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Natale era il muschio, quello vero, staccato dai muri, poggiato nel presepe, creato dentro uno scatolone grande grande, conservato apposta, foderato di carta blu con le stelle d’oro e la stagnola per fare un ruscello… Natale era l’odore caldo di case colme di gente allegra, con i cappotti gettati sui letti e la malinconia del pomeriggio con quei regali che non erano mai quelli chiesti nella letterina. Natale è stato per molti anni la frenesia di procurarsi un dono per tutte le persone che si conoscevano e di cui si faceva una lista con le possibili scelte: questo per il fidanzato, questo per il nonno, il nipotino, l’amica del cuore, il professore, il medico… Natale diventava una corsa pazzesca alla ricerca dei tantissimi regali da mettere sotto i tanti alberi dove volevamo far sentire il nostro affetto e la nostra presenza anche solo con un pensiero. Natale di gente nervosa in coda per trovare un parcheggio o alle casse dei negozi, con il bancomat ripieno di tredicesime e risparmi, che prendeva letteralmente d’assalto tutti i negozi del centro per quella pazzesca ricerca dell’ultimo profumo da regalare alla collega di lavoro tanto gentile. Natale somigliava ad una maratona che iniziava prima di Santa Lucia, festa che sarebbe riservata ai bambini, ma che ben si presta anche per qualche regalino tra adulti. Amiche, fidanzatini e nipotini, inauguravano la stagione della corsa al regalo in occasione del tredicesimo giorno di dicembre. A molti capitava anche di dover pensare al vettovagliamento festivo, cioè a tutta quella quantità di derrate alimentari che dovevano essere presenti nel menù del Natale, in quello della vigilia, del Capodanno e del cenone di San Silvestro. Abbiamo passato le feste a sgranocchiare datteri e noci brasiliane, torroni e panforti, a triturare teglie di lasagne, ossibuchi, cotechini e zamponi, ad ingurgitare panettoni e stappare bottiglie. Per fare festa abbracciati anche tra raffreddati o influenzati, senza paura di morire… Natale adesso è sempre più vedersi in videocall in una chat con tutti i nostri cari per scambiarci auguri fino in Australia. Natale è andare in chiesa ma senza il segno di pace, uscire poco e ancor meno assembrarsi. Meglio la messa del Papa in tv… È sempre più ordinare il cenone via internet, facendosi i selfie e restando collegati con chi ci vuole “vicini”. Le strade saranno deserte, animate da luminarie che sembrano guadagnare ancora più spazio nella vita della città comunque rallentata. Niente processioni, niente balli forsennati e bevute colossali per le strade per un capodanno sciamannato che, da qualche tempo, animava il passaggio da un anno all’altro, anche nella nostra compostissima città. In giro, sempre meglio con la FP2, tornano i pugni o le gomitate per scambiarsi un saluto che non danno alcuna soddisfazione rispetto a quelle belle strette di mano e agi abbracci di una volta. Tutti celati dietro le mascherine, saremo sempre più gregge per quell’immunità promessa. Pensiamo a regali utili e li ordiniamo via internet. Viaggi pochi e comunque rischiosi. Anche per quest’anno trovarsi in famiglia per molti sarà un problema da affrontare con le complicazioni conosciute, tra chi è vaccinato e chi ancora no. Ma Natale sarà sempre rinascita, sarà sempre il sole che riprende il cammino, dalle tenebre dell’inverno verso gli splendori dell’estate. Sarà comunque la rifioritura di propositi per migliorare noi stessi e ciò che facciamo, cercando di passare su questo pianeta nel modo più leggero possibile. Natale sarà, ancora e di più, imparare dagli insegnamenti di quel bambino nato a Betlemme, che ci raccomandava di amare il prossimo come noi stessi. Vi auguro un 2022 da vivere in serenità e buona salute. (V.E.Filì)


EDITA PERIODICI srl Via Bono, 10 - Bergamo Tel. 035 270989 www.editaperiodici.it www.qui.bg.it Aut. Tribunale di Bergamo n°3 del 22/01/1992

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Direttore responsabile: Vito Emilio Filì Direttore editoriale: Patrizia Venerucci venerucci@editaperiodici.it Responsabile redazione: Tommaso Revera redazione@qui.bg.it

Redazione eventi: Valentina Colleoni redazione.chicera@qui.bg.it Fotografie di: Federico Buscarino Sergio Nessi Paolo Stroppa Hanno collaborato: Bruno Bozzetto Manuel Bonfanti Maurizio Maggioni Giuseppe Mazzoleni Benito Melchionna Francisco Malenchini Giorgio Paglia Valentina Visciglio

Stampa: Euroteam Nuvolera (Bs)

Stampato con inchiostri a base vegetale.

Auguri da qui a... lì! 2

Giorgio Paglia Buone Feste!

Pag. 6

Pag. 8 Luana Piazzalunga Together for life

Pag.13 Francesco Cerea Fuori dal ristorante

Pag. 18 Fondazione Veronesi Gala in rosa

Pag.22 Volley Bergamo 1991 Quando saremo grandi

Pag. 26 Giorgia Faraone Un sorriso sotto rete

Pag. 30 Engel & Völkers Immobili di prestigio

Pag. 32 ItalianOptic Vederci giusto

Pag. 33 Bentornato Creberg Teatro

Pag. 38 Patchwork Studiare sotto l’albero

Pag. 42 Laboratorio del Carmine e Toscano

Pag. 46 La bottega di Laura Luxury second hand

ESCLUSIVO: IN COPERTINA LA SERATA DI TOGETHER FOR LIFE 2021

Pag. 55 La Bottega di Laura Luxury second hand

Pag. 50 Champagne Dampierre Anno da protagonista

Pag. 53 Lamborghini Bergamo highlights 2021 Pag. 66 Gli auguri dei bergamaschi ai bergamaschi Nostri amici, clienti o semplici conoscenti fanno i loro auguri a Bergamo e ai Bergamaschi per un 2022 migliore del 2021

Pag. 60 Life Source fonte di vita

Pag. 80 Per un nuovo ordine di scuola


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BUONE FESTE

In nome del politicamente corretto, fino a qualche settimana fa, l’Europa pretendeva che non si dicesse più “Buon Natale”, per non offendere le altrui religioni. Anche il presepe non poteva essere allestito per lo stesso motivo. Gli agnostici hanno sorriso, mentre gli atei se ne sono fregati, ma il 67% degli italiani cattolici (sondaggio Doxa 2019) sono balzati sulla sedia. Non lo hanno fatto solo i nostri connazionali, ma anche molti altri cittadini europei (qui i cattolici sono al 48%) e allora la competente commissione UE ha dovuto fare una repentina marcia indietro. Ormai non c’è da meravigliarsi, perché i tempi sono cambiati e oggi c’è spazio per ogni decisione, anche la più strampalata. Così le opere di falegnameria mentale si fanno largo tra popoli spaventati e tra gente preoccupata da due anni di lotta contro il virus e alle prese con le conseguenti restrizioni imposte. Nella tecnologica modernità, i termini di riferimento stanno cadendo uno dopo l’altro: il Papa non è più infallibile, la politica è inaffidabile, la famiglia è riunita solo grazie ai lock down, la gentilezza è una sconosciuta, i media non dicono la verità e la scienza non si pone più dubbi. È il trionfo della mediocrità e dell’approssimazione.

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Con questi presupposti ognuno pensa a se stesso e non c’è più tempo da perdere, perché, nell’egoismo imperante, tutto si deve ottenere nell’immediatezza. Le risposte non attendono le conferme, perché le successive smentite vengono accettate come normalità. Poi, il primo che arriva, magari urlando, si ritaglia uno spazio nell’opinione pubblica, indipendentemente dalla concretezza e dall’affidabilità di quello che dice: è semplicemente un ciarlatano, ma fa audience. Pensate che un recentissimo sondaggio (Demopolis) ci dice che, a causa delle continue fake news, il 75% degli italiani non crede più alle notizie che circolano sui social. Come noterete, è una società complessa e complicata, dove la vita corre imperterrita in un avanzamento e indietreggiamento continuo. Si fa largo così un periodo molto difficile e anche queste festività sono intrise di tanta incertezza. Il virus ha causato non solo molti problemi economici, con continui aumenti dei prezzi che hanno fatto sobbalzare un’inflazione capace di erodere ferocemente i salari, ma ha provocato anche una serie di problemi psicologici soprattutto nelle nuove generazioni. Negli ultimi due anni il ricorso agli psichiatri ha visto negli adolescenti triplicare il numero. Ma torniamo al Natale che sta arrivando e che correrà via, anche lui, troppo velocemente. Le feste natalizie dovrebbero portare pace e una luce serena nei nostri cuori, ma ciò che scintilla sembrano essere solo le tradizionali luminarie appese per le strade cittadine. Almeno queste sono politicamente corrette! Sono luci artificiali, ma pur sempre luci splendenti. E allora ci si accontenta di quello che si ha, soprattutto con quel poco di salute e di speranza che restano. Il futuro non c’è ancora, ma arriverà di corsa. Nessuno lo conosce, prevederlo oggi è impossibile e perciò blaterarne non serve più. Quindi rapidamente, auguri di Buone Feste a tutti voi. Alla prossima e in alto i cuori leggeri. Anche su Twitter: @Fuochidipaglia


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TOGETHER

2021 FOR LIFE

Luana Piazzalunga

Giuseppe Castagneto

Impresa, ricerca e spettacolo in prima fila nella lotta alla fibrosi cistica.

Tanti imprenditori e, per la prima volta, anche tanti cittadini, sono stati i protagonisti venerdì 24 settembre in occasione di Together for life, lo straordinario evento di fundraising che unisce impresa, ricerca e spettacolo a sostegno della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. È stata una serata ricca di emozioni, un momento di ritrovo atteso, un’opportunità per rivivere quei luoghi della cultura di cui abbiamo sentito tutti la mancanza. Ma, soprattutto, un’occasione speciale per dare respiro al progetto “Una cura per tutti” e scrivere nel presente il futuro delle persone affette da fibrosi cistica, per le quali ogni passo avanti della ricerca è una luce di speranza.

Matteo Marzotto

Terra del volontariato, da sempre generosa e attenta al sociale, Bergamo ha scelto per la prima edizione di Together for Life aperta al pubblico un momento di divulgazione, di dono e di spettacolo nel luogo simbolo della cultura orobica: il Teatro Donizetti, riaperto nei mesi scorsi dopo un lungo e meticoloso restauro. La serata si è aperta con un toccante ricordo del Prof. Gianni Mastella, direttore scientifico e co-fondatore della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, padre e pioniere della ricerca italiana nella lotta alla più diffusa in Italia tra le malattie genetiche gravi, scomparso a inizio anno dopo una lunga vita dedicata alla scienza.

IL RICAVATO DELLE DONAZIONI CONTRIBUIRÀ AL PIANO STRATEGICO TRIENNALE DI FFC RICERCA “UNA CURA PER TUTTI”, PER INDIVIDUARE AL PIÙ PRESTO SOLUZIONI TERAPEUTICHE EFFICACI PER TUTTE LE PERSONE CON FC.


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Grazie al suo lavoro, tante persone hanno visto la qualità della loro vita migliorare sensibilmente, così come l’aspettativa di vita crescere nel tempo. Tra queste anche Gaya Castagneto, giovanissima testimonial del progetto, invitata sul palco del Donizetti dal conduttore Luca Cavadini per condividere la sua esperienza personale. Accanto a lei, il fratello Mattia, il padre Giuseppe e la madre Luana Piazzalunga, da sempre ambasciatrice attiva della causa, che ha ringraziato commossa il pubblico presente: “Tutti noi abbiamo capito nei mesi passati quanto respirare sia un atto da non dare mai per scontato. Coloro che soffrono di questa malattia lo sanno fin dai primi giorni di vita. Il futuro di chi è affetto da fibrosi cistica lo stiamo costruendo insieme, alimentando la ricerca e diffondendo la conoscenza di questa malattia. Perché “Together for life”, insieme per la vita, non è solo uno slogan: è una sensibilità forte che ci caratterizza tutti, un richiamo ad agire per il bene delle tante persone che oggi confidano in ogni piccolo progresso della ricerca e delle tante che avranno la fortuna di nascere quando la cura, anche grazie a noi, sarà una realtà”. Ermanno Rizzi, Responsabile bandi e progetti di ricerca di Fondazione, ha presentato le attività promosse dalla Fondazione, gli obiettivi e i risultati conquistati in 24 anni di impegno. “Negli ultimi anni sono stati scoperti alcuni farmaci, chiamati “modulatori della proteina CFTR”, in grado di segnare un significativo passo in avanti verso la prospettiva di bloccare sul nascere la fibrosi cistica e rendere sempre più efficaci le cure di cui già si dispone. Questi farmaci sono tuttavia in grado di intervenire sulle mutazioni del gene CFTR più frequenti, non su tutte: in Italia, una consistente parte di malati, circa il 30%, rimane esclusa da queste rivoluzionarie cure. FFC Ricerca si sta muovendo, in stretta sinergia con la comunità scientifica internazionale, affinché ciò che oggi è possibile per un certo numero di persone con FC, un domani sia una realtà per tutti. L’impegno è quello di trovare una cura per tutte le persone con FC, anche per chi è ancora orfano di terapia”.


Il palco ha visto quindi protagonista Matteo Marzotto, Presidente e cofondatore della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Guidato dalla suggestione di alcuni ritratti – quello del nonno Gaetano, della sorella Annalisa scomparsa anche lei a causa della fibrosi cistica, e di Felice Gimondi - ha ripercorso la sua storia e, in parallelo, quella della Fondazione, “che mi auguro venga presto chiusa – confida – perché significherebbe che il nostro percorso è giunto a compimento e che non ci saranno più persone affette da FC senza una cura”. La serata è proseguita con lo spettacolo “Celebrities”, curato dalla compagnia BIT di Torino con la regia di Melina Pellicano: uno show che ha reinterpretato i brani cult della musica internazionale attraverso arrangiamenti originali. Dal pop alla musica classica, dallo swing al rock, lo show ha reso omaggio alle star di ieri e di oggi: Frank Sinatra, Edith Piaf, Cristina Aguilera, Madonna, Michael Jackson, i Queen e… Mozart! Lo spettacolo ha proposto una successione di quadri scenici, ciascuno composto da medley musicali accompagnati dalle coreografie del corpo di ballo, che hanno trascinato il pubblico in un crescendo travolgente, degno finale di una serata di successo. Together for Life ringrazia per il prezioso sostegno tutti coloro che hanno manifestato la loro vicinanza dando supporto al progetto. Un grazie particolare a: Piazzalunga srl, Roncalli Viaggi, HP23 srl, Carblu, Cami2 srl, Scuderia Blu, TAB Batteries, MPI Ecogreen srl – TAB Group, AxL.


ph. Andrea Badoni

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“FUORI DAL RISTORANTE” DIETRO LE QUINTE DEI SUCCESSI E DEGLI EVENTI FIRMATI DA VITTORIO, NEL RACCONTO DI FRANCESCO CEREA

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IL SECONDOGENITO E RESPONSABILE DELLA RISTORAZIONE ESTERNA DELLA FAMIGLIA CEREA RIPERCORRE, TRA ANEDDOTI E CURIOSITÀ, IL CAMMINO DELLA PROPRIA FAMIGLIA E LE ATTIVITÀ FUORI DALLE MURA DI BRUSAPORTO

“Dentro il ristorante ti senti un leone. Giochi in casa, dove nulla può andare storto.

Ma a me vincere facile non è mai piaciuto, e nella ristorazione esterna se vinci è solo dopo aver calcolato e affrontato innumerevoli difficoltà”. Francesco Cerea sintetizza così cosa voglia dire creare, gestire e lavorare a uno dei memorabili eventi firmati Da Vittorio “fuori dal ristorante”, da cui nasce il titolo del suo primo libro, da pochi giorni in libreria. Prima che una raccolta di riflessioni e aneddoti sul mondo della ristorazione esterna, dove gli imprevisti vengono sempre affrontati con competenza, arguzia e una buona dose di sangue freddo, “Fuori dal Ristorante” è un diario intimo, dove Francesco Cerea riannoda i ricordi personali e traccia un bilancio di quanto costruito e raccolto in questi anni di lavoro insieme ai genitori e ai fratelli.

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“Con il cuore torno sempre lì, al primo ristorante nel centro di Bergamo, dove ho capito che la felicità degli altri sarebbe diventata il mio destino”.

Perché, tra un servizio con la Regina Elisabetta II d’Inghilterra e uno con Barack Obama, questo libro è anche un omaggio a quel nucleo familiare che rappresenta una delle dinastie gastronomiche più importanti del nostro Paese: mamma Bruna che, dopo la morte del patriarca Vittorio, ha saputo sostenere la seconda generazione Cerea, permettendole di raggiungere i traguardi oggi celebrati a livello mondiale; i fratelli Chicco e Bobo, gli executive chef che hanno portato il Ristorante alla conquista della terza stella nel 2009 e che aggiungono nuova visione a ogni progetto che si sviluppa; le sorelle Barbara e Rossella, capaci di gestire il gruppo Da Vittorio e le sue diverse emanazioni con pugno di ferro in guanto di velluto; ma anche la variegata costellazione di figli, nipoti, mogli, mariti, dipendenti e collaboratori , che ogni giorno contribuiscono a renderlo possibile. A loro Francesco dedica pensieri pieni di affetto, tenerezza, ammirazione, sottolineando quanto davvero solo l’unione faccia la forza, perché ogni componente della Famiglia Cerea, senza gli altri, non può dare il meglio.

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Ma nel suo lungo cammino lungo i ricordi, Cerea chiama a raccolta anche amici e colleghi che condividono la visione, l’impegno e i valori che da sempre contraddistinguono Da Vittorio: ecco allora Maurizio Zanella, l’uomo dietro il rinnovato successo del Franciacorta nel mondo, che sottolinea come un’accoglienza di successo si basi su un’etica del servizio di sala; Antonio Santini, patron de Il Pescatore a Canneto sull’Oglio, ricorda l’importanza della famiglia, lui che insieme alla moglie e ai figli ha fondato un ristorante a sua volta tre stelle Michelin; infine Davide Oldani spiega quanto, anche dopo aver girato più volte il mondo, il richiamo delle proprie radici sia forte. E forse, in “Fuori dal Ristorante”, emerge il segreto dei più grandi successi, che è uno solo, ricordarsi chi siamo e da dove arriviamo. Perché, come spiega lo stesso Francesco: “E con il cuore torno sempre lì, al primo ristorante nel centro di Bergamo, dove ho capito che la felicità degli altri sarebbe diventata il mio destino”.


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Il Prof. Paolo Veronesi, presidente della Fondazione intitolata al padre Umberto con l’Avv. Marta Savona responsabile della delegazione di Bergamo.

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La delegazione di Bergamo, guidata dall’Avv. Marta Savona, ha mostrato ancora una volta il suo grande impegno nei confronti della ricerca scientifica, organizzando una serata di raccolta fondi dal nome “Gala in rosa”, per contribuire al finanziamento di un ricercatore nell’ambito del progetto sui tumori femminili “Pink is good”. La cena si è svolta mercoledì 1° dicembre presso il Roof Garden Restaurant di Bergamo e in occasione della serata, dove era presente anche il Prof. Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione, si è tenuta anche una lotteria con bellissimi premi donati da lodevoli aziende. “Io e tutte le delegate Eleonora Gallo, Giulia Cirelli, Virna Bassani, Marta Torriani e Martina Brambilla - siamo molto soddisfatte della risposta che la città ha dato a questa nostra iniziativa, sia in termini di partecipazione che di raccolta fondi, sia da parte dei sostenitori privati che da parte delle aziende. Una delegazione di donne che insieme lavora per la salute e il benessere di altre donne: non ci può essere obiettivo migliore. Tutto questo avviene nell’anno in cui per la prima volta a Bergamo si è costituito un nutrito gruppo di Pink Ambassador di Fondazione, con cui abbiamo collaborato traendone ottimi spunti ed entusiasmo per proseguire nelle attività della delegazione e in particolare nella ricerca scientifica contro i tumori femminili, a cui è dedicata la serata. Sono orgogliosa di poter dire che la città di Bergamo, che la pandemia ha colpito così duramente, ha tratto da questa terribile esperienza una rinnovata fiducia e volontà di sostenere con ancor maggiore sforzo la ricerca e le attività di divulgazione scientifica. Ringraziamo di cuore tutti gli amici e sostenitori che ci permettono di far sì che per noi sia ormai vicinissimo l’ambizioso obiettivo di finanziare un’intera borsa di ricerca” - ha affermato Marta Savona, Responsabile della delegazione bergamasca. Un ringraziamento particolare agli sponsor che hanno contribuito in maniera fondamentale alla raccolta fondi della serata: l’azienda vinicola Villa Sandi, Studio Legale SGHS LAW FIRM, Stucchi Spa, Studio Notarile Tucci e Turconi, Studio Fiorentino Commercialisti Associati, Centro Servizi Investigativi, Pasticceria La Marianna e alle aziende che hanno donato i premi per la lotteria.

GALA IN ROSA UNA SERATA DI RACCOLTA FONDI ORGANIZZATA DALLA DELEGAZIONE DI BERGAMO DELLA FONDAZIONE UMBERTO VERONESI, A SOSTEGNO DELLA RICERCA SCIENTIFICA SUI TUMORI FEMMINILI Tommaso Revera Ph. Sergio Nessi


Chi fosse interessato a mettersi in contatto con la Delegazione di Bergamo di Fondazione Umberto Veronesi può scrivere all’indirizzo info.bergamo@fondazioneveronesi.it

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Per alcune delle ragazze di Volley Bergamo 1991 è andata così: i desideri e le aspettative dell’adolescenza sono andati oltre, proiettandosi sul campo da gioco. Per molti bambini in Italia e nel mondo, invece, a causa di maltrattamenti e povertà, i sogni restano chiusi in un cassetto. Ecco perché Volley Bergamo 1991 vuole provare ad aprirlo, quel cassetto. E lo fa mettendosi al fianco di Cesvi, la Fondazione bergamasca che opera in tutto il mondo per supportare le persone più vulnerabili nella promozione dei diritti umani, nel raggiungimento delle loro aspirazioni e per lo sviluppo sostenibile. “Storicamente, la Pallavolo a Bergamo è sempre stata anche sinonimo di Solidarietà - ha sottolineato Andrea Veneziani - E perché la tradizione non si interrompa, abbiamo deciso di scendere in campo con un progetto speciale dedicato ai bambini, sposando l’iniziativa di Cesvi”.

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“Ci mettiamo al loro fianco - ha continuato l’Amministratore di Volley Bergamo 1991 - con l’obiettivo di promuovere un progetto in cui abbiamo subito creduto. Sperando di poter essere “veicolo” di promozione e portavoce di un messaggio che aiuti i bambini a realizzare i loro progetti, li spinga a credere nel loro futuro e a lottare per ciò che desiderano”. L’obiettivo della campagna solidale 2021-2022 sarà regalare un sorriso ai più piccoli, aiutarli a continuare a sognare e a credere in un futuro luminoso. È questo ciò in cui si impegna Volley Bergamo 1991. Ed è a questo che è mirata la raccolta fondi del Calendario Solidale realizzato con la partecipazione speciale delle 12 stelle rossoblù. Partendo proprio dalla campagna di Cesvi “Quando Sarò Grande”, le atlete hanno messo il proprio sogno davanti all’obiettivo fotografico per ispirare il nuovo calendario e lanciare un messaggio: moltissimi bambini e bambine, nel mondo e in Italia, non sanno rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare/essere da grande?” e vivono un presente fatto di trascuratezza materiale e affettiva, che si può però ancora cambiare se inseriti in un percorso di accompagnamento specifico. I 12 mesi raccontano in 12 immagini un volto inaspettato per ciascuna delle ragazze rossoblù: dall’avvocato Sara Loda, alla veterinaria Khalia Lanier, fino all’archeologa Isabella Di Iulio. 12 speciali quadri tratti proprio dalle pagine del calendario verranno messi all’asta nel corso della serata che aprirà le festività natalizie: sarà il primo passo della raccolta fondi dedicata a CESVI. Perché i bambini possano ricominciare a sognare e diventare grandi,Volley Bergamo 1991 è infatti pronto


a lottare al fianco di Cesvi, una delle più importanti organizzazioni umanitarie italiane, che da oltre 35 anni interviene nelle più gravi emergenze umanitarie e, con il programma “Case del Sorriso”, è in prima linea nella tutela e protezione dei bambini e degli adolescenti in Italia e nel mondo. “Il sostegno che ci arriva da Volley Bergamo 1991 ha per noi un grandissimo valore” ha dichiarato Roberto Vignola, Vice Direttore Generale di Fondazione Cesvi, “perché ha origine nella città di Bergamo, dove si trovano le nostre radici comuni, perché arriva dal mondo dello sport, modello di valori positivi quali il rispetto, la collaborazione, l’impegno e l’inclusione fondamentali nella crescita personale e perché ha come protagonisti il mondo giovanile. La nostra campagna QUANDO SARO’ GRANDE mira a restituire ai bambini e ai ragazzi che vivono in contesti di trascuratezza materiale e affettiva la capacità di sognare. Quando a queste giovani donne e uomini viene data la possibilità di essere ascoltati, quando gli viene concessa la possibilità di ricevere sostegno concreto, quando si riesce a stimolarli e ad avviare un percorso che rafforzi l’autostima e la capacità di vedersi come protagonisti della propria vita e del futuro, allora nulla può fermarli. Grazie a Volley Bergamo 1991 possiamo concretamente tutelare il mondo dell’infanzia e restituire sogni e speranze a molti bambini in Italia e nel mondo”.

Il calendario sarà messo in vendita al Palazzetto dello Sport di Bergamo in occasione delle gare casalinghe e nello store on line su volleybergamo1991.it le immagini di queste pagine le trovi anche su www.qui.bg.it


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GIORGIA FARAONE

IL SORRISO SOTTO RETE Francisco Malenchini - Ph. Sergio Nessi

SOLARE COME LA SUA TERRA SALENTINA INNAMORATA DI BERGAMO FA SQUADRA PER VINCERE Chi è Giorgia è perché ha iniziato a giocare Pallavolo? “Sono una ragazza semplicissima che ha incontrato questo sport da bambina. C’era una squadra nel mio paese dove mia madre mi ha indirizzato, avevo cinque anni. Però, dopo un anno, volevo anche smettere perché all’inizio si fa molto avviamento allo sport e io con tutti quei giochini mi annoiavo a morte. L’anno dopo si iscrisse anche una mia grande amica e allora decisi di proseguire. Così è nato il mio grande amore per questo sport e non ho mai più smesso”.


Quando hai capito che avresti potuto farcela? “Ho fatto anche l’allenatrice delle piccole e si capisce subito chi è più portato e chi no. Io credo di essere state tra quelle più portate. Ero sempre molto attiva, non stavo mai ferma, ma la convinzione di potercela fare è cresciuta giocando. Partecipi alle gare provinciali e vinci il campionato. Poi vinci quello regionale e dopo arrivano le selezioni e lì capisci che è bello diventare interessante per una squadra. A quindici anni mi sono anche staccata da casa e dalla famiglia, ero giovanissima ma decisi di credere in me stessa e in quello che potevo fare fino in fondo. Da ragazzina una spera sempre di arrivare a giocare in Serie A e di venire convocata, almeno una volta, in Nazionale... Io però ho sempre vissuto tutto molto serenamente. Non mi piace sentirmi costretta di dover ‘arrivare’ per forza”. Sei una donna capace di fare squadra. È parte del tuo carattere? “È una capacità che affini col tempo ma è anche caratteriale: chi gioca nel mio ruolo non ha il problema di fare il punto, devi coinvolgere le tue compagne e portarle a segnare. Mi piace che tutte vadano all’obiettivo e nel nostro gioco bisogna davvero essere molto affiatati e perfettamante coordinati”. Come mai a Bergamo? “Durante la prima ondata sono rimasta bloccata in Francia dove, come in tutta Europa, il campionato è stato fermato ed è seguito un periodo molto confuso in cui non si sapeva cosa si poteva fare… Avevo giocato bene in una squadra delle più forti, con la quale ho vinto un campionato e parteciapto alla Champions... fino al lockdown. Un giorno il mio procuratore mi ha chiamato dicendo dell’interessamento di Bergamo. Uao, quando dici Bergamo pensi ad una delle capitali del volley femminile... Mi sono detta subito disponibile e sono partita. Quando ero ragazza c’era la squadra di Altamura in Serie A e, quando veniva a giocare la Foppa si andava a vederla, viaggiando due ore in autobus”. Vedendoti giocare si nota in te una tranquillità invidiabile, una grande capacità di mantenere i nervi saldi... “Sai, a volte è più difficile dall’esterno che dall’interno. Quando guardo le partite degli altri vado in ansia... Ma se sono lì, sul campo, beh, so che tocca a me. Alcune volte è difficile mantenere i nervi saldi ma so che se mi agito faccio solo peggio. Comunque è l’esperienza che ti porta a questo”. Da pugliese cosa mi dici di Bergamo e dei bergamaschi? “La città mi piace molto perché c’è tutto ma ha dimensioni ancora umane e poi adoro la tranquillità di Citta Alta: è impagabile e mi sembra di stare a casa. La tranquillità mi piace molto. I bergamaschi? Io mi trovo benissimo ma, a dire il vero, io sto bene con tutti. Sono entusiasta del calore dei tifosi che ci seguono al Palazzetto. Si sente un calore e una grande energia che non sempre si trova. Alla fine di alcune azioni particolarmente combattute il palazzetto esplode in boati inverosimili. Il segreto credo sia farli divertire il più possibile, mettendoci l’anima ogni domenica”. C’è tanta curiosità per vedere cosa riuscirete a fare. Trasmettete una gran voglia di mettersi in gioco che a Bergamo sta piacendo. “L’atteggiamento è importante e credo che la squadra abbia quello giusto. Dobbiamo crescere ancora parecchio ma ognuna di noi è decisa a mettere tutto quello che ha per riportare Bergamo nel posto che gli spetta nel volley femminile italiano”. Nel tempo libero cosa fai? “Di solito il giorno libero è il lunedì. Lo passo rilassandomi e recuperando le energie: a fine partita sei morta. Faccio lunghe passeggiate... se il tempo lo permette. Ci troviamo spesso tra di noi... Siamo un bel gruppo. Poi ho mia sorella qui vicino e varie amiche sparse qui là incontrate per via della pallavolo. Di solito mi riguardo la partita della domenica”.


GIORGIA FARAONE

IL SORRISO SOTTO RETE

Giorgia Faraone nasce a Galatina il 6 luglio 1994. Cresce nel settore giovanile del Magic Volley Galatina e debutta in A2 nel 2011 con il Sala Consilina dopo due stagioni in B2 con Altamura. Dopo le esperienze con Gricignano e Cutrofiano, sempre in A2, si trasferisce in Francia, dove, nella stagione 20192020, veste la maglia del RC Cannes e partecipa alla European Champions League. Nel 2020-2021 l’arrivo a Bergamo, nella Zanetti. La stagione seguente la nuova avventura con il Volley Bergamo 1991.

La tua giornata tipo? “Mi sveglio un’oretta prima di uscire da casa. Iniziamo alle 9,30 quindi sistemo un po’ casa, poi l’allenamento, la doccia e il pranzo. Riposo un’oretta, poi ancora palestra. Qualche volta, con le altre della squadra, ci fermiamo al bar a chiacchierare, poi subito a casa. Magari guardo un film e poi a nanna. Il giorno prima della partita però è sacro: mi alzo, mi alleno un po’, mangio sempre le stesse cose e non dò retta a nessuno. Cerco sempre di arrivare con la giusta concentrazione per la partita”. Hai un rito scaramantico? “No ma devo sempre avere con me le mie collane. E poi indosso sempre lo stesso intimo che penso mi porti fortuna... Una volta ho dovuto spruzzare della lacca in una scarpetta per farla aderire meglio. Siccome abbiamo vinto, da quella volta, un po’ di lacca nella scarpa la metto sempre prima di ogni incontro”.

Fai sacrifici a livello alimentare? “Sto attenta, non posso mangiare quanto vorrei perchè sarei più larga che lunga. D’estate magari mi lascia andare un po’ di più ma durante il campionato sto in riga”. Hai un ricordo sportivo particolare a cui sei legata? “Quando avevo 18 anni ho rotto il crociato. Ho dovuto fermarmi per molto tempo e ho anche pensato di smettere: il momento più emozionante è stato quello in cui sono rientrata in campo dopo la convalescenza. Aver superato quella prova mi rende orgogliosa di me stessa”. Da grande vorresti fare l’allenatore? “È molto difficile fare l’allenatore. Io non sono permalosa. A dire la verità, non ho mai pensato seriamente a quello che farò dopo la pallavolo...”. Il tuo peggior difetto e il tuo miglior pregio? “Sono testarda ma molto solare e positiva”. Fidanzata? “No, per il momento preferisco rimanere single. Ma non si può mai sapere...”.


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IMMOBILI DI PREGIO: QUALE MERCATO? UN IMMOBILE DI PREGIO HA SEMPRE IL SUO FASCINO: È ESCLUSIVO, RAFFINATO, UNICO, COMUNICA….

DOTT. FRANCESCO TASSONI Licence Partner

Imprenditore dalla nascita, le sfide sono sempre state la mia passione! Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.

In molti possono avvicinarsi, non tutti possono possederlo… Ecco perché quando entriamo in contatto con immobili dal fascino unico, sentiamo la responsabilità di offrire un servizio esclusivo che in pochi sono in grado di offrire. Competenza, esclusività, passione, non sono e non devono essere solo slogan ma una filosofia di lavoro: la nostra filosofia di lavoro! In questi anni di duro impegno non abbiamo mai promesso ai nostri clienti guadagni facili; non abbiamo mai illuso i nostri interlocutori che la congiuntura sia cambiata o che vi sarà a breve un’euforia del mercato immobiliare: non è così che stanno le cose e lo sanno bene sia gli analisti seri sia i clienti stessi. A chi si rivolge a noi promettiamo che la vendita dell’immobile verrà condivisa fra tutta la nostra squadra di professionisti e di tecnici che lavorano per un unico obiettivo e con la stessa filosofia: trovare il cliente giusto che ci permetta di ottenere il massimo dalla vendita della casa che ci hanno affidato. Chi è il cliente giusto per una casa dal fascino unico? Siamo certi che nella nostra banca-dati vi sono persone che hanno il piacere di vivere in un contesto ove anima e corpo diventano una cosa sola, indissolubile; ove la parola relax è di casa, ove il benessere viene tradotto in ben essere, stare bene con se stessi e con i propri cari. Clienti che desiderano far parte di quelle poche persone che posseggono immobili che hanno vissuto la storia della nostra città da protagonisti. La nostra città è ricca di arte e di storia, ove ti giri trovi un angolo che ci riporta indietro nel tempo, quel tempo che non sembra trascorrere mai. Possedere un immobile del genere non ha prezzo: non solo è uno status symbol, ma è un pò come rivivere la storia da protagonista. I nostri collaboratori tutto questo lo sanno. Per questo motivo l’approccio che abbiamo è di tipo professionale, mirato, preciso e dettagliato, frutto di analisi con visione olistica. Ci aiuta in questo la grande esperienza internazionale del marchio Engel & Völkers, strutturato in tutto il mondo, ci permette di pubblicizzare l’immobile in ogni continente. Le vetrine degli shop E&V di Londra, Parigi, Berlino, Madrid, Cape Antibes, Saint Moritz, nonché quelle degli shop di tutta Italia, spesso pubblicizzano immobili della città di Bergamo che noi abbiamo acquisito e proposto al mercato. Questa rete capillare rende il cliente consapevole di quante enormi possibilità abbia il suo immobile di trovare un acquirente. In più di un’occasione abbiamo concluso transazioni con tedeschi, svizzeri o persone dell’est europeo. Un ottimo lavoro lo abbiamo impostato anche con l’America. Lo sanno bene anche i nostri agenti di Bergamo che troverete di seguito in questa rivista. La formazione che, attraverso l’Accademy di Amburgo, hanno avuto modo di sviluppare, li hanno messi in condizione di svolgere al meglio la missione che gli è stata loro affidata. Non resta che avere fiducia in chi esprime fiducia, serietà e professionalità: vi aspettiamo nel nostro shop di Bergamo in largo Belotti 34: saremo lieti di metterci al vostro servizio con la passione di sempre.


IL TEAM DI BERGAMO FRANCESCA TASSONI Marketing Director

ELISABETTA FAZZINA Licence Partner

Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai

Amo le cose belle, per questo ho scelto come partner Engel & Völkers il marchio numero uno al mondo

SARA FRANCESCHINI Team Assistant

LUCA DEL ZOTTO Real Estate Agent

Solare, cordiale, competente. Una forza della natura!

BARBARA PANZERI Real Estate Agent

Credo fermamente che noi siamo quello che facciamo ripetutamente, perciò l’eccellenza non è un’azione ma un’abitudine. ANGELO DAMIANO Consultant

Mi appaga vedere realizzare i sogni di chi si affida a me e alla realtà più esclusiva del mondo: Engel&Völkers.

TIZIANA MARTELLINI Consultant

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Ogni giorno è un giorno nuovo, ogni giorno regala nuove opportunità

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Provo gioia e soddisfazione nell’aiutare i clienti nei passi più importanti della loro vita.

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Giovane, dinamica, intraprendente e con tanta voglia di affrontare sempre nuove sfide.

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VIA CRUCIS SECONDO VIVEKA A SOTTO IL MONTE LA VIA CRUCIS REALIZZATA DA VIVEKA ASSEMBERG

È stata inaugurataa a fine novembre

a Sotto il Monte la nuova Via Crucis realizzata da Viveka Assembergs. Quindici stazioni (le quattordici tradizionali più quella dedicata alla Risurrezione) che si snodano lungo il sentiero che collega Ca’ Maitino, residenza del Nunzio Roncalli, alla Torre San Giovanni Una pregevole opera che ha avuto inizio il 23 aprile 2017, quando la sezione di Bergamo dell’Associazione Nazionale Alpini pose la prima pietra per la riqualificazione di tutto il sentiero. Undici mesi di lavoro da parte di numerosi volontari, Alpini e amici degli Alpini: in totale qualcosa come 12 mila ore di lavoro, che hanno permesso di riconsegnare alla comunità questo percorso di 270 metri e 236 gradoni, nel marzo 2018. A questo Colle Angelo Roncalli era particolarmente affezionato, al punto che, appena diventato Papa, in un’udienza a Castel Gandolfo disse all’allora sindaco e capogruppo degli Alpini di Sotto il Monte, Pier Carlo Carissimi: «Carleto, mi raccomando:

Non fate crollare San Giovanni», riferendosi proprio al luogo che gli era tanto caro. Già nel 2017 fu lanciato un concorso di idee per realizzare delle opere da posizionare nelle nuove stazioni della Via Crucis. Tra gli undici artisti di fama internazionale invitati, la commissione premiò la proposta di Viveka Assembergs – nativa di Stoccolma ma bergamasca di adozione -, che aveva presentato i bozzetti di quindici piccoli gruppi scultorei bronzei: pezzi unici, realizzati con fusione a cera persa, che raccontano il mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù. L’opera era già stata messa in mostra nelle settimane precedenti nella Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione di Bergamo dove, grazie ad un evento espositivo promosso dall’Ufficio della Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo e dalla Fondazione Adriano Bernareggi, è stato possibile vedere riunite tutte le opere e scoprire le loro fasi progettuali, anche attraverso l’esposizione di documenti importanti come


Porta Santa Basilica S. Pietro cm 9x14

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Metallurgica BUGATTI FILIPPO è un’azienda conosciuta e apprezzata nel mondo, in grado di eseguire qualsiasi tipo di fusione, supportando il cliente in ogni richiesta, ogni esigenza, spaziando dal settore dell’arredo, all’idea regalo, al settore liturgico, passando per la fusione artistica di bronzi e repliche di opere d’arte, di statue, di busti commemorativi in diverse misure, di bronzetti, Vittorie alate, targhe… Alle origini del successo di questa realtà, l’importanza di aver capito quanta attenzione meritano i ‘particolari’, determinati a volte per arricchire un ambiente o per conferirgli un tono insolito e più accogliente. Da oltre mezzo secolo l’azienda vanta una vasta esperienza nel settore della fusione artistica del bronzo, coniugando sapientemente tradizione artigianale all’aggiornamento tecnologico, con serietà, competenza ed entusiasmo.

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ItalianOptic VEDERCI GIUSTO

A TORRE BOLDONE IL 16° STORE DEL BRAND NATO A BERGAMO TRENT’ANNI FA

Avere vista lunga è una dote che a loro si addice perfettamente. Parliamo di

un’impresa vincente, di ItalianOptic, e del suo percorso trentennale costellato di nuove aperture, più di una ogni due anni. Oggi sono16 gli show-room con le insegne ItalianOptic, sparsi sul territorio lombardo, con un nucleo storico a Bergamo e provincia. L’ultima inaugurazione in ordine di tempo è stata quella di Torre Boldone, nei pressi della chiesa, ex Ottica Fè, una sorta di filiazione del negozio di Albino, che vede a capo Michele Gotti, oggi socio dei fondatori e depositari del marchio, Stefano Chiarla e Fulvio Rizzi. Il segreto del loro successo, decollato con l’apertura del primo negozio di Curno negli anni ’90, risiede sicuramente nella forza e nelle sinergie di un gruppo di imprenditori i quali, operando insieme, riescono ad ottenere economie di scala e condividere vantaggi, trasferiti alla clientela in termini non solo di ottimi prezzi, ma anche di innovazione tecnologica continua e adeguamento costante alle tendenze di mercato.

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ESCLUSIVITÀ DEL PRODOTTO Offriamo un ottimo rapporto qualità – prezzo, rapidità e puntualità del servizio QUALITÀ TOP DEI MATERIALI Lenti multifocali ad alto contenuto tecnologico con montature dei migliori brand VASTITÀ DELL’OFFERTA Ampia disponibilità di occhiali sia da vista che da sole dei migliori brand sul mercato LABORATORIO INTERNO Personale professionale altamente qualificato, attrezzato con macchinari computerizzati

“Sono cresciuto in questa azienda - ci racconta Gotti - sono entrato come

dipendente a Curno e, dopo la rituale gavetta, mi è stato affidato un negozio da gestire. Ho sempre creduto molto nel progetto dei fondatori, i signori Chiarla e Rizzi, e il mio impegno verso l’azienda è stato premiato. Come in un bel film, ho avuto la grande opportunità di entrare in società con loro. Ho accettato, con entusiasmo e gratitudine, e così oggi sono, se possibile, ancora più impegnato nel progetto di crescita del nostro brand. Albino - prosegue Gotti - si è rivelata una piazza molto interessante e gli ottimi risultati ci hanno portato ad avere sei persone impegnate a tempo pieno. Persone tutte molto coinvolte nel loro lavoro, tanto da assumersi, durante la scorsa estate, la responsabilità del nuovo punto vendita ItalianOptic di Torre Bordone che promette molto bene dopo che è stato completamente rinnovato rispetto alla precedente proprietà. Siamo alle porte di Bergamo, una finestra su un bacino potenziale molto importante. Ci presentiamo con un concept store molto accogliente, con un arredamento innovativo che valorizza i marchi di occhialeria esposti. C’è una sala dedicata allo screening visivo con ottici optometristi abilitati e un laboratorio, per garantire riparazioni rapide e occhiali realizzati in giornata. Per le lavorazioni più specifiche ci appoggiamo al nostro laboratorio di Albino”.


SERVIZIO COMPLETO ItalianOptic offre un servizio completo di costruzione, montaggio e lavorazione, colorazione, trattamenti di lenti oftalmiche, riparazione e assemblaggio occhiali, controllo della vista, analisi visive optometriche, prevenzione visiva per operatori videoterminali, rieducazione visiva per miopia e problemi visivo-motori, applicazione lenti a contatto delle migliori marche. L’eyewear ricercato, con firme affermate e brand di tendenza, è la ciliegina sulla torta: rende il gruppo un vero punto di riferimento per gli appassionati dell’occhiale ricercato e di tendenza.

Il

Gruppo si avvia alla sua espansione sul territo-

rio lombardo e, dopo Brescia, Milano e Pavia, l’ultima città ad ospitate un nuovo negozio ItalianOptic è Mantova, mentre la sede storica di Curno è stata recentemente ampliata con l’apertura di un nuovo salone al primo piano, raggiungibile con una raffinata scala in marmo. Un grande spazio dedicato all’eyewear di tendenza con brand e modelli esclusivi dove, oltre a una nuova sala di refrazione, si è voluta creare una zona più riservata, per offrire occhiali ricercati e realizzati con materiali pregiati, dal titanio giapponese al laminato in oro e dove sono stati inseriti nuovi brand e prodotti selezionati come Cartier, Prada, Chanel, Masunaga, Hublot, che si distinguono per ricerca stilistica e forme originali.

Torre Boldone (BG) Via Reich, 1 Tel. 035 342423 – WhatsApp 349 4795457 torreboldone@italianoptic.it Comenduno di Albino (BG) Via Provinciale, 79 Tel. 035 77 44 68 – albino@italianoptic.it


AL VIA LA NUOVA STAGIONE TEATRALE 2021/2022 DEL CREBERG TEATRO BERGAMO TRENTANOVE PROPOSTE, TRA SPETTACOLI E CONCERTI, COMPONGONO IL CARTELLONE DEL DECENNALE DEL TEATRO CITTADINO GESTITO DA PROMOBERG


CREBERG TEATRO: BENTORNATO Dopo

lo stop imposto dalla pandemia e le conseguenti restrizioni di pubblico per il contenimento dell’emergenza sanitaria, riparte a pieno regime la stagione teatrale del CrebergTeatroBergamo. Dal 1° dicembre 2021 al 27 maggio 2022, sono 39 i titoli che compongono il cartellone firmato dal Direttore artistico Paolo Scotti. Diverse le proposte per venire incontro ai gusti del grande pubblico tra prosa, cabaret, concerti, musical, commedie brillanti fino a spettacoli di danza moderna e reading contemporanei. Molti i nomi noti del panorama artistico italiano che calcheranno la scena di Bergamo partendo da Edoardo Bennato, Massimo Ranieri, Ale e Franz, il nuovo spettacolo di Red Canzian, Casanova Opera Pop, Virginia Raffaele, Giorgio Panariello e per citare alcune compagnie Internazionali: Parsons Dance, La Russian Classical Ballet, Open di Daniel Ezralow. Le “serate al CrebergTeatroBergamo” restano dunque un appuntamento da non perdere per godere delle emozioni che solo lo spettacolo dal vivo può offrire.

Fabio Sannino, Presidente Ente Fiera Promoberg: “Si torna a Teatro, finalmente anche al Creberg. Torniamo a proporre al pubblico bergamasco, ma non solo, una stagione ricca e accessibile a tutti, che si inserisce a pieno titolo nell’articolata proposta culturale della città. La stagione che presentiamo oggi segna quel ritorno alla normalità che abbiamo tutti molto desiderato e per cui non abbiamo mai smesso di lavorare”. Paolo Scotti, Direttore Artistico CrebergTeatroBeragmo: “23 febbraio 2020. In scena al Creberg Teatro c’era “Aggiungi un posto a tavola” un classico della commedia musicale italiana firmato dalla storica ditta Garinei e Giovannini. Quello spettacolo non andò in scena. L’ordinanza del sindaco Gori sancì l’inizio del periodo più oscuro e drammatico che mai avremmo pensato di vivere. Oggi sono passati ventun mesi esatti da quel giorno. Ho vissuto tutta la mia vita professionale nel tentativo di far divertire, riflettere e commuovere le persone attraverso il Teatro. Non vedo l’ora che tutto questo possa ricominciare. Bentornati”.


IL PROGRAMMA

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1 dicembre 2021 Edoardo Bennato in concerto 6 dicembre 2021 Massimo Ranieri in conc 13 dic.21 e 7 feb.’22 Raf & Tozzi in DUE 18 dicembre 2021 Lo Schiaccianoci Russian Classical Ballet 31 dicembre 2021 Rimbamband in Il meglio di… 12 gennaio 2022 Ale e Franz in 15 gennaio 2022 Debora Villa 21 gennaio 2022 Ghost il Musical 28 e 29 gennaio 2022 Casanova Opera Pop 05 e 06 febbraio 2022 Virginia Raffaele 07 febbraio 2022 Raf & Tozzi in DUE 18 febbraio 2022 Elio in Ci vuole orecchio 19 febbraio 2022 Oblivion in Oblivion Rhapsody 26 febbraio 2022 Caveman 02 marzo 2022 Giovanni Allevi in Estasi 03 marzo 2022 Marco Travaglio 04 marzo 2022 Parsons Dance Tour 2022 05 marzo 2022 Federico Buffa in Amici fragili 08 marzo 2022 Drusilla Foèr in Eleganzissima 09 marzo 2022 La leggenda di Belle e la Bestia dal 11 al 20 marzo 2022 I Legnanesi in Non ci resta che ridere 22 marzo 2022 PFM in PFM 1972 - 2022 24 marzo 2022 Fiorella Mannoia in Padrona di niente 25 marzo 2022 Tiromancino in Ho cambiato tante case 26 marzo 2022 Dracula in Vlad Dracula 29 marzo 2022 Panariello in La favola mia 30 marzo 2022 Lillo & Greg in Gagman Upgrade 31 marzo 2022 Open di Daniel Ezralow 01 e 02 aprile 2022 La piccola bottega degli orrori il Musical dal 06 al 10 aprile 2022 Pintus in Non è come sembra 12 aprile 2022 Gianna Nannini in “Teatro – Tour 2022 21 aprile 2022 Davide Van De Sfroos in “Maader Folk 26 aprile 2022 Loredana Bertè in “Manifesto Tour Teatrale 28 aprile 2022 I Nomadi in “Ma che film la vita 05 maggio 2022 Omaggio a Morricone in Musiche da Oscar 06 maggio 2022 Pucci in Il meglio di… 13 maggio 2022 Katia Follesa e Angelo Pisani 14 maggio 2022 Galà Nureyev in Omaggio a Nureyev 27 maggio 2022 Maurizio Battista in Tutti contro tutti

CREBERG TEATRO: BENTORNATO


COR MARKET

ANTICIPA IL NATALE

TORNA A SPLENDERE LO SHOWCOOKING STELLATO ORGANIZZATO PRESSO IL NEGOZIO DI SORISOLE Il Cor Market di Sorisole anticipa il Natale e lo fa attraverso il tradizionale showcooking pensato per amici e clienti affezionati quest’anno andato in scena lo scorso 6 dicembre. Un appuntamento divenuto ormai abituale anche per l’ospite più atteso, Chicco Cerea, il tristellato Chef del ristorante Da Vittorio, coaudiuvato da Gianbattista (Gibo) Bergamelli che, nel corso del pomeriggio, ha incuriosito e preso per la gola la platea illustrando, passaggio dopo passaggio, tutti i segreti per tre condimenti d’autore da abbinare alla deliziosa e genuina pasta fresca proposta, da oltre due generazioni, da Sergio Cornolti e dalla sua famiglia. Se il Cor Market dal 1938 è un indirizzo irrinunciabile per gourmand e appassionati enogastronomici, lo si deve all’attenta selezione dei prodotti e al rapporto diretto che Sergio e la sua famiglia hanno consolidato negli anni con i più importanti produttori italiani. Presso il punto vendita di via Zambelli a Sorisole è disponibile un’ampia offerta di prodotti: dalla pasta fresca, rigorosamente realizzata a mano, alla gastronomia, dalla macelleria alla salumeria con produzione propria, dai formaggi alla frutta e verdura, sino ad un’attenta e ricerca selezione di vini. Tutta da scoprire anche la nuova cantina: uno scrigno di prelibatezze in cui maturano, ad una temperatura e un’umidità ideali, salumi artigianali e formaggi. Il negozio, inoltre, ha saputo negli anni ritagliarsi un ruolo di prestigio diventando per gastronomie e ristoranti dei dintorni di Sorisole e del capoluogo un vero e proprio punto di riferimento specializzandosi anche in alcuni servizi molto richiesti come ad esempio lo “chef a domicilio” sia per eventi privati, sia per aziende, oppure la preparazione di cesti regalo con le specialità alimentari della casa, prestazioni offerte sempre con il massimo della qualità.


VOGLIA DI STUDIARE…

SOTTO L’ALBERO “L’Associazione Patchwork offre la propria esperienza a ragazzi/e diagnosticati con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), con bisogni educativi speciali (BES) o con disturbi da deficit di attenzione o iperattività (ADHD). Per ultimo, ma non meno importante, l’Associazione si preoccupa anche di affiancare ragazzi/e che devono semplicemente recuperare lacune scolastiche, affrontare esami di riparazione o prepararsi ai test d’ingresso universitari. Con la collaborazione tra famiglie, insegnanti, tutor, psicologi e psicoterapeuti, individuiamo un percorso proficuo sereno e personalizzato affinché il ragazzo sviluppi strategie che ottimizzino gli sforzi per il raggiungimento di risultati ottimali, garantendo al contempo una crescita di autostima e fiducia nelle proprie capacità”. Offre alle famiglie un valido sostegno nella crescita serena dei loro figli, un progetto in cui nessuno è lasciato solo. Una casa aperta a tutti ma in particolare per chi rischia di rimanere indietro...

IL PROBLEMA DELLE VACANZE NATALIZIE PER GLI STUDENTI

Ci

stiamo avvicinando a Natale: quasi ogni casa è addobbata, cerca di farsi più accogliente ed è in attesa di qualcosa. Natale è questo, una meraviglia che si riscopre nella festa, nel calore del camino, nel freddo della neve e nell’incontro con gli altri. Anche nell’immaginario dei ragazzi questo periodo è sinonimo di libertà, di sciate e di festeggiamenti, insomma di vacanza. E la scuola concede loro un lungo periodo di stacco che quest’anno si prolungherà fino al prossimo 10 gennaio. È una pausa senz’altro meritata in cui si spera possano riscoprire momenti con la propria famiglia e con gli amici, ma che rischia di non essere vissuta bene. La maggior parte delle scuole a dicembre chiude la prima parte dell’anno scolastico con gli scrutini e le pagelle del primo periodo e offre al rientro l’opportunità di aggiustare le medie e di recuperare eventuali carenze. I ragazzi sono dunque chiamati a investire parte delle loro vacanze nello studio e vi è il rischio di generare in loro del malcontento vedendo l’impegno dei compiti come un tradimento della loro libertà e della parola “vacanza”. Senza contare che ciò è spesso causa di attriti e discussioni in famiglia. E così l’Associazione Patchwork anche in questo periodo vuole essere una presenza e un appoggio per i ragazzi e le loro famiglie e apre le porte mettendo a disposizione i suoi spazi: la cucina, i grandi tavoli, il divano e la terrazza creano un ambiente familiare facendo sentire i ragazzi a proprio agio come se fossero a casa; gli studi chiusi e senza distrazioni stimolano la concentrazione, sottolineando il momento dell’impegno. Per questo è un luogo adatto al periodo natalizio e al recupero delle insufficienze: concilia i tempi conviviali, il pranzo, la merenda, la pausa e l’incontro con gli amici con i tempi dedicati allo studio. Cerca di alleggerire la giornata facendo sì che il momento dei libri sia contemporaneo per tutti e non sia percepito come un’imposizione al singolo: tutti in quel luogo e a quell’ora si dedicano a quell’attività. È quindi uno spronarsi e motivarsi a vicenda, non solo a parole ma con l’esempio reciproco.

Bergamo Via Mafalda di Savoia, 4, Telefono: 335 244 309 patchwork.it

Auguri di buone feste da tutta l’Associazione


NEROLI32 Parfum Boutique Nasce da un sogno e dall’esperienza di Silvia e Alice. L’incontro di due strade nel segno di una grande passione: la profumeria artistica. Da Neroli32, assaporando una fragranza, potrai ritrovarti in ricordi e viaggi di terre lontane. Un luogo confortevole, denso di bellezza e suggestioni, dove scegliere il proprio profumo. Un sogno che ha preso forma per essere vissuto insieme. NEROLI32 È UN CONTENITORE DI BELLEZZA E SUGGESTIONI DOVE VIVERE EMOZIONI UNICHE PER LA SCELTA DEL PROPRIO PROFUMO O DI UN PRODOTTO COSMETICO PERFETTO PER OGNI ESIGENZA


POLITICANDO di Maurizio Maggioni

PAX TIBI

In

questo mese di dicembre tutti festeggiano l’arrivo del Redentore, preceduto da feste importanti come L’Immacolata Concezione, Santa Lucia e, per i milanesi, Sant’Ambrogio, che introducono quella più importante per i cristiani, il Natale. Tutti dovremmo sentirci più buoni, più disponibili con il nostro Prossimo. Dovremmo avere il cuore predisposto al Bene, ad accettare con rispetto l’arrivo di tanta gente che fugge dai paesi d’origine soggetti a guerre, carestie, disastri politici. Gente che prende il nome di migranti per un rispetto politicamente corretto, ma che molte volte sono solo clandestini. Persone che attraversano il Canale di Sicilia, la Manica, lo stretto dei Dardanelli, che percorrono a piedi migliaia di chilometri e si ammassano al confine polacco o dei paesi della ex Jugoslavia. Orde di persone, donne bambini, uomini di tutte le età che tentano di raggiungere la meta ambita per trovare una nuova vita. Un po’ come Maria e Giuseppe che cercavano un ricovero per dare alla luce Gesù e che subito dopo si rimisero in marcia per scappare dalle persecuzioni di Erode. Sono passati più di 2000 anni, ma la storia si ripete. Abbiamo l’inconsistenza dei governi mondiali che fanno finta di niente e non programmano la storia futura, diversamente da quello che facevano i romani al tempo. L’Europa non ha introdotto nel suo Statuto la sua cristianità, non ha voluto dire che alle radici della sua formazione culturale e sociale vi è il cristianesimo, la evangelizzazione che per prima è avvenuta da noi e che poi abbiamo esportato, con le diverse religioni, nel mondo intero. Il risultato nefando di tutto ciò è sotto i nostri occhi. Papa Francesco predica l’accoglienza, ma il suo popolo chiede che vi siano regole chiare per coloro che vengono accolti. I Cristiani e i Cattolici, molti di loro, si sentono abbandonati da Lui e dalla sua Chiesa. Egli chiede che l’uomo ricco accolga il povero, pero’ dimentica di dire che chi e’ accolto deve stare alle regole di coloro che li accolgono, regole create nei secoli per poter coordinare una coesistenza, pacifica si dice, tra le diverse origini e provenienze, ma soprattutto tra i diversi credi religiosi.Ciò non avviene, i governi fanno le guerre, sempre per interessi economici, fanno disastri e poi non hanno piani specifici per contrastare ciò che avviene, ineluttabilmente, a crearsi a seguito di quanto detto prima. In poche parole siamo molto approssimativi e giochiamo sia con la vita dei poveri disgraziati che con quelle dei residenti, creando odio ed allarme solo per incapacità. Proviamo ad attuare regole del politicamente corretto inondando i social ed i media di parole parole parole, che tentano di dare nobiltà a pensieri che se anche l’hanno, a poco a poco la distruggono. I francesi spingono i loro migranti oltre Manica, gli inglesi si arrabbiano e li respingono.

I marocchini fanno lo stesso con gli spagnoli, che sparano e li deportano, i greci sono invasi dalle popolazioni che transitano dalla Turchia (uno dei maggiori responsabili del caos curdo-siriano) e costruiscono muri. Così come per gli ucraini, i croati ed ora i polacchi e bielorussi. I vecchi paesi comunisti dell’Est si sentono invasi, spingono le masse verso l’Italia, che poco fa per contrastarli anzi li accoglie, ma soprattutto verso la Polonia. Questo paese che di sofferenze ne ha avute tante, sotto l’impero prussiano prima, dopo l’invasione nazista e la guerra poi, il regime comunista del generale Jarulenski e la sudditanza all’URSS ancora, si indigna per ciò che l’unione europea (minuscola) fa per fronteggiare il fenomeno. Si vedono costretti a difendersi come non avrebbero mai voluto fare, la loro economia ed indipendenza è sotto attacco: masse di gente non cristiana spingono alle loro frontiere, gente che vorrebbe transitare per raggiungere la Germania, che non li vuole, e che percio’ si fermeranno da loro minando quella società che negli ultimi trent’anni ha attuato un radicale cambiamento sociale ed economico, assaporando per la prima volta la democrazia reale, nel bene e nel male.. Perchè permettere tutto ciò e non intervenire alle radici del problema? Qui Prodest direbbero i latini? Tutto ciò che diceva Papa Giovanni Paolo II si sta avverando. L’islam sta conquistando i territori ambiti da sempre. Potremmo e dovremmo anche chiederci perchè non sono i cristiani dei paesi poveri che vogliono raggiungere la meta ambita da tutti. Dovremmo chiederci perchè non vanno verso la Cina che per molti decenni ha approfittato dei loro territori e delle loro economie. Un motivo vi sara’ pure o no? Certo che se gli USA continuano nella politica di Obama e della sua inconsistenza, se la Francia pensa che tenere l’Africa legata al suo franco africano di memoria coloniale, se la Russia vuole usare le ex colonie europee come trampolino di lancio alla supremazia politica nel mondo, allora dobbiamo accettare ciò che sta succedendo e vedere piano piano ridimensionata la libertà del Vecchio Mondo. Quel mondo, dicevamo ambito da tutti, che non siamo in grado di difendere perchè la nuova globalizzazione impone che vi sia la trasmigrazione di coloro che, con la fertilità demografica conquisteranno democraticamente il potere. Ciò potrebbe essere anche corretto, solo se avvenisse nel rispetto delle regole. La storia e l’evoluzione dei popoli non si possono arrestare con la violenza, ma la si deve coordinare ed indirizzare. Purtroppo viviamo di rimorsi di responsabilità, chiediamo scusa per tutto, per le guerre, per la cristianizzazione, per la schiavitù, per i deicidi (qualunque dei fossero), insomma vogliamo rinnegare il passato senza costruire il futuro. Insegniamo ai giovani che tutto ciò che è precedentemente accaduto è stato un errore, ma non insegniamo loro la storia, cioè perchè ciò è potuto o dovuto accadere.. Manca una Yalta due, mancano i grandi uomini che abbiano visione del futuro, che abbiano un sogno. Certo è che se abbiamo una Commissione Europea che rinnega il Natale e i nomi cristiani per rispetto di altre religioni, un Biden che non capisce cosa succede nel mondo, una Cina che ha sbagliato i suoi calcoli ed ora ci porterà con sè nel suo disastro economico, dopo quello sanitario che stiamo vivendo da due anni, allora siamo veramente destinati al declino. Abbiamo bisogno di un Redentore che con le sue sofferenze e le sue parabole, nuove, ci possa indicare la via della coesistenza, della pace, della volontà di cambiare questo mondo ormai grasso ed obsoleto. Si perchè i Romani si persero per strada una volta sazi di tutto ciò che avevano e si corruppero ancora più di quanto lo fossero. Gli imperi cadono quando non credono più a nulla ed i monarchi non capiscono i cambiamenti in addivenire e delegano. Noi, uomini di oggi, amiamo Amazon ma non Gesù, conosciamo la storia grazie alle fotografie di Instagram, ma non abbiamo didascalie su cui e con cui discutere. Amiamo i Ferragnez (non li volevo citare ma mi tocca) ma non sappiamo nulla di Voltaire. Abbiamo i trasgender, i fluidi, gli asterischi vari, ma non ci ricordiamo dei filosofi greci e del loro modo di vivere la sessualità ed il loro pensieri e che tutto ciò è sempre esistito Non sappiamo e non ricordiamo che proprio i ragazzi di pochi decenni fa, i nostri nonni di oggi, hanno lottato per una rivoluzione pacifica e di idee che ha permesso a tutti di vivere meglio; così facendo vivremo, invece sempre peggio. Cosa abbiamo sbagliato per meritarci oggi tutto questo? Perche’ abbiamo permesso l’obnubilamento del pensiero ? Pace a te, pace a voi, uomini di buona volontà crediamo nel bene, rispettiamo la nostra cultura e auguriamo un Buon e Santo Natale a tutti coloro che vengono in segno di Pace e Fratellanza..



SERVIZIO SU MISURA COME MASSIMA ESPRESSIONE DI ECCELLENZA E ARTIGIANALITÀ MADE IN ITALY LABORATORIO DEL CARMINE E TOSCANO UNISCONO I RISPETTIVI KNOW-HOW PER DAR VITA AD UN POLO DELL’ELEGANZA E DEL SERVIZIO SU MISURA

L’idea

di uno showroom condiviso nasce non solo dalla reciproca propensione all’artigianalità ma anche per esaudire precisi obiettivi individuali: questa nuova sinergia professionale per Laboratorio del Carmine, infatti, è l’occasione per annoverare un nuovo, prestigioso, partner della sartoria italiana, mentre per Toscano rappresenta un’opportunità irripetibile per consolidarsi in un mercato, come quello di Bergamo e provincia, sicuramente molto interessante. Da queste premesse è nata l’idea di offrire un’esperienza del ‘su misura’ a 360°, un servizio completo dalla A alla Z in chiave classica che possa esaudire le richieste di stile di una persona, dalla camicia al pantalone sino all’abito, con una personalizzazione totale (dalla rilevazione delle misure alla scelta dei tessuti sino alla selezione degli accessori) garantita nell’adattare ogni capo alle esigenze, allo stile di vita e alle specifiche caratteristiche fisiche della persona che li indosserà. Il tutto potendo contare sempre sul supporto, discreto e professionale, di professionisti altamente qualificati. Una partnership, quella tra il Laboratorio del Carmine e Toscano, il cui battesimo ufficiale è avvenuto lo scorso 19 novembre in occasione del trunk show inaugurale del servizo su misura concepito: un evento a cui certamente ne faranno seguito altri, sempre su prenotazione e su richiesta della clientela, con l’obiettivo condiviso di esaudire le richieste di sartorialità proveniente da entrambe le clientele.


LABORATORIO DEL CARMINE

Fin dalla sua fondazione nel 1969, Laboratorio del Carmine ha fatto dell’attività artigianale e del servizio su misura il suo inconfondibile marchio di fabbrica. Laboratorio del Carmine è un’azienda tecnologicamente all’avanguardia, capace di competere con efficacia sia sul mercato italiano che internazionale, grazie alla sinergia vincente che lega a doppio filo innovazione e tradizione ed un gusto tipicamente italiano per uno stile sobrio, raffinato e non convenzionale. *Oggi l’azienda è presente in tutto il mondo con i propri marchi di camiceria per uomo e donna e con produzioni in conto terzi per clienti esteri e giovani stilisti. Ciononostante, Laboratorio del Carmine ha sempre riservato un’attenzione speciale al proprio territorio, investendo nella formazione locale e assicurando attraverso i propri showroom a Zogno e a Bergamo un servizio di su misura per uomo, donna e bambino di alta qualità sartoriale. Presso di essi è possibile configurare camicie, pigiami e boxer avvalendosi di un’esaustiva raccolta dei migliori tessuti classici sul mercato, nonché di una selezione stagionale per capi più modaioli e casual in stretta collaborazione con il cotonificio Albini.

TOSCANO

Toscano, il nuovo brand di abbigliamento sartoriale maschile, nasce con un impegno verso la produzione locale, dalla volontà di recuperare una grande impresa manufatturiera già presente sul territorio e che in passato aveva reso celebre la Maremma Toscana in tutto il mondo, rendendola punto di riferimento della competenza artigianale italiana. È qui che la sapienza artigianale di mani abili ed esperte si fonde con l’innovazione di macchinari sempre più tecnologici, trasformando l’abito maschile in un’icona della desiderabilità, in grado di soddisfare ogni esigenza nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente.Toscano disegna, taglia e cuce giacche e abiti rigorosamente intelati, che seguono e rispettano le linee uniche e sinuose del corpo umano. Da una selezione accurata dei tessuti, interamente italiani, realizza i desideri dei propri clienti con capi su misura ineccepibili nella loro qualità. Toscano punta, inoltre, sulla professionalità del servizio: la vera mission è quella di far vivere ai propri clienti un’esperienza unica nel mondo sartoriale, facendo riscoprire la dimensione ancestrale dell’ago e del filo.

Showroom Laboratorio del Carmine - Toscano Piazzale della Repubblica, 1 Tel. 035 4284299 www.laboratoriodelcarmine.it www.toscanocollezioni.com




La

Bottega di Laura nasce nel 2015, grazie alla passione e all’esperienza della titolare Laura Chiesa, padrona 46 di casa di questo magico “salottino” fashion, ricco di meraviglie: oggetti vintage, capi second hand come nuovi selezionati con cura, accessori dei migliori brands del lusso, tutti rigorosamente autentici e proposti al prezzo giusto, per soddisfare anche le clienti più esigenti. Una boutique nel cuore di Bergamo piena di articoli ricercati, di qualità, prestigiosi, spesso limited edition o iconici sempre desiderati, oggetti con una storia da raccontare e una nuova vita da vivere!


Buone feste!


CHIAMI, RISPARMI, FATTO! Senza l’intervento di tecnici, solo con una telefonata risparmi su energia e gas

Confronta le tue bollette: paghi meno? Alcuni esempi Luigi Sonzogni e Camilla Scarpellini – coniugi pensionati sessantenni Abitanti a Zogno in un appartamento di 110 mq (riscaldamento autonomo) Spesa annuale LUCE E GAS 1.400 euro

Con cenpi nel 2021 hanno risparmiato 230 euro*. Alfredo Baronchelli e Roberta Lanfranchi – coniugi con figlia convivente Abitanti a Clusone in una villa anni ‘60 – bassa classe energetica Spesa annuale LUCE E GAS 3.131 euro

Con cenpi nel 2021 hanno risparmiato 280 euro*.

Non farti trovare impreparato A gennaio 2023 verrà abolito il mercato di tutela che applica i prezzi stabiliti dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e tutti gli utenti si troveranno in automatico sul mercato libero con tariffe difficilmente controllabili.

Alfredo Finazzi e Susanna Belotti – coniugi ottantenni Abitanti a Grumello in una villetta di 100 mq (riscaldamento elettrico) Spesa annuale LUCE E GAS 1.279 euro

Con cenpi nel 2021 hanno risparmiato 265 euro*. * casi pratici con nomi di fantasia

Hai visto che risparmio?Il motivo è semplice: perché l’unione fa la forza! Noi artigiani abbiamo creato un gruppo di acquisto che contratta condizioni vantaggiose e più siamo più risparmiamo! Cosa aspetti? Non ti costa nulla, mettici alla prova!

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CHAMPAGNE DAMPIERRE NONOSTANTE LA PANDEMIA

UN ANNO DA PROTAGONISTA

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Mario Christian Zanardi, Chargé d’Affaires Dampierre pour l’Italie.

Incontriamo il dott. Mario Christian Zanardi, Chargé d’Affaires Dampierre pour l’Italie, chiedendogli le ultime notizie sulla prestigiosa Maison de Champagne. Dott. Zanardi, è un altro anno travagliato che si sta chiudendo. Quali sono le Sue riflessioni? “Il 2021 ha rappresentato per la nostra Maison una nuova sfida nell’affrontare il difficile momento con la nostra clientela. Abbiamo sostenuto con ogni mezzo tutti i nostri Ambasciatori (mantenendo addirittura il listino del 2019) e posso dire che siamo stati ampiamente ripagati con la loro fedele amicizia. A ciascuno di loro va la nostra stima ed i nostri più sinceri auguri. Ma l’anno 2021 non è stato solo una sfida ma anche una stagione ricca di successi. Ad inizio anno, la storica Guida dei sommelier francesi “Gault & Millau” consegnava il suo famoso “Coup de Cœur” al nostro Prestige de Dampierre 2004. Ecco il verdetto entusiasta della severa giuria: Nella logica della Maison, la

presentazione di questa cuvée è particolarmente curata, tanto per l’etichetta quanto per la chiusura vecchio stile in corda di canapa. Dopo aver trascorso 15 anni sui lieviti, il vino si anima con una ricca effervescenza. La fragranza complessa si esprime con note di frutta bianca cotta, vanigliata e una delicata mineralità. Al palato, il vino è fresco, sottile, setoso, leggermente sapido. Une véritable merveille! Coup de Coeur! Quali sono le peculiarità di questa cuvée premiata? “Nel 2004, gli Chardonnay della stupenda Côte des Blancs sono stati impressionanti ed i Grands Crus di Cramant, Oger e Le Mesnil-sur-Oger offrono un millesimo di assoluta ricchezza. L’assenza, in gran parte della cuvée, di fermentation malolactique e un dosaggio molto limitato, hanno creato uno Champagne minerale e leggermente speziato. Il perlage è cremoso ed il finale persistente sul miele e le mandorle tostate.


Ovviamente, per un simile Cru, nelle cantine dei Comtes de Dampierre, si è riscoperto il costoso ficelage. Ogni bottiglia è tappata a mano con una gabbietta di canapa impeciata. Lavoro artigianale di precisione, il ficelage tradizionale, senza alcun nodo, rispetta una Ordonnance Royale del 1735 ed è la firma autentica della nostra Maison. Chi si avvicina a Dampierre sa di scegliere una storia antica, una famiglia, il suo terroir e le sue bollicine di grande preziosità!”. Un anno positivo dunque. Ma l’Italia? “Ormai, in Italia, il nostro Champagne ha sposato gli indirizzi più raffinati del mondo eno-gastronomico e per questo vogliamo sempre proporre agli amatori cuvée autentiche ed esclusive. La nostra Grande Cuvée de Vertus, per esempio, matura sui lieviti cinque anni e viene proposta, soltanto in Italia, à dosage nature… Ed è questo Blanc de Blancs Premier Cru che viene servito in aperitivo agli ospiti dell’Osteria degli Assonica, a Sorisole. Infatti, l’ultima nostra Ambassade Dampierre è l’osteria dei fratelli Manzoni, appena stellati dalla Guida Michelin.” Quali sono i criteri della Maison Dampierre nella scelta delle sue Ambasciate? “Le Ambasciate Dampierre sono sempre scelte con cura: oltre alla simpatia, all’esclusività e alle peculiarità del locale, ricerchiamo soprattutto l’amore per lo Champagne. Lo Champagne è arte di vita, emozione, musica interiore e vogliamo che i nostri Ambasciatori siano capaci di condividere con i loro ospiti questi sentimenti. Grazie a Dio, la provincia di Bergamo è ricca di professionisti che sanno valorizzare lo Champagne Dampierre. Oltre ai prestigiosi stellati Michelin, penso ai bistrò caratteristici come Sapori di Vini (Ambassade Historique), l’Osteria Mille Storie & Sapori (Ambassade de l’Année) o ancora Il Cortiletto nella Bergamo pedonale… Perciò tutti i nostri amici potranno affrontare le prossime festività con gioia e serenità, sapendo dove poter degustare Dampierre. Perché... non è Festa se non è Dampierre!”.

L’ULTIMA NOSTRA AMBASSADE DAMPIERRE È L’OSTERIA DEI FRATELLI MANZONI, APPENA STELLATI DALLA GUIDA MICHELIN.”

MARIO CHRISTIAN ZANARDI CHARGÉ D’AFFAIRES DAMPIERRE POUR L’ITALIE


Prestige de Dampierre 2004… LE JOYAU DÉDIÉ À NOS AMBASSADES EN ITALIE L’AMBASSADE DAMPIERRE DE L’ANNÉE 2022 Osteria Mille Storie & Sapori (Bergamo) L’AMBASSADE DAMPIERRE HISTORIQUE DE L’ANNÉE 2022 Sapori di Vini (Orio al Serio)

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LES PRESTIGIEUX RELAIS & CHÂTEAUX ET LES ÉLUS DU GUIDE MICHELIN Da Vittorio (Brusaporto) Aimo & Nadia (Milano) Don Alfonso 1890 (S. Agata sui due Golfi) Casual Ristorante (Bergamo Alta) Osteria degli Assonica (Sorisole) Il Saraceno (Cavernago) I Castagni (Vigevano) La Lanterna Verde (Villa di Chiavenna) L’Albergo della Posta (Montespluga) La Locanda di Pietracupa (Val di Pesa) Hotel Tambò (Campodolcino) Al Tramezzo (Parma) La Valle (Trofarello) Il Priore (Cazzago San Martino) LES BISTROTS ŒNOTHÈQUES Il Cortiletto (Bergamo) Domus (Bergamo) Wine Bar Savoy (Bergamo) Il Caffè di via Paglia (Bergamo) Reflexo (Urgnano) Giò (Seriate) Le Iris (Bergamo) Caffetteria del Bosco (Bergamo) LES ENTREPRISES Italianoptic (Curno) Acem (Grassobbio) 4 Emme Italia (Bergamo) Sitfa Spa (Moncalieri) Rossini della Quercia Spa (Costa Masnaga)

Allegro Parfum (Milano)

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Lancio Huracán STO

LAMBORGHINI BERGAMO BONALDI GRUPPO EUROCAR

2021 HIGHLIGHTS

Primi in Europa a consegnare la incredibile Sian Roadster

Raduno Lambo, tra Toscana e Liguria di tre giorni con 16 equipaggi, partiti dallo Showroom di Orio al Serio, per arrivare al molo 53 di The Italian Sea Group a Marina di Carrara, per una prova dello yacht Lamborghini Tecnomar 63 Adesione al movimento di beneficienza a tutela della salute maschile


LANCIO HURACÁN STO

Dalla pista alla strada: la nuova Lamborghini Huracán STO L’essenza pura dell’abilità di Squadra Corse nel motorsport, ispirata alle vetture da corsa Huracán Super Trofeo EVO e GT3 EVO, in una supersportiva omologata per l’uso stradale L’esclusiva soluzione leggera di Lamborghini, unita ad un’aerodinamica superiore e all’ingegneria di un’auto da corsa, genera la più autentica emozione di guida, ogni volta. Una potenza di 640 CV (470 kW), 565 Nm di coppia a 6500 giri/min, un rapporto peso/potenza di 2,09 kg/CV, accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi, spazio di frenata da 100 km/h a 0 in 30,0 metri, da 200 km/h a 0 in 110,0 metri, con il ritmo dinamico e la manovrabilità per battere ogni record in pista

Consegnata

PRIMI A CONSEGNARE LA SIÀN ROADSTER

da Lamborghini Milano, la prima Sián Roadster sul territorio nazionale. Scelta da un cliente italiano, questa rara supersportiva open-top ibrida in edizione limitata, del valore di oltre tre milioni di euro, è una dei 19 esemplari prodotti tutti venduti.

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E sterni scintillanti Blu Aegir, interni in pelle ed alcantara di color Nero Ade, Bianco Leda e Oro Electrum, lo stesso delle cuciture interne. Un mix cromatico di grande effetto ed eleganza, scelto dal cliente affiancato dal reparto Ad Personam che si occupa della personalizzazione dei colori e degli interni dell’auto fin nei minimi dettagli. La Sián Roadster è la supersportiva sviluppata da Automobili Lamborghini connubio di design e tecnologie ibride rivoluzionarie in grado di offrire prestazioni senza paragoni, in linea con la tradizione Lamborghini. Una vettura che vanta uno dei cockpit open-top più spettacolari di sempre, un sound inimitabile del V12 Lamborghini più potente di tutti i tempi e tecnologie innovative che preannunciano il viaggio verso l’ibridizzazione.“Una vera soddisfazione – dichiara Michele Brusa, General manager Lamborghini Milano – consegnare questa vettura straordinaria, unita al grande orgoglio di saperla viaggiare sulle strade del nostro Paese, l’Italia. La Sián Roadster racchiude in sé tutta l’essenza di Lamborghini, sintesi perfetta tra design emozionante e prestazioni straordinarie, oltre che simbolo delle principali tecnologie del futuro, come l’innovativa propulsione ibrida. Questa vettura è un vero gioiello, uno scrigno di bellezza e tecnologia con cui proiettarsi verso il domani.”


EVENTO IN PISTA: In occasione del Mimo (Milano Monza Open-Air Motor Show) Lamborghini Bergamo e Lamborghini Milano hanno organizzato un pomeriggio in pista con i clienti, riservando uno slot di guida esclusivo solo per loro, per consentirgli di sfruttare al meglio le potenzialità delle loro meravigliose “Lambo” scatenando tutta la potenza di cui dispongono senza limiti.


RADUNO LAMBO

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Raduno

itinerante di tre giorni organizzato da Lamborghini Bergamo e Lamborghini Milano alla volta della Toscana e della Liguria con 16 equipaggi, partiti dalla sede di Orio al Serio. Prima tappa fissata a The Italian Sea Group di Marina di Carrara, per una prova riservata ed esclusiva del Lamborghini Tecnomar 63.

Tecnomar for Lamborghini non è semplicemente un esercizio di stile e design, ma rappresenta l’avanguardia delle luxury speed boat. Ispirati dalle performance delle super sports car Lamborghini, due sono gli elementi innovativi alla base del suo concept progettuale: la velocità e la leggerezza dinamica. Il tour è proseguito attraverso i panorami bellissimi delle colline e dei borghi toscani senza tralasciare un passaggio alla scoperta della Val d’Orcia, per terminare in una lotta serrata contro il clima piovoso, bomba d’acqua compresa, fino a Portofino, meta finale.


MOVEMBER: Lamborghini Bergamo insieme ad Automobili Lamborghini

ha aderito al movimento che si occupa della raccolta fondi per la ricerca a tutela della salute maschile, con una iniziativa che ha visto il ritrovo dei clienti in concessionaria Lamborghini a Milano per apporre i simbolici baffi sui musetti delle vetture prima di partire per un mini raduno. Una colazione tutti insieme prima della partenza e poi via per un tour panoramico alla volta del Monferrato con arrivo a Casa Martini per il pranzo conviviale a cui è seguita una visita allo stabilimento e ai musei. La giornata non poteva che finire con una simpatica gara di cocktail, con tanto di giuria che ha decretato quello più buono.

Lamborghini Bergamo Via Piemonte, 12, Località del Cucco, Azzano San Paolo BG Tel. 035 459 6239 Lamborghini Milano Viale Renato Serra, 61, 20149 Milano Tel. 02 4979 0951



Bergamo, in Via Furietti, 15 (zona Malpensata), Curno, Via Trento 24/26 (Longuelo)

Tel. 035.4376305

e.mail: curno@carrozzeriagranelli.it - www.carrozzeriagranelli.com


IL NUOVO GRAND HOTEL DI BERGAMO Un’architettura

sobria, elegante senza tempo. Di certo l’Hotel Life Source, sorto in via Briantea, firmato dall’arch. Leonardo Togni, realizzato da COSPE costruzioni di San Paolo d’Argon, rappresenta qualcosa di assolutamente unico e nuovo nel panorama cittadino. Era atteso già dal 2015, l’anno dell’expo di Milano ma, lungaggini di vario genere, ne hanno rallentato il cammino e, solo alla fine della scorsa estate, ha preso vita... e che vita. Rimosse le barriere che ne hanno celato la costruzione, adesso il solido di vetro e acciaio, si staglia alla periferia sud ovest di Bergamo in tutta la sua maestosa linea blu, contraltare alla moderna fisionomia dell’Ospedale poco distante.

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L’edificio è stato progettato secondo i canoni attuali del risparmio energetico e della sostenibilità degli intervento, aspetti questi curati dall’ ing. Casale. Le murature esterne ed i serramenti garantiranno il miglior rapporto di trasmittanza delle strutture. L’isolamento acustico è stato pensato per contenere i livelli sonori attraverso l’utilizzo di sistemi passivi efficienti. Grazie a Fulvio Bettinelli, incaricato nella progettazione delle stratigrafie murarie e dell’involucro esterno, abbiamo ottenuto un isolamento acustico di livello elevato tra le camere si è raggiunto 57 dB mentre l’isolamento di facciata 49,0 dB.


ACQUA

FONTE

DI VITA

Arch. Leonardo Togni progetto e direzioni lavori architettonica Ing. Saverio Valicenti progetto e direzione lavori strutture Ing. Antonino Casale progetto e direzione lavori impianti meccanici ed elettrici Geom. Carlo Angiolini coordinamento tecnico e sicurezza

GLI SPAZI APERTI Particolare cura e attenzione è stata dedicata alla soluzione degli spazi aperti, sia privati che di uso pubblico (parcheggio), valutati sul piano progettuale con soluzione di continuità. L’ambiente circostante rappresenta il valore aggiunto al “bell’oggetto” rappresentato dall’edificio.

L’edificio è caratterizzato da una ridotta impronta al suolo avente la forma di una T e questo ha consentito di dare, a quasi tutte le camere, un affaccio sulle colline di Città Alta e della Benaglia con una vista indimenticabile ad ogni ora del giorno. Inutile dire che questo deve essere stato il primo concetto acquisito dal progettista l’arch. Leonardo Togni che si è ispirato a criteri contemporanei anche nella scelta dei materiali privilegiando facciate continue in vetro abbinando sui tre fianchi opachi lastre in gres porcellanato. Molto utilizzate le lamiere in corten, attuali per la loro particolare cromia, sia per la terrazza in copertura, sia per la cinta di fronte all’ingresso. Nel complesso i tre materiali principali ben si integrano tra loro e sottolineano un’architettura sobria, elegante, senza tempo. La presenza di acqua nell’immediato sottosuolo ha posto di fronte a progettisti e costruttori quesiti non indifferenti per isolare le fondamenta dalla falda ma che hanno anche dato l’opportunità di realizzare le fontane, di grande impatto scenografico, che fanno da cornice all’edificio. Ed è stata questa la presenza di un elemento naturale così prezioso a suggerire anche il nome dell’Hotel Life Source, appunto fonte di vita.


Entrati nella hall la vista viene catturata dalla scala elicoidale che collega i quattro piani pubblici, ancorata in tre soli punti, praticamente sospesa e fasciata una barriera trasparente in cristallo.

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Il linguaggio compositivo evidenzia il punto d’incontro fra gli elementi verticali (i fronti) e gli elementi orizzontali e lo sbalzo che definisce l’ingresso alla struttura ricettiva. La ricerca della contemporaneità compositiva nell’insieme e il rigore formale nel trattamento delle superfici esterne la “pelle”, restituisce all’osservatore una sensazione di modernità evitando le soluzioni dalla durata effimera e altamente suscettibili di “appassimento prematuro” delle scelte architettoniche. L’ hotel ha all’interno diverse funzioni: un ristorante, unbistrot, una vasca riabilitativa, una spa, una terrazza panoramica di circa 1000 mq, servizi di cura alla persona, una Day Surgery per una superficie di oltre 7 mila mq di cui una buona parte realizzata al piano interrato per contenere l’impatto esterno dell’involucro architettonico.

Il progetto è stato pensato nel pieno rispetto della normativa vigente in tema di superamento della barriere architettoniche, la struttura difatti risulta pienamente accessibile anche alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, abbiamo realizzato al secondo piano 8 camere attrezzate per persone con disabilità anche sensoriale.

ACQUA

FONTE

DI VITA

Al piano terra trovano spazio la reception, la hall, il ristorante per 90 coperti, il bar e una grande sala meeting e fanno da supporto alle funzioni ricettive dei piani superiori. Grazie all’altezza di circa 6 metri del piano terra è stato possibile realizzare un piano ammezzato utilizzato in parte come sala colazione e in parte come meeting point


Al primo piano, dedicato alla funzione ricettiva alberghiera con 26 camere doppie, trovano spazio anche una sala conferenze ed un business center. Al secondo piano sono state inserite e attrezzate 8 camere tra cui due suite per persone con disabilità anche sensoriale. Al secondo, terzo e quarto piano sono state realizzate 102 camere doppie tutte dotate di bagno esclusivo. 34 per ogni piano con 2 suite e 6 appartamenti dotati di angolo cottura, soggiorno e camera da letto.

NELLO STUDIO DELLA DISPOSIZIONE INTERNA DEGLI SPAZI DESTINATI A CAMERE D’ALBERGO, SI È TENUTO CONTO SOPRATTUTTO DELLA FUNZIONALITÀ E RAZIONALITÀ DEGLI AMBIENTI PRIVILEGIANDO UNA DISTRIBUZIONE DELLE CAMERE AI VARI PIANI “A PETTINE” CON UN CORRIDOIO CENTRALE E CAMERE AI LATI.

Al piano interrato, considerata la vicinanza dell’ospedale, si è optato per un servizio di supporto alla struttura ospedaliera, ubicando a questo piano alcuni studi medici, spazi per la riabilitazione e il benessere. È in corso di realizzazione una Day Surgery che sarà operativa entro fine anno dotata di sala operatoria per piccoli interventi chirurgici. L’area è anche attrezzata con palestra, e vasca riabilitativa. Sempre al primo interrato trovano posto 44 posti auto coperti a disposizione dei clienti dell’hotel. Mentre a piano terra sempre di pertinenza dell’hotel si trovano 80 posti auto.

ACQUA

FONTE

DI VITA

LIFE SOURCE Bergamo Via Briantea, 5 E-mail: info@lifesource.it Telefono: +39 035 05 26 169


© Tassinari Vetta © Fotostudio Rapuzzi

AZIENDA AGRICOLA FRATELLI BERLUCCHI partner della FONDAZIONE BRESCIA MUSEI per supportare la valorizzazione della statua romana della VITTORIA ALATA di brescia In partnership con:

www.fratelliberlucchi.it


Alberto Nacci Regista

Vorrei che il 2022 fosse un anno in cui tutte le energie creative della nostra società (artisti, musicisti, registi, attori, designers, ecc...) possano diventare protagonisti per la crescita culturale del nostro territorio.

Adele Sironi Architetto

Abbiamo chiesto ad amici, clienti e conoscenti di scrivere per noi un pensiero legato al Natale, gli auguri alla città, quello che si augurano per il prossimo anno, cosa chiedono alla fortuna cosa regalerebbero al sindaco e quale è stato il Natale più bello della loro vita. Ognuno ha scelto la risposta...

Vorrei che fosse un anno di gioia, vorrei che le persone tornassero a sorridere e ad abbracciarsi, che le nostre vite prendessero a fluire più lentamente per godere di ogni istante.Vorrei la serenità del Natale tutto l’anno, la luce dell’estate in tutte le stagioni, il colore del mare sempre negli occhi.Vorrei le persone che amo sempre vicine, vorrei dimenticare il male e circondarmi di amore e bellezza.Auguro a ciascuno di vivere l’anno che desidera.

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Massimilian o Bonfanti -

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BSB Costru zioni

Il Natale è ve rità di condi visione. A vo e felice, altr lte, è sereno e malincon ico. Mi piac migliore debb e pensare, ch a ancora arri e il vare. L’augu essere”sempr rio che possa e” il prossim o.

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Cesare Grasseni Angela Laurino - Belplano

A Bergamo auguriamo il dono dell’accoglienza, quel calore umano e quell’apertura al prossimo capaci di rendere una città un luogo unico e memorabile.

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chi Asso Tullia Vec

ato alla sione dedic to di rifles della e en ta om vi m un tiano della is Il Natale è cr adri che io g m g messa di tutte le e or cu el nascita e il n ria vita. e deve riman glio e parte della prop speranza fi o ri op o il pr hanno pers ia Bosis ione Emil . Fondaz n a .s ir d ffioti Carlo Sa

al parli solo COVID si el d e ch ttà lla mia ci Auguro a passato.

Alessandra C ornaro e famig lia di Cornaro Gioielli

Chiedo alla fortuna tan ta salute per poter far vive noi adulti e re ai nostri di ragazzi un sia a scuola a vita tranqu che nel tempo illa libero e nello sport.

Claudia Ratti Ass. A.Ri:Bi.

Vorrei augurare alla mia Bergamo, doni concreti, miglioramenti che siano a vantaggio di tutti, vorrei che si potessero trovare sotto l’albero sorprese gradite e segni tangibili di quanto la si abbia a cuore insieme tutti coloro che qui vivono e lavorano, una città a misura di bambini, anziani e persone fragili.

Mons. Giulio Dellavite

“E bastava un’inutile carezza a capovolgere il mondo” (Alda Merini). Da mesi ci stiamo attrezzando a resistere a un pugno in più, ma nessuno riesce a resistere a una carezza in meno. Che il Natale ci doni abbondanti carezze e ci dia la forza di regalarne di più.


Alessia Ghidelli GOOD VIBES YOGA Gorlago

Auguro a te Bergamo di brillare di semplicità. Che le persone ti amino con i piccoli gesti quotidiani e che tu possa splendere come non mai.

Arch. Anton io Cazzanig a INTERNI

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Stefano Daina Centro odontostomatologico Daina

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Per il 2022 il desiderio più grande è quel questa spada lo di liberarsi di Damocle ch da e la pandemia noi, per poter ha finalmente rip rendere con gio imposto su di za i rapporti ia e spensiera interpersonali tezche tanto ci m il mondo intra ancano, e che prenda la stra tutto da verso la rip resa economica .

Auguro a tutti i bergamaschi un 2022 ricco di sorrisi e positività

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Carolina M oscheni-

Massimiliano Spina - Barberia Italiana

Auguro alla città di tornare a vivere con leggerezza e tranquillità, che sia la guida per molte altre nel nostro paese.

olkers i -Engel&V on s s a T a c Frances

o carico eraviglios un anno m brace ab ss i fo rs 2 te 2 il 20 no dove po an n Vorrei che u , tà e positivi di energia ità! e la normal bb re sa e ciar

style Vita Hair - La Dolce ti ot el B Roberta

e poterlo e persone l sorriso all abbraccio vero da il e ss a rn n to U e … ch a i Vorre scherin za la ma vedere sen i. tt cuore a tu

Naz. It. Patt inaggio Art istico

Auguro a B ergamo un anno pieno sione per in di forza e co iziare a vive ndivire insieme.

Monica Airoldi - Ceresoli Utensili

Il Natale più bello della mia vita è stato Il primo Natale con mia figlia…. S.Lucia e Natale con i bambini è sempre meraviglioso!

Gianluca Madonna - Avvocato

Alla città auguro che vi siano notevoli investimenti nel mondo dell’arte per renderla ancora più apprezzata


Laura Tranquillo e Adriana Giudici - Hair Style

Auguriamo alla nostra città di ritornare spensierata come una volta, senza pregiudizi e godere della fortuna che abbiamo di vivere in questa meraviglia.

Monica - Lim on abbigliam ento

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Marinella Macario e il team di SkinCareCenter

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Il Natale più bello è viverl o senza fals con serenità, e illusioni, rispetto delle persone e dei sentim enti più puri .

Auguro alla città… tanti tanti cittadini…. di buon senso!!!

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Monia Remot ti e

Flaminia e Valerio Valle-Imm.obiliare Valle

Auguriamo alla nostra Città per il 2022 , di non perdere la dimensione dell’uomo nella sua vera essenza

ona Orafa Dada Arrig

venire… eve ancora d lo el b iù le p Il mio Nata

iiano Gritt Massimil

Il Crudo

o progetto un nuov te n e m Ho in

Umberto De M artino

- Rist.Florian

Maison

Il Natale più be qualsiasi pa llo è Sapere che chiun que, in rte del Mond possa conce o, il giorno dersi un pa d i Natale sto dalle person e che ama. N caldo ed un abbraccio atale è Amar si.

Emanuela Rinaldi Free Style Acconciature

A Giorgio Gori regalerei una camicia azzurra… come i suoi occhi

Leila Bali Gioielleria

Cosa chieda alla fortuna? Di essere baciata...


Serena Fassi Segretario Lega per Salvini Premier

A Gori per natale regalerei un “prontuario per una Bergamo più sicura”

Arianna Mor a Oxtam

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Michele Gotti Italian Optic

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Auguro che le persone po ssano tornar e ad amare e a vivere la città e i su oi borghi , af al calore e al fidandosi la profession alità dei neg quartiere. ozianti di

Vorrei un 2022 senza restrizioni soprattutto per noi bergamaschi che abbiamo sofferto davvero tanto!!!

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Paula Fernandes Dos Santos

Vorrei fosse un anno dove si riscopra l’amore per il prossimo…

unto Luce tellani - P Roberto Ca

Ademir Fest a Medico Chi rurgo Fisiat ra

Il Natale più bello della m ia vita è’ stat Natale con mia figlia D o il primo elia

Oney Tapia

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uminosissi aschi un “l m a g er b i tutti Auguro a 2 2 0 2 “ mo

ra cina Natu cario Offi a M ca u is e L Sara Nor

tà di torssima cit i tanti li el b a tr os d preferite mo alla n Auguria ere una delle mete s es nare ad ti s ri tu

Auguro alla mia città una vera e propria rinascita… il Natale più bello? Sarà quando il Covid verrà sconfitto e potrò davvero riabbracciare tutti

Virginia Radolli - Virgi Beauty Lab

L’augurio e’ che possano fiorire tante start up di imprese che arricchiscano la nostra città


Pierluigi Ricci e Nicole Servillo - Caffè Sant’Orsola

Che tutto torni normale, tracciando la strada per un nuovo inizio!

Monica Volpi titolare di Ca rom

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Roberta Frigeni e Giorgia Cologni di Comunque Noi

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Auguro che l’unico mod finisca questa pandem conseguono,o per debellare le incert ia perché è la nostra vi tornando così a lavoraezze che ne limitazionita a 360 gradi senza pr re e vivere oblemi e

Vorrei un 2022 senza restrizioni soprattutto per noi bergamaschi che abbiamo sofferto davvero tanto!!!

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Alfredo Guerini Bosio Commerciale-Jacuzzi Store

Che sia un anno in cui quel nemico invisibile chiamato Covid se ne vada del tutto lasciando spazio solo alla tranquillità ed alla felicità.

. Il Barbiere otticini - B.G Giacomo B

un e, auguro di adozion zione alla à tt ci ia o, m para A Bergam nde spolvero, in pre ana della ra li g a It in le a 2 2 it p 0 2 ina a Ca om n ta a merit 023!. Cultura 2

tolare Canna ti Rocco La

Store di Giorgio

un aspet i quanti, ato ma tt tu a à it nc nta seren iodo è ma Auguro ta ppo in questo per . rtro to che pu torni al più presto o ic p s u a e h c

Anna Gabbi store manag er di

Agaphantu s Gioielli

“Ai bergam aschi auguro per il 2022 alla normal un ritorno ità, per poter vivere la vita stessa felici con la tà e spensier atezza di pr ima”

Daniele Amaglio e Caterina Lecchi titolari di “Caterina

Per l’anno che verrà Daniele ed io auguriamo alla nostra bellissima Bergamo di continuare a dare tutto il meglio mettendoci come sempre il cuore

Giovanna Ghilardini titolare di Intimo di Giò

Vorrei che il 2022 fosse un anno che sancisse il ritorno alla normalità, con tanta felicità e benessere per tutti


Debora ed Alessandra di Lo scrigno donna

Possa quest’anno risvegliare nella città un senso di ottimismo e consapevolezza del nostro valore

Donatella Fu magalli e M atteo Rota ti della gioieller tolari ia Rota Fum agalli

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“Siamo cert i che la nostr ag vrà il 2022 con forza, co rande Bergamo viraggio e ten il grande cu acia…e con ore di cui è ca pace”.

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Roberto Edicola Largo Cinque vie

Auguro che torni una vita normale com’era prima e che l’Atalanta vinca la Champions.

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Antonio titolare di Madama Fiori

Il Natale più bello della mia vita lo associo al ricordo di un Natale passato a casa in Puglia prima di trasferirmi a Bergamo. L’attesa di questa festa passata con tutti i famigliari, le decorazioni ed i preparativi…

a Albarito teria Cascin is or rb E a e Martin Margherita

alizzare uscire a re ri i d oi v i mo a tutt “Auguria ”. bel sogno! p o il vostr iù

sticceria Salvi Pa tolare di ti ti et z Mauro Pez

ttutto di ità e sopra ic el f i d o un ann “Auguro amaschi” tti i berg tu a libertà

Alice e Silvi a titolari di Neroli

32 Parfum

Boutique

Il Natale più bello abbiamo final è stato quelo del 2021 perc hé mente dato vi ta al nostro so grande Una gno più piccola profum eria artistica nel cuore di

Ezio Cattozzo titolare di Ottica Cattozzo

“La nostra città ha dimostrato di essere forte e di saper reagire alle avversità, pertanto vorrei augurare a Bergamo di non dimenticare e soprattutto che quello spirito, quella forza morale e coesione non siano stati solo un momento ma diventino una costante della nostra vita.

Adriano Ravasio titolare di Ravasio Fiori

“Auguro che ci sia un cielo azzurro ed un sole che ci scaldi ogni giorno, infondendo forza, coraggio e la gioia per affrontare un 2022 stupendo!”


Nicola Parimbelli Spin Off

“Possa quest’anno risvegliare nella città un senso di ottimismo e consapevolezza del nostro valore”

Cristina di M ister White P iazza Pontid a

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Auguro a tu tti tanta sere nità e il rito di prima del rno al vita la pandemia . A mia figli fortuna l’as a che la sista.

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Domenico De Pasquale -DDP Haircouture

A distanza di quasi due anni da quando “l’impensabile” ha fatto irruzione nelle nostre vite, auguro alla città’ e a tutti noi di tornare presto a ciò che reputiamo normalità senza dimenticarci ciò che abbiamo imparato “da l’impensabile”, con la certezza che non temeremo i momenti difficili, perché il meglio viene da lì.

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Regazzoni Store di Piazza Pontida

Serenità ed equilibrio. Diventerò papa tra pochissimo e non posso davvero che chiedere tanta fortuna per questo nuovo abitante del pianeta terra

renghi in Via Qua te a ol oc h C i d Samantha

Veronica Art ificio Via Q uarenghi

Auguro a Ber gamo di esse re valorizzata Spero che il 2 e ab 022 sia per tu tti un anno sc bellita. oppiettante...

Giorgio Berta Fondazione Teatro Donizetti - Studio BNC .

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risplena vivere e a re a rn con to i a lavorare auguro d er tornare Alla città ot p i d o d e chie dere. Per m à it seren

Anna ria Sant’ - Pasticce i n a b le Isabella P

rtuna? ire al più di alla fo a normalità, usc ie h c a s o C all i tornare “Chiedo d esta pandemia”. qu presto da

Auguro ai miei concittadini un anno prospero e sereno con l’auspicio che la tragica esperienza vissuta sia da stimolo ad affrontare le grandi sfide del futuro avendo sempre presenti la nostra storia e La nostra cultura

Maurizio Maggioni Odontoiatra

Il natale più bello della sua vita? Terza elementare, tornavo dal collegio e a casa oltre il bene ed il calore dei miei genitori, ho trovato un trenino elettrico e con mia sorella piu’ grande Patrizia, montammo tutto e giocammo per ore e ore…


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Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare. (Winston Churchill)

LUPUS IN FABULA

PER UN NUOVO ORDINE DI SCUOLA 1.Fine di un’epoca La transizione ecologica, che si propone l’obiettivo di riconvertire l’economia fossile con tecnologie “verdi” sostenibili, e la transizione digitale che marcia in direzione della intelligenza artificiale nella futuribile prospettiva dell’uomo-macchina, segnano certamente la fine di un’epoca. Nel bel mezzo di un passaggio storico tanto complesso, si inserisce poi il persistente impatto dell’emergenza Covid-19, che sta inquinando, con gravi ricadute economiche, molti tratti della convivenza umana. Avanza intanto l’annunciato disastro climatico, di cui si discute da anni nei salotti buoni e, a livello di governance globale ONU (circa 200 Stati), nelle numerose Conferenze delle parti, compresa Cop26 sul clima (Glasgow, novembre 2021). Tutto ciò sembra però destinato a impantanarsi nella palude di vecchie e nuove incrostazioni culturali (profitto-profitto, consumismo compulsivo …), che di fatto ostacolano qualsiasi adesione a stili di vita più sobri e solidaristici in vista del bene comune. Probabilmente l’homo sapiens (?), grazie alle sue capacità adattative ed evolutive, sarà in grado di attraversare anche quest’ultima grande crisi (dal greco, separazione, passaggio). È comunque evidente che i futuri imprevedibili scenari (antropologici, ambientali e geopolitici) saranno il risultato del determinante apporto di un nuovo modello di scuola, ridisegnata quale permanente laboratorio di formazione culturale delle nuove generazioni. 2. Andare oltre la povertà culturale Se per cultura si intende l’insieme delle conoscenze teoriche e delle competenze pratiche che indicano i livelli di creatività, di sviluppo tecnologico e di progresso dei costumi di vita dei raggruppamenti umani, dobbiamo constatare il progressivo arretramento culturale del nostro paese. È opinione comune che questo gap - visto anche come una specie di “pandemia morale” - sia da attribuire in particolare al relativismo e alla corruzione dei parametri della responsabilità individuale e della solidarietà sociale; valori da sempre considerati fondanti per la costruzione di qualsiasi comunità “solida”. Ora, complice anche Sars-Cov2, oltre ai singoli individui, il degrado culturale colpisce sia i “mondi vitali” della società civile (famiglia, scuola, associazioni, ecc.), sia le istituzioni rappresentative che - essendo in prevalenza al soldo del potere - hanno perso per strada la loro funzione di “servizio”.

Benito Melchionna Procuratore emerito della Repubblica benitomel38@gmail.com

L’ignoranza diffusa e la frammentazione delle formazioni sociali causano poi: - l’interruzione delle relazioni umane e la predita del dialogo e del patto educativo e formativo tra le generazioni; - la difficoltà di riattivare una sorta di partnership tra le varie componenti socioculturali, al fine di realizzare la effettiva integrazione-inclusione delle diversità e delle differenze. In tale disordinato contesto, i nativi digitali sono di fatto lasciati in balìa di un’epoca di esibizione e di una “cultura” nuova imposta dalle trasformazioni epocali in atto. Molti perciò, sfruttando male le grandi inesplorate potenzialità del tablet, si lasciano facilmente travolgere dalla dipendenza del web e vivono una “vita da remoto” come “isolati sociali” (hikikomori). Pertanto, i ragazzi meno avvezzi al pensiero critico tendono a conformarsi (effetto-gregge) alle mode dominanti, alimentate dalla comunicazione manipolata dai social-media e da tanti premi Nobel laureati su Facebook. 3. La scuola “leggera” della società digitalizzata Abbiamo visto che le veloci mutazioni ambientali, sanitarie e tecnologiche non consentono di progettare il futuro senza una profonda “riconversione” culturale. Urge perciò la ristrutturazione dell’attuale impianto normativo e organizzativo (standardizzato) della scuola, risalente alla riforma Gentile del 1923: un tempo lontanissimo dalla “Repubblica digitale” di cui fanno parte i virgulti della generazione Z. Forse non è qui fuori luogo richiamare l’originaria etimologia di scuola (dal greco, occupazione libera), intesa appunto come luogo “aperto” alla libera conoscenza, pur nel rispetto rigoroso e selettivo dell’ordine e della disciplina, dato che l’art. 34 Cost. definisce la scuola “aperta a tutti” e premia i “capaci e meritevoli”. Si tratta quindi di ricostruire un ambiente - aperto al mondo- predisposto a favorire l’autonomo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (“aiutami a fare da solo” è il motto di Maria Montessori). Perciò appare più funzionale un modello di didattica leggera, tesa a progettare “scuole innovative” (previste dal Pnrr - D.L. 6.XI.2021, n. 152), a potenziare le risorse umane e strumentali e ad aggiornare le competenze degli insegnanti. Un metodo di insegnamento, basato su poche e chiare regole, che pone al cuore della pedagogia (dal greco, accompagnare i fanciulli) l’educazione diffusa, che coinvolge e responsabilizza l’intera società educante, a cominciare dalla famiglia (non sempre collaborativa!). Pertanto, nell’attuale realtà fluidificata dal succedersi di innovazioni globalizzate, il compito della scuola non può esaurirsi nel traghettare - nel grigiore della quotidianità - un patrimonio di nozioni e di saperi trasversali, senza suscitare nei giovani le passioni, il desiderio e il piacere di “imparare ad imparare” attraverso lo stupore e le emozioni. L’istruzione è allora efficace quando sollecita curiosità e interrogativi sempre nuovi, al fine di far acquisire agli adolescenti una vasta coscienza critica quale “passaporto” idoneo ad accedere ad una vita libera, responsabile e consapevole della “pari dignità” di tutti.


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