Corso di Formazione Online di Public Speaking

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ANTEPRIMA PUBLIC SPEAKING Modulo 1 TESTO A CURA DI: DOTT. SSA GIOVANNA DI PAOLO


PUBLIC SPEAKING INDICE

1)

L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE

2)

PUBLIC SPEAKING E PNL

3)

CONOSCENZA E CONSAPEVOLEZZA DÌ SE’

4)

LA CAPACITA’ COMUNICATIVA

5)

PROGETTARE LA PRESENTAZIONE

6)

GESTIRE LO STRESS DEL PARLARE IN PUBBLICO

7)

L’ATTENZIONE DEL PUBBLICO

8)

IL DISCORSO MOTIVAZIONALE

9)

I SUPPORTI VISIVI

10) LA CAPACITA’ DÌ PERSUASIONE SCHEDE RIASSUNTIVE


1. L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE Sempre più, al giorno d’oggi, ciò che fa la differenza fra successo e insuccesso nella vita come nel lavoro è la capacità di comunicare in modo incisivo ed efficace. Che tu stia cercando di convincere i tuoi colleghi, vendendo a un cliente, infondendo energia al tuo team o spiegando un’idea ai tuoi responsabili o collaboratori, la qualità della tua presentazione è l’elemento che ti porterà dritto al tuo obiettivo o che, al contrario, ti allontanerà da esso. Nel public speaking, essere un oratore di successo non significa necessariamente essere il migliore oratore esistente. Ma piuttosto essere un eccellente oratore significa seguire la filosofia di apprezzare cosa hai, vivendo la tua vita come un campione, e godendoti l' avventura della vita, aiutando anche altri a far ciò. Cosa dovrebbe essere apprezzato nel public speaking? Come un vincente vive da campione? Perchè aiutare gli altri? Sono quattro gli strumenti di elezione per un oratoria efficace: 1. LO STRUMENTO VOCE E’ lo strumento principale del comunicatore e il saperlo usare appropriatamente determina in larga misura il grado di successo o di insuccesso dell’azione persuasiva del comunicatore. Saperlo usare significa saper modulare la voce per una buona comunicazione para-verbale a sostegno del messaggio puramente verbale. 2. LO STRUMENTO CORPO Un altro strumento importante è il corpo o, per meglio dire, il linguaggio del corpo, linguaggio non verbale: gesti, mimica, sguardo, abbigliamento, postura, sorriso, spostamenti, espressioni del viso. I grandi comunicatori eccellono forse più nel linguaggio del corpo e nel linguaggio paraverbale che nel linguaggio puramente verbale. Guardate i campioni: parola, voce e gestualità si integrano in una sapiente danza o musica armonica. Ma non temete, per prestazioni più che onorevoli, anche questo si impara.


3. LO STRUMENTO SGUARDO Della strumentazione non-verbale, l’elemento più potente è lo sguardo che risulta essenziale per: • • • •

Stabilire il contatto e creare empatia Controllare l’ansia Ricevere il feed-back dall’uditorio Tenere “in tiro” e sotto controllo il gruppo

4. LO STRUMENTO FEED-BACK Feed-back è l’informazione di ritorno dal gruppo, sotto forma verbale, paraverbale e non verbale. Usare il feed-back come strumento per guidare il vostro discorso (cambiare voce, ribadire con concetto, risvegliare l’attenzione ecc.) significa innanzitutto fare attenzione a, e saper interpretare, i segnali di feed-back, il che potrebbe esprimersi paradossalmente nel saper “ascoltare” gli altri mentre si parla, e, in secondo luogo, essere in grado di reagire opportunamente, il che comporta un certo grado di flessibilità nel contenuto e nella forma del discorso così come nel vostro comportamento.

L' apprezzamento: Apprezza e sii grato di cosa hai e disponi, e specie se questo consiste in cose che hai nel public speaking o nella tua carriera. Persino il peggiore dei lavori è migliore che non averne affatto. Sii grato per le tue abilità e bravure. Queste saranno di grande importanza per ottenere il passo successivo. Vivere da Vincente. Vivere la vita da campione significa cercare sempre di stare sano, informato, eccellente, pregevole e onorabile.


Salute Tu non puoi essere un eccellente speaker se non ti senti bene. E questo vale anche per quanto riguarda il sentirsi bene di fronte un pubblico. Dovresti prenderti cura della tua salute fisica e psicologica, così da dare il meglio di te di fronte ad una platea e trasmettere carica ed energia. E per far ciò devi stare bene con te stesso. Conoscenza ed abilità Uno speaker necessita di migliorare continuamente le sue conoscenze in tecniche di comunicazione e migliorasi sempre. Se hai conoscenze ed abilità, la tua auto-stima sboccerà. Eccellenza Tu devi fare del tuo meglio ed essere abile di arrivare ai tuoi obbiettivi. Persistenza e coscienza sono importanti. Se compi cose che sono eccellenti per loro, ti sentirai fiducioso di te stesso. Valutare Devi anche essere sicuro di provvedere a valutare il tuo audience. Il discorso dovrebbe essere qualcosa che il pubblico desidera ed ha bisogno. Se hai cura di worthwhile , sarai considerato un valido speaker.

Carattere Devi cercare di mantenere la posizione di essere onorabile ed onesto nei tuoi rapporti con le altre persone. In questa maniera, puoi mantenere la tua testa alta ed essere rispettato per la tua integrità Divertiti La vita è un divertimento o avventura. La professione che hai scelto dovrebbe essere anche un' avventura, dove raccogli ricompense e gioie. Un duro lavoro può essere necessario. Parte del divertimento è restituire e aiutare altri a divertirsi nella loro avventura. Dai agli altri a lavoro una mano. Dare ed aiutare aumenterà solo il tuo divertimento come un campione di vita.


Nel Public speaking è molto importante che tu sia fisicamente e mentalmente in forma. Non puoi fare un buon lavoro di speaker, se non riesci a dare il meglio di te fisicamente e mentalmente. Essere in salute fa si che tu possa sentirti bene e ti permette di parlare di più e con più energia. Puoi mantenere la tua salute mantenendo cura di te stesso evitando situazione controproducenti. Cosa determina una buona salute? Come può un public speaker mantenere la sua salute? La salute consiste nel mantenimento dell' aspetto sia fisico che psichico

La salute fisica: Avere una salute fisica significa che il tuo corpo lavora come dovrebbe, senza dolore, sconforto, o senza capacità. Molto importante e anche la voce dello speaker. Tutto ciò può essere fortemente influenzato dalla salute. Una voce calda, possente e rassicurante può avere un' impatto decisamente maggiore sul pubblico. Salute emozionale: Per salute emozionale si intende che la tua mente e le tue emozioni funzionano come dovrebbero, senza ansie, depressioni, o altre emozioni negative. Tutto ciò si può rimediare usando delle potenti tecniche che eliminano le emozioni limitanti quali quelle citate e tirando fuori l' enorme potenziale che è dentro ognuno di noi. Nella vita: Il public speaking è solo una parte della tua vita. Tu vuoi essere abile di divertirti in tutti gli aspetti della vita e vivere una lunga, produttiva e serena vita. Essere in salute ti permetterà anche di guadagnare conoscenze ed abilità, fare un lavoro eccellente ed essere valido per il tuo audience.


Salute fisica: Una salute fisica inizia con una buona dieta comprendente sufficienti esercizi per migliore la tua salute. Gli esercizi non sono solo importanti per la tua salute,essi infatti incrementano anche la tua energia e vitalità formando dei muscoli tonici positivi per il tuo aspetto e look. Uno speaker fuori forma non ha la stessa credibilità o fascino come uno in forma.

Salute emozionale: mantenere una salute emozionale non è specificatamente come mantenere una salute fisica. Un generale atteggiamento positivo è la via giusta per mantenere una salute emozionale. Ma a volte è un po' difficile o addirittura impossibile padroneggiare situazioni che ci creano stress, tensione e paure se non sappiamo come farlo. Non solo i grandi oratori e le personalità pubbliche: tutti noi siamo quotidianamente chiamati a prendere la parola in situazioni che richiedono coerenza di pensiero e forza espressiva. L’utilità del public speaking Migliorare la propria capacità di comunicare e di parlare di fronte ad una platea, aiuta ad avere una maggiore consapevolezza e fiducia nei propri mezzi; aiuta a prepararsi e concentrarsi, a parlare di sé e delle proprie idee; aiuta a conoscersi e farsi apprezzare senza nascondersi. “Abbi ben chiara la cosa da dire le parole verranno”(Catone il Censore).

2. PUBLIC SPEAKING E PNL La cosa fondamentale della prima esperienza di parlare in pubblico è “divertirsi”. Scendere dal palco e avere immediatamente voglia di esibirsi ancora. La paura di parlare in pubblico è una delle paure più grandi e superarla vuol dire aumentare la propria autostima. Se si pensa di non riuscire a parlare in pubblico, può essere utile usare alcune delle tecniche della Programmazione Neuro Linguistica (PNL). La PNL è nata dal frutto di anni di ricerche, compiute da Richard Bandler e John Grinder, orientate a scoprire quali fossero gli elementi comportamentali e linguistici che permettevano a psicoterapeuti di orientamento teorico diverso, come Fritz Perls, Milton Erickson e Virginia Satir, di avere una costanza di risultati positivi talmente rilevante.


I risultati sono stati l'individuazione di una serie di strategie comportamentali e di modelli linguistici specifici e riproducibili. La PNL è un atteggiamento caratterizzato da senso di curiosità, avventura e desiderio di imparare abilità necessarie a comprendere quali tipi di comunicazione influenzano gli altri. È il desiderio di conoscere le cose che vale la pena conoscere. È guardare alla vita come una rara opportunità per apprendere. La PNL è una metodologia basata sul principio che ogni comportamento ha una struttura... e che questa struttura può essere estrapolata, imparata, insegnata e anche cambiata. Il criterio guida di questo metodo è sapere che cosa sarà utile ed efficace. E’ una tecnologia che permette ad una persona di organizzare le informazioni e le percezioni in modo da raggiungere risultati ritenuti impossibili in passato. E’ una pseudo-scienza utilizzata in Formazione Manageriale che studia le buone prassi, cioè le azioni fatte da validi uomini che hanno portato a risultati importanti. La Programmazione Neuro-Linguistica si occupa quindi dello studio della struttura dell'esperienza soggettiva e di quello che può essere calcolato da esso.

L’idea centrale della PNL è che la totalità dell’individuo interagisce nelle sue componenti ("linguaggio", "convinzioni" e "fisiologia") nel creare percezioni con determinate caratteristiche qualitative e quantitative: l'interpretazione soggettiva di questa struttura dà significato al mondo. Modificando i significati attraverso una trasformazione della struttura percettiva (detta mappa, cioè l'universo simbolico di riferimento), la persona può intraprendere cambiamenti di atteggiamento e di comportamenti. La percezione del mondo, e di conseguenza la risposta ad esso, possono essere modificate applicando opportune tecniche di cambiamento. La PNL ha tra i suoi scopi, quindi, l'obiettivo di sviluppare abitudini/reazioni di successo, amplificando i comportamenti "facilitanti" (cioè efficaci) e diminuendo quelli "limitanti" (cioè indesiderati). Il cambiamento può avvenire anche riproducendo ("modellando") precisamente i comportamenti delle persone di successo allo scopo di creare un nuovo "strato" di esperienza (una tecnica chiamata modeling, o modellamento). Una delle massime della PNL recita: “Gli essere umani sono la sola macchina che può auto programmarsi”.


Il Modellamento (Modeling)

Una delle tecniche utilizzate dalla PNL, il modellamento, può aiutare a superare la paura di parlare in pubblico. Il Modeling: è un modo di apprendere velocemente, osservando altri che hanno già raggiunto e vivono i risultati che noi vorremmo ottenere e fare nostri. Il Modeling è legato al presupposto per cui se qualcuno ci riesce non c’è ragione valida per cui non possa farlo anche io. Prendendo spunto da una persona che fa meglio una cosa rispetto a noi, possiamo scegliere cosa modellare e scegliere di modellare solo le credenze utili riguardo a quella performance, o le frasi, i pensieri, o le azioni. Il modeling prevede essenzialmente 2 cose: 1. 2.

Adottare le stesse convinzioni della persona che si vuole imitare Compiere le sue stesse azioni

La persona presa a modello può anche non parlare la nostra lingua e questo può rivelarsi un vantaggio. Infatti in questo caso saremo più concentrati sul linguaggio del corpo, sulla fisiologia, sulla gestualità, sulla mimica, sul tono e sul timbro vocale; questi sono infatti i fattori importanti che fanno la differenza. Il Modellamento o "modeling" è la vera radice della PNL: modellare strategie di pensieri e comportamenti di persone di "successo" per ottenere risultati nella vita. Il concetto alla base è questo: modellare come pensano persone per noi eccellenti, quindi fare propri quegli schemi di pensiero, osservando altri che hanno già raggiunto e vivono i risultati che noi vorremmo ottenere e fare nostri, dando una marcia in più alla nostra mente, una direzione che possa favorire il raggiungimento di obiettivi personali.

Seguendo i principi cardini del modellamento secondo la PNL , "modellare" vuol dire apprendere in maniera diretta o indiretta comportamenti, atteggiamenti e schemi di pensiero degli altri. Significa copiare la struttura, l’atteggiamento, i pensieri, le credenze, le domande, la fisiologia di chi ha ciò che altri vogliono ottenere. Si può modellare un'attività sportiva, una performance lavorativa, uno stato emozionale. Modellare non è una teoria né è alla ricerca della verità, modellare è copiare ciò che può essere utile. Sono tre i cardini dell’esperienza di modeling:


1. Le caratteristiche del modello. L’individuo che viene assunto come modello risponderà a requisiti preferiti dall’osservatore, per cui, secondo una visione comune, egli sarà dotato di un buon status sociale, prestigio, eccellerà in qualche ambito, avrà raggiunto determinati risultati in qualche campo, ecc. Non credo però che si possano definire in modo oggettivo i requisiti che dovrebbe avere il modello per l’osservatore, in quanto dipendenti dai valori di quest’ultimo, dagli aspetti di una personalità e di un sistema di comportamenti che, per qualche motivo, egli decide di interiorizzare al fine di replicarli. 2. Le caratteristiche dell’osservatore. Diversi fattori che distinguono l’osservatore entrano in campo durante l’esperienza di modeling, cioè la motivazione, la disponibilità ma anche la capacità di comprendere più o meno profondamente e finemente quali siano i tratti fondanti che animano il comportamento, reputato “vincente” del modello. 3.

Le conseguenze del processo di modeling. Se tali conseguenze sono valutate positive dall’osservatore, avviene un rinforzo del processo, cioè il modeling acquisisce maggior motivazione e prosegue.

Si rileva che esperienze di modellazione possono avvenire anche in assenza di intenzionalità consapevole sia nell’osservatore che nel modello, l’apprendimento può avvenire sul piano latente e magari realizzare effetti anche molto tempo dopo l’osservazione del modello. Prendiamo un caso di modellamento indiretto: hai presente un bambino? Generalmente il 99% dei bambini imita, apprende, copia ciò che i genitori e chi intorno a lui fanno, quindi azioni e comportamenti. Questo è un modo appunto inconsapevole o indiretto di apprendere dagli altri, in quanto da parte del bambino non c'è consapevolezza e razionalità nello scegliere il comportamento da imitare, i genitori sono semplicemente "esempi da seguire" ed è per questo che i bambini sono delle vere e proprie spugne in grado di assorbire qualsiasi cosa nei primi anni di sviluppo.


Un altro modo, che potremmo definire analitico, o meglio ancora consapevole e diretto, è quel modellamento "voluto", attraverso raccolta di informazioni, identificazione di atteggiamenti, modi di dire, linguaggi, comportamenti, per ottenere in un certo modo, un risultato sicuramente simile. Per ottenere gli stessi risultati è basilare lo studio di strategie e tecniche che lo permettono, ciò richiede molto tempo, accuratezza, precisione e soprattutto la consapevolezza: proprio quella che fa la differenza tra chi riesce e chi no. Tutto questo si può tradurre semplicemente con una frase che si sente spesso dire, "se c'è riuscito lui, posso farlo anche io", è li che un po' consapevolmente, un po' inconsciamente modelliamo, ma poi serve un ingrediente base per ottenere i risultati...la motivazione.

L’ancoraggio Una seconda tecnica della PNL per superare la paura del pubblico è l’ancoraggio. L’ancoraggio – anchoring, in inglese – è una tecnica che permette di richiamare alla memoria un particolare stato d’animo. A mettere in moto la catena di associazioni, e quindi ad agire da ancora, possono essere stimoli di tre tipi: visivi, come un’immagine, un colore, una fotografia; auditivi, come una voce, un suono, della musica; cinestesici, quando partono dal contatto con una data parte del corpo o con la respirazione. L'ancoraggio serve per ridestare nel paziente le sensazioni legate alle esperienze positive del suo passato, rievocando la forza e la sicurezza provata in quelle occasioni. Lo stimolo (l’ancora) stabilito viene ripetuto ogni volta che il paziente sente il bisogno di accedere alle proprie risorse interne. Ancorare significa fissare uno stato interno, allo scopo di riprodurlo immediatamente e in modo automatico quando l’ancora viene attivata. Questa tecnica in PNL, serve per avere velocemente delle risposte, in quanto l’ancora è un condizionamento che replica lo stato, tante volte quanto è attiva l’ancora stessa. L’ancoraggio poggia sul presupposto, che tutte le esperienze vengono rappresentate dalle informazioni sensoriali. Ogni qual volta si reintroduce una parte qualsiasi di una data esperienza, si riproducono, in qualche misura, altre parti della stessa esperienza. Potremo quindi servirci di una parte qualsiasi di un’esperienza come ancora, per accedere ad un’altra parte dell’esperienza stessa. Per molti aspetti questa strategia, perché così si può definire, non è che una versione, orientata verso l’utente del concetto stimolo risposta dei modelli behavioristici, ma con due sostanziali differenze:


1.

Per stabilire l’ancoraggio non occorre un lungo condizionamento. Certo il condizionamento protratto contribuirà a stabilirlo, ma sarà spesso l’esperienza iniziale quella che lo fisserà nel modo più saldo. Dunque, le ancore promuovono l’uso dell’apprendimento per tentativi unici.

2.

Per fissare l’associazione tra l’ancora e la risposta non è necessario rinforzarla direttamente, con qualche risultato immediato prodotto dall’associazione stessa. Ossia, le ancore, o le associazioni, si fisseranno senza che occorrano compensi o rinforzi diretti. Al pari del condizionamento, anche il rinforzo contribuirà al fissaggio dell’ancora, ma non è una condizione indispensabile.

3.

L’esperienza interna (cioè il comportamento cognitivo) è considerata altrettanto significativa, sotto il profilo del comportamento, che le risposte manifeste misurabili. In altre parole, la PNL sostiene che il dialogo, l’immagine o la sensazione interna, costituiscono una risposta allo stesso modo della salivazione del cane di Pavlov

Le ancore sono continuamente presenti nella nostra esperienza e nella nostra vita quotidiana. Anche i nomi, i luoghi, la voce, gli oggetti sono ancore. Siamo immersi in un mare di ancore che suggellano i nostri stati e delle quali non ci rendiamo conto, e anche noi spesso con i nostri comportamenti suggelliamo con ancore gli stati che induciamo negli altri. Se stiamo vivendo un’esperienza affettiva verso qualcuno, che magari sta soffrendo, istintivamente siamo portati a esprimere questo sentimento con un gesto, una carezza. Questo segnale di comunicazione non verbale può indurre nell’altro uno stato di consolazione e di sollievo, perché magari gli ricorda un gesto della madre. In questo, caso noi abbiamo inconsapevolmente riattivato un’ancora. Il rinnovare questo tocco d’ora, in poi farà accedere nuovamente la persona a quello stato. La stretta di mano, un regalo, il biglietto per una festività, la telefonata, l’abito considerato porta fortuna, le cose che si fanno prima di un’occasione sono ancore. Tutte le celebrazioni, le inaugurazioni sono modi propiziatori di circondarsi di ancore positive.


Alcune caratteristiche dell’ancora possono incidere sull’efficacia dell’ancoraggio. È importante che l’ancora sia:   

 

Congruente: cioè abbia una qualità comune con lo stato. Un urlo di guerra non sarà l’ancora più adatta per uno stato di rilassatezza, così come una carezza non sarà l’ancora più adatta per uno stato di sfida. Unica: cioè non sia ancora per stati diversi. Puntuale: cioè molto circoscritta e definita. Se è cinestesica, in un punto preciso del corpo. Se è uditiva, una parola ripetuta con lo stesso tono e volume. Se è visiva, un oggetto con la stessa forma, dimensione e colore. Ripetibile: è importante che sia attivabile in ogni contesto. Tempestiva: è importante che sia apposta proprio prima che la persona raggiunga l’apice dello stato.

Un ancoraggio è ben riuscito, quando la persona alla quale abbiamo voluto fissare un’ancora, ogni volta che compie lo stesso gesto, oppure ascolti lo stesso suono o veda la stesso oggetto, abbia l’identica sensazione, risposta, o stimolo che è voluta essere stata sollecitata. Questa strategia è applicabile con successo nei campi più svariati perché, creando un legame stretto e irriducibile tra il nostro agire e il nostro inconscio, facilita il raggiungimento dei propri obiettivi e degli stati desiderati. Le leggi del public speaking Nella nostra esistenza molto è comunicazione. dipende molto dalla capacità di comunicare con chiarezza ai nostri simili chi siamo, che cosa desideriamo, in che cosa crediamo. Nel parlare in pubblico vanno distinti 2 elementi: 1. 2.

Il contenuto: ciò che si dice L’esposizione: il come lo si dice

Infatti le parole contano soltanto per il 7% della comunicazione, il restante 93% della performance si basa sull’esposizione.


FINE ANTEPRIMA CORSO


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