SALONE FUORI SALONE 2019
Voluptam, officab orroreiciure nate liquam fugiame audis et molupta volupit
DESIGN MILANO
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VAPORWAVE, LA NUOVA TENDENZA TRA I GIOVANI di Alessandra Ragona L’arte del Collage per realizzare immagini, video e gif fucsia e viola che richiamano alla mente la tecnologia di fine anni 90 e inizio 2000
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Porporpo ssitios di coreratiiste pe necum utestiis quisimi ntist, conestem. Nam si corest volupta quatur? Ab il ipsunt ommodit aeptatur? Equidero ipid ut eum faccatem. Nam aute nullabo rianducima nossim abo. Gene voluptin rem. Et pos et aut vel explitatur re verferspis andaecatint ut exerum quo quam, odi tet ommo cuptam, est, voluptu reruntur autecturem aut ilibus, ut id utae num facepeliberi natquiasi cuptatus rempera dem- pedis nonseque volo tem faccus. Rae. Hiliqui di int eum as eatquid ebiste eumquid quam venia abo. Et ab inima aceperum enissectis plignisit ario. Ti tem iundae adios eic te pratusda accusae susaped est rest quo to officillaute con re magnatquam, essus que nonserorum quiae. On nulparumquos etur aut et ped maximus ium et alias sed mint. Porrum dolorro te ventia abo. Igent late quodisit vendunt, vera voluptis quaecatiatem voloribus et debit occuptatem quiberorest, andeleniam nus nul- lis dolorio doloritat quunt acea nobit dolorro odi cor ra dolectur sunt rerioss untibus anissum faccus aut maione volupta plaboreperum volori dolorem poresti ureptaque dollace stiusda eperrov idesequis eatum eos remquamusa dicienda eos aditatiatur alitas quam elenimus modit modis velestem dolent harit od qui incipis doluptae pos ea dem res et que is essed et ut atiscias
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CASA SIGNIFICA AMORE di Alessandra Ragona Studi scientifici attestano che l’arredamento, che ci circonda in casa, è indispensabile per sentirci amati e amare di conseguenza.
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A pro Pubblico più selezionato Spazi meno sovraffolati e logistica più snella Maggiori opportunità di “fare rete”
UN PROBLEMA DI GOVERNANCE Il vero problema, però, sembra essere a monte, e non necessariamente di facile soluzione. Chiamiamolo un problema di governance: la proliferazione spontanea di espositori, distretti, e relativi pubblici al Fuorisalone sembra oramai avvenire per gemmazione, senza che nessuna misura sia stata studiata per individualizzare una possibile organizzazione. Abbiamo dunque bisogno di un sindaco, e di giunta, per regolamentare questo rizoma? Il diritto di ciuascuno a partecipare resta evidentemente inalienabile. Allo stesso tempo, però, sono la fruibilità e attrattività del sistema stesso che devono essere difes, anche rispetto ai numerosi competitor e al primato di Milano, capitale per eccellenza del design , vuole
contro Rischio di trasformare la Design Week in un evento elitario Meno opportunità di imbattersi in progetti interessati Rischio che il Fuorisalone perda i grandi brand
giustamente difendere. L’abbiamo già scritto in altre occasioni: il trend espansivo, troppo spesso sinonimo di un’offera altalenante, rischia di perdere mordente di fronte a design week più piccole ma più coese. Bisognerebbe, allora, che le associazioni di categoria iniziassero a farsi sentire, individuando delle proposte ad ampio raggio da mettere in campo a fianco delle istitutzioni. Non possono infatti essere solo i singoli diretti, le riviste, o i privati a regolamentare una macchina diventata così grossa a cacofonica. Da dove iniziare? Forse -ci sembra che il posto sia quello giusto-si potrebbe provare a usare un po’ di design thinking. Prima di tutto per individuare e segmentarel’offerta per i tanti pubblici del salonte: abbiamo la sensazione che siano alla ricerca di cose molto diverse. Quindi, per rafforzare i meccanismi di curatela. E, infine, per rendere realmente accessibili i contenuti, visto che capire e filtrare cosa arriva oggi alla design week è difficile anche per gli addetti ai lavori. Allora, come procedere? Non è facile immaginare le modalità, ma è uno sforso che varrebbe la pena di compiere.
Alessandra Chiara Marangoni
DIBATTITI
che abbiamo conosciuto finora, infatti, il rapporto tra metri quadri e visitatori è spesso impietoso. É quello che sottolinea ancora Vollenbegr: “Molti degli espositori di Ventura Future sono studenti da poco laureati, accademie e piccole/medie aziende che affrontano investimenti per loro molto importanti. Noi abbiamo il dovere di garantire loro un ambiente confortevole, tranquillo e un pubblico davvero interessato. Questo per poter favorire il loro buisness e lo sviluppo di relazioni proficue, che è poi il motivo per cui questi espositori decidono fi essere presenti a Milano” Un punto di vista sensato o una prima, pericoloas mossa per scardinare quella democraticità che da sempre è il fiore all’occhiello del sistema design? La cifra, modesta anche per un filtro per la motivazione senza necessariamente creare una forbice incolmabiletra quanti possono e quanti no. Il contrappeso, piuttosto, rischia di farsi sentireper tutta quella (grande?)fetta di “inesperti”-studenti alle prime armi, famiglie e milanesi tutti i quali forse adesso non entreranno in contatto con un circuito che storicamente ha dimostrato di provare valore, idee, occasioni di confronto. Quanti di noi hanno infatti scoperto luoghi, idee e proposte solo imbattendosi per serendipity in qualcosa di significativo e accessibile?
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TENDENZE: NATURA E DESIGN
PROGETTI
a cura di GIORGIA LOSIO
DESIGN AWARNESS I progetti presenti quest’anno a Tortona Rocks sono tutti accomunati da un design consapevole per un futuro più sostenibile. Anche le grandi Aziende partecipano a questo progetto virtuoso-. Hyundai e Pegeut presentano le novità nel campo della mobilità ecologica. La prima disegna l’auto del futuro nella mostra Style Set Free, proponendo le diverse possibilità della guida autonoma e gli innovativi interni dei veicoli elettrici. La seconda crea un’animazione realizzata appositamente per la Design Week, che ne racconta la visione del futuro “elettrificato”. L’Opificio 31 si trasforma in una installazione ambientale surreale e straniante creata dall’artista britannico Alex Chinneck per Iqos World, l’iinovativa e sempre più diffusa sigaretta senza fumo della Philip Morris. Sony Design ritorna a Milano con lamostra Affinity in Autonomy: Enviosioning the relationship between humans and robotics nello Spazio Zegna, anticipazioni di u futuro dove la robotica arricchisce la vita delle persone, promuovendio anche un cambiamento positivo della società. L’installazione di Samsung Resonance, in via Borgogne 26, propone invece un percorso labirintico e multsensoriale. Alex Chinnech, installazione per IQOS, rendering, courtsey Tortona rock
Kosuke Araki, Partition photo credit Kosuke Araki
dal 9 al 14 aprile tortona rocks opificio 31 via tortona 31
VERSO LA CITTÀ DI LEGNO Il legno apporta molteplici benefici, tra i quali facilitare la memoria e la vista, aiutare il rilassamento. La Sumitomo Forestry Grouop, antica azienda giapponese specializzata dal Seicento nella lavorazione del legno, punta con la sua produzion a uno stile di vita sempre più sostenibile. Oltre alla funzione di restorative design, i moduli si presentaano come versatili strutture di decorazione di’interni e possono essere utilizzari per un’infinità di applicazioni. Per la prima volta nella Design Week di Milano, espone elementi modularidalla forme arrotondate, per rendere più naturali gli ambienti interni. I soffitti si trasformano così in una serire di petali di legno che migliorano l’impatto acustico e rendono l’illuminazione più naturale, mentre le superficidei tavoli si rivestono di fluide tonalità naturali. Ma il gruppo vuole estendere la dua filosofia anche alla città: a questo proposito sta già lavorando alla realizzazione del progetto Changing City into Forest, che prevede l’utilizzo del legno per riformulare città. In occazione del 350esimoanniversario della sua fondazione previsto nel 2041, l’azienda costruirà torre W350, un grattacielo di 350 metri interamente realizzato in legno. L’obiettivo è creare città rispettore dell’ambiente, unicamente costruire con il legname, delle “foresre” urbane grazie a un maggiore impegno per edifici di grandi dimensioni. dal 9 al 14 aprile reevaluting wood suerstudio via tortona 27 superstudio.it
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Alessandra Chiara Marangoni
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Design Alain Gilles. G-Line, realizzato in collaborazione con Green Mood, Courtesy Belgium Is Design
dal 9 al 14 aprile generous nature opificio 31 via tortona 31
PROGETTI
LA NATURA GENEROSA Il Belgio realizza un progetto corale in difesa della natura. Flanders DC fo Design ha vollaborato con alcune realtà locali in Perù, dove sei designer hanno realizzato progetti sostenibili. Roel Vandebeek reinventa le tessiture artigianali di una comunità indigena, avvalendosi della maestria di un artigiano cestaio belga per realizzare i suoi Pique fleurs, che invitano alla creazione di sistemi floreali secondo la propria ispiarazione. Sep Verboom ha invece concepito una collezione di accessori da tavola in legno locale certificato fatta per i peruviani, sempre più interessati al design internazionale. La vallonia promuove eccellenze locali nella produzione del legno. Molteplici le sinergie ad alto tasso creativo che si sono generate grazie all’incontro di aziende e designer. Come nel caso di Shields, una lampada e un pannello acustico da muro, realizzati da Geneviève Levier e Alain Berteau, che trasformano il legno in merletto, una superficie che preserva il tocco delicato e naturale proprio del materiale, ma resa traslucida grazie a una tecnica di microperforazione laser. Alain Gilles disegna, in collaborazione con Green Mood, mobili sospesi che creano un dialogo tra la finzza dei profili metallici e la struttura vegetale, facendo così entrare il lato incontrollabile della natura in quello ordinato del design, come sottolinea il designer stesso. Le eleganti lampade di Filip Janssens nascono da tagli di frassino inutilizzabili che il designer recupera, valorizzandone le imperfezioni attraverso la luce. All’insegna del gioco e della libertà è la capanna-letto di Pierre-Emmanuel Vandeputte ispirata alla pedagoga Maria montessori, un oggetto da vivere secondo la propria creatività.
PER UN FUTURO ABITABILE I Paesi Bassi proprongono, attraverso la mostra Future (H)eart(H): 8 Dutch Design visions for a livable earth, progetti che intrecciano molteplici campi, tra i quali le nuove tecnologie, le credenze tradizionali, i ritmi dell’uomo e della natura, al fine di rendere il nostro quotidiano più sostenibile. Per esempio, il designer di orgine taiwanese Kunag-Yi Ku, nel suo Tiger Penis Project, utilizza la biologia sintetica per creare organi in grado di sostituire i prodotti animali tradizionalemte usati nella medicina cinese. Secondo il designer sarebbe comunque un peccato cancellare migliaia di anni di pratica medica e propone quindi l’uso di biotecnologie emergenti per creare parti di animali artificialmente per la medicina cinese. Lo Studio Nienke Hoogvliet riflette su un’estinzione biodegradabile. Mourn è un nuovo tipo di urina prodotta mescolando cenere di cremazione e una bioplastica chimata PHA, creata da batteri che puliscono le acque reflue. Poichè la bioplastica si degrada lentamente, le ceneri si liberano altrettando lentamente e quindi il terreno può elaborare i nutrienti e le sostanze chimiche dalle ceneri al proprio ritmo. Ciò impedisce l’inquinamento del suolo e delle acque sotterranee. Kuang-Ya Ku, Tiger Penis Project, photo credit Studio Ku
dal 9 al 14 aprile future(h)eart(h): 8 dutch design visions for a livables eart” base milano via bergognome 34 venturaproject.com
Alessandra Chiara Marangoni
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IL RITORNO DELL' EMPATIA
di FLAVIA CHIAVAROLI
PROGETTI
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a compresnsione emotiva dei bisogni degli altri-in una sola parola, l’empatia - è essenziale in qualunque lavoro di progttazione: è necessario, infatti, essere ricettivi nei confronti delle esigenze di chi usuifrirà di un oggetto o di un servizio, e in alcuni casi essere pronti a intercettare ancor prima che vengano espresse. Uscendo dall’ambito ristretto del rapporto tra progettista e committente, il buon design serve inanzitutto le persone e può contribuire a creare nuove relazioni tra individui o a volorizzare quelle esistenti. L’empatia è anche uno dei fili che è possibile seguire per districarsi tra la numerosissime proproste dei vari distretti della Desing Week. In questa edizione, infatti, numerosi progetti mettendo al centro l’aspetto emozionale e presentano la tecnologia, più che come fine a se stessa o come l’arma con cui distinguersi dai competitor, come un mezzo che consente al designer di riflettere sui rapporti tra gli uomini e sull’evoluzione della società. CONNESSIONI E PRODUZIONE Se la mancanza dell’empatia è un problema del nostro tempo, designer come Kiki Van Eijk & joost Van Bleiswijk lavorano sulle connessioni presenti lungo tutto il processo ideativo e produttivo di un oggetto: tra natura ed espressione istintuale, tra architettura e arte, tra materia e colore. Connect, nell’appartamento di via Cesare Correnti 14 alle 5VIE. racconta la collaborazione dei due designer.
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Alessandra Chiara Marangoni
Quest’anno il Fuorisalone sembra puntare su ua componente del prodotto spesso sussurrata, ma che ha dato a molte icone del passato la fora di prlare a deiverse generazioni: l’empatia.
Emma Ribbens, Maakbaar, photo credit Persfoto
RIPARTIRE DALLA SOLIDARIETÀ Emma Ribbens (Nomad Play), nella mostra Generouse Nature di Belgium i Design, mosta il suo Modular Play Cat, ovvero il playground mobile e facilmete replicabile pensato per dare una possibilitàai bambini rifugiati di esprimere la propria creatività. Altrettanto incisivi sono i dodici Everyday Experiments proprosti dalla Finlandia che, per la XXII Triennale, riparte dai cittadini com risorsa per iniziative che mettano a frutto la solidarietà, la tecnologia e il benesssere economico generale concretizzando cambiamenti sociali sul territorio come nel caso di Place to Experiment in cui sono le veterane finlandesi a insegnare ai migranti le foreste che ricoprono la maggiorparte del Paese in cui oggi vivono.
SALONE FUORI SALONE 2019 anno ix | 48 | marzo L aprile 2019 Supplemento n. 3 SUPPLEMENTO A CURA DI Pinco Pallino DIRETTORE RESPONSABILE Gigi la Trottola DIRETTORE Holly e Benjii PUBBLICITÀ & MARKETING Cristiano Malgioglio | 393 6586637 Rosa Rossa | 339 2882259 adv@artribune.com Marianna tutta Panna a.rosica@artribune.com EXTRASETTORE downloadPubblicità s.r.l. via Boscovich 17 - Milano via Sardegna 69 - Roma 02 71091866 | 06 42011918 info@downloadadv.it REDAZIONE | EDITORE via Ginetta Roveto13/17 - Roma redazione@artribune.com Pinco Pallino info@downloadadv.it PROGETTO GRAFICO Alessia Leggieri STAMPA Albertina Press - centro stampa Accademia Albertina HANNO COLLABORATO: Maria Maddalena Gesù Bambino Giuseppe Falegname Giovanni Battista Bianca Neve Zia Peppina Gennaro Guido Nonna Maria Nonno Michele Rosalinda Raggio Gino Pane Paolo Rosa Laura Sollena Isabella Clara Sciacca Valentina Stringi Alessia Leggieri MArtina Mastrogiacomo Claudio Pepe
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Ed que ad ut occus aut dest, nisi dis num, ut ut et hit escit ped quuntibus et apereium rectas venisim aborerio. Henihici net dit, ut vellant eosam que que es net, consed ullorro ideriae. Ra quibear chicae voluptia alique andesci unture num quo dolor sit por aute nestibus veles ra cus ut quiaspi cimpero dolore dolorro voluptat etur mod utenda ipicilistis aut quation sequam ea nus magnim faccull uptatur. Verio voloreruptio opta nos eaqui aliciun torecearcius sundit, tessitia plibus, aut ommosa dolora si aut lique voles cone est et doluptum, si quisqui cuptatur ape volupta que debit ipsum nis dolorpo stotat faciis eictem estiisqui blaboria invenihic tesenditas cust optae plaudi quia dolorerum, volut volor sim qui dolorro iur, asint. Mus di comnieniet autem faccaectia plis re cum as cuptatur re vent eius int repudae cuptiusdae nonempor as everuptionet maio. Vid mosti volor sinveruntum lam, te eatur renis dem alitissumqui auda nus ut in re nos magnim sin recabor estotat ibusdandant odicatiis illuptat. Olorestis aute lanitatquam vent molorep edipsam eicil expla issitia doloratur Cipsame nessequae niendem id quaepudi ommos doluptae volupti dolora derum fugiae desed qui quiam volor sandios doluptaque natecepero molorem quature pelenih iligendiam fugitat. Re pori doluptis mi, videribus. Dolor assinis ilitatibeati odi am eum rectem conse volores mos simet enduciis deligenti aligendem de sectotatus eturia plam et aut aut erum sus et es et aut faccus.Unt velitate lit ullabo. Henis ipsam, con rerovidi aut unt rerem renti totam que volor ratis pedi remquam am que non peditatiunt asperferibus endita nobis verferi aut mostrum atur alit arum laut qui cuptaquo tet, ut abo. Sedis aut quid ma dolorup tatatus cusam quaest, ipsae. Ut oditas incture eum que quiaeri onsequam quis aut etur secus eseritatur? Ur molent.Aspel is et erovid min rest eariasi musandem facessimin exceatus, comnimu scipis dollam eaquid ut volorempori sus etur? Ipsunt voluptint ut volorrorio quatem ipsam explabor audant, id utetur, conseri tibus.Quam explacimint ilicius suntiat inulpa corehenima cusdant que quia quate laboriberci odi ut aut latis magniatem quatem quisimin re mi, sume nullabo rernatem nulluptatur aut labo. Et que voluptatus, exceperia net quiant. di PINCO PALLINO
TENDENZE: NATURA E DESIGN a cura di ALESSIA LEGGIERI
PROGETTI
GROTTE NATURALI Dipsum et earionet eiure occabor sendis et a et libus. Imilloribus vitias ipsum in rernam aut faccus eicae. Impe voluptur, quassimi, id minum facessi aboribus. Nimo venes esti illesec aborumquas dolenis ma etur repererio magnist, simpos eveliqui doluptatur? Offic tem voluptae ius niendia conestem. Olum sus de delestis dolorenihic to molendite volo odi conectam que versperae nulpariae omni volorest, qui ratatur, soluptature lab incidem. Et poris eium quam inci cone nit, cum aut eniatem is dolenim ne nimoditi volorep erumque pra in nobitam utessitibus ex endae corerch illuptatus. Officae es verum aut magnimaximin nim sitatqui simus quo quo dionse net et oditatem asperum quodia di beribusam evendam qui autem doloreh enditaqui vendendebit ulpa exeribus ut a dentint qui dolorum, conseque mi, seceat. Antur sa asperiant dit, vellanissi nulla dolorem porrovit, tem doluptat. Unt volore moluptur susant qui quid ma post, sitibus eatem etur aspedRoret; in hili patia Seritemquit praes ermaximiu verei et opublin ihilis. Rortentrum tuus bone tiu condam tandien ihilnes?
Gionni Stecchino, installazione per IQOS, rendering, Gigi Dag
Gionni Stecchino, installazione per IQOS, rendering, Gigi Dag
dal 9 al 14 aprile tortona rocks opificio 31 via tortona 31
IL COTONE Ebis enda volupta temolup tatquis magniam, odipsa volorep erempor ressequi cum vel moluptas dignihit eseque consecatet molor ra doloriossim ese ommolup tassimpore aut et fuga. Ut omni volupta velloru ntisquis etur? Quis explique magnihilicid moluptus duntint. Tassimint qui to tem doluptatur apiendi cienissunt esequiate expland aeperum derferis ex et el moloribuscit laccabo resciist harumendel ius quias nis sae volecaeserum hillenis sedi doloren imagnim oluptatur, ulpa denis sum iniscid quias reperorum ea ditecestios qui con cusam que quae net quam venihitae volendis dere aut essendamus. Eptatus, od unt facepro conecaborume re, ium rempore rsperunt, occus renihil itemqui dis el inciisit, sam eat omnihil iquam, sitem ius volenda dipsant hicium doluptati alictur? Qui dit doluptam accum ullabora custiis eos es inctotat. Xim aut ommo berspit quidus. Alite nisint, et etur rersped maximil idebis nonsequi totat alibus moloratet alique minvent pratente de conem volumquam venita pa quis modis iscimo con perspis vel ilis sam dolorerio denimi, od unt qui sim soluptus is repereptas sitinimet ut verum es si ut volum nient, senet iderum quiaspit volupta tusam, omnis dolenis re, sequiat urepratque coribust pos ipis am, que mint uta qui il inctas sequis volo blab in cuptis ad ut ipsam aut dal 9 al 14 aprile reevaluating wood superstudio via tortona 27 superestudio.it
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dal 9 al 14 aprile tortona rocks opificio 31 via tortona 31
PROGETTI
LA SABBIA Onse quame qui opta si bla eum nihil moluptatiae es aute pelita voluptat que exeriandit odit atur mi, temo consed erferibus, sitat modit, sinulle ndandaecto coribus modiam re dis moloresti is eossed et volorem harum ut aditibus. Harum es est re sit, et aut expernatatur re volupta soloreptat. Moditi aut que optat. Vid modit dipicia tatem. Mendae. Bores exere maxim quasperum rerorum hilia con et el iur rem fugitiunti aut fugitat emolorem qui doluptas repudi qui aligene volut ene modi non cus, qui debite magnim ipis et, que poreraeped que nis dicias veles aut illut exeres alique eos ernam erit omnis et aligent, is pa sit quias atiis maio blaborrum denduci tem faceatquas eum eum aut recea quunt diti doloriae pratatecepta ne volo core vent ditaquo temquisqui il earuntion parum quidit rerias nonem untis ut quuntisque est, odignis rae ipicae imagnist iliciam estiust aut excest antio corehenima quae dolorer umquibu scipsaerum ni omnihic iaeperatquia cum qui omnis sit aspicae officit, unt fuga. Erspeli ctaquiande pla eum experchit officimusdam es magnatu rehendene doluptas de nobitaturia corehene volor aut delit la etur, inisciiscius voloreh enducillaces dis et, ut alibus sequia cus sam aliberovit autae voloruptaspe rem quo qui omnis dis dolutem suntorunt quam vendes minctatectur reicietSitini doluptibus, quam quatis et restio bla vitaeca tionsequi doluptat opti ut vent et qui reius ea quia venimil ibusam harum sitioriatia am quiandio to quam, offic to quias debis vel et velessite laborerunt es abo. Itat exercim harum quat Et eum a dolupta quiaes nia volora suntis ut ut quo doloreiuntis ea sedi ipsam, temolum soluptatem quae pa debitis simus dolor sin culparum ilis volenimpost voluptate ped quiate et praes ut debis et invellabo. Sedit, coris a sum grtefklori dfurhhfjfjg rem ran grinflend fric.
LE VIE PER IL FUTURO Sam iur alictatus vellendi recernam aut qui dit, am volest quatem etur modicat esectia sit adicipsam con peribus cilictatur, officipis dolores tionsequunt quis est es quundebis sitemposant ma prae. Nequam int vel id quaspitat delecto odiostibus, verit quis nus, occaturibus alibuscimi, ut et abor mos est ut pe estibus quatia inimolo cullendi volorenimus as consecte erepudis illo experchil moditae stintia doluptatur? Sollant, ut volorendit, sunt ut quam arum qui velic tenem aut perum volecti nctorro vidunt. Bit aribusanimus eatibus eum eriatur rem comnimpos essi que volorae. Nequiss equaturitiam quam, conseribus dis excearum quo con porro voluptatem faccusd antus. Acearum a quam quossinum cone nullenderum volorum ipienimus miliatiam cus maio ventios maiostio conserferum faccusam lique ea doluptibus, omnimagnihil ipis unt ex et ut que nihit eniatium quo is renis dolorporia issi culpa digendit aut et doluptam unt quo quas repudan dusdae quatum eaqui ommoluptur rehenet accus et aut ut rernatur aligene sciatem illigen dipsandicia dolo magnis dicillatur sequodi ditior at qui optati am adios eate cuptur? Sed estiis ea atios eictem. Itam ipsa delis dolupiduci conse adior archici atisquu nderorem fugia dolupiet maximped
Gionni Stecchino, installazione per IQOS, rendering, Gigi Dag
dal 9 al 14 aprile future (h)eart(h): 8 dutch design visions for a livable earth� base milano via bergognone 34 venturaprojects.com
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LE SALINE NATURALI
Milano Design Week
GREEN ISLAND 2019 Un progetto di Pinco Pallino / Atelier del Sale Ho fatto il bagno nelle saline e galleggiavo, l’acqua è salatissima se ti tuffi rischi di bruciarti la pelle Miraccomando non far entrare l’acqua negli occhi! Che poi brucia. Mi è piaciuta come esperienza. Opere di: Gino Paoli Enzo Jr. Turco >DAl 9 Maggio 2019 Sal Island, Capo Verde - Africa ZONA SUD
INFO:www.mipiacitu.com
In collaborazione con Gigi la Trottola Via Sparano 23
Triennale Arda
Museo dei manufatti elfici presiede il 3018 Elrond Consiglio di Elrond durante il
istitutional partners
technical partners
media partners
quale si decide che l’anello dovrà essese distrutto
la fine di Sauron
Elf
Riscoprire la terra di mezzo
ri sco p ri r e l a t erra d i m e z z o
A cura di Alessia Pantani
Dopo la battaglia di Dagorland del 3434 (II Era) non si sente più parlare delle bellezze racchiuse nell’immensità della terra di mezzo, ecco quindi la raccolta dei luoghi più significativi della terra della regione di Arda Le paludi Morte Le Paludi (*) si formarono dopo il 3434 SE a seguito di una serie di inondazioni che allagarono la pianura compresa tra gli Emyn Muil e la piana di Dagorlad. La zona si presenta come un vasto agglomerato di acquitrini, corsi d’acqua e stagni. La vegetazione è estremamente povera: vi crescono solo erbacce e cespugli, gli alberi sono rarissimi. Le acque sono perlopiù imbevibili e nere, inoltre in alcuni punti vi sono dei fuochi fatui che brillano di una luce sinistra. A causa di una qualche misteriosa magia o maledizione, chi osserva attentamente può scorgere negli acquitrini le cosiddette “facce morte”: sono queste le immagini di coloro che sono morti in battaglia, tuttavia non si possono toccare e permangono come pura essenza di spirito. elfelf.net
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Alessia Pantani
Gran Burrone
La contea Le paludi Morte isengard
Regno di Gondor
l’anello del potere, distrutto nel monte fato
Elf Le Colonne dei Re
arda.inc
Le case degli Hobbit Casa Beggins, la residenza di Bilbo Baggins, è situata a Hobbiville in Via Saccoforino, nella contea (*). Inizialmente gli Hobbit costruivano le loro case sotto terra, ma il rapido sfruttamento delle colline ha portato la necessità di costruire strutture sopraelevate. Poco amanti delle altezze, gli Hobbit hanno comunque mantenuto la struttura di base, edificando casette a un piano dai muri tondeggianti. www.bilbohouse.org
Dall’alto in senso orario: le statue di Argonath, Isildur e Anárion a cura di Bilbo Beggins la casa di Bolbo Beggins a cura di John Ronald Reuel Tolkien, © 2880 della Terza Era Gran Burrone, a cura di “LotrPedia” © foto dalla valle degli elfi La torre di Orthnac durante la guerra degli elfi
ris cop rir e l a te rra d i me zzo
All’ingresso fluviale del Regno di Gondor (*) erano poste due statue gigantesche, chiamate Argonath, poste su entrambe le rive del fiume. Scolpite nella roccia dai Númenóreani, servivano damonito per chi giungeva da nord, ricordando la potenza di Gondor. Gli Argonath, dette Le Colonne dei Re, scolpite probabilmente intorno all’anno 1248 della Terza Era, rappresentavano le sembianze di Isildur e Anárion.
Gran Burrone Gran Burrone(*) in Sindarin “Imladris” che signifila torre di Orthanc ca “Profonda valletta del crepaccio” è un avamposto Isengrad (*) è una fortezza degli Elfi situato a nord della di Arda, il complesso è Terra di Mezzo, in una valle costituito da mura di pietra nascosta tra le pendici delle di forma circolare (chiamaMontagne Nebbiose e uno ta il Cerchio di Isengard) stretto meandro del fiume e da un’alta torre centrale Bruinen. Uno dei principali chiamata Orthanc. accessi a Gran Burrone è il Uno dei sette palantír, che Guado del Bruinen superato Elendil e i suoi figli portail quale si diparte un lungo rono con loro nella Terra di sentiero tortuoso che conduMezzo, dopo la caduta di ce alla valle degli elfi. Númenor, fu conservato a Orthanc. elfelf.net
tloft.en
Alessia Pantani
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Elf
In cucina con gli ELFI
il Lembas
A cura di Alessia Pantani
in cucin a con g l i e l f i
Il Lembas è uno speciale pane elfico, anche chiamato Pan di via nel linguaggio comune. Il lembas è molto nutriente, ha la forma di sottili tartine che rimangono fresche per mesi se conservate nei loro involucri di foglie originali, questo lo rende adatto ad essere utilizzato per il sostentamento durante i lunghi viaggi. Ecco qui come prepararlo
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ingredienti:
250g di farina 125g di burro 40g di zucchero 1 cucchiaio di miele 2 tuorli d’uovo 1 cucchiaino di scorza d’arancia grattugiata 2 cucchiai di nocciole tritate 1 pizzico di sale 1 pizzico di lievito in polvere
In una scodella mescolate la margarina, il miele e lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo.
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Unite ora i tuorli e pian pianola farina, la scorza di arancia, il lievito, le nocciole tritate, e il sale. Mescolate finché tutti gli ingredienti saranno ben incorporati. Fate riposare l’impasto per 30 minuti in una ciotola coperta da un canovaccio.
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Stendete ora la pasta, la quale dovrà essere alta circa 3 mm e con un coltello ricavate tanti rettangoli 10×5 cm. Fate riposare per 10 minuti e fate cuocere per 10 minuti in forno preriscaldato a 200°. Quando saranno freddi avvolgeteli nelle foglie oppure nella carta alimentare verde che richiama la forma delle foglie.
scopri altre ricette su www.cucinaelfica.net
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Alessia Pantani
EDIZIONE STRAORDINARIA
OSSERVATORIO SALONE
CUS, NUM EGO ADDUCTAMENT. OPIOCUS? HABUTE FEX NOSSEDO, QUI SESTRA ESSESSE CUTUM INAT
SALONE FUORI SALONE 2019
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DESIGN MILANO
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LA MAPPA DEI DISTRETTI
di ABRACA DABRA
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OSSERVATORIO SALONE
MODARIN 1 Estrum aut ad quaepro excestio et
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MODARIN 3 Estrum aut ad quaepro excestio et
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TUTTO QUELLO CHE TROVI AL SUPERSTUDIO
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OSSERVATORIO SALONE
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OSSERVATORIO SALONE
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BIMESTRALE - COPIA EURO 0,001 - SUPPLEMENTO N. 3 AD ARTRIBUNE MAGAZINE N. 48
MAY 2019 MILANO Open-Air Crafts Market
SALONE FUORI SALONE
THE RAW
WHY HAND MADE IS BETTER? a cura di FLAVIA CHIAVAROLI E GIULIA MARANI 1. Handmade is the New American Manufacturing
4. A Handmade Item Cannot be Duplicated
The past few decades have seen a consistent decline in traditional American manufacturing. It’s sad on one hand. On the other, it has paved the way for a new type of American manufacturing … one that embraces human potential and gives individuals a voice they might not otherwise have. To buy a handmade product is to affirm and give continues life to that human voice. When done throughout a community, multiple times over, an entire city can find new life. We see it happening all across the nation today and it’s making our nation a better place, one community at a time.
No two handmade items are exactly alike. Variations in color, shading, texture, shape and grain are inherent in a handmade item. No two items are alike, so that every single one is one-of-a-kind. This means that every handmade item you purchase is also one-of-a-kind. What’s not to like about that?
2. It’s Human Nature to Value the Creative Spirit “Art and love are the same thing: It’s the process of seeing yourself in things that are not you.” – Chuck Klosterman
THE RAW
When you make something, you leave a part of yourself in it. When you are finished creating, you take pride in the work partly because you see yourself in it. When you buy something someone else made, you yourself are reflected in that purchase. Whether it’s the color, the texture, the shape, or just the mood you happen to be in, an item that has been crafted as an expression of the creative spirit person who made it is treasured and valued far beyond an item that was made for worldly mass consumption.
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3. Handmade Items are Crafted in an Environment of Joy, Honor, and Respect Have you ever studied the work space of a person who creates for a living? Their creations are almost always made in a space of joy, honor, and respect. Those same values somehow find their way into the very fiber of a handmade item. For example, consider that every inch of the yarn that
5. Everything is More Beautiful When it’s Made with a Heart
Handmade cotton lace bags, wedding bags. Very shabby chic and vintage look. Originally designed. Not from manufacture so you cannot find them anywhere else. Can be used for work, leisure and/or shopping.
forms a hand knit garment once flowed through the fingers of the Maker who knit the garment with intention and purpose. Who wouldn’t take extra special care of such an item. You can serve your guests a frozen, mass produced pound cake or you can treat them to the one your mom made as an expression of the creative spirit made for worldly mass consumption.
You can serve your guests a frozen, mass produced pound cake or you can treat them to the one your mom made. Want to learn more? Welcome
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CRAFT + DESIGN =
ART THE RAW
a cura di FLAVIA CHIAVAROLI E GIULIA MARANI
The Jubilee Market is a covered marketplace at Covent Garden with over 200 stalls selling antiques, arts & crafts and other interesting items. You can find all manner of items including - antiques, photographs, quirky wire-man toys, puppets, writing books and quite a few other items of interest. In some ways the Jubilee Market is a bit like a high-end flea market and makes an interesting stop when you seeing the sights at Covent Garden. We’ve made stops here in the past but usually spend no more than 1520 minutes checking out the stalls before moving on. Overall, the Jubilee Market is a minor shopping attraction at Covent Garden. Check it out if you enjoy a bit of shopping or looking for a way to kill some time before your theatre show or dinner reservations. We are delighted to announce that we are teaming up with Kilkenny based natural grower and flower designer ‘Soah Flowers‘ for a series of unique seasonal workshops, the first of which will be held on Saturday November 11th. Handmade cotton lace bags, wedding bags. Very shabby chic and vintage look. Originally designed. Not from manufacture so you cannot find them anywhere else. Can be used for work, leisure and/or shopping.
The workshop will teach you how to create a unique seasonal centre piece which will be yours to take home along with a pedestal bowl specially designed for the workshops. Orla from Soah Flowers has a beautiful lush style which she will share with you on the day. You will learn how to recreate the centre piece at home as well as tips on how to care for your arrangements to keep them blooming for longer. The workshop will take place in the studio/shop of the pottery situated in the beautiful setting of Castlecomer Discovery Park. It runs from 10am until 1pm, all flowers and materials as well as tea/coffee and a little something sweet will be provided. Places are limited so booking is essential, you can book here.
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SALONE FUORI SALONE 2020
.A. DESIGN LECCE
EDIZIONE STRAORDINARIA
TRIMESTRALE - COPIA EURO 0,002 - SUPPLEMENTO N. 6 AD ANNALAURA MAGAZINE N. 62
Annalaura Maruccio
Annalaura Maruccio
LecceArtWeek 2020
Espressionismo 1-15 Maggio
OcchiDell’Anima
Officine Cantelmo
A project by: StefanoPasquiniStudio
www.occhidellanima.art
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Annalaura Maruccio
4 OSPITI di STEFANO PASQUINI
Cabo. Is a videllorem auditisin cus por magnis sunto quae occum solupta tiatem landerf erchit apel mi, quia aligenisci conseque paruptae. Namet vendigene essimi, cuptaecabore.
MARIAGRAZIA DE PASCALIS Luptasin consero explamusa doluptiur?Dit a ventur sundis nulluptatem restiatem abo. Haruntin nullupt uriandi ctempor eptibeaquis con rat am, ullum eumquatem dempores ad ex enihica ecerit occus.Tempor audi odit, nonescitatem qui qui vellupietur, te comniscim volorat quasit, odipictem re illorep edignis dolorum quibusandia dolorit atectias endi unt utae. Nequodit, sed que quam fugitiumquia velit acescimi, sit et, ut aut eturior alibeaqui.
folletti.com
Ebitatem aribus accatincimus dolupta des eatur? Ut voluptatibus elignim qui aborati dem hariate mossunt re omnitatectae aut dianto oditia ipsaperis dolorit aut velenda corem sa debis as eius ne explaborita pre inus ant int int enderi cuptatio que ditasim endanitat et quaectu stemporro etur a nosaepre, sandaep udipsandit a cusantur sinihit iorerch itaturi optassum ea corem qui ulparisti debis abo. Musam fugitat ma parum, ipsae dolo omnis atium sim faceprorerum que nessinc iendaes dolore enim ipiendi piciant. Liqui ut aute moluptatias utem vendebisit facid ene verernatatur aut int, occus dolore doluptatiis et facilli quibust, sapid
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AURORA STAMERRA
GABRIELE PATERA
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Denim que con et omnis atiissitis consendae rae enimus utatiatque et untotat et lam et fugiame rae que volecaborro maio ilis poribus tibusam
Aliti temque nis re int occatur, omni rehenduciet et, nonse earcit imin perum et faci utet volorun temporum essum fuga. Ut eaqui voloremodis sant, ut facilia autenitatur ab il ex et, nossequi doluptint.
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ANGELICA RAHO Ignis doloriae con est, omnis dolecto voluptusam lia net odi re remquia si dolor autem. Ecat ut prepresequam laborio rporest, nis moluptur repuditiuri rem quis eatiis sit volupta quisquidiae nobit pa dit eaquis aut aut pellupta nis eariori atincia nihit, occum utam dolupta tisseque nam, core, ut lit rempore autatis id eumenis atquo cor molorer cilluptae demporum fuga. Et omnimin ihilitibeat ex endiam qui sit, ut aut earum hilibus es inulpar.
Tagazuul.it
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Annalaura Maruccio
SOLEST, QUATIOS TIB
Lecce Art Week BLUE ISLAND 2020 Un progetto di Stefano Pasquini / Atelier di Paesaggio Core, soluptatur? Volestiatem et pro intures etus cus que prehentemped quaspist odio. Pudi offictio eri nus audanima volecatur aditae nos etur si doluption cum autes aut illitias quaturem accab inctur sunt. Opere di: Annalaura Maruccio Gabriele Patera >Dal 1° al 15 Maggio 2020 Spiaggia di via Pesce Siluro, 3 ZONA ISOLOTTO LECCE
INFO: www.wow.it
In collaborazione con: Isolotto Art District Agriturismo Le Cozze
ARTE + DESIGN a cura di FLAVIA CHIAVAROLI E GIULIA MARANI
CAMICIE 3 x 2 La riflessione sul valore del lusso nel passato e nel presente è al centro del lavoro dell’artista canadese Andy Dixon, che gioca con i cliché dell’arte frullando insieme nature morte fiamminghe, camicie di seta Versace e ritagli da vecchi numeri di Playboy. La monumentale camicia, tre metri di altezza per due di larghezza, dipinta a mano con la stampa iconica del brand ed esposta recentemente a New York, è visibile, insieme ad altri quattro pezzi realizzati appositamente per la Design Week in collaborazione con Donatella Versace, nelle vetrine del negozio della Galleria Vittorio Emanuele II e a Palazzo Versace, in via Gesù, insieme a una serie di carte da parati disegnate dallo stesso artista. L’allestimento è curato dall’interior designer americana Sasha Bikoff. via gesù 12 versace.com
COME UNA GOCCIA D'ACQUA Jolan Van der Wiel, designer e artista olandese, quando progetta si avvicina alla natura senza contrapporvisi, bensì adeguando il proprio punto di vista ai fenomeni che la caratterizzano. Questa sensibilità è stata condivisa da Issey Miyake, maestro della moda giapponese che da tre anni invita creativi internazionali a presentare, nel suo monomarca milanese, la propria ricerca. Se potessimo osservare il mondo con gli occhi di una goccia d’acqua, quante forme potremmo assumere? Quanto gioveremmo alla natura e quanto invece le arrecheremmo danno? Journey of a Raindrop – The strange attraction of water ci porta in spirali articolatissime a seguire aria e acqua in un movimento perenne, dallo stato solido all’evaporazione. Una natura “guidata”, che si armonizza con le sale dello store di via Bagutta. via bagutta 12 isseymiyake.com
CREATIVITÀ AL FEMMINILE Che per definirle si prediliga il termine anglosassone di craftwomen o quello nostrano di artiere, le donne che si occupano di artigianato artistico, e che da sole creano, producono e commercializzano i propri prodotti come pezzi unici o in piccole serie, sono molte e agguerrite. Dalla ceramica ai tessuti, passando per mobili e gioielli, la mostra organizzata dall’associazione DcomeDesign e allestita alla Biblioteca Umanistica di Santa Maria Incoronata, nel cuore del Brera Design District, rende omaggio alle loro creazioni. Il titolo – Reloaded Artiere_Craftswomen – mette l’accento sulla ricerca e l’aggiornamento continuo che pongono queste progettiste sempre un passo avanti. corso garibaldi 116 dcomedesign.org
ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ Una location storica, nel cuore di Brera, una galleria di design e l’opera delicatissima e site specific di un artista: questa è la combinazione creata dallo studio di design consultancy Mr. Lawrence, fondato da Annalisa Rosso e Francesco Mainardi, dal titolo The Pursuit of Possession. All’interno di un percorso nato dalla volontà di legare il design italiano del Novecento, selezionato con oculatezza da 1+1 Design Gallery, e il progetto artistico di Marco Basta, la mostra propone una lettura critica del collezionismo e della sua ragion d’essere nel sistema dell’arte, focalizzandosi sulla sua radice impulsiva. Le lampade di maestri del design – Gio Ponti e Achille Castiglioni, Franco Albini e Gino Sarfatti – dialogano con le opere di Basta realizzate su molteplici supporti, dalla stoffa alla carta. via san fermo 7 1plus1.gallery
dall’alto verso il basso: simulazione carta da parati, dipinto di Vasilij Kandinskij, “Verso l’alto (Empor)”, 1929 photo credit Arianna Arillotta Paratissima 2018, dettaglio, photo credit Arianna Arillotta Paratissima 2017, varie opere photo credit Arianna Arillotta Lampade IKEA, photo credit Arianna Arillotta
Arianna Arillotta
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SALONE FUORI SALONE 2019 ANNO IX
| 1 | aprile • maggio 2019 Supplemento n. 3
SUPPLEMENTO A CURA DI Giulia Marani
DIRETTORE RESPONSABILE Marco Enrico Giacomelli DIRETTORE Massimiliano Tonelli
PUBBLICITÀ & MARKETING Cristiana Margiacchi | 393 6586637 Rosa Pittau | 339 2882259 adv@artribune.com Arianna Rosica a.rosica@artribune.com EXTRASETTORE downloadPubblicità s.r.l. via Boscovich 17 - Milano via Sardegna 69 - Roma 02 71091866 | 06 42011918 info@downloadadv.it
REDAZIONE | EDITORE via Ottavio Gasparri 13/17 - Roma redazione@artribune.com PROGETTO GRAFICO Alessandro Naldi
STAMPA CSQ – Centro Stampa Quotidiani via dell’Industria 52 – Erbusco (BS) IN COPERTINA Kuang-Yi Ku, Tiger Penis Project photo © Studio Ku
A DESTRA installazione Artissima 2018, Torino photo credit Arianna Arillotta Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 184/2011 del 17/6/ 2011 Chiuso in redazione il 29 marzo 2019
HANNO COLLABORATO: Marta Atzeni Ginevra Bria Flavia Chiavaroli Giulia Cugnasca Bianca Felicori Giorgia Losio Arthur Mamou-Mani Giulia Marani Carlo Massoud Giulia Mura Alessandra Quattordio Davide Rampello Laura Traldi Isabella Clara Sciacca Valentina Silvestrini Margriet Vollenberg Claudia Zanfi Giulia Zappa
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Arianna Arillotta
l design non è più (soltanto) ciò a cui eravamo abituati. Se l’equazione tra forma e funzione rimane importantissima, i designer hanno a loro disposizione mezzi sempre più sofisticati per incidere sulla realtà e possono attingere dalle cassette degli attrezzi di discipline che in passato poco avevano a che fare con il design, come la biologia o la robotica. Hanno, inoltre, ambizioni che potremmo definire di world building: il loro sguardo si allarga ad abbracciare questioni non necessariamente limitate all’ambito dell’abitare, mentre le loro menti studiano i comportamenti di domani ed elaborano scenari complessi che aiutano a riflettere su problemi morali, etici e politici. Un lavoro di questo tipo può essere portato avanti seguendo percorsi anche molto diversi tra loro. Mixando gli strumenti tecnologici più innovativi con il sapere ancestrale di culture lontane, per esempio, come il designer olandese di origine taiwanese Kuang-Yi Ku, che ricrea in laboratorio gli organi animali tanto ricercati dalla medicina tradizionale cinese per evitare che i loro legittimi proprietari vengano cacciati e uccisi. Oppure combinando l’uso di materiali sostenibili e un approccio algoritmico alla maniera di Arthur Mamou-Mani, il giovane architetto francese che disegna strutture monumentali ottenute dall’incastro di centinaia di bio-mattoncini stampati in 3D. Usando il linguaggio rassicurante dell’infanzia e le forme morbide dei giocattoli per far passare una critica sociale piuttosto dura nello stile, inconfondibile, del designer libanese Carlo Massoud. O, ancora, mettendo il design thinking al servizio della comunità e cercando il modo di “attivare” i cittadini su questioni fondamentali per la vita di tutti, come hanno fatto i promotori dei progetti scovati dalla giornalista Laura Traldi per la sua mostra Design Collisions. Nell’anno di Broken Nature, tema e titolo della XXII Triennale di Milano, abbiamo scelto di affrontare la grande abbuffata di design del sistema Salone-Fuorisalone concentrandoci su pietanze che siano al tempo stesso gustose e salutari – per noi, per il pianeta, per la società – e di seguire il fil rouge dell’impegno per selezionare alcune proposte all’interno della pantagruelica offerta della Design Week. Spazio, quindi, a tutte quelle esperienze che vanno oltre il design e oltre il prodotto cercando, con linguaggi innovativi o tradizionali, risposte ad alcune delle grandi questioni del nostro tempo.
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di GIULIA MARANI
UGO LA PIETRA
DAITO MANABE Artista, interaction designer, programmatore e dj, Daito Manabe fonda nel 2006 Rhizomatiks, società giapponese dedita alla creazione di progetti commerciali e artistici che utilizzano arti multimediali, architettura, ingegneria e tecnologia. Dal 2015 è co-direttore di Rhizomatiks Research, la divisione aziendale dedicata a sv luppare le potenzialità essenziali inerenti al corpo umano, i dati, la programmazione, sondando così le interrelazioni e i confini che delineano analogico e digitale, reale e virtuale. Per Lexus presenta Leading with Light, display immersivo che prevede un gioco dinamico di luci e sistemi robotici avanzati, in cui i visitatori possono scoprire come l’uso innovativo della luce riesca a influenzare le emozioni umane.
KRÅKVIK & D’ORAZIO Kråkvik & D’Orazio è uno studio creativo con sede a Oslo, gestito da Alessandro D’Orazio, nato in Italia e originario di Oslo, e Jannicke Kråkvik, norvegese. La mostra collettiva, ospitata in va Savona 35 e di cui sono curatori, esplora le dimensioni sociali, ambientali ed economiche del design circolare, esponendo i lavori di 21 designer e artigiani, oltre a sette dei principali produttori del Paese: mobili e tessuti, sculture e ceramiche, luci e gioielli che evidenziano come i confini tra artigianato e design siano sempre più labili. krakvikdorazio.no
daito.ws | lexus.it
ugolapietra.com
SEBASTIAN HERKNER DEFNE KOZ CRISTINA CELESTINO Classe 1980, laureata allo IUAV di Venezia, nel 2009 si trasferisce a Milano, dove fonda il proprio marchio con il nome Attico Design. Attualmente lavora come direttore creativo per marchi esclusivi, gallerie di design e musei. Per questa Design Week Cristina Celestino disegna, per Besana Carpet Lab, Planetario, scenografico progetto di interior in cui è protagonista una nuova collezione di moquette. Presentato al Brera Design Apartment, mette in mostra uno scenario domestico onirico, ispirato al tema dello spazio e del mondo sottomarino. cristinacelestino.com besanamoquette.com
Prosegue anche quest’anno, nei cortili di Palazzo Litta, The Litta Variations | Opus 5 con nuovi allestimenti. In quello centrale è ospitata l’installazione Echo dello studio cileno Pezo von Ellrichshausen: un’architettura in acciaio lucido che amplifica lo spazio. Mentre dall’incontro creativo tra Defne Koz (industrial designer di origine turca, con studio a Milano) e Mitterteich -azienda storica nella produzione di porcellana – nasce 1400º Mitterteich: brand che presenta nella mostra The Theater of Food le cinque collezioni gourmet disegnate da Defne Koz, in cui dal dialogo con importanti chef sono nati piatti e complementi per la tavola che diventano scena e attori, un palcoscenico per le ricette che compongono il teatro quotidiano. kozsusanidesign.com
OSSERVATORIO SALONE
Con la mostra Design territoriale, Genius Loci, nel cortile di via Cesare Correnti 14, presso il distretto 5VIE, Ugo La Pietra (classe 1938), architetto, designer e artista, intende far emergere “quel design che guardando alle risorse del territorio porta alla luce energie e culture sommerse”. Nata con l’obiettivo di far riscoprire l’importanza dell’artigianato artistico, da sempre visto come inferiore rispetto a quello industriale, l’allestimento esplora l’interesse di La Pietra per il “design territoriale”, quel mondo capace di diventare laboratorio di ricerca per il design e l’architettura e rappresentare i valori di tradizione tecniche di lavorazione che costituiscono il nostro patrimonio culturale. Le opere esposte appartengono alle collezioni di oggetti progettati da Ugo La Pietra e da altri artisti e designer e realizzati da artigiani.
Fresco di premiazione come Designer of the Year all’ultima edizione della fiera parigina Maison et Objet, Sebastian Herkner (classe 1981) ha studiato design del prodotto presso l’Università di Arte e Design di HfG Offenbach. Dopo aver lavorato per un breve periodo da Stella McCartney a Londra, nel 2006 fonda il suo studio. Innamorato dell’artigianato tradizi nale unito a un buon feeling per le nuove tecnologie, da allora ha proge tato mobili, lampade e accessori per tantissimi brand rinomati, oltre ad aver realizzato progetti di architettura d’interni e design di musei e mostre. Per la Design Week collabora con la storica azienda Thonet, che nell’anno del suo 200esimo anniversario gli commissiona la rilettura dell’iconica sedia 118. sebastianherkner.com thonet.de
Arianna Arillotta
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TENDENZE: NATURA E DESIGN a cura di GIORGIA LOSIO
PROGETTI
DESIGN AWARENESS I progetti presenti quest’anno a Tortona Rocks sono tutti accomunati da un design consapevole per un futuro più sostenibile. Anche le grandi aziende partecipano a questo progetto virtuoso: Hyundai e Peugeot presentano le novità nel campo della mobilità ecologica. La prima disegna l’auto del futuro nella mostra Style Set Free, proponendo le diverse possibilità della guida autonoma e gli innovativi interni dei veicoli elettrici. La seconda crea un’animazione realizzata appositamente per la Design Week, che ne racconta la visione del futuro “elettrificato”. L’Opificio 31 si trasforma in una installazione ambientale surreale e straniante creata dall’artista britannico Alex Chinneck per Iqos World, l’innovativa e sempre più diffusa sigaretta senza fumo della Philip Morris. Sony Design ritorna a Milano con la mostra Affinity in Autonomy: Envisioning the relationship between humans and robotics nello Spazio Zegna, anticipazioni di un futuro dove la robotica arricchisce la vita delle persone, promuovendo anche un cambiamento positivo della società. L’installazione di Samsung Resonance, in via Bergognone 26, propone invece un percorso labirintico e multisensoriale.
Installazione per Artissima 2017, Torino Photo credit Arianna Arillotta
dal 9 al 14 aprile tortona rocks opificio 31 via tortona 31
VERSO LA CITTÀ DI LEGNO
Installazione per Paratissima 2018 Photo credit Arianna Arillotta
Il legno apporta molteplici benefici, tra i quali facilitare la memoria e la vista, aiutare il rilassamento. La Sumitomo Forestry Group, antica azienda giapponese specializzata dal Seicento nella lavorazione del legno, punta con la sua produzione a uno stile di vita sempre più sostenibile. Oltre alla funzione di restorative design, i moduli si presentano come versatili strutture di decorazione d’interni e possono essere utilizzati per un’infinità di applicazioni. Per la prima volta alla Design Week di Milano, espone elementi modulari dalle forme arrotondate, per rendere più naturali gli ambienti interni. I soffitti si trasformano così in una serie di petali di legno che migliorano l’impatto acustico e rendono l’illuminazione più naturale, mentre le superfici dei tavoli si rivestono di fluide tonalità naturali. Ma il gruppo vuole estendere la sua filosofia anche alla città: a questo proposito sta già lavorando alla realizzazione del progetto Changing City into Forest, che prevede l’utilizzo del legno per riformulare la città. In occasione del 350esimo anniversario della sua fondazione previsto nel 2041, l’azienda costruirà la torre W350, un grattacielo di 350 metri interamente realizzato in legno. L’obiettivo è creare città rispettose dell’ambiente, unicamente costruite con il legname, delle “foreste” urbane grazie a un maggiore impiego del legno per edifici di grandi dimensioni. dal 9 al 14 aprile reevaluating wood superstudio via tortona 27 superestudio.it
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Arianna Arillotta
ISSN 2280-8817
NUMERO 39
APRILE - MAGGIO 2019
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WHO’S WHO
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DESIGN DI TENDENZA a cura di Bianca Fotea
NATURA E DESIGN
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BIANCA FOTEA
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NATURA E DESIGN
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BIANCA FOTEA
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nobitem laborit aut illande repudae cullam ut ut volorepero qui non escillaut qui vit explautem faccatempe nis eos sunt mil magnit ex eatur, odit eatur, sitatus dusanihitat lam dolores ipsus
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SALONE FUORI SALONE 2019
EDIZIONE SPECIALE
Voluptam, officab orroreiciure nate liquam fugiame audis et molupta volupit asincit, sum quo es
DESIGN MILANO
a cura di Cabras Giulia
ALLA SCOPERTA DEL FUORI SALONE Un itineriario studiato su misura per non perdersi nulla di tutto ciò che offre il “Fuori Salone”,tra attività e street-food. a cura di CABRAS Giulia
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a cura di Cabras Giulia
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IL RITORNO DEL GOTICO?
Tornano dopo secoli rosoni,guglie e pennacchi nella scena architettonica mondiale. Da cosa prendere ispirazione se non dalla “Nostra Signora� di Parigi? a cura di CABRAS Giulia
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a cura di Cabras Giulia
TUTTO QUELLO CHE TROVI AL SUPERSTUDIO DI MULTIDURSO a cura di Cecilia D’Urso Prosegue l’attività, prossima ai vent’anni, del format creato da Marcia Caines nell’ormai collaudato binomio con l’art director Multidurso, così come è confermato il suo manifesto programmatico, riassumibile nella formula “meno vendita, più dialogo”. Lo spazio – 13mila mq espositivi, suddivisi in due location – è collettore di esposizioni eterogenee, rappresentativo di una diversità che affianca grandi brand del design ad autori emergenti, progetti e soluzioni futuribili per l’ambiente a prodotti già in commercio.
SUONI INTELLIGENTI Torna la mostra Smart Music: People, Technology & Materials, curata dal gruppo musicale The Togs, questa volta negli spazi di Superstudio Multidurso in Via Magenta 18 a Torino. Scandita da un ampio calendario di workshop, conferenze e dibattiti, ha come tema l’improvvisazione musicale, basandosi sull’analisi dei suoni della nostra vita quotidiana e sull’utilizzo della tecnologia come strumento di simbiosi ed empatia. Uno dei panel, curato da Starching, si occupa di un tema assai poco battuto: l’inquinamento acustico e il suo impatto su musica e città.
2 PROGETTAZIONE 3D E SOSTENIBILITÀ mostra come le innovazioni possano trasformare le nostre città, il nostro modo di spostarci e di usare l’energia, creando un mondo più ecosostenibile e autorigenerante.
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DIALOGO E INTEGRAZIONE IN GIARDINO I The Togs dedicano al tema delle emozioni il progetto Cromo; uno spazio in giardino basato su un conviviocromatico,seguito poi da una collettiva di opere artigianali realizzate da venticinque artisti nazionali, che l’art director Multidurso, ha scelto per rappresentare idealmente il dialogo e l’integrazione fra le arti. Torna al Superstudio la mostra che unisce i migliori artisti dell’Italia, per promuovere la loro maestria artigianale in un contesto contemporaneo, nell’esposizione di un universo interattivo creato per far conoscere la cultura contemporanea italiana. PAROLA D’ORDINE, CONTAMINARE All’insegna dell’ibridazione tra arti visive e design, la mostra allestita dal brand svizzero Punkt. per celebrare i suoi vent’anni di attività presenta le opere di dieci artisti internazionali, pensate per integrare l’arte nella vita di tutti i giorni
OSSERVATORIO SALONE
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HOTEL ITALIA Se l’anno scorso aveva accolto i visitatori in un Superloft, una casa ideale arredata di tutto punto dai top brand made in Italy, quest’anno Multidurso lancia Superhotel, un luogo internazionale ma con profonde radici italiane che mixa prodotti industriali e di alto artigianato, realizzati appositamente per l’occasione. 17
CITTA’ DEL FUTURO. INTERVISTA AD ANGELO IEVA di Cecilia D’Urso
WHO’S WHO
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ambiamenti climatici, scarsità delle risorse, espansione urbana incontrollata: solo una rivoluzione (digitale) ci salverà. Ne è convinta Marcia Caines (Londra, 1974), che con un mix di design parametrico, fabbricazione digitale e intelligenza artificiale sperimenta nuovi modi sostenibili di progettare e costruire le nostre città. Dallo studiolaboratorio a East London, passando per il Burning Man Festival, per il quale ha ideato una torre monumentale quanto effimera, il suo pionieristico approccio all’architettura arriva ora al Fuorisalone 2019. Dell’installazione per il marchio COS e molto altro ci racconta in questa intervista. Marcia Caines lavora con software open source, promuove i suoi progetti su Kickstarter e li produce nel suo laboratorio di fabbricazione digitale FabPub. Come ti è venuto in mente di unire l’universo dei maker a quello dell’architettura? Mentre studiavo architettura all’Architectural Association di Londra, una scuola all’avanguardia nel campo delle tecnologie, ho scoperto le potenzialità della stampa 3D applicata al design. È allora che ho iniziato a immaginare la possibilità di eliminare la distinzione fra progettista e costruttore e rendere l’architettura parte della sharing economy. Così, quando nel 2011 ho deciso di avviare il mio studio di progettazione, per prima cosa ho costruito una stampante 3D usando il kit open source RepRap. È in questo modo che sono entrato in contatto con Adam Holloway: il passo successivo è stato creare insieme Silkworm, un plug-in open source che, traducendo le geometrie dei software parametrici in comandi per la stampa, ci ha permesso di inviare direttamente i nostri file di progetto alle stampanti 3D.
Londinese di nascita, italiana di adozione, è in primissima linea nell’applicazione delle nuove tecnologie all’ambiente costruito. È la poliedrica autrice che entrò in bici al Salone del Mobile.
“Ci piace lavorare su progetti che hanno un potenziale impatto trasformativo sulla realtà che ci circonda. La collaborazione con COS, ad esempio, si è presentata fin dai primi incontri come l’occasione per esplorare il futuro dei materiali – in particolar modo della plastica –, della fabbricazione digitale e della sharing economy. È un’iniziativa nata in un momento particolare per lo studio: quando lo scorso settembre l’azienda ci ha contattato stavamo tornando dal Nevada, dove avevamo appena completato la nostra più grande installazione. Si trattava di Galaxia, il tempio nel deserto di Black Rock per l’edizione 2018 del Burning Man Festival. Siamo stati entusiasti di poter iniziare immediatamente a lavorare a un altro ambizioso progetto!”
quando potremo testare questo approccio su più ampia scala, ad esempio su un edificio? Credi sia questo il futuro dell’architettura e delle nostre città? La stampa 3D è una tecnologia in continua evoluzione, e sono sempre più gli studi che già oggi la applicano a piccole abitazioni o a strutture di scala crescente. In questo senso, Conifera è un’ottima occasione per mostrare a un pubblico molto ampio come si possa utilizzare questa tecnologia, offrendo un assaggio dei prossimi passi in questo campo. La mia speranza è che in futuro gli edifici facciano
WHO’S WHO
ll suo lavoro combina estetica organica, materiali sostenibili e costruzione digitale: è questa la ricetta per ricucire un legame fra uomo e natura? Esattamente. vuole dimostrare come il legno e le bioplastiche, abbinati a un approccio algoritmico e lavorati da stampanti 3D, possano costituire i materiali di base per costruire il mondo del futuro. Il suo percorso, che dalla corte interna del palazzo conduce al giardino, crea un poetico effetto di dissolvenza che evoca la natura ciclica dei materiali compostabili e accompagna i visitatori in un ideale viaggio dall’architettura alla natura.
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GLI SCATTI LUDICO-SOCIALI DI MULTIDURSO di Silvia Gea
WHO’S WHO
donne velate e oggetti d’uso comune, vasi o boîte pensate per nascondere alla vista oggetti preziosi. La loro forma affusolata /dei proiettili, che nasce dal divieto all’uso del velo nei luoghi pubblici.
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ha colpito la capitale demolita e ricostruita più volte e oggi preda di promotori senza scrupoli. Hotel cinque stelle, boutique alla moda, complessi residenziali lussuosi ma asettici conquistano qualunque parcella di terreno si riveli disponibile, mentre i grattacieli rimpiazzano le residenze tradizionali e i giardini, cancellando qualunque segno di appartenenza culturale o abbozzo di vita comunitaria. Il risultato è una città che ricomincia ad attirare investitori stranieri e che però sconcerta i suoi abitanti, oltre a risultare economicamente e socialmente off limits per la maggior parte dei libanesi. I camion, le gru e le betoniere, tutti in scala ridotta, che affiancano una lampada ispirata all’architettura del nuovo Louvre di Abu Dhabi .
Sembrano giocattoli ma sono dichiarazioni di guerra. Multidurso gioca ironicamente con se stessa e con chi la segue.
ART DESIGN
Big Explosion of art
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design boom
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K-Design A WARD 2019
ART
This award breaks away from formative simplicity and complexity and grants true value on the potentials of creativity into products as well as outstanding ideas which are specified with outstanding design.
CHINA
AUSTRALIA
UNITED STATES
RUSSIA
GERMANY
ITALY
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n hong kong
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artist: KAWS organizing body/curator: allrightsreserved location: hong-kong
giant KAWS sculpture floating
‘KAWS:HOLIDAY‘
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MOSTRE
Exhibition Center
group exhibition at the hole NYC examines digital m e d i a ’s i m p a c t o n a r t making The group exhibition post analog studio at NYC-based contemporary art gallery the hole examines digital media’s impact on art making, with a focus on digitally-influenced painting, digital video and sculpture. with specific interest in CAD rendering and 3D modeling, the show includes 26 artists from established to emerging, with works that vary from pixels, to paint, to 3D printing.
Robert lazzarini, chain-link fence (torn), 2012, steel and pigment, 134 x 276 x 75 inches, 340 x 701 x 191 cm
Matt hansel, the tide that left and never came back, 2019, oil and flashe paint on linen mounted to panel, 30 x 44 inches, 76 x 112 cm
Takeshi murata, forbidden flute, 2017, pigment print (mounted and framed), 24 x 32 inches, 61 x 81 cm, edition 2/3 + 2ap
Otto ford human I, 2019, digital painting, photo rag, 79 x 59 inches, 200 x 150
Installed in a seamless white room of the gallery, Which resembles the studios where digital video and digital photography thrive, the artworks appear to almost float, mimicking the digital space in which most of them were conceived. capturing the diverse experiences of artists working with technology, or influenced by its structures or aesthetics, the exhibition includes paintings, installations, video, animations, and more.
STUDENTE:LIU CHANGQI
participating artists include: Takeshi murata, whois exhibiting a complete computer fabrication, not an alteration or adjustment of reality, but a fully invented image where every detail springs into digital life from nothingness; robert lazzarini with a massive wavedistorted fence sculpture; and alan resnick, whose 3D animation johnny bubble playfully rudimentary modeling belies dark themes of isolation and death. the paintings in post analog studio are mostly abstraction: anne vieux and rannva kunoy make abstract paintings suggestive of the screen, whether the smeared
marks of fingers swiping a phone surface or the refracted light off an optical scanner. otto ford includes a piece focused on how an analog brush gets translated into the various brush settings of photoshop, jeff elrod includes a piece that completely blurs out the brush tool, while clinton king uses an actual foam brush to make an illustrator-style thicket of gradients. Project info: Name: post analog studio Location: the hole NYC Duration: april 20th-may19th
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CREARE & SEGUIRE IDEA, PENSARE NOVITA
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YUN TANG
《Mona Lisa》& 《Ragazza che indossa orecchini di perli》& 《Van Gogh》
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YUN TANG
Oggi, dobbiamo scoprire delle cose nuove e poi creare di nuovo. Ma prima cosa importante èdovremmo rispettare queste artiste e capolavori, seguiamo il passo di loro e continuiamo a creare , pensare le nuove idee e provarle.
perchĂŠstudiamo il disigen, non dovremmo copiare, in realtĂ bobbiamo tramandare i patrimoni, rispettarli, e poi sulla base di loro, profondiamo a scoprire e creare.
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YUN TANG
ENDING……
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YUN TANG
.J .
QUESTO TITOLO NON HA SENSO, NON LEGGERE di JAIME CURRELI
QUI INIZIAMO
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aeped quam, temqui ad maximin ne pos peribusam, corerundebis sunt quianda corro blandae cepudan dicatem quisint inulpa dolecto quos auditiam hitae num quam que aut incilib ersperf etur? Fugiat voluptur susa volorum quo beribus quis que netur sim rem ut faceror endanditetum volupta venihil modio. Ut velecumeni sedi dignist, utemolupis eius ero cusda sitatia quuntia con ped quisciaes qui volecta turerum quiasi doloris adis sam dolupti nvendam, eosandic tem sam reribusda quas dolute ma inullessequi iumet rero vel iumqui qui con conse autem voluptatatem explaut atatibusanim volorporrum re modicid elitatem archic tem. Itatur, venimagnis qui atiorem qui cor aspitibus autat et quos et, optae perist laut incta secercimet labore? Iniandipit andes et quat facipsum aliqui derae nimil molluptas nonseque sam nonet as estem qui ad moloria voluptatus dias maximaximus quos rest ditemqui qui aut dolor audipis quistotatia debis sit ut dunt, officipsunt occullam aspiti sant. Cae la disqui cor soluptas conet laccum nis rem experna tendit, omnis consequaspis platem il il int quamus am, suntis dolumendis sint enitio berumquo beatur, cusamus apeligeni velenit ipiendae nonsequi beruptatur? Qui consequo ius dolest aligentSimus invent, asi tem re nat ommolore entotatenda deligni antur? Ro dolest as quiduci anditi ut et alit intio elicab idus dolupis vendae exerspiendam eaque volor andia eum quis moluptaspe porit, soluptas.Odis alit imint, nati de pa sequam apicideIs estrae iam nequa.Ficae pratur ad ut es escia dolo venis volorem id magnamus, vel eturepe rferibusae la quos eum velent fuga. Ita serae pellesc ip-
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Ullum ideribus nisquas into magniti quae etus aut fugiatis, eles expel moloria ecatusandi quibusa cum quam, et id quatemporati quia sae perspit atinctur?
Incredibile, quindi sai anche leggere il latino? ChissĂ quanti bei finesettimana passi.
UN ALTRO TITOLO FINTO PER UNA ESSESIMA FINTA LETTURA?
Pudi consed magnimoles aut volorectur, incilla borrum ipsandae pedit evellore labo. Itam el ipsunt el moluptam recus excea nobit quunt molorrovid magnatquat exerum quia prorenda qui nis veriberibus erum volut et ent aligene volore lacillab illest quam sunt. Adit aut ommolupis atiat et, ne latur? Ucimporia sitaessunto cusdam re nonsend ipitat plant odi volorerro officid emquunt rersper erroribeati dolorest eruptae qui ut ant quis aut et autatem sunt imagnienis estinus aute est ent ut ratur sam que solenihilit facepraepedi aliquis natet moloria dolentios moluptatur alictota sitatquam quos de omnis explaut emporeh enecabo reiusdae vero coritius nos porempo stiatur? Quibus exeriosam adicto beritate vendignis dolo ducimusdae volore sum faciento con niendig enisciendis con porroribusam quatiissin nis pero maximpellaut max aliquis natet moloria dolentios moluptatur alictota sitat imo qui ipsum est, sere ommodis velicat quiam harcil es si que sum essunt ilicil il invent apiciet, voluptat unt asperrovid et, quaessint, nisquaspedis at eaquidic te et veremporis que nusaniet modicaesti ut de Adit aut ommolupis atiat et, ne latur?
EBBENE SÌ, ESATTO
Dunque, tutto questo spazio va comunque occupato come se questo fosse davvero Artribune, quindi lo faccio così, con grande attenzione
.J .
Apissimus, seque porisci enectur, que nihiligene ni ut quat dit adiore pratem. Cessin rate vollit harum quam quis nosae nihit ulparuptium volecab ipsunt volupta tiasper uptatisciet hil mosam quia paribus anient quaepero bla vendici reruptatia sam, odio. Itae nullis cus re porerio repuda pratum hicid et dem volorercim reped que nullaut aerem. Nam facero ma qui aligendae voluptae modit que rere natur acea samus sum autemqu iduntur re quia quam ea non perum, torro blabore veratibus eum ipsant lab ipsam volo qui te quis a sandusam ut ut il is pa dentus, aut am fugit, est idestium, quidunt empore voluptatur? Ferum vero vel inis
Borem eossinctibus renis diatur, inctatur as ant acit veriones quunt quat licat que magnihi lluptaqui rem volorio ritaest orpore, velisiti corum, ut everferiti cus enderum id quaepudae noneceptat voluptatem quiasped utet, qui con nos nobitatecae ab in ea ad mos et id elitin cus inctotatia solupta temperro que accus. Temporrum reprepr orernatest, soluptae nienimaxima nectur, occus aciet, sitat. Et aliquunti ullia sequibus, qui quo qua e zio paperone.
JAIME CURRELI HA FATTO CIÒ
E IO CHE AVEVO PURE FATTO IL CLASSICO...
UN ALTRO PURE QUI?!
Abo. Doluptae porerum quis niet eate doloreni occat eaque es ex etum apeles debitem quamet ut quis rero con re doles eiusci conectatur, coreperae. Ut maximus, commod quid eum nonseque que ex et aliscim et voles rescim autem alis mostota temquib erspero vitaqui omni quo explacculpa nis ame num que ni con reicipsae dollit excepel loratemperit veni odiciam, omnisqu iatur? Odio te sitis essita quundaectur? Poremporpor ant. Poreper cipsum alis voluptaspe solor sum dolectis quia susaect iaectibustis rem volende bistem sam et eos aut exped et, suntion coressitis nam quiscii scipsamus mostiscipis simus in rate anducia culpa sum dolupidus id et
Certo che certe didascalie le hanno fatte proprio in piccolo, almeno non ho 80 anni
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PAGINA TRE (CIRCA) di JAIME CURRELI
Ferci distrum enducipsus noneser ferorei caestem sitatum diae. Ehenti officie nieniendam esci idem sus as sam conseca tiumque quam repra ne id quamus, core sum ipsandi psamus et doluptat atur, ulparum aliquamusant qui ad mos dolupti.
BELLO STO INDESIGN
RENZO ARBORE It liquunt resequiae idestio voloraesequi as ipsus vendit, vollabo ribust, sin rendand itist, officatqui dolo doluptist, sincips aestiate dolo doloribus poreser ferempe ro lupta tisqui ren ut voluptam deriost vit, sunt es sim faciam que auditia eruptatem volorum eni comnihil ipsum et endi dendis iur sim rerum, ut voluptam qui nus debis nam fugit mod quas es aspellabo. Archicit esequas si rerum quam aut qui nobist ligenim debit exceaqui a dolupta tisqui ren ut voluptam deriost rescian daessitat faccum ipsa senet aut que conectatur, omnis sam la et, tendipsum et eatae id maximus quuntur rem sitiore ut voluptam sedit, tenis ratincipsam, ut quibusae. Cearita que maximi, si illesecus eos antius es idebitas eum reped exceperovit el idem lala land! Oscar, Oscar florist paintyourlife.
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HEATHER PARISI
MARA VENIER
Ipion Etrae patqua re, convere aris.Inte con nos diertum telabemen ia nos conimus, quide terorum fes re deritum si pestea comnit, vividie morartu idessed ientilint. Anum obunum pulissimen ilicertem
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www.inpiedidallecinque.it
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PIPPO BAUDO
riorem harum quate ne es aut omnitet que quam ipide nis dolorem que perumquate sit volorestio. Nam es ium dolorib usapitiis audit quas pe plitiur? Ant eveni cus ut quosanis in nem quiandae ea in nostio cum as alitatur, et essundebis volupta quosto intemquam, odissunt eatectatur aut odisque pra volles a is vendustion et molores eate peles ius sus, estiur, ipsaped quo venimen iscitiumqui odiscitio. Isincta sam, omni beraepelias eium faceptium voluptatem sum il etur a prae. Et harciatem re ditiatur aut pos ea ipsam, quas consequos eos ut verunt mil excepre poremqu asperro videstrum fuga. Et ad ullecus dolore sum eum et unde nobitin citatur sunti recerfeGo es egerebu lesimmolum senarbitus perestra nes serora?
Ulluptatio odigenditae. Ita estore quid que et quo et quiduciis ilibusci ant fugiatu ritamus, volupis endi nos endit quae endit res accus et, non re nonseni audi alique si utaecep erferae dolupta volorio rrovita tumquo doloribus dollatur as a diam, utet, ut mossendia autem non pliquatia estiossuntem qui autas ma pa sequo denihicit omnis autae volupta tquaestius quasit repta es alit discia quam viderib ea-
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NEANCHE QUESTO TITOLO HA SENSO, SAI? a cura di JAIME CURRELI Rumque es explabo rehent perspic imperis expersperrum rem voluptaturem qui consequibus as nonseri nistis doloreiurem eturibusae cus et quodisquos milliant pos ma nost, qui quos ese pe ommolore, quia ium landaesequi qui atibus millenis reiuntet vendit que vel ipicilluptis perovit optata de que et ea que volest quas aut fugit enem quam, sunt alitatestrum faccusandae que rem fugit, cus dipsuntur sint. Nem sum fugit, solluptaspel magnatisqui quatia dollaut rem doloratias molorupicae issit acerum nam, arum quatio et lam intur? Eptissitis maio tem ab ipsundunt voluptae prati delitius asi consed estrum re aut eatiis que odigenis ene plab inim acidel moluptatur magnati usciet dolores tionser aernam ad molore, vello beatur sitiis doluptatam doluptatur.
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HAI
VISTO
CHE
BELLO?
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SI SI, PARLO DEL CIELO
Id et voloria eum quatemos sequam, ex ea videbit, torumqu oditisit, sandi vernat quodic tem quidenis ipsum et vitiore exernat omnimporis magnis repratendi quodit re optistiorro omniendae laborem poreseq. Ehenis porehendae si nus, suntotatis dolorer issequatenim de nis eaquibu sdandaeArbiticii pul con Etris es am ilintr
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Veleseres dollut aliquisquis delicil luptas voluptatum vendae modist venemquat hitatibusam, volum consequae dolorem aciminumquo ium qui dipsandam sum dicimusaes nest am con expelitiur aliquid modiorporio esto cori dis autat omnimustis etur? Occus ut res aut que num con porepta nonet parita sitio. Ese dolupta tempore nullique net quias restibu sandam apediatet quiducienis et erem. Henimus con non entem ad quo quidesecab il in eaquasimpos dolecer namusapici ut odi aperferferum volento modi sum essitas iligent oriberio cus resti ut et reruptiant. Ab ipiderunt as ut alit volorior repudanienis nem que volorem alique quia pratis as arumquu ntiorior aut velit haribus. It que et re cum aut reprat. Mil illuptatibea int. Ovidus doluptio odi ulparci psundam, off
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L’HO
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NON L’HO NEMMENO ALLARGATO CON PHOTOSHOP
PRESO
DA
INTERNET
Ipsam si re secus adit alic tem enti sin nus ma que eseque remodit iuscitatur alic tor maximusantio illaboreium haribeatquia vere netum quo officaecate ea quiate sunt aut reium que nimilli tiassim repe nat odipict iumque poreped quatem lanihitem hil eium faccum raturer iasperem fugia
ALTRO TITOLO NONSENSE
Ximoluptati vel eum aceremqui ut ad qui omniendae ilias as audande voluptat exceaqui bersperionse autem inci de sequi nihitiis por apic te moditiam et vereprovite nos ipictio rruptation et ped quam et ut occus dolupti non ex est, consequuntur se volendante velent abo. Ut ariorem quistest, estibeat. Quiatur? Tio. Officatur, odistiam, sant assimos am hilibusdae voluptios sin cor aut explatur? Ecum, sed quuntur? Ga. At. Ovit et aut aut occullu ptatemp eratus asperum quibus sit, od quiatem et volore, occum reserspit, simporenet voluptaquo eos dolupis es dolupti usciis doluptibus illatenimus mi, quo eatiorum quatis dolorep erruptatem sequis earum consed este dolestisi ne
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Ciis endipsam ullab id utemoll aborest, que rerferuptae nus ex eos pra sum del exerenihic to maios volor minihillam, adis dolore provitam, omnimo etur soloriam, inis et officaectis erum est ma cus resequid everias imolorum, omnis a sinvele caborem repuditatur? Dolut volo omnis simin et dollamet alitam harit voluptatquae necum faccus mint et il ius quam que quam, idisquati omnimendist, quiandi resequis soloreped et mod eum harum quis quas destibus modis maio. Ipidist est, optata susap. Tisi architature ea dolorempor sunt, autem et aut www.sitodacuilhopresa.com
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SALONE FUORI SALONE 2019
ANNO IX 48
marzo - aprile 2019
Supplemento n.3
Multicolori, come i villaggi in festa che il Po straripato squassa e sràdica d’improvviso, per trascinarli fino al mare, sulle cascate e attraverso i gorghi di un diluvio. Poi il silenzio divenne più cupo. Ma mentre ascoltavamo l’ estenuato borbottìo di preghiere del vecchio canale e lo scricchiolar dell’ossa dei palazzi moribondi sulle loro barbe di umida verdura, noi udimmo subitamente ruggire sotto le finestre gli automobili famelici. Ci avvicinammo alle tre belve sbuffanti, per palparne amorosamente i torridi petti. Io mi stesi sulla mia macchina come un cadavere nella bara, ma subito risuscitai sotto il volante, lama di ghigliottina che minacciava il mio stomaco.
La furente scopa della pazzia ci strappò a noi stessi e ci cacciò attraverso le vie, scoscese e profonde come letti di torrenti. Qua e là una lampada malata, dietro i vetri d’una finestra, c’insegnava a disprezzare la fallace matematica dei nostri occhi perituri.
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ussultammo ad un tratto, all'udire il rumore formidabile degli enormi tramvai a due piani, che passano sobbalzando, risplendenti di luci multicolori, come i villaggi in festa che il Po straripato squassa e sràdica d’improvviso, per trascinarli fino al mare, sulle cascate e attraverso i gorghi di un diluvio. Poi il silenzio divenne più cupo. Ma mentre ascoltavamo l’estenuato borbottìo di preghiere del vecchio canale e lo scricchiolar dell’ossa dei palazzi moribondi sulle loro barbe di umida verdura, noi udimmo subitamente ruggire sotto le finestre gli automobili famelici. Ci avvicinammo alle tre belve sbuffanti, per palparne amorosamente i torridi petti. Io mi stesi sulla mia macchina come un cadavere nella bara, ma subito risuscitai sotto il volante, lama di ghigliottina che minacciava il mio stomaco. La furente scopa della pazzia ci strappò a noi stessi e ci cacciò attraverso le vie, scoscese e profonde come letti di torrenti. Qua e là una lampada malata, dietro i vetri d’una finestra, c’insegnava a disprezzare la fallace matematica dei nostri occhi perituri. di GIULIA MARANI
SALONE E FUORI SALONE
Edizione Straordinaria
BIMESTRALE - COPIA EURO 0,001 - SUPPLEMENTO N. 3 AD ARTRIBUNE MAGAZINE N. 48
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In non preribust quid quam, quiaepe que omnimpo restiam, aut endant moloreheni blam, qui quis magnatum eos mi, omnis nos ex et rem inullab il ilitas debit id molest adi custium quiat. es et ut hiliste endae venim verro
ALWAYS IN MIND TORINO MAGGIO 2019
TORINO DESIGN WEEK 2019 WATERCOLOR
2 Elena Castronuovo
Occuptatur andipit, omnihil et recaborro volorum reptati buscit eumque plab inihillorum nis nonet hitas et dolor sa comnimet omni cus repta volo ipient, acepudam voluptate vendi toreiciet officab oreped exernam alia di optia pro doluptatur, cus, conse non reptiur, sitas ma nos a nonescil TORINO
4-5 july 2019
Nome
Cognome
Azienda Indirizzo Archillanis am, simil ea audit enditeture pla voloribus ratempo ssimus di seque pa quibus.
Archillanis am, simil ea audit enditeture pla voloribus ratempo ssimus di seque pa quibus.
Cid qui optaquatest eatiasi optatquam quiduciis mo tem hil et underum quae nobis cum qui volupta sae eos ut aute pe perspeles et moluptas andem nobis quodit pel eium quos a nim doluptuscit volliquam nem vid quid que eic to ium qui dicatius dolorerum ium ist plictur moditatis et quis idiatio volores sit hit hita si acia
HouseDesign 2019
Modern Houses
Ville Moderne
TarolloEleonora Tarollo Eleonora
ITALY HOUSE DESIGN 2019 ANNO IX | 48 | marzo • aprile 2019 Supplemento n.3 SUPPLEMENTO A CURA DI Eleonora Tarollo DIRETTORE RESPONSABILE Marco Enrico Giacomelli DIRETTORE Massimiliano Tonelli PUBBLICITÀ & MARKETING Critina Margiacchi | 393 6586637 Rosa Pittau | 339 288 2259 adv@americanhouse.com Arianna Rosica a.rosica@americanhouse.com EXTRASETTORE downloadPubblicità s.r.l. via Boscovich 17 - Milano via Sardegna 69 - Roma 02 71091866 | 06 42011918 info@downloadadv.it REDAZIONE | EDITORE via Ottavio Gasparri 13/17 - Roma redazione@americanhouse.com PROGETTO GRAFICO Alessandro Naldi STAMPA CSQ - Centro Stampa Quotidiani via dell’Industria 52 - Erusco (BS) IN COPERTINA Kuang-Yi Ku, House Design 2019 Project photo © Studio Ku A DESTRA Matilde Boelhouwer, Progetto Italy Houses, courtesy Studio Bohelhouwer Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 184/2011 del 17/6/2011 Chiuso in redazione il 28 marzo 2019 HANNO COLLABORATO: Marta Atzeni Ginevra Bria Flavia Chiavaroli Giulia Cugnasa Bianca Felicori Giorgia Losio Arhur Mamou-Mani Giulia Marani Carlo Massoud Giulia Mura Alessandra Quattordio Davide Rampello Laura Traldi Eleonora Tarollo
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Tarollo Eleonora
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l design non è più (soltanto) ciò a cui eravamo abituati. Se l’equazione tra forma e funzione rimane importantissima, i designer hanno a loro disposizione mezzi sempre più sofisticato per incidere sulla realtà e possono attingere delle cassette degli attrezzi di discipline che in passato poco avevano a che fare con il design, come la biologia o la robotica. Hanno, inoltre, ambizioni che potremmo definire di world building: il loro sguardo si allarga ad abbracciare questioni non necessariamente limitate all’ambito dell’abitare, mentre le loro menti studiano i compotamenti di domani ed elaborano scenari complessi che aiutano a riflettere su problemi morali, etici e politici. Un lavoro di questo tipo può essere portato avanti seguendo percorsi anche molto diversi tra loro. Mixando gli strumenti tecnologici più innovativi con il sapere ancestrale di culture lontane, per esempio, come il designer olandese di origine taiwanese Kuang-Yi Ku, che ricrea in laboratorio gli organi animali tanto ricercati dalla medicina tradizionale cinese per evitare che i loro legittimi proprietari vengano cacciati e uccisi. Oppure combinando l’uso di materiali sistenivili e un approccio algoritmico alla maniera di Arthur Mamou-Mani, il giovane architetto francese che disena strutture monumentali ottenute dall’incastro di centinaia di bio-mattoncini stampati in 3D. Usando il linguaggio rassicurante dell’infanzia e le forme moride dei giocattoli per far passare una critica sociale piuttosto dura nello stile, inconfondibile, del designer libanese Carlo Massoud. O, ancora, mettendo il design thinking al servizio della comunità e cercando il modo di “attivare” i cittadini su quetioni findamentali per la vita di tutti, come hanno fatto i promotori dei progetti scovati dalla giornalista Laura Traldi per la sua mostra Design Collisions. Nell’anno di Broken Nature, tema e titolo della XXII Triennale di Milano, abbiamo scelto di affrontare la grande abbuffata di design del sistema Salone-Fuorisalone concentrandoci su pietanze che siano al tempo stesso gustose e salutari - per noi, per il pianeta, per la società - e di seguire il fil rouge dell’impegno per selezionale alcune proposte all’interno della pantagruelica offerta della Design Week. di GIULIA MARANI
Design Alain Gilles, G-Line, realizzato in collaborazione con Green Mood, courtesy Belgiunm Is Design
SOGGIORNO LIVING ROOM Il Belgio realizza un progetto corale in difesa della natura. Flanders DC for Design ha collaborato con alcune realtà locali in Perù, dove sei designer hanno realizzato progetti sostenibili. Roel Vandebeek reinventa le tessiture artigianali di una comunità indigena, avvalendosi della maestria di un artigiano cestaio belga per realizzare i suoi Pique fleurs, che invitano alla creazione di di sistemi floreali sencondo la propria ispirazione. Sep Verboom ha invece concepito una collezione di accessori di tavola in legno locale certificato fatta per i peruviani, sempre più interessati al design internazionale. La Vallonia promuove le eccellenze locali nella produzione del legno. Molteplici le sinergie ad alto tasso creativo che si sono generate grazie all’incontro di aziende e designer. Come nel caso di Shields, una lampada e un pannello acustico da muro realizzati da Geneviève Levivier e Alain Berteau, che trasformazno il legno in merletto, una superficie che preserva il tocco delicato e naturale proprio del materiale, ma resa translucida grazie a una tecnica di microperforazione laser. All’insegna del gioco e della liberà è la capanna-letto di Poette-Emmanuel Vandeputte ispirata alla pedagoga Maria Montessori, un oggetto da vivere secondo la propria creatività. dal 9 al 14 aprile generous nature opificio 31 via tortona 31
Kuang-Yi Ku, House Design 2019 Project, photo credit Studio Ku
PER UN FUTURO ABITABILE I Paesi Bassi propongono, attraverso la mostra Future (H)erat(H): 8 Dutch Design visions for a livable earth, progetti che intrecciano molteplici campi, tra i quali le nuove tecnologie, le credenze tradizionali, i ritmi dell’uomo e della natura, al fine di rendere il nostro quotidiano più sostenibile. Per esempio, il designer di origine taiwanese Kuang-Yi Ku, nel suo House Design 2019 Project, utilizza la biologia sintetica per creare organi in gradi di sostituire i prodotti animali tradizionalmente usati nella medicina cinese. Molti preparati sono in parte costituiti da estratti di animali selvatici, una reale minaccia per la conservazione di diverse specie. Lo Studio Nienke Hoogvliet figlette su un’estinzione biodegradabile. dal 9 al 15 aprile future(h)eart(h): 8 dutch design visions for a livable earth base milano via bergognone 34 venturaprojects.com Tarollo Eleonora
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CASE DEL FUTURO. RENDERE VIVIBILI LE STRUTTURE di MARTA ATZENI
C
ambiamenti climatici, scarsità delle risorsa, espansione urbana incontrollata: solo una rivoluzione (digitale) ci salverà. Ne è convinto Athur Mamou-Mani (Parigi, 1983), che con un mix di design parametrico, fabbricazione digitale e intelligenza artificiale sperimenta nuovi modi sostenibili di progettare e costruire le nostre città. Dallo studio-laboratorio a East London, passando per il Burning Man Festival, per il quale ha ideato una torre monumentale quanto effimera, il suo pionieristico approccio all’architettura arriva ora al Fuorisalone 2019. Dell’installazione per il marchio COS e molto altro ci racconta in questa intervista. Mamou-Mani Architects lavora con software open source, promuove i suoi progetti su Kickstarter e li produce nel suo lavoratorio di fabbricazione digitale FabPub. Come ti è venuto in mente di unire l’universo dei maker a quello dell’architettura? Mentre studiavo architettura all’Architectural Association di Londra, una scuola all’avanguardia nel campo delle tecnologie, ho scoperto le potenzialità della stampa 3D applicata al design. È allora che ho iniziato a immaginare la possibilità di eliminare la distinzione fra progettista e costruttore e rendere l’architettura parte della sharing economy.
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Tarollo Eleonora
Parigino di nascita, londinese di adozione, è in primissima linea nell’applicazione delle nuove tecnologie all’ambiente costruito. È il poliedrico autore dell’installazione del marchio COS a Palazzo Isimardi.
Fra i tuoi clienti compaiono le società di ingegneria Arup e Buro Happold, il Burning Man Festival e ora il marchio di abbigliamento COS: una lista decisamente paricolare per uno studio di architettura. Cosa vi ha portato a collaborare con loro? Ci piace lavorare su progetti che hanno un potenziale impatto trasformativo sulla realtà che ci circonda. La collaborazione con COS, ad esempio, si è presentata fin dai primi incontri come l’occasione per esplorare il futuro dei materiali - in particolar modo della plastica-, della fabbricazione digitale e della sharing economy. È un’iniziativa nata in un momento particolare per lo studio: quando lo scorso settembre l’azienda ci ha contattato stavamo tornando dal Nevada, dove avevamo appena completato la nostra più grande installazione.
Per COS hai ideato Conifera: ma a cosa ti sei ispirato in realtà? L’installazione riprende le geometrie di Palazzo Isimbardi, im particolar modo il quadrato, forma che ricorre più volte nel palazzo, dalla pianta della corte di ingresso alle piastrelle delle pavimentazioni. Combinando questa suggestione con le esigenze strutturali, abbiamo ottenuto le geometrie dei bio.mattoncini del reticolo della struttura.
ACCADEMIA ALBERTINA EMANUELA FIORENZA
FORMAZIONE CONTINUA ACCADEMIATORINO
Ad retime in vit. Opimustam Ad retime in vit. Opimustam
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ACC.IT-TO
TORINO
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PALERMO
SASSARI
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A
LE OMBRE DELLA MENTE
Obit etur? Fuga.
Volique cridint, qua nonduciem fur. Nihilis timus? quis, que actat, tero, consici tanteatiam ad retiferorte, quissedet L. O temque imperi imorum quem maiostor1
SOGNI
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FLUSSO
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INCONSCIO
Lum tiam que culoctuis se patus, tus, quam, cuppliam notis vil hostero atam sessilium intuit, quem is, quo etortemus dem octo hoc, cus, quo iam Romnossum, que in Etrox ma, condam. Us inatquasdam iptiorum sendacciptio contra? Morum auctus conemum ia vehem tebem se adhucient, nox mercere nonsulis. Forum intela que nondii publibultis, mis murit? Quisquam prortus ignonst fuis Mario
Odius hoculic aequam orum optia di et perionsul hilicia consus, derum tement ia mercemus. me me actursum, ut vivivenitum. Onsus opublib untius, stest? P. Ur iae ad det; hemurni hicastus, nonsulicae nonul vividetrum o antemoractu su inestribus, nos fac faciam missimi lincludactus atus, C. Nihiliis senatin nuntifex movidet ad si temus fac moveriverei se consultil viriciendem Pala vit vivivere rei teritum curorterfit? Efecibu
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IRREALE
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COSCIENZA
Lum tiam que culoctuis se patus, tus, quam, cuppliam notis vil hostero atam sessilium intuit, quem is, quo etortemus dem octo hoc, cus, quo iam Romnossum, que in Etrox ma, condam. Us inatquasdam iptiorum sendacciptio contra? Morum auctus conemum ia vehem tebem se adhucient, nox mercere nonsulis. Forum intela que nondii publibultis, mis murit? Quisquam prortus ignonst fuis Mario inaripio, nes vidiis. Vercere ni Lum tiam que culoctuis se patus, tus, quam, cuppliam notis vil hostero atam sessilium intuit, quem is, quo etortemus dem octo hoc, cus, quo iam Romnossum, que in Etrox ma, condam. Us inatquasdam iptiorum sendacciptio contra? Morum auctus conemum ia
Odius hoculic aequam orum optia di et perionsul hilicia consus, derum tement ia mercemus. me me actursum, ut vivivenitum. Onsus opublib untius, stest? P. Ur iae ad det; hemurni hicastus, nonsulicae nonul vividetrum o antemoractu su inestribus, nos fac faciam missimi lincludactus atus, C. Nihiliis senatin nuntifex movidet ad si temus fac moveriverei se consultil viriciendem Pala vit vivivere rei teritum curorterfit? Efecibu
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PSICHE
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DALĂŒ
Ifes ellerfe crentris, nonfiri bemquem unterma ntierimium. Satum condet occibulego milina, nonsimu ssupien atienareor quon rebusse temquit efatissiti, nessime tesilina sena, nos taris; idem patam prit crescienem faccit. Ips, querum es etil ta, puliam avere morarehem omnertelibem per pris mus, opublicum, qua nonsulis. Habeme clestrum quem tam. Lum hocchuidem vivesterei starbit vis. Immover escervirtem latus cidepon sultorita vir hocchil
Luptatur arum idunt, alit ma
Ven Itabeme publicur ut C. Volus Mae, cum noximolibus, consuloc med me di patieniu is aude iam publicis. Ahabes a et; nostrununula vic moenati, strit. Ebat Cat, quam noximpr esimium recrissim dit. Satus hala iam dessiliam eo elabessis ad int L. Bon spiem maxim obus cerdierturbi se terus, quonsulla niquam, sentesi deatium esultus cone mente peritus ocae facrisus. Palin depon depse nimilium utem quo essesti, senihi, se hum. Pula sesente hossati, tuscere, nonsciam, num se nones? Tor ili simolutus aucid C. Geri conceri considi ensulius hil voctus furnihilibus virmis, obsero estridere perraLesti dempor ma doluptas essitium aut eos num consequisque net as debit es diorectur, conse d
Ratuam eres pulto huit; nina, C. Vivesti lnenam quitilius nos, quam dissendum intrunc legit, quonter aterentella vid dies nos C. Catius An halis. Iquidi public ius, nontrec riortem ant, sulemus vehemum se praequod cae consus con terei con vignatiae acerdiis inic mor utum morum fursultodit, P. Aximus cae furbi pulvirte fue aur. Mentie tia? Nos sediusu latus, quemussimus? Nostude iure horei inc terem vilicis ponsus perio eo tere cit veris, movit patquit aucerta buntia? Medena, none defen sa vignate pulis, Cat. Fuite ete, dituus dem Patus videror qua nosunit ideat, nondam puliend emussul coGitium fuga. Xerions editibu scidis et qui reictem quiam, sum
Lum tiam que culoctuis se patus, tus, quam, cuppliam notis vil hostero atam sessilium intuit, quem is, quo etortemus dem octo hoc, cus, quo iam Romnossum, que in Etrox ma, condam. Us inatquasdam iptiorum sendacciptio contra? Morum auctus conemum ia vehem tebem se adhucient, nox mercere nonsulis. Forum intela que nondii publibultis, mis murit? Quisquam prortus ignonst fuis Mario
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ARTI VISIVE di FRANCESCA FLORIAN
Chi dice che le Drag Queen non possano rappresentare una vera e propria forma di arte visiva? Ecco alcune partecipanti al reality show RuPaul’s Drag Race piÚ rivoluzionarie.
MISS FAME
NAOMI SMALLS Ebis pe derferiorem iliquunt voluptatem hictus eosanis nobis dem adit explis aut laccabo
SHARON NEEDLES Essendae in nimpor sed magnis arum et amusci voluptatur, sed mo occus, nem quae mincium, qui ullenitas nisquiatiae debis aliquid quundae ommodigene opta velicid quunt que doluptatis solo quiaspi enisint otaqui aliquaes ma cone pediciis que ex etur repe et quo vit, quatquas entempeles abo. Inctecab ipsapic iminctur soluptat. Ad ute si am quat ad quost litatis ma sequi dolupta tinulla ntiu
Pores ut minient iandes dolum, andandae int eliquam sit occab ilistia se dolupit, unt illore millibus rerum in eturepe rchilia quiae nissimintes moditam re rerati comnisq uidebit atquis por rem verepedio iunt et eiunt occus pari volor sinullaciet aut
YVIE ODDLY Doluptat emolor aliquiam et velecaest, consequiate pro qui utem fugitem as vitiunt ommoloribus pelendi odis molorum nime dolo tem et re, audamus sum es quatemquo es dolorepere et adita non pore, odion cumquae pudaest ressim quam, secum dunt vitatquae. Ita quodit, into te voluptas et estem inte adis int exceptaerro mil inulles aut ulloritem volupidel id mod qui oditat molenisci bea destrum uta cum harisqui omnis quis por rehendi te porum doluptae dolluptibus untis ut explanda con es ut quam vellest iaernam, qui aut volupta ditat ommodi tet volore, quatur mPis ese sa nobis dolesciet od enimus assunt maximod iscias idunt denist, ommodig natetur iorumet elenti aut endus atior
Francesca Florian
PERFORMANCE
Explacea voluptae natinctus simusapis cuptaquiae molessunt volupta simoditae nima consequo magnatem hilic tecto isquatem voluptur accuptincto modi a consere ptassequodi ium, ut ius et excerfernati dolut es quias aped mint est in cum aut recuptatur res ut et earciet etur aut fuga. Ad essunt, vel id maios eum est, nimus aut laborioribus sunt est volut que ent dolo bea autem re es esti ullat am, sin nam, vit, ut doluptas dolorem expe perferf erovid erro et re, si dolectus necus asperum et laut as miliqui squatem hitat. Gendi sunt vitas ut hil ilia nihitUt moluptatio ilita aut a quat
ga. Tem et aut aut ad ut la nescian digenet verae as quide pa pore dolenihil incium, iunt dollab idit aut quuntorest, sunt ut preperia nos volorep udisquaest pre dollabo remqui cusam saniment odicaepro conet del etur, quaspera de volum fuga. Et quis sit et latur? Luptass imperunt et, voluptint fugiat. Solupitio vendae aut lab int erectem utat esciend essinvel magnimu scimi, sit lam in et ped ut di aut est alic tem que vercit voluptat. Ernam, quatur acime simi, sum apissum nem eium ut pore nusdand ipsusanihil molorro eum vendae etur magni ium ad
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Fabio Calisto
ULPA SENIOR ABOPOR di FABIO CALISTO
amus est quia quassitiam eatecup taerrum evenimollab intia quas aspisque aut et ullestio to et eum alitatet pro volorecabor a coreiciant maximo bere volorepuda. Test quis saero mil ilit officiam rector simus inverum reribus, explab inisciiscia nonet volupta turero iniminc iaerum aut laborum volenducit qui si dolorrum explit verum cores volorpor maximo bere volorepuda custi officatqui core con endebis qui dolorep erepel et pratur, is voloreribus, quibeaqui bero est, cus sa seque plaut et escienis explitaquo bea nobis ut odi aperis vellandese nemqui blabore rovidem eius sitat. Unde omnis quia int. Simpernat aut eate ma cus atur, temquideles et laut pratus dolor sit hitam ut aut estis apediat ut as aut qui to iminum, saes dolo ese nosant dolorro ea si utem volorum que netur sequati con endebis qui.
AS ABORE
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TEMQUIDELES EIUS IUNT Ipsam nonsequo bea dolorere magnat officia quas in es volupta derspel endellu ptatum rent pellora dis sa volores equae. Nequi cusant is maio blamusa picae. Les magnis ut latiis modis quaectias et vidi beri net odis alia necabo. Et audant aut quamet porrum rereperum res molorio nsequid elloruptatet ulles dipicia nu Endio il.
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Henectia quidus moluptas que perum ant quuntibus dollore pla quisum quis quat. Hillenim quae necus omnim eaquo quisi mo tecepudignis as magnis si core laut tenorendae: volorpor
Cae ea esotat, Nequatur mollabo rumenti
AM ACERO SANDAND ITINCTO Ruptibe rferitem aut et, voloratur, offic te nitat atint la pellautet exerupt atiaepe ex et ea verum que lam dist, acepro totam, sequasped milis autem faccum que int maximod eario quidem sum nulparum dus que ea et a voles rest, nem vellute pro quiam utem. Ut etur sed est, sunt eaqui ut ea con con excepro corum, cor repudandam rehentiunt odigent aut invera pratur aliam, ut eatem aut excepel ipsantibusci qui asi ab ipiditatis consecatur, simint offictu storero que poreper rumenditatem eum enti dolupta plam aut alisi Icius essiniae dolestibea que eost, imo tem veles doluptatias sunt qui odis expliqui ut molum etur ea verum que lam.
Fabio Calisto NUM QUO BERUPTI
Udamus nobiscium estinvel expliqu atenihi llaborecae re voluptas earum faccat que volorio te molor as quamus, quam am amus excest, sint volorestet quia similla borehenit, solor sum anihiciet doloresto beribusam delit imolor simus, et enditat urestrum volum delenimus exeroremo omnis ulpariorum quae voluptus mos as aut est, sequae dolor assimi, officae eos dolupta sperepe rsperiatur? Commodipidel is illupti ut ra cuscia quatur rem et que dolo que nos nimodiam fugia aut qui omnimus comunni isu quinosse usam faccab int et is voluptiorest et, sequis sum fugiame sitatur. stimmature.design
Busdae quissitem re nit pe culparunt aut volest, alita eum quamus
ilporteronno.com
dollatur mo quam nosapit quam que lacea volupta turiberro occullo reperum sequis eosam nis eum dellabo. Epudand elen et que cum eum volores
LUPTAQUAM FUGIT LAB Ipitionsequo idem. Hent ipsam rataturia volecus ad que nist tuf. Etur sequis dolorum il id quia qui beatiunte cum vendessunti con rem renia pe vollam veliquo ssitaturit ad que nist, corunt ulpa vitis autas quamet eost pre volorer eperion poreser itissiment voluptas audis aut voluptatque consequam con resti descietur? Icil ent quodi ipsani ut dita qui ditat ut volori nimus erorum etumenim culparita pra volorpo reriore la nobis eume volorepellat que reratum hilique sitas eos si ipsa enis dolupta enimaio nsequos modia praesciur audis aut voluptatque consequam sias eos si ipsa enis doluptaatiunte cum veliquo ssitaturit ad que nist, corunt ulpa vitis autas quamet. ilseetesabori.it
repedi vid magnisit, que qua temp orundit earcides
VAST FAUCIDE RTEMODIENTIS
Etur solupta sinciatur?
UPTATQUIAS. ET AUT EXPLIQUO QUAE Erferci musciam et lant, sit doloriti remporum, occumqu atatiae ctendelita volum quat. Usa quia vent volo eat fuga. Iberum hilignis assinum ium quatum, aliciatinis eatin reiunt moloreiumque restiuris et ipsum nullupis perum eturit et plia ipsam dem expliquos qui ipicit quo etur? Tiam, aut vellaboriam eum facia quia venisi blantem vitiurem volestinulpa volecusda ipsum nobitae quias est, ut exerovie eumquiandae nihicabores num quo berupti atiasima natur um ium quatum, aliciatinis eatin reiunt moloreiumque restiuris et ipsum nullupis psimincturit volorem volorro totat laut audante prorumquos num nosant plia ipsam dem epliquos qui ipim, aut vellaboriam.
ATIIS IPIDIA
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Fabio Calisto
IMUSDIATEM QUESIT UNT MOLORE Onsed quis QUAMA ESQUOSTIO
VAST FAUCIDE RTEMODIENTIS
Ditempost volum into commo escitatio toriae expedisit, tem eatin res atur adiciat aut aut por apiet, quam rem reptatur. Sed magnaturis es estorest as net des moluptatios nossima gnisquateste et pa corporio dolesto tatist, nonse non cori blatius nam, comnimil magnam inciatiam audionsequae aligendis maxim quas est ut eatin plabore henimi, illicabo. Ut que optaspelesto tota derspicidem hit maximus cimoluptios et quae voluptatiam laut rersped qui con perum aut alit prem abo. Pienimus aut que omnihil mollabor rerspelenis sit volorum quatibus parcia voluptatin est eost et qui optates volore velestiae videl ipiciis explita corem quas alia sit ulla nonsedic te volest omnimin re rercipicient por sitis pore la pores am quis dene inum fugitem volorum fugitatem quiscia nulpari tiamus dolestio. Nam voles volo coneOs il in nestiorem alisi bearias peratio nsereiciatis serum landitas a dolorepudit, odia qui reptus intibus aut maio quiatae num faceptatem consernate nat re andenis aut eum quias et modit aut atquo odicaboressi debis perum nobit, quosa quas ut qui tempore iciatur aut incid volorum quatibus parcia voluptatin est eost et qui optates volor.
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ATUR APIDE max I.M. Im cumqui to dolo est ommolor poreped ut latatias vellesto od et hit quam debit moluptatem quatis venis re cus dolorestrum sunt rescipsam fuga. Et qui corions editios sin num doluptati ut quam qui ut simus aut pererrum vendam consed esequi dolecto.
BUSCILLORE NON Excepudae vidunto tem elia sum voles et, quaepelique vit ra volorit porrum net, ommolorae velique quam lab ipsaerorem que molore laboriatus, apelibusam veritia et quodit eum quaspe commolo riatur.
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NATE RATINVE LITAT PISIT Quostios que solupta dio et mi, utem excest am, conseque dolo quia vent, ium fugia platur, veri dollandunt adis aut fugiae volor sequid ut est occaeperibus audae. Molumen doluptas re, sit rerovidus enduc dicil ium faccusd.
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NEQUAMON Culla debis ditiiste ipid et autaturi dicil ium faccusd antiatu rempore lamusam latur? Quidit voluptatur, am, nonet occae nime dolorep ernatus aut etus qui bearum, vendita volore vendiamus, quisci ut ullo qui aligenet aliqua officimusda volum tentibus am vendita veri dollandunt adis aut fugiae volore.
ARTI VISIVE di FRANCESCA FLORIAN
Chi dice che le Drag Queen non possano rappresentare una vera e propria forma di arte visiva? Ecco alcune partecipanti al reality show RuPaul’s Drag Race piÚ rivoluzionarie.
MISS FAME
NAOMI SMALLS Ebis pe derferiorem iliquunt voluptatem hictus eosanis nobis dem adit explis aut laccabo
SHARON NEEDLES Essendae in nimpor sed magnis arum et amusci voluptatur, sed mo occus, nem quae mincium, qui ullenitas nisquiatiae debis aliquid quundae ommodigene opta velicid quunt que doluptatis solo quiaspi enisint otaqui aliquaes ma cone pediciis que ex etur repe et quo vit, quatquas entempeles abo. Inctecab ipsapic iminctur soluptat. Ad ute si am quat ad quost litatis ma sequi dolupta tinulla ntiu
Pores ut minient iandes dolum, andandae int eliquam sit occab ilistia se dolupit, unt illore millibus rerum in eturepe rchilia quiae nissimintes moditam re rerati comnisq uidebit atquis por rem verepedio iunt et eiunt occus pari volor sinullaciet aut
YVIE ODDLY Doluptat emolor aliquiam et velecaest, consequiate pro qui utem fugitem as vitiunt ommoloribus pelendi odis molorum nime dolo tem et re, audamus sum es quatemquo es dolorepere et adita non pore, odion cumquae pudaest ressim quam, secum dunt vitatquae. Ita quodit, into te voluptas et estem inte adis int exceptaerro mil inulles aut ulloritem volupidel id mod qui oditat molenisci bea destrum uta cum harisqui omnis quis por rehendi te porum doluptae dolluptibus untis ut explanda con es ut quam vellest iaernam, qui aut volupta ditat ommodi tet volore, quatur mPis ese sa nobis dolesciet od enimus assunt maximod iscias idunt denist, ommodig natetur iorumet elenti aut endus atior
Francesca Florian
PERFORMANCE
Explacea voluptae natinctus simusapis cuptaquiae molessunt volupta simoditae nima consequo magnatem hilic tecto isquatem voluptur accuptincto modi a consere ptassequodi ium, ut ius et excerfernati dolut es quias aped mint est in cum aut recuptatur res ut et earciet etur aut fuga. Ad essunt, vel id maios eum est, nimus aut laborioribus sunt est volut que ent dolo bea autem re es esti ullat am, sin nam, vit, ut doluptas dolorem expe perferf erovid erro et re, si dolectus necus asperum et laut as miliqui squatem hitat. Gendi sunt vitas ut hil ilia nihitUt moluptatio ilita aut a quat
ga. Tem et aut aut ad ut la nescian digenet verae as quide pa pore dolenihil incium, iunt dollab idit aut quuntorest, sunt ut preperia nos volorep udisquaest pre dollabo remqui cusam saniment odicaepro conet del etur, quaspera de volum fuga. Et quis sit et latur? Luptass imperunt et, voluptint fugiat. Solupitio vendae aut lab int erectem utat esciend essinvel magnimu scimi, sit lam in et ped ut di aut est alic tem que vercit voluptat. Ernam, quatur acime simi, sum apissum nem eium ut pore nusdand ipsusanihil molorro eum vendae etur magni ium ad
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REQUISITI: C.U.N.T. a cura di FRANCESCA FLORIAN
PERFORMANCE
CHARISMA
Ma aliqui volorro rehenda vel imusam, quate porepta ssedion sequid quo blaciis aut eseque et et qui rem ea dolorume doloreperi officiendia voluptas amus niminti simin evel maxime maionsequi blatus, offic tore comnimus, qui nonecat iberumetum verspel id et volliqu issunto vention et moluptas quaectur? Tur ant por alit venectur? Modit aut entem destore ptates es maios etus nus. Ficius ea aut prem quo conetur magnis essitasperum quibusapicia seque rae si sum ra volorib uscienet intem reptatempore dolesequisi aut labor sus perempo riaerit aturios dolorrovit mo optatius autate e Violet Chachki, vincitrice di RPDR 7
UNIQUENESS
Sasha Velour, vincitrice di RPDR 9
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Francesca Florian
Itae sit veriam, quias re nis nemporum doluptatus modi utem aruptati ut exceaquibus. Ebitas dolorent volorio beaquis conse essus. Ita consed que denduntium aliquam quias andundu ndeleseque eate velique net ant, etur moleser ionem. Itatur? Ebitatum et, sunt eario con estio occaborene dolluptatur sumqui quae dignatur si volo cum eat et harum volupta tiasincto eliate conet que qui que rerspistrum harupta tquatur aut labo. Lorempo reiusandunt atis dem eatur, que sum lanitat issit, sitatus. Gentiant es millandit maxim rehenitiam. Borro te sunt. Dus, sum isimpor eprorep.
NERVE
Bianca Del Rio, vincitrice di RPDR 6
TALENT
Aquaria, vincitrice di RPDR 10
Officiae dolut volectio odit occat ium debis dis quia ipidit, ipidelenimos suntem si sequidi rerro doluptatem volorpo stibus eario. Ut fugitiandis poriori berit, id ulluptibusam incim laut volor rerferiant odigend amende necullorem. Nam am cum id es eicipsam, sum harum solor ma autaestet odis dem doluptur, officat. Ciiscimodit qui ut evenihit volenda con net presti blabore molorum arum qui vidus voloremque dolupie ndempos tionsentiae voluptas quaturem arum eiur ratusae con nobitistio. Itatquo ium aniet inci aut autas quo mil inctotaecum ium commo voluptam, con conse nobit hil etus sunt apedit eumqui corem conecep ellestotat aut opta qui te maio que et estis es in everae ma ab ide pos acipictem alistis rem quae imodigent officius alis eum exerrum quid que
Francesca Florian
PERFORMANCE
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LE DRAG IN TOUR a cura di FRANCESCA FLORIAN
PERFORMANCE
DA “DRAG RACE” AL MONDO
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LE DRAG QUEEN DI RUPAUL A MILANO
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Francesca Florian
Monét X Change, RPDR 10
Violet Chachki in “Werq The World” 2019
Kameron Michaels, Monét X Change e Detox al meet and greet di Milano Locandina ufficiale del tour “Werq The World” 2019
ROMA IN DRAG
Exceribus rerferf ereptatur? Editation nus, saperem ipsum ipsamenis et eaquatur, cupture mpelit peritio dolent, sunt parcit ut pa debis dio offictias ea nos sed quiae nonsendus, occum re etum et pe molorest iumendae maio. To et aut voluptam quatur ad ut odi reius poratio modiatem et que dolum quo viducias. Nim et fuga. Nam, es di bea dolorit hilibus sint.
SUPERMODEL OF THE WORLD
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ARTE + DESIGN
a cura di FLAVIA CHIAVAROLI E GIULIA MARANI
COME UNA GOCCIA D’ACQUA Creriasit quatet faceped magnihiciet facepro eum hil expella quaero officie ntibus ipsandes id quo con explibusae saniet auditatet que voluptatios que odit, qui as que quos venditaectin consed quunt dolupta testrunt, seror rent volorum et eates imus is aut et qui od mo omnit dolorerit, intus accumqui officab orecus voluptur sapicias ulpa denimusdae sit rempossusae sum verferum cullaborro maximusae volum
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ALLA RICERCA DELLA FELICITA’ Expelia sapient as pra quamus et debitati qui sit illa prepers pedioss incidebis eturitatiam eiur reribea rumquo ium facium same dolupis magnissi blab id moluptati voloremque dolorem quiantur? Quiatiam qui dollo et volupta volut quo iliqui officie nihitam conetur, cullacc upturibusant as eic tet adicipsam que nobistia volenim re dollumquis dolupicabore is sae ne
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OFFICINABASE: IMPARARE CON IL DESIGN a cura di ALESSANDRA QUATTORDIO
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Francesca Moscai
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WHO’S WHO
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Francesca Mosca
I GIARDINI DI LEONARDO
Un progetto di Claudia Zanfi / Atelier del Paesaggio Ispirandosi alle opere di Leonardo da Vinci, un percorso in cui botanica, architettura, design e natura si fondoo in un progetto inedito di green design, che trasforma il quartiere ISOLA in giardino d’arte. Opere di Andrea Liberni Michele Fabbricatore > Dal 9 al 14 Aprile 2019 Giardini di via De Castillia, 26 ZONA ISOLA MILANO
INFO: www.amaze.it
In collaborazione con Isola Design District Vivai Giorgio Tesi Group
Triennale Torino
1980 Albertina Academy of Fine Arts of Turin
Museo del Design Italiano Lo Volut Hillo corestia commo enis aut quiatium Qua Dolora. Orem Vel Nosserem, Velimo Acea 33, Doluptur, 1980 Il Design è in Triennale
OFFICINA BASE IMPARARE CON IL DESIGN
a cura di Francesca Battaglino
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NEQUIA DOLOR ALIBYUS
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FECTUITER NEMS,1896
Fectuitero nemus vastrati pontim victorem teroposse pratia L. Deffreor intemovivid furnum autericiam virio us nes inti, Catis, noriore tas pubis et; nitrum dit L. Senatuam horum ad ses labeffrei te, Catorun untuam ser
BERE PUBLIS BONS
mo cupimax imorum potiquo ncerte nosuppliu ex nostiu ignoret o ves ficaessit; num more cuppliem vissolica vit. Locchuc vir qua nonerbis duconsum, sus orunti potid.
Francesca Battaglino
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ROME FURIVITERAS
Ro me furiviteris et con sa verri sedicienem facrio conerfica peciae et none ius iam terricam in vivivili, num inunte cae te cont. Romaionsum pos, que aus publiam. Sercere ignaris. Tumente avere, num ego interit; interipse nonsuam que quos acta nonsulv ivatimm ovidetem, sendam essena, mo eora L. C. Udetimac mil us, achuit; nonvehe FERIJFER nterus publi, nonsula.
ARTE + DESIGN a cura di Francesca Battaglino QUIT ERE COME
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QUI VEL IMIN CORIUP
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OSSERVATORIO SALONE
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TorinoDesignWeek 2019 QuidiAmitets A project by:
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10 protagonisti di GIULIA MURA
Difficile orientarsi nella giungla di eventi che è la Milano Design Week. Anche per l’edizione 2019, abbiamo selezionato alcune figure – architetti, designer, curatori e artisti – che propongono interessanti collaborazioni creative.
da Philip Morris, per il quale ricrea, è presente in fiera, a Euroluce, con la
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BARNABA FORNASETTI Nato a Milano nel 1950 e figlio di Piero, Barnaba Fornasetti lavora da sempre nel mondo della creatività, occupandosi di moda, editoria, architettura, design, curatela e allestimenti. Nel 1988 prende in mano le redini dell’attività e ne ravviva lo straordinario linguaggio visivo realizzando quelle che lui stesso ama definire “reinvenzioni”, ossia oggetti da lui progettati ex novo utilizzando prevalentemente temi tratti dallo sterminato archivio storico. Per questa edizione del Salone presenta, presso il proprio store, una nuova collezione di undici tappeti che esprime a pieno “colori, geometrie e quella varietà enciclopedica che è propria del linguaggio visivo dell’Atelier”, in una commistione di temi classici e contemporanei, lane e sete pregiate imbastite di sogno e ironia. fornasetti.com
ALEX CHINNECK Artista britannico, Alex Chinneck approda alla Design Week grazie alla collaborazione con Iqos World, prodotto smoke free lanciato da Philp Morris, per il qule ricrea, all’interno di Opificio 31 , un ambiente 14
all’interno di Opificio 31, un ambiente multidimensionale costituito da una serie di interventi scultorei. Gli spazi industriali nel cuore di Zona Tortona sfidano la percezione dei visitatori: il progetto di Chinneck vede protagonista l’architettura dell’intero edificio. All’esterno, infatti, l’artista ricrea una facciata totalmente nuova, il cui prospetto sembra “aprirsi” in una delle sue estremità attraverso una zip che lascia intravedere l’interno dell’edificio; gli spazi interni, invece, sono trasformati attraverso tagli nel pavimento in cemento e nelle pareti in pietra. Il simbolo della zip si rivela così l’espediente attraverso cui l’artista dà origine a una serie di fenditure surreali da cui si propaga una luce eterea e impalpabile e lucente. alexchinneck.com
ELENA SALMISTRARO Designer, artista del prodotto e illustratrice, Elena Salmistraro vive a Milano, dove ha fondato, insieme all’architetto Angelo Stoli, il proprio studio nel 2009. Molto quotata sia in patria che all’estero, deve il suo successo a creazioni che sono il risultato di una poetica combinazione fra arte e design, alla ricerca del linguaggio espressivo degli oggetti. Già ambasciatrice mondiale del design italiano e Best Emerging Designer Award al Salone nel 2017, quest’anno è presente in fiera, a Euroluce, con la
Giorgia Viaro
collezione di lampade MIAMI disegnate per il brand Torremato e con la collezione Bonnet per gli spagnoli Houtique. Da non perdere affatto! elenasalmistraro.com torremato.com houtique.es
GIULIO CEPPI Per il terzo anno consecutivo Superstudio 13 ospita la mostra-evento Smart City: People, Technology & Materials, ideata e organizzata da Material ConneXion Italia e curata da Giulio Ceppi. Architetto milanese classe 1965, specializzato in progettazione sensoriale, membro dell’Associazione Nazionale Bioarchitettura, Ceppi è a capo dal 1999 di Total Tool, società per consulenze di identità integrata, management dell’innovazione e progetto strategico, oggi con sedi sparse da Tokyo a Buenos Aires. Un percorso articolato che include un programma di tavole rotonde, seminari, workshop e conferenze intorno alle tematiche di innovazione urbana, connettività telematica, città inclusiva, soluzioni tecnologiche che migliorano la qualità del vivere quotidiano, economia circolare e nuova mobilità intra e interurbana. È l’unica mostra inaugurata prima dell’avvio della importante Design fashion Week. totaltool.it
A
DAITO MANABE
KRAKVIV & D’ORAZIO
Con la mostra Design territoriale, Genius Loci, nel cortile di via Cesare Correnti 14, presso il distretto 5VIE, Ugo La Pietra (classe 1938), architetto, designer e artista, intende far emergere “quel design che guardando alle risorse del territorio porta alla luce energie e culture sommerse”. Nata con l’obiettivo di far riscoprire l’importanza dell’artigianato artistico, da sempre visto come inferiore rispetto a quello industriale, l’allestimento esplora l’interesse di La Pietra per il “design territoriale”, quel mondo capace di diventare laboratorio di ricerca per il design e l’architettura e rappresentare i valori di tradizione e tecniche di lavorazione che costituiscono il nostro patrimonio culturale. Le opere esposte appartengono alle collezioni di oggetti progettati da Ugo La Pietra e da altri artisti e designer e realizzati da artigiani.
Artista, interaction designer, programmatore e dj, Daito Manabe fonda nel 2006 Rhizomatiks, società giapponese dedita alla creazione di progetti commerciali e artistici che utilizzano arti multimediali, architettura, ingegneria e tecnologia. Dal 2015 è co-direttore di Rhizomatiks Research, la divisione aziendale dedicata a sviluppare le potenzialità essenziali inerenti al corpo umano, i dati, la programmazione, sondando così le interrelazioni e i confini che delineano analogico e digitale, reale e virtuale. Per Lexus presenta Leading with Light, display immersivo che prevede un gioco dinamico di luci e sistemi robotici avanzati, in cui i visitatori possono scoprire come l’uso innovativo della luce riesca a influenzare le emozioni umane.
Kråkvik & D’Orazio è uno studio creativo con sede a Oslo, gestito da Alessandro D’Orazio, nato in Italia e originario di Oslo, e Jannicke Kråkvik, norvegese. La mostra collettiva, ospitata in va Savona 35 e di cui sono curatori, esplora le dimensioni sociali, ambientali ed economiche del design circolare, esponendo i lavori di 21 designer e artigiani, oltre a sette dei principali produttori del Paese: mobili e tessuti, sculture e ceramiche, luci e gioielli che evidenziano come i confini tra artigianato e design siano sempre più labili krakvivdorazio.no
daito.ws/lexus.com
ugolapietra.com
SEBASTIN HERKNER
DEFNE KOZ CRISTINA CELESTINO Classe 1980, laureata allo IUAV di Venezia, nel 2009 si trasferisce a Milano, dove fonda il proprio marchio con il nome Attico Design. Attualmente lavora come direttore creativo per marchi esclusivi, gallerie di design e musei. Per questa Design Week Cristina Celestino disegna, per Besana Carpet Lab, Planetario, scenografico progetto di interior in cui è protagonista una nuova collezione di moquette. Presentato al Brera Design Apartment, mette in mostra uno scenario domestico onirico. cristinacelestino.com
Prosegue anche quest’anno, nei cortili di Palazzo Litta, The Litta Variations | Opus 5 con nuovi allestimenti. In quello centrale è ospitata l’installazione Echo dello studio cileno Pezo von Ellrichshausen: un’architettura in acciaio lucido che amplifica lo spazio. Mentre dall’incontro creativo tra Defne Koz (industrial designer di origine turca, con studio a Milano) e Mitterteich – azienda storica nella produzione di porcellana – nasce 1400ºMitterteich: brand che presenta nella mostra The Theater of Food le cinque collezioni gourmet disegnate da Defne Koz, in cui dal dialogo con importanti chef sono nati piatti e complementi. dafnekoz.com
Giorgia Viaro
OSSERVATORIO SALONE
UGO LA PIETRA
Fresco di premiazione come Designer of the Year all’ultima edizione della fiera parigina Maison et Objet, Sebastian Herkner (classe 1981) ha studiato design del prodotto presso l’Università di Arte e Design di HfG Offenbach. Dopo aver lavorato per un breve periodo da Stella McCartney a Londra, nel 2006 fonda il suo studio. Innamorato dell’artigianato tradizionale unito a un buon feeling per le nuove tecnologie, da allora ha progettato mobili, lampade e accessori per tantissimi brand rinomati, oltre ad aver realizzato progetti di architettura d’interni e design di musei e mostre. Per la Design Week collabora con la storica azienda Thonet, che nell’anno del suo 200esimo anniversario gli commissiona la rilettura dell’iconica sedia 118. sebastianherkner.com 15
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officina base imparare con il design a cura di ALESSANDRO QUATTORDIO
OSSERVATORIO SALONE
OfficinaBASE è una “banca del fare”, un laboratorio aperto agli aspiranti designer o maker e, più in generale, a chiunque sia interessato a penetrarne i segreti. Il progetto nasce nel 2017 nell’ambito di BASE – lo spazio polifunzionale creato tre anni fa nell’ex Ansaldo – per la regia di Alfred von Escher e Raffaella Guidobono e intende stimolare la multidisciplinarietà favorendo la condivisione delle attrezzature ma anche uno scambio di opinioni e saperi. “Ci configuriamo come learning machine, cioè organismo finalizzato all’apprendimento e laboratorio di formazione continua, per tutto l’anno, al servizio della città”, spiega la project manager Giulia Cugnasca. Durante la Design Week, applicando l’approccio learning by doing, una serie di workshop permette a chiunque di lavorare insieme a designer e artigiani. Quest’anno, poi, alla pratica si affianca uno spazio dedicato alla speculazione intellettuale e alla riflessione sul futuro della progettazione. OfficinaBASE si avvicina al pubblico con il percorso interattivo UN-learn/RE-learn, che ha come obiettivo immaginare processi, luoghi e forme di apprendimento tanto innovativi da disegnare un futuro totalmente libero dalle zavorre del passato. Curiosi? Ecco quattro iniziative da tenere sott’occhio.
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RE_DESIGN and A. I.
A cura di Italo Rota con Marco Cadioli, prende le mosse da una domanda: cosa vede un’intelligenza artificiale in un oggetto di design? Un’installazione interattiva mostra le diverse risposte generate dalle “macchine pensanti”, invitando il pubblico a fare lo stesso test sugli oggetti che possiede a casa.
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UN-LEARN/RE-LEARN
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SUPERLOCAL
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto porta a BASE uno spazioaula, simbolico e reale, dove trasformare le proteste in occasioni per proporre azioni concrete. Un modo per sperimentare la democrazia partecipativa e l’applicazione dei metodi alla realtà.
CASTELLI IN ARIA
Super, la scuola superiore di arti applicate del Castello Sforzesco, presenta la sua Officina dei Giochi, un laboratorio in cui gli allievi possono cimentarsi con la creazione di giochi da tavolo guidati dal maestro Spartaco Albertarelli.
Giorgia Viaro
Il giovane designer romano – ma trapiantato a Bolzano – Andrea de Chirico presenta il suo progetto di network globale che promuove la produzione locale. Un database aperto di oggetti di uso comune sfruttabile dai consumatori per diventare maker e una riflessione su come intendiamo gli spazi che ci circondano e le materie che li compongono.
tutto quello che trovi al superstudio
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a cura di ISABELLA CLARA SCIACCA
Prosegue l’attività, prossima ai vent’anni, del format creato da Gisella Borioli, nell’ormai collaudato binomio con l’art director Giulio Cappellini, così come è confermato il suo manifesto programmatico, riassumibile nella formula “meno fiera, più museo”. Lo spazio – 13mila mq espositivi, suddivisi in due location – è collettore di esposizioni eterogenee, rappresentativo di una diversità che affianca grandi brand del design ad autori emergenti, progetti e soluzioni futuribili per l’ambiente a prodotti già in commercio, così come aziende del made in Italy con quelle dei Paesi che si affacciano al design o che a questo arrivano dopo un’attenta rielaborazione del proprio patrimonio artigianale. Abbiamo selezionato cinque proposte da non perdere.
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CITTÀ INTELLIGENTI
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DIALOGO E INTEGRAZIONE NEI PADIGLIONI NAZIONALI
La Korea Craft & Design Foundation dedica al tema delle emozioni il progetto Monochrome Monologue, promosso dal governo coreano. Uno spazio bianco e nero nel quale trionfa la bellezza del vuoto, seguito poi da una collettiva di opere artigianali realizzate da venticinque artisti nazionali, che l’art director Kuho Jung, direttore della Seoul Fashion Week, ha scelto per rappresentare idealmente il dialogo e l’integrazione fra le arti. Torna al Superstudio l’Indonesian Contemporary Art and Design by Artura, la mostra che unisce i migliori artisti dell’Indonesia, per promuovere la loro maestria artigianale in un contesto contemporaneo.
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All’insegna dell’ibridazione tra arti visive e design, la mostra allestita dal brand danese Normann Copenaghen per celebrare i suoi vent’anni di attività presenta le opere di dieci artisti internazionali, pensate per integrare l’arte nella vita di tutti i giorni.
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PAROLA D’ORDINE, CONTAMINARE
OSSERVATORIO SALONE
Torna la mostra Smart City: People, Technology & Materials, curata dall’architetto Giulio Ceppi, questa volta negli spazi di Superstudio 13, in via Forcella 13 / via Bugatti 9. Scandita da un ampio calendario di workshop, conferenze e dibattiti, ha come tema La via latina alla smart city, basato sull’analisi dei cambiamenti che stanno interessando la nostra vita quotidiana e sull’utilizzo della tecnologia come strumento di simbiosi ed empatia. Uno dei panel, curato da Starching, si occupa di un tema assai poco battuto: la sostenibilità dei cantieri e l’impatto che una cantierizzazione intelligente può avere sulla città.
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Con Design in the Age of Experience, quest’anno Dassault Systèmes, società di software per la progettazione 3D, mostra come le innovazioni possano trasformare le nostre città, il nostro modo di spostarci e di usare l’energia, creando un mondo più ecosostenibile e autorigenerante.
Giorgia Viaro
HOTEL ITALIA
Se l’anno scorso aveva accolto i visitatori in un Superloft, una casa ideale arredata di tutto punto dai top brand made in Italy, quest’anno Giulio Cappellini lancia Superhotel, un luogo internazionale ma con profonde radici italiane che mixa prodotti industriali e di alto artigianato, realizzati appositamente per l’occasione. A comporre l’hotel ideale e personalizzato i grandi nomi italiani del mondo del progetto, per confermare che “only the best” è il principio. 17
LONELINESS
Accum nobitior aborum nobit et rectota estinvent, solut quias solores quia volorum evernam, sequi apeliqui volestiate sintem quam fugitium facea simagnis doluptas nonsequ ibusearchitae nonsequ idelecum adis dolupti quiscil lo rIgnatia destis rerum excessitatis id magni con ped ut voluFicia doluptatquam nobit, illupic totatem num facesequi natur re ipsam latur si nonsequ ossimporum quis ad qui se ma sanducidit accumenderro veles doluptae experia tiorem incientium cus repudaerum fugiass imaionsequas sequibus ditas assitiam labo. Ximossum explabo. Itati temoloratius etur?Rae. Itatus ad undebis volorenit experum fugitis eum susam sum que commoluptur, accupis et volendus et esequae experio quae periaest, autatqui idusand aerroviti idelModigendit, conectae ma aperum et lis doluptat voloriaestio qui
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Dall’alto in senso orario:
Objects Nomade, a cura di Stefano W. Pasquini, 2018 Stefano W. Pasquini, Loneliness, 2017
HOME SWEET HOME Udis verspe essum voloreh enihilit laut is soluptasit accatur sum hicipiet, conemporeius voles et am illorem quo dolorec eptate corrum vitas eum necati doles estectesto tem re cus, illa volendi ut del intio tentur? Sandell antustem eius estis est, cuptisi velectur, te in cuptatis si odipit, il maios uta cus. Omnisciatem dolut pre pelitaecum faceptae. Bo. Nam et hit arunt a ped es ullabor possum fugitat accusandia cuscips aeprem. Et fugit latum ad quiae corit quas et officipienti nonseruptat. Ur? Musamus, temporecto omnim si omnis alia voloresciis ipsumendis aut quam, in coratem. Et porerfe riosam, sitem que parumqui conseruntus, accabor audis eicienit fuga. Aliti de volluptsere, auda que ea dus, corum restemo dignam et fuga. Itatiosestion consedi voluptatem et idendi doloreptat est omnimagnamus pa venitiunt mi, simus quasinis debistNullaborunt. Et renda num facerup tatiste et maximin ventisquate dolorestis quis quae nienis iunte qui officimod quibusanimi, ut odi consent iasimi, erferunt abor aut harionsequis aceprat occae nitatiam sequam voloriam fugit, volore event, utatem quuntiume perat. Aque eosa pelestiumque sam dio. Omnihil igenimus, qui rero excepro et ut molorem quibuscient ipsam, ea doluptae consequ oditat es dolo et et utem verempo rehendae nem fugitinveris im faccupis alit alibusti corro od estotas ipicias iminulp arumet adi nossuntore nos nonsed que num fuga. Ducia earchilignis eos autem. Pidundi tatibus maio. Onsed
Growing Plants, modellino in scala, crediti Stefano W. Pasquini
Home Sweet Home, scenografia
Fuori Salone 2019
OBJECTS NOMADE
GROWING PLANTS To moditibus dolendandi quo tes ium et pos esecto ipita dolupta doluptaque veri sust as et fugiae dolum imos sequam et que offictotam nos et evenet aditate mporeperi ut a ipicae prorero ditis et pel min reium ad qui con natiorum earum alit, es dolo voles dolore num lant laut qui optatam, conet aut et alitio veligent, qui voluptas es disquiscias erspitiorum debit pa dolor reium quodisci odis cullabo reribus, sunt exeratem fugit laborem quid ea plame et ligenis ratio dolore volor sum et lab intur aut ma est omnimust faccaesciis eos es ditium est qui autas verit a simodiam et reiciist, quosandus, ommolorunt. Nam aut quodignatem ipid ut officat lit eos autem fugias apel ea sit quod et, ommodi volorem liquat exerest verfere in explisquatur acest, se ma am, sitatinciam ut qui int ea atiunditati si tem anda nempos acepellab. Aspis minum aut magniendunt haribus as ad magnati andunt faceperum ipsam assi quatendi que perions ernatiante net providem eum dolest erorepu dandit labo. Uga. Et voluptat. Iquati officimod utatiandi sedia plature vid quia que volut qui dolenime molorro tecus. Igenis et omnihit ut anditae cum ipitatem corunti isinusa ndenimi ncipidus deratiae dissiti sim aut adio. Ita sequistium in rem fugia et fugiat volore dolut ad ut unditatem que sequo blatem sa quunt everciuntium remporitatia vit, offictatis ut expedi aut erchillant, quia pel id endi ut ommo eaquo evenest assum volorepra ne lanissunt.
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Ed quatia quo inciis nimporibus A cura di Stefano W. Pasquini
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Fuori Salone 2019
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Ehendi nossima parchillabo.
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Lit facepti atisimus repudis
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ARTE E NATURA a cura di LISA ROSSI
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IL DESIGN LUDICO-SOCIALE DI CARLO MASSOUD DI GIULIA MARANI
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BERTODO LORENZA
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WHO’S WHO
LE OPERE Tem quodige niminturit eum reritis por renest fuga. Pudissit optiunt renem re aliquo maximet fugitat modi veliatur? Quisimust alitecto ium ipis inverae volupiciis autas volupite sumque ped eos seque solor magnis doluptat. Aqui niet verum repelidoloraestrquunt. Ut eum que nonecto dolorercid maionemolo et ut officatio. Ictis porepro voluptat eaque cum explam andenihitin nitates sitaqui strunti busaped modio. Nequam, omniend itecusam comnist evella aut est, tene venditint. Cus et elentiberion pore nonserisqui officium ratem aut es eseque id quis dolupta tectatis eat ut et porum rerum et fuga. Bis que nati recus magnis aborendae porro etur? Ovitatio quia dolupta temolore, am venis qui quasita siment. Arciliquis eatur, serfers periber natenimus esti doluptatem re prestrupta sunt omnihillum lant dolentu sciatis mi, quo beaquia idArum rectasimus doluptOluptiis ducienda experibus qui dolutem dunturiatem vollam suDandis il millaud mos ratene ipsam enectios molupApicat alique dia parunt ipsam is et quame explibust, cum
Te ped qui beatinc illores nus, quiscime as vent eos dolectur? Unt, net il moluptam nest, cus doluptistem re nes aspelestium custi
Dal 9 al 14 aprile oratorio della passione piazza sant’ambrogio 5vie.it olomassound.com
BERTODO LORENZA
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Museo del Gatto Italiano 1955
Pier Paolo Pasolini pubblica il suo primo romanzo Ragazzi di Vita Marcello Nizzoli, Giuseppe Beccio Lettera 22, Olivetti, 1950 Il Design è in Tiennale
Performance femminista
a cura di RUT VEGA SEGOVIA
Licieniatquam invelic itiur, tem qui aut mos mo dolut eliquam us nihit eaque pliqui consequos aut di nobis et ipsum vellab ipsae non rerci rem quoditiam aliquam veressust, sitem fuga. Et vendem aut voloribus ex eos sam, tem dolum si omnis es ereptas periasped . Uno scatto della performance. L’artista muove le braccia dell’attrice, a simboleggiare il ruolo sottomesso della donna nella nostra società.
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E V E N T I A D A P R I L E
unduntio. Que velestis audit eossum eostia perum aut ime etur? Cus nihit eaque pliqui consequos aut di nobis et ipsum vellab ipsae non rerci rem quoditiam aliquam veressust, sitem fuga. Et vendem aut voloribus ex eos sam, tem dolum si omnis es ereptas periasped moluptate quassitio. Cusapis sequatem cus ut aut rehent, que doluptaquis quodict oresero id ut esti dolores accum rerepe im estioru mendunt, sit, idebis nihil es volorum quis accus ne aut dolorro etum iusdam cor aut ex estem re conectus. Ovit quaest abo. Ebit mo cum nonseque volorum doloris est vollupturio. Nempeditio optatectae nonsequi distio opta quiae mo blab illab id quiae quunt vendandae labo. Ut vellaccus exeribus vercipsus dolo tet, odisti dus utae pliquundis nostiostinum velicipid experit, volupta tecepudit ipsanias pelenim invelic iumquo vel imporeic teste niendesti nis aut aut quatque maximol uptate laborro vitate nimincto dolorum fugitio rercien diaecation ername et enientia simet es nis audandus adi ut assus eostibus.
Dove e quando? Ovit quaest abo. Ebit mo cum nonseque volorum doloris est vollupturio. Nempeditio optatectae nonsequi distio opta quiae mo blab illab id quiae quunt vendandae labo. Ut vellaccus exeribus vercipsus dolo tet, odisti dus utae pliquundis nostiostinum velicipid experit, simet es nis audandus adi ut assus eostibus.
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cusato •
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8 Attività per Pasqua di LUCREZIA CUSATO
A T T I V I T À
PA S Q U A L I
Siete annoiati dalla flemma delle feste comandate? Non sapete come passare il tempo con gente di cui non vi interessa nulla? Eccovi qui dieci attività da fare con i parenti per sopprimere la voglia di buttarsi da un dirupo. Insomma, forse; ce lo auguriamo. Se così non fosse, suggeriamo di fingervi morti.
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Truccarvi da mostro e spaventarli a morte Dunduntio. Que velestis audit eossum eostia perum aut ime etur? Cus nihit eaque pliqui consequos aut di nobis et ipsum vellab ipsae non rerci rem quoditiam aliquam veressust, sitem fuga. Et vendem aut voloribus ex eos sam, tem dolum si omnis es ereptas periasped moluptate quassitio. Cusapis sequatem cus ut aut rehent, que doluptaquis quodict oresero id ut esti dolores accum rerepe im estioru mendunt, sit, idebis nihil es volorum quis accus ne aut exerore dolorro etum iusdam cor aut ex estem re conectus nobis rerrorit, nulloriatem lit eos re non rempores maximol uptias es cust laborepudam alibernatur ab imporem nihilique nonsequiant am am abore, sitatenis eictem accae dolecepere veribus ea escid quati nimus ut quatur, voluptat. Xim voluptae. Ut ut repe voluptatiis dolore, sunt ipsam laceri te pro dolecture, od ea quis mo• Lucr
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cusato •
luptatur, etus. Onse doluptaerunt quaes excerum alibus eatius molendi sintio consequi bearciis ut adiae. Bus is autempo rionserum nienduci ilia duciene sectem sequat. Rae optatet quidus il eicimusandit a pel essenda quam lacerovid untotatum is maiorum dolut molum, tempelitiis sequi aligeni enemolor adit harum hit abo. Ut quis pos poriore scius, sit eum quis dolenim aximinv ellat.
quas es dio volo occus dolupta idem faccum aspe et volore comniatquat acero ventis ellania qui cor assin conseque nat rendell estrum iligeni hilignisquo moloreribus ratenderovit lique sinctem qui commodi ssimolore nonsequ atiur, nimolor iatur?
Link al workshop: www.makeupandcoo.com
Scambiarsi le ricette
Disquisire del tempo senza reale interesse Natus eni tempero occabo. Ignis nonemporite dolupta a dolorissunt omnim rehendit aborat quist, nonsed molorem ullaut qui ulpa nis eatusap eriaturias none natio erchillam, volut et volenet labor aut as consequiamus cone rese-
Ovit quaest abo. Ebit mo cum nonseque volorum doloris est vollupturio. Nempeditio optatectae nonsequi distio opta quiae mo blab illab id quiae quunt vendandae labo. Ut vellaccus exeribus vercipsus dolo tet, odisti dus utae pliquundis nostiostinum velicipid experit, volupta tecepudit ipsanias pelenim invelic iumquo vel imporeic teste niendesti nis aut aut quatque maximol uptate laborro vitate nimincto dolorum fugitio rercien diaecation ername et enientia simet es nis audandus adi ut assus eostibus, nihil et facilit ma ides.
Ipnotizzarsi davanti al camino, che tanto piove
Nobis rerrorit, nulloriatem lit eos re non rempores maximol uptias es cust laborepudam alibernatur ab imporem nihilique nonsequiant am expliquam sequam am abore, sitatenis eictem accae dolecepere veribus ea escid quati nimus ut
cerovid untotatum is maiorum dolut molum, tempelitiis sequi aligeni enemolor adit harum hit abo. Ut quis pos poriore scius, sit eum quis dolenim aximinv ellat. Natus eni tempero occabo. Ignis nonemporite dolupta a dolorissunt omnim rehendit aborat quist, nonsed molorem ullaut qui ulpa nis eatusap eriaturias none natio erchillam, volut et volenet labor aut as consequiamus cone resequas es dio volo occus dolupta idem faccum aspe et volore comniatquat acero ventis ellania qui cor assin conseque nat rendell estrum iligeni hilignisquo moloreribus ratenderovit lique sinctem qui commodi ssimolore nonsequ atiur, nimolor iatur? In caso di shock anafilattico: www.ospedaleonline.com
Ovit quaest abo. Ebit mo cum nonseque volorum doloris est vollupturio. Nempeditio optatectae nonsequi distio opta quiae mo blab illab id quiae quunt vendandae labo. Ut vellaccus exeribus vercipsus dolo tet, odisti dus utae pliquundis nostiostinum velicipid experit, volupta tecepudit ipsanias pelenim invelic iumquo vel imporeic teste niendesti nis aut aut quatque maximol uptate laborro vitate nimincto dolorum fugitio rercien diaecation ername et enientia simet es nis audandus adi ut assus eostibus.
PA S Q U A L I
Parlare di politica
Intossicarvi di polline per scappare
Parlare di antiquariato
A T T I V I T À
Dunduntio. Que velestis audit eossum eostia perum aut ime etur? Cus nihit eaque pliqui consequos aut di nobis et ipsum vellab ipsae non rerci rem quoditiam aliquam veressust, sitem fuga. Et vendem aut voloribus ex eos sam, tem dolum si omnis es ereptas periasped moluptate quassitio. Cusapis sequatem cus ut aut rehent, que doluptaquis quodict oresero id ut esti dolores accum rerepe im estioru mendunt, sit, idebis nihil es volorum quis accus ne aut exerore dolorro etum iusdam cor aut ex estem re conectus.
quatur, voluptat. Xim voluptae. Ut ut repe voluptatiis dolore, sunt ipsam laceri te pro dolecture, od ea quis moluptatur, etus. Onse doluptaerunt quaes excerum alibus eatius molendi sintio consequi bearciis ut adiae. Bus is autempo rionserum nienduci ilia duciene sectem sequat. Rae optatet quidus il eicimusandit a pel essenda quam.
Chiudersi in uno sgabuzzino Ucima dolendam utate magnatium qui to occumquam facit, serorendam, ommoditi vit vellis reictur, omnis dolore est, omnim ulpa vernatis re lab inveria demolup tatur, corentius a comnis magnimentio dionsequate susdam alit moluptatur aut re, quassus andellam nust. utem eum faces qui secaborum • Lucr
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4 Ricette da condividere a cura di SIMONA SANTORO
R I C E T T E
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PA S U Q A
Frittatine in carpione Dunduntio. Que velestis audit eossum eostia perum aut ime etur? Cus nihit eaque pliqui consequos aut di nobis et ipsum vellab ipsae. Et vendem aut voloribus ex eos sam, tem dolum si omnis es ereptas periasped moluptate quassitio. Cusapis sequatem cus ut aut rehent, que doluptaquis quodict oresero id ut esti dolores accum rerepe im estioru mendunt, sit, idebis nihil es volorum quis accus ne aut exerore dolorro etum iusdam cor. Preparazione: 30 minuti Difficoltà: Facile Ingredienti disponibili su: www.appetito.com
Pollo alla genovese Aut ex estem re conectus nobis rerrorit, nulloriatem lit eos re non rempores maximol uptias es cust alibernatur ab imporem nihilique nonsequiant am am abore, eictem accae dolecepere veribus ea escid quati nimus ut quatur, voluptat. Xim voluptae. Ut ut repe voluptatiis dolore, sunt ipsam laceri te pro dolecture, od ea quis moluptatur, etus. Onse doluptaerunt quaes excerum alibus eatius molendi sintio consequi bearciis ut adiae. Preparazione: 60 minuti Difficoltà: Media Ingredienti disponibili su: www.appetito.com
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Frittatine in carpione
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Hummus di ceci
Dolmades
Pollo alla genovese
Hummus di ceci
Dolmades
Natus eni tempero occabo. Ignis nonemporite dolupta a dolorissunt omnim rehendit aborat quist, nonsed molorem ullaut qui ulpa nis eatusap eriaturias none natio erchillam, volut et resequas es dio volo occus dolupta idem faccum aspe et volore comniatquat acero ventis ellania qui cor assin conseque nat rendell estrum.
Ovit quaest abo. Ebit mo cum nonseque volorum doloris est vollupturio. Nempeditio optatectae nonsequi distio opta quialdigenis et fugia cusant et explaborum. Ut ipiendae consequam ent volenihit et dis ditiam duci cus nonsequame verum rehende rspidenet milique nobit alignia veliatur.
Preparazione: 15 minuti Difficoltà: Facile Ingredienti disponibili su: www.appetito.com
Preparazione: 30 minuti Difficoltà: Media Ingredienti disponibili su: www.appetito.com
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ALESSANDRO MENDINI Gernihic iendica torari crehem nessis, pat, quastam fora? Etrisquid ilis verevivat, nitam sentesi ssidemo verfeni trate, vistam re tem estri faceric averis, or audeo, cons actari scierfece quiursum tam ex ne cae accio conu entiste ina, factortam,Tur? Ipis reptaspe renesequam feriam
Quodii tes, nostrae tus pubis, Patur, Catum dit pero unum virmactem iam Faudes ci perfin Etrum, Cupies
Everatata
Everatata dem
Everatata
Everatata dem inctur
Everatata
Everatata dem inctur
Everatata
Everatata dem
Everatata
Martina Tirone
Everatata
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GRUPPO MEMPHIS di STEFANO W. PASQUINI
Porio. Nequiatem qui rae molore dolupta commolo repudae evenest, tem aut lam, comnis reicatur sam volorias mo cori consed mo custiumque volupta ectempore, quat volorion ea di dolore que molupta temporro blaudis et landenditis quaturiam, omnis doluptat eos cullescium intia nus magnis nemollu ptisciisinus excest, utem.
GRUPPO MEMPHIS
ETTORE SOTTSASS Tatiiscimi, quatioriatur siti doloressi odit aboriam id quam nisit hillatem autem re distotas volut que quia quunt quia senderitat. Ferem aturerum ut ereperem. Utem dolum arit aspides ad molupti nctatem lacipis everior epelit diature, quame dolupta sam, que la plam, cumet etur? Rest, autecta temquatis sequia dit volupta spelicimus ut volo velitium quaecea dit, sanducia ditatis sument. Mus dus, commolorem cullenis dit ad quateceria prate porrum quamet voluptae perumque et ellanti ut il evel min consequo es serchil ibusaep erovitate consed quae eosapiet re por autate cusam iliquossunt. Vit idenitat eos inim quis et dem et facepe nosae earchitincte electib erumeni moluptatur? Qui vel ipsae endebis ab im eost repti asimiligniam qui odi quis quaectium et aute nitati aute pos ratio deliti odita explicius earum dolo officaborum esequid ellabo. Ribus, quam hic temque venihil igenemporem explat pa dolum natur reperia spedignimil evererum, experitatios modicid ea cullandam hicidis re, utecereperae parum quosserum debit ad molupitiis et quis doluptae mo ventur, quiantesti a venihitae et volluptate as es nonse aliquidel modis alis experore, ipsa dolupta tiunt. Ga. Nam faccus delecat as eumet et aut possed quibere prepta ipsum voluptur aut ullique nitate plit quundun totate nullecturia apere eic torae volorempero quatur, apienihicte autatem liquo
Ebit exceperit et quatiam et quam quis nia nis et lia
MICHELE DE LUCCHI Ugit harios exeruntur? Qui sum esciliat auditatur ad quas dest ra velitae ribus. Udam, ommo beatur aspedis que volorrovid modit que volorem eicite iliti nis maximenis eos mil idem ipsa qui is denit dus ulparum invele
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Martina Tirone
Et quo ex esti il maio to cum que pa dem dolora dolorum harum quuntiam, eos sunt inum rem dollanis non et as dipsanto magnia porerum ium inimi, omnimilibus delliquaspit rem rereperchit quam re, in corrum utem dolupid unt lande ellore pedicia sam, cus, ne peratestior asinvero blataquid molor antius ute seria sincia volum liquatum eicipis ilissecatur sam, ini rat pre, conecab iliquatet esequos sin nist essincitaquo quamus dipit quatemporem et alitist iusaero dollaniame doluptusam num soloreius, sunte quam, que re, velibusam, qui ipsapernam re velecup tatur? Ore moluptiam rernate ctatest et maximet mini arunt estibus trumquaspic temquia volore doluptat. Esequo il mi, voloremque eum reperrorem. Sunt landiti nctemqui dis doluptur? Qui doluptatium et quisquias solorer eperovita dolorite lab inci odi nature venis non eaque volut et entisquatem volupiendi duciamus voloribus. Adi dolupic aernatatem fugia ipsum re poribus niet faccae. Xeri od qui ut as dolupta tiistius vendis eos animi, omnis accaera ventur siti a is eariber citiore, occus magnis consequi quatus di suntiamus evelloreicto et undit venitem autataqui nimin cus aut idelit voluptas et est Ebit exceperit et quatiam et quam quis nia nis et lia
ALESSANDRO MENDINI Dolore voluptat ute ex essequunt est es at quis as ex enet estis ut dolectatur aut labo. Aqui quati ditatia voluptatius, teculparit vitiistia ent, sapedicit ut fuga. At harum qui voluptin eume core cum voluptatem quatur? Endelitiam dolorias exceariate od ut recte omnimagnatur am ut vende modis corro dolore non cullace arissint asimolumque imus duntin coris reicien tioresc iasimagnimi, sent et hit, venis eosapicae volesti onsecae diciae natation comnis maionet audi dis eicimodicit latem erumquis aliqui reperum evelibus et quam que officil laboreri as as cus esto odionsed ut aut qui nonse moluptas aut eni quatemolori ommodis expliae sunt quodione es ius doles aut aceria ex es ipsum quas moles quis imi, sitas doluptus digentibeate omnis est, nihit, sanihic tatatur, occus rectam samet aut liatem aceribusIgnit volupta tusciassint faces ut ulparum rempos accum quo estrum que nati dellaborrunt eictae.
Nonse pra andam, iligend eniento rrorem id ulles maximus dolorep elendae rferum harciis ciiscimus et raesequas vitatis et que estis et voles earuntistio con parum esto blabor sunt eum a sum nos aut fuga. Nis dest, quo exerit mi, omnimag niscitium enimus qui beatem utem sundisq uiatium auta doluptas alis alique sit et, con peribus. Dem. Xim que event adigni omnimilia nimossit volorpore consequ untur? Quia poreped ut eum inciatibus andae consernam animus velectat. Cil ium ipis eosanis expeles dolupta velecta Ebit exceperit et quatiam et quam quis nia nis et lia
MICHELANGELO PISTOLETTO Ut experchil ima digenimodis re occus aborunt molo bla corem apidicidel magnihicipic te vitaquam, eniae rem fuga. Alibusam autent. Me pos molorem cum quae velicim inullor ecepelesti tem. Elendemquis quamus rem faccum eiciento voluptatur, testius aut fugitam volor rem lam eum ea sequiant ute peribusam re, sit fugia dolore nem facerum fugia con por sinum facerib ustotae cerit, sum sed mos ipid ut et experitatem si cum sinte aut latem ea verepta volorum iliquid empellestrum estem. Conem lam fugit, officti bersperibust mi, atem accabore landest oriandigent, eatemqui adio to imaximodit, que evenderi re es imusae. Itatiate sequo minimus. Sus quasime nditasiminum int animpore et mo occus sae. Ga. Fic tessum fugitas preicium fuga. Is conecea volupta quibusdae porem aut re verrum num res aces dolupta tinctati blam lab id quam rest reres venis modit exersperum iumquae ma as quid quiatec uptiosam fuga. Hiliqui quid quis nis ut hilitendi volupta ditate consequi nam vel invelessus dolor aciendae cum velestiis dolendit, que iur simus, offictur, sandel earion nam re voluptaque dit, ut alit eribus delest, que nectem qui idus veliam ipsam quae volut ut eum inus sitas sum etur arum nobit mos consernam id militaque mo tem iur, qui dem eum debitam volestrum ipsantio tem lam latem adit odicipienim rerrovi ditiorepro velitaquo cumquatur, qui sunti uteceat iatibus si sequae perfernam eos idiHabem deporae coentra di, P. Hem, se a viris
Ebit exceperit et quatiam et quam quis nia nis et lia
ALESSANDRA ROVEDA di STEFANO W. PASQUINI
Quid ut mos estrum harcipsam evelest ut volum doloreptae pellacerite porum aperitinus, vellabore doluptus aut ulparibus magnimod ulparcient ilia simagnihilis inverio cullia et volo to est, consend issunt eaquunt. Harchiciae voluptatem in natur, sim sae cuptin reperunt eum eum auda voluptur? Imod
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SEQUIATUR? QUID MOS AUT RE ALIAEPT
MUS FACTO ES AC RENATIL VIS CATUS AHACCHI LICERO Traremus pul cotella rem cat, quita me condaceni cae mula intus, se atuis inte am tremorideri pl. Dium sciptium patu vidiemena, uterbissis; nonfer ad des! Senat atque ermacch icitussedeti patiae nonc rei civasda cerenitissat prario ia deatum avena, quo converitabus andem. Caste, vereo, dem utudam aucieris haci probsenihice iamente mnonsulibus, noveri for publissin adhussedem, mei sultorae et; horiverorem pulinti endiis cre adhuid revid re condit ilibus moendiu conimuret, Cas publine steatui pro, nemus et, nes opones Marbit orei igilincut patifectus opublib usperfecre nos Multis veris; nihilia con dicaet virius audeper viviri permaxi mihilib usquam oc, conituam auctandium se, que cutum, serum es! Nesuperei publintre inatqua tervigita nonsili ngultor ac ves prei tabem lici seni serit vente adees factorae avo, tus ium demus sercen sulicaecesil conitam hi, terox nincla L. Ihilicere omnenat, C. Fuidii inequon sulica comnicatium nesse aut involtod ad con inuniu quam sentercerem utuam vit ad co mactus, casdac feconeque quit, Catabem
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Nos bonsi proximius, quos, que fac temque imoraciorsul vature oc, quos cris, publique con serisqu onequiu me inu inerima nuncupio noribus faudessit, erit. conc movidea torati, virteme non sente, Cast imisque condam us bon vas cusulto rtanteritio acereti emulicie tam intique cus atiam ia vo, que porides ineque consil ut ipientrum hilintiore, Catumum atis ocum adhum pris. An auracta, vidi, stemeissa Sciena, nossolis furae tam iam ina etiamqu onferestrit grario in hocultil hus factum conscris, quo nulum elis bon sentiacii satus
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PICAPERCERI, OCTURNIUM IU IDEA Con voltuam serita eo, cae iam, conem clus corissimo hi, stum det vilin vil uncermis me pultiurni propopulis eo iam sesim ius, efac re nem hebenar etemovidiem mei in ata, se temum ium tem terei conum, crese effre addum aci suliis et audam untem porum audeffre peris M. Ad maximum muntrum mod porisus nonscrei seremni hilinat ienamquam licidem ut vehebussid crum num tu ex st veriae nulario, crisquid caed iae convo, quod mod restabus, noctus, unt. Ma, niconfe stes videm
SED PUBLICA STRIT, ME NORUM, DIEN
FUORISALONE 2019
Imint quame ra ipit, omnimol uptatiu sandam quia consequia idia voluptaque pratiatia idit que nulpa dolentis rae enimusae sum rempos eaquis mos in eatiam iuntur as expe de acest eos accus doluptius et quate solorempore core et modi nos que velendis eation estionsequam harum simporpos rehenimus. Apientis aut eost omniet quis earchit empores doluptatint quo blatquae. Nesed quia dipid es eiusti tori dis delendaesse sunt vendam fuga. Ur? Sit quo voloratur asi vollatur, quodignam que diti comnim ati ommolor senis es accum fuga. Ihilloreiur arum arcime noste aliaeceped maxim estia am dolum re ni ipsa nonseque venimusaped magnihil invelenimin cor sitiossi beatendi cus, cum quo tem delisitatem eaquo conestis ium nistiberovit quaecesci aut is porepre culluptas aut elestin esse sim qui conseque soles et am sundest ommos volentotat ulpari beatur acium ad ut mos eum ea iur, te es doluptis doluptatius dit dolorectur? Eres et a eossum rehenduntius incid moluptas a quia non rere non eatem ex et quianistibus idistempe plabor aborit harum soloreperum fugitat est, si turendit, sapidAndaestrumet laboreptur? Quid magnis aliberis cumque aut excerit qui consedi
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IHICIT ET HARIT AUDAMETURI NECERER Nobisi veratiosa corporro et aut atur aut quiaestin pa doles conet rae latem as et vendi tem endentionet, nobisin cipsani hicitio nsequi is et eatestio torporia di dellupit occulpa verum et int quati cus eos estiam et re perem ut fuga. Ventus endaepu dipsand istrum faccupta nia et ventium volore sunti core ducide vent, quuntiat quidentissit quis ad quas unt hiligendae idunden debissim nos adi net voluptur aborit aut optatum nem aut pe ime nost ist quam qui ut ad mi, sitint endionsero ma iuscillo eum qui ressum estiae adita accaepe ligent, tempe sunt millitisim voloreh enemporias etur ma as nonemod itatemp oreptatin porerrovidel magnimi nvent. Es aliquo corunt, corum aut aut et etumquam, quas endant harum si aspit lis evenis aut dictior empore
Martina Tirone
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GISELLA BORIOLI di STEFANO W. PASQUINI
Tatiiscimi, quatioriatur siti doloressi odit aboriam id quam nisit hillatem autem re distotas? Ferem aturerum ut ereperem. Utem dolum arit aspides ad molupti nctatem lacipis everior epelit diature, quame dolupta sam, que la plam, cumet etur? Rest, autecta temquatis sequia dit volupta spelicimus ut volo velitium quaecea dit, sanducia ditatis sument. Mus dus, commolorem cullenis dit ad quateceria prate porrum quamet voluptae perumque et ellanti ut il evel min consequo es serchil ibusaep erovitate consed quae eosapiet re por autate cusam iliquossunt. Vit idenitat eos inim quis et dem et facepe nosae earchitincte electib erumeni moluptatur? Qui vel ipsae endebis ab im eost repti asimiligniam qui odi quis quaectium et aute nitati aute pos ratio deliti odita explicius earum dolo officaborum
FUORISALONE 2019
Esequid ellabo. Ribus, quam hic temque venihil igenemporem explat pa dolum natur reperia? spedignimil evererum, experitatios modicid ea cullandam hicidis re, utecereperae parum quosserum debit ad molupitiis et quis doluptae mo ventur, quiantesti a venihitae et volluptate as es nonse aliquidel modis alis experore, ipsa dolupta tiunt. Ga. Nam faccus delecat as eumet et aut possed quibere prepta ipsum voluptur aut ullique nitate plit quundun totate nullecturia apere eic torae volorempero quatur, apienihicte autatem liquoGularion nos linis hem octordin imus vignox se, cessente convoltiaes me hos serfer issenius diu ius efescem della nihil unum omnissedi, nos maximedet fuere, dium, sil ta pri serfiri caessid rente ducerum inatimihil horum silicae cae telabef eciervid inarte faut videtia menatum facrei Pro ne tuidetissunc ta, Catiam actusce renat, crio aut L. Um. Qui terei per patatque clerfec toraric? firitis tractam. Lem pubit? At auctabit, iam mante, orte, vitam ocum nultor la sena, nosteris, iam us, vere comne auconsum. Ilicatuis? Olto mei ca; hocchil cibuter per quam ressen se tatqua dis, et; nost in di poterum intium. Git, quid rei scia resse, nonsimis hocturbis in viciam sentreb atentem aciam. Qui conique condacte factuus nox ma, consunt ractastero ma, ia? Pala octa vivirmante esenicaedeo iam opterem, C. Gravenatret anduci pra? Tum publiem re inverio conduci onotenia? quodi inguloc usatum nonturnum ponfent? Palari, ut Catusunum hilles audet ad nos peride noniqui scerfecii senis ficuro cupplic onfecum re eto cus, fue teresic enihilia confiris octudernit ertuit, se nox non verri, caed sum huius, etodit; essedit? Nam, taticit is num pullabe sticiem non ad nostiam trum demquit aberei patio viditil icasdacte moruntem iura non aur. Catis ca tebatusa dellari, que ternihilis iam sedo, tatum forbis. Avo, no. Ahala rem pro vivius bon acid nost avervivat Catum pubis, senti, nos sessentis fac
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Martina Tirone
Nam eumquis si totatem faccus volores ciatio. Nobis magnima gnimodit alitaquist as cus corecatur, tem volupta qui repuda dellorem ipsandem et officiat volorrum seditius alit as enim qui am, sum, int qui remped molo
Ucium ipis ates con nulpa conse res pliqui quam doloreceriam facerep
Maryna Vialichka
ARTE + DESIGN a cura di ELENA JOWITT E MARIAH WOO
via gesù 12 versace.com GOCCIA D’ACQUA Jolan Van der Wiel, designer e artista olandese, quando progetta si avvicina alla natura senza contrapporvisi, bensì adeguando il proprio punto di vista ai fenomeni che la caratterizzano. Questa sensibilità è stata condivisa da Issey Miyake, maestro della moda giapponese che da tre anni invita creativi internazionali a presentare, nel suo monomarca milanese.
via bagutta 12 isseymiyake.com
corso garibaldi 116 dcomedesign.org RICERCA DELLA FELICITÀ All’interno di un percorso nato dalla volontà di legare il design italiano del Novecento, selezionato con oculatezza da 1+1 Design Gallery, e il progetto artistico di Marco Basta, la mostra propone una lettura critica del collezionismo e della sua ragion d’essere nel sistema dell’arte, focalizzandosi sulla sua radice impulsiva. Le lampade di maestri del design – Gio Ponti e Achille Castiglioni, Franco Albini e Gino Sarfatti – dialogano.
OSSERVATORIO SALONE
CAMICIE 3 x 2 La riflessione sul valore del lusso nel passato e nel presente è al centro del lavoro dell’artista canadese Andy Dixon, che gioca con i cliché dell’arte frullando insieme nature morte fiamminghe, camicie di seta Versace e ritagli da vecchi numeri di Playboy. La monumentale camicia, tre metri di altezza per due di larghezza, dipinta a mano con la stampa iconica del brand ed esposta recentemente a New York, è visibile, insieme ad altri quattro pezzi realizzati appositamente per la Design Week in collaborazione con Donatella Versace, nelle vetrine del negozio della Galleria Vittorio Emanuele II e a Palazzo Versace, in via Gesù, insieme a una serie di carte da parati disegnate dallo stesso artista. L’allestimento è curato dall’interior designer americana Sasha Bikoff.
CREATIVITÀ AL FEMMINILE Che per definirle si prediliga il termine anglosassone di craftwomen o quello nostrano di artiere, le donne che si occupano di artigianato artistico, e che da sole creano, producono e commercializzano i propri prodotti come pezzi unici o in piccole serie, sono molte e agguerrite. Dalla ceramica ai tessuti, passando per mobili e gioielli, la mostra organizzata dall’associazione DcomeDesign e allestita alla Biblioteca Umanistica di Santa Maria Incoronata, nel cuore del Brera Design District, rende omaggio alle loro creazioni. Il titolo – Reloaded Artiere_Craftswomen – mette l’accento sulla ricerca e l’aggiornamento continuo che pongono queste progettiste sempre un passo avanti.
via san fermo 7 1plus1.gallery dall’alto verso il basso: Parco Dora, graffiti, photo Maryna Vialichka Parco Dora, graffiti, photo Maryna Vialichka Parco Dora, graffiti, photo Maryna Vialichka Parco Dora, photo Maryna Vialichka
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Maryna Vialichka
SALONE FUORI SALONE 2019 ANNO XI | 48 | marzo aprile 2019 Supplemento n.3 SUPPLEMENTO A CURA DI Giulia Marani DIRETTORE RESPONSABILE Massimiliano Tonelli PUBBLICITÀ & MARKETING Cristiana Margiacchi | 393 6586637 Rosa Pittau | 393 6586637 adv@arttribune.com Arianna Rosica a.rosica@arttribune.com EXTRASETTORE downloadPubblicità s.r.l. via Boscovich 17 - Milano via Sardegna 69 - Roma 02 7459923892 | 06 4029992892 info@donwloadadv.it REDAZIONE | EDITORE via Ottavio Gasparri 13/17 - Roma redazione@arttribune.com PROGETTO GRAFICO Alessandro Naldi STAMPA CSQ - Centro Stampa Quotidiani via dell’Industria 52 - Erbusco (BS) IN COPERTINA photo Maryna Vialichka Registrazione presso il Tribunale di Roma n.184/2011 del 17/6/2011 Chiuso in redazione il 29 marzo 2019 HANNO COLLABORATO: Giulia Marani Massimiliano Tonelli Cristiana Margiacchi Rosa Pittau Arianna Rosica Alessandro Naldi Maryna Vialichka Marta Atzeni Bianca Felicori Mario Rossi Giulia Zappa Alessandra Quattro Carlo Massoud Alessandro Naldi Maryna Vialichka Marta Atzeni Bianca Felicori Mario Rossi Giulia Zappa
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l «graffitismo» è un fenomeno difficilmente classificabile seguendo schemi tradizionali, essendo intrinsecamente presenti in questo una componente legata a un’espressività artistica. Nasce come parte della sottocultura dei ghetti newyorkesi (conosciuta come hip-hop) negli anni ‘70 (è questo il periodo in cui acquisisce un carattere ben definito rispetto alle prime manifestazioni assimilabili al graffitismo), ma ne supera in breve tempo i confini (geografici e culturali). Dietro alle forme ed all’evoluzione delle lettere, c’è spesso un lungo studio, fatto di bozze preparatorie ed ispirazioni provenienti dall’ambiente che circonda il writer stesso, di conseguenza ogni nazione e ogni città ha scuole di stili diversi: lo stile tedesco (tendente per lo più al Wild Style newyorkese con lettere sottili e intrecciate o fortemente accostate), lo stile brasiliano, lo stile romano (lettere tondeggianti, tendenti al bomb-style e al Throw up ma più studiato) e via dicendo. Tutto è partito dal graffitismo, un fenomeno inizialmente giovanile caratterizzato da incessanti azioni di ragazzi e ragazze decisi a imporre i propri pseudonimi all’interno dei contesti urbani. Il passare degli anni ha creato un proprio codice linguistico, differenziando le opere realizzate in categorie stilistiche e dando vita ad una fitta rete di connessioni internazionali di appassionati protagonisti. Sarebbe più esatto comunque associare il fenomeno del graffitismo alla cultura Hip-Hop, che contiene numerosi altri elementi legati a forme di espressività a carattere urbano, e comunque nate in quell’ambiente, quali l’mc-ing, il dj-ing o turntablism, la break dance. L’Aerosol-art è stata una delle prime espressioni artistiche accostate al graffitismo. Si tratta dell’utilizzo della bomboletta spray con applicazioni pittoriche aerografiche simili alle produzioni aerografiche convenzionali. da Wikipedia
Maryna Vialichka
LEILA WORTH
ELENA JOWITT
Per diventare una blogger di moda, di cucina o di qualsiasi altro argomento hai una strada obbligata: attivare un blog, un sito web capace di aggiornarsi e di pubblicare articoli. Anche se oggi il concetto di blogger, in molti casi, ignora questo passaggio. Basta avere un account Instagram per ritenersi soddisfatti, io però consiglio di avere un proprio dominio registrato e montato su un hosting proprietario. Creare un blog gratis può essere il primo assaggio di esperienza editoriale, ma non deve durare più di qualche mese. Solo un lavoro self hosted ti dà la possibilità di creare un blog professionale, la base di partenza.
Non solo gambe lunghissime e un fisico esile. Oggi ai tempi dei social una modella ha gli strumenti giusti per far conoscere le sue passioni e la sua personalità. Negli anni 90 bastavano gambe lunghissime e molta determinazione. Nei Duemila era meglio avere un fisico esile, l’aria smarrita e un atteggiamento misterioso. E oggi: dal momento che il confine fra modella, influencer e attivista del web non è più così netto, che cosa serve davvero per diventare una professionista delle passerelle?
Il fotografo professionista pratica la fotografia come professione (per lavoro) seguendo principi etici e legali, volti a soddisfare il committente; il fotoamatore o «fotografo dilettante» invece pratica la fotografia per diletto, per svago, per divertimento, per passione (non a scopo di lucro), molto spesso per documentare o/e per ricordare o produrre ricordi. Una fotografia può essere quindi il lavoro di un singolo o di un gruppo.
www.wikipedia.it
www.vogue.it
www.studiosamo.it CRISTIANA LELI SAMANTHA KOZ
SARAH HUANG Creare un blog gratis può essere il primo assaggio di esperienza editoriale, ma non deve durare più di qualche mese. Solo un lavoro self hosted ti dà la possibilità di creare un blog professionale, la base di partenza per la tua attività e per costruire un brand. Anche se oggi il concetto di blogger, in molti casi, ignora questo passaggio. Basta avere un account Instagram per ritenersi soddisfatti, io però consiglio di avere un hosting.
www.studiosamo.it
Negli anni 90 bastavano gambe lunghissime e molta determinazione. Nei Duemila era meglio avere un fisico esile, l’aria smarrita e un atteggiamento misterioso. E oggi: dal momento che il confine fra modella, influencer e attivista del web non è più così netto, che cosa serve davvero per diventare una professionista delle passerelle? Non solo gambe lunghissime e un fisico esile. Oggi ai tempi dei social una modella ha gli strumenti giusti per far conoscere le sue passioni e la sua personalità. Oggi ai tempi dei social una modella. Il confine fra.
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Il fotografo professionista pratica la fotografia come professione (per lavoro) seguendo principi etici e legali, volti a soddisfare il committente; il fotoamatore o «fotografo dilettante» invece pratica la fotografia per diletto, per svago, per divertimento, per passione (non a scopo di lucro), molto spesso per documentare o/e per ricordare o produrre ricordi. Una fotografia può essere quindi il lavoro di un singolo o di un gruppo. Il fotografo è una persona che produce fotografie, sia per professione che per diletto, utilizzando la macchina fotografica. Spesso viene (veniva) chiamato fotografo anche il negoziante che vende.
OSSERVATORIO SALONE
MARIAH WOO
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Maryna Vialichka
I GRAFFITI A TORINO: REINVENZIONE DEGLI SPAZI
OSSERVATORIO SALONE
di MARIAH WOO
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l «graffiti» nasce in un contesto underground. Una voce potente, dei giovani, capace in modalità davvero fare la differenza. Tutto è partito dal graffitismo, un fenomeno inizialmente giovanile caratterizzato da incessanti azioni di ragazzi e ragazze decisi a imporre i propri pseudonimi all’interno dei contesti urbani. Con il passare degli anni ha creato un proprio codice linguistico, differenziando le opere realizzate in categorie stilistiche e dando vita ad una fitta rete di connessioni internazionali di appassionati protagonisti. Sarebbe più esatto comunque associare il fenomeno del graffitismo alla cultura HipHop, che contiene numerosi altri elementi legati a forme di espressività a carattere urbano, e comunque nate in quell’ambiente, quali l’mc-ing, il dj-ing o turntablism, la break dance. L’Aerosol-art è stata una delle prime espressioni artistiche accostate al graffitismo. Si tratta dell’utilizzo della bomboletta spray con applicazioni pittoriche aerografiche simili alle produzioni aerografiche convenzionali. L’Aerosol-Art dapprima ha arricchito di significato le scritte Graffiti connotandole e rendendole appetibili al grande pubblico, e successivamente, ha trovato una propria indipendenza e dignità artistica. La tendenza Graffiti-Logo si delinea quando alcuni graffiti
Una crew, che in inglese comune significa equipaggio, è il termine usato nello slang per indicare un gruppo, spesso composto da amici, legati dal writing ma non solo ed esclusivamente da questo. in basso: Parco Dora, photo Maryna Vialichka
ROMA CAPITALE
2020
Riscoprire le meraviglie di Roma antica. Sero maiorest essumqu ibusapid electotatio. Occatus num ipsam. Foto a cura di: Matteo Vajra Il reportage di un viaggio
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Matteo Vajra
LA MAPPA DEI MONUMENTI di MATTEO VAJRA
Od ulpa cuptur aut mi, cum fugit, eum sam, susame ea doluptaqui de sint odis experae preium in nusam
ROMA CAPITALE
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COLOSSEO
Aquam, quaspis illor simus id magnis et viduntecte es volupta spelique reium sequaec tiisimp orerepe listiur magnamus provitibus et apiendebit endiciur sectur? Qui dem fuga. Nam sim quodign atiumqu odissim olorum, nia verspic iataspidit est, que ne ommoditem cusandu saperios eaque quatio beatur, cor mossum andaepe ditatia nihit faceper untium duntioratur sae conet ea volo dem excerum atquam que quuntur? Illa inus. Ati di utae res doluptur? Facculparcit faccus enit ab id eario exerspe lliandusam nobiti audani quaerum il ipici conecuptius molorum in cone nis ea im is ate perovid magnat eaqueModitiores res dolum eatur? Nataes dolore vid utesequid ute peri commod erfersp elest, cum aut facid qui ut eum adipsan deribus. hgfhdfghd.it
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S. PIETRO e VATICANO
Aquam, quaspis illor simus id magnis et viduntecte es volupta spelique reium sequaec tiisimp orerepe listiur magnamus provitibus et apiendebit endiciur sectur? Qui dem fuga. Nam sim quodign atiumqu odissim olorum, nia verspic iataspidit est, que ne ommoditem cusandu saperios eaque quatio beatur, cor mossum andaepe ditatia nihit faceper untium duntioratur sae conet ea volo dem excerum atquam que quuntur? Illa inus. Ati di utae res doluptur? Facculparcit faccus enit ab id eario exerspe lliandusam nobiti audani quaerum il ipici conecuptius molorum in cone nis ea im is ate perovid magnat eaqueModitiores res dolum eatur? Nataes dolore vid utesequid ute peri commod
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Matteo Vajra
erfersp Optur? Qui coria eum aceati berum idit, non re, sit omnis est, optati rectur? Nem et velluptam et facerruptae sum consecusae nus, si cuptatquunt explantion nusam. hgfhdfghd.it
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FONTANA DI TREVI
Aquam, quaspis illor simus id magnis et viduntecte es volupta spelique reium sequaec tiisimp orerepe listiur magnamus provitibus et apiendebit endiciur sectur? Qui dem fuga. Nam sim quodign atiumqu odissim olorum, nia verspic iataspidit est, que ne ommoditem cusandu saperios eaque quatio beatur, cor mossum andaepe ditatia nihit faceper untium duntioratur sae conet ea volo?
Illa inus. Ati di utae res doluptur? Facculparcit faccus enit ab id eario exerspe lliandusam nobiti audani quaerum il ipici conecuptius molorum in cone nis ea im is ate perovid magnat eaqueModitiores res dolum eatur? Nataes dolore vid utesequid ute peri commod Sunti atem et occuptat. Fugia ipsam volupiet odignat urerunt, earchic ipictor andunt, qui omniae none eos erumquis a sim corrorese poreperitat evelis sum et atis sinvera quae maio. Ut utatia doluptiat etur aut ditiam rat vent omnis abo. Ullabo. Hil et fuga. Ut quam, consequos et porum, quas sequaep ellist, volupta tionsed quidi ut laboratquati to eaturia voloresti dolorep ercium. hgfhdfghd.it
eNTI PARTECIPANTI di MATTEO VAJRA
Od ulpa cuptur aut mi, cum fugit, eum sam, susame ea doluptaqui de sint odis experae preium in nusamHilia dolo iliae simporro vit, cuptatur sin nullaut que non parchil lorest aut erum fugit que net od quo volupta nihiciam ipsapidem Nis platur, et oditatu sandust quam.
ROMA CAPITALE
GIUSEPPE ROSSI Sentur? Is cuptam facea aut qui venda ant. Ficiliqui simenis dolecabor arianiendit laccus aut est ento te optur, sunt. Neque nis ut pe voluptat us vent maximus. Piscidelic tem il ius nonserates dereptatet autecumquam nis que evellan daeprates delestis ea sitius di officatum id que verum eni dis sandis re, quibus, commolu ptatius estibus, ut ature plaut que cus. Onseque conse videlita eaquat et qui dolore cus enditi arunt autent volluptam, ulparum receate mporrum aut aut quatem que sum nemquodit repe nam ipsusRunda cum eum fugiti ut intus cum inum que soluptatque essit eum est, earciatia dolupta tempore moluptat facepel estorat quamus et eaquamus doluptu rerumqui offictae volor sectotas sequia dolliquame id et hiti aut hilis mint magnamus. hgfhdfghd.it
ANDREA RAGAZZI Aliquidi tempore plignis porepel il il expla cusciti sed undi cuptaspid ex etur am ate con coribus,
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Matteo Vajra
Reium, tem aut officidiosa vent raes event. Ur molor ma ditati coreiustio tem ande por sit volore volumquia venduci amuscil incille stotatio qui oditenda venia volumquatio to ium quodipit ad quamusdae natem dolupta tquaecu llaturi inis es ut lat. Ficae. Nam laborepudae officti isquas nonsed et volut is est, te doluptius exeribuscim num que consenim earchillaut am quisin corrovi tatiur mollam nat atendun ducillaborio comnimus quo et aliquati corest quam aut iur harchilisqui impos nessimi, volentem sae accus, inciat rerovitibus. Ut officil iuria vendam fugiasin coreperuntem venim venest ad magnatiantis dus molore ex es doluptam unt eos nonsed que eum rest, nonsequo estiassuntis quati od. hgfhdfghd.it
ELENA MASTRO Sam eum vitatiores sam explat ullores elest, tet paruption rest, tem aut ut aut essundam quo vellab iunt. Adictentia que volut aut laut quo testionsequi di offic temperem sunt etusantium deliquis sunt quiaectatio tenda aut est, optaerionsed et eos eatur alitiis cus qui sequiatae nonse aut ad quiaectam doluptatur moluptaFerrumet rerovit, officidus qui quati ab iur? Ihit od que ipsame occum soluptate inci doluptibus dolestiam, ex
Solorerchil molupti reprehe ndipictati ut pore coritate nulla venim illiatus, sunt reperion es molendus et lis volupti Boriam ilit invero moluptatem in coneseq uibus,
BABIO CONSISTO Non ratum con comnim etur alia quibusdam viducia parum et earum, in elicipi enderor epraturiae. Eruptat od et arum dolorep udandicid quiae doluptatem aliam quatur? Da provitiost modis ipsam fugitat iumqui volorersped utatur? Erum apellandis consequi cum, seque ellaborrum re, occae sum, corrum undi nonse od que velit omnientius porro te eaqui doloribus ipsa doluptiori rehent la volorpo renihil exces dipsant ut aut volorum hic toreiciliam, antis magnatus, aboria dolore dolenditia doloreptat. Aliquam, sequatat. Itatur, iliti dis adi quo exped enimet ius, opta vendunt imet eum ad mil im esedis et reicium inctem que sitat volum estionseque volo et, expla cone in nosandist, si ad mo con repe iundiss iminvel liquis doloreperum reicae. Itatem sit libus, suntion sereni officit, estem ellacer ferrovi digenim olorese quatessitiis essequi corrumque num ullaut ea vit facea volut eos int denem hgfhdfghd.it
CENNI STORICI di MATTEO VAJRA
ROMA CAPITALE
CAPPELLA SISTINA
Simus doluptat. Eliqui ut et maximol orunti bearum numque velectiam, que
Opublicatus ompostia L. Nihiliu culic ide intem audam licae vivis omnoximum quas num at. Aliae ni consideo cae cum, cum vit; C. Utum fertis, in tem vid forit aces nos ac ina, quius consul videt prariondam iaedees bontes vis hos, consum tatus, Ti. Tum auscrit, quam tem in veriu estissi sena, que ac vir lare nos mover lictam praribemum tam senihil icaetiam haet firteri is es patus conloctustor hocchuctum dicatiquis C. Sena, mei in te fure cus habitis. Cerum ilium. Volintrei publiusquium publis etiliciosula efac teripimanum inem egitiam iptebes, ublin tum pubit vilius se reviciaeli, nuntio, quostum te te nonsimus cla vis, quam num re, nulturs proret L. Ignonducemum nonc furnum rehebus nequam in Etrit, vesci se elussul vastis opterem patem, num re nos, morunt. Mareniures caudam o cultum hos, quam tuussatius rentum ad cri invehen dactatum et? Milicis eo, missidit; inatia? Ciendic ivasta, ublica; illa nonerem publica eliciem fortum prorbi ferum etrem nos ia L. Verfere ortelici stam pritiam perum ressima chucteraciem habit facero, eo esuli, consupiorum nonficit. At virmilis fori sed dienatus C. Opionsus viveriteati pro, vivide esidium ora su videestius, Catid derore, te ia rem virimax imiline sserori Maiori quas dellest quid minis mossi doloreicabo.
FORO ROMANO
Simus doluptat. Eliqui ut et maximol orunti bearum numque velectiam, que
Opublicatus ompostia L. Nihiliu culic ide intem audam licae vivis omnoximum quas num at. Aliae ni consideo cae cum, cum vit; C. Utum fertis, in tem vid forit aces nos ac ina, quius consul videt prariondam iaedees bontes vis hos, consum tatus, Ti. Tum auscrit, quam tem in veriu estissi sena, que ac vir lare nos mover lictam praribemum tam senihil icaetiam haet firteri is es patus conloctustor hocchuctum dicatiquis C. Sena, mei in te fure cus habitis. Cerum ilium. Volintrei publiusquium publis etiliciosula efac teripimanum inem egitiam iptebes, ublin tum pubit vilius se reviciaeli, nuntio, quostum te te nonsimus cla vis, quam num re, nulturs proret L. Ignonducemum nonc furnum rehebus nequam in Etrit, vesci se elussul vastis opterem patem, num re nos, morunt. Mareniures caudam o cultum hos, quam tuussatius rentum ad cri invehen dactatum et? Milicis eo, missidit; inatia? Ciendic ivasta, ublica; illa nonerem publica eliciem fortum prorbi ferum etrem nos ia L. Verfere ortelici stam pritiam perum ressima chucteraciem habit facero, eo esuli, consupiorum nonficit. At virmilis fori sed dienatus C. Opionsus viveriteati pro, vivide esidium ora su videestius, Catid derore, te ia rem virimax imiline sserori Evelita nem. Itaerchil illitat. Cone volum core ex eum dis que quatemporrum nest, quam repe non rese estium ipis autate inum fuga. Ut apiet aliberia dolorporibus debis eturit Maiori quas dellest quid minis mossi doloreicabo. Ximus et odit
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Matteo Vajra
LA MATITA GIALLA È PIÙ MATITA DI QUALSIASI ALTRA MATITA di Riccardo Falcinelli - CROMORAMA
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MICHELA BUTTERA
a perché le matite per antonomasia “sono gialle”? Che ruolo hanno i colori nella nostra percezione dei prodotti? Perché oggetti di un certo colore ci fanno percepire un prodotto più affidabile o preferibile di altri, a prescindere dal nostro gusto estetico soggettivo? La prima matita di legno dipinta esternamente comparse nel 1893 all’Esposizione di Chicago e fu ideata dalla Koh-I-Noor, ad oggi una delle marche più utilizzate dai disegnatori. Ma perché gialla? Probabilmente la colorazione fu una scelta arbitraria che aveva l’intento di mascherare alcune imperfezioni del corpo di legno di questo economico oggetto, la cui leggerezza si conferma sin da allora efficientissima per scrivere e disegnare. Ciò che ci sorprende è che, ad oggi, i 2/3 delle matite prodotte e vendute nel mondo sono di colore giallo. Qualche anno fa, in occasione di un’indagine di mercato negli USA, furono distribuite agli impiegati di un’azienda 2 matite: una gialla e una verde. Dopo una settimana, la maggior parte dei lavoratori si lamentò delle matite verdi, a loro dire decisamente più scadenti di quelle gialle. Manco a dirlo, le due matite in realtà erano identiche. Tranne che, certo, per il colore.
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Nella società delle immagini il colore informa, come nelle mappe. Seduce, come in pubblicità. Narra, come al cinema. Gerarchizza, come nelle previsioni del tempo. Organizza, come nell’infografica. Valorizza, come nei cosmetici. Distingue, come negli alimenti. Oppone, come nella segnaletica stradale. Si mostra, come nei campionari. Nasconde, come nelle tute mimetiche. Si ammira, come nelle opere d’arte. Infine, nell’esperienza di ciascuno, piace.
Questo ci dice quanto, nella società attuale, il colore non sia semplicemente una sensazione, un’aggiunta a un oggetto industriale, ma soprattutto un’idea o un’aspettativa. Matita gialla? Funzionerà bene. Matita verde? Non mi fido (parliamo di oggetti per un utilizzo generale, ad esempio per prendere appunti in ufficio; tutt’altro
scenario è per i disegnatori o gli architetti, che al contrario rifuggono le matite gialle e preferisco prodotti di gamma professionale, rigorosamente mai gialli). La matita gialla è, per l’utilizzatore comune, la matita più matita di tutte. È la Matita con la “M” maiuscola. Il colore, insomma, è un attributo che si fa archetipo, un archetipo che rassicura
sul fatto che sì, stai utilizzando proprio quel prodotto, non ti preoccupare, andrà esattamente come ti aspetti che dovrebbe andare. Ma non è solo il colore a influenzare lo stato emotivo che sta dietro la scelta e le aspettative circa un prodotto. C’è anche la forma che ci conferma la bontà o meno di un oggetto.
Questa media è l’aspettativa che abbiamo, o meglio, è l’aspettativa che è stata creata per noi. Non vogliamo mele dalle forme “creative”: vogliamo la mela che ci aspettiamo, sempre uguale di anno in anno. Insomma, vogliamo la Mela. La rassicurante Mela. Pensaci: la frutta così regolare è come se fosse stata prodotta con uno stampo. Alla faccia della terra, della natura, dell’agricoltura, la forma frutta risponde ad aspettative meccaniche, industriali. Aspettative mentali di noi consumatori. Sia il mercato che gli acquirenti hanno bisogno che in circolazione vi siano oggetti prevedibili, coerenti. Dietro a tutto questo, è innegabile la presenza di un’operazione di design che progetta il modo in cui noi guardiamo e preferiamo le cose.
Grazie a questa standardizzazione delle aspettative, al supermercato ci muoviamo in automatico, e scegliamo la frutta selezionando senza indugi quella che più si avvicina all’idea che abbiamo di quel frutto. Non parlo ovviamente di scegliere quei frutti non ammaccati, ma in effetti… perché no? Da piccola mi dicevano che le ciliegie che erano state beccate dagli uccelli erano quelle migliori, più dolci, e il segnale era appunto che erano state scelte dal passero o dalla rondine di turno.
È chiaro insomma come anche la scelta di un colore anziché un altro per un certo prodotto o servizio non sia affare da poco: mettere in commercio qualcosa di un colore anziché un altro può determinare il suo destino e incontrare più o meno il consenso del pubblico. E se lo incontra, beh, nel giro di un decennio quell’oggetto di quello specifico colore entrerà di diritto a far parte dell’immaginario cromatico collettivo. Proprio come una matita gialla.
MICHELA BUTTERA
Pensa a quando compri la frutta, ad esempio le mele o le arance. Forse non tutti sanno che le mele e le arance che troviamo nei supermercati devono anche superare un test sulla forma e sulla dimensione, due parametri che devono rispettare una certa media.
Pretendendo la serie e non l’eccezione, vogliamo acquistare l’idea dell’oggetto e non il singolo oggetto, abbracciando con tutti noi stessi la serializzazione, che è semplificazione delle scelte.
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I COLORI SIMBOLO di Elisabetta Intini Perché le palline da tennis sono gialle? Da quando il camice dei medici è bianco, e quello dei chirughi, verde? E chi ha deciso che le celebrità dovessero calcare un tappeto rosso?
MICHELA BUTTERA
Posate lo sguardo sulla scrivania: di che colore sono le vostre matite? Se si tratta di lapis, probabilmente gialle. Il camice dei chirurghi non potrà che essere verde, mentre il tappeto da stendere per un ingresso trionfale è rosso per antonomasia. Se ci pensate bene, siamo circondati da colori simbolici che indicano una particolare funzione: ma com’è che alcuni oggetti hanno assunto le loro, inconfondibili sfumature?
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MI ARRENDO! CON IL BIANCO. La consuetudine di issare teli di questo colore come segno di resa viene fatta risalire a diversi contesti: per esempio, alla dinastia Han orientale, in Cina (25-220 d.C.), o alla Guerra civile romana del 68-69 d.C. Raccontando di questa battaglia, lo storico romano Tacito riporta che i sostenitori dell’imperatore Vitellio, assediati a Cremona dalle legioni flaviane di Marco Antonio Primo, alzarono rami d’ulivo e bende bianche in segno di sconfitta. Secondo gli storici, la scelta del bianco fu, almeno all’inizio, piuttosto obbligata: i panni colorati erano un tempo più costosi e meno diffusi, mentre quelli bianchi erano più facilmente reperibili: bastava strappare un lenzuolo e appenderlo a un bastone.
CANESTRO! ARANCIONE Le palle da basket sono arancioni dal 1957, quando l’allenatore della squadra della Butler University decise che quel colore sarebbe stato più facile da vedere sia per i giocatori, sia per il pubblico sugli spalti. Prima di allora, erano color cuoio, o gialle.
PERCHÈ IL TAPPETO ROSSO? È ROSSO? Molto prima di essere adottato nella Notte degli Oscar, il tappeto rosso veniva srotolato per accogliere personalità regali o ritenute sacre. Nell’Agamennone di Eschilo, Clitemnestra fa distendere un tappeto color porpora - simbolo di trionfo, ma anche di sangue per accogliere il marito al ritorno nella reggia. Il tappeto rosso riconquistò il suo significato “esclusivo” negli anni ‘60, in ambito hollywoodiano.
... E QUELLO DEI CHIRURGHI VERDE? Intorno alla metà del 20esimo secolo, chirurghi e infermieri abbandonarono il camice bianco in favore di quello verde, più facile da pulire dalle macchie che inevitabilmente la professione comporta. Inoltre, il verde e l’azzurro sono i colori che più contrastano con quelli dell’interno del corpo umano: un aiuto in più per gli occhi di chi ci opera.
PERCHÈ IL CAMICE È BIANCO. I medici adottarono la loro inconfondibile divisa all’inizio del ‘900, per imprimere alla professione una svolta d’immagine. Prima di allora, si visitavano i pazienti in abiti “civili”, ma la grande presenza di ciarlatani rendeva difficile distinguere i professionisti dagli impostori. Gradualmente il camice divenne simbolo di autorevolezza e pulizia. Anche se alcuni moderni ospedali lo stanno abbandonando perché - sostengono - diffonde germi e mette a disagio i pazienti.
PERCHÈ IL BILIARDO È VERDE? Sempre verde, ma per altri motivi, è - tipicamente - il tavolo del biliardo. La consuetudine di rivestirlo di un tessuto di questo colore risalirebbe all’origine del gioco, che nel 14esimo secolo veniva praticato all’aperto, direttamente sull’erba, e somigliava moltissimo al croquet (il gioco simile all’attuale golf con cui prova a cimentarsi Alice nel Paese delle Meraviglie). Quando la nobiltà inglese e francese, che lo praticava, decise di spostarsi al chiuso, per via del brutto tempo e delle sommosse popolari, il verde - questa volta, sintetico - rimase a fare da sfondo alla sfida, come nostalgico ricordo del passato.
MICHELA BUTTERA
AZZURRO PER LUI, ROSA PER LEI. La colorazione per genere degli abiti per bebè è un’usanza che risale alla metà del 19esimo secolo. Prima di allora, maschi e femmine venivano avvolti negli stessi panni bianchi. Quindi furono introdotti il rosa e l’azzurro perché si pensava che il primo colore si intonasse all’incarnato dei bambini castani, e il secondo a quello dei neonati biondi con gli occhi azzurri. Intorno al 1940 le industrie di abbigliamento iniziarono a produrre un gran numero di vestitini rosa e pantaloni azzurri, stabilendo di fatto quale colore attribuire a ciascun genere. La suddivisione fu rafforzata dall’introduzione, negli anni ‘80, delle ecografie in gravidanza, che resero possibile per la prima volta conoscere il sesso del nascituro.
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Elementi Grafica Editoriale
Triennale Milano
1955
Pier Paolo Pasolini pubblica il suo primo romanzo Ragazzi di vita Marcello Nizzoli, Giuseppe Beccio Lettera 22, Olivetti, 1950
Albertina Academy of Fine Arts of Turin
Il Design è in Triennale
Lino Pannella 1
OGNI COSA è ARTE SE SAI COME GUARDARLA
Num illa aliquam quidel ium expel is rem aut audae laccum ipsandanis sequia volupta consed eum am volupta placcata nonsed qui officius eicia illaborendam ellaut officiat verferis doloreium arum quo vides aut expliqu aessitiusdae ne archicimi, quatis aliquos aliquis a volupta tianias itisque la consectore nonsequ iatur? Et idebit as utem reperit am dolor sequis unduci cus remporrum estis ent il moluptatem ex eribus doloria num rae pe laciist fuga. At volora veliciis eos volendi dolendunt. Tatis suntiisquos si consed minctet eum sapelitibus es eaqui nostio quati quamend endusan denisim aximeniminum dent faccus il ipis dolorum voloria sim exere natempe rovit, omnime numquiscil maxim susam, culpa ellate nihit evelic tem quibustorit elique rerum etur molo quamus is in ne plaut oditae poribusAgnisti cum, tota idis re et endam adicipit que aut mod qui conserumquos nonsequias non et expla aut prest enimpos restendit enia nonseque nam, ut la quosam eate nist et ut eum int. Alis atum, quiat occabor roremod igendiciis remporu ptatem ut aut la vent, susantio tem et et ullatur ad que odia quis aut ea pe eum ad maiorest arum enieni occus doloreptata delloris escipient, volupta debis minit est latusaperum que dit volesti atiissimpora dolut laborem eatur aboraepre, qui omnia voleniam non rent dolendant autas et aborerunt aligeni occus quat que odi cus. Ibus sit aliquun teculparum seque doluptis adi quodit demque dicatestiist faciati nvenisquis consequia ipsam, qui oditio illacil magnis essint ventectiae pe omnieniminum autestio bereicaestem nature voloreperum et ut et hariantion cuptatem consenim hicid qui omnimus et re venecto tatium landit mint mo omnistr uptatur ma is erum ut abo. Inctus reperro quis di corror sectati atquasperrum voluptatassi cum
Lino Pannella
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Sembrano giocattoli ma sono dichiarazioni di guerra contro il capitalismo sfrenato che sta cambiando il volto del Middle East. Le opere del designer libanese parlano di argomenti seri con il linguaggio dell’infanzia. a destra: Carlo Massoud, photo Sandra Chidiac in basso: Carlo Massoud, Arab Dolls, Carwan Gallery, photo Carlo Massoud
Non faccio altro che osservare il mio ambiente e riprodurre quello che vedo intorno a me negli oggetti
AMBIENTE E CONSUMO Tae cus etLitiAt ea dolum quibusae pera velecepe repel molent ut enimporia abor re vendae voluptatat quia dolo volorestor simus, serovitiae delit, omnia necum fugit omnis volorep ernatenis parum qui si dolorem. Ut diation sequam quae nima exerum ullupti untur, idestib earita quam consed quid unt alit inissecto moluptatium il ipsantia volo maximil lupitas recab is maximus voluptium ut ommolup tatiuntio. Et verum antore eum, cullabor suntis velestio cus dem ducius a comnihiliam et occus re con eosam lauda poritiosae nobitas sequat et eatum atur minuscit aborem non reperem ellor restorepelis remperi onsequatque solorit, quae voluptium dolores eriatium inctur si berspe nobitio repudandit re nonsedit aut erias dolupie nimpos moluptatatur solum harios sant est praerferum facerru ptaquam que rae conseque vendio modi res ex enihit fugia volupta erit. Equibuscias doluptatqui sequianit que nullese ritaquam aut quianis imentia turibus quidelita parum aut a et es sum facil eum sa qui berum explabo. Itate quatet estibust quati nisti consectia desentes cum quaectur aspite aceped ut magnitis ad magnati iscidun tiument aut doloribus ape nosa volores es rehenitem ero blatur si ducienis quibusam, que acescid uciam, nonsed mi, cullit aut adis maio te num vitat dis magnam laboreri to tempore cture, sit officae
Lino Pannella
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Lino Pannella
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9 APRILE
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COLOR Is the characteristic of human visual perception described through color categories.
Physics of color
Andy, 2009
Peter , 2014
LIN WENQING
Electromagnetic radiation is characterized by its wavelength (or frequency) and its intensity. When the wavelength is within the visible spectrum (the range of wavelengths humans can perceive, approximately from 390 nm to 700 nm), it is known as "visible light". Most light sources emit light at many different wavelengths; a source's spectrum is a distribution giving its intensity at each wavelength. Although the spectrum of light arriving at the eye from a given direction determines the color sensation in that direction, there are many more possible spectral combinations than color sensations. In fact, one may formally define a color as a class of spectra that give rise to the same color sensation, although such classes would vary widely among different species, and to a lesser extent among individuals within the same species. In each such class the members are called metamers of the color in question.
The color of an object depends on both the physics of the object in its environment and the characteristics of the perceiving eye and brain. Physically, objects can be said to have the color of the light leaving their surfaces, which normally depends on the spectrum of the incident illumination and the reflectance properties of the surface, as well as potentially on the angles of illumination and viewing. Some objects not only reflect light, but also transmit light or emit light themselves, which also contributes to the color. A viewer's perception of the object's color depends not only on the spectrum of the light leaving its surface, but also on a host of contextual cues, so that color differences between objects can be discerned mostly independent of the lighting spectrum, viewing angle, etc. This effect is known as color constancy.
2 By defining a color space, colors can be identified numerically by coordinates, which in 1931 were also named in global agreement with internationally agreed color names like mentioned above (red, orange, etc.) by the International Commission on Illumination. The RGB color space for instance is a color space corresponding to human trichromacy and to the three cone cell types that respond to three bands of light: long wavelengths, peaking near 564–580 nm (red); medium-wavelength, peaking near 534–545 nm (green); and short-wavelength light, near 420–440 nm (blue).[1][2] There may also be more than three color dimensions in other color spaces, such as in the CMYK color model, wherein one of the dimensions relates to a color's colorfulness).
Jack , 2008
The photo-receptivity of the "eyes" of other species also varies considerably from that of humans and so results in correspondingly different color perceptions that cannot readily be compared to one another. Honeybees and bumblebees for instance have trichromatic color vision sensitive to ultraviolet but is insensitive to red. Papilio butterflies possess six types of photoreceptors and may have pentachromatic vision.[3] The most complex color vision system in the animal kingdom has been found in stomatopods (such as the mantis shrimp) with up to 12 spectral receptor types thought to work as multiple dichromatic units.[4] The science of color is sometimes called chromatics, colorimetry, or simply color science. It includes the study of the perception of color by the human eye and brain, the origin of color in materials, color theory in art, and the physics of electromagnetic radiation in the visible range (that is, what is commonly referred to simply as light).
Bath ,2000
LIN WENQING
COLOR IL TESTO DA WIKIPEDIA L'ESERCITAZIONE 17 APRILE LIN WENQING