CCADEMIA
di
AESTRI
L’ACCADEMIA DEL COUNSELLING OLISTICO-EDUCATIVO DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
CARLO ALBERTO ANDREASI
LA NUOVA COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE
LA NUOVA COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE Primo e secondo modulo Questi due moduli, hanno l’obiettivo di approcciare al concetto di comunicazione multimediale non più in maniera pedantemente progettuale e finalizzata ad uno scopo preciso, quale ad esempio campagne pubblicitarie, immagini coordinate, progetti editoriali ecc., ma piuttosto di farlo in maniera deliberatamente trasversale ed accidentale, mettendo in moto quello che potrebbe essere definito come “ l’ordinarsi perfetto e spontaneo degli accadimenti”. Il PROCESSO DEL FARE, tenendo di vista il fine ma con leggiadra indifferenza per non rimanerne accecati, diventa così centrale e parte integrante di una ricerca messa in campo, non tanto per trarre delle risposte utili, quanto piuttosto per generare traiettorie. Il risveglio alla propria vita come al più concreto degli orizzonti di mistero da esplorare e la consapevolezza che possiamo generare avventura laddove tutto sembra essere stato disegnato a priori, è al centro delle finalità di questi incontri. Comunicare quindi, inteso come una forma d’arte, l’arte di saper trasmettere e condividere la possibilità di una deriva.
CARLO ALBERTO ANDREASI
F
otografo, graphic desiner e artista indipendente, sono nato a Legnago (VR) il 18 marzo 1969. Dopo la laurea in paleontologia presso l’Università di Trieste, soggiorno per un lungo periodo nella Francia nord orientale dove conseguo un D.N.A.P. (Diplôme National d’Arts Plastiques) presso L’Ecôle National d’Arts Plastiques “LE QUAI” a Mulhouse. Attualmente vivo e lavoro a Trieste. phone: +39 37388 22 674 www.carloandreasi.it carloandreasi@gmail.com
Primo modulo
L’AVENTURE C’EST L’AVENTURE
Come può la pratica della fotografia conciliarsi con una visione olistica della realtà? La fotografia, con la sua anima tecnicistica, con la sua natura frammentatrice, non è di fatto agli antipodi di una visione del tutto nel tutto? Esiste una chiave che permetta il superamento di quest’apparente contraddizzione? Sebbene si faccia risalire l’invenzione della fotografia al XIX secolo, in realtà l’impianto concettuale che ne sta alla base si delinea già in epoca rinascimentale, frangente in cui nasce la rappresentazione prospettica. Con la prospettiva il punto di vista individuale diventa espressione e rappresentazione del mondo così come ci appare alla soglia delle nostre percezioni. La fotografia è un atto di umiltà nei confronti del reale, ll risveglio di sè allo spazio/tempo contingenti. La fotografia è l’atto poetico come pratica di ricettività e relazionalità all’interno della complessità del mondo. Se una dinamica di espansione e la rivalutazione del rappporto con l’altro costituiscono il sentiero che siamo invitati a tracciare nella nuova era, la fotografia si offre come strumento di AVVENTURA, ovvero della pratica deliberata di esporsi a ciò che accadrà.
PARTE TEORICA Piccola storia della rappresentazione Dalla rappresentazione simbolica a quella prospettica. Il salto concettuale rinascimentale Inventarsi delle regole Il lavoro fotografico passa attraverso l’applicazione di regole che l’autore stesso pianifica e che danno forza e senso al racconto. In questo modo ciò che sembrava niente, viene disvelato e amplificato diventando visione personale della realtà. Visione e discussione su alcuni esempi Autori significativi PARTE PRATICA Una volta decisi gli ambiti di lavoro, verranno creati dei gruppi e pianificati i tempi, i luoghi e le modalità di azione. Il nostro tema generale su cui lavorare sarà il quotidiano che ci circonda. Facendo uso delle nozioni apprese nella parte teorica, saremo invitati a praticare una piccola o grande avventura relazionale con il reale. La fotografia costituirà il frame, la finestra che permette di focalizzare una propria visione, di tradurre in materia il pensiero, di dare un significato cosciente alla nostra postura esistenziale. In questo senso, la fotografia è intesa come forma di meditazione con cui sarà possibile tracciare e testimoniare la cristallizzazione di un’intuizione. OBIETTIVI Fornire una panoramica di alcune nozioni teoriche e tecniche di base da utilizzarsi nel contesto di un lavoro fotografico con un focus sul concetto di immagine prospettica complementare a quello di immagine simbolica. Sperimentare l’attenzione, lo scioglimento del dubbio e l’esplorazione attraverso l’uso della fotografia come pratica contemporanea di meditazione sul reale. FINALITA’ Sperimentare l’uso della fotografia, o più in generale dell’atteggiamento fotografico, come modalità per risvegliare o sviluppare la nostra propensione innata all’avventura.
Secondo modulo
STORYTELLING Raccontarsi costituisce uno dei bisogni imprescindibili dell’uomo. La necessità psicologica di lasciare una traccia o di delineare un sentiero è parte integrante di un sistema di mappatura esistenziale. A volte è proprio nel contesto della propria autobiografia che si riesce a tirare le fila di un senso che ci era sempre apparso nebuloso o addirittura inesistente. Tentare di organizzare i frammenti del nostro passaggio fisico ed emozionale, con la finalità di trarne ispirazione e guida per le nostre vite, è il focus di questo secondo modulo di comunicazione multimediale.
CONCETTI CHIAVE: autobiografia, pensiero sintetico e analogico, attenzione al reale. PARTE TEORICA • • • • • • • • • •
Concentrazione di un racconto: dalla realtà al simbolo Il logotipo come concentrato simbolico di storia, vision e mission Il logotipo autobiografico Haiku. La scrittura come forma di attenzione e sintesi Attivatori di coscienza: percorsi esistenziali (cronaca di un esperimento) Attivatori di coscienza: chiedilo alle nuvole Attivatori di coscienza: vasi fisiognomici Il disegno analogico Espansione di una storia: dal simbolo all’azione. L’ISOLA. Cronaca di un progetto Pianificazione della parte pratica
PARTE PRATICA Il fotoromanzo come pratica desueta di raccontare e raccontarsi OBIETTIVI Fornire una panoramica di alcune tecniche di base da utilizzarsi nel contesto di un racconto autobiografico a carattere trasversale e multimediale con un focus sul concetto di logotipo esistenziale. Sperimentare l’attenzione al reale attraverso l’uso di tecniche di sintesi quali il disegno, la fotografia o l’haiku. FINALITA’ Sperimentare il racconto autobiografico, elaborato in maniera trasversale e intuitiva, come possibile percorso di interpretazione esistenziale.
STRUTTURA: Il corso si articola su 3 moduli di 4 ore ciascuno – 12 ore totali TIPOLOGIA: teorico / esperenziale METODOLOGIA: sperimentale NUMERO MASSIMO ALLIEVI: 20 DATA: 06 e 07 giugno 2015 SEDE DI SVOLGIMENTO: Centro Studi Unicusano via Fabio Severo 14/b – Trieste
CONTATTI: rossella.maestria@rossellasenci.it www.rossellasenci.it cell. 3779941761
ACCADEMIA DI MAESTRIA di Rossella Senci Scuola di Counseling Olistico dell’Infanzia e dell’Adolescenza Sede Legale: via Guido Grimani 13 34139 TRIESTE P.IVA: 01234320321 Tel: +39 347 99 41 761 www.rossellasenci.it
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