SALUTE STYLE

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Salute Style Anno 4 - Numero 5 - Novembre - Dicembre 2019

Salute, benessere e bellezza in Farmacia

SALUTE

Arrivano freddo, mal di gola e raffreddore

GLAMOUR Natale glam di tendenza

PERSONAL CARE

Come trattare i dolori mestruali

VETERINARIA

Il diabete nei nostri amici a 4 zampe

VIAGGI

L’incantevole Finlandia


Questo Questo Natale Natale sorprendilo sorprendilo con con TY! TY!

Lasciati Lasciati conquistare! conquistare!


FOCUS

Carenza di vitamina B in chi assume inibitori di pompa

SALUTE

Con il freddo arrivano mal di gola e raffreddore?

ALIMENTAZIONE

Vitamine e proteine come scudo contro il freddo

CELIACHIA

La tua tavola di Natale gluten free

GLAMOUR

Un Natale glamour con gli addobbi di tendenza

PERSONAL CARE

Dolori mestruali. Come trattarli

SPORT

Tendenze fitness autunno inverno

MONDO BAMBINI Anno 4 - N° 5 Novembre/Dicembre 2019 Testata Giornalistica Reg. Trib. di Napoli n. 2016/00000467 Direttrice Responsabile Simona De Falco Ufficio Abbonamenti 081 3982790 Editore Farvima Medicinali S.p.a. Promozione e pubblicità marketing@farvima.it Redazione, grafica e impaginazione VOX S.r.l. Stampa ACM S.p.a. Foto Shutterstock

Il mio bimbo mangia il giusto?

VETERINARIA

Il diabete nei cani e nei gatti. Cosa c’è da sapere

VIAGGI

Finlandia, terra magica con la sua aurora boreale

ATTUALITÀ

Nuove ricerche scientifiche

EDITORIALE Cari lettori, le temperature calano e calano anche le nostre difese immunitarie. Può sembrare ripetitivo ma il consiglio costante è quello di curare lo stile di vita, dall’alimentazione alle abitudini quotidiane. L’elisir di lunga vita è fatto di atteggiamenti corretti, da avere ogni giorno e non solo quando il nostro organismo ce lo richiede. Bisogna essere costanti nella scelta di cibi corretti e nello svolgimento di attività fisica. Beh, c’è da dire che d’inverno la voglia di restare al calduccio è più forte di quella di uscire a fare una passeggiata. Colpa anche dei luoghi comuni che vedono fortemente legati il freddo con i virus. È recente una ricerca scientifica che mostra i benefici ottenuti mentre si trascorre del tempo all’aria aperta, circondati da vegetazione, in grado di migliorare il benessere psicofisico. Per qualche ragione la natura è l’elemento essenziale per un’azione distensiva sull’umore, specie se si sta in luoghi di quiete, con elevata biodiversità e siti di contemplazione. Per avere un posto così non bisogna per forza aspettare l’estate. Una vacanza d’inverno, nel posto giusto, è quel che ci serve per ricaricarci di benessere. Magari in Finlandia, per ammirare l’aurora boreale

il fenomeno luminoso e colorato, in grado di incantare chiunque. A volte, insieme a questo spettacolo luminoso è possibile udire anche suoni simili a dei sibili. Del qualche anno, per fortuna, stiamo assistendo a una forte conversione al green, all’eco sostenibilità e al bio, scatenato anche, e soprattutto, dalle notizie disastrose che giungono ogni giorno sulla salute del nostro pianeta. Atteggiamenti molto attenti all’ambiente possono salvare il nostro mondo e automaticamente noi stessi. Le proposte per un Green New Deal stanno affiorando un po’ in tutto il mondo, anche se con un po’ di lentezza. Le decisioni che prenderemo nei prossimi anni avranno delle ripercussioni che dureranno centinaia di migliaia di anni. Noi dobbiamo essere la generazione che deciderà in modo positivo per il destino del nostro Pianeta.

SIMONA DE FALCO DIRETTRICE DI Salute Style

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FOCUS

Carenza di vitamina B in chi assume inibitori di pompa Il Dott. Massimo Raspa risponde alle nostre domande. Farmacista Libero Professionista

Dottore quali sono i sintomi? Nell’organismo, la Vit B12 svolge ruoli importanti come la sintesi del DNA e dei Neurotrasmettitori, ed è coinvolta in numerose reazioni enzimatiche di metilazione. La sintomatologia della carenza di Vit B12 è molto varia e dipende, nel caso di utilizzo prolungato di farmaci, come gli inibitori della pompa acida gastrica, dallo stato di salute generale del paziente (eventuali patologie come celiachia, morbo di Crohn, malattie autoimmuni, etc), dall’età e dalle abitudini alimentari. Si va da una inspiegabile debolezza, stanchezza, affaticamento e spossatezza anche a riposo, a difficoltà respiratorie anche in assenza di esercizio fisico. Possono essere presenti mal di testa frequenti e prolungati, come anche pallore della cute e delle mucose e colorito giallo della pelle. Talvolta, si verifica un aumento del numero dei battiti cardiaci e, a livello neurologico, possono presentarsi disturbi dell’equilibrio e diminuzione delle facoltà mentali come, ad esempio, difficoltà di concentrazione e di memoria. Non sono infrequenti disturbi della vista, infiammazione e gonfiore della lingua, formicolio e intorpidimento agli arti. Quali possono essere le conseguenze? Le riserve tissutali di Vit B12 sono tali che una persona sana, che smette di assumere questa vitamina con l’alimentazione, inizierà a manifestare i primi disturbi dopo 3-5 anni. L’assorbimento di Vit B12 è molto complesso, perciò, nel caso di assunzione cronica di farmaci che lo ostacolano/limitano, in presenza di una flora intestinale non proprio in condizioni ottimali, questo può essere notevolmente compromesso. La carenza può rimanere asintomatica 4 · Salute Style

per un periodo piuttosto lungo. Qualora la carenza perduri nel tempo, e non venga diagnosticata correttamente, può dar luogo a danni ematologici e neurologici, anche irreversibili. Che tipologia di prodotti si consigliano? In linea di massima, di fronte ad un paziente che riferisce di essere in terapia cronica con un PPI e/o metformina, è opportuno informarlo della potenziale situazione carenziale, rimandando al medico curante ogni valutazione in merito alla opportunità di richiedere un dosaggio analitico dei livelli di B12. Tuttavia, dato l’elevato profilo di sicurezza degli integratori che solitamente vengono trattati in farmacia, mi sento di poter tranquillamente consigliare 3-4 cicli annuali, soprattutto se il paziente lamenta stanchezza ed affaticamento, magari se ha dovuto assumere una recente terapia antibiotica o dei comunissimi FANS. Il B-MIX della linea Accento Salute può essere adatto? Nel caso di integrazione leggera, in coloro che sono consapevoli di non seguire una dieta corretta, o che fanno uso di farmaci come quelli sopra menzionati, ed in assenza di una diagnosi medica di carenza di Vit B12, il B-MIX può essere un valido alleato per ripristinare livelli ematici di vitamine del gruppo B non particolarmente preoccupanti. Diverso è il caso in cui si debba ripristinare una condizione carenziale più seria, ed allora il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico per individuare il medicinale a base di cianocobalamina o un integratore specialistico mirato, poiché occorre in questo caso monitorare il progresso della terapia integrativa.


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SALUTE

Con il freddo arrivano mal di gola e raffreddore? È molto diffusa la convinzione che il freddo faccia ammalare, ma in realtà, ad oggi non esiste alcuna ricerca scientifica che dimostri, in modo inconfutabile, che le temperature basse causino l’influenza e il raffreddore.

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nfiammazione alla gola, naso chiuso, tosse e febbre sono la conseguenza della lotta che avviene nel nostro corpo, tra virus e sistema immunitario. Per sopravvivere i virus si mutano continuamente al fine di ingannare il sistema immunitario. A seguito di questi continui mutamenti virali, prendiamo il raffreddore e l’influenza, anche più volte all’anno, perché il nostro sistema immunitario deve ogni volta imparare a riconoscere la nuova minaccia. Non è corretto, quindi, mettere in stretta correlazione il freddo con il raffreddore; è certo, però, che i virus che lo causano, così come quelli dell’influenza, sono più diffusi nella stagione fredda ed è quindi naturale che ci sia un rischio più alto di ammalarsi tra autunno e inverno. Ci si ammala di più in queste stagioni anche perché il sistema immunitario è 6 · Salute Style

meno resistente alle infezioni ed è più facile che la malattia attecchisca. Un’ipotesi per spiegare questo indebolimento è quella che vede coinvolta l’assenza di vitamina D, che viene prodotta quando ci si espone al sole. Questo è anche il periodo dell’anno in cui trascorriamo più tempo in ambienti chiusi, condividendo spazi ristretti e molto affollati con decine di altre persone. L’aerazione è molto ridotta rispetto alla stagione calda, per non disperdere il calore ed evitare che entri il freddo e, di conseguenza, i virus che si diffondono per via aerea sono molto più concentrati e possono contagiare più persone. La forma più comune di contagio è quella diretta tramite starnuti, colpi di tosse e goccioline di saliva che permettono, appunto, il passaggio diretto dei virus da un organismo all’altro. Il freddo di

Non è il freddo il diretto fautore delle malattie da raffreddamento, ma tutte le concause che genera. Ad esempio, l’abbassamento della resistenza immunitaria; il poco ricircolo di aria negli ambienti affollati in cui i virus sono facilmente trasmissibili; mancanza di continua rigenerazione della vitamina D per l’assenza di sole.


certo può debilitare il nostro organismo ma gli studi epidemiologici non hanno rintracciato prove di una correlazione fra temperature rigide e infezioni virali o batteriche. I sintomi compaiono dopo un’incubazione di 24-72 ore ed esordiscono con una sensazione di raschiamento in gola, dovuta all’irritazione faringea, prurito al naso, seguita da starnuti, rinorrea, tosse lieve, ostruzione nasale e sensazione di stanchezza. Il raffreddore abitualmente non è febbrile e, a differenza dell’influenza, non provoca dolori muscolari. Tra i tanti sintomi quello più fastidioso è sicuramente il mal di gola, spesso compagno inseparabile del raffreddore che ci impedisce anche di dormire sonni ristoratori e rende particolarmente difficile la deglutizione, trasformando ogni pasto in una pena. Le infiammazioni alla gola non sono solo di natura virale ma possono essere anche batteriche e derivare anche da agenti fisici o chimici, o da cattivi stili di vita e può colpire varie strutture anatomiche della cavità orofaringea. Alcune condizioni di salute possono favorire l’arrivo del raffreddore, per esempio la debilitazione dell’organismo, la presenza di tonsille o adenoidi infette o ingrossate che riducono la capacità dell’organismo di contrastare le infezioni, le reazioni allergiche circoscritte alla gola e al naso che diminuiscono la capacità di resistenza locale e altre malattie delle mucose delle alte vie respiratorie.

CONSIGLI CONTRO MAL DI GOLA E RAFFREDDORE Zenzero magico. Da utilizzare fresco in una tisana con acqua calda, succo di limone e un pizzico di cannella. In alternativa si può preparare uno sciroppo con acqua bollente, zenzero fresco e miele. Si lascia raffreddare fino alla consistenza desiderata. Acqua e sale. Decongestiona e libera il naso, sconfiggendo i virus sul nascere. In una tazza di acqua bollente sciogliere tre cucchiai di sale e uno di bicarbonato. Lasciate raffreddare leggermente e fare i lavaggi direttamente nelle narici con una siringa di plastica. Gargarismi con il limone. È un potente antinfiammatorio con buone quantità di vitamina C. Basta spremere il succo di un limone e versarlo in mezzo bicchiere di acqua. Sciacquare la gola più volte al giorno. Curcuma e miele, accoppiata vincente. Agisce dall’interno, aumentando le difese immunitarie dell’organismo. Sciogliere mezzo cucchiaino di curcuma in polvere in due cucchiai di miele e assumerne mezzo cucchiaino più volte al giorno o un cucchiaino alla mattina. L’antibiotico naturale. Il propoli è un disinfettante naturale e si trova facilmente in molte preparazioni. Il migliore è l’estratto di propoli, da far sciogliere in una tazza di acqua, con aggiunta di miele e limone. Meglio se di acacia. Aggiunto a tè, caffè d’orzo, tisane o anche assunto da solo, è il miele più indicato contro il mal di gola. Se aggiunto poi ad altre preparazioni amplifica le proprietà antinfiammatorie.

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ALIMENTAZIONE SALUTE

Vitamine e proteine come scudo contro il freddo Dieta antifreddo? Ricca di legumi, carne bianca, frutta e verdura di stagione e agrumi.

È

meglio essere preparati al freddo rigido e alle possibili gelate in arrivo per difendersi al meglio dai malanni di stagione. Oltre agli indumenti pesanti, il regolare consumo di cibi giusti aiuta a mantenere alta l’energia delle persone freddolose che, diversamente, potrebbero incorrere in stato di malessere generale, forte stanchezza, estremità sempre gelate e il rischio di andare incontro più facilmente a malattie da raffreddamento. In genere il problema è più diffuso fra le donne che, per una questione fisiologica legata all’energia femminile, avvertono e soffrono maggiormente il freddo. Esiste un’alimentazione antifreddo che è in grado di fornire un adeguato apporto calorico e dare una sferzata energetica al metabolismo, in grado di aumentare la produzione di calore corporeo. 8 · Salute Style

La carne non va esclusa

Con l’alimentazione giusta possiamo prevenire gli squilibri termici interni, mantenerci al caldo schivando i soliti malanni di stagione. I cibi antifreddo sono alimenti che ci vengono in aiuto quando il termometro scende all’impazzata, la temperatura corporea si abbassa, l’organismo perde calore più velocemente e viene consumata l’energia immagazzinata fino a quel momento. Non bisogna aumentare di molto le porzioni di cibo a cui siamo abituati, ma è importante saper scegliere con cura cosa mangiare. Quella da scegliere è come sempre la dieta mediterranea, spaziando tra frutta e verdura di stagione, cereali, pesce, carne, uova e formaggi nelle giuste dosi, al fine di mantenere un costante buono stato di salute, in grado di proteggersi in caso di attacchi virali o batterici.

totalmente dalla dieta ma moderata nei consumi. Preferire sempre la carne bianca alla carne rossa.


Ma perchè si sente freddo? Il nostro termometro biologico è gestito da termoricettori cutanei, organismi microscopici in grado di percepire il caldo e il freddo. Il loro lavoro consiste nel mantenere costante la temperatura corporea. Ad oggi, però, resta ancora da chiarire perchè alcune persone, a parità di temperatura, avvertono una sensazione confortevole e altre di freddo. Contro i disagi causati dalle temperature estreme, in questo caso il freddo, è molto utile scegliere l’alimentazione giusta, favorendo cibi caldi - che non significa bollenti - in grado di aumentare lo sviluppo di energia corporea. Innanzitutto, bisogna mangiare di più, aumentando leggermente l’apporto calorico, consumando abbondanti porzioni di cibi proteici con poche calorie, che nutrono i muscoli e aiutano a ridurre l’adipe accumulato. Fra questi, quelli consigliati sono il pesce, le carni bianche, i legumi, i formaggi freschi magri, le uova e lo yogurt. Esistono e sono indicati anche alimenti che, oltre a produrre calore, favoriscono l’eliminazione delle tossine, tenendo a bada i livelli di colesterolo e il rischio di sovrappeso. Tra questi aglio e cipolla, che svolgono un’azione antibatterica; fagioli, piselli, lenticchie e ceci che migliorano l’attività intestinale; frutta fresca di sta-

gione, in particolare kiwi ed arance che sono ricchi di vitamina C; verdure di stagione ricche di sali minerali e vitamine antiossidanti, utili a combattere lo stress fisico legato al freddo. Da evitare le diete eccessive che prevedono l’assunzione di poche calorie e pochi grassi giornalieri. Le diete eccessive sono sconsigliate per affrontare il freddo poichè rallentano la capacità di regolare la temperatura corporea. Da evitare l’alcool, perchè diversamente da quanto si pensi, aumenta la percezione di freddo a seguito di una vasocostrizione. La scelta della giusta dieta, oltre a difenderci dalla forte sensazione di freddo, ci aiuta a mantenere bella e in salute anche la pelle e a rinforzare le difese immunitarie. Tra gli inestetismi provocati dal freddo, i più comuni sono la disidratazione e la perdita di luminosità della pelle. La rigidità del clima, infatti, determina il rallentamento del metabolismo cutaneo e una riduzione della produzione di sudore e sebo, con il risultato di un impoverimento del naturale film protettivo. Per nutrirlo è necessario un maggior apporto, interno ed esterno, di acido linoleico e di acidi grassi polinsaturi (omega 3 e omega 6), presenti nei pesci e negli oli vegetali come quello di lino, di canapa e di soia.

Alcune spezie e alcuni condimenti possono aiutare ad aumentare e mantenere la temperatura corporea, stimolando il metabolismo. Tra questi la cannella e la curcuma, lo zenzero e il peperoncino. Antinfiammatori e salutari.

Le pietanze invernali d’eccellenza che hanno il giusto connubio tra nutrizione ideale e benessere psicofisico, sono:

• ZUPPE DI CEREALI E LEGUMI

Pasta, riso o farro con fagioli, lenticchie, ceci, piselli. Piatto unico e super nutriente. La scelta giusta per portare a tavola le proteine rinunciare ai grassi in eccesso.

• MINESTRONE DI VERDURA CON RISO O PASTA

Si possono preparare con tanti tipi di verdure e velocemente facendo un pieno di vitamine e fibre che rafforzano le difese immunitarie.

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CELIACHIA SALUTE

La tua tavola di Natale gluten free Esistono tantissime portate naturalmente gluten free. Risotti, secondi di carne e di pesce a base di salse e succhi, contorni ricchi di patate o insalate miste, macedonie e tanti dolci come creme caramel o panna cotta, dolcetti a base di frutta secca, etc etc. Noi vi proponiamo due pietanze, una di accompagnamento alle portate e l’altra di chiusura. CORONA DI PANE Oltre a essere senza glutine è anche senza lattosio. Semplice e veloce da preparare. L’unico difetto è che si secca subito, quindi va consumata in giornata. Ideale da servire con salumi e formaggi, buona anche con salmone o patè di olive. INGREDIENTI • 450 gr di farina per pane senza glutine • 1 uovo medio • 1 cucchiaino di sale fino • 1 bustina di lievito istantaneo senza glutine • 60 gr di olio di semi • 250 ml di acqua • semi di papavero q.b. PREPARAZIONE In una ciotola, setacciate la farina ed aggiungete il lievito per torte dolci, con lo zucchero e l’uovo. Aggiungete un po’ alla volta acqua tiepida a 40° circa. Iniziate a mescolare con una mano, dopo aver versato tutta l’acqua, aggiungete il sale e gradualmente l’olio. Continuate a mescolare fino a quando non otterrete un composto morbido e omogeneo. Se non risulta compatto in modo giusto, aggiungete pochissima acqua. Formate 24 palline di impasto da 30 grammi circa ciascuna. Usate un coppapasta o una coppetta per formare la corona, disponendo i panini in due file concentriche. Spolverare con semi di papavero, semi di sesamo e rosmarino. Cuocere in forno preriscaldato a 180° in modalità statica. 10 · Salute Style


PANETTONE GLUTEN FREE Non c’è menù natalizio che non preveda una chiusura del pasto con il classico Panettone o Pandoro. Noi vi consigliamo una ricetta facile da fare a casa. INGREDIENTI • 350 gr di farina senza glutine per lievitati • 200 gr di acqua • 125 gr di burro • 60 gr di uvetta • 80 gr di canditi • 40 gr di lievito naturale fresco • 5 gr di sale • 2 uova • 1 bacca di vaniglia • 1 fiala di aroma d’arancia PREPARAZIONE Sbriciolare il lievito e scioglierlo in 200 grammi di acqua. Ammorbidire l’uvetta in poca acqua tiepida, scolarla e strizzarla. In una ciotola tagliare il burro ammorbidito a pezzetti, amalgamare con una frusta elettrica o a mano con lo zucchero, precedentemente tritato finemente e setacciato, fino ad ottenere una crema omogenea. Setacciare la farina e disporla a fontana sul piano di lavoro. Versare al centro la crema di burro e zucchero ottenuta. Sbattere le uova con un pizzico di sale, i semi della bacca di vaniglia e l’acqua contenente il lievito sciolto, versando il tutto al centro della fontana di farina. Coprire con poca farina alla volta gli ingredienti versati al centro e lavorare bene l’impasto per ottenere una consistenza liscia ed omogenea. Aggiungere ora anche i canditi e l’uvetta e impastare per altri 5 minuti. Lasciar riposare l’impasto per 10 minuti, poi versarlo nello stampo metallico per il panettone, precedentemente imburrato e infarinato (alto 9 cm con diametro di 16 cm). Lasciar lievitare fino a quando l’impasto avrà raddoppiato il proprio volume, o comunque quando avrà raggiunto il bordo dello stampo. Praticare un taglio a croce sulla superficie dell’impasto, adagiare un pezzetto di burro, spennellare con un po’ di tuorlo d’uovo sbattuto e cuocere nella parte bassa del forno a 150 °C per 45 minuti circa, stando attenti a non aprire il forno prima che siano trascorsi almeno 25 minuti dall’inizio della cottura. Verificare la cottura inserendo uno stecchino al centro del panettone (dovrà uscire perfettamente asciutto), quindi togliere dal forno, capovolgere, infilzarlo con un ferro da maglia e lasciar raffreddare per almeno un paio di ore, per far uscire tutta l’umidità. Salute Style · 11


GLAMOUR SALUTE

Un Natale glamour con gli addobbi di tendenza

Il Natale è già alle porte e non hai ancora trovato l’ispirazione per gli addobbi? Ti diamo noi qualche consiglio semplice e glam.

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er ottenere decorazioni chic ed omogenee, innanzitutto, bisogna focalizzarsi sull’aspetto magico e contemporaneamente ludico del Natale. Per non impazzire tra i tanti accessori, palline, luci e festoni, è importante organizzarsi, iniziando dalla divisione degli addobbi in base all’ambiente: per interno, per esterno e per l’albero. Tra le tendenze natalizie di quest’anno, in risalto troviamo di sicuro il colore rosa scintillante, che dona un’aria chic agli ambienti, ricreando un’atmosfera glamour, quasi hollywoodiana. È un colore che può essere utilizzato da solo, in varie sfumature oppure in combinazione con altri colori, tra questi l’argento. Insieme sono perfetti, delicati e glam; creano 12 · Salute Style

un effetto brillante e molto elegante. Se però le palline sono il vostro incubo, potreste optare semplicemente per l’acquisto di un albero totalmente pink, da addobbare con pochi elementi di colore bianco o argento scintillante. Se perdete la concentrazione tra gli scaffali ricolmi di addobbi di tutti i colori, e proprio non riuscite a scegliere, vi consigliamo di restare sul classico. Scegliete l’intramontabile rosso, molto semplice da reperire ed abbinare. Sta bene con l’argento, l’oro, il bianco e il classico verde di sempre! Si abbina molto bene ad ogni tipologia di arredamento, dall’antico al classico, al moderno. Dona calore alla casa e ripropone la magia natalizia, tipica della casa di Babbo Natale.


Per una casa addobbata come nei film di Natale non vi limitate all’albero. Puntate anche ai complementi d’arredo, come cuscini, tende, asciugamani, canovacci e centrotavoli, rigorosamente natalizi e in armonia con tutto il resto. Se avete un giardino o un terrazzo, non dimenticate di addobbarli. Sembra un lavoraccio ma basta davvero poco. Le luci da sole rendono già tutto magico trasmettendo lo spirito vivo del Natale. Una volta scelto lo stile da adottare, non tralasciate nessuna zona importante della casa. Ad esempio, se avete un camino addobbatelo con elementi da appendere, come fiocchi e strisce di aghi di abete o con le classiche calze della befana.

Salute Style ¡ 13


PERSONAL CARE SALUTE

Dolori mestruali. Come trattarli Possono dipendere da diversi fattori e non sempre sono legati ad aspetti puramente fisici ma anche mentali ed emotivi.

A

lmeno il 50% delle donne soffre di gonfiori addominali, crampi e nervosismo durante le mestruazioni. Il termine medico che indica l’insieme di tutte le sintomatologie legate alle mestruazioni è dismenorrea. I dolori sono scaturiti dalle contrazioni dell’utero generate dalle prostaglandine PGE2, molecole associate all’infiammazione. Il dolore intenso può coinvolgere la fascia lombare, le cosce e può essere accompagnato da una serie di sintomi come mal di testa, vertigini, nausea, senso di pesantezza, diarrea, dolore al seno, irritabilità e umore instabile. I dolori possono protarsi anche per più di un giorno e diverse donne, circa il 30%, li avverte in modo particolarmante intenso. È un disturbo diffuso soprattutto nelle giovani donne con un’età inferiore ai 20 anni, in coloro che hanno avuto la prima mestruazione prima degli 11 anni, in quelle che non hanno avuto una gravidanza e nelle fumatrici. I fattori psichici condizionano intensità e durata dei sintomi e la medicina principale, anche in queste situazioni, è il riposo, fisico e mentale. 14 · Salute Style

Durante questi giorni bisogna rallentare, concedersi maggiore riposo e dormire a lungo. Spesso, soprattutto in questa stagione, è importante stare al caldo, avvolgendosi in un morbido plaid e magari adagiare una borsa di acqua calda sulla pancia o dietro la schiena e oltre ad alleviare i dolori ci doniamo anche un po’ di coccole. Alcuni dei sintomi più fastidiosi della dismenorrea, come mal di testa, tensioni addominali e crampi, possono essere alleviati con un’alimentazione adeguata, ricca soprattutto di magnesio e di vitamine del gruppo B. In quei giorni è importante impostare una dieta che escluda in primis il consumo di caffè e alcol e i cibi troppo grassi e troppo salati, le carni rosse e i latticini. Preferire cibi ad azione rilassante, soprattutto a cena, come fagiolini, zucchine, patate lesse, pasta o riso al pesto di basilico. L’importanza della giusta alimentazione durante il ciclo mestruale, salvaguardia anche la flora intestinale che, indebolendosi, rischia di essere attaccata dai germi del flusso. Va integrata con probiotici e nutrita con alimenti ricchi di fibre.


SEMPLICI RIMEDI CHE AIUTANO AD ALLEVIARE I DOLORI Camomilla, malva e finocchio è un trio molto valido per alleviare il dolore. Una tisana calda a base di questi tre prodotti naturali ha proprietà rilassanti e depurative. Utili anche l’Achillea e l’Echinacea che presentano benefici antinfiammatori. Se oltre ai dolori ti senti anche spossata, chiedi consiglio al tuo farmacista e, se è il caso, ti farà assumere degli integratori a base di potassio e magnesio. Svolgi attività fisica dedicando del tempo allo jogging, ad una passeggiata al parco, una lezione di yoga o pilates o ad una nuotata. Lo sport durante il ciclo è davvero utile a contrastare i dolori. Il rilascio di endorfine combatte il malumore, lo stress e la spossatezza. Dormi un’ora in più perchè il tuo corpo, durante le mestruazioni, è soggetto a maggiore affaticamento. Abbandonati al cioccolato ma che sia fondente! La voglia di dolce durante le mestruazioni è legata agli sbalzi ormonali. Un tocchetto di cioccolato è un vero toccasana per l’umore e preso di sera aiuta a rilassarsi. L’olio essenziale di lavanda è tra i più efficaci, insieme all’olio di maggiorana, di camomilla e di geranio. Da usare diluito con altri oli vegetali, come quello di mandorla, per massaggiare le zone da rilassare come piedi, addome e gambe. Qualche goccia nell’acqua in cui immergersi per un bagno caldo aiuta a ridurre la sensazione di affaticamento. Mantenersi idratate bevendo tanta acqua durante il giorno. Aiuta a non peggiorare il dolore e la sensazione di spossatezza. E se di acqua non ne assumiamo abbastanza, aiutamoci con gli infusi caldi. Banditi caffè e alcol! Salute Style · 15


SPORT SALUTE

Tendenze fitness autunno inverno

Le discipline orientali si potenziano, aumentano gli esercizi social a ritmo di musica e le palestre sono sempre maggiormente predisposte e flessibili ai cambiamenti e alle innovazioni.

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na volta il rapporto con il benessere era occasionale, si andava in palestra di tanto in tanto oppure a fare un massaggio. Questo tipo di approccio sta cambiando velocemente lasciando il posto a uno stato mentale impostato sul wellness che coinvolge molti aspetti della vita quotidiana, dal cibo all’attenzione per il benessere di corpo e psiche, al fine di ridurre lo stress. Secondo i dati della Federazione Italiana Fitness, oggi il numero dei frequentatori di palestre è in continuo aumento, superando i 18 milioni. In crescita è anche il numero degli appassionati di BodyPump, sessioni fit&fun con protocolli approvati e firmati da LesMills che uniscono Bodybuilding 16 · Salute Style

e aerobica. Il body pump prevede l’uso di bilanciere e di pesetti durante tutto il periodo dell’allenamento. Si eseguono le classiche figure del training con i pesi, ma la lezione gode anche di una dimensione collettiva e di figure a tempo di musica. Quindi se amate i pesi ma odiate la solitudine può essere utile provarlo. Queste attività divertono, bruciano calorie e favoriscono il dispendio energetico anche a riposo nelle 24/48 ore successive. Le attività sempre più richieste sono quelle che prevedono l’utilizzo dei guantoni. L’ultima disciplina nata è Mindful Boxing, un mix di movenze da pugile con tecniche di concentrazione antistress capaci di rafforzare la fiducia in se


stessi. Oggi a frequentare assiduamente i luoghi di fitness non sono solo giovanissimi; in crescita è anche il numero di adulti che scelgono di entrare nel mondo del fitness, soprattutto per migliorare la capacità motoria. Le pratiche che coinvolgono il pubblico più maturo over 60, si focalizzano sulla risoluzione di problemi specifici. Semplici esercizi che stimolano la muscolatura lombare allo scopo di risolvere problemi come mal di schiena, sciatica e gonfiori agli arti inferiori. Consigliato ai veri fitness addicted, un nuovo tipo di allenamento, l’High Intensity Interval Training. Consiste nell’alternare brevi fasi di sforzo a fasi di recupero. L’idea di base è quella di portare, nel più breve tempo possibile, il corpo al suo limite di sforzo. L’allenamento può essere svolto in 15-20 minuti, ma il corpo continua a consumare energia e calorie anche per molte ore dopo la sessione. Ottimo per chi ha poco tempo da dedicare allo sport. Un’altra disciplina che sta conquistando gli sportivi di tutte le età, è il Total Resistance Exercise, TRX. È un allenamento totale e intensivo messo a punto negli anni ‘90 negli Stati

Uniti d’America, da un Neavy Seal della Marina Militare. Questo soldato trovò il modo di allenarsi senza pesi, utilizzando solo attrezzi in suo possesso in quel dato momento. Tra questi le corde del paracadute. Oggi per un allenamento TRX basta utilizzare delle cinghie elastiche, ben fissate alla struttura, con dei manici alle estremità per essere afferrate con le mani. È un’attività molto indicata alle donne perchè permette di tonificare perfettamente ogni muscolo del corpo e bruciare molte calorie - circa 400 kcal in un’ora - contestando il tessuto adiposo. Questo metodo di allenamento favorisce il lavoro dei muscoli profondi, sfruttando la forza di gravità e il peso corporeo come carico. Questa disciplina è utile anche a persone in sovrappeso o che hanno difficoltà ad eseguire alcuni esercizi senza un supporto.

BODY WEIGHT

HIT

KRAVIFT

TRAINING

YOGA

TRX

STRONG BY ZUMBA

Che tu sia un amante delle discipline orientali, un appassionato di allenamento a corpo libero o un accanito sostenitore dell’allenamento a ritmo di musica; che tu abbia bisogno di dimagrire, tonificare, sviluppare o semplicemente concederti una parentesi di benessere all’interno della tua quotidianità, le tendenze fitness di quest’anno ti offrono soluzioni infinite per impiegare al meglio il tuo tempo libero, divertendoti e ottenendo buoni risultati. Scegli la tua disciplina e comincia ad allenarti

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MONDO BAMBINI SALUTE

Il mio bimbo mangia il giusto? Come faccio a sapere se mangia abbastanza? E quante volte al giorno bisogna dargli il latte? Ogni bambino è unico,ma esistono linee guida generali che valgono per tutti.

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apere se il bebè mangia abbastanza è una preoccupazione di tutti i neogenitori. Bisogna, innanzitutto, chiarire che ogni bambino è diverso dall’altro e che tutti i dubbi che possono esserci vanno chiariti sempre con il proprio pediatra di fiducia. Diversamente dal passato, oggi non ci sono imposizioni sull’intervallo che deve intercorrere tra una poppata e l’altra al seno. È importante, invece, che il neonato sia libero di succhiare il latte della mamma ogni volta che ne manifesta il bisogno. In media si fanno dalle 8 alle 12 poppate al giorno ma ci sono bambini che possono arrivare anche a 15 poppate al giorno. Alcuni bambini succhiano il latte per brevi 18 · Salute Style

periodi ma frequentemente, mentre altri preferiscono restare attaccati al seno e succhiare così di rado, suscitando così nei genitori preoccupazione e apprensione che li spingono a svegliare il bambino per dargli da mangiare. Se durante il giorno il bambino è in grado di manifestare chiaramente il suo bisogno di sfamarsi si potranno far passare quattro o cinque ore tra una poppata e l’altra; se però, il piccolo non è molto abile a farlo, o tende ad essere particolarmente sonnolento, sarebbe opportuno svegliarlo ogni 2-3 ore. Con le poppate al seno, l’indicatore migliore per essere sicure che il pargolo abbia mangiato a sufficienza non è il vostro seno, ma sono i suoi pan-


nolini. Il fatto che la mammella diventi morbida dopo aver allattato non significa che il piccolo succhiatore abbia fatto fuori tutte le riserve e che quindi non ci sia più latte. Se l’allattamento funziona, basta poco tempo e il seno sarà di nuovo turgido. Con l’allattamento artificiale, invece, capire se il neonato ha mangiato abbastanza è ovviamente più facile: le dosi sono prestabilite e basta regolarsi in base all’eventuale latte che rimane nel biberon. Una volta il metodo che si usava per capire se il bambino avesse mangiato a sufficienza, era quello della doppia pesata, che consisteva nel pesarlo prima e dopo la poppata. Oggi questo metodo è vivamente sconsigliato da molti pediatri, perchè scatena delle reazioni errate. La doppia pesata fa erroneamente pensare alla mamma che ci sia una quantità ideale di latte da far assumere al proprio bambino, facendole poi vivere il momento del controllo del peso, come un esame da superare assolutamente. È normale avere molte insicurezze iniziali sull’allattamento. Se da un lato è una cosa naturale e istintiva, dall’altro la neomamma si chiede molte cose, date dall’inesperienza e dalla preoccupazione di fare tutto nel modo giusto. È bene ricordare che il seno produce latte in base alla richiesta del bebè: più si allatta e più latte si produce. Questo fa si che si possa scegliere di allattare per tutto il tempo desiderato, sei mesi, un anno, due. Bisogna vivere questi momenti con serenità e tenerezza, senza farsi prendere dall’ansia per ogni piccolo cambiamento. Affidarsi a dei professionisti se si presentassero problemi, senza scoraggiarsi. Se avete difficoltà, chiedete aiuto ad un consulente per l’allattamento, o un parere al vostro pediatra.

COME SAPERE SE IL BAMBINO HA FAME? Già da neonati i bambini sanno manifestare il senso di fame, attraverso dei segnali molto precisi, i cosidetti segnali di fame: • schioccare la lingua contro il palato; • fare il gesto della suzione; • girare la testa di qua e di là alla ricerca del seno; • succhiarsi le dita, la mano, il polso; • piangere; questo però è un segnale molto tardivo, che arriva cioè quando il bambino è disperato dalla fame. I segnali che comunicano in modo inequivocabile la sazietà del piccolo, e che quindi non è il caso di insistere: • respingere il biberon o la mammella; • addormentarsi mentre succhia; • scuotere la testa per divincolarsi o serrare la bocca.

Il Ministero della Salute ha redatto un opuscolo pensato per le neo mamme, “Allattare al seno - Un investimento per la vita”. Questo opuscolo contiene informazioni utili per allattare, con fotografie, illustrazioni, con indicazioni di siti specializzati che forniscono informazioni corrette e indipendenti.

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VETERINARIA SALUTE

Il diabete nei cani e nei gatti. Cosa c’è da sapere Il diabete mellito è una malattia che ha come unica causa l’alterata produzione o funzione dell’insulina.

L’

insulina è un ormone prodotto dal pancreas, che, insieme ad altri composti, è deputata al mantenimento della glicemia, cioè la giusta quantità di glucosio nel sangue. I quadri clinici compresi sotto il termine di diabete sono rappresentati fondamentalmente dal: • diabete mellito, che è dovuto ad una carenza o alterata funzionalità dell’insulina; • diabete insipido, causato da una carente o alterata funzionalità dell’ormone anti-diuretico (ADH); • diabete steroideo, dato da iperproduzione di glucocorticoidi (cortisolo), provocata da una malattia detta “Sindrome di Cushing”. Quando l’animale soffre di

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diabete mellito, la carenza d’insulina comporta una grossa deficienza di glucosio endocellulare - dentro le cellule - per l’impossibilità delle cellule stesse di incorporare il glucosio che si trova nel sangue. Come conseguenza della carenza di glucosio endocellulare, le cellule innescano tutti quei processi che portano ad una maggiore produzione di glucosio. Si crea così un circolo vizioso in cui le cellule sono sempre più carenti di glucosio ed il sangue ne è sempre più ricco, quindi la glicemia aumenta sempre di più. La mancanza di insulina provoca nella cellula l’attivazione di quei meccanismi che portano allo scatenare di diverse problematiche conseguenti.


L’assenza di insulina è anche responsabile di polifagia, che è l’aumento dell’appetito, determinando un ulteriore aumento della glicemia. A livello renale, generalmente, il glucosio supera il filtro renale per poi essere riassorbito, sempre dal rene stesso. Se le concentrazioni di glucosio nel sangue sono eccessive, come avviene appunto nel diabete, il rene non riesce più a riassorbire tutto il glucosio, che perciò passa in parte nelle urine. Nella maggior parte dei casi, i cani che soffrono di diabete mellito sono colpiti dalla forma insulinodipendente, ovvero necessitano di una terapia insulinica per tutta la vita, proprio come negli uomini. I gatti, invece, vengono colpiti prevalentemente dal diabete mellito non-insulinodipendente. Generalmente si giunge a scoprire questa malattia perché vengono notati alcuni atteggiamenti insoliti nel proprio animale. Ad esempio, perdita di peso, anche se sembra più affamato del solito, frequenza nell’urinare e nel bere tanto. Diversamente dai gatti, i cani non manifestano forme di diabete mellito transitorie o reversibili, perché la perdita della funzionalità delle cellule β del pancreas è irreversibile; perciò la terapia insulinica sarà necessaria per tutta la vita. A questo proposito, generalmente si eseguono due iniezioni giornaliere sottocutanee di insulina, nel tempo e nella dose stabilite dal proprio medico veterinario. La forma più comune di diabete nei gatti è quella NON insulinodipenten-

te. Questa forma di diabete è provocata da un’alterata funzionalità dei recettori cellulari che permettono alla cellula stessa di legare l’insulina per far si che svolga il suo compito. L’insulina viene prodotta dal gatto, ma le sue cellule non riescono a usufruirne. La caratteristica clinica più interessante del diabete mellito nel gatto, rispetto a ciò che si verifica nel cane, riguarda la sua natura reversibile o potenzialmente transitoria. Come per il cane, anche nel gatto diabetico la terapia farmacologica andrebbe affiancata ad un’adeguata terapia dietetica, atta a migliorare il controllo della glicemia e a prevenire o trattare l’obesità. È fondamentale la prevenzione e/o il trattamento precoce di patologie conseguenti al diabete che possono insorgere, con lo scopo di ottimizzare al meglio la terapia contro il diabete mellito, che in alcuni casi nel gatto, porterà anche a guarigione. Stesso discorso per i cani. è indispensabile effettuare tutti i controlli di eventuali altre patologie che possono aggravare lo stato di salute del cane. Senza l’insorgenza di queste patologie concomitanti, le aspettative di vita dei cani, trattati adeguatamente con insulinoterapia, sono di molti anni.

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VIAGGI SALUTE

Finlandia, terra magica con la sua aurora boreale M

olte sono le leggende che cercano di dare una spiegazione a questo fenomeno. Le antiche popolazioni Sami sostenevano che le luci dell’aurora boreale fossero le anime di persone defunte che tornavano a far visita alla terra, infatti durante questo fenomeno era sconsigliato fischiare o fare rumore per evitare di attirare a sé gli spiriti. Nella lingua finlandese l’aurora boreale viene chiamata “revontulet” (letteralmente “i fuochi della volpe”), nome che deriva da un altro mito secondo il quale queste luci venivano generate dalla coda di una volpe magica che correndo sulla neve creava piccole scintille visibili nel cielo. Secondo un’altra antica leggenda queste strane luci sarebbero delle fiaccole accese da spiriti che giocano a palla nel cielo. 22 · Salute Style

La Finlandia è l’ incantevole “terra dei laghi”, nonostante il suo clima rigido, che ospita tantissimi turisti anche in inverno per via dell’aurora boreale, un fenomeno naturale unico nel suo genere, visibile soltanto da alcuni punti dell’emisfero.

L’aurora boreale è in realtà un fenomeno luminoso che si verifica in seguito all’interazione di protoni ed elettroni, provenienti dai venti solari, con la ionosfera, uno degli strati dell’atmosfera terrestre. A seguito di tale interazione gli elettroni producono energia visibile ad occhio nudo sotto forma di archi e raggi di luce di diversi colori e intensità, dal rosso sangue, al verde acceso, al blu. A volte, insieme allo spettacolo luminoso è possibile udire anche suoni simili a sibili, la cui origine non è ancora chiara. In Finlandia è possibile ammirare l’aurora boreale da settembre a marzo, talvolta anche fino ad aprile. Per avere più chance di avvistare questo fenomeno bisogna recarsi in luoghi lontani da luci artificiali e


sperare che il cielo non sia nuvoloso. Solitamente è consigliato intraprendere questi viaggi avventurosi in gruppo, guidati da un esperto o da una persona del luogo. La regione della Finlandia nella quale questo fenomeno è più visibile è la Lapponia, situata all’estremo nord, in particolare le cittadine di: • Inari, unico comune finlandese in cui si parlano ben quattro lingue, ossia il finlandese e tre dialetti sami, conta quasi 7000 abitanti ed è famoso per il suo lago omonimo che in inverno diventa completamente ghiacciato e perciò percorribile in slitta e motoslitta. Inari è il luogo perfetto per chi vuole conoscere da vicino la cultura e le tradizioni dei Sami, in quanto ospita il Museo Siida, al cui interno si trova il museo Sami, che conserva reperti archeologici risalenti a 9000 anni fa. La città ospita anche il Sajos, centro culturale sami all’interno del quale è situato anche il Parlamento Sami. • Saariselkä è celebre per il suo Kakslauttanen Arctic Resort dove è possibile dormire in splendidi igloo di vetro per ammirare al meglio l’aurora boreale. Questo piccolo villaggio offre numerose attività come i giri in motoslitte o in slitte trainate da husky, sci, escursioni sulla neve. Inoltre, in un lago di Saariselkä, è stata rinvenuta la pepita d’oro più grande della Finlandia ed è possibile ancora oggi trovare dell’oro nelle zone confinanti con questo villaggio. • Rovaniemi, famosa per essere la città ufficiale di Babbo Natale, ospita infatti il Santa Klaus Village, attrazione molto amata da grandi e piccini che offre più di 50 attività tra negozi, caffè, escursioni, gite con husky e renne, giri in motoslitta, oggetti di design, costruzioni di ghiaccio. Nel mese che precede il Natale nel villaggio è possibile incontrare gli elfi che gestiscono gli uffici postali di Babbo Natale, gli aiutanti di Babbo Natale, le renne, e persino Babbo Natale in persona.

• Kemi, città molto vicina al circolo polare artico, ha la particolarità di avere soltanto 3 ore di luce durante il solstizio d’inverno. La sua attrazione principale è il castello di neve di Lumilinna, che viene costruito ogni anno nel mese di Dicembre (a partire dal 1996). Apre le sue porte a Gennaio e rimane intatto fino agli inizi del mese di Aprile. Ogni anno il castello ha un tema diverso e cambiano, quindi, anche le sculture al suo interno. Se decidete di visitare la Finlandia, però, vale la pena fare un giro anche nella parte meridionale. Helsinki, la capitale, è stata fondata nel 1550 ma non ha nulla da invidiare alle altre capitali nordiche. Oltre alle sue caratteristiche chiese, ai numerosi boschi e alla celebre Kauppatori, la piazza del mercato, questa città ha anche attrazioni più originali, come ad esempio, il monumento dedicato al compositore finlandese Jean Sibelius, situato nel parco Sibelius, composto da più di 600 canne di ferro che, al soffiare del vento, emettono diverse note creando una melodia. A pochi minuti di traghetto da Helsinki si trova Suomenlinna, una fortezza marina patrimonio dell’UNESCO, costruita su un arcipelago di sei isole per difendere il paese, che in quel periodo era sotto il dominio svedese, dall’espansionismo russo. Originariamente fu chiamata Sveaborg, ossia “fortezza della Svezia”, ma nel 1918, anno della dichiarazione di indipendenza della Finlandia dalla Russia, il suo nome venne cambiato in Suomenlinna, ossia “fortezza della Finlandia”. Tra le altre città finlandesi che meritano una visita troviamo Porvoo, la seconda città più antica della Finlandia, con le sue caratteristiche casette di legno, Turku con la sua imponente chiesa ortodossa. Numerosi, inoltre, sono i parchi nazionali di questo meraviglioso paese, pieni di sentieri, natura incontaminata, laghi e cascate, luoghi magici dove ricaricarsi a contatto con la natura lasciando andare via stress e preoccupazioni.

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ATTUALITÀ

Vaccino MPR e autismo Un nuovo e ampio studio conferma che non esiste alcun legame diretto.

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na delle più approfondite ricerche su vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia (MPR), in associazione all’insorgere dell’autismo, ribadisce l’assenza di qualsiasi collegamento tra i due. Non risulta alcun aumento di rischio nè per la popolazione generale, nè per specifici sottogruppi. A 21 anni dalla pubblicazione dell’articolofrode - poi ritrattato - che diede inizio alle teorie del complotto sui vaccini, l’esitazione su questo tema non si è esaurita, aumentando la scarsa copertura vaccinale che ha portato i casi di morbillo a triplicarsi in Europa, tra il 2017 e il 2018. A seguito di questo dato l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la riluttanza a vaccinare una delle 10 principali minacce alla salute globale. Vecchie conferme da un nuovo studio Nel periodo di tempo considerato dallo studio, 6.517 bambini hanno ricevuto una diagnosi di autismo. Analisi statistiche hanno dimostrato che il rischio di diagnosi di autismo è equivalente in chi si vaccina e in chi non si vaccina. Per dirla semplice, la somministrazione del vaccino MPR non ha alcuna influenza sulla probabilità di sviluppare autismo. 24 · Salute Style

Non è stato osservato nessun aumentato rischio di autismo dopo la vaccinazione, sia in bambini che hanno già una storia familiare di autismo, sia per quelli che hanno altri fattori genetici o ambientali che potrebbero predisporre alla malattia. Stesso discorso per coloro che si sono già sottoposti ad altre vaccinazioni infantili. Lo studio ha inoltre smentito che vi sia un’associazione tra il vaccino MPR e un’aumentata probabilità di diagnosi di autismo negli anni successivi alla vaccinazione. Un cambio di strategia? Le prove contro le teorie della scarsa affidabilità dei vaccini sono così rilevanti, che gli autori dello studio si chiedono se vi siano ancora elementi di dubbio tali da giustificare studi scientifici a riguardo. Per contrastare le fake news in tema di vaccinazioni bisogna tenere a mente tre punti cardine: evitare titoli ambigui e identificare le “bufale” solo come tali; concentrarsi su alcuni fatti-chiave quando si confutano i falsi miti; cercare possibili spiegazioni alternative dei fenomeni associati ai vaccini, per evitare che a questi vengano attribuite le colpe di ciò che ancora non si sa spiegare.


Due ore di natura prescritte dal medico Una dose di 120 minuti nel verde ogni 7 giorni migliora la salute e il benessere psicofisico.

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ale per qualunque età e non bisogna per forza fare attività fisica, va bene anche se si sta seduti su una panchina. Due ore di immersione settimanale nella natura sono un toccasana per il benessere psicofisico e la qualità della vita. Uno studio britannico è stato il primo a chiarire dopo quanto tempo di contatto diretto con luoghi della natura questi effetti diventino visibili. I risultati sono basati su una ricerca inglese condotta su 20 mila persone. I partecipanti hanno raccontato le loro attività nella precedente settimana riferendo il loro stato di salute e soddisfazione personale. Tra coloro che non avevano trascorso tempo nella natura o ne avevano trascorso poco, un quarto ha riportato problemi di salute e la metà uno stato di insoddisfazione. Al contrario, solo un settimo delle persone che aveva trascorso almeno due ore nella natura ha lamentato problemi di salute e solo un terzo si è detto poco soddisfatto. Il fatto più sorprendente è che i benefici valgono per qualunque tipo di persona: giovani e meno giovani, più o meno abbienti, abitanti delle campagne e delle città, tipi sportivi o semplici “contemplatori” di alberi e fiori.

Non importa dove si trascorrono questi 120 minuti, nè che siano continuativi: il contatto diretto con la natura fa bene sia in piccole dosi, sia concentrato in lunghe sessioni, una o due volte a settimana. Cos’è che fa bene? I motivi di questa iniezione di benessere non sono chiari: i ricercatori hanno provato a verificare se si debba a un aumento dell’attività fisica, ma i risultati non sono stati convincenti: sembra che il guadagno ci sia anche per chi non raggiunge la soglia consigliata di 150 minuti settimanali di esercizio. Per qualche ragione, è la natura, l’elemento discriminante. Forse per l’azione distensiva che ha sull’umore, soprattutto se alla presenza del verde si uniscono quiete, elevata biodiversità e luoghi di interesse da contemplare. Del resto, ricordano gli autori, da tempo si sostiene che la pratica giapponese dello shinrinyoku - letteralmenete “bagno nella foresta” - garantisca vari benefici psicofisici, come miglioramento dell’umore, riduzione di stress e della frequenza cardiaca, potenziamento del sistema immunitario, anche se svolta in modo puramente contemplativo.

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