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TRA GUERRA E RICERCA DI SPAZI
Per Una
Partecipazione Civica Trasformativa
Il 2022 è stato un altro anno sfidante per ActionAid Italia. Abbiamo fatto i conti con le difficoltà di una economia impattata dalla guerra, con l’incremento del costo dell’energia e con l’inflazione che ne è scaturita, tanto in Italia che a livello globale. Fattori che hanno impoverito ancora di più molti Paesi.
In Italia nelle ultime elezioni parlamentari è emerso con ancora più evidenza il tema dell’astensionismo. Sono sempre di più le persone che hanno rinunciato ad andare alle urne, anche forse per la mancanza di fiducia sull’effettiva possibilità di potere scegliere una rappresentanza politica forte sui temi della giustizia sociale e ambientale, necessaria più che mai per una azione davvero trasformativa. Tra sfide globali e crisi rispetto al restringimento degli spazi civici, “partecipazione” è stata la nostra parola guida nel corso del 2022.
A metà 2022, quando ActionAid tutta, insieme ai colleghi e alle colleghe di altri Paesi, si riuniva in presenza agli Stati Generali di Bologna, il conflitto in Europa e il nuovo contesto hanno richiesto una rivalutazione delle priorità, senza mai perdere di vista gli obiettivi definiti dalla nostra strategia Agorà 2028
ActionAid Italia ha dimostrato una forte flessibilità: siamo chiamati a gestire un’incertezza rispetto al futuro e a esercitare il ruolo di attore civico tra ristrettezze materiali, in un clima di crescente insofferenza delle leadership politiche nei confronti degli spazi civici organizzati e di chi promuove trasparenza e partecipazione.
La resilienza delle persone e delle comunità, la capacità degli Stati di redistribuire e pre-distribuire la ricchezza rimangono il cuore di ogni riflessione pubblica promossa da ActionAid. Nel corso del 2022 abbiamo continuato a fare proposte attraverso network o progettualità orientate, in particolare nel sud Italia, a evitare il semplice ritorno a un pre-pandemia e un pre-guerra, di per sé problematici. Non ci siamo dati per vinti nemmeno nel cercare di dare una voce agli italiani senza cittadinanza.
Abbiamo continuato a investire nel costruire partecipazione in nuove forme, ad esempio attraverso lo sforzo di rinnovare il Festival della Partecipazione e la continuazione dell’Osservatorio Civico sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In particolare, attraverso il dialogo con le istituzioni, la campagna #sicuriperdavvero nel 2022 ha prodotto un decreto sul Codice delle Ricostruzioni, poi fermato dalla chiamata alle urne, e affrontato il dramma dei centri antiviolenza, ancora a regime ridotto per via delle chiusure e dei ritardi nella distribuzione delle risorse allocate. Tutte iniziative che trovano ampio spazio e documentazione nelle pagine a seguire.
In Paesi come il Myanmar e l’Uganda, ActionAid ha toccato con mano la restrizione degli spazi disponibili per l’azione civica. È necessario quindi interrogarsi su quali possano essere le conseguenze di lungo periodo per le istituzioni della democrazia liberale, un sistema che in molti Paesi ha mostrato tutte le sue fragilità davanti alle esigenze di ridurre le libertà personali per controllare la pandemia. D’altro canto, il 2022 ha condizionato l’esperienza alla guida del Brasile del Presidente Bolsonaro, riaccendendo speranze rispetto a transizioni democratiche che pure sono sempre più difficili, tanto è vero che non sono mancati episodi di violenza civile al momento dell’inaugurazione della nuova Presidenza Lula.
Anche in una situazione globale incerta, ActionAid Italia ha proseguito il proprio impegno per lo sviluppo di lungo periodo della Federazione Internazionale nel mondo, partecipando alla sua gestione finanziandone alcune attività progettuali, e anche rafforzando la capacità di mobilitare risorse in Paesi dove la nostra presenza è più recente.
Tutta la comunità ActionAid ha acquisito una ulteriore consapevolezza della propria ragion d’essere a livello locale, nazionale e internazionale. Ci siamo impegnati nel 2022 a contribuire sistematicamente alla tutela della democrazia, promuovendo attivamente spazi di confronto aperto e informato tra cittadini e istituzioni. Rinnoviamo il nostro impegno a fare altrettanto nel 2023 cercando di influenzare la nuova leadership politica a guida del Paese. Per un mondo più giusto e meno disuguale, nel quale ogni persona e comunità possa vedere riconosciuti i propri diritti.