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La qualità dell’acqua potabile

Il 2020 è stato un anno eccezionale a causa delle limitazioni causate dalla pandemia da COVID19 e ha rappresentato una sfida per le aziende che hanno necessità di garantire servizi essenziali come il controllo delle acque potabili. L’attività di programmazione degli autocontrolli è stata comunque efettuata in quanto, in base alla normativa vigente, deve essere condotta per assicurare la qualità dell’acqua nelle reti di distribuzione degli abitati. Le sedi centrali e periferiche del sistema di laboratori di AQP hanno quindi condotto un programma di campionamenti e analisi su tutto il territorio assicurando anche un intervento tempestivo in caso di segnalazioni di anomalie da parte dei clienti.

Solo nel 2020 sono state efettuate analisi su oltre 17 mila campioni prelevati su acque distribuite e fonti, per oltre 730 mila parametri. A tutela del pieno rispetto dei requisiti di legge e a garanzia della salute del consumatore il piano dei controlli è sviluppato sulla base di linee guida tese alla caratterizzazione chimica, fisica e batteriologica dell’acqua. A ulteriore garanzia, da diversi anni i dati medi rilevati per i principali parametri sono pubblicati sul sito internet dei e aggiornati regolarmente. Nel corso del 2020 non sono state emesse ordinanze sindacali di limitazione degli usi potabili relative agli abitati gestiti. Per andare ben oltre quanto richiesto dalla normativa e per condurre analisi sempre più sofisticate sono continuate le attività di investimento in strumentazione sempre più avanzata. AQP ha quindi rinnovato una parte consistente della strumentazione di 10 laboratori e ha acquisito strumentazione d’avanguardia al fine di monitorare parametri quali PFAS, Glifosato, Microcistine etc. Inoltre, i laboratori situati nelle province di Bari, Lecce, Foggia e Taranto hanno sostenuto la visita periodica di Accredia con l’obiettivo di confermare la certificazione ISO 17025 e ad allungare ancora la lista dei parametri che vengono analizzati in fase di accreditamento. Grazie a questa attività AQP è riuscito a rispettare in anticipo le disposizioni contenute nella Circolare del Ministero della Salute del 27 maggio 2019.

In aggiunta, la sede dei laboratori di Lecce è stata completamente ristrutturata adeguando arredi tecnici e dispositivi di sicurezza alle ultime necessità e alle normative di settore più recenti. Grazie a questi interventi e a questa visione rivolta al futuro, AQP risulta essere già in linea con la Direttiva Europea sulle acque potabili emessa a dicembre 2020 e che verrà probabilmente recepita dall’Italia nell’anno 2022. Bisogna sottolineare che queste attività si aggiungono alle normali attività di verifica e in particolare a quelle in corso dal 2017 che hanno come obiettivo il monitoraggio della radioattività delle fonti di approvvigionamento in base alle modalità indicate nei Piani di Controllo regionali. Una delle attività strategiche di maggiore importanza è sicuramente quella al progetto di ricerca in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità per la redazione di una prima bozza del Piano di Sicurezza dell’acqua (PSA) di AQP. Questo progetto, che ha avuto avvio nel dicembre 2018, sta per volgere a termine ed è stato caratterizzato da sopralluoghi lungo le filiere idropotabili del Pertusillo, del Fortore e presso le Sorgenti di Caposele e di Cassano Irpino oltre ad alcuni pozzi situati nel Salento. Le attività di ispezione sono state condotte da un team multidisciplinare PSA costituito da rappresentanti di: AQP, Istituto

Superiore di Sanità, ARPA Puglia, ARPA Basilicata e Assessorato alla Salute della Regione Puglia. La novità che costituisce l’approccio di PSA è l’analisi dell’intero sistema idrico in un’ottica di prevenzione con l’obiettivo di valutare anticipatamente i rischi potenziali a cui può essere soggetto e cercando di definire e porre in essere delle contromisure per garantire nel tempo la qualità dell’acqua distribuita. L’attività terminerà all’inizio del 2021 e costituirà il fondamento per definire l’approccio operativo e organizzativo che AQP dovrà portare avanti per estendere a tutto il territorio gestito il modello definito in questo progetto pilota.

Impatto diretto e indiretto della qualità dell’acqua sugli SDGs

Attraverso l’ottenimento della certificazione OHSAS18001:2008 è stato raggiunto un impatto sia diretto che indiretto sull’SDG 3: ‘Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età’. Questo perché vi è stato un miglioramento diretto della salute di dipendenti e collaboratori e al tempo stesso un miglioramento indiretto della salute della popolazione locale a cui AQP eroga i propri servizi. Per completezza di informazione si ricorda che l’SDG 3 riprende il filone iniziato dagli obiettivi di sviluppo del Millennio che hanno dato un contributo significativo al miglioramento della salute globale, per esempio nella lotta contro le malattie come l‘AIDS, la tubercolosi e la malaria. Secondo l’SDG 3 tutte le persone dovrebbero avere accesso ai servizi sanitari e ai farmaci di buona qualità.

Per quanto concerne i 6 Capitali, il tema materiale relativo alla ‘Qualità dell’acqua’ ha un impatto sul Capitale finanziario, infrastrutturale e naturale dovuto alla serie di analisi di campioni di acqua che l’Azienda ha realizzato nel 2020 unita agli interventi di ristrutturazione delle strutture. Inoltre, come sopra menzionato, contribuisce a garantire la salute di dipendenti e comunità che utilizzano l’acqua del rubinetto, ciò incide sul Capitale relazionale di AQP che si colloca come player di primo livello nella salvaguardia del benessere a 360° delle persone.

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