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Pag Il Super Salone di Stefano Boeri

STEFANO BOERI

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E SUPER SALONE SIA!

STEFANO BOERI HA PRESENTATO LA FIERA PIU’ IMPORTANTE D’ITALIA CHE HA CURATO, IN PROGRAMMA A MILANO DAL 5 AL 10 SETTEMBRE: “L’UNICO MODO PER RILANCIARLO ERA PROPORRE QUALCOSA DI IMPERDIBILE. UN PROGETTO SOSTENIBILE E INCLUSIVO. NIENTE STAND, MA INCONTRI, SHOW E RELAX: SARÀ UN’ESPOSIZIONE COLLETTIVA CON IL MEGLIO DEL DESIGN. IL COSTO DEL BIGLIETTO? È UN ASPETTO DA VALUTARE BENE...”

CLAUDIO FELTRIN PRESIDENTE DI FEDERLEGNOARREDO, LA FEDERAZIONE CHE RAPPRESENTA LE AZIENDE ITALIANE DEL SETTORE LEGNO-ARREDO CHE HANNO NEL SALONE DI MILANO UNA VETRINA INSOSTITUIBILE

PERCHÉ SUPERSALONE? “Perché non sarà né mini, né light, né ino. Ma Super. Si tratta di un’esposizione collettiva con il meglio del design. Spero che le prossime edizioni possano prendere spunto dal nostro lavoro. E che al Supersalone tornino le aziende che non partecipavano più”.

STEFANO BOERI

L’unico modo per far ripartire e rilanciare il Salone del Mobile di Milano, dopo lo stop del 2020 e i tanti dubbi sull’edizione di quest’anno, era realizzare un evento imperdibile. E l’architetto Stefano Boeri che ne sarà il curatore ha scelto anche il nome: a Milano dal 5 al 10 settembre ci sarà il “supersalone”. Il tempo stringe, la situazione sanitaria non è ancora stabilizzata e il Salone dovrà attirare a Rho migliaia di persone ma Boeri appare ottimista. Durante la conferenza di presentazione della sua idea di Salone ne indicato i punti di forza. “Allestimento unico senza stand, gli oggetti esposti in vendita online, l’apertura al pubblico tutti i giorni, gli eventi anche per la sera e il verde, tanto verde. Mi piace immaginarlo come la fiera campionaria di una volta che diventava un happening per le famiglie e attirava visitatori da tutta Italia. Vogliamo proporre un progetto sostenibile e inclusivo. Con i migliori marchi e i migliori prodotti subito in vendita (basterà un Qr code per ritirare la merce in negozio), incontri, lezioni, spettacoli dal vivo, aree relax mantenendo una costante connessione con la città. La fiera di sua natura è business, non intrattenimento - ha detto Boeri - ma questo è un anno davvero speciale in cui dobbiamo tenere conto delle esigenze del pubblico che dopo mesi di sofferenze ha bisogno di uscire e di ripensare gli spazi dell’abitare. Per questo è importante presentare mobili di prima qualità, nuovi e di catalogo. Poi il business sarà garantito con aree destinate agli incontri di lavoro. Sono stato tra i primi a dire che non si poteva rinunciare al Salone e quando mi è stato proposto l’incarico ho accettato con un’idea nuova. È stato un lavoro di squadra. A cui si è aggiunta quella dei co-progettisti: Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth, Marco Ferrari ed Elisa Pasqual dello Studio Folder, Giorgio Donà».

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