CMP BERGAMO
SPEDIZIONE IN A. P. D.L 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N.46) ART.1, COMMA 1, DCB BERGAMO IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE AL MITTENTE - EDITA PERIODICI S.R.L. VIA B. BONO, 10 BERGAMO 24121 - TASSA PAGATA BG CPO
ANNO 12 - N° CENTOVENTUNO LUGLIO 2016 - EURO 3
BRESCIA
MAGAZINE
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SPECIALE
BASKET BRESCIA LEONESSAVINCE IL CAMPIONATO E SALE IN SERIE A1
THE FLOATING PIERS LE FOTO PIÙ BELLE
edit
Ciò che ha stupito tutti è stata la precisione e la puntualità nella realizzazione di The floating piers. L’annuncio dato alla fine dello scorso anno, quando evidentemente i vari permessi erano già stati rilasciati, era accompagnato da una sorta di road map a cui l’organizzazione si sarebbe dovuta attenere. Subito dopo, come da programma, senza intoppi, o comunque senza farlo sapere, una possente macchina da guerra si è messa in moto. Non pensate che sia così facile costruire un pontile del genere, ancorarlo sul fondo e renderlo sicuro per il calpestio di 15-20 mila persone alla volta. Ingegneri, calcoli matematici ed esperti in materia di porti, sommozzatori e una manovalanza ben organizzata da reclutare per un determinato periodo ed istruita sul da farsi, prima per la costruzione e poi per la sicurezza e la vigilanza una volta che l’opera sarebbe stata terminata e aperta al pubblico. Va riconosciuto l’esempio di audace progettualità, di efficienza e preparazione che troppo spesso mancano alle nostre amministrazioni anche solo per costruire una rotonda per la quale sono richiesti mesi di lavori. Oppure per rimuovere la frana caduta tra Tavernola e Solto Collina che ha fatto da contraltare all’opera di Christo. E così, se su una sponda del lago era tutto un fervore di vita per la secolare processione verso la passerella, sulla sponda Bergamasca regnava la tristezza di una strada chiusa che impediva il classico e pittoresco giro del Lago. Una franetta, una bazzecola rispetto alla grandiosità della striscia arancione sospesa sull’abisso, ma che ha tenuto bloccata la strada per venti giorni, giusto il periodo dell’installazione, con buona pace di chi sperava in un periodo di buoni affari per il passaggio dei turisti arrivati sl lago per la passerella Ecco il messaggio di quella freccia: i sogni si possono realizzare ma ci vuole sempre un progetto, calcoli precisi e tanto coraggio. Quello di cui avremmo davvero bisogno tutti per uscire dall’insopportabile stagnazione di questi anni (v.e.filì)
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I GRAFFI DI BRUNO
Bruno Bozzetto
qui BERGAMO autorizz. Tribunale di Bergamo n°3 del 22.01.92 qui BRESCIA autorizz. Tribunale di Brescia n°18 del 22/04/2004 EDITA PERIODICI SRL Via Bono 10 Bergamo tel 035.270989 fax. 035.238634 Direttore responsabile : Vito Emilio Filì Direttore editoriale: Patrizia Venerucci venerucci@editaperiodici.it Responsabile redazione: Tommaso Revera redazione@qui.bg.it Responsabile pubblicità: Roberto Maestroni roberto.maestroni@editaperiodici.it Redazione eventi: Valentina Colleoni redazione.chicera@qui.bg.it Hanno collaborato: Bruno Bozzetto, Maurizio Maggioni, Giorgio Paglia, Valerio Bailo Modesti, Fotografie di: Federico Buscarino - Sergio Nessi - Paolo Stroppa - Valerio di Mauro Stampa: Euroteam Nuvolera Brescia
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THE FLOATING PIERS
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DUE SETTIMANE DA DIO di Tommaso Revera - foto di Matteo Biatta e Valerio Di Mauro NO, NON STIAMO PARLANDO DI UN IMPROBABILE SEQUEL DEL FILM DI TOM SHADYAC, INTERPRETATO DA JIM CARREY, MORGAN FREEMAN E JENNIFER ANISTON, MA DELL’INSTALLAZIONE ARTISTICA DI CHRISTO CHE HA TRASFORMATO IL LAGO D’ISEO FACENDOLO DIVENTARE L’OMBELICO DEL MONDO PER SEDICI GIORNI
Un’esperienza che meritava di essere vissuta. Un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Più di un milione le persone che hanno voluto provare l’ebbrezza di camminare sulle acque: c’è chi ha raggiunto Sulzano in treno (460.000 passeggeri) e chi ha optato per il traghetto (420.000); chi ha usufruito del servizio offerto dalle navette e chi è invece riuscito a farsi strada con la propria due ruote. ‘The Floating Piers’ è divenuto sin dai primi giorni un evento di una portata stratosferica che, tutto sommato, è stato gestito con intelligenza e una buona organizzazione. Una vetrina irripetibile per il lago che in quindici giorni è riuscito meritatamente a scrollarsi di dosso quell’etichetta di luogo un po’ triste e malinconico scalfita da troppo tempo nell’immaginario collettivo. ph. Matteo Biatta
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THE FLOATING PIERS Che dire della passerella color Dalia? Un pontile galleggiante coperto da novantamila metri quadrati di tela poliammidica color giallo intenso. La sensazione è stata piacevole sin dal primo impatto soprattutto per chi, come il sottoscritto, l’ha percorsa all’alba. Al di là della quiete e della totale assenza di code, la sensazione di vivere la passerella in tre momenti di luce diversa (notte, alba e giorno) è stata impagabile. Così come il lento ma graduale risveglio di Montisola, la gemma più pregiata dell’intero Sebino, collegata dal ponte galleggiante alla vicina isola di San Paolo. Pareva di camminare su un qualcosa di soffice ma al tempo stesso stabile e, passo dopo passo, sembrava di essere sempre più leggeri. Solo l’andarivieni delle barche in acqua movimentava il tutto, restituendoti una sensazione analoga all’uscita in barca. Il lento fluttuare delle acque scandiva ogni passo mentre la mente si rigenerava respirando la brezza del mattino e ammirando il fenomenale contesto in cui la passerella è stata collocata.
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Senza entrare nell’annosa diatriba di chi l’ha considerata un’opera d’arte e chi, al contrario, una passerella verso il nulla, va riconosciuto a Christo il merito di aver dato seguito ad un progetto a cui magari avevano pensato in tanti ma nessuno, sicuramente per ragioni economiche, era mai riuscito a realizzare. E gli siamo grati per aver scelto il nostro lago: un contesto ben diverso dalla baia di Tokio o dal Delta del Rio de la Plata (dove gli avevano negato i permessi), ma che, col senno di poi, forse, è stato più congeniale per richiamare visitatori e turisti non essendoci altre attrazioni ugualmente degne di nota in contemporanea… Ma non solo. La gratitudine nei confronti dell’eclettico artista bulgaro risiede nel fatto non solo di aver regalato in maniera assolutamente democratica una suggestione a chiunque volesse passeggiare sulle acque ma, soprattutto, di aver dato lustro ad un’eccellenza del nostro territorio che, troppo spesso, abbiamo dato per scontata. Una suggestione che certamente anche Christo ha vissuto in prima persona, ricongiungendosi, se pur idealmente, con la sua amata Jeanne Claude con cui aveva concepito il progetto prima della sua scomparsa. (T.R.)
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THE FLOATING PIERS In quei giorni era diventato un mantra chiedere a chi c’era stato cosa si provasse. Non metteva paura a nessuno. L’inclinazione dei bordi faceva presumere che ai lati della passerella ci fosse una specie di riva degradante nel lago: era rassicurante e non faceva pensare al precipizio d’acqua sul quale si stava fluttuando. Inutile, assolutamente inutile anche perché effimera e non duratura… Un gioco, incredibilmente costoso e rischioso, ma comunque una sfida verso ignote emozioni che Christo ha da tempo intrapreso con la sua Jeanne Claude e che lo ha portato all’attenzione del mondo. Le sue idee diventano bozzetti, disegni, progetti… che trovano sempre generosi acquirenti tra i galleristi ed i musei d’arte contemporanea di tutto il mondo. In pratica, chi li acquista, finanzia l’opera in anticipo.
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THE FLOATING PIERS Di lui resterà un indelebile ricordo e, grazie alle tante immagini scattate sulla passerella, non potrà mai essere messo in discussione ciò che ha ralizzato. Persino tra cinquecento anni, rimarranno le testimonianze di questo signore attempato che fece camminare un milione e mezzo di persone sulle acque profonde in una lago alpino, su un tappeto non volante ma galleggiante di color arancione. Non mi meraviglierei se in futuro ci sarà chi verrà per vedere dove Christo ha costruito il ponte, presto chiameranno una pizzeria The Floating Piers, con le foto e i cimeli della grande opera appesi alle pareti e magari i pezzi di stoffa arancione firmati da Christo. Ne parleremo ancora per anni e sarà una della cose da tramandare ai posteri per dire: “io c’ero”. Questa la principale motivazione di quel popolo che si è mosso come per un rito pagano, si è messo in fila come è abituato a fare, ha percorso quella striscia godendone la sensazione di leggerezza. Beato chi l’ha percorsa all’alba e chi ha sfidato le acque scure della sera. Un po’ meno chi l’ha attraversata con fatica sotto un sole cocente. (VEF)
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VISITATORI - L’opera è stata visita da 1.200.000 visitatori. TRENI - Sulla Brescia-Iseo-Edolo, hanno viaggiato 1.200 treni dedicati che hanno trasportato 460.000 passeggeri i quali per il 90% per cento provenivano da fuori provincia.180 persone dedicate esclusivamente al servizio ferroviario, 60 ‘turist angels’ in servizio e 60 concerti organizzati nelle stazioni. NAVIGAZIONE - Sulle tratte Sarnico-Sensole, Iseo-Peschiera M., Pisogne-Carzano e Lovere-Carzano sono stati trasportati 420.000 passeggeri. PROTEZIONE CIVILE - La Protezione Civile ha garantito l’impiego di 2.289 volontari. SICUREZZA URBANA - Garantita dalla presenza di 240 operatori al giorno. ASSISTENZA SANITARIA - La sicurezza sanitaria dei visitatori, oltre all’ordinaria assicurazione dei soccorsi, ha visto la presenza 32 soccorritori in piu’, l’aggiunta di 8 squadre, l’aumento di 6 infermieri, 2 medici e 2 tecnici in più con idroambulanze, motosoccorso ed elisoccorso; i cento soccorsi al giorno sono stati resi possibili ed effettuati da Ats Brescia, Bergamo e della Montagna e dalle Asst di Franciacorta, Bergamo Est e di Val Camonica e dal soccorso sanitario predisposto da Areu. COMUNICAZIONE - Sul fronte della comunicazione i numeri registrano la distribuzione di 210.000 materiali promozionali, 25 video,150 scatti professionali,il fotocontest #TheFloatingPiers, 3 BlogTour speciali,1 instameet in passerella con IgersBrescia, oltre 50.000 page views della sezione dedicata sul sito in-Lombardia.it, Live twitting e un piano editoriale web e social con piu’ di 300 lanci alla settimana, 3 influence tour, l’hashtag #TheFloatingPiers utilizzato più di 130.000 volte su Twitter, Facebook e Instagram, più di 3.000.000 di like ai post/tweet/foto Instagram, 525 giornalisti nazionali e internazionali intercettati.
THE FLOATING PIERS: È STATO FANTASTICO, GRAZIE CHRISTO!
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ph. Sergio Nessi
IN PASSERELLA CON
MEDIOLANUM LO SCORSO 28 GIUGNO CAMMINARE SULL’ACQUA È STATO POSSIBILE E BANCA MEDIOLANUM È STATA LIETA DI ACCOMPAGNARE IL PROPRIO MANAGEMENT E I SUOI MIGLIORI CLIENTI SULLA PASSERELLA DI CHRISTO Offrire la straordinaria possibilità di visitare la passerella di Christo e, nel contempo, ritrovarsi insieme per un’occasione di confronto e condivisione. Questo, in sintesi, lo scopo dell’evento promosso da Banca Mediolanum lo scorso 28 giugno quando in un unico evento è riuscita sia ad organizzare un incontro tra i manager del nord Italia, sia ad incontrare i migliori clienti offrendo loro una cena nella suggestiva cornice di Villa Basalari a Sulzano. A far gli onori di casa, l’AD Massimo Doris che ha guidato la spedizione portandola prima a fare due passi sull’installazione di Christo e, in seguito, radunandola a Villa Basalari per un aperitivo ed una cena molto esclusivi. Stupore e ammirazione hanno manifestato tutti i presenti rapiti non solo dal fascino della passerella al tramonto ma anche dal privilegio di assistere ad un’opera d’arte con un trattamento vip comprensivo di transfer personalizzato da e per Sulzano.
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BASKET BRESCIA LEONESSA RIPORTA LA GRANDE PALLACANESTRO IN CITTÀ
A serie
fotografie di Pierpaolo Romano
Serie A!!! Serie A!!! Serie A!!! Il Basket Brescia Leonessa torna dopo 28 anni di attesa in Serie A!!! La Centrale del Latte-Amica Natura batte 83-59 la Eternedile Bologna in Gara 5 della Finale Playoff e conquista l’accesso alla massima Serie, mandando in delirio il popolo biancoblu! Gara senza storia al PalaGeorge, con la Leonessa che prende subito il comando delle operazioni e non si guarda più indietro, imponendo un ritmo al match insostenibile per la Fortitudo. Migliori marcatori per Brescia Damian Hollis eFranko Bushati con 17 punti a testa. Un traguardo prestigioso celebrato in piazza della Vittoria con l’evento “CelebrAtion”organizzato in collaborazione con il Comune di Brescia e con l’agenzia di Comunicazione e Sport Marketing Tofu & Peperoncino lo scorso 26 giugno. Una serata dedicata a tutti i protagonisti della cavalcata che ha riportato la massima serie in città, al termine di una stagione già entrata nella storia.
SERIE A
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Emilio Del Bono Sindaco di Brescia tra i tifosi il giorno della vittoria
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BRESCIA CON GUSTO & HOTEL VITTORIA:
BINOMIO VINCENTE Unire diverse realtà per condividere un’esperienza… a tavola e non solo con “Brescia con Gusto”. Un evento giunto quest’anno alla sedicesima edizione e diventato un appuntamento imperdibile per la nostra città. Venerdì 24 giugno, nel segno della tradizione, Brescia ha partecipato ad un viaggio nei sapori e nella cultura, una vera e propria cena itinerante che si svolta nei luoghi più suggestivi della città. Una manifestazione con cinque itinerari di degustazione che hanno dato voce ai messaggi di Slow Food. Al centro dell’attenzione: ambiente, biodiversità, rispetto della natura e la valorizzazione del cibo. Dalla periferia al centro storico e tra i molti locali che hanno preso parte all’iniziativa di certo non poteva mancare l’Hotel Vittoria, una perla nella nostra città, da sempre un punto di riferimento elegante e raffinato per chi ama mangiare e alloggiare bene… Un evento che da sempre conquista il cuore dei bresciani
NOTTE DI SOLIDARIETÀ, NOTTE DI MAGIA NOTTE DI CRISTALLO
PER L’ANT DI BRESCIA
Venerdì 17 giugno nella splendida cornice di Castello Malvezzi a Brescia ha preso vita la tradizionale festa di gala “Notte di Cristallo”. Una festa d’estate per tutti gli amici vicini ad ANT. Centinaia gli ospiti che hanno preso parte alla cena accompagnata da momenti di ballo, musica e intrattenimento. Un evento speciale diventato un appuntamento annuale irrinunciabile per i bresciani che amano manifestare la propria solidarietà con un gesto concerto. Il ricavato della serata coordinata da Augusta Zanini, presidente dell’Associazione Francesco Giuseppe Zanini infatti è stato interamente devoluto alla Delegazione ANT di Brescia e al Laboratorio di Anatomia Patologica degli Spedali Civili di Brescia, impegnato nella ricerca contro il cancro. Una serata che da sempre dimostra la solidarietà dei bresciani
L’INCONTRO
RIVA, INGEGNERE UN PO’ ARTISTA
CHRISTO, ARTISTA UN PO’ INGEGNERE
Paragonare i due personaggi a qualcuno potrà apparire azzardato ma a ben vedere i due hanno molto più in comune di ciò che potrebbe sembrare, a parte la chioma bianca. Non è solo il genio, il gusto per la sfida, un senso estetico raffinato e una visione positiva del mondo… Il tratto che più li accomuna è la capacità di unire la fantasia che serve per concepire un sogno, allo straordinario pragmatismo progettuale, lo studio meticoloso di ogni particolare e il coraggio di esporsi in prima persona per difendere i sogni. Il lago d’Iseo li ha fatti incontrare e sembrava una rimpatriata tra vecchi amici. Ognuno conosceva benissimo chi fosse l’altro ma nessuno avrebbe mai pensato che un giorno una bizzarra opera artistica del grande Christo avrebbe visto la luce sul Lago dove Carlo Riva ha eretto il suo cantiere. Entrambi hanno dato al Sebino una notorietà planetaria. Il costruttore di barche ha portato il prestigio delle sue creazioni in ogni angolo di mare e, fino a qualche settimana fa, era l’unico vero brand capace di ricordare questo lago in tutto il mondo. L’artista ha riempito notiziari e social network con la sua folle passerella, inutile come lui stesso ha sempre ribadito, ma meravigliosa come una fiaba.
LA FESTA
TUTTI PAZZI PER I NUOVI RIVA GRANDE FESTA PRESSO I CANTIERI SI SARNICO PER LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO RIVAMARE AI CLIENTI VENUTI DA TUTTO IL MONDO ANCHE PER SALIRE SULLA PASSERELLA DI CHRISTO
In copertina un’immagine che sintetizza la nuova realtà Riva.
LE BARCHE PIÙ BELLE
DEL MONDO È stata una delle feste più belle di quest’anno quella organizzata presso i cantieri Riva di Sarnoco per la presentazione del nuovo motoscafo Rivamare. un gioiello del designe e delle tecnologia che riporta ai fasti di un tempo la nuova produzione. Invitati d’eccezione i clienti sparsi per i cinqiue continrnti che si sono ritr4ovati sul Lago d’Iseo anche per provare l’emozione di una passeggiata sulle onde con la passerella di Christo. Complice una serata non troppo calda, l’impeccabile organizzazione di Federico Cerea by Vittorio e la location dove per l’occasione era stata allestito un piccolo museo con alcune tra le imbarcazioni più famose costruite da Carlo Riva esposte per la gioia e la curiosità dei convenuti insieme alla Ferrari di F 1 della passata stagione sulla quale correva Sebastian Vettel. Musica di grande effetto con un’orchestra posizionata su una chiatta davanti allo storico stabilimento dove spicca il bellissimo ufficio dell’Ing. Riva ispirato alle forme di una nave. Breve discorso dell’amministraotre delelgato avv.Alberto Galassi che ha concisamente fatto il punto della nuova reatà Riva da quando è entrata nell’orbita della Ferretti, oggi anche partecipata da un fondo cinese che ha creduto nelle potenzialità di questo brand italiano. “Abbiamo vissuto con emozione la concezione, progettazione e costruzione del nuovo straordinario Rivamare” - racconta l’Avvocato Alberto Galassi,Amministratore Delegato Ferretti Group. “Un capolavoro che ha preso forma nel nostro splendido Cantiere di Sarnico, completamente rinnovato, con una linea produttiva riservata in esclusiva al nuovo modello, che continua il sogno di Carlo Riva: costruire sempre la barca più bella. Il nuovo motoscafo è il degno erede di capolavori come Aquariva Super e, prima ancora, Aquarama: unisce lo stile e il fascino di questi modelli leggendari alle innovazioni tecnologiche più avanzate, e offre la massima cura di ogni dettaglio, confort e spazi inediti per imbarcazioni di questo piedaggio. Rivamare è un tuffo nel futuro, forgiato nella tradizione Riva: uno scafo nato per essere memorabile.”
Riva è Riva: una leggenda della nautica, del design e dello stile. Riva ha sempre saputo evolversi preservando la propria identità, rimanendo fedele a se stessa ma investendo in innovazione stilistica e tecnologica, per creare le condizioni di un successo duraturo. Ampia parte dei meriti che permettono a Riva oggi di vivere uno dei periodi più fecondi della sua storia va indubbiamente a Ferretti Group che, rilevando nel maggio 2000 lo storico cantiere, lo ho riportato alla vetta della nautica mondiale, unendo ancora una volta tecnologia e tradizione creando nuovi yacht diventati autentici capolavori contemporanei. Questo percorso attento e virtuoso si deve principalmente al know how del Dipartimento Engineering del Gruppo e al designer Mauro Micheli, fondatore insieme a Sergio Beretta di Officina Italiana Design, lo studio che progetta in esclusiva tutta la flotta Riva. Nello stesso anno dell’acquisizione viene varato l’Aquariva, che concentra in 33 piedi tutto il DNA della futura produzione: esclusività, stile e innovazione, racchiusi in un prodotto rivoluzionario per meccanica, affidabilità e prestazioni.
LE BARCHE PIÙ BELLE
DEL MONDO
l’Ing. Carlo Riva tra Francesco e Roberto Cerea che hanno organizzato l’evento presso i cantieri Riva di Sarnico
Il cantiere produttivo di Sarnico creato nel 1842 sul Lago d’Iseo, nel cuore della Franciacorta, è il motore di tutta la storia Riva, il luogo dove tutto è stato creato: dai leggendari scafi in legno fino agli yacht attuali, dai 27 ai 68 piedi. Il cuore del cantiere è l’ufficio dell’Ingegner Carlo Riva, che lo progettò direttamente curandone non solo il design, ma anche la funzionalità. Denominato “la Plancia”, è collocato al centro della grande volta del capannone, con un’arcata larga 40 metri retta da due pilastri laterali, che sostengono anche due carroponti, ciascuno dei quali è in grado di sollevare barche della portata di 20 tonnellate. Questo capolavoro di architettura, visibile fin dalla parteopposta del lago, è tutelato, insieme a tutto il cantiere, dalla Sovrin-
tendenza ai Beni Ambientali. Il cantiere si estende su una superficie totale pari a 36.000 mq di cu 17.000 coperti, e può contare su 10 ormeggi disponibili, 2 gru a bandiera, 4 cabine di verniciatura e un carrellone della portata di 50 tonnellate, utilizzato per il trasporto in banchina delle imbarcazioni finite e per la movimentazione interna di gusci o elementi ingombranti.
COME NASCE IL MITO
LE BARCHE PIÙ BELLE
DEL MONDO 1842. Lago d’Iseo. Un fortunale improvviso causa danni che sembrano irreparabili: barche danneggiate, pescatori senza più risorse. Il giovane maestro d’ascia Pietro Riva, appena giunto a Sarnico da Laglio, sul lago di Como, compie un miracolo: recupera gran parte delle imbarcazioni e si guadagna la stima e l’ammirazione dei sebini. A questo punto apre il suo cantiere e inizia a costruire barche come non si erano mai viste. Riva diventa un nome noto e rispettato e l’attività del cantiere prospera anche grazie alla direzione di Ernesto, succeduto al padre, che introduce innovazioni tecniche importanti, come il motore a scoppio, che migliorano la qualità delle imbarcazioni realizzate. È l’epoca in cui Riva produce grandi battelli per il trasporto sul lago. Finita la Grande Guerra, è Serafino Riva che dà l’imprinting definitivo trasformando i pregiati prodotti del cantiere in un vero e proprio brand e consegnandolo alla storia. Con un deciso colpo di timone, la produzione vira dal trasporto alla motonautica, all’epoca ancora agli albori, e tra gli anni ’20 e ’30 la famiglia Riva firma, con i suoi motoscafi da corsa, una serie di record in gare nazionali e internazionali. Gli anni ’50 e ’60 sono quelli di Carlo Riva, animato fin dalla più giovane età da una passione sconfinata per le barche e dall’ammirazione incondizionata per il marchio Riva, sinonimo di eleganza, status e perfezione. La scelta di materiali pregiati, la cura attenta e rigorosa dei dettagli e l’esperienza artigianale ormai decennale rendono le creazioni Riva “oggetti del desiderio” di re e regine, attori, uomini d’affari e campioni.
Nel decennio della rivoluzione industriale italiana, dominata dal mito della velocità e dell’auto da corsa, Carlo Riva interpreta lo spirito dell’epoca e produce una linea di barche in legno dal design inconfondibile. Tra queste, l’Ariston, di cui l’Ingegnere dice: “Disegnato con amore, nato forte e puro come un cavallo di razza. Indimenticabile! Il mio signore del mare”. Il capostipite dei motoscafi, una lussuosa auto d’acqua, a cui seguiranno il Tritone, il primo bimotore, il Sebino, che inaugura la produzione in serie e il Florida, che nel nome, vuole omaggiare gli Stati Uniti e la magia che la Florida porta con sé. Le imbarcazioni prodotte sotto la guida di Carlo Riva sono tutte caratterizzate da un’idea geniale che anticipa un’esigenza o lancia una moda, da una cura unica e senza tempo del particolare, dalla ricerca del dettaglio che fa la differenza. Ma è nel 1962, con la produzione di Aquarama, che il nome Riva diventa sinonimo di eleganza e simbolo della nautica nel mondo. Nel primo anno di produzione ne vengono venduti 21 esemplari, l’anno successivo viene creata la versione Special. L’Ingegner Riva dimostra nuovamente la sua lungimiranza imprenditoriale quando nel 1969 crea la prima barca in vetroresina, dimostrando, una volta ancora, grande capacità innovativa nel rispetto dei valori tradizionali. Fra gli anni ‘70 e gli anni ‘90 la rivoluzione culturale si trasmette anche allo stile. Sono anni di sperimentazione, in cui la frenesia della vita quotidiana fa tornare prepotentemente alla ribalta il mito della velocità. Forte della competenza nella produzione in materiale composito, Riva lancia sul mercato modelli d’avanguardia in cui predominano la potenza dei motori e linee altamente aerodinamiche. Nascono in questo periodo i day cruiser Riva 2000, St. Tropez, prodotto fino al 1992, e il Superamerica, il primo importante cabinato, rimasto per oltre 20 anni sul mercato.
LE BARCHE PIÙ BELLE
DEL MONDO
Nel 2012 il gruppo industriale cinese Shandong Heavy Industry Group - Weichai Group, fra i più importanti a livello internazionale nel settore dei motori, veicoli commerciali e di macchinari per le costruzioni, diventa l’azionista di maggioranza di Ferretti Group. La solidità e la visione strategica del colosso industriale permettono a Riva l’ennesimo salto di qualità, garantendogli risorse e progetti a lungo termine. Nel 2014 il marchio annuncia il ritorno nel settore dei mega yacht con la “Riva Superyachts Division”: una flotta interamente personalizzabile composta da due linee, differenti per stile e design, di mega yacht da 50, 60 e 70, fino a 90 metri di lunghezza. Il sogno dei super yacht Riva, in lega leggera e con scafo dislocante, raccoglie il testimone di quella tensione ambiziosa e geniale ad andare oltre i limiti che spinse l’Ingegner Carlo Riva, fra i decenni ’60 e ’70, a realizzare i celebri M/Y della serie “Caravelle” e “Atlantic” e, fra 1970 e il 1978, alla costruzione di sei motoryacht di oltre 20 metri della serie “Marco Polo” e di due “Vespucci” di 90 e 100 piedi. In pochi anni Riva ha sviluppato una gamma vasta e diversificata di imbarcazioni in vetroresina dai 27 ai 122 piedi. Una storia gloriosa che continua con nuovi modelli, nel segno di avanguardia stilistica e tecnologica sempre insuperate.
in queste pagine alcune delle immagini utilizzate nelle campagne pubblicitarie Riva
In occasione della festa in cantiere, è stata presentata la nuova 500 nata dalla collaborazione fra il gruppo FCA e Riva ispirata ai colori e allo stile dei motoscafi che hanno fatto la storia del marchio
TELMOTOR
GRANDE RISORSA PER IL TERRITORIO TELMOTOR PROPONE SOLUZIONI, NON SOLO PRODOTTI, IL FORTE KNOW HOW DI TUTTO L’ORGANICO, L’ATTITUDINE AL PROBLEM SOLVING E L’ACCURATA SELEZIONE DEI MARCHI DISTRIBUITI, SONO CARATTERISTICHE DISTINTIVE DELL’AZIENDA.
Basilica di Santa Maria Maggiore in piazza Duomo a Bergamo
Telmotor nasce a Bergamo nel 1973 e vanta oggi più di 40 anni di esperienza nel settore delle forniture elettriche, della distribuzione di prodotti di riferimento per l’automazione e l’illuminazione. L’azienda rappresenta un modello di successo riconosciuto in campo internazionale anche grazie alle relazioni consolidate con fornitori leader del mercato. Costituita da tre grandi Business Unit – Industry Automation, Energy Solutions e Light Consulting – l’organizzazione conta otto sedi in Italia e circa 280 collaboratori raggiungendo un volume d’affari superiore ai 120 milioni di euro. Una realtà da sempre radicata nel territorio che le ha dato origine, con una sensibilità che le ha consentito numerose realizzazioni grazie al lavoro della Business Unit Light Consulting che si occupa della progettazione e fornitura soluzioni illuminotecniche e relativi prodotti per grandi spazi pubblici e privati di qualsiasi in ambito museale, artistico, di culto, scolastico, retail, alberghiero, sportivo. Tra le recenti realizzazioni Telmotor sul territorio bergamasco, si distingue la Basilica di Santa Maria Maggiore in piazza Duomo a Bergamo. La Fondazione MIA, ente che dal 1449 ha in gestione la Basilica, per festeggiare i suoi 750 anni ha deciso di valorizzare il luogo. Il team Telmotor con la supervisione di Mario Morosini e la regia di Riccardo Taccani, in collaborazione con il soprintendente Arch. Giuseppe Napoleone e l’Arch. Domenico Egizi, consulente della fondazione MIA, hanno sviluppato un progetto a regola d’arte e dal più alto contenuto, rinnovando tutto l’impianto di illuminazione interno dando nuova luce alla basilica, attraverso la migliore tecnologia LED. Nel ribadire la sua attenzione al territorio, Telmotor ha partecipato al progetto contemporary locus 10 \ Alfredo Pirri, Passi. Grazie all’artista Pirri e all’associazione culturale contemporary locus, che realizza attività espositive, formative e di ricerca mediante nuove strategie artistiche, l’ex centrale termoelettrica Daste e Spalenga di Bergamo è riaccesa giorno e notte attraverso l’opera ambientale Passi, giocata su superfici specchianti e un fenomeno luminoso che restituisce la luce del giorno durante la notte. Attraverso i proiettori SBP forniti da Telmotor e installati con il supporto del bergamasco Luca Colman, l’edificio si trasforma in una sorta di lanterna. Questo progetto site specific rientra nella logica di valorizzare e restituire attraverso l’arte questa “cattedrale industriale”, rimasta spenta per 60 anni, riaccendendola con una nuova e partecipata energia. Due referenze che dimostrano la grande professionalità, know-how e la lunga esperienza Telmotor nella realizzazione di soluzioni illuminotecniche che rispondono alle esigenze di light-design ed artistiche per progetti moderni capaci di rilanciare l’architettura italiana.
L’ex centrale termoelettrica Daste e Spalenga di Bergamo è riaccesa giorno e notte attraverso l’opera ambientale Passi, giocata su superfici specchianti e un fenomeno luminoso che restituisce la luce del giorno durante la notte
Telmotor SpA nasce a Bergamo nel 1973 come azienda specializzata nelle forniture elettriche e nella distribuzione di prodotti e marchi di qualità per l’automazione industriale. Negli anni Telmotor ha progressivamente ampliato le proprie competenze al settore della distribuzione di energia, all’illuminazione, alla building & home technology e alle energie rinnovabili, gestendo soluzioni integrate ad ampio raggio per il mondo dell’industria, delle infrastrutture e del terziario. Costituita da tre grandi Business Unit - Industry Automation, Energy Solutions e Light Consulting – Telmotor oggi conta ben sette diverse sedi aziendali e 280 collaboratori, raggiungendo un volume di affari superiore ai 110 milioni di euro. L’alto profilo tecnico dell’azienda, il personale qualificato e in costante aggiornamento, l’attitudine al problem solving, l’accurata e attenta selezione dei marchi e dei prodotti gestiti, la rapidità del servizio, la consulenza al cliente e l’attenzione alle evoluzioni del settore sono i tratti distintivi della filosofia aziendale che hanno reso Telmotor un punto di riferimento del settore a livello internazionale. Telmotor è l’unico Distributore Solution Partner di Siemens nel settore Industry Automation e Drive Technologies. La professionalità dell’azienda è inoltre riconosciuta da altri prestigiosi partner, come Rittal che ha assegnato a Telmotor la Certificazione Industry Solution Advanced. Con l’acquisizione dello storico distributore veronese Cusinati, avvenuta ad aprile 2016, Telmotor ha dato vita a Telmotor Group una nuova realtà che supera oggi i 125 milioni di Euro di fatturato e che segna un ulteriore passo del percorso di crescita dell’azienda.
PIZZA & CHAMPAGNE UN SUCCESSO LE SERATE A TEMA PROPOSTE DA VITTORIO IN CUI I GRANDI PIZZAIOLI D’ITALIA HANNO INCONTRATO I GRANDI CHAMPAGNE FRANCESI Nell’incantevole cornice della Cantalupa, in occasione dei 50 anni del ristorante, la Famiglia Cerea ha proposto dal 6 giugno al 25 luglio una serie di appuntamenti ad alto tasso goloso con lo stile di sempre. Gli scatti che vi proponiamo riguardano la serata del 4 luglio in cui Franco Pepe, titolare della celebre pizzeria ‘Pepe in grani’ di Caiazzo (Caserta), è stato l’indiscusso protagonista con alcune delle sue celebri ricette esaltate da uno straordinario Dom Pérignon del 2006 in abbinamento ad ogni trancio sfornato. La pizza alla maniera di Franco Pepe, del resto, è il risultato di accurate ricerche e continue sperimentazioni su farine miscelate con maestria per creare un impasto profumato, saporito e leggero, rigorosamente lavorato a mano come da tradizione. Decisamente goloso il menù proposto: dopo un abbondante antipasto, in cui, tra le molteplici proposte, spiccavano le ciliegine di mozzarella, la treccia affumicata e la Zizzona di Battipaglia (in nome della migliore tradizione casearia campana), è seguito il giro pizza a cura di Franco Pizza inaugurato con la celebre margherita sbagliata (con la mozzarella posta sotto il pomodoro) e proseguito con la mare e monti maritata, la pizza Riccio nero, le sensazioni di Costiera, la pizza parmigiana e quella pecorino e fichi. Da impazzire anche i dolci con sfogliatelle calde, zeppole e sorbetto al limone. Il tutto annaffiato da un pregiatissimo Dom Pérignon del 2006, uno champagne di rara finezza, vivace, elegantissimo, materico e meravigliosamente minerale, perfettamente equilibrato in ogni sua componente.
Lifestyle per lo sport e il tempo libero
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ZUCCHEROe CANNELLA a cura di Valentrina Colleoni - ph: Elisabetta Del Medico
Dolce come zucchero ma nello stesso tempo speziata come cannella, per vivere la vita con la giusta spensieratezza. Con questa idea nasce il servizio di queste pagine, interpretazione perfetta di un brand tutto made in Italy nato nel 2006 nella provincia di Bergamo. Sophie Stique, questo il nome di un'idea di moda fatta di capi sofisticati, mai banali ma capaci di rendere ogni donna libera di esser ciò che vuole, con semplicità e un filo di malizia. La stessa malizia che Mary, la nostra modella, con i suoi capelli rossi, le lentiggini e i grandi occhi azzurri ha perfettamente interpretato in questo servizio, ambientato tra il luogo in cui tutto prende vita, attraverso le mani esperte di sarte e modelliste, tra le macchine da cucine, grazie alle quali ogni capo viene confezionato ed il primo negozio monomarca "La Stazione by Sophie Stique" (il cui nome trae origine dalla tranvia che un tempo percorreva la Val Cavallina) a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo.
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ZUCCHEROe CANNELLA
Cotone, lana, seta e orsetto alcuni dei tessuti utilizzati per la realizzazione della collezione autunno/inverno 2016/17 che, giocando tra le righe, i pois (cult di questo brand) e le fantasie ornamentali, presenta capi dalle forme morbide e dalle geometrie di ispirazione nipponica. Un gioco di estremi: le ampiezze dei pantaloni e delle mantelle in contrasto assoluto con camicie e abiti accostati senza dimenticare le simmetrie degli abitini a righe, già must per la prossima stagione. Cappelli a visiera e zainetti in lana orsetto a completamento di un look "pepato" che, in ogni capo, ricrea quella ricercatezza
che solo il made in Italy può assicurare, per pezzi che anno dopo anno restano chiave di volta per più abbinamenti. Proprio come la camicia bordeaux con fiocco accostata al maglione over color panna, gli ampi pantaloni blue abbinati alla blusa stampata geometrica o il cappotto a redingote perfetto con gli ampi pantaloni in lana sale e pepe. E così, tra forme imperfette e colori d'autore, la prossima stagione ci appare già in tutto il suo essere ovvero quel perfetto equilibrio tra eleganza e spensieratezza capace di rendere uniche donne di ogni età e stile di vita. Perchè per amarsi basta poco... Solo un poco di zucchero e cannella.
La Stazione by Sophie Stique Via Locatelli Trescore Balneario tel.3351387544 www. sophiestique.it
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ZUCCHEROe CANNELLA
Moda come life style, visione perfetta di una quotidianità urbana mai priva di stile. Su queste basi, mixate con anticonformismo ed ironia, si fondano i tratti distintivi di due brand d'eccezione dedicati all'uomo: HOSIO e OBVIOUS BASIC. Focus di questo servizio il negozio di Bergamo che, in anteprima, ci presenta i pezzi chiave della prossima collezione Autunno/Inverno 2016/17, indossati per l'occasione da Michele che interpreta alla perfezione lo stile urban chic. Matrice comune delle due linee i colori utilizzati quali blu, bianco, nero e il grigio proposto con tocchi aranciati che donano un riflesso di luce per la linea Obvious Basic mentre per Hosio il grigio infuenza i toni naturali. Un gioco di colori che lascia spazio alle forme ed alle linee scelte, per evidenziare lo stile di Hosio, il marchio di ispirazione Urban Chic nato nel 2013, attento all'avanguardia sartoriale e amante di un look pulito dai volumi asciutti, esaltato e valorizzato da dettagli di carattere, per l'uomo contemporaneo e stiloso alla ricerca di una sofisticata eleganza. Filo conduttore di questa collezione l'estetica dell'errore, la rottura degli schemi convenzionali, con un accento su un punto cardine di Hosio quale il contrasto di texture (must del brand) che da origine a capi max match di unito e jacquard che, per i pezzi del prossimo autunno/ inverno, sono movimentati da linee discontinue e sfalsate, traforati e abbinamenti a contrasto colore. La grafica astratta e decostruita (come la Glitch Art comanda) è il segnale identificativo di questa collezione, un filo più dandy rispetto alla proposta di Obvious Basic, dai tratti più smart casual. Tratti distintivi della stagione autunno/ inverno 2016/17 l'anticonformismo e l'ironia per una collezione battezzata "On the Road", specchio della vera essenza del brand che unisce un'anima artigianale ad uno stile metropolitano. L'uomo viene così ritratto in una veste contemporanea, con sfide tipiche e veloci e continui cambi di contesto. I volumi sono asciutti, i tessuti si avvalgono di moderne lavorazioni, con un'apertura a capi d'eccezione quali bomber con lavorazioni vichy in lana jacquard tricolore e maglie in lana/cotone lavorate effetto felpa. Immancabili le t-shirt.
URBAN
MIX MATCH a cura di Valentrina Colleoni - ph: Elisabetta Del Medico
URBAN
MIX MATCH
fresche e divertenti, must have di Obvious Basic, per questa collezione ispirate a stampe astratte di forte impatto. E cosĂŹ, tra intrecci di stile basic, urban e chic Hosio e Obvious Basic interpretano l'uomo contemporaneo che in ogni momento della giornata ed in ogni occasione troverĂ la sua giusta risposta di stile.... anche per la prossima stagione fredda.
Hosio FlagShip Store via S.Alessandro 11 Bergamo - www.hosio.it
URBAN
MIX MATCH
ph: Giovanni Roglio
Per chi ama l’eleganza senza disdegnare la particolarità di capi street e ricercando sempre l’unicità sia essa contenuta in un dettaglio, in una stoffa o in un accessorio. Vanilla, grazie ad sua ricerca continua, ospita nel suo elegante store una collezione di brand capaci di fare
sognare ogni donna che ama sentirsi bella ed unica. Ecco perché nello store Vanilla si realizzano anche capi su misura, cuciti e rifiniti con l’amore e la passione che solo chi ama la moda può comprendere.
VANILLA STYLE - Abbigliamento Donna Via G.B. Rubini, 29 Romano di Lombardia (Bg) tel. 0363917054
www.harleybergamo.com
NOVITÀ “SUPER” IN CASA HARLEY Tutte ma proprio tutte le novità di casa Harley Davidson non mancheranno certo di stupire ed ammaliare gli amanti del brand che, anche per il mese di agosto, avranno la possibilità di usufruire dell’apertura straordinaria dello store di San Paolo d’Argon dove è possibile trovare non solo un’assistenza continua ma anche i nuovi modelli che hanno conquistato il mercato. In primo piano ovviamente la nuova linea SERIE S, i cui tratti distintivi si uniscono allo stile custom da strada più moderno. Prima tra tutte la nuova SOFTAIL SLIM S che domina la strada con la sua potenza, scaturita da un nuovo motore più vigoroso e disponibile sulla linea cruiser dell’anno, un sistema frenante anteriore che quest’anno eroga il 40 per cento in più di potenza nei picchi di frenata, uno scarico V-Twin da 110 pollici cubici per trasmettere il suono attraverso le marmitte nere e, per finire, un manubrio in stile Hollywood con consolle “Cat Eye”. Non da meno la LOW RIDER S che, con un motore raffreddato ad aria Screamin’ Eagle Twin Cam 110, offre una coppia sorprendente. Stilisticamente perfetta la scelta di un cupolino
fisso, che non lascia dubbi sul carattere determinato di questa moto, arricchita con dei cerchi in lega in alluminio a cinque razze che offrono un aspetto classico e robusto. Aggressività unica invece la nuova FAT BOY S, concentrato dei trend di mercato riproposti su una Harley, perfetta per chi ama lo spirito custum duro e puro. Ecco quindi il serbatoio caratterizzato dai badget laterali satinati che ricordano i primi modelli di fat boys degli anni 90, così come quei robusti manubri da 1 pollice e 1/4, capaci di confezionare lo stile Fat generale e, elemento distintivo, i cablaggi elettrici posizionati internamente per un look pulito e audace. A completare il tutto gli scarichi neri costituiti da un V-Twin da 110 pollici cubici in grado di trasmette il suono attraverso tubi e marmitte nere. E così per questa estate solcare la strada con il rombo di una Harley Davidson sarà ancora più facile, grazie anche all’eccezionale opzione “Noleggia la tua Harley” che da oggi consente a tutti quanti muniti di patente di vivere anche solo per un fine settimana il loro sogno su due ruote!
Harley Davidson Bergamo è a San Paolo d’Argon in via Bergamo, 26 tel.: 035 958567 www.harley-davidson-bergamo.com
ANNI AZZURRI A cura del Direttore Dr. Vito Nicola Mastromarino vitonicola.mastromarino@anniazzurri.it
MESE DELLA SALUTE IL BENESSERE DELLA TERZA ETÀ IN PRIMO PIANO Alla Residenza Anni Azzurri di Rezzato è tempo di check-up in vista dei mesi più caldi: un’occasione per prendersi cura della propria salute in un contesto accogliente e preparato. “Il Mese della Salute” è un’iniziativa gratuita rivolta a tutta la popolazione anziana, promossa dalla Residenza Anni Azzurri di Rezzato con l’obiettivo di diffondere la cultura della salute nella Terza e nella Quarta età. “Grazie a questa opportunità tutti gli anziani interessati potranno effettuare gratuitamente presso la nostra Residenza diversi controlli, necessari per la definizione del benessere fisico individuale”, spiega il dottor Vito Nicola Mastromarino, direttore della Residenza Anni Azzurri di Rezzato. Vengono proposti esami semplici ma importanti per verificare alcuni parametri indicativi dello stato di salute, come la funzionalità di cuore, quella dei polmoni, lo stato del metabolismo. L’appuntamento è ogni sabato mattina dalle 9 alle 12 presso la Residenza Anni Azzurri, dove il personale specializzato della struttura accoglie gli anziani interessati in un ambiente elegante ma familiare. I controlli consistono nella misurazione della glicemia, della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca e respiratoria, nella verifica del livello di saturazione dell’ossigeno, in una valutazione fisioterapica e nella misurazione dell’indice di massa corporea. Al termine dei controlli è previsto un “dolce” congedo: prima di tornare a casa, infatti, è possibile consumare la colazione al bar della Residenza, offerta dalla Direzione. Per poter accedere al servizio è necessario prenotare chiamando il numero telefonico 030-25971, o inviando una mail a residenzarezzato@anniazzurri.it Un’altra opportunità offerta dalla residenza Anni Azzurri agli anziani
del territorio è quella di poter accedere al ristorante della struttura, che propone un menù specifico dedicato alla terza età al costo di 15 euro, tutti i giorni alle ore 12. “Il pranzo in struttura rappresenta una buona opportunità per chi vuole evitare di cucinare – sottolinea Mastromarino – oltre che un’occasione per socializzare, incontrando altre persone e gustando i piatti preparati dal nostro chef”. È possibile prenotare il pranzo chiamando il numero 030-25971. Chi varca la soglia della Residenza per queste occasioni potrà rendersi conto che presso Anni Azzurri il sorriso è uno standard per tutto il personale, nella consapevolezza che il calore umano ha un effetto terapeutico, soprattutto per le persone anziane. La Residenza
CHECK-UP GRATUITO
ANZIANI
è specializzata nell’accoglienza di ospiti fragili o anziani non autosufficienti, grazie anche alla presenza di uno staff medico disponibile sulle 24 ore, affiancato da personale infermieristico, dai fisioterapisti e dagli operatori di assistenza. L’obiettivo perseguito è assicurare agli ospiti un tipo di vita molto simile a quella condotta prima dell’ingresso in struttura. Anche con l’iniziativa “Il Mese della Salute” si rinsalda il modello operativo adottato da Anni Azzurri, quello di una residenza aperta al territorio, dove gli anziani ospiti della Rsa mantengono il contatto con l’esterno grazie a innumerevoli iniziative, che si arricchiscono grazie al fondamentale coinvolgimento della popolazione.
Via Sberna, 4/6 - loc Virle Treponti - Rezzato (Bs) Tel. 030 25971 - Fax 030 2791112 residenzarezzato@anniazzurri.it
FATEBENEFRATELLI
DEEPRESSION,
QUANDO L’ARTE SPEZZA I PREGIUDIZI Tx Lisa Cesco - foto Matteo Biatta
AUMENTARE LA CONOSCENZA SULLA MALATTIA PSICHIATRICA PER RIDURRE I PREGIUDIZI E LO STIGMA Un obiettivo fondamentale che l’Irccs Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia persegue anche attraverso vie innovative: aprendo le porte alle nuove generazioni, ad esempio, per un inedito connubio nel nome dell’arte. È così che è nata la mostra “Deepression”, proposta nella prestigiosa sala Santi Filippo e Giacomo di via delle Battaglie, occasione inserita nelle celebrazioni del ventesimo anniversario dell’Irccs bresciano. Il centro di via Pilastroni, infatti, fondato nel 1882, è stato riconosciuto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) dal Ministero della Salute nel 1996, ed è oggi un centro leader nella ricerca e cura delle malattie psichiatriche e della malattia di Alzheimer. “La mostra è l’ultimo tassello di un percorso psicoeducazionale che ha coinvolto un centinaio di studenti di quattro istituti superiori cittadini, gli istituti Calini, Gambara, Canossa e De Andrè”, spiega Roberta Rossi, psicoterapeuta, responsabile dell’Unità di ricerca in Psichiatria dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia. Oltre ad incontrare gli specialisti dei Fatebenefratelli in classe, per approfondire il tema della malattia psichiatrica, i ragazzi hanno varcato le soglie del centro di via Pilastroni per frequentare la Bottega dell’Arte, il laboratorio espressivo partecipato dagli ospiti dell’Irccs, a conferma che l’arte può essere uno strumento efficace per la riabilitazione psichiatrica delle persone che soffrono di una malattia mentale. Nel laboratorio gli studenti hanno avuto dei “maestri” speciali, un gruppo di ospiti delle comunità psichiatriche, che ha insegnato loro alcune tecniche artistiche e li ha seguiti nella realizzazione delle opere: in particolare la lavorazione di frammenti di carta bagnata, asciugata e pressata, che sono diventati tasselli di un dialogo più ampio, proposto in mostra con un centinaio di opere dei ragazzi e degli ospiti. Quadri come racconti, alcuni senza titolo per lasciare spazio all’immaginazione di chi guarda, altri con titoli poetici che intessono, opera dopo opera, una storia immaginaria sul filo della fantasia. Alla base del progetto, finanziato con un bando della Fondazione Comunità Bresciana Onlus, c’è l’idea che “il “contatto sociale” e l’esperienza diretta sono uno dei mezzi più potenti per abbattere pregiudizi e stereotipi verso le persone che soffrono di una malattia mentale», sottolinea Rossi.
FATEBENEFRATELLI
DEEPRESSION,
QUANDO L’ARTE SPEZZA I PREGIUDIZI
“Gli stereotipi sulla malattia mentale di cui i ragazzi erano portatori in partenza erano piuttosto polarizzati: o negativi, o al contrario eccessivamente bonari e positivi – osserva la psicoterapeuta Mariangela Lanfredi che li ha seguiti nel progetto – Gli studenti si sono messi in gioco, cambiando gradualmente la loro visione man mano procedevano nel percorso”. Raccontano Chiara e Camilla, studentesse della 5a B Scienze umane del liceo Gambara: “Ci siamo trovate bene, all’inizio non sapevamo come rapportarci con gli ospiti perché pensavamo fosse difficile avvicinarli, invece abbiamo stabilito subito un contatto, e scoperto che l’altro non è così diverso da noi”. Un’esperienza formativa che, secondo le studentesse, sarebbe bello allargare anche ad altri coetanei, per far sì che sempre più ragazzi possano farsi promotori nella comunità della lotta allo stigma. Anche perché – come ricordano gli specialisti - i pregiudizi verso la salute mentale, oltre ad aggravare la condizione delle persone che ne soffrono, sono anche una barriera per l’accesso alle cure, come dimostra il fatto che una persona con malattia mentale spesso ritarda la richiesta di un aiuto terapeutico anche di diversi anni rispetto all’esordio dei primi sintomi, con ripercussioni sulla prognosi e sul decorso della malattia. La mostra, realizzata con la collaborazione del Segretariato Italiano Studenti Medicina e dell’associazione “Il Sasso nello Stagno”, si inserisce in un percorso di positiva “contaminazione” degli spazi urbani che l’Irccs Fatebenefratelli ha avviato da tempo per contrastare il pregiudizio verso la malattia mentale. “E’ un cammino che prosegue – dice fra Marco Fabello, direttore generale dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia – nel tentativo di avvicinare il “fuori” al “dentro” e il “dentro” al “fuori”, creando un domani migliore in questo ambito”. “Questo è un legame forte che arriva al cuore della città - sottolinea il vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti, intervenuta all’inaugurazione della mostra – Grazie all’arte la distanza fra patologie e città si è molto accorciata”. Per Giovanni Battista Tura, responsabile dell’area complessa di Psichiatria del Fatebenefratelli di Brescia, questo progetto con le scuole superiori apre una nuova, importante prospettiva: accanto a quella di azzerare lo stigma, anche quella più costruttiva di “generare insieme qualcosa di bello”, affidandosi al potere creativo dell’arte.
FUOCHI DI PAGLIA
PILLOLE ESTIVE
Giorgio Paglia www.fuochidipaglia.it
Luglio è il mese in cui la gente comincia ad andare in vacanza e allora vi lascio tre pillole estive da leggere con un the freddo a portata di mano. BREXIT: dopo una lunga diatriba politica, la Gran Bretagna alla fine se ne va dall’Unione Europea. Le analisi sul post referendum inglese sono state quanto di più complicato ed inutile si sia visto negli ultimi anni. In realtà l’Europa è in crisi nera da tempo e tutti i paesi, chi più e chi meno, devono ora fare i conti con i nazionalismi che avanzano. È normale, perché quando ci sono gravi problemi economici interni, la gente diventa più egoista e pensa soprattutto a se stessa. Ma, dal 2007 ad oggi, i burocrati di Bruxelles hanno pensato più a salvare le banche, a proteggere le lobbies, a far quadrare i pareggi di bilancio, a scrivere regole bizantine (tipo la lunghezza dei gamberetti o delle cozze), piuttosto che a superare insieme un momento davvero difficile. Così in questo periodo la Germania si è ingrassata a dismisura, mentre molti paesi UE soffrono letteralmente la fame. E questo non è accettabile. Allora gli inglesi, che già l’euro non l’avevano adottato, hanno deciso di fare da soli. Sapete come andrà? Visto che risparmieranno alcune decine di miliardi di euro di imposte comunitarie, ridurranno le tasse alle imprese (che da loro sono già basse), creando nuova occupazione. Poi con la sterlina svalutata potranno aumentare le esportazioni, migliorando ulteriormente la propria situazione economica. Il Regno Unito non uscirà dall’Europa, come qualcuno ha voluto farci credere, perché i confini europei non si possono ridisegnare con un referendum, ma semplicemente applicherà quelle semplici regole che saranno più convenienti per loro. E, detto tra noi, un’Europa conciata così non interessa proprio a nessuno. EURO 2016: il sogno azzurro agli europei di calcio è svanito ai rigori contro la Germania culona e campione del mondo. Sempre lei! Antonio Conte aveva creato un gruppo unito, umile, capace di faticare e con un gioco bello da vedere. Un vero miracolo, visti i presupposti. A dimostrazione che, anche con pochissimi fuoriclasse, è possibile avere una squadra vincente. Poi è arrivato il sabato notte del 2 luglio. Dopo 120 minuti si va ai rigori, una vera roulette che in passato ha visto sbagliare campioni come Maradona, Messi, Beckham, Higuain e Baggio, tutti uomini d’oro. Quindi servono umiltà e sangue freddo, uno pensa. Invece sul dischetto si sono presentati due personaggi imbarazzanti: Pellè e Zaza. Il primo, 31 anni e una carriera senza luci spettacolari, si è persino permesso di deridere il portiere numero uno al mondo, anticipandogli un cucchiaio dorato. Ma Pellè non è Totti, e così il tiro è stata una fantozziana debole forchettata che se ne va a lato per i verdi pascoli. E Zaza? Fresco come una rosa, perché appena entrato, si è esibito in una assurda rincorsa-balletto che è persino diventata virale sui social. Dopo la Zaza dance, il pallone si è impennato verso il cielo come un missile, portandosi via i sogni dei tifosi italiani. Morale? Nella vita mai strafare, perché con l’arroganza non si va da nessuna parte. Nemmeno in porta. E Conte l’aveva detto a gran voce. THE FLOATING PIERS: in due settimane un milione e mezzo di persone hanno attraversato le passerelle galleggianti sul lago d’Iseo, create dall’eclettico artista bulgaro americano Christo. Un successo clamoroso, al di là di ogni più rosea aspettativa. Come al solito, le polemiche non sono mancate e l’organizzazione, soprattutto dei trasporti, ha palesato qualche lacuna ma tutto è filato via liscio e senza incidenti. Di sicuro è stata una promozione planetaria per uno dei laghi più belli d’Italia, ma ancora poco conosciuto. Il merito va anche al giovane sindaco di Sulzano e a quello di Monte Isola, che da subito hanno intuito un’opportunità gigantesca per i loro paesi. Così la burocrazia, per una volta non ha fermato la voglia di fare di un grande artista. C’è da dire che la sponda bresciana ha saputo cogliere l’occasione meglio di quella bergamasca. Ma da sempre è così. E oggi il lago d’Iseo sembra un po’ più vuoto, senza quel nastro arancione, che collegava le sue due isole. Comunque da questo evento nasce una riflessione. L’Italia è uno dei paesi più belli del mondo e saper accogliere i turisti è una professione seria, che richiede professionalità e preparazione. Il business è davvero grande e il fatturato italiano in questo settore è stimato intorno ai 150 miliardi di euro l’anno. La natura e l’arte possono metterci del loro, però se il livello dei nostri operatori non cresce con continuità, resteremo sempre dei talenti dalle potenzialità inespresse.
MERCEDES-BENZ
BONERA
TENER-A-MENTE AL VITTORIALE Mercedes – Benz Bonera, Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza Mercedes e smart per Brescia e provincia, è orgogliosa di essere tra i Main Sponsor della rassegna artistica-musicale Tener-a-mente 2016 dal 6 Luglio al 7 Agosto 2016. Il Festival si svolge nell’anfiteatro del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, in un contesto ricchissimo di storia, e nel suo meraviglioso parco, eletto nel 2012 “Parco più bello d’Italia”. Un luogo sospeso tra arte, cultura, natura e bellezza. Al fine di dare maggiore risalto all’iniziativa, Mercedes – Benz Bonera ha messo a disposizione per i propri clienti 4 biglietti omaggio per ogni spettacolo attraverso una serie di attività dedicate tramite i propri canali Web e Social. Per tutta la durata della manifestazione è stata inoltre allestita un’area espositiva Mercedes- Benz Bonera presso l’ingresso dell’Anfiteatro del Vittoriale con tutte le ultime novità di gamma targate Mercedes-Benz. Mercedes-Benz Bonera è orgogliosa di giocare un ruolo da protagonista nel panorama culturale e artistico del territorio bresciano del Lago di Garda , sostenendo un’iniziativa di eccezionale caratura che, ancora una volta, porta la suggestiva cornice di Gardone Riviera e del Vittoriale degli italiani alla ribalta del palcoscenico artistico internazionale. Mercedes – Benz Bonera Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza Brescia - Via Zammarchi, 3 Tel. 030.3718511 boneragroup.it
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Saottini Auto Viale S. Eufemia 94 - Brescia Tel. 030.3696711 www.saottini.it | usato@saottini.it
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