Costa dei Trabocchi - Ed.2011

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QR-Code ...il viaggio continua!

Cosa è?

Un codice contenente informazioni che, letto tramite telefono cellulare, vi da accesso ad approfondimenti on-line sull’argomento trattato.

Come funziona?

Basta installare sul proprio cellulare il QR-Reader, un piccolo programma GRATUITO tramite il quale fotografare il codice QR. Vi consigliamo I-NIGMA. Sarà sufficiente collegarsi al sito www.i-nigma.mobi direttamente con il proprio telefonino; il sito riconoscerà il modello di cellulare utilizzato e vi inviterà ad installare l’applicazione. La Costa dei Trabocchi... la mia costa, e, dopo averla visitata, sono sicuro che ve ne sentirete parte anche voi. Questa guida nasce proprio con l’intento di raccontarvi un territorio, un angolo d’Abruzzo che merita sicuramente di essere conosciuto e mai dimenticato, un luogo fantastico che va assaporato in tutte le sue forme e colori. Con questa edizione, vogliamo guidare turisti e non solo alla scoperta di luoghi incantevoli e a ciò che offrono dal punto di vista naturalistico, storico-culturale, architettonico, religioso ed enogastronomico. “Costa dei Trabocchi 2011” si auspica di riuscire in questo intento grazie alle aziende che hanno deciso di sostenere il progetto. Sono le stesse che animano i nostri luoghi, conservando le antiche tradizioni e che, con produzioni d’eccellenza, ci fanno conoscere nel mondo. Nella speranza che questa guida sia utile a tutti, vi auguro... Buon Viaggio!

Pietro Brighella

Compatibilità

Il QR-Code funziona con i cellulari dotati di fotocamera e collegamento ad internet.

Idea e Progetto Pietro Brighella Copertina Danilo Di Nenno Olio su tela “L’anima del mare” http://danilodinenno.oneminutesite.it Fotografia Roberto Colacioppo www.robertocolacioppo.com www.abruzzoin.it info@abruzzoin.it Cerca abruzzoin su:



Indice 7. Enrico Di Giuseppantonio Presidente della Provincia di Chieti

8. I Trabocchi

Misterioso collegamento tra terra e mare

14. Danilo Di Nenno Artista contemporaneo

16. Roberto Colacioppo L’arte di fermare il tempo.

18. Mappa del territorio 20. Francavilla al Mare Coinvolgente località turistica

22. Ortona Promontori, spiagge dorate e piccoli ripari 24. San Vito Chietino Il paese delle ginestre

26. Rocca San Giovanni Antico borgo a ridosso del mare

28. Fossacesia

Estesa tra le soleggiate colline di venere

di Sangro 30. Torino Immersa nella naturalezza del paesaggio

32. Casalbordino

Tra cultura popolare e tradizione religiosa

34. Vasto Frizzante città della riviera adriatica 36. San Salvo

Tra acque limpide, dune e meraviglie naturali

38. Enogastronomia e Prodotti tipici 44. Carovan Tours Itinerari guidati giornalieri

di Serranella 54. L’Oasi Riserva naturale regionale

56. Dove mangiare



La Guida “Costa dei Trabocchi” presenta una seconda edizione aggiornata ed ampliata nei contenuti, ricca di proposte e consigli utili, completa di itinerari appositamente suggeriti per escursioni giornaliere, alla scoperta delle bellezze naturalistiche che impreziosiscono il nostro litorale. L’entusiasmo riscontrato nel 2010, garantito dalla praticità dell’inserto, dall’efficacia comunicativa delle suggestive immagini e dalle didascalie chiare ed esaustive, è indice che il risultato auspicato, di valorizzare la zona costiera della provincia di Chieti e di esaltarne colori e sapori, è stato pienamente conseguito. La Guida è un invito cordiale a conoscere e gustare le delizie ed il fascino della nostra preziosa marina. Accompagna per mano il turista spaesato o l’abitante distratto, lo conduce tra i nove centri che custodiscono la storia e l’incanto dei paesaggi da cui sono incorniciati e che tramandano, con fierezza, le tradizioni locali enogastronomiche e l’ospitalità di antica memoria. Alla scoperta di calette rocciose e di spiagge di sabbia fine, di grotte nascoste e di pinete selvagge, fin dove le colline scivolano sul mare e lo sguardo incrocia i maestosi Trabocchi tra le cui reti rimane intrappolata l’anima del visitatore. Saluto ed auguro ai fortunati scopritori della nostra amata costa, di lasciarsi andare in questo viaggio senza tempo dove vivere momenti gradevoli e sereni, immersi nella bellezza semplice ma vera di questi luoghi, con la certezza che quando il ricordo volgerà in nostalgia, il legame con la Costa dei Trabocchi sarà già realtà. Enrico Di Giuseppantonio Presidente della Provincia di Chieti |7|


I Trabocchi

“Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale”, così Gabriele D’Annunzio descrive il trabocco ne “Il trionfo della Morte” dal suo eremo di San Vito Chietino. Il trabocco: un collegamento tra terra e mare, un connubio tra sapori e tradizioni secolari, simbolo dell’Abruzzo dei pescatori, segno di una civiltà legata alla pesca di tipo familiare. E’ un’imponente costruzione realizzata in legno, composta da una piattaforma protesa sul mare in posizione trasversale rispetto alla costa, alla quale è collegata da un ponticello costituito da pedane di legno. Dalla piattaforma si allungano due bracci, detti antenne, che sostengono un’enorme rete a maglie strette, atta ad intercettare i flussi di pesce che si spostano lungo le cavità della costa. Una forma di adattamento dell’uomo alle esigenze concrete della vita. Così, lungo la costa, denominata appunto “Costa Dei Trabocchi”, tra promontori, scogliere, spiagge dorate, baie ghiaiose, tra ulivi e ginestre spiccano queste suggestive macchine da pesca. Dall’apparenza semplice ed esile, il trabocco nasconde la forza di resistere alle continue intemperie del mare e alla prepotenza dei venti donando ai visitatori incantevoli momenti.

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“From the extreme tip of the headland right above a group of rocks, it was stretching an overflow, a strange fishing machine, all made of boards and beams, like a giant spider,” in this way Gabriele D’Annunzio describes the overflow in “Triumph of Death” from his hermitage of San Vito Chietino. The overflow: a link between the land and the sea, a combination between tastes and secular traditions, a symbol of Abruzzo

fishermen, a sign of a civilization connected to a family-type fishing. It is a massive construction made of wood, consisting of a platform that extends in a transverse position on the sea from the coast, which is joined by a bridge made of wooden boards. From the platform two arms extend, called antennas, which support a huge tight meshed network, capable to intercept the flow of fish moving along the cavity of the coast. One way of human adaptation to the specific requirements of life. So, along the coast, actually called “Trabocchi Coast”, between headlands, cliffs, golden beaches, pebbly bays, between olive trees and brooms stand these charming fishing machines. Behind the simple-looking and slender appearance, the overflow hides the strength to resist the continuing bad weather of the sea, the arrogance of the winds, giving visitors pleasant moments.

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...Un pò di storia Sono sparsi lungo il litorale abruzzese. E pare siano stati messi lì per caso, ancorati agli scogli, sornioni e silenziosi, vedette sul mare, fedeli guardiani delle bellezze della nostra costa. La loro origine si perde nella notte dei tempi. Nessuno, difatti, può stabilire con esattezza l’epoca in cui sono stati “poggiati” sul mare. Si può solo supporre che la loro invenzione sia stata originata dalla paura che l’uomo provava, una volta, nell’avventurarsi, per la pesca, in mare aperto. Ed era. Quindi, più comodo e più sicuro, “pescare da fermo”, da una piattaforma stabile, collegata alla terra ferma da una passerella in legno. Il primo e più antico documento che ci parla dei trabocchi della nostra zona è del 1400. Il suo autore è Padre Stefano Tiraboschi, dell’Ordine Celestiniano. Questi, nel manoscritto “Sanctissimi Petri Celestini” (Pietro da Morrone), scritto in dialetto veneto-bergamasco e conservato presso la Biblioteca Marciana di Venezia, parlando della permanenza del futuro Papa Celestino V nel Monastero di San Giovanni in Venere (1240-1243), racconta che Pietro usciva spesso dall’Abbazia di Fossacesia e, dal colle che oggi è denominato “Belvedere”, ammirava il mare sottostante “punteggiato di trabocchi”. Si deduce, pertanto, che nel 1240, l’anno di inizio del corso di studi frequentato da Pietro da Morrone nel celebre monastero benedettino, i trabocchi già esistevano.

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Stefano Tiraboschi, che scrisse “Vita Sanctissimi Petri Celestini” utilizzando sia i contenuti degli “Opuscola”, dello stesso Pietro da Morrone, e sia i manoscritti dei discepoli dell’Eremita, fa dire a Pietro di Angelerio, nato nel 1215 a S. Angelo Limosano, nel Molise: “la grande distesa del mare mi sembrò meravigliosa, come quando, da bambino, accompagnavo i parenti ai pascoli bassi, verso la marina di Vasto. Ma ora, più che il mare calmo che luccicava sotto il sole della tarda mattina, punteggiato dai trabocchi posti come vedette verso il confine del cielo, mi colpiva la grande Badia. Era la cosa più bella che avessi mai visto”. Il manoscritto di Padre Stefano Tiraboschi, trascritto dalla scrittrice Maria Burani, di Terracina, autrice, tra l’altro, di un ottimo libro sul grande Eremita del Morrone, è un documento attendibile. Di conseguenza, anche il capitolo che riguarda i trabocchi del Lido di Venere non dovrebbe prestarsi a contestazioni di sorta. Alcuni studiosi delle tradizioni locali preferiscono collocare in epoche più recenti la nascita dei trabocchi. Noi, invece, convinti della serietà del Tiraboschi, uno dei più fedeli cronisti delle vicende celestiniane, insistiamo sulla tesi che, nel 1240, i trabocchi già esistevano. E’ possibile che gli stessi, a causa dei maremoti e dei terremoti che hanno modificato radicalmente la costa adriatica, siano scomparsi per secoli e che siano stati ricostruiti e riattivati nel corso del 1800; ma la certezza della loro esistenza all’epoca di Pietro da Morrone è ampiamente documentata. Essi sono, comunque, dei manufatti che provocano delle intense suggestioni in quanti li conoscono da anni e in quelli che, per la prima volta, hanno la ventura di osservarli e il privilegio di sostare sulle loro piattaforme sconnesse. Sembrano, addirittura, dei personaggi antichi che si rifiutano di morire. Una razza sovrana insediata da secoli su una costa, la nostra, la cui bellezza ci arricchisce e ci rende orgogliosi. Attilio Piccirilli

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o n n e N i d o il n a D

L’Artista Danilo Di Nenno è nato a Lanciano, nel 1978, dove vive e lavora. Autodidatta, inizia il suo percorso artistico nel 2000, partecipando su invito a Fiere d’arte contemporanee, Premi, Rassegne, collettive e personali, in Italia e all’Estero. La sua prima collaborazione è con la Galleria Immagini di Cremona con la quale partecipa al “Premio Seychelle” e al “Gran Prix de Paris” (Francia), curata dal critico prof. S.Fappanni, tra le mostre più importanti,nel 2001, la personale di pittura “Tra Graffio e Pittura” presso la Scala Albini della Rinascente (Roma) a cura di M.Amarilli Galleria Editrice Latina e la collettiva “Transcritica” a cura di A. Cesselon presso la Torretta Valadier,Ponte Milvio ( Roma). Nello stesso anno collabora con la Galleria d’arte Starinieri & Starinieri (Sacile), partecipa alla Mostra Mercato d’arte contemporanea, Expo Jesolo 2001 e all’Expo arte Udine, con opere su Catalogo.Dal 2002 al 2004 partecipa a numerose rassegne d’arte e premi spostandosi tra Roma, Milano, Londra, Pisa, Ferrara, Novara, Osio Sotto (Bergamo) e Porto Sant’El-

pidio (Ascoli Piceno) ottenendo Numerosi premi e riconoscimenti. Conosce il maestro U.Esposti, nipote di L.Fontana (famoso per i tagli su tela). Nel 2005 collabora con la Galleria La Telaccia di Torino, la Galleria Crispi di Roma, la Galleria PiziArte (Teramo) con testo critico di M.Vitiello e la Galleria Arte in Movimento di Sarzana. Nel 2007 viene inserito nella collettiva on-line permanente della Saatchi-gallery di Londra. Nel 2008 un ciclo di opere dedicate alla sua terra Natia vengono presentate su sky canale 932 dal critico d’arte A.Dipre’, partecipa al VI Premio G.D’Annunzio (Pescara) ottenendo ampi consensi sull’opera “ Il Trabocco...”. Numerose sono le pubblicazioni su Arte Mondadori e diverse riviste locali, nel 2010 collabora come illustratore di copertina del mensile Futurando (Bologna-Bari). Nello stesso anno inaugura nella sua città la Galleria “Di Nenno Spazio Arte” dove espone le sue opere. Dal 2011 collabora con la Galleria Artanda di Acqui Terme (Alessandria) e la Galleria Ferretti di Macerata, continuando cosi’ il suo percorso artistico...

DI NENNO SpazioArte - Via Duca degli Abruzzi, 35 - LANCIANO (CH) Info +39 328.8451771 - WEB: http://danilodinenno.oneminutesite.it | 14 |


Galleria d’Arte Pezzi Unici Quadri personalizzati Riproduzione a stampa su carta Liste nozze Idee Regalo

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Contacts: +39 0872.45440 • 328 9863570 Lanciano, V.le Cappuccini 102-106 | www.robertocolacioppo.com | 16 |



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re a M l a la il v a c Fran La lunga spiaggia dorata e le acque limpide donano un brio coinvolgente alla città di Francavilla. Un’importante località turistica abruzzese, per le opere monumentali di rilievo storico-culturale che conserva e per l’ottima capacità ricettiva e d’intrattenimento che la costa offre, sia ai giovani che amano la vita notturna e la vivacità delle strutture balneari, che a chi cerca la tranquillità delle spaziose spiagge di sabbia dove trascorrere momenti di divertimento con i bambini o percorrere lunghe e rilassanti passeggiate sul bagnasciuga. Città di ritrovo e d’ispirazione di svariati artisti di grande rilevanza culturale, molti dei quali si riunivano nel convento

di Santa Maria del Gesù, il cosiddetto “Cenacolo”, dimora stabile del pittore Francesco Paolo Michetti, sede d’incontro e creatività per molti esponenti della cultura abruzzese italiana, tra cui D’Annunzio, ove compose alcune delle sue celeberrime opere, gli scrittori Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, lo scultore Costantino Barbella e il musicista Francesco Paolo Tosti. Con la Seconda Guerra Mondiale la conformazione del Paese Alto è stata trasformata e solo poche mura e sei Torri medioevali rievocano momenti del passato che, insieme agli edifici sacri di rilievo, tra cui le chiese di San Giovanni Battista e San Francesco, inorgogliscono la città.

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The long golden beach and clear waters give an involving brio to Francavilla town. An important tourist destination from Abruzzo, for the historical-cultural monumental works and for the excellent accommodation and entertainment capabilities that the coast offers, both to young people who enjoy the lively nightlife and beach vitality, and to those, seeking the quietness of the spacious sand beaches where you can spend funny moments with the kids or have long, relaxing walks along the shore. Also, a town for meeting and inspiration of many artists of a great cultural significance, many of whom were gathering in the convent of “Santa Maria del Gesù”, so-called “Last Supper”, the painter’s permanent residence, Francesco Paolo Michetti, a creativity and meeting place for many members of Abruzzo Italian culture, including D’Annunzio, where he composed some of his very famous works, the writers Edward Scarfoglio and Matilde Serao , the sculptor Costantino Barbella and the musician Francesco Paolo Tosti. With World War II the conformation of the High Country was transformed and only a few walls and six towers recall moments of the medieval past, which, together with important religious buildings, including the churches of St. John the Baptist and St. Francis, represent the town’s proud.

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Ortona “...Ortona biancheggiava come un’ignea città asiatica su un colle della Palestina, intagliata nell’azzurro, tutta in linee parallele, senza i minareti. Quella catena di promontorii e di golfi lunati dava immagine d’un proseguimento di offerte, poichè ciascun seno recava un tesoro cereale”, così Gabriele D’Annunzio la descrive, guardandola dalla costa, ne “Il Trionfo della Morte”. Ed è proprio sulla costa che l’incantevole Castello Aragonese, con la sua imponenza, si apre ad uno scenario spettacolare a ridosso del mare. Specie nel periodo estivo, i Lidi: Riccio, Saraceni, Acquabella e Ripari di Giobbe offrono divertimento a tutti gli amanti delle bellezze naturali, quali: fondali rocciosi, i piccoli “ripari”, le baie, i promontori e le distese spiagge dorate; e a coloro che preferiscono trascorrere momenti spensierati in compagnia di amici, negli svariati stabilimenti che si susseguono lungo la costa. Suggestiva la Cattedrale nella quale sono conservate le reliquie di San Tommaso Apostolo, divenuto Patrono della Città, ed emozionanti dipinti di Basilio Cascella, tra cui “L’incredulità di S. Tommaso”. Al musicista Francesco Paolo Tosti, nato ad Ortona, è dedicato il Museo musicale d’Abruzzo. La Città è Medaglia d’oro al Valor Civile per le estenuanti battaglie della Seconda Guerra Mondiale e il sacrificio umano a cui è stata sottoposta.

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“... Ortona was whitening as an igneous Asian city on a hill in Palestine, carved into the blue, all in parallel lines without minarets. That chain, of promontories and lunar gulfs, was giving an image of a continuation of offerings, as each corn was getting a cereal treasure”, so Gabriele D’Annunzio describes it, watching from the coast, in “Il Trionfo della Morte”. And it is right on the coast the charming Castello Aragonese, that with its impressiveness, opens to a spectacular scenery overlooking the sea. Especially in summer, the beaches: Lido Riccio, Saraceni, Acquabella, Ripari di Giobbe, open to entertainment for all natural beauty lovers, such as rocky bottoms, the little “hatches”, bays, headlands, the laid golden beaches, and also, for those who prefer to spend funny carefree moments with friends, in a variety of resorts, that come after the other

along the coast. Also the impressive Cathedral, where are kept the relics of St. Thomas the Apostle, now the town’s patron, and the exciting paintings by Basilio Cascella, including “The Incredulity of St. Thomas”. To the musician Francesco Paolo Tosti, born in Ortona, is dedicated the Music Museum of Abruzzo. The town is Gold Medal of Civil Values for the exhausted battles in the World War II and the human sacrifice that was submitted.

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tino ie h C o it V n a S “...Salendo la scala dell’Eremo, egli credè che il cuore gli si rompesse all’urto dell’ansietà crescente. Come fu su la loggia, abbracciò lo spettacolo con uno sguardo ebro. Ed egli sentì, tra mezzo ad una agitazione profonda, che in quell’attimo veramente il Sole era dentro il suo cuore”, questa descrizione emozionante di Gabriele D’Annunzio è la sensazione che chiunque può provare nell’osservare questo luogo incantevole. I colori brillanti, gli odori, il rumore del mare che si infrange tra gli scogli e gli incantevoli belvedere, fonte d’ispirazione culturale e sentimentale, sono gli elementi che caratterizzano la costa del “Paese delle ginestre”, come il Poeta definiva la cittadina del litorale frentano. Unitamente la frazione di S.Apollinare, la Marina, la località Murata Bassa, il centro con i suoi edifici, il litorale con i suoi colori e i profumi, l’Eremo D’Annunziano, dipingono un’immagine incantevole del paese. L’antico borgo Sanctum Vitum per molto tempo dipese dall’Abbazia di San Giovanni in Venere, in seguito donato alla città di Lanciano fu utilizzato come scalo marino. Nel periodo di declino del commercio legato alle fiere il porto non fu più adoperato e fu venduto come feudo. Nell’epoca risorgimentale il paese si è contraddistinto per la lotta contro l’egemonia dei Borboni.

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“... Going up Eremo stairway, he believed that his heart could break because of the shock of the growing anxiety. As he was on the loggia, he embraced the show with an inebriated look. And he felt, in the middle of a deep agitation, that in that moment the Sun was really in his heart”, this exciting description written by Gabriele D’Annunzio, is the feeling that anyone can try to observe this enchanting place. The brilliant colors, the smells, the sound of the sea that breaks among the rocks and the enchanting overlooks, a source of cultural and sentimental inspiration, are the elements that characterize the coast of the “country of the broom”, as

the Poet called the small town of the coast. Also, together with the village of St. Apollinare, la Marina, Murata Bassa location, the center with its buildings, the seacoast with its colors and scents, D’Annunzio Hermitage, paint the enchanting image of the town. The ancient district Sanctum Vitum depended on San Giovanni Abbey in Venere for a long time, then was given to Lanciano town afterwards and was used as a marine port. During the declining period of commerce related to trade fairs, the port wasn’t used anymore so it was sold as a fief. During the Risorgimento time, the town was marked for the struggle against Bourbons’ hegemony.

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nni a v io G n a S a c Roc Il caratteristico borgo di Rocca San Giovanni sorge su un colle roccioso a ridosso del mare, ed oltre alle caratteristiche mura e al Torrione, offre una sorprendente area costiera. Le acque limpide e l’alternarsi di spiagge sabbiose e ghiaiose si susseguono nelle località di Vallevò, la Foce e il Cavalluccio. Lungo la costa è possibile assaporare le prelibatezze che il mare offre all’uomo, rivisitate da esperti nell’ambito culinario, che uniscono la qualità dei prodotti della tradizione ad innovative e raffinate idee della nostra epoca. Specialità da gustare nei ristorantini del posto o sugli incantevoli Trabocchi nelle lunghe serate estive. L’ambiente naturale dell’entroterra, con la Pineta, gli avvallamenti, i

cosiddetti Fossi, e la Grotta delle Farfalle donano al paese i colori della vegetazione ed è interessante percorrerne i singolari sentieri. Numerosi vicoli caratterizzano il centro storico, molti dei quali conducono alla cinta di mura medioevale e alla torre, che testimoniano l’antica funzione del paese: una rocca a difesa dell’Abbazia di San Giovanni in Venere. Centro d’incontro e luogo in cui si trovano gli edifici culturali quali: la Chiesa parrocchiale di San Matteo Apostolo e il campanile, il Palazzo Municipale, l’ingresso del Palazzo dei Filippini e la suggestiva Piazza degli Eroi. The typical village of Rocca San Giovanni rises on a rocky hill overlooking the sea, and beyond the walls and the Great Tower, it offers an amazing coastline. The clear water and the alternation of sand and pebble beaches, follow each other in the towns as Vallevò, Foce, and Cavalluccio. Along the coast you can savor the delicacies offered by the sea to the man, revisited by experts from the culinary field, that combine tradition with innovative and sophisticated ideas of our time. Specialties to be tasted in the restaurants of the place or

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on the enchanting overows during long summer evenings. Also, the natural environment of the hinterland, with Pineta, the depressions, so-called Fossi, and Grotta of Farfalle give to the town the colors of the vegetation and it is interesting to go through the unique paths. Several alleys characterize the historical center, many of which lead to the medieval walled city and to the tower, that witness the ancient function of the country: one fortress to defend the Abbey of San Giovanni in Venere. The center of meeting and the place where there are cultural buildings such as the parish church of St. Matthew the Apostle and the bell tower, the Town Hall, the entrance to the Palace of the Philippines and the suggestive Heroes’ Square.

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Fossacesia La città di Fossacesia si estende tra le dorate colline e gli innumerevoli uliveti che sembrano perdersi nell’intenso azzurro del Mar Adriatico. Molti gli edifici di rilievo architettonico e culturale: l’imponente Abbazia di San Giovanni in Venere, risalente al XII secolo, i palazzi pubblici e le ville nobiliari che, durante l’anno, tra feste popolari, mostre e percorsi enogastronomici diventano prota-

gonisti di piacevoli manifestazioni coinvolgenti. Le frazioni arricchiscono la città di meraviglie, la Marina offre possibilità di divertirsi e spiagge prevalentemente ghiaiose; nell’accogliente Villa Scorciosa è possibile trascorrere momenti tranquilli tra le distese campagne e visitare la bellissima Chiesa di San Silvestro Papa, recentemente ristrutturata, e la Chiesa di San Carlo, posta nella piazzetta del pae-

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se. Insignita della Medaglia d’argento al Merito Civile per l’attivismo dimostrato dalla popolazione alla Resistenza armata contro le truppe di occupazione durante la Seconda Guerra Mondiale. Inoltre, ha ottenuto nel 2007 il titolo onorifico di Città, con decreto del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Fossacesia extends between the golden hills and countless olive trees that seem to get lost in the intense blue of the Adriatic Sea. Many buildings of architectural and cultural importance: the imposing Abbey of San Giovanni in Venere, dating from the twelfth century, public buildings and aristocratic villas, that during the year, among traditional holidays, exhibi-

tions and wine & food tours, become the protagonists of pleasant and involving events. The fractions enrich the city of wonders, the Navy offers opportunities to have fun and also predominantly pebbly beaches, in the homely Villa Scorciosa you can spend quiet moments and also visit the beautiful Church of San Silvestro Papa, recently restored, and the Church of St. Carlo, located in the village square. Also, awarded the Silver Medal of Civil Merit for the activism, demonstrated by the people to armed Resistance against the occupation forces during the Second World War. Besides, it obtained the honorary title of the City in 2007, by the decree of the Italian President Giorgio Napolitano.

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ro Torino di Sang Il paese di Torino di Sangro offre un litorale che, lungo 6 Km di costa, alterna nelle località “Le Morge” e “Costa Verde” luminose spiagge sabbiose e splendenti lidi ghiaiosi. Il paese si sviluppa a 9 Km circa dalla costa, dove, nell’antico borgo, è conservata la cinquecentesca Chiesa di San Salvatore e quella dedicata alla Madonna di Loreto. Rigogliose colline ricche di boschi secolari creano uno sfondo variopinto al paesaggio prevalentemente naturale. In questo scenario s’inserisce la “Lecceta Litoranea di Torino di Sangro”, Riserva Naturale Regionale, che si estende tra l’ultimo tratto del fiume Sangro in prossimità della foce e la costa adriatica, in cui domina la fiorente e verdeggiante macchia mediterranea, nella quale trovano rifugio svariate specie di animali. Un imponente silenzio accoglie 2617 militari del Commonwealth, caduti nelle battaglie del 1943 lungo la costiera Adriatica per il superamento delle tenaci difese germaniche a ridosso del fiume Sangro. Il Cimitero Militare Britannico incuriosisce i visitatori che, tra

le tombe disposte a semicerchio lungo il pendio, riscoprono tracce del passato e il senso del sacrificio di chi ha lottato per la patria. The town of Torino di Sangro offers a coastline, that is 6 km long and alternates in “Le Morge” and “Costa Verde” resorts with bright and shiny pebbly beaches. The town develops about 9 km from the coast, where, in the old village, it is preserved the sixteenth-century Church of San Salvatore and dedicated to the Virgin Mary of Loreto. The luxuriant hills, rich of secular woods, create a multicolored background for the scenery, predominantly natural. In this scene is inserted “Lecceta Litoranea di Torino di Sangro”, Regional Nature Reserve, which expends between the last stretch of the river Sangro in the nearness of the firth and Adriatic coast, where dominates the flourishing and verdant Mediterranean vegetation and where various species of animals find their shelter. An imposing silence receives 2617 Commonwealth

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soldiers, who fell in the battles in 1943 along the Adriatic cost for the overcoming tenacious German defenses behind the river Sangro. The British Military Cemetery intrigues the tourists who, among the graves arranged in a semicircle along the slope, rediscover the traces of the past and the sense of the sacriďŹ ce of those who fought for their country.

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o n i d r o b l a s a C La naturalezza del panorama, le ampie spiagge sabbiose, la vegetazione rigogliosa che costeggia le sponde dei fiumi Osento e Sinello, la tranquillità del paese che in occasione delle festività si anima di pellegrini, fanno da cornice al quieto paese di Casalbordino. Nel periodo estivo il litorale si anima di colori, negli stabilimenti e nei ristoranti si possono degustare piatti prelibati, in cui i prodotti del mare sono valorizzati e arricchiti dalla cultura tradizionale. Un territorio variegato da argille sabbiose e terrose nell’area di Vidorni che si alternano a calcari e arenarie nel Vallone di Pollutri, contrapposte alla fluente vegetazione spontanea del Bosco di Don Venanzio, Riserva Naturale Regionale e a strade e sentieri da percorrere, immersi nella natura fra i numerosi vigneti di Montepulciano. La maestosità del Santuario della Madonna dei Miracoli attira fedeli e pellegrini da ogni luogo. L’immagine autentica della Madonna, dipinta subito dopo l’apparizione nel 1576, è posta sull’altare maggiore. Sin dall’antichità

importante luogo per l’economia della zona, attraversata dal tratturo e dalla via consolare romana, Casalbordino era un centro strategico economico e sacrale al servizio dei pastori transumanti. Nel centro storico e nei dintorni un’architettura prevalentemente neoclassica con alcune espressioni tardo-barocche alimenta l’attrattiva del paese. The naturalness of the seascape, the wide sandy beaches, luxuriant vegetation along the banks of the rivers Osento and Sinello, he quietness of the country, that during the holiday comes alive with pilgrims, is the setting of the noiseless village, Casalbordino. In summer the coast livens up with colors and in the establishments and restaurants you can taste delicious dishes, where the sea products are enhanced and enriched by the traditional culture. Also, a varied territory from sandy clay in Vidorni area that alternates with limestone and sandstone in Vallone di Pollutri, as opposed to the spontaneous fluent vegetation in

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Bosco di Don Venanzio, Regional Nature Reserve, and streets and paths to go through, surrounded by nature between the vineyards of Montepulciano. The majesty of Madonna dei Miracoli Sanctuary attracts faithful people and pilgrims from everywhere. The authentic image of Madonna, painted straight after the apparition in 1576, it is placed on the bigger altar. Since ancient times an important place for the economy of the area, crossed by consular roman street, Casalbordino was a strategic, economic and sacral center, in the service of the transhumant shepherds. In the historic center and outskirts a predominantly neoclassical architecture with some late baroque expressions nourishes the attractiveness of the country.

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Vasto La città di Vasto è la più popolata della Provincia di Chieti, dopo il capoluogo. Tra le spiagge più frizzanti della riviera adriatica, regala alle famiglie la tranquillità che gli innumerevoli stabilimenti offrono, con strutture innovative e giochi che animano le giornate dei più piccini. La notte, invece, si apre al divertimento e i numerosi locali del litorale offrono serate in allegria con musiche, luci e tanti sapori da gustare in compagnia, in cui eccelle il “Brodetto alla Vastese”. Il sostentamento, in prevalenza basato sull’agricoltura, sul commercio e la pesca, è stato affiancato dall’imponente industrializzazione iniziata negli anni Sessanta. Si narra che la città fu fondata da Diomede che le diede il nome di Histon. Dopo l’avvicendarsi di svariati popoli, nel V secolo a.C. vi si stanziarono i Frentani che si stabilirono a Punta Penne. In seguito alla guerra sociale il nome di Histon, mutò, con la romanizzazione, in Histonium, divenendo municipio romano. Successivamente al periodo angioino il paese fu dei d’Avalos che vi costruirono il Palazzo d’Avalos, attualmente sede del Museo archeologico e della Pinacoteca. Svariati sono i luoghi d’interesse religioso e culturale tra cui il prestigioso Castello Caldoresco.

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Vasto is the most populated in Chieti Province, after the capital. Among the most sparkling beaches on the Adriatic coast, it offers the tranquility to families, thanks to many establishments, with innovative structures and games that animate children’s days. The night, however, opens for the entertainment and many resorts offer evenings with music, lights and many flavors to be enjoyed in the company, as for example “Brodetto alla Vastese”. The sustenance, based predominantly on agriculture, trade and fishing, was assisted by the imposing industrialization, started in 60’s. It is said that the town was founded by Diomedes who gave the name of Histon. After the alternation of different people in the fifth century BC, there were allocated Frentani who settled in Punta Penne. Later on, after the social war the name of Histon, changed, with the Romanization, into Histonium, becoming a Roman town hall. After the Angevin period, the town belonged to d’Avalos that built d’Avalos Palace, at present houses the Archaeological Museum and Art Gallery. There are various places of religious and cultural interest, including the prestigious Castle Caldoresco.

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San Salvo Una spumeggiante costa, con spiagge prevalentemente sabbiose ed acque limpide caratterizzano il litorale. Tipiche le dune che sono oggi oggetto di tutela, la città di San Salvo porge una particolare attenzione all’ambiente. E’ possibile visitare il Giardino Botanico Mediterraneo, il primo e più esteso giardino botanico abruzzese, dove osservare le meraviglie naturali. Significativi per l’estensione del territorio gli ultimi cinquant’anni che hanno permesso il passaggio da un assetto prevalentemente agricolo ad uno di tipo industriale, mantenendo uno sguardo vigile al paesaggio naturale. Importanti i ritrovamenti di manufatti di diverso genere, pavimentazioni a mosaico, di marmo e alcune sepolture. L’influenza benedettina permise al paese di svilupparsi tra l’XI e il XII secolo. Il centro storico della città ha il suo fulcro nella piazza di San Vitale. L’edificio di spicco è la chiesa di San Giuseppe che sorge al centro del

borgo medioevale. Il Museo civico conserva i ritrovati della città permettendo un sensazionale tuffo nel passato. Nel marzo del 2007 il comune è stato insignito del titolo di Città dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. A sparkling coastline with mainly sandy beaches and clear waters, mainly characterize the coastline. Typical downs that are now under protection, the city of San Salvo focuses a particular attention on the environment. It is possible to visit Mediterranean Botanical Garden, the first and the largest botanical garden in Abruzzo, where you can observe the wonders of nature. Significant for the territory extension, the last fifty years allowed the transition from a predominantly agricultural structure to an industrial one, keeping a careful look on the natural scenery. Important findings of

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different manufactured products, mosaic oors, of marble and some burial places. Benedictine inuence enabled the town to develop between the eleventh and twelfth century. The historical center of the city has its fulcrum in San Vitale square. San Giuseppe church is the relief building that stands in the center of the medieval village. The civic Museum preserves the city ďŹ ndings, allowing an impressive plunge in the past. In March 2007, the municipality was awarded the title of the city by Italian President Giorgio Napolitano.

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ia e Enogastronomic Prodotti Tip i Cjiellipjiene E’ il dolce tradizionale della cucina sanvitese. La caratteristica marmellata d’uva è avvolta in una fragrante sfoglia preparata con farina, olio d’oliva e vino bianco. Del più tradizionale “cellepieno olio e vino” si può trovare la versione “all’uovo”, in cui l’impasto è più morbido.Nato nelle tipiche famiglie contadine, si è affermato nella cultura del paese e di tutto l’Abruzzo. Utilizzato maggiormente in inverno e soprattutto nel periodo natalizio. It is the traditional dessert of San Vito cooking. The characteristic grape jam is wrapped in a fragrant pastry made with flour, olive oil and white wine. “Oil and wine cellepieno”, the traditional one, could be found in the version of “egg”, whose dough is softer. It originated in the typical rural families and it has established itself in the culture of the country and all over Abruzzo. It is used mainly in winter and especially at Christmas time.

Nevole Dolce tipico di Ortona, fatto con farina, olio, mosto cotto, zucchero e uova. Le cialde sono cotte in uno stampo in ferro e appena pronte vengono arrotolate a cono. Typical dessert of Ortona, made with flour, oil, cooked must, sugar and eggs. The wafers are baked in an iron mold and, as soon as they are ready, they are rolled up as a cone.

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Brodetto di pesce E’conosciuto come il “Brodetto alla vastese”, originariamente era un piatto povero della tradizione marinara che si è andato arricchendo negli anni. Protagonista del piatto, o meglio del tegame rigorosamente in terracotta, il pesce fresco, cotto semplicemente, una gustosa pietanza leggera e saporita. Indispensabili per la preparazione: lo scorfano, la tracina, il testone, la lucerna, la pannocchia, la seppia, la triglia, il nasello, il palombo, la razza, i calamari e altri pesci a seconda della stagionalità. Il tutto è accompagnato da pomodoro fresco, basilico, peperone dolce e piccante, prezzemolo e aglio, con l’aggiunta del croccante pane tostato da intingere nel succulento sughetto. It is very well known as “Brodetto alla vastese”, and it was originally a poor man’s dish of the maritime tradition, that has been enriched over the years. The protagonist of the dish, or rather, of the strictly terracotta pot, the fresh seafood, cooked simply, is a light and a tasty dish. Essential for preparation: the rockfish, “la tracinà”, “il testone”, “la lucerna”, “la pannocchia”, the cuttlefish, the red mullet, the hake, the dogfish, the ray, the squid and other fish depending on the season. All this is accompanied by fresh tomatoes, basil, sweet and hot pepper, parsley and garlic, with the addition of toasted crunchy bread to dip into the tasty sauce.

Rintrocilo “Lu rintrocilo” è un piatto della cucina d’Abruzzo. Un tipo di pasta lunga, spessa e consistente composta di farina di grano duro, sale ed acqua, tagliata con uno speciale matterello dentellato e condita tradizionalmente con un sugo di castrato e maiale, peperoncino rosso e formaggio pecorino stagionato. “Lu rintrocilo” is a dish of Abruzzo. A type of long pasta, thick and made of durum wheat flour, salt and water, cut with a special serrated rolling pin, traditionally flavored with a sauce made of mutton and pork, red pepper and pecorino cheese.

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Bocconotto

Originario di Castel Frenteno, dove continua ad essere preparato secondo l’antica tradizione tramandata di famiglia in famiglia, oggi è conosciuto e apprezzato anche al di fuori dell’Abruzzo. Composto da pasta frolla ricoperta di zucchero a velo e farcita di cioccolato, cannella e mandorle tostate. Originated in Castel Frentano, where it continues to be prepared according to an ancient tradition, handed down from family to family, and nowadays, it is known and appreciated outside of Abruzzo. It is composed of pastry covered with powdered sugar and filled with chocolate, cinnamon and toasted almonds.

Pallotte Cac’e Ove

Morbide delizie, le pallotte cac’e ove sono delle polpette preparate con pane raffermo, pecorino, parmigiano, latte, uova, aglio e prezzemolo, dorate in olio extra vergine di oliva e tuffate in un gustosissimo sugo. Soft delicacies, “pallotte cac’e ove”, are the meatballs, made with stale bread, pecorino cheese, parmesan cheese, milk, eggs, garlic and parsley, browned in extra virgin olive oil and dipped in a tasty sauce.

Arrosticini

Gli arrosticini sono tra i prodotti più caratteristici d’Abruzzo. Sono spiedini preparati con carne di pecora, cotti sulla brace e serviti caldi. E’ possibile gustarli nelle bracerie e nelle feste popolari. The “arrosticini” are among the most characteristic products of Abruzzo. The kebabs are made with lamb meat, cooked on embers and served hot. It is possible to taste them during the traditional holidays.

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s r u o T n a v o r a C

Info 0872.40670

Itinerari guidati giornalieri in collaborazione con:

servizio è di €15,00 a persona, escluso i bambini fino a 12 anni 3. La prenotazione deve essere inoltrata due giorni prima della partenza attraverso la propria struttura ricettiva, versando un acconto di € 2,00, o telefonando direttamente al nostro ufficio Booking al numero 0872/40670 4. Nel caso il tour non dovesse svolgersi la cauzione verrà restituita e sarà nostra premura comunicarne il mancato svolgimento 5. Il tour si svolge con minimo 10 partecipanti massimo 20 6. La guida attende i turisti prenotati nei luoghi prestabiliti 7. Sul luogo dell’appuntamento la guida fornirà tutte le informazioni del caso distribuendo materiale illustrativo, assumendo tutte le cautele per un regolare svolgimento del tour 8. Il pagamento del tour deve essere fatto direttamente alla guida 9. E’ possibile richiedere lo svolgimento di un “CarovanTours” guiGLI ITINERARI CON IL SERVIZIO GUIDA dato in un giorno qualsiasi, previo ac1. Si svolgono con l’ accompagnamento cordo con il nostro ufficio 10. Le degudi una guida professionale 2. Il costo del stazioni in programma sono tutte gratuite INFORMAZIONI UTILI e CONDIZIONI 1. Gli itinerari possono essere svolti individualmente ma suggeriamo di organizzarsi in gruppo di 10/15 persone e avvalersi di una guida professionale telefonando al numero 0872/40670 o visitando il sito www.abruzzotour.it 2. La sosta per il pranzo è programmata in un’area pic-nic ma può essere svolta (sempre meglio se prenotata) presso uno dei ristoranti suggeriti sulla presente guida 3. Le degustazioni presso aziende di prodotti locali sono tutte gratuite, ma è possibile usufruirne esclusivamente con il servizio guida 4. I programmi delle gite sono puramente indicativi 5. Nei tour (escluso quello religioso) sono previsti brevi tratti a piedi nei boschi o strade sterrate, è consigliato un abbigliamento sportivo con scarpe comode, cappellino e un indumento più pesante.

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Itinerario Religioso ORE

TAPPA E PROGRAMMA DI VISITA

9:00

ORTONA incontro con la guida al Castello Aragonese davanti al ristorante San Domenico ORTONA visita della Basilica di San Tommaso, del Castello Aragonese e proseguimento sulla via Passeggiata Orientale LANCIANO Santuario del Miracolo Eucaristico, percorso archeologico, Basilica Madonna del Ponte FOSSACESIA sosta per un pic-nic, visita dell’Abbazia di San Giovanni in Venere CASALBORDINO visita della Basilica Madonna dei Miracoli Ritorno presso il luogo di partenza del tour

9:00 11:00 13:00 16:00 18:00

Numerosi sono i luoghi di culto della nostra provincia ma qui menzioniamo e suggeriamo la visita dei luoghi che richiamano ogni anno migliaia di pellegrini. Il percorso inizia da ORTONA dove c’è la Basilica di San Tommaso Apostolo al cui interno si conservano le reliquie del Santo. L’urna contenente le ossa e la pietra tombale, portata a Ortona dall’isola greca di Chios insieme alle reliquie dell’Apostolo, sono conservate nella cripta della Basilica , dietro l’altare. Dopo la visita alla Basilica consigliamo di proseguire il tour al Castello Aragonese e rilassarsi in una camminata lungo la panoramica via Passeggiata Orientale con vista sul porto. Da Ortona ci spostiamo a LANCIANO, distante solo 20 km, per visitare il Santuario di San Francesco che conserva la reliquia

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del primo Miracolo eucaristico della cristianità. Le Reliquie sono costituite da cinque gocce di sangue coagulate e di una sottile membrana di carne circolare. Le prime erano vino diventato Sangue, la seconda, Ostia trasformata in carne. Tale prodigio avvenne, verso la meta’ del secolo VIII d.C., per il dubbio di un monaco basiliano sulla presenza reale di Gesu’ nell’Eucarestia. Nel corso dei secoli le reliquie sono state sottoposte a ricorrenti ricognizioni ecclesiastiche e a un esame istologico, che ha accertato che il Sangue e la Carne appartengono alla specie umana, hanno il gruppo sanguigno AB e non sono mai stati trattati per la conservazione e il tessuto della Carne appartiene al cuore. Dal Santuario del Miracolo Eucaristico si accede a un percorso sotterraneo dove è possibile visitare i resti dell’antica Città e proseguire fino al ponte di Diocleziano su cui si erige la Cattedrale della Madonna del Ponte. La caratteristica che rende unica nel suo genere la Chiesa consiste nel fatto di essere edificata sui tre archi del ponte romano, appunto, il ponte di Diocleziano. Nel 1088, dopo un terremoto fu ritrovata una statua della Madonna col Bambino, che venne ribattezzata Madonna del Ponte. La chiesa fu edificata in seguito, nel XIV secolo e ha subìto più rifacimenti, oggi la sua splendida facciata, in stile neoclassico, impera e impreziosisce tutta piazza Plebiscito. Il tour prosegue a FOSSACESIA , a 10 km, fino all’Abazia di San Giovanni in Venere situata su un promontorio che domina una spettacolare visuale sul mare. Qui più che ai miracoli il richiamo è offerto dalla stessa Abbazia, splendido esempio di arte romanica. La facciata dell’edificio presenta un portale riccamente decorato con ai lati lastre marmoree scolpite. La pianta della costruzione è a croce latina, con una suddivisione in tre navate absidate scandite da archi ogivali che poggiano su pilastri a base quadrata. Proseguiamo lungo la statale adriatica per arrivare a CASALBORDINO. Poco prima del paese incontriamo Il Santuario della Madonna dei Miracoli. Il Santuario, retto dall’ordine dei benedettini, ha tre portali in stile rinascimentale, la cupola è alta 37 metri, lunga 73 metri e larga 20 metri, ha l’ interno a croce latina a tre navate con cripta. Ha origine dall’apparizione della Beata Vergine Maria ad un anziano di Pollutri avvenuta nel lontano 11 giugno 1576. Sul luogo dell’apparizione venne costruita una cappella e divenne da subito un luogo di frequentazione da parte dei pellegrini. La tradizione popolare attribuisce grandi poteri taumaturgici alla Madonna dei Miracoli che richiama una folla impressionante di pellegrini e di devoti in particolare dall’Abruzzo, dal Molise, dalle Puglie e dalla Campania. | 48 |


Itinerario listico Storico-Natura ORE

TAPPA E PROGRAMMA DI VISITA

9:00

Lungomare TORINO DI SANGRO incontro con la guida presso il bar-ristorante MAREBLU GESSOPALENA visita al Paese Vecchio TORRICELLA PELIGNA belvedere e pineta AREA ARCHEOLOGICA JUVANUM FONTE DELLA NOCE pic-nic PALENA visita al Museo Paleontologico GROTTE DEL CAVALLONE LAMA DEI PELIGNI Oasi del Camoscio (in alternativa alle Grotte del Cavallone) Ritorno presso il luogo di partenza del tour

10:00 11:30 12:30 13:30 15:00 16:00 16:00 18:00

Il tour parte con la visita del paese vecchio di GESSOPALENA situato su un colle prospiciente la Majella con antiche case rurali scavate nel gesso disposte lungo la via principale, dove poter far visita al Museo del gesso e all’edificio in pietra sede della Fondazione della Brigata Maiella. Superato Gessopalena s’incontra l’imponente sperone rocciose della “La Morgia”, vedetta del Sangro e dell’Aventino, divenuto monumento naturale grazie allo scultore greco Varatos. A TORRICELLA PELIGNA, arrivati fino al belvedere, ci si abbandona alla meraviglia del paesaggio sottostante che si estende dal mare Adriatico alla Majella. Si riprende il tour per giungere a Juvanum, sito archeologico di epoca romana. Per il pranzo è possibile sostare a Piana delle Noci, bellissima area pic-nic immersa nel verde. Subito dopo si prosegue per PALENA. Di grande interesse il Museo Geopalentologico che racconta, con numerosissimi reperti, le fasi geologiche della Majella da quando era sommersa dal mare. Proseguendo, a pochi km, si arriva alle Grotte del Cavallone situate a 1474 slm. Vi si accede attraverso una funivia. La visita richiede circa h 2:30. In alternativa si prosegue fino a LAMA DEI PELIGNI per visitare l’Area faunistica del Camoscio d’Abruzzo, situata a monte dell’abitato, all’interno di un grande recinto dove è possibile osservare i camosci in condizioni seminaturali. | 49 |


Itinerario listico Storico-Natura ORE

TAPPA E PROGRAMMA DI VISITA

9:00

ROCCA SAN GIOVANNI C.DA VALLEVO’ incontro con la guida presso il ristorante IL PORTICCIOLO ROCCASCALEGNA visita del Borgo e del Castello Medioevale BORRELLO visita del Paese, belvedere, Museo, sosta per il pic-nic e visita alle Cascate del Rio Verde PARCO ARCHEOLOGICO NATURALISTICO DI MONTE PALLANO TORNARECCIO tour del Museo a cielo aperto ATESSA Convento di Vallaspra Ritorno presso il luogo di partenza del tour

10:00 11:30 15:30 16:30 18:00 18:30

Percorrendo il fondo Valle Sangro si arriva in pochissimo tempo a ROCCASCALEGNA, paese collinare tra il Sangro, l’Aventino e il Rio Secco. La prima immagine che appare è l’imponente Castello Medievale situato sulla cresta di una roccia. Iniziamo a percorrere il borgo e da lì, salendo una ripida scalinata in pietra, entriamo nella Fortezza. Percorriamo le sue stanze e saliamo fino alla torretta e uno scenario paesaggistico e architettonico molto suggestivo ci regalerà un’atmosfera carica di emozioni. Riprendiamo il cammino lungo la Fondovalle Sangro per arrivare a BORRELLO, di origine medievale, insediata su un poggio a 780 slm. Anche qui, salendo fino all’antico castello, oggi occupato dal Municipio, arriviamo al Belvedere e uno scenario di incommensurabile bellezza, avvolto da un’aria frizzantina, al-

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lieterà la nostra camminata. In prossimità della piazza del paese si potrà ammirare un antico edificio, esempio di architettura industriale, ex azienda appartenente alla società EVANGELISTA LIQUORI, un’azienda che produce dal 1907 il Punch Abruzzo, ed è proprio qui a Borrello che è stato ideato e da qui è partita la sua diffusione in tutto il mondo. L’edificio oggi è stato trasformato in Museo. Si prosegue là, dove l’opera dell’uomo si è limitata a preservare ciò che la natura ha saputo creare: le Cascate Del Rio Verde le più alte dell’Appennino. Tre salti d’acqua precipitano per circa 200 m. tra imponenti pareti rocciose vivacizzate da macchie di vegetazione. Una camminata al suo interno fino ad un altro belvedere: una balconata sulla Vallata del Sangro. Dalle Cascate riprendiamo il tour proseguendo in direzione Rosello per arrivare a TORNARECCIO che fa parte delle “Città del Miele”, numerosissimi infatti sono gli apicoltori. Prima di visitare il paese ci inoltriamo su Monte Pallano, Parco archeologico naturalistico. Imponenti Mura Megalitiche cingono la cima del monte e poco più a valle emergono i resti rinvenuti di un antico insediamento. Nel paese passeggiamo lungo le sue strade per ammirarne i 24 mosaici: grandi quadri collocati all’aria aperta lungo le vie del centro storico che all’interesse artistico uniscono la conoscenza storica della vita quotidiana vissuta dall’uomo in questi luoghi. Lungo la strada del ritorno incontriamo, in territorio di ATESSA, il convento di Vallaspra, luogo di ritiro spirituale inserito in un contesto naturale tra boschi di alti fusti e il panorama proiettato sulla valle del Sangro.


Itinerario pirituale Naturalistico-S ORE

TAPPA E PROGRAMMA DI VISITA

9:00

Lungomare TORINO DI SANGRO incontro con la guida presso il bar-ristorante MAREBLU SAN BUONO convento di S. Antonio CARPINETO SINELLO CASTIGLIONE MESSER MARINO Oasi Naturale Abetina di Selva Grande SCHIAVI D’ABRUZZO Ritorno presso il luogo di partenza del tour

9:40 11:00 12:35 16:30 18:00

Iniziamo il nostro percorso immettendoci sulla statale Istonia che da Vasto ci conduce a San Buono in 35minuti. Arriviamo nel suo territorio e andiamo al Convento di Sant’Antonio del XVI sec.. Di stile barocco, immerso in un bosco d’alto fusto, conserva intatta l’amenità di un luogo di raccoglimento. Recentemente ristrutturato è utilizzato per iniziative culturali e vi è allestito il Museo per l’Arte, l’Archeologia e la Cultura del Vastese. Le sale, aperte al pubblico, seguono un percorso cronologico, partendo da una zanna risalente a circa 400.000 anni fa. A soli 8 km da San Buono troviamo CARPINETO SINELLO, alle pendici del Monte Sorbo (m. 900). Radicata su un colle su cui si erige l’imponente Castello Ducale, circondato dal borgo antico. Il castello parzialmente ristrutturato ospita un caratteristico e particolare Museo dedicato al Maiale ed occupa una superficie di circa 1.000 mq, suddiviso in cinque sezioni espositive tra

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le quali una dedicata a “L’arte Salumiera abruzzese - in particolare di Carpineto e del Vastese - tra passato e presente”. Alle aree espositive si affianca un’Area degustazioni ed acquisto. Il nostro viaggio continua nel refrigerante paese turistico – montano di CASTIGLIONE MESSER MARINO situato a 1080 slm. Come prima tappa ci immergiamo in un mare verde e refrigerante del monte Castelfraiano con i suoi 1415 mentri. Da lì possiamo godere di uno spettacolare paesaggio su tutto l’Abruzzo. I corsi d’acqua più importanti compresi nel territorio sono il Treste e il Sinello. Entrambi sorgono presso Monte Castelfraiano. Raggiungendo la località la Lupara ci troviamo immersi in un paesaggio montano incantevole. E’ il momento del relax per il pranzo al sacco (sul posto troviamo anche un ristorante). Si sosta su un’area pic-nic. Più tardi andiamo in paese per una visita accurata del suo centro storico per ammirarne i portali in pietra e la Chiesa di S. Michele Arcangelo. Presente l’artigianato del legno e della pietra. Come ultima tappa pomeridiana ripartiamo per SCHIAVI D’ABRUZZO, il paese si trova nella parte più meridionale della regione Abruzzo, al confine con la regione del Molise. Una passeggiata all’interno del paese fino alla parte più alta seguendo un percorso panoramico sulle valli sottostanti . Ultima tappa l’area archeologica dei Templi Italici, situata lungo la strada provinciale che dal fondovalle Trigno sale verso il paese, in un punto panoramico in cui si dominano la vallata sottostante ed i rilievi molisani. Il Tempio Maggiore (II secolo a.C.) ed il Tempio Minore (inizi I secolo a.C.), costituiscono le strutture oggi visibili su un terrazzamento contenuto da un muro in opera poligonale e quadrata. Recenti esplorazioni hanno portato alla luce l’altare monumentale, una necropoli del X sec. a.C. ed un altro edificio sacro. Oggi è visibile anche la Torre medioevale a due livelli, eretta dietro al muro in opera poligonale del santuario: a questa struttura si deve il toponimo della zona, Colle della Torre.

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le Regionale Riserva Natura nella Lago di Serra Il Lago di Serranella (300 ha, più 200 di fascia di rispetto) è un invaso artificiale alla confluenza dei fiumi Sangro ed Aventino, nei comuni di Altino, Casoli e Sant’Eusanio del Sangro, divenuto in pochi anni un ambiente palustre ricco di vita e cruciale luogo di sosta per l’avifauna migratrice lungo la rotta adriatica, tanto che nel 1987 è divenuto Oasi, nel 1990 Riserva Naturale e poi Sito di Interesse Comunitario. Le indagini hanno messo in luce l’eccezionale ricchezza vegetazionale, con specie talvolta molto rare. La vegetazione più rappresentata è quella palustre con un esteso canneto a cannuccia di palude. Peculiare è la comunità a tifa di Laxmann, nota in Abruzzo solo per questa Riserva e inserita nel “Libro Rosso” delle Piante d’Italia, che vegeta con la tifa minore, anche questa rara nella regione. Si è conservato un lembo di bosco con olmo campestre e farnia, una quercia

un tempo diffusa e oggi rara e localizzata in Abruzzo. Fra le specie più degne di menzione va ricordata l’Epipactis palustris, un’orchidea rara che abita solo paludi ben conservate, la brasca a foglie opposte e la zannichellia, nel sottobosco la clematide viticella, una rara liana, il cencio molle e la carice falsocipero, di cui Serranella è la terza località nota in regione. L’aspetto naturalistico più importante è la notevole ricchezza avifaunistica. Sono state censite oltre 220 specie di uccelli, alcune molto rare come falco pescatore, cicogna nera, mignattaio, gru, fenicottero, marangone minore, spatola, airone bianco maggiore e cormorano. Le specie nidificanti sono oltre 80, tra esse germano reale, nitticora, cannareccione, tarabusino e codone, simbolo dell’area protetta. Di recente è stata confermata la nidificazione del cavaliere d’Italia, prima segnalazione per l’Abruzzo.

Centro Visite Riserva Naturale Regionale “Lago di Serranella” Loc. Brecciaio, 66037 - Sant’Eusanio del Sangro (CH) - INFO +39 0872.50357 www.ceaserranella.it | 54 |



smi ri tu ri g A , ti n ra to is R e Pizzerie FRANCAVILLA AL MARE AGLI AMICI Bar - Ristorante Anche braceria cucinata a vista...

HOTEL GUERRA Ristorante

C.da Fontechiaro, 31 66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH)

Via F. Paolo Tosti 66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH)

Tel. +39 085.4981313

Tel. +39 085.4914413 www.hotelguerra.it

ORTONA LA MASSERIA DI SARCHIAPPONE Agriturismo

RIPARI DI GIOBBE Ristorante sul mare

Loc. Piane di Maggio - 2Km da Caldari 66030 FRISA (CH)

P.sso Camping village Ripari di giobbe 66026 ORTONA (CH)

Tel. +39 085.9032372 - 328.9284092 www.sarchiappone.com

Tel. +39 085.9067098

SAN DOMENICO Trattoria Vicolo S. Domenico, 1 66026 ORTONA (CH)

Tel. +39 085.9066442

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SAN VITO CHIETINO ALDEBARAN da ROCCO Ristorante “Specialità Pesce”

AL VECCHIO FORNO Osteria

Via Lungomare di gualdo 66038 SAN VITO CHIETINO (CH)

Via C.M. Della Fazia, 24 66038 SAN VITO CHIETINO (CH)

Tel. +39 0872.61635 - 347.8699871

Tel. +39 0872.596680 - 346.0167108

ESPERIA Ristorante - Pizzeria

LA LOCANDA DEL PESCATORE Ristorante “Specialità Pesce”

Via Lungomare di Gualdo 66038 MARINA DI SAN VITO (CH)

Tel. +39 0872.618206 www.lidoesperia.com

Via C. Colombo, 12 66038 SAN VITO MARINA (CH)

Tel. +39 0872.618825 - 328.0984128

LA SCIALUPPA Ristorante “Solo Pesce” Via Sangritana, 19 66038 MARINA DI SAN VITO (CH)

Tel. +39 0872.619048 - 338.3248389 www.ristorantelascialuppa.com

FOSSACESIA ANGOLO D’ABRUZZO Trattoria - Pizzeria

GOLFO DI VENERE Ristorante - Bar - Gelateria

V.le San Giovanni in Venere, 55 66022 FOSSACESIA (CH)

V.le San Giovanni in Venere 66022 FOSSACESIA (CH)

Tel. +39 0872.607137

Tel. +39 0872.60541 www.golfodivenere.it

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ROCCA SAN GIOVANNI IL CAVALLUCCIO Ristorante “Specialità Pesce”

IL PORTICCIOLO Ittiturismo

Via Piano Favaro, 280 66020 ROCCA SAN GIOVANNI (CH)

C.da Vallevò, 83 - S.S. 16 66020 ROCCA SAN GIOVANNI (CH)

Tel. +39 0872.60196 - 0872.60294 www.lidocavalluccio.it

Tel. +39 0872.609104 - 333.9627524 www.ittiturismoilporticciolo.com

LA FOCE Ristorante “Specialità Pesce” Costa dei Trabocchi Via Nazionale Adriatica 66020 ROCCA SAN GIOVANNI (CH)

Tel. +39 0872.609158

TORINO DI SANGRO

CASALBORDINO

MARE BLU Ristorante - Pizzeria

POKER Ristorante

V.le Costa Verde, 70 66020 MARINA di TORINO DI SANGRO (CH)

Lungomare Sud 66020 CASALBORDINO Lido (CH)

Tel. +39 0873.915135 Mail: mareblutorinosangro@libero.it

Tel. +39 0873.918321 - 338.2324661 www.centrovacanzepoker.it

COSTA DEI TRABOCCHI e DINTORNI AI VECCHI SAPORI Ristorante

IL CHIOSTRO Ristorante

Via Ravizza, 16 66034 LANCIANO (CH)

Via dei Tribunali, 9-10 66034 LANCIANO (CH)

Tel. +39 0872.712184

Tel. +39 0872.719350

IL TRABOCCO Ristorante di pesce INSIEME Ristorante - Pizzeria Piazzale Stazione, 1 66034 LANCIANO (CH)

Via Iconicella, 10 66034 LANCIANO (CH)

Tel. +39 0872.46039 - 329.0328921

Tel. +39 0872.45438 - 320.2762852

PIANA DEL SOLE Pizzeria

RUHENTAL Pizzeria - Trattoria

C.da Villa Stanazzo 66034 LANCIANO (CH)

Via Follani, 138 66034 LANCIANO (CH)

Tel. +39 338.2725846

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