ANNO 27 - N° DUECENTOSESSANTATRE - GIUGNO 2019 - € 3
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EDIT
vito emilio filì
Qualcuno cerca di farci credere che, se lasciassimo l’Unione Europea, le cose per il nostro Paese potrebbero andar meglio. Qualcuno sta facendo di tutto affinché le altre nazioni si stanchino di un inquilino problematico come l’Italia, al punto da cacciarci fuori a calci nel sedere non senza averci prima strangolato, come accaduto con la Grecia. Nessuno però mi farà mai cambiare idea: meno male che di riffa o di raffa rimaniamo agganciati al treno dei migliori e quel voto che ho dato tanti anni fa in favore dell’unione dei paesi del vecchio continente, rimane convinto e motivato anche oggi, nonostante non tutto abbia funzionato come si voleva. Tutti sono capaci di dare la colpa ai burocrati di Bruxelles che ci fanno i conti in tasca incolpandoli di miopia politica, di esagerata austerità nel calcolo dell’indebitamento dell’Italia. Si dà il caso però che lorsignori sono pagati, anche con soldi italiani, per far quadrare i conti ed evitare che le spese scellerate di qualcuno, possano compromettere il benessere di chi invece le regole le rispetta. Molti ricorderanno che, nel condominio europeo, ci fecero entrare per il rotto della cuffia, dopo averci spennato con leggi finanziarie lacrime e sangue per rattoppare i conti pubblici italiani, già da allora impresentabili, come sempre da che esiste la Repubblica. Francia e Germania si accollarono però un Paese, il nostro, gravemente inquinato dalla malavita e dalla corruzione, dove i governi si reggono o cadono per decisioni della Magistratura la quale, per colmo di misura, litiga al suo interno e ci sono metà dei procuratori che indagano su altri procuratori. Non riusciamo a debellare le mafie di varia origine geografica contro le quali, uno Stato decente, avrebbe dovuto da tempo scatenare una nuova guerra di liberazione, con l’utilizzo delle Forze Armate su larga scala. Invece, i nostrani boss, latitanti ma nascosti quasi sempre in casa loro, ce li coccoliamo e li proteggiamo perché potrebbero raccontare cose indicibili su politici e magistrati, così loro nel frattempo hanno esportato su scala europea il loro modus operandi. Spaccio di stupefacenti, traffici di esseri umani e armi, controllo della prostituzione. Se fossi belga, polacco, danese o francese, probabilmente sarei molto arrabbiato, sapendo che gli italiani sono i primi consumatori al mondo di beni di lusso, sono quasi tutti proprietari delle case in cui vivono e hanno, nelle cassette di sicurezza o nascosti sotto il materasso, ricchezze inenarrabili, accumulate quasi sempre evadendo le tasse… Facciamo anche invidia perché viviamo alla grande e ci divertiamo perfino ad inventare truffe e raggiri ai danni della stessa Unione Europea, cosa nella quale siamo specializzati e primi in classifica. Non solo, inquiniamo più degli altri e paghiamo multe faraoniche perché altri paesi ci liberino della spazzatura che non riusciamo a smaltire per conto nostro. Voi lo vorreste un inquilino così nel vostro condominio? Anche no. Per questo resto convinto che solo la permanenza in un contesto di popoli spesso più avanzati del nostro, possa consentirci una reale opportunità di crescita e un aiuto concreto alla soluzione dei problemi più gravi che ci assillano: mafie e corruzione radicata nei poteri dello Stato. Quindi incrocio le dita perché gli antieuropeisti perdano la loro causa, perché Europa sia madre e non matrigna, baluardo di civiltà, esempio nel mondo per il la tutela dell’ambiente, il progresso, la civiltà, la tolleranza e la concordia tra tutti gli esseri umani. Preferite vivere in Europa o vi trasferireste nell’America di Trump? Meglio la Russia di Putin? Oppure andreste a vivere nella Cina di Xi Jinping? Sempre meglio l’Europa, sempre più unita e sempre più forte. Non c’è alternativa.
foto di Sergio Agazzi / TWR
EUROPA, EUROPA, EUROPA.
Giorgio Gori sarà per altri cinque anni il sindaco di Bergamo. Ha vinto meritatamente mentre il centrodestra ha perso altrettanto meritatamente. Prima di tutto per l’incertezza nel designare lo sfidante lasciando delusi i maggiori pretendenti locali e poi calando dall’alto il nome di un candidato perdente sin dall’inizio, checché ne pensassero lui e quelli che lo hanno sostenuto, che si dicevano certi persino di una vittoria al primo turno. Neppure Matteo Salvini, sapendo di correre grossi pericoli contro un Gori in grande spolvero, ha dato “man forte” alla campagna di Stucchi, il quale si è trovato con il cerino in mano, immolato perchè qualcuno doveva pur perdere. Merito però incontestabile di Giorgio Gori, la grande capacità di ascolto che gli ha consentito di garantirsi i voti del centrosinistra popolare e cattolico ma anche quelli di larga parte del centrodestra borghese, ugualmente cattolico, moderato e, a livello locale, lasciato orfano di Forza Italia e che ha preferito la concretezza di GG. Socialdemocratico, molto liberale, ma anche cattolico: DC 2.0
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LA MOGLIE DEL SINDACO
cristina parodi
Cristina Parodi, chi non la conosce? È da sempre una delle donne più eleganti e affascinati del piccolo schermo. Brillante giornalista, fu tra le fondatrici del TG5 con Enrico Mentana, bergamasca di adozione ma nativa di Alessandria. Arriva a Bergamo sposando Giorgio Gori, intraprendente manager del settore televisivo in quota a Mediaset, che un giorno decide di lasciare il lavoro ed iniziare un percorso che lo porterà a diventare sindaco di Bergamo. È sempre stata una delle signore più stimate di Bergamo. Forse anche un po’invidiata per la sua posizione, è riconosciuta da tutti come un’icona di eleganza. Cristina Parodi è anche una donna simbolo di come si possa coniugare una formidabile carriera professionale, decisamante impegnativa, con una bella famiglia. Dopo il matrimonio con Giorgio Gori si trasferisce a Bergamo dove conquista chi la conosce per la sua simpatica affabilità piemontese e la riservatezza dei suoi modi, oltre che per la sua avvenenza. Non si mette mai in vista pù di tanto, essendolo già parecchio per lavoro, è poco esibizionista e attenta quando possibile alle associazioni di beneficenza che le chiedono di esserne testimonial. Come una trottola tra Bergamo, Milano, Roma e ultimamente Torino, sempre bellissima, tra programmi di successo e altri meno, navigata per sopportare polemiche e classifiche, madre di tre figli ormai indipendenti, un bel giorno si trova ad essere la moglie del primo cittadino di Bergamo: la first sciura. In questa seconda campagna elettorale si è vista molto al fianco del marito in giro per la città in mezzo alla gente a sostenere il suo Giorgio come mai avevamo visto prima. Le abbiamo chiesto come ci si sente ad essere “anche” la moglie del sindaco....
foto di Sergio Agazzi / TWR
cristina parodi LA MOGLIE DEL SINDACO
Come ha reagito la prima volta che suo marito Giorgio le ha confidato che si sarebbe candidato a Sindaco di Bergamo? “È stata una decisione maturata poco per volta e alla quale mi ero abituata da tempo perché Giorgio, quando prese la decisione di lasciare il mondo della televisione, di vendere la società che aveva fondato e di dedicarsi ad attività civiche, sociali e quindi politiche, aveva un obiettivo in testa: riuscire un giorno a diventare sindaco della sua città. È stato un percorso iniziato molti anni fa, sviluppatosi nel tempo e nel quale Giorgio mi ha coinvolto poco per volta trovandomi del resto sempre molto favorevole. Devo ammettere che questa seconda candidatura l’ho vissuta con un po’ più di ansia perché sapevo che il momento sarebbe stato molto più difficile rispetto a 5 anni fa. Ero però consapevole del grandissimo lavoro che aveva fatto Giorgio in questi ultimi cinque anni e sono strafelice che sia andata così”. Com’è cambiata la vostra vita con il nuovo lavoro di suo marito. Non è che vi vediate molto... “Lui lavora tantissimo ma ha sempre lavorato tanto. Anche quando era a Mediaset o a capo di Magnolia: a lui piace lavorare e la sua idea di lavoro è totale. Detto questo, almeno adesso sta a casa, a Bergamo, perché facendo il sindaco gravita sempre sulla città.
CRISTINA PARODI CON LE FIGLIE ANGELICA IN ALTO, E BENEDETTA SOTTO. IN BASSO PAPÀ GIORGIO AFFETTUOSO CON IL SECONDOGENITO ALESSANDRO
Ultimamente sono più io che mi sono trovata spesso fuori per impegni di lavoro, ma abbiamo trovato un ménage dove ci può stare, vivere un po’ lontani per poi ritrovarsi. La vera novità è che, negli ultimi tempi, non abbiamo più nessuno a casa e per noi, famiglia numerosa, con tre figli, abituati comunque ad avere sempre un po’ di ragazzi intorno, adesso ci ritroviamo soli, io e lui... che è anche molto piacevole tornare a fare un po’ di più la vita di coppia com’era all’inizio. Adesso i figli sono tutti in giro a studiare”. Dove sono? “Benedetta la mia più grande in questo momento è in Sud America, in Ecuador esattamante, per un periodo di volontariato, poi andrà a studiare in Inghilterra. Si è laureata in Scienze Gastronomiche all’Università di Pollenzo a Bra in Piemonte, poi seguirà un master a Canterbury in Inghilterra. Alessandro è a Siena dove studia Scienze naturali e ambientali mentre, la “piccola” Angelica, sta finendo il quarto anno di liceo sempre in Inghilterra”. Durante la campagna elettorale l’abbiamo vista passare molto tempo in mezzo alla gente. Ma lei si riconosce con i bergamaschi? “Assolutamente sì. Bergamo mi ha conquistato fin dal primo momento quando Giorgio mi ci ha portato 25 anni fa.
Io vengo da Alessandria, dalla provincia piemontese, da una città abbastanza simile a Bergamo, più o meno delle stesse dimensioni e, devo dire, un po’ con la stessa mentalità. Un po’ chiusi, lavoratori... Alessandria non è bella come Bergamo, che mi ha conquistata per questa condizione di perfetta armonia tra verde, città, colline. I bergamaschi mi sono subito stati simpatici perché gente molto generosa, riservata, di poche smancerie e molto concreta, un po’come me che non sono una molto espansiva, nè particolarmente esibizionista. All’inizio è stato un po’ difficile entrare in sintonia, poi conoscendoli di più non ci sono stati problemi. Prima gli amici di Giorgio poi la cerchia si è allargata ma mi sono sempre trovata bene con i bergamaschi”. Possiamo pensare che un giorno si stabilirà definitivamente a Bergamo o preferirebbe vivere in una grande città? “Vivo stabilmente a Bergamo da 25 anni e ho fatto per molti anni avanti e indietro da Milano quando lavoravo a Mediaset, sempre pendolare pur di ritornare la sera a Bergamo nella casa che avevo scelto e nel posto dove stava la mia famiglia. Più recentemente ho lavorato a Roma ma sempre facendo avanti e indietro. La mia casa è a Bergamo e la mia città è questa. No, non penso mai di trsferirimi…”.
Come lo vive il ruolo di prima cittadina? “Di first sciura? Con grande orgoglio perché è un ruolo che Giorgio ha conquistato con grande fatica e che sta svolgendo molto bene. Sono fierissima di lui e lusingata di poter rappresentare la moglie del sindaco nelle situazioni in cui questo è richiesto anche se, negli anni scorsi, lavorando spesso a Roma, mi sono persa molte occasioni... Qualche volta però ho mandato una delle mie figlie in rappresentanza della famiglia. In questa campagna elettorale sono stata molto vicina a Giorgio in un ruolo che mi fa piacere molto ricoprire così come sono entusiasta di rappresentare la mia città”. Le qualità che apprezzi di più in tuo marito? “L’intelligenza e la determinazione. Io trovo che in un uomo l’intelligenza sia molto seducente e sexi. Un uomo brillante che ha una testa che ragiona, che ha idee, è un uomo in gamba. Quella è la cosa che mi ha conquistato allora e mi conquista anche adesso. Poi è anche un bell’uomo, ha degli occhi meravigliosi, è un compagno affettuoso, attento e abbiamo tante cose in comune. Sono felice di essergli vicina dopo quasi 25 anni insieme... A proposito l’anno prossimo festeggeremo le nozze d’argento e mi sembra già un bel traguardo”. (VEF)
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ANSIA DA PRESTAZIONE
I risultati delle elezioni europee hanno emesso delle lapidarie sentenze che riguardano tutti i partiti italiani. Innanzitutto sui Verdi, che da noi non hanno riscosso lo stesso successo che nelle altre nazioni, anche perché sembra che Greta agli italici porti sfortuna: dopo il suo discorso a Roma di metà aprile sul riscaldamento climatico e sulla siccità, ha piovuto per un mese e mezzo e con temperature per lo più invernali. Poi sull’estrema sinistra e sull’estrema destra, che in pratica numericamente sono inesistenti nei seggi, alla faccia dello spauracchio per un millantato ritorno al fascismo. Infine sul PD, che ha dimostrato come gli italiani siano pronti a perdonare di tutto, anche le fregature più colossali e i personaggi più ambigui. E che dire di Berlusconi? L’eterno risorto non è andato male a livello di preferenze personali, tanto da autoproclamarsi lo statista più bravo del mondo, ma il suo partito ormai è falcidiato da divisioni interne e caratterizzato da un calo continuo di voti, così che a breve sarà superato da Fratelli d’Italia della pimpante Giorgia Meloni. A proposito, in quest’ultima formazione si è presentato, con un buon risultato nelle concomitanti elezioni comunali di Bergamo, un giovane il cui cognome fa scorrere ricordi importanti nella destra bergamasca: Andrea Tremaglia, figlio e nipote d’arte. Ma torniamo alle Europee. I due partiti del Governo giallo-verde hanno ricevuto un messaggio chiaro e forte dal popolo: Lega al 34,3% e Movimento 5 Stelle al 17,1%. I grillini in un solo anno hanno lasciato sul campo oltre 5 milioni di elettori che sono confluiti in altre formazioni, Lega inclusa. E l’importanza dei ruoli si è praticamente invertita. Nei fatti, il disastro del M5S è il frutto di una politica ballerina e colma di contradditori dinieghi, portata avanti da persone per lo più poco competenti e inadeguate al ruolo, che facilmente millantano ideologie incompatibili col movimento. In una parola, molta gente è rimasta delusa e con lei tante aspettative di cambiamento. A partire dall’uno vale uno, visto che il solo Di Maio si è accollato quattro importanti incarichi politici.
E alla fine ha vinto la Lega, persino a Riace e a Lampedusa, con un baldanzoso Salvini, che è una vera macchina da guerra politica, capace di presenzialismo continuo e di furbizia nazional-popolare. Ora è panico generale in molti che da troppo poco tempo siedono al Parlamento. Anche nelle opposizioni di sinistra, nonostante queste ultime controllino la maggioranza dell’informazione, della cultura, dello spettacolo e del mondo della scuola. Perché se salta il contratto giallo-verde che tiene in piedi il premier Conte, si tornerà a votare a settembre e per qualcuno potrebbero essere guai seri. Inoltre c’è sempre lo spettro di un governo tecnico da lacrime e sangue, di “montiana” memoria, imposto dal presidente Mattarella e dai lobbisti europei.
Insomma siamo in un clima di ansia da prestazione elettorale, dove i voti incontrollati, e difficilmente pronosticabili dai sondaggisti, possono saltellare da un partito all’altro, cambiando equilibri studiati in precedenza a tavolino. Il centro destra è diviso, il centro sinistra pure, il centro non esiste più, i sovranisti non hanno sfondato in Europa e le soluzioni per far riprendere l’economia nostrana sono difficili da perseguire senza innalzare ulteriormente il debito pubblico. Un vero caos, per non dir di peggio. E sappiamo che, al di là delle grandi promesse verbali, se si vuol ottenere una bella prestazione, erettiva ed elettiva, non si devono avere tanti pensieri nella testa. Altrimenti si rischiano meschine e memorabili figuracce. In politica e sotto le coperte. Anche su Twitter: @Fuochidipaglia
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IL NUOVO “GUSTO” SI CHIAMA TERRAZZA FAUSTI Valentina Colleoni - Fotografie Paolo Biava
Bergamo si arricchisce di un nuovo spazio dedicato a quanti amano gustare la vita sotto ogni sua sfaccettatura sia essa legata alla buona cucina che alla raffinatezza della moda. A regalare nuove emozioni ci ha pensato Tiziana Fausti, dando vita a “Terrazza Fausti”, un suggestivo Rooftop Lounge Bar panoramico posto al piano superiore del suo storico store. Un nuovo orizzonte per la regina della moda bergamasca che, in un esclusivo spazio di ben 600 metri quadrati di terrazza, offrirà alla città la possibilità di ritagliarsi serate e momenti indimenticabili in questo spazio incantato. L’unione tra gusto e moda sarà possibile grazie alla collaborazione con un partner d’eccezione, In Croassanteria Lab, la pasticceria-bistrot con cucina di Carobbio degli Angeli della famiglia Vezzoli, che delizierà gli ospiti con un’offerta ricercata di food & drink. La scelta spazierà tra aperitivi a base di “stuzzichini like tapas” accompagnati da cocktail e prestigiose etichette di champagne e cene con un menù a base di primi piatti, secondi di carne e di pesce, hamburger gourmet, panino con l’astice, orecchia di elefante e per finire golosi dessert.
Tutto questo servito in uno spazio elegante, accogliente dal sapore metropolitano grazie al rigoglioso giardino, fiorito e profumato con graminacee ornamentali e piante erbacee perenni. Fonte d’ispirazione a tutto questo lo stile unico del designer Piet Oudolf, uno dei più importanti paesaggisti contemporanei, firma della famosa HighLine di NY, uno dei parchi urbani più visitati al mondo. In questo contesto di gusto e classe si è svolto l’evento d’inaugurazione che la sera del 23 maggio scorso ha registrato un overbooking senza precedenti, grazie ad ospiti, amici e amanti del gusto. A rendere il tutto ancora più speciale l’inaugurazione contestuale della mostra “R_Evolution”, allestita nello spazio interno della terrazza, un omaggio ad artisti internazionali che, come lascia supporre il titolo stesso della mostra, hanno reso la loro arte uno strumento di propaganda del cambiamento evolutivo e positivo del mondo, moto dinamico della storia e della cultura.
Ph. Paolo Biava - Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
Un messaggio incisivo ma fortemente voluto da Tiziana Fausti per rendere ancora più unico questo magico spazio che lei stessa definisce: “Come la boutique, Terrazza Fausti si trova in un luogo eccezionale di Bergamo da cui si ammirano il Sentierone, Porta Nuova con i suoi monumentali Propilei, Piazza Vittorio Veneto, il Teatro Donizetti, la Torre dei Caduti. Siamo nel cuore moderno, novecentesco della città. Questa vuole essere innanzitutto per i bergamaschi un’esperienza unica, capace di coniugare bellezza e gusto. Il buon vino e il buon cibo sono la ciliegina sulla torta”. Terrazza Fausti dal 30 maggio al 3 agosto, dalle 17.00 alle 02.00, sarà così un nuovo punto di riferimento per tutti coloro che vogliono vivere il “gusto” da una nuova e speciale prospettiva.
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Amitié sans Frontières
Bon retur regine Fotografie Sergio Nessi
C’ERA ANCHE MADAME REGINE VARDON WEST, PRESIDENTESSA INTERNAZIONALE DEL SODALIZIO FRANCESE, ALL’ANNUALE CENA DI GALA ORGANIZZATA DA AMITIÉ SANS FRONTIÈRES DI BERGAMO A VILLA ZANCHI A STEZZANO
Standole vicino si coglie la leggerezza del suo essere. Se le stringi le mani senti i battiti del suo cuore e percepisci l’energia che Madame Regine Vardon West riesce a trasmettere. Regine non ha età, è nata nel Principato di Monaco e ha fondato, nel 1991, Amitié Sans Frontières, primo service club europeo, di cui è orgogliosamente Presidente Onorario sua altezza in persona, il Principe Alberto II di Monaco e di cui Regine è Presidente internazionale. Non è la prima volta che Regine viene a Bergamo per presenziare all’annuale cena di gala del locale Club ASF, attualmente presieduto da Alessandro Mano, ed è sempre una gradita occasione per scambiare due battute circa i progressi della sua associazione. L’anno scorso, purtroppo, si era vista costretta a dare forfait alla sua visita bergamasca per un problema di salute e quindi siamo ancora più contenti di ritrovarla di nuovo nella nostra città, più in forma che mai, nella bellissima Villa Zanchi a Stezzano. Le chiedo se è fuggita dal Principato per evitare il frastuono del Gran Premio di F1 e i preparativi della corsa che si svolge in questo weekend di fine maggio… “In effetti - mi risponde - il nostro piccolo Principato è letteralmente paralizzato dalla corsa, i preparativi della quale durano parecchi giorni, così come il ripristino delle strade alla normale circolazione. Ma è anche un appuntamento a cui teniamo molto e quindi ci assoggettiamo di buon grado”. Quali progressi mi racconta di ASF? “Sono molto felice perché questa sera, nel breve discorso che pronuncerò, potrò annunciare la nascita di un nuovo Club di Amitié Sans Frontières a Tokio che si aggiunge ai tanti sparsi nel mondo da Londra a Miami, da Marrakesh a Boston. Il Principato di Monaco è un crocevia di persone provenienti da tutto il mondo, alcune sono rimaste colpite dal modo in cui il nostro sodalizio si pone nei confronti di chi ha bisogno sia a livello internazionale sia sui territori dove nascono i club e decide di unirsi a noi. In Italia sono stati fondati 14 club, distribuiti lungo tutta la Penisola”.
Qual è vostro modo di operare nelle azioni di aiuto che intraprendete? “In relazione agli aiuti internazionali siamo riconosciuti dalle Nazioni Unite e da anni lavoriamo in partnership con l’Alto Commissariato per i Rifugiati. Da sempre ASF segue una linea umanitaria che costituisce fattore di unità. Ogni Club di ASF deve adempiere, ogni anno, un’azione sul tema umanitario stabilito annualmente dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il nostro interlocutore è l’Alto Commissariato per i Rifugiati e quando offriamo un assegno per un progetto, qualche mese dopo riceviamo un puntuale resoconto. Sul territorio locale, invece, ogni Club che organizza una serata a scopo benefico oltre a contribuire al progetto internazionale sostiene iniziative umanitarie sul territorio in cui il Club ha la sua sede”. Quali sono i progetti a cui state lavorando in questo momento? “A livello internazionale stiamo partecipando ad un progetto umanitario dell’ONU nello Yemen. Essere una ONG sotto l’egida dell’ONU è un impegno di grande responsabilità che richiede rigore, serietà e trasparenza nella raccolta dei fondi da parte di tutti i club. La nostra storia, oramai ultraventennale, e il nostro modo di operare sono per loro una garanzia che si concretizza ogni anno quando durante il nostro Galà versiamo il contributo di ASF nelle mani del delegato ONU responsabile della zona europea alla quale apparteniamo”. Il presidente del Club di Bergamo introduce la serata e precisa che la raccolta fondi anche per quest’anno sarà ripartita per un terzo al progetto comune con tutti i Club
per un aiuto alle regioni più povere dello Yemen, mentre un terzo andrà a sostenere il lavoro di Dinamico Onlus per il progetto in collaborazione con l’Ospedale di Bergamo finalizzato all’aiuto di bambini con disabilità creando per loro ambienti domotici che ne favoriscano l’autonomia. Un aiuto verrà accordato anche a MT25, per il sostegno all’attività contro lo spreco alimentare, la raccolta di alimenti e la loro distribuzione a famiglie disagiate. Infine andrà un sostegno anche all’Orto Botanico di Bergamo per un progetto da realizzare con il Comune di Bergamo per la comprensione della biodiversità. La serata a cui erano presenti gli associati di Bergamo e alcuni ospiti da altri Club italiani è stata allietata dalla voce di due bravissimi cantanti.
tra gli sponsor della serata anche Perego Motorrad, conceSSIonario Moto BMW per Bergamo e provincia Amitié Sans Frontières Monaco è un’associazione umanitaria costituita nel 1991 nel Principato di Monaco per iniziativa di Madame Régine Vardon West, di nazionalità monegasca. Nel 1995 Sua Altezza Serenissima Alberto II di Monaco, allora Principe Ereditario, é diventato Président d’Honneur. Nel 1996 é stata fondata l’associazione Amitié Sans Frontières Internationale. L’associazione si fonda su tre principi fondamentali: Giustizia, Tolleranza e Amicizia e si propone di concorrere al conseguimento degli obiettivi stabiliti annualmente dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, adottando iniziative benefiche sia di carattere internazionale, sia di carattere locale. Nel 2003 il Consiglio Economico e Sociale dell’ONU - con sede a New York ha attribuito ad A.S.F.I. la qualità di “Organisation Non Gouvernementale avec Statut Consultatif auprès des Nations Unies”. L’emblema di Amitié è il girasole, simbolo del sole che splende per tutti, qualunque sia la razza, il sesso e la religione.
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Politicando di Maurizio Maggioni
IN UN MONDO CHE...
Andiamo in stampa dopo la fine della campagna elettorale per le elezioni Europee e quelle cittadine di Bergamo, Bari, Firenze, ma soprattutto delle regionali del Piemonte. Si potrebbe pensare di unire con un “fille rouge” questi eventi, per estrapolare un dato unico che possa permetterci di farne una analisi complessiva, ma non è possibile e si sbaglierebbe nel farlo. Iniziamo dal più semplice, il Piemonte. A Torino vi è un sindaco del Movimento 5 Stelle, il vero sconfitto di questa tornata, una professionista semplice prestata alla politica, che non è capace di spingere in avanti una città che tra poco diventerà il fulcro del business automobilistico con l’idea di FCA, di fondersi amichevolmente con Renault ed i partner asiatici. Lei, invece, pensa a fermare la TAV. In regione vi era un galantuomo come Chiamparino, che però aveva perso la propria spinta propulsiva, come diceva Berlinguer. La Regione ha digerito il famoso scandalo delle mutande verdi leghiste di Cota, ed ecco che una faccia pulita, su cui tutto il CDX ha concordato di esserci, viene eletto al primo colpo, con grande vantaggio. Il Popolo vuole dinamismo e concretezza, per cui i lavori di valico e tutto il resto partiranno, anche senza Di Maio che, se sbagliasse ancora, sarebbe certamente finito e nemmeno Grillo con la piattaforma Rousseau, lo salverebbero. Salvini Docet, ha vinto in Piemonte e Forza Italia lì c’è. Poi abbiamo le Europee e qui il segnale è molto chiaro: gli Italiani hanno dato un mandato alla Lega, in modo specifico, al CDX tutto, ma anche al PD, di andare in Europa e rimodulare nei contenuti e nei tempi, tutti i vecchi trattati che si sono dimostrati obsoleti e non più necessari per rilanciare l’economia e la stabilità sociale. Tutto ciò partendo da quanto è successo in Grecia negli ultimi 5 anni, l’inverno dei Gilet Gialli, la caduta della Merkel e dell’economia tedesca, con i suoi misfatti e mistificazioni, dagli scandali del Dieselgate a quelli delle Banche.
Il dato reale però è che l’immigrazione non programmata, ha creato veramente molti problemi, sia economici che di sicurezza generale. Ora che i flussi migratori sono notevolmente rallentati, ed iniziano i rimpatri programmati proprio dalla Germania, si dovrà continuare su questa strada e la Commissione Europea con i suoi nuovi rappresentanti, dovrà trovare i giusti accordi con i Paesi Africani; sorpassando le logiche di potere di Macron e dei bancari francesi, che guadagnano sui flussi incontrollati (Soros docet); la destra francese vigilerà su questo e non potrà sbagliare. All’Europa si chiede, da parte del Popolo Europeo, di essere più unita, di contare di più e che pensi di più al proprio popolo che agli interessi economici di pochi e della globalizzazione, in senso generale. Se falliranno, allora si sarà dato il via alla disgregazione di questo continente, che già è in atto, grazie anche alle idee di Papa Francesco, Gesuita Radicale, con la Sindrome di Stoccolma. L’etero-omogenità della composizione del nuovo Parlamento Europeo potrebbe portare un buon segnale di cambiamento, carpe diem. Giungendo alle elezioni comunali a Firenze e Bari, notiamo che il PD si è organizzato molto bene e ha tenuto, riconfermando sindaci che, per alcuni versi, era difficile accettare. La loro riconferma è stata anche merito della mancanza dell’offerta della controparte, ma soprattutto del radicamento nel territorio degli stessi candidati, poi non avevano una Lega Salviniana, contro. Il caso Bergamo, se così vogliamo chiamarlo, è invece una vera novità, un laboratorio politico che deve essere studiato e ben valutato. Partiamo da un sindaco poco empatico che si ripropone dopo aver perso le elezioni regionali un anno prima riportando una sconfitta netta e cocente. La città ne apprezza le qualità manageriali, lui scontenta un po’ tutti, per cui va bene a tutti. È antileghista, ma bergamasco con idee cosmopolite, la Chiesa lo preferisce a chiunque non per la sua devozione, ma per il senso pratico e perchè crede nell’integrazione dei popoli e la sinistra, che lo appoggia, lo obbliga a fare questa scelta. I giovani sono i suoi migliori e maggiori sostenitori, l’intellighenzia locale lo desidera a paussè. Lui è un comunicatore, il PD poco conta, ma i suoi rappresentanti locali sono persone serie e per bene: sceglie di essere un civico Superpartes, ma tesserato PD; Renziano ma non troppo, sposa la tesi Calenda. Diventa ecunemico, ricerca aiuto da tutti ed è pronto ad integrare il suo programma con le necessità del territorio. Questo è un dato significamente positivo. Guarda lontano, offre un sogno ed aspetta un competitor. Forza Italia c’è, ma non c’è; i suoi rappresentanti fanno di tutto per complicarsi la vita. Fratelli d’Italia è in crescita, ma è solo il nome storico di Tremaglia che tira, la Meloni urla troppo per un Bergamasco. Le liste civiche hanno poco di civico, i nomi sono sempre i soliti ricorrenti, solo alcuni professionisti presi per le orecchie (molti non hanno capelli), partecipano con buon risultato, ma il competitor leghista, designato all’ultimo momento, un galantuomo, preparato, moderato, che ha diretto la commissione di controllo dei servizi segreti per anni e per questo ancora sotto scorta fa di tutto, ma non ha vicino a sé il suo partito, solo amici sinceri. Il Bergamasco è persona seria, pragmatica, aperta e cosa si inventa? Vota Lega alle Europee, non vota né i Grillini ne i comunisti di Macario, che spariscono in modo definitivo e scelgono il PD e creano il nuovo bipolarismo. Tutto ciò nei quartieri borghesi. Votano Forza Italia solo per generosità ai candidati che si battono come leoni, lasciati soli da tutti i loro leader, molti di loro alla prima esperienza. Alla fine la città sceglie la strada maestra, con un mandato chiaro, netto e decisivo. Bergamo 2030 deve allearsi con Brescia e Milano, guardare ai grandi sistemi oltre l’ideologia politica, Gori può fare ciò. Infatti tiene per sé le deleghe più importanti, pesanti e basilari per il progetto. Poi come laboratorio politico potrebbe, sempre da Bergamo, partire l’idea del vero cambiamento bi o tri polarisitico, non altro, che tenga conto sì dell’integrazione, ma legale e ben definita, ma soprattutto forzando ed alimentando quella spinta propulsiva e organizzativa che serve al lavoro per il territorio, per l’occupazione, per risolvere quei problemi causati dal vecchio consociativismo, che aveva isolato Bergamo. Ciò servirà a promuovere una nuova categoria di politici “Illuminati”, che finito il vecchio centro destra, si organizzi per escludere i piccoli operatori del cabotaggio che ha distrutto l’idea liberale del 1994 (caduta anche grazie ad una magistratura politica, ma che ora comincia a guardarsi dentro la propria pancia, scoprendo…); un’idea indistruttibile, inalienabile, riproponibile, con le variazioni cronologiche del caso. Da Bergamo potrebbe partire questa idea e proporre un leader sia per il centro sinistra, che per il centro destra; bisogna solo avere il coraggio di cercarli ed il sogno di trovarli. Compiendo il prossimo passo, si può correre, verso il traguardo designato ed ambito: e allora corriamo!
A cura della Marketing Director of Engel & Völkers Bergamo Dott.ssa Francesca Tassoni
UTILI CONSIGLI DI HOME STAGING PER L’ESTATE L’estate è un momento dell’anno molto dinamico per il real estate: i potenziali acquirenti, infatti, approfittano delle temperature miti e della chiusura delle scuole per mettersi alla ricerca di nuovi immobili. Presentare al meglio la proprietà in questa fase può dunque incrementare notevolmente il volume dei vostri acquirenti Usate i colori per attrarre gli acquirenti L’estate porta sempre con sé una ventata di ottimismo, grazie a giornate più lunghe e al risveglio della natura. Cogliete dunque lo spirito della stagione e ravvivate la vostra proprietà con tocchi di colore, stando naturalmente attenti a non esagerare. Aggiungete poi arbusti di azalee in giardino o appendete vasi di petunie colorate o fucsie vibranti davanti al portone di ingresso, così da attrarre l’attenzione dei visitatori.
Opportunità ricreative Anche in questo caso, i nostri consigli di home staging per l’estate possono tornarvi utili per preparare al meglio terrazze esterne e verande. Mettete in risalto tutte le varie opportunità a disposizione degli acquirenti, magari distribuendo vassoi ricolmi di frutta, calici di vino frizzante o centrotavola illuminati. Arredate lo spazio con morbidi cuscini colorati, serie di luci e coperte stampate, in modo da ricreare un’atmosfera quanto più possibile accogliente. Continuate a seguire il nostro blog su www.engelvoelkers.com/bergamo
OLBIA: UN SUGGESTIVO PANORAMA PER UNA VACANZA ALL’INSEGNA DEL RELAX
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ATLANTE
FAR RINASCERE QUELL’OGGETTO, RIVEDERLO, RECUPERARLO OPPURE DEMOLIRLO
second life
Vi sarà capitato di notare, nel paesaggio che siete abituati a vedere ogni giorno, qualche cosa che da tempo risulta essere abbandonata a se stessa e al degrado. Una villa dimenticata e lasciata alle ortiche, un capannone, un casello, un rudere… qualche “bene” che così com’è non fa che prolungare la lista dei tanti destinati all’oblio. Alcuni sarebbe davvero meglio toglierli di mezzo ma tanti altri potrebbero essere riqualificati, rigenerati, ristrutturati... insomma utilizzati, invece che lasciati perdere per diventare così preda della vegetazione e del vandalismo. Beh, da qualche mese esiste un portale unico nel suo genere, ideato dall’Ordine degli Architetti di Bergamo, che vi consente di caricare immagini del luogo che avete notato e, quel che più coinvolge, vi si chiede di esprimere un desiderio circa il possibile riutilizzo di ciò che avete fotografato. ASL acronimo di Atlante Second Life, ma con tanti altri significati come vedremo nell’intervista all’arch. Gianpaolo Gritti, ideatore della piattaforma e presidente dell’Ordine degli Architetti e all’arch. Marzia Pesenti, consigliere con la delega a seguire questo progetto. ASL: Atlante Second Life. A chi è venuta l’idea? “Due anni fa - risponde Gritti - quando ci siamo insediati ci eravamo dati come obiettivo del nostro mandato la cura della città e del territorio e mi è venuta questa idea che ho realizzato con Marzia Pesenti e molti altri che ci hanno aiutato”. Com’è nata? “Tutto è nato nella logica di riuscire a dare un contributo, come Ordine degli Architetti, alle trasformazioni urbane con uno sguardo su tutta la Provincia di Bergamo, essendo noi un organo provinciale. Ci interessava sviluppare un metodo di lavoro differente dal passato ponendoci principalmente in ascolto di quelli che sono i bisogni dei cittadini che vivono in grandi e piccoli centri e, soprattutto, dar loro l’opportunità di raccontare e a noi di poterne raccogliere i desideri… Desiderio, intelligenza e ambiente sono le tre chiavi di lettura di questa iniziativa. Partiamo dal desiderio e usiamo l’intelligenza per metterlo in opera, contestualmente all’ambiente in cui ci troviamo. Raccogliamo la voce di persone consapevoli di ciò che gli accade intorno”.
MARZIA PESENTI E GIANPAOLO GRITTI RISPETTIVAMENTE CONSIGLIERA E PRESIDENTE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI BERGAMO E PROVINCIA
Atlante
second life Chi ha risposto al vostro appello? “Cittadini di ogni età, ma soprattutto ragazzi anche perché abbiamo lanciato il progetto il 21 marzo nelle scuole come prima iniziativa delle commemorazioni per il 70° anniversario del Congresso Internazionale di Architettura Moderna tenutosi a Bergamo nel lontano 1949, quando i più importanti architetti del mondo si incontrarono per discutere del futuro delle città devastate dalla seconda Guerra mondiale. Oggi, come allora, discutiamo del futuro delle città che nel frattempo sono un po’ cambiate e non abbiamo a che fare con città da ricostruire perchè bombardate come allora. Abbiamo città sulle quali dobbiamo lavorare sul costruito. Buono o scarso che sia a seconda degli “oggetti” che vediamo efficienti o inefficienti. Operiamo su città malate che hanno bisogno di cura. ASL oltre che Atlante Second Life, che è il nome della piattaforma su cui si basa il progetto, è anche acronimo di due altre cose. La prima è Alternanza Scuola Lavoro, la seconda è quella dell’Azienda Sanitaria Locale che adesso si chiama ATS. Anche per noi i temi della salute e della partecipazione delle scuole sono interessanti e su quei due concetti basiamo un processo che andrà ad innescare una situazione che diventerà economica nel caso in cui le parti in causa produrranno la volontà di dar seguito ai desideri, e quindi finanziari perché senza denaro i desideri non si avverano”. Che risultati pratici avete avuto? “In 60 giorni sono arrivate 220 immagini anche se di fatto abbiamo solo lanciato una campagna con l’Università di Bergamo. È un processo partecipato che può diventare virtuoso perché in grado di innescare conseguenze che altrimenti non si innescano. La crisi della politica di oggi che deve decidere quale destinazione dare a determinati manufatti urbani, viene aiutata, in qualche modo da una parte della cittadinanza, attori pubblici o privati, che suggerisce quale potrebbe essere il loro desiderio. La parola “demolizione” non deve essere esclusa.Generalmente vengono richiesti servizi alla popolazione e le soluzioni che vengono suggerite sono molto diverse l’una dall’altra. Ma in genere potremmo dire che viene richiesta socialità. Anche se forse un po’ stride con il mondo della fibra e dei social. Fortifica però il principio che il nostro che è un ruolo sociale, può essere d’aiuto per ridare forza alla socialità sul territorio... che comunque esiste”. È Marzia Pesenti che mi parla delle immagini arrivate. “Ritengo interessante il risultato che abbiamo ottenuto. Si parla di grandi aree ma anche di edifici molto piccoli. A Vertova è stata fotografata un vecchia centralina 3m x 3m e il desiderio espresso dal segnalatore era il posizionamento di un cesto per giocare a basket. Livelli di desideri diversi e differenti livelli di socialità. Lo spaccato sociale è il valore aggiunto di questo progetto oltre al suo valore culturale ed economico.
Noi non intercettiamo i dati di chi carica le immagini, solo l’indirizzo e-mail, perché la piattaforma vuole essere orizzontale e facile da usare. Notiamo che i ragazzi tendono a fare richieste anche molto “low profile”, molto pratiche… La nostra sfida è che tutto questo abbia un seguito concreto”. Quale sarà la fase successiva? Saremo impegnati nella visione dei beni mappati - risponde Marzia Pesenti - dove sono posizionati, quali possono essere gli interessi da sviluppare e chi li ha in gestione. Oggi raccogliamo dati e informazioni per poi, successivamente, provare a far incontrare i desideri delle persone con chi potrebbe esaudirli. Spesso ci sono beni che non sono valorizzati e i loro proprietari spesso non si rendono neppure conto che, quel bene, nel proprio paese, potrebbe dare un contributo nettamente superiore rispetto a quello che oggi, lasciato nell’abbandono, non può certo dare”. Avete ricevuto già delle proposte? “Sì qualcuno ci ha contattato perché vorrebbe discutere in quanto proprietario di qualcuno dei beni fotografati. Questo ci ha fatto accorgere che non ci sono solo le grandi aree industriali dismesse e di cui si sente spesso parlare, da sottoporre a rigenerazione urbana, ma esiste una rigenerazione anche più interessante in quanto molto diffusa che può dare lavoro a molte attività sparse sula territorio. Quindi la nostra è una proposta rigenerativa che lavora su più livelli. Abbiamo qualcuno che vorrebbe mettersi a disposizione per ripristinare il piccolo chiosco della San Pellegrinio a San Pellegrino, altri con i quali lavoriamo per il recupero dello spazio occupato dal Consorzio Agrario in Via Bono...”. Pensate di proporre anche soluzioni progettuali? “Noi siamo disponibili a realizzare questo grande atlante di opportunità, solo in seguito verificheremo con chi di dovere se i desideri sono realizzabili. Lo strumento che possiamo proporre in qualità di Ordine è il concorso di progettazione i due fasi.
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“Interessante - prosegue Marzia Pesenti - quando vengono mappati gli stessi edifici più volte con differenti proposte sul loro eventuale riutilizzo. Come l’area dell’ex Consorzio Agrario, appunto è stata segnalata due volte ma con richieste di destinazione diverse. Uno propone spazi al servizio delle scuole, l’altro al co-working. Oggi la gente vuole dire la sua. Vuole partecipare e condividere ed è diventata anche più attenta di una volta, oltre ad avere strumenti tecnologici che prima non aveva. Anche noi, da quando è nato il progetto ASL, ci siamo resi conto di guardare quello che ci circonda in modo diverso e siamo portati a prendere in esame anche piccole aree, piccoli interventi che messi insieme fanno un gran lavoro... Una media di 500 mq. moltiplicati per i 200 siti mappati sono 100.000 mq. E siamo solo all’inizio”. È anche un’idea per trovare lavoro per gli architetti? “ASL - interviene il Presidente Gritti - potrebbe anche essere un modo per trovar lavoro agli architetti o individuare nuove committenze illuminate. Bergamo ha messo a disposizione la piattaforma e siamo ben disponibili per farla provare ad altri Ordini. La nota interessante è che si basa sui desideri della gente, che c’è una partecipazione, una condivisione. Il Re sole ha deciso di costruire Versailles e Versailles è stata costruita come voleva lui. Anche oggi spesso c’è qualcuno che decide dall’alto come, dove e cosa costruire o ricostruire. Qui il principio è proprio il contrario cioè un’idea che possa essere sostenibile anche se viene dal basso e inquadrare la possibilità rigenerativa che un luogo può avere grazie al fatto che qualcuno vi ha posto l’accento. Ci sono situazioni diffuse che possono avere risvolti importanti. Non ci occuperemo probabilmente di progetti per milioni di euro, come l’operazione segnalata per il recupero del centro commerciale Acciaierie... perché per noi è preferibile l’innesco diffuso. Iniziamo con gli studenti, poi vengono coinvolti i familiari che sfoderano un occhio attento a quello che vedono intorno e cominciano a ragionare su cosa potrebbe servire al territorio. Questa logica di giudizio è già un successo perché davvero porta le persone a vedere la città con occhi diversi e aiuta anche noi progettisti ad aver il polso della situazione e capire meglio quale sarà il futuro delle nostre città”.
tutti possono partecipare: ecco come È stato presentato il 21 marzo u.s. il progetto di osservazione del territorio che ha l’ambizione di stimolare un giudizio consapevole delle possibili trasformazioni urbane, per la cura e il miglioramento delle città. Il progetto è rivolto, oltre che agli Iscritti all’Ordine, a tutti i cittadini dedicando particolare attenzione agli studenti. ASL, Atlante Second Life, avviato come progetto del Gruppo di Lavoro OAB Cura del territorio, coordinato dalla Consigliera Marzia Pesenti, realizzato con una serie di consulenti e collaborazioni territoriali, è una piattaforma operativa utilizzabile sia su desktop che su mobile. Ogni cittadino della Provincia di Bergamo, di qualunque età, e non solo i professionisti iscritti all’Albo degli Architetti, può inviare una foto, attraverso l’applicativo ASL, di un “soggetto urbano” della sua città, pubblico e privato, a cui vorrebbe “concedere una vita” migliore di quella che ha: un edificio dismesso o uno in funzione che si ritiene debba essere migliorato e destinato ad un uso più corretto, un campo, una piazza, un bene da recuperare, un cavalcavia, un’infrastruttura, un rudere, un giardino poco decoroso. È un invito a documentare qualunque storia sollevandola dall’oblìo. Tramite il sito www.aslarchitettura.it, chiunque può indicare ubicazione, tipologia, caratteristiche, trascrivendo il proprio desiderio di nuova destinazione: una seconda vita, appunto. ASL consentirà di strutturare specifici percorsi per gli studenti, supportati anche da questionari con cui verranno aiutati nello studio e nell’osservazione di parti del proprio territorio, comprendendo termini, funzioni sociali, logiche urbane, possibili trasformazioni ed usi. Le scuole superiori della Provincia di Bergamo diventeranno, di fatto, protagoniste del programma con un’attività collegata a progetti di stage operativi e Alternanza Scuola Lavoro. È infatti previsto uno specifico programma di attività in classe coadiuvato da professionisti iscritti all’Albo degli Architetti che seguiranno in forme di tutoraggio le analisi trasformative dei luoghi indicati. I “soggetti urbani” fotografati, conservati in database visibili e liberamente accessibili, saranno, in seguito, oggetto di analisi approfondite, categorizzati e osservati partendo dall’ipotesi indicata da chi ha fotografato. Esistono molti sguardi diversi in ogni comunità, particolari modi di guardare i luoghi urbani. ASL vuole farli uscire allo scoperto stimolando il desiderio. Nel tempo rappresenteranno una testimonianza della condizione urbana nonché dei livelli di trasformabilità di un intero territorio. È certo che le fotografie che ognuno realizzerà apparterranno a due categorie: quelle puramente descrittive, che hanno l’intenzione di mostrare il soggetto urbano, e quelle che, invece, hanno l’ambizione di rappresentare una forza estetica propria. Entrambe, comunque, saranno protagoniste assolute del progetto ASL | Atlante Second Life perché destinate ad una Mostra espositiva completa di tutte quelle che saranno pervenute tramite il sito. Ognuno, quindi, sarà testimone del programma esprimendo un giudizio sul “proprio” luogo attraverso ciò che conosce meglio, con un desiderio, semplice o complesso, sempre estremamente personale, che prevede una dimensione etica dell’osservazione e una condivisione con gli altri. È assai consigliabile invitare gli studenti a fotografare un soggetto urbano invitando persone a partecipare allo scatto, proprio per favorire un’attività ludica ed emulativa, fondamentale per condividere esperienze. ASL all’interno degli Istituti Scolastici renderà fattuale la procedura di discenza | docenzaauspicio di conoscenza disciplinare e sociale, con la pretesa di sconfessare il ruolo superfluo cui spesso i ragazzi sono destinati. L’intero progetto costituisce la prima fase delle attività che sono pianificate dall’OAB per il 2019 per il programma CIAM2019, previsto a luglio e ad ottobre, collegato al 70° anniversario del Congresso Internazionale di Architettura Moderna che si tenne a Bergamo nel 1949 e che vide la partecipazione dei più importanti architetti mondiali. “ASL è una piattaforma di desideri, uno strumento che ambisce a diventare un riferimento per chiunque voglia indicare le possibilità di una comunità, un itinerario urbano di prospettive future. È un ribaltamento della visione: dal degrado all’opportunità, dal lamento alla proposta”. Gianpaolo Gritti, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Bergamo
www.aslarchitettura.it
CHI C’ERA
Home System: il roadshow firmato Novamobili Ecosostenibilità: un concetto cardine per il futuro che verrà e intorno al quale tantissime realtà del settore arredo si stanno concentrando per fornire il massimo del loro contributo. Tra di esse Novamobili, importante realtà dell’arredo e design firmata Interni che, tra i suoi maggiori obiettivi, si è posta la tutela dell’habitat, concepita come una responsabilità della prospettiva domestica e globale non indifferente. Una mission chiara, concretizzata con un progetto “home system, daily organized”, articolato in quattro tappe che, nel mese di giugno, porteranno numerosi ospiti a prendere parte ad un vero e proprio roadshow. Focale il tema dell’organizzazione degli spazi per il quale è stata coinvolta la conduttrice Benedetta Parodi, in dialogo con l’influencer e “closet organizer” Giulia Torelli, fondatrice di Rockandfiocc, seguitissimo blog dai toni glamour. Design, gusti e abitudini personali, arredi funzionali, home decluttering gli argomenti intorno ai quali si è dibattuto la sera del 23 maggio, primo degli appuntamenti in calendario, nel minimale flagshipstore di Via Melchiorre Gioia a Milano, prendendo come spunto di discussione i prodotti Novamobili e le loro funzionalità. Ogni complemento proposto, infatti, si basa su un concetto cardine di modularità, utile per consentire la massima libertà nell’organizzazione delle differenti strutture per librerie, armadi, pensili e divani. Una base dalla quale partire per strutturare la propria abitazione in modo semplice, funzionale e moderno che non dimentica certo l’importanza di eleganza e ricercatezza degli arredi. In tutto questo si sono evidenziati i vantaggi dei pannelli a muro porta TV, abbinabili a pareti attrezzati con contenitori e porte scorrevoli e di altre novità che nei prossimi anni porteranno le nostre abitazione ad allinearsi sempre più a queste nuove dimensioni di live-style. E in tutto questo Novamobili si è fatta anticipatrice dell’innovazione, aggiudicandosi due certificazioni internazionali che rappresentano il passaporto dell’eccellenza aziendale nel mondo: FSC (Forest Stewardship Council) e Pannello Ecologico. La conferma assoluta di un’attenzione per il nostro ambiente e per un futuro… da scrivere oggi.
Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
Intervista di Manuel Bonfanti - Fotografie Paolo Biava
UN’ARTE DA “SENTIRE”
Viveka Assembergs
Viveka Assembergs nasce a Stoccolma nel 1959, vive e lavora a Torre Boldone. Di padre olandese e madre svedese, si trasferisce in Italia alla fine degli anni ’60. Entrando nel suo studio immerso nel verde, vivo le stesse atmosfere dei musei nordici, dove all’aperto si cammina e si osservano le sculture dando vita a riflessioni di carattere umanistico. Cosa l’ha spinta a vivere in Italia e come è stata accolta dalla città? “Sono arrivata in Italia con la mia famiglia, in seguito ad una richiesta di collaborazione ricevuta da mio padre ingegnere, di una azienda bergamasca. Qui era tutto diverso. Soprattutto la gente. Parlavano con tono alto e allegro, mi guardavano con i loro occhi scuri. Le mie coetanee portavano abitini, gonne e calze bianche lunghe. Solo mia sorella maggiore indossava i jeans. L’approccio con la lingua non è stato agevole, molti compagni di scuola parlavano in dialetto. Ma tutti erano molto curiosi, io ero diversa da loro, venivo dal paese di Pippi Calzelunghe. Ci volle comunque poco perché mi integrassi e dopo qualche mese anche in casa si parlava in italiano.
Una mostra, nella sede del Parco dei Colli di Bergamo, in Valmarina, un paio di anni fa, ho portato un’opera che esprime il mio pensiero su questa meravigliosa città. “Trappola per anime”. Un cerchio di rami di spirea, un roccolo, a rappresentare le mura della città vecchia. Un luogo che ti attrae a sé e dal quale è difficile allontanarsi. È un po’ così, pensavamo di essere di passaggio su questo suolo ed invece non è stato. Ho la fortuna di “abitare” due posti diversi nello stesso tempo. I luoghi dell’infanzia, che non si sono mai allontanati da me e, fisicamente, questo paese meraviglioso, dove parole cortesi ed insulti si incrociano, dove arte e bellezza sono ovunque tu rivolga lo sguardo e dove tutto si muove veloce ed è un abbraccio svegliarsi”. La sua ricerca spesso risente della narrativa, specialmente nei titoli, aggiungerei di richiamo intimista o mistico e spesso mi sono chiesto quale è stata la figura più influente per Lei nella letteratura oppure se sono racconti popolari tramandati. Si sente legata in qualche modo all’arte scandinava che è ricca di miti, simboli e racconti? “Mi capita di dare titoli inusitatamente lunghi, ma il contenuto e l’indirizzo non sempre portano alla lettura dell’opera. L’espressione vera della mia arte è solo in quest’ultima. Un’arte da “sentire” più che da guardare e toccare. Nessun letterato o testo in particolare ha avuto influenza sul mio lavoro, che considero spontaneo e libero. Indubbiamente alcune scritture mi hanno aiutata a chiarire il mio linguaggio. Piuttosto una filmografia. Penso ad Ingmar Bergman, che nelle sue riprese descrive in modo preciso i ritmi e le atmosfere nordiche, così presenti e fissate nei miei ricordi d’infanzia. Quelle pause, i silenzi, quella luce così particolare.
Il ricordo del territorio, il profumo di quei boschi così diverso da quello del bosco al limite del quale io vivo. Il suono della lingua, il tempo in cui uno sguardo non era solo un pensiero ma dialogo. Da una lirica di Brecht: “Io, Bertolt Brecht, vengo da boschi neri. Mia madre dentro le città mi portò quand’ero ancora nel suo ventre. E il freddo dei boschi fino a che morirò sarà dentro di me.” Il mio legame con l’arte scandinava è naturale, è parte di me e del mio spirito. Gli gnomi, gli elfi, gli Dei, i guerrieri, gli abitanti dei boschi, sono impressi nella mia memoria in modo indelebile”. Cosa differenzia una forma artigiana da un’opera d’arte ? Lo scultore, possiede il sapere del costruire che è anche dell’artigiano, ma utilizza ciò per dare forma e concretezza ad una ispirazione, ad un pensiero”.
Ritiene che la figura dell’interior designer aiuti il collezionismo? “È un tema molto ampio che ci porta anche ad una riflessione sulla evidente e profonda trasformazione del mercato dell’arte. Con i nuovi metodi di comunicazione, le immagini delle opere artistiche raggiungono un pubblico infinitamente più vasto, tutto avviene velocemente. Figlie dell’epoca della riproducibilità, le opere, da un lato si privano dell’aura che accompagna la loro creazione, dall’altra possono essere in qualche modo più fruibili. Le gallerie, già da tempo, sono luoghi percepiti dal profano quali inavvicinabili ed ecco che le porte di spazi espositivi, eventi quali il Fuori Salone di Milano, sembrano avvicinare con più disinvoltura l’appassionato. Anche l’interior designer rientra nei nuovi canali dell’arte. L’opera, ma in particolare la scultura, agisce nello spazio. Questa figura, viene in soccorso dell’individuo meno preparato, lo affianca nelle scelte proponendo e indirizzandolo. Possiede gli elementi per valutare e predisporre un equilibrio tra ambiente e opera, determinata anche dalle emozioni che questa suscita, unita solitamente anche ad una conoscenza del mercato dell’arte”.
Nel dicembre 2017 per la mostra al Credito Bergamasco lei ha trasformato una scultura in una performance musicale; in Instagram, posta rimandi e screen shoot di gruppi musicali. Nel 2018 per la mostra di Trescore Balneario, ha giocato tra ombre e luci… Cosa possiamo aspettarci da lei nel futuro? “Due mostre molto diverse tra di loro. Il suono ed il silenzio. Al Credito Bergamasco, l’opera principale e centrale era costituita da un grande cerchio attraversato da una figura. Durante la lavorazione, non considerando questi elementi sufficienti a trasferire il mio sentimento, ho apportato alcune modifiche affinchè potesse emettere un suono. Le ho dato voce. Ho utilizzato delle corde armoniche per sospendere l’elemento e, attraverso un archetto da violino, ho ottenuto una vibrazione paragonabile al tono di una campana tibetana. Ho quindi fissato con questo lavoro la partenza per una ricerca nuova. Nelle “Stanze” di Trescore Balneario, il silenzio, l’ombra e la luce.
Questa mostra ha confermato la mia esigenza di esprimermi liberamente, senza vincoli di stile, di linguaggio. Ho chiesto a chi mi segue di rispettare la mia nudità, la mia intimità e di leggere un umore, un sentimento, un ricordo. Percepire ciò che era nella stanza e non più nelle forme. In silenzio, perché il suono intorno a me fosse respiro, fruscio, suono di passi. Per il futuro proseguirò nella ricerca in tutte le sue direzioni. Nel prossimo futuro, avrò l’opportunità di dimorare molti dei miei lavori in un Hotel, a Comenduno di Albino, sito in un’ala di un convento dei Carmelitani del quattrocento. Inoltre avrò l’opportunità di esporre in Svizzera. Ma il presente ed i prossimi mesi, il mio impegno è dedicato al tema spirituale. La realizzazione della Via Crucis, sul sentiero che porta verso colle S. Giovanni a Sotto il Monte. È, in questa fase della mia vita personale ed artistica, un grande dono che cercherò di vivere pienamente”.
CHI C’ERA
LA PRIMAVERA IN FIORE FIRMATA CORNARO GIOIELLI La primavera ha fatto capolino il 17 e 18 maggio scorsi in occasione del tradizionale evento firmato Cornaro Gioielli svoltosi presso la storica gioielleria di via Camozzi al civico 44. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amici e clienti della storica gioielleria bergamasca, per questa edizione ancora più uniti intorno alla famiglia Cornaro, in festa per la celebrazione di un anniversario importantissimo: i 50 anni di matrimonio di Renzo e Sandra Cornaro. Un’unione speciale nel segno dell’amore e della passione per il lavoro, un sodalizio perfetto che ha portato alla creazione di una stupenda famiglia e ad importanti traguardi professionali raggiunti con Cornaro Gioielli. In tutto questo viva più che mai la collaborazione con il brand Chantecler, protagonista di questo evento di primavera che, con la sua nuova collezione “Paillettes” ispirata all’azzurro Capri, ha illuminato di luce propria la boutique. Uno spazio raffinato, ravvivato da una moltitudine di fiori e da pezzi unici della ricercata collezione Chantecler, fatta di meravigliosi petali che nel loro insieme compongono parure di gioielli assolutamente uniche e chic, dando vita a splendidi fiori. Eleganza, stile ed eccentricità le tre parole cardine di queste novità gioiello che non hanno certo lasciato indifferenti i tanti ospiti, incantati fin dall’ingresso nel negozio, allestito in perfetto spirito caprese grazie ad una combinazione tra misteriosa alchimia accanto ad una vena eccentrica ed una sobria eleganza. Un’atmosfera di gioia, un vero omaggio alla bellezza femminile. All’emisfero maschile si è rivolta, invece, la nuova collezione dal carattere deciso firmata Chopard, ispirata alla 1000 Miglia, la storica gara di auto più famosa al mondo. Non meno importanti le creazioni Crivelli con linee in oro rosè e diamanti, must have dell’estate. Un tripudio di preziosità, allegria ed emozioni, per un evento che, come di consuetudine, ha incantato i tanti ospiti.
Ph. Sergio Nessi - Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
Ponte della Cittadella, Alessandria – arch. Richard Meier
BERGAMO CERAMICHE
& Bergamo Ceramiche si occupa della fornitura e dell’installazione di Ravaioli Legnami, azienda emiliana specializzata nella produzione di pavimenti e rivestimenti per esterni in legno massello e in materiali compositi alternativi. Da oltre trent’anni, Ravaioli Legnami è sinonimo di eleganza e di alta qualità, offrendo prodotti con un’incredibile durabilità nel tempo e certificati FSC, il che ne accerta anche i rigorosi standard in termini di etica e sostenibilità ambientale. Novità indiscussa del 2019 è certamente l’introduzione di Rhinowood™: grazie ad un processo atossico brevettato, il pino viene impregnato di paraffina, diviene di facile pulizia e acquisisce le caratteristiche di resistenza e stabilità tipiche dei legni esotici.
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DA UN’IDEA DI GIANCARLO TERZI, PROSSIMO ALL’APERTURA IL NUOVO CENTRO LAVORAZIONI DI LORETO CARNI CHE, ALLO STORICO PUNTO VENDITA DI VIA BROSETA 115, HA DECISO DI AFFIANCARE UN CENTRO LOGISTICO CON SEDE A TREVIOLO ESTREMAMENTE HI TECH, PIÙ AMPIO E FUNZIONALE
Quando hi-tech e tradizione vanno a braccetto Testo Tommaso Revera Fotografie Federico Buscarino
Trentasette anni di esperienza nel campo dei prodotti alimentari e delle carni fresche sono valsi a Loreto Carni - dal 1972 punto di riferimento in ambito di macelleria (e, in seguito, anche di salumi, formaggi e gastronomia) - una fama davvero invidiabile in città e provincia. Anni di esperienza spesi con dedizione e sacrificio nel servizio della lavorazione e vendita della carne al dettaglio che hanno portato ad un nuovo ed importante step ormai prossimo alla sua realizzazione: un nuovo sito produttivo, in posizione strategica con parcheggio privato, grazie al quale razionalizzare l’intero ciclo di lavorazione delle carni fresche non solo per il punto vendita di via Broseta, ma anche per tutti i negozi al dettaglio ed i ristoranti che da anni scelgono la genuinità e la qualità dei prodotti firmati Loreto Carni. Concentrando tutto in un solo sito di trasformazione e confezionamento, infatti, la famiglia composta da Giovanni Terzi, la moglie Giulia e dai figli Giancarlo, Silvia e Anna ha scelto di razionalizzare ed efficientare il servizio scegliendo di avvalersi delle più avanzate tecnologie.
“Non è stato facile portare a termine ciò che immaginavo per questo nuovo centro di lavorazione carni - ci ha raccontato Giancarlo. Abbiamo fatto delle scelte ponderate investendo solo dopo un’attenta ricerca: mi sono recato personalmente in alcuni dei più apprezzati siti produttivi italiani ma, presto, ho capito che era meglio proporre qualcosa di più funzionale e all’avanguardia”. A livello di immaginazione Giancarlo aveva già le idee molto chiare: i tanti anni vissuti tra le linee di lavorazione di carni, macellazione e le celle frigo gli sono serviti non solo per acquisire la competenza e la credibilità di cui gode oggi ma, soprattutto, per sapere come migliorare la vivibilità all’interno del suo ambiente di lavoro e come ottimizzare alcuni processi produttivi. L’aspetto più difficile, magari, è stato concretizzare quanto di buono ipotizzato a livello teorico di fronte alla stesura di un progetto, redatto grazie alla collaborazione del Geometra Gabriele Berlendis e del Progettista Bruno Tonon della Tonon Srl, alla scelta dei fornitori a cui affidarsi per la costruzione della nuova sede di Treviolo e alle strumentazioni tecnologiche di cui dotarsi. “Da due anni ero alla ricerca di fornitori qualificati ed affidabili - ci ha confidato Giancarlo: non è stato semplice ma ho trovato i partner su cui puntare. Ho pensato fosse utile proporre un qualcosa di diverso rispetto alla proposta attuale offerta dal mercato e, dopo aver visitato alcune tra le più accreditate aziende italiane (spaziando dal Piemonte, dove selezioniamo i nostri bovini, all’Emilia Romangna) ho capito che stavo percorrendo la strada giusta”. Da bravo operatore con alle spalle anni di esperienza in questo settore, Giancarlo ha individuato anche i migliori interlocutori afferenti a molteplici campi: dagli impianti elettrici a quelli idraulici, dai sistemi di trattamento dell’aria alla termoregolazione”.
La nuova sede di Treviolo, i cui lavori sono stati realizzati e coordinati dall’impresa edile F.lli Carminati Emilio e Michele Snc di Zogno, entrerà in funzione presto ma le premesse sono ottime. “Il nostro è, per mia personale conoscenza, uno dei pochi laboratori italiani certificati con tre bolli CE. Ne esiste, infatti, uno per il trattamento delle carni rosse, uno per le carni bianche ed uno per le carni preparate e già aromatizzate sia cotte che crude”. La vera intuizione, però, è rappresentata dalle scelte innovative che connotano questa nuova struttura. “Grazie a questa nuova sede - ha proseguito Giancarlo - miglioreremo non solo la qualità dei nostri prodotti, ma anche il benessere e la sicurezza dei nostri dipendenti, rendendo più fluida ed efficiente l’organizzazione del lavoro. Questo soprattutto grazie ad alcuni accorgimenti progettuali tra cui un sofisticato trattamento e ricircolo dell’aria pensato dalla Tris di Baroni Srl., un evoluto impianto per il mantenimento costante della temperatura e della deumidificazione ed un tecnologico sistema di refrigerazione delle celle, ideati e predisposti dalla Rotafrigor Srl, oltre ad un avanzato sistema di impianti elevatori (ascensori e montacarichi) predisposto dalla Verzeri Renato Snc e a moderni sistemi di igienizzazione per il personale”. Tutti i locali, infatti, sono stati concepiti per mantenere temperature differenti perché ad ogni alimento corrisponde una specifica temperatura di conservazione. L’avanguardistica unità di trattamento e purificazione d’aria, per esempio, funziona con immissione ed emissione d’aria dai venti ai sessanta cicli all’ora: una cosa più unica che rara. Ogni zona di lavoro, dunque, funziona in maniera a sé stante con la propria aria e la propria temperatura. Gli impianti sono collegati ad una centrale a satellite: quelli elettrici sono stati predisposti dall’azienda C.D.R. Elettrica di Milano, mentre quelli idraulici dalla Tris di Baroni Srl di Villa d’Alme.
“Un centro lavorazione di questo tipo non esiste a Bergamo e provincia. Qui entrerà la mezzena ed uscirà l’arrosto cotto e confezionato”. Ma non è tutto. La strumentazione tecnologica predisposta contemplerà anche l’utilizzo di un software grazie al quale qualunque attività verrà gestita in digitale: un programma touch consentirà l’archiviazione telematica dei prodotti con un elenco interno dei lotti sempre disponibile per disporre di informazioni chiave come tracciabilità e certificazione. Tecnologia amica anche per le operazioni più manuali di quest’attività , come l’aggancio della mezzena in guidovia dal ricevimento merci su autocarro mediante l’ausilio di un braccio snodato di sollevamento progettato dall’azienda Berera Srl , poi l’impianto di guidovia aerea birotaia in alluminio necessario per la traslazione della mezzena nei reparti appesa su carrucola , dotato di apparecchiature specifiche per la lavorazione delle carni progettato e realizzato dall’azienda Tonon Srl, due garanzie in ambito di costruzioni attrezzature per la movimentazione delle carni. Una scelta determinata non solo per ridurre al minimo il contatto con la merce per questioni igieniche ma anche per azzerare gli sforzi fisici dei dipendenti dovuti allo spostamento dei capi d’allevamento più pesanti da trattare. Guidovie aeree per traslare carni bovine appese, scaffali per celle frigorifere (certificati per contatto con alimenti), gancere e carrelli portavassoi - proposti dalla Tonon Srl, azienda leader nella progettazione e realizzazione di impianti alimentari CE, consentiranno di sfruttare al massimo lo
spazio di stoccaggio. Tritacarne refrigerati, abbattitori con funzioni di abbattimento, surgelazione, scongelamento, lievitazione, cottura lento combinato, bracieri a camera chiusa, un forno americano e due forni touch elettrici con programmi in rete forniti dall’azienda di Giovanni Colpani - impresa molto apprezzata nella progettazione, vendita e assistenza di attrezzature per la ristorazione - unitamente alla dotazione sia di utensili professionali, ceppi e taglieri selezionati da Euroceppi che da 93 anni propone sul mercato prodotti di qualità, sia di bilance, registratori di cassa, affettatrici e tritacarne refrigerati acquistati presso la Donadoni Bilance, azienda familiare che dal 1964 si occupa delle vendita e dell’assistenza di questi prodotti, completano infine la dotazione tecnologica di una struttura incredibilmente hi tech”. Ma non è tutto: la pannellatura delle celle frigorifere fornita dalla Brembana Frigor Srl fanno del nuovo centro di lavorazione firmato Loreto Carni uno scrigno di tecnologia che strizza l’occhio all’automazione (sia pur con un sistema sempre artigianale), al design moderno e alle esigenze del vivere contemporaneo. Un altro aspetto che distingue la nuova sede di Treviolo dagli abituali centri di lavorazione di questo genere sono gli spazi, tutti a vista ed estremamente luminosi. Una scelta stilistica voluta da Giancarlo per migliorare la dimensione del lavoro quotidiano e dall’altro, perché no, per appagare il gusto estetico in virtù anche di un piccolo spaccio presente in struttura che sarà aperto al pubblico.
Quando hi-tech e tradizione vanno a braccetto Dal 1972 tradizione e professionalità al servizio del cliente. Loreto Carni vanta una fama consolidata nel servizio di lavorazione e vendita della carne al dettaglio. Da piccola macelleria, in poco tempo, è cresciuta conquistando la fedeltà dei bergamaschi e diventando di riferimento anche per la fornitura di salumi, formaggi e preparati di ottima qualità. NUOVA APERTURA LABORATORIO E SPACCIO IN VIA FALCONE 2 A TREVIOLO (BG) LORETO CARNI 35 anni di esperienza nel campo di prodotti alimentari e delle carni fresche Via Broseta, 115 - Bergamo - Tel. 035 252441 www.loretocarni.it - info@loretocarni.it L’azienda Berera Srl commercializza attrezzature e materiali di consumo per macelli e salumifici. Da più di 150 anni quattro generazioni si tramandano la passione per gli articoli da taglio. Nata come bottega di coltelleria a Premana in alta Valsassina, si sviluppa negli anni fino a diventare un’azienda commerciale con connotati internazionali. I marchi distribuiti sono infatti molto conosciuti sul mercato industriale delle carni. BERERA Azienda specializzata nel commercio all’ingrosso delle attrezzature per macelli, salumifici, caseifici e latterie Via Monti, 39 - Reggio Emilia (RE) - Tel. 0522 337212 - Fax 0522 393278 - www.berera.com - simone.berera@berera.com Dai supermercati ai ristoranti, dai bar/pasticceria alle gelaterie, dai laboratori farmaceutici ai fioristi: Brembana Frigor è un punto di riferimento per tutte le attività per cui è necessario disporre d’impianti logistici refrigerati per la conservazione del prodotto fresco e congelato. Da 25 anni fornisce e installa celle frigorifere, tavoli e armadi refrigerati, abbattitori, espositori refrigerati e banchi per il libero servizio, oltre a realizzare e garantire assistenza ad impianti frigoriferi industriali. BREMBANA FRIGOR SRL Fornitura e assistenza di prodotti per la refrigerazione industriale Via San Giovanni Bosco, 6 - Almè (BG) Tel. 347 0455799 - 333 5482402 - Fax 035 6322407 www.brembanafrigor.it - brembanafrigor@virgilio.it C.D.R. Elettrica opera dal 1989 nel settore elettrico. Grazie alle molteplici esperienze maturate sino ad oggi, l’azienda milanese è in grado di soddisfare tutte le varie esigenze della propria clientela relativamente alla progettazione ed esecuzione di opere impiantistiche civili ed industriali, alla manutenzione ed al pronto intervento degli impianti elettrici. C.D.R. ELETTRICA SRL Progettazione ed esecuzione di opere impiantistiche civili ed industriali, manutenzione e pronto intervento degli impianti elettrici Via G. Bruzzesi, 25 - Milano - Tel. 02 4239540 - Fax 02 4239709 www.cdrelettrica.it - info@cdrelettrica.it Colpani Giovanni progetta da 26 anni ascoltando le esigenze del cliente proponendo le migliori soluzioni, assistendolo nella direzione lavori e relazionando con tutti gli interlocutori per la realizzazione di Centri di cottura, Laboratori di cucina, Mense ospedaliere, Case di riposo, Ristoranti, Agriturismi, Gastronomie. Vende una vasta gamma di prodotti ad elevato standard qualitativo con Aziende leader nel settore. Assiste i propri clienti con un team di tecnici qualificati risolvendo problematiche su qualsiasi tipo di impianto. COLPANI GIOVANNI Progettazione, vendita e assistenza attrezzature per la ristorazione Via G. Falcone, 7/9 - Treviolo (BG) - Tel. 035 6221298 Fax 035 4372871 - www.colpanigiovanni.it - info@colpanigiovanni.it Azienda a conduzione familiare, composta da una nove persone, che si occupa dal 1964 della vendita e dell’assistenza di bilance, registratori di cassa, affettatrici e attrezzature per negozi alimentari. Certificata ISO 9001, esegue anche la sistemazione e il restauro di affettatrici, bilance e strumenti d’epoca. DONADONI BILANCE SRL Dal 1964 vendita e assistenza di bilance, registratori di cassa, affettatrici e attrezzature per negozi Via Spino, 55 - Bergamo - Tel. 035 310022 - Fax 035 310022 www.donadonibilance.it - info@donadonibilance.it Da oltre 70 anni Euroceppi è un punto di riferimento per la fornitura di attrezzature di qualità per il settore alberghiero e la distribuzione alimentare. La gamma e la qualità dei prodotti, nonché la cultura del servizio al cliente, hanno consentito a questa azienda di sviluppare la propria attività anche sui mercati esteri: iniziata nel 1975, oggi assorbe circa il 30% della produzione aziendale. EUROCEPPI SRL Attrezzature di qualità per il settore alberghiero e la distribuzione alimentare Via Serio, 34/A - Comenduno di Albino (BG) Tel. 035 751426 - Fax 035 754458 www.euroceppi.com - export@euroceppi.com
HANNO COLLABORATO pER QUESTA REALIZZAZIONE: La F.lli Carminati Emilio e Michele Snc opera nel settore edile da oltre vent’anni con professionalità e serietà. Attenta al rapporto con i clienti, l’impresa si mette a loro completa disposizione per realizzare qualsiasi genere di lavori (ristrutturazioni, nuove costruzioni residenziali, risanamenti conservativi, nuovi capannoni industriali e commerciali ecc.). Grazie alla forte esperienza acquisita, inoltre, è in grado di risolvere qualsiasi tipo di problema: dalle infiltrazioni alle risalite di umidità sino ai consolidamenti strutturali, consigliando i materiali più efficienti per soddisfare qualunque esigenza e garantendo opere che durano nel tempo. FRATELLI CARMINATI EMILIO E MICHELE SNC Ristrutturazioni e costruzioni nel rispetto di passato e futuro Via Campelmè, 3 - Zogno (BG) Tel. /Fax 0345 91869 - fratellicarminati@alice.it Lo studio si occupa di servizi tecnici da circa vent’ anni nell’ ambito residenziale, commerciale e produttivo ponendo al centro le esigenze del cliente pronendosi con la massima diponiblità e professionalità. Le attività in grado di svolgere con esperienza sono tra le altre la progettazione di opere di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione, con l’ elaborazione grafica tridimensionale. GEOMETRA GABRIELE BERLENDIS Studio tecnico di progettazione e servizi tecnici Via P. Ruggeri, 41 - Zogno (BG) - Via A. Einstein, 35 - 24030 Paladina (BG) Cell. 345 7992572 - geometra.berlendis@gmail.com Azienda italiana con sede a Bergamo attiva nel settore degli impianti tecnologici meccanici per il settore industriale, terziario e civile. Le soluzioni che propone alla clientela spaziano dagli impianti frigoriferi a quelli di refrigerazione, dagli impianti di climatizzazione a quelli di condizionamento sino agli impianti di trattamento dell’aria. Ovunque esista un’esigenza impiantistica relativa al controllo delle temperature e dei parametri termoigrometrici, Rotafrigor risponde con soluzioni innovative, tecnologicamente avanzate nella logica del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente. ROTAFRIGOR SRL Impianti di climatizzazione e refrigerazione Via F.lli Rota, 10 - Bergamo - Tel. 035 251169 - Fax 035 260520 www.rotafrigor.it - info@rotafrigor.it Da sempre a disposizione della clientela, l’azienda Tonon Srl vanta un’esperienza dal 1946 nell’ambito del settore delle carni. Dagli impianti industriali alle piccole celle frigorifere, questa intraprendente realtà torinese si impegna al massimo per fornire le soluzioni idonee e per massimizzare il proprio lavoro progettando stabilimenti alimentari a norme CE. Scegliere Tonon significa ottenere un progetto ottimizzato per dire addio alle aree improduttive e ottimizzare lo spazio di stoccaggio e i flussi di lavoro secondo le più recenti norme igienico-sanitarie contenute all’interno del protocollo veterinario. Guidovie aeree per traslare carni bovine appese, scaffali per celle frigorifere (certificati per contatto con alimenti), gancere e carrelli portavassoi sono solo alcuni dei prodotti proposti, ideali per sfruttare al massimo lo spazio di stoccaggio. R
Progettazione e Realizzazione Impianti Alimentari CE
TONON SRL Progettazione, realizzazione e fornitura di attrezzature per movimentazione e stoccaggio derrate alimentari Via Liguria, 33 – 10071 Borgaro Torinese (TO) Tel. 011 4701173 - Fax 011 4703107 - www.tonon.com www.tononimpianti.com - vendite@tonon.com
Tris di Baroni vanta un’esperienza nel settore degli impianti idraulici dal 1975. Garantisce l’esecuzione degli impianti a regola d’arte anche grazie a continui corsi di aggiornamento. La ditta è specializzata nell’esecuzione di impianti del settore idraulico, da impianti di riscaldamento a idricosanitario, gas, climatizzazione, ventilazione meccanica controllata, contabilizzazione di calore, operando con professionalità e competenza.
TRIS DI BARONI SRL Impianti idraulici e di riscaldamento Via Aldo Moro, 53 - Villa d’Alme (BG) - Tel. 035 542043 trisbaroni@gmail.com - www.impiantiidraulicibaroni.com
Azienda artigiana fondata nel 1974, l’azienda Verzeri è nata come ditta individuale. Hanno poi intrapreso l’attività i figli costituendo nel 1998 l’attuale Verzeri Renato S.n.c. Core business di quest’attività l’installazione e il servizio di manutenzione di ascensori e montacarichi. Una politica di servizio e miglioramento delle proprie prestazioni, unita ad un sempre più intelligente utilizzo della tecnologia, ha permesso a questa realtà produttiva di acquisire un’ottima clientela in Bergamo e provincia. VERZERI RENATO S.N.C. DI VERZERI MICHELE, CRISTIANO E TOMASO Fornitura, installazione e manutenzione di ascensori, montacarichi e impianti di sollevamento per l’abbattimento delle barriere architettoniche Via Rigla, 54/C - Ponteranica (BG) - Tel. 035 572325 www.ascensoreverzeri.com - info@ascensoriverzeri.com
LORETO CARNI NASCE NEL 1972 COME MACELLERIA MA, NEGLI ANNI, È DIVENTATO UN PUNTO DI RIFERIMENTO ANCHE IN AMBITO DI SALUMERIA, FORMAGGI, GASTRONOMIA E PREPARATI ‘PRONTI DA CUOCERE’ PER PRIVATI ED ATTIVITÀ COMMERCIALI. GUIDATO DALLA SUA PASSIONE, GIOVANNI TERZI È RIUSCITO A COINVOLGERE NELL’ATTIVITÀ ANCHE LA MOGLIE GIULIA E I TRE FIGLI GIANCARLO, SILVIA E ANNA. LORETO CARNI CENTRO FRESCHEZZA SI PRESENTA COME UN AMBIENTE EFFICIENTE E CURATO CHE CONCILIA MODERNITÀ E TRADIZIONE IN GRADO DI OFFRIRE UN SERVIZIO UNICO CHE VA BEN OLTRE LA SEMPLICE VENDITA. LA QUALITÀ DEL SERVIZIO E L’AMPIA GAMMA DI PRODOTTI SEMPRE FRESCHI, INFATTI, HANNO OCCUPATO UN RUOLO FONDAMENTALE PER IL SUCCESSO DELLA MACELLERIA DI BERGAMO LORETO CARNI. GRAZIE ALLA COMPETENTE PROFESSIONALITÀ DEI DIPENDENTI E AL SERVIZIO DI VENDITA PERSONALIZZATO, LA MACELLERIA BERGAMASCA HA DA SEMPRE SAPUTO SODDISFARE LE ESIGENZE, SEMPRE PIÙ SOFISTICATE, DELLA CLIENTELA. LA SUA OFFERTA CONTEMPLA PRODOTTI GENUINI, PRONTI DA MANGIARE, DA CUCINARE ‘PRONTI DA CUOCERE’ O GIÀ COTTI. LA QUALITÀ DI QUESTI PRODOTTI È GARANTITA DALLA FILIERA CORTA DI PRODUZIONE, CONTROLLATA E SUPERVISIONATA PERIODICAMENTE, E CERTIFICATA GRAZIE AL SISTEMA DI ETICHETTATURA CHE NE GARANTISCE LA PIENA TRACCIABILITÀ. LORETO CARNI SI RIVOLGE AD ALLEVAMENTI ESTENSIVI SELEZIONATI DOVE LA GESTIONE DEI CAPI RISPETTA LE CONDIZIONI DI VITA NATURALI DELL’ANIMALE, FACENDO USO DI TUTTI GLI SPAZI E DELLE RISORSE NATURALI DISPONIBILI. LA FASE DELLA MACELLAZIONE È IL PUNTO D’INCONTRO DI DUE IMPORTANTI PROCESSI PRODUTTIVI: L’ALLEVAMENTO E LA TRASFORMAZIONE DEL PRODOTTO. LA LAVORAZIONE E IL TAGLIO DI OGNI PRODOTTO VIENE EFFETTUATA DIRETTAMENTE DA PERSONALE COMPETENTE E ALTAMENTE QUALIFICATO DI LORETO CARNI. PRIMA DI ESSERE VENDUTA AL CLIENTE, LA CARNE ATTRAVERSA L’ULTIMA FASE DELLA FILIERA: LA FROLLATURA, UN PASSAGGIO CHE OGGIGIORNO È IN VIA DI SUPERAMENTO NEL SETTORE. IN REALTÀ SI TRATTA DELLA FASE DI LAVORAZIONE PIÙ IMPORTANTE PER INTENERIRE LA CARNE E RENDERLA IDEALE PER IL CONSUMATORE FINALE.
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A cura del Direttore Sanitario Doryan Medicina Estetica Dr. Gianluca Doria
RINGIOVANIMENTO FULL FACE CPA (CENTRIPETE PROGRESSIVE APPROACH) IL DOTT. GIANLUCA DORIA CI DESCRIVE UN NUOVO APPROCCIO MIRATO AD UN RINGIOVANIMENTO GRADUALE E ARMONICO DEL VISO
Il ringiovanimento full face CPA è un trattamento messo a punto dalla Dott.ssa Francesca De Angelis, un chirurgo plastico estetico ricostruttivo di Napoli, che il Dott. Gianluca Doria, Direttore sanitario di Doryan Medicina Estetica, ha avuto il piacere di conoscere e con la quale ha partecipato a due corsi di formazione che prevedevano training su cadaveri. Si tratta di un protocollo che sta funzionando molto bene, che è stato anche presentato in diversi congressi internazionali e che si sta espandendo molto velocemente. Di cosa si tratta? “Il ringiovanimento full face CPA - ci ha spiegato il Dott. Doria - è un trattamento non aggressivo e globale che mira ad un ringiovanimento graduale step by step del volto. Un ringiovanimento armonico che non modifica i volumi del viso e non ne stravolge l’armonia. Per intenderci non si tratta di un approccio che si limita a risolvere la piega naso geniena: questo è fondamentale che i pazienti lo capiscano. Non si va più, infatti, a riempire la singola ruga con il filler ma, al contrario, si cerca di capire perché si è formata cercando di andare a monte per iniettare il filler dove realmente serve sollevare il tessuto: ciò consente di stirare quella ruga pur senza agirci in maniera diretta”. Quali sono gli altri tratti distintivi di questo nuovo protocollo terapeutico? “È un approccio estremamente mininvasivo e molto sicuro: prevede, infatti, un unico punto d’accesso per emivolto, un punto di accesso sullo zigomo tramite anestesia locale e l’utilizzo di una cannula smussa senza ago. I rischi di eventuali controindicazioni, dunque, sono bassissimi sia dal punto di vista vascolare, sia nervoso, e il post trattamento comporta solo possibili piccoli ematomi all’altezza degli zigomi”. Come si articola questo protocollo? “Gli step sono fondamentalmente tre: il primo si avvale dell’utilizzo di filler leggeri per andare a ripristinare i compartimenti del tessuto adiposo superficiale poiché - durante il processo di invec-
chiamento (che è diverso tra uomo e donna) - se ne svuotano fisiologicamente alcuni determinando conseguentemente un cedimento delle strutture adipose del volto con uno scivolamento verso il basso dei tessuti, oltre ad un significativo riassorbimento osseo (mandibolare, mascellare o zigomatico). Questo porta inevitabilmente ad un volto non più di forma triangolare con la base in alto ma ad un triangolo con la base in basso ed il vertice in alto quindi un triangolo rovesciato. Il secondo step prevede, invece, una neuromodulazione ovvero l’utilizzo della tossina botulinica in maniera estremamente naturale, quindi mai usata all’estremo e mai paralizzando completamente l’attività muscolare ma andando a regolare e modulare sia il terzo superiore che il terzo inferiore del viso in particolare per coloro che presentano un muscolo depressore dell’angolo della bocca importante o per chi ha un muscolo mentale pronunciato e aggrotta molto la pelle durante la sua espressività. Il terzo e ultimo step, infine, contempla il ripristino dei compartimenti adiposi più profondi con l’impiego di filler direttamente sull’osso allo scopo di ripristinare il volume che viene a mancare. Queste tre fasi, eseguite generalmente nell’arco di sei mesi, permettono un ringiovanimento assolutamente naturale e molto conservativo dal momento che, tramite questo approccio, si massimizza il risultato con il minor impiego di fiale di prodotto”. Il ringiovanimento full face CPA è adatto a tutti? “Assolutamente sì: è consigliato a uomini e donne sia in giovane età, con l’impiego di prodotti ovviamente più leggeri che mirano ad un refresh e ad una reidratazione della cute, sia a foto e crono aging più avanzati per coloro che presentano, invece, un processo d’invecchiamento più marcato”. I risultati sono duraturi? “I risultati estetici ottenibili da questa metodica perdurano per circa otto/dodici mesi”.
In collaborazione con Doryan Medicina Estetica - Dott. Gianluca Doria Via Mazzini, 4 - Bergamo - Tel. 035 0039228 - www.doryanclinic.com - info@doryanclinic.com
CHI C’ERA
Nuova Porsche Cayenne Coupé Centro Porsche Bergamo ha presentato la nuova Porsche Cayenne Coupé, la terza generazione di SUV Cayenne, il modello più sportivo della gamma, con una linea ancora più dinamica e una serie di nuove caratteristiche tecniche che la rendono più innovativa, atletica ed emozionale. Forma inconfondibile che pur mutando rimane sempre riconoscibile e fedele all’intramontabile stile Porsche. La nuova Porsche Cayenne Coupé unisce un design accattivante – con la tipica flyline Porsche, il tetto panoramico e un posteriore completamente ridisegnato – a prestazioni elevate: nuovo cambio Tiptronic S a 8 rapporti, consumi ridotti e maggiore comfort di guida. Ogni dettaglio è stato reinterpretato con l’obiettivo di “plasmare la forma con le prestazioni”, citando il motivo scelto della Casa di Stoccarda per il lancio della Nuova Cayenne Coupé. Da qui, la definizione di “atleta tra i SUV”. Il Centro Porsche Bergamo ha interpretato questo spirito e ha offerto agli oltre quattrocento ospiti della serata organizzata lo scorso 29 maggio, un evento speciale in un contesto altrettanto speciale: il moderno Spazio FASE, ex cartiera degli anni ’30, che con la collaborazione di San Marco Wellness I-Club – Bergamo è stato trasformato in una grande palestra metropolitana, con tanto di punching ball e ring al centro del carroponte. Uno spazio perfetto, dove l’atleta si allena e fatica per raggiungere la sua forma migliore: metafora per raccontare e scoprire la Nuova Cayenne Coupé, “Plasmata dalla performance”. Special guest della serata DJ Shorty di Radio Deejay & m2o. “Trovo davvero centrato lo slogan che definisce la Nuova Cayenne Coupé come “Plasmata dalla performance”, perché restituisce in pieno l’idea del lavoro preciso, paziente e appassionato che ha permesso a Porsche di raggiungere questo straordinario risultato - ha spiegato Gianmaria Berziga, Direttore Generale Gruppo Bonaldi. La Nuova Cayenne Coupé è totalmente definita dal suo profilo, puro DNA Porsche; è una vettura sportiva a cinque porte dal carattere e dall’identità unici, che soddisfa i più elevati standard in termini di design ed estetica. Una vettura davvero interessante che siamo orgogliosi di presentare ai nostri clienti”.
Ph.Federico Buscarino - puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
Tommaso Revera - Fotografie Sergio Nessi
Ricerca è vita
COME INCORAGGIARE IL RIENTRO DEI CERVELLI IN FUGA? INVESTENDO IN RICERCA E SVILUPPO. FA SCUOLA IN TAL SENSO L’ESPERIENZA DELL’ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE MARIO NEGRI, UN’ECCELLENZA A LIVELLO MONDIALE NEL CAMPO DELLA RICERCA BIOMEDICA, CHE ANCHE GRAZIE ALL’AIUTO DELLA FONDAZIONE A.R.M.R. ACCOGLIE GIOVANI RICERCATORI DANDO LORO L’OPPORTUNITÀ DI CRESCERE PROFESSIONALMENTE PER CONTRIBUIRE ALLA DIFESA DELLA SALUTE E DELLA VITA UMANA
La ricerca progetta il futuro, la conoscenza, l’aiuto e la speranza. Per questo motivo sviluppare attività culturali di formazione volte all’allestimento di tavole rotonde, convegni, workshop, congressi, dibattiti e raccogliere fondi per istituire borse di studio da destinare a giovani ricercatori rappresenta una vera priorità per promuovere la ricerca della cause delle malattie rare. Una priorità di cui si è fatta carico la Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare A.R.M.R., da 26 anni impegnata sul difficile terreno delle malattie rare, che ogni anno mette a disposizione numerose borse di studio grazie alle quali premiare i più meritevoli ricercatori italiani e stranieri offrendo loro l’opportunità di lavorare presso uno dei centri più importanti al mondo in ambito di ricerca biomedica, l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Ne abbiamo conosciuti alcuni…
PROMUOVERE LA RICERCA DELLE CAUSE DELLE MALATTIE RARE E DELLE RELATIVE TERAPIE È DA SEMPRE L’OBIETTIVO PRIMARIO DELLA FONDAZIONE AIUTI PER LA RICERCA SULLE MALATTIE RARE A.R.M.R. CHE, OGNI ANNO, CONFERISCE MOLTEPLICI BORSE DI STUDIO PER PROGETTI DI RICERCA CLINICA E SPERIMENTALE, GRANT DI RICERCA E WORKSHOP NAZIONALI E INTERNAZIONALI SULLO STUDIO DELLE MALATTIE RARE
Elisabetta Valoti Borsa di studio da Unicredit
“LA RICERCA È UN LAVORO AFFASCINANTE CHE CONTRIBUISCE ALLA SCOPERTA DI UN PEZZETTINO IN PIÙ DEL NOSTRO MONDO E DA’ UNA GRANDE SPERANZA AI MALATI” “Ho frequentato l’Università Bicocca di Milano laureandomi in Biologia. Nel 2010 ho iniziato a frequentare l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri presso il Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò di Ranica e in questi anni ho svolto il dottorato di ricerca internazionale in collaborazione con la Open University di Londra. Mi occupo di malattie rare e, nello specifico, della sindrome emolitico-uremica atipica (SEUa). È una patologia rara che colpisce i bambini, 1 su 100.000 per la precisione, di origine genetica, per cui una parte del sistema immunitario (il sistema del complemento) non è regolato come dovrebbe e così, invece di difendere dalle infezioni, va ad attaccare i vasi sanguigni soprattutto a livello del rene. È una malattia che porta ad insufficienza renale e per cui si ricorre alla dialisi e al trapianto. Presso il laboratorio di Genetica in cui lavoro abbiamo l’obiettivo di identificare le cause genetiche di questa malattia, in particolare rispetto a quei casi che non sono stati ancora spiegati. Scopo del mio lavoro è di studiare il DNA dei bambini malati per identificare nuove cause genetiche. Grazie al percorso di ricerca intrapreso in quest’ambito a livello internazionale (uno studio durato oltre 10 anni), è stata identificata una terapia che blocca il sistema del complemento e, soprattutto, salva i bambini da una morte prematura”.
Paola Cuccarolo
Borsa di studio dalla Banca d’Italia “PER ME RICERCA È IMPEGNO E SODDISFAZIONE, UN LAVORO CHE SI FA SOLO PER PASSIONE” “Sono biologa, laureata presso l’Università degli Studi di Genova nel 2004, città nella quale ho lavorato presso l’Ospedale Policlinico San Martino fino al 2015. In seguito, essendo terminata la mia esperienza, ho cercato online qualche possibilità alternativa trovando il bando per partecipare alla borsa di studio A.R.M.R. che ho vinto per la prima volta nel 2016. Mi sono trasferita a Bergamo e ho iniziato a lavorare all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e l’A.R.M.R., fin da subito, mi ha assistita offrendomi anche l’opportunità di alloggiare presso Casa Federico, una struttura che l’associazione mette a disposizione dei parenti dei pazienti malati e dei ricercatori. Lavoro presso il laboratorio di Immunologia e Genetica delle malattie rare presso il Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò di Ranica e, in particolare, mi occupo di un progetto denominato ‘penetranza incompleta nella SEU’, la sindrome emolitico-uremica che è una malattia genetica rara che colpisce anche i bambini. Quando si vanno ad indagare le forme familiari di questa patologia vengono trovate delle mutazioni in determinati geni, ormai noti, ma le stesse mutazioni vengono trovate anche nei parenti sani. Alcune forme, pertanto, non vengono spiegate con queste mutazioni che si è soliti cercare, ma con altre ancora ignote. Scopo della mia attività è dunque quello di andare a cercare nuove motivazioni, sia genetiche che biochimiche, che possano dare una spiegazione alla genesi di questa patologia e possano indirizzare verso una sua corretta terapia”.
Cinzia Rota
Career Development Program Contributo da ‘Un sorriso per la ricerca’ e dal ‘Circuito Golfistico A.R.M.R. Aldo Valtellina “LA RICERCA FA PARTE DI ME. NON SAPREI CHE LAVORO SVOLGERE SE NON QUESTO”
“Lavoro all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri da ormai 15 anni. Sono entrata facendo la tesi sperimentale quando ancora stavo completando il mio percorso di studi in Scienze Biologiche presso l’Università Bicocca di Milano. Nel 2006 mi sono laureata e da lì in poi, grazie alla Fondazione A.R.M.R., ho cominciato il mio percorso di formazione e professionale all’Istituto Mario Negri. Mi hanno sempre sostenuta e come ricercatrice sono cresciuta anche grazie a loro che hanno sempre creduto in me. Ho vinto alcune borse di studio e alcuni premi speciali ARMR che, ancora oggi, mi consentono di portare avanti la mia ricerca. Uno su tutti il Career Development Program ricevuto quest’anno, un programma che consente di supportare i ricercatori ‘senior’ dando così l’avvio alla loro carriera professionale. Lavoro nel laboratorio di Biologia Cellulare e Medicina Rigenerativa e studio le cellule staminali e il loro impiego in ambito terapeutico per la cura di molteplici patologie”.
Luca Perico
Borsa di studio dalle Delegazioni A.R.M.R. Noto e Orobie “LA RICERCA È IL FUTURO PERCHÈ NON C’È FUTURO SENZA RICERCA” “Mi sono laureato in Biologia nel 2007 presso l’Università degli Studi di Milano. Dopo la laurea ho iniziato i percorsi di formazione che offriva l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri ovvero la scuola di specializzazione in ricerca farmacologica e, successivamente, la scuola di dottorato italiano. Una volta completato il mio programma di formazione, ho incontrato per la prima volta la Fondazione A.R.M.R. che, tramite borse di studio e contributi speciali, mi ha permesso di continuare i miei studi e le mie ricerche. Inoltre, la Fondazione mi ha dato l’opportunità di partecipare ad alcuni dei più importanti congressi internazionali tramite dei Grant di Ricerca, finanziamenti che l’ARMR conferisce proprio per confrontarsi con i ricercatori di tutto il mondo. Lavoro presso il laboratorio di Biologia Cellulare e Medicina Rigenerativa e mi occupo di studiare i mitocondri, piccoli organelli situati all’interno della cellula che servono per produrre energia. Sono implicati in un elevato numero di malattie che vanno da quelle rare, come le malattie mitocondriali, a quelle croniche che possono affliggere diversi organi, tra cui il rene. Sto cercando di capire come, tramite specifici interventi terapeutici, si possa migliorare la funzione dei mitocondri, bloccando o rallentando la progressione di queste malattie. Ci tengo a ricordare, infine, che quest’anno A.R.M.R., riconoscendomi un contributo speciale, mi ha offerto l’opportunità di specializzarmi all’estero: a fine agosto, infatti, mi recherò per sei mesi a Houston in Texas dove avrò il privilegio di lavorare all’interno di un laboratorio che si occupa di tematiche affini alle mie per acquisire le loro competenze e portarle e condividerle qui in Istituto al mio rientro”.
Angelo Michele Lavecchia Borsa di studio da UBI Banca
“LA RICERCA È AGGIUNGERE OGNI GIORNO UN PICCOLO MATTONCINO AD UN PUZZLE GIGANTE” “Ho studiato a Roma e mi sono laureato in Biotecnologie Farmaceutiche nel 2012. Sempre a Roma ho conseguito, presso l’Università La Sapienza, il Dottorato in Farmacologia e due anni fa ho partecipato per la prima volta al bando dell’A.R.M.R. e mi sono trasferito qui a Bergamo a lavorare all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Ci tengo a ringraziare questa associazione non solo per l’attività condotta in questi 26 anni ma anche per lo straordinario supporto ricevuto sin dal primo giorno del mio trasferimento. L’aspetto che più mi ha colpito di questa realtà è la passione profusa in tutto ciò che fanno: la si percepisce a livello umano e questo non fa che accrescere la voglia di dare il mio contributo. Lavoro nel laboratorio di Organ Regeneration dove ci occupiamo di studiare la rigenerazione degli organi in vitro. Ci avvaliamo di approcci di bioingegneria (disegno computazionale mediante software al computer e successivo utilizzo di stampanti 3D) per costruire dispositivi tridimensionali, ovvero dei supporti definiti in gergo scaffold, in cui è possibile seminare delle cellule. Queste ultime possono appartenere a pazienti che hanno difetti genetici rari, come la malattia del rene policistico, una patologia per cui non c’è una cura definitiva e che nella sua forma recessiva è estremamente rara. Questi approcci di bioingegneria danno quindi l’opportunità di costruire dei tessuti in laboratorio che possono essere utilizzati sia per testare nuovi potenziali farmaci, sia per valutare i normali processi di sviluppo del rene”.
Giuseppe Mazzoleni VICEPRESIDENTE FONDAZIONE AIUTI PER LA RICERCA SULLE MALATTIE RARE A.R.M.R.
“Il bilancio di questi 26 anni di storia è assolutamente positivo per diverse ragioni. Il fatto di poter dare a dei giovani così preparati (perché partecipano ad un bando internazionale e, in seguito, vengono selezionati da una commissione giudicante) d’intraprendere un percorso di crescita professionale all’interno dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, un’eccellenza a livello mondiale, rappresenta certamente un grandissimo motivo d’orgoglio. Il fatto, poi, di riuscire a ‘connetterli’ con tutti gli altri ricercatori del mondo, vista la relazione internazionale che l’Istituto può vantare, è un altro aspetto molto significativo che facilita il confronto di idee ed esperienze per una finalità estremamente nobile: quella di porre rimedio ad alcune gravi patologie. In questi anni siamo cresciuti insieme a loro, grazie soprattutto alle loro attività, conseguendo risultati davvero importanti. Abbiamo trascorsi questi 26 anni con l’obiettivo di perseguire risorse da stanziare per progetti di grande rilevanza e ciò, oggi, ci rende ancor più felici e orgogliosi. Negli ultimi due anni siamo riusciti a donare ben 250.000 euro l’anno, un obiettivo ambizioso che siamo riusciti a conseguire con costanza, fatica e determinazione”.
L’ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE MARIO NEGRI (SEDI DI BERGAMO E RANICA) IN NUMERI:
1.997 PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SU RIVISTE INTERNAZIONALI PIÙ DI 300 PROGETTI DI RICERCA INTERNAZIONALI PIÙ DI 1.000 GIOVANI RICERCATORI FORMATI, DI CUI CIRCA 300 STRANIERI, PROVENIENTI DA OLTRE 60 NAZIONI DIFFERENTI I NUMERI DELL’ATTIVITÀ SULLE MALATTIE RARE AL CENTRO DACCÒ
27.321 - RICHIESTE DI INFORMAZIONI DA PARTE DI PAZIENTI, FAMILIARI E OPERATORI SANITARI
3.174 - PAZIENTI E LORO FAMILIARI DI CUI SI CONSERVANO CAMPIONI BIOLOGICI NELLA BIOBANCA MALATTIE RARE
2.500 - PAZIENTI INSERITI IN TRE REGISTRI DI MALATTIE RARE 994 - MALATTIE RARE SEGNALATE AL CENTRO 325 - ASSOCIAZIONI ITALIANE DI PAZIENTI E FAMILIARI IN CONTATTO CON IL CENTRO 776 - MUTAZIONI GENETICHE TROVATE 131 - GENI STUDIATI
Nelle pagine precedenti vi abbiamo fatto conoscere un po’ più da vicino 5 giovani che grazie alle borse di studio messe a disposizione dell’Associazione ARMR possono dar vita a percorsi di ricerca che contribuiscono a trovare il modo di curare malattie poco diffuse e per le quali non vi sono gli investimenti da parte delle case farmaceutiche. Tre di quei cinque giovani studiosi, Cinzia Rota, Luca Perico ed Anna Pezzotta erano anche presenti come testimonial alla serata che periodicamente ARMR organizza per raccogliere le risorse finalizzate alle borse di studio. Appuntamento nel pittoresco Convento dei Neveri di Bariano dove 200 ospiti si sono trovati per portare il loro contributo alla causa. La dr.ssa Ariela Benigni, segretario scientifico dell’Istituto Mario Negri, ha presentato il lavoro dei borsisti, i quali grazie al sostegno economico della Fondazione ARMR, hanno riportato importanti risultati. A dar man forte è arrivato anche Domenico Bosatelli che insieme ai suoi collaboratori ha lanciato una linea di abbigliamento e oggettistica ispirata a modelli di vita giovani e metropolitani quelli che troveranno i loro spazi nella grande rigenerazione dell’Area ex Ote.
La Presidente di ARMR, Daniela Guadalupi, ha introdotto la sfilata della collezione Chorustyle, ultima creazione del Cav Domenico Bosatelli. Molto ammirati i tessuti pregiati tecnicamente all’avanguardia per uomo e donna del prossimo autunno /inverno, con un presentatore d’eccezione: il Cav. Mario Boselli Presidente onorario della Camera della Moda di Milano. Il complesso de ‘ gli Imprevedibili’ ha allietato la serata. Grazie alla generosa sensibilità degli ospiti verso la Ricerca, si è raggiunto lo scopo di donare una borsa di studio che verrà assegnata col bando di concorso internazionale Armr, visibile sul sito www. ARMR.it
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TESTIMONIA! ON LU S
ABBANDONARE UN ANIMALE NON E SOLO UNA CRUDELTA, MA UN REATO PUNIBILE ANCHE CON L’ARRESTO. SE VEDI COMMETTERLO, CHIAMA I SOCCORSI, SEGNALA E TESTIMONIA. SARAI LA COSCIENZA DI CHI NON CE L’HA.
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Gli animali ringraziano per la concessione di questo spazio.
E UN REATO.
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Rubis & Trubis
ABBANDONARMI
NON TRATTATELI COI PIEDI LA CURA DEI PIEDI È FONDAMENTALE PER LA PROPRIA BELLEZZA E LA PROPRIA SALUTE: IL DOTT. GIULIANO CARRARA CI DESCRIVE LA FIGURA DEL PODOLOGO
AL SERVIZIO DELLA TUA SALUTE. DA 25 ANNI ACCANTO ALLA GENTE CON PASSIONE E IMPEGNO
BIOGRAFIA DOTT. GIULIANO CARRARA
Il Dott. Giuliano Carrara riceve il riconoscimento di equipollenza alla laurea in Podologia presso l’Università degli studi di Milano, precedentemente diplomato in Podologia presso SSMT di Lugano (CH) nel 2012, il 15/06/2018 acquisisce la laurea quadriennale Europea in Podologia/Podoiatria presso UManresaFUB / UaB universitat de Barcelona. Già diplomato in Masso-Fisioterapia nel 2002 presso il Centro studi Synapsy di Bergamo, successivamente ottiene il diploma di Massaggiatore sportivo (CONI) presso A.R.P.A. di Bergamo. Frequenta vari corsi di specializzazione in Posturologia e nel 2007 riceve la qualifica di “Esperto in Posturologia e Riprogrammazione Posturale Globale” presso A.I.R.A.S. di Padova. Da circa quattro anni esercita la sua professione presso il Centro Medico Valseriana di Vertova (BG) e, dal 2014, gestisce l’ambulatorio di podologia in Humanitas Gavazzeni e Humanitas Castelli di Bergamo. Esperienze precedenti: - dal 2002 al 2014 titolare del centro di fisioterapia e posturologia Revolution di Leffe (BG); - 2011/2012 Tirocinante presso centro di podologia della Clinica Luganese (CH); - 2012/2014 Tirocinante presso divisione di podologia dell’ospedale Galeazzi di Milano
Dott. Carrara ci descriva la figura del podologo “Il podologo è un professionista sanitario con laurea universitaria in Podologia, specializzato nell’esame, nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione dei disturbi del piede. È lo specialista del piede e della postura che tratta attraverso la chiropodologia, la terapia ortesica plantare e la riabilitazione una risoluzione della problematica ad indirizzo funzionale, biomeccanico e posturale. La figura del podologo a livello internazionale è definita dal termine di podoiatra (negli Stati Uniti e in tutti i paesi anglosassoni) ed è una figura simile a quello che è l’odontoiatra per i denti. È dotato di un’ampia preparazione nelle più diverse discipline mediche di base che gli consente la migliore comprensione delle possibili cause sia di origine sistemica, sia di origine distrettuale che sottendono all’origine dei processi patologici podalici sui quali si focalizza il suo intervento riabilitativo e/o terapeutico in tutte le età della vita, da quella pediatrica a quella geriatrica. In Italia in particolare, è un sanitario cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 14/09/1994, n. 666 e successive modificazioni”. Quali sono le principali attività di cui si occupa? “Lo scopo di una visita podologica è quello di studiare, prevenire e curare le diverse patologie del piede e delle sindromi posturali. La finalità di un trattamento podologico è quella di promuovere e agevolare una corretta deambulazione del paziente e prevenire complicazioni locali nei soggetti portatori di patologie neurologiche, vascolari, diabetiche, reumatologiche, traumatiche o post traumatiche. Sono di competenza dello specialista podologo la cura delle unghie incarnite, la ricostruzione totale o parziale delle unghie stesse, il trattamento di callosità, di verruche, le onicomicosi (funghi), l’ipercheratosi plantare, la cura del piede diabetico e, soprattutto, la prevenzione dello stesso, il trattamento dell’artrosi del piede, i problemi di appoggio e postura, la cura del piede piatto tipico nei bambini, le deformità delle dita, le ortesi plantari biomeccaniche e posturali nonché le ortesi siliconiche digitali personalizzate, per migliorare l’allineamento delle dita, proteggere sporgenze ossee ed alleviare situazioni di dolore e conflitto con la calzatura: dita a martello/griffe, callosità interdigitali (occhio di pernice) e alluce valgo”. Il podologo è una figura di riferimento anche per uno sportivo? “Il podologo è una figura importante anche nell’ambito sportivo. I principali obiettivi terapeutici sono: individuare e trattare le numerose patologie biomeccaniche e posturali dello sportivo; studiare la funzionalità del piede in ogni specifico gesto sportivo avvalendosi di esami specialistici per lo studio del timing e delle pressioni dinamiche dei piedi e la loro correlazione con le patologie anche sovrasegmentarie manifeste associate; curare le patologie ungueali e dermatologhe, prima durante e dopo le competizioni; intervenire allo scopo di migliorare, ottimizzare e valorizzare il gesto sportivo. La presenza del podologo all’interno di un team medico-sportivo è molto importante in quanto il piede soprattutto è soggetto a continui conflitti e ipersollecitazioni che possono provocare vesciche cutanee, distorsioni alla caviglia, tendiniti, talloniti, fasciti plantari o addirittura fratture da stress, infine problematiche alle strutture sovrasegmentarie quali ginocchio, anca e schiena. Studiando accuratamente ogni movimento del gesto sportivo di ogni singolo sport è possibile realizzare delle ortesi plantari personalizzate su misura preventive di riequilibrio e stabilizzazione”. Il podologo interviene anche sulla postura? “I piedi sono organi sensoriali ed è ormai risaputo che influenzano la postura: un appoggio scorretto può determinare patologie dolorose a carico della schiena, delle gambe e di tutto il corpo”. Attraverso una visita podoposturale che consiste in una serie di test per la valutazione del sistema tonico posturale (STP), con l’ausilio di strumentazioni elettroniche quali la pedana baropodometrica, stabilometrica, la podoscopia ed un’eventale videografia morfologica, il podologo è in grado di stabilire ed identificare eventuali disfunzioni posturali con particolare attenzione al recettore podalico inteso come organo di senso e di moto. Al termine della visita verrà consegnato un referto con indicazione di trattamento che consiste generalmente in una prescrizione di terapia ortesica plantare propriocettiva ed eventualmente un’indicazione ad effettuare altri accertamenti specialistici, quali ad esempio approfondimenti dell’apparato oculare e/o occlusale”.
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CHI C’ERA
Logica Celata World Tour approda a Bergamo Quando una cucina è sinonimo di tecnologia d’avanguardia e design d’eccezione non possiamo che pensare a Valcucine. La nota azienda di Pordenone è stata protagonista lo scorso 29 maggio di un evento speciale presso lo store Lazzarini Home Project di Bergamo in Piazza della Repubblica 3, grazie alla tappa dell’incredibile “Logica Celata Tour”, la presentazione ufficiale dell’ultimo progetto firmato Valcucine. Un’occasione speciale, non solo per la particolarità che porta con sè questa magnifica “Logica Celata”, ma soprattutto perché la tappa di Bergamo è conseguenza di una storica fiducia e collaborazione tra le due aziende. Come ha sottolineato Giuseppe Dinuccio, CEO Valcucine, “dopo aver toccato con Logica Celata World Tour città come New York, Toronto, Londra, è un piacere oggi presentare, grazie ad un partner d’eccezione come Lazzarini, la nostra nuova creazione. Un concentrato di tecnologia per un progetto fatto di ecostenibilità ed eccellenza”. Logica Celata, infatti, si presenta agli occhi di chi la osserva come un semplice complemento arredo ma, basta un semplice tocco, per permettere l’apertura dello sportello che cela dietro di sè tutto un vano cucina di ultima generazione. Come ha spiegato il suo ideatore Gabriele Centazzo “Logica Celata nasce dal desiderio di rendere concreto il concetto di economica circolare. Questa cucina non è solo il connubio di vetro e legno, altamente riciclabili, ma è stata studiata per essere il più funzionale possibile ed alla fine della sua vita permettere il riutilizzo di ogni suo componente”. Una vera e propria opera d’arte ammirata da tutti gli ospiti presenti all’evento, allietati nel corso della serata dalla dolce musica di una violoncellista e da un delizioso standing buffet. Applausi al momento della presentazione ufficiale quando il titolare di Lazzarini Home Project, Emilio Lazzarini, ha svelato Logica Celata con le sue tre differenti varianti: Cucina, Preparazione e Bar. Lazzarini Home Project sigla così il suo arrivo in città con un evento unico ed in linea con la sua storia ed importanza, che già dagli anni ’60 la vede protagonista del commercio in città, grazie al negozio di elettrodomestici aperto proprio dal signor Emilio in viale Vittorio Emanuele II a Brignano G.D’Adda. Una storia proseguita con successo grazie all’impegno della moglie Giacinta e dei tre figli Eugenio, Marco e Sara. Oggi Lazzarini Home Project vuole essere la risposta concreta ad un mercato attento alla qualità e all’eccellenza dell’arredo di ultima generazione.
Ph. Sergio Nessi - Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
CHI C’ERA
Una serata speciale firmata Giovani Imprenditori Ascom È giunto alla sua tredicesima edizione l’evento di inizio estate firmato Giovani Imprenditori Ascom. Come ogni anno grande partecipazione, grazie agli oltre 130 ospiti che, la sera del 13 giugno scorso, hanno gustato una fantastica serata all’insegna dell’allegria e della solidarietà. Location scelta per l’occasione la suggestiva Abbazia Benedettina di San Paolo d’Argon, appositamente scelta dal gruppo Giovani Imprenditori Ascom e da 3B Service, organizzatore dell’evento, per rendere ancora più unica la serata. Presentatrice ufficiale la giornalista Donatella Tiraboschi che, dopo un benvenuto iniziale, è entrata nel vivo della serata spiegando l’importante raccolta fondi che ha caratterizzato questo 2019. Come ogni anno, infatti, Giovani Imprenditori Ascom sostiene attivamente la ricerca dedicata ai bambini affetti da patologie, come la sindrome di Angelman, alla quale sono stati devoluti gli incassi della serata. Immancabile sponsor Lario Bergauto Bergamo, da anni a fianco di questo importante appuntamento: per questa edizione poste all’ingresso dell’Abbazia due stupende auto, la nuovissima BMW Z4, concentrato di sportività ed eleganza, e MINI Countryman, crossover d’ultima generazione, scattante e versatile come solo MINI sa essere. Plus la versione plug-in Hybrid, perfetta per quanti amano la guida sportiva, rispettando l’ambiente. Ad allietare gli ospiti durante la serata sfiziosa la cena a buffet by ViCook così come l’accompagnamento musicale, spezzato in più tempi dai simpatici interventi del cabarettista di Zelig, Beppe Altissimi. Una serata all’insegna della solidarietà e dell’allegria che riconferma appieno il suo grande successo di questo evento.
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CHI C’ERA
DS 3 Crossback & Giovani Imprenditori Ascom Una serata all’insegna della solidarietà quella organizzata lo scorso 13 giugno dal gruppo Giovani Imprenditori Ascom Bergamo presso la suggestiva Abbazia Benedettina di San Paolo d’Argon. Tantissimi gli ospiti presenti, dimostrazione di quanto sia sentito il sostegno alla ricerca per la cura di patologie come la sindrome di Angelman. Partner ufficiale della serata Lario Bergauto Bergamo che, per l’occasione, ha presentato il nuovissimo SUV DS 3 Crossback, concentrato di grinta e dinamismo. Con la nuova apertura della concessionaria di via Campagnola 43, DS STORE BERGAMO di Lario Bergauto porta anche a Bergamo l’entusiasmo per questa realtà automobilistica che ha tutte le carte in regola per stupire ed emozionare con i suoi modelli. Tra di essi spicca proprio il SUV DS 3 Crossback con le sue linee marcate e gli interni curati nei dettagli. Tutti dettagli che hanno reso ancora più unica questa vettura che il prossimo novembre raddoppierà il suo appeal grazie alla tanto attesa uscita della versione 100% elettrica.
Ph. Sergio Nessi - Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
DS 3 CROSSBACK
U N I O N E D I S AV O I R - FA I R E E T E C N O L O G I A AVA N Z ATA . S C O P R I I L N U O V O B R A N D D S S U D S A U T O M O B I L E S . I T - DS 3 CROSSBACK Pure Tech 155 Automatica. CONSUMO SU PERCORSO MISTO (l/100 km) 6,1 - 6,7. EMISSIONI DI CO₂ SU PERCORSO MISTO (g/km): 139 – 153. I valori indicativi relativi al consumo di carburante ed alle emissioni di CO₂ dei modelli di veicoli sono stati rilevati dal Costruttore in base al metodo di omologazione WLTP (Regolamento UE 2017/1151). Eventuali equipaggiamenti aggiuntivi possono modificare i predetti valori. L’immagine è inserita a titolo informativo.
DS STORE/SALON CITTÀ STORE BERGAMO XXXXXXXXXXXXXXXX, VIA CAMPAGNOLA, 43 - TEL.XX 035 4212299
il motore
che sarà
INTERVISTA A SAUL MARIANI AD DEL GRUPPO MOBILITY
Da circa vent’anni il Gruppo Lario è presente sul mercato bergamasco con l’aquisizione da Duilio Dapri della concessionaria BMW di Bergamo, ancor prima di proprietà della famiglia Ferrario. In questi vent’anni la Lario Bergauto ha avuto un’espansione a macchia d’olio, conquistando nuovi spazi di mercato sia nella zona della Brianza e del Lago di Como, sia sulla piazza di Milano. Oggi, attorno alla capogruppo Mobility, gravitano cinque società a cui fanno capo quindici showroom dove sono presenti le insegne di undici case automobilistiche che spaziano in ogni segmento del mercato con motorizzazioni a benzina, gasolio, elettriche e ibride. Da pochi giorni hanno iniziato la vendita di auto esclusivamente via internet. Acquisto on line, magari con particolari condizioni di vantaggio, nessuna visita in concessionaria e consegna a domicilio. A Saul Mariani, Ad del Gruppo, abbiamo chiesto dove va il mercato dell’auto. “Nei prossimi anni vedremo il sorgere di alcuni gruppi ben identificati di utenti, che sceglieranno in base a criteri “nuovi”: di fatto ognuno dovrà mescolare alcuni ingredienti che lo porteranno alla formula migliore di mobilità. Se, ad esempio, lavoro in città e uso l’auto in modo intenso solo durante i weekend, sarò più orientato verso una vettura ibrida plug-in che mi permetta l’uso elettrico nel percorso urbano, il quale compenserà i “costi” di esercizio di un motore termico a benzina che sarà utilizzato solo nel fine settimana. Magari invece di acquistarla preferirò una formula che mi garantisca un valore minimo dopo 36 mesi con la possibilità di sostituirla al secondo anno... Oggi proponiamo diversi prodotti Bmw – dalla nuova serie 3 alla X5 - ed anche la MINI Countryman PHEV, che rispondono perfettamante a questa esigenza. Si deve riscontrare una ripresa delle motorizzazioni diesel, su cui sono ripartiti gli investimenti delle case automobilistiche tedesche, che propongono oggi consumi ed emissioni difficilmente eguagliabili. Quindi, è probabile che chi usa l’auto per lavoro rimanga sulla motorizzazione diesel che offre prestazioni e risparmi nei consumi ancora ineguagliati. Le versioni “solo” elettriche allargheranno la platea degli utenti, ma con il limite di un listino ancora poco accessibile: qui una novità importante sarà la DS3 CROSSBACK – il nuovo SUV Premium di DS – che arriverà in modalità solo elettrica - E Tense - a Novembre, con un prezzo quasi uguale alla versione termica”. Cambieranno le modalità di acquisto? “Si è un po’ sgonfiato il noleggio, o renting, che dalla fine del 2018 risulta in calo costante nei numeri, anche se noi continuiamo a proporlo su tutta la gamma. I motivi di questo calo di interesse sono spesso legati ai costi ed alla rigidità della formula, che non permette ripensamenti, interruzioni anticipate per mutate esigenze oppure possibilità di risparmio prestando attenzione ad alcuni costi variabili. Quindi è un’ottima formula per il parco auto di grandi aziende, ma diventa troppo rigida per gli altri utenti che trovano oggi in strumenti finanziari evoluti, come i contratti di leasing che comprendono assicurazione, manutenzione e valori residui elevati, un concorrente formidabile e pilotabile nel tempo.
Nel nostro settore è quindi sempre più importante la formazione: non esistono più i venditori o gli accettatori, ma “veri”consulenti preparati a dare indicazioni utili alla scelta di ognuno. Il nostro Gruppo, solo per i marchi Bmw e Mini, ha investito oltre 300.000 euro nel 2018 in formazione”. A quando gli acquisti delle auto on line? “Il Web è oggi la quotidianità ed è imbattibile per velocità ed ampiezza di informazioni: tuttavia la formula vincente sarà lo scambio continuo tra Online e Retail fisico, che viaggeranno in sintonia. Questa è anche la nostra scelta, ovvero fornire con il ns. sito internet (www.mobility.it) un’esperienza ricca di informazioni con tutta la gamma disponibile in pronta consegna: usato, nuovo, chilometri zero, e con la possibilità di interagire o confermare la propria scelta ai nostri consulenti in tempo reale. Ovviamente con la affidabilità data dai nostri 64 anni di storia fatta di promesse mantenute . Dove e come è presente fisicamente Mobility? “Il nostro gruppo oggi rappresenta undici marchi: Bmw e Mini, DS, Jaguar, Land Rover, Volvo, Honda, Toyota, Subaru , Kia e Lotus. Siamo presenti a Milano, Monza e Seregno, Lecco, Sondrio, Bergamo e Grumello, ai confini con Brescia.
I collaboratori, in costante crescita, sono oltre 280 e quest’anno abbiamo aperto la nuova Filiale DS Store Bergamo, che rappresenta la sfida nel segmento del lusso del gruppo PSA. Apriremo nel mese di luglio la nuova Filiale Volvo per Monza, al confine con Concorezzo. I marchi rappresentati sono tanti e prestigiosi, ma il nostro obiettivo è quello di migliorare costantemente l’esperienza di mobilità dei nostri clienti. Per realizzare questo obiettivo dobbiamo essere sempre molto flessibili e vicini ai Clienti. Dobbiamo avere umiltà nell’approccio, professionalità nelle proposte, affidabilità nel tempo. Questi sono i valori che tutti i nostri collaboratori devono interpretare ogni giorno e che ci garantiranno di rimanere tra i protagonisti nel nostro settore ancora a lungo”. Chi controlla il Gruppo? “Siamo un’azienda familiare, una società composta da me, mia sorella Valeria e mio padre Renato, tuttora operativo. Abbiamo però da tempo investito su un ampio gruppo di collaboratori, che hanno capacità ed autonomìa per poter essere il motore del Gruppo e dedicarsi ogni giorno a garantire nelle nostre 15 sedi la costante applicazione dei nostri valori guida”. Propositi e progetti per il futuro? “Proseguiremo nelle linee di sviluppo delineate fino ad oggi, cogliendo opportunità sui territori dove ormai siamo protagonisti nella mobilità da tanti anni, con investimenti costanti che abbiamo già pianificato per il prossimo quinquennio”.
NIKI PER SEMPRE Niki Lauda è morto lunedì 20 maggio, a 70 anni. Era uno dei più famosi piloti nella storia della Formula 1. Durante la sua carriera vinse tre Mondiali alla guida di Ferrari (1975 e 1977) e McLaren (1984) e fu protagonista di una delle più iconiche rivalità nella storia degli sport motoristici con il pilota britannico James Hunt, raccontata da Ron Howard nel film Rush. La notizia della sua morte è stata comunicata dalla famiglia, che in una nota ha scritto: “Con grande tristezza, annunciamo che lunedì il nostro amato Niki è morto in pace e circondato dalla sua famiglia”. Non si conoscono con precisione le cause della morte. Lauda era stato ricoverato in ospedale lo scorso gennaio a causa di un’influenza che lo aveva colpito durante le ultime vacanze di Natale, trascorse in Spagna, mentre ad agosto 2018 aveva subito un trapianto di polmone.
Lauda iniziò a correre prima di compiere vent’anni. Proveniva da una ricca famiglia di banchieri viennesi, la quale non vedeva bene il suo interesse per le automobili e la velocità, quindi dovette arrangiarsi. Nel 1968 iniziò nelle gare riservate a vetture Mini, piccole e poco costose automobili allora prodotte dalla British Motor Corporation. Per arrivare in Formula 2 fu costretto a farsi prestare soldi e a dare come garanzia una polizza di assicurazione sulla propria vita. Entrò a far parte del team March e nel 1971 debuttò in Formula 1, dove corse alcune gare. L’anno seguente partecipò all’intero campionato ma la macchina era poco competitiva e non ottenne nemmeno un punto. In seguito ottenne, pagandoselo con un complicato contratto, un posto alla BRM, un’altra scuderia britannica, in cui rafforzò il suo rapporto con il pilota svizzero Clay Regazzoni. Lauda si fece conoscere come buon pilota, ma soprattutto come esperto collaudatore, dotato di una particolare sensibilità nel riconoscere i difetti delle auto. Fu notato dall’occhio lungo di Enzo Ferrari, il quale, anche su consiglio dell’amico Regazzoni, lo portò alla Ferrari. Nei lunghi mesi della preparazione tecnica a Maranello, Lauda si diede molto da fare per lavorare sulla monoposto, inizialmente poco affidabile e difficile da guidare. Si racconta che, esasperato dai malfunzionamenti, si confrontò di persona con Enzo Ferrari dicendogli senza mezze misure: «Questa macchina è una merda». Nel 1974 arrivò quarto nella classifica generale del Mondiale. Nel 1975 lo vinse con venti punti in più del brasiliano Emerson Fittipaldi.
NIKI PER SEMPRE
Perse però il Mondiale del 1976 per un solo punto. Venne battuto da Hunt, che correva per la McLaren. La rivalità tra Lauda e Hunt arrivò al suo massimo proprio quell’anno. Hunt e Lauda erano amici ancora prima di gareggiare in Formula 1. Durante i loro primi anni nelle corse condivisero un piccolo appartamento a Londra. In pista ci fu grande competizione tra i due, ma anche molto rispetto, come spiegò Lauda: «Potevi guidare a due centimetri dalle ruote della sua auto ed essere certo che non avrebbe mai fatto una cazzata. Era un grande pilota». Rimasero in contatto e si frequentarono anche quando lasciarono entrambi la Formula 1, in anni diversi, e fino alla morte di Hunt nel 1993 per un infarto. Uno dei momenti più ricordati della carriera di Lauda fu il terribile e famoso incidente che avvenne durante il Gran Premio di Germania del 1976. L’incidente avvenne sul lunghissimo tracciato del Nürburgring, in Germania. All’epoca al Nürburgring si correva su una pista di 22,8 chilometri piena di curve, in cui erano morti 131 piloti di diverse categorie in meno di cinquant’anni. In quell’edizione del Gran Premio, Lauda propose di non correrlo durante la riunione pre-gara dei piloti, spiegando che le condizioni della pista non erano ottimali a causa del maltempo e che i rischi erano molto alti. A maggioranza i piloti decisero però di gareggiare, bocciando la sua proposta. Poco prima della gara la pioggia aveva bagnato buona parte del circuito, cosa che aveva indotto la maggioranza dei piloti a usare gomme da bagnato. Dopo il primo giro (erano necessari quasi sette minuti per farne uno) la pista si era relativamente asciugata e ci fu grande concitazione ai box per cambiare le ruote alle auto e mettere quelle da asciutto. Poco dopo Lauda iniziò il suo secondo giro. Percorse diversi chilometri fino a raggiungere la zona più lontana dai box, dove sbandò in una curva a sinistra a causa di un cedimento strutturale favorito dalle condizioni della pista. L’auto colpì in pieno una roccia a lato del circuito e si fermò in fiamme in mezzo alla pista. Lauda, privo del casco saltato via durante l’impatto, fu tamponato dalle auto di due piloti in arrivo. Lauda fu trasportato in elicottero al vicino ospedale militare di Coblenza. A causa dell’incendio riportò numerose ustioni soprattutto al viso, che non era protetto né dalla tuta né dal casco. Il danno più serio, ma meno visibile, lo ebbe ai polmoni: aveva inalato aria molto calda e satura dei prodotti di combustione della benzina, che lo avrebbero potuto uccidere. Nei primi giorni, quando i medici erano molto scettici sulle sue condizioni, un prete gli diede l’estrema unzione. Per ricostruirgli parte del volto i chirurghi eseguirono un autotrapianto di pelle da una sua gamba. Lauda riuscì a rivincere il Mondiale nel 1977 e, dopo essersi ritirato per un paio di stagioni, nel 1984, ma con la McLaren. Nel 1985 si ritirò per la seconda volta, quella definitiva. In seguito, oltre a occuparsi delle sue due compagnie aeree, non lasciò mai il mondo della Formula 1, o come commentatore televisivo o in qualità di consulente e manager di diverse squadre, tra cui la Ferrari e la Jaguar. Si sposò due volte: nel 2005 la seconda moglie gli donò un rene per salvarlo da una malattia di cui soffriva da anni, probabilmente come conseguenza dell’incidente del 1976. Aveva cinque figli.
CHI C’ERA
Lions Bergamo host Bergamo, le mura, la città e il territorio Nel 2014 il Lions Club Bergamo Host ha pubblicato, in vista di Expo 2015, un “album” di promozione e conoscenza del territorio bergamasco. Dopo quell’anno, diverse novità hanno interessato il territorio bergamasco, a cominciare dal riconoscimento delle Mura Venete come patrimonio Unesco e la riapertura dell’Accademia Carrara. Oltre a ciò fra poco, dal 5 al 9 luglio 2019, si svolgerà a Milano il “Congresso Mondiale dei LIONS” (102a Convention Internazionale), un’occasione unica, visto che questi congressi si svolgono annualmente in un diverso Paese del mondo, per la quale l’attesa è vivissima. Questo evento costituisce una importante risorsa per promuovere Bergamo e il suo territorio. Quella prima edizione aveva la caratteristica di non essere una Guida Turistica in senso stretto, ma una lettura avvincente del territorio bergamasco nella sua complessità e ricchezza, presentando quindi oltre alle nostre risorse artistiche ed ambientali, altri elementi di forte interesse: le nostre in vari campi (Università, Ricerca, Ricettività, ecc.). La nuova edizione mantiene questa impostazione per mostrare l’attrattività del territorio bergamasco dai molti punti di vista nei quali primeggia per mostrarla ad un pubblico, quello dei tanti Lions che verranno a Milano per l’occasione, che può essere interessato a conoscere il nostro territorio e scoprirne le opportunità. Proprio per questo, oltre che rivedere ed aggiornare il contenuto della edizione 2014, si sono aggiunte alcune pagine per la segnalazione di elementi di eccellenza della bergamasca in campo industriale, produttivo, agroalimentare, della ricerca, della sanità e di ogni elemento di attrattività che veda la nostra Provincia in prima linea. Si è cercato di integrare il contenuto di questo nuovo ALBUM, con segnalazioni, programmi, progetti dei diretti interessati che vadano nella direzione di una maggiore e migliore conoscenza del nostro territorio e della sua vivacità. Visto il risultato piuttosto voluminoso, il libro è stato integrato con un pieghevole molto comodo, edito in italiano e in inglese, che verrà distribuito gratuitamente. Il libro, invece, verrà messo a disposizione, per chi lo volesse conservare, con offerta libera (minimo 7 €) richiedendolo alla segreteria del Club (segreteriabg@ lions108ib2.it). Il ricavato delle offerte libere sarà devoluto a supporto dei nostri service, partendo da quello già in corso per l’Accademia Carrara “Una collezione accessibile”, che è finalizzato a formare delle guide ipovedenti in grado di accompagnare i visitatori ipovedenti alla scoperta delle opere scultoree dell’Accademia. Ph. Paolo Biava - Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
CHI C’ERA
Vent’anni di Zenucchi, vent’anni con stile LO SCORSO 23 MAGGIO AMEDEO E GIACOMO INSIEME AL TEAM ZENUCCHI HANNO FESTEGGIATO UN TRAGUARDO IMPORTANTE: IL 20° ANNIVERSARIO DELL’AZIENDA DI LUZZANA 20 anni con al centro la persona ed il confronto con essa per lo sviluppo di un progetto personalizzato, assecondando ogni scelta di chi abita la casa in base al suo stile di vita e alle sue necessità. Questa la mission di Zenucchi Arredamento che, lo scorso 23 maggio, ha aperto le porte del suo storico showroom di Luzzana a clienti, amici ed affezionati per brindare insieme al 20° anniversario. Un traguardo raggiunto con impegno, dedizione e professionalità durante un percorso contraddistinto da alcune tappe significative: dall’apertura del negozio di Luzzana, avvenuta nel 1999, alla collaborazione intrapresa con l’architetto Massimo Castagna, dalla creazione del primo sito internet nel 2000 all’ampliamento dello showroom di Luzzana con la creazione di H2D (una casa contemporanea con spazi interni ed esterni, area benessere e piscina con l’applicazione delle più avanzate soluzioni domotiche), dal decimo anniversario celebrato nel 2009, anno in cui è stato inaugurato anche lo showroom Poltrona Frau di Brescia, all’inaugurazione di Zenucchi Lab avvenuta nel 2010, dal nuovo sito internet e dalla nuova Fanpage di Facebook lanciati nel 2012 alla realizzazione della prima casa campione risalente al 2013, dal riconoscimento Best Excellent Shops conseguito da Poltrona Frau Brescia nel 2014 all’inaugurazione dello showroom Driade di Milano avvenuta nel 2015. E ancora dall’inaugurazione dello showroom Zenucchi di Brescia nel 2016 sino all’apertura del Molteni&C Dada Vitra presso Scalo Milano avvenuta lo stesso anno. Una storia scandita da successi e grandi obiettivi professionali conseguiti per una realtà i cui numeri oggi parlano chiaro: 30 collaboratori interni, 10 artigiani esterni, 5.000 mq di showroom, 1.500 mq di logistica, 3.800 visite, 19.000 contatti, 10.000 ore di montaggio all’anno, 35.000 ore di progettazione e appuntamenti ogni anno, 60.000 mq arredati, 17.500 visite all’anno su zenucchi.it. “Questi 20 anni sono solo l’inizio - ci ha confidato Giacomo Zenucchi, titolare insieme al fratello Amedeo di Zenucchi Arredamento. Del resto siamo maggiorenni da poco… Sono molto felice di aver conseguito insieme a tutto il team questo traguardo prestigioso e siamo molto carichi in vista del futuro. Da alcuni anni da negozio siamo diventati ‘azienda’ con un organigramma strutturato e ruoli ben definiti: consulenza, progettazione, montaggio, gestione degli ordini, amministrazione e commerciale sono le aree che siamo in grado di coprire con referenti professionali e molto qualificati. Ogni settore ha bisogno dell’altro e l’interazione, il confronto e lo scambio di idee tra tutti noi rappresenta la benzina per il nostro motore. Un motore che è arrivato a pieni giri e non intende certo rallentare ora”.
Ph Paolo Stroppa - Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
EXCALIBUR
CAVALIERI DELLA BELLEZZA CANINA Fotografie Paolo Biava
Il nome non è il solito fido, zampa o bau bau ma qualcosa di molto evocativo. Excalibur, questo il nome del negozio, era la magica spada che Re Artù riuscì ad estrarre dalla roccia. Storie di cavalieri come quelli dell’Ordine di Malta di cui il titolare di questa attività, fa parte e a cui si deve la scelta del nome e l’inserimento nel logo di un cagnetto con tanto di armatura e con l’insegna crociata dei Cavalieri sullo scudo. Molto giovane. Prima esperienza? “Siamo tre ragazzi, Simone, Nicola e Marco e abbiamo deciso di proporre qualcosa di nuovo dove gli animali siano trattati da re con un’offerta che adesso comprende oltre al bagno, il delicato taglio delle unghie, l’indispensabile snodatura del pelo e lo stripping per la sfoltitura.
Mettiamo molta attenzione al taglio che viene effettuato anche in punta di forbice ed eseguiamo l’applicazione di antiparassitari di ogni genere. La vera novità però sono i trattamenti di ozono terapia e idromassaggio che in pochi ancora offrono. È un servizio molto curato per cani che non possono essere lavati per lunghi periodi, per soggetti con dermatiti o che perdono il pelo. È una terapia che richiede almeno una serie di trattamenti per poter avere dei risultati ma i vantaggi sono evidenti”. Come avviene il trattamento? “Avviene in un’apposita vasca riempita con acqua tiepida e olio dove l’animale viene massaggiato, con le bollicine di ossigeno che vengono fatte scaturire nell’acqua dal basso da una speciale apparecchiatura. Migliora la circolazione e riattiva i follicoli del pelo, rendendoli più robusti e resistenti. Questa è la nostra specialità, una vera spa per i nostri amici a quattro zampe. Dalla cura alla pulizia del pelo e della pelle, al benessere di un massaggio, alla pettinatura magari con un taglio diverso…”.
Ho capito bene? “Beh sì. Per i molti cani sono previsti tagli stagionali che si ispirano ai dettami lanciati da famosi toelettatori, quelli che si occupano dei cani di cantanti pop, attori o gente del jet set, e da Excalibur, il nuovo centro toelettatura di Ranica, non ci perdiamo un’immagine di Instagram dove impazzano acconciature bellissime per ogni tipo di cane. Prendersi cura di un cane e in particolare di un elemento fondamentale come il suo mantello è possibile solo se si è animati da una grande passione. E poi, non deve mancare quel certo non so che quel giuso feeling che solo qualcuno possiede in dote e che gli consente di comunicare in modo facile con i cani. Come in un centro bellezza, golden retriver, afgani, collie, pastori, mettici e maltesi, da Excalibur si lasciano manipolare e coccolare perché percepiscono di essere in mani esperte di persone appassionate”.
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tutti i giorni
In vacanza
Questa splendida e originale abitazione, firmata dall’arch. Francesco Adobati, è il nido di una coppia di giovani che si sono sposati durante i lavori per la sua costruzione. “Avevano visto alcuni miei progetti sul sito internet del mio studio, - ci spiega l’architetto Adobati - gli sono piaciuti e mi hanno contattato. Ho cercato per loro anche il terreno e, visto che volevano rimanere in una zona geografica ben precisa, la scelta è stata limitata ma alla fine hanno trovato davvero quello che cercavano.
tutti i giorni
In vacanza
Da lì in poi mi hanno lasciato carta bianca, dandomi la possibilità di proporre soluzioni architettoniche davvero interessanti. Certamente, la prima volta che ho mostrato loro il rendering del progetto, ho letto sui loro volti la sorpresa per aver scoperto un’idea di abitazione più audace rispetto a quella che si aspettavano. Quasi subito, però, hanno sposato tutte le proposte avanzate sul progetto. Ovviamente ho sempre spiegato loro le motivazioni delle scelte progettuali che miravano a garantire il massimo rispetto della privacy. Avendo considerato fin dall’inizio tali presupposti ed il contesto del vicinato, come soluzione più efficace ho individuato per la costruzione la forma a “C”, completamente chiusa sui lati esterni e con un patio interno.
Il giardino e la piscina sono posizionati nello spazio centrale della casa, sul quale si affacciano tutti gli ambienti e che da esso traggono luce ed aria: rappresenta indubbiamente uno degli elementi qualificanti del progetto. Le pareti perimetrali sono cieche mentre quelle in vetro all’interno consentono una relazione continua con l’ambiente esterno. La piscina a sfioro, inoltre, è posizionata in modo che sia visibile sia dalla zona giorno sia dalla zona notte. Ha un ruolo importante: non è solo una piscina dove tuffarsi e praticare le attività ludiche della famiglia, ma ha anche una funzione decorativa oltre a fungere da vero e proprio baricentro della casa. Per la sua creazione è intervenuta Piesse System snc che ha realizzato una magnifica piscina con impianto di moderna filtrazione e con tecnica a cascata d’acqua. Questo progetto, impreziosito dalla consulenza prestata da Moda d’Interni, nasce assecondando l’idea di leggerezza dell’architetto e così l’arredamento della zona living viene smaterializzato dando modo di percepire l’intero perimetro dell’abitazione e viverne a pieno gli spazi. Il bisogno di contenimento viene soddisfatto da una parete divisoria attrezzata di colonne per la cucina, camino e zona audio video, il tutto arricchito e completato da due grandi isole in gres Noir Desir. Ogni scelta è stata condivisa con i proprietari che alla fine si sono innamorati del progetto che ha preso vita, mese dopo mese, grazie alla perfetta sinergia con la società costruttrice Selvino Case Snc. A un mese dal trasloco nella nuova abitazione, i proprietari mi hanno riferito che la sensazione più bella è rientrare a casa ogni sera, dopo una giornata di lavoro, sentendosi in vacanza. Si possono acquistare oggetti e complementi di pregio per arredare una casa , ma l’armonia complessiva di tutti gli elementi è fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo finale. Un’altra scelta importante è stata quella di pensare una casa che si sviluppasse interamente, ad eccezione del box, su un piano di circa 300 mq, al quale l’ampio utilizzo del vetro regala molta luce e trasparenza. Nei miei progetti generalmente preferisco utilizzare pochi materiali e pochi colori: amo soprattutto il bianco ed il nero, e in questo progetto a maggior ragione. Per la pavimentazione ho selezionato una resina bianca in tutti gli ambienti interni, fornita e posata da Fap Resine, mentre all’esterno ho preferito un grès porcellanato di Bergamo Ceramiche. Chiave anche la scelta dei serramenti, commissionati a Bettoni Serramenti, con i quali si sono studiate per le grandi aperture delle porte scorrevoli e battenti profilo SLIM MINIMALE, molto particolari in quanto permettono di ridurre il nodo centrale del serramento, lasciando grande spazio alle vetrate, al fine di sottolineare l’ampiezza, la luminosità e la modernità degli spazi abitativi. Il tutto pensato in chiave di Risparmio Energetico e Abbattimento Acustico, una particolarità dell’azienda che le ha consentito di vincere il XXI Concorso Internazionale Sistema d’Autore Metra per il particolare impiego dei sistemi e dei profilati in alluminio. Una casa elegante accogliente e funzionale ... il sogno di tutti: spero di averlo realizzato per questa giovane coppia.
tutti i giorni
In vacanza
Con l’arch. Francesco Adobati collaborano Michele Barcella, Katiuscia Zanoletti, Fabio Rota e Arianna Quarti tutti architetti
tutti i giorni
In vacanza
tutti i giorni in vacanza HANNO COLLABORATO pER QUESTA REALIZZAZIONE: Situato nel cuore della città, Bergamo Ceramiche seleziona, dal 1992, marchi di eccellenza dei quali offre la fornitura e la posa, garantendo un servizio “chiavi in mano” di altissima qualità. Un team di specialisti collabora ogni giorno per supportare privati, professionisti e imprese nella realizzazione di progetti di alto livello e nella scelta di finiture di pregio come il gres porcellanato supersottile a grandi lastre, il parquet, il mosaico, il pvc e molto altro ancora.
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Fap Resine si occupa della fornitura e della posa di pavimenti e rivestimenti monolitici completamente personalizzabili. Adatta tanto in contesti residenziali di nuova costruzione quanto – grazie al suo spessore di soli 3 mm – come arma vincente nelle ristrutturazioni, questo materiale altamente prestazionale e resistente è impiegato nella realizzazione delle finiture più disparate: dall’effetto cemento agli spatolati e gli artistici vetrificati. FAP RESINE - Via Borgo Palazzo 103, Bergamo Tel. 035 4243837 - www.fapresine.it - info@fapresine.it Bettoni Serramenti è azienda specializzata nella produzione e posa in opera di serramenti, facciate continue e rivestimenti di facciata. Obiettivo dell’azienda è garantire alti standard qualitativi dei prodotti forniti, seguendo la commessa in tutte le sue fasi, dalla Progettazione alla Posa in opera, mettendo a disposizione l’ampio know-how tecnologico che i nostri tecnici hanno acquisito in anni di esperienza e conoscenza. BETTONI SERRAMENTI - Via S. Lorenzo in Cavellas, 6/6a - Casazza (Bg) Tel. 035 811567 - www.bettoniserramenti.it - info@bettoniserramenti.it
Dal 2004 Piesse System svolge lavori termoidraulici / impianti piscine/ centri benessere e piscine per privati con tecniche innovative.
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Selvino Case snc si pone oggi sul mercato come general contractor per la realizzazione di costruzioni civili come ville e condomini e per costruzioni industriali come capannoni. SELVINO CASE SNC - Corso Milano, 46 - Selvino (Bg) Tel. 348 3016833 - selvinocase@live.com
Da più di quarant’anni ci occupiamo di studiare la soluzione migliore per valorizzare ogni spazio abitativo. Iniziamo con l’occuparci della distribuzione dei vani interni partendo spesso dai tavolati , fino alla consulenza e fornitura del dettaglio che rende unica ogni casa
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TENDENZE - UNDERWEAR
1.
Beachwear da sogno da Intimo di Giò, storico negozio nel cuore di Bergamo, dove è possibile trovare chicche di stile firmate Raffaella D’Angelo, Pin Up Stars, Domani, Isa Belle-Samo Gabrscek, Fisico e Miss Bikini. E per chi è alla ricerca dell’intimo più raffinato impossibile non innamorarsi dei completi di La Perla,Valery,Verdissima e Twin Set per lei e intimo uomo Polo, Harrow, La Perla e Armani, per lui.
Intimo di Giò è inserito nella classifica “I 100 negozi TOP in Italia di intimo, mare e calze” Il tuo regalo perfetto da: INTIMO DI GIO’ Via Torquato Tasso, 85 - Bergamo - Tel. 035 242444
CHI C’ERA
DS 3 Crossback & Caffè Colleoni: in scena il futuro! Stile metropolitano e massima versatilità: due aggettivi per definire la nuovissima DS 3 Crossback, un SUV compatto che ha tutte le carte in regola per diventare nuovo leader di mercato. Eleganza, confort e tecnologia gli elementi aggiungivi, unite al massimo delle prestazioni sia per la versione diesel che benzina. Una vera e propria dimensione dell’eccellenza che lo scorso 17 maggio ha fatto il suo ingresso ufficiale in città durante l’inaugurazione del nuovo Caffè Colleoni. Ad un evento così importante - che ha sancito il ritorno al massimo splendore di uno dei punti di riferimento della città - non poteva certo mancare un partner d’eccezione come Lario Bergauto Bergamo. Una partecipazione grazie alla quale è stata presentata la top di gamma della linea DS, marca del famoso gruppo PSA, da anni attivo per il raggiungimento di nuove frontiere dell’automotive: una vision condivisa appieno da Lario Bergauto che, pochi mesi fa, ha aperto al numero 43 di via Campagnola il primo DS STORE Bergamo. Durante l’inaugurazione del Caffè Colleoni è stato possibile ammirare la nuovissima DS 3 Crossback, presentata in uno scintillante azzurro metallizzato e accompagnata da tre bellissime hostess di MBF Agency di Marco Carrara. Dj-set e un ricco buffet hanno reso la serata ancora più dinamica, perfetta per intrattenere i tantissimi giovani presenti all’evento, tutti quanti “fall in love” per l’elegante SUV. Ed ora non resta che attendere il prossimo novembre per scoprire l’attesissima versione 100% elettrica.
Ph. Federico Buscarino - Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
CHI C’ERA
YellowKorner e LaBoutiQ: storie di qualità creativa La qualità in ogni sua sfaccettatura. Con questo obiettivo gruppo Quantum ripropone nel cuore di Bergamo due nuovi store:YellowKorner, posizionato al n. 4 di via Sant’Alessandro, e LaBoutiQ, al civico 106 di Via XX Settembre. Core business differenti ma con una proposta unica per la città, queste due realtà saranno da oggi punto di riferimento per quanti amano la fotografia e la pelletteria di alta qualità. YellowKorner, nata ben 12 anni fa a Parigi dall’idea di due giovani amanti della fotografia, ha come obiettivo la democratizzazione dell’arte fotografica. In altri termini grazie a questo concept sarà possibile acquistare foto firmate da autori d’eccellenza grazie alla concessione degli stessi. Ogni foto potrà essere riprodotta in un’edizione limitata e numerata, comprovata da un certificato posto sul retro dell’opera che verrà recapitata al cliente già incorniciata a seconda delle sue preferenze di stile (vetro opaco o lucido, colore e tipo di cornice). Un’idea innovativa che già nel resto nel mondo ho trovato pieno consenso, consentendo l’apertura di ben 100 punti vendita. Stesso concetto di qualità assoluta anche per LaBoutiQ che nell’elegante store proporrà alla sua clientela brand come Piquadro, The Bridge, Coccinelle e Furla, tutti improntati sull’alta qualità del made in Italy nella lavorazione della pelle. Realizzazioni declinate sia al mondo femminile, grazie a borse da donna di grandi e piccole dimensioni ricercate nel colore e nelle forme, sia al mondo maschile con la linea business, viaggio, portafogli e zaini. Una scelta di stile unica che ha trovato già il massimo dei riscontri tra tutti gli ospiti presenti all’inaugurazione del 16 maggio scorso quando, con un evento open, tutti i presenti hanno potuto ammirare le nuove collezioni così come, spostandosi in via Sant’Alessandro, ammirare l’arte fotografica di YellowKorner. Proposte floreali “Zenzero”, catering ricercato ed etichette doc, preparate per l’occasione dall’enoteca Il Cortiletto, sono state offerte a tutti gli ospiti tra i quali è comparso anche l’allenatore Gian Piero Gasperini che non ha mancato di porgere il suo in bocca al lupo a tutto l’affiatato staff de YellowKorner e LaBoutiQ.
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LAUDATO SÌ. TRA BELLEZZA E GRIDO
FINO AL 5 LUGLIO PRESSO IL PALAZZO STORICO DEL CREDITO BERGAMASCO DI BERGAMO LE OPERE DI MARGHERITA LEONI E LUCIANO MELLO WITKOWSKI PINTO
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La mostra “Laudato si’. Tra bellezza e grido” rientra in un’operazione culturale di ampio respiro nella quale Fondazione Creberg è impegnata, ormai da diversi anni, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su tematiche che coinvolgono l’essere umano e il contesto in cui vive attraverso percorsi artistici itineranti. “Laudato si’. Tra bellezza e grido” – a cura di Angelo Piazzoli e Tarcisio Tironi – è dedicata alle opere di Margherita Leoni (artista bergamasca, specializzata di botanica) e di Luciano Mello Witkowski Pinto (scultore brasiliano) coppia impegnata, da oltre vent’anni, nella celebrazione della bellezza della foresta amazzonica e nella denuncia della silenziosa distruzione della natura che si perpetra giorno per giorno, nell’indifferenza globale della società modernista e consumista. Il loro lavoro di sensibilizzazione richiama l’attenzione sull’impatto della deforestazione ed è presente in una lunga serie di mostre con titoli che evocano la salvaguardia e la magnificazione del dono della natura. “Da circa dieci anni - ha sottolineato Angelo Piazzoli - seguiamo il percorso professionale di Margherita Leoni – con il sostegno ad esposizioni di carattere naturalistico – a cui nel 2010 abbiamo commissionato un lavoro site specific per il Loggiato di Palazzo Ceberg che dal 2011 fa parte del patrimonio della Fondazione Creberg. L’approfondimento della conoscenza personale e professionale di Margherita e, nel tempo, di Luciano (suo compagno di vita e di professione) ci ha consentito di promuovere un ragionamento sulla salvaguardia del Creato, fino a proporre loro una sorta di sfida: realizzare un’esposizione di dipinti sul tema della “Creazione” sviluppando un percorso di approfondimento dell’argomento che costituisse poi la base teoretica sulla quale costruire un itinerario espositivo di grande forza evocativa e di rilevante valenza culturale ed educativa, volto ad approfondire il tema dei cambiamenti climatici, il loro devastante impatto sul Pianeta e la recente Enciclica del Papa con le sue accurate analisi e con i rimedi che autorevolmente suggerisce. Nell’allestimento vengono ricreate tre distinte sezioni con oltre 30 opere: Paradiso Terrestre (il Creato che ci è stato affidato), Paradiso Perduto (l’effetto delle nostre devastazioni), Paradiso Ritrovato (se ci mettiamo d’impegno a modificare politiche ambientali e comportamenti individuali...).” Cercando risposte o semplicemente avvalendosi di un mezzo per diffondere domande, i due artisti operano su linee convergenti: l’universo pittorico ad acquerello, carboncino e processi digitali di Margherita Leoni, dove in modo analitico e decorativo l’artista “tocca” la natura fino ad immedesimarsi con essa; l’indagine dei suoi abitanti, uomini e animali, nelle sculture in resina e ceramica di Luciano Pinto, che con immagini di aulica quotidianità ricerca un’immersione e un contatto profondo con la Grande Madre Terra, che – come ci ricorda il Papa, con una icastica definizione – rappresenta la nostra Casa Comune.
Fino al 5 luglio 2019 Palazzo Storico Credito Bergamasco Largo Porta Nuova 2, Bergamo Da lunedì a venerdì, negli orari di apertura della filiale (8.20 - 13.20 e 14.50 - 15.50)
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1. ARIA (3) - 2012, TECNICA MISTA SU TELA, - CM 80X80 2. GAVIÃO - REAL (PARTICOLARE) 2018, PIGMENTO SU TELA - M 2,45X18 3. PARADISO TERRESTRE - 2011, STAMPA DIGITALE SU TELA - M 3X3 4. ARISTOLOCHIA GIGANTEA - 2002, ACQUARELLO SU CARTA - CM 100X70 5. JAGUAR – ANIMAL - 2019, BUCCHERO E TERRACOTTA POLICROMA - MISURE VARIABILI
Leonardo in 3D Fotografie Š Art Media Studio - Firenze
IL PIÙ GRANDE EVENTO MAI REALIZZATO SUL GENIO DEL RINASCIMENTO A MILANO FINO AL 22 SETTEMBRE ALLA FABBRICA DEL VAPORE
Leonardo in 3D Una mostra coinvolgente dove la tecnologia più rivoluzionaria racconta il Genio, la sua vita, le sue scoperte e le sue straordinarie opere d’arte come non sono mai state viste. “Leonardo da Vinci 3D” è arrivato a Milano e dal 30 maggio ha stupito il pubblico con effetti sorprendenti: fra realtà aumentata e ologrammi, la mostra abbatte i tradizionali confini, sfidando le leggi della fisica, del tempo e dello spazio con luci, immagini, suoni e colori in uno scenario suggestivo, la Cattedrale della Fabbrica del Vapore con i suoi 1500 metri quadri espositivi. Pensata per i nativi digitali, la mostra oltrepassa invece le barriere generazionali per rivolgersi a tutte le fasce d’età, dai Babyboomers ai Millenials, fino alla cosiddetta generazione Google. Prodotta da MEDARTEC e Comune di Milano, con la produzione artistica del pluripremiato studio fiorentino ART MEDIA STUDIO, la mostra è realizzata con il Patrocinio dell’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni (ICAR) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed in collaborazione con FRATELLI ALINARI, il più antico archivio fotografico al mondo. Ideata come un viaggio lungo oltre 500 anni, un salto sorprendente dal passato al futuro, la mostra “Leonardo da Vinci 3D” permette di conoscere “dal vivo” il maestro del Rinascimento Italiano: è infatti lo stesso Leonardo, riprodotto in una creazione olografica a grandezza naturale, a raccontare le intuizioni e gli episodi che costellano il suo lavoro. Grazie all’app Leonardo da Vinci 3D – scaricabile per iOS e Android - è possibile interagire con le opere e il suo creatore per vivere un’esperienza immersiva: basta inquadrare le creazioni leonardesche o il logo della mostra per scoprire nuovi contenuti sull’universo di Leonardo. Il racconto di Leonardo da Vinci 3D nasce infatti da un’inedita commistione di linguaggi, dove tradizione e innovazione dialogano per spalancare al pubblico la vastità e la complessità del mondo che gravita intorno alla figura di Leonardo, per un utilizzo sempre più critico e consapevole delle tecnologie dell’informazione. L’arte in digitale può, nelle sue diverse declinazioni, tangibili e intangibili, rappresentare un valido strumento di conoscenza, un’occasione per avvicinarsi alla creatività espressiva di un’artista e alle ardite evoluzioni della sua mente. Il percorso narra l’intero universo di Leonardo attraverso un racconto affascinante e coinvolgente: dalla sala macchine alla mirror room dedicata al volo, ideata con un gioco di specchi e riflessi che attraversa i suoi paesaggi. Dalla grande sala immersiva per lasciarsi andare e trasportare, alla rappresentazione a grandezza naturale dell’Ultima Cena, fino alla cosiddetta “mostra impossibile”: una galleria digitale che riunisce per la prima volta in un unico spazio i più celebri dipinti leonardeschi riprodotti a grandezza naturale - dalla Gioconda alla Vergine delle rocce - “superando l’inamovibilità” delle opere d’arte dei più importanti musei al mondo. Tra le attrattive virtuali il maxi-libro popup in realtà aumentata che interagisce con le ingegnose macchine da guerra e del volo, e il corner Virtual Reality con postazioni Oculus che consentono di entrare virtualmente nell’affascinante mondo vinciano.
I VIAGGI DELLO SCIAMANO
PERDERSI AD ISTANBUL
Un luogo quasi fiabesco, Istanbul, la città che tutti amano definire come il ponte tra Europa e Asia, un posto dove l’Oriente incontra l’Occidente e dove le culture coesistono da secoli. Ma Istanbul è anche una città ricca di contraddizioni, dettate dal crogiolo di etnie e tradizioni che convivono in città. Per l’esattezza sono 15 milioni gli abitanti che brulicano ogni giorno tra le vie di questa città, la più popolosa della Turchia. Bastano anche solo pochi giorni per innamorarsene perdutamente: si tratta, infatti, di un luogo unico al mondo che conta una quantità di bellezze di ogni genere sia paesaggistiche che monumentali. Si parte da uno dei più famosi edifici del mondo, l’Ayasofya, unico per le sue forme innovative, l’importanza storica e la maestosa bellezza. Forse il suo esterno non rende merito alla meraviglia ipnotica dell’interno. Le parole non bastano a descriverla: l’anima si esalta e i sensi vanno in estasi. Semplicemente sublime. Chiudi gli occhi e immagina di assistere a un rito bizantino, di vedere i crociati passare davanti alla porta principale, i musulmani rivolgere preghiere ad Allah e il più prosaico Atatürk trasformare Ayasofya in museo nel 1935.
Se parliamo invece di paesaggio, impossibile non rimanere incantati dallo skyline di Istanbul, immortalato da milioni di cartoline. I sette colli della città vecchia sono disseminati da una collezione di moschee che regala uno spettacolo senza pari. Leggiadri minareti, cupole imponenti, palazzi e residenze dominano lo skyline e fanno da sfondo a romantiche cene in terrazza tra Eminönü e Beyoğlu. Quando visitiamo questa città impossibile non fare tappa nella zona dei bazar, affollata e piena di colori. Se l’esclusivo Kanyon Shopping Center (Büyükdere Caddesi 185) è il massimo per gli acquisti sull’altro lato del Corno d’oro, le vere bayanlar (signore) di Istanbul preferiscono sgomitare nel labirinto ottomano del bazar. Avvicinandosi al Bazar delle spezie (Mısır Çarşısı) si viene avvolti da un inconfondibile aroma di cannella e garofano. Lasciato il brulichio dei bazar è possibile cercare pace lungo la costa di Eminönü, dove i traghetti sbuffano nuvolette grigie circondati da gabbiani in cerca di un boccone di simit (piccoli anelli di pane decorati di semi di sesamo). Sempre qui è possibile salire su uno dei tanti traghetti che ripercorreranno
il Bosforo, attraversato da due enormi ponti: un percorso che ogni giorno migliaia di auto, traghetti, barche da pesca e da diporto compiono. Imbarcarsi al tramonto, quando la grandiosa silhouette della città vecchia si staglia nel cielo tinto d’arancio, non ha prezzo. E quando cala la sera è consigliabile concedersi del vino, una cena ed un salto a İstiklal Caddesi (Viale dell’Indipendenza), un simbolo perfetto della Turchia del XXI secolo. A una delle estremità si trova la frenetica e affollata piazza Taksim, il cuore della Istanbul moderna. All’altra estremità sorge il quartiere di Galata, con le sue tortuose stradine lastricate che hanno assistito alla nascita e al declino di molti imperi. Una delle particolarità da sapere è che ad Istanbul chi vuole mettersi in evidenza sa di poter seguire una strada infallibile e un po’ pazza: aprire una galleria, meglio se dedicata all’arte contemporanea. Non sappiamo spiegare perché la gente bella e un po’ rifatta abbia scoperto all’improvviso una vena artistica, ma è così. La prima collezione privata della serie è stata il Proje4L / Elgiz Museum of Contemporary Art di Levent, seguito subito dall’İstanbul Modern di Tophane e dal Pera Museum di Beyoğlu.
Buone notizie per i viaggiatori: ti aspettano opere di primo livello in zone magnifiche della città, piene di negozi e caffè eleganti. Non da meno la musica: nella vita non si hanno molte opportunità di ascoltare musica classica e lirica all’interno di magnifiche chiese bizantine e sontuosi palazzi di origini ottomani. L’International İstanbul Music Festival (tra giugno e luglio) è una di queste. L’evento più importante del calendario cittadino sì è guadagnato un significativo prestigio internazionale. La location principale è Aya İrini, una ex chiesa ortodossa dall’austera bellezza, ma soprattutto dall’acustica superba. Allo stesso tempo ad Istanbul il benessere del corpo e della mente mantengono un’importanza notevole: impossibile quindi non arrendersi al vapore di un bagno turco. I celebri hamam della città offrono un’opportunità unica per un tuffo nella storia e nell’architettura oltre che, naturalmente, in acque calde e rigeneranti. Molte delle moschee imperiali sono dotate di bagno turco, senza contare gli innumerevoli hamam disseminati nella città vecchia alcuni, certo, sono caduti in disgrazia e sono stati convertiti in centri commerciali. Uno dei più celebri è il Çemberlitaş Hamamı, costruito per ordine di Nûr-Banû Sultâna, moglie di Selim II. E poi il Cağaloğlu Hamamı, commissionato dal sultano Mahmut I.
Dal benessere al cibo: gli abitanti della città amano il cibo sopra ogni cosa. Per loro si tratta di convivialità, non di semplice ‘carburante’. I pranzi sono una vera cerimonia, pieni di gioia, rumore al punto tale da essere inevitabilmente affollati. La cucina locale ha alle spalle secoli di raffinata evoluzione ed è più venerata delle opere di un museo. Non aspettarti, però, qualcosa di ricercato o artefatto, perché la cucina turca è sempre schietta e genuina. I meze (antipasti) sono semplici, il kebab quasi austero e i frutti di mare non sono accompagnati da salse o intingoli. Un trionfo dei sapori scandito da ingredienti sempre di stagione. I migliori chef della Turchia passano da Istanbul a perfezionare la propria arte. Sono pronti a servirti spaghetti perfetti o curry thailandese infuocato. E per una nottata da leoni, impossibile non imbattersi nei Superclubbing, noti per i buttafuori impietosi e per i costi esorbitanti, così come per le magnifiche vedute del Bosforo. Ne vale la pena, in ogni caso. Il tratto tra Ortaköy e Kuruceşme è pieno di locali che segnano il trionfo dell’opulenza: lusso ovunque, cibo fantastico, cocktail a regola d’arte, uomini d’affari in Armani, modelle, celebrità dell’ultima ora e personaggi che indossano jeans stretti e decorati di preziosità. ISTANBUL, VIAGGIO TRA OCCIDENTE E ORIENTE Per conoscere la proposta de “I Viaggi dello Sciamano”, ideata per il periodo compreso tra il 10 e il 13 ottobre 2019, visita il sito: https://www.viaggidellosciamano.com/tours/instabul/
Prenota il tuo viaggio o chiedi maggiori informazioni I VIAGGI DELLO SCIAMANO Via del Tonale e della Mendola 160/A Endine Gaiano (BG) - Tel. 035 827430 info@viaggidellosciamano.com www.viaggidellosciamano.com
LA GRANDE SERATA DELL’ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ
COLLABORATORI ACCADEMIA
PIÙ DI 500 PERSONE TRA AUTORITÀ, SPONSOR, PROTAGONISTI DEL TORNEO 2019 E TUTTO LO STAFF DELL’ACCADEMIA DELLO SPORT HANNO FESTEGGIATO LA FINE DEL GRANDE EVENTO DI QUESTA ANNATA. IL MOMENTO CLOU È STATA LA CERIMONIA DI CONSEGNA DEI GOLDEN VIP 2019 ASSEGNATI A A MASIELLO, INTRONA E LATINI Immagini che lasciano il segno, emozioni di tre settimane passate a faticare sui campi da tennis e il grande risultato della solidarietà, nel nome della beneficienza, della ricerca scientifica, dello sport e dei tanti imprenditori da sempre vicini ai progetti dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Più di 500 persone tra autorità, sponsor, giocatori del TENNIS 2019 e tutto lo staff dell’Accademia hanno festeggiato la fine del grande evento di questa annata, insieme a tanti politici a partire dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli, l’Onorevole Elena Carnevali insieme a Monsignor Giulio Della Vite. STRISCIA LA NOTIZIA è stata ancora una volta la protagonista, anche nell’ultima fase del Tennis 2019. Sul palco sono stati i primattori della serata Moreno Morello, Edoardo Stoppa e la bellissima Juliana Moreira: bellissima l’introduzione degli showman, durante il quale sono stati consegnati diversi premi “simpatia” ai protagonisti che hanno dato vita ai tornei di tennis di Cividino. GOLDEN VIP Il momento clou è stata la cerimonia dei Golden Vip 2019, che l’Accademia dello Sport ha deciso di consegnare ad Andrea Masiello, giocatore dell’Atalanta, premiato con il “Vip d’onore – Luciana e Gianna Radici” da Luca Percassi e dalla moglie Cristina Radici, insieme a Marino Lazzarini e Roberto Selini, al professor Martino Introna per la ricerca assegnato dalla Fondazione Credito Bergamasco per la sua prestigiosa attività nel campo della medicina e della ricerca ed infine ad un grande amico dell’Accademia, sempre in prima fila al Tennis, Adriano Latini, del Caseificio Latini, Golden Vip per l’Imprenditoria. Giovanni Licini “Siamo arrivati al termine di questo lungo e anche tribolato torneo di tennis che ha sofferto le bizze del tempo: in questi 18 giorni siamo passati dall’inverno all’estate -sono le parole del direttore del torneo
GIOVANNI LICINI Sono state tre settimane intense, ma è solo il risultato di un lavoro che dura tutto l’anno. È un evento che ormai è diventato un appuntamento importante per Bergamo e di questo ne siamo particolarmente orgogliosi. In cima ai ringraziamenti c’è quello per i nostri preziosissimi volontari, sempre pronti a dedicare ore e ore di impegno gratuito sottraendo tempo alle proprie famiglie. Abbiamo dimostrato con i fatti che con l’impegno, il coraggio e la volontà si possono ottenere enormi risultati. Un grazie infinito agli amici sponsor, tanti e sempre al nostro fianco anche negli anni più duri dell’economia del nostro Paese. Mi auguro che questo nostro enorme lavoro possa rappresentare la via maestra che altri possano prendere da esempio e ripercorrere con l’obiettivo che ci sta tanto a cuore: la solidarietà. Abbiamo superato ostacoli, barriere, imprevisti, stanchezza e anche critiche: lo abbiamo fatto per il nostro campo di girasoli, simbolo di questa edizione, che altro non è che la solidarietà. Le associazioni che abbiamo scelto di aiutare quest’anno possono stare tranquille: i vostri progetti saranno tutti realizzati. Il nostro lavoro a sostegno del vostro aiuterà tante persone che hanno bisogno di ottenere aiuti, attenzioni e cure speciali”. SOLIDARIETÀ 2019 È tempo di solidarietà, di ripagare lo sforzo dei tantissimi collaboratori dell’Accademia e di Giovanni Licini per le 3 associazioni che beneficeranno dell’aiuto dell’associazione: l’Associazione S.O.S. Oncologia San Marco e San Pietro, l’Associazione Italiana Persone Down di Bergamo e l’Associazione Amici di Samuel Onlus. L’associazione è stata protagonista di un nobile gesto negli ultimi giorni, partecipando con 2mila euro alla raccolta fondi organizzata da L’Eco di Bergamo in favore della famiglia di Cristina Biava di Casale di Albino, che a causa di un incendio ha visto distruggersi casa e i ricordi di una vita.
EDOARDO STOPPA, JULIANA MOREIRA, PAOLO AGNELLI, MORENO MORELLO
PREMIO SPECIALE 2019 MARINO LAZZARINI, GIOVANNI LICINI, LUCA PERCASSI, CRISTINA RADICI
GOLDEN VIP ECCELLENZA MEDICA AL PROF. MARTINO INTRONA PREMIATO DA ATTILIO FONTANA (PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA) ANGELO PIAZZOLI, PRESIDENTE FONDAZIONE CREBERG, FRANCESCO LOCATI, (D.G. AZIENDA SOCIOSANITARIA TERRITORIALE BERGAMO EST), MARIA BEATRICE STASI (D.G. AZIENDA OSPEDALIERA PAPA GIOVANNI XXIII), OLIVO FOGLIENI, GIOVANNI LICINI, GIUSEPPE PANSERI
GOLDEN VIP IMPRENDITORIA AD ADRIANO LATINI (CASEIFICIO LATINI) PREMIATO DA ATTILIO FONTANA, ALESSANDRO MARCHESI, PAOLO AGNELLI, GIANFRANCO GAFFORELLI, GIOVANNI LICINI, OLIVO FOGLIENI
EDOARDO STOPPA, JULIANA MOREIRA, GIOVANNI LICINI, MORENO MORELLO E MARCO BUCARELLI
TORNEO CLASSIFICATI ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ 1° CLASSIFICATO GIOVANNI LICINI, PINUCCIO MAURIELLO (PROGETTO GIARDINO) OLIVO FOGLIENI (GRUPPO FLEX), BRUNO MAZZOLENI (SERIM) PREMIANO LUCA CHIESA
3^ CLASSIFICATA COPPA BANCA MEDIOLANUM COMPETIZIONE A SQUADRE SQUADRA MC ENROE: SILVIA GHISLANDI, ANTONIO OPRANDI, ROBERTO PREVITALI, DOMENICO ROTA, LUCA MARCONI, MARIO PREVITALI (CAPITANO), SIMONA BEFANI
GOLDEN VIP PER LO SPORT A ANDREA MASIELLO PREMIATO DA CRISTINA RADICI, IN RAPPRESENTANZA DELLA FAMIGLIA RADICI, LUCA PERCASSI (A.D. ATALANTA), ROBERTO SELINI (AMICI ATALANTA), ATTILIO FONTANA (PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA), MARINO LAZZARINI (PRES. AMICI ATALANTA), GIOVANNI LICINI, ORESTE PERRI (PRESIDENTE CONI REGIONE LOMBARDIA)
28°TROFEO ACHILLE E CESARE BORTOLOTTI DOPPIO MASCHILE 2° CLASSIFICATO UMBERTO BORTOLOTTI, GIANANGELO CATTANEO (PLASTIK) LUIGI CATTANEO (AZIENDA AGRICOLA CATTANEO) PREMIANO ANTONIO VISCARDI E BEPPE SAVOLDI
28°TROFEO ACHILLE E CESARE BORTOLOTTI DOPPIO MASCHILE 1° CLASSIFICATO - UMBERTO BORTOLOTTI, LUCA PERCASSI (A.D. ATALANTA) PREMIANO GIANLUIGI VISCARDI E MARIO IELPO
LA GRANDE SERATA DELL’ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ
SPONSOR PRINCIPALI
I TORNEI Diamo infine uno sguardo a quello che hanno detto le varie competizioni al Mongodi di Cividino. Non possiamo che partire dal più longevo, quello che da sempre conclude le serate dell’Accademia. Il 28° Trofeo Achille e Cesare Bortolotti, doppio maschile, va al termine di una maratona di 3 set (6-3,5-7,9-3) a Mario Ielpo e Gianluigi Viscardi, che piegano in finale Antonio Viscardi e Beppe Savoldi. La finalissima della 13esima edizione del Trofeo Giacinto Facchetti, singolare maschile A è stata un remake di quella della scorsa annata con lo stesso risultato. Nella stessa serata Damiano Zenoni ha prima battuto Giovanni Vinanti in semifinale per 9-3, vincendo poi nell’ultimo atto contro Filippo Carrara con un 6-3, 6-1. Un torneo verde, che vede all’epilogo una finale giovanissima è la 6°
13°TROFEO GIACINTO FACCHETTI SINGOLARE MASCHILE A 2° CLASSIFICATO GIACOMO ZENUCCHI (ARREDAMENTI ZENUCCHI) PREMIA FILIPPO CARRARA
13°TROFEO GIACINTO FACCHETTI SINGOLARE MASCHILE A 1° CLASSIFICATO ORESTE PERRI (PRES. CONI LOMBARDIA), LUCA PERCASSI (A.D. ATALANTA) PREMIANO DAMIANO ZENONI
edizione del Torneo Franco Morotti, singolare maschile B, che ha visto prevalere Mario Rossi contro Gianmarco Rondi con il risultato di 9-3. Nel torneo “Classificati” si conferma vincente Luca Chiesa, già a segno nell’ edizione 2018, che piega la resistenza dell’ottimo Riccardo Maspero per 6-2, 6-3. Nella Coppa ASC di doppio misto, Oscar Magoni dopo aver perso in finale nel 2018 ha conquistato il 1° posto in compagnia di Claudia Menin, battendo un’altra brillante coppia di questa edizione, quella composta da Maria Riva e Pier Gallivanoni per 7-5, 6-3. La Coppa Banca Mediolanum (Competizione a squadre) ha visto protagonista la formazione Ashe capitanata da Ciro Bresciani che grazie ad un solo game di vantaggio ha battuto quella Becker con capitano Luca Chiesa dopo il 2-2 nelle 4 gare.
1^ CLASSIFICATA COPPA BANCA MEDIOLANUM COMPETIZIONE A SQUADRE SQUADRA ASHE: FRANCO FERRI, ANTONIO PIAZZINI, GRAZIANO INNOCENTI, CIRO BRESCIANI (CAPITANO), CLAUDIA MENIN, FABIO BOSATELLI, MAURO BOTTEGA, ALESSANDRO MONGUZZI, EMILIO PEDRETTI PREMIATI DA CORRADO FONTANA (MEDIOLANUM), ALESSANDRO MARCHESI (DIR. COMM. AREA CREDITI MEDIOLANUM)
2^ CLASSIFICATA COPPA BANCA MEDIOLANUM COMPETIZIONE A SQUADRE SQUADRA BECKER: PAOLO OCCHIPINTI, LUCA CHIESA (CAPITANO), GIULIA LODOVICI, FRANCESCA VITALI, GIUSEPPE BORTOLOTTI, LUCA MINGOTTI, STEFANO RONDI, ADRIANO LATINI PREMIATI DA CARLO CURNIS (GIOIELLERIA CURNIS), GIUSEPPE PANSERI (DESPE).
28°TROFEO ACHILLE E CESARE BORTOLOTTI DOPPIO MASCHILE 3° CLASSIFICATO UMBERTO BORTOLOTTI, OLIVO FOGLIENI (GRUPPO FLEX), ROBERTO SOTTOCORNOLA (GRANULATI ZANDOBBIO), LUIGI COCCHETTI (PEDRETTI SERRAMENTI) PREMIANO PAOLO AGNELLI E LUCA CHIESA
TORNEO CLASSIFICATI ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ 2° CLASSIFICATO OLIVO FOGLIENI (GRUPPO FLEX) E GIANANGELO CATTANEO (PLASTIK) PREMIANO RICCARDO MASPERO
TORNEO CLASSIFICATI ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ 3° CLASSIFICATO MARZIO CARRARA (C.P.Z.) E FULVIO RAVIZZA (ELETTROCANALI) PREMIANO CRISTIAN SCHILLACI
2^ CLASSIFICATI COPPA A.S.C. ADVANCED SCREENING CENTERS, DOPPIO MISTO ENRICO BRIGNOLI (OVET VIAGGI) E FULVIO RAVIZZA (ELETTROCANALI) PREMIANO MARIA RIVA E PIER GALLIVANONI
6°TORNEO COPPA FRANCO MOROTTI SINGOLARE MASCHILE CATEGORIA B, 3° CLASSIFICATO ENRICO BARCELLA (FEBA), BRUNO MAZZOLENI (SERIM), LAURA E MARCO MOROTTI PREMIANO ROBERTO SELINI E STEFANO RONDI
6°TORNEO COPPA FRANCO MOROTTI SINGOLARE MASCHILE CATEGORIA B, 1° CLASSIFICATO LAURA E MARCO MOROTTI, FABRIZIO DI FRANCO (REGIONAL MANAGER ITALIANA ASSICURAZIONI) PREMIANO MARIO ROSSI
SANDRO MASERA, FRANCO LAMERA, GIOVANNI LICINI, MONS. GIULIO DELLA VITE (SEGRETARIO GENERALE DELLA CURIA BERGAMO), ATTILIO FONTANA (PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA), CLAUDIA TERZI (ASSESSORE REGIONALE ALLE INFRASTRUTTURE TRASPORTI E MOBILITÀ SOSTENIBILE), GIANFRANCO GAFFORELLI (PRESIDENTE PROVINCIA DI BERGAMO), CRISTINA RADICI, GIANANGELO CATTANEO, EZIO CHIESA, ORESTE PERRI (PRESIDENTE CONI LOMBARDIA)
3^ CLASSIFICATI COPPA A.S.C. ADVANCED SCREENING CENTERS, DOPPIO MISTO ROBERTO SOTTOCORNOLA (GRANULATI ZANDOBBIO) E LUIGI VISCARDI (COSBERG) PREMIANO ALESSANDRO MASERA, FRANCESCA VITALI, CLAUDIA PAGANI, ADRIANO LATINI
1^ CLASSIFICATI COPPA A.S.C. ADVANCED SCREENING CENTERS, DOPPIO MISTO PIERO ARCANGELI E PAOLO BELLINI (A.S.C. ADVANCED SCREENING CENTERS) CON GIANANGELO CATTANEO (PLASTIK) PREMIANO OSCAR MAGONI E CLAUDIA MENIN
6°TORNEO COPPA FRANCO MOROTTI SINGOLARE MASCHILE CATEGORIA B, 2° CLASSIFICATO LUIGI COCCHETTI (PEDRETTI SERRAMENTI), LAURA E MARCO MOROTTI, TIZIANO BRUGNOLI (TB GROUP) PREMIANO GIANMARCO RONDI
13°TROFEO GIACINTO FACCHETTI SINGOLARE MASCHILE A 3° CLASSIFICATO LUIGI CATTANEO (AZIENDA AGRICOLA CATTANEO) E STEFANO RONDI (TRASPORTI FRATELLI RONDI) PREMIANO GIOVANNI VINANTI, ENRICO AGNELLI (RITIRA PAOLO AGNELLI)
CHI C’ERA
LARIO MI AUTO: DIMENSIONE SOLIDARIETÀ Anche per questo 2019 il nome dell’Accademia dello Sport ha fatto eco per l’importante torneo Tennis Vip che ogni anno raccoglie decine di iscritti, tra tennisti, vip, ex calciatori e campioni del mondo dello sport. Un’ampia partecipazione, dettata dall’obiettivo che muove questo ormai storico torneo: una raccolta fondi a favore di associazioni che ne cessitano di aiuto e sostegno. Ecco perché nomi dell’imprenditoria bergamasca e italiana rispondono ogni anno all’appello: tra di esse, anche per questa edizione, non è mancato il gruppo Lario Mi Auto, presente con tutti i responsabili della sede di Grumello del Monte, in Via Brescia 78. Una partecipazione attiva che ha visto tutto lo staff di Lario Mi Auto presente nella zona lounge del Tennis Club di Cividino al fine di fare conoscere la Nuova Range Rover Evoque. Presentata in un colore nero, questo SUV si identifica da sempre per il suo concentrato di grinta, sportività e prestazioni uniche, legate ad una linea elegante ed inimitabile. Caratteristiche uniche e identificative della gamma Range Rover, presenti in tutte le Concessionarie del gruppo Lario Mi Auto, dislocate nelle provincie di Milano, Lecco e Grumello del Monte. Una solida realtà che da oltre un decennio accoglie i suoi clienti offrendo i servizi più qualificati in grado di esaudire tutte le esigenze. Una professionalità dimostrata anche all’edizione 2019 del Tennis Vip, riconferma di una importante partnership iniziata nel 2010 nel segno della solidarietà e mai interrotta.
Ph. Sergio Nessi
PIRI, PICCHIO IN CITTÀ Tommaso Revera - Fotografie Sergio Nessi
IN UNO DEI POCHI ASSOLATI POMERIGGI DI MAGGIO, ABBIAMO FATTO LA CONOSCENZA DI PIRI, COSÌ IO E LA MIA PICCOLA GUIA L’ABBIAMO SOPRANNOMINATO: UNO SPLENDIDO PICCHIO VERDE CHE ABBIAMO SOCCORSO PER VIA DI UNA FERITA ALL’ALA
Sarà stato il maltempo di maggio che lo ha convinto a spingersi sino in città o più probabilmente la necessità di procciaciarsi del cibo (è, infatti, l’unica specie di picchio che scende regolarmente a caccia anche sul terreno) fatto sta che, nel giardino della Scuola Materna della Provvidenza di Boccaleone, dove è iscritta mia figlia, è stato rinvenuto un bellissimo picchio verde, un volatile comune (soprattutto nelle campagne) dai colori incredibili. Sembrava un pomeriggio come tanti altri quando andai a prenderla per riportarla a casa ma, l’entusiasmo misto agitazione percepito sin da subito nei bambini rimasti a scuola quel giorno, lasciava presagire qualcosa di nuovo… E, in effetti, qualcosa di nuovo c’era: Piri picchio giaceva ferito nel giardino pronto per essere catturato da un gatto rosso sornione che, quatto quatto, si aggirava minaccioso nei suoi pressi e stava per sferrare l’attacco decisivo. È bastato uno sguardo tra me, Guia, la sua compagna Aurora con la sua mamma Giulia e la maestra Chiara: dovevamo fare qualcosa… E così è stato. Allontanato il felino affamato, abbiamo prestato soccorso a Piri ammirandone i colori e la bellezza. La parte superiore del dorso si presentava verde scuro, per virare verso il giallo, mentre quella inferiore grigio-chiaro. L’apice del capo, invece, era di colore rosso, il musino nero, mentre dal becco partivano due strie nere verso la nuca che tendono al rosso negli esemplari maschi, proprio come quello rinvenuto. Uno spettacolo per gli occhi, un arcobaleno di colori della natura. Con i suoi occhietti di un singolare color chiaro ci ha subito intenerito a maggior ragione dopo aver appurato le sue cagionevoli condizioni di salute: debilitato, spaurito e con un’ala ferita che gli impediva di spiccare il consueto volo ondulato. Era ora di aiutarlo… Abbiamo provato a contattare la LIPU, la Lega Italiana Protezione Uccelli ma, purtroppo, il centralino dal tardo pomeriggio è chiuso al pubblico. Così abbiamo pensato alla Riserva Naturale Oasi SIC/ZCS WWF Valpredina e Misma di Cenate che fortunatamente ci ha risposto dandoci le informazioni necessarie per prendercene cura sino all’indomani quando l’ambulatorio veterinario presso il CRAS avrebbe riaperto al pubblico.
La leggenda del Picchio Secondo una credenza cristiana, quando Dio volle creare fiumi e ruscelli chiese aiuto a tutti gli uccelli dal becco robusto e l’unico che non rispose all’appello fu proprio il picchio, per cui il Signore lo punì dicendogli che non avrebbe più potuto bere una goccia d’acqua che avesse toccato terra. Per questo, quando è assetato, il picchio si rivolgerebbe all’Altissimo con un grido ripetuto, chiedendogli di far cadere acqua su foglie e rami degli alberi e Dio, misericordioso, gli manderebbe la pioggia. Da questa leggenda nacque la credenza secondo la quale il picchio che grida ripetutamente annuncerebbe pioggia. Noi non abbiamo le prove non avendolo sentito prima ma, a giudicare dalle copiose piogge di maggio, il nostro Piri ne avrà emessi di strilli verso il cielo prima che il buon Dio lo accontentasse…
Con un po’ di apprensione, ce ne siamo fatti carico portandocelo a casa all’interno di una scatola di cartone (a questo proposito sappiate che è il ‘rifugio di fortuna’ più indicato in questi casi perché se il volatile soccorso presenta fratture, gabbie e voliere potrebbero aggravarne gli esiti). Solo un po’ d’acqua, di buio e un nido fatto di carta/stracci: nient’altro per metterlo il più possibile a suo agio nell’attesa di consegnarlo il giorno seguente a mani esperte che lo avrebbero sicuramente aiutato. La serata è trascorsa serena e senza imprevisti: pur essendo una specie piuttosto schiva, il picchio pareva a suo agio ed emetteva i suoi versi caratteristici. Svegliarsi l’indomani è stato molto eccitante: il programma di recarci all’Oasi WWF Valpredina per poter prestare le cure necessarie al nostro Piri ha prevalso su tutto. Una volta giunti a Cenate Sopra, inebriati dal verde rigoglioso che fa da cornice a questa struttura - un tassello di natura tra i più intatti delle Prealpi bergamasche - ci hanno accolto immediatamente al CRAS, il Centro Recupero Animali Selvatici. Salutare il nostro piccolo Piri è stato per certi versi doloroso: nonostante le poche ore trascorse insieme, infatti, lo avevamo sin da subito preso a cuore. Ma la consapevolezza di averlo lasciato in ottime mani, ci ha rincuorato più di ogni altra cosa. Passati un paio di giorni, come ci aveva promesso il Direttore della Riserva, Enzo Mauri, ci è arrivata una mail con il ‘bollettino medico’ del nostro amico volatile:
PIRI, PICCHIO IN CITTÀ
“Durante la visita veterinaria eseguita dal Direttore Sanitario, Dott. Luca Cavallari, e dal Responsabile del Centro, Dott. Matteo Mauri, non si sono riscontrate gravi criticità. L’animale è stabile, non presenta fratture ma è molto debilitato, forse per un trauma o perché, viste le basse temperature e la pioggia persistente dei giorni scorsi, non ha trovato sufficiente cibo per rifocillarsi. È stato somministrato un sondino gastrico per nutrirlo forzatamente con il quale dovrebbe riprendersi rapidamente … Vedremo in seguito se riuscirà ad alimentarsi autonomamente. Se tutto va bene e non subentrassero complicazioni, resterà in degenza alcuni giorni e poi verrà liberato”. Il Direttore della Riserva naturale Oasi WWF SIC/ZSC Valpredina e Misma, Enzo Mauri. Un grazie di cuore ad Enzo e a tutto lo staff dell’Oasi WWF di Cenate Sopra: se il nostro piccolo Piri tornerà a farci visita in città, lo dobbiamo anche a loro! Intanto tra i bimbi della Scuola Materna è già una delle storie più belle…
Valpredina E MISMA DI CENATE L’Oasi WWF di Valpredina (www.valpredina.eu) si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC IT2060016) nel comune di Cenate Sopra (BG). L’area si estende per circa 90 ettari, costituita in prevalenza di boschi misti con coste rocciose e coltivi, ed è percorsa dal torrente Predina. A Valpredina, inoltre, è operativo un importante CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici), una struttura realizzata dal WWF Italia che ha lo scopo di recuperare animali Selvatici feriti o in difficoltà per curarli e rimetterli in libertà. Svolge questo servizio in convenzione con Regione Lombardia e ha come bacino di utenza le province di Brescia, Bergamo e Lecco. I privati cittadini possono consegnare la fauna dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00. Per le consegne nei giorni festivi è necessario preventivamente un contatto telefonico per organizzare la ricezione dell’animale. Il centro è dotato di un ambulatorio veterinario, un’area con voliere e stabulari per le diverse specie e un’area faunistica per il recupero degli ungulati. Ma non è tutto: qui è attivo anche lo Sportello Pipistrelli (tel. 347 3941266 - pipistrelli@valpredina.eu), un punto informativo, nato nell’ambito del Progetto Integrato Life Gestire 2020, per supportare cittadini ed Enti nell’affrontare criticità legate ai chirotteri, per soccorrere esemplari feriti o in difficoltà e per promuovere e valorizzare iniziative e progetti in favore di questi animali.
A cura di Rivestiti - Second hand, vintage and more Alessia Omizzolo
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CREATIVITÀ, PASSIONE E UN PIZZICO DI … NOSTALGIA Rivestiti è un piccolo distretto che valorizza abiti e accessori che meritano di avere una seconda possibilità. Dopo un processo di selezione, Daniela – Marialuisa – Paola, restituiscono con passione valore a capi d’abbigliamento che portano con sé ricordi, sensazioni e raccontano storie. Per le nostre commesse un vestito è il riflesso di uno stato d’animo. È anche il mezzo con cui esprimiamo noi stessi e deve trasmettere emozioni come un quadro: il vestito non è solo un insieme di stoffe e cuciture. Ormai si compra non per necessità ma quanto per il bisogno di sentirsi gratificati. Viviamo nell’era del commercio preconfezionato e dei negozi che vendono capi d’abbigliamento sintetici. Ci siamo abituati allo shopping veloce ed economico, prestando poca attenzione alla qualità. Una delle sfide che le commesse di Rivestiti affrontano quotidianamente è proprio quella di trovare vestiti di qualità e in buono stato da proporre ai clienti. Grazie alla loro attenta selezione, simile quasi a una caccia al tesoro, in negozio si possono scovare accessori vintage e abiti di alcuni dei brand più famosi - Gucci, Armani, Luisa Spagnoli, Vuitton, Ferré – tra cui alcuni brand bergamaschi – Sacerdote, Patrizia Pepe, Krizia, Bagutta, Trussardi. Paola Barcella, commessa senior e vera intenditrice di vintage, ci racconta che: “Le persone entrano in negozio e si approcciano in maniera diversa a quello che vedono intorno a loro. C’è chi entra, pone domande e non apprezza il nostro progetto, altri, invece, che rimangono piacevolmente sorpresi nel sapere che si vendono vestiti di seconda mano. Infine ci sono persone che, soddisfatte del continuo e vasto assortimento e del rapporto qualità/prezzo, diventano clienti abituali”. Daniela, la commessa creativa, è appassionata di moda e riciclo di tessuti. Per lei Rivestiti è un luogo che tiene sempre viva la creatività. A Daniela piace soprattutto consigliare i clienti, proponendo loro outfit personalizzati. “Lavorare per Rivestiti – ci racconta - è un’occasione per entrare in contatto con persone che hanno gusti diversi, ma che non hanno paura di osare o di cambiare stile”. Per Marialuisa, la più giovane del gruppo, lavorare in negozio è una piacevole prima esperienza; non svolge solo mansioni di commessa ma crea illustrazioni per promuovere capi e accessori sui social network. “Mi lascio colpire da un capo di abbigliamento e da lì parto cercando altri elementi per creare un outifit che fotografo e poi trasformo in un’illustrazione-moda. Mi piace immaginare che tipo di persona possa indossare un certo outfit e poi visualizzo il contesto e il luogo in cui l’indosserebbe. Un modo secondo me originale e insolito che da un tocco di freschezza al mondo second-hand” . Rivestiti è un luogo dove il gusto e la moda senza tempo si incontrano in un clima quasi nostalgico e permette di guardare con occhi diversi il settore della moda, nonché di capire che dietro ad un vestito ci sono idee, impegno e lavoro.
In collaborazione con RIVESTITI - Bergamo - Via Broseta 79A - Cell. 338 8889575 Facebook: @negoziorivestiti Instagram: @rivestitisecondhandvintage Illustrazioni di Marialuisa Silvetti @isa_the_weirdo
carabinieri accanto alle famiglie per proteggere meglio gli anziani Fotografie Federico Buscarino
CHI C’ERA
carabinieri accanto alle famiglie per proteggere meglio gli anziani Il 6 Giugno, in tutta la Penisola si è festeggiato l’anniversario dalla fondazione della Benemerita: un momento nel quale tutte le Istituzioni dello Stato e della Pubblica Amministrazione insieme ai Comandanti delle altre Forze dell’Ordine rendono omaggio ai Carabinieri. E, anche quest’anno, non mancava nessuno. Le massime autorità cittadine, insieme ai tanti ospiti si sono radunati sul piazzale della caserma per cantare insieme l’Inno di Mameli, assistere alla consegna delle benemerenze per atti di particolare valore e ascoltare le accorate parole del comandante di Bergamo, Colonello Paolo Storoni che ha voluto sottollineare il calo di un certo tipo di reati come le rapine e i furti ma soprattutto ha voluto porre l’accento sull’aumento, davvero preoccupante, del numero di truffe rivolte contro gli anziani. Più 70% nell’ultimo anno. “È un crimine davvero ignobile e - ha detto Storoni - siamo attentissimi ad ogni caso ma purtroppo spesso ci troviamo in situazioni di abbandono di persone molto anziane da parte dei famigliariche sono facile preda di chi li vuole ingannare. Noi non possiamo arrivare ovunque e in questo caso una maggiore vicinanza della famiglia è l’antidoto migliore per proteggerli da pericoli sempre crescenti e delinquenti sempre più raffinati”. La città sta inesorabilmente invecchiando e diventerà sempre più appetibile per questo tipo di reati: per questo è necessario proteggere meglio gli anziani da parte di tutti.
Ph. Federico Buscarino - Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it
A cura di Andrea Moretti - Titolare di Barberia Taormina
CHE BARBA!
La barba è da sempre presente nella vita degli uomini. Dalle civiltà mesopotamiche, dove doveva essere scura e lunga, agli egizi che la consideravano un marchio divino e simbolo di potere, tant’è che, chi purtroppo ne era sprovvisto, utilizzava barbe finte, fino ad arrivare ai greci i quali la vedevano come tratto distintivo di conoscenza. Controtendenza era invece Carlo Magno che, per evitare un appiglio in più ai nemici durante le battaglie, imponeva la rasatura a tutti i suoi soldati. Nel Medioevo era simbolo distintivo di carattere religioso: i musulmani erano soliti portarla lunga, mentre i cattolici e i protestanti no. Dall’Ottocento in poi, grazie allo sviluppo degli strumenti per radersi e alla diffusione dei cosmetici, nasce la moda della barba così come la conosciamo noi, fino ad arrivare al Novecento, caratterizzato dalla rasatura completa del viso, scelta obbligata anche per questioni lavorative. È negli anni settanta che torna in voga la barba piena, lasciando poi spazio al pizzetto e, successivamente, a visi completamente puliti. Fino a qualche anno fa, quando la barba è tornata prepotentemente, tanto da essere quasi un imperativo: dal look hipster, baffi a manubrio e barba lunghissima, a un look più pulito e curato. Le nuove tendenze virano su una barba sfumata e delineata, dove la lunghezza lascia spazio alla cura, le basette fatte con maestria e un look personalizzato in base al viso di chi la porta. E chi meglio del barbiere può consigliare lo stile giusto? Così l’uomo cerca sempre più spesso di prendersi un momento da dedicare a se stesso, che gli permetta di essere sempre alla moda e, allo stesso tempo, concedersi una pausa dalla vita frenetica di tutti i giorni.
In collaborazione con
Via G. D’Alzano, 2B - Bergamo - Tel. 035 244898 (ingresso anche da Viale Papa Giovanni XXIII, 48)
amici miei
Il cav. Luigi mariani
commendatore, lei è
un po’ discolo
Se provate a controllarlo non ci riuscirete. Se tentate di convincerlo di non aver più vent’anni sprecate il vostro tempo. Se riuscite ad emozionarlo con i ricordi vedrete i suoi occhi azzurri inumidirsi di una felice malinconia. L’appuntamento è per la consueta festa annuale dei Carabinieri che quest’anno si è svolta nel cortile della Caserma di Via delle Valli. È una ricorrenza alla quale il Commendator Mariani non vorrebbe mancare e non mi posso sottrarre dall’offrirmi di accompagnarlo anche quest’anno. Con lui accanto, in questi posti affollati di personalità e cariche istituzionali è come avere un passepartout. Non capita di vederne spesso di giovanotti muoversi come lui. Abituato allo sci alpinismo e alla montagna, campione della bicicletta quando Berta filava, una vita dedicata alla sua grande azienda per la quale trattava con Ministeri e aziende di Stato, non lo spaventa neppure oggi attraversare la città a piedi. Puntualissimo mi aspetta davanti casa, elegante come sempre con una delle tante cravatte che gli invidio… In pochi minuti siamo davanti all’entrata della stazione dei Carabinieri dove lo affido ad un brigadiere all’entrata, per recarmi a cercar parcheggio. Quando torno sui miei passi dopo aver parcheggiato l’auto, il Luigi è già scomparso tra la gente. La giornata è molto calda e spero che non si affatichi troppo. Alla fine lo trovo che chiacchiera con Antonio di Pietro… Ma lei conosce il Comm. Mariani? - chiedo a Di Pietro - “Certo che sì” - risponde l’ex giudice - come per dire: e chi non lo conosce? Luigi abborda tutti con garbo disarmante e tutti si lasciano abbordare. “Si ricorda di me?”. “Ma certo come sta bene e lei? Mi saluti sua moglie”. Sembra aver conosciuto già tutti. Attacca bottone con chiunque gli capiti a tiro e, dall’altezza dei suoi 89 agnos, si permette di fare complimenti alle signore attraenti e qualche smorfia per chi non gli piace. Un vero discolo, eppure mi ha raccontato di aver studiato al Collegio Sant’Alessandro e di aver ricevuto una educazione piuttosto severa… Come si fa a resistergli? Quando vede i seggiolini, noncurante della scritta appesa agli stessi, ci si fionda e si accomoda nella fila dietro quella della sig.ra Prefetto, con la quale intavola subito una questione sui cambiamenti del clima... Per poi attaccare bottone con Mons. Giulio Dellavite e chiedere informazioni sul perchè quest’anno non sia venuto il Vescovo. Un vero spasso: memoria, prontezza e simpatia come se gli anni per lui non contassero. Ecco perchè non dovete provare a convincerlo di non avere più vent’anni. Quando si ama la vita, si ha sempre vent’anni. (V.E.Filì)
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È in programma sabato 6 luglio 2019 alle ore 9.00 nell’Auditorium Calegari della sede di via Torretta, 12 a Bergamo, l’Assemblea generale dei soci di Confartigianato Imprese Bergamo - parte pubblica. L’incontro, dal titolo “Bergamaschi, europei: come diffondere e tutelare il saper fare delle imprese artigiane nel mondo”, sarà aperto dalla relazione del Presidente Giacinto Giambellini che esporrà ai rappresentanti delle istituzioni e alle autorità presenti le richieste di Confartigianato per politiche economiche e scelte normative più mirate alle peculiarità delle imprese artigiane. Momento importante sarà la presentazione del Bilancio Sociale 2018 di Confartigianato Imprese Bergamo a cura del direttore Stefano Maroni, che illustrerà le innumerevoli iniziative realizzate lo scorso anno dalla principale Associazione provinciale dell’Artigianato e che hanno riscosso significativi apprezzamenti. Tra queste, la 10^ edizione della Settimana per l’Energia che, nel 2018, ha festeggiato i suoi primi 10 anni diventando un punto di riferimento sul tema della green economy e della sostenibilità a livello lombardo; la prima edizione di Confà Nembro, il villaggio artigiano in cui i bambini hanno potuto essere artigiani per un giorno; la 31^ Conferenza Organizzativa intitolata “La Bellezza come ispirazione per il futuro dell’Uomo e del Lavoro” e la Fiera dei Mestieri in collaborazione con la Provincia di Bergamo. Nel Bilancio Sociale anche i numeri e i risultati della Formazione (con quasi 200 corsi di formazione obbligatoria e professionalizzante erogati nel 2018), dell’informazione alle imprese (con l’organizzazione di circa 70 incontri e seminari), dell’Area Education e orientamento degli studenti, e dei numerosi servizi di qualità offerti ai Soci come innovazione, internazionalizzazione, politiche attive, servizi per il lavoro, bilateralità, che hanno contribuito a rafforzare il ruolo di Confartigianato come punto di riferimento per le imprese bergamasche. Grazie anche a questi interventi il bilancio 2018 dell’organizzazione, approvato all’unanimità dai Soci all’Assemblea privata dello scorso 27 maggio, si è chiuso in modo molto positivo, con un avanzo netto di gestione pari a quasi 248.000 euro e un volume d’affari in aumento del 1,51%. Il programma dell’Assemblea pubblica proseguirà con la presentazione del Rapporto sull’Artigianato Bergamasco a cura dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, il saluto dei Presidenti dei Movimenti Associativi e le conclusioni del Segretario Generale di Confartigianato Imprese, Cesare Fumagalli. Al termine verrà consegnata una Borsa di studio del programma Intercultura al figlio di un imprenditore associato e verrà conferito un riconoscimento al personale dipendente con 15 anni di servizio.
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busker festival sarnico e paratico UNA GRANDE KERMESSE CON 150 ARTISTI DA TUTTO IL MONDO E PIÙ DI 200 SPETTACOLI DI ACROBATICA AEREA, CIRQUE NOUVEAU, TEATRO DI FIGURA, MIMO, DANZA E GIOCOLERIA Realizzato da Pro-Loco Sarnico, il Sarnico Busker Festival, Festival Internazionale dell’Arte di Strada arriva alla sua XXI Edizione. Tra le più importanti rassegne italiane dedicate all’arte performativa di strada, il Festival va in scena dal 25 al 28 luglio 2019 sul Lago di Iseo, tra Sarnico e Paratico. Anche quest’anno, il Sarnico Busker Festival gode di un palcoscenico d’eccellenza tra il Lungolago e il Centro Storico, dove è prevista l’esibizione di 150 artisti di strada, 40 compagnie provenienti da tutto il mondo, per oltre 200 spettacoli. Alla kermesse sono attese oltre 40 mila persone, per una festa dedicata ad un pubblico di ogni età. La proposta artistica del Sarnico Busker Festival incontra davvero tutti i gusti e comprende performance di cirque nouveau, circo acrobatico, teatro di figura, teatro urbano, teatro danza, acrobatica aerea su teli e trapezio, giocoleria con il fuoco, funambolismo ed equilibrismo, mimo, teatro di burattini, musica. Tra le performance più attese per il 2019, spettacoli di danza urbana che coinvolgono e rendono protagonista il pubblico, percussioni che richiamano le atmosfere del Carnevale brasiliano e un suggestivo spettacolo di Sand Art, per raccontare storie con la sabbia. Non mancano le proposte dedicate ai bambini con tanti giochi interattivi e laboratori per stimolare curiosità, creatività e abilità manuali. Mantenuta anche per il 2019 la formula degli spettacoli itineranti: street band musicali, ballerini, giocolieri e dj accompagnano il pubblico tre le vie della Contrada sarnicese. Il Sarnico Busker Festival è anche occasione di shopping. Oltre all’apertura dei negozi fino a mezzanotte, sul Lungolago di Sarnico e di Paratico si passeggia tra le bancarelle del Mercatino del Busker, che offre una selezionata scelta di artigianato artistico, etnico, curiosità e oggetti realizzati a mano. L’ingresso a tutte le attività è libero e gratuito. I NUMERI DEL FESTIVAL 40 compagnie 150 artisti 200 spettacoli 24 postazioni (18 Sarnico, 6 Paratico) Gli orari del Festival dal 25 al 28 luglio 2019 Giovedì e Venerdì 20.30-00.30 Sabato 17- 00.30 - Domenica 9.30-12.30 e 17- 00.30 Il programma è disponibile sul sito sarnicobuskerfestival.it
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