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ACASAMOOD NEL CUORE DELLO STILE ITALIANO



NUM ERO TA SAN SES DUE

ACASAMOOD NEL CUORE DELLO STILE ITALIANO

>>>> LIMITED EDITION <<<<

EDITOR’S LETTER Aut. Trib. Bergamo n°19 del 22.06.04 Direttore responsabile: Vito Emilio Filì Direttore editoriale: Patrizia Venerucci Responsabile di redazione: Tommaso Revera Progetto grafico ed impaginazione: Paolo Biava Responsabile commerciale: Roberto Maestroni Account: Claudia Lazzari Ufficio pubblicità e relazioni esterne: Tel. 035.270989

Hanno collaborato: Valentina Colleoni - Federica Rosati - Paolo Bussi

* VOLEVO

E N O I Z N E T T A A R T S O V ATTIRARE LA

e con il cibo si va sempre sul sicuro…. Qui troviamo le tavole, lo stile e il gusto della condivisione. Il cibo come spirito dei tempi, a chi manca e a chi come noi Italiani

Credits: Ikea Casa - Davide Lovatti - Claudio Tajoli - Claudio Abate

non ne fa solo una questione di prima necessità, ma in assoluto un culto.

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta senza autorizzazione dell’editore.

Momento di aggregazione per il business, per la famiglia vicina e lontana;

Edita Periodici srl 24121 Bergamo Via Bartolomeo Bono, 10 Tel. 035.270989 Fax. 035.238634 25100 Brescia Via G. Renica, 63 Tel. e Fax 030.2808528 e-mail: segreteria@editaperiodici.it www.EDITAPERIODICI.it Stampa: Euroteam - Green Advanced Printing

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le tradizioni si riflettono su cosa si mangiava a casa dei "miei" e lì scatta l'imprinting che, come per l'educazione e le abitudini ricevute, ci condizionerà (noi Italiani nel bene) tutta la vita. … E via di conserve, di odori, di sapori, di ricette legate al passato, di nuove sperimentazioni, di accostamenti azzardati e di classici che vanno sempre. Ecco, abbiamo voluto virtualmente invitarvi al tavolo apparecchiato della vita e invogliarvi ad inserire tutto ciò nel posto dei ricordi, nel posto dei prossimi incontri che la vita vi proporrà e ricordarvi che a tavola è un bel vivere.

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05. 07. 17. LE RICETTE DELLA REDAZIONE: - dolcezza di profumi e colori: la marmellata - bioorto - piovono polpette

09. HENRI CARTIER-BRESSON E GLI ALTRI. i grandi fotografi e l’italia

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11. RED PASSION sapore d’oriente

15. life inside BORGO: LA REINTERPRETAZIONE DELL’ANTA

23. JOYFULNESS CONTEMPORANEA by mario testino

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26. OMAGGIO A HARRY BERTOIA

27. MINI GOES FASHION

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ENNESIMA Una mostra di sette mostre sull'arte italiana

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COPERTINA DETTAGLIO PIATTO RISTORANTE NOMA COPENAGHEN ph. mikkel heriba

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PHOTOGRAPHY_IKEA CASA

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DOLCEZZA DI PROFUMI E COLORI:

LA MARMELLATA I suoi colori sono delizie per gli occhi e il suo profumo dolcezza per l'olfatto. Le marmellate, così zuccherine così delicate, si possono preparare in casa, proprio come faceva la nostra nonna. E, oggi come allora, la loro essenza arriva dritta al cuore.

POMODORI VERDI

MIRTILLI ROSSI

Tempo: 1 ora

Tempo: 1 ora

Preparazione: lavate 1 Kg di pomodori verdi, tagliateli a pezzetti. Metteteli in una casseruola con 700 g di zucchero e il succo di 1 limone. Coprite e lasciate riposare fino al giorno successivo. Mettete sul fuoco lo sciroppo che si sarà formato senza i pomodori, portate in ebollizione e lasciate cuocere 10 minuti. Unite i pomodori e sobbollite per 45 minuti circa. Invasate, chiudete ermeticamente, rovesciate i vasetti e fate raffreddare.

Preparazione: lavate e pulite 1 Kg di mirtilli rossi, poneteli in una casseruola con 350 gr di zucchero, versate 2,5 dl di vino rosso e portate a ebollizione. Schiumate, spegnete e lasciate raffreddare tutta la notte. Il giorno successivo rimettere sul fuoco la marmellata cuocendola mescolando fino a farla addensare. Invasatela, chiudete ermeticamente, rovesciate i vasetti e fate raffreddare.

LE RICETTE DELLA REDAZIONE


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BIO ORTO Freschi e genuini. Sono i prodotti dell'orto che possiamo utilizzare come ingredienti per preparare tante ricette sfiziose e ricche di gusto, per pranzi e cene light. Per chi ama il vegano, il bio...e non solo!

INSALATA DI BARBABIETOLE, POMPELMO E AVOCADO

INSALATA DI ASPARAGI

Dosi per 4 persone 6 barbabietole, 1 pompelmo rosa a spicchi, 2 avocado a fette, insalata di vario tipo, finocchio, 6 cucchiai di olio evo e 1 di aceto di riso, il succo di 1/2 di limone, sale, pepe.

Dosi per 4 persone 1 mazzo di asparagi senza estremità bianca, 1/2 tazza di piselli sbollentati per 30 secondi, sale, 1/2 tazza di parmigiano grattuggiato, qualche foglia fresca di finocchio, 6 cucchiai di olio evo, il succo di un limone, pepe. Tagliate gli asparagi a striscioline. Trasferiteli in una ciotola; unite piselli, parmigiano e foglie di finocchio. Condite con l'olio, il succo di limone, sale e pepe.

Tagliate le barbabietole fini e immergetele nell'acqua ghiacciata per renderle croccanti. Disponete le foglie di insalata nei piatti, aggiungete le barbabietole, il pompelmo, l'avocado, le foglie di finocchio e aggiustate di sale e pepe. Versate in un barattolino l'olio, l'aceto e il succo di limone. Chiudete, agitate, versate sull'insalata.

LE RICETTE DELLA REDAZIONE

TABOULE' CON FAVETTE E MENTA Dosi per 4 persone 300 g di quinoa, 10 ravanelli rosa, 2 cipolle novelle, 150 gr di feta, 1 mazzetto di menta fresca, 1 limone bio, 4 cucchiai di olio evo, 1/2 cucchiaino di peperoncino d’Espelette (o di qualità dolce), sale, pepe, 200 gr di fave sgusciate Tagliate i ravanelli a rondelle sottili. Immergeteli nell'acqua fredda e riponeteli in frigo, il che li renderà più croccanti. Fate cuocere la quinoa per 12-15 minuti in acqua bollente e salata. Scolate e lasciate raffreddare. Immergete le fave in abbondante acqua bollente e salata, e lasciatele cuocere per 2 minuti prima di passarle sotto l'acqua fredda. Sbucciatele e immergetele nuovamente nell'acqua fredda. Tritate finemente le cipolle e la menta, e tagliate la feta a cubetti. Tagliate finemente la scorza di mezzo limone, e spremete il succo. Mescolate la quinoa, le cipolle, le fave, i ravanelli, la menta e la feta. Aggiustate di sale, pepe e peperoncino d’Espelette. Potete aggiungere un cetriolino a dadini o a listarelle.

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HENRI CARTIER-BRESSON E GLI ALTRI. I GRANDI FOTOGRAFI E L’ITALIA HENRI CARTIER-BRESSON, FIRENZE, 1933 ll primo è Henri Cartier-Bresson. A lui, indiscusso maestro, e al suo viaggio in Italia, durato oltre trent’anni, è affidato il compito di introdurre l’itinerario fotografico che, assieme a quelli di altri 35 autori, contribuirà a restituirci l’”immagine” del nostro Paese visto con l’obiettivo dei più grandi fotografi internazionali. Dall’11 novembre al 7 febbraio 2016, a Milano, Palazzo della Ragione Fotografia ospita “Henri Cartier-Bresson e gli altri – I Grandi fotografi e l’Italia”, la seconda tappa di un evento espositivo iniziato con Italia Inside Out. Per raccontare come i grandi fotografi internazionali hanno visto l’Italia in un arco di tempo di quasi ottant’anni, la mostra è divisa in sette ampie aree tematiche, all’interno delle quali si sviluppa una storia indiretta della fotografia e dell’evoluzione dei suoi linguaggi.

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HENRI CARTIER-BRESSON, LIVORNO, 1933


A PARTIRE DA HENRI CARTIER-BRESSON, LO SGUARDO DEI PIU’ CELEBRI FOTOGRAFI DEL MONDO, DA LIST A SALGADO, DA NEWTON A MCCURRY, COSTRUISCE IL RACCONTO AFFASCINANTE DI UNA ITALIA NECESSARIA ALLA STORIA DELLA FOTOGRAFIA. OLTRE 200 IMMAGINI CHE SONO SPESSO AUTENTICHE ICONE

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SEBASTIAO SALGADO, TRAPANI,1991

Il lungo viaggio in Italia inizia con un autoritratto di Henri Cartier-Bresson del 1933: il suo sogno umanista di fermare il tempo, di cogliere il momento decisivo nel flusso in divenire della realtà influenzerà a lungo la fotografia di tutto il mondo e sarà adottato da generazioni di fotografi. Dopo Cartier-Bresson, e il suo viaggio durato circa trent’anni, il reportage di Robert Capa al seguito delle truppe americane durante la Campagna d’Italia del 1943, segue l’elegante rilettura del mondo della fede affrontato da David Seymour e il fascino che un’Italia minore esercita su Cuchi White, ancora studentessa di fotografia. Poi la visione umanista si stempera nelle luci classiche del racconto di Herbert List o nella destabilizzazione della visione di William Klein che entra da protagonista nel provocatorio racconto di Roma del 1956. Infine Sebastião Salgado che, con la consueta magistrale capacità di rileggere la realtà degli uomini, racconta l’epopea degli ultimi pescatori di tonni in Sicilia. Si passa poi alla fascinazione per la fotografia in bianco e nero nella quale la narrazione si allontana dal reportage ma conserva intatta la poesia della visione classica: è il viaggio di Claude Nori che ripercorre le strade dei ricordi sul litorale adriatico alla ricerca di radici familiari ma è anche la visione della capitale di Helmut Newton che in

“72 ore a Roma” ricrea una passeggiata notturna nel centro monumentale della città.Le nostre città d’arte e cultura diventano poi terreno di interpretazione e di sperimentazione dei molti linguaggi che la tecnologia contemporanea offre oggi alla fotografia. Alexey Titarenko racconta una Venezia magica, Abelardo Morell, ad esempio, utilizzando le tecniche del “foro stenopeico”, crea visioni nelle quali interni ed esterni si sommano, Gregory Crewdson riscopre la fotografia in bianco e nero per interpretare Cinecittà, Irene Kung invece ricrea un’atmosfera onirica per ritrarre i monumenti del passato e del presente di Milano. A introdurre il quarto itinerario, affidato ad autori che utilizzano quello che per consuetudine viene definito “linguaggio documentario”, è Paul Strand, che con Cesare Zavattini ha realizzato una delle più straordinarie opere dedicate alla realtà contadina: un Paese del 1953. Strand, attraverso ritratti, still life e paesaggi conserva la storia di un piccolo centro emiliano, Luzzara. A cinquant’anni di distanza ma con lo stesso intento Thomas Struth ritrae il centro storico di Milano e Joan Fontcuberta si dedica ai gabinetti delle curiosità dei Musei scientifici di Bologna e di Reggio Emilia. Il Grand Tour continua toccando anche una fotografia più disturbante, quella dei disagi esi-

stenziali e degli scempi architettonici: Art Kane, che progetta immagini-sandwich che raccontano la scomparsa di Venezia e di Michael Ackerman che racconta invece in una lunga sequenza un doloroso incontro napoletano. Fanno da contraltare a queste immagini numerosi autori che rileggono il nostro Paese con sguardo positivo: Joel Meyerowitz racconta le luci magiche della Toscana e arricchisce le sue immagini con il contributo poetico di Maggie Barret, Steve McCurry, a Venezia, è affascinato dall’alchimia estetica che si crea tra le persone e l’ambiente e Martin Parr invece, sulla costiera Amalfitana, gioca con l’immagine dei turisti che si dedicano a ritrarre se stessi sullo sfondo di straordinari paesaggi. Chiude idealmente il percorso espositivo la narrazione autobiografica: Nobuyoshi Araki, anche lui affascinato da Venezia, si fotografa con le maschere del carnevale e racconta in chiave soggettiva i suoi incontri. Sophie Zénon ripercorre la storia della sua famiglia, costretta a emigrare, affiancando i ritratti dei suoi nonni ai loro luoghi di provenienza e, infine, Elina Brotherus e i suoi autoritratti nel paesaggio che si ricollegano all’inizio del nostro itinerario allo stupefacente e modernissimo autoritratto di Henri Cartier-Bresson che ha dato il via a questo lungo viaggio.

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RED PASSION

SAPORE D'ORIENTE Il rosso è il colore della passione e dell'amore che, non a caso, si dice vadano a braccetto con la cucina. Un mix di gusti e profumi speziati capaci di infondere sensazioni uniche al palato e alla mente. Il cioccolato, lo zenzero, le mele, le noci e la cannella diventano così ingredienti magici per piatti che parlano di posti lontani tra il sogno e la realtà.

TORTA DI CIOCCOLATO E BARBABIETOLA

BISCOTTI ROSE DEL DESERTO AI CEREALI

Ingredienti per 4/6 persone

70 g di farina 00, 70 g di farina di mandorle, 60 di farina di avena, 90 g di burro ammorbidito, 50 g di zucchero, 20 g di uvetta sultanina, 1 uovo, i semi di baccello di vaniglia, un cucchiaino di lievito per dolci, 100 g di cornflakes, sale

125 g di barbabietole precotte, 120 g di farina, 3 uova, 60 g di zucchero a velo vanigliato, 125 ml di olio di semi o d'oliva, 3 cucchiai di cacao amaro, 2 cucchiaini di lievito in polvere, 1 cucchiaino di cannella in polvere, 200 g di robiola, 1 cucchiaino di miele, 1 vasetto di yogurt naturale, 50 g di noci, un pizzico di sale. Riduce le barbabietole in purea con un mixer o un frullatore. In una terrina, sbattete con una frusta le uova con lo zucchero e la cannella. Aggiungete la purea di barbabietole e l'olio e, sempre mescolando, incorporate la farina, il cacao e il lievito setacciati: dovete ottenere un composto senza grumi. Versatelo in uno stampo foderato con carta forno e fate cuocere in forno a 180° per 30 minuti. In una ciotola mescolate robiola, yogurt e miele fino ad ottenere una crema e conservatela in frigorifero. Sfornate la torta e, una volta fredda, copritela con la salsa di formaggio e le noci tritate.

PEPE AFFOGATE IN VINO ROSSO E ZAFFERANO Ingredienti per 4 persone 4 pere grandi sode, 6 cucchiaini d'acqua, 1 tazza di zucchero, 1 cucchiaino di zafferano in pistilli, 1/2 bottiglia di vino rosso Pelate le pere. Mettete a bollire in un tegame acqua, zucchero e zafferano. Aggiungete le pere e abbassate il fuoco, poi lasciatele sobbollire per 10 minuti. Fatele raffreddare nell'acqua: più tempo vi restano più gusto assorbono. Versate il vino rosso in una ciotola bassa e aggiungete le pere, lasciandole riposare per un'ora. Servite con un po' di liquido allo zafferano.

“STA SBUCCIANDO LE PERE CHE IL RAGAZZO LE HA DA POCO CONSEGNATO. AD UNA AD UNA LE TAGLIA A FETTINE, LE ALLINEA SUL FONDO DI UNA TEGLIA UN PO’ IMBURRATA. LE RICOPRE DI ZUCCHERO E DI CANNELLA E LE METTE IN FORNO. UNA GOLOSERIA CUCINATA DA SUA MADRE, MANTENUTA CON COSTANZA TRA LE ABITUDINI PIU’ CARE: FINO ALLA VECCHIAIA. NON CI VORRÀ MOLTO. TRA MENO DI MEZZ’ORA SARANNO PRONTE”. tratto da “la piramide del caffe” di nicola lecca

Sbattete burro, zucchero, vaniglia e un pizzico di sale fino a ottenere una crema. Unite l'uovo già sbattuto a parte, la farina e il lievito e mescolate bene facendo amalgamare. Dall'impasto ricavate della palline, passatele nei cornflakes facendoli aderire bene e disponetele sulla placca foderata di carta forno, distanziandole di 4 cm. Fate cuocere in forno a 180° per 15/20 minuti. Servite spolverando di zucchero a velo.

TARTALLETTE CON PRUGNE ROSSE Per 4 persone 200 g di farina di farro 70 g di zucchero semolato 70 g di burro ammorbidito 1 uovo 1 limone non trattato 10 prugne rosse mature 30 g di pinoli miele al rosmarino 1 rametto di rosmarino marmellata di prugne Preparazione: 20 minuti+tempo di riposo Cottura: 25 minuti Per la pasta frolla, setacciare sulla spianatoia la farina e lavorarla con lo zucchero e il burro. Unire l'uovo, un pizzico di sale e la buccia grattuggiata del limone. Impastare velocemente gli ingredienti e formare un panetto. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e far riposare per 30 minuti in frigo. Dividete la pasta frolla in quattro parti uguali. Stenderle con il mattarello su un foglio di carta forno leggermente infarinato a uno spessore di circa 2 mm. Rivestirci 4 stampini di 12 cm di diametro. Spalmare all'interno di ciascuna tartarella un velo di marmellata e sistemare le prugne, pulite e tagliate a spicchi, formando delle rose. Cospargere la superficie con miele, pinoli e aghetti di rosmarino a piacere. Infornare a 180 gradi per 25 minuti. Far raffreddare prima di servire. IL CONSIGLIO IN PIU' Non lesinare nell'uso dei pinoli, del miele e degli aghetti di rosmarino: sono la particolarità della ricetta.

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Non perdetevi i nostri eventi, seguiteci su: Polaris Life polaris.life PolarisLife


È il sapere della più antica tradizione artigiana, la continua innovazione, l’instancabile ricerca di prodotti di qualità, ma soprattutto sono le persone, che sono il centro di ogni nostro progetto.

SHOWROOM: Via Lega Lombarda 59 Bonate Sopra, Bergamo - tel. +39 035 795002 CONCEPT STORE: Via Petrarca 8 (Angolo Piazza della Libertà) Bergamo tel. +39 035 220173 - info@polarislife.it - www.polarislife.it


LIFE INSIDE

BORGO: LA REINTERPRETAZIONE DELL’ANTA PHOTOGRAPHER_DAVIDE LOVATTI

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ANTA IN LEGNO DI ROVERE NATURALE E PIANO IN AGGLOMERATO BIANCO. PER RISPONDERE AL MEGLIO ALLE ESIGENZE PERSONALI E’ POSSIBILE SCEGLIERE LA TENDA SCORREVOLE; I CASSETTI SONO MODULARMENTE COMPONIBILI, IN LINEA CON L’IDEA DI MASSIMA VERSATILITÀ.

BORGO La geometria pura delle superfici valorizza materiali e finiture definendo uno spazio cucina naturale ed equilibrato. Un progetto che esplora soluzioni d’ampio respiro, in cui le caratteristiche distintive della materia vengono valorizzate al massimo nell’accostamento di diverse superfici. Agglomerato bianco tatun, anta di legno di rovere naturale e laccato bianco opaco: vera protagonista della cucina, la materia caratterizza superfici e definisce i volumi. Per rispondere al meglio alle esigenze personali è possibile scegliere la tenda scorrevole personalizzabile; i cassetti sono modularmente componibili, in linea con l’idea di massima versatilità.

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Produced - Polarislife Design - Aris Architects

POLARIS LIFE - Concept store Piazza della Libertà 10, Bergamo Tel. 035 220173 - www.polarislife.it

POLARISLIFE Lavorare il legno e produrre mobili è sempre stata una passione. Dall’alta specializzazione in questo settore e seguendo un’intuizione imprenditoriale, la nostra famiglia, negli anni Sessanta, fonda Polaris. La nostra è una realtà industriale in cui il rapporto con la tradizione artigiana, la scelta delle materie prime e un approccio ecosostenibile sono diventati il metodo di produzione che garantisce l’alta qualità. Abbiamo concepito da subito l’idea del mobile come elemento unico - di design, versatile e solido - che caratterizza il nostro spazio cucina. Negli anni, al sapere artigiano, abbiamo affiancato le più moderne tecnologie per offrire un servizio professionale e all’avanguardia. Al centro di ogni nostro progetto poniamo prima di tutto la persona, le sue necessità e desideri. Per questo ci impegnamo a creare spazi funzionali dove elementi di design, innovativi e moderni, hanno la capacità di rendere più agevoli le azioni che si compiono ogni giorno. In cui l’incontro tra le nuove tecnologie e una pluriennale esperienza rivela passione, capacità artigianali e attenzione alla qualità, nel rispetto dell’ambiente.

ARIS ARCHITECTS Aris è un creativo studio di architettura e interior design con sede a Bergamo e Tunisi. I suoi fondatori, Alberto Corrado, Hani Chaouech e Francesca Zalla, dopo essersi laureati in architettura presso lo IUAV di Venezia e la Tongji University di Shanghai e dopo aver lavorato in un panorama internazionale, dalla Cina, a Singapore al Nord Africa, nel 2012 hanno deciso di riunirsi e fondare Aris Architects.

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PHOTOGRAPHY_IKEA COLL.HEMSMAK

PIOVONO

POLPETTE POLPETTE DI ZUCCA IN AGRODOLCE Ingredienti per 4 persone 400 g di polpa di zucca mantovana, 1 scalogno, 1 rametto di rosmarino, 1 uovo, 2 cucchiai di formaggio grattugiato (parmigiano e pecorino) 1 cucchiaio di pangrattato, 1 cipolla rossa, 2 zucchine, 150 ml di vino bianco secco, 50 ml di aceto bianco, 1 cucchiaio di zucchero, tre foglie di alloro, farina, olio extra vergine di oliva, sale e pepe

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Per questa ricetta è fondamentale una zucca dalla polpa asciutta, tipo la mantovana. Tagliate la polpa a dadini e sistematela in una teglia foderata con carta da forno, con lo scalogno tritato e il rosmarino. Condite con sale, pepe e un filo di olio, coprite con alluminio e fate cuocere in forno a 180°per 25 minuti: la zucca deve disfarsi alla pressione di un cucchiaio. Eliminate il rosmarino e ponetela in una terrina. Schiacciatela molto bene, unite l'uovo, i formaggi e il pangrattato e impastate con le mani fino ad ottenere un composto asciutto e compatto; eventualmente unite altro pangrattato.

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Formate polpette grandi come una noce, infarinatele e friggetele in abbondante olio. Affettate la cipolla e fatela dorare in una casseruola con 3 cucchiai di olio, mescolando spesso. Aggiungete le zucchine a mezze rondelle e continuate a rosolare. Versate il vino, l'aceto e lo zucchero, aggiustate di sale e lasciate sobbollire per 5 minuti. Trasferite le polpette in una terrina con le tre foglie di alloro, versate il composto agrodolce e lasciate raffreddare prima di servirle.

INSALATA DI QUINOA, SPINACI, UVETTA E FETA 120 g di quinoa, 2 carote, 200 g di spinaci novelli, 20 g di uvetta sultanina rinvenuta, 200 g di feta, il succo di un limone, 1 cucchiaino di zenzero grattuggiato, 1 cucchiaio di erba cipollina tritata, 3 cucchiai d'olio evo, sale, pepe Lessate la quinoa in abbondante acqua salata. Mescolate in una ciotola: succo di limone, olio, zenzero, erba cipollina, un pizzico di sale e pepe.

Lavate gli spinaci e asciugateli con un canovaccio. Mondate le carote e tagliatele sottili a julienne. Raccogliete le verdure nella ciotola con la citronette e unite la quinoa ben scolata, l'uvetta e la feta sbriciolata. Mescolate molto bene e servite.

ZUPPA FREDDA DI POLLO E NOCCIOLE Difficoltà: bassa. Ingredienti per 6 persone Tempo di preparazione: 15 minuti Tempo di cottura: 12 minuti Ingredienti: 750 g di polpa di pollo, 150 g di noccioline tostate, 250 ml di latte, 1 cucchiaino di peperoncino, q.b. sale, q.b. pepe, fettine di cetriolo per guarnire. Preparazione: in una terrina scottate il pollo a pezzetti e le noccioline per 5 minuti. Sminuzzate in un robot da cucina, aggiungendo il peperoncino, il sale e il pepe. Mettete il tutto in una terrina e unite il latte. Cuocete per 5 minuti. Fate freddare e servite la zuppa con le fettine di cetriolo come decorazione.


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PHOTOGRAPHER CLAUDIO TAJOLI FOR COINCASA

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JOYFULNESS CONTEMPORANEA BY MARIO TESTINO

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La nuova campagna primavera/estate 2016 rafforza ulteriormente il sodalizio creativo tra Furla e Mario Testino. Il grande fotografo riesce a catturare con uno sguardo nuovo e fresco l’energia positiva e gioiosa del brand. Le immagini sprigionano tutta la positività del più autentico lifestyle italiano. Quell’elegante spensieratezza che ha portato Furla al successo. Protagonista una giovane coppia: la top model Ine Neefs, nuovo volto Furla e Auerelien Muller. La loro freschezza incarna perfettamente lo spirito del marchio. Un uomo e una donna, la loro complicità nel sentirsi liberi e un’eleganza moderna, cool, assolutamente naturale. Protagoniste, insieme a loro, le borse

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Furla, con i loro colori brillanti e pattern grafici. Per lei quattro modelli must have della collezione. La iconica Furla Metropolis, la top handle Furla Artesia, il secchiello Furla Luna e la tote Furla Fantasia. Per lui la Modular bag in versione camouflage, la workbag bicolor Furla Argo e la 24 ore Furla Zefiro. E insieme, una selezione di accessori quali occhiali, calzature, gioielli a sottolineare il lifestyle Furla sempre più ricco e completo. La collaborazione creativa con Testino è declinata in una campagna adv trasversale; sui media, nei cartelli vetrina, nei video per le boutique monomarca, per il sito Furla e nei canali social e PR.

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OMAGGIO A HARRY

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« Miei cari amici, devo dirvi qualcosa di molto importante. Un uomo non sceglie quando e dove nascere, può solo scegliere quando e come morire. Sebbene io apprezzi i vostri buoni propositi, un uomo capisce quando è arrivato il suo momento, e niente al mondo può cambiare questo fatto della vita. Vorrei poter rimanere. Ma accetto questa realtà e non ho rimpianti. Ho avuto una vita bellissima e non ho paura. L’uomo non è importante. L’umanità è ciò che conta, alla quale io credo di aver dato il mio contributo. L’umanità continuerà anche senza di me, ma io non vado via, io non vi lascio. Ogni volta che vedrete le cime degli alberi mosse dal vento, voi penserete a me; o se vedrete un fiore, penserete a me. Non sono mai stato religioso, non in modo formale, ma quando camminavo nel bosco sentivo la presenza di una forza superiore intorno a me. Ora io vi ringrazio per le vostre buone intenzioni”.

Arieto Bertoia detto Harry (San Lorenzo, 10 marzo 1915 – Barto, 6 novembre 1978) è stato uno scultore e designer italiano naturalizzato statunitense Scultore, designer, grafico, creatore di gioielli e musicista, Harry Bertoia ha percorso diversi ambiti artistici e molteplici esperienze. La natura fu per lui la più forte delle influenze e il ricordo del paese natale, mai sopito, la sua forza e il suo stimolo. L’opera complessiva di Harry Bertoia, affronta una continua evoluzione artistica; dall’arte incisoria, produzione che si sviluppa per tutto il corso della sua vita e che assume un’importanza cruciale nella sua ricerca di forme e soluzioni; alla creazione di gioielli; dalla sedia per la nota azienda statunitense Knoll, alla scultura di grandi dimensioni per i più famosi architetti statunitensi. Caratteristica fondante della sua ricerca artistica fu l’attenzione rivolta alle potenzialità dei diversi metalli con cui operava, costantemente relazionate allo spazio circostante, al movimento e alla dimensione del suono.

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MINI GENTLEMAN’S COLLECTION, LA PRIMA CAPSULE DI ACCESSORI ISPIRATI ALLA NUOVA MINI CLUBMAN TUTTO NATO DALXL’INCONTRO DI MINI CON SEI GIOVANI DESIGNER ITALIANI, UNITI PER DISEGNARE E CREARE LA “MINI GENTLEMAN’S COLLECTION”, UNA SERIE DI PEZZI CLASSICI DI MODA CHE INCONTRANO UNO STILE MODERNO DI DESIGN.

MINI GOES

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Monaco. Guidare una MINI consiste nel fare una dichiarazione. Per indossare MINI è ora altrettanto così. Da ora in poi non solo la nuova MINI Clubman ma Collezione del Gentleman MINI saranno disponibili. Gli accessori di alta qualità, che sono stati creati in collaborazione con sei giovani talenti italiani provenienti da diversi settori, sono disponibili in edizione limitata esclusivamente al BMW Welt di Monaco di Baviera. Mini si è incontrata con sei giovani italiani talentuosi e con i vertici della fiera di moda maschile Pitti Uomo per disegnare la prima Mini Capsule Collection. I risultati sono stati sei accessori premium che coniugano la maestria artigianale italiana con dettagli creativi e innovativi, ispirati alla Nuova Mini Clubman. In una partnership simbiotica, le personalità creative responsabili dei marchi SuperDuper, TYG Spectacles, Alberto Premi e Pijama, insieme alla creatrice di fragranze Paola Bottai e al team Proraso con l’illustratore Pietro Nicolaucich, si sono unite a Mini per disegnare e creare la “MINI Gentleman’s Collection inspired by MINI Clubman”. Ciò che ne è scaturito è stata una serie di pezzi classici di moda che incontrano uno stile moderno di design. I designer hanno preso ispirazione dalla realtà pulsante della moda italiana, dalla tradizionale maestria sartoriale maschile e dalla grande capacità artigianale (da tutti egualmente espressa) e dalla Nuova MINI Clubman che festeggia la sua anteprima mondiale. I sei accessori da uomo comprendono un cappello, un paio di occhiali da sole, un paio di scarpe, una borsa, un profumo e un kit per la rasatura. 1. SuperDuper: il cappello da Gentleman La sua forma arrotondata è un classico, i suoi materiali sono di alta qualità: il cappello da uomo rappresenta un gioiello creativo. Realizzato a mano, utilizzando un feltro di prima scelta e metodi tradizionali.

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2. Occhiali TYG: gli occhiali da sole per il Gentleman Gli occhiali da sole sono un accessorio indispensabile per l’uomo e quelli proposti da TYG abbinano acetato di alta qualità con metallo spazzolato per conferire un tocco sportivo personalizzato ed elegante, mentre la loro forma ellittica e il design minimalista riprendono elementi di design della nuova MINI Clubman. 3. Alberto Premi: scarpe da Gentleman Le scarpe della MINI Gentleman’s Collection hanno uno stile urban e allo stesso tempo elegante. Sono realizzate con una tomaia in pelle di prima qualità unita a una moderna suola ultraleggera. 4. Pijama: la borsa da Gentleman Può essere usata come zaino, portadocumenti o tracolla. Il suo ingegnoso sistema interno offre il massimo spazio: notebook, smartphone o occhiali da sole, tutto ha una sua collocazione e ogni cosa è ben protetta grazie all’utilizzo del neoprene come materiale base per l’elegante tessuto con cui è rivestita. 5. Paola Bottai: il profumo da Gentleman “Di classe, cosmopolita e un po’ misterioso”: così la creatrice italiana di profumi Paola Bottai descrive il profumo della MINI Gentleman’s Collection. Contiene note di legno, ma anche spezie che richiamano alla mente terre lontane, perché il gentleman MINI, dice Bottai, “lascia che i dettagli parlino da soli”. 6. Proraso: il kit per la rasatura del Gentleman L’utilizzo di un rasoio affilatissimo rappresenta il metodo più antico e più impegnativo per la rasatura, quello più naturale per qualsiasi gentiluomo. La cura dell’aspetto del proprio viso assume una nota particolarmente importante con il kit vintage da rasatura della MINI Gentleman’s Collection, che consiste in un classico pennello da barba, una crema prerasatura, una crema da barba e una lozione dopobarba. La confezione del kit è stata disegnata dall’illustratore italiano Pietro Nicolaucich.

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ENNESIMA UNA MOSTRA DI SETTE MOSTRE SULL'ARTE ITALIANA A CURA DELL’ ARCH. PAOLO BUSSI

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"Tutti dovremmo essere consapevoli del fatto che raccontare la storia dell'arte italiana con una mostra è impossibile ed è anche sbagliato. Chi pensa di poterlo fare è un mitomane. Spezzettando il problema in piccoli sotto temi probabilmente si è un po' più precisi rispetto a quello che si può essere tentando di essere onnicomprensivi". Con queste parole il curatore Vincenzo de Bellis ha aperto Ennesima, la nuova antologia dell'arte italiana presente alla Triennale di Milano fino al 6 marzo, una mostra monumentale di oltre 120 opere di 70 artisti differenti. Una mostra non comune già dal titolo: si tratta di una esplicita citazione ad un'opera presente in mostra, Ennesima (appunti per la descrizione di sette tele datate 1973) di Giulio Parolini, ma anche, ironicamente, l'ennesima mostra sull'arte italiana o l'infinita possibilità di raccontare un tema tanto importante come lo sviluppo dell'arte del e nel proprio paese.

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PHOTOMATIC D'ITALIA (BOLOGNA), 1973-74 COLLAGE DI FOTOSTRIP SU CARTONE / PHOTOSTRIPS COLLAGE ON CARDBOARD 48 X 68,5 CM - COURTESY: THE ARTIST E/ AND P420, BOLOGNA

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Considerata l'impossibilità di trattare con precisione un tema tanto ampio, si è deciso di dividere la mostra in sette grandi aree e in sette modi di rappresentare l'arte stessa, ognuna delle quali allacciate in un percorso espositivo che ripercorre gli ultimi 50 anni, che determinano appunto un modo di concepirne lo sviluppo in una più immediata classificazione: mostra personale, istallazione site-specific, collettiva tematica, collettiva cronologica, collettiva su un movimento artistico, collettiva su un medium/tecnica e mostra di documentazione/archivio. Il viaggio coinvolgente di Ennesima inizia con la mostra collettiva tematica, probabilmente il formato espositivo per antonomasia, il più diffuso e il più visitato. Ennesima in questo caso vuole mostrarci come l'artista riesce a replicare in un formato "visibile" e "giudicabile" il proprio concetto della realtà esteriore o il proprio sentimento interiore.

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PAOLA PIVI / SENZA TITOLO (ASINO), 2003 STAMPA FOTOGRAFICA MONTATA SU LASTRA DIBOND / DIGITAL PRINT MOUNTED ON DIBOND 180 X 224 CM / COLLEZIONE GIUSEPPE IANNACCONE, MILANO

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Tra i numerosi artisti presenti, e colpevolmente ne dimenticheremo alcuni molto significativi, Maria Airò con Calla rappresenta un volteggiante tubo dorato, il cui compito è incanalare gocce d'acqua provenienti da un'ampolla appesa al soffitto, per poi diventare un vaso di fiori, mettendo in relazione oggetti e natura, reinterpretando il loro senso e significato della realtà quotidiana. Alighiero Boetti fotocopia il proprio volto per dodici volte in Autoritratto a Rank Xerox 0, accompagnando la sua faccia ad un gesto che ricordi ognuna delle lettere della parola "autoritratto", sfruttando la macchina fotocopiatrice per comunicare e non per quello per cui viene comunemente utilizzata. Francesco Clemente in Selfportrait smembra poeticamente il proprio capo per esteriorare la demarcazione tra l'introspezione visiva e ciò che dal mondo ci viene proposto. Luciano Fabro in Due nudi che scendono le scale ballando il Boogie-Woogie, con elementi in lamiera verniciati e piegati a 90 gradi, sagome di marmo che paiono muoversi, rotaie al muro da cui pendono barre in ferro verticali, il tutto in un complicato ma affascinante riferimento a ripetizioni matematiche e incastri musicali, riesce a citare Mondrian e Duschamp, abbinandoli incredibilmente e soavemente al Boogie-Woogie. Francesco Gen-

1560 disegni un'opera ciclopica, ripercorrendo l'impegno quotidiano dell'artista durante il servizio militare, quando ogni giorno impreziosiva semplici fogli di carta con matita, biro, smalti e tempere, imprimendo tutto quello che poteva pensare, senza limiti di tempo e di spazio. In Figure che aspettano utilizza la scultura e in particolare la ceramica per rappresentare Fortunello, un personaggio di stampo dadaista inventato dal drammaturgo Ettore Petrolini. Lo sviluppo di Ennesima ora abbraccia la mostra collettiva su una tecnica di rappresentazione artistica, in questo preciso caso la performance, attraverso l'utilizzo di tableau vivant ( quadri viventi ). E da chi iniziare se non da Vanessa Beecroft con VB26.011.ALI in cui le modelle trovano posizioni assolutamente innocenti e banali, nonostante siano quasi completamente svestite o comunque provocanti. Maurizio Cattelan come sempre anticipa tutti attaccando il proprio gallerista, Massimo de Carlo, letteralmente al muro con nastro adesivo: con questa performance l'artista rende il gallerista protagonista della mostra, addirittura elevandolo a quadro o comunque opera da ammirare. Gino De Dominicis analizza i rapporto visivo tra due gemelli, assolutamente identici, seduti uno di fronte all'altro, separati solo da un'asta dorata magicamente sospesa da terra.

nari realizza un cono di luce in marmo, Vettor Pisani fa pendere pericolosamente un bilanciere sopra una testa di Venere scolpita nel cioccolato, Francesco Vezzoli dà sfogo alla propria passione per l'uncinetto in una serie di ritratti di famosi personaggi femminili legati alla moda, al cinema e alla pubblicità.La seconda sala espositiva è dedicata al movimento artistico: il Gruppo 70 a capo del movimento della "poesia visiva", contro la banale e diseducativa comunicazione di massa, in favore della comunicazione poetica sempre e comunque, anche nei processi quotidiani. Le scritte dei mass media, gli articoli dei giornali vengono modificati, cancellati e reimpostati, cambiandone completamente il significato e lo scopo. Così Vincenzo Agnetti compone un autoritratto solo con le parole "quando mi vidi io c'ero", Giuseppe Chiari in Spartito esalta i segni delle note di spartiti musicali rendendoli i protagonisti dell'opera, Vincenzo Ferrari compone una tela con impronte e tracce su sfondo bianco, Emilio Isgrò in Enciclopedia Treccani cancella frasi, lettere e pagine, per poi ottenere accuratamente un testo diametralmente opposto all'originale. La mostra personale dovrebbe ora accompagnarci in un formato diretto e più congeniale: l'artista scelto, Alessandro Pessoli, dona comunque originalità e sofisticata eleganza. In Note della Spesa, per esempio, compone in

Jannis Kounellis riprende se stesso, quasi completamente avvolto in una coperta, sdraiato su una tavola in ferro, con una fiamma ossidrica legata al piede. Michelangelo Pistoletto abbandona i famosissimi specchi per creare un quadro da pranzo, opera in cui il significato stesso di tableau vivant prende forma: la perfetta interazione tra arte, artista e pubblico. Paola Piva ci spiazza ancora, lasciando un povero asino a bordo di una barca, solo e senza apparente senso logico, al largo delle coste di Alicudi. Il quinto formato espressivo è quello di mostra di documentazione o archivio: riproponendo il primo nucleo dello Spazio di via Lazzaro Palazzi, attivo a Milano dal 1989 al 1992, si è ricreata l'autogestione di AVANBLOB, ovvero l'iniziativa di alcuni allievi di Luciano Fabro per creare un proprio collettivo artistico. A 25 anni di distanza Ennesima riesce a celebrare questa corrente, poco conosciuta storicamente ma unica nel suo genere, attraverso la colonna di Francesco Valtolina, il blocco di ghiaccio di Matteo Donati, il binocolo di Stefano Dugnani e tanti altri oggetti elevati ad Arte.È il momento di affrontare ora la mostra generazionale, con una serie di lavori tutti realizzati nel presente, ovvero nel 2015: in Corner Francesco Arena crea una struttura ad incastro, dove tre elementi in bronzo simboleggiano le tre altezze dell'artista, della propria moglie e della figlia.


Nicola Martini dialoga con la struttura che ospita la mostra stessa, imbevendo alcune parti del soffitto con un asfalto fotosensibile chiamato bitume di Giudea, che una volta illuminato rende visibili tutte le imperfezioni dell'intonaco che copre. Alek O. reinterpreta anch'esso lo spazio a lui assegnato, rielaborandolo con una composizione di tende da balcone consumate dall'utilizzo e dai fenomeni atmosferici.Infine, l'ultima sezione di Ennesima, ripercorre il viaggio della mostra stessa, invitando quattro artisti ad intervenire nei punti fondamentali dell'esposizione: l'inizio, la fine e tutti i passaggi di relazione tra le varie aree. Massimo Bartolini interpreta la soglia, ovvero il luogo architettonicamente più delicato e incompiuto, tra differenti aree tematiche. Monica Bonvicini crea un solo, vecchio, interruttore elettrico, ma con la scritta NO invece di ON, e per di più bloccato in un sua funzione statica, senza accendere ne spegnere nulla. Alberto Garutti ripropone la propria epocale opera Temporali in cui, in collaborazione con la CESI, riesce ad azionare l'illuminazione interna attraverso lampadari speciali, con una forza dirompente nell'accendersi poi accompagnata ad un lento spegnersi, proprio quando in qualsiasi zona dell'Italia cade un fulmine. Luca Vitone riprende la propria terra natale, Genova, per impreziosire gli angoli e i passaggi della Triennale, donando in alcune zone il sapore antico è scomposto dei vicoli genovesi, con tanto di pietre laterali e mattoni rossi originali. In questo elenco di nomi e opere molti non sono stati citati solo per esigenze di spazio, ma Ennesima rappresenta fedelmente il modo di esprimersi artisticamente di ognuno di essi: proprio la sua diversità permette alla mostra di rendere al meglio la situazione dell'arte contemporanea in Italia, dialogando con un recente passato e confrontandosi con un ipotetico futuro, sempre comunque con un unico e complicato obiettivo comune: narrare l'arte.

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SENZA IDEOLOGIA, 1975 / ELIA KAZAN, “VIVA ZAPATA!”, PROIEZIONE SU UOMO / PROJECTION ON MAN VISTA DELL’INSTALLAZIONE A / INSTALLATION VIEW AT PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, ROMA 1997 COURTESY COPYRIGHT EREDI FABIO MAURI / THE ESTATE OF FABIO MAURI E/ AND HAUSER&WIRTH PHOTO: CLAUDIO ABATE

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