5 minute read

AMBIENTE

Next Article
sott'acqua

sott'acqua

Contrastare il fenomeno dei cambiamenti climatici, mette re in atto azioni mirate per affrontare il dissesto idrogeologico, attivare sinergie adeguate a difendere i sistemi urbani delle aree interne e costiere. Sono solo alcuni esempi degli obiettivi della Strategia regionale di Sviluppo sostenibile, varata dalla Regione Puglia da pochi mesi. Un documento fondamentale che diventa la “stella polare” dell’ente più importante del nostro territorio. Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio che ne è la promotrice.

Oggi si parla spesso di sostenibilità ormai in tutti i mondi: cosa significa per una pubblica amministrazione adottare una strategia come questa?

Costruire e diffondere un nuovo approccio per l’attuazione delle politiche nel territorio regionale, integrato, condiviso e concreto, pensato rispetto alle molteplici realtà territoriali, riassume il processo verso il quale la Regione Puglia è diretta. La Strategia regionale che la giunta regionale ha approvato lo scorso aprile è un documento di visione complessiva con il quale si è deciso di percorrere la strada della scelta responsabile verso le prossime generazioni. Il processo che oggi ha portato alla definizione di questo documento strategico si è basato su un metodo di lavoro innovativo per la pubblica amministrazione, attraverso un approccio trasformativo e interdipendente. L’analisi di contesto ha coinvolto diverse strutture e la società civile con un percorso partecipativo anche attraverso il Forum regionale di Sviluppo Sostenibile. In questo modo è stato evidenziato che l’innovazione passa dalla sinergia e che ogni obiettivo può essere perseguito attraverso la cooperazione di strutture di due o più dipartimenti. Anche per questo sarà attivata una stretta collaborazione tra diversi assessorati (ambiente e pianificazione territoriale, agricoltura, sviluppo economico) che devono gestire

L’Agenda per lo sviluppo sostenibile è stata sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Stati e approvata dalle Nazioni Unite. Contiene 17 obbiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs).Fanno parte di un programma di azione articolato e complesso pensato in ambiti ambientali, economici, istituzionali e sociali. Si tratta in pratica di una sfida globale che testimonia il tentativo delle nazioni di tutto il mondo di affrontare con un approccio concreto la questione della sostenibilità ambientale.

insieme la programmazione delle risorse a disposizione per attuare quanto definito.

La “Strategia per lo sviluppo sostenibile” della nostra regione si propone di fare luce sul futuro della nostra comunità. Cosa prevede?

L’Agenda 2030 e la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile propongono cambiamenti che richiedono di passare da un approccio di governo settoriale del territorio a un approccio di governo che consideri i problemi del territorio, mettendo al centro il concetto di comunità. Per avviare processi di questa natura è necessario coinvolgere tutti gli stakeholder per costruire un rapporto di fiducia su una proposta di indirizzi e di intenti comuni, attivando specifici strumenti di valutazione e di monitoraggio delle politiche regionali. Valutazioni che saranno funzionali a creare un set di indicatori comuni a livello nazionale in tema di sviluppo sostenibile. In questo modo si produrranno dati, evidenze ed argomentazioni utili per contribuire al miglioramento degli interventi e ad alimentare un dibattito pubblico sullo sviluppo sostenibile informato e competente.

Il concetto di sostenibilità discende direttamente dall’Agenda Onu 2030 con i 17 goal (SDGs). Si lega all’attenzione per l’ambiente ma anche per il sociale e l’economia, ambiti molto ampi. Quali obiettivi si è prefissata la regione Puglia?

Gli Obiettivi Regionali di Sviluppo Sostenibile incrociano coerentemente i goal dell’Agenda 2030 dell’Onu. Abbiamo definito dieci ambiti di intervento intesi come settori in cui sviluppare politiche di sostenibilità, individuando obiettivi specifici perseguibili attraverso azioni coordinate tra il comparto ambientale, sociale

Vista aerea della città di Polignano a Mare (Bari), Puglia

ed economico della macchina amministrativa. Tra questi rientra, ad esempio, il Patto per il Clima e per l’economia verde e sostenibile che prevede, fra l’altro, la chiusura del ciclo dei rifiuti ad impiantistica pubblica e valorizzazione delle frazioni riciclabili, l’aggiornamento del Piano della qualità dell’aria ed il potenziamento del contrasto e contenimento della Xylella. Finalmente poi si fa strada l’idea che è necessario un coinvolgimento prioritario delle città che nel mondo sono ormai il principale motore del Pil. Ecco perché si affronta il tema delle Città Sostenibili attraverso l’obbiettivo di ridurre i consumi energetici degli edifici pubblici e delle nostre reti, impegnandoci a sperimentare almeno un modello di comunità energetica locale in ciascun territorio non interessato finora da comunità energetiche. Ci sono obiettivi che puntano poi a rafforzare l’area sanitaria per accrescere la capacità di presa in carico delle persone non autosufficienti, creando un’integrazione tra le politiche socioassistenziali, sociosanitarie e socio-lavorative. Sono previsti investimenti per il digital divide tra le famiglie, con focus sulle competenze femminili. Nell’ambito dell’agenda di genere si prevede l’elaborazione di un protocollo per il linguaggio negli atti amministrativi della regione, nella corrispondenza e nella comunicazione, nonchè il raggiungimento della parità di genere nella declinazione di incarichi e funzioni amministrative e politiche, il superamento del ‘gender pay gap’ e la riduzione dei divari tra lavoratori e lavoratrici nei percorsi professionali e di carriera.

AQP, IL NUOVO PIANO TRIENNALE DI SOSTENIBILITÀ

La sostenibilità via maestra anche per Acquedotto Pugliese. Il Consiglio di AQP ha, infatti, approvato a fine 2021 il Piano di Sostenibilità dell’azienda, relativo al triennio 2022-2024. Soddisfatto il presidente Domenico Laforgia (nella foto al centro) in carica da settembre, che commenta: “A pochi mesi dall’insediamento del CdA abbiamo approvato il Piano di Sostenibilità 2022-2024. Il nostro impeIl Consiglio di Amministrazione di AQP gno, insieme a quello degli oltre duemila dipendenti che lavorano ogni giorno per l’Acquedotto Pugliese, è rivolto a migliorare il servizio alle comunità nel rispetto dell’ambiente e della risorsa idrica”. Il Piano punta alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs) e si concentra su tre macroaree strettamente correlate: Ambiente, Qualità e Persone. Tra gli obiettivi più significativi: incrementare la produzione di energia elettrica, accrescere la qualità del servizio al cliente, incentivare politiche di welfare e wellbeing per il miglioramento della qualità della vita, salute e benessere di dipendenti e cittadini. “Il Piano di sostenibilità è una delle prime azioni programmatiche del nuovo CdA e rappresenta il nostro impegno nel fornire obiettivi e criteri misurabili sull’operato di Acquedotto Pugliese”, ha spiegato Rossella Falcone (prima a sinistra nella foto), consigliera di Amministrazione di AQP, a capo del Comitato sostenibilità AQP.

This article is from: