Testaccio Farmer™ - Booklet

Page 1

Natur am expelles furca, tamen usq ue r ecur r et Anche se caccerai la natura con la forca, essa ritornerĂ sempre

Una guida al marchio di un r ione che guar da al mondo come facevano gli antichi romani per conq uistar lo con Cultur a, Intelligenza e Str ategia.



Acme Books - Modena



La nostr a Missione: Costruiamo assieme le tendenze, non q uelle della moda, a volte inutile, ma q uelle del nostro futuro. Alessandro Fedeli



Conosciuto anche come Monte dei Cocci, è una collina artificiale situata nella zona portuale dell’antica Roma. Alto 54 metri e con una circonferenza di circa un chilometro, si chiama così in quanto formato da cocci: in prevalenza frammenti di anfore usate per il trasporto delle merci, che venivano scaricate e accumulate dopo essere state svuotate nel vicino porto fluviale. Secondo gli ultimi studi questa attività venne portata avanti tra il periodo Augusteo circa il 30 a.C.


Š 2017 Testaccio Farmer Roma. All rights reserved. Tutti i Diritti sono riservati come stabilito dalla Convenzione di Berna, nessuna parte di questa pubblicazione potrà essere utilizzata senza una autorizzazione scritta da parte degli autori. I crediti relativi a foto e immagini possono essere trovati nelle pagine finali di questa pubblicazione Design ed impaginazione: Gianluca Piroli Ricerca iconografica: Roberto Luviè, Alessandro Fedeli e Gianluca Piroli Stampato in Italia su carta ecologica

Prima edizione: Luglio 2020


Contenuto Pr aefatio - introduzione pagina xi - 11 Pr imum auctor em - Protagonisti pag xv - 15 La fattor ia delle idee pag xix - 19 I prodotti pag xxxiii - 23 Un progetto globale pag xxv - 25 La sostenibilitĂ pag xxvii - 27 La pax romana pag xxix - 29 La struttur a commerciale pag xxxi - 31 Negozio pag xxxiii - 33 Or bis magnum technologicus - Websystem pag xxxv - 35 Novae ter r ae - Un nuovo mondo pag xxxvii - 37 Indumenti pag xxxix - 39 Accessor i pag xlix - 49 La domus - La casa pag li - 51


Pir amide di Caio Cestio, Sepulcrum Cestii

10


introduzione

Porta S. Paolo

11


Mons Testaceus

Testaccio, è il ventesimo rione di Roma, indicato con R.XX . Il nome deriva dal cosidetto “monte” (mons Testaceus): una collina artificiale alta 35 metri formata dai cocci (testae, in latino) e detriti vari, accumulatisi nei secoli come residuo dei trasporti che facevano capo al vicino porto di Ripa grande (Emporium).

vano rotte in cocci poi disposti ordinatamente per dare stabilità, in piramide a gradoni e cosparsi di calce per evitare gli odori dovuti alla decomposizione dei residui organici. Nei secoli XIII e XIV si teneva

Il numero delle anfore si stima attorno ai 25 milioni. IL PORTO DELL’EMPORIO FUNZIONAVA FIN DALL’EPOCA ROMANA. Le anfore vuote che avevano contenuto soprattutto olio veni-

Nel II Sec a.C. ci fu un aumento del commercio e venne creato il Porticus Aemilia, detto Horrea - centro commerciale - nei pressi dell’Aventino. Fu un cambiamento nelle abitudini che creò la neces-

Con il ter mine anfor a veniva indicato nel cinq uecento una unità

Il porto dell’Emporio funzionava fin dall’epoca romana, ed era il punto di approdo delle merci e delle materie prime (prioritamente marmi, grano e vino) che, arrivate via mare dal porto di Ostia, risalivano il Tevere su chiatte rimorchiate dai bufali, che nel 1842 vennero sostituiti con rimorchi a vapore. Nei secoli i cocci delle anfore, che servivano a contenere grano e alimenti liquidi durante il trasporto, si accumularono a montagnola: da qui il nome - antico - di monte Testaccio o Monte dei Cocci, e la scelta - moderna - dell’anfora come simbolo del rione.

Empor ium

di peso e di capacità, utilizzata dai commercianti italiani, sopr attutto veneziani. Veniva abbr eviata con il segno @

un palio, da cui l’altra denominazione di Mons de Palio. I marmi, che diedero il nome alla via Marmorata che mette in comunicazione il porto di Ripa con la Porta San Paolo, erano quelli che i romani continuarono ad importare da tutto il Mar Mediterraneo via mare fino alla fine dell’Impero, e che nella decadenza di Roma rimasero inutilizzati in grandi quantità, res nullius, per secoli cava a cielo aperto di semilavorati di valore.

12

sità di sviluppare l’attività in un modo differente e particolare, infatti il Porticus Aemilia è considerato il più ampio edificio commerciale mai costruito dai Romani. Questa storia riassunta brevemente ha ispirato il nostro progetto, di fatto volevamo creare qualcosa di nuovo, che allargasse gli orizzonti, che traghettasse il vecchio modo di commerciare verso un nuovo modo più sostenibile, che sostenesse un’intera filiera che diversamente sarebbe andata persa


Porticus

assieme a tutta la sua conoscenza e consapevolezza. Da una parte abbiamo la produzione, in mezzo tutti gli intermediari poi i negozianti e, infine, i clienti, tutte queste persone hanno ragione di esistere, sappiamo benissimo che le attività commerciali moderne, hanno saltato tutta la filiera e messo in difficoltà il mondo. Per noi il concetto di famiglia, di casa, di gruppo, è qualcosa che abbiamo nel nostro DNA, abbiamo insegnato al mondo a fare tutto, anche questo incredibile centro commerciale non è diverso da quelli che oggi vediamo ai lati delle autostrade, dimensioni incredibili

Æmilia

se pensiamo all’epoca: 25.000 mq lungo 487 metri e largo 60. E diverso anche in termini di sostenibilità cosa che noi abbiamo perso per strada, a favore di un profitto a direzione unica e non condiviso ecco come funzionava: “... alla sinistra del Mattatoio sorgeva il mercato, comunemente chiamato Campo Boario dove gli animali venivano venduti ai macellai. Davanti all’entrata principale c’era la sala borsa, gli uffici dei mediatori, la pesa delle bestie, il corpo di guardia, una trattoria ed alcune stalle dove venivano ricoverati gli animali sospettati di aver contratto malattie infette. I macellai acquirenti pagavano l’animale dopo 8 giorni, dopo averne incassato il

13

ricavo; il Campo Boario funzionava così da istituto di credito, prendendo per l’attività di mediazione a titolo di interesse 1.5% del prezzo pattuito, 1% da parte del venditore e 0.5 % dal compratore...”. Un microcosmo nel quale tutti potevano prosperare ed ognuno guadagnava la sua parte onestamente fornendo prodotti di qualità, servizi desiderati e non imposti, ad un prezzo equo. Questo è quello che ci siamo prefissati con questo progetto, guadagnare ma anche far guadagnare gli altri. Alessandro Fedeli


14


I Protagonisti

15

Illustrazione

Cristina Bedeschi


16


Gianluca Piroli

Alessandro Fedeli

Roberto Luviè

La batteria è la mia passione, come il mio lavoro. Sono fortunato a fare una cosa che mi diverte: creare l’immagine di un prodotto. E questa cosa la faccio ormai da tanti anni sia nel mondo della moda sia in altri settori. Sarà il mio compito dare un’immagine chiara e ben definita a Testaccio Farmer Roma. Questo progetto è una bella sfida, ma a me piacciono le sfide. Al Testaccio è sorto il primo centro commerciale al mondo, oltre 25mila metri quadrati sul porto fluviale due secoli prima di Cristo. Abbiamo la storia dalla nostra parte, la possibilità di raccontare Roma, le sue bellezze, i personaggi che l’hanno resa celebre. Testaccio Farmer Roma sarà un concept unico, dove i capi d’abbigliamento saranno protagonisti, ma ci sarà spazio anche per accessori per la persona e per la casa, e molto altro ancora. Voglio valorizzare la vita culturale della Città Eterna, il territorio. In questo progetto vedo molte possibilità, l’attenzione alla parte ecologia, alla sostenibilità per me è molto importante. Sono tutti elementi che vanno a costruire dei contenuti di rilievo e con questo background posso facilmente creare il giusto contenitore per valorizzare al meglio i capi e i prodotti Testaccio Farmer Roma.

Roma è la mia città. Il Testaccio è uno dei quartieri a cui sono affezionato. Lavoro nel mondo della moda da tanti anni, in particolare nel settore commerciale, e avevo voglia di fare qualcosa di nuovo, di diverso, di rompere alcuni cliché. Testaccio Farmer Roma è nato per cambiare l’immagine di Roma nella moda: non solo alta moda, ma anche casual. Sarà green, ma non nel modo tradizionale: capi di qualità, nati per durare, contro la moda del mordi e fuggi. Packaging rispettoso della natura, perché io nella natura mi rigenero quando salgo sulla dragonboat assieme al mio equipaggio. E conoscendo l’importanza di lavorare in una squadra affiatata e capace di agire in sincronia verso gli obiettivi, il metodo di vendita sarà diverso: internet e boutique saranno compagni di vogata e non concorrenti su barche diverse. La tecnologia sarà una nostra alleata per aiutarci a raggiungere la nostra missione: riuscire a proporre capi comodi, di ispirazione vintage, ma con un’anima moderna, venduti al giusto prezzo attraverso il web e una serie di negozi, selezionati in modo da presidiare il territorio, e rompere i confini per diventare un brand internazionale. Testaccio Farmer Roma sarà qualcosa di nuovo, più di un marchio, uno stile di vita: rispettati e rispetta l’ambiente attorno a te.

In mezzo ai vestiti ci sono nato, volevo intraprendere un’altra strada, ma alla fine sono ritornato nel mondo della moda dove ho potuto esprime tutta la mia creatività, studiando tecniche di lavaggio, i tessuti e dando vita a nuove combinazioni. Ho sin da subito creduto nel progetto Testaccio Farmer Roma, era la sublimazione di tante mie idee. Potrò reinterpretare il mondo vintage, quello del vestiario da lavoro e militare, prendendo tessuti tradizionali e unendo a essi materiali nuovi. Avranno un’anima classica, ma con spirito moderno. Saranno capi con un cuore green, a partire, per esempio, dall’etichetta che sarà realizzata in materiale biodegradabile con all’interno dei semi: si metterà in un vaso e nascerà una pianta. Grazie a internet sarà un brand dinamico, caratterizzato dalla ricerca della qualità. I capi Testaccio Farmer Roma saranno resistenti al tempo, perché devono essere vissuti e non trattati come vestiario usa e getta alla fine della stagione. Il lavoro che faccio sui tessuti e sui materiali è per farli assomigliare a Roma, città eterna grazie alle sue bellezze, così come “eterne” saranno le collezioni Testaccio Farmer Roma.

17


I contadini di Testaccio vivono alle pendici del Monte dei Cocci (Mons Testaceus) coltivando le viti e il malto, per produrre le bevande che si consumano oggi nei locali che costeggiano l’accumulo di anfore rotte dell’antica Roma.

18


La fattor ia delle idee

La Fattoria è un insediamento rurale composto da diversi fabbricati rurali e terreni utilizzati per la produzione di prodotti alimentari, siano essi di derivazione animale o vegetale. Il Fattore - FARMER - è colui che la dirige, che fa in modo che ogni parte sia funzionale e produca in modo adeguato, sia in grado di adeguarsi alle situazioni e cambiamenti improvvisi, siano essi climatici, sanitari o di altro genere, è una persona preparata ad ogni eventualità e sa come affontarla grazie all’esperienza personale e a quella ereditata dalla famiglia. Noi abbiamo preso in prestito questa eredità e intendiamo utilizzarla importandola nel mondo che conosciamo, quello del commercio, della moda, degli accessori e, in futuro, della alimentazione. Il nostro format è composto dai vari elementi della fattoria reinterpretati nel mondo delle idee e della realizzazione di prodotti, nella pagina seguente alcune delle zone sono descritte più nel dettaglio.

19


Testaccio Far mer’s House

Far mer’s House Scuder ia

Capanno degli attr ezzi

Pozzo

Legnaia

Officina

Bar n Fienile

Vivaio

Pollaio Mulino a vento

For no Mangiatoia

Er bar io

20


Alcuni esempi di sviluppo

Bar n Prodotti naturali derivati di fibre animali, in una filiera virtuosa, dalle lane alle pelli provenienti da produzione alimentare.

Gr eenhouse Prodotti naturali derivati di fibre vegetali, con una particolare attenzione alla sostenibilità , l’impatto ambientale sia dal punto di vista della raccolta che della logistica.

Mulino a vento Prodotti legati al vento, borse fatte con le vele, giacche antivento.

Mulino ad acq ua Prodotti legati all’acqua, costumi da bagno.

Honey Bee far m

21


22


I prodotti Vestire Testaccio Farmer Roma sarà una scelta di vita. Saranno capi pensati per chi crede nell’amicizia, nella voglia di abbracciare il prossimo. Destinati a chi vuole un mondo nuovo. Persone capaci di miscelare lavoro e musica, divertimento e sudore che si vestono rispettando i sentimenti dell’uomo, i colori della natura, l’ambiente che li circonda e con la gioia del vivere comune. Ogni prodotto verrà abbinato a uno specifico utilizzo e sarà rispettoso dell’ambiente mantenendo un contatto con il mercato. Saremo dei visionari, ma siamo anche pragmatici: i Farmer sanno bene che per ottenere dei risultati bisogna metterci il giusto tempo, la fretta è sempre una cattiva consigliera. Ogni giorno ci si deve migliorare un po’ per arrivare a creare il prodotto ottimale. Abbiamo fatto nostra questa filosofia. I nostri prodotti saranno quanto di più ecologico ci possa essere: saranno realizzati minimizzando il dispendio di energie e avranno anche un costo affrontabile dalla maggior parte delle persone. La parola SOSTENIBILE sarà il nostro mantra: saranno capi ecologici al 100% perché valutiamo l’impatto di tutta la catena produttiva e non solo alcuni degli elementi che li compongono. 23


24


Un progetto globale Oggi viviamo in un mondo dove i confini sono molto più labili rispetto al passato. Il mondo della cultura assorbe tradizioni ed elementi da ogni zona; bastano pochi clic per ottenere prodotti di ogni genere da ogni angolo del pianeta e farceli arrivare a casa senza grossi problemi. Noi abbiamo pensato di connetterci con il mondo in un modo particolare. La globalizzazione per noi vuole essere uno scambio di idee. La produzione, per questioni di sostenibilità, sarà solo italiana, mentre vogliamo selezionare attraverso il web alcuni creativi, che chiameremo SEEDS (semi) in zone meno fortunate del mondo, da loro acquisteremo le grafiche, i disegni, i pattern per i tessuti, parleremo di loro in modo che, oltre a ricevere un pagamento adeguato per il loro lavoro abbiano anche l’opportunità di farsi conoscere a un pubblico più ampio. Questo ci permetterà di creare contenuti unici, sempre ricercati da media e web, facendoci così conoscere ed espandendo ulteriormente il nostro raggio d’azione.

25


26


La sostenibilità In questo periodo si fa un gran parlare di ecologia. In verità molti di questi “discorsi” rientrano sotto la denominazione di greenwashing: “Greenwashing è un neologismo indicante la strategia di comunicazione di certe imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti (fonte: Wikipedia)”. Per noi la parola giusta da utilizzare è sostenibile, infatti, elaboriamo il nostro prodotto pensando sicuramente alla parte ecologica relativa agli elementi che lo compongono, ma con una attenzione particolare anche a ciò che comporta realizzare quel prodotto: è totalmente illogico spostare un elemento ecologico di 2000 km con un camion per poterlo lavorare in una fabbrica che utilizza energia elettrica a base carbone e, infine, venderlo come ecologico. Il nostro obiettivo è quello di realizzare il prodotto con il miglior rapporto costo/beneficio.

27


28


La pax romana Negli ultimi anni c’è stata una lotta fra i negozianti e la vendita online, abbiamo così deciso di creare una nuova forma ibrida. Vendita online e presso i negozi, molti hanno fatto cose simili, ma nessuno lo ha fatto come intendiamo farlo noi. Questo sistema prende spunto da quello che i romani utilizzavano in politica. La chiamavano Pax Romana e ha determinato l’epoca di maggiore espansione dell’Impero Romano portandolo alla sua massima espansione. Riorganizzando le questioni amministrative sanciva un accordo con le popolazioni in difesa delle tradizioni dei vari popoli armonizzandole con quelle romane e portando la pace in tutti i territori. Il nostro proposito è quello di portare pace fra l’azienda ed il mercato, utilizzando il know how dei negozianti ed il loro ascendente sulla clientela, riconoscendo concretamente il lavoro sul territorio fatto negli anni. Questo metodo permetterà a Testaccio Farmer Roma di legare immediatamente con il territorio grazie alla familiarità con i propri clienti da parte dei negozianti unita alla capacità del web di penetrare specifiche zone in modo mirato.

29


30


Struttur a commerciale Avremo negozi che saranno il punto vendita di riferimento per ogni area specifica. Qui sarà possibile acquistare direttamente o semplicemente provare il prodotto ed acquistarlo online successivamente, così come scegliere di farselo inviare pagandolo presso il punto vendita. In ogni caso, ogni vendita effettuata nell’area di riferimento di quel negozio, sarà di pertinenza del negozio, al quale verrà riconosciuta una percentuale in quanto tenutario della zona. I responsabili commerciali dell’azienda si occuperanno delle relazioni con i clienti e di presentare loro i prodotti così come i risultati, informandoli sulle richieste pervenute nella loro area. Verranno effettuate indagini di mercato periodiche per comprendere il mercato al meglio e creare prodotti derivanti dalle necessità e tendenze del momento prevedendole con un certo anticipo.

31


32


Negozio A Roma, nel quartiere Testaccio, verrà aperto il primo punto vendita: sarà il modello sul quale verranno relizzati tutti gli altri. Riprenderà elementi dell’antica Roma mescolati ad elementi di nuova concezione, i materiali utilizzati saranno tutti naturali, le grafiche saranno in parte di epoca romana, in parte più vicine al mondo rurale. Riprenderemo gli elementi principali del rione Testaccio, come le doppia XX (ventesimo rione) e la Piramide Cestia. Abbiamo intenzione di ricordare al mondo che la cultura di oggi deriva direttamente da quella che nell’antica Roma era stata concepita e portata in tutto il mondo conosciuto. In ogni parte del mondo possiamo trovare elementi che riportano in qualche modo a Roma o all’Italia in generale, persino il palazzo del presidente di una delle nazioni più potenti al mondo è stato costruito su ispirazione di un italiano: Palladio. Forse sembrerà un pò pretenzioso, ma la strada che vogliamo intraprendere è proprio quella di riprenderci la nostra cultura.

33


34


Or bis magnum technologicus - Websystem Il potere dei romani era sicuramente dovuto alla grande capacità e strategia militare, ma uno degli elementi fondamentali, forse quello più importante di tutto, era la capacità di comunicare più velocemente di chiuque altro. I sistemi di comunicazione sono da sempre un elemento fondamentale in ogni strategia, è la velocità attraverso cui si viene a conoscenza delle cose che ci permette di agire rapidamente e in modo efficace. Quello che oggi chiamiamo il web, deriva da uno dei principali elementi del successo dell’impero romano: la rete stradale. Attraverso di essa si potevano muovere rapidamente eserciti, comunicazioni, merci ecc, costituì, infatti, il più efficiente e duraturo sistema di comunicazione dell’epoca, talmente importante che viene utilizzato anche oggi. La capacità dei romani non fu solo quella di inventare le strade ma anche di definire le migliori traiettorie. Il web sarà per Testaccio Farmer Roma un elemento fondamentale, attraverso il quale verranno effettuate e monitorate le attività commerciali.

35


36


Un nuovo mondo Il mondo che conoscevamo sino a pochi mesi fa è cambiato , forse, per sempre, quello che pensavamo fosse stabile non lo è più. Sono cambiate tante priorità, abbiamo capito che le cose importanti sono i valori che possiamo portare sempre con noi, e abbiamo capito anche cosa è superfluo e cosa no. I prodotti che abbiamo pensato per il nuovo mondo sono prodotti semplici, realizzati per essere comodi in qualunque situazione, eleganti all’occorrenza, ma anche informali. Non vogliamo cambiarci 4 volte al giorno, a noi piace poter essere a nostro agio in qualsiasi situazione, vogliamo poter lavare i nostri capi senza grossi dispendi di energia, senza utilizzare troppa acqua, senza doverli stirare. Il mondo che stiamo immaginando è un mondo nel quale non siamo schiavi del prodotto, ma è il prodotto ad essere al nostro servizio permettendoci di vivere in modo migliore, più sano e più vicino ai valori davvero importanti della nostra vita. Un prodotto che impatti il meno possibile . In un mondo in sofferenza, che ci sta dicendo di fare qualcosa, noi vogliamo rispondere: «Eccoci, siamo qui». 37


38


Indumenti Come possiamo inventare qualcosa di nuovo pur aiutando l’ambiente? Come possiamo usare la creatività e il potere della comunicazione per sostenere l’ambiente in cui viviamo? E come possiamo farlo seguendo un modello di business sostenibile? Beh, diciamo solo che le risposte non sono state semplici! Abbiamo la forte convinzione, che ognuno di noi possa davvero essere l’artefice di un mondo migliore, partendo proprio dai piccoli gesti quotidiani e crediamo fermamente che il primo passo per raggiungere l’obbiettivo di vivere in un mondo più sostenibile, sia la sensibilizzazione, e la comunicazione. Nel tentativo di aiutare, ispirare ed educare, Aziende e Persone dell’importanza della “Casa” in cui viviamo, abbiamo pensato ad un progetto interamente “Plastic Free” , con l’utilizzo di Tag rigenerabili, packaging interamente ecologici e biodegradabili, e materiali 100% derivanti da filati rigenerati. I nostri packaging sono interamente realizzati in carta kraft, riciclata e senza l’uso di sbiancanti e coloranti dannosi per l’ambiente.

Abbiamo pensato, inoltre, di realizzarli con forme che si adattano per svariati riutilizzi non solo nell’ambito del sistema moda, in modo da non essere gettati dopo l’acquisto. “VOGLIAMO AIUTARE L’AMBIENTE FACILITANDO IL SISTEMA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI CON OGGETTI CREATIVI E PRATICI”. Il cartellino è realizzato con una speciale carta biodegradabile, che contiene semi, che germinano a contatto con l’acqua e la terra. Far crescere il tuo cartellino è facilissimo. Quando avrà svolto il suo compito, invece di gettarlo, piantalo in un vaso assicurando luce ed acqua: in poche settimane nasceranno i primi germogli; super! I nostri capi sono realizzati con filati eco compatibili. I jersey ed i piquet di Cotone sono organici, e per le cuciture sono stati utilizzati fili interamente riciclati. Le maglie in puro Cashmere derivano dal riciclo di vecchie rocche di filatura e maglie di vecchi progetti. Le tinture utilizzate sono 100% vegetali e toxic Free.

39

Non ci siamo fermati qui, abbiamo pensato alla nostra eredità culturale, quali sono le cose che il mondo ci invidia? Nessuno ha la cultura: che abbiamo noi, nessuno ha la sensibilità artistica e del bello che ha un italiano. Nessuno, perchè nascere e crescere in una città come Roma significa assimilare proporzioni, colori e gusto che hanno definito il bello nel mondo: questo entra nel DNA di un individuo. Ecco alcuni numeri: L’Italia possiede uno dei più grandi patrimoni culturali e artistici a livello mondiale. Oltre 4.000 musei, 6.000 aree archeologiche, 85.000 chiese soggette a tutela e 40.000 dimore storiche censite. L’Italia è anche “arte a cielo aperto” con le sue coste, le sue riserve e paesaggi naturali. Ogni 100 km2 in Italia si contano mediamente oltre 33 beni censiti. Il 18% del territorio italiano – più di 55.000 chilometri quadrati – è soggetto ad attività di tutela da parte dello Stato. Sembra che gli italiani non siano in grado di sfruttare questo patrimonio, lo fanno gli altri al posto nostro, forse è arrivato il momento di invertire questa tendenza e prendere in mando le redini.


40


Indumenti Ogni prodotto sarà caratterizzato da 4 elementi specifici che lo renderanno unico ed allo stesso tempo celebrativo. 1. Il nome. Un nome preso dalla storia italiana, legato al cinema, alla cultura. 2. Un personaggio. L’italia è ricca di persone che hanno fatto la storia del mondo. Vogliamo in qualche modo raccontare un pezzetto della loro storia dando alle persone lo spunto per poi andare ad approfondire e, in questo modo, arricchire il loro bagaglio culturale. 3. Aforismi. Di ogni personaggio scelto cercheremo frasi significative che diano modo di legare sentimento ed emozione non solo a un prodotto ma anche a un pensiero. 4. Il prodotto. Il capo che andremo a realizzare sarà strettamente legato alla storia del personaggio, sia perchè indossato sia perchè legato da un aneddoto o dalla storia.

41


Italian Her itage

42


What’s Amer ica

Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi. alberto sordi

43


Italian Her itage

44


Accattone

Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori? Pier Paolo Pasolini

45


8 1/2

Le esperienze si possono anche leggere: non c’è bisogno di farle tutte di persona. Marcello Mastroianni

46


Italian Her itage

47


48


Accessor i Italiani, un popolo di Santi, Poeti e Navigatori, ma anche di Pensatori, Eroi, Scienziati, Geni, Artisti e molto molto altro. Il movimento ha sempre fatto parte del nostro modo di vivere, non siamo un popolo stanziale, abbiamo colonizzato il mondo ed è facile trovare un italiano in ogni paese in cui arriviamo Affiancheremo ai prodotti di abbigliamento una serie di accessori realizzati in italia da maestranze specializzate nella realizzazione di prodotti di alta qualità. Un viaggio che può essere reale o immaginario, breve o lungo, organizzato o all’avventura. Gli elementi che, per noi, lo accomunano sempre sono accessori che accompagnano la nostra vita e possono essere borse o cinture, ma anche taccuini o penne con le quali ricordare un momento o scrivere una lettera alle persone a cui teniamo di più o alle quali vogliamo far sapere come stiamo.

49


50


Domus Nelle nostre case viviamo e passiamo il tempo con le nostre famiglie, è il posto più intimo, quello nel quale la nostra vita dovrebbe accoglierci e farci sentire al sicuro. Abbiamo visto come in un attimo potrebbe diventare anche il nostro rifugio, il posto nel quale ritrovare noi stessi. Noi di Testaccio Farmer Roma abbiamo deciso di creare cose che arredino, ma che siano anche utili e funzionali. Uno dei progetti che abbiamo avviato è relativo a un sistema di elementi che sia utilizzabile sia in modo analogico sia collegato tramite la domotica. Un esempio è l’erbario: una mini serra nella quale inserire erbe aromatiche utilizzabili in cucina.

51



Creato da:

Acme Srl

Art:

Gianluca Piroli

Testi:

Gianluca Piroli Alessandro Fedeli Maurizio Ferrari Roberto Luviè

Design:

Gianluca Piroli Roberto Luviè

Immagini:

Archivio storico

Stampato in Italia su carta ecologica www.testacciofarmerroma.com




info@testacciofarmerroma.com Alessandro Fedeli: +39 328 367 0051


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.