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4. COMUNICAZIONE E CAMPAIGNING

Diritti, persone, partecipazione. Sono le tre parole che hanno guidato la comunicazione e l’attività di campaigning di ActionAid; non ci accontentiamo di sensibilizzare i diversi interlocutori e audience, di dare visibilità ai posizionamenti dell’organizzazione, proporre campagne di comunicazione, mobilitazione e raccolta fondi; cerchiamo di proporre ai media e alle nostre audience, attraverso le piattaforme digitali, narrazioni che sfidano gli stereotipi, nelle immagini e nei linguaggi. Narrazioni che ribaltano i paradigmi e lo status quo, spingendo le persone all’azione.

In continuità con il 2021, ActionAid ha lavorato per una maggiore integrazione tra raccolta fondi, comunicazione e campaigning: ci siamo concentrati sulle urgenze del contesto italiano e globale: la salvaguardia dei diritti sociali e civili, la lotta alle disuguaglianze sociali, di genere, educative; l’accesso ai diritti sociali ed economici per le persone che vivono in condizioni di vulnerabilità. La necessità che le persone e le comunità partecipino alle scelte che riguardano la loro vita, i loro territori. Nuove e vecchie emergenze hanno caratterizzato la nostra comunicazione, accanto agli obiettivi definiti dalla Strategia Agorà 2028: il conflitto in Ucraina, le alluvioni in Bangladesh, la crisi alimentare nel Corno d’Africa, i diversi fenomeni che in molte aree del Pianeta mettono a serio rischio la giustizia climatica. Anche nel 2022 le iniziative di comunicazione e raccolta fondi sono state molteplici e distintive: la sensibilizzazione sul fenomeno dei matrimoni precoci, il Dream Book, l’iniziativa in oltre 40 piazze italiane per garantire il diritto all’istruzione, i branded content con Progetto Happiness, Geopop, Michela Giraud e The Jackal.

Aprendo lo sguardo agli ultimi anni, grazie a una solida ricerca e analisi dei dati sui temi che seguiamo, abbiamo acquisito riconoscibilità e autorevolezza, siamo riusciti ad accreditarci come una fonte primaria di informazione. Attraverso la produzione di contenuti, storie, formati diversi, abbiamo voluto proporre punti di vista qualificati e puntuali a media, audience e opinione pubblica e soluzioni di cambiamento ai decision maker e alle istituzioni. Non sono mancate nemmeno iniziative dal carattere innovativo: sperimentazioni di opere artistiche NFT (Non Fungible Tokens), una esperienza immersiva nel Metaverso riguardante la violenza di genere e i diritti socioeconomici delle donne, la realizzazione di nuovo podcast sul tema della partecipazione.

Anche nella comunicazione, ActionAid si caratterizza come un soggetto che apre e stimola spazi di informazione e controinformazione, spazi di aggregazione e inclusione, spazi che valorizzano la partecipazione: un modo affinché persone e comunità possano ritrovarsi, dialogare e reagire collettivamente. È stato anche l’anno in cui tutta la comunità di ActionAid si è ritrovata, proprio nell’anniversario del 50esimo dalla sua fondazione: in Italia lo abbiamo celebrato con una campagna di brand dedicata proprio al tema della partecipazione, ritrovandoci in un evento in presenza di due giorni a Bologna, con l’orgoglio di essere ricevuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Relazioni con i media

Nel corso del 2022 il trend in crescita delle uscite media relative a ActionAid Italia è stato confermato: +24% rispetto al 2021 e +65% rispetto al 2020, con un incremento significativo della copertura su radio e TV. I media sono stati un importante canale per far sentire la voce di ActionAid nello sforzo duplice di analisi e denuncia di temi rilevanti per l’organizzazione e di racconto delle storie delle persone coinvolte in attività, progetti e territori.

Per quanto riguarda i temi strategici, negli ultimi quattro anni evidenziamo una costante crescita della attenzione dei media sul tema dei diritti delle donne: la costanza del lavoro attorno alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e al presidio di temi come il fenomeno dei matrimoni precoci e delle mutilazioni genitali, ci ha permesso di aumentare significativamente il numero delle uscite media su questo tema. Anche il tema trasversale della povertà alimentare e della povertà giovanile, trattato attraverso le indagini e i programmi sviluppati sul territorio sul fenomeno dei giovani Neet (indicatore volto a individuare la quota di popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione) ha trovato spazio crescente, così come le analisi sul sistema dell’accoglienza dei migranti nel nostro Paese. Le emergenze umanitarie internazionali più presidiate e coperte dai media nel corso del 2022 sono state quelle maggiormente intrecciate all’attualità, la crisi dei profughi in Ucraina, quella alimentare e climatica nel Corno d’Africa, ma anche le emergenze dimenticate, come quella delle vittime della guerra nella Repubblica Democratica del Congo.

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