Gennaio 2012

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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2012 • NUMERO 62 • ANNO VII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO

NUMERO

ISSN 1973-5383

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ISSN 1973-5383

IN COPERTINA Il team di Lifted Ascensori foto di Pietro Ferrante

GENNAIO 2012 N°62 ANNO VII NUMERO CHIUSO IN REDAZIONE IL 27 GENNAIO 2012

DIRETTORE RESPONSABILE

ELEONORA LOPES

REDATTORI DENIA DI GIACOMO, RICCARDO DI PERSIO, LAURA TINARI EDITORIALISTI SALVATORE SANTANGELO, GIUSEPPE MAURO, MAURO DI PIETRO, PIERO CARDUCCI HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO LUIGI CARUNCHIO, SIMONE D’ALESSANDRO, ANTONIO TETI, DONATO TRIBUIANI, FRANCESCO FRAVOLINI, FILIPPO PAOLINI, MARTINA LUCIANI, MAURO DI COLA, ALESSIO PELUSI, ISABELLA MARIANACCI, ALESSANDRA VALLERA, ANNA CUTILLI DI SILVESTRE, PIETRO CAMPANARO, NICOLA BOSCHETTI, CHIARA STROZZIERI, MARCO SCIAME, JENNY PACINI, DANIELE COTELLESE, PIERO VITTORIA ART DIRECTOR

MARCELLO STARINIERI _ VISUALADV.IT

UFFICIO GRAFICO

VINCENZO SULPIZIO

UFFICIO FOTOGRAFICO

PIETRO FERRANTE, GIUSEPPE CIAVATTELLA

CONTROLLO

DANILO MARTORELLI

COORDINATORE TV

GIANLUIGI TIBERI

RESPONSABILE SPEDIZIONI

LOREDANA EVANGELISTA

STAMPA

D’AURIA PRINTING SPA - AP

RESPONSABILE PUBBLICITÀ

ALESSIA LEONE _ COMMERCIALE@ABRUZZOIMPRESA.IT

EDITORE

FABIO DE VINCENTIIS _ F.DEVINCENTIIS@GRUPPOIMPRESA.EU

SITO WEB

WWW.ABRUZZOIMPRESA.IT

E-MAIL:

REDAZIONE@ABRUZZOIMPRESA.IT GRAFICA@ABRUZZOIMPRESA.IT COMMERCIALE@ABRUZZOIMPRESA.IT

INDIRIZZO

GRUPPO IMPRESA SRL CORSO VITTORIO EMANUELE, 408 65121 PESCARA

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Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2012 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESA srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. GRUPPO IMPRESA S.r.l. Corso Vittorio Emanuele, 408 - 65121 Pescara

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capitani d’impresa

Lifted, la forza del gruppo La storia di Lifted è la storia di una visione. La visione di Icaro Alessandro Sborgia, che a soli 36 anni è già punto di riferimento nel panorama ascensoristico italiano. “Figlio d’arte”, eredita dal padre Luciano Sborgia la passione per un mondo che immediatamente scopre fatto per lui. Un mondo, quello degli ascensori, nel quale Alessandro si afferma con forza sin da subito arrivando a fondare nel 2001, assieme al padre, la Sborgia Ascensori, divenuta in soli 10 anni di attività un cardine nel panorama ascensoristico abruzzese. Nel 2008 la visione si completa con la nascita di Lifted, un’azienda di trentenni, tutta lanciata verso l’innovazione, che Luciano Sborgia con la sua supervisione ed esperienza continua a mantenere saldamente ancorata alla tradizione. Daniela Iarussi, oggi moglie di Alessandro, due figli, è la prima persona a credere nel progetto. Nel 2005, già prima di ottenere una brillante laurea in Lingue e Letterature Straniere, investe tutte le sue risorse nella Sborgia Ascensori, dove entra con il ruolo strategico di responsabile dell’area amministrativa. Nel 2008 trasferisce il proprio know-how in Lifted, dove oggi continua a ricoprire lo stesso ruolo gestionale. Riccardo Sborgia, 26 anni, fratello minore di Alessandro ed il più giovane del gruppo, finiti gli studi si tuffa anima e corpo nell’azienda di famiglia, della quale ha evidentemente respirato da sempre la passione. Riccardo si occupa subito a 360 gradi di tutto ciò che concerne l’aspetto tecnico, prima della Sborgia Ascensori e poi di Lifted. Oggi riveste il ruolo di responsabile logistica e coordinatore della squadra dei tecnici installatori. Marcello Di Prinzio, classe ’75, coniugato, un figlio, è uno dei migliori amici di Alessandro da sempre. Nel 2000 si laurea a Pescara in Economia e Commercio. Dopo un prestigioso MBA ed esperienze in diverse società nel 2008 si abilita all’esercizio della professione di dottore commercialista ed oggi si occupa di consulenza societaria, fiscale e del lavoro. Inutile capire il perché sia stato intercettato da Alessandro che lo vuole responsabile finanziario prima di Sborgia ed oggi di Lifted. Mirko Di Febo, 32 anni, sposato, entra in Lifted nel 2008 quasi per scommessa. Alessandro ne percepisce sin da subito il potenziale, nonostante la sua esperienza non sia propriamente del settore. “Vedrai che questo mondo ti piacerà...” sono le parole di Alessandro. La fiducia incondizionata, associata alle brillanti capacità di Mirko, ne fanno oggi un indiscusso cardine dell’azienda, per la quale si occupa di installazione e manutenzione. Fabio Sciarra, classe ’74, un figlio, nell’aprile del 2011 fa il suo ingresso in Lifted. Nel 2001, neolaureato in Ingegneria Civile all’Università dell’Aquila, Fabio entra in uno studio tecnico associato. Successivamente fa il suo ingresso in un’azienda leader nazionale nel settore degli infissi per la quale riveste il ruolo prima di responsabile tecnico di produzione e successivamente, per 4 anni, di responsabile tecnico commerciale Italia. Anche lui intercettato al di fuori del mondo degli ascensori, riveste oggi in Lifted il ruolo di responsabile tecnico, dedicandosi al contempo ad attività di Business Development. Gianluca Iarussi, classe ’78, coniugato, un figlio. Dopo la Laurea in Scienze della Comunicazione si trasferisce un anno a Stresa per un Master ISTUD in Marketing Management. A seguito di una breve esperienza in Fater nel Trade Marketing, si sposta nel 2006 a Milano dove lavora per 5 anni in una multinazionale tedesca leader europea nella grande distribuzione di Elettronica di Consumo, dapprima come responsabile sviluppo e vendite e successivamente come capo del Pre-Sales. Entra in Lifted nel giugno 2011 con il ruolo di marketing manager e responsabile sviluppo e vendite per il mercato extra - regionale.

LE PASSIONI Luciano Ballo

Alessandro Musica

Daniela Fitness

Riccardo Vespa Piaggio

Marcello Calcetto

Mirko Motori

Fabio Vini

Gianluca Cinema

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sommario _ anno VII n°62 _ gennaio 2012

opinioni&rubriche editoriale

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Gocce d’inchiostro

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Tendenze, fatti e persone

l’Abruzzo che produce

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L’eterna battaglia della Zona franca

il punto lavoro in corso messa in sicurezza la terra di Piero

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Altro che lacrime e sangue Innovare seguendo le regole: le relazioni industriali dopo la firma del contratto FIAT

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La sicurezza prima di tutto L’Aquila abbandonata

in primo piano rapporto prometeia

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Le imprese subiscono la crisi economica

turismo

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Dalla montagna al mare in soli 40 minuti

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in copertina lifted ascensori

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Lifted Ascensori alla vostra altezza, sempre

incarichi&carriere polidoro/imperatore

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Coldiretti Chieti/Confindustria L’Aquila

colelli/sabatini

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Consorzio Abruzzo Relax/Apiedil Abruzzo

immordino/pilla

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panunzi/palumbo/ cordischi

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Banca dell’Adriatico/Tercas GI L’Aquila/Apiedil Pescara-Chieti Giovani Imprenditori Artigiani

storie&persone claudio cosanni

54

Evangelista i liquori che girano il mondo

manuela fusella

56

La signora del sale

antonio d’intino

58

Antonio D’intino lancia la sfida per la ripresa dell’edilizia

84

grandi storie levis strauss

60

Levis Strauss, un mito a due gambe

tematiche d’impresa fisco

63

Novità fiscali nel decreto “Salva Italia”

ict

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Fatti vedere e ti dirò chi sei!

creatività& innova ione

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norme&leggi

75

Il vademecum degli imprenditori

ricerca& innova ione

79

Efficienza energetica e valorizzazione di tutte le energie disponibili sul territorio

86

Inseguire il futuro per cambiare il passato?

110 13


Appuntamento con l’impresa 17 Febbraio 2012

5a Convention delle imprese

Crisi come opportunità: Italia tra declino e sviluppo Padiglione espositivo Ex Cofa c/o Porto Turistico “Marina di Pescara”


sommario _ anno VII n°62 _ gennaio 2012

credito&finan a bcc castiglione m.r.

84

Segno + per il bilancio finale della Bcc

banca dell’aquila

86

Banca dell’Aquila, un altro passo verso la costituzione

italconfidi

89

Ital Confidi, uniti per le sfide del futuro

124 confartigianato

93

Forte crescita dei tempi di pagamento per le imprese artigiane abruzzesi

risorse umane

94

FiordiRisorse, persone al centro

sicurezza

97

L’Aquila, città sicura

storie

99

Una triste storia italiana

tecnologia

102

Kalendar, lo strumento per gestire i clienti

territorio

104

Ripartiamo dal territorio

127

seminari&convegni federalberghi

110

Turismo, parola d’ordine fare gruppo

sicurezza stradale

113

L’informazione è più importante di una multa

tecnologia

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L’archiviazione elettronica dei documenti e la conservazione sostitutiva

eventi confindustria Pescara

116

L’innovazione, per tornare a crescere

gi confindustria Pescara

124

Pronti, Partenza, Impresa!

gi confindustria Chieti

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I Giovani Imprenditori di Chieti visitano la Tyco

aidp

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“Enozioniamoci” con AIDP

gi confindustria L’Aquila

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Giovani imprenditori a lezione di dizione

editoria

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Sergio Sarra e la sua visione di Pescara

editoria

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“La corsa x il Colle”

solidarietà

136

Kiwanis club Pescara Aternum un 2011 ricco di solidarietà

enologia

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Bollicine in casa Di Sipio

sport

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motori

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segue a pagina

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La Farnese Vini Selle Italia si prepara alla volata

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139

Barbuscia – Emoter come crescere

la vita è bella

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editoriale

/ gocce d’inchiostro

Eleonora Lopes _ direttore

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ella classifica di gradimento degli amministratori locali Governance Poll 2011, pubblicata sul Il Sole 24 Ore, il nostro presidente della Regione Chiodi occupa l’ultima posizione dell’elenco, la 17ª, insieme al governatore della Sardegna, Cappellacci. Restando sul teramano, non va meglio al presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, che scende all’ultimo posto nella graduatoria relativa agli amministratori dell’ente provinciale italiano. Segno positivo per il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo che si attesta al 23° posto, seguito da Enrico Di Giuseppantonio presidente della Provincia di Chieti, al 37° posto, salito anche lui di 3 punti percentuali. Bene anche per Guerino Testa, presidente della provincia di Pescara, che si stanzia al 50° posto. Nella classifica dei primi cittadini, ad avere la peggio è il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, che scende all’89° posto. Cala a picco, pur mantenendo una buona posizione, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che si trova al 29° posto insieme al primo cittadino di Teramo, Maurizio Brucchi. Al sindaco di Chieti Umberto Di Primio lo scettro del sindaco più amato, che occupa il 22° posto. Risultati davvero poco esaltanti.

L

a parola corruzione imperversa ancora sulle prime pagine dei nostri quotidiani. E nuovamente al centro dell’inchiesta c’è il rapporto tra pubblica amministrazione e impresa. Anche il vice presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione, è tra gli indagati dell’inchiesta “Caligola”, che ha fatto scattare sette ordini di custodia cautelare con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione aggravata. L’assessore, secondo la Procura, avrebbe favorito la società Ecosfera negli appalti. Per gli inquirenti, con la complicità di funzionari dell’ente pubblico regionale, era stata messa in piedi “un’associazione criminale tesa a condizionare l’affidamento di commesse pubbliche in cambio di partite economiche consistenti tra cui contratti di consulenza e assunzioni clientelari”. Le misure cautelari riguardano l’imprenditore siciliano Duilio Gruttadauria, Annamaria Teodoro (moglie del Gruttadauria), Lamberto Quarta (già coinvolto con Ottaviano Del Turco nello scandalo Sanitopoli), Giovanna Andreola (dirigente della Regione Abruzzo) e poi Michele Galdi, Corrado Troiano e Mario Gay.

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micidi, regolamenti di conti, estorsioni, rapine, usura e riciclaggio, la Pescara di oggi è sempre più violenta. Ultimo episodio in ordine di tempo, l’agguato in piena regola, di cui è stato vittima Italo Ceci. L’uomo era un ex membro e pentito della banda Battestini, che negli anni ‘80 imperversò a Pescara con una serie di efferati delitti. Nel 1985 quando mezza banda Battestini riuscì ad evadere il carcere, Ceci decise di rimanerci, di parlare, di raccontare tutti i segreti della banda che aveva terrorizzato l’Abruzzo. Scontata la pena, decise di cambiare vita, si mise a lavorare con il cognato nel negozio di vernici “Color Quando” nella centralissima Pescara. In quel negozio Ceci ci passava tutta la giornata ed era diventato il punto di riferimento per i suoi colleghi commercianti e proprio lì davanti è stato freddato da un killer. Solo lo scorso anno sono stati tredici gli omicidi in Abruzzo. Spesso si è trattato di donne, vittime della furia assassina di mariti e compagni. Tra i cittadini torna la paura ed il ricordo della nostra terra quale ”isola felice” è sempre più lontano.

direttore@abruzzoimpresa.it

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uesto è un periodo pieno di infatti come obiettivo quello di mettere incertezze e di ostacoli. Ed in contatto le più svariate professionalità è proprio adesso che nasce la attraverso incontri e relazioni dirette, per L’editore necessità di conoscersi e fare rete, per favorire, realizzare e sviluppare nuove Fabio De Vincentiis affrontare insieme un futuro che si proopportunità di business, passando sospetta sempre più competitivo. Con questo intento è nato il prattutto attraverso la creazione di una vera e propria rete meeting FARE IMPRESA, che si avvia sua seconda edizione, tra i suoi associati. FARE IMPRESA sarà dunque ancora un incontro creato affinché il tessuto economico, politico e più interessante pur mantenendo la formula vincente della formativo regionale possa finalmente confrontarsi e stringe- serata di gala, nel corso della quale verrà consegnato il re rapporti. FARE IMPRESA, promosso e organizzato dalla premio “Aquila Reale”. Colgo l’occasione per rivolgere un redazione del mensile Abruzzo Impresa, quest’anno pre- sentito ringraziamento a tutti gli imprenditori e i manasenterà importanti novità, prima fra tutte la collaborazio- ger che hanno partecipato alla prima edizione del meeting ne con l’associazione ASSOIMPRESA, un’idea che si sposa FARE IMPRESA, rendendone possibile il successo e concluperfettamente con la filosofia dell’evento. ASSOIMPRESA ha do dandovi appuntamento alla sua seconda edizione. Con il patrocinio di

I PARTNER DEL MEETING

Quality Partner

2011

Office Expert 2011

Color Specialist 2011

TRE MARC HI AL TUO SERVIZIO

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2° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

Premio Aquila Reale

IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA. Riconoscimento alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa

23 NOVEMBRE 2012 Grand Hotel Adriatico Montesilvano (PE)

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OCCUPAZIONE: IN UN ANNO 18.000 OCCUPATI IN PIÙ L’Abruzzo resiste sul fronte del lavoro, lo fotografano i dati ISTAT nel III trimestre 2011, secondo cui il tasso di disoccupazione scende al 7,9% (dal 8,4% del III trimestre 2010), restando in linea con il dato nazionale (7,6%) e nettamente migliore rispetto al dato delle altre regioni del Mezzogiorno (13,1%). Il dato dell’occupazione, inoltre, registra un aumento del 3,6% (dato nazionale +0,7%), portando gli occupati in Regione a quota 510mila, con un incremento di 18.000 unità rispetto al III trimestre 2010. «Nel I trimestre 2009 - spiega l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti - appena insediata la giunta Chiodi, abbiamo toccato il fondo sui dati occupazionali, con sole 485mila persone al lavoro. Oggi, nonostante la crisi continui a dispiegare i suoi effetti negativi sul mondo imprenditoriale e lavorativo di tutto l’occidente, la Regione Abruzzo resta in trincea e difende l’occupazione. In regione dall’inizio del nostro mandato lavorano 35mila persone in più». Gatti prosegue: «Continueremo a fronteggiare la crisi reiterando le nostre politiche di incentivi che hanno dato coraggio e dinamismo al tessuto imprenditoriale e sociale abruzzese come quelli assunzionali, di aiuti all’autoimprenditorialità, di sostegno ai giovani e alle donne, della qualificazione del sistema dell’istruzione e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro».

LA BCC DELLA VALLE DEL TRIGNO PREMIA GLI STUDENTI PIÙ MERITEVOLI «Abbiamo messo in atto un programma di premi, riconoscimenti ed iniziative per i nostri giovani soci che li accompagna durante tutto il loro percorso scolastico dalla scuola primaria alla laurea - dice il presidente della BCC della Valle del Trigno, Nicola Valentini - Siamo una banca locale che investe sul nostro territorio e sui nostri giovani, crediamo nella formazione e cerchiamo, nel nostro piccolo, di incentivarla a tutte le età». Sono dunque aperte le iscrizioni per accedere a due premi: uno per i laureati soci o figli di soci che hanno conseguito la laurea specialistica nel 2011 e l’altro per i diplomati nell’anno 2011. Nel primo caso il premio è un viaggio di sette giorni in una capitale europea, nel secondo invece si tratta di un aiuto concreto per il proseguimento degli studi universitari attraverso una borsa di studio che prevede un prestito a tasso 0 che va da 2.000 a 3.000 euro l’anno fino al conseguimento della laurea di primo livello. Le domande dovranno pervenire entro il 31/01/2012. Per maggiori informazioni www.bccdellavalledeltrigno.it.

PROTEZIONE CIVILE, INTESA REGIONE-PREFETTURE SU EMERGENZE Nei casi di emergenza pubblica al di fuori del terremoto Regione Abruzzo e le quattro Prefetture regionali si muoveranno secondo compiti e responsabilità già definiti. È questo il senso del protocollo d’intesa firmato nella sede della prefettura dell’Aquila tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, l’assessore alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, e i quattro prefetti abruzzesi. Il protocollo si pone l’obiettivo “di perseguire la massima reciproca collaborazione e di concertare le procedure per il sistema di allertamento” delineando i ruoli e le modalità operative di ciascuna componente della rete di protezione civile anche per evitare rischi di duplicazione e sovrapposizioni di attività. Il sistema di allertamento scatterà in riferimento ai fenomeni di carattere meteorologico, idrogeologico e idraulico e all’innesco degli incendi boschivi con strumenti di avviso diretto. Sarà Telecom a fornire un innovativo sistema di messaggistica necessario per l’allertamento ai comuni direttamente sui telefonini dei sindaci. L’assessore Gianfranco Giuliante ha sottolineato: «L’intesa deve essere letta come la novità più rilevante in una regione che negli ultimi anni ha dovuto far fronte a forti emergenze sia sul fronte del dissesto idrogeologico o di allagamento sia su quello degli incendi boschivi».

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tenden e fatti persone

LA CYKEL DI TERAMO VOLA A ROMA PER LA NUOVA APPLICAZIONE PER IPAD SUI 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA Presso l’Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci, l’azienda teramana Cykel Software Web Agency di Giammaria De Paulis, in collaborazione con la ADR Aeroporti di Roma e la San Giorgio Editrice SpA ha presentato l’applicazione per iPad “1861 - 2011 150 anni dell’Unità d’Italia”. Il progetto digitale e cartaceo di grande valore documentario, attraverso le pagine del giornale “L’Editore”, racconta gli avvenimenti più importanti e significativi, anno dopo anno, del nostro Paese. L’applicazione per iPad rivive la storia dell’Italia negli ultimi 150 anni dalla sua Unità, avvenimenti raccontati attraverso articoli di cronaca che toccano la politica, l’imprenditoria, ma anche il quotidiano di tutti coloro che li hanno vissuti: sono pagine di storia attraverso le quali si respira la cultura e l’arte che distinguono il nostro Paese, ma anche i valori e le problematiche che ne hanno contraddistinto l’identità. L’applicazione per iPad offre l’opportunità ad ognuno di creare un proprio percorso, rintracciano situazioni, notizie vissute in prima persona o conosciute ed elaborate attraverso la memoria di altri. Ancora una volta la Cykel Software Web Agency è stata selezionata nel panorama italiano quale fornitore ufficiale dei contenuti digitali in un importante progetto, quale i 150 Anni della Storia d’Italia, insieme a vari partner di alto livello, tra i quali spicca ADR Aeroporti di Roma.

GRANDE SUCCESSO PER “LA PRIMA” DI POLIS LAB Circa cento partecipanti hanno preso parte al primo evento pubblico della neo-costituita Associazione Polis Lab, Laboratorio per la Ricerca, il Dibattito e lo Studio su Politica, Economia e Lavoro, denominato “ L’arte della politica per il bene comune”. La conferenza si è svolta a Penne, nella prestigiosa sede delle fondazione Formoda. Nella sua relazione di apertura il presidente dell’Associazione Alessandro Addari ha sottolineato che Polis Lab è equidistante dai partiti politici e attraverso attività informative e formative condotte a livello nazionale e in particolare in Abruzzo in cui è stata stabilita la sede principale, intende dare un contributo per avvicinare i cittadini alla politica e la politica ai cittadini. Addari ha sottolineato che la folta presenza testimonia la voglia di dare il proprio contributo senza essere “etichettati” in un partito o in un orientamento politico. In momenti delicati e complessi come quelli che stiamo attraversando ha proseguito, «è fondamentale il senso di responsabilità e il rispetto per le istituzioni, di cui i politici dovrebbero essere strenui difensori, spesso assistiamo invece ad attacchi incomprensibili alle massime istituzioni dello Stato, che hanno una eco anche sui media internazionali». Tanti i temi affrontati, grazie alle numerose domande dalla platea, il rapporto televisione e potere di influenza dell’opinione pubblica, la valorizzazione dei progetti strategici per i territori, l’importanza della partecipazione e della sussidiarietà.

SAN GIOVANNI TEATINO CANDIDATA PER IL RICONOSCIMENTO DI “CITTÀ DELLO SPORT 2013” Con la conferenza stampa svoltasi nella sala consiliare del comune di San Giovanni Teatino, è stata presentata la candidatura ufficiale del comune dell’area metropolitana a Città dello sport 2013. Il sindaco Luciano Marinucci accompagnato dall’assessore allo sport Paolo Cacciagrano ha deciso di portare a Bruxelles il nome di San Giovanni Teatino per il prestigiosissimo riconoscimento assegnato dall’Aces (Associazione europea delle capitali sportive). Presente alla conferenza stampa, il presidente del Coni Gianni Petrucci che dopo un sopralluogo nelle aree sportive della città ha espresso un buon giudizio a riguardo: «Il comune di San Giovanni Teatino ha tutte le carte in regola per ottenere questo prestigioso riconoscimento. Io sono qui per manifestare tutto l’appoggio del Coni alla vostra candidatura. Farò sicuramente il tifo per voi: dopo Pescara 2012 spero di salutare San Giovanni Teatino 2013». Presenti all’evento anche l’accompagnatore ufficiale della Nazionale Italiana Under 21 Vincenzo Marinelli e Barbara Bariolini responsabile del comitato promotore Pescara 2012.

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CNA, CONFESERCENTI E CONFARTIGIANATO SI AUTOSOSPENDONO DAL PATTO DELLO SVILUPPO Le associazioni imprenditoriali Cna, Confartigianato e Confesercenti si autosospendono dal Patto per lo Sviluppo sottoscritto con la Regione Abruzzo il 14 aprile 2011. Le cause sono riconducibili alla mancata collaborazione della Regione Abruzzo come spiegano i presidenti regionali di Confartigianato, Cna e Confesercenti: «Abbiamo sottoscritto il Patto con senso di responsabilità e coraggio per gestire insieme non solo le emergenze dell’Abruzzo, ma per programmare in termini innovativi gli strumenti che consentissero alle imprese che rappresentiamo di uscire più rapidamente da una crisi durissima» – hanno spiegato stamani in conferenza stampa i presidenti regionali di Cna Italo Lupo, di Confartigianato Angelo Taffo e di Confesercenti Beniamino Orfanelli - «ma i risultati semplicemente non ci sono. Infatti, l’incontro con il Governo nazionale non ha prodotto i risultati attesi, a cominciare dallo sblocco dei fondi Fas; il bilancio della Regione continua a essere scritto senza alcun coinvolgimento delle parti sociali ed anzi alle imprese, e per il terzo anno consecutivo, non viene destinata alcuna risorsa. Tutto, mentre la riforma sui consorzi fidi subisce ancora rallentamenti inaccettabili e forzature irresponsabili come l’apertura ai confini nazionali del settore agricolo, che snaturano la stessa riforma».

PRIMA VOLTA IN ABRUZZO PER L’ASSEMBLEA DEL COLLEGIUM COCORUM, IL RICONOSCIMENTO AI DECANI DELLA CUCINA Si è svolta la prima assemblea regionale degli insigniti abruzzesi del Collegium Cocorum che è stata ospitata dal ristorante Villa Maiella di Guardiagrele ed ha rappresentato un importante momento di riflessione e di stimolo per i circa 50 cuochi professionisti presenti, con il “collare” e non, provenienti da tutta la regione. Il Collegium Cocorum è per i cuochi la più ambita onorificenza italiana: il “collare rosso” viene conferito dalla Federazione Italiana Cuochi ai cuochi professionisti che hanno lavorato almeno 25 anni ai fornelli con dignità, passione, capacità e prestigio. In Abruzzo si contano 114 onorificenze consegnate, negli ultimi trent’anni, dalle associazioni dei cuochi della Valle Del Sangro (59) e delle province di Pescara (40), Teramo (12) e L’Aquila (3). Al tavolo di confronto si sono seduti il vicepresidente della Fic nazionale Giacomo Giancaspro, il presidente regionale dell’Unione cuochi abruzzesi Andrea Di Felice e il delegato abruzzese dell’Accademia italiana della cucina Mimmo D’Alessio. Tutti hanno stimolato la categoria ad adeguarsi ai tempi, curandosi di condividere la propria professionalità, ma evitando la tentazione di spettacolarizzare il proprio lavoro. L’incontro si è concluso con una conversazione e una dimostrazione sui tagli dell’ovino abruzzese, guidata da Peppino Tinari, titolare del ristorante stellato “Villa Maiella” e dal direttore dell’Ara (Associazione Regionale Allevatori) Francesco Cortesi, che ha illustrato l’importanza del marchio “Buon Gusto Agnello d’Abruzzo”, con cui sono stati certificati negli ultimi tre anni 15mila agnelli non inferiori a 8 Kg e allevati e macellati interamente in Abruzzo secondo un rigoroso disciplinare.

ADDIO A FRANCO DI SILVERIO UROLOGO DI FAMA MONDIALE Si è spento a Roma Franco Di Silverio, urologo abruzzese di fama mondiale, colto da un malore improvviso. Di Silverio aveva 74 anni, ed era originario di Picciano, un paese della provincia di Pescara che conta circa 1.300 abitanti a cui era molto attaccato, tanto da aver creato in questo piccolo centro il Mutac, il Museo delle tradizioni e arti contadine. Di Silverio si era specializzato a Roma: e’ stato allievo di Ulrico Bracci, primo urologo d’Italia, ed è stato anche uno dei 14 cattedratici ex aiuti di Bracci, sui 17 esistenti in Italia. Prima di arrivare a Chieti, dove e’ rimasto per un breve periodo, dal 1977 al 1980, è stato a Roma al Policlinico Umberto I - Università La Sapienza e tra i nomi dei suoi allievi ci sono Carlo De Dominicis, Vincenzo Gentile e Michele Gallucci. È stato l’unico cattedratico passato per Chieti ed è stato relatore in tutto il mondo sul carcinoma della prostata essendo stato il primo ad usare nell’uomo il farmaco denominato ciproterone acetato. Giuseppe Di Giovacchino, coordinatore dell’Urologia territoriale alla Asl di Pescara e componente del Direttivo nazionale dell’Associazione Urologi Italiani ha sottolineato “ l’impegno professionale “ di Di Silverio “nonché “ l’impegno culturale e la passione per il Museo delle arti e tradizioni contadine e l’attaccamento alla sua terra d’origine e all’Abruzzo”.

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tenden e fatti persone

WHITE INFORMATION 2012: GIOVANI, START UP E LA SFIDA DEL FARE IMPRESA Dopo il grande successo dello scorso anno torna con l’edizione 2012 White Information, la convention nazionale promossa dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Teramo in collaborazione con il Comitato regionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Abruzzo. La location di Roccaraso ospiterà dal 23 al 25 marzo la seconda edizione dell’evento diventato ormai punto di riferimento per i giovani imprenditori del centro-sud chiamati quest’anno a confrontarsi sul tema delle start-up e della sfida dei giovani e del fare impresa. A parlarne saranno gli ideatori di start up tra le più in vista nel panorama nazionale, accanto a rappresentanti delle istituzioni e manager dei più importanti fondi di investimento. «Dopo aver discusso nel 2011 di passaggio generazionale -spiega Luca Verdecchia, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Teramo - ci sembrava d’obbligo dare idee e spunti ai tanti giovani che vogliono fare impresa. Stiamo definendo il programma e siamo pronti a fare ancora meglio dello scorso anno».

CONCLUSO IL CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN ECONOMIA E TECNICHE DELLA GESTIONE BANCARIA E FINANZIARIA DELLA D’ANNUNZIO Cerimonia di chiusura per il Corso di Perfezionamento in Economia e Tecniche della Gestione Bancaria e Finanziaria della facoltà di Economia a Pescara. Il Corso, giunto oramai alla settima edizione, è nato da un’idea del prof. Giuseppe Mauro per completare la formazione post laura dei giovani avvicinandoli sempre di più al mondo delle imprese. Presenti all’incontro per la consegna degli attestati ai ragazzi che hanno frequentato il Corso, oltre al padrone di casa il prof. Mauro, anche: il prof. Alfredo D’Incecco, Luigi Palmerio, Rocco Masci, dottore commercialista, Bruno Presidente, vice direttore generale Caripe, Tiziana La Monaca, direttore commerciale Unicredit. Nei vari interventi, gli ospiti hanno evidenziato che la forza di questo Corso sta nell’avvicinare la teoria delle materie scelte per le lezioni, alla pratica fornita dalle testimonianze degli imprenditori. L’appuntamento è per l’ottava edizione.

NUOVA CONVENZIONE CONFINDUSTRIA L’AQUILAUNIVERSITA’ Confindustria L’Aquila e la facoltà di Economia dell’Università dell’Aquila hanno siglato una convenzione quadro per la creazione di un organismo paritetico permanente finalizzato a gestire le opportunità collaborative tra le due istituzioni. Gli studenti universitari, laureandi e laureati, saranno avviati presso le imprese del territorio per una esperienza formativa che consentirà loro di conoscere il mondo del lavoro e avere una opportunità professionale in caso di nuove assunzioni. Durante tale esperienza gli studenti potranno realizzare le proprie tesi di laurea o progetti di ricerca direttamente presso le imprese. La convenzione prevede anche la creazione di un partnerariato Confindustria/Università per candidarsi alle opportunità derivanti dai bandi comunitari.

LA PRIMA BATTERIA ELETTRONICA È TARGATA ABRUZZO; LA PARSEK NE DETIENE IL PRIMATO ASSOLUTO

È totalmente made in Abruzzo la prima batteria elettronica che riproduce perfettamente il suono di quella acustica. A crearla è l’azienda di San Giovanni Teatino ovvero la Mark Drum figlia della Parsek, costruttrice di strumenti musicali. L’azienda nasce nel 1996 dall’intuizione di Marco De Virgiliis, nato a Sant’Eusanio del Sangro, quando all’età di 33 anni è riuscito a fondere le sue grandi passioni, ovvero la musica e l’elettronica. Lo strumento è stato presentato e testato ufficialmente alla fiera musicale più importante degli Stati Uniti “Namm show” a Los Angeles; a suonare l’innovativa batteria elettronica il musicista Danny Manzo di Pescara. Il nome dello strumento prodotto negli stabilimenti di San Giovanni Teatino è The Yellow Sound, abbreviato in “Yes” ed ha i colori della Mark Drum: giallo e nero. «Abbiamo realizzato tutto nella nostra regione – spiega De Virgiliis – dagli stampi in plastica alle parti elettroniche. La nostra è una realtà di sole 32 persone, quasi tutte abruzzesi».

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l’Abru

o che produce

Salvatore Santangelo direttore del centro-studi della Fondazione Nuova Italia

L’eterna battaglia

N

della Zona franca...

ei giorni immediatamente successivi al 6 aprile l’allora ministro Giulio Tremonti, interrogato sugli strumenti da mettere in campo per la ripresa del sistema produttivo dell’Aquila, affermava: «Abbiamo avviato la procedura di richiesta all’Ue dell’istituzione nel cratere di una o più zone franche da imposte. Pensiamo che avere questa Zona franca sia un diritto, abbiamo letto bene il Trattato e riteniamo giusta la procedura di richiesta». Sempre Tremonti - pur consapevole delle difficoltà - auspicava il ritorno del territorio nell’Obiettivo 1. Da queste dichiarazioni emergono due temi centrali: primo, che lo strumento principale per lo sviluppo territoriale resta l’Obiettivo 1; secondo, che - data l’esigua estensione delle Zone franche urbane (Zfu) - una non sarebbe stata sufficiente (dimensione demografica tra 7.500 e 30.000 abitanti, rapporto percentuale tra le dimensioni demografiche della Zfu e del comune inferiore al 30 %, rapporto tra i tassi di disoccupazione della Zfu e del comune superiore a 1). In questi anni il primo ambizioso “obiettivo” è stato abbandonato, ripiegando sulla istituzione di una sola Zona franca, ovvero di un’area infra-comunale destinata a programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Dopo lo stanziamento di 90 milioni, oggi la procedura è incagliata in Europa e diventa argomento di battaglia elettorale. Semmai venisse istituita, quella dell’Aquila potrebbe essere l’unica Zfu in Italia, perché negli anni questo strumento ha subito profonde variazioni, e le altre 22 previste sarebbero state nel frattempo declassate a Zone a Buro-

crazia zero (Zbz), che puntano essenzialmente allo snellimento delle procedure nella fase di start up. Siamo dunque ansiosi di capire se, quando e in che modo potranno essere colte le opportunità della Zfu, che, lo ricordiamo, sarebbero dovute sostanzialmente consistere nell’esenzione dalle imposte su redditi, Irap e Ici e nell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, mentre le successive modifiche hanno eliminato le agevolazioni fiscali sulle imposte, e sostituito le esenzioni sui contributi con misure alternative non altrettanto incisive e che richiedono una sostanziale partecipazione da parte degli imprenditori. Nel frattempo è giunta la crisi economica, che impone con drammatica urgenza di impegnare e focalizzare le risorse a disposizione, tenendo presente altresì che, al di là degli strumenti da utilizzare, occorre progettare un nuovo futuro, un modello che rafforzi e trasformi le realtà della piccola e media impresa, specializzandole nelle funzioni strategiche e innovative e aiutandole a fare sempre più sistema. La battaglia quotidiana da combattere è contro la frammentazione del tessuto produttivo, l’eccesso di burocrazia, le forti carenze infrastrutturali, la scarsa produttività, la difficoltà di accesso al credito e l’attuale sistema creditizio (che ha ingenerato un clima di sfiducia banche-imprese bloccando la crescita e gli investimenti). Occorre avere grande cautela e non false certezze ed evitare esaltazioni già vissute in passato per strumenti (L. 488, patti territoriali, Pit, contratti d’area) che non sono serviti a modificare realmente gli indicatori economici e sociali

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nonsoloeconomia

Giuseppe Mauro Economista e Ordinario di Politica Economica

Altro che

lacrime e sangue...

P

anico e speculazione regnano nei mercati finanziari e a farne le spese è l’Italia. La mancanza di una governance nell’Unione europea sta provocando guasti profondi nell’economia italiana e nel nostro sistema bancario. L’incertezza manifestata nel corso della crisi greca, il dibattito ancora non concluso sul ruolo della Banca Centrale Europea, la volontà dell’Eba (European banking authority) di procedere verso il rafforzamento del patrimonio delle banche europee, incluse le più importanti banche italiane, e l’indecisione nell’individuare una linea comune per uscire dalla grave crisi, sono alcuni dei fattori che spiegano l’attuale situazione di sbandamento e il gioco al massacro nei confronti dell’euro. Il dato più rilevante è quello che si è registrato nella giornata di lunedì 9 gennaio, quando gli investitori hanno acquistato titoli di stato tedeschi a scadenza semestrale senza pretendere alcun rendimento, anzi con un rendimento negativo dello 0,0122%. Nella sostanza il risparmio mondiale ha finanziato gratuitamente il debito pubblico della Germania. Una situazione paradossale, perché dall’altra parte gli stessi investitori vendono titoli pubblici italiani portando il differenziale con quelli tedeschi a oltre 500 punti base e il tasso di interesse a circa il 7% per le scadenze decennali. Così è difficile poter andare avanti. C’è il rischio di restringere le potenzialità dell’economia italiana e di pagare un prezzo elevato sull’occupazione a causa di manovre restrittive sempre più stringenti. E a causa della grave crisi che ha colpito il debito sovrano dell’Italia, le maggiori banche italiane debbano sopportare perdite in borsa di rilevante entità. Tanto per fare un esempio Unicredit, la banca italiana di dimensioni inter-

nazionali che opera in circa 50 mercati, vale in borsa per soli 8 miliardi di euro, mentre prima dello shock dei subprime quotava per 69 miliardi. Prima era la settima banca europea, oggi si colloca intorno al 22° posto. E ciò nonostante abbia i fondamentali sani, un bilancio corretto e un core business volto alla finanza tradizionale e perciò privo di pericolose componenti speculative. Certo, esiste una differenza non trascurabile tra noi e la Germania. Nel corso degli anni la Germania ha saputo coniugare il rigore con la crescita, ha modificato il welfare e il mercato del lavoro, ha puntato sulle esportazioni high-tech. Il contrario di quanto avvenuto in Italia, che ha avuto bisogno di un governo cosiddetto tecnico per poter affrontare alcune riforme strutturali. La verità è che il nostro paese non riesce ancora a immettersi su un percorso di crescita economica capace di rassicurare i mercati in ordine alla sua capacità di far fronte al suo gigantesco debito pubblico. In questi giorni si sta cercando di riscrivere alcuni punti del Trattato. Il “Fiscal compact”, ossia un insieme di regole in grado di condurre a una maggiore convergenza fiscale tra i paesi aderenti, appare quanto mai necessario. Il bilancio in deficit sarà così possibile solo in presenza di avvenimenti economici negativi o in caso di severa recessione. Per la questione del debito pubblico il discorso è un po’ diverso. È previsto che tutti i paesi con un debito pubblico superiore al 60% del pil dovranno ridurlo di un ventesimo l’anno. Per l’Italia che com’è noto ha un rapporto debito-pil del 120% un provvedimento del genere significherebbe una riduzione di 40 miliardi l’anno. Nel breve termine, una tale riduzione sarebbe praticamente impossibile. Altro che lacrime e sangue

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il punto

Mauro Di Pietro giornalista

L’Abruzzo

in… credibile

T

ra l’Europa e l’Abruzzo non c’è feeling. La questione non è di poco conto se si voglia solo valutare il meccanismo della compartecipazione finanziaria che intreccia tutti i livelli istituzionali per l’assegnazione delle risorse. Ovvero se l’Europa finanzia, Stato, Regione, ed Enti locali partecipano con propri fondi. Quel che è accaduto con la gestione del Programma di Cooperazione Transfrontaliera, IPA Adriatico 2007-2013, finito in una inchiesta dai contorni ampi e, forse, sorprendenti, apre per l’Abruzzo un orizzonte problematico. Per avere un’idea delle questioni conviene fare un passo indietro e ripensare allo scandalo dei Fondi Pop, che gettò la nostra regione, nei rapporti verso l’Unione europea, in una condizione drammatica: perdita di credibilità e di affidabilità. La perdita di credenziali, in un contesto come quello comunitario, dove l’azione di lobbing è attività routinaria e composita all’interno delle sue procedure, impose una costante e prudenziale attività diplomatica dell’allora Governo regionale, che avviò, grazie anche alla capacità e autorevolezza di Antonio Falconio, uno scambio intenso con l’eurocrazia per isolare l’evento giudiziario dalla sostanziale integrità del tessuto economico sociale abruzzese. Non fu un compito facile quello di riscattare la nostra regione: maramaldi? Truffaldini? Maneggioni? Agli occhi tetragoni degli uffici Ue, sui quali, probabilmente non è mai andata via una sfumatura un po’ obliqua nei nostri confronti, che avrà ripreso vigore oggi, con questo nuovo scandalo. Cosa potrà accadere nessuno può dirlo, a parte la messa

in discussione del coordinamento abruzzese del programma di cooperazione transfrontaliero adriatico. Certo è che dallo stesso Ministero per la Coesione territoriale è arrivata una telefonata preoccupata al presidente Chiodi per le gravi ripercussioni dello scandalo per le centinaia e centinaia di progetti tra i Paesi che circondano l’Adriatico. Oggi, come all’indomani dello scandalo Pop, dovremmo assistere ad una energica ed autorevole presa di posizione del Governo regionale per salvaguardare anzitutto la stessa struttura amministrativa regionale, che rischia di essere trascinata tutta nel vortice di una generalizzata opacità dell’apparato tecnico; quindi avviare subito con Bruxelles e il Governo nazionale una seria attività di ricucitura. Il rischio che corriamo è davvero grave, in una condizione di pregiudizio sospeso nei nostri riguardi. Intanto è giusto anche interrogarci su una reale capacità di controllo di tutta la macchina amministrativa regionale e dei relativi intrecci. È il momento di analizzare non solo la matrice di una illegalità così tanto diffusa nella nostra regione e a così alti livelli. La crisi internazionale ci ha fatto toccare con mano che per una comunità il bene più prezioso è la sua credibilità. Sarà difficile, se non impossibile, uscire dalla crisi, così come avviare, seriamente, la ricostruzione dell’Aquila senza allontanare i sospetti che aleggiano su un Abruzzo corrotto e corruttibile. La politica deve alzare la guardia al suo interno e capire che un atto di autocoscienza e di pulizia si impone. Un Abruzzo credibile è sicuramente un Abruzzo capace di riprendere a correre

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» di Francesco Fravolini

Le imprese subiscono la crisi economica Per comprendere meglio la situazione economica italiana ed europea analizziamo i dati contenuti nel Rapporto di Prometeia

L’

allarme del debito pubblico italiano mette in ginocchio l’economia del Paese. A preoccupare le imprese è l’assenza di un’adeguata crescita economica, poiché è indispensabile una sana politica industriale ed energetica per delineare il giusto percorso di rinascita. L’Italia è al centro dei rischi di una crisi mondiale che l’Europa, fulcro dello stato attuale della lunga crisi finanziaria, potrebbe innescare in astratto. È un compito molto difficile risalire la china, un passaggio oneroso a carico di famiglie, imprese e sistema bancario per ricostruire l’affidabilità della politica economica italiana. L’azione messa in campo dal governo

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guidato da Mario Monti è prolungata nel tempo, poiché le innovative e profonde “misure per lo sviluppo” maturano gli effetti positivi solo nel medio periodo. Il lento passo della crescita economica italiana, inferiore a quello europeo da un decennio a questa parte, si restringe ulteriormente a causa del fisco, dei maggiori oneri per interessi che si diffonderanno anche al settore privato, senza dimenticare il ciclo negativo degli investimenti in costruzioni per quanto riguarda la domanda interna. Il tasso di crescita è sicuramente ridotto poiché c’è un forte rallentamento della domanda estera. A comprendere meglio la situazione economica italiana ed europea sono i dati contenuti nel Rapporto di


Prometeia. Esaminiamo nel dettaglio le diverse realtà, compresi i fattori di criticità. Nel corso del 2012 il Pil italiano registra una lieve diminuzione dello 0.3 per cento. Tutto ciò è la conseguenza di due trimestri di caduta del Pil a cavallo tra il 2011 e il 2012. La ripresa successiva è molto lenta, inferiore all’1 per cento. Le imprese risentono delle difficoltà inerenti ai debiti sovrani europei. L’indeterminatezza del futuro, la perdita di valore di azioni e debito pubblico nei portafogli delle famiglie determinano la caduta dei consumi nel corso del 2012. Situazione differente per gli investimenti dove l’incertezza sulle decisioni dei consumatori rende più cauti i processi di investimento. Dal punto di vista del finanziamento delle imprese, le difficoltà dei debiti sovrani si manifestano con l’aumento del costo della raccolta per le aziende di credito, compresa la riduzione del valore del debito pubblico italiano nei bilanci delle banche. Sono due condizioni che tendono ad accrescere il costo dei prestiti e ad aumentare la selettività nella loro concessione. Nel 2012 il reddito disponibile delle famiglie in termini reali diminuisce per il quinto anno consecutivo. Le misure di correzione del disavanzo incidono prevalentemente sulla formazione di reddito disponibile delle famiglie, il quale diminuisce in termini reali nel corso del 2011 e del 2012, dopo una riduzione nei tre anni precedenti. Nel complesso dei cinque anni, al termine del 2012, il reddito disponibile delle famiglie si riduce in termini reali del 5.6 per cento, riportandosi al livello del 2000. Non incide solo l’aumento della pressione fiscale. La possibilità di evitare saldi negativi del commercio mondiale, segnatamente nelle nostre esportazioni, consente all’occupazione nell’industria in senso stretto di recuperare nel 2013 il sentiero di lenta ripresa che aveva intrapreso nel corso del 2011. Lo scenario internazionale subisce una correzione al ribasso. I segnali anticipatori del rallentamento della crescita americana trovano conferma nei dati più recenti. Come previsto, la Fed assume un atteggiamento permissivo che traduciamo in una stabilità prolungata del tasso di politica monetaria allo 0.25 per cento fino al 2014. La politica di bilancio tenta un’azione di sostegno fiscale all’attività produttiva, condizionata dalla possibilità di superare il veto del Congresso controllato dal Partito repubblicano. I Paesi emergenti subiscono gli effetti previsti dal rallentamento della crescita internazionale, e dalle politiche adottate per contenere gli effetti dell’espansione monetaria nei Paesi avanzati. Il rallentamento più manifesto è in Brasile, mentre il paese dei Bric meno toccato allo stato attuale è l’India.

Per la Cina rimangono latenti le preoccupazioni per un eventuale brusco arresto della crescita cui non potrebbe corrispondere un sostegno fiscale analogo a quello del 2009. Tutto si traduce nel rallentamento della crescita del Pil mondiale dal 5.1 per cento del 2010 al 3.6 del 2011, con un leggero successivo rallentamento al 3.4 nel 2012. La reazione del commercio mondiale produce un rallentamento dal 15.4 al 6.9 per cento per Il presidente del Consiglio Mario Monti

portarsi al tasso del 4.8 per cento nel corso del 2012. La discesa del tasso di inflazione europeo è una previsione condivisa che accompagna i primi segni di forte rallentamento e, in alcuni casi, di recessione delle economie europee. Queste osservazioni, congiuntamente all’evoluzione della crisi dei debiti sovrani, rendono possibile la riduzione a opera della Bce del tasso di interesse di riferimento. È una misura di politica monetaria prontamente adottata da Mario Draghi, presidente dell’Istituto di credito europeo. Ma c’è una buona parte di analisti economici pronta a stimare un nuovo taglio dei tassi di riferimento allo 0,50%, durante la prima parte del 2012. Nella condizione di non ulteriore drammatizzazione della crisi, la previsione di Prometeia vede il tasso di riferimento fermo, per i successivi due anni e mezzo, all’1 per cento. Dopo la prima fase della crisi che trova il proprio fulcro negli Stati Uniti, le insufficienze istituzionali europee e la loro cattiva gestione aprono un nuovo fronte della crisi in Europa. Ancora una volta il “disastro” finanziario sembra imminente. La previsione di Prometeia di una recessione in atto nei Paesi del Mediterraneo si traduce in una crescita zero dell’economia europea per il 2012, combinata con un rallentamento prolungato della crescita americana. Ma non è una recessione vera e propria bensì un rallentamento contenuto dei Paesi emergenti

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» di Denia Di Giacomo

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foto concesse dall’assessorato al Turismo della Provincia di Pescara

Dalla montagna al mare in soli 40 minuti È il tempo medio che si impiega nella provincia di Pescara per raggiungere la montagna partendo da altitudine zero. Su questa forza, punta l’assessorato provinciale al Turismo capitanato da Aurelio Cilli. Raccontiamo i suoi progetti sul turismo e le prospettive del nostro territorio

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ontagne a portata di mare”, è questo il nuovo slogan scelto dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Pescara, un assessorato che ormai da due anni cerca di sviluppare un sistema globale di referenze strutturando il turismo come se fosse una rete a maglie strette dove ogni filo deve essere fortemente connesso con gli altri seppure riesca a seguire un proprio percorso ben

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strutturato e indipendente. Questo è il modus operandi di Aurelio Cilli, assessore al Turismo della Provincia di Pescara. Nell’anno appena trascorso gli arrivi nella provincia di Pescara hanno segnato un + 7,4 per cento, nel periodo da maggio ad agosto, rispetto alle altre province abruzzesi. Un dato molto incoraggiante dunque, ma ancora troppo basso, se si pensa al fatto che il numero riguarda soprattutto le aree costiere e non le zone interne.


Allora è necessario esportare un’immagine dell’Abruzzo che sia completa e che raccolga le potenzialità regionali dal mare alla montagna. L’Abruzzo intero, al di là di ogni campanilismo territoriale, deve entrare a far parte di quel ventaglio di scelte offerto dai maggiori tour operator proponendosi con un’organizzazione completa e affidabile. Per fare questo bisogna ripartire dalle basi coinvolgendo tutti i protagonisti del settore e in particolare creando condivisione negli obiettivi. E’ questa la lungimirante strategia dell’Assessorato al Turismo della Provincia D’Annunziana sotto la guida di Aurelio Cilli. Ed è stato questo il motore trainante dell’incontro “Sinergie per crescere insieme” che si è svolto a Montesilvano lo scorso dicembre. “Promuovere un tavolo permanente sul turismo, per valorizzare le eccellenze naturali, ambientali e culturali della provincia di Pescara, senza disperdere risorse economiche come avveniva in passato. Coinvolgere, quindi, i Comuni e le associazioni di categoria, sia sui singoli progetti che sulle strategie da seguire nel 2012”. Questa è stata la proposta lanciata dall’assessore Cilli, una proposta che ha visto la numerosa partecipazione di molti Comuni, operatori e addetti ai lavori, anche se, ribadisce Cilli: «Mi aspetto di più da tutti, soprattutto dai tour operator, che dovrebbero essere i primi a sostenere le politiche sul turismo e a partecipare attivamente a tutte le iniziative volte in tal senso». Nel corso di “Sinergie per crescere insieme” sono state presentate numerose novità, tra le quali un video promozionale dal titolo “Montagne a portata di mare”, relativo alla provincia di Pescara e contenente tutte le sue molteplici peculiarità e il nuovo sito internet che è stato illustrato nei suoi contenuti dal dirigente del Servizio Turismo, Sport e Lavoro, Tommaso Di Rino, con il supporto di Franca Terra, responsabile del servizio Turismo. Strategico, inoltre, è stato il lavoro svolto dalla commissione provinciale Turismo, presieduta da Ettore Pirro. All’iniziativa hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, l’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio, e il vice presidente della giunta regionale, Alfredo Castiglione, con delega alle Attività produttive. «La Provincia di Pescara –ha spiegato l’assessore Aurelio Cilli- grazie alla collaborazione con la Regione Abruzzo, ha avviato un programma di interventi per il rilancio dell’economia turistica dei comuni montani. Con l’iniziativa “Montagne a portata di mare”, l’amministrazione ha investito oltre centomila euro in 21 comuni. I fondi sono quelli del POR-FESR Abruzzo 20072013. L’obiettivo del progetto – ha proseguito - è

PASSIAMO AL CONCRETO… Queste sono solo alcune delle iniziative più importanti messe in campo dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Pescara.

Nasce l’ippovia

Da un Protocollo d’Intesa per l’attività di equiturismo e di vigilanza ambientale nasce il progetto dell’Ippovia. Al progetto partecipano ben 20 comuni della provincia pescarese, la Provincia di Pescara, il Corpo Forestale dello Stato, il Comando regionale, la Regione Abruzzo, il Parco Nazionale G. Sasso Monti della Laga, la Riserva Regionale del lago di Penne, il Comitato Regionale della Federazione Italiana Sport Equestri nella persona di Franco Recchia e l’Associazione Giacche Verdi Abruzzo Onlus della Federazione Italiana Giacche Verdi nella persona di Luigi Di Massimo. Si tratta della realizzazione di percorsi adatti al turismo equestre, turismo accessibile, trekking, mountain bike e palestra da endurance. È una fondamentale evoluzione nell’offerta turistica abruzzese, che vede il suo futuro soprattutto proiettato verso l’ecoturismo, una delle tendenze più forti dei nostri tempi e verso il turismo sportivo, spesso rientrante appieno nel primo. Nei mercati internazionali l’ecoturismo cresce dal 10 al 12 per cento l’anno, registrando l’incremento più elevato del settore. Il protocollo prevede la realizzazione di un sentiero turistico e sportivo, che, da Montesilvano, risalendo i fiumi Saline e Tavo, raggiunga la Riserva Naturale “Lago di Penne”. Da qui, il sentiero, secondo il progetto, si collegherà alle località montane e turistiche di Rigopiano e Voltigno attraverso le colline vestine. A sua volta, da questi centri, il sentiero si snoderà in direzione dei fiumi Nora e Cigno, fino a raggiungere, a valle, il fiume Pescara. Prossimo obiettivo dell’assessore provinciale Cilli è completare l’anello, collegandolo alla pista ciclabile che affianca il fiume, sino a raggiungere il mare. Dal capoluogo adriatico, infine, si tornerà a Montesilvano.

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Bacino sciistico piana del Voltigno

Nel Parco Nazionale G. Sasso Monti della Laga, sull’Altopiano del Voltigno, nel Comune di Villa Celiera, stanno finalmente allestendo un punto di informazioni e servizi turistici. Sarà un casotto di 30 metri quadrati all’interno del quale i visitatori potranno accedere a tutte le informazioni e i servizi disponibili, per valorizzare e rendere più fruibile una delle aree più apprezzate della nostra regione. Il punto informativo nasce in seguito ad un Protocollo d’Intesa tra i Comuni di Civitella Casanova, Carpineto sulla Nora, Villa Celiera e Brittoli, tutti in provincia di Pescara, il Parco Nazionale Del Gran Sasso e Monti della Laga, tre comuni della Provincia dell’Aquila, ovvero Ofena, Villa Santa Lucia e Castel del Monte e naturalmente la Provincia di Pescara. Un progetto, da poco avviato, prevede anche il monitoraggio dell’Altopiano circa la presenza di grotte sotterranee di interesse turistico affidato ad un gruppo di speleologi. Obiettivo di questa programmazione è valorizzare il territorio ma anche creare attività produttive e quindi occupazione e servizi turistici.

L’Abruzzo avrà un solo skypass?

È l’ambizioso progetto che le Province di Pescara e Chieti, in stretta collaborazione con i Comuni di Rapino, Pretoro, Serramonacesca, Lettomanoppello e Roccamorice vorrebbero realizzare nel più breve tempo possibile. Per il comprensorio, grazie all’interessamento della Regione Abruzzo, è stato programmato un intervento di circa 5 milioni di euro (Fondi Fas) per realizzare l’impianto sciistico di collegamento tra le aree di Passo Lanciano e Mammarosa. Obiettivo futuro dell’assessore Cilli e del consigliere regionale Emilio Nasuti è quello di regalare al turista che viene in Abruzzo la possibilità di sciare in qualsiasi comprensorio utilizzando sempre lo stesso skypass.

Ironman e Pescara, un sodalizio perfetto

Il turismo sportivo cresce di anno in anno e Ironman, il famoso Triathlon che nel 2011 si è svolto con successo a Pescara grazie alla forte volontà dell’Assessorato al Turismo e

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Da sinistra: Mauro Di Dalmazio, Nazario Pagano, Guerino Testa e Aurelio Cilli

Tommaso Di Rino direttore del Servizio Turismo Sport e Lavoro

del presidente Testa, riconferma anche per il 2012 la sua presenza nel capoluogo adriatico. Il prossimo Ironman si svolgerà il 10 giugno e le iscrizioni sono già aperte, lo scorso anno hanno partecipato ben 1490 atleti provenienti da 44 nazioni, un successo strepitoso. La manifestazione internazionale ha abbracciato – durante il percorso ciclistico – ben 14 comuni del pescarese.

Children Card, i bambini viaggiano gratis

L’idea nasce dal Comune di Montesilvano, ma l’assessore Cilli vuole adottarla ed estenderla a tutta la provincia di Pescara. Si tratta della children card, la tessera che permetterebbe ai bambini fino ai 7 anni d’età di soggiornare gratuitamente in tutte le strutture alberghiere aderenti. Una grande spinta a venire in Abruzzo per le giovani famiglie con figli al seguito.


Il bacino sciistico “Piana del Voltigno”

quello di valorizzare i borghi del pescarese e portarli all’attenzione del grande pubblico, facendoli scoprire anche attraverso il web. Occorre avere idee chiare e precise, poiché le risorse sono poche, e procedere in base a quel concetto di utilità che come Provincia stiamo cercando di portare avanti in ogni settore». “Sinergie per crescere insieme” è un punto di partenza, un meeting che ha voluto presentare il tavolo di lavo-

ro con i suoi protagonisti, gli strumenti ci sono, sono stati resi noti, ora bisogna rimboccarsi le maniche. Di seguito una breve intervista all’assessore Cilli, per comprendere meglio le sue strategie di lavoro e le prospettive del settore turismo. Info: www.turismo.provincia.pescara.it

Il manifesto con il nuovo slogan: “Montagne a portata di Mare”

Intervista ad Aurelio Cilli

assessore al Turismo della Provincia di Pescara

Nell’ambito di sua competenza, qual è la criticità maggiore nella provincia di Pescara e in Abruzzo in generale? «Dall’inizio della mia attività nell’assessorato, ho riscontrato una forte mancanza di coesione d’intenti, sia da parte degli Enti locali che dei tour operator, soprattutto quelli che dovrebbero occuparsi dell’incoming. Il campanilismo non giova a nessuno e anzi danneggia l’intera regione

costringendoci e rimanere nel limbo delle opportunità mancate. La nostra è una regione meravigliosa e la provincia di Pescara ne è l’esempio più completo, ma purtroppo, non siamo riusciti ad entrare a pieno titolo tra le migliori mete italiane, questo per una grave mancanza di servizi e di informazioni. E’ la carenza dei servizi che ci rende poco appetibili, il turista ha bisogno di essere guidato, di avere dinnanzi a sé opportunità ben chiare e informazioni precise e attendibili» Come risolvere queste problematiche? «Con l’impegno e il lavoro di tutti. La politica non può fare tutto da sola, ma può predisporre gli

strumenti più adatti mettendoli a disposizione di coloro che realmente, sul campo, lavorano nel turismo. Io sto cercando di fare il possibile per creare informazione e servizi, per predisporre tavoli tecnici che accolgano tutti, dai tour operator alle associazioni di categoria e anche tavoli di lavoro trasversali. C’è bisogno di fare un discorso completo sullo sviluppo evitando di concentrarsi solo su determinate aree. Anche le aree montane della provincia vanno assolutamente sostenute con delle proficue politiche legate al turismo, dare economia e sviluppo a queste zone significa popolarle, creare opportunità per tutti coinvolgendo anche altri settori dell’economia»

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in copertina

MIRKO DI FEBO responsabile installazione e manutenzione

» di Eleonora Lopes

FABIO SCIARRA responsabile tecnico

LIFTED ASCENSORI

ALLA VOSTRA ALTEZZA. SEMPRE Crescita costante, raggiungimento dell’eccellenza e vicinanza al cliente, questa la filosofia aziendale della Lifted, l’azienda teatina fondata dalla famiglia Sborgia

LUCIANO SBORGIA fondatore Sborgia Ascensori

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» foto di Pietro Ferrante


GIANLUCA IARUSSI marketing and sales manager

ALESSANDRO SBORGIA amministratore Sborgia Ascensori e socio fondatore di Lifted

MARCELLO DI PRINZIO responsabile finanziario

DANIELA IARUSSI responsabile area amministrativa

RICCARDO SBORGIA responsabile logistica e coordinatore della squadra tecnici installatori

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in copertina

C

ompetenza  e  professionalità  nell’ambito dell’ascensoristica, una partnership di successo con un colosso del settore e grande gioco di squadra tra i collaboratori, queste sono le carte vincenti della Lifted srl, l’azienda capitanata dalla famiglia Sborgia. La Lifted s.r.l. viene fondata nel marzo 2008 da un gruppo di imprenditori con una lunga esperienza nel settore ascensoristico. Nel 2010 l’azienda entra nella famiglia della Sborgia Ascensori s.r.l. che trasferisce alla Lifted s.r.l. tutto il know-how sviluppato in 50 anni di esperienza nel settore con l’obiettivo di approfondire, espandere ed innovare il settore. Il ventaglio di servizi offerto è ampio, e comprende: installazione ascensori, homelift, piattaforme elevatrici, montacarichi, montauto, servoscala e scale mobili; realizzazione di vani corsa con strutture metalliche (interne ed esterne); assistenza tecnica sugli impianti in esercizio, interventi straordinari, modifiche ed adeguamenti alle nuove normative; interventi di ammodernamento parziale o totale di impianti ascensori e la realizzazione e fornitura di componenti ad altre aziende del settore. A questi servizi se ne aggiungono altri derivanti, in particolar modo, dall’importante partnership siglata con la GMV Martini Spa di Pero vicino Milano, multinazionale italiana leader nel mercato ascensoristico e prima azienda ad aver applicato con successo negli anni ‘60 e ’70 la tecnologia oleodinamica sviluppandola fino ad arrivare oggi a produrre i famosi ascensori Fluitronic (impianti oleodinamici a gestione elettronica). Lifted gode infatti del doppio ruolo di dealer in Abruzzo ed agenzia di vendita in Lazio e in Abruzzo, per impianti completi e componenti. Hanno scelto la professionalità targata Lifted prestigiose aziende multi-

Alcuni dei collaboratori

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nazionali, banche ed enti pubblici. Il personale della Lifted è composto da tecnici dedicati alle attività di installazione impianti, alla loro riparazione e manutenzione ed a tutto ciò che Lifted è in grado di offrire alla propria clientela sempre al massimo livello sul mercato.

A coordinamento di tutte queste attività e a garanzia della qualità ci sono Alessandro Sborgia, amministratore unico della Sborgia Ascensori e socio fondatore di Lifted s.r.l. ed il fratello Riccardo. Lifted Srl, azienda con sede nella zona industriale Salvaiez-

Ciascun tecnico è munito di un mezzo aziendale attrezzato, grazie ad un parco mezzi vario e di qualità. Nello specifico, il team è composto da: addetti alle attività di amministrazione e credit management, responsabili finanza e controllo di gestione, ingegneri tecnici per la progettazione e lo sviluppo nuovi prodotti, sales manager, responsabile per la gestione del portafoglio clienti ed il business development con particolare focus su strutture condominiali, sales e marketing manager, responsabile per il business development con focus sui nuovi impianti e sulla vendita di impianti completi area Abruzzo e Lazio e sul brand management. Un’azienda dunque di indubbia e riconosciuta competenza ed affidabilità, capace con la propria squadra di soddisfare qualsiasi domanda di mercato a qualsiasi livello.

zi di Chieti, vanta prestigiose certificazioni: ISO 9001:2008, Abilitazione D.M. 37/2008 (ex L. 46/90), Certificato di Qualità ISO 9001:2000, Certificato di Gestione Ambientale ISO 14001:2004, Certificato per collaudo diretto impianti ascensori: 95/16CE Modulo H (All. XIII) e Attestazione SOA (categoria OS4) per l’esecuzione di Lavori Pubblici. Da tempo, si avvale anche dell’e-commerce per lo sviluppo del proprio business, attraverso la piattaforma www.granbuy. com. Ma utilizza anche Facebook, LinkedIn, Skype, strumenti di comunicazione oggi indispensabili per raggiungere altri player del mercato oltre che clienti già fidelizzati, prospect e suspect. Una visione, quindi, estremamente coerente con il mercato moderno, un’azienda tesa a cavalcare dinamiche “glocal thinking”: forte presenza sul territorio e slancio verso il mercato globale.

Una veduta dell’interno della sede

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in copertina

LUCIANO SBORGIA fondatore Sborgia Ascensori

ALESSANDRO SBORGIA amministratore Sborgia Ascensori e socio fondatore di Lifted

RICCARDO SBORGIA responsabile logistica e coordinatore della squadra tecnici installatori

DANIELA IARUSSI responsabile area amministrativa

a tu per tu con il Team di Lifted Come avete incominciato a lavorare in questo settore? Alessandro: «Mio padre faceva l’ascensorista, dopo diversi anni di esperienza, decise di mettersi in proprio e fondare una società. Io inizio a compiere i miei primi passi in quest’azienda, e nel 2001 io e mio padre, decidiamo di fondare la Sborgia Ascensori srl. Questa ancora oggi resta una realtà di stampo artigianale, molto radicata nel territorio che punta ad essere vicina al cliente in ogni sua esigenza. Da qualche anno, anche mio fratello Riccardo è entrato in azienda, e grazie agli insegnamenti e ai valori che ci ha trasmesso nostro padre, siamo riusciti a crescere e ad appassionarci a questo lavoro». E la Lifted quando e come nasce? Alessandro: «Avendo alle spalle una solida tradizione famigliare, con la spinta di nostro padre, nel 2008 insieme a due soci, che erano in realtà due nostri competitor, fondiamo

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la Lifted. Ma la vera storia inizia nel 2010 quando io e Riccardo insieme a Mirko Di Febo decidiamo di rilevarla da soli con l’obiettivo di allargarci sul mercato nazionale». Quali servizi fornite nello specifico ai vostri clienti? «Grazie all’esperienza maturata e al lavoro sul campo, abbiamo interpretato nel tempo le esigenze di un mercato in continua evoluzione, operando con ottimi risultati nella realizzazione, progettazione, installazione, assistenza e modernizzazione di ascensori, montacarichi, servoscala e scale mobili. Ma il nostro valore aggiunto rispetto ai nostri competitor è sicuramente la flessibilità; tutti noi siamo disponibili verso il cliente 7 giorni su 7 cercando di soddisfare ogni sua singola esigenza e di seguirlo in tutte le fasi, dall’installazione, al problem solving, fino ad arrivare alla tempestività dell’intervento. Una costante e minuziosa ricerca anche del dettaglio, ci porta a rispondere ad ogni minima richiesta

del cliente. Il tutto con un prodotto di altissima qualità. Qual è il punto di forza della vostra azienda? «Senza dubbio le risorse umane, il nostro più grande investimento. Ci riteniamo una grande famiglia, un gruppo affiatato di amici che ama il proprio lavoro e credeteci, non è una frase fatta. Ovviamente il guadagno è importante, ma va di pari passo con la nostra voglia di lavorare insieme, di crescere, di motivarci l’un l’altro e di fare squadra. Il team è composto da ragazzi molto giovani, ma anche competenti e umanamente validi. Il successo di un’azienda è sempre merito di un gruppo e mai di un singolo e la crescita esponenziale di Lifted ne è un esempio concreto». Raccontateci la vostra partnership con il colosso milanese GMV… «La GMV Martini Spa di Pero vicino Milano, è una multinazionale italiana leader nel mercato ascensoristico


GIANLUCA IARUSSI marketing and sales manager

FABIO SCIARRA responsabile tecnico

MIRKO DI FEBO responsabile installazione e manutenzione

e prima azienda ad aver applicato con successo negli anni ‘60 e ’70 la tecnologia oleodinamica sviluppandola fino ad arrivare oggi a produrre i famosi ascensori Fluitronic, impianti oleodinamici a gestione elettronica. Negli anni si è consolidato un rapporto di stima e fiducia; Lifted gode del doppio ruolo di dealer in Abruzzo ed agenzia di vendita in Lazio e in Abruzzo, per impianti completi e componenti. Operare con un colosso del settore è per noi fondamentale per fornire ai nostri clienti una vasta gamma di prodotti di altissima qualità 100% made in Italy». Oggi l’ascensore come è considerato dai privati? «Forse non tutti sanno che l’Italia è il Paese con più ascensori al mondo. In passato l’ascensore era considerato un bene di lusso, oggi non è più così perché se ne è evoluto l’utilizzo. È cresciuto il numero di persone che scelgono di installarlo internamente alla propria abitazione. E questo anche perché il costo, rispetto a

MARCELLO DI PRINZIO responsabile finanziario

15, 20 anni fa, si è abbassato di molto. Ovviamente la tecnologia e l’innovazione in questo settore sono fondamentali, oggi gli ascensori oltre ad essere dei prodotti super tecnologici sono anche dei pezzi di design strepitosi». Progetti futuri per questa giovane ma consolidata azienda? «Nonostante questo difficile momento economico, e nonostante noi operiamo molto con il settore dell’edilizia che sta attraversando una fase piuttosto critica, dobbiamo ammettere che siamo soddisfatti dei nostri risultati. Siamo riusciti ad ottenere nel 2011 una crescita del fatturato del 30% ed anche i contratti sono aumentati. Lifted attraverso Sborgia è sempre più radicata nel territorio, e grazie alla partnership con GMV invece si sta sviluppando in altre regioni italiane. La nostra mission è rafforzarci sempre di più in Abruzzo e crescere a livello nazionale offrendo sempre al cliente un servizio eccellente»

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incarichi&carriere

SANDRO POLIDORO AL VERTICE DELLA COLDIRETTI CHIETI

È Sandro Polidoro il nuovo presidente della Federazione Provinciale Coldiretti Chieti. L’impren-

ditore agricolo è stato eletto dall’assemblea provinciale dell’organizzazione professionale alla presenza del presidente regionale Domenico Pasetti, del direttore regionale Simone Ciampoli e del direttore provinciale Giordano Nasini. Sandro Polidoro, 45 anni di Ortona, conduce un’azienda ad indirizzo ortofrutticolo-vitivinicolo ed era già nel consiglio provinciale. La sua elezione conclude il processo di rinnovo degli organi sociali di Coldiretti Chieti, iniziato a novembre e portato a compimento con il rinnovo del consiglio direttivo composto da: Domenico Melchiorre, Ferdinando D’Onofrio, Pantaleone Paolucci, Domenico Pasetti, Antonio Petrongolo, Giuseppe Pietropaolo, Nicola Salomone, Giovanni Scè, Tommaso Tortella. Rinnovato anche il consiglio dei revisori dei conti costituito da: Marino Pietro Raffaello, Luciano Manzi, Luigi Pomilio. Aderenza al progetto confederale di filiera agricola italiana, tutela e valorizzazione della realtà agricola provinciale e rapporto con il consumatore sono gli elementi che caratterizzeranno la nuova dirigenza. «La realtà agricola è una componente fondamentale del territorio chietino, pertanto va incentivata, tutelata e difesa per realizzare uno sviluppo armonico, effettivo e duraturo di tutta l’economia provinciale» ha detto Polidoro subito dopo l’elezione «Oltre al comparto vitivinicolo, che è certamente uno dei settori più rappresentativi dell’agricoltura, non si può assolutamente sottovalutare l’importanza degli altri comparti quali la zootecnia nelle zone interne, la cerealicoltura, l’ortofrutticoltura nelle zone litoranee e l’olivicoltura in collina. Un territorio che, particolarmente variegato, ha grandi potenzialità che vanno sempre più valorizzate e sostenute con azioni sinergiche e funzionali».

CONFINDUSTRIA L’AQUILA HA UN NUOVO CON-DIRETTORE: CARLO IMPERATORE

Dal 1° gennaio scorso Carlo Imperatore, già vice-direttore di Confindustria L’Aquila da qualche anno, ha assunto l’incarico di con-direttore dell’Associazione. Imperatore ha quarantadue anni, laureato in Giurisprudenza e con una pluriennale esperienza nel campo del Diritto e delle Relazioni Sindacali, con due specializzazioni presso l’Università L.U.I.S.S. di Roma e l’Università di Teramo, nonchè un corso di perfezionamento in Economia del Lavoro e Relazioni Industriali in Italia e all’Estero. Ha insegnato Diritto del Lavoro e Relazioni Industriali presso l’Università dell’Aquila. La nomina arriva al termine di un percorso di affiancamento al direttore Antonio Cappelli, «Si tratta di un riconoscimento professionale importante per me - ha dichiarato Imperatore - Le difficoltà economiche nazionali sono nella nostra provincia ancora più accentuate, è quindi necessaria una maggiore coesione politicoimprenditoriale che vedrà l’Associazione impegnata sempre al fianco delle aziende. Il primo obiettivo ora è infatti consolidare una Confindustria virtuosa nei comportamenti e nelle azioni a tutela delle Imprese del territorio che oggi più che mai hanno necessità della nostra assistenza e rappresentanza».

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incarichi&carriere

IL CONSORZIO ABRUZZO RELAX ELEGGE NUOVO PRESIDENTE GUSTAVO COLELLI

Gli albergatori abruzzesi sono in piena stagione invernale 2011-2012. Le nevicate delle ultime ore,

accompagnate dai cannoni sparaneve, consentiranno infatti la fruizione di una parte importante delle di piste di sci alpino e di fondo nelle 25 località sciistiche dell’Appennino abruzzese. «Le strutture ricettive delle stazioni sciistiche abruzzesi sono pronte» - spiega Gustavo Colelli, albergatore di Campo di Giove eletto di recente presidente di Abruzzo Relax, il primo consorzio di albergatori d’Abruzzo nato nel 2000 in seno ad Assoturismo-Confesercenti, «La professionalità delle nostre strutture consentirà di far vivere le vacanze invernali nella migliore atmosfera, in attesa della stagione delle settimane bianche per la quale stiamo preparando azioni di marketing specifiche nei mercati di prossimità. Bisogna sostenere con forza le opportunità che la montagna abruzzese offre durante tutto l’anno. Chiederemo al più presto un incontro con l’assessore al turismo Mauro Di Dalmazio perché si torni ad un comarketing produttivo». Sarà una delle prime azioni del nuovo gruppo dirigente del consorzio Abruzzo Relax, la cui assemblea si è svolta nella sede regionale di Confesercenti alla presenza del direttore regionale Enzo Giammarino e del presidente di Assoturismo-Confesercenti Daniele Zunica, che finora ha guidato anche il consorzio. L’assemblea dei soci ha eletto anche il nuovo consiglio d’amministrazione di Abruzzo Relax: Gustavo Colelli (Hotel Abruzzo, Campo di Giove) sarà affiancato da Raffaele Siciliano (Park Hotel, Ovindoli), Antonella Del Castello (Grande Albergo, Roccaraso), Domenico Della Penna (Hotel Levante, Fossacesia), Orazio Serra (Hotel Katia, Ortona), Rinaldo Finamore (Hotel Sporting, Casalbordino), Fiona Cialone (Hotel Excelsior, Vasto).

LUCIO SABATINI ALLA GUIDA DI APIEDIL ABRUZZO ANCHE NEL 2012

L’Architetto Lucio Sabatini è stato riconfermato presidente di APIEDIL ABRUZZO, Collegio

Costruttori Edili ed Affini d’Abruzzo, aderente al “sistema CONFAPI”, operante dal 1977 come associazione volontaria tra imprenditori senza scopo di lucro, per la salvaguardia e la tutela degli interessi professionali delle piccole e medie imprese edili ed affini associate, per lo sviluppo, il progresso e la qualificazione tecnico-professionale delle stesse. «Il Collegio è costituito da circa 400 piccole e medie industrie edili ed affini, - ricorda il presidente Sabatini-, che occupano oltre 3.500 addetti in diversi settori, spaziando dall’edilizia privata a quella pubblica, dal settore lapideo ai manufatti in cemento, fino agli impianti tecnologici». “La filosofia operativa che ispira ogni attività del Collegio è quella di affiancarsi alle scelte delle imprese per affrontare con successo le sfide competitive e le opportunità di un mercato sempre più complesso”, questo recita il “motto” dell’APIEDIL ABRUZZO, e questa è la “filosofia” che il presidente Lucio Sabatini ha dato come impronta nel suo mandato.

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incarichi&carriere

È SALVATORE IMMORDINO IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DI BANCA DELL’ADRIATICO

La Banca dell’Adriatico ha il suo nuovo direttore generale: è Salvatore Immordino, 59 anni spo-

sato con due figli. Ha sviluppato la sua esperienza professionale interamente all’interno del Gruppo Intesa Sanpaolo con diversi incarichi di responsabilità nella rete commerciale della banca, dove ha ricoperto ruoli direttivi sempre più rilevanti fino ad assumere la guida ed il coordinamento di reti territoriali di sportelli. L’ultimo incarico ricoperto è stato quello di responsabile dell’Area Sicilia di Inteasa Sanpaolo. Le decisioni sono state prese dal consiglio d’amministrazione di Banca dell’Adriatico presieduto da Giandomenico Di Sante. Il nuovo direttore generale sostituisce nell’incarico Dario Pilla che lascia la banca. Inoltre entra nel consiglio d’amministrazione della banca Adriano Maestri nonché direttore regionale per Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise. Maestri prende il posto di Giuseppe Feliziani ora passato ad altro incarico nella Divisione Banca dei Territori del Gruppo. Per Adriano Maestri si tratta di un ritorno poiché dal 2001 al 2005, come vice direttore vicario prima e poi come direttore generale, è stato alla guida di Banca dell’Adriatico. «Il nuovo direttore – ha dichiarato Giandomenico Di Sante, presidente di Banca dell’Adriatico – punterà a rafforzare il ruolo che Banca dell’Adriatico già oggi svolge come banca del territorio della dorsale adriatica, consolidando il radicamento nelle tre regioni Marche, Abruzzo e Molise e mantenendo la stretta vicinanza alle famiglie, al mondo delle imprese, soprattutto quelle medio-piccole, agli Enti locali ed alle associazioni, forte anche degli strumenti operativi e finanziari di un grande gruppo bancario internazionale come Intesa Sanpaolo. A Salvatore Immordino il nostro augurio e il pieno sostegno per l’importante impegno che l’attende».

LA TERCAS NOMINA IL SUO NUOVO DIRETTORE GENERALE: È DARIO PILLA EX DIRIGENTE INTESA SANPAOLO

È Dario Pilla il nuovo nuovo direttore generale della Banca Tercas. A nominarlo il consiglio

d’amministrazione della banca di corso San Giorgio, presieduto dall’avvocato Lino Nisii. La carica di Pilla inizierà nel prossimo mese di febbraio; il nuovo direttore 51 anni, sposato con due figli viene da Pavia, ed è un ex dirigente di Intesa San Paolo nonché ex direttore generale di Banca dell’Adriatico. L’avventura da direttore generale proprio in quest’ultima iniziò a gennaio 2011; oggi, a distanza di un anno Dario Pilla passa a Banca Tercas prendendo il posto di Francesco Corneli, il quale a sua volta a ottobre era subentrato come reggente all’ex dg Antonio Di Matteo. Proprio Antonio Di Matteo era ritenuto il manager della svolta di Tercas, cioè dell’acquisto di Caripe e di almeno un altro paio di grandi progetti che avrebbero portato la banca teramana sempre più in alto. L’esperienza di Pilla nel gruppo Intesa Sanpaolo è durata circa dieci anni con incarichi di responsabilità nella rete commerciale della banca, quindi ruoli via via sempre più rilevanti, fino ad assumere la guida ed il coordinamento di reti territoriali di sportelli. L’ultimo incarico in ordine di tempo era stato quello di responsabile dell’area Milano città di Intesa Sanpaolo. Le prime parole del nuovo direttore generale: «Vogliamo essere il volano dell’economia e del territorio, mettendo in campo la profonda conoscenza della realtà locale insieme ai migliori strumenti che un grande gruppo è in grado di garantire».

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incarichi&carriere

PIERLUIGI PANUNZI AL VERTICE DEI GIOVANI IMPRENDITORI DELL’AQUILA

L’assemblea del gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria L’Aquila ha eletto all’unanimità

Pierluigi Panunzi alla carica di presidente, succede ad Alessandra Rossi. Classe 1972, Pierluigi Panunzi è amministratore unico e azionista di riferimento di P&B Auto Spa, concessionaria ufficiale marchi Mercedes-Benz, Smart e Subaru con sede ad Avezzano e L’Aquila. Imprenditore di prima generazione è ormai da molti anni consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria L’Aquila, dove dal 2007 ha ricoperto anche il ruolo di vice-presidente. Panunzi guiderà il movimento aquilano nel prossimo biennio 2012-2014. Tra i punti del suo programma leggiamo: rapporto L’Aquila-Teramo, creazione di giovani imprese, Patto per lo sviluppo, riforma del mercato del lavoro. Sarà affiancato da un consiglio direttivo così composto: Guido Arista, Quirino Crosta, Incoronata D’Amico, Simone Fioravanti, Francesco Gravina, Francesco La Vella, Marco Marinucci, Stefano Panella e Laura Tinari.

MARIO PALUMBO, NUOVO PRESIDENTE DI APIEDIL PESCARA-CHIETI

Mario Palumbo è il nuovo presidente di Apiedil Pescara-Chieti, Collegio costruttori Edili ed Affini delle pro-

vince di Pescara e Chieti, aderenti all’ANIEM e al “sistema CONFAPI”. È stato eletto durante lo scorso consiglio direttivo, ed il suo mandato presidenziale si svolgerà nel corso dei prossimi tre anni. La “squadra” di lavoro delle piccola e media impresa del settore edile di Pescara-Chieti è composta dai seguenti consiglieri: Mario Palumbo della Palumbo Marmi, in qualità di presidente, Giuseppe Di Pietro della Edilblu e Romolo Pozzi dell’Euredil sono i due vicepresidenti, Costantino Di Biase della Cogem, Giustino Di Donato di Area Legno D.D.L., Alessandro Fusilli della Comater, Eugenio Maccarone della Cogema, Andrea Marchegiani della Fervis, Lucio Marsili di Edilizia Marsili, Davide Savini della Savini Davide, Alvaro Tollis della Tol&Sa, in qualità di consiglieri. «L’obiettivo di questo “gruppo”, -ha dichiarato Palumbo- è innanzitutto quello di dare continuità all’attività sinora svolta dal precedente consiglio, con l’ambizione di aiutare le aziende di tutta la filiera in questo momento così “difficile”. L’input che vorrei dare alle altre associazioni datoriali più rappresentative dell’intero comparto edile, e a tutte le sigle sindacali del settore, è quello di istituire congiuntamente un “tavolo permanente” per discutere su alcuni temi “caldi”».

FABIO CORDISCHI ALLA GUIDA DEI GIOVANI IMPRENDITORI ARTIGIANI

I giovani imprenditori artigiani abruzzesi hanno un nuovo presidente: è stato eletto all’unanimità Fabio Cordischi, 34 anni, imprenditore edile, romano, ma residente all’Aquila da molti anni. Alla guida dei giovani imprenditori artigiani abruzzesi il neo presidente si prefigge nuovi obbiettivi e dichiara: «Dobbiamo promuovere l’imprenditoria giovanile in generale e rilanciare l’attività artigiana ponendo allo studio i problemi e la progettazione di nuovi scenari economici, sindacali e sociali attinenti ai giovani imprenditori artigiani».

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storie&persone

L di Mauro Di Cola foto concesse da Evangelista Liquori

Ascensina Evangelista

«Come Api, gruppo AgroAlimentare, stiamo predisponendo strumenti che permettano a tutte le nostre aziende associate di poter usufruire dell’esperienza maturata, in mercati di difficile penetrazione nel più puro spirito di sostegno associativo»

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a storia della Evangelista Liquori, azienda di cui Claudio Cosanni, Ascensina Evangelista e il loro figlio Marco sono titolari, è una vera e propria pietra miliare nel panorama dello sviluppo delle piccole imprese di nicchia nel corso del secolo scorso quando parliamo di eccellenze abruzzesi in campo enogastronomico. Il loro impegno nell’Api, associazione delle piccole e medie imprese di Pescara e Chieti, come presidente del gruppo AgroAlimentare, è invece un apporto quotidiano, votato allo sviluppo e alla valorizzazione delle potenzialità delle Pmi abruzzesi dell’intero comparto del “drink and food”. Lo aspetta quindi un triennio fitto di impegni per coordinare al meglio, con le istituzioni territoriali e locali ai vari livelli, le esigenze degli imprenditori, sia in Italia, ma soprattutto all’estero, per valorizzare con iniziative concertate e con la ricerca di interlocuzioni “mirate” i nostri prodotti. Evangelista Liquori è un’azienda a conduzione familiare, nata nel 1907 a Borrello (Chieti), un piccolo e centro montano in Abruzzo. Durante i lunghi e freddi inverni, il sindaco Antonio Evangelista che aveva una spiccata passione per l’alchimia, soleva prepararsi una “speciale bevanda” che scaldata al fuoco del camino, sprigionava un profumo così intenso ed inebriante da suscitare la curiosità del paese. Geloso di quella sua ricetta “segreta” tramandatagli dal padre, il sindaco soleva offrire la “speciale bevanda” e le richieste, sempre più insistenti lo spinsero a perfezionarla chiamandola “Punch Abruzzo”. Per la sua altissima qualità, il “Punch Abruzzo” ha, negli anni, conquistato diversi riconoscimenti, premi e medaglie d’oro. La formula segreta venne tramandata ai figli e nel 1983, il primogenito Felice Evangelista trasferì la ditta a Sambuceto, nella “cerniera” produttiva tra Pescara e Chieti, dove la terza e quarta generazione continuano a produrre fedelmente e con amore il “Punch Abruzzo”, sempre nel rispetto di quell’etica propria di Evangelista Liquori. Ma chi è Claudio Cosanni attuale presidente dell’Api? Diplomato all’Itis di Giulianova, appassionato di sassofono, comincia a frequentare il Conservatorio, insegnando educazione musicale nella scuola media. Il suo pallino, però, è il commercio, l’imprenditoria, così quando incontra Ascensina, abbraccia l’azienda Evangelista, cui ha sempre dedicato tutto se stesso. Oggi Cosanni, è l’amministratore dell’azienda e ha sempre affiancato nella produzione Felice Evangelista. Ormai è un esperto di liquori ed è sempre pronto a creare nuovi prodotti. Il figlio Marco lo segue con entusiasmo, a lui è dovuto il perfezionamento del Lychee. La moglie Ascensina Evangelista, che lavora soprattutto in Inghilterra, dove è soprannominata “Lady Limoncello”, fa conoscere e promuove i suoi liquori all’estero. Da qualche settimana, Cosanni ha una nuova mission, ovvero “traghettare” le piccole e medie imprese del comparto AgroAlimentare di Api Pescara-Chieti nel grande mare del mercato globale. Ma torniamo al mitico “Punch Abruzzo”. «Come digestivo, -rimarca con orgoglio Claudio Cosanni- è la piacevole conclusione di un buon pasto». Ricco, unico, irresistibile, diverse sono state le definizioni e gli apprezzamenti che nel corso degli anni sono stati dedicati ai prodotti di casa Evangelista Liquori, tra cui “Punch Abruzzo” oc-


Claudio Cosanni in compagnia di Ciro Immobile, centravanti del Pescara

EVA NGELISTA I

LIQUORI CHE GIRANO IL MONDO

A colloquio con Claudio Cosanni, appena eletto al vertice di Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare. Il neo presidente è titolare insieme alla moglie Ascensina e al figlio Marco della famosa azienda di liquori cupa un posto speciale, una sorta di biglietto da visita del “made in Abruzzo” in campo dei liquori tradizionali. La tradizione continua quindi, ma va avanti di pari passo con l’innovazione, infatti soprattutto nel Regno Unito, dopo svariati e severi test, i liquori Evangelista sono ora apprezzati per l’altissima qualità. «È un mercato molto difficile, -ricorda Ascensina Evangelista- in cui non è facile affermarsi. Per questo con alcuni componenti del Consiglio Direttivo di Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare, stiamo predisponendo strumenti che permettano a tutte le nostre aziende associate di poter usufruire dell’esperienza maturata, in mercati di difficile penetrazione, da parte di quelle aziende, come la nostra, che possono poi riversare ad altre aziende che si vogliono approcciare ai mercati esteri, nel più puro spirito di sostegno associativo». Da qui numerose richieste di prodotti nuovissimi, soprattutto nel mercato dei paesi anglosassoni. Eccone alcuni esempi: Lychee, Amaretto alla pera, Sambuca al Lychee, Peppermint e così via, sono prodotti destinati ad essere molto consumati all’estero. La ditta Evangelista produce inoltre speciali li-

quori promossi con successo da Harrods e che sono arrivati ad Hong Kong e Shangai. Alla luce di quanto esposto, quali sono le prospettive future per una azienda media in un comparto assai complesso, come quello dei liquori? «Il contratto ormai prossimo con due grosse aziende, una inglese e l’altra statunitense, entrambe innamorate del “Punch Abruzzo”, fanno si che la nostra azienda, -conclude Cosanni- possa essere più che competitiva, su diversi fronti del mercato globale»

Marco Cosanni, figlio di Claudio e Ascensina Evangelista

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storie&persone

U di Eleonora Lopes foto concesse da Fusion Salt

«Non potevo immaginare che una piastra di sale potesse avere così tante caratteristiche e funzioni. Per me è una materia viva»

Alcuni esempi di pietanze preparate sulle piastre di sale

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n’impresa rosa in tutti i sensi quella di Manuela Fusella, perché a gestirla è una donna e perché il suo core business ruota intorno al raffinatissimo sale rosa dell’Himalaya. Fusionsalt, il cui nome è anche un gioco di parole sul cognome (Fusella) della vulcanica Manuela, è una piccola realtà abruzzese nata circa 2 anni fa che si è prefissata di utilizzare il sale rosa, in diversi ambiti, da quello culinario a quello estetico con una ricerca continua in diversi paesi del mondo. Oggi Manuela ha ottenuto l’esclusiva, per la vendita delle sue piastre di sale, con una delle aziende agroalimentari più grandi d’Italia, Quartiglia SpA. «Quando ho incontrato Alessandro Quartiglia e Pasquale Pizzuti, -ci racconta- rispettivamente amministratore unico e direttore generale del Gruppo, si sono subito entusiasmati del progetto anche se era ancora allo stato embrionale. Per me è un orgoglio aver stretto una partnership con questo colosso del foodservice». Ma scopriamo come è nata l’idea di mettere su questa singolare azienda con le parole dell’imprenditrice. «Amo viaggiare e con mio marito Marco giriamo il mondo. Una sera stavamo cenando nel ristorante Morimoto a New York, e abbiamo notato con stupore, che cuocevano il pesce su una lastra rosa e capii in seguito che era fatta di sale rosa. Tornando a casa, poiché mi era rimasta questa curiosità, mio marito che ha un’azienda di marmi e ceramiche, mi riportò un mattone di sale rosa che aveva utilizzato per la realizzazione di una spa in un albergo per l’haloterapia, terapia naturale basata sull’inalazione di cloruro di sodio. E così, quasi per gioco, ho iniziato a sperimentare in cucina l’uso di questa piastra. Da questo strano episodio nasce la storia di Fusionsalt che commercializza piastre di sale per uso culinario». Dopo mesi di ricerce Fusella scopre che l’Himalaya è ricca di miniere di sale rosa e si mette subito in contatto con un imprenditore pakistano. «Il primo approccio non è stato affatto facile, -continua Manuela- i pakistani sono molto rigidi e diffidenti, ma pian piano, abbiamo acquistato fiducia l’uno dell’altro, ci siamo conosciuti di persona, e alla fine abbiamo consolidato un rapporto

La lavorazione delle piastre di sale


LA SIGNORA DEL SALE Parliamo di Manuela Fusella, titolare di Fusionsalt, l’azienda con sede a Moscufo che commercializza, in esclusiva partnership con il Gruppo Quartiglia, piastre di sale rosa provenienti dall’Himalaya

lavorativo solido e affidabile». Il sale rosa dell’Himalaya è un sale marino fossile e viene estratto a mano direttamente nelle miniere. Il particolare colore rosa dei suoi cristalli, deriva dall’alto contenuto di oligoelementi (ben 84 minerali diversi), a differenza del normale sale da cucina che è composto prevalentemente dal semplice cloruro di sodio. Per questa sua estrema ricchezza, viene usato anche in ambito estetico e curativo, ma la vera innovazione che Fusionsalt intende promuovere, è il suo impiego in cucina come piastra sulla quale realizzare piatti davvero unici, nel sapore e nella realizzazione. Molto delicato e fragrante, il sale dell’Himalaya è particolarmente indicato per carni pesce e verdure. La piastra ideata da questa giovane impresa è davvero polifunzionale: può essere utilizzata come piatto da portata (ad esempio per il sushi), può essere posizionata direttamente sul fuoco, o per la cottura a vista appoggiata sulla tavola (il calore persiste per diverso tempo), o addirittura anche per il barbecue. Attualmente Fusionsalt sta elaborando nuove

forme di piastre e anche oggetti per la tavola, rigorosamente di sale rosa e naturali al 100% come richiede la filosofia dell’azienda. E per il futuro cosa riserva l’azienda abruzzese? Manuela è un vulcano di idee e dopo il progetto di commercializzare la piastra di sale per un utilizzo culinario, si è inventata una linea di bellezza “Condimentidibellezza” dove oltre all’immancabile sale rosa, verrà utilizzato per la cura del corpo anche l’olio abruzzese, in questo caso proprio di Moscufo, il paese dove Manuela è nata (ce lo dice con fierezza) e nel quale c’è la sede di Fusionsalt. E ancora a breve avranno inizio dei corsi per l’utilizzo delle piastre presso Quartiglia, e anche altri corsi per gli appassionati di cucina organizzati dalla stessa Manuela e dalla signora Carla Iannetti. «In passato ho lavorato – ci dice con occhi che trasudano entusiasmo- per un’agenzia di comunicazione a San Marino. Oggi ho scoperto che adoro questo lavoro perché riesce a soddisfare le mie più grandi passioni, i viaggi e la cucina. Non potevo immaginare che una piastra di sale potesse avere così tante caratteristiche e funzioni. Per me è una materia viva e quando l’ho vista per la prima volta in Pakistan mentre la lavoravano gli operai, sono rimasta incantata». Dove è possibile acquistare questa piastra? «Ovviamente da Quartiglia, -conclude Fusella- oppure se volete deliziare il vostro palato, sappiate che chef del calibro di Niko Romito presso Reale Casadonna e Ristorante Beccaceci già la utilizzano nei loro menu. L’accurata selezione dei prodotti che proponiamo, ha messo l’azienda in condizioni di lavorare e collaborare con nomi blasonati della nostra tradizione culinaria»

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storie&persone

N di Riccardo Di Persio foto di Vincenzo Sulpizio

«Ho sempre creduto nel motto “l’unione fa la forza”, perché solo attivando sinergie e lavorando insieme con un obbiettivo comune, si possono portare a casa dei risultati importanti»

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el novembre scorso è stato eletto il nuovo presidente dell’Ance Associazione Nazionale Costruttori Edili Abruzzo, ed è già pronto a rivoluzionare la rinascita dell’edilizia locale; tutto questo ci conduce al nome di Antonio D’Intino imprenditore edile pescarese ex presidente del Formedil Pescara. Nato a Francavilla al Mare il 29 giugno 1960, sposato con due figli Jessica e Giuseppe, il neo presidente di Ance Abruzzo muove i suoi primi passi nel mondo dell’edilizia già dall’età di 14 anni, quando assieme a suo padre iniziava ad esplorare i primi cantieri di lavoro. Gli studi con il passare degli anni lo portano a diventare geometra e così nel 1991 nasce l’azienda di costruzioni Madis situata a Pescara. L’azienda di Antonio D’Intino è in piena espansione grazie alla qualità sempre più elevata del lavoro svolto e per la propensione all’innovazione tecnologica, pronta ad accrescere il livello di specializzazione accogliendo le richieste di mercato nel rispetto delle più recenti normative in materia. Infatti, nonostante il periodo di crisi, la Madis non ha avuto eccessive flessioni nel fatturato, restando sempre in linea con gli anni precedenti. Nel 2008 Antonio D’Intino arriva alla presidenza del Formedil ente di formazione e sicurezza nell’ambiente edilizio. La mission del Formedil è quella di avvicinare formazione e mondo del lavoro, offrendo l’opportunità di aggiornamento continuo legato alle esigenze sia delle imprese che dei lavoratori e garantendo ai suoi allievi una prospettiva occupazionale sicura, in un settore, quello delle costruzioni, che offre livelli retributivi più interessanti di altri e che oggi è strutturato con tecnologie e processi produttivi moderni ed industriali. Quattro anni bellissimi e ricchi di attività, ci racconta Antonio D’Intino: «Ogni cosa che ho fatto è stata possibile grazie al lavoro di tutto il consiglio direttivo e alla fattiva collaborazione della parte sindacale che si è fatta promotrice, in più di un’occasione, di attività volte a migliorare la situazione del nostro settore così duramente colpito dalla crisi che ci ha investiti negli ultimi due anni. Ho sempre creduto nel motto “l’unione fa la forza”, perché solo attivando sinergie e lavorando insieme con un obbiettivo comune, si possono portare a casa dei risultati importanti, ecco perché mi occorre ringraziare anche tutto lo staff del Formedil e le associazioni di categoria con cui si è lavorato davvero bene». Nel biennio 2009/2010 è stato istituito dal Formedil un servizio gratuito per la sicurezza, offerto alle imprese della provincia ed i risultati sono stati eccellenti: «Sono veramente soddisfatto; siamo riusciti ad effettuare oltre 1.000 visite nei cantieri edili del territorio, ed è un successo notevole ottenuto grazie alla professionalità dei nostri tecnici che hanno portato la cultura della sicurezza direttamente nei cantieri. In poche parole i tecnici del Formedil hanno effettuato delle visite non ispettive e a titolo gratuito, nelle opere appaltate dall’ente territoriale, promuovendo le buone prassi inerenti l’igiene e la sicurezza sui luoghi di lavoro e individuando eventuali situazioni di rischio da correggere». Lo scorso 24 novembre arriva la nomina a presidente dell’Ance Abruzzo; la crisi nel ramo edile si è fatta sentire eccome, ma il neo presidente D’Intino lancia la sfida per una veloce ripresa della stessa: «Il problema della crisi nel settore edile si può risolvere, ma la parte politica deve contribuire nella giusta dose. La mia idea è


ANTONIO D’INTINO LANCIA SFIDA RIPRESA DELL’EDILIZIA LA PER LA A tu per tu con il neo presidente dell’Ance Abruzzo che per rilanciare il settore dell’edilizia dichiara: «La mia idea è quella di rinnovare il parco case già esistente nel territorio, ovvero cercare di riqualificare i centri urbani non di qualità e renderli a norma di legge» quella di rinnovare il parco case già esistente nel territorio, ovvero cercare di riqualificare i centri urbani non di qualità e renderli a norma di legge. Come tutti sanno al giorno d’oggi si costruisce in maniera totalmente diversa dagli anni precedenti; adesso durante la costruzione bisogna seguire determinate normative come ad esempio quella antisismica e tante altre. Gli imprenditori Ance in sostanza chiedono di non costruire su terreni vergini, ma che vengano riqualificati quelli già edificati, salvaguardando così anche le poche aree verdi rimaste». Per quanto riguarda il problema della crisi dell’edilizia in Abruzzo aggiunge il presidente D’Intino: «Negli ultimi tre anni la nostra regione ha perso qualcosa come circa 10.000 addetti, quasi tre volte la Sevel della Val di Sangro e

nessun media ne ha mai parlato. Non scordiamoci che l’edilizia è stata il volano che ha fatto uscire l’Abruzzo dalle regioni del mezzogiorno, quindi abbiamo bisogno di un nuovo progetto politico che la metta in risalto. La nostra regione è in forte ritardo ed un miglioramento della dotazione infrastrutturale e della qualità urbana potrà diventare il primo fattore di competitività e di attrazione del nostro territorio. Ripeto, è nostra convinzione che il rilancio dell’economia abruzzese possa derivare soprattutto dalle costruzioni. Su questo ci siamo confrontati anche con le parti sindacali che condividono in pieno questa nostra convinzione». La determinazione è tanta, il neo presidente D’Intino cercherà in tutti i modi di poter risollevare il mondo edile

Antonio D’Intino nuovo presidente Ance Abruzzo

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grandi storie » di Denia Di Giacomo

S

enza ombra di dubbio è l’indumento più indossato al mondo. Il più amato, il più famoso e spesso anche il più maltrattato del nostro guardaroba. Parliamo del jeans, un capo d’abbigliamento che ha rivoluzionato il nostro modo di vestire partendo da molto lontano. Era il 1853, periodo della piena rivoluzione industriale americana, quanto Levi Strauss, 24 anni, emigrante dalla Baviera a San Francisco, arrivò tra i cercatori d’oro a proporre uno spesso tessuto adatto a trasformarsi in durevoli pantaloni da lavoro, economici e robusti. Essendo inizialmente un prodotto destinato ai minatori, Strauss utilizzò una tela di colore marrone, ma trovandosene a corto si fece spedire dall’Ovest degli Usa, da suo fratello, la tela “blue di Genes” (da qui: blue jeans).

Levi Strauss ed è l’azienda globale più presente in assoluto nel mercato dei jeans, con filiali sparse in oltre 110 paesi del mondo, raggiunge vendite superiori a 4 miliardi di dollari e rappresenta un vero punto di riferimento per l’imprenditoria statunitense. Ma anche la sua gloriosa storia vede dei problemi, risale al 1996 infatti, la prima grande crisi di questa azienda, che vede un enorme calo nelle vendite della durata di ben 6 anni consecutivi. Le conseguenze sono immaginabili, dal taglio dei posti di lavoro alla chiusura di svariati stabilimenti. Oggi la Levi Strauss & Co ha brillantemente superato quel periodo di difficoltà, forse causato, per sua stessa ammissione, da uno stagnamento dell’immagine aziendale, per un lungo periodo

LEVIS STRAUSS, UN MITO A DUE GAMBE Storia del capo d’abbigliamento più famoso al mondo e dell’azienda che ne ha reso possibile il miracolo Con questo nome veniva indicato un particolare telone di colore blu utilizzato sulle navi di Genova per le vele e per coprire le merci. Questo tessuto, particolarmente resistente alle intemperie e quindi adatto ai lunghi viaggi dei marinai liguri, veniva fabbricato nella città francese di Nimes, da qui la parola denim (De Nimes). Un’altra versione invece racconta che i pratici calzoni da lavoro venivano cuciti in tempi antichi con tela di Nimes di color indaco (poi Denim) ed erano indossati dai marinai genovesi. Comunque, a prescindere dalla vera storia del tessuto, Levi Strauss ebbe la scintilla imprenditoriale e nel 1873 fonda con i suoi fratelli la Levi Strauss & Co, la prima storica azienda dedicata alla vendita dei jeans. Sin da subito brevettati con i rivetti in rame dietro suggerimento di un cliente che li avrebbe desiderati più forti nei punti sottoposti a maggior tensione, i Levi’s rappresentano da allora i jeans per eccellenza, promotori di una moda che dall’America si propagherà per tutto il Novecento, fino ai giorni nostri. Il marchio Levi’s vanta quindi 139 anni di storia, la società è oggi guidata dai discendenti di

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poco propensa ai cambiamenti. Ma la moda è fatta di volubilità, di innovazione e di mille altre sfaccettature che bisogna sempre considerare e oggi la Levi Strauss & Co è tornata ad essere quello che è sempre stata, la grande e solida azienda antesignana del mitico stile in jeans




fisco » di Luigi Carunchio

I

l 6 dicembre 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n.201/2011 recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” a tutti noto come decreto “Salva Italia”. Tra le misure volte alla creazione di sviluppo ed equità, degne di nota sono le disposizioni previste nell’art. 2, co. 1, 2 e 3 in materia di Irap. Di queste misure desideriamo occuparci in questo articolo. Prima di addentrarci nella disamina degli ultimi provvedimenti appena citati è opportuno fare un passo indietro fin dalla

Novità fiscali nel decreto “Salva Italia” Le agevolazioni e le deduzioni irap targate Monti, per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici

t a ssa concessione governativa per l’attribuzione del numero di partita iva; e l’imposta sul patrimonio netto delle imprese, istituita con decreto legge 30/09/1992, num. 394. La particolarità, non sottovalutabile è che l’IRAP viene calcolata applicando l’aliquota prevista (attualmente l’aliquota ordinaria è del 3,90%, l’Abruzzo sconta la maggiore imposta del 4,82% a causa del deficit sulla sanità) sul valore della produzione netta esercitata nel territorio regionale al lordo del costo del personale. Di conseguenza l’imposta dal 1998 costituisce una parte non irrilevante del costo del lavoro. Nel corso degli anni si sono succeduti interventi volti a diminuire l’incidenza dell’Irap sul costo del lavoro introducendo varie tipologie di deduzioni dalla base imponibile, ma in ogni caso l’impatto dell’imposta su soggetti economici con alte percentuali di costo della manodopera è sempre rimasto molto forte. Ad esempio, pensiamo agli effetti dell’imposta al di

nascita di questa imposta (acronimo di Imposta Regionale sulle Attività Produttive) con il decreto Legislativo 446 del 15/12/1997. L’irap viene istituita con l’intento di tassare, dal 1998, le attività esercitate nel territorio regionale e sostituisce, abolendole, le seguenti imposte: il contributo per il servizio sanitario nazionale; l’ILOR, imposta locale sui redditi istituita con il Decreto del Presidente della Repubblica del 22 Dicembre 1986, numero 917; l’ICIAP, imposta comunale per l’esercizio di imprese e di arti e professioni; la

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fisco

settore cooperativistico dove l’incidenza del costo del lavoro sul fatturato è molto alta. Nell’assistenza socio-sanitaria, soprattutto nei servizi in appalto dalla pubblica amministrazione, all’effetto prima citato si è aggiunta anche la problematica relativa all’aumento dell’Irap in quelle regioni (tra cui l’Abruzzo) con forte deficit nel settore sanitario. Questo maggior costo è stato completamente assorbito dai soggetti economici non potendo essere oggetto di contrattazione con il committente ente pubblico. Per l’incidenza dell’imposta in una media industria del settore metalmeccanico in Abruzzo, per un operaio specializzato, relativamente all’anno di imposta 2011, mediamente per ogni ora di lavoro abbiamo la seguente casistica: operaio assunto a tempo indeterminato Irap 0,47 euro, pari al 2,83% del costo orario; operaio assunto a tempo determinato Irap 0,74 euro pari al 4,41% del costo orario. L’art. 2 del decreto nr. 201 del 2011 interviene nella direzione di ridurre ulteriormente il cuneo fiscale relativo al costo del lavoro introducendo maggiori deduzioni a sostegno delle imprese che creano occupazione stabile. Nello specifico il primo comma dell’art. 2 prevede la deducibilità, a partire dal 2012, dalle imposte sul reddito (Irpef e Ires) dell’Irap pagata sul costo del personale dipendente ed assimilato al netto delle deduzioni già previste dall’art. 11, co. 1, lett. A), del co. 1-bis e del co. 4-bis del d.lgs 446/1997. Il comma 1, quindi, costituisce una deroga al principio dell’indeducibilità dell’imposta prevista dall’articolo 1, co. 2, del D.Lgs 446/1997. La deduzione seguirà il principio “di cassa” di conseguenza potrà essere portata a diminuzione della base imponibile Irpef e Ires nell’anno in cui avviene il pagamento dell’imposta regionale. Il comma 2 dell’art.2 del decreto nr. 201 del 2011 prevede, al fine di incentivare l’assunzione con contratti stabili del personale femminile e giovanile, l’aumento da euro 4.600,00 ad euro 10.600,00 dell’importo ammesso in deduzione dalla base imponibile IRAP

per ogni assunzione a tempo indeterminato di soggetti di sesso femminile, nonché di ambosessi con età inferiore ai 35 anni. Nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia lo stesso aumento è previsto nella misura di 15.200,00 per assunzioni della stessa tipologia di cui sopra. Questa maggiore deduzione rispetto all’importo di 10.600,00 euro potrà però essere fruita solo nel rispetto dei limiti derivanti dall’applicazione della regola del de minimis di cui al regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2001, e successive modificazioni. Le deduzioni, così come indicate, sono da ragguagliare ai giorni di durata del rapporto di lavoro nel corso del 2012 e in caso di contratti a tempo parziale saranno proporzionalmente ridotti. Per concludere, ritornando all’esempio fatto in precedenza, aggiungendo il caso di operaio specializzato assunto a tempo indeterminato e appartenente ad una delle categorie previste dal comma 2 dell’art. 2, al fine di misurare gli effetti dell’introduzione da parte del Decreto “Salva Italia” sia delle maggiori deduzioni che della deducibilità dalle imposte sul reddito abbiamo la seguente quota oraria di Irap: operaio assunto a tempo indeterminato Irap 0,37 euro, pari al 2,22% del costo orario. Operaio assunto a tempo determinato Irap 0,58 euro pari al 3,45% del costo orario; operaio a tempo indeterminato di età inferiore ai 35 anni Irap 0,23 euro pari al 1,40% del costo orario; lavoratrice a tempo indeterminato di qualunque età Irap 0,23 euro pari al 1,40% del costo orario. La norma va senza dubbio in direzione di rendere meno costosi i contratti stabili rispetto all’utilizzo di tipologie flessibili, riducendo di oltre il 50% l’incidenza Irap sul costo del lavoro per assunzioni femminili e giovanili, ma è auspicabile che sia accompagnata anche a riduzioni contributive e assicurative nonché ad una più completa riforma delle tipologie contrattuali esistenti nel mercato del lavoro

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ict » di Antonio Teti

Fatti vedere e ti dirò chi sei!

Il riconoscimento facciale, fino ad alcuni anni fa strumento costosissimo e completamente gestito delle forze dell’ordine e strutture governative, oggi è disponibile in rete ed è liberamente e gratuitamente fruibile senza limiti di sorta. Ma la privacy?

Q

uesta volta la notizia ci giunge dalla CNN, e indica (anche se un po’ in sordina) l’ennesima inquietante possibilità di acquisizione di informazioni fruibile in Rete: la possibilità di acquistare un software realizzato da un’azienda israeliana e completamente personalizzabile, per il riconoscimento facciale su Internet. Apparentemente l’annuncio non desta particolari allarmismi. Del resto ci aveva già pensato lo scorso anno Mark Zuckerberg, celebre taicun di Facebook, a realizzare un sistema di riconoscimento facciale che si basa sui “tag” (traducibile come “etichette”, si riferisce all’inserimento dei nomi delle persone presenti nelle foto pubblicate in rete) nelle foto dei profili dei 650 milioni di utenti registrati sul portale. Tuttavia questo software, dall’architettura piuttosto complessa, viene visto come un’applicazione a dir poco “controversa”, e in particolare per le finalità che persegue. Realizzato da Face.com, una startup israeliana fondata nel 2008, che realizza siti web e software in particolare per dispositivi mobili, il software consente di utilizzare applicazioni di tipo face detection (ri-

conoscimento facciale). L’applicazione, rilasciata già nel maggio del 2010 per le prime sperimentazioni, è stato in grado di “riconoscere” velocemente un numero impressionante di individui pescati su Internet. Sembra che la stessa sia già fruibile su centinaia di siti web, tra cui CelebrityFindr (http://www.celebrityfindr.com/), sito web in grado di scansionare Facebook e Twitter per ricercare le foto di celebrità, oppure di Fareclock (www.fareclock.com), altro sito in grado di tracciare tutte le movimentazioni dei dipendenti di un’organizzazione e di rilevarne gli spostamenti in qualsiasi istante. Il software viene distribuito in forma gratuita solo per un limitato numero di rilevazioni, ma la sua velocità e precisione nell’intercettare e riconoscere le foto delle persone ricercate ha destato l’interesse di numerose aziende che operano in settori diversi. Può essere utilizzato per monitorare la presenza e gli spostamenti dei dipendenti di un’azienda (Fareclock), oppure potrebbe essere utilizzato per identificare sui social network la presenza di un individuo e le relazioni interpersonali attivate con altre persone presenti nelle foto in cui appare. Oppure

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ict

potrebbe essere impiegato per “catalogare” gli eventi, i posti, gli scenari, i contesti, le situazioni (reperibili dalle immagini) in cui un individuo era presente. Potremmo definirlo “monitoraggio visivo dell’individuo” o “scheda immagini della persona”, ma il nocciolo della questione non cambierebbe: la perdita costante della privacy dell’individuo. Anche Google ha realizzato un’apposita procedura per il riconoscimento facciale, nota come Find My Face, uno strumento in grado di “taggare” le foto presenti sui social network che interagiscono con il motore di ricerca. Questo software è molto simile all’analogo Foto Tagger di Facebook, che ha debuttato nel luglio 2009. Foto Tagger trova volti amici nelle foto inserite e suggerisce automaticamente le targhette (tags) per loro (soluzione che Facebook ha adottato nella sua funzione di Foto Tag Suggest a fine 2010). Foto Tag Suggest di Facebook, scansiona le foto inserite dagli utenti creando dei collegamenti tra i nomi delle persone inserite nelle foto e i nominativi presenti su Internet e in altre foto reperite sui social network. A differenza di Facebook, Google avvisa gli utenti dell’attivazione di queste funzioni prima che le stesse vengano attivate. Anche su Facebook è possibile attivare alcune opzioni che possono limitare la pubblicizzazione o la modifica dei tag inseriti. Tuttavia permane la consapevolezza che le immagini possano essere pubblicate con informazioni riservate, senza che l’utente se ne renda conto. Dopo il rilascio di Photo Tagger, le quotazioni di Face. com sono salite alle stelle, e l’azienda ha anche recentemente attivato una collaborazione con un produttore di occhiali da vista per implementare un’applicazione che possa collaborare con la tecnologia di rilevamento

del viso. In sostanza questo software, grazie alle foto acquisite, consentirebbe ai propri utenti di verificare come potrebbero apparire le diverse paia di occhiali sui propri volti. I programmi di riconoscimento facciale abbondano in rete. Numerosi siti propongono software, più o meno versatili, in grado di acquisire e scansionare foto di individui, e di confrontarle in rete per il successivo riconoscimento facciale. Gli esempi non mancano. Viewdle è una tecnologia di riconoscimento facciale rivolta essenzialmente al settore dei media. La famosa agenzia di notizie Reuters l’ha sperimentata con successo nel suo sito Reuters Labs. Con questo software i volti diventano collegamenti interattivi tipo ipertesto dai quali è possibile saltare da un filmato all’altro. MyHeritage è stato uno dei primi servizi al mondo ad applicare l’avanzata tecnologia dell’abbinamento volti sulle foto personali: le sue applicazioni sono Celebrity Look-alike Meter e Look-alike Meter. Keylemon è un innovativo software che consente l’accesso esclusivo di un computer utilizzando il vostro sorriso al posto della tradizionale password. Schedati nelle abitudini, passioni, interessi, relazioni, attività, formazione culturale e scolastica, grazie a foto e immagini in grado di fornire ulteriori e più approfondite informazioni sulle nostre esistenze. Tutto ciò nella più assoluta inconsapevolezza delle possibili conseguenze che ciò potrebbe provocare sulla nostra privacy. Agenzie e strutture governative dei rispettivi paesi dell’UE, continuano a legiferare sull’appropriatezza di regolamenti e norme che possano garantire la privacy dell’individuo, ma su Internet è un’altra cosa...

Il sito “Face.com”

L’applicazione di Google “Find My Face”

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creatività&innova ione » di Simone D’Alessandro

Inseguire il futuro per cambiare il passato?

Tempo e spazio determinano le illusioni del nostro pensiero, cerchiamo di capire il perché…

I

n epoche lente l’uomo sogna di cambiare gli errori del passato attraverso la malinconia rivivendo nel ricordo o nella variazione di esso, la possibilità del cambiamento esistenziale, il desiderio di incidere sul proprio destino, cambiandolo (almeno) virtualmente. In epoche veloci, al contrario, gli errori del passato vengono recuperati inseguendo il futuro, bruciando nuove tappe, accumulando nuove esperienze, nel tentativo di cancellare quelle precedenti. Inseguire il futuro per cambiare il passato diventa l’unica possibilità concreta sul piano empirico anche se

insostenibile sul piano logico. In epoche veloci, inoltre, accade che l’accumulazione continua delle esperienze non incida sullo “storico vissuto” del soggetto, ma soltanto sulla sensorialità. Le esperienze non sono più un bene prezioso da custodire e memorizzare per il futuro, ma atti fra loro scollegati ed emozionalmente caduchi. All’aumentare delle esperienze il loro valore intrinseco decade. Vivere troppo nell’azione induce le persone a non dare più importanza alle azioni stesse. Di conseguenza il passato (inteso come sistema di azioni

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creatività&innova ione

La copertina del libro “Anelli nell’Io” di Hofstadter

già compiute) diventa irrilevante, perché poco incidente sulle azioni future. Lo scarso valore del passato dispone l’uomo alla scalata progressiva verso l’orizzonte “a venire” che permette il continuo stravolgimento della propria esistenza, scandita non più da esperienze fatte e custodite, ma da “attività/procedure da fare” che vengono subitamente rimosse o sostituite da altre. Il successivo diventa più importante del precedente e dell’immediato. L’uomo veloce vive immancabilmente mancante dell’immediatezza attiva: vive di proiezioni di attività. Nel momento in cui agisce sta già pensando a quello che farà in seguito, di conseguenza pone un’attenzione sbrigativa a quello che sta compiendo ora. Persino l’atto del compiersi diviene incompiuto perché non totalmente elaborato da colui che lo compie. In epoche veloci il soggetto scambia il “continuo movimento” per “cambiamento”, ma non è così. Ogni atto che si compie procede attraverso un’azione, ossia un movimento generato da una separazione tra ciò che era e ciò che sta diventando. L’atto stesso del conoscere è movimento, perché costituito dall’azione che il soggetto compie percependo il tutto, più un nuovo atto che compie separando questo tutto nelle singole cose che vuole imparare, definendole e codificandole nello spazio e nel tempo, separandole dal “continuum” fenomenico della realtà visibile e percepibile. Lo spazio e il tempo diventano proiezioni necessarie al soggetto per l’apprendimento. Lo spazio è il tempo materico. Il tempo è lo spazio immateriale. Il movimento è “variazione” di uno stato, ma anche ciò che varia ha un principio ripetitivo: un’unità di senso, per essere percepita come tale, ha bisogno di

essere presa “sempre così” e com-presa “così per sempre”. Questo “essere per sempre” significa “ogni giorno ri-proporsi” al soggetto, come dire: ciò che è unico ha bisogno di essere “ribadito” se vuole essere compreso. Il soggetto percepisce le cose quando esse compaiono, ma le comprende quando esse “ri-compaiono” perché egli (il soggetto) ha tempo per “pensarci su”. Per questo l’eternità viene percepita dal soggetto come un atto che si ripete ogni giorno puntualmente senza fine. La ripetizione continua e senza limiti genera, paradossalmente, l’eterno che è immutabile e quindi per definizione contrario alla mutabilità della ripetizione. Ciò che si muove nello spazio ha bisogno di ripetere sé stesso in un “altrove”. Ecco che la ripetizione determina lo spostamento. Spostarsi significa già di per sé ripetersi fisicamente. E se lo spazio fosse un luogo capace di accogliere ripetizioni continue in localizzazioni differenti? Tra ricordo (passato), manifestazione (presente) e proiezione (futura) esiste semplicemente una differenza percettiva soggettiva se partiamo dal presupposto che il soggetto ha bisogno di criteri interpretativi per muoversi nel mondo. Movimento è spazializzazione del soggetto, cambiamento è temporalizzazione del soggetto. Nel movimento spaziale l’uomo percepisce anche il cambiamento dei tempi, cosi come nel cambiamento dei tempi egli immagina un movimento nascosto. A questo punto spazio e tempo esistono veramente o sono unità di senso inventate dal soggetto umano - allucinazioni le chiamerebbe Hofstadter in Anelli nell’Io, 2008 - per soddisfare le proprie esigenze cognitive e avere coscienza di sé? Attendiamo che le Scienze Cognitive chiariscano il dilemma in futuro. Ma ne dubito!

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norme&leggi » di Filippo Paolini

Il vademecum degli imprenditori Entrato in vigore a novembre, lo Statuto delle Imprese in 10 punti programmatici, ha fissato i cardini delle azioni di politica industriale al livello comunitario e nazionale

nche gli imprenditori hanno la loro “Magna Charta”. È lo Statuto delle Imprese, definitivamente in vigore dalla fine dello scorso novembre con la Legge 180/2011, figlia dello Small Business Act, l’atto di indirizzo dell’Unione Europea che, in dieci punti programmatici, ha fissato i cardini delle azioni di politica industriale al livello comunitario e nazionale. Accanto all’enunciazione dei principi che potremmo definire fondamentali, quali la libertà di iniziativa economica, la semplificazione burocratica, il diritto di accesso al credito, la nuova normativa contiene misure di più diretta applicazione, come quelle tese a ridurre gli adempimenti burocratici o quelle inerenti il mercato degli appalti. Da uno sguardo veloce sulla prima parte, balza subito agli occhi l’accento posto sull’associazionismo: ribadita, ovviamente, la libertà di ogni impresa di aderire ad una o più associazioni, si è previsto l’obbligo per queste ultime di dotarsi, entro un anno, di un codice etico da osservare e rispettare, a pena di sanzioni, da parte di tutti gli associati; rilevante è, poi, la norma che autorizza le associazioni di imprenditori, rappresentate in

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norme&leggi

almeno cinque camere di commercio o nel CNEL, ad agire in giudizio per la tutela degli interessi della generalità dei soggetti appartenenti alla categoria. Sotto la rubrica “riduzione e trasparenza degli adempimenti amministrativi a carico dei cittadini e delle imprese” troviamo la previsione dell’obbligo di indicare, in allegato ad ogni provvedimento amministrativo a carattere generale concernente autorizzazioni, concessioni, certificazioni, accesso ai servizi pubblici e concessione di benefici, l’insieme degli obblighi di informazione e documentazione che le imprese devono assolvere nei confronti della P.A. (in pratica, una sorta di vademecum). Inoltre, accanto alla previsione di un generico impegno ad eliminare oneri meramente formali e burocratici relativi all’avvio dell’attività imprenditoriale e all’instaurazione dei rapporti di lavoro nel settore privato, è stato posto un precipuo obbligo per la pubblica amministrazione di pubblicare ed aggiornare annualmente, attraverso le camere di commercio, le norme ed i requisiti minimi per l’esercizio di ciascuna tipologia di attività d’impresa. “Pesanti” innovazioni sono state introdotte nel campo degli appalti pubblici, specie per le micro, piccole e medie imprese e per le reti di impresa: al fine di agevolare la possibilità di partecipazione, è stata introdotta la possibilità di ripartire gli appalti in lotti, l’obbligo di evidenziare la possibi-

lità di subappalto e di favorire l’aggregazione tra imprese. Sempre nella stessa ottica, le soglie entro le quali è possibile affidare senza gara lavori, servizi e forniture, sono state elevate da centomila euro a centoventicinquemila euro, per le amministrazioni centrali, ed a centonovantatremila euro, per quelle territoriali. L’attenzione per le micro, piccole e medie imprese (MPMI) e per le reti di impresa la troviamo nuovamente sottolineata sia nella previsione di una serie di politiche pubbliche per la competitività, tra le quali spiccano le misure per garantire un “accesso al credito informato, corretto e non vessatorio” e la creazione di un portale web del “made in Italy”, sia nell’istituzione del Garante delle MPMI, a livello centrale e regionale. Quest’ultimo dovrà elaborare proposte per lo sviluppo del sistema delle micro, piccole e medie imprese, monitorare a tutti i livelli i provvedimenti normativi ed amministrativi e riferire annualmente al Governo ed al Parlamento sull’attività svolta, evidenziando l’impatto delle politiche pubbliche e proponendo nuove misure da attuare per favorire la loro competitività. Dulcis in fundo, il disegno di legge che entro il 30 giugno di ogni anno il Governo, su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, deve presentare in Parlamento al fine di prevedere le misure per l’anno successivo per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese

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energia » di Pietro Pastorelli

Efficienza energetica e valorizzazione di tutte le energie disponibili sul territorio Nei momenti di crisi, come l’attuale, dobbiamo tutti superare le visioni particolari ed utilizzare tutto ciò che il territorio e la tecnologia ci offrono per riprendere un cammino di sviluppo

N

ei giorni di relativa tranquillità che precedono la fine dell’anno mi sono soffermato a riflettere su come è cambiata la vita delle famiglie negli ultimi 60 anni dal punto di vista energetico. Prendendo come riferimento una famiglia di 4 persone (2 genitori e 2 figli) ho elencato nella tabella che segue le apparecchiature a disposizione della famiglia stessa nel 1950 e nel 2010. Ho considerato situazioni omogenee: genitori intorno ai 40 anni che hanno un lavoro stabile in uno stesso ambiente o struttura sociale (paese della provincia abruzzese) con una casa di 100-150Metri quadrati. C’è da notare che nel 1950, data la situazione socioeconomica italiana, la condizione di una famiglia in cui 2 componenti avevano un lavoro stabile era da considerarsi di quasi privilegio poiché la disoccupazione e la precarietà erano molto più diffuse di oggi. Anche con questa premessa, il confronto evidenzia una profonda differenza: nel 2010 ogni famiglia usa una quantità di energia impensabile nel 1950 anche osservando che i nostri nonni potevano sostituire molti elettrodomestici con personale di servizio a

costi molto contenuti. Da dove prendiamo l’energia che con tanta disinvoltura oggi usiamo? In Fig. 1 è riportata la dipendenza energetica del nostro Paese dall’estero: noi produciamo meno del 15% di ciò che consumiamo. Il problema che si pone è, dati i costi crescenti dell’energia, come poter conservare il livello di vita attuale. In pratica ciò significa come usare, a pari prestazioni, meno energia per ogni tipo di utenza e come ridurre la dipendenza energetica dall’estero. L’importanza dell’argomento ha portato Confindustria, CGIL, CISL e UIL a preparare un Avviso Comune (Efficienza energetica, opportunità di crescita per il Paese) per richiamare le autorità ad una maggiore attenzione al problema energetico. Premesso infatti che “Promuovere l’efficienza energetica deve essere considerata una priorità nella politica energetica in quanto permette di ridurre la dipendenza italiana dai paesi esportatori di fonti energetiche primarie (petrolio e gas), consente di migliorare l’impatto ambientale delle attività umane senza diminuire gli standard di vita e rappresenta un’importante occasione di crescita

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energia

Utenza

1950

2010

Energia utilizzata

Riscaldamento centralizzato

Gas

Condizionamento

Elettricità

Automobile

Petrolio

Televisore

Elettricità

Forno a microonde

Elettricità

Camino

Legna e/o carbone

Lavastoviglie

Elettricità

Lavatrice

Elettricità

Asciugatrice

Elettricità

Impianto HI FI

Elettricità

Computer

Elettricità

Telefono fisso

Elettricità

Cellulare

Elettricità

Frigocongelatore

Elettricità

Fornelli

Gas

Illuminazione elettrica

Elettricità

Aspirapolvere

Elettricità

Lucidatrice

Elettricità

Scaldabagno

Gas

Stufa elettrica

Elettricità

Ascensore

Elettricità

Ferro da stiro

Elettricità

industriale ed occupazionale per il Paese attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e l’applicazione di quelle esistenti su vasta scala”, si chiede una politica industriale che sostenga l’industria italiana, dotata di particolari competenze nel settore, in modo da poter competere sia a livello europeo che extra europeo. Vorrei aggiungere che urge, inoltre, valorizzare tutte le risorse del territorio cercando di rimuovere le opposizioni locali, non sempre giustificate, allo sfruttamento delle fonti energetiche disponibili siano esse fossili o rinnovabili. In conclusione, per poter contare anche in futuro su un livello di vita come l’attuale, l’obiettivo dovrebbe essere una drastica riduzione della dipendenza energetica dall’estero attraverso: • la ricerca sul territorio nazionale di tutte le possibili energie: fossili (carbone, gas e petrolio), rinnovabili (eolico, solare, mini-idraulico, biomasse…); • il miglioramento delle reti di trasporto e distribuzione per ridurre le perdite e per utilizzare al meglio le nuove energie; • l’incentivazione degli investimenti per migliorare l’efficienza energetica del Paese. Tutti questi provvedimenti, sollecitati anche dalla UE, avrebbero come risultato anche un miglioramento generale dell’economia e dell’occupazione

Tabella n. 1: Confronto tra i fabbisogni energetici di una famiglia nel 1950 e nel 2010. (• non disponibile; • disponibile)

120%

IT

Totale

FR

Petrolio

Gas

DE

ES

69,8%

20,3%

0,7%

19,9%

66,6%

99,7% 98,9%

79,5%

95,3% 80,6%

59%

96,5%

37%

20%

92,5%

40%

49,9%

60%

85,4% 93% 87% 99,2%

80%

98,8%

100%

UK

Carbone

Fig. 1 Italia ed altri Paesi UE, dipendenza energetica ( totale, petrolio, carbone e gas). Anno 2007 - Fonte: elaborazione Enea su dati Iea

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Diamo il via ad una nuova rubrica che si occuperà di diritto del lavoro

lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione*

Innovare seguendo le regole: le relazioni industriali dopo la firma del contratto FIAT

L’

uscita da Confindustria ha indotto molti commentatori ad ipotizzare che Fiat stesse portando a compimento un disegno preordinato a riscrivere le regole della contrattazione collettiva. In realtà, se si guarda all’intera vicenda che ha popolato la stampa negli ultimi due anni, si osserva come l’azienda torinese abbia in realtà saputo interpretare in maniera innovativa le regole già esistenti, senza introdurre in definitiva elementi di discontinuità rispetto al passato. L’uscita da Confindustria e la successiva disdetta degli accordi sindacali vigenti, testimoniano anch’essi il puntuale rispetto delle regole in materia. L’innovazione non è stata nell’aver scritto nuove regole, ma nell’avere impiegato diversamente quelle esistenti. Pertanto, concentrare la propria attenzione sull’uscita da Confindustria potrebbe apparire fuorviante. Mentre è più proficuo confrontarsi con i valori espressi nel Contratto Collettivo Specifico di primo livello, siglato lo scorso 13 dicembre, che ha portato a compimento il complesso iter negoziale avviato nel giugno 2010. Il sostegno al rilancio della attività produttiva diviene l’obiettivo finale e condiviso di tutte le parti firmatarie dell’accordo: la reale partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale ne è lo strumento: attraverso le regole finalizzate a prevenire il conflitto e attraverso l’introduzione di elementi economici di carattere premiale, volti ad incentivare l’attività dello stabilimento. Sotto il primo profilo, appare di grande rilevanza l’identificazione precisa dei soggetti coinvolti nel

sistema partecipativo, in un quadro chiaro di regole finalizzate alla prevenzione del conflitto: dalla commissione paritetica di conciliazione a livello nazionale, alla commissione pari opportunità a livello di società; dalla commissione prevenzione e sicurezza sul lavoro a livello di stabilimento/unità produttiva, alle commissioni di verifica assenteismo ed ai gruppi di studio pro positività, solo per citarne alcuni. Sotto il secondo profilo spiccano le previsioni relative a Incentivo di rendimento, Indennità di prestazione e Premio di competitività: meccanismi virtuosi, in grado di vincolare gli incrementi retributivi, rispettivamente, alla effettività della prestazione lavorativa, alla monetizzazione di una parte della pausa ed all’aumento della redditività dell’azienda. Il tutto all’interno di un quadro normativo certo e predeterminato. Non è necessario porsi al di fuori dell’ambito confindustriale per introdurre misure simili: i nuovi strumenti negoziali nati nel 2011 consentono a chiunque di definire il contenuto di specifici accordi sindacali che siano “cuciti” sulle specificità della propria realtà. Al di là delle singole previsioni, occorre saper mutuare dall’accordo Fiat lo spirito di fondo che ne anima il complessivo disegno: un nuovo modello di relazioni industriali che vede nella condivisione degli obiettivi e degli incrementi di produttività connessi al perseguimento degli stessi, uno strumento fondamentale per conciliare le nuove esigenze di competitività delle aziende, con il più maturo impegno che tali esigenze impongono ai lavoratori

* Avvocato - managing partner LabLaw

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credito&finan a » a cura della redazione

Segno +

per il bilancio finale della Bcc Il cda della Bcc nel momento del taglio della torta

La banca di credito cooperativo Castiglione Messer Raimondo e Pianella ha raggiunto i 40 milioni di euro di patrimonio, superati i 350 milioni di credito erogato. Oltre 1900 presenti alla cena del socio 2011

S

i è concluso con una serata conviviale e il cabaret di Emanuela Aureli il 2011 di successo della Bcc Castiglione Messer Raimondo e Pianella. Sono stati oltre 1900 a ritrovarsi, lo scorso 17 dicembre, al Palacongressi di Montesilvano per la cena del socio 2011 e scambiarsi così gli auguri di fine anno e

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gli auspici per un promettente 2012. Dal progetto di quel lontano maggio 1956, con cui con la firma di 92 soci fondatori nasceva a Castiglione Messer Raimondo la “Cassa Rurale ed Artigiana”, oggi la Bcc Castiglione Messer Raimondo è giunta a contare quasi 2500 soci, supportati dalle tredici filiali aperte in tre

province abruzzesi, fino alle ultime due, in ordine cronologico, che con Montesilvano e Pescara hanno concluso l’espansione dell’azienda sulla costa pescarese. «La crisi che stiamo attraversando – ha dichiarato durante la cena del socio 2011 il presidente Alfredo Savini – ci deve far riflettere e spingerci ad


Alfredo Savini durante il suo intervento

operare sempre con grande impegno e prudenza al fine di poterne uscire al più presto, e facendo sì che non siano sempre gli stessi e i meno fortunati a subirne maggiormente le conseguenze. Ecco perché la Bcc conferma ora più che mai la sua vicinanza alle esigenze delle famiglie, con cui intratteniamo rapporti da più generazioni,

» foto di Vincenzo Sulpizio

I soci durante la cena

frutto del pieno rispetto dei principi della mutualità, della territorialità e della costante presenza nella comunità di appartenenza». «È sulla base di questa reciproca fiducia che il credito erogato nel 2011 ha superato i 350 milioni di euro ed è caratterizzato da una bassa rischiosità – ha spiegato il direttore Paolo

Mingione – Alla fine del 2011 superiamo quota 40 milioni di patrimonio, con sofferenze sempre al di sotto della media delle banche e delle Bcc nazionali, e siamo diventati la prima BCC della nostra Federazione Abruzzo e Molise. È un risultato di cui ci sentiamo tutta la responsabilità»

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credito&finan a » di Laura Tinari

Banca dell’Aquila, un altro passo verso la costituzione

Anche L’Aquila avrà il suo Credito Cooperativo. Al via la raccolta del capitale sociale. Unico l’obiettivo: produrre sviluppo e vitalità economica, raccogliendo fondi sul territorio per reinvestirveli

C

reare un sistema che faccia lavorare le risorse di cui il territorio aquilano già dispone perché contribuiscano ad accrescere ricchezza da destinare alla comunità aquilana. Questa la mission di un istituto che avrà i centri di comando e decisionali, testa e corpo, sul territorio in cui opera, per dare risposte rapide alle varie esigenze dei soci. «In molti spesso

abusano del termine “comunità”, - afferma Roberto Madama, presidente del Comitato Promotore della costituenda Banca dell’Aquila Credito Cooperativo - ma ripeterlo non basta, il concetto di “comunità” va riscoperto e rimesso al centro dell’azione quotidiana, questo farà la Banca dell’Aquila, che sarà cooperativa e mutualistica». Assistenza alle famiglie e alle piccole e medie imprese,

Un momento della conferenza stampa di presentazione del prospetto informativo che ha dato il via alla campagna di sottoscrizione del capitale sociale

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che costituiscono il quasi 100% del tessuto economico e produttivo locale, sono i primi obiettivi di questo Istituto. Il carattere territoriale non è solo nelle intenzioni, il vincolo è inserito anche nello statuto: almeno il 95% delle attività di rischio va intrapreso nei confronti dei residenti o di chi fa impresa nei comuni ricompresi nella zona di competenza della Banca, ossia L’Aquila e i comuni ad essa


limitrofi (vedi box); mentre almeno il 50% delle attività sarà indirizzato nei confronti dei soci; inoltre lo statuto prevede che almeno il 70% dell’utile debba essere destinato a riserva. Con l’autorizzazione da parte della CONSOB a pubblicare il prospetto informativo, arrivata il 12 dicembre scorso, il Comitato Promotore ha potuto dare ufficialmente il via alla raccolta del capitale sociale. Saranno infatti proprio i 13 componenti di questo Comitato a portare avanti la raccolta, che nell’arco di un anno dovrà far sottoscrivere quattro milioni di euro. L’impegno azionario per ora sarà solo formulato, il versamento avverrà al raggiungimento dell’intera somma necessaria, ossia quando si sarà certi di poter aprire l’Istituto. Una volta costituita, la Banca aderirà al sistema del credito cooperativo nazionale per il tramite della Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo Abruzzo e Molise (FEDAM). Il prospetto informativo, consultabile anche sul sito www.comitatopromotorebanca-

Il comitato promotore Giammarco Berardi L’Aquila Confcommercio Gabriele De Angelis Claudio De Crescentis Matteo Gizzi Augusto Iovenitti Roberto Madama Stefano Miconi Bruno Petrei Alessandra Rossi Pierluigi Simongini Angelo Taffo Enrico Vittorini.

» foto concesse da Banca dell’Aquila

Il logo del Comitato Promotore della Banca dell’Aquila

dellaquila.it, contiene tutte le notizie utili all’investitore per formare la scelta di adesione e diventare a tutti gli effetti un socio fondatore della Banca dell’Aquila Credito Cooperativo. «I cittadini prima di essere clienti saranno soci dell’Istituto - continua Madama - e partecipando alle assemblee, responsabilizzeranno il proprio atteggiamento nei confronti del rapporto bancario, usufruendo in maniera consapevole di tutti i servizi utili che questo sistema mette a disposizione. Un cambio di passo considerevole, soprattutto se contestualizzato nel bel mezzo di una crisi finanziaria come quella che viviamo. Di qui anche il carattere mutualistico dell’Istituto, che mette al centro della propria attività la capacità di ascolto».

Il valore delle singole azioni è fissato a 500 euro, gli importi minimi sottoscrivibili sono di 1.500 euro (n. 3 azioni) per persone fisiche, enti pubblici e privati, associazioni, ditte individuali o esercenti arti e professioni; 3mila euro (n. 6 azioni) per società di persone; 5mila euro (n. 10 azioni) per società di capitali o cooperative. L’importo massimo sottoscrivibile è di 50mila euro. «Le soglie sono tutte accessibili, questo perché ogni singolo cittadino abbia la possibilità di entrare come socio. - Conclude il presidente del Comitato Promotore - Questa è la banca della città, che vogliamo creare insieme a tutte le comunità locali affinché possano così avere in futuro un interlocutore di assoluto riferimento»

I comuni che costituiscono la zona di competenza L’Aquila, Lucoli, Pizzoli, Ocre, Tornimparte, Fossa, Scoppito, Barete, Cagnano Amiterno, Campotosto, Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Capitignano, Rocca di Cambio, Isola del Gran Sasso, Crognaleto, Pietracamela, Fano Adriano e Antrodoco

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credito&finan a » di Laura Tinari

Ital Confidi, uniti per le sfide del futuro Operativa dal 1° gennaio 2012 la fusione tra il Confidi di Confindustria L’Aquila e Ital Confidi Teramo

S

uperare  una  parcellizzazione  territoriale anacronistica, che spesso scoraggia anche l’ottenimento di un vantaggio competitivo per l’impresa, e rafforzare la struttura creditizia del confidi, dando maggiore solidità finanziaria e utilità da offrire alle imprese, sono i due obiettivi alla base di una operazione diventata esecutiva dal 1° gennaio 2012. Il Confidi di Confindustria L’Aquila e l’Ital Confidi di Teramo dunque insieme, sotto il nome Ital Confidi, per creare una nuova struttura di dimensioni più consistenti e capace di resistere ai vincoli e ai limiti posti dalla nuova legge regionale 37/2010 per l’accesso ai contributi pubblici. Questa fusione è il primo atto, decisamente autonomo, ma sinergico rispetto alle attività che saranno portate avanti in futuro, del progetto “Confindustria Gran Sasso” lanciato dalle associazioni di Confindustria L’Aquila e Teramo e che conta sulla contiguità territoriale e in parte anche produttivo-economica tra i due territori. Gli organismi di confidi, che lavorano da anni in favore delle piccole e medie imprese abruzzesi, ad opera delle quali sono nati, sono giunti alla fusione con lo scopo di continuare a occupar-

si di esse in questo periodo di particolare rigidità del sistema bancario, favorendo dunque l’accesso al credito o incrementando la capacità di trattativa con le banche, considerato anche il rafforzamento del patrimonio derivante da una fusione che ha reso questo sistema confidi ancora più solido. «I confidi hanno un ruolo importante per la tenuta del sistema delle piccole e medie imprese, - ci ha detto Maria Assunta Tricarico, presidente del Confidi di Confindustria L’Aquila - permettono a molte di loro, meritevoli, ma in difficoltà contingente, di restare sul mercato e poter avere accesso al credito bancario. Le cifre a livello nazionale ci dicono che è tempo che il sistema confidi venga adeguatamente riconosciuto e supportato: maggiori successi si possono ottenere soltanto con maggiori aggregazioni, anche per singoli obiettivi comuni di intervento economico e legislativo. Questo ci consentirà di difendere le nostre imprese e di avere voce in capitolo sul tema dello sviluppo nel nuovo scenario globale». La crisi economica e finanziaria in atto rende ancora più difficile la dialettica impresa-banca ed è qui che vuole dunque inserirsi il confidi «Il primo obiettivo - continua Tricarico - è giunge-

Da sinistra: Maria Assunta Tricarico, presidente Confidi Confindustria L’Aquila; Pietro Mulatero, presidente Federconfidi; Marco Masciocchi, direttore Confidi Confindustria L’Aquila

re a convenzioni di utilizzo del credito bancario a livello nazionale per poi modularle sulla realtà territoriale, affinché valorizzino il peso della garanzia confidi a favore dell’impresa. Il Confidi L’Aquila, seppure piccolo, si è inserito nel nuovo contesto partendo con il piede giusto: noi vantiamo un’esperienza di decenni, fatta di dialogo continuo con le imprese associate, di prudenza ed equilibrio nella gestione delle risorse. Siamo, con ragione, considerati un piccolo “fiore all’occhiello” del sistema confidi. Intendiamo preservare questo patrimonio di credibilità duramente conquistato da tutti i nostri predecessori per farlo fruttare al meglio nelle prossime sfide»

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messa in sicure

Diamo il via ad una nuova rubrica che si occuperà di sicurezza sul lavoro, una materia tanto vasta quanto fondamentale da cui oggi non si può prescindere

a

» di Alessio Pelusi

La sicurezza prima di tutto

G

li argomenti trattati in questa nuova rubrica di Abruzzo Impresa seguiranno, per quanto possibile, la composizione del D. Lgs. n. 81 del 2008, vale a dire il “Testo Unico” sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, coordinato con i successivi interventi normativi, in particolare con il D. Lgs. n. 106 del 2009. Non potendo trattare, a causa della vastità della materia, tutti gli argomenti in essa contenuti, ne verranno scelti alcuni per la loro importanza, sempre avendo come punto di riferimento l’esteso sommario del Decreto legislativo. Altra fonte preziosa di informazioni sarà La guida pratica de “Il Sole 24 ORE” a cura di Mario Gallo. Uno strumento utilissimo per umanizzare il “burocratese” del Testo Unico. Proprio da questo manuale, nelle prossime righe verrà estratta ed illustrata una tabella molto interessante sulle principali novità dell’attuale Decreto rispetto al precedente: il D. Lgs. 626 del 1994. Già negli articoli 2 e 3 del D. Lgs. n. 81 del 2008, per esempio, si specifica che tutti i prestatori di lavoro rientrano nell’applicazione, dunque anche i volontari, gli associati in partecipazione, i lavoratori autonomi, i collaboratori familiari (per loro si applica il nuovo regime dell’art. 21) ed i lavoratori occasionali. Nell’art. 4 sono definiti i nuovi criteri di computo dei lavoratori; nell’8 è prevista l’istituzione del SINP, vale a dire il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione; nel art. 12 viene istituzionalizzato l’interpello in materia di sicurezza. Facendo un piccolo balzo in avanti nell’elenco, arriviamo al n. 16: qui sono individuati i requisiti legali per la delega di funzioni e nel D. Lgs 106/2009, inoltre, si introduce

il nuovo regime di subdelega e il principio di sbarramento. Nel art. 18 il datore di lavoro è obbligato a comunicare il nominativo del RLS (Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza) all’INAIL. Nell’articolo successivo viene affrontata la figura del Preposto, la cui posizione appare ora di fondamentale importanza per la sicurezza in azienda, date le nuove responsabilità ed i nuovi obblighi. L’art. 27 introduce la qualificazione delle imprese negli appalti e contratti d’opera. Il n. 28 si occupa della Valutazione dei Rischi: vi include quelli collegati allo stress lavoro-collegato e quelli della specifica tipologia contrattuale. Nel medesimo articolo si obbliga alla data certa del documento di valutazione e alla sua stesura entro novanta giorni dalla costituzione dell’impresa. Andando avanti, si scopre che l’autocertificazione della valutazione dei rischi andrà a scomparire e che si è puntato molto sulla formazione: il datore di lavoro con compiti di Prevenzione e Protezione dovrà aggiornarsi periodicamente; c’è l’obbligo formativo per in neo-assunti; diventa obbligatoria la verifica linguistica dei lavoratori stranieri e viene istituito il libretto formativo per il cittadino. Insomma si punta molto sulla formazione e la prevenzione dell’infortunio. Ciò non toglie però che chi sbaglia paga, anzi pagano tutti! Nel senso che la responsabilità di un ipotetico illecito viene distribuita fra le diverse figure che compongono SPP, vale a dire il servizio di prevenzione e protezione dai rischi di una azienda. Altre novità ed argomenti già citati verranno approfonditi nei prossimi articoli della rubrica

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» a cura della redazione

Forte crescita dei tempi di pagamento per le imprese artigiane abruzzesi Tensioni sulla liquidità di impresa: rallenta il credito e aumentano i tempi di pagamento: +42 giorni in un anno. Maggiori costi nella filiera per 83,7 milioni di euro

L

e imprese affrontano l’ultimo scorcio dell’anno registrando forti tensioni sulla liquidità aziendale in un contesto caratterizzato da un mercato del credito che registra segnali di frenata. Ad agosto 2011 la dinamica tendenziale del credito al sistema delle imprese rimane positiva, ma è in sensibile decelerazione. In particolare sono le piccole imprese a registrare la minore dinamica. Nel contempo si registra un aumento del grado di restrizione del credito: l’indice di diffusione elaborato trimestralmente da Banca d’Italia e relativo al grado di restrizione del credito alle PMI registra la seconda crescita consecutiva anche se si mantiene a livelli ancora inferiori rispetto al massimo registrato durante il credit crunch di inizio 2009. Infine va registrato che il “rischio Paese” si sta estendendo anche al costo del credito: a settembre 2011 i tassi per nuovi finanziamenti alle imprese (<250.000 euro) arrivano al 4,51%, ben 100 punti base superiore rispetto ad un anno prima. Il rallentamento del ciclo economico, la crescita del grado di restrizione del credito e l’incremento del costo dei finanziamenti si associano, in un mix velenoso per il funzionamento delle imprese, ad un eccezionale aumento dei tempi di pagamento, in particolare in questa seconda metà dell’anno. L’allungamento dei tempi di pagamento è un fenomeno che sta colpendo pesantemente le micro e piccole imprese e l’artigianato teatino: l’ultima rilevazione condotta su imprese artigiane abruzzesi dall’Osservatorio ISPO-Confartigianato indica che tra fine 2010 e ottobre 2011 i tempi medi di pagamento sono in forte crescita, aumentando in media di 42 giorni e passando, quindi, dai 123 giorni di fine 2010 ai 165 giorni del 2011. L’incremento dei ritardi dei pagamenti determina un costo in termini di maggiori oneri finanziari per la filiera dell’artigianato in Abruzzo stimabile in 83,7 milioni di euro, con una incidenza sul valore aggiunto (al netto dell’agricoltura) pari allo 0,35%. Il settore che ha registrato nell’ultimo anno il maggiore incremen-

to nei tempi di pagamento è quello delle costruzioni, tale crescita rende il settore dell’edilizia quello in cui le imprese devono attendere più tempo per riscuotere i crediti con un maggior costo in termini di oneri finanziari di 32,1 milioni di euro. A seguire il settore dei servizi ha fatto registrare un maggior costo di 27,8 milioni di euro, per finire nel settore manifatturiero il cui maggior costo è di 23,8 milioni di euro. Va decisamente meglio per quanto riguarda i tempi medi di pagamento delle ASL abruzzesi, tra il 2007 e il 2010 si sono accorciati i tempi di 152 giorni, passando da 345 giorni di attesa del 2007 a 193 giorni del 2010. E se alla fine il cliente non paga e l’impresa deve tutelarsi in via giudiziaria? In questo caso subentra un ulteriore fattore critico del funzionamento della Pubblica Amministrazione dato dall’eccessiva lunghezza dei tempi della giustizia civile: secondo l’ultima rilevazione della Banca Mondiale (2012) l’Italia si piazza al 170° posto su 183 nazioni per tempi della giustizia civile. In Italia servono 1.210 giorni per tutelare un contratto, ben 692 giorni in più equivalente ad 1 anni 10 mesi e 27 giorni - rispetto alla media dei paesi avanzati. I tempi abnormi della giustizia sono determinati da una elevata conflittualità ed una scarsa efficienza dei Tribunali: nel trentennio tra il 1980 e il 2010 l’arretrato degli Uffici Giudiziari è cresciuto al ritmo di 16 pratiche ogni ora. In conclusione in un contesto in cui la dinamica della domanda ristagna - il PIL per il III trimestre 2011 è previsto a crescita zero e nel IV trimestre addirittura in calo dello 0,2% - e frenano i prestiti bancari alle imprese, la crescita congiunta dei tassi di interesse e dei tempi di pagamento determina un incremento consistente dei costi della liquidità delle imprese. Nonostante i crescenti ritardi nei pagamenti le imprese italiane sono fortemente condizionate nel reclamare i propri diritti con tempi della giustizia civile più che doppi alla media dei paesi avanzati

Fonte: Ufficio Studi Confartigianato

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» di Mauro Di Cola

Il formatore Enzo Memoli

FiordiRisorse, persone al centro È nato il primo “Think Tank” Made in Abruzzo

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rganizzazione aziendale e gestione dei progetti, portando a Pescara il “Mannaggiament” di Enzo Memoli, oppure l’internazionalizzazione, sostenibilità e organizzazione aziendale con il caso Valagro, azienda virtuosa della Val di Sangro che opera in 80 Paesi. Questi, due degli appuntamenti ideati e realizzati nel 2011 da Fiordirisorse. FiordiRisorse - Persone al Centro, www.fiordirisorse.eu, è un gruppo tematico, nato nel marzo 2008 su LinkedIn e che ha l’intento di aggregare i “decision maker” delle realtà aziendali del Centro Italia con lo scopo di promuovere relazioni ed opportunità professionali. FdR vuole proporre una modalità comunicativa informale nell’affrontare tematiche manageriali che avvicinino i manager del territorio alle aziende in un’ottica di condivisione di esperienze e di migliori pratiche. Così potranno emergere meglio le potenzialità e le opportunità dell’Abruzzo. Si è partiti con un workshop di “riflessione manageriale” sui temi dell’organizzazione e gestione dei progetti, che utilizza le tecniche proprie del mondo dello spettacolo per rafforzare, enfatizzare e stressare i contenuti organizzativi e relazionali del project management. Ad oggi FdR Abruzzo ha promosso diversi incontri, alla Fater di Pescara, con il formatore napoletano Enzo Memoli, e all’aeroporto d’Abruzzo, con il giornalista Roberto Bonzio, autore del format Italiani di Frontiera, che va alla ricerca degli Italiani diventati famosi all’estero, dopo che il proprio Paese li aveva rifiutati, mentre l’ultimo incontro si è svolto in Valagro. Con il formatore Enzo Memoli, la community FiordiRisorse – Persone al Centro, ha voluto affrontare tematiche manageriali in

modo informale, con l’obiettivo di avvicinare i manager del territorio alle aziende in un’ottica di condivisione di esperienze. L’evento che si è svolto nella sala convegni della Fater SpA a Pescara, è stato un momento molto importante per l’affermazione di questo “Tink Tank”, con forte connotazione “made in Abruzzo”, visto che FdR è attivo da oltre un anno nella nostra regione. Memoli ha presentato il suo ultimo lavoro dal titolo “Project Mannaggiament”, con il quale ha voluto porre l’attenzione sui temi della gestione della complessità e dell’innovazione, dell’analisi del contesto, della creazione del consenso, della comunicazione e del coinvolgimento dei principali stakeholders, in modo leggero ma ugualmente deciso e appassionato. In pochi giorni i tagliandi di partecipazione a disposizione sono letteralmente andati esauriti. Le strategie dell’impresa sono state invece al centro del successivo appuntamento - un seminario promosso con manager e professionisti provenienti da cinque regioni italiane -, lo scorso dicembre, e anche questo si è rivelato un evento “clamorosamente” apprezzato dai partecipanti. Sostenibilità, internazionalizzazione, organizzazione aziendale, strategie di impresa, queste le parole chiave con le quali manager e professionisti provenienti da Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche ed Abruzzo, si sono confrontati per conoscere da vicino una delle realtà più interessanti del panorama aziendale abruzzese: la Valagro di Atessa. FdR, gruppo che nasce sul social network Linkedin, composto da professionisti e manager di cinque regioni italiane, tra cui l’Abruzzo, ha tra i suoi target “reali” anche quello di formare figure professionali ad altissimo potenziale, ovvero, “modellare” quei giovani che hanno le caratteristiche per diventare, domani, profili decisionisti, manageriali, strategici

Il pubblico intervenutoin Fater

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» a cura della redazione

«I

l sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha ordinato l’evacuazione di tutte le aree costiere della città in occasione dell’uragano Irene. Un esodo di oltre 250 mila persone in sei ore, un primato logistico internazionale. Il terremoto in Giappone - circa 30.000 volte maggiore di quello dell’Aquila nel 2009 - ha mostrato un paese organizzato non solo con modelli costruttivi e tecnologie all’avanguardia, ma anche in termini organizzativi e comportamentali. Nel nostro paese, nonostante l’elevato numero di persone che vive in città ad alto rischio sismico, è difficile trovare similari forme di tutela sociale. L’Italia fa difetto in questo tipo di cultura. L’educazione alla prevenzione in queste nazioni organizzate, rappresenta un modello strutturato, affidabile e operativo 24 ore su 24. Se è vero che non è possibile prevedere i terremoti, è tuttavia possibile immaginare gli effetti di questi sul territorio e quindi le conseguenti misure di prevenzione e di assistenza. Non ha senso quindi parlare di rischio sismico indipendentemente da un’adeguata politica di prevenzione che concentri ogni sforzo là dove sappiamo con certezza che, in un futuro vicino o lontano, il

Luciano Ardingo, presidente Gruppo Spee

L’Aquila, città sicura terremoto tornerà. Il buon esito delle operazioni di evacuazione e/o di soccorso di una città in caso di sisma, non possono essere più affidate alla capacità di organizzazione spontanea delle persone colpite, delegando in tal modo, totalmente e passivamente, ogni attività di aiuto ai soccorsi in arrivo. L’Aquila che verrà non potrà essere una delle tante città “intelligenti” dagli effetti speciali, dove i benefici attesi potranno sintetizzarsi in qualche minima e parziale riduzione energetica. Dovrà essere una città che prioritariamente difenderà i propri abitanti dai terremoti, dalle esondazioni, dalla criminalità. In sintesi dovrà essere una città sicura. Per ridare fiducia e speranza a chi vuole vivere a L’Aquila, per fermare l’emorragia di persone che non ce la fanno più e scappano, per far tornare gli studenti nella nostra università. Una città sicura per consentire alle industrie di rimanere in un Nucleo Industriale oggi definito ad elevato rischio, con pericolo per la vita dei lavoratori e dei beni aziendali. Pensiamo ad una città sicura, dove lavoratori e imprese possano vivere e prosperare in tranquillità per creare ricchezza e sviluppo, e dove il termine prevenzione non possa più essere confuso con gli attuali “scarica barile” o artificiosi “conflitti di competenze” che lasciano sfinire i problemi sui vari tavoli decisionali. Compromettendo in tal modo la vita delle persone e impoverendo il territorio. Una “smart city” per essere realmente “intelligente” dovrà prima

Riportiamo un estratto di una riflessione dell’imprenditore Luciano Ardingo, presidente del Gruppo Spee che sviluppa soluzioni innovative per rendere più sicura la vita delle persone… di tutto essere un ambiente sicuro. Non basta offrire soltanto qualche servizio tecnologicamente avanzato e pubblicizzarlo sui media in termini attrattivi; si tratta di creare le condizioni di tutela dei cittadini, fornendo un contesto in cui possa radicarsi e crescere in sicurezza la futura comunità. Nella situazione di grande incertezza che caratterizza attualmente L’Aquila, si è diffusa una corrente sociale ed emotiva che si concretizza in un rilevante bisogno di sicurezza da parte di tutte le persone rimaste in città. Diceva Calvino che se “le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure” la vera sfida degli aquilani consisterà nel riuscire a mitigare le proprie paure rendendo più reattiva e sicura la città, e così facendo concretizzeranno i loro desideri di poter avere una vita migliore, cioè normale»

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» Testimonianza raccolta dalla redazione

Una triste

storia italiana

Nel periodo più intenso di crisi, la testimonianza di un imprenditore abruzzese, raccontata come una storia collettiva

«S

ono un vecchio imprenditore, non voglio dirvi il mio nome, né quello dell’azienda, né quelli del mio socio o dei miei collaboratori. Ho sessantuno anni, lavoro da quando ne avevo quattordici. Ho cominciato con mio padre, nasco fabbro, ma non so come morirò. La storia che desidero raccontare è la mia personale e quella dell’azienda che dirigo con il mio socio. Mi preme

condividere e far capire il senso che aveva il lavoro un tempo, quando cominciai e l’incertezza che si lega a questa parola oggi. Tutto ciò attraverso un breve racconto, quasi una favola triste. È importante che lo faccia, perché nella mia medesima situazione in Italia si trovano in molti, moltissimi imprenditori onesti». La “favola” inizia più di trent’anni fa, una bella mattina di sole, quando due amici decidono di metter su prima una famiglia

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per uno e poi un’azienda per entrambi. Così per trentadue anni, cioè dal giorno in cui hanno inaugurato il capannone, i due soci si sono alzati alle sette del mattino ed hanno lavorato fino alle sette della sera, qualche volta anche fino alle otto, ma non importa. Ciò che conta è che, durante questo tempo, hanno costruito case e palazzi e ponti e strade e ogni cosa si chiedesse loro. L’hanno fatto con l’ingegno, i pochi strumenti a disposizione, l’han fatto con la rabbia e la calma, la forza e le parole. Hanno tirato su interi quartieri in questo modo e non solo: hanno sostenuto le famiglie e fatto studiare i propri figli e quelli degli altri. Di tutti quei bravi operai che con loro due hanno costruito il Paese. I due soci litigavano e si arrabbiavano per far meglio le case ed i palazzi ed erano giovani, onesti e quando si poteva, portavano le famiglie a mangiare in un bel ristorante, dove c’era il cuoco che alla fine usciva e chiedeva com’era andata e si scherzava e i bambini erano piccoli e le mogli belle, felici, sorridenti, speranzose. Fuori il cielo era pulito, lindo e non pioveva mai. Nello stesso ristorante i soci portavano i propri operai e offrivano loro una bella cena e si parlava e discuteva e il vino scorreva nelle vene e nella testa e in qualche istante, in qualche fugace attimo, si sentiva persino l’amore scorrere in corpo e su quel tavolo. C’era di sicuro riconoscenza, stima, affetto. Erano ragazzi e signori attorno alle pietanze, gente che abbassava la testa e lavorava e pretendeva rispetto e stipendio. Così è stato per qualche

tempo, finché è durato. Poi è cominciato a piovere, prima qualche goccia, in seguito un temporale. Col passare degli anni ed il susseguirsi di cattivi e corrotti governi e governanti, però, la pioggia è diventata incessante e fitta e i capelli grigi e le mogli sono invecchiate ed i figli cresciuti e con qualche operaio s’è pure litigato e qualcun altro è andato finalmente in pensione. Eppure i due sono ancora in azienda e con i pochi mezzi ed i pochi operai rimasti continuano a costruire strade e ponti e case... cioè vorrebbero farlo, ma non possono. I fornitori sono da pagare, le tasse sono da pagare, gli operai sono da pagare, la concorrenza tanta e sleale, il lavoro poco e mal pagato. Piove da qualche anno oramai e da quello che dicono continuerà ancora per molto. I due soci continuano ad alzarsi tutte le mattine alle sette e a rientrare la sera alle otto, ma ormai sono zuppi, stanchi e sfiduciati e di operai non ne hanno. «Dicevo… non farò nomi, né me la prenderò con qualcuno, forse solo con questa maledetta pioggia che non smette di cadere. Eppure una domanda, almeno una vorrei farla a chi legge. Ora, oggi che le banche stanno per riprendersi i miei quarant’anni e passa di lavoro, mangiando come nulla, capannone e casa. Ora, oggi che mio figlio, laureato, è disoccupato. Ora, oggi che non ho più forze per cambiare vi chiedo: ma oltre ad esser stato onesto, cosa avrei dovuto fare?»

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» di Donato Tribuiani

Kalendar, lo strumento per gestire i clienti L’ultima nata in casa Kapusons, lo studio di comunicazione e sviluppo software di Roma, è una on line application per la gestione di agende, calendari, appuntamenti e incontri

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el contesto lavorativo moderno in cui tutto è veloce e le informazioni importanti corrono il rischio di perdersi nel mare magnum di attività giornaliere, è fondamentale dotarsi di strumenti in grado di supportare efficacemente il lavoro. Sicuramente la gestione di agende, calendari, appuntamenti e incontri rappresenta un “problema” con il quale chiunque diriga o lavori in una azienda, piccola o grande che sia, è obbligato a rapportarsi. Farsi aiutare dalle moderne tecnologie è sicuramente un buon punto di partenza per tentare di organizzare le attività giornaliere. A condizione che questi strumenti siano estremamente versatili ed usabili e non finiscano per complicare ulteriormente il lavoro. E proprio ai criteri di versatilità ed usabilità risponde l’ultima offerta dedicata a imprese e professionisti messa a punto da Kapusons (www.kapusons.it), studio di comunicazione e svilup-

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po software di Roma. Kalendar è una on line application per la gestione dei clienti e consente di organizzare in maniera veloce, dinamica ed intuitiva contatti, appuntamenti, fatturazioni e certificati. Ideale per studi medici e liberi professionisti, il Kalendar è uno strumento che va incontro alle esigenze del cliente unendo funzionalità, massima personalizzazione e facilità di utilizzo: una segreteria virtuale alla quale è possibile collegarsi in qualsiasi momento. Supportato da una grafica semplice ed intuitiva, il Kalendar è, infatti, un software on line a cui si accede via internet. Non è quindi necessario installarlo sul computer, ma tramite delle credenziali di registrazione ci si può accedere da qualsiasi dispositivo connesso alla rete, compresi device mobili. La versione mobile (front-end accessibile per iPhone, Android, Blackberry e Windows Mobile), infatti, consente l’inserimento di contatti, ap-


puntamenti, eventi, direttamente dallo smartphone. Il Kalendar è un software particolarmente adatto al mondo medico poiché consente di migliorare i servizi per l’utenza, perfezionando i tempi degli appuntamenti e la gestione complessiva del paziente, anche dal punto di vista fiscale con report personalizzati. Le funzioni di reportistica del software, inoltre, sono uno strumento per migliorare la comunicazione all’interno dello staff del medico, soprattutto per quei professionisti che ricevono i pazienti in più studi. I report consentono di avere una visione chiara e puntuale su contatti, diari di pazienti, visite e interventi realizzati. L’accesso, l’utilizzo multicanale e la gestione multioperatore risultano estremamente utili quando più persone gestiscono l’agenda del medico o del professionista che eroga le sue prestazioni in più sedi di lavoro. Grazie alla gestione multicalendario, che consente di spostarsi con facilità da un’agenda all’altra, il software funziona anche nel caso in cui una struttura abbia bisogno di organizzare le agende di più professionisti. Le tre possibili visualizzazioni del calendario (giornaliero, settimanale e mensile) permettono di scegliere in quale modo organizzare e gestire le attività. Le funzioni di rubrica, i cui campi sono totalmente personalizzabili, di creazione e gestione di eventi ed appuntamenti e gli alert personalizzati rendono il Kalendar uno strumento estremamente familiare nell’utilizzo anche per utenti con modeste conoscenze tecnologiche. Alle comuni funzioni di un’agenda il Kalendar aggiunge la possibilità di creare fatture e generare estratti conto per i clienti, emettere documenti personalizzati (come certificati medici) e gestire file multimediali. Il Kalendar è uno strumento sviluppato in tecnologia open source Ruby on Rails e con l’utilizzo di unobtrusive Javascript. Per Ugo Esposito, amministratore unico di Kapusons, il Kalendar «è uno strumento estremamente utile per aziende e liberi professionisti. Da quando lo abbiamo lanciato sul mercato stiamo ricevendo moltissime richieste. Il software – continua Esposito – è particolarmente richiesto da studi medici e liberi professionisti, specie da coloro che erogano le loro prestazioni in più sedi di lavoro. Kapusons ha sempre messo al centro della propria attività la creazione di prodotti/servizi che siano altamente personalizzabili, come dimostra il nostro CMS Portal Manager® per la gestione di contenuti di siti internet. Credo – conclude l’amminisitratore unico di Kapusons – che il successo che Kalendar sta riscontrando risieda proprio nella facilità di accesso ed utilizzo e nella possibilità di infinite personalizzazioni e nuove funzionalità che mette a disposizione del cliente». Per ulteriori informazioni sul Kalendar: www.kapusons.it e info@kapusons.it

xxxxxxxx

» foto concesse da Kapusons

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» di Denia Di Giacomo

Il logo dell’associazione

Ripartiamo dal territorio

L’Associazione Terre Alto Angolano promette di diventare il motore trainante del territorio interessato alle sue attività e di tutte le aziende che fanno della qualità la loro bandiera

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L

a valorizzazione del territorio in cui viviamo e in cui le aziende decidono di investire è ormai diventato un discorso sfaccettato e fondamentale, dal cui sviluppo passa la crescita concreta dell’economia. La storia dei grandi prodotti di qualità, come i noti champagne francesi o per restare in Italia, il Barolo, il Chianti o il Brunello di Montalcino, ci insegna che solo dalla forza di un territorio nasce un prodotto longevo e capace di vincere un mercato così competitivo. Chi acquista una bottiglia di vino o un olio o qualsiasi altro prodotto di qualità, non vuole semplicemente un buon prodotto, ma desidera qualcosa di più, compra la storia dei suoi produttori, compra le dolci e ben curate colline della regione nel quale è coltivato il suo frutto, compra l’aria salubre, la cura con cui hanno trattato le coltivazioni, il paesaggio…insomma acquista l’idea che c’è dietro quel prodotto, un’idea che deve essere specchio della realtà, ma ben sostenuta da un concreto e approfondito piano di marketing territoriale. Ecco perché nasce l’Associazione culturale Alte Terre Angolane, per promuovere e sviluppare una della aree più belle e pregiate della zona collinare abruzzese, una fascia mediana attraversata dalla storica strada Statale 81, nota come la Piceno - Aprutina. Questo dichiara l’Associazione Terre Alto Angolane tra le sue finalità: “La progettazione, l’attuazione e la gestione di interventi per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e delle bellezze artistiche e architettoniche che caratterizzano i comuni dell’alto angolano. Obiettivo prioritario è la promozione, anche a fini turistici, delle tradizioni e del patrimonio rurale, attraverso il recupero e la valorizzazione delle colture, degli allevamenti, delle produzioni agroalimentari tipiche, della ristorazione e delle attività artigianali. Presidente e segretario dell’associazione sono rispettivamente Rocco Pasetti dell’Azienda Agricola Contesa e Giuseppe Berghella dell’Azienda Agricola Le due Colline, entrambi profondamente motivati e concretamente impegnati nel portare avanti questa nuova realtà associativa, che a giudicare dai riscontri del primo punto vendita recentemente aperto a Francavilla al Mare, promette numeri molto interessanti, segno che il pubblico è pronto ad accogliere prodotti di qualità che siano segno tangibile di un discorso molto più articolato che coinvolge territori e produttori specifici. Elemento importante da evidenziare è che tutte le aziende agricole dell’associazione Terre Alto Angolano hanno aderito al piano di sviluppo rurale, una mossa vincente che oggi le porta ad essere in continua crescita e quindi in controtendenza rispetto alla recessione globale «Desidero ringraziare fortemente l’intera Amministrazione Comunale di Città Sant’Angelo, sempre pronta ad accogliere le iniziative meritevoli e che ci è stata di grande sostegno – questo evidenzia il segretario dell’associazione Giuseppe Berghella – infine, un plauso particolare va rivolto ad una delle realtà più qualificate e

Da sinistra: Giuseppe Berghella e Rocco Pasetti rispettivamente segretario e presidente dell’Associazione Terre Alto Angolano

note di Città Sant’Angelo, il ristorante Villa Chiara, nostro attuale socio, che da 20 anni, grazie all’instancabile attività del suo titolare Adriano Terenzi, porta avanti il nome di questo straordinario territorio con eleganza e qualità». L’Associazione Terre Alto Angolano sarà presente in tutte le maggiori fiere ed eventi di promozione, dalla sesta edizione di Olio Capitale di Trieste al Salone internazionale dell’olio extravergine di qualità di Verona - SOL – e numerosi altri, nell’ottica che solo una sempre maggiore partecipazione agli incontri e una continuativa esportazione del nome Terre Alto Angolano, potrà fattivamente contribuire alla crescita di questa nuova realtà e dell’intera regione

FANNO PARTE DELL’ASSOCIAZIONE • Ager Ilicis di Simonetta Vadini – Elice (PE) • Azienda Agricola Forcella – Città Sant’Angelo (PE) • Centini Chocolate – Teramo (TE) • Contesa di Rocco Pasetti – Collecorvino (PE) • F.lli D’Alessio di Antonio D’Alessio – Elice (PE) • Fattorie Gaglierano - Città Sant’Angelo (PE) • Genuinità d’Abruzzo di F. Presutti - Città S. Angelo (PE) • La Mugnaia – Elice (PE) • Masseria Le due Colline - Città Sant’Angelo (PE) • Pallottini - Città Sant’Angelo (PE) • Livio Presutti - Città Sant’Angelo (PE) • San Lorenzo Vini – Castilenti (Te) • Sciarr di D’Alesio Giovanni e Mario - Città S. Angelo (PE) • Verde Abruzzo - Città Sant’Angelo (PE) • Villa Chiara - Città Sant’Angelo (PE)

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la terra di piero

idee per lo sviluppo delle aree interne » di Piero Carducci*

L’Aquila abbandonata

D

ue ore e quaranta di conferenza stampa di fine anno del presidente Monti, non una parola sulla tragedia del terremoto e sulla ricostruzione dell’Aquila. Né è andato meglio l’incontro del premier con Chiodi e Cialente: una piccola elemosina per prorogare l’emergenza di qualche mese, la costituzione dell’ennesimo tavolo di lavoro, la certezza di tagli consistenti delle risorse. È ormai evidente a tutti che L’Aquila è orfana, dopo la privazione di un punto di riferimento sicuro come Gianni Letta. Siamo ora alla mercé di un sindaco in campagna elettorale permanente, di strutture commissariali tanto ridondanti quanto inefficaci, di ordinanze confuse, di una burocrazia asfissiante ed irresponsabile. Si sta avverando la peggiore delle profezie, lo scivolamento del “problema L’Aquila” in un cono d’ombra, un cocktail micidiale di offensivo disinteresse da parte del Governo e di caduta di attenzione da parte dell’opinione pubblica. La ricostruzione materiale ed immateriale dell’Aquila non è, almeno finora, una priorità per il Governo dei professori. È a forte rischio la ricostruzione, ma pure la gestione dell’emergenza che, nel 2012, potrà contare su risorse del tutto insufficienti con l’effetto immediato di disgregare ulteriormente la coesione sociale, esacerbare gli animi di cittadini già fortemente delusi e mettere così a rischio l’ordine pubblico. Il Governo Monti avrebbe dovuto invece mitigare, per i cittadini del cratere, gli effetti di una maxi manovra già difficile da accettare per cittadini “normali”, ma assolutamente insostenibile per una comunità terremotata. L’impatto recessivo della manovra sull’Aquila è troppo gravoso. Se a questo si aggiunge il blocco dei cantieri per la ricostruzione, in stallo da mesi, ed il taglio selvaggio ai fondi per l’emergenza, il Governo condannerà inevitabilmente L’Aquila a

percorrere un sentiero di autodistruzione. L’economia aquilana non è nella condizione di assorbire questo doppio colpo di maglio, ricostruzione mancata e manovra, ed un Governo di professori avrebbe dovuto mostrare maggiore sensibilità e capacità predittiva. Affondare l’economia del Capoluogo e gettare nella disperazione migliaia di famiglie non è nell’interesse del Paese. A questo punto, preso atto dell’indifferenza cinica del Governo, possiamo solo mobilitarci con forza e sperare nell’intervento di una politica dormiente e del Presidente della Repubblica. La drammatica situazione attuale, ad onor del vero, non è solo figlia di Monti. A quasi tre anni dal terremoto, la ricostruzione vera non è neppure partita, e questo pone L’Aquila in una situazione di ulteriore debolezza. La “governance” della ricostruzione costa troppo e non funziona; il sistema delle ordinanze, che furono preferite alla legge ordinaria perché, si disse, più veloci e flessibili, si è rivelato fallimentare. Quel che noi dobbiamo pretendere è una legge specifica dove si prevedano tempi, modi della ricostruzione e strategie organiche per la crescita. La struttura commissariale ha fatto il suo tempo ed ora sono le comunità locali a dover plasmare e governare il territorio. Occorre fissare un termine per la fine dell’emergenza ed occorre una strategia complessiva ed una regia unica per la ricostruzione, supportata da un flusso certo e costante di risorse finanziarie che non può sottostare alla logica estemporanea degli strumenti emergenziali. Flusso di risorse indispensabile non solo per la ricostituzione di un modello urbanistico dell’Aquila come località centrale, ma anche per la ripartenza delle attività produttive, un aspetto questo pure dimenticato ed invece assolutamente dirimente per la rinascita della città e dell’intero comprensorio. Senza se e senza ma

* Economista

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PROBIZ

IL CLIENTE PROTAGONISTA GIOVANE AZIENDA PARTNER DELLA VODAFONE, IN POCHISSIMO TEMPO PROBIZ È DIVENTATA LEADER IN ABRUZZO NEL MERCATO DEI SERVIZI PER LA TELEFONIA FISSA E MOBILE NEL SETTORE CLIENTI BUSINESS. IL SEGRETO? SERVIZIO, QUALITÀ E CURA DEL CLIENTE

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isponibilità, professionalità, cura dei particolari, forte orientamento al Cliente e grande attenzione alle nuove tendenze del mercato, sono gli ingredienti fondamentali dell’azienda. Nata nel 2010, l’azienda Probiz di Pescara ha subito ottenuto risultati entusiasmanti riuscendo ad acquisire un pacchetto di oltre 1000 clienti. Il core Business di Probiz è la fornitura di servizi di telefonia fissa e mobile.Vodafone, infatti, è uno dei più grandi e noti gestori di telefonia mobile nel mondo e nel 2011 è diventato leader in Italia nel mercato business. Fabio Di Tieri, titolare di Probiz, è un brillante imprenditore, laureto in Giurisprudenza con Master in e-business management a Milano, che ha deciso di approfittare della sua

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esperienza decennale nel campo della telefonia, per strutturare un’organizzazione capace di diventare un punto di riferimento per tutte le imprese d’Abruzzo e Molise. L’idea è stata fortemente riconosciuta dal mercato che, nonostante la crisi economica, ha premiato la qualità e l’impegno. A sostegno di una crescita esponenziale sono state acquisite primarie aziende abruzzesi che, con soddisfazione, si avvalgono dei servizi Vodafone sia per la telefonia fissa che per la mobile. Fabio Di Tieri, 38 anni, sposato con Arianna Petraccia e papà di Alessandro, è noto all’imprenditoria abruzzese anche per aver partecipato alla cordata di imprenditori pescaresi che nel 2008 hanno rilevato il Pescara calcio dal fallimento, portandolo poi a riconquistare la serie B. Sempre


» REDAZIONAL E IN COL LAB

ORA ZION E CON PROBIZ

Probiz è anche uno degli sponsor della Pescara Calcio (foto: Max Mucciante)

legato ai colori biancoazzurri, oggi è partner ufficiale del Delfino Pescara 1936. Uomo determinato e moderno, nel 2010 decide di stringere una partnership con Vodafone, un’alleanza proficua che lo ha portato alla creazione di Probiz e ad ottenere l’attuale successo. In un mercato competitivo come quello della telefonia, occorre grande impegno, formazione, ma anche ingenti investimenti per l’innovazione, che l’azienda Probiz ha saputo interpretare con spirito di iniziativa. Rimanere al passo con l’evoluzione dei prodotti e dei servizi, riuscire a proporre offerte vantaggiose, porre il cliente al centro delle proprie attenzioni, rappresentano il mix fondamentale che Probiz si propone, in termini di mission aziendale. “I miei obiettivi sono di crescere in Abruzzo – dichiara Fabio Di Tieri – una crescita attenta, ponderata e soprattutto che non perda mai di vista la qualità del nostro servizio. Noi seguiamo le aziende in quelli che considero gli aspetti più importanti: la qualità delle relazioni, l’affidabilità, la qualità e i tempi del servizio. Solo concependo il cliente come un vero partner è possibile renderlo veramente protagonista.Ho voluto puntare su uno staff giovane, motivato e intraprendente. Continuo ad investire sul mio staff con una formazione minuziosa per soddisfare qualsiasi esigenza del cliente con cordialità e celerità.Questa è la strada per raggiungere l’eccellenza!” Attualmente Probiz è strutturata in tre macroaree alla cui guida ci sono tre persone eccezionali: Marina Paciocco,

Responsabile Back Office, Lamia D’Amico, Responsabile Customer Care e Anna Befiglio, Responsabile Call Center. Alla loro preziosa attività si affianca quella altrettanto importante dello staff dei consulenti di vendita che permettono all’azienda di crescere e migliorare. L’obiettivo? Portare la Probiz a diventare l’azienda leader in tutto il Centro-Italia•

Fabio Di Tieri, titolare Probiz, con la moglie Arianna e il piccolo Alessandro

PROBIZ srl Tel. 085 8421386 - Fax 085 8421381 Mobile 348 3293052 Numero Verde 800 120996 E-mail: info@probizsrl.it Probiz è anche su

Gli uffici della Probiz S.r.l., attualmente a Pescara in Corso V. Emanuele 179, si trasferiranno dal 1 Marzo presso l’Arca delle Professioni a Spoltore (PE), nella ex sede della Pescara Calcio.

» foto concesse e autorizzate da Fabio Di Tieri

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seminari&convegni » a cura della redazione

Giandomenico Di Sante

Giammarco Giovannelli

presidente Confcommercio Abruzzo

presidente Federalberghi Abruzzo

Claudio Ucci

consulente al turismo

Mara Quaianni Andrea Sebastiani

presidente Federalberghi L’Aquila

Mauro Di Dalmazio

presidente Federalberghi Chieti

assessore regionale al Turismo

Turismo, parola d’ordine fare gruppo Questo il leitmotive dell’assemblea annuale di Federalberghi Abruzzo guidata dal presidente Giammarco Giovannelli. Presente all’incontro anche l’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio

“A

nalisi e prospettive dell’economia turistica regionale”, questo il tema scelto da Federalberghi Abruzzo per la consueta assemblea di fine anno svoltasi

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al Grand Hotel Don Juan di Giulianova. Presenti all’appuntamento il presidente regionale di Federalberghi Abruzzo Giammarco Giovannelli, il presidente di Federalberghi L’Aquila Mara

Quaianni, il presidente di Federalberghi Chieti Andrea Sebastiani, il presidente di Confcommercio Abruzzo Giandomenico Di Sante ed il consulente Claudio Ucci. Nei loro interventi, tutti i relatori hanno


evidenziato l’importanza delle associazioni di categoria di ideare programmi innovativi per superare lo stato di crisi che il turismo sta vivendo. All’incontro non è voluto mancare l’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio che con franchezza ha dichiarato: «Non ci sono risorse necessarie e sufficienti, quelle poche che siamo riusciti a trovare fuori Bilancio dobbiamo essere bravi a saperle spendere, quindi in questo momento più che mai è necessario fare gruppo e mettere da parte sterili discussioni». A m mo nt e r e bb e r o   a   c i r c a 45milioni di euro le possibilità finanziarie della Regione Abruzzo per il turismo, tra fondi FAS (35milioni circa) e Legge 77 (8,5milioni circa) che serviranno a finanziare le prossime mosse, a partire dalla presentazione dalla Crociera Promozionale della regione ed i nuovi “claim” per promuovere l’immagine dell’Abruzzo, attraverso internet e borse, in Italia ed all’estero. «In questo momento ritengo fondamentale- ha dichiarato Giovannelliintercettare i fondi europei per il turismo, ma anche la variazione ed il miglioramento delle leggi in proposito puntando ad un Testo Unico per una Global Governance a cui affidare però un budget spesa più alto. Un appello voglio farlo ai Comuni, che in merito alla Tassa di Soggiorno, non adottino una linea aggressiva, ma continuino con una programmazione e con la contrattazione tra le parti. Per il nostro settore il bilancio del 2011 non è ne-

» foto concesse da Federalberghi

gativo, ma più presenze e più arrivi non significano più guadagni. Gli operatori abruzzesi si trovano ad affrontare due problemi enormi: i costi di gestione delle strutture sempre più alti e l’accesso al credito sempre più difficile, che non fanno che arrestare la crescita

del nostro turismo». «La  rivoluzione  deve  essere –ha concluso Di Sante– nelle piccole e medie attività e deve andare in unica direzione, io sono ottimista, ma ci devono essere nuove regole e nuova etica imprenditoriale

Da sinistra: Roberto Brandimarte presidente di Albatour, l’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio e il presidente di Federalbeghi Abruzzo Giammarco Giovannelli

Il pubblico intervenuto all’assemblea di Federalberghi Abruzzo

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seminari&convegni » di Martina Luciani

Un’immagine del convegno svoltosi a Lanciano

L’informazione è più importante di una multa Metticilatesta, la campagna nazionale per la sicurezza stradale approda anche a Lanciano

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recentomila  incidenti, ventimila invalidi e cinquemila morti ogni anno. Questo il triste bilancio di un anno sulle strade d’Italia. Ed è proprio da questi dati che è partito il convegno organizzato dal presidente della Commissione Bilancio della Regione Abruzzo Emilio Nasuti in collaborazione con l’autoscuola Valerio di Lanciano, tenutosi nell’auditorium della BLS di Lanciano. L’incontro, finalizzato all’informazione ed alla sensibilizzazione soprattutto dei più giovani nell’importante tema della sicurezza stradale, ha visto intervenire il presidente dell’Associazione “Alla Guida” Alessandro Valerio, il dirigente del Ministero dei Trasporti Carmelo Trotta, la giornalista Giovanna Corsetti e l’assessore ai trasporti della Regione Abruzzo Giandonato Morra, con l’introduzione del giornalista RAI Lucio Valentini.

Il dibattito si è inserito all’interno del più grande programma di campagna per la sicurezza stradale “metticilatesta”, ideato dalla Corsetti. I relatori si sono alternati nel ribadire con forza l’importanza della tenacia nel fare questo tipo di informazione. L’importanza di cambiare in primis la nostra forma mentis, ormai abituata ad accettare qualsiasi tipo di malcostume. La sicurezza stradale, infatti, inizia prima di mettersi al volante. La cultura, in questo caso, è meglio di un’attività repressiva. In questo senso è necessario inculcare nei ragazzi una nuova filosofia di vita e la pubblica amministrazione deve creare una cultura condivisa. La Corsetti e Trotta, vere anime dell’incontro, hanno mostrato dei video molto impattanti sull’importanza del rispetto delle regole quando ci si mette al volante. Ed hanno cercato in ogni modo di coinvolgere i molti ragazzi presenti in sala e di far

capire loro che la cintura di sicurezza non va messa per paura di un controllo, ma perché realmente può salvarci la vita. Le linee guida della sicurezza stradale, secondo la giornalista Corsetti, sono due: l’informazione data da famiglia, scuole, media ed istituzioni ed il controllo che non deve essere un mero agguato per portare a casa più multe, ma un’attività volta veramente alla sicurezza stradale e non al rimpinguo delle casse comunali. L’intervento più toccante è stato quello, non previsto, della presidente dell’associazione familiari vittime della strada dell’Emilia Romagna che, oltre al toccante racconto della sua personale esperienza, ha letto ai presenti in sala una lettera inviata dalla sua associazione a tutti i nuovi ministri, invitandoli ad avanzare proposte concrete per la sicurezza stradale che favoriscano il meccanismo culturale ed evolutivo

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seminari&convegni » di Riccardo Di Persio

L’archiviazione elettronica dei documenti e la conservazione sostitutiva Questo il titolo del seminario organizzato dall’Ordine dei Commercialisti di Chieti con la partecipazione dall’azienda Fratelli Sisofo di Pescara

S

i è svolto a Chieti presso la sala conferenze della Carichieti il convegno intitolato “L’archiviazione elettronica dei documenti e la conservazione sostitutiva”, aperto a tutti i praticanti e collaboratori di studio, organizzato dall’Ordine dei Commercialisti di Chieti con la partecipazione dall’azienda Fratelli Sisofo Srl di Pescara. Il convegno ha toccato varie tematiche riguardanti l’archiviazione elettronica in particolare gli aspetti pratici e organizzativi che queste assumono nel lavoro dei commercialisti e nella consulenza alla loro clientela. L’azienda dei Fratelli Sisofo vantando 35 anni di esperienza, ha acquisito la giusta competenza e professionalità nell’ambito dei sistemi di stampa e di gestione documentale. Tra i principali punti di forza dell’azienda vi è l’approccio consulenziale: grazie alla Divisione Consulting, la società effettua un’analisi iniziale volta a comprendere le esigenze dell’azienda e a individuare le soluzioni tecnologiche più adatte a soddisfarla. A rafforzare tutte le competenze del

» foto di Giuseppe Ciavattella

Un momento del seminario

gruppo Sisofo c’è la collaborazione con la Nashuatec leader mondiale nell’erogazione di servizi di gestione documentale ai principali gruppi del Paese, alle piccole e medie imprese e alle Pubbliche Amministrazioni. Il relatore del convegno, Massimiliano Barberis consulting operation manager di Nashuatec, ha illustrato a tutti i dottori commercialisti presenti all’evento i vantaggi che può portare alle aziende e soprattutto al loro lavoro, l’archiviazione elettronica, eseguendo anche delle dimostrazioni pratiche per tastare la veridicità del funzionamento. Sono intervenuti all’incontro anche il presidente Unione Giovani Dotto-

ri Commercialisti ed Esperti Contabili Maurizio Bucci e il presidente Associazione Italiana Dottori Commercialisti Chieti Sergio Acconcia. Conservare faldoni, predisporre scaffali o intere stanze per la conservazione dei documenti cartacei è troppo spesso per le aziende un’operazione complicata, onerosa e inefficiente: per questo Sisofo e Naschuatec vogliono far scoprire come la dematerializzazione dei documenti aumenti la sicurezza negli accessi e nelle autenticità dei documenti, garantendo benefici in termini di efficienza della gestione aziendale e di rapidità nella ricerca e recupero dei dati

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eventi

» di Denia Di Giacomo e Riccardo Di Persio

Da sinistra: Enrico Marramiero, Andrea Pontremoli, Luca Paolazzi e Giuseppe Roma

L’innovazione,

per tornare a crescere Questo il tema che ha caratterizzato Annualmente, la consueta assemblea organizzata da Confindustria Pescara. Al dibattito hanno preso parte ospiti nazionali del calibro di: Andrea Pontremoli, Giuseppe Roma e Luca Paolazzi

R

icerca e innovazione, questi i temi al centro di Annualmente 2011 la consueta assemblea organizzata da Confindustria Pescara che quest’anno ha voluto promuovere un costruttivo dibattito attraverso alcune testimonianze eccellenti del mondo dell’innovazione italiano. Tra gli ospiti di questa edizione, nomi davvero illustri quali: Andrea Pon-

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tremoli, ceo and general manager Dallara S.p.A, board member Barilla già ceo IBM, Luca Paolazzi, direttore Centro Studi Confindustria, Giuseppe Roma, direttore della Fondazione Censis. Ad aprire i lavori, in una sala gremita di persone, Enrico Marramiero, presidente di Confindustria Pescara che ha illustrato nella sua relazione i cinque temi strategici portati avanti da Confin-


dustria Pescara nel corso del suo mandato, si tratta di: pubblica amministrazione e semplificazione, infrastrutture e logistica, credito e finanza, lavoro, politiche sociali e relazioni industriali ed infine istruzione e formazione. «Se la crisi oggi è una realtà, -ha dichiarato Marramiero- la risposta del mondo imprenditoriale non deve essere passiva, ma si deve avere il coraggio di reagire ponendo in essere le misure necessarie per riuscire vincitori. È inevitabile puntare sull’innovazione costante, continua e in tutte le sue forme, tecnologica, organizzativa, di prodotto o di processo. Ritengo che sia sicuramente l’arma migliore per stare dietro a un sistema globale in costante cambiamento». Al termine della relazione di Marramiero sono intervenuti Alfredo Castiglione, vice presidente della Giunta Regionale e Dario Pilla, direttore generale Banca dell’Adriatico che hanno dato uno spaccato dell’economia del nostro territorio rispettivamente dal punto di vista politico e creditizio. Poi è stata la volta degli interventi degli ospiti più attesi dal pubblico, Andrea Pontremoli, Giuseppe Roma e Luca Paolazzi che hanno dato un contributo notevole alla discussione sul tema della Ricerca e dell’Innovazione come fattore competitivo per le imprese. Pontremoli, con la sua storia imprenditoriale e con i suoi aneddoti di manager che ha girato e gira il mondo, ha catturato l’attenzione del pubblico presente. Annualmente si è concluso con l’ultima tavola rotonda moderata dal giornalista Paolo Mastri alla quale hanno preso parte: Guerino Testa, presidente Provincia di Pescara, Daniele Becci, presidente Camera di Commercio di Pescara, Giorgio De Marzi, delegato Ricerca e Innovazione Confindustria Abruzzo, Enrico Rotolo, presidente Sezione Terziario Avanzato Confindustria Pescara, Dario Di Camillo, architetto, inventore Blow Car e Vincenzo Stellabotte, delegato Ricerca e Innovazione Confindustria Pescara

Andrea Pontremoli CEO and general manager Dallara S.p.A.

Luca Paolazzi direttore Centro Studi Confindustria

Giuseppe Roma direttore Fondazione Censis

I relatori della tavola rotonda “La sfida delle Imprese tra ricerca e innovazione” da sinistra: Guerino Testa, Daniele becci, Vincenzo Stellabotte, Dario Di Camillo, Paolo Mastri, Giorgio De Marzi ed Enrico Rotolo

» foto di Vincenzo Sulpizio

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eventi

Le 42 nuove associate Confindustria Pescara nel 2011

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AZIENDA

SEZIONE

Rappresentante presso Confindustria Pescara

4B SERVICE

TERZIARIO AVANZATO

Nando Barbarossa - Marco Barbarossa

A&G BROKER

TERZIARIO AVANZATO

Emiliano Giordano

AUGESCO

ANCE

Andrea Di Carmine

AUTOSCUOLA MINETTI

TERZIARIO AVANZATO

Lorenzo Minetti

BJ SERVICES

ENERGIA

Stefania Riccitelli

BLOWCAR

MECCATRONICA

Dario Di Camillo

BRIONI RETAIL ITALIA

SISTEMA MODA ITALIA

Antonio Bianchini

BRIONI RETAIL EUROPA

SISTEMA MODA ITALIA

Antonio Bianchini

BRIONI OUTLET

SISTEMA MODA ITALIA

Antonio Bianchini

CASA DI CURA ABANO TERME POLISPECIALISTICA

GOVERNANCE

Nicola Petruzzi - Anna Dalmaso

CESAR

GOVERNANCE

Mario Barbarossa - Enio Barbarossa

COPGO SERVICE

ENERGIA

Antonio Tabasso

DI NARDO

ANCE

Alberto Di Nardo Letizia Di Nardo Ariela Pisano

DIKE

TERZIARIO AVANZATO

Guido Febbo

DISI CONTRACT

GOVERNANCE

Luciano Di Simone

DISI IMPIANTI

MECCATRONICA

Lea Esposito

DOLCE PUNTA SRL

SISTEMA MODA ITALIA

Rolando Scapellato

DS SERVICE

TERZIARIO AVANZATO

Denis Sanbenedetto

EDIREF

ANCE

Franco Breda - Assunta De Sanctis

EUROASFALTI

ANCE

Roberto Iacobucci

FOTOLITO

GOVERNANCE

Gabriele Mazzocchetti - Alessio Mazzocchetti

GADA GROUP ITALIA

GOVERNANCE

Guido Febbo - Antonio De Marinis

GUANTIFICIO ROSSI

SISTEMA MODA ITALIA

Giuseppe Parlati - Umberto Parlati

HITRUST

TERZIARIO AVANZATO

Stefano Traversa

ILP

CHIMICA-FARMACEUTICA

Miro Ciuffi

KW POWER

ENERGIA

Dean Cirilli - Luca Bersani - Pierluigi Silverii

LEXTEAM

TERZIARIO AVANZATO

Osea Astolfi - Carla Rita Perrucci

LISTORTI ASSICURAZIONI

TERZIARIO AVANZATO

Luigi Listorti

LOGOS

TRASPORTI

Roberto Di Domizio - Giuliano Ghirlanda

MICSO

TERZIARIO AVANZATO

Riccardo Iacobone

NEXUS

TERZIARIO AVANZATO

Nazario De Morì - Roberto Vione - Pina Basti

NORDIMPIANTI

MECCATRONICA

Gian Piero Gagliardi

PLASTERMAS

SEZ. CEMENTI, LATERIZI, LAPIDEI E AFFINI

Manuela Mastrodicasa

PUBLIGLOBE

TERZIARIO AVANZATO

Eugenio Galluppi

RO’FILM

TERZIARIO AVANZATO

Alessandro Di Felice

SEED CONSULTING

TERZIARIO AVANZATO

Antonella Bompensa

SIMI TRASPORTI

TRASPORTI

Luigi Bracone - Paola Bracone

SITEA

MECCATRONICA

Luigi Cirilli

TEKNOTAGLI

MECCATRONICA

Antonio Canonico

THERMARIA WELLNESS INDUSTRY

MECCATRONICA

Lorenzo Angelucci

TOP 20

GOVERNANCE

Sara Barbarossa - Nando Barbarossa

TREFORENERGY

ENERGIA

Dean Cirilli - Luca Bersani - Pierluigi Silverii


LA PAROLA AD ALCUNI DEI NEO ASSOCIATI DI CONFINDUSTRIA PESCARA A&G BROKER La A&G Broker è una società di brokeraggio assicurativo operante in Abruzzo, Marche e Molise. È partner della Willis SPA, Broker internazionale con visione locale e competenze internazionali e in questo modo riesce a proporsi come la perfetta combinazione fra le capacità tecniche, organizzative e di gestione dei mercati assicurativi del Gruppo Willis e l’agilità, l’indipendenza, l’intraprendenza e la capillarità sul territorio dei broker locali, quali la A & G Broker. A & G Broker vuole quindi rappresentare un gruppo di “professionisti artigiani”, in grado di cucire su misura le più svariate coperture assicurative seguendo le esigenze del cliente.

AUGESCO Nata dal Gruppo Di Carmine Costruzioni, ormai da oltre mezzo secolo impegnata nel settore delle costruzioni civili e industriali, Augesco è una società la cui mission risiede nella creazione di un prodotto immobiliare innovativo. Investendo nella ricerca per migliorare i materiali e le tecnologie progettuali e costruttive, Augesco riesce a creare soluzioni che salvaguardano la salute e il benessere dell’utente. Augesco è infatti tra le prime in Italia a realizzare progetti abitativi ispirati ai sani principi di bioarchitettura, in questo modo offre abitazioni di qualità nel rispetto dell’ambiente. Attualmente, insieme alle imprese ALMA C.I.S. e Di Cintio, è impegnata nella realizzazione di un importante progetto denominato “Il Borgo” che comprende circa 90 unità residenziali e alcuni immobili produttivi (negozi, uffici) a Montesilvano Colle (PE).

AUTOSCUOLA MINETTI Formazione prima di tutto. Questa è la filosofia dell’autoscuola Minetti, nata nel 2001 per seguire, formare ed informare l’ormai complesso mondo dell’automobilismo e degli autotrasportatori, una realtà sempre più interessata da precise e dettagliate normative provenienti dalla Comunità Europea e recepite in ambito nazionale. Per cui: consulenza, corsi di formazione e servizi, sono queste le attività più importanti della Minetti, non una semplice autoscuola, ma un vero e proprio punto di riferimento per l’automobilista e il mondo dei trasporti, dove i conducenti devono acquisire sempre maggiore professionalità per far fronte al complesso universo normativo che si delinea.

BLOWCAR Dall’ingegno dell’architetto Dario Di Camillo è nata l’idea lungimirante di creare un automobile gonfiabile con materiali innovativi e senza l’utilizzazione di lamiere. Sembrerà strano ma è questo il progetto innovativo di Blow Car (in inglese macchina gonfiabile), che stupirà e non poco il mondo automobilistico. A fine 2012 dovrebbe iniziare la creazione di questa nuova automobile per portarla da subito in commercio; la società produttrice del veicolo darà lavoro a circa 40 persone. L’ideatore Dario Di Camillo ha lavorato per molti anni nella piattaforma di innovazione della Fiat e grazie al suo ingegno sta prendendo forma una nuova auto dalle caratteristiche sbalorditive: «Non è un giocattolo – chiarisce risoluto Di Camillo – è una microcar con cellula abitativa tradizionale, ma priva di lamiere all’esterno. La carrozzeria è fatta di pannelli di gomma bistrato ultraresistenti, gonfiati a due atmosfere come un pneumatico».

CASA DI CURA DI ABANO TERME POLISPECIALISTICA La Casa di Cura privata Abano Terme è sorta nel 1961, con l’intento di dare una risposta alle esigenze di ospedalizzazione allora esistenti nella zona termale e collinare di Abano, per iniziativa di alcuni medici liberi professionisti. Nel 2010 rileva, dopo il fallimento del gruppo Angelini, la struttura di Villa Pini, riavviando l’attività ospedaliera nei reparti di medicina, neurologia, chirurgia e terapia intensiva. Oltre a questo si effettuano anche vari tipi di riabilitazione come quella ortopedica, pneumologica, neurologica, cardiologica e psichiatrica; infine il reparto di lungodegenza. Il direttore generale Gianni Paolo Argenti è entusiasta del lavoro svolto sulla struttura Villa Pini: «Siamo ripartiti dopo il fallimento del gruppo Angelini riassumendo tutto il vecchio personale, ovvero circa 850 dipendenti. Crediamo fermamente in questa struttura e investiremo molto nel futuro per poterla migliorare e renderla sempre più efficiente».

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eventi

COPGO SERVICES La Copgo Services è un azienda del gruppo francese Geoservices, che assicura prestazioni di servizi (personale ed attrezzature) nel settore dell’esplorazione e produzione di idrocarburi. Dalla sede italiana sono gestite tutte le attività del Sud Europa. La sede legale è a Pescara, mentre le due basi operative si trovano ad Ortona e Ravenna. Copgo Services offre tre linee di servizi: well intervention cioè servizi di slick line, wireline elettrica, memory gauges, reservoir monitoring; mud logging, cioè drilling surveillance, formation evaluation, fluids logging, pore pressure prediction; field surveillance e cioè operazioni&manutenzione, ottimizzazione della produzione, sistemi di controllo e diagnosi della produzione anche da remoto. La Copgo Services fornisce assistenza alle maggiori compagnie petrolifere internazionali come la Shell, Total ed Eni. Nel marzo 2010 l’azienda madre Geoservices viene assorbita dalla multinazionale Schlumberger.

DIKE Società di consulenza e organizzazione aziendale nata nel 2009 per erogare servizi alle imprese, anche di natura normativa, che includono anche la ricerca di finanziamenti. La sua mission è quella di erogare sempre più servizi rivolti all’innovazione e crescita delle aziende con studi mirati e consulenze ad hoc. Attualmente DIKE è impegnata nella realizzazione di sistemi di gestione della responsabilità amministrativa delle imprese, in adeguamento al d. lgs. 231/2001 che prevede per ogni azienda la dotazione di un modello organizzativo in grado di prevenire i reati soprattutto in materia di sicurezza e ambiente, un modello che DIKE sta strutturando in Confindustria Pescara e che entro il primo trimestre 2012 sarà pronto per essere monitorato dall’organo di vigilanza preposto.

DISI IMPIANTI I Fratelli Di Simone, iniziano la loro attività nel 1985 come artigiani, poi con il passare degli anni e con l’inizio dello sviluppo aziendale, nel 1996 costituiscono la società che ambisce a una crescita razionale ed equilibrata. La Disi Impianti ha progetti di sviluppo ambiziosi e si occupa della produzione di impianti elettrici, di sicurezza sui cantieri e condizionamento. La Disi Impianti è presente nel Lazio con 6 tecnici qualificati e in Lombardia con un altro tecnico per il pronto intervento. Le materie prime impiegate vengono scelte sempre tenendo conto della qualità, delle garanzie post vendita e quindi del prezzo.

DS SERVICE Realtà ufficialmente nata nel 2010, ma già in fortissima espansione, DS Service nasce dai fratelli Denis e Nestore Sanbenedetto e si occupa di gestione del credito, un’esigenza sempre più sentita dalle aziende. Da oltre 15 anni nel settore del recupero crediti oggi i fratelli Sanbenedetto possono vantare un’attività in piena espansione su tutto il centro Italia, con un pacchetto clienti di grande valore che comprende anche importanti istituiti di credito come Banca dell’Adriatico, Carichieti, Unicredit e altri. DS Service si avvale di una estesa rete di agenti esperti e professionali e la loro filosofia è quella di creare un vestito su misura per ogni cliente, lavorando con lui a 360 gradi, dalla prevenzione fino alla gestione legale del credito.

EURO ASFALTI Euro Asfalti nasce nel 1993 a Scafa; l’azienda si occupa di edilizia generale specializzata in coperture civili ed industriali come impermeabilizzazione e isolamenti. L’azienda è in continua evoluzione e può vantare tre importantissime certificazioni come Iso 9000, OS8 e OG1. L’amministratore Roberto Iacobucci traccia la linea guida sul futuro: «Spero vivamente che questo momento di crisi generale possa passare al più presto; bisogna puntare sempre alla qualità e la mia azienda lo fa giorno dopo giorno, fornendo soluzioni all’avanguardia per ogni tipo di richiesta».

HI TRUST HI TRUST è una società di servizi di consulenza organizzativa, strutturati in modo da coprire interamente tutte le più svariate esigenze aziendali. Tra le sue aree operative di intervento infatti troviamo: implementazione di sistemi di gestione conformi e certificabili rispetto ai più diffusi standard internazionali; progetti di risk analisys totali o parziali, adeguamento ai requisiti legali su privacy, responsabilità amministrativa delle società, risparmio e disciplina dei mercati finanziari; servizi di ICT come network & system desining o data loss prevention o network security; servizi di assessment tecnici di information security come antintrusione su reti e sistemi; servizi di marketing strategico e operativo e infine servizi di formazione certificata, oltre a numerosi altri tutti incentrati sull’evoluzione del sistema impresa.

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KWPOWER È uno dei più importanti produttori e distributori italiani di materiale per le rinnovabili presente sul mercato dal 2008. KWpower si rivolge ad aziende e privati con consulenza e fornitura di prodotti con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Da oggi all’esperienza di KWpower si aggiungono nuove competenze e servizi, grazie all’assorbimento di Treforenergy, società leader nello sviluppo di progetti chiavi in mano, questo per creare un’unica struttura ancora più solida e competitiva. KWpower ha ottenuto successi anche all’estero in particolare in Bulgaria, nell’ampio raggio dei Balcani e nel Regno Unito, una realtà in grande espansione.

LISTORTI ASSICURATORI E CONSULENTI Listorti Assicuratori e Consulenti nasce nel 1968 a Pescara; nella fase embrionale l’azienda era formata solo da assicuratori. Ad oggi Luigi Listorti fornisce anche servizi retail e di brokeraggio. L’avvocato Luca Listorti gestisce invece lo studio legale, con servizi di consulenza alle aziende fornendo progetti di sviluppo e ristrutturazione per fusioni aziendali e tanto altro. L’obbiettivo principale è quello di supportare la piccola e media impresa in questa situazione molto delicata, come ci spiega Luigi Listorti: «Vogliamo cercare di ottimizzare i costi assicurativi e dare aiuto all’imprenditore nello stilare piani industriali».

MICSO MICSO è un’azienda diventata leader nelle soluzioni tecnologiche Internet Based. Grazie alle sue tecnologie e alla grande esperienza delle professionalità che vi lavorano, MICSO offre anche alle utenze aziendali un netto miglioramento delle prestazioni e quindi dei rapporti con partner e clienti, e una forte razionalizzazione delle operazioni. Fondata nel 1984 da sei amici, oggi MICSO è presente in ben 7 regioni italiane con oltre 1500 business partner ed eroga sul mercato più di 13.000 ore all’anno in attività di supporto, assistenza e consulenza. La sua filosofia si basa su una forte spinta al rinnovamento, MICSO ama affrontare le sfide, rompendo con le regole tradizionali del mercato e avvicinando le tecnologie alle persone che le utilizzano. Al centro della loro offerta l’essere umano, con i suoi bisogni e la sua creatività.

NEXUS NEXUS srl è una Knowledge company che opera a Pescara dal 1991. Il suo core business è quello di supportare lo sviluppo professionale degli individui e la crescita delle aziende attraverso il potenziamento delle competenze delle risorse umane. Da 5 anni Nexus attraverso una Business School, la NSM, supporta lo sviluppo delle competenze manageriali dei dirigenti delle aziende partendo da una attività di assessment individuale per proseguire con quella formativa di gruppo e personalizzata che fa ricorso a strumenti didattici multicanale. Nexus rappresenta sul territorio abruzzese un volano di opportunità per numerose persone e imprese che la scelgono come partner di sviluppo.

NORDIMPIANTI La Nordimpianti sin dalla sua creazione nel 1970 ha rivestito un ruolo da leader nel mondo della fornitura di macchinari e di linee di produzione complete per la realizzazione di elementi in calcestruzzo precompresso. L’azienda, situata a Chieti, ha acquisito negli ultimi anni clienti in tutto il mondo ed è attualmente presente in oltre 40 paesi. Le macchine di produzione Nordimpianti (sistema Extruder e Slipform) sono in grado di produrre una vasta gamma di prodotti come pannelli alveolari, travetti, paletti da vigna, architravi “Lintel”, pannelli Predal, pannelli a U e alveolari alti fino ad 1 metro, usati per applicazioni molto particolari. La Nordimpianti inoltre fornisce attrezzature ausiliarie necessarie a tutte le fasi della produzione di elementi in calcestruzzo precompresso dalle piste di produzione agli impianti di riscaldamento per la maturazione, dalle macchine di taglio alle attrezzature per la precompressione e il sollevamento.

PLASTERMAS Plastermas nasce a San Valentino in Abruzzo Citeriore, e si occupa dell’escavazione di pietra da gesso. Azienda molto antica, arrivata alla quarta generazione gestisce anche un altro stabilimento nell’aquilano precisamente a Raiano dove vengono prodotti intonaci, massetti e stucchi di qualunque genere. L’amministratore Manuela Mastrodicasa punta ad espandersi ancora: «Ci sono diversi progetti da portare avanti ed aspettiamo ancora delle risposte da alcuni futuri partner; ci teniamo molto allo sviluppo e siamo già ad un buon punto di partenza».

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eventi

PUBLIGLOBE SRL Publiglobe è un’agenzia di comunicazione intergrata che offre servizi di branding, marketing e advertising per aziende ed Enti Pubblici. È un network consolidato e in continua espansione, attualmente composto da 14 filiali (10 sul territorio italiano e 4 in Europa) che condividono un modello organizzativo sviluppato per integrare la conoscenza diretta dei mercati locali ad una visione globale del progetto di comunicazione. In Italia Publiglobe è la prima agenzia di comunicazione per numero di sedi ed è attualmente impegnata ad estendere il proprio network nelle principali città europee. A Pescara è presente dal 2009.

RO’FILM La Ro’film nasce a Pescara nel 2005 grazie all’esperienza dei fratelli Di Felice nel campo cinematografico. Dopo molti anni passati fuori regione, Alessandro e Cristiano tornano in Abruzzo per lanciare una sfida sul territorio locale, per poter dimostrare che anche nella nostra regione si può fare cinema ad alto livello. La Rofilm si adopera per la produzione di lungometraggi, cortometraggi, spot, videoclip e servizi fotografici. Dalle parole di Alessandro Di Felice si evince la voglia di crescere e continuare ad affermarsi nel mondo cinematografico: «La cosa più importante è poter riuscire a trasformare i limiti in risorse; la cultura è un investimento e noi la produciamo».

SEED CONSULTING Seed Consulting è nata a Milano nel 2009 per unire le esperienze decennali maturate da un gruppo di professionisti delle consulenze aziendali. Seed Consulting è l’incontro di mondi diversi e complementari: capacità gestionali, strategie societarie, tecniche di sviluppo commerciale. L’azienda fornisce servizi di consulenza alle aziende per ristrutturazioni e l’organizzazione di business plan; la sede operativa è situata a Pescara. Le parole dell’amministratore Antonella Bompensa: «La nostra esperienza quasi decennale mira alle piccole e medie aziende; il nostro principale obbiettivo è quello di affiancare praticamente l’imprenditore all’approccio aziendale». Seed Consulting esprime la cultura del fare, affiancando il cliente sia nel quotidiano delle proprie attività che nei momenti di cambio di strategia e di difficoltà.

S.I.M.I. TRASPORTI La Simi Trasporti viene fondata nel 1975, sin dall’inizio si è distinta nel settore dei montaggi e trasporti. L’attività inizialmente orientata prevalentemente alle grandi opere pubbliche è stata man mano integrata con una significativa presenza nei trasporti eccezionali. Dalla fine degli anni ottanta vengono effettuati costanti investimenti in risorse umane, attrezzature e mezzi, il tutto volto ad una maggior presenza nel mondo dell’impiantistica e del power. La costante specializzazione, un importante parco mezzi di proprietà, la flessibilità e una risposta sempre rapida alle esigenze della clientela hanno proiettato la Simi ai vertici del mercato nazionale dei trasporti eccezionali. La costante crescita ha imposto la creazione di un’area operativa che segue l’aspetto tecnico sin dalla fase preliminare del progetto, fornendo al cliente suggerimenti e soluzioni in virtù del nostro specifico Know - how e delle innovazioni tecnologiche del settore.

SI.TE.A. La SI.TE.A. Sistemi Tecnologici Applicati s.r.l. ha sede in Pescara e si sviluppa in altri stabilimenti a Chieti Scalo nella zona industriale Salvaiezzi e a Sambuceto. Opera dal 1989 nel settore della carpenteria metallica leggera di precisione per conto terzi. Proseguendo nell’attività ultra trentennale della consorella CEM Costruzioni Elettro Montaggi s.n.c., si occupa inoltre dell’impiantistica elettrica industriale. L’esperienza maturata le consente di far fronte ad ogni esigenza inerente le attivita di competenza. L’impiego profuso, l’intensa attività svolta ed il costante reinvestimento degli utili hanno concretizzato un’azienda solida, con organico dotato di capacità e flessibilità, con attrezzature di produzione e per prove di laboratorio capaci di renderla completamente autonoma nella costruzione e nel collaudo di complessi elettro-meccanici. È provvista di Certificato ISO 9001 / UNI EN ISO 9001-2008.

TEKNOTAGLI Teknotagli srl, del gruppo Canonico, nasce dall’attività pluri-decennale della CMC snc nel settore della lavorazione dell’acciaio su scala industriale. La sua sfida più difficile viene intrapresa nel 2008 con una prepotente entrata nel settore delle grandi strutture in acciaio. L’acquisizione di certificazioni come ISO 9001 e ISO 3834, nonché di una SOA di V° livello, permettono quindi alla Teknotagli srl di aggiudicarsi importanti commesse di valenza nazionale per conto di ANAS, RFI, AUTOSTRADE ed enti locali con grandi partner nazionali come TOTO, FIP Industriale, CSM Appalti e molti altri. Un nuovo insediamento produttivo è stato avviato a Manoppello Scalo, ed un altro verrà inaugurato nei primi mesi del 2012 con un totale ad oggi di circa 70 addetti.

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eventi

» di Denia Di Giacomo

Michele Di Maio, vincitore di Start Impresa, premiato dal presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero

Pronti, Partenza, Impresa! Si è conclusa la terza riuscitissima edizione di Start Impresa, il concorso che forma giovani aspiranti imprenditori. Il progetto d’impresa vincitore è di Michele Di Maio

L

a crisi va superata favorendo la crescita di nuove realtà imprenditoriali e stimolando l’intraprendenza e la propensione allo sviluppo. Questa è la profonda convinzione dei Giovani Imprenditori di Confindustria Pescara che, guidati dal presidente Alessandro Addari, hanno da poco concluso la terza edizione di Start Impresa, Formazione Specialistica per lo sviluppo della nuova imprenditoria & Premio al miglior

Da sinistra: Michele Di Maio, Michele Borgia, Enrico Marramiero, Luigi Di Giosaffatte, Alessandro Addari, Nicola Di Marcoberardino Foto concessa da Confindustria Pescara

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progetto Imprenditoriale. Il titolo stesso è esaustivo, Start Impresa vuole essere un forte stimolo affinché i giovani possano trovare la forza di presentare le loro idee al mondo, dopo un lungo e impegnativo periodo di formazione che li porta a creare un concreto piano di sviluppo per la nascita di una nuova realtà imprenditoriale. I partecipanti selezionati, di età compresa tra i diciotto e i quaranta anni sono stati venti. Novanta le ore di formazione specialistica gratuita, tenute da imprenditori e manager della rete Confindustriale, svolte da settembre a novembre 2011. Vincitore di questa edizione il giovanissimo Michele Di Maio, 20 anni, studente universitario e una grande passione: il mondo dell’impresa. Michele ha progettato l’azienda M.D.M., che si prefigge di operare nel campo della termoidraulica con procedure ambientali e sociali sostenibili e con sistemi altamente tecnologici e innovativi. La sua mission è quella di raggiungere quanti più clienti possibili e soddisfarli, portando efficienza energetica con una forte promozione dello sviluppo sostenibile. «Sono con-


sapevole che il periodo è molto duro, ma con una partenza graduale e ben ponderata posso farcela, soprattutto grazie al concreto sostegno di mio padre, un bravissimo idraulico che sarà la colonna portante della mia azienda, con il suo supporto tecnico e specialistico». Queste le parole di un emozionato Michele Di Maio, che vede dinnanzi a sé un futuro fatto di duro e onesto lavoro, ma sempre all’insegna dell’intraprendenza anche in termini di responsabilità sociale dell’azienda stessa. Il Premio prevede una somma in denaro di duemila Euro, erogata dalla Federazione delle BBC ABRUZZO E MOLISE e, previa apertura della partita Iva, un ufficio virtuale e il supporto consulenziale gratuito nella fase di avvio dell’attività d’impresa da parte delle società madrine, finalizzato ad accompagnare la crescita dell’impresa nella fase più delicata, quella dello Start-Up. La BCC Abruzzese di Cappelle sul Tavo ha inoltre elaborato un finanziamento per i giovani partecipanti a Start Impresa che avvieranno le attività nei prossimi mesi. Nel corso della conferenza stampa in Confindustria Pescara, dove sono stati illustrati i risultati del progetto, hanno partecipato Enrico Marramiero, presidente Confindustria Pescara, Alessandro Addari e il suo vice presidente Nicola Di Marcoberardino, il direttore generale di Confindustria Pescara Luigi Di Giosaffatte, il presidente della Federazione BCC Abruzzo e Molise Ermanno Alfonsi e Michele Borgia, presidente della BCC Abruzzese

Alessandro Addari con i titolari di Autelcom Walter e Cristian Di Nicola

La visita dei giovani corsisti di Start Impresa presso l’Autelcom

» foto di Giuseppe Ciavatella e Vincenzo Sulpizio

Start Impresa visita l’Autelcom In questi mesi Start Impresa ha affrontato diverse tematiche riguardanti il settore economico, finanziario e fiscale parlando di marketing, accesso al credito, comunicazione e public speaking, motivazione e team building, sicurezza sul lavoro, marchi e brevetti, web 2.0, reti d’impresa, gestione del tempo, analisi del tessuto produttivo. Ma in particolare case histories e visite aziendali hanno reso ancora più concreto il percorso. Tra le visite effettuati dai corsisti, c’è stata l’Autelcom, una delle aziende più importanti in Italia nel settore impiantistico e delle telecomunicazioni. Accompagnati dal presidente di Confindustria Pescara Alessandro Addari, e dal suo vice Nicola Di Marcoberadino i ragazzi hanno avuto l’opportunità di visitare la nuovissima sede di San Giovanni Teatino. A far da cicerone, Cristian Di Nicola ingegnere gestionale, figlio del fondatore Walter che oramai opera in azienda in prima linea accanto al padre. «La crisi e le note difficoltà del nostro paese –ha dichiarato Addari– devono indurci a essere sempre più proiettati sulla crescita e focalizzati a stimolare la nascita di nuove attività imprenditoriali per sviluppare benessere e occupazione. L’incontro di oggi deve essere uno stimolo per voi, per arrivare ai livelli di questa azienda sono necessari competenza, ma anche determinazione e coraggio». Prima della visita, Cristian ha introdotto ai ragazzi di Start Impresa, la storia di Autelcom, nata 30 anni fa per mano di suo padre Walter ed oggi diventata una realtà che impiega circa 70 risorse dirette, per un fatturato annuo pari a 10 milioni di euro. L’Autelcom svolge attività di progettazione, installazione, collaudo e manutenzione di impianti di telecomunicazione, elettrici, termici e di condizionamento, anti-intrusione e videosorveglianza oltre alla progettazione e gestione “global service” di immobili civili ed industriali. Il giovane ingegnere ha raccontato ai ragazzi il suo percorso: «Dopo la laurea e un Master -ha affermato Cristian- in analisi programmazione e controllo di gestione, sono entrato in Pirelli SpA a Milano ricoprendo l’incarico di controller industriale e investimenti. Questa è stata per me un’esperienza lavorativa determinante perché al mio rientro ho cercato fin da subito di adattare la struttura organizzativa e gestionale dell’Autelcom allo standard di una grande impresa. Gestire l’azienda che tuo padre ha fondato con sacrifico è un onore, ma anche un grande onere; a voi che vi avviate allo start up di un’attività, mi sento di dire che il momento è davvero difficile quindi impegno e capacità non bastano, bisogna metterci anche tanta passione».

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eventi » di Donato Tribuiani

I Giovani Imprenditori di Chieti

visitano la Tyco

Con questa visita, organizzata dal dinamico presidente Riccardo D’Alessandro, gli imprenditori under 40 hanno concluso le attività del 2011

I

giovani imprenditori di Confindustria Chieti, guidati dal presidente Riccardo D’Alessandro, lo scorso 14 dicembre hanno concluso le attività dell’anno 2011 con una visita aziendale di prestigio presso lo stabilimento TYCO ELECTRONICS AMP ITALIA PRODUCTS SRL di San Salvo. La visita, organizzata dal presidente dei giovani industriali di Chieti in collaborazione con Giovanni Schiavone (Direct Procurement EMEA Tyco), ha visto la partecipazione di oltre trenta giovani imprenditori della provincia ed ha coinvolto l’intero staff dirigenziale dell’azienda con a capo il direttore di stabilimento. Con più di 50 anni di storia alle spalle, la T.E. Connectivity è una multinazionale operante su scala globale prevalentemente nel settore dell’elettronica, con un fatturato al 2010 di circa 12 miliardi di dollari, e una produzione di oltre 500.000 componenti indispensabili per il collegamento e la protezione del flusso di alimentazione dati all’interno dei “device” utilizzati nella vita quotidiana. Il gruppo attualmente conta circa 100.000 dipendenti dislocati in tutte le regioni del globo ed è un’organizzazione indipendente quotata alla Borsa di New York Exchange (NYSE) sotto il simbolo “TEL”. All’interno di questa Business Unit si inserisce lo stabilimento produttivo di San Salvo legato totalmente al settore dell’auto per la produzione di particolari in plastica (in gran parte connettori successivamente assemblati) nonché particolari in Liquid Silicon Rubber (LSR) che contraddistinguono il sito produttivo come Centro di Competenza EMEA per questa parti-

colare tipologia di prodotti. Tra le varie multinazionali presenti sul territorio abruzzese, la T.E. Connectivity si distingue per la particolare enfasi curata sul concetto di Lean Manufacturing, e nel corso della visita ampio spazio è stato dedicato proprio alla spiegazione ed illustrazione di tale concetto a tutto il gruppo giovani imprenditori da parte di Schiavone. L’applicazione delle tecnologie e delle metodologie LEAN rappresenta un vero e proprio ”must” non solo per l’azienda, ma anche per i suoi investitori al punto tale da far si che attorno a questi capisaldi ruoti il programma conosciuto con l’acronimo TEOA (Tyco Electronics Operating Advantages). Il TEOA costituisce un approccio di business che ingloba il principio LEAN, al quale è legato un sistema di valutazione (Star Rating) dei siti produttivi del gruppo e dell’azienda stessa nei confronti dei clienti. Il sistema di valutazione “Star Rating”, oltre a misurare le performance in termini numerici, valuta il livello di utilizzo degli strumenti Lean. I giovani imprenditori, accedendo negli spazi dediti alla produzione, hanno potuto infine osservare la particolare cura dell’ordine e della sicurezza negli ambienti di lavoro oltre alle procedure per la corretta produzione (stampaggio e assemblaggio) dei vari componenti Tyco. Al termine della visita aziendale il gruppo di Chieti ha celebrato la conclusione delle attività del 2011 con una cena natalizia assieme allo staff della Tyco a cui si è unita anche la prestigiosa partecipazione di illustri imprenditori vastesi tra cui il Cav. Riccardo Calogero Marrollo

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eventi » di Riccardo Di Persio

In questa pagina alcune immagini della serata organizzata da AIDP presso la Cantina Marramiero

“Enozioniamoci” con AIDP

Questo il nome dell’evento svoltosi presso la Cantina Marramiero e organizzato dall’Associazione Italiana per la Direzione del Personale Abruzzo-Molise

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i è svolto presso la Cantina Marramiero l’evento organizzato dall’AIDP Associazione Italiana per la Direzione del Personale Abruzzo-Molise, Enozioniamoci. L’incontro è nato dalla voglia di confrontarsi attraverso una piacevole metafora vitivinicola sulle tematiche che più oggi interessano le funzioni delle risorse umane. In tutto ciò è stato coinvolto nel dibattito l’enologo della Cantina Marramiero che ha evidenziato tutte le peculiarità di un grappolo d’uva, poi un coach che le ha trasposte sulla persona, un trainer che ha offerto spunti di riflessione utili al dibattito, ed infine un’esperta di selezione che ha scoperto nella scelta dei grappoli una curiosa attinenza con la valorizzazione delle persone. L’ispirazione a questo originale evento è tratta da una citazione dello psicologo statunitense Daniel Goleman che recita così: “La grandezza di un leader si fonda anche sulla capacità di far “muovere” emozioni. Per quanto possa eseguire tutto alla perfezione, ma non fosse capace di orientare le emozioni delle sue persone nella direzione desiderata, quanto intrapreso funzionerà meno di come avrebbe dovuto o potuto.” L’ideatore di Enozioniamoci Raffaele Credidio presidente AIDP Abruzzo e Molise, ha commentato così: «Sono davvero fiero di quanto sia stato apprezzato l’evento dai nostri soci. Non si è trattato del solito incontro-degustazione, ma di un’iniziativa molto innovativa in cui si sono messi in gioco, tre dei nostri soci AIDP e l’enologo delle Cantine Marramiero. Alternandosi negli interventi, hanno dinamicamente rappresentato le similitudini tra il mondo del vino ed il mondo della gestione delle risorse umane. Una piacevole serata che ci ha lasciato molti spunti di riflessione, caratterizzata dal divertimento e dallo stare piacevolmente insieme. Questo è l’obiettivo della nostra associazione: crescere professionalmente

e piacevolmente... un mix che favorisce l’apprendimento, dedicando il poco tempo libero, magari dopo una giornata di lavoro, a eventi piacevoli e interessanti». Dalla serata sono emersi vari spunti come ad esempio quello che ha illustrato il coach Damiano De Cristofaro: «Una prima esperienza è quella di essere partiti dal grappolo… che ha già di per sé una sua storia ed un suo potenziale, che qualcuno deve comprendere per farglielo esprimere, trasformando quel grappolo in un vino buono, ottimo, eccellente e unico! Abbiamo visto che da una stessa uva, proveniente da due diversi vitigni, nascono due storie differenti. E la stessa cosa è per l’uomo! Siamo tutti uomini

con un proprio dna, ma è anche il “terreno” in cui cresciamo e ci sviluppiamo che plasma, modella e forma l’identità e la personalità di ciascuno. Abbiamo sentito la parola passione. La passione è quel fuoco che spinge a diventare competenti… per conoscere sempre più le caratteristiche dell’uva, sapere come trattarla, come farla arrivare ad esprimere il suo vero “nettare”. Ma la stessa passione quante volte capita di vederla in azienda, negli occhi di chi ha la responsabilità di gestire persone?». Lasciamo ai lettori le riflessioni…

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eventi » di Laura Tinari

Due momenti delle lezioni

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vete mai pensato quanto sia importante saper pronunciare correttamente le parole o conoscere la respirazione per sapersi presentare bene? I Giovani Imprenditori di Confindustria L’Aquila sì ed è per questo che hanno deciso di frequentare un corso di dizione. Le lezioni, tenute dall’attrice di teatro Antonia Renzella, rientrano nel progetto “Laboratorio di Arti e Mestieri dello Spettacolo” ideato da Alice Art Management di Federico Fiorenza e finanziato nell’ambito dei bandi POR-FESR Politiche Culturali della Regione Abruzzo. Oggi nell’era della comunicazione e dell’immagine queste sono doti o conoscenze da cui un buon imprenditore non può prescindere. È forse per questo che sono stati i giovani a volerle conoscere meglio e impararle. La voce è infatti fondamentale nella affermazione personale e nella costruzione della propria immagine: che sia un colloquio di lavoro o un appuntamento galante, una voce fastidiosa, incerta o con accenti dialettali può vanificare tutta la propria gradevolezza estetica e professionale. Secondo lo psicologo statunitense Albert Mehrabian, durante un colloquio il 38% dell’efficacia del messaggio dipende dalla voce e solo il 7% dal contenuto; mentre il restante 55% è riferibile alla comunicazione non verbale (gesti, postura, mimica). Nel corso di queste quattro lezioni i Giovani Imprenditori impareranno a rendere il proprio modo di parlare più autentico ed espressivo

Giovani imprenditori a lezione di dizione

La propria voce è un biglietto da visita. Questa frase riassume bene l’idea che ha spinto i Giovani Imprenditori di Confindustria L’Aquila ad organizzare quattro lezioni per scoprire i segreti del parlare bene

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eventi

» a cura della redazione

È

stato presentato presso l’Auditorium Petruzzi a Pescara il libro perché la spiaggia si assottiglia dopo le Nàiadi dell’artista Sergio Sarra. L’autore ha raccolto nel volume una propria visione della città di Pescara. perché la spiaggia si assottiglia dopo le Nàiadi nasce da una osservazione, condotta nel tempo, della città in cui Sarra è nato: l’artista ha appuntato la propria attenzione su alcuni luoghi, ne ha ragionato e ha elaborato soluzioni diverse. Non si tratta, tuttavia, di un libro di architettura o di urbanistica, ma piuttosto di un luogo per avanzare suggerimenti e proposte. Il volume si compone di una serie di testi narrativi – piccoli racconti, apologhi, visioni, sogni – scritti con un tono poetico e fanciullesco, cui si accompagna una serie di disegni. Attraverso questo duplice sentiero, Sarra dirige lo sguardo del lettore su alcune aree della città – la nuova zona del ponte del mare, l’area di risulta, il lungomare nord, l’Asse attrezzato, corso Vittorio Emanuele – per le quali propone soluzioni realizzabili: un piccolo teatro in riva al mare, due parchi tra i palazzi nell’area di risulta, un arretramento del tracciato stradale della riviera nord all’altezza delle Nàiadi.

Sergio Sarra, Piccolo Teatro in riva al mare

“perché la spiaggia si assottiglia dopo le Nàiadi” si apre con uno scritto della critica d’arte Cloe Piccoli, nel quale si ricostruisce l’idea di città di Sarra, che nasce dall’incontro della dimensione narrativa del racconto con quella del disegno, sospeso tra libertà e progettualità. Ne emerge “un’idea di città, forse una visione, forse un sogno ad occhi aperti, che mette in fila alcuni aspetti, con la leggerezza e l’immediatezza […] del racconto, uno degli archetipi più antichi e significativi della civiltà”. Alla presentazione del volume sono intervenuti oltre all’autore, anche l’artista Ettore Spalletti, e la critica d’arte Cloe Piccoli. L’incontro è stato moderato da Simone Ciglia. Il libro è stato realizzato con il contributo di: ANCE Pescara, Camera di Commercio di Pescara, Confindustria Pescara, ALMA C.I.S. s.r.l., F.lli Di Donato sas, MADIS costruzioni, SLET studio legale e tributario, Selezione sas; Patrizia Leonelli Spalletti, Luca Rotondo, Elisabetta Sarra

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La copertina de ia si assottiglia dopo le N “perché la spiagg l libro

àiadi”

Sergio Sarra Sergio Sarra è un artista nato a Pescara nel 1961. Il suo lavoro – che spazia tra la pittura, la scultura e l’installazione – è popolato da edifici disegnati con geometrie sconosciute, volti e gruppi compositivi zoomorfi che celano ulteriori figure combinatorie. È stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1993 nella storica edizione di “Aperto” e nel 2011 nel padiglione Italia, e alle Biennali del Mediterraneo a Barcellona e dell’Avana. Ha tenuto mostre personali nelle città di Porto, Roma, Firenze, Lisbona, Palermo, Milano e ha partecipato a collettive in vari musei tra cui l’Espace Cartier di Parigi, il MNAC di Bucarest, il WAX di Budapest e a diverse edizioni di “Fuoriuso” a Pescara.


L’artista Sergio Sarra

Sergio

Sarra e la sua

visione di Pescara Presentato il libro “perché la spiaggia si assottiglia dopo le Nàiadi” dell’artista pescarese Sergio Sarra

Ettore Spalletti È uno degli artisti italiani più affermati in campo internazionale. Vive e lavora a Cappelle sul Tavo, dove è nato. La sua opera, che indaga le relazioni tra colore, forma e spazio, si fonda su una manualità pittorica di strati sovrapposti e abrasi, generati da un colore intriso di materia e di luce. Ha esposto in numerosi musei in Italia e nel mondo tra i quali: il Musée d’Art Moderne de la ville de Paris, il Castello di Rivoli, il Solomon Guggenheim di New York, l’Henry Moore Foundation di Leeds, The National Museum of Art a Osaka, la Kunsthaus di Kleve ed è stato invitato più volte alla Biennale di Venezia e a Documenta a Kassel. Ha realizzato diverse installazioni permanenti, tra cui la Salle des Départs presso l’Hôpital Raymond Poincaré a Garches e il candelabro pasquale del Duomo di Reggio Emilia.

Cloe Piccoli Cloe Piccoli è critica d’arte e curatore. Si occupa di fenomeni legati all’arte, al design, e all’architettura contemporanea. È titolare della cattedra di Ultime Tendenze delle Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha scritto per le riviste Flash Art, Abitare, Domus, Vogue Italia, e dal 1994 collabora con il Gruppo Editoriale L’Espresso per La Repubblica. Ha curato progetti in diverse istituzioni in Italia e all’estero, tra le quali: il P.S.1/MoMA di New York; il MAXXI e il MACRO di Roma; il Musée d’Art Moderne di Saint Étienne Metropole; la Fondazione Querini Stampalia e la Fondazione Bevilaqua La Masa di Venezia; la Creative Academy Cartier, Milano/Parigi; la Basel Art Fair di Basilea.

Simone Ciglia È curatore e storico dell’arte contemporanea. Laureato alla Sapienza di Roma, è dottorando di ricerca presso la medesima università. Collabora con diverse riviste, tra cui Flash Art e Arte e Critica. Sta curando la sezione contemporanea della nuova edizione di Itinerario nell’Arte per Zanichelli Editore.

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eventi » di Martina Luciani

“La corsa x il Colle” A Lanciano, il vicepresidente del Senato presenta il suo ultimo libro

Il tavolo dei relatori

“N

Il senatore Nania vice presidente del Senato

el 1992/1993 il disaccordo nella DC su chi, tra Forlani e Andreotti, doveva salire al Colle e un referendum elettorale causarono quelle fratture che agevolarono la nascita della Seconda Repubblica. Nel 2012-2013 una tempesta finanziaria, nata altrove ed abbattutasi anche sull’Italia, un referendum, le elezioni politiche e la scelta del nuovo Capo dello Stato condurranno alla Terza Repubblica o riporteranno indietro le lancette dell’orologio?”. È questa la chiave di lettura che Domenico Nania, senatore ed attuale vicepresidente del Senato, pone al centro del suo orizzonte politico, nel suo ultimo libro, “La corsa x il Colle”, presentato lo scorso 13 gennaio nell’aula magna del Palazzo degli Studi di Lanciano. Domenico Nania, classe 1950, siciliano di nascita, laureato in Giurisprudenza, ha svolto per anni la professione di avvocato civilista. Da sempre attivo in politica, viene eletto deputato per la prima volta nel 1987 per il Movimento Sociale Italiano. Nel 2001 viene eletto al Senato per Alleanza Nazionale e dal 2006 ne ha acquisito la vicepresidenza. “La corsa per x il Colle” racchiude un’analisi politica che delinea gli snodi fondamentali di questa legislatura: dalla crisi interna al centrodestra alla crisi quasi esistenziale del centrosinistra che, secondo Nania, si ispirerebbe ancora a quella cultura dell’egemonia teorizzata da Gramsci senza badare all’alternanza politica, base e fondamento di ogni democrazia moderna e non. Il timore del senatore viene dall’importanza di ciò che accadrà al Quirinale nei prossimi mesi, fino ad arrivare alla nuova elezione del

suo inquilino. Come se la corsa al Colle possa realmente offuscare tutto il resto, per un mero interesse personalissimo a sedere nella poltrona più alta della nostra Repubblica. La paura è che si arrivi ad un “presidenzialismo di fatto” degenerazione del vero presidenzialismo, in cui avremmo un Capo dello Stato “irresponsabile” che non si sporca le mani e proprio per questo, ruolo più ambìto. In un excursus della storia della politica italiana, dalla Prima Repubblica, fino ad arrivare a oggi, Nania conclude con “qualcosa ancora qui non va”. Il senatore, nel suo ultimo libro, cita una strofa della celebre canzone di Lucio Dalla e riavvolge il nastro della memoria per attenuare l’amarezza data dall’attuale situazione economia e politica. Convincenti le considerazioni sul cambiamento della legge elettorale e sugli intrecci politici in atto, un po’ meno il tentativo di persuadere il pubblico presente sul tema “i politici non sono una casta perché a giudicarli sono gli elettori”. Assenti progetti e proposte per aiutare l’Italia e gli italiani ad uscire da questa crisi che sembra non voler finire mai. Siamo forse di fronte ad una politica ripiegata su se stessa che fa ancora difficoltà, nonostante tutto, a calarsi nella realtà dei cittadini ed a cercare di risolverne i problemi più semplici? La mancanza di lavoro, gli aumenti e le nuove tasse, le difficoltà delle imprese, dei giovani e dei pensionati… la nostra quotidianità è questa. E ci auguriamo che i politici, dal Municipio al Colle, riescano non solo a fare delle attente e lucide analisi su se stessi, ma anche farci vedere il loro interesse per il Paese reale, quello che lavora, vive e vota

La locandina dell’evento

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eventi

» a cura della redazione

Da sinistra: Ernesto Ceci direttore sanitario Clinica Villa Pini, la neoassociata Dora Castelli, il presidente Gianni Cantatore, Adriana De Filippis e il tesoriere Luciano Sestri

Kiwanis club Pescara Aternum un 2011 ricco di solidarietà Tra le diverse iniziative intraprese dall’associazione guidata dal presidente Gianni Cantatore, c’è anche il progetto solidale con “Laboratorio incontro”

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l Kiwanis club Pescara Aternum, in piena operatività dall’ottobre scorso, ha voluto riunire in propri soci, con i loro amici, in una serata dedicata non solo alla celebrazione del Natale, ma anche alla valorizzazione di una magnifica idea nata nel 1992 con lo scopo di affrontare le problematiche delle famiglie con componenti diversamente abili, con il loro inserimento, siano essi giovanissimi o pienamente adulti, in un’attività lavorativa creativa di natura prettamente artigianale. Questo magnifico impegno di creatività e socializzazione è portato avanti dal “Laborato-

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rio incontro”, ubicato a Montesilvano (tel. 085.4458971 – info@ laboratorioincontro.it). I diversamente abili acquisiscono lì le principali tecniche di lavorazione artigianale e realizzano oggetti in legno, icone, quadri, presepi, bomboniere e piccole opere d’arte che chiunque può acquistare o ordinare. Il KC Pescara Aternum, cogliendo l’importanza di questo disegno sociale, ha iniziato una collaborazione con il Laboratorio incontro e, in occasione della cena di Natale, ha acquistato per i soci ed i loro amici un buon numero di manufatti, nello specifico un orologio da


muro artisticamente decorato, non solo come ricordo della serata natalizia, ma anche per pubblicizzare concretamente questa meritoria iniziativa sociale e perseguendo fattivamente la politica internazionale del Kiwanis, volta all’educazione e valorizzazione della gioventù del mondo. La serata è stata volutamente caratterizzata da una doverosa sobrietà, limitando al massimo il novero degli ospiti e delle autorità. Tra i presenti: il prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, l’assessore regionale al Bilancio, Carlo Masci, il presidente della Fondazione PESCARABRUZZO, prof. Nicola Mattoscio e Paola Durastante, dirigente dell’INAIL della Provincia di Pescara. Prima di presentare due nuovi soci, il presidente del KC Pescara Aternum, Gianni Cantatore, ha illustrato ai presenti non solo le finalità associative più generali, ma anche il service in corso con il “Laboratorio Incontro”, relativamente alle attenzioni rivolte a persone diversamente abili, e con obiettivo futuro l’interessamento per la Casa per Anziani e le Case Famiglia per minori svantaggiati, facenti parte della “Associazione Progetto Incontro Onlus”. Il KC Pescara Aternum ha voluto rivolgere un particolare ringraziamento ai professori di musica, che con grande professionalità hanno intonato sia l’Inno di Mameli che l’Inno Europeo. La serata si è conclusa rivolgendo un pensiero particolare a quanti quest’anno non hanno potuto festeggiare gioiosamente le feste, a causa dei recenti noti disastri ambientali verificatisi in diverse regioni d’Italia

Da sinistra: Gianni Cantatore, il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, la pittrice Franca Di Bello e il presidente della fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio

Da sinistra: Antonella Masci con il marito Carlo Masci assessore regionale al Bilancio, Paola Durastante dirigente sede provinciale INAIL Pescara e il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono

UN PRESEPE SPECIALE KC Pescara Aternum ha fatto realizzare dai soggetti diversamente abili ospiti del “Laboratorio Incontro” di Montesilvano, il plastico di un presepe esposto nell’URBAN BOX, lo spazio vetrato messo a disposizione dal Comune di Pescara, nella storica Piazza della Rinascita. Questo presepe, oltre che a dare prova alla cittadinanza di ciò che i diversamente abili riescono a realizzare con l’aiuto degli operatori sociali e volontari, è stato utile anche per promuovere gli altri servizi che questi ragazzi offrono per sostenersi economicamente, sopperendo alle carenze assistenziali dello Stato, a livello regionale. Accanto al presepe è stato posizionato un cartello contenente un messaggio per ringraziare la cittadinanza che ha dimostrato tanta attenzione per quest’associazione, nel prenotare, casette della Natività e cesti natalizi confezionati. Un doveroso ringraziamento va rivolto ai signori Bosco, dell’omonima azienda vitivinicola di Nocciano, che apprezzando questa meritoria iniziativa sociale, con notevole sensibilità d’animo, hanno voluto omaggiare un notevole numero di bottiglie di vini pregiati, permettendone la vendita abbinata ai cesti natalizi, al fine di contribuire al sostentamento economico dell’associazione.

il Presepe realizzato da Laboratorio Incontro esposto in Urban Box in Piazza della Rinascita a Pescara

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eventi

Una veduta dell’azienda agricola Di Sipio

» di Denia Di Giacomo

Bollicine in casa Di Sipio Nasce Di Sipio Brut, perfetta sintesi di passione e tecnica, presentato lo scorso dicembre al Regina Elena di Pescara

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n’atmosfera accogliente e raffinata, pochi intimi raccolti come per scoprire un piccolo tesoro, da assaporare, da ricordare… È stato questo l’ambiente creato in occasione della presentazione del nuovo Di Sipio Brut, molto più che uno spumante, una poesia del gusto. L’evento, organizzato da Nicola Di Sipio, titolare dell’omonima cantina di Ripa Teatina, in provincia di Chieti, si è svolto lo scorso dicembre presso l’elegantissimo ristorante Regina Elena di Pescara. Deliziose pietanze di pesce interamente accompagnate dal nuovo nato in casa Di Sipio, un connubio perfetto degno della completezza di questo spumante. La cantina Di Sipio, nasce con l’intento di produrre grandi vini e di raggiungere la produzione di “bollicine” di altissima qualità, che possano accompagnare con eleganza e raffinatezza i momenti più salienti della vita. «Se ci fermassimo un momento a riflettere, ci accorgeremmo che un grande spumante è il prodotto che accompagna i momenti di gioia: una vittoria, un successo…e allo stesso tempo che si accosta con incredibile versatilità alla maggior parte dei piatti della nostra cucina». Questo dichiara Nicola Di Sipio e il suo Brut nasce così, dalla forte convinzione di dover creare qualcosa di speciale, in grado di accompagnare degnamente le più grandi parentesi dell’esistenza. Una passione che dopo tanta fatica e determinazio-

ne è diventa realtà. Elegante e unico nel suo stile; Blend di Chardonnay e Pinot Nero, il Di Sipio Brut è ottenuto secondo un metodo classico che prevede una rifermentazione in bottiglia lenta e a temperatura controllata, ed un affinamento di almeno 36 mesi sui lieviti. È un vino di straordinaria brillantezza. Il suo perlage è fine e persistente; all’olfatto si percepiscono note di frutta, fragranza e nuances di spezie che si fondono ai profumi di crosta di pane con riconoscimenti di pesca bianca, frutta esotica, cardamomo e zenzero. Chiude una leggera nota confettata di pasticceria. In bocca il vino si apre per donare freschezza, vivacità ed un’elegante effervescenza che accompagna la lunga persistenza gustativa. Ottimo per aperitivi, sushi, piatti di pesce, pizze rustiche, aspic di verdure, baccalà in bianco con peperoni e olive. Da provare anche gli abbinamenti con piatti e cibi della tradizione quali frittelle di borragine, porchetta, mozzarella di bufala, pecorino di Farindola, caciofiore aquilano. Il packaging è essenziale, pulito in ogni suo dettaglio, in perfetta linea con gli altri vini Di Sipio. «Il prodotto è tutto, gli sforzi e l’impegno devono concentrarsi sul raggiungimento del più alto livello qualitativo, sulla massima espressione della sintesi: territorio, vitigno e mano dell’uomo», Nicola Di Sipio non rinuncia alla perfezione

La bottiglia del Di Sipio Brut

» foto concesse da Azienda Agricola Di Sipio

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eventi

» di Riccardo Di Persio

La squadra Farnese Vini - Selle Italia

La Farnese Vini Selle Italia si prepara alla volata Dopo gli splendidi successi della passata stagione, il team abruzzese vuole ripetersi e puntare sul suo nuovo capitano Filippo Pozzato

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utto pronto per la stagione ciclistica 2012 in casa della squadra abruzzese Farnese Vini Selle Italia; sulle note di “Nessun dorma” intonate dal tenore Piero Mazzocchetti si è aperta la cerimonia ufficiale di presentazione presso il teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona, al cospetto di una splendida cornice di pubblico, arrivata a quasi 600 persone. Il team diretto da Angelo Citracca e Luca Scinto ha svelato gli obbiettivi stagionali, che ruoteranno quasi sicuramente intorno alle classiche del Nord come il giro delle Fiandre e poi a maggio nel Giro d’Italia. Quest’anno la corsa rosa partirà dalla lontana Danimarca e resterà li per le prime tre tappe, di cui la prima cronometro individuale di circa 8 kilometri; attraverserà le città di Herning e Horsens per poi arrivare in Italia con la crono a

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squadre di Verona nella quarta tappa. Il bilancio della passata stagione per la squadra abruzzese è stato importante, con ben 22 successi; quest’anno sicuramente si punterà a fare meglio come si deduce dalle parole del team manager Angelo Citracca: «Siamo orgogliosi di continuare con il nostro progetto di ciclismo, che vive grazie ad un solido gruppo di sponsor che continuano a credere nel ciclismo, in noi, e nei nostri atleti. Con Farnese Vini come main sponsor, insieme a Selle Italia, possiamo guardare con ottimismo al nostro futuro. L’anno scorso abbiamo puntato, riuscendoci, al bis al tricolore, e insieme a quello sono arrivate molte altre vittorie. Quest’anno, grazie all’arrivo di Pozzato, possiamo puntare ancora più in alto, con un grande risultato in una delle classiche invernali, per proseguire poi con il Giro


Da sinistra: Enrico Giancarli, Filippo Pozzato, Luca Scinto e Gilberto Petrucci

Farnese Vini - Selle Italia: organico al completo

d’Italia, per vincere con Guardini in volata e Gatto e Pozzato in qualche altra tappa. Abbiamo obiettivi da pro-tour e intendiamo mantenerli, perché vogliamo continuare a crescere». Parole importanti, completate dall’intervento di Valentino Sciotti, Sales Manager Farnese Vini: «Essere il main sponsor di una squadra che gode di un’immagine e di una visibilità così forte, é il nostro primo e più importante obiettivo che abbiamo già raggiunto costruendo anche per il 2012 una formazione al top. Quello che chiediamo come azienda alla squadra é esattamente la stessa cosa che chiediamo ai nostri collaboratori: distinguersi sempre per condotta, professionalità e qualità. E dopo un 2011 storico, siamo sicuri che ci attende un altro anno alla stessa altezza, se non ancora più soddisfacente, per tutti». Il nome nuovo in casa Farnese è proprio quello citato in precedenza da Citracca, ovvero Filippo Pozzato nuovo capitano della squadra, ingaggiato dal team giallo-fluo per sostituire Giovanni Visconti insieme a Gatto e a Guardini. «Abbiamo un gruppo di atleti unico - così ha esordito Luca Scinto ex gregario di lusso di molti campioni tra i quali Paolo Bettini, ed oggi primo direttore sportivo e responsabile tecnico del team - con campioni già pronti a raccogliere risultati come Gatto, Guardini e Pozzato, quest’ultimo arrivato da noi per ritrovarsi e con la giusta fame di successo. Su di loro peseranno le responsabilità più grandi, con le classiche e il Giro d’Italia in testa. Ma insieme a loro abbiamo raccolto un pool di giovani

Il grande tenore Piero Mazzocchetti

» foto concesse da Farnese

Farnese: vini e ciclismo

talenti da rivalutare, che sono sicuro potranno dare tanto alla squadra. Parlo di Rabottini, Bertolini, Balloni, Favilli, De Negri: tutti giovani dai valori fuori dal comune che nel 2012 potranno distinguersi insieme ai loro capitani. E tutti lo faranno grazie alla forza del gruppo, che è una mia personale prerogativa, e grazie ai grandi gregari che devono essere orgogliosi del lavoro che fanno. Senza atleti come Mazzanti e Failli, gregari con la licenza di vittoria, o come Giordani, Caccia, Ricci Bitti, Hulsmans, ma anche Benenati, Mirenda, Ascani, De Patre, i nostri capitani non sarebbero in grado di vincere, e io so bene cosa vuol dire remare per i propri capitani. Così come so che i giovani non devono avere fretta, per questo a Rafael Andriato, unico nostro neo-pro, non chiedo ancora nulla, se non serietà e professionalità». L’altro grande obbiettivo della Farnese Vini è quello di poter costruire basi solide partendo da un buon vivaio giovanile, dove poter pescare ogni anno nuovi elementi da portare tra i professionisti. «E’ questo il nostro grande obbiettivo con le squadre Juniores e Dilettanti Farnese Vini D’Angelo & Antenucci Mcipollini – ha spiegato in chiusura di presentazione Rocco Menna, team manager del vivaio abruzzese – ed è con questo spirito che anche quest’anno abbiamo costruito il team elite-under 23 con 14 atleti e quello juniores con altrettanti, perché la nostra squadra mira a costruire una strada comune, che dagli allievi possa condurre ai professionisti gli atleti più meritevoli»

Valentino Sciotti, direttore commerciale della Farnese Vini

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eventi

Due dei camion acquistati dall’azienda Emoter presso la concessionaria Barbuscia

» di Denia Di Giacomo

Barbuscia – Emoter come crescere

Ennesimo successo in casa Barbuscia che questa volta ha venduto ben 10 camion all’azienda Emoter srl di Chieti, suo affezionato cliente dal 2008

A

lbert Einstein nel 1955 diceva “… Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo. Invece di ciò dobbiamo lavorare duro. Terminiamo definitivamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla”. E allora, per seguire l’esempio e le parole di uno delle menti più grandi della storia, parliamo ancora di successi, evidenziando un nuovo traguardo della storica Concessionaria Barbuscia di Pescara, che questa volta ha venduto ben 10 camion all’azienda Emoter srl di Chieti, suo affezionato cliente dal 2008. Abbiamo intervistato Filippo Colanzi, titolare dell’azienda teatina per parlare insieme di questo grande investimento in un momento così delicato dell’economia nazionale e mondiale.

Intervista a Filippo Colanzi titolare della Emoter srl di Chieti

 Perché sceglie Barbuscia? «Gli elementi che caratterizzano un buon prodotto passano indubbiamente dalla serietà e dalla professionalità del suo proponente. Barbuscia, mi ha sempre dimostrato come ogni elemento della sua

competenza e preparazione, si coniugano con le mie esigenze di acquirente, rappresentando per me, e per la mia tipologia di azienda, una garanzia di stabilità lavorativa, di competenza e condivisa sinergia».  Quali e quanti acquisti ha fatto in

Barbuscia? «Mantenere un profilo professionale, operativo e competitivo per la mia azienda è fondamentale per garantire la massima soddisfazione del cliente, per questo i mezzi devono necessariamente esse-

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eventi

re di prim’ordine. Ho acquistato da Barbuscia 10 mezzi di cui otto 4 Assi e due Bilici».  In un momento di così grave crisi continuare ad investire è molto complesso, la Emoter come ci riesce? «Ritengo che è proprio nei momenti di crisi che sia necessario e doveroso dare il massimo: il vittimismo o la rassegnazione non hanno mai fatto parte della mia natura ne dell’impronta che ho voluto traslare nella mia azienda. Strategia, lungimiranza e spirito di sacrificio sono la ricetta che mi ha spinto a non mollare di fronte agli sconforti di una condizione globale particolarmente penalizzante, ma soprattutto la consapevolezza che sarà solo l’impegno e la capacità di ogni singolo a determinare in positivo il futuro. Per questo la Emoter Srl, la “creazione di cui vado fiero”, ha stretto i denti, ma non ha mai rinunciato a dimostrare che una buona azienda, fatta

di uomini e mezzi all’avanguardia, deve lavorare guardando al futuro e non rimpiangere il passato».  Quali sono le prospettive future della Emoter? E qual è la sua mission? «Come imprenditore ho sempre ritenuto che le migliori qualità umane, come rispetto e umiltà, unite ad un sano spirito d’ambizione, ritraggono e descrivono in questo settore la prerogativa alla base di un azienda sana. La Emoter Srl si è distinta nel corso degli anni per il contributo fattivo prestato nella realizzazione di opere d’importante rilevanza, accettando e vincendo “sfide” professionali non comuni. La nostra mission è poter implementare questo nostro profilo, per fare in modo che la nostra azienda, da anni leader sul territorio, sia sempre in grado di sopperire, supportare, e sostenere, ogni insolvenza nel ramo delle demolizioni civili ed industriali, movimento terra, forniture

di materiale nonché la gestione di rifiuti inerti attraverso il proprio impianto di trattamento».  Cosa valutate quando dovete compiere acquisti importanti? «Il primo parametro è sicuramente la fattività e la potenzialità del mezzo commisurata alla tipologia di lavoro a cui sarà dedicato, la qualità del mezzo stesso, e non ultimo l’impatto economico che il mezzo può potenzialmente generare nell’ambito delle nostre operosità. Gli investimenti in Emoter sono sempre oculati e frutto di ampie valutazioni strategiche in cui nulla viene lasciato al caso, motivo per cui, uno dei presupposti, è certamente insito nella qualità professionale del venditore e nella capacità strategica dell’acquirente: quest’ultimo aspetto, testimonia ancora del perché la Emoter Srl sceglie Barbuscia»

Mercedes-Benz Actros 4151 K 8x4 Completo di accessori d’uso e ruota di scorta, kit pronto soccorso. • Motore euro 5 – tipo sovralimentato Interrefrigerato, sistema di iniezione PLD. Cilindri n. 8 a V, cc. 16.000, potenza cv. 510 • ABS + ASR + SISTEMA ANTIARRETRAMENTO. • Cambio a 16 marce + 2 RM sincronizzate con 8° marcia demoltiplicata, con funzione OverDrive. • Freno motore con funzione rallentatore a valvola costante 2 stadi con inserimento a gestione automatica/elettronica, indipendente ed in abbinamento con quello di servizio. • Rallentatore elettroidraulico Voith • Tempomat + Temposet a gestione elettronica (pilota automatico). • Cruscotto sagomato, sterzo con bloccaggio pneumatico, immobilizzatore, specchi retrovisori regolabili elettricamente e riscaldabili, volante multifunzione con display multifunzionale, autoradio, fari rotanti. • Sedile conducente pneumatico. • Aria condizionata • Trombe pneumatiche • Cicalino per retromarcia • Fari rotanti gialli • Sospensioni posteriori rinforzate • Sezione rimorchio e gancio traino • Pneumatici Michelin • Spia analogica con sistema di manutenzione e diagnosi

Telligent FSS/FDS con intervalli di manutenzione prolungati e flessibili in base all’impiego del veicolo. • Garanzia 3 anni / 250.000 km sulla catena cinematica (motore, cambio, differenziale). ALLESTIMENTO: Ribaltabile posteriore vasca tonda VIBE: Sollevamento mediante pistone frontale – pianale e sponde realizzate in hardox 400 a spessore unico mm 6 – cubatura cassone 20 mc – coppia parafanghi posteriori spigolati – tettuccio paracabina – porta attrezzi standard – paracicli laterali in alluminio – accessori d’uso Verniciatura bicolore – dispositivo idraulico per sgancio apertura sponda posteriore – scarico per finitrice integrato nello sbalzo posteriore – copertura cramaro con telo in PVC a movimentazione elettrica.

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hanno collaborato Salvatore Santangelo l’Abruzzo che produce | pag. 29

territoriale.

Salvatore Santangelo (1976) è un giornalista e saggista aquilano. Dal 2009 è il direttore del centro-studi della Fondazione Nuova Italia. Svolge anche attività di consulenza nel campo del marketing e dello sviluppo

Giuseppe Mauro nonsoloeconomia | pag. 31 È professore Ordinario di Politica Economica presso la facoltà di Economia dell’Università G.d’Annunzio di Chieti-Pescara. Ha seguito tutta la carriera accademica da borsista a assistente ordinario, a professore incaricato, a professore associato sino a professore ordinario. Ha insegnato Economia Monetaria e Creditizia, Economia Politica, Economia del Lavoro, Economia Industriale ed Internazionale presso le università LUISS di Roma, Teramo e Pescara. È stato Visiting Scholar presso l’Università di York (G.B.) e attualmente collabora con la London School of Economics. Attualmente ricopre la carica di presidente del Corso di Laurea in Economia e Commercio. È Membro della Società Italiana degli Economisti.

Luigi Carunchio fisco | pag. 63 Socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria e per questo attualmente ricopre, tra le altre, la carica di presidente nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, principale sindacato di riferimento dei commercialisti italiani. Presidente altresì della Fondazione Nazionale Centro Studi UNGDC il cui comitato scientifico è presieduto dal prof Lupi.

Antonio Teti ict | pag. 67 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, prestigioso Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori e Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT). Ha avuto incarichi di docenza in diverse università italiane e ha collaborato per attività di alta formazione con la facoltà di Informatica dell’Università Politecnica di Valencia e di Madrid.

Simone D’Alessandro creatività&innovazione | pag. 71 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa,

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agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 75 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Pietro Pastorelli

energia | pag. 79

Nato all’Aquila nel 1941, si laurea nel 1965 al Politecnico di Torino in Ingegneria elettronica. Dopo una breve esperienza di docente, svolge la sua attività lavorativa presso alcune importanti aziende multinazionali operando nei settori delle apparecchiature e degli impianti MT/BT. Opera anche, come libero professionista, nella progettazione di impianti elettrici per complessi industriali e banche e, come imprenditore, nel settore dei componenti meccanici per applicazioni aerospaziali. Dal 2006 è delegato di Confindustria Abruzzo per le politiche energetiche.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso | pag. 83 Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Alessio Pelusi messa in sicurezza | pag. 91 Alessio Pelusi è nato a Chieti 32 anni fa, ha una Laurea quinquennale in Scienze della Comunicazione con indirizzo “Comunicazione istituzionale e d’impresa”, presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Si è laureato con una Tesi sperimentale sul Knowledge Management. Durante gli studi ha lavorato all’Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Professionale dei Lavoratori (UCOPFL), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel 2005 è tornato a Chieti. Attualmente si occupa di Sicurezza e Qualità alla Edilmet Srl, azienda

di edilizia metallica e frequenta il Master in prevenzione dei rischi e gestione della sicurezza del lavoro, presso l’Università di Modena e Reggio Emila.

Piero Carducci la terra di Piero | pag. 107 Economista, consulente direzionale e docente universitario, è specializzato in sistemi per il controllo di gestione e modelli di sviluppo territoriale. È stato direttore della scuola di formazione manageriale-tecnica del Gruppo Telecom Italia (ex Reiss Romoli) e presidente dell’Agenzia di Sviluppo della Provincia di Potenza. Ha insegnato per molti anni programmazione e controllo di gestione ai dirigenti della carriera prefettizia presso la Scuola Superiore di Amministrazione dell’Interno (SSAI) ed ha diretto la collana di management del Ministero degli Interni. È presidente dell’Organismo Indipendente di Valutazione della Provincia dell’Aquila (OIV). Ha pubblicato cinque volumi su discipline manageriali e numerosi articoli su riviste scientifiche e divulgative. Ultimo volume pubblicato: “150 anni di Unità d’Italia. Il Mezzogiorno e lo sviluppo negato” (2011).

Nicola Boschetti Di vino e non solo | pag. 159 Nato a Guardiagrele l’8 maggio 1971, sposato con un figlio di 10 anni, affianca da oltre 22 anni Angela e Peppino Tinari nel ristorante Villa Maiella, con la piacevole responsabilità di occuparsi di una ricca cantina. Molto conosciuto nel mondo del vino, ha ricevuto riconoscimenti sia regionali che nazionali, tra cui la 1° Edizione 2005 del premio “Francesco Di Cintio” dell’Associazione Italiana Sommeliers. Collaboratore di varie riviste del settore (Gambero Rosso, Cucina e Vini, Slow Food), docente dei master sul vino Slow Food, organizzatore di serate a tema. Coadiuvante nei progetti sull’alimentazione riservati ai bambini delle scuole elementari. Fuori dal suo mondo si rifugia nel ciclismo, sport che pratica con passione.

Chiara Strozzieri In cornice | pag. 165 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Nel 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.


A R T E C U LT U R AC I N E M A L E T T ER AT U R A M U S I C A M O DAV I AG G I T U R I S M O G A S T R O N O M I A A R T I G I A N ATO

Una veduta di Helsinky

» a cura di Denia Di Giacomo

149TRAPARENTESI News in pillole

153PREZIOSANDO

L’infinita originalità di Madre Natura vestita dai mille colori...

157ITINERARI D’ABRUZZO Perdersi nel verde

159DIVINO E NON SOLO

2012 “Ritorno ai mestieri”

161SALUS, IL CIBO PER VIVERE MEGLIO

L’Epifania tutte le feste si porta via

163TRAIN DE VIE

Poeti nel quotidiano

165ARTE&CO./IN CORNICE

Giancarlo Sciannella ceramica e oltre

177ARTE&CO.

Arte in famiglia

187MUSICAMANIA

Lioness: Hidden Treasures Facciamo finta che sia vero

189ABRUZZO COOL

155USCITA DI SICUREZZA

HELSINKY, PARADISO INVERNALE 169ARTE&CO. Gino Sabatini Odoardi

173ARTE&CO. Luca Paparella, artigiano d’Arte

181ARTE&CO. Il ri-scatto delle donne

183ARTE&CO. Magfest corpo parola potere

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

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traparentesi CULTURA

UN FILM ABRUZZESE ES CE NELLE SALE

Dopo la presentazione alla 68esima Mostra inte rnazionale d’Arte Cinem di Venezia, nella rosa atografica delle 40 opere in digital e, “Anno Zero”, un film made in Abruzzo esce interamente nelle sale abruzzesi con un fitto calendario di pre La sua anteprima si è sentazioni. tenuta lo scorso 21 dic embre a Chieti Scalo e cialmente il suo tour ne ora parte uffille sale cinematografich e abruzzesi, per poi ap altre regioni d’Italia. Ric prodare nelle ordiamo che “Anno Ze Jean Paul Sartre (Bario ro” è tratto da un’opera na, ou le fils du tonnerre teatrale di ) ed è stato interamente girato troupe completamente abruzzesi. in Abruzzo con un cas t e una

GRANDI OPERE

GGINE UN MUSEO AD EFFETTO RUeale di Rivi-

Nuovo look per il Polo Mus inausondoli che, dopo la prov visoria la con – so scor gurazione dell’agosto il’art i, Patin lo Teofi a mostra dedicata delre pitto “il ì defin Levi o Prim sta che ai la miseria rurale” –, oggi si propone aio acci in nto visitatori con un rivestime

corten. che replica il colore delIl corten è la tonalità di uno smalto o tipo di acciaio che nim omo un me la ruggine e che assu architettura e nel design. sta trovando grande impiego nell’ te degli arredi del nuoProprio il corten, è il motivo dominan enza municipale di resid ’ex dall vo Polo Museale, ricavati ia Corradi (docente di piazza Garibaldi. La progettista è Emil niversità di Pescara e di Composizione Architettonica all’U Architettura all’UniverCaratteri Tipologici e Mor fologici dell’ la Castillenti di Castel è trice izza sità di Parma), e la ditta real alizzazione dell’edificio, Frentano. L’intervento di rifunzion lia, ha comportato un voluto dal sindaco Roberto Ciampag si segnala come uno e investimento di circa 350mila euro onale. regi a oram dei più significativi nel pan 60232 57-6 /566 0872 ti.it INFO: www.castillen

ASSOCIAZIONI

CITTA’ DI PERSONE Nasce a L’Aquila u n  m ov i m e nto che vuole combattere la guerra d e l l a  r i co s t r u zione  armata di onestà, buon senso e buona volontà, “Città di Persone”, questo il suo nome. Città di Persone è un movimento di opinione teso ad orientare le scelte polit iche ed amministrative sul territorio aqu ilano, operando a 360 gradi per promuove rne la rinascita. Si definisce come un luogo che contiene al suo interno la città , “centro abitato esteso con sviluppo edili zio organizzato, che sul piano amminist rativo, economico, politico e culturale rappresenta il punto di riferimento del territorio circostante” e le persone… INFO: robertagargano@yahoo.it

TRASPORTI

PENDOL ARIA BOCCIA I TRENI IN ABRU ZZO

Tristi conferme sui trasporti in Abru zzo da “Pendolaria”, il dossier legato alla campagna annuale di Legambiente a sostegno dei cittadini che si muovono in treno. Il dossier met te in rilievo come l’Abruzzo sia la regione ad aver aumentato il tarif fario più di tutte in Italia: parliamo di una med ia di rincaro del 20%, con punte del 25%, più eclatante, su scala nazionale, rispetto agli aumenti in Lom bardia (+23,4%) e in Liguria (+ 20% ). Insieme alla Campania, inoltre, con il nostro -10% ci collochiamo anch e tra le regioni che hanno applicat o tagli più severi ai servizi, con un investimento di poco più di 4 milioni e mezzo per i servizi, pari allo 0,8% del bilancio regionale, e nessuno stanziamento per il materiale rotabile. Una situazion e che va anche a discapito della sicurezza degli oltre 23mila passegg eri, di cui 9mila abbonati, che ogn i giorno percorrono i 662 Km di rete ferroviaria in Abruzzo.

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traparentesi

CIA DI TERAMO CRESCE LA VELA IN PROVININTE IONALE A LIVELLO NAZIONALEa aEconfermarsiRNcomAZ . Dopo un e la patria della vela in Abruzzo

SPORT

Giulianova continu il 2012 si presenta e grande partecipazione, anche 2011 ricco di migliorie, iniziative altri 2 pontili per in quanto saranno pronti anche all’insegna di un ulteriore sviluppo anizzazione del l’org anche le iniziative spor tive con ospitare nuove barche. Crescono to, Adriatica Pine o Velic tro Cen organizzato a cura del campionato invernale di vela altura definire il da date con ne azio nizz Adriatica, ed è in fase di orga Alba di ng Saili no e Ju Velico va Club iano Giul asd Sailing di ndario a cura dell’ tura 2012 sempre a loro cura. In cale d’Al Vela di 11° rile sua ave alla Prim ato volta ica pion cam veleggiata stor bile per la Giulianova/Vis regata e 100 di le tota un per zia Cologna un appuntamento immanca Croa in di Vis le da Giulianova in traversata sull’isola edizione 2012 che partirà il 25 Apri mail.com. is@g va.v iano Giul 6 2.85 60.5 335. ma: miglia circa. Info, iscrizioni e program

SOLIDARIETA’

L’ADRICESTA RICORDA MANUELA TRIFUOGGI Un’altra donazione all’Ospedale di Pescara, da parte dell’ADRICESTA Onlus, questa volta riguarda il settore dell’oncologia, che negli ultimi anni ha purtroppo assunto una grande importanza di rilievo sociale. L’ADRICESTA Onlus, grazie anche al sostegno della SIAD Healthcare Italia, ha promosso l’istituzione di un servizio UNICO IN ABRUZZO dedicato specificamente alla Chirurgia Plastica Ricostruttiva Oncologica, dedicato a “Manuela Trifuoggi” (magistrato scomparso prematuramente), con lo scopo di offrire all’utenza un’opera di efficace e capillare prevenzione e di mettere a disposizione una professionalità di chirurgia plastica specialistica completamente dedicata all’Oncologia, con l’ausilio di personale infermieristico, sfruttando le risorse ed i locali già a disposizione dell’U.O. di Chirurgia Plastica.

AMBIENTE & TERRITORIO

BRUXELLES PREMIA BRIT TOLI Una

delegazione guidata da ll’assessore provinciale all’Energia di Pescara, tavio è arrivata nel cuo Angelo D’Otre dell’Unione Europea , nella sede del Parlame per la cerimonia conclu nto, a Bruxelles, siva del concorso che ha visto coinvolti i 46 comun per la realizzazione di pro i del pescarese getti di efficientamento energico su tut to il territo Vincitore il Comune di Bri rio provinciale. ttoli, a cui è stata conseg sponsabile del Patto pe nata la targa da Pedro r i Sindaci della Commiss Ballesteros, reione Europea. Targa do che per primi hanno po nata anche a Crecchio rtato a termine gli interve e Villetta Barrea nti finanziati dalla Region “Accogliamo con grand e Abruzzo a favore dei e entusiasmo questo pro 305 Comuni. ge tto che ha dato spazio anche Ballesteros nel conseg nare il riconoscimento, ai Comuni più piccoli”, ha “e dimostriamo così il ver detto o significato del Patto de i Sindaci”.

ENOGASTRONOMIA

L’OLIO ABRUZZESE È D’ORO

imprenditrice teatina, L’olio diventa d’oro. È questa l’idea lanciata da Angelica Bianco, giovane nel proprio olio infonde Xolio Xoro le. mondia livello che rilancia il suo brand “Xoro Xolio” a risultato è 200 Il vita. lunga di Elisir proprio e vero un creando kt 24 extravergine di oliva oro acidità 0,2, ima bassiss ml di olio extravergine di oliva prodotto con olive della qualità Gentile, istico caratter Un ione. sospens in 24kt alta quantità di polifenoli e fiocchi di oro commestibile e di elegant “abito” un da avvolto ettiche, organol olio abruzzese noto per le sue caratteristiche to assegna unico numero il a identific che à propriet di to certifica di ta cristallo, proposto in edizione limitata correda marchio il italiano, un lavoro artigianale tutto ad ogni bottiglia. Nessun dettaglio è lasciato al caso; il risultato è cadeau, la quale terminato l’olio diventa bottiglia della vetro sul montato viene ts elemen ki swarovs formato da 63 om roxolio.c www.xo un fantastico candelabro... un oggetto per collezionisti. INFO:

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RAPEUTICA TE ZA AN LE AL : O IC AM “UN PARCO PER A CELIACA” allePER LA MAL AT TI17 gennaio è partito ad Assergi il progetto “Un Parcodi peforrmaamzioicone–rivo lto

AMBIENTE & GASTRONOM

IA

Lo scorso tratta un corso la malat tia celiaca”. Si zionale anza terapeutica per Baronia” del Parco Na l distretto “Terre della de ci isti zo “Tetur ruz i tor Ab e era ion op a tut ti gli l progetto della Reg de rte pa a, Lag lla de “Valorizzazione del Gran Sasso e Monti è un’azione del POR-FESR ed ” no nta mo zzo Sembru sori e Sapori dell’A della Dott.ssa Nunzia rdinamento scientifico coo il mencon a stra lizz de rea l’ad si a”, che ra. L’obiettivo è dei territori di montagn spedale Civile di Pesca ll’O che de an é ia og nch rol affi nte tine oe Gastr enti privi di glu perlotti, del reparto di enti e la manipolazione di alim e alim ion di raz ietà pa var pre a lla un ne vi ci sicurezza e trovar na to degli operatori turisti pie in rco ne Pa l zio ne mo re ssano soggiorna riguardano la pro i malati di celiachia po strategici del progetto ivi iett lle ob de ori ne eri zio Ult zza ci. prodotti tipi lienza e la valori consentiti, anche tra i della capacità di accog ne zio nta me ple l’im , rne di fruizione. turistica delle aree inte i più diversificati bacini culturali e alimentari ne li, nta bie am nze elle ecc ransassolagapark.it INFO: comunicazione@g

SOLIDARIETA’

CUORE VINO E CALCIO: UN CONNUBIODiceDI mbre tra Pescara e Sampdoria, la

In occasione del posticipo del 19 uta centesimi - per ogni biglietto vend Pescara Calcio ha donato cinquan di etto prog un Onlus per finanziare to - all’associazione Your Life My Life Delica ubb Rep nella enti meritevoli borse di studio universitarie per stud re un gruppo di giovani laureati crea di è o iettiv L’ob go. Con mocratica del ca e sociale di questo paese. omi che potranno aiutare la crescita econ anche la Cantina Bosco Nestore Un’iniziativa benefica a cui aderisce o “Biancazzurro nel bottiglia di Montepulciano d’Abruzz che devolverà un euro per ogni maggio, quando dufine a à simi mesi. L’iniziativa terminer cuore” che sarà acquistata nei pros effettuerà la donatore Nes co Bos – Pescara, la Cantina rante l’incontro di ritorno Sampdoria Studio “Delfino Pescara” Your Life My Life Onlus. La Borsa di zione del ricavato dell’iniziativa alla diploma universitario avrà l’opportunità di conseguire il sarà destinata a uno studente che so il Foyer costruito e pres o ISTM di Kinshasa, soggiornand per anestesista presso l’università orso universitario perc del e spes le ne. Per sostenere tutte diretto da Monsignor Antonio Baro 9.600 euro. o accademico, per un totale di circa occorrono circa 3.200 euro per ann nestorebosco.com INFO: www.nestorebosco.com info@ dal 1897

SPORT

CAMPIONATI DEL MONDO JUNIOR DI

SCI ALPINO

Sono quasi terminati i preparativi per gli attesissimi Campionati del Mondo Junior di Sci Alpino, previsti sulle nevi dell’ Alto Sangro, a Roccaraso e Rivisond oli, dal 1° al 9 mar zo 2012. Si stanno infatti ultim ando in questi giorni le programmat e ispezioni della Fis sui siti di gara. Markus Waldner, responsabile fede rale della Coppa Europa maschile che con Massimiliano Vergani ha , e Flavio Roda rappresentato la Fisi, hanno voluto effettuare una serie di verifiche per poter constatare se il piano dei lavo ri concordati già dallo scorso ann o, ma soprattutto dall’ultima ispezione dell’8 settembre, fossero a buo n punto o ancor meglio ultimati. Anche se si è trattato di una sem plice prassi, sono stati confermati i teatri di gara e allenamento che saranno coinvolti dalla kermesse internazionale. Ora il Comitato orga nizzatore sta preparando l’ultimo assalto per concludere alcuni lavo ri basilari, come il cablaggio con fibre ottiche, la posa dei cavi e dei pozzetti per la forza elettrica e per il cronometraggio delle gare.

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pre iosando » di Marzio Forcella

CAP. P, Q • Peridoto, Pietra di luna, Quarzo

L’infinita originalità di Madre Natura vestita dai mille colori... Il Peridoto Pietra di colore verde-giallo, detta anche “olivina” quando assume il colore dell’oliva, il peridoto fu introdotto in Europa dai cavalieri che tornavano dalle crociate. A quell’epoca ammaliava già l’Oriente da quasi tremila anni e veniva estratto dalle miniere di una piccola isola del Mar Rosso dove tuttora esistono bellissimi antichi esemplari minerari di epoche diverse. Anticamente si riteneva che proteggesse dalle truffe garantendo ingegno negli affari e quindi ricchezza e gloria. Era la pietra preferita da Edoardo VII e proprio agli inizi del XX secolo ridiventò di gran moda fino ai giorni nostri. La lucentezza del peridoto è vitrea; molti i tagli impiegati preferendo le forme ovali, arrotondate, a brillante, a cabochon, a smeraldo. Veramente affascinante e non costosa è alquanto delicata e ne risente dell’usura con l’uso; da qui è consigliabile non montarla in anelli. Potente equilibratore, attenua la malinconia, calma le emozioni, stimola la mente; simbolo di salute e protezione. Provenienza: Birmania, Boemia, Brasile, Australia. Affinità zodiacali: tutti i segni in particolare il Leone.

Pietra di luna Di color bianco latte, traslucida, dall’aspetto argentato o madreperlaceo la pietra di luna è anche detta “adularia” per l’effetto di adularescenza tipico. Il suo pallore bianco-grigio, talvolta azzurrino, le dona i riflessi lunari esaltati dal suo taglio più giusto non sfaccettato, ma a cabochon o comunque liscio! Tanto apprezzata nell’Art Nouveau, continua ad esser usata soprattutto per anelli da mignolo molto chic che simboleggiano l’amore femminile e la purezza. Libera dai blocchi, favorisce l’autocontrollo, il sonno, la quiete. Provenienza: Birmania, Sri Lanka, Stati Uniti. Affinità zodiacali: Acquario, Gemelli, Cancro.

Quarzo I quarzi (dal tedesco Quarz) comprendono una grande famiglia di minerali i cui cristalli sono costituiti esclusivamente di silicio, materiale assai diffuso nella crosta terrestre. Abbiamo già trattato nella singola sottonomenclatura, diverse pietre della famiglia dei quarzi; li riassumiamo. Quando è incolore il quarzo è chiamato ialino o cristallo di rocca; di norma presenta varie tinte e sfumature da cui derivano le sue diverse denominazioni: il Citrino è giallo dorato, l’Ametista è viola, il Prasio è verde e poi i famosi quarzi rosa e fumè. Il fascino di questo minerale sta però nelle sue più svariate inclusioni che si “divertono” a caratterizzare ogni pietra rendendola unica e apprezzata con una quotazione assolutamente non alta. Ad esempio il quarzo “Capelli di Venere” ricco di inclusioni aghirformi, il rutilato, muschiato ecc. A volte l’abbondanza delle inclusioni rende il quarzo assai opaco: è il caso del Diaspro, dell’Avventurina o di diversi quarzi rosa spesso in sassi o manufatti. Non è finita: tra le varietà traslucide di quarzo ritorniamo alla sottofamiglia dei tanti calcedoni che a sua volta prendono tanti nomi come agata, onice, crisopraso, già trattati singolarmente. In generale il quarzo è un ottimo rilassante, mette ordine nei pensieri, scioglie lo stress, porta allegria di vita, favorisce le relazioni. Provenienza: Brasile, Madagascar. Affinita zodiacali: tutti i segni.

A rileggerci al prossimo numero con le Perle

info_ Marzio Forcella Designer di gioielli e oggettistica, Esperto in storia dei preziosi e mineralogia www.amalteapreziosi.com - mf@amalteapreziosi.com

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uscita di sicure

a

» di Daniele Cotellese

, Y K N I S L HE E L A N R E V N I PARADISO a Finlandia è una paese ricco di foreste, ma ciò che più la caratterizza è l’impressionante numero di laghi di origine glaciale, circa 190.000. Helsinki ne è la capitale nella quale vivono 550.000 persone, un decimo dell’intera popolazione finlandese. La città si affaccia sul Mar Baltico ed il suo porto, che offre frequenti collegamenti marittimi con la vicina Estonia, era già presente nel 1550 quando fu fondata dal Re svedese Gustav Vasa. Questa zona ospita numerosi mercatini dove coloratissimi frutti di bosco e delizioso salmone appena pescato costituiscono “appetitose proposte” per spuntini un po’ a tutte le ore della giornata. Nonostante sia una capitale e città di medie dimensioni, Helsinki è visitabile anche senza l’ausilio degli efficienti mezzi pubblici. Dalla zona del porto possiamo raggiungere, in pochi minuti, la Piazza del Senato e la Fortezza Suomenlinna nella quale troviamo ben 7 musei. Se deciderete di visitare

questa capitale scandinava, rimarrete stupiti di come tutto funzioni perfettamente, senza stress, traffico e rumore. Il vivace centro storico, ricco di eleganti e moderni locali, è ritrovo dei numerosissimi studenti provenienti da tutto il mondo che scelgono di specializzarsi presso le blasonate università di Helsinki. Rimarrete incantanti nel vedere come l’architettura classica si affianca a strutture moderne creando perfetti connubi piuttosto che eccessivi contrasti. La stessa armonia la riscontriamo a livello naturalistico. Le numerose isolette che fanno parte della città sono collegate da ponti e battelli e si colorano magicamente all’imbrunire. Helsinki è una città a misura d’uomo dove senso civico e eco-sostenibilità sono parte del suo stesso dna. I momenti prima dell’atterraggio ci faranno ammirare la sua bellezza ed unicità, la partenza non sarà altro che una promessa di tornare, magari nel freddo bianco inverno scandinavo

un motivo in più_ Un ricco calendario di manifestazioni L’ente turismo finlandese è molto attivo ed il calendario delle manifestazioni che hanno luogo in Helsinki fittissimo in tutti i mesi dell’anno. La musica è sicuramente l’anima della città e nei tanti locali, ubicati un po’ ovunque, si può ascoltare jazz, pop e rock suonato da artisti nazionali ed internazionali mentre la musica classica trova magistrale interpretazione dell’Orchestra Filarmonica di Helsinki. Nonostante il freddo consiglio una vacanza in inverno, qui è tutto diverso. Non dobbiamo dimenticare che, Santa Claus, secondo la leggenda, dimora qui in Finlandia e per questa ragione non credo esista altro posto al mondo dove poter vivere una più magica atmosfera natalizia. Se non amate il freddo è meglio aspettare l’estate e visitare le tante verdi isolette della città solcando le acque del Mar Baltico a bordo di una barca a vela. Come concludere la giornata? Con una rilassante sauna finlandese, cos’altro altrimenti?

» foto di Daniele Cotellese

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itinerari d’Abru

o

» di Alessandra Vallera

Il fiume che scorre all’interno delle Gole

a riserva naturale Gole di San Venanzio si trova nella Valle Peligna, a ridosso del Parco Regionale del Sirente-Velino, a pochi chilometri del Parco Nazionale della Majella e dalle Riserve Naturali delle Sorgenti del Pescara, del Monte Genzana e delle Gole del Sagittario. Immerse in un territorio caratterizzato da una natura selvaggia e rigogliosa, le Gole di San Venanzio sorgono dove il fiume Aterno, attraversando uno degli interni più sconosciuti dell’entroterra abruzzese, ha creato un percorso lungo ben sei chilometri tra i monti Urano e Mentino. Là, dove due immense pareti calcaree si fronteggiano a strapiombo sullo spumeggiante fiume Aterno, si estende per ben 1072 ettari una riserva di vegetazione spontanea, grotte ed anfratti dove nidifica persino l’aquila, il rapace più sinuoso che volteggia nel cielo. La grande estensione di questa riserva ancora incontaminata offre una moltitudine di ambienti in cui sono presenti varietà di fauna e flora davvero caratteristici. Numerose infatti sono le specie di anfibi che vivono qui e, per i più curiosi, passeggiando nei boschi durante delle giornate umide o piovose, è possibile incontrare delle salamandre. Tra le rumorose acque del fiume Aterno è possibile scorgere la trota fario, il barbo comune o il cavedano. Numerosi sono anche i rettili che qui hanno trovato l’ambiente ideale mentre nel cielo volteggiano l’aquila reale e il falco pellegrino, che vivono sulle più alte ed impervie pareti rocciose, lo sparviere, l’astore ed il gracchio alpino, che nidificano nelle gole rupestri. Non bisogna però dimenticare i vari esemplari di rapaci notturni, come l’allocco, il gufo comune, la civetta ed il gheppio. Insoliti sono anche i mammiferi che popolano la riserva, il gatto selvatico, la martora, lo scoiattolo, il ghiro e molti altri, occasio-

Il rudere del Vecchio Mulino ad acqua sul fiume Aterno

PERDERSI NEL VERDE L’incanto della natura e dei suoi abitanti, il dolce gorgoglio del fiume, l’aria salubre e l’immensità dell’estensione questo e molto altro tra le Gole di San Venanzio

nalmente è stata riscontrata anche la presenza del lupo e qui, fra radura e bosco, è possibile vedere perfino i cinghiali e i caprioli. Ma la riserva, caratterizzata da una grande varietà di ambienti, presenta anche numerose specie floristiche, alcune importantissime dal punto di vista fitogeografico come l’efedra dei Nebrodi e la Daphne sericea, invece nella macchia nasce principalmente la ginestra, il ginepro e la lantana. Altrettanto ricca è la vegetazione acquatica infatti, sulle sponde sono presenti comunità di piante semisommerse come la cannuccia palustre, la tifa, il coltellaccio e la scagliola palustre. Tra le specie acquatiche ricordiamo il ranuncolo d’acqua, il millefoglio d’acqua ed il muschio. Nell’intero territorio della riserva è stata accertata la presenza di circa ventisette specie di orchidee e lo studio dell’etnofauna ha portato all’individuazione di ben trecentosessantaquattro specie d’insetti, molti dei quali segnalati per la prima volta all’interno del territorio abruzzese

un motivo in più_ L’eremo di San Venanzio La riserva delle Gole di San Venanzio è custode del suggestivo eremo di San Venanzio, il Santo a cui vengono attribuiti eventi miracolosi legati all’acqua. Questo piccolo e grazioso eremo è anche apprezzato da molti per l’antica pratica della litoterapia, dalla quale il fedele ottiene dei benefici attraverso il contatto con la pietra del luogo santo. San Venanzio è venerato il 18 maggio a Raiano, il paesino peligno poco distante. Anche questo eremo ha subito danni legati al sisma del 2009. L’Arco sull’Aterno, su cui poggia l’Eremo di San Venanzio

» foto di Guido Del Boccio

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divinoenonsolo » di Nicola Boschetti

2012 “RITORNO AI MESTIERI” Breve resoconto di un periodo difficile dove il discorso su vini e territorio spesso deve fare i conti con una realtà che sta cambiando rmai è fatta, il potere della crisi ci attanaglia da mesi, è al culmine e, con essa, tutto il sistema “Famiglia Italia” si prepara al peggio. Posti di lavoro sempre meno disponibili per i nostri giovani che, in molti casi, si ritrovano con un diploma o una laurea in mano, ottenuta con sforzi e sacrifici proprio da quelle famiglie, a cui lo stato, continua a chiedere di privarsi del superfluo, anche se fare la spesa, mettere benzina o pagare bollette sempre più care, superfluo proprio non è. Fortunatamente i giovani di oggi sono molto più consapevoli e meno fortunati

di quelli a cavallo degli anni 90/2000 e sanno, che devono adattarsi a tutto se vogliono togliersi qualche sfizio e, soprattutto, gravare meno su genitori sempre più “poveri”. Soprattutto nel mio campo, la ristorazione, mai come in questi ultimi mesi, ho avuto tante richieste di ragazzi e ragazze che chiedevano un lavoro, anche saltuario. Si adattano a tutto: sala, cucina, pulizia, receptions, ma anche in altri settori come: babysitter, animazioni, manovali, elettricisti, ecc. Sono dotati di grande spirito di umiltà e di adattamento e, allo stesso tempo, volenterosi di imparare un mestiere che potrà tornare utile in molte occasioni. Sono felice e sorpreso di questo cambia-

mento, considerando che, per anni, il settore dell’apprendistato, soprattutto quello dell’ospitalità, ha avuto grandi carenze e, molte volte, si è dovuto ripiegare su personale straniero. Certo la formazione deve essere fatta da persone competenti e, non come spesso accade, sfruttare i giovani a pochi soldi e non dare loro preparazione e motivazione. Sono convinto che si tornerà a quei “Mestieri” di cui l’Italia e gli Italiani sono stati ambasciatori nel mondo. Ma per far ciò le Istituzioni devono farsi da parte e premiare, allo stesso tempo, le aziende e i giovani che credono in un futuro. Per togliere il vecchio e guardare avanti, con ottimismo, abbiamo bisogno di dare fiducia ai giovani a 360°

SCELTO PER VOI > UNA CANTINA PER TUTTI In un mondo enologico sempre più presuntuoso, nonostante il calo dei consumi, entrare e scoprire questa cantina sociale, nel cuore dell’Abruzzo più produttivo, è qualcosa di sorprendente. Una normale cantina sociale che, con i suoi quasi 700 ettari di proprietà, riesce, come non pochi, a far capire cosa significa la parola “territorio”. Un territorio vero, fatto di vitigni autoctoni come il Montepulciano, il Trebbiano, il rinomato Pecorino e l’emergente Cococciola. Una produzione di 700 mila bottiglie, poco buttate sugli scaffali della G.D.O., ma molto presenti sulle tavole dei ristoranti, anche famosi, soprattutto fuori regione. Rubesto, Panarda e Coste Del Mulino sono solo alcuni nomi dei vini prodotti che, cosa sensazionale, in cantina hanno un prezzo medio di 7 euro. Vini puliti, eleganti, veri e piacevoli, con bottiglie ben curate. Insomma, vini da bere.

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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

ome dice il vecchio adagio “L’Epifania tutte le feste porta via!” e a rimanere sono i bei ricordi delle festività appena passate e magari qualche chiletto di troppo per le inevitabili occasioni “mangereccie” di cui abbiamo goduto e puntuale scatta la domanda “E adesso che devo fare?” Ecco alcune risposte a domande che spesso mi vengono rivolte proprio in questo periodo: Ho notato un lieve aumento di peso, solo uno due chili, ma li ho messi tutti sulla pancia e poi mi è aumentata molto la sensazione di fame. Spesso facendo riferimento solo al peso si tende a sottovalutare molto quel lieve aumento del grasso addominale dopo le festività mentre invece è un segnale da non sottovalutare perché indica un aumento del tessuto adiposo viscerale che è direttamente correlato con un peggioramento della funzione metabolica. L’aumento del consumo di carboidrati e grassi fa incrementare la secrezione di alcuni ormoni ed in particolare di insulina che favorisce la deposizione di grasso a livello addominale e promuove l’aumento della fame specie nei fuori pasto. Occorre tornare ad un consumo più regolare di carboidrati cercando di utilizzare alimenti che abbiano meno carboidrati semplici e più carboidrati complessi come per esempio la pasta e il pane integrali o condire la pasta con delle verdure, ottimi a pranzo i minestroni di verdure o le zuppe di legumi con poca pasta, saziano, controllano il senso di fame e fanno produrre meno insulina innescando lo smaltimento dei grassi depositati a livello addominale. Un ottima tecnica per controllare meglio la sensazione di fame è quella di consumare ai pasti un doppio contorno, uno crudo e uno cotto senza abbondare troppo con i condimenti e sgranocchiare finocchi per la fame nei fuori pasto.

L’EPIFANIA TUTTE LE FESTE PORTA VIA

Mi sento come “ingolfato”, ho la bocca amara, l’alito pesante, l’intestino irregolare e non dormo bene.

Rimettersi in forma dopo le festività natalizie: un obiettivo possibile L’alimentazione delle festività natalizie è più ricca di cibi grassi, specie i dolci, e le occasioni conviviali sono più frequenti. Il corpo arriva non allenato a questo surplus e fa difficoltà a smaltire e in particolare la nostra “centralina chimica” ovvero il fegato si trova a svolgere un superlavoro per cui si “ingolfa” (richiamando il termine usato nella domanda) e i sintomi sono proprio quelli della bocca amara e impastata, dell’alitosi e un sonno meno ristoratore. Bisogna “ripulire” il fegato per farlo tornare al massimo della funzionalità incrementando l’uso di fibre possibilmente crude e in particolare quelle amarognole che stimolano la secrezione di bile nel fegato e lo aiutano a detossicarsi maggiormente: indivia, radicchio, cicoria, verze, cavoli, broccoli e così via. Anche la zucca e i finocchi sono ottimi in questo periodo per aiutare l’intestino a recuperare una maggior funzionalità, sono ricchi di acqua e fibre e hanno poche calorie

info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

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traindevie » di Carolina Pierfelice

POETI NEL QUOTIDIANO Per ricominciare l’anno all’insegna di una vita migliore bisognerebbe ripartire portandosi dietro un po’ della magia natalizia. Ci riusciremo? Un po’ di impegno e di ottimismo servono a molto

una questione di sguardo. C’è chi continua a ringraziare la provvidenza anche nel dolore e chi maledice il destino per aver vinto solo diecimila euro al lotto! Lo sguardo del poeta è lo sguardo del bambino e del mistico, che unisce qualcosa di invisibile a ciò che vede e ha, quindi, un potere trasfigurante. Chi è ripiegato su se stesso, obnubilato dai propri problemi, probabilmente passerà accanto al più bel paesaggio di questo mondo con sguardo distratto o a un avvenimento straordinario senza rendersene conto. In questi giorni di festività natalizie, vissute da ognuno in modo diverso il sottofondo, come sempre, è stato quello sdolcinato e mieloso delle canzoncine classiche, dei film di Babbo Natale, delle pubblicità che richiamano il senso della famiglia e dello stare insieme; bene, se siamo riusciti a entrare per un po’ in questa magia, sebbene costruita ad hoc per motivi consumistici, forse siamo riusciti a cogliere uno stralcio di vita vera, di vita fatta di piccole cose, di affetti intimi e sinceri, a pensarci un po’ un tantino sdolcinati, ma non per questo meno veri. Portare a casa un risultato simile e trasferirlo in un quotidiano bellicoso e aggressivo, in una giungla in cui, ognuno sulla propria liana, ci si lancia verso mete spesso indecifrabili scontrandosi con gli altri senza neanche accorgersene, non sarebbe proprio niente male. Perché è nel quotidiano che si vede la nostra tempra. È nel quotidiano che dimostriamo di aver capito certe cose importanti. È nel quotidiano che riveliamo chi siamo, che le cose che abbiamo capito hanno cambiato il nostro modo di essere e, quindi, di agire. È nel quotidiano che, se mettiamo al primo posto il nostro star bene, ci comportiamo di conseguenza.

È di qualche giorno la notizia che un Comune Italiano ha istituito un assessorato al benessere, evviva. Cominciamo a capire che la prevenzione migliore è prendersi cura del proprio star bene ogni giorno, sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello psicologico, giacché quello fisico è abbondantemente considerato, basti guardare il proliferare di palestre e centri benessere. Purtroppo il benessere psicologico, almeno nella nostra realtà, non è preso abbastanza sul serio o, meglio, non è abbastanza chiaro cosa si debba fare per procurarselo e, nel caso ci si imbatta in proposte mirate a questo, la diffidenza è tanta ogni volta che c’è la parola “psico” che si fugge a piedi levati. Sono anni che mi occupo, tra le altre cose, di organizzare corsi di sostegno alla genitorialità, percorsi per coppie e incontri sulla comunicazione, e ho toccato con mano la fatica, la diffidenza, il timore di confrontarsi, con se stessi e con gli altri, su temi così personali. Non si è pronti, il bisogno di mantenere una facciata di felicità ipocrita è più forte del bisogno di essere felici davvero. In questo modo si negano le difficoltà che la vita necessariamente comporta per tutti, e il risultato è che i problemi diventano più grandi e difficili da risolvere. È un po’ come avere un piccolo problema al ginocchio, trascurarlo, ritrovarsi con la schiena a pezzi per compensare il piccolo problema iniziale, e poi non sapere più da dove cominciare. Il mio invito, a questo punto, cogliendo un’intimità e una propensione verso la poesia intrinseche al periodo natalizio, è di puntare con serenità gli occhi sul nostro mondo interiore sia per trovare le risorse che sicuramente abbiamo che per affrontare i punti oscuri. Magari affidandosi alla cometa di turno che non mancherà di illuminarci il cammino

info_ Carolina Pierfelice Psicologa - psicoterapeuta CarolinaPierfelice@libero.it

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Imbottigliamo la natura.

Questa è la storia di un Lui e una Lei. Lui è un idealista, innamorato a tal punto di lei da assecondare ogni suo capriccio. Lei detta le regole: vuole andare in collina, mentre gli altri vanno al mare; vuole vento e passione mentre gli altri dormono; ma soprattutto vuole cure e attenzioni solo da lui. Lui è Franco D’Eusanio, ideatore di vini. E lei? È la natura, ovviamente.

Vini Chiusa Grande: alla natura si comanda solo ubbidendole.

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arte&co.

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Âť di Chiara Strozzieri

GIANCARLO SCIANNELLA

CERAMICA E OLTRE

Antiche tecniche si mischiano a originali sperimentazioni in nome del concettualismo moderno

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arte&co.

na delle principali eccellenze abruzzesi è da sempre la ceramica di Castelli, che ha saputo rinnovarsi nei secoli, abbracciando le diverse tendenze artistiche, pur mantenendo quel gusto decorativo che la contraddistingue. Il comune teramano è stato notoriamente il luogo in cui si sono formati maestri eccellenti del calibro di Mattucci, Visani, Di Giosaffatte, Saturni, che hanno dato un contributo alla diffusione delle antiche tecniche ceramiche, nonché all’introduzione di tipi di produzione innovativi. Ci sono poi alcuni artisti che hanno preso la formazione castellana come punto di partenza per una ricerca originale e lontana dal gusto classico, come Giancarlo Sciannella, personalità nota nell’ambito dell’arte concettuale. Egli infatti ha superato gli standard del bravo ceramista, attraverso tappe importanti come la Scuola di Castelli, il Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea di Faenza e la Huitième Biennale Internationale de Céramique d’Art di Vallauris, per dedicarsi oggi alla sperimentazione della materia. Sciannella affonda le mani nella ceramica per ricavarne degli oggetti-emblemi della propria poetica, allenata non solo all’ambiente artistico abruzzese, ma da anni ormai anche a quello romano, avendo egli trasferito nella capitale il suo studio. La concezione dell’uomo viaggiatore, scopritore incuriosito del mondo e delle sue possibilità infinite, lo porta ad affrontare il tema del viaggio grazie a sculture dai titoli significativi: Vascelli, Veliero, Selva. Tutto è novità nell’iconografia dell’artista, così come nell’incontro della ceramica con materiali diversi, oggi soprattutto poveri, come il carbone. Già l’impatto con elementi tanto distanti combinati fra loro stimola la fantasia dell’osservatore, che poi può soffermarsi anche su particolari interessanti, come la collocazione a parete di certi vascelli, che vengono inclinati, come fossero in navigazione, o come l’equilibrio precario di una barca (Enea), che si regge appena su lunghi trampoli e rende perfettamente l’incertezza del viaggiatore. L’uomo è il grande protagonista dei simboli del suo errare e, per quanto possibile, lo si lascia dialogare con loro, nella forma di scultura che hanno preso sotto il gesto di Giancarlo Sciannella, perché la comunicazione sia intensa e ancestrale, ricordi l’origine del primo viaggio, che è la vita. È raro che un messaggio così coinvolgente passi attraverso l’arte ceramica, e a onor del vero è stato necessario aggiungere materia nuova alla composizione, ma il progetto artistico del bravo artista abruzzese convince davvero e dimostra le potenzialità del fare creativo

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/ incornice

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1. Primitivo, 2007 2. Selva, 2009 3. Fossile, 2008 4. Stelle spente, 2009 5. Vascelli, 2011 6. Veliero, 2010 7. Enea, 2011

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arte&co. » a cura della redazione

GINO SABATINI ODOARDI

L’arte di fermare il Mondo: le suggestive termoformature tra critica sociale e provocazione alla 54. Biennale d’Arte di Venezia

‘’Senza titolo con ciotola’’ 2007

Gino Sabatini Odoardi

l’uomo che plastifica gli oggetti. È il congelatore dell’esistente, colui che iberna in un momento eterno la quotidianità, astraendola dal contesto in cui siamo abituati a vederla. Gino Sabatini Odoardi è da tempo considerato uno degli artisti - della sua generazione - più significativi dell’arte contemporanea in Italia. Lavorando a stretto contatto con un’industria specializzata nel trattamento di materiali plastici, l’artista ha scoperto la possibilità di congelare gli oggetti attraverso il riscaldamento, ossimoro degli ossimori, approntandovi un meccanismo irreversibile che sottrae la cosa dal normale ciclo vitale - coincidente con il suo valore d’uso - e le attribuisce un valore simbolico, dunque di

‘’Senza titolo + cubo con rumore segreto’’ 2010

eternità. I suoi lavori che hanno entusiasmato la critica e il pubblico, sono soprattutto quelli realizzati con la termoformatura in polistirene, una tecnica molto usata nel packaging commerciale, che consiste nel mettere un oggetto sottovuoto attraverso una copertura di plastica che aderisce alla forma dell’oggetto stesso. Gran parte della sua ricerca poggia su un atteggiamento agnostico, sulla ferma convinzione che l’assoluto sfugga alla mente umana e, di conseguenza, non sia possibile parlare di ciò che non si conosce. L’intenzione, piuttosto, è quella di mettere in discussione l’indiscutibile - anche quando si tratta di scomodare la storia - per contestare l’accettazione passiva dei fatti. Questo

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arte&co.

(Particolare) “Senza titolo’’ 2005

“Senza titolo’’ 2008

giustifica un occhio dissacrante ma non blasfemo, la volontà di instillare l’ombra del dubbio. Gino Sabatini Odoardi si è diplomato al Liceo Artistico di Pescara e successivamente in Pittura all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Negli anni del Liceo ha conosciuto il lavoro di Ettore Spalletti, docente di Discipline pittoriche. Durante gli studi accademici, determinanti sono stati gli incontri con Fabio Mauri, docente di Estetica (con il quale è stato performer in “Che cosa è il fascismo” nel 1997 alla Kunsthalle di Klagenfurt in Austria e successivamente assistente), Jannis Kounellis (di cui è stato allievo nel 1998 all’Aquila nell’ambito del Seminario-Laboratorio curato da Sergio Risaliti) e Carmelo Bene che ha avuto la fortuna di incontrare nel 1996 al Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila. Artista poliedrico, ma con solidi riferimenti all’arte concettuale, ha al suo attivo un nutrito curriculum di mostre importanti, personali e collettive. Tra i vari premi: nel 1999 ha

“Senza titolo con fantasmi’’ 2007

Gino sabatini Odoardi - Ritratto

ricevuto da Alfred Pacquement (Centre George Pompidou) “Le prix des Jeunes Createurs” all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nel maggio del 2010 è uscito il suo grande volume monografico a cura di Francesco Poli e Massimo Carboni nelle ed. Logos. Dal 2004 collabora con la galleria Oredaria di Roma. Gino Sabatini Odoardi ha recentemente esposto nel Padiglione Italia (Arsenale) della 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi con l’opera “Senza titolo + cubo con rumore segreto” 2010. L’opera esposta per la Biennale è stata presentata sotto forma d’installazione. Un grande quadrato bianco di oltre 2x2 metri in polistirene termoformato che rievocava poeticamente e provocatoriamente il rito dei fedeli di culto islamico. Una paradossale Mecca rivisitata con cubo nero sigillato

Invito per 54. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia

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arte&co. » di Marco Sciame

La bici di Luca Paparella esposta allo Spazio Pep Marchegiani a Montesilvano

LUCA PAPARELLA, ARTIGIANO D’ARTE

Ripercorriamo la storia di questo giovane pescarese che in questi giorni espone una delle sue coloratissime bici allo Spazio Pep Marchegiani a Montesilvano

ncontro Luca in un bar, naturalmente lui arriva in bicicletta. Una delle sue, una di sua composizione. Colorata, originale, assolutamente distinguibile dalle produzioni in serie. Il suo raccontarsi fa scoprire l’energia di chi vive bene se stesso ed esprime tutta la sua creatività. Dinamico, mi mostra subito le foto di sue creazioni in progetto e di quelle realizzate, come se parlasse di quadri, sculture, idee. Non è annoiato dal suo cammino artistico, ma solo entusiasta. Un creativo che con ferro e mani realizza opere. La genialità è sempre nella novità, nell’invenzione di ciò che prima non c’era, poi se una funzione e bellezza si liberano nell’opera stessa, il piatto è servito a dovere. La fantasia

» foto concesse da Luca Paparella

porta all’azione, la creatività ti quasi impone di produrre le tue idee e mostrarle, comunicarle come benessere comune, patrimonio di tutti. Le biciclette di Paparella sono oggetti che superano il loro concetto di utilizzo, sono sculture in movimento. L’artista si pone come artigiano di opere d’arte, come se fosse uno scultore che crea da disegni preparatori di altri maestri. Ma le due ruote è campo solo di Luca e l’artista che sollecita l’opera da riprodurre, si adegua all’incalzante manualità dell’operatore. Come se un disegnatore che esegue tracce di matita su carta, chiedesse ad un pittore di oli su tela, la riproduzione del suo disegno. I

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comunicazione aziendale

» Farnese vini

Edizione, cinque autoctoni V

ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, molto persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione. Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.

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«Nascono i nostri frutti»

vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invecchiano ancora meglio.

FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch) tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com


arte&co. L’artigiano d’Arte nell’interpretazione di Marco Sciame

colori e la tela come i telai in carbonio e la capacità armonica del colore e della forma della bicicletta. Osservo quella prodotta in collaborazione con Flavio Melchiorre, vincitore del concorso Citroën per il tettuccio della Citroën ds. L’apparenza è quella di una raffinata bici da giocoliere realizzata da chi di colore e accostamenti, se ne intende. Del resto il mezzo nasce come segno di movimento e uso, ma anche di gioco, libertà, personalità. Rendere bello e caratteristico l’oggetto vissuto nel quotidiano, è un migliorarsi la vita, un’esibizione della propria capacità di distinguersi. E poi diciamocelo, il messaggio del vivere con la bici, rinnegando consumi, inquinamento, spee sensibili, una ricerca più profonda d’uno scialbo apparire in culazioni, economia, ha il cuore delle scelte dell’uomo per il serie. bene di sé e del mondo tutto. Peccato che manca il coraggio e In passato Abruzzo Impresa ha già raccontato la storia di quel’attenzione a questo, ma è qui che interviene l’artista. E le sue sto giovane, ma in questo numero ve la riproponiamo perchè creazioni. un’opera di Paparella è in mostra allo Spazio Pep Marchegiani in L’arte di Luca (un giovane di poco più di trent’anni con lo spirito via Montanara a Montesilvano, e presto altri lavori saranno pronti di un bimbo con i suoi lego) ridona consacrazione all’agire creed esposti. Il creativo è un camminatore, ha il gusto e la volontà ativo. Amante di Street Art, di creazioni da riciclaggio materiali, del movimento. Che sia di viaggi, di fantasie o immaginazione, comprendo che per lui il suo fare è l’espressione naturale di sé, come il gioco e la parola. La volontà di sensibilizzare con estetica e utilizzo un L’artista si pone come artigiano di opere d’arte, oggetto che ha già un suo consumo, rendendola opecome se fosse uno scultore che crea ra d’arte, racconta la ricerca di Paparella. Lui mi da disegni preparatori di altri maestri dice che “Il primo passaggio per un creativo è quello d’incontrare direttamente la libera distribuzione, solo dopo con esperienza e riconoscimenti, si può completare il cammino in gallerie e musei”. Non è difficile comprendere di movimento reale, il percorrere, la dinamicità è il fulcro della come il creatore si senta anche persona tra le persone, senza genialità. Tutto torna in Luca, dove la sua personale ricerca è spinte egocentriche, ma forse solo con la marcia in più della proprio in un mezzo che produce movimento, che rinnova la fantasia. Ed il dovere di offrire tale dono, senza pretese. visione delle cose e pone nuovi concetti estetici. Chi dipinge o suona, lo fa prima per se stesso, perché non ne In altre parole sarebbe da individuare ora dove finisce l’artigiapuò fare a meno. Chi scrive lo fa solo per capire meglio se stesso nato ed inizia l’arte. Ma del resto le sfumature e le velature da come essere umano, così l’artigiano autore, l’artigiano d’arte sempre hanno dato corpo a quadri di indefinita bellezza. Così crea per dare un passo in più alla bellezza del fare umano. Un Luca Paparella sfuma nei due campi fino a rendersi definizione mezzo meccanico che identifichi le doti delle capacità intellettive di artigiano d’arte. Materia e cuore

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arte&co. » di Anna Cutilli Di Silvestre

ARTE

IN FAMIGLIA Dalle inequivocabili figurazioni al ready-made e ai miracoli del computer sempre un felice evento l’apertura di una nuova galleria d’arte. Disporre di un luogo in più in cui poter ammirare opere d’arte e magari confrontarsi con artisti e chi ne presenta le opere. A Pescara, nella centrale via Regina Margherita al n° 51/3, lo scorso 17 dicembre è stata inaugurata la sala espositiva “Spazio Arte Il Gabbiano” per iniziativa di due artiste: la professoressa Gabriella Bottino e la figlia Paola Febbo che hanno esposto le loro opere. Nel locale, sobriamente ed elegantemente adattato alle nuove esigenze su una parete le opere di Gabriella Bottino, tutte mirate all’intramontabile fascino del paesaggio fronteggiate, sulla parete opposta, dalle opere di Paola Febbo con i nuovi artifici della fotografia, le grafiche e le sculture. Il paesaggio, nel caso della Bottino, non corrisponde tanto al bisogno di ricordare un luogo incantevole, quanto invece alla necessità di manifestare le proprie tensioni di poetica. E di poetica si tratta perché dalle sue opere traspare tutta l’emozione dell’artista dinanzi alle bellezze della natura: un albero che si tende scuro contro l’azzurro del cielo, dirupi coperti di verde, ginestre vicino al mare… e così la commozione si trasmette all’osservatore. I colori sono limpidi, netti, specchianti: gli acrilici azzurri cielo, i verdi prato, i gialli paglia sembrano squillare nella purezza delle loro tinte. Prima di questi dipinti solari la pittrice Gabriella Bottino seguiva le modalità della pittura paesaggistica dell’Ottocento quindi con i colori bruni del Romanticismo ed in mostra c’è un suggestivo esempio. Poi in un posto distaccato, si ammira un’opera in cui scompare il nitore dei contorni, e non si tratta più di una visione della campagna bensì di un edificio dai margini sfumati: il profilo dell’edificio si dissolve in macchie senza confini creando la magia dell’indefinito. Giuseppe Massimini dichiara: «È di Gabriella Bottino, quel genere di pittura, dai modulati accenti chiaroscurali che animano il saldo impianto prospettico delle vedute più antiche e giunge all’assoluta negazione di compromessi con la superficialità di mode correnti». Paola Febbo con la bellezza delle sue fotografie esposte, dimostra che l’elettronica facilita la possibilità di ottenere foto di grande effetto. La fotografia, considerata da sempre – a torto – come

“Sirena” di Paola Febbo

“Calda Materia” di Paola Febbo

“Forme” di Paola Febbo

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strumento di incontestabile veridicità, con l’apporto del computer accresce le possibilità di insospettabili mistificazioni, ma anche di rese di bellezza prima insospettabili. Incantevoli albe tra le nuvole, gocce di pioggia che sembrano a rilievo sulle foglie, architetture elaborate dei palazzi veneziani, in una tinta seppia e opaca che ci aiuta a riportarci indietro nel tempo. Suggestive alcune foto controluce: le silhouette degli attori durante uno spettacolo evidenziano la passione di Paola Febbo per le scenografie. Sul pavimento, figurano alcune sue sculture stilizzate ed essenziali nelle forme essendo stati eliminati gli attributi accessori. Tra le altre, si impone all’attenzione dei visitatori una scultura che si fa notare anche per il colore marrone marezzato. È stata realizzata con la tecnica del ready-made quindi con il recupero di un tronco di ulivo poi limata, bruciacchiata e tinteggiata. Ma oltre a queste forme impersonali e primordiali, in mostra figuravano anche piccole sculture classiche, ad esempio una incantevole “Sirena” che si appoggia sulla coda a squame, aperta a ventaglio. È stata realizzata in argilla cruda ed ha assunto un colore verdastro di bronzo antico. Completano la parete delle opere di Paola, le elaborazioni grafiche su tela realizzate nella successione di piccoli quadretti con immagini disegnate sul computer. Non si può che plaudire ad iniziative artistiche di questo tipo che confrontano l’antico con il moderno

“Venezia” - foto di Paola Febbo

Due opere pittoriche di Gabriella Bottino

BREVI BIOGRAFIE Gabriella Bottino vive ed opera a Montesilvano. Ha da poco concluso la carriera di docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico Statale “G. Misticoni” di Pescara. Ha organizzato mostre personali e ha partecipato a mostre collettive in Italia e all’estero.

Paola Febbo vive e lavora a Pescara. Ha studiato Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila ed è docente di discipline geometriche. Ha sviluppato uno spirito poliedrico grazie a una capacità di osservazione e analisi, accresciute con la passione per il teatro, il cinema, la fotografia e la musica.

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arte&co. » di Isabella Marianacci

IL RI-SCATTO DELLE DONNE

Si è conclusa con successo la prima edizione del Concorso Fotografico Nazionale “Uno scatto di dignità”, promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo rima di scattare. Pensa”. Questa l’idea che ha ispirato la prima edizione del Concorso Fotografico Nazionale “Uno scatto di dignità”, promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo. Pensa al fotogramma più adatto per trasmettere l’energia, il dinamismo multi-tasking della mamma manager che concilia brillantemente carriera e famiglia. Al messaggio più appropriato per esprimere l’essenza interiore del mondo rosa, il coraggio, la determinazione, l’originalità, la forza, l’estro, in sintesi la dignità di essere donna. Rivoluzionare completamente la prospettiva che la snatura, ritraendola e strumentalizzandola su rotocalchi e campagne pubblicitarie esclusivamente come oggetto sessuale, trascurando il suo microcosmo interiore, fatto di emozioni e grandi capacità, il vero motore del progetto. Mettere a fuoco con realismo, una rappresentazione più verosimile del cosmo femminile nell’immaginario collettivo, lontana dai seducenti ammiccamenti del marketing pubblicitario e dalle sue logiche distorte. «Lo scopo di questa iniziativa èper il presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano- quello d’incoraggiare una nuova generazione di creativi e comunicatori ad essere più attenti e socialmente responsabili, affinché attraverso i propri messaggi possano trasmettere esempi positivi di comunicazione eticamente corretta». «Difendere la dignità, la vera identità e l’immagine femminile- sostiene Isabella Rauti nell’introduzione al volume fotografico- non è una dichiarazione di guerra alla bellezza o ai creativi della comunicazione, bensì una denuncia di tutte le forme di speculazione sul corpo delle donne». Dal punto di vista tecnico, due le sezioni artistiche del concorso: la prima dedicata a scatti appartenenti al mondo dei fotografi

Un momento della tavola Rotonda, “Obiettivo: immagine donna”

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professionisti, mentre la seconda, interamente ai non professionisti. “Woman not for sale” di Elena Givone il titolo dell’opera vincitrice della sezione professionisti. Realizzando una fusion fra due tecniche artistiche, quella dell’autoritratto e del fotomontaggio, ritrae la donna nella sua interezza. Scavando nella memoria, s’ispira a due divinità indiane, Kalì e Shiva. Nell’immagine domina l’asse centrale cuore, testa e pancia di una donna- figlia e madre, abile nei lavori domestici, nell’essere sexy e manager del suo lavoro, che però non trascura la dimensione onirica, mantenendo fervida la fantasia del suo tappeto magico. “Uno scatto di dignità” del giovane Antonio Tomeo è stato il primo della sezione non protagonisti. Sguardo di speranza di una bimba salvadoregna spalancato sul futuro, rassicurato dall’espressione di un viso colmo d’amore di una madre attenta e protettiva, questo ciò che traspare dallo scatto. A comporre la giuria, un parterre di fotografi qualificati, intellettuali ed esperti di comunicazione ed una sezione popolare che ha votato tramite il web. L’iniziativa ha ricevuto grande riscontro: 250 il numero delle foto pervenute da tutta Italia, quelle selezionate sono state raccolte in un catalogo inserito nella Collana di Studi Abruzzesi del Consiglio Regionale ed esposte al Museo delle Genti d’Abruzzo dal 2 al 9 dicembre. In programma per l’edizione 2012, un coinvolgimento delle scuole nel progetto. «Non basterà uno scatto per ridare dignità al mondo femminile, ma ogni cambiamento culturale ha bisogno di tanti gesti significativi, il concorso “Uno scatto di dignità” vuol’essere uno di questi piccoli gesti per raccontare i valori veri delle donne», conclude la vicepresidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo Gemma Andreini

La foto vincitrice nella sessione professionisti, “Woman: not 4 sale” di Elena Givone

La foto vincitrice nella sessione non professionisti, “Uno scatto di dignità - 3” di Antonio Tomeo

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arte&co. » di Jenny Pacini Una perfomance durante il Magfest

MAGFEST CORPO PAROLA POTERE In Abruzzo, il meglio del teatro contemporaneo al femminile regionale ed internazionale

al 4 all’8 gennaio si è svolto in Abruzzo il IV Magfest, il festival dedicato alle donne nel teatro contemporaneo con un’attenzione particolare al processo creativo attraverso workshop, tavole rotonde, seminari e spettacoli con ospiti di caratura internazionale. Di primo acchitto, la manifestazione può sembrare rivolgersi esclusivamente agli appassionati di teatro, ma in realtà, il successo del Magfest è stato proprio nel coinvolgimento di un vasto pubblico, sempre più attento e curioso. «Mi ritengo molto soddisfatta di come sia andato il festival -racconta Annamaria Talone, regista teatrale e direttore artistico della manifestazione- sono stati dei giorni davvero intensi, ricchi di contenuti, spettacoli e incontri». Il Magfest si è svolto in tutta la regione: presso l’Aurum e il Matta di Pescara, il Teatro Marrucino di Chieti, il Teatro Tosti di Ortona, il Teatro Nobel della Pace di San Demetrio ne’ Vestini (AQ). Quando si dice il meglio del teatro contemporaneo, ecco che spuntano i nomi di Julia Varley, una delle fondatrici della rete “Magdalena Project”, attrice storica e pedagoga dell’Odin Teatret, compagnia diretta da Eugenio Barba, famosissima in tutto il mondo per essere stata una delle avanguardie storiche del teatro del Novecento; Ermanna Montanari, premio Ubu come migliore attrice 2009; Helen Chadwick, nota cantante, compositrice e performer che ha lavorato con la Royal Shakespeare Company. La direzione artistica del fe-

» foto di Massimo Camplone

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arte&co. Helen Chadwick

stival ha visto il supporto organizzativo dell’Associazione Maglab, in collaborazione con The Magdalena Project, una rete interculturale nata nel 1986 in Galles, con lo scopo di supportare il lavoro delle donne nel teatro. Per questa edizione, lo spunto per il Magfest è stato il trinomio “corpo-parola-potere”, al fine di indagarne le interferenze nella dimensione femminile. L’intento è stato quello di sperimentare attraverso il mezzo teatrale, le possibilità di equilibrio tra questi elementi. La manifestazione è rientrata in un progetto più ampio denominato “Presentosa”, finanziato dalla Regione Abruzzo in co-partecipazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Chieti. «Non escludo -riflette la Talone- la possibilità di coinvolgere nelle prossime edizioni, committenti “illuminati”, che credono nella cultura teatrale e in eventi di richiamo internazionale, che apportano indubbiamente benefici all’Abruzzo». Il Magfest ha contribuito in modo significativo alla crescita artistica dei giovani abruzzesi, attraverso la formazione e il confronto con attori internazionali. «La dimensione coinvolgente del festival -conclude Annamaria- ha reso possibile anche solo per alcuni giorni che si creasse una comunità di spettatori attiva, che si è sentita parte di quello che accadeva. Se esiste una qualità femminile riconoscibile anche nel teatro è quella di “prendersi cura” dei dettagli e di tutto ciò che è intorno, questo rende lo spazio del festival un luogo di bellezza per chi lo abita»

Annamaria Talone e Ermanna Montanari incontrano il pubblico

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musicamania » a cura di Piero Vittoria

LIONESS: HIDDEN TREASURES

FACCIAMO FINTA CHE SIA VERO

L’album postumo di Amy Winehouse

Torna un sermonico Adriano Celentano

A pochi mesi dalla sua tragica scomparsa è arrivato puntualmente sul mercato l’album postumo di Amy Winehouse, “Lioness: Hidden Treasures”. Era giusto pubblicare questi “tesori nascosti”? La sua famiglia ed i suoi storici produttori Mark Ronson e Salaam Remi hanno assicurato che questo sarà l’ultimo lavoro della Winehouse a vedere la luce, dunque hanno cercato di presentare ai fans quanto di meglio si potesse fare. In circa 45 minuti di musica sono state messe insieme dodici canzoni, fra materiale già edito o precedentemente scartato, versioni alternative di brani già pubblicati in precedenza per un risultato sorprendente. Il primo singolo estratto “Our day will come” è un intrigante reggae inizialmente lasciato fuori dalla tracklist di “Frank”. Non poteva mancare il duetto con Tony Bennett “Body and soul”. Fra le cover presenti non particolarmente riuscita quella di “Girl from Ipanema, ottima invece “Will you still love me tomorrow”. Il momento più debole del cd è “Like smoke”, collaborazione un po’ fuori luogo con il rapper Nas. Magnifica “Best friends, Right”, un esempio di pop perfetto: con il brano l’artista inglese era solita aprire i suoi concerti. La rilettura di “Valerie” (risalente al 2006) sembra quasi superare in intensità quella pubblicata nel 2007. La carezzevole “A song for you”, registrata a Camden nella sua casa, chiude l’album come meglio non si poteva. Si avverte il lavoro certosino e molto curato svolto da Ronson e Remi nella produzione: è indubbio però che “Lioness: Hidden Treasures” non aggiunge poi molto a ciò che Amy Winehouse era già, ma per lo meno ci fa rivivere la magia della sua arte per un’ultima (?) volta.

Ogni volta che esce un nuovo disco di Adriano Celentano se ne fa un gran parlare già mesi e mesi prima della sua pubblicazione: non ha fatto eccezione “Facciamo finta che sia vero”, un lavoro decisamente polemico, che invita alla riflessione sul momento di crisi che l’Italia sta attraversando. L’album vede la presenza di tanti illustri colleghi del “molleggiato”. Forte la mano stilistica di Giuliano Sangiorgi in “Non ti accorgevi di me”. Pacifico firma come autore “Ti penso e cambia il mondo”, brano d’amore poco convenzionale e molto intelligente. Franco Battiato, Manlio Sgalambro e Nicola Piovani regalano ad Adriano un “abito cucito su misura”, la perfetta title track. Jovanotti testa l’aspetto più camaleontico di Celentano nella sudamericana “La cumbia di chi cambia”. “Non so più cosa fare”, attuale nuovo singolo radiofonico, la cui musica è di Manu Chao, vede il coinvolgimento di Battiato, Jovanotti e Sangiorgi nell’interpretazione. “Fuoco nel vento”, impreziosita da un coro fortemente d’impatto, è forse l’episodio più tipicamente in stile Celentano. La conclusiva “Il mutuo”, unico brano scritto interamente da lui, è un autentico sermone, una profonda critica nei confronti della società di oggi distrutta dai ricchi e dal potere economico: non per niente si conclude con un recitato in cui si esaltano i valori della semplicità e della bellezza, oggi forse persi a scapito del dio denaro… Celentano fa ancora centro, questo disco ha sonorità molto ricercate e testi espliciti che non la mandano a dire, a testimonianza di quanto il “molleggiato” sia ancora oggi in grado di graffiare.

VOTO 7

VOTO 8

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1 Virginia Marchetti e Stefania Di Francesco al Berardo Caffè

10 Tony Farinelli, Gianni Olivieri e Massimo Marchesani al Regina Elena

Pietro Kus, Giovanni Fusco, Alex Anconitano ed Eros Rocchia 2 all’Hyn Exclusive Club

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Caffè Thomas - Maurizio Verrocchio e Lukelly de Paula Capodanno Piazza Salotto 2012 - Matteo Laudadio Capodanno Piazza Salotto 2012 Grazia Di Dio e Marco Papa

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Renato Di Berardino, Gianpietro Di Benedetto, Costanza Ciovacco, Nino Di Berardino, Jennifer Marin al ristorante Tahiti Beach One

12 Michela Gallerati, Simona Tarquinio, Silvia Marinelli e Luisa Di Renzo al Berardo Caffè 13

Riccardo Chiavaroli, Emilio Palumbo, Marcello Luciano Giordano, Guerino Testa e Vincenzo Palumbo a Nocciano

Daniele e Achille Flocco al Berardo Caffè

14 Roberto e Marco Pola al Tortuga Disco Club

Andrea Cicconi, Adamo Di Natale, Alessandro Mancinelli al Parco dei Principi

15 Caffè Letterario: Manuel Leonzio , Danuiele De Melis, Ezio Romanelli, Alessio Leonzio

Leo Sfamurri e Francesco Simone al 4 Vele

16 Mino D’Addario, Nando Barbarossa al Cutty Sark

Aurelio Cilli, Renato Ranieri, Andrea Pastore, Renzetti, Riccardo Chiavaroli, 9 Nazario Pagano, Stefano Cardelli, Eugenio Seccia ed Elena Seller al Fez

FOTO CONCESSE DA MARIO MARRONE - TOP DEE JAY

17 Capodanno 2012 Piazza Salotto Pescara 18 Lisseth Gonzalez , Carlos Ramos , Maxi Cana Capodanno 2012 Piazza Salotto Pescara

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segno dei tempi » di Vyck

Neve, blocco dei tir: è caos totale Nel teramano la situazione più difficile. I trasportatori lamentano danni ingenti

Ma come non si puo’ andare in autostrada... Ancora i Forconi?

Veramente no... C’e’ appena un po’ di neve

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