coordinata dall’assessorato regionale all’Agricoltura con l’Arssa e dal Centro Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo, ha attirato molti visitatori professionali e buyer italiani e stranieri, alla ricerca del made in Italy alimentare. Presenti tutte le eccellenze abruzzesi: dalla pasta ai salumi di montagna, dai dolci tradizionali ai tartufi, dal miele agli oli extravergine di oliva e ai sott’oli, dai formaggi e latticini alla carota Igp del Fucino, fino ai

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fiadoni e alle conserve di pesce e ai vini in degustazione presso lo spazio dedicato all’Enoteca Regionale d’Abruzzo. «Il risultato del Tuttofood è andato sopra ogni previsione per la soddisfazione delle nostre aziende – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo – e questo dimostra che le nostre aziende per qualità dei prodotti e per legame al territorio, possono vantare elementi differenzianti rispetto alla omologazione e dimostrano come siano capaci di competere in ogni settore del grande comparto agroalimentare e su ogni mercato». «C’è stato uno straordinario interesse da parte degli operatori stranieri, con una percentuale del 70% provenienti dall’Europa e dai Paesi asiatici – ha aggiunto


alcuni stand delle aziende abruzzesi presenti alla fiera “Tutto Food” di Milano

il presidente del Centro Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo Dino Di Vincenzo – e questo rende evidente come le nostre produzioni agroalimentari possano rivelarsi un veicolo straordinario per il rilancio dell’economia abruzzese. Del resto anche Milano sta creando un centro fieristico di riferimento in previsione dell’Expò 2015, nel quale l’alimentazione rappresenta il tema centrale». Il ministro per le Politiche agricole Luca Zaia, presente nella giornata inaugurale, si è congratulato con il direttore del Centro Camere di Commercio Innocenzo Chieffo, per la presenza “importante” indice della forza di reazione e della vitalità dell’Abruzzo «testimoniata dai vostri vini doc e docg e dalla pasta che rappresentano due simboli della qualità abruzzese in tutto il mondo». Altri personaggi hanno fatto capolino nello stand Abruzzo, dallo chef e presentatore televisivo Gianfranco Vissani al comico e conduttore Sergio Vastano. Un ruolo di rilievo a sostegno dell’Abruzzo lo ha avuto il gruppo Chic (Charming italian chef), che ha organizzato una cena di beneficenza per la raccolta fondi da destinare all’Istituto alberghiero di L’Aquila con un testimonial d’eccezione, il presentatore tv Gerry Scotti. Inoltre, la Chic ha dedicato all’Abruzzo, nella giornata conclusiva di Tuttofood, “Chic educational & MiWine Tasting” con la presenza del giovane chef Valerio Centofanti del ristorante “L’Angolo d’Abruzzo” di Carsoli, che ha presentato prodotti aquilani e alcune ricette della cucina abruzzese

Dino Di Vincenzo: «Le nostre produzioni agroalimentari possono rivelarsi un veicolo straordinario per il rilancio dell’economia abruzzese»

Le aziende abruzzesi a Tuttofood Pasta: La Mugnaia di Elice (Elice), Rustichella d’Abruzzo (Pianella), Pastificio Artigiano Cav. Giuseppe Cocco (Fara San Martino), Pastificio Maiella (Pretoro). Salumi: I Salumieri di Castel Castagna (Basciano). Dolci e prodotti da forno: Dolciaria Cerasani (Pescina), Pan dell’Orso (Scanno), Il Fiadone (Alanno), Luigi D’Amico “Parrozzo” (Pescara). Conserve: Pignatelli Tartufi (Sulmona), SZ Tartufi (Atessa), az. agr. Casina Rossa (Roccascalegna), Mare (Colonnella), Casale Paradiso (Chieti). Olio extravergine di oliva, olive e sott’olio: Coop. Agricola L’Olivicola Casolana (Casoli), Cinquina (Lanciano), az. agr. “Delfico” (Montesilvano), Ursini (Fossacesia). Miele: Adi Apicoltura (Tornareccio). Ortaggi freschi e trasformati (succhi): Aureli Mario (Ortucchio). Formaggi: Reginella d’Abruzzo (Sulmona). Altri prodotti: Spongy Group Italia (Pescara), Oppla’ (Città S. Angelo), Pavone & Partners (Città S. Angelo), Fox Italia (Città S. Angelo). Sono state presenti in maniera autonoma le aziende: Pastificio Delverde (Fara S. Martino), F.lli De Cecco (Fara S. Martino), Dolciaria Falcone (Moscufo), Agrà (Villa Bozza di Montefino), Madama Oliva (Carsoli), Pan Ducale (Atri).

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eventi » di Eleonora Lopes

Tutte le donne del vino Premio “Manager Rosa” per dieci protagoniste della provincia di Chieti che si sono distinte per impegno e capacità imprenditoriale

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ono belle, giovani e determinate. Sono dieci e sono tutte donne del vino. Hanno il piglio commerciale o una particolare propensione alle relazioni, un’attitudine all’attività di campagna o una spiccata sensibilità per le operazioni di cantina. A loro la Camera di Commercio di Chieti, in collaborazione con il “Comitato provinciale per la promozione dell’imprenditorialità femminile”  costituito al suo interno, ha assegnato il premio Manager Rosa – Dolce metà del vino, per il loro impegno professionale e imprenditoriale.

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Le donne premiate ricoprono compiti diversi e ugualmente di rilievo all’interno delle rispettive aziende di famiglia: commerciale, marketing, relazioni esterne, agronomo, enologo, o addirittura il ruolo di imprenditrice vera e propria. «Queste donne – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Chieti Dino Di Vincenzo– hanno avuto la capacità di portare nuova energia e un contribuito fondamentale ai successi aziendali e alla crescita dell’enologia chietina che negli ultimi anni si è saputa affermare a livello internazionale per la


da sinistra: il Cav. Dino Di Vincenzo e Paola Sabella

qualità delle sue produzioni». «Da quest’anno – ha aggiunto il presidente del Comitato Paola Sabella –intendiamo avviare una serie di iniziative a cadenza annuale per approfondire alcune tematiche relative al ruolo delle donne nelle imprese e attribuire particolari riconoscimenti ad aziende della provincia di Chieti nelle quali la componente femminile ricopra specifici compiti manageriali e direttivi». Nel corso della premiazione, sono stati presentati alcuni dati sull’imprenditoria femminile del comparto agricolo e nello specifico del settore vitivinicolo che evidenziano come le imprese al femminile in agricoltura negli anni siano andate diminuendo, ma rappresentano sempre la maggioranza (quasi 6 mila) del totale delle 14 mila imprese al femminile, ossia il 42%. «In passato – analizza Paola Sabella – la presenza delle donne imprenditrici in agricoltura è stata favorita dalla prassi di intestare l’azienda agricola di famiglia in capo alla donna, che fungeva sostanzialmente solo da prestanome, in quanto il marito spesso

era impiegato altrove, ma anche dall’operatività di leggi agevolative che avevano come beneficiarie le donne. Negli ultimi anni la situazione è notevolmente cambiata e anche nel comparto agricolo le donne sono ormai protagoniste di un vero e proprio progetto imprenditoriale. Il settore vitivinicolo, in particolare, è risultato quello maggiormente in crescita e oggi conta oltre mille donne imprenditrici». La novità di questo premio ha acceso la fantasia del nostro disegnatore-poeta Raffaele Fraticelli che ha realizzato il diploma d’arte la cui grafica illustra con brio il percorso di produzione del nettare della nostra terra, dal chicco d’uva all’allegro schioccare festoso dei tappi, quasi a simboleggiare una conquista evidenziata dalla “presentosa”, per eccellenza simbolo abruzzese dell’unione. Alla cerimonia hanno partecipato anche il neo presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, il senatore Fabrizio Di Stefano e il vice presidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis

Le premiate con il Manager Rosa Chiara Ciavolich, Azienda Agricola Giuseppe Ciavolich (Miglianico) Marina Cvetic Azienda Agricola Masciarelli (S. Martino sulla Marrucina) Esmeralda D’Auria Sarchese Dora (Ortona) Erika De Luca Fattoria Licia (Villamagna) Valentina Di Camillo Azienda Agricola Domenico Di Camillo Tenuta I Fauri (Chieti) Grazia Dragani Cantine Dragani (Ortona) Laura Lamaletto Neri Il Feuduccio di S. Maria d’Orni (Orsogna)

Laura Marinucci Pasetti (Francavilla al Mare) Katia Masci Azienda Agricola Valle Martello (Villamagna) Aurelia Mucci Cantine Mucci (Torino di Sangro)

un momento della cerimonia di premiazione

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eventi » di Riccardo D’Alessandro

«Fondamentali i prossimi 100 giorni» Al tradizionale meeting dei Giovani imprenditori di Santa Margherita Ligure, i vertici di Confindustria invitano maggioranza ed opposizione ad occuparsi di questioni concrete. A partire dal fisco

un momento della tavola rotonda del congresso di Santa Margherita Ligure

C

ome consuetudine anche quest’anno la straordinaria cornice di Santa Margherita Ligure ha ospitato il meeting estivo dei giovani imprenditori di Confindustria, giunto alla 39a edizione. Nutrita partecipazione da parte della delegazione giovani imprenditori abruzzesi con i gruppi di Chieti, Pescara e Teramo. Tema centrale del convegno: la crisi, l’Italia e come prepararsi per ripartire. «La crisi esiste, è profonda, globale. Ma non può diventare un alibi poiché buona parte dei problemi del nostro Paese proviene da molto lontano», questo in sintesi il messaggio di apertura lanciato dal presidente nazio-

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nale dei Giovani Imprenditori, Federica Guidi. Niente scuse dunque, ma prontezza di riflessi e intelligenza per sfruttare la recessione e farsi trovare pronti ai nastri di partenza quando il treno dell’economia sarà pronto per ripartire. La due giorni di Santa Margherita Ligure ha visto alternarsi sul parterre del Grand Hotel Miramare illustri relatori ed esperti della materia economica: il professor Alberto Alesina della Harvard University, Diana Bracco presidente di Assolombarda e molti altri. Grande spazio riservato ai vertici delle Istituzioni: su tutti il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente del Senato Renato Schifani


e i ministri Altero Matteoli, Maurizio Sacconi e Franco Frattini, chiamati a confrontarsi, con i vertici di Confindustria capitanati dalla presidente Emma Marcegaglia, per proporre piani di ripresa economica. Pronti, via. La Guidi denuncia lo stato annaspante dell’economia elencando una serie di malesseri, a cominciare dal sistema bancario. Le banche «che non avevano più capitali» viste come origine della crisi economico-finanziaria, ma attenzione ai fraintendimenti. «I Giovani Imprenditori –ha precisato la presidente dei giovani industriali– non vogliono cadere nel falso schema che vuole una guerra di classe fra banchieri e imprenditori. Le banche sono uno snodo imprescindibile del capitalismo moderno, ma è necessario a questo punto riscrivere le regole». Nuove regole, ma non troppo. La Guidi ha infatti avvertito le Istituzioni e gli imprenditori sulla facilità di potersi ritrovare a confrontarsi in uno scenario, altrettanto pericoloso, in cui interventi eccessiva-

la presidente nazionale dei giovani di Confindustria Federica Guidi durante il suo intervento il Grand Hotel Miramare sede storica dell’evento

mente compiacenti verso il sistema bancario possano indennizzare lo stesso sistema dagli errori pregressi. Anche il protezionismo compare tra le denunce lanciate dai giovani industriali. Si avvertono segnali concreti di un ritorno al protezionismo e per far fronte al problema i giovani imprenditori auspicano regole trasparenti dove i Paesi sappiano attrarre e non respingere investimenti, accompagnare e non ostacolare lo sviluppo delle aziende. La Guidi ha sottolineato, rivolgendosi direttamente alla politica, che i problemi del Paese sono precedenti alla crisi e seguono dinamiche diverse dalla crisi stessa. E di qui la “lista nera” dei ritardi che continuano a frenare l’Italia: scarsa crescita del Pil, assenza di crescita di produttività (oramai decennale), fragilità del sistema giuridico, difficoltà nell’avviare un’impresa, interazioni tra banche e imprese. Nulla di tutto ciò è figlio di questa crisi. Visto il quadro sarebbe ancora più grave non cogliere l’emergenza della crisi stessa per produrre un radicale cambiamento del Sistema Italia. La partita più importante – ammoniscono i giovani imprenditori – si gioca sul tavolo del Fisco poiché è ferma la convinzione che non ci sia soluzione ai problemi dell’Italia che possa prescindere dalla questione fiscale. Dal palco del convegno la presidente dei Giovani Imprenditori ha lanciato una ricca serie di proposte per ridare linfa al Sistema Paese convertendo la situazione di impasse ad occasione di crescita. E per evitare l’ennesima denuncia fine a se stessa i giovani imprenditori hanno chiesto nuovi interventi in materia fiscale e non solo: taglio al tetto dei crediti d’imposta per l’innovazione, sostituzione dell’IRAP, una “Tremonti ter” per la detassazione degli utili reinvestiti, sblocco dei debiti della pubblica amministrazione, semplificazione delle norme urbanistiche, congelamento degli ammorta-

Federica Guidi: «È lunga la lista nera dei ritardi che continuano a frenare l’Italia: scarsa crescita del Pil, livello di produttività insufficiente, fragilità del sistema giuridico, difficoltà nell’avviare un’impresa, interazioni tra banche e imprese. Nulla di tutto ciò è figlio di questa crisi»

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eventi

menti e liberalizzazione dei servizi pubblici locali. I riflettori a questo punto si sono diretti verso le istituzioni chiamate a rispondere alle proposte dei giovani industriali. Puntuale e preciso l’intervento del Presidente del Senato Renato Schifani che al convegno di Santa Margherita ha lanciato segnali importanti anche al mondo politico, spronando tutti a fare fino in fondo il proprio compito per resistere alla

so intrappolati in corsi di laurea “inutili” che fanno ritardare l’appuntamento con la laurea. Per questo esorto tutti voi a rimboccarvi le maniche e a cercare occasioni. Questo è il mio appello di responsabilità». Si arriva così all’ospite più atteso, il premier Berlusconi. Un discorso a braccio e molto applaudito in cui ha offerto agli imprenditori alcune rassicurazioni sulla parziale detassazione al reddito d’impresa (rispondendo così alla richiesta avanzata dalla Guidi). Ha poi riscosso consensi anche quando ha annunciato l’apertura di 19 nuovi cantieri entro il mese di settembre «per opere importanti» e ha dato cenni sul “Piano Casa” per ridare ossigeno al settore edilizio. Berlusconi non nega la crisi, ma sprona tutti ad avere un atteggiamento meno “catastrofista” nei confronti della stessa. Considerazioni finali affidate alla presidente Marcegaglia. Per la quale tutto si gioca nei prossimi 100 giorni. «La fiducia non basta, c’è bisogno di qualcosa di straordinario per far uscire il Paese dal pantano della crisi. I prossimi 100 giorni saranno fondamentali per la sopravvivenza del sistema produttivo. È ora che la politica, maggioranza e opposizione, torni ad occuparsi di questioni concrete anche perché – avverte la presidente di Confindustria – non ci saranno esami di riparazione». Probabilmente il peggio è alle spalle, ma molte aziende rischiano di scomparire. Anche per questo, concludendo il suo intervento e l’intero convegno, la Marcegaglia ha ricordato che «non si vogliono celebrare funerali, ma per scongiurare tutto questo servono azioni e mezzi che in parte fino ad oggi sono mancati». Ora è la politica che deve dare buona prova di sé

Gli imprenditori chiedono il taglio al tetto dei crediti d’imposta per l’innovazione, la sostituzione dell’IRAP, una “Tremonti ter” per la detassazione degli utili reinvestiti, lo sblocco dei debiti della pubblica amministrazione, la semplificazione delle norme urbanistiche, il congelamento degli ammortamenti e la liberalizzazione dei servizi pubblici locali congiuntura sfavorevole e prepararsi al rilancio. Un discorso istituzionale con un passaggio su uno dei nervi scoperti del sistema, la previdenza. «L’Italia sta invecchiando e i giovani dovranno fare fronte a questa situazione, per questo appare necessario l’innalzamento dell’età pensionabile». E ancora: «il Paese chiede semplificazione, efficacia, efficienza. Occorre abbandonare la ricerca del formalismo ad ogni costo e ripartire con un clima di collaborazione». Un monito ai giovani giunge anche dal ministro Maurizio Sacconi che premette «Potrà sembrare cinico, ma vi invito a guardare alla realtà». A quale realtà si riferisce? «Una realtà dove i giovani procedono lentamente, alle volte sgravati dal peso delle responsabilità, spesalcuni dei giovani imprenditori di Confindustria Chieti presenti al meeting

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Anno 1¡ n. 1 - maggiio 2006 - € 3,50 ,50 (o omaggio)

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- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 2¡ n. 2 - febbraio o 2007 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 5 - ottobre e 2006 - (copia omagg gio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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eventi » di Jenny Viant

Con Primavera fiorisce il Parco Paglia Nell’area metropolitana Chieti-Pescara è sorto un centro produttivo integrato, che ospita già 35 aziende. Ma anche uno spazio direzionale di 3mila mq e un moderno Best Western a 4 stelle

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il rendering dell’esterno dell’albergo


L’

idea è stata quella di creare un centro produttivo integrato vicino a importanti vie di comunicazione, dotato di servizi alle imprese e alla persona e concepito per rispondere alle esigenze di ampliamento e delocalizzazione produttiva delle piccole-medie imprese. Il complesso immobiliare Parco Paglia, in fase di avanzata realizzazione nell’ area un tempo adibita a deposito della Cartiera Burgo, si deve alla Parco Paglia Spa - società nata dal Gruppo Primavera, costituito dal Gruppo Florideo e S.A.Ce.B leader nella realizzazione di centri artigianali, industriali e commerciali in tutta Italia - e alla CNA di Chieti. Il suo ideatore, Silvano Primavera, ne parla con fierezza. «Il progetto iniziale era di circa 60.000 mq, per far fronte alle numerose richieste di insediamento è stato ampliato con oltre 32.000 mq in più, la superficie coperta è passata da 26.000 mq a 36.000 mq. In questo contesto potranno essere accolte fino a 45 aziende che, in base alle proprie esigenze, usufruiranno di uffici le cui dimensioni oscillano tra i 300 e 500 mq». Si capisce che il progetto è di ampia portata, non a caso Parco Paglia sarà anche sede di un prestigioso centro direzionale di 3.000 mq progettato per ospitare uffici di rappresentanza destinati a professionisti e imprese. In questo caso, la superficie a disposizione oscilla tra 80 e 500 mq. Al piano terra dei nuovi spazi del centro direzionale, accanto all’area dedicata alla ristorazione, ci saranno: uno sportello bancario, un’agenzia di autonoleggio e aree ricreative, solo per elencare alcuni servizi. Tutte le strutture sono state realizzate con materiali di prima scelta ed è stata posta molta cura alle rifiniture. Sicuramente l’elemento che suscita più curiosità all’interno di questa enorme area è la struttura ricettiva Best Western Hotel Parco Paglia. L’elegante albergo 4 stelle affiliato alla prestigiosa catena alberghiera avrà 86 camere, 2 suite una sala congressi modulabile da 10 a 180 posti, una SPA e un servizio di ristorazione che privilegerà i prodotti tipici abruzzesi. La struttura sposa design d’avanguardia e comfort tecnologico. L’aspetto innovativo è messo in risalto dagli ambienti concepiti secondo moderni criteri in cui gli spazi adibiti al relax, alla lettura e le aree comuni sono ampi e particolarmente luminosi. Tra i

un rendering di una delle camere la sala convegni del futuro albergo

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eventi

il futuro centro benessere un altro rendering di una delle camere

punti di forza va sottolineata la posizione: l’albergo dista soli 7 km dall’aeroporto d’Abruzzo ed è in prossimità dell’asse attrezzato, a sua volta collegato con il nodo autostradale A14-A25. A disposizione della clientela sono previsti il servizio navetta per trasferimenti da e verso l’aeroporto, per la stazione ferroviaria e il centro città. Previsti anche ampi parcheggi e garage custoditi al coperto. Ottimista e affabile, Silvano ricorda lo slogan del progetto: “Piace Parco Paglia. Cresce Parco Paglia”. «Tutte le strutture sono state costruite nel rispetto delle norme ambientali e sono inserite all’interno di un’area verde; particolare di grande rilevanza, soprattutto se pensiamo che la zona fino quel momento era abbandonata. Infine, un particolare da non trascurare: la ricaduta occupazionale sul territorio»

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comunicazione aziendale

» Wurth Solar

GRANDE SUCCESSO IN ABRUZZO DEI MODULI FOTOVOLTAICI GENECIS WURTH SOLAR È ARRIVATA L’ALTERNATIVA AL SILICIO

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a Eco Energia e C , partner in Abruzzo della Wurth Solar, con la collaborazione dello studio ing. Andrea Graziani, ha ottenuto un strepitoso successo con la nuova tecnologia GeneCIS, senza silicio, che riesce a sfruttare con elevata resa la componente di luce diffusa e riflessa, oltre quella diretta. La Wurth Solar ha introdotto sul mercato mondiale un modulo di qualità Made in Germany con tecnologie innovative che generano rendimenti elevati di energia elettrica. Il modulo GeneCIS è stato concepito in modo di inserirsi armonicamente anche in edifici d’epoca, centri storici e paesaggi protetti con la tecnologia della serigrafia, unico nel suo genere a non mettere in contrasto la tecnologia moderna con la conservazione del tradizionale. ECCO I 12 MOTIVI PERCHÈ SCEGLIERE IL MODULO GENECIS WURTH SOLAR: 1. COEFFICIENTE DI TEMPERATURA con temperature elevate si ha un rendimento migliore rispetto ai moduli in celle mono e policristalline 2. STABILE STRUTTURA VETRO-VETRO Grazie alla strutttura vetro-vetro, sul lato posteriore e anteriore, la stabilità è pari a quella di un lucernario 3. OMBREGGIAMENTO La particolare disposizione delle celle lunghe e molto sottili dei moduli GeneCIS li rende più vantaggiosi dei moduli in silicio cristallino in situazione di ombreggiamento parziale

5. COMPORTAMENTO IN CONDIZIONI DI SCARSO IRRAGGIAMENTO I moduli GeneCIS presentano un ottimo comportamento in condizioni di scarso irragiamento generando rendimenti energetici ottimi anche con radiazione diffusa, per esempio quando il cielo è coperto. 6. RENDIMENTI I moduli GeneCIS possono raggiungere rendimenti superiori rispetto ai moduli al Silicio di circa l’8-10% 7. STABILITÀ A LUNGO TERMINE 8. ADATTABILITÀ

4. ASSENZA DI SALDATURE Contrariamente ai moduli in silicio, i moduli GeneCIS sono privi di saldature. Nei moduli GeneCIS, la corrente viene “prelevata” attraverso 2 o 3 nastri conduttori e “convogliata” direttamente nella scatola di collegamento. Già durante il processo di fabbricazione le celle vengono collegate tra di loro in un blocco monolitico.

9. UNA VASTA GAMMA DI APPLICAZIONI 10. ESTETICA 11. ECOLOGIA 12. RICICLAGGIO

PIÙ EFFICIENZA= PIÙ RESA = PIÙ SOLDI QUESTO È IL BIGLIETTO DA VISITA DEL MODULO GENECIS BREVETTO WURTH SOLAR

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eventi » di Riccardo D’Alessandro

imprenditori di Chieti L’impresa IinGiovani visita a San Patrignano, eccellente che recupera modello di formazione, produzione alla vita e reinserimento

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ue nuovi importanti momenti di confronto Come noto, San Patrignano è una comunità che aced approfondimento nel percorso formativo coglie ragazze e ragazzi con problemi di tossicodidel Gruppo Giovani imprenditori di Chieti pendenza, senza discriminazioni ideologiche, sociali, guidati dal presidente Giuseppe Ranalli. Al religiose ed in modo gratuito. Dal 1978 (anno della centro di nuovo i temi di etica e impresa e delle loro fondazione) ad oggi ha ospitato circa 20mila persointerconnessioni. I Giovani hanno raggiunto i colleghi ne, offrendo loro casa, assistenza sanitaria e legale, della territoriale di Rimini per inaugurare un signi- possibilità di studiare oltre che una solida formazione ficativo gemellaggio e successivamente hanno fat- professionale, l’opportunità di cambiare vita e di rito tappa a San Patrignano per visitare il più grande entrare a pieno titolo nella società. Attualmente accentro di recupero per ex tossicodipendenti, esempio coglie 1.800 ragazzi, la maggior parte dei quali nella struttura principale di Coriano di Rimini e gli altri eccellente e concreto di impresa sociale. «Creare sinergie attraverso il sistema Confindustria nelle sedi distaccate di Trento e di Novafeltria nelle rappresenta un’opportunità per le imprese associa- Marche. Il nucleo centrale della comunità è composto da circa 150 operatori te – sostiene Giuseppe volontari, cui si aggiunRanalli - in tale ottica si gono 350 tra dipendencolloca il gemellaggio tra ti, collaboratori e congiovani imprenditori di sulenti, molti dei quali Chieti e quelli di Rimini ex tossicodipendenti. che dal 17 Luglio è stato È dotata di un centro allargato anche ai giovamedico specializzato ni industriali di Arezzo». nelle malattie correlate La territoriale di Rimini alla tossicodipendenza, è composta, come Conun momento della visita del gruppo giovani di Confindustria Chieti al centro di recupero per ex tossicodipendenti di San Patrignano di un asilo, di strutture findustria Chieti, da 550 abitative, scolastiche e aziende associate divise per lo sport, di un teatro, di 53 laboratori e centri tra industrie con una forte missione all’internaziodi formazione professionale (cantina, falegnameria, nalizzazione ed un terziario molto tecnologico spespelletteria, ecc), di un villaggio con villette per le so gestito da giovani imprenditori. «Aver avviato un famiglie degli operatori e per i ragazzi che stanno processo di scambi, di formazione e di creazione di flussi – afferma Ranalli - significa per i giovani im- ricostruendo il proprio nucleo familiare. prenditori arricchire la propria cultura di impresa ed Secondo ricerche sociologiche e tossicologiche svolte aprirsi a collaborazioni fuori regione cercando anche negli ultimi anni su campioni di ex ospiti della comudi emulare esempi virtuosi e/o processi innovativi ri- nità, la percentuale di persone totalmente recuperate dopo aver completato il percorso a San Patrignano producibili». In tale contesto, la visita a San Patrignano rappre- supera il 72 per cento. Il Gruppo Giovani di Confindusenta un’ulteriore evoluzione del processo di forma- stria Chieti continuerà il proprio processo di scoperta zione e lo studio di un modello di impresa sociale. delle migliori esperienze di Impresa nazionali operanContribuisce al recupero sociale dei giovani in diffi- ti nel sociale e la collaborazione con altre territoriali coltà anche la produzione - ormai consolidata forza per favorire, sempre più, l’importante processo di indel centro di recupero - attraverso la creazione di tegrazione e di sviluppo culturale e produttivo delle nuove generazioni di imprenditori modelli di eccellenza di impresa.

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eventi » di Eleonora Lopes

Windsol Eneco a Cerchio e Collarmele

Nuovo parco eolico inaugurato dalla società altoatesina del gruppo Podini, in occasione della giornata mondiale del vento

la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane taglia il nastro insieme alla famiglia Podini

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a produzione di energia da fonti rinnovabili si è notevolmente diffusa negli ultimi decenni con una significativa evoluzione delle tecnologie impiegate. Un contributo positivo per l’Abruzzo arriva direttamente dall’Alto Adige e in particolare da Eneco che ha di recente concluso i lavori di rifacimento e potenziamento delle centrali di

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Cerchio e Collarmele. «Il parco eolico Windsol si presenta in una veste nuova, moderna e tecnologicamente avanzata che permette di produrre una quantità maggiore di energia a parità di condizioni anemologiche» ha affermato il presidente di Eneco, Stefano Podini che ha sottolineato inoltre che «un ulteriore aspetto di novità


della moderna centrale eolica marsicana è dato dalla presenza sugli aerogeneratori di un sistema di monitoraggio che favorirà lo studio dell’impatto ambientale, l’osservazione degli orsi, primo esperimento di questo genere in Italia, e il monitoraggio degli effetti dell’impianto eolico sul comportamento degli uccelli». Gli interventi sulla storica centrale abruzzese, una delle prime ad essere realizzate sul territorio nazionale negli anni novanta, si sono concentrati su sette aerogeneratori monopala da 250 KW. I lavori di potenziamento sono iniziati nel 2006 e sono terminati di recente con la rimozione dei vecchi impianti e l’istallazione di 18 generatori eolici Vestas di ultima generazione, ognuno da 2MW di potenza, per un totale di 36 MW. I generatori saranno attivi per 2000 ore l’anno, arrivando a produrre 72.000 MWh di energia elettrica, ossia il corrispettivo del consumo di 50.000 famiglie. «Grazie a parchi eolici come il nostro Windsol è possibile garantire l’indipendenza energetica i generatori eolici

la famiglia Podini con Maria Giovanna Elmi

e al contempo risparmiare il consumo di 529.000 barili di petrolio e 69.000 tonnellate di CO2: produrre energia con zero emissioni è possibile ed è il nostro obiettivo» ha chiarito Podini. La cerimonia di inaugurazione del nuovo parco eolico si è tenuta alla presenza del sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia. Cerimoniere ufficiale, l’ex presentatrice e attrice Maria Giovanna Elmi. L’inaugurazione è stata proceduta dalla conferenza dal titolo “Energia e ambiente soluzioni di convivenza”, presso la sala “Eduardo De Filippo” di Collarmele. Sono intervenuti: Osvaldo Locasciulli, zoologo, il prof. Fernando Tammaro, botanico presso l’università dell’Aquila, Vincenzo Ferri, chirotterologo ed erpetologo, Dario De Luca e Renzo Giuseppe D’Amore, rispettivamente sindaco di Collarmele e primo cittadino di Cerchio

Eneco, una delle 4 unità di Business della Podini Holding Il Gruppo controllato interamente dalla famiglia Podini è cresciuto nel corso degli anni fino a diventare una vera e propria Holding, strutturata in quattro business unit. Quella “Energia” nasce nei primi anni ’90 investendo in assets produttivi e in particolare in 3 centrali idroelettriche, 2 centrali di cogenerazione, 7 centrali eoliche e 1 centrale fotovoltaica. Oggi tutta l’attenzione è concentrata nello sviluppo di assets energetici da fonte rinnovabile, con un significativo impegno nello sviluppo dell’eolico e del fotovoltaico. Interessante è anche la sfida intrapresa per la realizzazione di una linea di interconnessione elettrica tra Italia e Austria. Dopo aver consolidato la partnership con Edison, nel trading al dettaglio di energia e gas con la Società per Azioni Eneco Energia, in questi ultimi anni è stata incrementata e consolidata l’attività all’ingrosso del trading nazionale ed internazionale di energia con Eneco Trade S.r.l, controllata al 100% dalla Podini Holding. Il fatturato consolidato della Business Unit Energia - Eneco - nel 2008 ha superato i 369.5ml € e nel 2009 si prevede di raggiungere i 460.3 ml €. La produzione di Eneco proviene per l’85% da fonte rinnovabile, con l’obiettivo di superare il 95% entro il 2010. Questi numeri saranno ulteriormente migliorati nei prossimi cinque anni quando si prevede di aver completato il programma eolico e fotovoltaico che è in pieno sviluppo.

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eventi » di Massimo Avenali

Il grande jazz al Villa Maria Emozioni e grande spettacolo nella splendida cornice dello Sporting Hotel di Francavilla al Mare: Michele Di Toro in concerto

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n evento di grande fascino e di alta cultura. Un appuntamento che l’hotel Villa Maria di Francavilla accoglie con grande orgoglio, con un’organizzazione come sempre sensibile alle iniziative volte a condividere emozioni e grande spettacolo. Momenti unici che in questa occasione si sposano con il talento di un grande artista abruzzese come Michele Di Toro, pianista che per le sue doti è stato riconosciuto talento musicale da Maurizio Pollini, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Enrico Intra, Claudio Ricordi. Un artista dall’estro sconfinato che, proiettandosi al

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di fuori di territori sonori più diversi, fa dell’improvvisazione l’essenza della propria invenzione pianistica. Le sue performance vedono la fusione di Mozart con Modugno, Beatles e Bach riprendendo temi musicali per farne un nuovo accattivante “sound”. Di Toro inizia infatti la sua carriera di pianista con una formazione accademica che, giungendo sino ai corsi di alto perfezionamento interpretativo, dall’ambito della musica colta del vecchio continente, si apre al Ragtime, alle grandi pagine dei pianisti dello stride jazzistico e, soprattutto, attraverso il fascino esercitato da Jarret, all’improvvisazione. «Il Villa Maria ha, da sempre, voluto associare il proprio nome agli eventi importanti che si realizzano nel territorio –spiega il direttore dell’hotel– questa associazione si è concretizzata sia attraverso il coinvolgimento della struttura in qualità di fornitore per servizi alberghieri e di ristorazione che in veste di sostenitore o sponsor. In questo senso, trova forza la consolidata collaborazione con L’Ente Manifestazioni Pescara e in particolare con il Festival Jazz. All’interno della rassegna musicale, negli anni scorsi, il Villa Maria ha ospitato due serate del programma Jazz in Città. Quest’anno, in ragione dei forti tagli finanziari operati e della conseguente impossibilità di garantire la medesima programmazione, L’Ente si è reso disponibile, nella persona del dottor Lucio Fumo, a garantire il proprio supporto artistico mentre il Villa Maria ha deciso di sostenere autonomamente l’impegno economico al fine di non disperdere un “patrimonio artistico” che si è andato costruendo negli anni». In questa direzione va segnalato il sostegno del Villa Maria alla Mostra “Il teatro del tempo” di Gigino Falconi già in programma a Francavilla al Mare al Museo Michetti fino al 6 settembre 2009, organizzato dall’Associazione Culturale Trifoglio. Una mostra la cui importanza è stata sancita dalla presenza dell’Onorevole Vittorio Sgarbi in occasione dell’inaugurazione del 19 luglio

» foto di Simone Cerio

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eventi » di Massimo Avenali

Pasta nuova grano antico Accordo tra De Cecco e Kamut International per una nuova produzione in esclusiva mondiale

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e Cecco sarà l’unico grande produttore a realizzare e distribuire pasta composta dal grano ottenuto da agricoltura biologica Khorasan Kamut. L’accordo, che avrà durata fino al 2010, prevede l’avvio della distribuzione in Italia e in alcuni Paesi europei. È la prima volta che la società americana fondata da Bob Quinn, che ha il suo quartier generale nello stato del Montana, affida il suo grano, con un contratto di esclusiva, a un grande produttore, in quanto finora la pasta Kamut era stata prodotta da piccoli operatori e distribuita in ambiti di nicchia. L’accordo di partnership con Kamut International segue la filosofia che, dal 1886, anima la pasta De Cecco. Paril Cav. Filippo Antonio De Cecco tendo da un grano antico, il gruppo di Fara San Martino, ha voluto rimarcare la sua attenzione verso i bisogni e le attese dei suoi clienti sparsi in tutto il mondo. In questo caso ponendo al centro del suo lavoro - di ricerca e di applicazione sui prodotti - la domanda di salute e benessere che proviene dai consumatori. De Cecco sa bene che può contribuire a migliorare la qualità della vita con un piatto di pasta. Anche questo è un impegno che si trasforma in legame quotidiano con i suoi clienti, legame che dura dal 1886, e

continua a crescere in tutto il mondo. L’intesa con Kamut International nasce dall’idea di offrire la possibilità di mangiare un piatto di pasta De Cecco anche a quelle persone che hanno manifestato ipersensibilità verso i grani moderni. La semola ottenuta dal grano Khorasan Kamut garantisce, infatti, accanto alla purezza, anche alti livelli nutrizionali, oltre che un maggiore grado di digeribilità. Il Khorasan Kamut è un grano antico. E anche se non è stato trovato nelle tombe dei Faraoni, è stato introdotto in Egitto dagli antichi Greci o dai Romani. Questo spiega come mai gli egiziani lo considerano il loro grano duro nativo. Ad alimentare la leggenda intorno all’origine di questa varietà di grano contribuisce anche il fatto che per gli antichi abitanti del Nilo Kamut era “l’anima della terra”. Di purezza garantita, il Khorasan Kamut è prodotto con sistemi agricoli a basso impatto ambientale o da agricoltura biologica e riesce, quindi, ad essere tollerato da gran parte di quei consumatori ipersensibili ai grani moderni, pur mantenendo intatte qualità, gusto e capacità nutritive. Del resto, per la De Cecco alta qualità e rispetto della tradizione sono da sempre tratti distintivi dell’intera produzione

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eventi » di Jenny Viant

Una linea invidiabile Presentata da Autoabruzzo in anteprima nazionale la nuova BMW Serie 5 Gran Turismo. Un concentrato di tecnologia, eleganza e affidabilità, che piace sempre di più alle donne

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i sa, attraversiamo un momento economicamente difficile, tutti sperano che non si protragga a lungo, ma nel frattempo rallentano i consumi in quasi tutti i comparti. È ben noto che il mercato automobilistico ha registrato un calo, tuttavia il CSP Centro Studi Promotor rileva che a giugno sono state immatricolate 209.315 autovetture con una crescita del 12,38% sullo stesso mese del 2008. Si tratta del primo risultato veramente “positivo” nella crisi del mercato dell’auto iniziata nel gennaio 2008. Uno degli operatori del settore che segue questa tendenza è la concessionaria Autoabruzzo BMW, in virtù del marchio prestigioso che rappresenta e grazie a strategie di marketing vincenti. Ha dedicato ai clienti più fedeli ed esclusivi la presentazione, in anteprima nazionale, della nuova BMW Serie 5 Gran Turismo. Un modello che, seguendo la tradizione tedesca in ambito automobilistico, si propone come un concentrato di tecnologia, eleganza e affidabilità. Salvatore Di Lena, titolare del gruppo Autoabruzzo BMW, fa notare che iniziative simili vanno oltre la semplice idea di un lancio per pochi intimi. «In un momento di sofferenza per il mercato dell’auto queste iniziative sono indispensabili, perché è vero che la situazione non è brillante, ma bisogna fare un distinguo. Il mercato dell’auto soffre dove c’è una ricerca esasperata di numeri. Dove c’è invece bisogno di dare innovazione, comfort e standard di qualità molto elevati, le sofferenze sono molto più basse. BMW è sempre stato un marchio capace di innovare, distinguersi, creare e anticipare nuove linee di mercato e nuove tendenze. Attualmente, ad esempio, abbiamo molte donne che si avvicinano a noi attratte da alcuni modelli che rispecchiano le loro esigenze. La cosa ci riempie di soddisfazione». Durante la piacevole serata di presentazione della nuova BMW Serie 5 Gran Turismo, il consulente commerciale Massimo Cini e altri colleghi, sono entrati

la BMW serie 5 Gran Turismo

nel merito tecnico del modello presentato in anteprima. È stato sottolineato che si tratta di un nuovo concetto di auto, un po’ berlina di lusso, un po’ Sport Activity Coupè. Vettura di grande eleganza, dotata di interni pregiati e di tecnologia raffinata. I consumi sono ridotti e, sempre in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale, i livelli di emissione di CO2 sono bassissimi. La linea è l’elemento che ad occhio nudo attrae di più, rompe con la tradizione delle berline in commercio al momento. Il lancio ufficiale è previsto per il 24 ottobre, ma dopo l’anteprima, in Autoabruzzo BMW sono sicuri di aver suscitato l’interesse della fascia di clientela medio-alta, stanca dalle solite linee

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i partner...

PROGETTO INFORMATICA S.n.c. [anno di fondazione 1985] 65010 Spoltore (PE) – Via F. Fellini, 2 c/o Centro Comm.le “L’ARCA” Tel. 085.414992 - fax 085.4174229 www.proginf.com e.mail : info@proginf.com

SO.C.C.A.M. S.r.l. [anno di fondazione 1982] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Vertonica tel. 085.960721 - fax 085.96675 e-mail: c.trubia@tin.it

MAR.COM. MEDICALE [anno di fondazione 2000] 65016 Montesilvano (Pe) Via Verrotti, 25 tel. e fax 085.4492556 www.marcomedicale.biz e-mail: vendite@marcomedicale.biz

Unione Industriali della Provincia di Pescara Unione Industriali della Provincia di Pescara [anno di fondazione 1945] 65128 Pescara - Via Raiale, 110 bis tel. 085.432551 - fax 085.4325550 www.confindustria.pescara.it e-mail: info@confindustria.pescara.it

CERTIEURO S.r.l. [anno di fondazione 2004] 65100 Pescara Via San Marco, 3 tel. 085.4312170 - fax 085.88431149 www.certieuro.com e-mail: certieuro@certieuro.com

SIA Servizi Integrati Assindustria S.r.l. [anno di fondazione 1999] 66100 Chieti - Via F. Viaggi, 7 tel. 0871.3595291 - fax 0871.321605 www.siaservizi.com - e-mail: siaservizi@tin.it

CONFINDUSTRIA ABRUZZO 67100 L’Aquila Nucleo Ind. loc. Campo di Pile tel. 0862.317207 - fax 0862.311929 www.confindustria.abruzzo.it e-mail: info@confindustria.abruzzo.it

CONCORDE S.r.l. 65126 Pescara Via M. Polo, 73 tel. 085.64154 - fax 085.64433 www.concordeairsea.it e-mail: info@concordeairsea.it

COMIND s.a.s. [anno di fondazione 1980] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Via Aterno, 42 - Zona Comm. Dragonara tel. 085.4463060 - fax 085.4463556 www.comind.it - e-mail: info@comind.it

DE.AL. S.r.l. [anno di fondazione 1990] 65010 Elice (Pe) - C.da Bastioni, 118 tel. 085.960091 - fax 085.9600960 www.pacfood.it - e-mail: info@pacfood.it

Massimo Paolini Agente Capo MOBILFINO S.r.l. [anno di fondazione 1973] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) Nuc. Ind.le Piano di Sacco, 13 tel. 085.9690145 - fax 085.9690022 www.mobilfino.com - e-mail: infocasa@mobilfino.com

Massimo Paolini - Sara assicurazioni [anno di fondazione 1968] 66100 Chieti Piazza Garibaldi, 3 tel. 0871.323095 - fax 0871.347316 www.sara.it - e-mail: ag6220@saraagenzie.it

Mobili per ufficio - Pareti attrezzate e divisorie per ufficio

MECH ENGINEERING S.r.l. [anno di fondazione 2001] 65012 Villanova di Cepagatti (Pe) Via Nazionale, 66/A tel. e fax 085.9774182 e-mail: mechsrl@libero.it

PATTARA CONSULTING s.a.s. [anno di fondazione 1996] 66023 Francavilla al Mare (Ch) sede operativa: Via Bachelet, 4 tel. e fax 085.817361 e-mail: alessiopattara@libero.it

MAZZOCCHETTI LUCIANO [anno di fondazione 1983] 66100 Pescara Strada Vic. Acquatorbida, 17 tel. 085.4462666 - fax 085.4464075 www.lucianomazzocchettitrasporti.191.it e-mail: info@lucianomazzocchettitrasporti.191.it

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TOP SOLUTIONS [anno di fondazione 2003] 65128 PESCARA Via Raiale 110 bis - 2° piano tel. fax 085 4313962 www.topsolutions.it e-mail: info@topsolutions.it

GTM S.r.l. 64020 Scerne di Pineto (Te) Via dei Pastai - Zona Industriale Tel. 085.9462146 - Fax 085.9461445 www.gtmsrl.com - e-mail: info@gtmsrl.com

DF ALLUMINIO S.r.l. [anno di fondazione 1994] 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Fraz. Sambuceto - Via Cavour, 59 tel. 085.4465042 - fax 085.4407840 www.paginegialle.it/dfallumin e-mail: dfalluminio@alice.it

F.lli DI NINO S.n.c. [anno di fondazione 1960] 65010 Spoltore (Pe) C.da Fontevecchia, 69 tel. 085.413146/47 - fax 085.4155023 www.dinino.it - e-mail: dinino@dinino.it

STYLE PARQUET di Roberto Ciabarra [anno di fondazione 2002] 65013 Città Sant’Angelo (Pe) C.da Fonte di Moro, 29 tel. e fax 085960542

A.B.Film Pellicole per Vetri Via Badette 13 64018 Tortoreto (TE) Tel. 0861.777482 Fax. Fax. 0861.359982 e-mail: info@abfilm.net


adagio con gusto

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la vita è bella uscita di sicure a qb un’ottima annata

130 Verona, sogno estivo dei melomani 133 Tagliatella con cipollotto 135 V come Veneto e Vino

Settembre, è tempo di formaggi


Autoabruzzo. Concessionaria BMW e MINI per vocazione.

Verona, sogno estivo dei melomani

A

luglio e agosto un pensiero ricorrente accomuna i tanti appassionati di opera lirica di tutto il mondo: andare a Verona. Da decenni, una delle più graziose città italiane, è il luogo di un prestigioso festival, messo in scena nel più grande teatro lirico all’aperto del mondo, la celeberrima Arena. Cuore della

Concessionaria BMW Concessionaria MINI

Autoabruzzo Via Amendola, 300 - Tel. 085 432511 SAMBUCETO (CH) Strada Provinciale, 23 - Tel. 0872 57194 MOZZAGROGNA (CH)

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città scaligera, un tempo sede di spettacoli tra gladiatori, l’Arena è il terzo più grande anfiteatro romano esistente, con 20mila posti a sedere ed è straordinariamente ben conservata. La “prima volta” dell’Arena risale all’estate del 1913, quando il tenore Giovanni Zenatello e l’impresario teatrale Ottone Rovato


assunsero il rischio finanziario di promuovere una grandiosa manifestazione lirica per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Verdi, mettendo in scena l’Aida. Da allora, ogni estate è stata carat-

terizzata da grandiosi spettacoli e prestigiosi interpreti. L’87esima edizione del Festival Lirico non fa eccezione e fino al 30 agosto prevede l’allestimento di cinque opere: Carmen, Aida, Turandot, Il Barbiere di Siviglia, Tosca. Oltre ad una Serata di Gala, il 24 luglio, che ha come grande protagonista il tenore Plácido Domingo che festeggerà i 40 anni dal suo debutto in Arena. Per il calendario completo e per acquistare i biglietti: www. arena.it. Le anime romantiche non mancano di visitare la casa di Giulietta, il personaggio probabilmente inventato dal genio di Shakespeare. Si può passeggiare sotto quello che la tradizione identifica come suo balcone e avvicinarsi alla statua in bronzo che la raffigura: chi strofina il seno destro – è questa la credenza popolare – ne trae buona fortuna

Un motivo in più: portateli a Gardaland

Il più grande e il primo dei parchi di divertimento in Italia è a 20 km da Verona, in località Ronchi nel comune di Castelnuovo del Garda. Si estende su una superficie di 600mila metri quadrati ed è ricco di attrazioni meccaniche, tematiche e acquatiche. C’è anche una struttura ricettiva, un maestoso teatro, per 1300 spettatori, e un cinema 4D multisensoriale. Ogni anno viene visitato da più di 2,8 milioni di persone. Nel giugno del 2005, Gardaland si è piazzato al quinto posto nella classifica della rivista Forbes dei migliori dieci parchi di divertimento del mondo con il miglior fatturato. Info su www.gardaland.it.

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comunicazione aziendale

» Farnese vini

Edizione, cinque autoctoni V

ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, molto persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione. Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.

I

«Nascono i nostri frutti»

vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invecchiano ancora meglio.

FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch) tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com

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qb ovvero quanto basta per divertirsi in cucina e mangiar bene

La ricetta dell’Osteria Ninì

Tagliatella con cipollotto A Montesilvano Colle un indirizzo tutto da scoprire per chi ama la cucina regionale interpretata con modernità, tecnica e grande rispetto di sapori e cotture. Supervisore d’eccezione, la doppia stella d’Abruzzo Niko Romito

Osteria Ninì lo staff al completo del Ninì

TAGLIATELLA CON CIPOLLOTTO, PARMIGIANO E MENTA Ingredienti. Cipollotto fresco, brodo vegetale, rosmarino, buccia d’arancio, sale, pepe, olio extravergine d’oliva, parmigiano reggiano, menta fresca, tagliatelle. Preparazione. Tagliare il cipollotto (a julienne), mettere in una casseruola con dell’olio extravergine d’oliva, farlo stufare a fuoco molto lento per circa 120 minuti, stando attenti a non farlo bruciare. In questo modo il cipollotto scarica tutta l’acqua che contiene e diventa più dolce. A cottura ultimata, scolare e tagliare ulteriormente il cipollotto fino a formare una crema. Cuocere la tagliatella in acqua salata. Nel frattempo, nella crema vanno aggiunti: sale, pepe, brodo vegetale, rosmarino fresco precedentemente tritato. Scolare la pasta al dente nella crema di cipollotto, mantecarla con del parmigiano, toglierla dal fuoco. Impiattare la tagliatella formando un nido, aggiungere delle foglioline di menta e una grattugiata di buccia d’arancia

Aperta a fine 2008 da due pupilli di Niko Romito, il pluripremiato chef abruzzese, capace a soli 34 anni di ottenere due stelle Michelin per il suo Reale di Rivisondoli, l’Osteria Ninì è la meta ideale per un pranzo o una cena in stile “relax raffinato”, a pochi minuti dal centro di Pescara. Location d’eccezione, la cantina di un palazzo del settecento, con vista mozzafiato che spazia sul mare. Gianni Di Marino e Carmine Mannello, l’uno in sala l’altro in cucina, attendono i clienti con proposte interessanti, sapori autentici, cotture calibrate. Si avverte la grande cura nella scelta delle materie prime, sulla quale pesa anche la preziosa consulenza di Romito. L’Osteria Ninì è in Piazza Giardino, 1 a Montesilvano Colle. Tel & fax 085/4689174, info@nininini.it. Chiuso il lunedì l’intera giornata e il martedì a pranzo.

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un’ottima annata » di Nicola Boschetti

V come Veneto e Vino

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icuramente al Veneto spetta lo scudetto di principale produttore italiano di vini a denominazione controllata, con oltre 24 tipologie divise tra DOC e DOCG. Vini dolci, gentili e delicati, come le colline che si perdono a vista d’occhio. E vini di struttura e di carattere come gli abitanti di questa regione, conosciuti ed apprezzati nel mondo per la loro laboriosità e la loro gioia di gustare i piaceri della tavola. Una regione piena di ricchezze enogastronomiche, culturali, paesaggistiche. Una economia solida che ha saputo coniugare in modo armonico, grazie ad una politica attenta, settori come l’agricoltura, la viticoltura e l’industria, senza intaccare luoghi storici e paesaggistici, che tutto il mondo invidia.

Dopo aver conosciuto la grande cultura di pesce, ma soprattutto di baccalà, non lasciatevi sfuggire gli eccellenti salumi locali e soprattutto i famosi formaggi degli altopiani. Per quanto concerne il bere non avete che l’imbarazzo della scelta: i veneti, oltre ad essere grandi produttori, sono anche grandi consumatori. Il vino più famoso sicuramente è il prosecco che, con le 3 denominazioni: Conegliano, Valdobbiadene e Superiore di Cartizze, invade ogni anno il mercato con milioni di bottiglie, purtroppo non sempre all’altezza. Tra i bianchi si segnalano Soave, Brecanze, Bianco di Custoza, Lugana, ecc. Vini piacevoli e fruttati, non potenti di alcool, ma con sapori abbastanza tipici. Tra le uve rosse sono mol-

to apprezzati i rosati del Garda, di Bardolino, ma una sottolineatura meritano i vitigni Corvina, Rondinella e Molinara, che messi sapientemente insieme, vanno a creare, dopo accurata selezione e pazienza, sua maestà l’Amarone, uno dei vini più longevi e potenti al mondo che ha la particolarità di piacere a tutti. Un capitolo a parte meritano i grandi vini dolci come Recioto di Soave o di Gambellara, il Valpolicella passito. Autentici nettari, meno inflazionati dei vini delle isole, ma sicuramente molto interessanti. Se alla vasta scelta enologica che offre questa regione, aggiungiamo l’eccellente rapporto qualità-prezzo, si capisce bene come queste zone siano le più trainanti d’Italia

Attenti a questi 2 RECIOTO DELLA VALPOLICELLA BERTANI 2004

AMARONE DELLA VALPOLICELLA CLASSICO QUINTARELLI 1993

Recioto della Valpolicella deriva da “recie” che in Veneto significa orecchie, quindi le uve più esterne alla vigna, quelle che prendono più sole, che hanno più maturità e più zuccheri. Prodotto piacevolissimo, dal colore rosso non penetrabile, leggermente denso. Naso di ciliegia e cioccolato, non stucchevole. Bocca fine, abboccata, con tannini morbidi ma persistenti, dal finale piacevole ed intrigante, una vera bontà. La struttura e complessità ne fanno un vino di diverso abbinamento, che sposa dolci al cioccolato ed erborinati piccanti, come il gorgonzola. Ottimo vino da meditazione. Di vita lunga ed evolutiva. Servire tra 14/16 gradi.

Parlare di questo produttore considerato il papà dell’Amarone è molto stimolante, sia per la leggenda che aleggia su di lui e sia per la scarsa reperibilità sul mercato delle sue bottiglie. L’Amarone 1993 presenta alla vista un colore granato scuro, quasi “incattivito” da riflessi mattonati, ma è molto limpido e di sostanza ancora integra. Al naso è prepotente con inizio di alcool subito seguito da ciliegie e cioccolato amaro. Lunghissima persistenza. In bocca è nobile, tannini leggermente dolci, di gusto pieno e sapido, con una persistenza gustativa notevole. Da abbinare a selvaggina e formaggi molto stagionati e da aprire almeno 2 ore prima, caraffando lentamente. È in piena evoluzione, ma durerà ancora diversi anni.

Prezzo indicativo: 25 euro (cl 50) Cav. G.B. Bertani Fraz. Arbizzano Loc. Novare 37023 Grezzana (Verona) Tel. 0458658444 - web: www.bertani.net

Prezzo indicativo: 300 euro Azienda Giuseppe Quintarelli Via Cere 1 37024 Negrar (Verona) Tel. 0457500016

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adagio con gusto Âť in collaborazione con Slow Food Abruzzo

Settembre, è tempo di formaggi

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Torna Cheese, la manifestazione internazionale promossa da Slow Food sulle mille forme del latte. L’occasione giusta per scoprire profumi e sapori, acquistare, partecipare, divertirsi » di Tommaso Di Rino

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on si è ancora spenta l’eco del grande successo di Cala Lenta 2009, che già Slow Food propone un altro, imperdibile evento per buongustai ed appassionati. Dal 18 al 21 settembre torna Cheese, ovvero la manifestazione internazionale sulle mille anime del formaggio, in programma a Bra in Piemonte. Giunta alla settima edizione, è l’occasione giusta per scoprire un mondo di prodotti prelibati, degustare, acquistare, partecipare, divertirsi. Per quattro giorni la cittadina di Bra si trasforma in un grande laboratorio di idee, dibattiti, degustazioni, mercato. Cheese affronta il mondo del latte a 360° e, nella sua storia ultradecennale, ha contribuito a salvare le piccole produzioni di formaggi di qualità e i loro produttori. Una delle battaglie vinte è quella che ha riabilitato il latte crudo nella percezione dei consumatori, ma di notevole attualità sono le problematiche legate alla presenza di OGM nei mangimi, visto che ogni anno entrano nella nostra catena alimentare 20 milioni di tonnellate di OGM e non ce ne rendiamo conto; o il sistema delle DOP e IGP, le quali se da una parte sono utili per salvaguardare i prodotti tipici, dall’altra rischiano di non valorizzare le piccole produzioni al loro interno, per le quali diventa difficile sostenere i costi delle certificazioni. Cheese cerca di far conoscere e di difendere le tipologie casearie DOP più autentiche e prodotte in condizioni difficili e affronta la questione dei fermenti aggiunti in fase di caseificazione, con l’intento di promuovere la

» foto archivio Milanesio

produzione dell’innesto direttamente nel caseificio, preservando la microflora autoctona e di conseguenza le caratteristiche originali di ogni formaggio (per chi vuole approfondire: www.slowfood.it e www.comune. bra.cn.it). Su questi temi si muove un programma di iniziative molto ricco. Si può partire dal grande Mercato dei formaggi: in piazza Carlo Alberto e piazza Roma troveranno posto centinaia di produttori e affinatori che riescono, secondo Slow Food, ad associare la qualità

al rispetto per l’ambiente e per le persone coinvolte, utilizzando il latte crudo nelle loro produzioni. La “Gran Sala di Cheese”, sotto il porticato di corso Garibaldi, consentirà un’esperienza sensoriale tra oltre 100 specialità casearie. Quest’anno il motivo dominante sono le rarità e curiosità dal mondo, cioè

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adagio con gusto

per quattro giorni la cittadina di Bra si trasforma in un grande laboratorio di idee, dibattiti, degustazioni, mercato

produzioni eccellenti di difficile reperibilità perché disponibili in quantità limitate o perché di lontana origine o ancora perché utilizzano tecniche o ingredienti particolari. In particolare evidenza formaggi come il castelmagno d’alpeggio, il morlacco del Grappa di malga, la provola dei Nebrodi, il ragusano e i nostri pecorino di Farindola e canestrato di Castel del Monte. In abbinamento non mancheranno mieli, confetture, gelatine, spezie, sali, frutta e verdura fresca. Sarà possibile, inoltre, acquistare il meglio dei formaggi europei. Sono previsti vari “Laboratori del Gusto”, momenti per imparare a riconoscere i prodotti, grazie a un approccio diretto con produttori e trasformatori. Occasione per capire come valutarne la qualità, per apprenderne le tecniche di lavorazione e memorizzarne le caratteristiche. Come nelle precedenti edizioni, Cheese non resterà confinata fra le mura cittadine di Bra ma con gli “Appuntamenti a Tavola” coinvolgerà il territorio circostante di Langhe e Roero. Maison storiche, castelli, ville d’epoca, apriranno appositamente le loro porte;

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i migliori ristoranti della zona ospiteranno le cene e i pranzi di Cheese. Sarà un’occasione unica per apprezzare sia la cucina locale, sia i piatti tipici di altre regioni e incontrare chef internazionali in luoghi di charme. Coinvolte anche le scuole: Cheese propone attività didattiche, con laboratori che mettono al centro l’educazione alimentare e del gusto, rivolti ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e agli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Bambini e ragazzi verranno condotti alla scoperta delle razze animali da latte allevate nelle realtà locali prese in considerazione, per poi passare alla conoscenza dei produttori, fino all’analisi dei metodi di caseificazione e all’assaggio dei prodotti propri dell’area geografica trattata. Per assaporare la cucina di diversi territori italiani, non mancheranno i “Chioschi di degustazione”, mentre le “Cucine di strada” saranno la tappa obbligata per chi vorrà provare spuntini veloci che rispettano però la tradizione culinaria. Due su tutti: arancini siciliani o focaccia al formaggio di Recco


Diecimila presenze per Cala Lenta Sarà ricordata come l’edizione del salto di qualità. Per Cala Lenta 2009 oltre diecimila presenze in tre giorni e più di settecento partecipanti alle cene sui trabocchi, di cui un terzo arrivati da fuori regione. Ma anche 300 persone che hanno seguito i laboratori e gli itinerari del gusto, 150 che hanno preso parte alle cene d’autore in cantina firmate Niko Romito e Fratelli Moscardi e 240 che hanno assistito al teatro della cucina. E ancora 40 espositori del Mercato del Gusto e 16 osterie di pesce selezionate. Promossa da Slow Food Abruzzo ed ideata ed organizzata dalla Condotta Slow Food di Lanciano, con il sostegno di Enti pubblici e partner privati, la quinta edizione di Cala Lenta ha attratto numerosi turisti da fuori regione, incuriositi dai trabocchi, dalle bellezze paesaggistiche e dalle specialità culinarie della zona e rappresenta ormai uno degli appuntamenti più conosciuti e più attesi dell’estate abruzzese. Grande il successo per il blu-burger, un originale, genuino ed economico panino col pesce azzurro, ideato dallo chef Ermanno Di Paolo, membro dell’associazione “Custodi della tradizione” di Villa Santa Maria, con la collaborazione della Condotta Slow Food di Lanciano, servito nel corso della rassegna a San Vito nello stand dedicato al cibo di strada. Un panino pensato e realizzato secondo l’etica del “buono, pulito e giusto” che rappresenta la risposta di Slow Food alla globalizzazione e che sarà presentato al prossimo Salone

del Gusto di Torino. «Cala Lenta ha assunto nel tempo un ruolo determinante nella promozione integrata della costa dei trabocchi - ha osservato il presidente di Slow Food Abruzzo, Raffaele Cavallo - migliaia di visitatori hanno preso parte alle tre serate richiamati dalle numerose iniziative proposte non solo nel Comune di San Vito, centro della manifestazione, ma anche nei paesi del litorale adriatico che va da Francavilla al Mare a San Salvo. Credo di poter dire, senza paura di essere smentito che Cala Lenta è riuscita perfettamente nel suo intento, quello di portare all’attenzione del grande pubblico, nella più genuina filosofia di Slow Food, le problematiche legate alla salvaguardia del mare e dello straordinario patrimonio natural-gastronomico della costa teatina, svelandone la ricchezza culturale e ambientale». L’appuntamento con la prossima edizione è per l’estate 2011, ma prima appaiono doverosi i ringraziamenti: «Alla fine di questa bella avventura voglio ringraziare, oltre a tutti i miei collaboratori – ha spiegato Cavallo - anche l’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo, il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, il presidente della Camera di Commercio Dino Di Vincenzo, il sindaco di San Vito Rocco Catenaro, la Banca Popolare di Lanciano e Sulmona e il Pastificio Cavalier Giuseppe Cocco di Fara San Martino che hanno creduto nella manifestazione come strumento di concreta promozione del territorio»

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hanno collaborato

Ernesto Orlando | l’Abruzzo che produce | pag. 23 Ernesto Orlando, laureato in Sociologia, ricopre dal 1981 la carica di Direttore della Confcommercio di Pescara, e dal 1995 quella di Segretario Generale dell’Unione Regionale Abruzzo Confcommercio.

Luciano Fratocchi | primo piano | pag. 28

È professore associato di Ingegneria economico gestionale presso la facoltà di Ingegneria dell’università dell’Aquila dove insegna Economia ed organizzazione aziendale, Sistemi di controllo di gestione e Gestione aziendale. Dopo la laurea in Economia e commercio conseguita presso la LUISS Guido Carli di Roma ha conseguito il Dottorato di ricerca in Direzione aziendale presso il Dipartimento di Studi aziendali dell’università di Bologna. È stato visiting student presso la School of Management dell’university of Bath (UK) e del Department of Business Studies dell’università di Uppsala (Svezia). È stato docente di Organizzazione aziendale (Corso progredito) presso la LUISS Guido Carli di Roma, di Tecnica del Commercio Internazionale presso la facoltà di Economia dell’Aquila e di Tecnica industriale presso la facoltà di Economia di Ancona. Docente in diversi corsi Master, svolge attività di ricerca in tema di internazionalizzazione delle imprese minori, sistemi di supporto alle decisioni aziendali e management dell’innovazione, con particolare attenzione a quella organizzativa e gestionale. Ha pubblicato su questi temi articoli su riviste nazionali (Sviluppo & Organizzazione, Sistemi & Impresa, Sinergie) ed internazionali (International Business Review, Industrial Management & Data Systems, Supply Chain Management An International Journal, International Journal of Business Performance Management) e con case editrici nazionali (Franco Angeli) ed internazionali (Palgrave).

Riccardo D’Alessandro | ambiente | pag. 44 Laurea in chimica, 29 anni, dopo un’esperienza negli USA entra a tempo pieno nell’azienda di famiglia, il Gruppo Galeno di Ortona, dove svolge attività di consulente nei settori della sicurezza e dell’ambiente. È revisore e consulente ambientale EMAS e Auditor ambientale di terza parte. È iscritto all’Ordine dei Chimici di Roma (Abruzzo, Lazio, Molise, Umbria). Particolarmente coinvolto nei temi legati all’impresa, è membro del consiglio direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori di Chieti - dove detiene la delega per l’ambiente - ed è delegato dello stesso Gruppo al Consiglio Regionale di Confindustria Abruzzo.

Antonio Teti | ict | pag. 48 Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT), è l’ideatore dell’ICT Security Day, evento nazionale di grande prestigio in tema di sicurezza informatica organizzato nella natia Lanciano. È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale della d’Annunzio di Chieti-Pescara - ove ricopre anche incarichi di docenza - e Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina. È docente di Informatica e ICT Security, in master e corsi di alta formazione presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università di Teramo. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration maturando una considerevole esperienza nel settore ICT con la Olivetti System and Networks. Dal 2004 al 2008 è stato Adjunct Professor di Informatica alla Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Ha collaborato per attività di alta formazione con le Facoltà di Informatica dell’università Politecnica di Valencia e di Madrid. Tra i suoi libri più noti: EUCIP – Il manuale per l’informatico professionista (Hoepli), Business and Information System Analyst – Il Manuale per il Manager IT (Hoepli), Network Manager – Il manuale per l’Amministratore di Reti e Sistemi (Hoepli), Management dei servizi IT: dal modello ITIL all’ISO/IEC 20000 (Il Sole 24 Ore), Sistemi informativi per la Sanità – ECDL Health (APOGEO), Il futuro dell’Information & Communication Tehcnology Tecnologie, timori e scenari futuri della global network revolution (Springer).

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hanno collaborato

Francesca Masciarelli | marketing | pag. 53 Associate researcher presso la d’Annunzio, docente del corso di Economia e Gestione delle Imprese. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Economics and Management presso l’università di Trento e si è laureata con lode in Economia Aziendale presso l’ateneo di Chieti-Pescara. È stata visiting student presso la Copenhagen Business School (DK) e presso il centro di ricerca SPRU, università del Sussex (UK). Ha partecipato a conferenze nazionali ed internazionali (DRUID 2009, Organizing for Internal and External Knowledge Creation and Innovation, AOM 2008, CCC 2007; DRUID 2007, DRUID WINTER 2007). È ad hoc reviewer per Organization Studies, European Management Review e International Journal of innovation Management.

Filippo Paolini | norme&leggi | pag. 57 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Piero Carducci | la terra di Piero | pag. 87 Economista e docente universitario, è specializzato in sviluppo territoriale e sistemi per il controllo di gestione. È stato direttore della scuola di formazione manageriale del Gruppo Telecom e presidente dell’Agenzia di sviluppo della Provincia di Potenza. Ha diretto la collana di management del ministero degli Interni. Attualmente è presidente dell’organismo di vigilanza delle Ferrovie regionali.

Nicola Boschetti | un’ottima annata | pag. 135 Nato a Guardiagrele l’8 maggio 1971, sposato con un figlio di 10 anni, affianca da oltre 22 anni Angela e Peppino Tinari nel ristorante Villa Maiella, con la piacevole responsabilità di occuparsi di una ricca cantina. Molto conosciuto nel mondo del vino, ha ricevuto riconoscimenti sia regionali che nazionali, tra cui la 1° Edizione 2005 del premio “Francesco Di Cintio” dell’Associazione Italiana Sommeliers riservata ai giovani professionisti. Ha avuto l’onore di essere il sommelier del pranzo ufficiale riservato all’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, durante la visita a Chieti nel settembre 2005. Collaboratore di varie riviste del settore (Gambero Rosso, Cucina e Vini, Slow Food), docente dei master sul vino Slow Food, organizzatore di serate a tema. Coadiuvante nei progetti sull’alimentazione riservati ai bambini delle scuole elementari. Fuori dal suo mondo si rifugia nel ciclismo, sport che pratica con passione.

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segno dei tempi » di Vyck

George Clooney a L’Aquila Il popolare attore americano nel capoluogo abruzzese in occasione del G8. «Girerò un film in Abruzzo»

GEORGE!

What’else?

Bello B(u)ono e bravo

Pezzopane

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Pezzo d’uomo




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