Il primo giornale degli Eventi e della Live Communication
INCHIESTA
Partner&Location: le nuove frontiere della live communication
ANTEPRIMA Lcw 2024
AGENZIA DEL MESE Chrysalis
Il primo giornale degli Eventi e della Live Communication
INCHIESTA
Partner&Location: le nuove frontiere della live communication
ANTEPRIMA Lcw 2024
AGENZIA DEL MESE Chrysalis
‘Hyper authentic – networking creates…’, il claim della Live Communication Week 2024, celebra l’essere coerenti con i propri valori, ma anche una storia, quella del Bea Italia e di Adc Group, che dura da oltre da 20 anni e che si è evoluta nel tempo. ‘Evolvere chi siamo, ricordando chi siamo’ è il leitmotiv del settore, in un’era che, benché sovra-stimolata dalla meta-reality, consente la realizzazione di eventi attraverso una creatività capace di amplificare l’esperienza, senza perderne l’autenticità. Come? Grazie allo sviluppo di experience coinvolgenti, in linea con i propri valori e un networking aperto, costruttivo. Sarà proprio quest’ultimo il protagonista della quarta edizione dedicata al mondo degli eventi e ai suoi player, ospitata per il terzo Capitale Quattro giorni (dal 26 al 29 novembre) ricchi di creatività, suggestioni e connessioni per gli oltre 2.000 professionisti degli eventi e della comunicazione che ogni anno partecipano con entusiasmo alla più grande kermesse internazionale dedicata alla live communication. I rappresentanti di agenzie e aziende provenienti da 35 paesi (europei e non) animeranno la 21esima edizione del Bea Italia (26 e 27 novembre) che quest’anno vede in concorso 160 progetti (+139 categorie aggiuntive) di 73 agenzie e la 19esima edizione del Bea World (28 e 29 novembre) con 211 eventi in concorso a (+ 252 categorie aggiuntive) di 111 agenzie, un vero record!
A eleggere i migliori eventi del Globo saranno due giurie per un totale di 100 giurati guidati rispettivamente da Antonino Caridi, global experiential manager Campari Group, e Guilherme Bailão, director of brand experience & sponsorship Heineken Group - Brazil
I nostri Festival offriranno, dunque, momenti di riflessione, ispirazione, idee, esperienze e interpretazioni sull’evoluzione della live communication grazie agli interventi dei professionisti delle agenzie, che in virtù della loro tenacia e dinamicità, insieme ai partner degli eventi, hanno reso il settore fiore all’occhiello del nostro Paese e non solo. Per questo motivo, su questo numero della rivista e20, abbiamo deciso di voce a questi ultimi in un servizio dedicato per celebrare chi, a vario titolo, contribuisce alla continua innovazione della industry.
Prima di dare il via ai lavori, mi preme ringraziare coloro senza i quali la Live Communication Week non sarebbe stata possibile. Dal team di Adc Group ai partner, dai fornitori agli sponsor, dalle giurie e i suoi presidenti a, ultima ma non da meno, all’agenzia NoLoop che, forte della vittoria al Bea dell’anno scorso, si è assunta l’onere, e l’onore, di organizzare la produzione dell’evento ideandone, insieme ad Adc Group, il concept.
Buona settimana degli eventi a tutti!
SALVATORE SAGONE
direttore responsabile e presidente ADC Group
Cover Story
Urban Value by Ninetynine
Reportage
Gli Stati Generali degli Eventi
14 Insieme per il futuro del comparto - 19 Il Manifesto
25 Edizione Speciale ‘Monitor Sul Mercato degli Eventi e della Live Communication In Italia’
Agenzia del mese
Sace - 36 Podcastory
38 Sport Network - 42 Next Group - 46 Just People 48 SuperHumans - 50 PV Agency - 52 Rossoevolution
Note
Anteprima
Live Communication Week 2024
58 Una kermesse ‘Iperautentica’ - 62 Roma Capitale
64 Grandi Stazioni Retail - 66 Ita Airways
68 Clonwerk - 70 Triumph Italy - 72 Magnolia Eventi
76 Open Crew
Inchiesta
Le nuove frontiere della live communication
79 Partner e location, interpreti dell’evoluzione
80 Tecnologia, amplificatore di emozioni
88 Sostenibilità, quando a vincere sono tutti
92 Clienti vs partner: chiarezza, dialogo e fiducia
96 Food & beverage: focus su sostenibilità, design e salute - 101 Location: tecnologia, sostenibilità e personalizzazione per experience uniche
Direttore responsabile Salvatore Sagone salvatore.sagone@adcgroup.it Coordinamento editoriale
Marina Bellantoni marina.bellantoni@adcgroup.it
Segreteria di redazione FranceSca chittaro francesca.chittaro@adcgroup.it Art direction e realizzazione
SiMona Marconi s.marconigrafica@gmail.com
Hanno collaborato Francesca Fiorentino, Serena Roberti Responsabile commerciale andrea ParMigiani andrea.parmigiani@adcgroup.it
Account Director & Live Comm Week Supervisor andrea gervaSi andrea.gervasi@adcgroup.it
Account manager eliSaBetta Zarone elisabetta.zarone@adcgroup.it Franco trerotola franco.trerotola@adcgroup.it Marika caMPiSi marika.campisi@adcgroup.it BarBara roSSelli (international) barbara.rosselli@adcgroup.it Marketing e comunicazione marketing@adcgroup.it Abbonamenti ilaria aguZZi ilaria.aguzzi@adcgroup.it Fotocomposizione e stampa Arti Grafiche Lombarde Via Isonzo 40/1/2
Quinto Dè Stampi 20089, Rozzano (MI) Tel. +39 02 89500463
P.I. 01379950155
e20© PERIODICO
Copyright 2024 ADC Group n° 120 ago/ott 2024 reg. trib. di Milano n° 530, 24/09/2003
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Finito di stampare nel mese di novembre 2024
ALESSANDRA ATTENA, project leader Urban Value
CHIARA CAPPONI, project e location manager Urban Value
Un’idea tanto semplice quanto potente: trasformare gli edifici abbandonati in location sorprendenti per eventi, dando loro una nuova vita e creando spazi multifunzionali che stimolino la cultura e l’economia locale. Da questa intuizione nasce nel 2018 Urban Value, un progetto integrato di marketing per la rigenerazione urbana temporanea
A idearlo è Ninetynine, agenzia italiana indipendente e pluripremiata, rinomata per la sua capacità di sviluppare progetti strategici e innovativi per brand e istituzioni e di saper mettere in connessione il mondo degli eventi con la rigenerazione temporanea di spazi dismessi.
Ed ecco che Urban Value combina la spinta all’innovazione e la capacità di execution di Ninetynine con un modello operativo che restituisce valore alle città, attraverso eventi e attività che rivitalizzano il tessuto urbano.
Dal 2018, Urban Value ha rigenerato oltre 200.000 mq di spazi urbani, coinvolgendo più di 3 milioni di visitatori, per un indotto di 65 milioni di euro
A otto anni dalla sua nascita, Urban Value si distingue come leader nella rigenerazione urbana temporanea con una visione chiara e audace: restituire vita a grandi immobili che, per troppo tempo, sono rimasti in silenzio. Ne abbiamo parlato con Alessandra Attena, project leader, e Chiara Capponi, project e location manager.
Qual è la vostra mission?
(Attena) La nostra mission è trasformare spazi dismessi in centri polifunzionali, rendendoli accessibili alla comunità e integrandoli nel tessuto urbano, in attesa della loro riqualificazione definitiva. Il nostro modello operativo non è solo innovativo, ma strategico Ogni progetto parte da un’analisi approfondita che combina rigenerazione architettonica e marketing culturale per garantire la massima efficacia. Utilizziamo le più avanzate tecniche di marketing per definire il posizionamento ottimale
degli immobili e ogni intervento è supportato da un piano promozionale che mira ad amplificare la notorietà del luogo e stimolarne l’uso temporaneo. Questo approccio ha permesso a Urban Value di rigenerare oltre 200.000 mq di spazi urbani, generando un indotto di 65 milioni di euro e coinvolgendo più di 3 milioni di visitatori
Quali i progetti di cui andate più fieri?
(Attena) A partire dal 2017 tanti sono i progetti realizzati, tra cui le ex caserme Guido Reni a Roma di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, il Palazzo della Civiltà Italiana, Palazzo degli Esami, le ex rimesse dell’Atac sempre a Roma - Pratibus District, Ragusa Off e San Paolo District -, Palazzo Fondi a Napoli di proprietà dell’Agenzia del Demanio. Le risorse per la rigenerazione e gestione degli immobili vengono recuperate esclusivamente attraverso l’utilizzo degli spazi, un virtuoso modello win win che consente al proprietario del bene di azzerarne i costi passivi e, contemporaneamente, di favorire attività che creino indotto nel territorio in cui si opera. Non ci limitiamo a restaurare spazi: creiamo ecosistemi dove cultura, business e socialità si intrecciano. Grazie a un investimento complessivo di 4 milioni di equity, Urban Value ha reso possibile la nascita di 15 nuove imprese e coinvolto oltre 3.500 aziende, garantendo lavoro a 500 persone e creando più di 700 eventi, di cui il 75% a contenuto culturale. Ciò ha contribuito a dare nuova linfa alle comunità, stimolando partecipazione e interazione. Il nostro
approccio non è solo teorico, ma si traduce in numeri e risultati concreti. Con quattro Best Location Award vinti e oltre 5.000 richieste di collaborazione valutate, Urban Value è diventata una realtà riconosciuta e apprezzata.
Ampliando lo sguardo allo scenario, in che modo l’industria degli eventi contribuisce alla rigenerazione urbana?
(Attena) Gli eventi sono il cuore pulsante dei progetti di rigenerazione urbana portati avanti da Urban Value, trasformando spazi storici inutilizzati in centri attivi e dinamici che attraggono e coinvolgono la comunità. Ogni evento, che sia un concerto, una mostra, una performance artistica, un workshop o una fiera, è un’opportunità per la comunità di riappropriarsi di questi spazi, riscoprendo il loro valore e apprezzandone la nuova funzione. La capacità di Urban Value di gestire eventi non si limita a intrattenere, ma si estende alla creazione di una piattaforma per la partecipazione attiva delle comunità. Gli eventi forniscono uno spazio per dibattiti, conferenze e workshop, che coinvolgono artisti e operatori culturali tipo di interazione non solo arricchisce la programmazione, ma consolida il ruolo dello spazio rigenerato come polo di innovazione culturale. Gli eventi diventano così catalizzatori di coesione sociale, contribuendo
a creare un’identità condivisa e a rafforzare il legame tra il luogo e i suoi visitatori. Oltre al loro impatto sociale, gli eventi sono uno strumento fondamentale per generare indotto economico
La partecipazione a eventi culturali, musicali e commerciali stimola l’economia locale, attirando investimenti e creando opportunità per le imprese. I numeri ottenuti dimostrano che la rigenerazione urbana non è solo un’operazione architettonica, ma un processo complesso che porta benefici concreti a livello economico. Ogni evento organizzato genera un ritorno immediato, non solo in termini di affluenza, ma anche in termini di impatto economico per le attività commerciali e le strutture ricettive del territorio.
Quali sono i progetti a cui state lavorando?
(Attena) In collaborazione con l’Agenzia del Demanio, Ministero della cultura e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Napoli, La Santissima - Community Hub è il nuovo progetto che aprirà entro la fine dell’anno nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Un convento del 1600 con una superficie complessiva di 7.500 che sarà riconvertito in hub culturale per i prossimi 48 mesi, rinnovabili di ulteriori 12 mesi. Lo spazio, che insiste su un parco pubblico, il Parco dei quartieri spagnoli, aprirà le sue porte all’arte, alla musica, al teatro e al cinema. Tra le volte affrescate e i corridoi carichi di storia,
All’interno di Forte!Trionfale Urban Factory si sviluppa un vero e proprio borgo sul quale affacciano numerosi ambienti che si prestano a ospitare temporary market o percorsi di degustazione gastronomica e festival musicali
l’innovazione e la tradizione si mescoleranno per dare vita a un centro culturale senza precedenti. L’impegno di Urban Value si basa su un’idea semplice ma potente: ogni edificio ha una storia, e ogni storia merita di essere raccontata. Con Urban Value, quella storia continua, arricchita da nuove voci, progetti e visioni
Non solo Napoli ma anche Roma… (Capponi) Abbiamo aperto da poco le porte a Roma di Forte!Trionfale Urban Factory, una nuova sfida di Urban Value in collaborazione con Difesa Servizi per far rivivere gli spazi di quasi 6.000 mq di un edificio storico della capitale ora diventati uno spazio urbano polifunzionale e dinamico, a disposizione per la prima volta di aziende e pubblico, dove storia e patrimonio archeologico si connettono con il presente. Un’importante opportunità per il territorio, che si riappropria di uno degli edifici storici più affascinanti della città.
Che cosa ci si deve aspettare da questo luogo? Che risposta avete avuto dalle aziende? (Capponi) In poco tempo il progetto di rigenerazione ha già suscitato grande interesse, come dimostrano le numerose richieste di sopralluogo ricevute da parte di aziende interessate a utilizzare lo spazio per eventi e iniziative aperte al pubblico. Il 27 e 28 settembre si è tenuto il primo grande evento, Roma Modulare. Inoltre, Forte Trionfale ha anche ospitato visite organizzate dal MiBACT, che sottolineano l’importanza storica e culturale del sito. Grazie al progetto di Urban Value la comunità si riappropria di un’area all’interno della quale si prevede la creazione di spazi per appuntamenti culturali, mostre, incontri e festival, contribuendo così alla crescita sociale e culturale del quartiere. Un progetto di breve tempo che punta
alla valorizzazione delle vecchie architetture attraverso innesti contemporanei che ne esaltino la bellezza attraverso l’utilizzo creativo di materiali di recupero che danno vita a 900 mq di spazio unico con altezza fino a 6 metri, un contenitore da personalizzare a seconda delle esigenze. Lo spazio eventi potrà accogliere le più svariate attività, come dinner party con capacità fino a 800 persone e una platea fino a 500. A disposizione, un ampio parcheggio e un’area utile a ospitare una tensostruttura per eventi di grandi dimensioni. Il contesto verde e ricco di storia consente la possibilità di realizzare eventi e fiere itineranti unconventional, oltre alla possibilità di ospitare grandi mostre. Forte!Trionfale Urban Factory rappresenta non solo una trasformazione architettonica, ma una transizione dal vuoto al pieno in un progetto testimone della capacità di una comunità di immaginare, costruire e sostenere nuovi modi di vita, lavoro e stare insieme. All’interno, inoltre, si sviluppa un vero e proprio borgo sul quale affacciano numerosi ambienti che si prestano per vocazione e conformazione a ospitare temporary market o percorsi di degustazione gastronomica e festival musicali
Come è stato studiato lo spazio?
(Capponi) Il progetto è stato curato dallo studio Bomori Architetti: il concept è partito dalla connessione dei diversi elementi, tramite interventi semplici, ma decisi. Considerata la temporaneità del progetto, l’approccio fondamentale è stato l’utilizzo creativo di materiali di recupero. Abbiamo infatti adottato materiali provenienti da precedenti allestimenti e adattati al nuovo spazio. In particolare, abbiamo realizzato gli arredi dei bagni con dei bidoni utilizzati per un evento di un importante brand di video giochi e i rivestimenti delle pareti recuperate da una fiera. Il progetto punta a connettere passato e presente con soluzioni innovative per mantenere viva la storia del Forte, ma anche per renderlo uno spazio moderno e accogliente. L’arte urbana e l’utilizzo creativo del colore saranno elementi centrali per far dialogare il patrimonio archeologico con la contemporaneità
La Santissima - Community Hub è un convento del 1600 (7.500 mq nei Quartieri Spagnoli di Napoli) che sarà riconvertito in hub culturale per i prossimi 48 mesi, rinnovabili di ulteriori 12 mesi
“Q
uella di oggi è una prima volta sia per me sia per voi, perché non si tratta di un congresso convenzionale, ma di un incontro assolutamente innovativo, che consente un confronto diretto tra relatori e pubblico in sala con l’invio in tempo reale di proposte, opinioni, idee, per fare un percorso, uno sviluppo di crescita insieme”.
Così il presidente di Adc Group, Salvatore Sagone, presso il Talent Garden Calabiana Milano, ha dato il via, il 10 settembre scorso, alla prima edizione de ‘Gli Stati Generali degli
Eventi’ (powered by Plesh e Bea/Club degli Eventi): il forum di discussione dedicato a tutti i player per definire le linee guida e formulare proposte concrete da presentare ai policy maker, rispondendo prontamente alle urgenze e alle esigenze del settore. Un evento che ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti delle istituzioni politiche locali e nazionali che hanno accettato di mettersi in gioco di fronte
al numeroso pubblico di addetti ai lavori, intervenuti con entusiasmo e determinazione alla discussione emersa e agevolata dall’innovativo format dell’evento ideato da Plesh. Gli oltre 200 partecipanti, divisi in tavoli da otto, si sono impegnati in un brainstorming collettivo durato l’intero pomeriggio che ha generato gli input per produrre un manifesto finale generato dall’Intelligenza Artificiale. Calcio d’inizio la presentazione dei risultati emersi dall’edizione speciale realizzata in occasione della XX edizione del Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia, promosso da Adc group e AstraRicerche, con protagoniste, in questo caso, le agenzie di eventi (circa 150 intervistati). Secondo le agenzie, il mercato corre. Le maggiori criticità sono legate a gare, budget, timing, applicazione delle normative e recruiting. Mentre le positività sono legate a DE&I, contratti corretti, clima e retribuzioni). Focus sulla capacità realizzativa e ottime prospettive di rilancio occupazionale,
1_Linee guida chiare e burocrazia semplice
2_Professionisti e formazione: è necessario un maggiore riconoscimento formale delle competenze e delle figure che operano nel settore degli eventi. Per garantire professionalità occorre integrare formazione a partire dalle scuole e dalle università per creare professionisti specializzati.
3_Maggiore dialogo con le istituzioni: emerge la necessità di interlocutori preparati e dedicati all’interno delle istituzioni per facilitare la comunicazione e la collaborazione. Manca un ente riconosciuto che riunisca le diverse voci del settore e le porti a livello istituzionale.
anche se ricerca e selezione sembrano davvero difficili. La giornata è entrata nel vivo del dibattito con tre sessioni di lavoro dedicate alle tre grandi tematiche: regolamentazione, sostenibilità e tecnologia. Ciascuna sessione è stata introdotta da un talk di mezz’ora a cura di ospiti d’eccezione, seguito da una discussione dei partecipanti registrata in tempo reale dall’intelligenza artificiale della piattaforma Plesh e da una squadra di moderatori presenti in sala che hanno raccolto i principali insight emersi per realizzare il ‘Manifesto’ (vedi pagine successive, ndr), frutto dei lavori della giornata: un testo che racchiude riflessioni, domande, soluzioni e progetti per il futuro “Oggi, abbiamo fatto in modo che le nostre idee si potessero tradurre in politiche di sostegno per il nostro comparto che non è ancora riconosciuto nella sua piena valenza”, ha concluso Sagone al termine dell’evento che, ricordiamo, è stato supportato da Talent Garden, Chedo, Mionetto, Open Crew e Papillon.
Regolamentazione e istituzioni
In questo tavolo, moderato da Alfredo Accatino, cco Filmmaster Events, hanno preso parte: Valentino Valentini, viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Maria Laura Iascone, direttore cerimonie Fondazione Milano Cortina 2026 e Cosimo Finzi, direttore AstraRicerche. Sotto i riflettori la dimensione e la crescita del settore come espressione del Made in Italy, riconosciuto a livello globale per la sua creatività e competitività. È stato esaminato come i grandi eventi agiscano da catalizzatori per la promozione del Made in Italy e come le normative specifiche possano supportare la crescita del mercato e dell’occupazione, approfondendo anche il sistema di tutela legislativa ed economica a sostegno del settore. Tra gli argomenti trattati anche i meccanismi di protezione della proprietà intellettuale e le iniziative per la
1_Cultura della sostenibilità e formazione: la promozione di una cultura inclusiva nel settore richiede un impegno attivo e congiunto. In Italia, vi è carenza di formazione e consapevolezza. Serve aggiornamento continuo da parte degli addetti ai lavori sulle pratiche sostenibili.
2_Costi elevati della sostenibilità: servono incentivi adeguati per perseguire questi obiettivi
3_Innovazione come motore alla sostenibilità: implementare soluzioni digitali può essere un modo per ridurre gli sprechi. La tecnologia però potrebbe anche essere un ostacolo per i costi elevati.
Dopo i talk tematici, la piattaforma AI di Plesh ha raccolto i contenuti emersi dai diversi tavoli guidati al fine di sintetizzarli in un ‘Manifesto’, che racchiude riflessioni, domande, soluzioni e progetti per il futuro
semplificazione delle procedure di approvazione ma anche l’importanza del diritto d’autore, le gare pubbliche, e come migliorare il e i diritti dei lavoratori. Infine, è stato affrontato il tema dell’innovazione e della formazione professionale per mantenere l’Italia competitiva a livello internazionale.
I punti chiave di questo panel sono stati la sostenibilità ambientale, l’inclusività, l’accessibilità e l’etica del lavoro. Al dibatterne, Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità; Elena Grandi, assessore all’Ambiente Comune di Milano e Stefano Bucello, assessorato allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili, Comune di Milano, moderati da Barbara Bonori, sustainability manager Club degli Eventi. Sono stati approfonditi temi cruciali come l’eco-progettazione e la scelta di fornitori sostenibili, e analizzato e misurato l’impatto degli eventi sulle comunità e i territori. Inoltre, sono stati valutati quali investimenti potrebbero fare le istituzioni per sostenere le aziende e le agenzie nell’organizzazione degli eventi come sussidi, sostegni economici e incentivi per la sostenibilità e le certificazioni
1_Impatto dell’AI sul lavoro e sulla creatività: la tecnologia deve essere uno strumento che aiuta e non che toglie posti di lavoro.
2_Implicazioni etiche e regolamentari: bisogna mantenere la massima integrazione tra uomo e utilizzo della tecnologia
3_Educazione e formazione: l’AI ci apre le porte a infinite possibilità. Servono corsi specifici e vanno integrati esperti e giovani talenti nel mondo degli eventi che possono migliorare i processi.
Con la partecipazione di Davide Livermore, direttore teatro nazionale di Genova, Roberto Marseglia, ceo Daat consulting e Alberto Azzola, managing director & partner Sts Communication e Raffaele Pasquini, global marketing & sales director Triumph Group, sono state analizzate strategie per ottimizzare la produzione, aumentare l’efficacia, velocizzare le procedure e migliorare l’esperienza on site degli eventi. In questo panel, moderato da Andrea De Micheli, chairman & ceo Casta Diva Group, è stato analizzato anche il ruolo dell’intelligenza artificiale generativa e non, nel supportare la pianificazione creativa, velocizzare le procedure di accredito, raccogliere feedback in tempo reale e arricchire l’intrattenimento. Oltre all’IA e al machine learning, è stato approfondito anche il ruolo di altre tecnologie innovative applicate agli eventi che forniscono nuove prospettive e soluzioni pratiche per organizzatori e professionisti del settore, promuovendo un approccio integrato che coniughi efficienza e creatività nell’organizzazione degli eventi. A conclusione dei lavori, il Talk interassociativo con protagonisti Salvatore Sagone, presidente Adc Group e rappresentante Club degli Eventi, e Gabriella Gentile, presidente Federcongressi&eventi.
‘Gli Stati Generali degli Eventi’, ideati e promossi da Adc Group e dal Club degli Eventi e della Live Communication, in partnership con Plesh, hanno avuto l’obiettivo di creare una piattaforma di dialogo e confronto rivolta ai professionisti della event industry al fine di esplorare in profondità le sfide, le opportunità e le tendenze di un settore vitale per l’economia italiana e il Made in Italy. La giornata ha visto la partecipazione attiva di 208 tra organizzatori di eventi, rappresentanti di agenzie, fornitori e altre figure chiave per un numero di 26 tavoli occupati. Insieme hanno
discusso per tre ore di problematiche concrete, condiviso ben 967 idee totali di best practice e soluzioni per rispondere alle esigenze di un mercato dinamico e competitivo. Tre temi principali hanno guidato i lavori: Regolamentazione, Sostenibilità e Tecnologia, con l’obiettivo di promuovere una crescita armoniosa e sostenibile del comparto a livello nazionale. Tra le parole più utilizzate nei tavoli di lavoro troviamo eventi, sostenibilità e tecnologia. Questo manifesto raccoglie i punti chiave emersi dalle discussioni e rappresenta un primo passo verso il rinnovamento e la crescita del settore.
Gli Stati Generali degli Eventi hanno visto la partecipazione attiva di 208 professionisti per un numero di 26 tavoli occupati da organizzatori di eventi, agenzie, fornitori e altre fi. Insieme hanno discusso per 3 ore di problematiche concrete e condiviso ben 967 idee totali di best practice e soluzioni per rispondere alle esigenze di un mercato dinamico e competitivo
La questione è centrale per il settore degli eventi. Oggi, per organizzare un evento, è necessario affrontare una serie di vincoli burocratici che spesso impediscono agli operatori di agire con la rapidità richiesta dal mercato.
1. Riconoscimento del comparto come espressione industriale del ‘Made in Italy’
Il settore deve essere riconosciuto formalmente come una componente essenziale del ‘Made in Italy’, capace di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale e l’innovazione italiana a livello internazionale. Proporre l’apertura di un tavolo di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è il primo passo per dare visibilità al comparto e alle sue esigenze, supportando la crescita con una tutela adeguata e promuovendo iniziative che ne rafforzino il valore economico e culturale. Questo tavolo faciliterebbe il dialogo continuo tra istituzioni e rappresentanti del settore, promuovendo politiche che possano supportare gli eventi come pilastro del ‘Made in Italy’.
2. Creazione di un sistema di tutela legislativa delle opere dell’ingegno per eventi dal vivo
Per supportare la creatività e l’originalità degli eventi dal vivo, è fondamentale istituire un sistema di tutela giuridica delle creazioni di ingegno. Questo sistema deve riconoscere i diritti d’autore e le tutele giuridiche previste dalle normative europee per i creativi del comparto. Questo implica un’implementazione efficace delle leggi sul diritto d’autore e delle forme di protezione per i professionisti. In questo modo, le opere e le idee creative sviluppate per gli eventi possono essere valorizzate e difese, stimolando così ulteriormente l’innovazione e la creazione
3. Semplificazione burocratica attraverso uno sportello unico per gli eventi
L’organizzazione degli eventi è spesso ostacolata da lungaggini burocratiche e complessità amministrativa. L’istituzione di uno sportello unico presso enti e istituzioni, dedicato agli operatori degli eventi, consentirebbe di gestire centralmente tutte le pratiche necessarie, come autorizzazioni e concessioni. Questo migliorerebbe notevolmente l’efficienza, riducendo tempi e costi. Inoltre, renderebbe il processo più accessibile anche alle realtà più piccole, stimolando così la competitività del settore e facilitando l’organizzazione delle manifestazioni.
Il tema è stato uno dei più sentiti durante l’evento, emergendo come una questione centrale non solo per gli organizzatori, ma anche per i partecipanti e i relatori. I punti chiave sono la sostenibilità ambientale, l’inclusività, l’accessibilità e l’etica del lavoro. All’interno di queste aree sono stati esaminati i principali ostacoli e opportunità legati alla creazione di eventi sostenibili, approfondendo aspetti come l’eco-progettazione e la scelta di fornitori sostenibili, e analizzando l’impatto positivo degli eventi sulle comunità territoriali.
4. Misure di sostegno economico e agevolazioni fiscali per imprese sostenibili e innovative
Per promuovere lo sviluppo sostenibile e tecnologico del settore, è necessario incentivare economicamente le imprese che dimostrino impegno verso pratiche innovative e sostenibili. Proposte come il credito d’imposta, sconti sulle tariffe per l’occupazione del suolo pubblico e la riduzione delle cauzioni per eventi sostenibili possono rappresentare un supporto concreto. Tali agevolazioni fiscali non solo aiuterebbero le imprese ad adottare soluzioni rispettose dell’ambiente, ma favorirebbero anche la diffusione di tecnologie e processi innovativi, rendendo l’intero settore più allineato agli standard internazionali.
5. Promozione degli eventi come strumento di riqualificazione e valorizzazione dei territori
Gli eventi hanno il potenziale per trasformare e rivitalizzare le aree urbane ei territori, contribuendo alla riqualificazione e valorizzazione delle comunità locali. Promuovere gli eventi come strumenti di impatto positivo sul territorio significa incentivare progetti che possano migliorare l’infrastruttura, valorizzare il patrimonio storico-artistico e stimolare la crescita economica locale. Questa visione integrata vede gli eventi come veicoli per lo sviluppo sostenibile e inclusivo, capaci di rafforzare il legame tra città e comunità attraverso iniziative a beneficio sia dei residenti sia dei visitatori.
6. Definizione di percorsi di formazione accreditata per i professionisti degli eventi
Per rafforzare la professionalità e la competitività, è essenziale istituire percorsi di formazione accreditata. Questo include specializzazioni in sostenibilità e nuove tecnologie, rispondendo così alla crescente domanda di esperti in queste aree. La formazione certificata garantirebbe standard di competenza più elevati. Inoltre, rappresenterebbe un passo importante per professionalizzare ulteriormente il settore, attirando giovani talenti e offrendo opportunità di crescita continua per loro.
La tecnologia sta rivoluzionando il mondo degli eventi e l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche è considerata uno degli strumenti principali per garantire competitività e innovazione nel settore. Grazie alla partecipazione di esperti e tecnici altamente specializzati, sono state approfondite diverse strategie per ottimizzare la produzione, aumentare l’efficacia, velocizzare le procedure e migliorare l’esperienza on site.
Intelligenza artificiale generativa, machine learning e altre tecnologie innovative sono state le protagoniste, favorendo nuove prospettive e soluzioni pratiche per organizzatori e professionisti.
7. Sostegno allo sviluppo e adozione di soluzioni di AI per valorizzare l’eccellenza del comparto
L’Intelligenza Artificiale rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare l’efficienza e la qualità degli eventi, offrendo soluzioni avanzate per l’organizzazione e l’interazione con i partecipanti. Supportare lo sviluppo e l’adozione dell’AI consente al comparto di potenziare i suoi tratti distintivi, rendendo le esperienze ancora più innovative e personalizzate. In linea con la Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026, l’adozione di strumenti basati sull’AI può aiutare le imprese a rispondere in modo efficace e creativo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione
8. Creazione di un ambiente di sviluppo sicuro, etico e inclusivo per l’intelligenza artificiale italiana
L’AI italiana deve essere in grado di svilupparsi in modo sicuro e conforme agli standard etici e inclusivi, mantenendosi competitiva sul piano europeo. Creare un ambiente che favorisca la crescita di soluzioni AI all’avanguardia richiede una regolamentazione chiara e una costante attenzione alla privacy e alla trasparenza. Tale ambiente garantirebbe che l’AI diventi un alleato per il settore degli eventi, contribuendo a migliorare l’efficienza. Inoltre, aiuterà a elevare le esperienze degli utenti finali, senza compromessi etici e in armonia con le normative europee.
Uno dei punti chiave emersi dalla prima edizione degli Stati Generali è l’importanza di un dialogo più strutturato e continuo tra il settore degli eventi e le istituzioni pubbliche. E gli Stati Generali degli Eventi rappresentano il primo passo verso un percorso di trasformazione e innovazione per il settore. La collaborazione tra professionisti e istituzioni, l’adozione di
tecnologie innovative e l’impegno verso la sostenibilità sono gli elementi chiave per garantire una crescita sostenibile e competitiva del comparto eventi in Italia. Questo manifesto è solo l’inizio di un cammino che richiede sforzi congiunti e un dialogo costante tra tutte le parti coinvolte per tradurre le idee emerse in azioni concrete a sostegno del comparto.
In occasione de ‘Gli Stati Generali degli Eventi’ (Milano, Talent Garden Calabiana, 10 set 2024) è stata realizzata da Astra Ricerche per Adc Group un’edizione Speciale del ‘Monitor Sul Mercato degli Eventi e della Live Communication In Italia’ con protagoniste anziché le aziende le agenzie di eventi. Secondo i circa 150 intervistati, il primo semestre 2024 è decisamente migliore rispetto a primo semestre dell’anno precedente: il 45,8% afferma che il trend del fatturato è superiore, il 32,3% uguale e il 21,9% inferiore. Una crescita significativa, ma che rischia di essere bloccata dai prezzi, dalla burocrazia e dalle criticità legate a gare, budget, timing e recruiting. Come si evince dai seguenti Highlights.
I partecipanti alla ricerca (quasi 150) sono stati prima di tutto invitati a indicare quanto
siano gravi e impattanti per la loro azienda, una serie di possibili negatività che afferiscono a tre aree: area gare, area rapporti con i clienti e area del contesto generale, con particolare riferimento all’impatto sul settore della Pubblica Amministrazione. Il punto chiave è che in tutte le tre aree, le negatività - cioè la percezione che questi aspetti siano gravi o gravissimi - sono molto diffuse.
BUDGET E TIMING
Per quanto riguarda i rapporti con i clienti, percentuali particolarmente elevate (intorno all’80%) si riscontrano in merito al fatto che questi ultimi chiedono di fare eventi con budget troppi bassi, nonostante l’aumento dei costi che ha caratterizzato invece questi ultimi anni, e il problema legato al timing La componente economica si riduce un po’ quando parliamo di sostenibilità finanziaria (due rispondenti su 3, circa il 66,2%). “Circa l’80% degli intervistati
Trend in aumento rispetto al fatturato del primo semestre dell’anno precedente (45,8% afferma che sarà superiore, 32,3% uguale e il 21,9% inferiore
Le agenzie segnalano difficoltà forti relativamente alle gare: alti costi senza fee (72% molto d’accordo, numero eccessivo partecipanti (55,6%) e regole non chiare (54,1%)
lamenta come grave/gravissimo sia la componente economica sia la componente timing di realizzazionesottolinea Cosimo Finzi, direttore AstraRicerche -. Il tema non è solo ‘quanto mi paghi’, ma ‘quando mi paghi’. Per quanto il dato sia più basso (66% contro 80%), il dato relativo alla sostenibilità finanziaria rimane comunque molto alto”.
Ci sono poi temi che possono essere ritenuti ‘gravi’ dal punto di vista culturale, come il fatto che non vengano rispettati copyright e sforzo creativo “Questo - precisa Finzi - rappresenta un altro dei punti cardine del rapporto agenzia/cliente, non soltanto in fase di gara: il 60% dice che subisce in modo grave/ gravissimo l’utilizzo delle proprie idee da parte di altri con altre agenzie”. Sempre sopra il 50% (52%) segnala come critico l’annullamento di progetti. “Siamo usciti dalla fase pandemica in cui per ovvi motivi si dovevano annullare spesso i progetti. Ma questo
I rapporti con i clienti possono essere migliorabili. L’80,5% degli intervistati ritiene che richiedano eventi con budget troppo bassi, il 78,9 % che richiedano progetti in tempi impossibili oppure che rinviino e cancellino eventi con facilità (52,6%), non rispetto del copyright (60,2%.)
tema rimane ‘hot’ e si collega molto bene a quello delle gare: per il 73% è grave/gravissimo che venga richiesto uno sforzo in termini di risorse economiche e umane per preparare un progetto e idearlo e prima di andare verso la fase realizzativa venga annullato senza alcun riconoscimento economico”. Restando sul tema gare altri tre temi hanno avuto una valutazione grave/gravissima sopra il 50% e sono la questione del pricing (58,6%) - e quindi qui ci colleghiamo al tema dell’ufficio acquisti come area dominante presso alcune aziende clienti -, il numero eccessivo di partecipanti (55%), regole non chiare e mal comunicate (54%) e partecipanti non omogenei e non confrontabili 40,6%.
Passando al contesto generale, un tema considerato grave/gravissimo è quello dell’aumento dei costi delle materie prime, lamentato dal 76%, ma non riconosciuto dai clienti. Altra criticità è
legata all’opinione circa in ruolo della Pubblica Amministrazione: 2 su 3 (65,4%) affermano che c’è scarsa attenzione dei Governi al comparto e quasi 1 su 2 (45,9%) che le regole, norme, e affini non vengono applicate in modo coerente e prevedibile.
“Quindi - precisa Finzi -, sembra un po’ un terno al lotto riuscire a fare un evento: ti può andare bene con un Comune e male in un altro. Se non parliamo di Governo centrale (65,4%), ma di enti locali, il 42,9% afferma di avere difficoltà operative per la burocrazia della Pubblica Amministrazione”. Il
40.6% degli intervistati, inoltre, afferma come a volte sembri quasi che creare un evento sia un elemento di disturbo, che non sia ben accolto, mentre invece rappresenta un volano per l’immagine del luogo e per l’indotto a livello economico. Solo uno su quattro (27.8%), infine, cita le difficoltà operative per le comunicazioni obbligatorie sulle collaborazioni, evidentemente sentito come un problema minore rispetto a tutto il resto.
Il 67,7% degli intervistati è molto d’accordo, sul fatto che le donne abbiano le stesse opportunità professionali degli uomini. Il 58,6% ritiene molto veritiero che ci sia attenzione all’inclusività e ad accogliere e valorizzare persone con caratteristiche differenti
Interpellati sull’importanza di grandi temi volti a incrementare/mantenere il successo attuale, il 68,4% ha affermato che la capacità realizzativa batte nettamente la creatività pura (45%).
“Quindi - precisa Finzi - saper ‘mettere a terra’ l’idea è più importante della creatività stessa”. Molto interessante è anche il fatto che l’impatto ambientale e sociale (41% e 42%) superino la rilevanza della scelta dei partner tecnici e delle location, considerati comunque importanti.
Parlando di tecnologia, infine, e in particolare di Intelligenza artificiale, quasi il 10% dice che è poco/per niente rilevante andare in quella direzione, mentre circa il 24% dice ‘così così’.
“Un terzo degli intervistati dunque - precisa Finzi - non è convinto che l’intelligenza artificiale
Interpellati sull’importanza di grandi temi volti a incrementare/mantenere il successo attuale, il 68,4% ha affermato che la capacità realizzativa batte nettamente la creatività pura (45%)
Scarso interesse per L’AI, che va di pari passo con l’incessante calo della rilevanza della componente digitale, quale elemento fondamentale di un evento con un pubblico più a distanza che in presenza. L’uso del digitale passa dal 45,4% del 2021 al 13,1% del primo semestre 2024
sia così rilevante e che potrà in qualche modo cambiare il mercato”. Solo uno su quattro, infine, dice che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in generale (21,8%) o di tipo generativo (24.1%) possa essere molto rilevante per il successo futuro. Lo scarso interesse per l’Intelligenza artificiale va di pari passo con l’incessante calo della rilevanza della componente digitale, quale elemento fondamentale di un evento con un pubblico più a distanza che in presenza. Gli eventi ibridi ci sono ancora, ma la parte fisica risulta assolutamente prevalente.
E il clima interno? Il 67,7% degli intervistati è molto d’accordo (rispetto al 20,3% che lo è abbastanza), sul fatto che le donne abbiano le stesse opportunità professionali degli uomini. Il 58,6% ritiene molto veritiero (contro il 27,1% che lo ritiene abbastanza) che ci sia attenzione
all’inclusività e ad accogliere e valorizzare persone con caratteristiche differenti. I contratti di lavoro sono corretti nella forma e nella sostanza per tutti i lavoratori per il 51,9% e il clima interno è sereno positivo per il 47,4%. I giovani hanno opportunità di crescita e professionali per il 47,4%. Capitolo a parte per le retribuzioni: corrette rispetto al resto del mercato per circa il 24,8%, mentre sono corrette rispetto all’impegno richiesto per il 20,3%
Se il mercato corre e la capacità realizzativa è fondamentale, servono team numerosi e competenti. Servono dipendenti (circa 1 su 3 dice ‘devo assumere’) e come collaboratori (1 su 2 ha bisogno di accrescerne il numero nel 2024), ma c’è un grandissimo problema: 98 su 100 dicono che non sia facile trovare le persone (54% che è molto difficile), e ancora meno trovare quelle giuste.
Ottime prospettive di rilancio occupazionale. Servono dipendenti (circa 1 su 3 dice ‘devo assumere’) e come collaboratori (1 su 2 ha bisogno di accrescerne il numero nel 2024), ma 98 intervistati su 100 dicono che non sia facile trovare le persone (54 %che è molto difficile), e ancora meno trovare quelle giuste
MAURO PEDRAZZINI, president & creative director
Chrysalis
La storia di Chrysalis inizia nel 1988, dopo un’esperienza decennale come casa di produzione per gli eventi corporate “Venivamo dalle presentazioni su lucido e dalle multivisioni con centinaia di diapositive - racconta a e20 Mauro Pedrazzini, president & creative director -; dalle convention Ibm con le coreografie di Franco Miseria e una giovanissima Lorella Cuccarini, gli show comici di Beppe Grillo e molto altro ancora. Queste esperienze ‘sul campo’ ci hanno plasmato, formato e convinto della capacità di poter diventare una realtà tangibile nel mondo degli eventi”. Così nasce Chrysalis, agenzia specializzata nella comunicazione, organizzazione e spettacolarizzazione di convention, meeting, lanci di prodotto, congressi, roadshow, sfilate di moda, serate di gala, teambuilding, fiere, ecc. È stata adottata come immagine la crisalide, perché
è simbolo di metamorfosi, di trasformazione e rinnovamento. Grazie al know-how acquisito è stata supportata e valorizzata la comunicazione di clienti in tutto il mondo. “A Teneriferacconta Pedrazzini -, nel 2004, abbiamo fatto ballare l’Haka ai partecipanti e fatto camminare sul fuoco un gruppo di area manager; a Il Cairo, nel 2001, abbiamo ricostruito la facciata di un tempio egiziano; a Marrakech, nel 2000, abbiamo aperto l’evento con un libro gigante sfogliato da danzatori, e concluso con esibizioni aeree dello studio Festi. Nel 2014 siamo diventati Chrysalis Communication e, con l’obiettivo di offrire soluzioni sempre più complete e strutturate, abbiamo creato anche la divisione di logistica. La comunicazione è cambiata, siamo sempre più connessi, più ‘live’, anche in modalità virtuale e digitale”.
Oltre che dai soci e fondatori Mauro Pedrazzini e dalla ceo Lorena Ferrari, oggi il team interno è composto da 12 persone: le event e meeting planner (logistica), la coppia creativa art© (comunicazione) e poi project manager, account e strategy manager e l’area finanziaria. Al team interno si affiancano di volta in volta partner e collaboratori esterni che permettono alla società di dare vita a eventi di diversa portata. “Il nostro core business - precisa Pedrazzini - è rappresentato dagli eventi B2B e B2I, inoltre forniamo anche singoli servizi come logistica, progettazione e allestimento stand, service tecnico e regia tecnica/creativa. Possiamo dire, in generale, che siamo un’agenzia specializzata in eventi corporate che, in 36 anni di attività, ci hanno permesso di girare il mondo, lavorare con grandi multinazionali (AstraZeneca, Unilever, Ibm, Cirio, Intesa Sanpaolo, Giorgio Armani, Bottega Veneta, ecc., ndr) e costruire un’expertise davvero importante”.
libro
e proiezioni mapping
Il vostro approccio è quello di una boutique agency. Cosa significa per voi creare eventi realizzati su misura per il cliente?
Essere partner e non solo fornitori, seguire passo passo il cliente, prenderlo per mano, consigliarlo, questo significa per noi essere una ‘boutique agency’. L’ascolto è la prima cosa e richiede tempo e disponibilità: noi lo facciamo con le esigenze, i desideri e gli obiettivi dei nostri interlocutori, per consapevolizzarli e trasformarli in progetti, idee, storie da raccontare e attività per coinvolgere. Chrysalis segue l’intero processo di produzione, dal concept all’evento live passando dallo scouting location e il coordinamento logistico e organizzativo.
Attente e scrupolose regie, precisione e pianificazione sono caratteristiche che fanno parte del nostro modo di lavorare, un ‘modus operandi’ che si è formato con gli anni, grazie a numerose esperienze, ed è ora al servizio dei nostri clienti.
In occasione di una convention di una multinazionale farmaceutica, a Madrid, è stata fatta vivere a 450 partecipanti un’esperienza intensa e immersiva. Per promuovere sostenibilità e ingaggio, ogni partecipante ha dovuto montare la sua sedia di cartone per assistere alla plenaria, che ha poi personalizzato con un proprio pensiero e regalato a un collega, favorendo così l’interconnessione. Le scenografie e gli allestimenti erano 100% cartone riciclabile. I partecipanti hanno potuto ascoltare formatori e ospiti d’eccezione come Luca Mazzucchelli e Amalia Ercoli-Finzi; sono stati guidati in workshop e laboratori e hanno scoperto la città attraverso il team building ‘Madrid Express’. Infine, la cena spagnola con esibizioni live e la cena a tema ‘Generazioni’ hanno fatto vivere agli ospiti un’esperienza totalizzante.
Come vi posizionate rispetto alle nuove tecnologie?
Il digitale fa parte dei nostri progetti ed eventi da tempo, ma il Covid ci ha portato ad evolverci verso gli eventi virtuali. Abbiamo trasportato così i protagonisti dei nostri meeting e convention in ambientazioni sorprendenti, con contenuti interattivi e ingaggianti e spettacolarizzazioni tipo show televisivo e videogame. Il nostro approccio verso le nuove tecnologie è proprio questo: conoscerle, farle nostre e farne degli strumenti di innovazione e originalità per i nostri eventi, così come facciamo per l’AI. Il team è formato per l’utilizzo di tool di intelligenza artificiale, che rappresenta per noi un ulteriore strumento nella fase di brainstorming e di realizzazione creativa, ma anche un modo di rendere gli ospiti dei nostri eventi partecipi attraverso i loro originalissimi ‘prompt’.
Un altro tema che vi sta molto a cuore è quello della sostenibilità. Come lo affrontate e interpretate?
La sostenibilità è ormai imprescindibile nei brief di progetto, ma siamo noi in primis
(ogni singola persona del team) a cercare di sensibilizzare concretamente i clienti, facendo proposte realizzabili e di valore. Come agenzia abbiamo rinunciato da tempo alla produzione massiva di materiali grafici, anzi proponiamo principalmente materiali digitali o QR Code (trasmessi su schermi e ledwall). Ricerchiamo location più facilmente raggiungibili e che abbiano già uno standard e una policy di sostenibilità aziendale chiari e in alcuni casi già certificati; in questo senso anche noi di Chrysalis ci stiamo muovendo per adeguarci a tutte le normative, attraverso il nostro partner certificato Up2You, con cui in primis proponiamo ai clienti lo studio di compensazione della CO2 prodotta per l’evento, i consigli per migliorarne la sostenibilità e, ultimo ma non per importanza, il contributo a progetti ambientali e sociali in tutto il mondo.
Quali programmi avete per il futuro?
L’obiettivo più importante per noi è portare avanti la nostra filosofia di lavoro. Per noi contano le idee, le persone e i rapporti, interni al team e con clienti, partner e fornitori.Vogliamo continuare a curare ogni dettaglio dei nostri eventi e a promuovere logiche di ascolto e collaborazione, prima ancora del profitto. E poi, puntiamo a circondarci di ancora più collaboratori che condividano questa filosofia e che siano sempre più competenti nella gestione del lavoro. Devono sentirsi in primis imprenditori di loro stessi, così da muoverci insieme verso un unico grande obiettivo condiviso.
EMILIANO MENICHETTI, head of facility and property management
solutions Sace
Da oltre quarantacinque anni, Sace supporta la crescita delle imprese in Italia e nel mondo attraverso un’ampia gamma di strumenti e soluzioni. È presente nel mondo con 13 sedi in Paesi target per il Made in Italy, con l’obiettivo di costruire relazioni con primarie controparti locali e facilitare il business con le imprese italiane. Negli ultimi anni il suo ruolo si è evoluto in maniera significativa: oltre a sostenere le imprese orientate all’export e all’internazionalizzazione, è diventata un attore del Sistema Paese che opera anche nel mercato domestico affiancando le imprese nelle loro esigenze di liquidità e nei loro investimenti e progetti. “La nostra offertaspiega Emiliano Menichetti, head of facility and property management solutions - è in continua evoluzione, grazie al continuo dialogo con gli stakeholder. Puntiamo a disegnare soluzioni agili e aderenti alle esigenze del mercato”.
Sostenibilità, innovazione, supporto alle Pmi, orgoglio e responsabilità al servizio del Paese sono alla base della vostra mission…come esprimete nei progetti che seguite questi valori?
Per le Pmi italiane che desiderano avviare un percorso di trasformazione digitale e sostenibile e competere con successo sui mercati globali è oggi necessario investire in tal senso. L’utilizzo di tecnologie 4.0 legate alla sostenibilità rappresenta infatti un vero e proprio boost per la loro capacità esportativa, oltre a migliorare efficienza, flessibilità e qualità dei processi produttivi. Per questo abbiamo strutturato un’offerta connessa alla cosiddetta Twin Transition, in accordo alla quale transizione digitale e sostenibile sono fattori interconnessi e reciprocamente abilitanti. In questa direzione Sace Esg Hub, il nostro ecosistema digitale dedicato alla trasformazione Esg e agli 11 settori strategici per il futuro del Sistema Paese, include tutti gli strumenti Sace e presto conterrà anche servizi offerti dai partner, con l’obiettivo di rispondere a tutte le esigenze in termini Esg e di innovazione delle imprese italiane.
Sace ha recentemente lanciato la ‘Terrazza del made in Italy’. Ce ne parla?
È uno spazio di networking, un hub di incontro e confronto a disposizione delle
Presente nel mondo con 13 sedi in Paesi target per il Made in Italy, da oltre quarantacinque anni Sace supporta la crescita delle imprese in Italia e nel mondo
imprese italiane interessate a intraprendere o implementare il processo di internalizzazione
Presenta una superficie di 203 mq, dalla quale si gode di una vista panoramica di Milano (in Piazza Duomo), unica nel suo genere, e presenta una porzione scoperta e una coperta da una comoda pergotenda modulabile. La terrazza è collegata al piano 9 dell’immobile, 271 mq, sul quale sono disponibili ulteriori facility, una sala conferenze, un guardaroba, una sala meeting, uffici di rappresentanza, servizi igienici e un cucinotto.
Lo spazio è anche un esempio di location sostenibile…
L’edificio ha ottenuto le prestigiose certificazioni
‘Leed Gold’, per l’efficienza energetica e la qualità degli spazi interni, e ‘Breeam Excellent’, che conferma la gestione responsabile delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale Per l’energia utilizziamo fonti rinnovabili certificate, riducendo l’impronta di carbonio Inoltre, i 71 pannelli fotovoltaici installati permettono di evitare circa 15 tonnellate di CO2
La ‘Terrazza del made in Italy’ a Milano è un hub di incontro a disposizione delle imprese italiane interessate a intraprendere o implementare il processo di internalizzazione
l’anno, pari all’assorbimento di 680 alberi. La sede è facilmente accessibile con mezzi pubblici e servizi di mobilità condivisa come bike e car sharing, riducendo così la necessità di mezzi privati. Con questi standard di sostenibilità e la posizione strategica, offriamo non solo un edificio ecologico, ma anche una location che favorisce uno stile di vita sostenibile per i nostri clienti.
Parliamo del futuro. Quali progetti avete in cantiere?
Di recente abbiamo pubblicato un avviso pubblico per la messa a reddito di una porzione degli uffici in via del Tritone. Si tratta di un progetto ambizioso che interessa circa 1.700 mq da destinare a usi diversi dal terziario. L’obiettivo è la valorizzazione degli spazi a seguito della ridotta occupancy derivante delle nuove modalità di lavoro agile introdotte dall’azienda. Oltre 100 postazioni di lavoro verranno inoltre messe a disposizione di aziende e imprese che cercano un ambiente di lavoro moderno e connesso sul mercato romano insieme a spazi di networking come una grande sala conferenze e una Terrazza per eventi di connessione tra le aziende. Per informazioni e approfondimenti abbiamo aperto una e-mail dedicata: realestate@sace.it.
Il Salone del Mobile con il suo Fuorisalone rappresenta l’appuntamento più esclusivo per il panorama internazionale dell’arredamento e del design, dove esplorare un ecosistema che crea connessione tra le nuove tendenze di mercato, opportunità di business e creatività. Ha rappresentato il momento ideale per inaugurare la Terrazza del Made in Italy durante l’evento ‘Sace for Made in Italy’, in collaborazione con Archiproducts. Lo spazio si è così aperto a centinaia di aziende e professionisti del settore con eventi esclusivi, incontri di networking, business matching e workshop di formazione su digitalizzazione e sostenibilità nel settore, che costituiscono gli asset per la crescita del made in italy.
DAVIDE SCHIOPPA, founder e ceo Podcastory
Da ‘factory’ ad ‘audio enabler’. Un ruolo che non nasce da una definizione, ma dall’esperienza sul campo. Quando cinque anni fa viene fondata Podcastory, l’obiettivo è quello di creare podcast di qualità come in una catena di montaggio, dalla fase di briefing con il cliente fino alle fasi di produzione, pubblicazione, distribuzione del contenuto e generazione dell’audience. Obiettivo riuscito: a oggi Podcastory ha prodotto oltre 6.000 contenuti podcast, oltre 60 branded content audio e tantissime produzioni a carattere editoriale “Nel tempo, tuttavia, ci siamo accorti di aver acquisito una serie di competenze e skills che non erano più categorizzabili all’interno della factory, perché abbiamo capito che il podcast poteva essere un attivatore di una serie di punti di contatto tra i brand e audience. Ecco perché abbiamo deciso di porci come consulenti che abilitano i clienti a sfruttare appieno il potenziale dell’audio in tutte le sue declinazioni”, spiega Davide Schioppa,
founder e ceo Podcastory, con cui facciamo il punto sull’evoluzione del mezzo podcast in Italia, le criticità e il futuro prossimo.
Condensiamo il ruolo dell’audio enabler: cosa s’intende per “il potenziale dell’audio” e come un contenuto audio si può integrare in un piano di comunicazione aziendale?
L’audio non è solo podcast. Essere audio enabler significa toccare tanti aspetti della comunicazione, dalla creazione di un logo sonoro corporate alla formazione interna dei dipendenti e alle comunicazioni istituzionali, fino a eventi dove partecipare con postazioni di podcast mobile o dove trasformare la registrazione stessa del podcast in un evento. Non solo. La creazione di contenuti audio può essere integrata con la generazione di un piano editoriale per la comunicazione sui social. Noi vediamo l’audio come un pretesto per attivare altre linee della comunicazione.
Qual è l’aspetto più innovativo del vostro approccio?
Facciamo un po’ di chiarezza. Il mercato oggi si divide in: realtà specializzate nella produzione di podcast, realtà meno specializzate che producono anche podcast, realtà creative ancor meno specializzate che tentano di produrre internamente i loro podcast e una pletora di
Interno del camper allestito a studio per l’evento di Champagne Talk
freelance che offrono i loro servizi. Poi, esistono realtà come la nostra che creano podcast e si pongono anche come consulenti di produzione, affiancando agenzie e aziende per ottimizzare il loro lavoro.
Da pioniere del mezzo podcast in Italia, qual è la tua visione rispetto alla sua evoluzione?
Siamo in una fase in cui le aziende stanno sperimentando in che modo utilizzare il podcast, se nell’ambito corporate o per il mercato dei brand lover. Se ci spostiamo nel mercato dei consumatori, invece, oggi il podcast è un mezzo molto discusso. Per dire, nelle serie tv i protagonisti fanno podcast, così come sui social network e persino nei cartoni animati. Il podcast è diventato una porta accessibile a una nuova forma di comunicazione
Quali le criticità da affrontare?
In primis, c’è la questione della safety brand: bisogna dare rilevanza ai contenuti di qualità, per non rischiare che si perdano nel mare magnum dei podcast user generated. Ecco perché abbiamo creato l’app Podcastory dove raccogliamo solo contenuti selezionati. Un altro problema è quello della diffusione dei vodcast, ovvero podcast con video. Il podcast ha bisogno di tempo per sedimentare e spesso il mercato della pubblicità il tempo non ce l’ha. E il mercato dei vodcast è molto più appetibile per i contenuti pubblicitari, è una stortura di mercato che rischia di cannibalizzare lo sviluppo del podcast puro che, come tale, ha una funzione diversa. Tra l’altro, i dati confermano che la memorabilità di un audio è ben maggiore rispetto a quella di un video…
Progetti futuri?
Ci stiamo concentrando sulle opportunità del mercato della comunicazione con progetti alternativi al branded podcasting come i format del live podcasting per eventi, del corporate podcasting per stakeholder e dipendenti e del training podcasting, una formula particolarmente interessante per fare formazione interna evitando lunghi e - consentitemi - pallosissimi corsi statici davanti a uno schermo.
Podcastory ha partecipato agli eventi di Adc Group con postazioni per i podcast dove venivano intervistati i vincitori dei premi (Nella foto, le interviste podcast realizzate durante gli NC Awards 2024). “Secondo alcuni recenti studi, quando le persone partecipano a un evento, si portano a casa il 10% dell’esperienza, con ricordi che vanno poi gradualmente a scemare nei giorni successivi - racconta il founder & ceo Davide Schioppa -. Ed ecco che creare l’opportunità del live podcasting all’interno di un evento dà la possibilità di allungare il ciclo di vita degli eventi. Come funziona? Si raccolgono testimonianze e voci che poi, nelle settimane successive, quando il ricordo va ad affievolirsi, vengono diffusi i podcast per far riemergere la memorabilità dell’evento”. Realizzare un podcast durante un evento è molto più semplice di quanto si pensi. “E anche più economico rispetto ad altre forme di intrattenimento, ma non per questo meno appealing: agli NC Digital Awards abbiamo allestito la postazione in una Citroën, creando lo studio di registrazione più piccolo al mondo.
L’effetto? Grande impatto e notiziabilità!”.
DANIELE QUINZI, direttore marketing Gruppo Corriere dello Sport
Non è solo una concessionaria di pubblicità dedicata al mondo dello sport. Sport Network è molto di più: è un hub di comunicazione che sin dalla sua nascita, nel 1999, si è posta sul mercato con competenza e sinergia, grazie alla forza editoriale delle testate sportive che rappresenta. Una società capace di consolidarsi nel tempo come parte integrante di una grande realtà industriale proprietaria di storiche case editrici italiane e di centri stampa all’avanguardia, dislocati su tutto il territorio italiano. Al centro, la qualità dei contenuti e soluzioni tecnologiche innovative volte a coinvolgere e stimolare l’interazione con i brand sponsor. Grazie all’innovazione e a un approccio orientato al cliente, Sport Network crea strategie pubblicitarie on e off line personalizzate e coinvolgenti, impegnandosi nella ricerca costante delle nuove tendenze, con
una presenza multicanale e un impegno sociale d’impresa. Grazie agli oltre 140 professionisti sul territorio e ai 60 brand rappresentati, la società lega il suo nome e la sua attività a ben 14 organi di stampa (6 quotidiani e 8 periodici), 18 siti di sport, motori e news, 20 tv (1 nazionale e 19 areali), 8 radio locali, e 23 grandi eventi legati allo sport (maratone, premi prestigiosi e fiere).
Inoltre, il Gruppo Editoriale, ha acquisito il 51% di PG Esports, con il duplice obiettivo di espandere il mercato degli esport in Italia e consolidare la presenza dell’Italia nel mercato europeo del gaming. Tra i prossimi eventi, ricordiamo i 100 anni del Corriere dello Sport-Stadio, una grande opportunità per un anno (a partire da ottobre 2024) anche per i partner commerciali.
A raccontarci dei principali eventi che vedono Sport Network protagonista è Daniele Quinzi, direttore marketing Gruppo Corriere dello Sport.
A tu per tu
Gli ‘Italian Padel Awards’ sono un riconoscimento importante per i giocatori e le squadre di Padel, in Italia e all’estero, e la cerimonia di premiazione è ormai un evento atteso nel calendario sportivo
‘CASCHI D’ORO’_MOTOSPRINT E AUTOSPRINT
Le riviste specializzate nel mondo delle quattro e due ruote, Autosprint e Motosprint assegnano ogni anno il premio ‘Caschi d’Oro’, gli oscar del Motorsport, un riconoscimento per celebrare i migliori piloti, team, ingegneri o altre figure importanti del mondo delle corse.
“I ‘Caschi d’Oro’ di Autosprint - spiega Daniele Quinzi, direttore marketing Gruppo Corriere dello Sport - sono giunti alla 58ª edizione, mentre quelli di Motosprint alla 44ª: non esiste al mondo altro premio automobilistico e motociclistico che abbia una tradizione così longeva e sia così ambito”.
I Caschi di AS hanno alle spalle una storia di oltre cinquant’anni: il primo Casco Iridato fu assegnato nel 1966 a Jack Brabham, da allora praticamente tutte le scuderie, i piloti, i presidenti, i leader nel mondo delle corse hanno sfilato sul suo palco per ricevere il prestigioso Casco. Tra questi: John Elkann, Luca Cordero di Montezemolo, Marco
Tronchetti Provera, Alberto Bombassei, Nico Rosberg, Michael Schumacher, Charles Leclerc, Carlos Sainz sr, Carlos Sainz jr, Mario Andretti, Eddie Irvine, Jacques Villeneuve, Jean Todt, Cesare Fiorio, Emerson Fittipaldi, Jean Alesi
Dal 2018 i Caschi d’Oro di Autosprint, con il nostro direttore Andrea Cordovani, vengono organizzati in Italia in sinergia con i Volanti di Aci Per i Caschi d’Oro di Motosprint, invece, hanno avuto tra le mani il prestigioso premio personaggi come Valentino Rossi, Pecco Bagnaia, Max Biaggi, Kenny Roberts, Giacomo Agostini, Mick Doohan, Loris Capirossi, Troy Bayliss, Luca Cadalora, Antonio Cairoli, Stefan Everts
“Gli ‘Italian Padel Awards’ - spiega Quinzinascono da un’intuizione che avevamo avuto anni fa quando abbiamo da subito capito il potenziale di questo sport. Il padel, infatti, non è solo uno sport, bensì un fenomeno sociale, con una grande
Il premio ‘Car of the Year’ viene organizzato da 61 anni da nove prestigiose testate internazionali e la validità è assicurata dai 59 giornalisti in rappresentanza di 22 paesi che - dopo aver analizzato le candidate - selezionano le sette finaliste. Scopo del premio è acclamare la vettura più straordinaria messa in vendita nei 12 mesi precedenti la data del titolo. La rappresentanza nazionale in Giuria è legata alle dimensioni del mercato automobilistico del Paese e alla sua importanza nella produzione automobilistica. Per l’Italia, il premio più prestigioso del mondo dell’automotive è rappresentato dal magazine Auto. In tale occasione, ogni anno le sette vetture finaliste del premio ‘The Car of the Year’ sono protagoniste di un tour dove vengono esposte, con possibilità di testarle in esclusiva con driver professionisti sia in città sia in montagna. Il tour di svolge nei mesi di gennaio e febbraio in 3-4 tappe in città e in montagna, in location d’eccezione come Milano, Courmayeur, Cortina e Cervinia
La scelta delle località viene fatta per permettere agli appassionati di realizzare test drive in condizioni di strade differenti, su neve e nei tornanti di montagna ai piedi del Cervino e del Monte Bianco oppure circondati dalle Dolomiti Ampezzane, e in percorsi più cittadini nel capoluogo lombardo
Vincitore dell’argento quale ‘Evento Sostenibile’ al Bea 2023, ‘Rom-E’ si propone come set ideale per uno sguardo al futuro dell’ecosostenibilità. Nella foto, l’area gioco
velocità di diffusione e una passione crescente”.
Gli ‘Italian Padel Awards’ sono un riconoscimento importante per i giocatori e le squadre di Padel, non solo in Italia, ma anche all’estero, e la cerimonia di premiazione, condotta dal content director Alessandro Lupi, è ormai un evento atteso nel calendario sportivo. Durante la cerimonia, con un parterre d’eccezione tra Vip, istituzioni, leggende del padel e top player internazionali, vengono assegnati i premi in dieci diverse categorie, tra cui il miglior giocatore maschile, la miglior giocatrice femminile, la miglior squadra, il miglior allenatore, gli ambassador, e così via…
Alle nostre spalle ormai tre edizioni stellari (l’ultima si è svolta il 24 sett), dove abbiamo assegnato il premio a grandi nomi come Juan Martin Diaz, Fernando Belasteguin, Marta Marrero, Seba
Nerone, Arturo Coello, le gemelle Alayeto, Pablo Cardona, Manu Martin e per la categoria
Ambassador italiani: Francesco Totti, Giuseppe
Signori, Diletta Leotta, Paolo Bonolis, Gianluca
Vacchi, Roberto Mancini e Roberta Vinci
“La nostra punta di diamante, il nostro fiore all’occhiello è ‘Rom-E’ - spiega Quinzi -, il festival dedicato alla sostenibilità che si svolge nel cuore di Roma, giunto alla sua quarta edizione (Roma, 4-6 ottobre).Vincitore dell’argento nella tipologia ‘Evento Sostenibile’ al Bea 2023, ‘Rom-E’ si svolge il primo week-end di ottobre nel centro di Roma (quest’anno a Piazza Mignanelli e nel percorso di Viale delle Magnolie a Villa Borghese) e si propone come set ideale anche per uno sguardo rivolto al futuro e, nello specifico, del futuro dell’ecosostenibilità. È diventato uno degli appuntamenti più attesi per coloro che desiderano conoscere e partecipare a iniziative innovative, conferenze, dibattiti, esposizioni e altre attività volte a preservare l’ambiente e creare un futuro più verde e sostenibile, grazie a un programma di eventi che mira a sensibilizzare il pubblico su tematiche cruciali per la salvaguardia del nostro pianeta. Oltre 300.000 sono stati infatti i visitatori che hanno passeggiato tra le vie del centro della Capitale,
Istituito da Tuttosport nel 2003, giunto alla XXI edizione, l’‘European Golden Boy’ è il più ambìto premio dedicato al miglior giocatore Under 21 di una squadra europea. Se fino al 2022 l’elenco dei 100 finalisti, così come la votazione del vincitore, era affidata a giornalisti di fama internazionale delle principali testate europee, la scorsa edizione ha segnato un nuovo inizio grazie alla collaborazione con ‘Football Benchmark’, data & analytics partner del premio, da cui è nato il ‘Golden Boy Index’, una classifica in costante aggiornamento che fotografa i migliori profili sulla base di parametri oggettivi. Una sorta di Ranking Atp che monitora costantemente, nell’arco di ogni anno, le performance dei migliori calciatori d’Europa, nonché uno strumento destinato a rivoluzionare la narrazione calcistica rivolta ai giovani talenti. Durante la cerimonia di premiazione, istituita a partire dal 2018, sono stati premiati tra gli altri, Haaland Joao Felix Pedri e, ultimo in ordine di tempo, Bellingham. Ma scorrendo l’albo d’oro spiccano nomi quali Fabregas, Messi e Mbappè. Negli ultimi anni, inoltre, è stato istituito un ‘Board delle Leggende’, oggi presieduto da Lina Souloukou, ricco di grandi campioni a cui spetta l’assegnazione di alcuni premi speciali e sono state aperte le porte anche al calcio femminile. In questo caso, l’albo d’oro contempla Jule Brand e Linda Caicedo
portando per il quarto anno consecutivo per le vie e le piazze della Città Eterna uno sguardo concreto a un domani ecosostenibile e green. Ministri, sottosegretari, assessori, giornalisti, ad e direttori generali delle più grandi aziende del mondo dell’energia, delle case auto, della nautica hanno respirato e vissuto il weekend di Rom-E, facendo proprio il principio di questa manifestazione
Il festival rappresenta una vera opportunità per la politica, la città, le aziende e i cittadini per compiere dei passi concreti nella direzione della sostenibilità
La politica per il suo apporto educativo, la città per la promozione del territorio in una chiave positiva e importante come la sua salvaguardia, le aziende e i cittadini per la possibilità di presentare e conoscere i prodotti e le iniziative che concretamente possono fare la differenza. L’incontro tra domanda e offerta di prodotti e attività pensati per fini sostenibili spiegati in termini semplici. Semplicemente passeggiando, sorridendo, giocando, costruendo insieme, facendo esperienze dirette.
MARATONA DI ROMA
“Dal 2019 con il Corriere dello Sport-Stadio, insieme a Infront e Italia Marathon Club - spiega Quinzi - siamo gli organizzatori della Maratona di Roma. L’obiettivo di questa partnership era quello di rivoluzionare la manifestazione, annoverarla nel percepito come una delle più importanti maratone
La Maratona di Roma, nata nel 2019 dalla collaborazione tra il Corriere dello Sport-Stadio, Infront, Italia Marathon Club e Sport Network, è l’evento sportivo agonistico più partecipato di sempre in Italia
a livello mondiale, oltre che far crescere il numero di iscritti e il valore del brand. A oggi, possiamo dire a grand voce di aver centrato l’obiettivo”. L’ultima edizione, infatti, la 29ª, è stata ribattezzata come la Maratona dei Record. Sì, perché i record conquistati nell’ultima edizione sono stati diversi: innanzitutto record di arrivati (finisher) per un totale di 15.167 classificati, è il record di sempre in Italia per tutti gli sport. Altro record: con i crono di 2h06’24” per Asbel Rutto e 2h24’36 di Ivyne Lagat, Acea Run Rome The Marathon è la più veloce maratona su suolo italiano nel 2024
Ma ancora: record di iscritti, ma anche di ‘pacer’ stranieri provenienti da ogni angolo del mondo e di eventi collaterali organizzati durante l’anno per promuovere la gara.
La Maratona di Roma è l’evento sportivo agonistico più partecipato di sempre in Italia. Insieme alla staffetta solidale Acea Run4Rome e alla stracittadina Fun Run in totale sui Fori Imperiali hanno partecipato ben 40mila persone, a correre la Maratona runner provenienti da 129 nazioni del mondo
“Sono ricordi e numeri da portare nel cuore fino alla prossima edizione - conclude Quinzi -, il 30° compleanno in programma domenica 16 marzo 2025 per il quale stiamo già lavorando per trasformarlo in un’esperienza inimitabile e indimenticabile”.
Milan Games Week_il più importante evento in Italia dedicato al mondo dei videogiochi, degli esport (Fiera Milano Rho, nov 2024)
Lucca Comics&Games_il più grande evento a tema comics and games in Italia (Fiera Milano Rho, ott 2024) Automotivelab_tre giorni all’insegna del futuro della mobilità elettrica: convegno, approfondimenti, test drive e informazione (Milano, CityLife district, mag) Eicma_il più importante salone internazionale dedicato alle due ruote (Fiera Milano Rho, nov 2024)
MAURO MARTELLI, chief creative officer
The
Il claim della nuova campagna di Next Group sottolinea il valore della differenza delle persone che ne compongono il team. La campagna ‘Così diversi da non avere eguali’, ideata da Alberto Damiani, ceo Adverteam, l’agenzia integrata del gruppo, vuole rappresentare come all’interno del Gruppo siano presenti profili estremamente diversi per percorso professionale, ma anche, e soprattutto, personale. Talenti nascosti che rivelano sensibilità e modalità di approccio differenti. Opportunità, quindi, per l’agenzia di analizzare briefing e soluzioni strategiche e creative affrontate da diversi punti di vista, a volte anche molto distanti. “Crediamo nella diversità e nell’incontro di personalità e background molto differenti per non avere, appunto, eguali”, spiega Mauro Martelli, chief creative officer
The Next Event.
Come vi siete strutturati nel tempo per rispondere all’evoluzione del mercato e per veicolare in modo efficace i messaggi di comunicazione delle aziende clienti?
Negli ultimi dieci anni, l’evento è diventato uno
degli elementi centrali all’interno della strategia di comunicazione di un’azienda e deve necessariamente essere collegato concettualmente agli altri canali di comunicazione. Questo nuovo scenario porta inevitabilmente a una evoluzione anche del linguaggio. Di qui l’inserimento, nei team creativi, di figure con maggiore sensibilità verso i nuovi media capaci di reinterpretare i messaggi per raggiungere i target con efficacia. Aumentano le figure strategiche possibilmente con competenze digital e di comunicazione integrata, proprio perché l’evento è parte di un progetto di comunicazione più ampio. E poiché il cuore della progettazione rimane l’evento, sono le agenzie di eventi che si trovano a essere il punto di riferimento progettuale.
Qual è oggi l’impatto della tecnologia sugli eventi e quali sviluppi prevede per il futuro? Next lavora costantemente alla ricerca di nuove soluzioni, servizi e format. L’AI è uno strumento che certamente crea nuove opportunità di lavoro. Direi meglio nuove modalità di lavoro. L’evento vive di comunicazione e spettacolarizzazione live ed è quindi inevitabile che la tecnologia sia uno dei mezzi centrali nella progettazione. Sicuramente le possibilità di costruire eventi di grande immersività che regalino vere e proprie experience ai partecipanti è una delle strade che ci aiuta a creare eventi di successo. Usiamo software che ci supportano nel realizzare velocemente immagini per simulare
La sostenibilità è un elemento oramai imprescindibile di ogni progetto di comunicazione per le aziende, Next Group cerca di porre la giusta attenzione e gestire non solo il tema come elemento di comunicazione, ma anche in termini di produzione, adottando tutte le soluzioni possibili per essere attenti, sostenibili e contemporanei. “Anche se l’evento, movimentando persone e cose, non è certo una attività che possa essere completamente sostenibile, ogni progetto - spiega Mauro Martelli, chief creative officer The Next Event | Next Group - può avere diversi livelli in cui possiamo ragionare in termini sostenibili. Come, ad esempio la possibilità di gestire fornitori locali per eliminare trasporti e sostenere realtà a volte in difficoltà. Ed anche progettare scene e allestimenti che possano avere un secondo utilizzo e riciclo, ad esempio, per scuole, oratori, associazioni o enti locali”.
possibili scenari scenografici o moodboard creativi. Non è ipotizzabile una sostituzione del processo creativo dato dal confronto tra le persone, ma certamente è uno strumento che aiuta a stimolare pensieri e soluzioni alternative.
Rispetto al passato, quanto conta e quali sono i pilastri fondamentali della creatività applicata alla live communication?
La creatività è il cuore del nostro lavoro. Impone pensiero laterale, curiosità, continua apertura a nuove soluzioni e linguaggi, conoscenza dei nuovi media, innovatività, ricerca. Non si cambia, si
aggiungono canali e opportunità, ma sempre intorno alla volontà e alla ricerca di creatività capace di trasmettere gli obiettivi di comunicazione del committente, di emozionare i partecipanti, di trasformare il proprio progetto in un evento. La capacità di un’agenzia è quella di far sì che, grazie a strategia e pensiero creativo, un’attività di live communication si trasformi realmente in un evento, momento di comunicazione unico e memorabile.
Riuscire ad andare oltre e lasciare il segno, creare qualcosa che non si perda, cito Sorrentino che cita Celine all’inizio del suo ultimo film. “È enorme la vita, che ti ci perdi dappertutto”.
“La qualità principale che ogni persona che lavora in questo mondo deve avere è la curiosità, nella sua accezione più ampia - afferma Mauro Martelli, chief creative officer The Next Event | Next Group -. Vale per chi scrive, ma anche per chi lavora sulle immagini, perché creativamente si deve riuscire a immaginare ogni momento dell’evento e si deve essere capaci di trasferire l’emozione che vogliamo creare al cliente che ti deve scegliere. Per fare questo l’evento deve mettere in scena elementi di comunicazione riconoscibili immediatamente decodificabili, che accendano collegamenti e connessioni rapide. Per riuscire in questo chi lavora creativamente deve avere immagazzinato dati, immagini, parole, suggestioni, musiche, suoni, persone che sono parte del nostro mondo. Che ci permettano processi di identificazione e livelli di coinvolgimento veloci e di impatto. Un creativo deve avere competenza strategica, ma anche sensibilità artistica, capacità di sceneggiatura e attenzione alle dinamiche di tempi e scalette, conoscenza delle nuove tecnologie e dei nuovi canali oltre a un orecchio attento sui nuovi linguaggi”.
“LA
FAUSTO GALOSI, strategic partner
Parlare di cross generation, offre una grande opportunità per mettere in evidenza l’importanza della diversità generazionale e come questa possa diventare un punto di forza strategico. Le organizzazioni moderne si trovano di fronte a una pluralità di generazioni che lavorano fianco a fianco, da chi è nel settore da molti anni fino ai giovani che si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro.
In Just People, l’investimento nei giovani fa parte di un progetto a lungo termine che mira a rendere l’agenzia un luogo in cui crescita professionale Esperienza e innovazione si uniscono per affrontare le sfide future. Il modello basato sulla cross-generation, sulla formazione e sul learning by doing diventa così un punto cardine della strategia aziendale, pronto a generare valore in modo continuativo e sostenibile che porta con sè i valori portanti del dna aziendale. A spiegarcelo in questa intervista è Fausto Galosi, strategic partner.
Che cosa vi ha portato a considerare che per crescere avreste dovuto aprirvi a nuove risorse e in particolare a quelle giovani?
Siamo partiti dalle seguenti considerazioni: i giovani tendono a essere più ricettivi alle nuove tecnologie, alle tendenze di mercato e alle metodologie innovative le nuove generazioni spesso introducono punti di vista freschi, portando nuove idee che possono stimolare l’intero team formare giovani talenti permette di costruire un team solido, capace di garantire continuità e una crescita sostenibile.
Abbiamo dunque ritenuto doveroso ‘aprire le porte’ al cambiamento grazie all’apporto che le giovani risorse potevano offrirci. Avevamo ben chiaro che senza una contaminazione di giovani talenti uniti alle competenze maturate da risorse esperte non saremmo stati in grado di sviluppare nuove competenze e rispondere adeguatamente a obiettivi sempre più sfidanti che ci venivano lanciati dai clienti.
Come avete messo in pratica tutto ciò?
Abbiamo iniziato a selezionare risorse che, testate sul terreno, avessero dimostrato capacità ed affidabilità superiori alla media. In questa prima fase, il loro lavoro è stato guidato all’insegna del ‘learning by doing’. Successivamente, grazie a un nostro socio, un manager che per alcuni decenni
Bea 2023. Giulia Diamante Beretta, parte del team Just People, ritira il premio vinto nell’ambito dell’Elephant Prodige Awards, il premio per i giovani talenti creativi
ha operato all’interno di aziende multinazionali, siamo entrati all’interno di master specialistici post laurea (presso l’università Iulm di Milano, ndr), fornendo pratici contributi nella formazione di giovani laureate/i, per immergerli nel ‘lavoro vero’ di un’agenzia. Grazie a questo suo impegno formativo abbiamo potuto vedere all’opera queste giovani menti, stimolarle con lavori sempre più complessi analizzando il loro modo di affrontare e risolvere un problema, catturandone l’attenzione e facendo crescere in loro il desiderio di entrare a far parte della nostra organizzazione.
Quali risultati avete ottenuto?
Oggi, oltre il 40% della nostra agenzia è composto da giovani under 30 anni, di cui il 60% donne. Da quando è iniziata la collaborazione con la famosa università milanese, abbiamo inserito nel team oltre 15 risorse, alcune delle quali dopo alcuni anni hanno deciso di aprirsi a nuove opportunità professionali, andando a occupare posti di primario livello all’estero o nella
regione d’origine. Nel 2023, inoltre, una nostra giovane risorsa ha vinto il ‘Bea Elephant prodige awards’. Infine, con piacere abbiamo creato una sorta di ‘terza generazione’ di nuovi talenti, poi diventati ‘formatori’ di altre nuove generazioni.
Quali sono stati dunque i benefici della cross generation per l’agenzia?
Innovazione collaborativa: il dialogo tra generazioni favorisce un’innovazione più solida, in cui le nuove idee vengono temperate dall’esperienza.
Flessibilità e resilienza: la diversità generazionale permette all’agenzia di adattarsi meglio ai cambiamenti di mercato, grazie alla combinazione di adattabilità giovanile ed esperienza consolidata
Fiducia e riconoscimento: investire nei giovani, ma in un contesto che valorizza l’esperienza dei più senior, trasmette ai clienti e al pubblico un’immagine positiva di crescita e sostenibilità
Just People dedica alle sue risorse umane del tempo, formandole anche con corsi interni, per farle crescere al fine di farle entrare a pieno titolo nel team. Tra i temi dei corsi sviluppati vi sono:
• La gestione dei clienti problematici
• Parlare in pubblico
• Costruire delle presentazioni
• Approfondimenti su concetti di marginalità di un’attività
• Fiscalità contabilità e contrattualistica
• Altri corsi in base alle aree da sviluppare per singola risorsa
PLATANIA, ceo
SuperHumans
Sgombrare il campo da tutto ciò che è ridondante e inutile, concentrandosi sul vero cuore di un messaggio, di un’idea, di un progetto. Ecco la mission che da sempre contraddistigue SuperHumans agenzia nata nel 2017 e che oggi conta su un team di circa 70 persone. “Sono stati sette anni entusiasmantispiega il ceo Paolo Platania -, fatti di tanti progetti, idee e avventure vissute con clienti e brand di tutti i tipi e dimensioni, e durante i quali ci siamo misurati con il primo dei nostri principi cardine: la interdiciplinarità”. Aiutare un brand nel proprio racconto di marca e aziendale è un compito che richiede prima di tutto la capacità di gestione di un processo fatto di tante discipline, materie e competenze diverse, che vanno pesate e orchestrate con grande sapienza, senza automatismi, ma con un pensiero critico su quello che si fa. ‘È veramente la cosa migliore che possiamo fare?’, questa è la domanda che l’agenzia guidata da Paolo Platania si fa ogni giorno, tante volte al giorno.
SuperHumans ha firmato l’inaugurazione del negozio Adidas a Roma, un grande progetto incentrato su un playground galleggiante sul Tevere con tornei, giochi, concerti e incontri con gli ambassador
Con Supernow, la unit dedicata a eventi e live activation, avete puntato a creare il miglior sistema integrato possibile. Ce ne parla?
In Supernow abbiamo unito il meglio dell’esperienza creativa e strategica di SuperHumans, con forti competenze verticali come la progettazione e la produzione di eventi complessi, in grado di competere in un mercato affollato. Sotto la direzione di Donato Della Guardia e Cristian Annoscia, la unit si occupa di creare per tanti clienti esperienze live rilevanti. Eventi corporate, stunt, activation, produzioni contraddistinte da un approccio creativo spinto e una organizzazione perfetta.
Quali sono i valori che vi contraddistinguono dai concorrenti? Qual è la vostra marcia in più? ‘Skip the useless’, che abbiamo scelto come nostro motto identitario. Significa che cerchiamo sempre – per noi e per le aziende che aiutiamo - di sgombrare il campo da tutto ciò che è ridondante
‘Breaking New Ground #Together’ è stato il concept dell’evento di SuperHumans per Cnh Industrial che ha compreso sessioni interattive, breakout room e aree espositive
e inutile, concentrandoci sul vero cuore di un messaggio, di un’idea, di un progetto
In un tempo di così estrema ridondanza delle informazioni è un compito quanto mai necessario, direi vitale, per lavorare sulla rilevanza
Sostenibilità e digitale fanno parte del vostro approccio e della vostra offerta?
Lo sono per definizione, direi che sono elementi nativi e non più ‘speciali’. Sulla sostenibilità e l’urgenza ambientale ci abbiamo addirittura creato un format proprietario, Planetaria (vedi box).
Parliamo di numeri. Come pensate di chiudere il 2024 e quali prospettive per il 2025?
Il 2024 è stato un anno positivo fatto di risultati
e di investimenti. Abbiamo lavorato anche molto sui processi e sulle efficienze di sistema pur proseguendo un percorso di investimenti a medio termine e prevediamo di chiuderlo con una crescita intorno al 10% dei ricavi rispetto al 2023 e puntiamo a uno sviluppo importante nel 2025.
Quali novità bollono in pentola...?
Uno dei progetti principali direi che è sicuramente l’apertura di una nuova sedeprogetto a Milano, ma avremo modo di parlarne meglio tra qualche settimana. Quello che possiamo anticipare è che sarà molto diversa dal classico ufficio e sarà uno spazio aperto al pubblico, in linea con la nostra visione di progetto aperto, partecipato e contemporaneo.
Planetaria è un progetto proprietario, nato da un’idea di SuperHumans in collaborazione e co-produzione con Stefano Accorsi e in partnership con Rai e UniBicocca ed è in sintesi un format (fatto di un festival di tre giorni e di tanti contenuti digitali e fisici durante l’anno) per raccontare attraverso arte, creatività̀ e scienza i grandi temi legati a crisi climatica, sostenibilità̀ e mondo che cambia
A giugno 2024 è stata lanciata la prima edizione a Firenze al Teatro Della Pergola e in giro per la città con tanti grandi talenti tra attori (Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Nicolas Maupas, Valentina Bellè, Ludovica Martino) e scienziati (Claudia Pasquero, Stefano Mancuso, Giulio Boccaletti, Mia Canestrini) e tanti ospiti che si sono alternati tra eventi e spettacoli dedicati ai bambini e ragazzi, alle famiglie e agli adulti. Una piattaforma di narrazione per far arrivare questi temi al cuore delle persone, superando e integrando alcuni limiti della divulgazione scientifica e della narrazione giornalistica. Un progetto di grande valore per aziende e istituzioni per partecipare al dibattito pubblico in modo rilevante e di grande impatto
LUCA AQUILINO, ceo PV Agency
VALENTINA AQUILINO, ceo PV Agency
SABRINA PIGNATELLI, head of commercial PV Agency
Una storia che parla di persone, di progressi continui, di idee sempre nuove, di innovazione. Da ormai 50 anni PV Agency vanta uno stile inconfondibile, capace di adattarsi a ogni esigenza, grazie alla dinamicità insita da sempre nel suo dna. Un approccio articolato, ma snello e flessibile, che le ha consentito, anche grazie alla sapiente guida dell’head of commercial Sabrina Pignatelli, di chiudere l’esercizio 2023 con un fatturato di oltre 17,5 mio di euro (di cui quasi il 20% di new business), frutto di oltre 550 eventi. Nel 2024 prevede di raggiungere un fatturato intorno a 18 milioni di euro. Inoltre, sono contemplati ulteriori investimenti nella business unit del reparto creativo, non solo integrando il team con nuove professionalità, ma attivando un’attività strutturata di ricerca costante di soluzioni innovative e originali da proporre ai clienti.
(SOSTENIBILE)
La solidità della sua leadership e la professionalità del team sono ciò che unisce il suo passato e il suo presente, insieme a uno sguardo fisso sul futuro. L’agenzia festeggia oggi il mezzo secolo di successi, con numerose novità:
in primis una rinnovata struttura organizzativa, che vede ormai da quasi cinque anni alla guida la seconda generazione, Valentina e Luca Aquilino (entrambi ceo della società), una nuova gamma di prodotti, l’adozione del nuovo brand, lanciato due anni fa e il recente percorso sulla sostenibilità. Come spiega Valentina Aquilino: “Il lavoro fatto sulla sostenibilità, ci ha fatto raggiungere obiettivi importanti, primo fra i quali la certificazione Iso 20121, oltre alla formazione di tutto il personale
PV Agency festeggia il suo 50° anniversario con novità che riguardano la struttura organizzativa, i prodotti, la brand image e la sostenibilità
aziendale, la collaborazione con l’associazione Cadmi e una struttura in grado di fornire a eventi specifici il bollino per la sostenibilità, assegnato da un certificatore esterno autorizzato. Tutti passi volti a mantenere alta l’attenzione all’innovazione e al cambiamento, che hanno portato a ottimi risultati anche in termini commerciali”. “Ovviamente il cambiamento continua - aggiunge Luca Aquilino -, e uno degli obiettivi cardine del 2024 è il passaggio alla digitalizzazione di tutta la ‘filiera produttiva’; attualmente il sistema è in fase di integrazione e sviluppo con l’obiettivo del go live della parte produttiva in autunno e della parte amministrativa a gennaio 2025. Questa scelta, ci permetterà di ottimizzare tutte le fasi di progettazione e gestione che comunicheranno direttamente con il reparto amministrativo per
‘Let’s Net - Il networking ai tempi dell’AI’ è stato l’ultimo di una serie di appuntamenti che PV Agency vuole offrire ai propri clienti e prospect per trattare i temi top trend della comunicazione
arrivare, al termine a pieno regime, al controllo di gestione”. Ultimamente, inoltre, ha effettuato un completo restyling del sito web, per stare al passo con l’evoluzione tecnologica e per fornire un canale di comunicazione mirata e vincente. La nuova grafica accattivante e snella riproduce la PV Agency odierna, in continua evoluzione. Come numerosi altri settori della comunicazione e promozione, infine, PV Agency sta sviluppando soluzioni di intelligenza artificiale per la realizzazione dei progetti, in particolare per gli allestimenti e la creatività. A tal proposito, ha lanciato l’iniziativa ‘Let’s Net’, volta non solo a creare momenti di networking fra i clienti, ma anche occasioni di approfondimento su temi di particolare rilevanza come, per esempio, il recente incontro di giugno scorso sul tema dell’AI.
Grazie a una struttura di oltre 43 professionisti, un network di consulenti e partner di fiducia, e un consolidato knowhow nelle aree Finance (banche e assicurazioni), Beauty e Pharma, PV Agency gestisce ideazione, progettazione e realizzazione di eventi in Italia e nel mondo per primari gruppi italiani e internazionali, di varie aree merceologiche. La sua struttura organizzativa è articolata in due business unit operative (area medical e mondo corporate). Trasversale alle due Unit, la business unit creativa che comprende il reparto di comunicazione e produzione. Inoltre, l’agenzia vanta un reparto ticketing: è in grado di emettere biglietteria aerea e ferroviaria grazie all’affiliazione Iata e alla licenza Trenitalia. “Abbiamo la fortuna di avere con noi un mix di collaboratori con competenze specifiche e formazioni diverse - ricorda il ceo Valentina Aquilino - Memori dell’esperienza vissuta con l’emergenza sanitaria, abbiamo adottato policy che vengano incontro alle necessità dei dipendenti: smart working, flessibilità d’orario, incentive scheme, corsi di formazione e percorsi di crescita”.
FILIPPO MARCHIORELLO,
creative director
Rossoevolution
ANGELA GILLI, events & communication director
Rossoevolution
Un rebranding per cambiare pelle. A settembre Rossoevolution ha svelato la nuova corporate identity. Una trasformazione prima di tutto strategica, per porsi sul mercato come consulente e partner a 360° per tutte le fasi dell’evento, dal concept alla gestione sul campo. La scelta è stata quella di unire creatività e operatività, formando un team multidisciplinare, esperto e aggiornato. Il rebranding ne è una naturale conseguenza. Il nickname REV sintetizza passato e futuro. REV è RossoEVolution, è REVolution, è Rosso EVenti “Ma è anche RÊVe che in francese significa sogno. Siamo sognatori con i piedi per terra. Il nostro nuovo logo ci rappresenta molto bene: incisivo, riconoscibile, contemporaneo, con un dot dinamico e a tutto tondo”, raccontano Filippo Marchiorello, creative director e Angela Gilli, events & communication director. Una nuova pelle per cavalcare un mercato guidato da trend sempre in evoluzione, come ci raccontano Marchiorello e Gilli dal loro ruolo di insider.
Da osservatori, scouter ed esecutori, quali sono i trend che ogni cliente dovrebbe tenere in considerazione?
(Marchiorello) Il futuro degli eventi si gioca sul concetto di ‘experience’. I clienti vogliono eventi sempre più personalizzati, immersivi e tecnologici ma che sappiano parlare alle emozioni e rispettino i valori della sostenibilità 2.0.
(Gilli) Sta diventando sempre più strategico anche lo scouting delle location e il saper trovare modi nuovi di utilizzare gli spazi per portare gli eventi fuori dai soliti luoghi. Un altro tema a cui il cliente è sempre più attento è la realizzazione di eventi inclusivi. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo importante non solo nella fase di progettazione, ma anche in quella produttiva e gestionale.
Qual è valore dell’esperienza, oggi?
(Marchiorello) In agenzia scherziamo dicendo che ‘Experience is the new wow’: sempre più spesso il cliente desidera che il viaggio, la press conference, la convention, siano esperienze
Il roadshow ‘Land Rover Defender EcoHome’, 10 tappe in giro per l’Italia
interattive e coinvolgenti. Risposte parziali a questa domanda sono state tecnologie come realtà virtuale, realtà aumentata e multimedialità immersiva. Oggi dobbiamo essere ancora più audaci e innovativi, studiando soluzioni per creare percorsi emozionanti e personalizzati sull’ospite.
E per quanto riguarda quella che avete chiamato sostenibilità 2.0?
(Gilli) Oggi il ‘green washing’, ovvero il dichiararsi ecologicamente responsabili senza esserlo davvero, è una pratica riconoscibile e criticata. Rossoevolution punta alla sostenibilità 2.0: azioni ecologiche e sociali realmente responsabili, attuabili sia all’interno della company che nella produzione degli eventi. Operazioni di compensazione di CO2 o servizi catering a chilometro zero non bastano. Il cliente vuole location e fornitori con certificazioni riconosciute, azioni di promozione sociale, attività green educative. Molti dei nostri partner sono attivi su questi fronti.
Avete nominato anche l’evoluzione del location scouting… (Marchiorello) La location ‘nuova’ è importante,
ma oggi ci si differenzia se si usano le venue in modo del tutto inaspettato, realizzando eventi in luoghi non deputati a ospitarli. Un esempio su tutti: la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 ha rivoluzionato il concetto di evento inaugurale, spostandosi fuori dallo Stadio per diventare un evento diffuso lungo la Senna. Tra le nostre case history cito la press conference Fiat su un’elisuperficie panoramica, la convention Generali sul campo di San Siro, e l’EcoHome di Jaguar Land Rover immersa nella natura.
La premiazione Generali Global realizzata in una location inusuale, il campo di San Siro a Milano 53
Chiudiamo la panoramica con un tema molto sentito, quello dell’inclusività.
(Gilli) Oggi è importante affidarsi a una comunicazione autentica e rispettosa, lontana dai cliché, senza essere opportunistica. L’equilibrio di genere e di diversità sul palco è ancora oggi un buon suggerimento per il cliente. Inclusività significa anche eventi dedicati ai dipendenti, per valorizzarli e renderli protagonisti. Questo è un trend che abbiamo abbracciato molte volte, realizzando anteprime riservate, eventi focalizzati sulle passioni dei singoli, iniziative di engagement.
Nel mondo degli eventi accogliere l’avvento dell’intelligenza artificiale è diventato un fattore differenziante. Oggi, l’AI può già rivoluzionare la fase di progettazione degli eventi, dando supporto alla creatività, alla produzione e all’organizzazione. Può aiutare anche nell’analisi dello storico del cliente, del suo target, delle tendenze del mercato, delle aree di miglioramento. “L’AI è uno strumento che si evolve rapidamente e un’agenzia moderna non può non stare al passo. Noi l’abbiamo sperimentata fin dai suoi esordi con ottimi risultati. Per la convention di una grande compagnia assicurativa, per esempio, abbiamo creato contenuti visivi generativi sorprendenti e innovativi. In quest’ambito REV sta da tempo integrando nuove professionalità ‘AI-Driven’, dal content strategist all’event designer”, conclude Marchiorello
DANIELE GENOVESE, managing director Blue Note 54
Il Blue Note è un jazz club, con tutti i vantaggi e le caratteristiche che ciò comporta: un servizio chiavi in mano con ristorazione e spettacolo in una venue con un’identità ben definita e un respiro internazionale. La location è una comoda sala per 300 persone disposta su due livelli, e il vero punto di forza di Blue Note è la possibilità di vivere un’esperienza di presentazioni, networking, ristorazione e intrattenimento in un’atmosfera semplice, ma raffinata. Daniele Genovese, managing director Blue Note, racconta in questa intervista i punti di forza di una delle location più iconiche a livello internazionale.
Come è possibile oggi rimanere competitivi in un settore in continua evoluzione?
La chiave per Blue Note è offrire ai clienti un servizio unico e che si differenzia dagli altri, mantenendo un livello eccellente per qualità e professionalità
Quanto conta oggi la sostenibilità negli eventi? Voi come vi ponete in merito?
Già da diversi anni Blue Note, insieme a Casta Diva Group di cui fa parte, ha intrapreso con entusiasmo un percorso di sensibilizzazione rispetto a molte delle tematiche Esg, tra cui proprio la sostenibilità. Stiamo quindi elaborando
Tempio mondiale del Jazz, il Blue Note è una venue con un’identità ben definita e un respiro internazionale
delle proposte rivolte ai clienti consumer che integrino nell’offerta un’attenzione particolare a questi temi. La sostenibilità è senz’altro uno dei pilastri su cui costruire il futuro, sia in termini di coesione interna all’azienda sia come fattore determinante per poter ricevere la preferenza dei clienti corporate
Come sono cambiati nel tempo i clienti e come è cambiato il vostro rapporto con questi ultimi? Nel tempo, i clienti sono diventati più esigenti e informati, grazie all’accesso alle tecnologie e all’informazione sulle tendenze globali. In passato si affidavano principalmente agli organizzatori per l’intero processo creativo e logistico, mentre oggi desiderano essere più coinvolti, spesso proponendo idee e chiedendo personalizzazioni specifiche per rendere unici e innovativi gli eventi. Il rapporto è quindi cambiato, diventando più collaborativo e orientato alla consulenza. Gli organizzatori di eventi devono essere flessibili, pronti a offrire soluzioni su misura e a integrare le nuove tecnologie,
come le piattaforme digitali e i social media, per soddisfare le esigenze sempre più sofisticate.
Come pensate di chiudere questo anno in termini di fatturato e quali prospettive per il prossimo?
Le previsioni sono molto buone: veniamo da un 2023 da record e probabilmente nel 2024 riusciremo a fare anche meglio; il fatturato di Blue Note è composto da tre voci principali: biglietteria, ristorazione ed eventi e tutte e tre stanno mostrando una crescita costante. L’aspetto che ci sta dando maggiori soddisfazioni in termini di new business nel settore eventi, o comunque di consolidamento di attività non caratteristiche, sono gli eventi esterni alla nostra location, che raccogliamo sotto il nome di ‘Blue Note Off’. In questo caso mettiamo a disposizione il nostro know-how e i nostri contatti per partner e clienti pubblici e privati. È un filone interessante e stimolante, con grandi potenzialità.
Un esempio che nella sua semplicità riassume il valore di Blue Note: un brand di carte di credito ha premiato i propri clienti premium con una serata di gala esclusiva organizzata al Blue Note. L’evento ha offerto un’esperienza unica, con cena gourmet intrattenimento dal vivo e accesso a ospiti d’eccezione I partecipanti hanno goduto di un’atmosfera raffinata e curata nei minimi dettagli, rispecchiando lo status premium del brand. La serata è stata pensata per celebrare la fedeltà dei clienti, offrendo momenti indimenticabili e networking di alto livello. Una vera ‘Blue Note experience’!
Il claim per la nuova edizione della Live Communication Week 2024, ‘Hyper authentic’ ha intenzione di celebrare una storia che dura da oltre da 20 anni e che si è evoluta nel tempo. Evolvere chi siamo ricordando chi siamo. Dall’era sovra-stimolata della meta-reality alla realizzazione di nuovi eventi attraverso una creatività che amplifica l’experience senza perderne l’autenticità. Un’experience possibile attraverso il networking aperto, attivo, costruttivo
Per il terzo anno l’appuntamento d’eccellenza per gli operatori della live communication è a Roma, dal 26 al 29 novembre. Grazie alla partnership a cura della redazione
con Roma Capitale e Convention Bureau
Roma e Lazio, sarà dunque l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone a ospitare, per il secondo anno, l’edizione 2024 della kermesse targata Adc Group. Otre 2.000 professionisti della scena internazionale si incontreranno, dunque, nella Capitale per partecipare ai premi dedicati ai migliori eventi del Globo, fare networking e formazione, grazie alle live presentation e al ricco programma di contenuti sotto forma di tavole rotonde e speech. Ancora una volta le piattaforme di business e di incontro tra domanda e offerta, create da Adc Group, celebreranno la creatività e le innovazioni del settore a livello italiano e internazionale. Quattro giorni ricchi di appuntamenti per valorizzare l’evento come medium strategico, che culmineranno nelle cerimonie di premiazione degli award dedicati alla filiera. L’edizione di quest’anno è ideata in collaborazione con NoLoop (in quanto agenzia vincitrice del Best Event Awards dell’anno precedente), che ne firma organizzazione e concept
Come sempre, all’interno della Live Communication Week si celebrano i premi BeaBest Event Awards (XXI edizione) dedicati ai migliori eventi made in Italy e Best Partner Awards (IV edizione) dedicato a tutte le strutture che operano nella filiera degli eventi e della live communication e che offrono servizi diversi e soluzioni creative, innovative ed efficaci (location, catering, servizi digitali per eventi, service audio/video/
‘Hyper authentic’ è il claim dell’edizione 2024 della Live Communication Week
luci e allestimenti). Quarta edizione anche per l’Elephant Prodige Award, la competizione che mira a riconoscere il talento e la creatività della prossima generazione di professionisti del mondo degli eventi, i quali avranno anche l’opportunità di mostrare le proprie capacità a uno dei maggiori player della comunicazione e della live communication. Il brief sarà lanciato, infatti, da un’azienda e conterrà tutte le informazioni necessarie allo sviluppo di un progetto. I concorrenti saranno divisi in coppie e avranno otto ore di tempo per dare forma a un progetto capace di dimostrare al meglio idea creativa, piano di produzione, coerenza con i valori dell’azienda/ organizzazione, modalità di coinvolgimento del target e piano di comunicazione.
Il format del festival prevede come sempre una prima sessione di votazione online della giuria del Bea Italia, composta dai rappresentanti di aziende investitrici in eventi e delle maggiori associazioni di settore, guidata quest’anno da Antonino Caridi, global experiential manager Campari Group, seguita da una giornata di lavori onsite (26 novembre), aperta al pubblico, resa ancor più vivace e interattiva grazie alla presenza dei creativi delle agenzie che come in ogni edizione del premio presentano ‘live’ i progetti entrati in shortlist. Immancabile, poi, la giornata dedicata ai contenuti (22 novembre): numerosi gli argomenti protagonisti delle tavole rotonde e dei workshop della seconda giornata di lavori, compresa la presentazione
presidente di giuria
“Per me è un grande onore ricoprire quest’anno un ruolo così importante per la event industry. Il Bea rappresenta per noi aziende in giuria un momento di confronto, la possibilità di conoscere possibili partner e persone nuove. Permette anche di vedere cosa fanno le altre aziende. Prendiamo spunti e ispirazione da progetti qualitativamente sempre più elevati. In Campari, realizziamo sempre tante attività durante l’anno. In Italia, collaboriamo con molte realtà, abbiamo l’occhio puntato verso forme di comunicazione che contemplino l’evento esperienziale Siamo poi sempre presenti nei punti di consumo con diverse attività. È importante essere presenti sul territorio. I nostri investimenti negli eventi sono sostanziosi perché crediamo molto in questa leva. Un consiglio alle agenzie che costruiranno i video di presentazione dei progetti ai giurati? Sicuramente di puntare su quello che è differente rispetto al solito progetto, andando dritti al punto perché il tempo è sempre poco e bisogna colpire i giudici e anche l’audience. Il claim di quest’anno è ‘Hyper Authentic’ e quando si parla di autenticità la prima cosa a cui penso è il prodotto. Bisogna essere autentici perché il consumatore non vuole essere preso in giro. Risulta quindi fondamentale essere altrettanto autentici nel raccontare la brand proposition e i valori del brand. Parliamo anche di sostenibilità, se ne parla tanto, cerchiamo di ridurre gli impatti in azienda, c’è sempre un balance tra sostenibilità materiali e costi, perché ovviamente bisogna fare delle scelte sostenibili che spesso aumentano i costi. L’autenticità va di pari passo con la creatività, che a sua volta grazie alla tecnologia può esprimersi nella maniera più attuale ed emozionale. Alla base di tutto dobbiamo sempre emozionare le persone che abbiamo di fronte. Parlando di IA abbiamo inserito qualcosa all’interno degli eventi grazie ai nostri partner che ci propongono tante novità. Le integriamo sempre di più, pur mantenendo come focus l’autenticità. Per noi è fondamentale far vivere un’esperienza mettendo in mano al consumatore i nostri prodotti”
Iniziativa di: Adc Group; powered by: NoLoop
Institutional partner: Roma Capitale
Platinum Sponsor: Enel, Frecciarossa, Sace; Gold Sponsor: Grandi Stazioni Retail, LimoLane, Simest.
Official flight partner: Ita Airways; Official Train partner: Frecciarossa;
Hospitality partner: Radisson Blu Ghr Hotel Rome; Dmc partner: Triumph Group International; Supporting partner: CB Roma e Lazio. Content Partner (Bea World): Master in Moderation.
Main partner: Auditorium Parco della Musica, Clonwerk, Digivents, Front Row, Magnolia, Modo Rent, Novelty Italy, Plesh, Sts Communication, Tecno Group.
Technical Partners: Abg Lake Como, Creatio, Culligan, Els Management, Joy Project, Kinetic Show, Laser Entertainment, LimoLane, Milk, Open Crew, Rete Doc/Stea, Sharingbox, Telemeeting, WePhoto.
del ‘Monitor sul mercato degli Eventi In Italia’, realizzato da Astra Ricerche per Adc Group, giunto alla sua XX edizione (rilevazioni da set 2023 a set 2024) e basato su 300 interviste ad altrettante aziende. Si parlerà di eventi sul territorio, sostenibilità, intelligenza artificiale, location e delle tendenze, insieme ad agenzie e aziende. A chiudere la kermesse l’attesissima cerimonia di premiazione del Bea Italia (27 novembre), ospitata quest’anno presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Oltre ai Grand Prix, ai premi di tipologia e categoria verranno assegnati, come ogni anno, i premi dell’editore: tra questi, ‘Miglior Innovazione Tecnologica Applicata agli Eventi’, ‘Manager dell’anno’, ‘Miglior Destinazione Straniera’ e ‘Agenzia Emergente dell’anno’.
(28-29 NOVEMBRE)
Sempre all’interno della settimana degli eventi, ma rivolto anche a una platea internazionale, si svolge il Bea World Festival (28-29 novembre). Stesso format del gemello italiano con una prima sessione di votazione online del Premio Bea World (XIX edizione) e Best Partner Awards, seguita da una giornata di lavori onsite (28 novembre), arricchita dalle live presentation dei rappresentanti delle agenzie iscritte al premio arrivate
in finale, e dalla cerimonia di premiazione del premio dedicato ai migliori eventi internazionali (29 novembre). Come sempre verrà assegnato il premio della stampa (assegnato dai giornalisti dei media di settore partner presenti al Festival) e l’Elephant Prodige, rivolto ai giovani talenti della live communication. Fiore all’occhiello delle giurie anche in questo caso sono i giurati, top manager delle aziende internazionali investitrici in eventi e delle associazioni di categoria, quest’anno guidati da Francesca Montini, chief communication officer Ferrari. Il tema della kermesse, ‘Hyper authentic’, è anche il fil rouge della giornata di contenuti (29 novembre), ricca di workshop e tavole rotonde. Si parlerà di tecnologia, sostenibilità, tendenze e inclusività. Attraverso un programma altamente interattivo e coinvolgente, a ogni partecipante viene offerta la possibilità di contribuire attivamente alla giornata di contenuti. A chiusura del Festival verrà offerta ai delegati la possibilità di partecipare a interessanti leisure activities alla scoperta di Roma. Novità di quest’anno al Bea World, l’introduzione della categoria tecnica ‘Utilizzo dell’intelligenza artificiale’ che premierà l’evento creato con il supporto dell’AI applicata a una o più fasi dell’evento (es. supporto al processo creativo, uso di chatbot, scheduling automatizzato, monitoraggio flissi, supporto alla spettacolarizzazione dell’evento, ecc.).
TIPOLOGIE
Evento Public Affairs e Advocacy: volto a costruire o mantenere relazioni produttive tra un’azienda o un’organizzazione non profit e gli stakeholder e i decisori politico-istituzionali che definiscono le policy del settore di riferimento.
Festival: caratterizzato da un insieme di attività coordinate (es: performance artistica/musicale, games, happenings, attività festive e di intrattenimento, ecc.) che celebra o si ispira a uno specifico tema.
Fiera: esposizione rivolta a uno specifico settore per presentare ed esporre nuovi prodotti e/o servizi
Installazione o evento durante la design week: evento realizzato nell’ambito del Salone del Mobile
CATEGORIE TECNICHE
Utilizzo dell’intelligenza artificiale: evento creato con il supporto dell’AI applicata a una o più fasi dell’evento (es. supporto al processo creativo, uso di chatbot, scheduling automatizzato, monitoraggio flussi, supporto alla spettacolarizzazione dell’evento, ecc.).
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ALESSANDRO ONORATO assessore allo sport, turismo, moda e grandi eventi Roma Capitale
Roma è una delle città più importanti al mondo per il suo patrimonio storico, architettonico e museale. “Il nostro
obiettivo è stato chiaro fin da subito: promuovere i grandi eventi per dare ai turisti un motivo per tornare più volte o rimanere dei giorni in più. Qualcuno in passato ha provato a far credere che i grandi eventi non fossero importanti, ma i numeri testimoniano il contrario: questi appuntamenti sono necessari per la nostra città perché generano posti di lavoro, creano ricadute economiche, turistiche e sociali e ci consentono di ragionare su progetti di legacy a beneficio dei residenti. Nel 2024 supereremo il record di 50 milioni di presenze turistiche del 2023. E il dato incredibile è che la permanenza media in città, che è sempre stata di 2,3 giorni, nel 2023 è stata di 4. Se qualcuno pensa sia un caso, si sbaglia. Questo aumento è frutto delle nostre scelte. Chi viene a Roma per vedere il Colosseo, per esempio, si ferma un giorno in più
se il cartellone concertistico e sportivo propone eventi internazionali, come i Coldplay, David Gilmour o il Giro d’Italia. E viceversa, chi viene per esempio per un appuntamento musicale si fermerà un giorno in più per ammirare la bellezza museale e architettonica della città. Il turismo è una scienza esatta”. Così esordisce in questa intervista Alessandro Onorato, assessore allo sport, turismo, moda e grandi eventi Roma Capitale, che racconta i passi da gigante fatti dalla Capitale sotto la sua guida in termini di eventi e promozione del territorio.
A proposito di grandi eventi, per il terzo anno supportate la Live Communication Week. Perché questa scelta?
Questo evento è un’ulteriore grande vetrina per la nostra città, tornata centrale nei grandi appuntamenti internazionali concertistici, sportivi e della moda. La Live Communication Week è preziosa perché coinvolge i manager
La scommessa di istituire un’unica Mezza Maratona di Roma, al posto di tante diverse corse nel centro storico, è stata vinta. La prima edizione è stata un successo, con oltre 17mila partecipanti alla corsa competitiva, 11,2 mila stranieri. Un grande evento con enormi ricadute economiche e sociali, grazie a tante iniziative collaterali benefiche e di prevenzione come i check up gratuiti Policlinico Gemelli al villaggio della Mezza Maratona. È stata una festa di , un’occasione per sottolineare l’importanza di una vita sana e una grande vetrina promozionale per la città. Le immagini, che hanno fatto il giro del mondo sui social, porteranno il prossimo anno a Roma tantissime persone anche dall’estero per correre in questo percorso in un museo a cielo aperto. I risultati raggiunti sono andati oltre le più rosee aspettative, e Roma Capitale è già all’opera per migliorare sempre di più la proposta: la Mezza Maratona di Roma deve diventare tra le più corse e importanti al mondo.
Le location di Roma, che hanno un valore storico e architettonico unico al mondo, possono diventare set per appuntamenti che rimangono nella storia. Organizzare una sfilata sulla scalinata di Trinità dei Monti ha un valore diverso rispetto a un qualsiasi capannone industriale di una città europea. Oppure utilizzare gli scavi archeologici di Ostia Antica vuol dire far conoscere a tutto il mondo il secondo sito archeologico più esteso in Europa dopo Pompei. La Capitale poi vanta anche tanti luoghi post industriali, penso al quartiere Ostiense con la Centrale Montemartini o Testaccio con il Mattatoio, ma anche l’Auditorium Conciliazione e la Nuvola di Fuskas
delle più importanti aziende del settore che, incontrandosi a Roma, avranno anche l’occasione di scoprire una città che ha ripreso a correre
Quali leve di comunicazione prediligete?
Le fiere internazionali sono uno strumento importante per promuovere la città nel mondo. Siamo reduci da quelle di Rimini, in cui abbiamo sottolineato l’importanza di investire sugli itinerari alternativi, e da quella di Londra, dove oltre a parlare del nostro territorio abbiamo evidenziato la nuova Mezza Maratona di Roma (vedi box, ndr) e la Maratona di Roma. Ma in questo momento sono i social il terreno migliore per comunicare un’immagine moderna e dinamica di Roma. Ogni post, ogni commento è un’azione di marketing. Noi romani dobbiamo cambiare atteggiamento verso la nostra città: si può e si deve criticare l’amministrazione se c’è qualche disservizio, il confronto è la base della democrazia, ma non bisogna mai criticare Roma. Il bene per questa città deve venire prima di ogni polemica. Abbiamo in rampa di lancio un bando internazionale: per la prima volta avremo un marchio commerciale di Roma e faremo una campagna di comunicazione, attraverso i social, in mercati di riferimento per noi come il Nord America e l’Asia”.
Il patrimonio culturale è una leva importante… ma Roma offre molto altro che la rende una scelta perfetta per eventi di qualsiasi tipologia e dimensione…
Abbiamo raggiunto traguardi impensabili
Grazie a ‘Tennis in Piazza’ in occasione degli Internazionali è stato allestito un campo da tennis provvisorio in terra battuta in Piazza del Popolo. (nella foto, Rafael Nadal insieme ad Alessandro Onorato)
fino a poco tempo fa. Abbiamo cambiato approccio, snellendo la burocrazia: prima tutti gli organizzatori e imprenditori scappavano da Roma, ora fanno la fila per venire qui. C’è un dato da sottolineare: Roma nel 2023 è stata la settima città al mondo, nella classifica Icca, per congressi internazionali ospitati. L’anno prima era 14a, ha scalato sette posizioni diventando la prima città italiana nella graduatoria. Stiamo dimostrando che si può tutelare il nostro patrimonio archeologico-monumentale e, allo stesso tempo, valorizzarlo con grandi eventi sportivi e musicali. Che possono essere a loro volta delle vetrine promozionali per gli stessi siti culturali dove vengono ospitati.
Quanto è importante il ‘fare sistema’ tra tutti gli ‘attori’ del territorio?
Gli industriali e gli imprenditori privati sono dei player preziosi nel nostro Paese. Serve un forte patto tra pubblico e privato in cui dobbiamo cambiare la narrazione. Per esempio in base agli indicatori Roma, tra le grandi metropoli del mondo, è una delle più sicure al contrario di quanto qualcuno vuole far credere. I numeri ci dicono che è la città perfetta per investire
Ci sono eventi in cantiere per il prossimo anno?
Avremo una serie di sfilate molto importanti di aziende che a Roma non sono mai venute. E poi avremo nuovi eventi sportivi e concertistici: vogliamo continuare ad alzare l’asticella su ogni fronte.
CESARE SALVINI,
Negli ultimi anni, Grandi Stazioni Retail ha ampliato il proprio team con figure specializzate per meglio sviluppare strategie di marketing più mirate e migliorare la capacità di attrarre e coinvolgere i consumatori
Ha creato, ad esempio, una divisione dedicata al data strategy, una all’innovation e una agli eventi ed engagement; inoltre ha inserito nella propria struttura un agente dedicato alle brand solutions. In questa intervista Cesare Salvini, chief marketing & media officer Grandi Stazioni Retail, racconta in che modo l’innovazione fa parte del dna della società da sempre.
Quali soluzioni avete messo in campo per rispondere alle esigenze di mercato in termini di innovazione creativa, tecnologica e così via?
Per rispondere alle nuove esigenze di mercato,
abbiamo introdotto una serie di nuovi servizi e format innovativi. Quest’anno abbiamo inaugurato il ‘Total Audience’, un sistema di misurazione dinamica dei flussi Ots, che ci consente di offrire ai clienti Kpi sempre più integrabili con pianificazioni crossmediali. Abbiamo introdotto diverse soluzioni dall’effetto ‘wow’ per permettere ai brand di creare esperienze memorabili attraverso il media, con l’obiettivo di aumentare la memorabilità, come pianificare tutti gli impianti digitali in un orario specifico e in esclusiva, anche con audio. Abbiamo lanciato una soluzione di live score & match result in collaborazione con Sky Sport, che riguarda gli Europei, il Campionato Italiano di Calcio e la Coppa dei Campioni. Questo
permette di visualizzare i risultati calcistici in tempo reale su tutti gli schermi delle stazioni, con la possibilità di essere sponsorizzati.
Avete scelto di affiancare la Live Communication Week in qualità di partner&sponsor. Cosa rappresenta per voi questa partnership?
Affiancare la Live Communication Week come partner e sponsor è per noi un’opportunità unica per rafforzare il nostro impegno nell’ambito della comunicazione dal vivo e per sostenere un evento che rappresenta l’avanguardia del settore. Questa partnership ci consente di connetterci con altre aziende innovative, di condividere idee e di esplorare nuove modalità di coinvolgimento del pubblico. Per noi è anche un’occasione per mostrare il nostro impegno nell’innovazione e nella creazione di esperienze che arricchiscono la vita dei nostri clienti.
La mostra immersiva Moncler ‘An Invitation To Dream’ ha trasformato la stazione di Milano Centrale in una delle più grandi gallerie aperte al pubblico
Come pensate di chiudere questo anno in termini di fatturato e quali prospettive per il prossimo?
Guardiamo ai numeri del primo semestre con grande soddisfazione, ottenuti anche grazie all’introduzione di nuovi servizi e al consolidamento delle relazioni con clienti chiave. Guardando al prossimo anno, prevediamo di espandere ulteriormente la nostra offerta, puntando su soluzioni sostenibili e nuovi format esperienziali.
Quali progetti ‘bollono in pentola’?
Abbiamo diversi progetti in cantiere che riguardano sia l’espansione dei servizi esistenti che l’introduzione di nuove soluzioni. Ci stiamo, inoltre, concentrando sul miglioramento dell’efficienza energetica, con piani per aumentare l’uso di energia rinnovabile e ridurre le emissioni di CO2
Un caso particolarmente significativo dell’ultimo anno è ‘An Invitation To Dream’, una mostra immersiva organizzata da Moncler durante la Design Week che ha trasformato la stazione di Milano Centrale in una delle più grandi gallerie aperte al pubblico da Jefferson Hack, la mostra ha preso vita su tutti gli impianti pubblicitari della stazione - un vero take over - grazie all’invito a sognare rivolto a passeggeri e visitatori da una serie di personalità che ispirano la cultura contemporanea. Tra i protagonisti della mostra Daniel Arsham, il dottor Deepak Chopra, Isamaya Ffrench, Laila Gohar, Jeremy O. Harris, Francesca Hayward, Julianknxx, Ruth Rogers, Remo Ruffini, Rina Sawayama, Sumayya Vally, Zaya. Inoltre, sempre per la Design Week, il noto artista francese JR ha trasformato la stazione di Milano Centrale con la sua nuova installazione La Nascita. L’opera monumentale, il primo trompe l’oeil anamorfico dell’artista, ha creato con una fantasia architettonica un legame tra la grandezza della stazione di oggi e la sua storia.
SERENA TORRESANI responsabile segmento mice
Ita Airways 66
Ita Airways ha la propria base a Roma
Fiumicino, dove è presente l’head quarter, l’operations control center e il flight center della compagnia. “Siamo felici di aver aperto nuove sedi quest’anno in Italia - spiega Serena Torresani, responsabile segmento mice Ita Airways -, in particolare i nostri nuovi uffici di Milano, che sono la base del nostro programma loyalty ‘Volare’ e di parte della nostra forza commerciale. Inoltre, e le nuove sedi dei nostri custom center a Palermo e Cosenza, rafforzando anche la nostra presenza all’estero, presenza sempre più forte all’estero in concomitanza delle aperture dei nuovi voli.
Connettività di qualità, flotte, destinazioni, servizi e personalizzazione sono alcuni dei vostri punti di forza. Ce ne parla?
Per Ita Airways è essenziale contribuire positivamente al ‘Sistema Paese’, garantendo la connettività e trovando le migliori
soluzioni volte a sviluppare il collegamento di tutto il territorio nazionale e di esso con il resto del mondo, partecipando in modo attivo e responsabile all’integrazione dei sistemi di trasporto nazionali, facendo sistema con tutti i player del settore. Nella stagione winter 2024/2025 Ita Airways opererà 53 destinazioni, di cui 15 nazionali, 23 internazionali e 15 intercontinentali. Quest’anno siamo cresciuti molto in termini di network, con il settore intercontinentale trainante che anche quest’anno ha raggiunto risultati economici positivi. Riguardo la flotta, siamo partiti il 15 ottobre 2021 con 52 aeromobili. Oggi abbiamo quasi raddoppiato questo numero, superando quanto annunciato dal piano industriale, che prevedeva di raggiungere una flotta di 96 aeromobili alla fine del 2024.
Parliamo di Sostenibilità. Qual è la vostra posizione in merito?
Ita Airways promuove attivamente la sostenibilità
Ita Airways garantisce la connettività di qualità grazie a una flotta di 96 aeromobili verso 53 destinazioni, di cui 15 nazionali, 23 internazionali e 15 intercontinentali
Il Mice è un settore su cui stiamo puntando molto. Offriamo tariffe personalizzate in base ad ogni esigenza di viaggio, cercando di garantire un servizio su misura per chi deve partecipare a eventi di lavoro, siano questi congressi, piccole riunioni aziendali o grandi eventi aziendali. Le tariffe dedicate sono pensate sia per chi viaggia individualmente sia per gruppi, con l’eventualità anche di poter organizzare Charter, cercando sempre di dare un servizio in linea con le richieste del cliente.
in tutti i suoi aspetti: ambientale, economico e sociale, integrandola nella propria strategia aziendale grazie alla responsabilità e consapevolezza del suo personale. L’azienda si impegna a generare valore non solo economico, ma anche sociale, promuovendo benefici per l’ambiente e la collettività. La Sostenibilità rappresenta per noi un impegno imprescindibile da perseguire in linea con i Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite, con un obiettivo ambizioso: diventare la Compagnia con la flotta green d’Europa
Anche quest’anno avete scelto di affiancare la Live Communication Week in qualità di vettore aereo ufficiale. Perché questa scelta? Cosa rappresenta per voi una kermesse come questa? La Lcw è una grande opportunità per condividere le strategie e raccogliere spunti di miglioramento nel segmento della meeting industry. Crediamo, inoltre, sia molto importante
per una Compagnia come la nostra avere la possibilità di far parte della giuria che celebra l’eccellenza nell’event industry italiana. Far parte per il secondo anno della prestigiosa rosa di aziende che incoronerà i migliori eventi italiani ci riempie di orgoglio.
Parliamo dell’anno che sta per concludersi e del prossimo: quali novità ci sono state e quali previsioni per il 2025?
Ita Airways vuole essere sempre più riconosciuto come il vettore italiano di riferimento per la mobilità degli italiani, garantendo una connettività di qualità con i territori, sia nazionali sia internazionali, con un’attenzione particolare al contesto intercontinentale. L’obiettivo è essere una Compagnia di bandiera efficiente, innovativa, sostenibile e all’insegna dell’italianità nel mondo. Chi sale a bordo degli aerei Ita Airways si deve sentire subito a casa e deve vivere l’Italia ancora prima di atterrare.
STEFANO LETTERINI president and ceo Clonwerk 68
Fin dall’inizio della sua attività, negli anni ‘80, focalizzata sulle tecnologie per il broadcast televisivo, Clonwerk capì subito che il suo approccio non convenzionale riusciva a emozionare il pubblico e poteva essere esportato in qualsiasi settore.
Da quel momento, la società ha cavalcato l’onda dell’innovazione tecnologica mettendo la propria creatività al servizio di un parco clienti sempre più variegato: alla divisione ‘broadcast’ si è affiancata presto quella dedicata agli ‘eventi’ e, a distanza di pochi anni, quelle focalizzate sulla media production e la visitor experience. “Anche oggi siamo in continuo fermento e crediamo che rappresenti la nostra cifra distintiva: finché verranno sviluppate nuove tecnologie noi continueremo a evolverci”, così esordiscono in questa intervista Stefano Letterini, president and ceo, e Stefano Esposito, head of events & special projects Clonwerk.
A livello di offerta, quali soluzioni avete messo in campo per rispondere alle esigenze di mercato in termini di innovazione creativa, tecnologica e così via?
Uno dei nostri punti di forza è senz’altro il reparto di ricerca e sviluppo. Il team è sempre all’opera per trovare nuove soluzioni creative che rispondano alle esigenze di mercato e partecipa attivamente ai progetti di tutte le unit della società.
Questo costante aggiornamento creativo e tecnologico è particolarmente presente negli exibhit, dove le installazioni sono periodicamente rinnovate o potenziate, negli eventi, e non ultimo nel mercato broadcast, dove cerchiamo di essere sempre all’avanguardia per quanto concerne la gestione della grafica in onda, schermi sempre più grandi e definiti gestiti in sync, etc.
Evento ‘IsBD 50th anniversary’. Clonwerk ha curato, in collaborazione con Moments International, la direzione artistica e la regia dello spettacolo dal vivo, l’intera identità visiva, il design dei contenuti video per la cerimonia di apertura e le installazioni multimediali della mostra itinerante del cliente
Step FuturAbility District è uno spazio interattivo high-tech fruibile da un app sul proprio smartphone. La complessità della sua realizzazione è stata affidata all’expertise di Clonwerk
Anche quest’anno avete scelto di affiancare la live communication week in qualità di partner&sponsor. Cosa rappresenta per voi questa partnership?
Questa partnership rappresenta per noi un’importante occasione per confrontarci con un ampio network di aziende che consideriamo fonte continua di ispirazione e di crescita Abbiamo deciso di rinnovare questa collaborazione, perché crediamo fermamente nel valore della condivisione delle conoscenze e delle esperienze, che contribuisce a migliorare la qualità del settore nel suo insieme. Sui servizi che offriremo preferiamo non anticipare nulla… il pubblico detesta gli spoiler!
Come pensate di chiudere questo anno in termini di fatturato e new business e quali prospettive per il prossimo?
Il new business si sposta sempre di più verso mercati esteri, soprattutto nel campo degli eventi. Negli ultimi anni abbiamo rafforzato la nostra presenza internazionale a Riyadh, collaborando
con diverse realtà saudite in qualità di fornitori di servizi per eventi, exibhit e gare. Mi ritengo più che soddisfatto, se le mie previsioni sono corrette chiuderemo questo 2024 con un fatturato di oltre 6 milioni di euro e le prospettive per il prossimo anno sono ancora più ottimistiche: contiamo di raggiungere la doppia cifra!
Quali progetti ‘bollono in pentola’? Quali progetti per il futuro della vostra società?
Per il futuro della nostra società, ci sono diversi progetti in fase di sviluppo, tutti volti a rispondere in modo sempre più efficace e innovativo alle esigenze di un mercato in continua evoluzione L’obiettivo principale è ascoltare attentamente i cambiamenti del settore, anticipando le tendenze e adattando la nostra offerta in maniera più flessibile e personalizzata, con soluzioni tailor-made capaci di combinare al meglio creatività e innovazione tecnologica. Stiamo inoltre esplorando nuovi strumenti digitali per offrire al pubblico esperienze sempre più uniche, interattive e all’avanguardia, ma anche su questo… niente spoiler!
Per l’evento ‘IsBD 50th anniversary’, Clonwerk ha curato, in collaborazione con International, la direzione artistica e la regia dello spettacolo dal vivo, oltre a sviluppare l’intera identità visiva e il design dei contenuti video per la cerimonia di apertura e le installazioni multimediali della mostra itinerante di IsDB. In particolare, tra le installazioni realizzate figurano innovative soluzioni in realtà aumentata, monitor touch interattivi e suggestive infinity rooms. Il team Clonwerk ha, inoltre, sviluppato software dedicati e contenuti video grafici, tra cui i contributi video per la cerimonia, arricchendo l’evento con elementi visivi di grande impatto. Grazie all’importante lavoro di progettazione, sviluppo ed esecuzione, Clonwek ha contribuito a rendere questa celebrazione un’esperienza davvero unica e memorabile.
STEFANO ESPOSITO, head of events & special projects Clonwerk 69
RAFFAELE PASQUINI deputy managing director Triumph Italy e global marketing & sales director Triumph Group 70
“Affiancare anche quest’anno la Live Communication Week rappresenta per noi, non solo una conferma del valore che attribuiamo a questa kermesse, ma anche, una scelta strategica. Crediamo che eventi di questo calibro siano fondamentali per stimolare la creatività e l’innovazione nel nostro settore. La Settimana della Comunicazione offre un’opportunità unica di confronto tra i principali attori della nostra industria, e per noi è un privilegio poter contribuire alla sua realizzazione”. Così esordisce Raffaele
Pasquini, deputy managing director Triumph Italy e global marketing & sales director Triumph Group, commentando la partnership che vedrà la società affiancare nuovamente la Live Communication Week in qualità di Dmc
Quest’anno avete potenziato la direzione creativa interna, che assicura progetti accattivanti e d’impatto. Può parlarcene?
Sì, negli ultimi anni abbiamo investito
significativamente nel potenziamento della nostra direzione creativa, grazie alla leadership di Umberto Cigognini a Milano e David Di Vito a Roma. Questo doppio presidio ci consente di essere più vicini ai nostri clienti su tutto il territorio nazionale, garantendo progetti creativi sempre innovativi e su misura. Il nostro approccio parte dalla costruzione di un rapporto di fiducia con il cliente, che poi evolve in una vera e propria direzione creativa condivisa.
Abbiamo, inoltre, ampliato il nostro focus sul settore corporate unendo creatività e strategie mirate a obiettivi specifici. Un aspetto che ci rende particolarmente orgogliosi è la contaminazione tra il nostro know-how in ambito congressuale e l’approccio tipico degli eventi corporate Questo ci ha permesso di proporre format innovativi anche per i congressi, integrando elementi di forte impatto emozionale e visivo che derivano dall’esperienza maturata negli eventi aziendali.
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Altro focus dell’agenzia è la sostenibilità. Come sviluppate i vostri progetti in linea con tale approccio?
La sostenibilità per noi è un vero e proprio pilastro su cui proviamo a costruire i nostri progetti. Ci sentiamo pionieri in questo approccio perché lo intendiamo in maniera olistica, non limitandoci alla sostenibilità ambientale, ma abbracciando anche quelle sociale ed economica.Vogliamo essere attori attivi e responsabili nel territorio in cui operiamo, con la consapevolezza che solo un forte senso di appartenenza può guidarci nel prenderci cura di un luogo, delle persone e dell’ambiente che ci circondano. Questo principio ci spinge a progettare eventi che abbiano un impatto positivo, non solo dal punto di vista ecologico – riducendo gli sprechi e utilizzando materiali sostenibili – ma anche sociale, favorendo l’inclusione e collaborando con realtà locali
Il marketing territoriale è al centro delle vostre attività, anche quelle legate al G7. Ce ne parla?
Il marketing territoriale si è sicuramente evoluto nel corso degli anni, integrandosi con molteplici discipline e approcci che lo hanno reso uno strumento ancora più potente e sofisticato. Oggi, non parliamo più solo di promuovere un territorio attraverso eventi, ma di costruire una narrazione che mette in luce l’unicità dei luoghi e delle loro caratteristiche culturali, naturali e sociali, all’interno di contesti globali. Nel caso del G7, ad esempio, abbiamo voluto rendere i luoghi della Puglia parte integrante della storia che stavamo raccontando.
Non si tratta solo del Summit dei ‘7 Grandi della Terra’, ma di un appuntamento che si svolge in un contesto unico, caratterizzato dai colori estivi della regione, dalle distese ventose e dagli ulivi secolari. Questi elementi sono diventati protagonisti della narrazione, valorizzando l’identità e l’immagine del territorio a livello internazionale.
UMBERTO CIGOGNINI, direttore creativo
Triumph Italy (sede Milano)
DAVID DI VITO, direttore creativo
Triumph Italy (sede Roma) 71
Tra gli eventi di prestigio firmati da Triumph Group spicca il G7, per il quale ha sviluppato un’interessante campagna di comunicazione social. L’idea è nata dalla volontà di sensibilizzare al dietro le quinte di un evento che, per tutti gli spettatori, dura il tempo dei tre giorni televisivi del Summit Twist, l’agenzia digitale interna di Triumph Group, ha riflettuto proprio su questo aspetto: rendere protagonisti dei contenuti, alcuni degli istanti dell’incredibile lavoro che avviene nei mesi precedenti, quel lavoro che garantisce un’organizzazione impeccabile. Dai content creator è nata la campagna di comunicazione social ‘The G7 Summit: not an overnight affaire’, con l’obiettivo di raccontare, con un ‘tone of voice’ spontaneo, l’evento dal punto di vista di chi lo realizza, quello che rimane invisibile al grande pubblico. La campagna ha svelato un lato meno conosciuto, più informale, ma non di minore impatto.
FILIPPO BUONOMINI, direttore generale
Magnolia Eventi
MATTEO DAVIDE, communication manager
Magnolia Eventi
“Se un tempo i clienti erano poco interessati a comunicare il valore del cibo nei loro eventi, oggi lo scenario è cambiato. Il food è diventato parte integrante dell’universo valoriale veicolato dai brand, secondo criteri di trasparenza, sostenibilità, qualità e memorabilità”. Filippo Buonomini, direttore generale Magnolia Eventi, ha una vision molto chiara. La società nata nel 2005 nel cuore dei Castelli Romani specializzata in catering e banchetti firma circa 750 eventi l’anno, con un focus modellato su una filosofia green e sull’utilizzo di materie prime eccellenti a Km zero. E un approccio al cliente formativo e consulenziale. Ne parliamo con lui e con Matteo Davide, communication manager Magnolia Eventi
Per il secondo anno consecutivo siete partner dellla LCW. Cosa significa per voi?
(Buonomini) Significa partecipare a un
investimento comune volto a espandere un settore - quello degli eventi - sempre più interessante. Si lavora fianco a fianco per strutturare un servizio che sia il più innovativo e fruibile possibile.
Qual è il modus operandi con cui affrontate eventi di questa portata?
(Buonomini) Non siamo dei fornitori di catering, ma dei veri e propri consulenti che pensano un concept dedicato per ogni evento e lo declinano ad hoc. Facciamo un enorme lavoro per creare l’allestimento giusto e proporre un food design accattivante, con cibo di alta qualità Nonostante i numerosi eventi che curiamo ogni anno, ci teniamo a mantenere molte lavorazioni del cibo nella loro dimensione artigianale, sfruttando l’innovazione tecnologica.
Studiamo ogni dettaglio, dal retro buffet alla presenza di pannelli informativi che guidino l’ospite in un’experience completa, perché
capisca cosa sta mangiando. Il nostro focus è la sostenibilità, che comunichiamo anche attraverso la presenza di qr code che veicolano il messaggio in modo chiaro e trasparente
Cosa significa essere davvero sostenibili nel catering, oggi?
(Buonomini) La sostenibilità non è uno slogan, ma concretezza, un insieme di scelte e azioni che fanno la differenza. Noi, ad esempio, abbiamo installato nel nostro ufficio dei pannelli solari, collaboriamo da anni con una realtà che si chiama Orto 2.0 dove vengono coltivate e colte le materie prime e di stagione che finiscono nei piatti che offriamo, abbiamo stretto delle partnership con realtà che abbracciano l’inclusione come Ethicatering, che utilizza prodotti provenienti da
Per ‘E-World@Fiera’ di Düsseldorf, realizzato dall’agenzia Next per il cliente Enel, Magnolia Eventi ha gestito il bar catering, incentrato su energia rinnovabile e sostenibilità
terreni confiscati alle mafie e confezionati nelle carceri italiane, o EquoEvento, che recupera e ridistribuisce le eccedenze alimentari. Inoltre, nel nostro laboratorio di cucina, diamo lavoro a ragazzi in situazioni di disagio e diversamente abili, grazie alla collaborazione con Borgo Ragazzi Don Bosco e Associazione Italiana Persone Down.
Soffermiamoci sull’orto. Cosa rappresenta per voi?
(Buonomini) Il fatto che per noi il Km
Zero sia davvero una realtà. Dal 2023, grazie alla collaborazione con Orto 2.0, cooperativa agricola nata all’interno dell’Università di Roma Tor Vergata, circa il 25% della produzione di ortaggi e verdure proviene dall’orto che curiamo in prima persona. Una rivoluzione per la nostra cucina.
Affermate di essere un team prima che un’azienda. Cosa significa, per voi, e come questa filosofia si rispecchia nel vostro operato?
(Davide) Il nostro intento è quello di valorizzare le persone, facendo emergere i talenti, anche quelli nascosti. Abbiamo una squadra composta da creativi, architetti, designer… Vogliamo far fiorire le capacità di ciascuno dei nostri dipendenti. Lavoriamo in un
Una delle proposte food Magnolia studiate ad hoc e articolate nelle diverse fasi dell’evento è quella per il ‘Watch Party Uefa Euro 2024’ a Officine Farneto firmato dall’agenzia Alphaomega per il cliente Peroni. Il team si è divertito a disegnare un menu ricco e differenziato, lasciandosi ispirare da idee originali, pensate per una fruizione collettiva dell’evento - e quindi, della partita -. Per l’aperitivo di accoglienza si sono ispirati allo street food con piatti della tradizione come l’immancabile supplì e con contaminazioni fusion come i pokè. Durante il pre-partita ospiti hanno potuto gustare la pizza ‘home made’ con prodotti dell’orto e una varietà di panini, sandwiches e wrap. L’inizio della proiezione delle partite dell’Italia è stato accompagnato da mono-porzioni servite a tracolla proprio come allo stadio, con proposte salate. La pausa tra primo e secondo tempo vedeva come protagonisti il buffet dei dolci: bombe alla crema e al cioccolato, ghiaccioli e maritozzi, che hanno reso meno amare le sconfitte della nazionale. Sempre attivo il bar con una drink list assortita che andava dalle birre ai cocktail. Poteva mancare la pasta di mezzanotte? E allora via con lo spaghetto aglio e olio!
open space dove idee, iniziative e collaborazioni sono discusse insieme. Non ci piace ragionare come robot, ma pensare ‘out of the box’. Magnolia è per noi una sorta di microcosmo dei Castelli Romani, dove cerchiamo di creare una cultura del nostro lavoro e anche del gusto. Ecco perché, ad esempio, sosteniamo un Museo del Vino vicino a Frascati sponsorizzando corsi di formazione e degustazione
Qual è il vostro approccio al cliente?
(Davide) Il primo punto è quello di partire da un discorso di trasparenza di azioni e di costi, spiegando cosa si può fare e non si può fare per realizzare eventi etici. Diciamo che puntiamo a ‘formare’ i nostri clienti per realizzare un servizio che rispecchi veramente i valori che essi desiderano comunicare, con risultati efficaci. Siamo molto onesti e concreti, ma ci piace realizzare quello che finora non è ancora stato realizzato.
Entriamo più nello specifico e parliamo del vero protagonista del vostro servizio, il cibo. Che tipo di cucina proponete?
(Buonomini) A noi e al nostro executive chef Maurizio Lupo piace giocare con la tradizione, la stagionalità e il territorio. Con una predilizione per
In occasione della Festa Nazionale dell’Ambasciata Svizzera, Magnolia Eventi ha ideato un’offerta di live cooking, buffet e corner enogastronomici a tema. Tutte le eccedenze alimentari sono state ridistribuite presso enti caritatevoli
la rivisitazione della cucina romana con tecniche di cottura moderne e sofisticate
Ci menzionate qualche piatto forte?
(Buonomini) Lo gnocco ripieno di parmigiano reggiano 36 mesi con porcino arrosto e crema di zucca d’inverno o di zucchine d’estate è uno dei must. Così come i ravioli di cicoria al cacio e pepe, o la rivisitazione dei salti in bocca alla romana. Ancora, lo spaghetto con i pomodori dell’orto è uno dei nostri cavalli di battaglia, senza dimenticare il brasato al cioccolato. Come dolce, uno dei più amati è il classico tiramisù in versione semifreddo con, al centro, il caffè servito con sambuca e anice. Abbiamo creato anche due panettoni artigianali - classico e con pere e cioccolato - ed è in arrivo un terzo gusto a sorpresa d’ispirazione orientale.
Un’ultima domanda. Dove sta andando il catering, oggi?
(Buonomini) La sostenibilità non è un trend, ma una vera e propria esigenza e l’approccio green è ormai diventato, fortunatamente, un fenomeno culturale. Noi siamo ciò che mangiamo e oggi ne abbiamo sempre più consapevolezza. Inoltre, se un tempo un buon catering era sinonimo di quantità di cibo insensate - con relativi sprechi - ora a interessare sono sempre più la qualità, l’autenticità, la memorabilità. Senza doversi prendere un Gaviscon al ritorno a casa.
Nel corso degli anni, Magnolia Eventi ha ampliato la gamma di servizi mediante ‘Il Torchio’, ristorante al centro di Frascati, il ristorante interno al Teatro Eliseo su via Nazionale a Roma, ‘Fruttanuda’, marchio di marmellate artigianali biologiche ed Ethicatering’, la linea di catering equo e solidale. Inoltre, è al fianco dell’‘Azienda Agricola L’Olivella’ e del ‘Ristorante La Galleria di Sopra’ che ha lanciato ‘Giardino L’Olivella’ (nella foto), ristorante della azienda agricola che propone una cucina a km0 con ricette della tradizione rivisitate con creatività. Dal 2023 l’esperienza di Magnolia approda anche al ‘Gilda on the Beach’, storico locale di Fregene, dove si occupa di ristorazione ed eventistica.
ROBIN ROSSI, founder & managing director Open
Open Crew è una realtà emergente di servizi e personale per eventi fondata nel 2023. Nasce con la missione di massimizzare l’impatto e il successo di ogni evento attraverso una consulenza e soluzione personalizzata. La capillarità e la diversificazione del nostro database ci permette di identificare rapidamente e ingaggiare i migliori talenti per ogni evento, supportando adeguatamente clienti di differenti settori: luxury, moda, automotive, pharma, ecm, congressi Ce lo racconta in questa intervista Robin Rossi, founder & managing director.
Quali sono le peculiarità che vi contraddistinguono dalla concorrenza?
Ciò che distingue Open Crew dalla concorrenza, oltre alla solida esperienza nel settore dell’hospitality, è un approccio su misura, volto a personalizzare ogni soluzione e soddisfare le esigenze uniche di ciascun cliente. La nostra efficienza si traduce in una riduzione significativa del tempo di pianificazione e organizzazione, ottimizzando le risorse per garantire il massimo ritorno sull’investimento.
Avete scelto di affiancare la live communication week in qualità di partner&sponsor. Quali servizi offrirete in tale occasione?
Live communication è per noi un partner importante, al quale ci affianchiamo per il secondo anno consecutivo. Tramite questa collaborazione abbiamo l’opportunità di entrare in contatto con una platea di interlocutori del settore, mostrando concretamente la qualità del nostro servizio. In occasione dei Bea Italia e Bea World noi ci occuperemo dell’accoglienza e accredito degli ospiti e del servizio guardaroba per le cerimonie di premiazione. Inoltre, forniremo supporto per la consegna dei premi tramite delle hostess dedicate.
Parliamo di numeri. Come pensate di chiudere questo anno e quali prospettive per il prossimo?
Siamo una realtà giovane, ma con forti ambizioni di crescita. Prevediamo di chiudere il 2024 con un fatturato di circa €500K, raddoppiando il nostro business rispetto al primo anno, con una crescita del 50% like for like. Il nostro primo obiettivo è quello di consolidare la
Inaugurazione Fincantieri a Porto Marghera (Venezia)
fiducia guadagnata dal pacchetto clienti attuale, continuando a espanderci in termini di presidio di settori differenti e verticalità all’interno degli stessi.
Attualmente soddisfatti, abbiamo l’obiettivo di crescere a doppia cifra nei prossimi cinque anni di attività.
Quali progetti ‘bollono in pentola’? Quali progetti per il futuro della vostra società?
La visione per il futuro è quella di diventare un partner completo per soluzioni a 360 gradi, ampliando e diversificando i nostri servizi per diventare un punto di riferimento nel settore degli eventi.
Abbiamo stipulato accordi con diverse realtà per offrire anche servizi specializzati di security, antincendio, primo soccorso, facchinaggio, movieri e altre figure qualificate come fotografi, segreteria organizzativa e servizi Ncc
Siamo sempre alla ricerca di nuove partnership e di professionisti altamente qualificati a integrazione del nostro database. Stiamo, inoltre, lavorando alla definizione di accordi con alcune location in modo da poter fornire il personale insieme agli spazi. Tra i progetti futuri vediamo sempre di più l’integrazione di tecnologie all’avanguardia per migliorare l’efficienza e l’esperienza del cliente su ogni evento.
Per l’evento natalizio 2023 di Deloitte Italia, Open Crew ha orchestrato l’accoglienza di oltre 3.500 dipendenti e un guardaroba con circa 5.000 capi. Un’esperienza fluida e piacevole grazie all’innovativo sistema di accredito veloce ‘Smart Pass’, che ha rivoluzionato il processo di registrazione. Ogni ospite ha ricevuto un QR code unico, la chiave per un accesso rapido e senza intoppi. Grazie alla sua capacità di analisi dei dati in tempo reale, Smart Pass ha permesso una distribuzione intelligente degli ospiti tra i vari guardaroba disponibili. Questo ha evitato la formazione di code e assembramenti, garantendo un flusso costante e ordinato di persone. Dietro le quinte un team di circa 50 professionisti, tra personale operativo e coordinatori che ha lavorato con grande efficienza, assicurando che ciascuno degli oltre 5.000 capi del guardaroba fosse custodito con cura e restituito rapidamente. Lo staff ha infatti lavorato in perfetta sinergia, dimostrando una professionalità impeccabile. L’implementazione dell’analisi dei dati in tempo reale ha rappresentato un vero ‘game-changer’, perché ha permesso di monitorare costantemente il flusso degli ospiti, adattando rapidamente le risorse dove necessario. La combinazione di tecnologia all’avanguardia e servizio personalizzato ha creato un’atmosfera di efficienza e calore, in linea con lo spirito festivo. I dipendenti di Deloitte Italia hanno potuto godersi la serata senza preoccupazioni, mentre Open Crew ha dimostrato la qualità del suo servizio.
Innovazione, aggiornamento, sostenibilità, trasparenza e dialogo: ecco alcune delle parole chiave emerse dalle interviste realizzate nell’ambito della nostra inchiesta “Le nuove frontiere della live communication. La parola a partner e location”.
La scelta dei collaboratori giusti diventa per le agenzie di eventi sempre più cruciale. Affidabilità, puntualità, flessibilità, proattività ed empatia sono alcune caratteristiche che ricercano nei partner, considerati sempre meno come ‘fornitori di servizi’ e sempre più come consulenti specializzati.
Dagli allestimenti al catering, passando per la produzione audio, video e luci, ogni aspetto richiede coerenza con il concept, cura del dettaglio, eccellenza tecnica ed execution impeccabile Senza tralasciare, naturalmente, un’imprescindibile dose di creatività
Fondamentali per l’evoluzione della live communication, insieme alle agenzie, i partner e le location rappresentano dunque i tasselli imprescindibili per trasformare gli eventi in progetti memorabili e di successo. Quali sono le nuove frontiere in termini di audio/video/luci, effetti speciali, materiali, allestimenti e catering?
Come gli spazi per eventi riescono oggi a ‘raccontare’ i brand ed essere realmente parte integrante dei messaggi di comunicazione?
Come emerso dal giro di microfono, ogni ambito ha le sue tendenze dominanti, che nel prossimo futuro diventeranno dei must. Tutti, però, sono accomunati da quella che è la mission degli eventi: emozionare e fare vivere esperienze indimenticabili. In questo contesto acquisiscono sempre maggiore importanza le nuove tecnologie, i materiali e i design innovativi, ma anche l’attenzione all’eco sostenibilità e all’ambiente. E proprio questi due ultimi aspetti rappresentano il fil rouge in ogni settore, compresa l’area del catering che punta oggi sulle attrezzatture compostabili e biodegradabili (talvolta anche edibili), su cibi naturali e sani, di primissima qualità, a km 0 e che rispettano le diverse abitudini o allergie alimentari. Le sfide per i partner e gli spazi per eventi del futuro sono dunque numerose. Dovranno essere in grado, domani ancor più di oggi, di creare eventi che soddisfino le necessità di comunicazione dei clienti, ma che al contempo riflettano un mondo in continua evoluzione
SERGIO GRATI, presidente e fondatore Frontrow 80
Come è cambiato il ruolo della tecnologia negli eventi? Quali sono le soluzioni tecnologiche e le attrezzature più
richieste oggi e come si sono strutturati i player degli eventi in tal senso? Lo abbiamo chiesto ai partner della live communication, società che a vario titolo hanno fatto dell’innovazione il proprio cavallo di battaglia.
GRATI (FRONTROW): “ANALISI
DEL MERCATO E AGGIORNAMENTO PER STARE AL PASSO”
La tecnologia ha avuto un peso sempre crescente negli ultimi anni, con una impennata incredibile in corrispondenza della rivoluzione
Il ruolo della tecnologia negli eventi è passato da essere un semplice accessorio di intrattenimento a componente essenziale
digitale. Probabilmente il settore che ha più innovato è quello delle tecnologie video, anche per l’importanza crescente che i contenuti grafici e videografici, informativi o emozionali, hanno conquistato il ruolo di strumenti di comunicazione efficaci. Si evolve in continuazione anche il mondo delle luci e degli effetti speciali, mutuando dal live spettacolarità sempre maggiore. L’informatica ha fatto passi da gigante specie per le soluzioni di interazione con l’audience e per le installazioni interattive. La tecnologia audio, in passato trascurata, è oggi alle prese con nuove frontiere. Il nostro osservatorio come persone di produzione è privilegiato perché, non essendo fornitori ma consulenti, possiamo
Le nuove frontiere della live communication
Joy Project ha investito in tecnologie sostenibili, come Scintille non pirotecniche, Laser ad alta potenza con bassissimi consumi, Geyser di fumo senza l’utilizzo di Co2
collaborare all’analisi e alle scelte tecnologiche. Oggi assistiamo a richieste sempre più sofisticate per quanto riguarda la parte video e interattiva ma con una attenzione sempre più pressante anche alle tecnologie implementate dall’intelligenza artificiale. È un periodo di transizione e noi ci strutturiamo attraverso un continuo aggiornamento, analizzando il mercato e partecipando a corsi e fiere di settore
ESPOSITO (CLONWERK):
“TECNOLOGIA, RUOLO CHIAVE PER ESPERIENZE MENORABILI”
Il ruolo della tecnologia negli eventi è profondamente cambiato: da semplice accessorio di intrattenimento, è diventata una componente essenziale. Oggi, ogni evento mira a essere un’esperienza memorabile e la tecnologia gioca un ruolo chiave in questo. Deve supportare il contenuto senza mai sovrastarlo, ma è impensabile organizzare un evento che non includa una forte presenza tecnologica. È proprio questa delicata combinazione creativa tra tecnologia e contenuti che permette di offrire al pubblico esperienze capaci di lasciare davvero il segno
CROSETTO (JOY PROJECT): “LA TECNOLOGIA DA SOLA NON BASTA, SERVONO PERSONE COMPETENTI E SPECIALIZZATE”
La tecnologia nel nostro mondo è stata una rivoluzione. Se penso che la nostra azienda 28 anni fa, ha iniziato a proporre degli effetti speciali con lanciatori manuali… e oggi abbiamo operatori grandMA per il controllo degli effetti, si può immaginare il progresso che c’è stato. Oggi, i clienti ci chiedono di poter vedere in anteprima la resa di quanto progettato, lavoriamo su simulazioni 3d di quelli che saranno poi gli effetti realizzati e li vediamo nel contesto esatto e dall’esatto punto di vista degli ospiti. Questo richiede un grande lavoro di preparazione e progettazione che non in tutti gli eventi si ha, ma permette di creare scenari fino a ieri inimmaginabili sincronizzando tutte le tecnologie in evento. Negli ultimi anni abbiamo voluto andare oltre, sviluppando attrezzature ed effetti custom, per progetti specifici dei clienti, lavorando in sinergia con il cliente. Per fare questo abbiamo investito prima di tutto nelle persone, perché la tecnologia da sola non basta, servono persone competenti e specializzate per poter
LUCA CROSETTO, special effect designer Joy Project
Uno degli eventi rappresentativi della tecnologia, organizzazione, staff e rapporto con i clienti di Joy Project è una delle ultime sfilate realizzate del brand Stone Island. Per l’occasione, è stato creato un portale di fumo a caduta di 80 metri lineari che faceva da sfondo alla sfilata, disposto su due livelli sovrapposti per garantire un effetto su 10 metri altezza. Un effetto della durata di trenta minuti continui sviluppato per non inondare di fumo gli spettatori. A completare la spettacolarizzazione, un setup di 24 laser, sincronizzato con gli effetti musicali dello show. È stato tutto pianificato nel dettaglio dai FAT in sede per testare gli impianti realizzati fino alle operazioni di montaggio, collaudo, evento e smontaggio. Una grande squadra che ha saputo trovare soluzioni a ogni difficoltà riscontrata in fase di sviluppo portando a termine con successo la resa finale degli effetti
Oggi, nell’ottica della sostenibilità, si utilizzano anche Laser ad alta potenza con bassissimi consumi
sfruttare al meglio la tecnologia. Poi certo abbiamo investito anche in tecnologie, ma in una direzione sempre di sostenibilità come Scintille non pirotecniche, Laser ad alta potenza con bassissimi consumi, Geyser di fumo senza l’utilizzo di Co2, e innevamenti e nevicate artificiali con prodotti eco-friendly che non impattino sull’ambiente.
MURCIATO (PLESH): “PORTARE LA CULTURA INFORMATICA ALL’INTERNO DELLA PROGETTAZIONE”
Se per mezzo secolo il ruolo della tecnologia è stato relegato alla muscolarità delle tecniche audio-video-luci presenti sul palco, in questi ultimi anni abbiamo potuto assistere a importanti cambiamenti che orbitano attorno alla presenza di nuove tecnologie interattive e generative dotate di AI. In questo contesto, Plesh nasce con la missione di portare la cultura dello sviluppo informatico all’interno della progettazione di eventi, e per conseguire questo scopo lancia
‘2ndStage’, il software dotato di Intelligenza Artificiale che, tre volte vincitore del ‘Best Event Digital Platform’, ha la capacità di rendere gli eventi interattivi, elaborando e visualizzando i risultati delle interazioni in tempo reale.
“UNIONE TRA FISICO E VIRTUALE PER RAFFORZARE LA BRAND AWARENESS”
La tecnologia ha rivoluzionato il settore eventi, diventando essenziale per l’organizzazione, la gestione e l’interazione con il pubblico. Ha esteso i confini degli eventi fisici, integrando soluzioni dinamiche e interattive. In particolare, sharingbox si impegna a trovare sempre nuovi modi di integrare la tecnologia con gli eventi: recentemente abbiamo inserito tra i servizi di brand engagement un’attività con l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per offrire esperienze sempre più personalizzate e coinvolgenti. Questo non solo aumenta l’engagement, ma fornisce dati preziosi per strategie di marketing mirate. Le tecnologie più richieste puntano su interattività, personalizzazione e condivisione social. Sharingbox ha integrato soluzioni avanzate per rispondere a queste esigenze, offrendo esperienze che uniscono intrattenimento e marketing.
Un esempio significativo dell’innovazione modorent sono il software gestionale proprietario e il portale ‘èComodo’. Un progetto incarna l’impegno della società per rendere il processo di noleggio semplice, sostenibile e accessibile. Il nome riflette infatti la mission: offrire una soluzione comoda per i clienti, promuovere un approccio ecosostenibile e definire un nuovo modo di fare noleggio. Attraverso ‘èComodo’, i clienti possono accedere al catalogo in tempo reale, verificare la disponibilità dei prodotti per le date desiderate e gestire autonomamente le prenotazioni. Il portale è integrato con i magazzini multi-sede, ottimizzando la logistica e garantendo un servizio efficiente e preciso. L’integrazione dell’intelligenza artificiale supporta ulteriormente gli account nella gestione dei preventivi, rendendo il processo più veloce e affidabile
Con l’uso dell’intelligenza artificiale, trasformiamo i partecipanti in celebrità oppure opere d’arte, creando contenuti virali e unici. La realtà aumentata consente di avere foto e video accanto ai propri idoli, generando un effetto ‘wow’. Infine, i video a 360° offrono un’esperienza immersiva, permettendo di rivivere l’evento da diverse angolazioni e rafforzando il legame tra brand e pubblico. Recentemente abbiamo lanciato anche la versione video 360° dall’alto per rispondere maggiormente a esigenze di ingaggio di industry come l’automotive e per eventi sempre in voga come festival e concerti
Il futuro passa (anche) dalle nuove tecnologie interattive e generative dotate di AI
BARBERO (MODORENT):
“LA TECNOLOGIA MIGLIORA L’ESPERIENZA E OTTIMIZZA I PROCESSI”
La tecnologia è diventata un elemento fondamentale non solo per la gestione tecnica degli eventi, ma anche per migliorare l’esperienza dei clienti e ottimizzare i nostri processi interni.
In Modo Rent abbiamo investito significativamente per offrire soluzioni all’avanguardia e semplificare il noleggio delle attrezzature, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio.
In sintesi, non ci siamo limitati a sviluppare tecnologie di prodotto, ma abbiamo creato un ecosistema digitale integrato (vedi box) che semplifica e migliora l’esperienza del cliente, rendendo l’accesso ai nostri servizi più facile e immediato.
AZZOLA (STS): “HARDWARE E SOFTWARE PER GENERARE SCENARI DIVERSI E INGAGGIARE IL PUBBLICO”
La tecnologia intesa come hardware (audio, video, luci) e software è una risorsa infinita per gli eventi: un suo corretto utilizzo permette di aprire scenari diversi, semplici o complessi,
La prima edizione de ‘Gli Stati Generali degli Eventi’, ideata e promossa da Adc Group, si è posta l’obiettivo di affrontare i temi più critici di settore per proporre soluzioni pratiche da inserire e raccogliere in un unico documento destinato ai policy maker: il Manifesto della Live Communication. ‘2ndStage’ by Plesh, con la funzione ‘opinioni’ connessa ai tablet di un team di note-keeper, ha permesso grazie all’AI proprietaria di elaborare gli input di 25 tavoli di lavoro simultanei, per restituirli in tempo reale in un website interattivo (https://statigenerali.plesh.co) e contestualmente scrivere il Manifesto riassuntivo della giornata, diventato così un ebook da consegnare alle istituzioni per ispirare la propria agenda di governo, partendo dalle istanze, dalle urgenze e dalle idee di 200 player di settore.
ALEXANDRO BARBERO, direttore commerciale modorent
ANDREA RIZZO, ceo foodja 86
ANTONIO ANGIUS, it manager foodja
Intelligenza artificiale e realtà aumentata offrono esperienze sempre più personalizzate e coinvolgenti
atti a generare stimoli sensoriali per ingaggiare pubblico. Il suo essere sempre in evoluzione fornisce la possibilità di realizzare qualsiasi loro intuizione.
La tecnologia è la nostra passione: la studiamo, la sperimentiamo e la implementiamo grazie alla nostra esperienza. La principale innovazione audio, che stiamo valutando, è la possibilità di installare impianti che permettono spazializzazione del suono: distribuendo il suono tridimensionalmente nell’ambiente si crea un’esperienza d’ascolto immersiva. Nell’ambito degli schermi Led risultano particolarmente versatili le superfici led olografiche trasparenti e i led con forme speciali. Sul fronte dei grandi schermi, abbiamo progettato e ingegnerizzato nuove strutture che consentono di facilitare il trasporto, velocizzare l’installazione e aumentare la resistenza alle intemperie. Nel settore luci riscontriamo l’aumento dell’utilizzo dei prodotti
motorizzati con tecnologia Led, che consentono di combinare funzioni di illuminazione ed effetti video in un unico prodotto. La virtual production si sta rivelando sempre più utile nella produzione di film, spot pubblicitari e video musicali. Utilizzando ambienti virtuali e tecnologie di rendering in tempo reale, consente la creazione di scenografie immersive e dinamiche, senza spostarsi dallo studio di registrazione. Entro la fine dell’anno, apriremo una sede in Puglia, dove replicheremo le attrezzature e le potenzialità dello studio CR49 di Milano
RIZZO E ANGIUS (FOODJA): “IL FUTURO
La tecnologia oggi non interviene più solo in ambito tecnico e nella spettacolarizzazione, ma anche, e soprattutto, nel facilitare il lavoro degli organizzatori. Sono proprio loro quindi a doversi dotare oggi di strumenti per ottimizzare la produzione, velocizzare le procedure e misurare con più efficienza tutti i processi, raccogliendo feedback in tempo reale. Questi strumenti permettono anche di
Sharingbox sceglie di menzionare due installazioni permanenti, attive da qualche mese e destinate a durare a lungo: il Museo Mondo Milan a Milano e il Color Hotel a Roma. La società sta espandendo la sua presenza nel settore museale e nei parchi a tema, puntando su installazioni che consentano ai visitatori di portare a casa ricordi fotografici stampati. Questi progetti offrono ai partner un ulteriore servizio di visibilità e intrattenimento per i clienti, oltre a rappresentare una nuova fonte di reddito. Con AC Milan, ha sviluppato una stanza immersiva dove i visitatori possono scattarsi foto grazie ai totem Kiosk, utilizzando un ambiente greenscreen che permette di inserirsi virtualmente nella foto della squadra o all’interno dello stadio di San Siro. Al Color Hotel di Roma, in collaborazione con il team di Lux Eventi, è stato ideato un network fotografico ‘Scan & Capture’ lungo le sale tematiche del museo. Dall’ingresso fino alle aree più iconiche, i visitatori trovano stazioni fotografiche attivabili tramite QR code, per scattare foto uniche come quella dall’alto mentre si immergono nella grande vasca di palline (vedi foto).
migliorare l’esperienza on-site, interagendo più velocemente ed efficacemente con il pubblico. La tecnologia deve dare risposte, risolvere problemi (e prevenirli) ed essere plasmabile e smart. Attraverso l’esperienza e il network creato nel mondo dell’entertainment, Ho.re. ca. e fieristico, abbiamo raccolto le esigenze dei professionisti per sistemi di gestione e controllo modulabili e altamente personalizzabili. Con foodja ci siamo concentrati sul food&beverage, voce di ricavo (e di spesa) chiave nell’organizzazione di un evento, offrendo un sistema integrato per
La tecnologia non interviene più solo in ambito tecnico e nella spettacolarizzazione, ma anche nel facilitare il lavoro degli organizzatori
la gestione di acquisti e consegne, a vantaggio sia del cliente che dell’organizzatore. Il sistema, estremamente customizzabile, permette di essere utilizzato anche per la vendita di numerosi altri prodotti e servizi: merchandising, parcheggi, gadget, ecc. I clienti chiedono soluzioni che ottimizzino il più possibile i processi complessi, ma che permettano anche di essere utilizzate in modo semplice da tutti. La tendenza futura sarà, sempre di più, quella di scegliere sistemi cashless, più sicuri e tracciabili, e funzionalità che riducano gli sprechi (di tempo, risorse e prodotti).
Il 25 settembre a Milano, al Teatro Alcione, Sts ha allestito la scenografia di ‘Orbits Dialogues with intelligence’: uno ‘show-how’, ideato e prodotto da Action Agency, che vedeva al centro del palco Luciano Floridi, filosofo fra i massimi esperti di etica dell’AI e dell’informa vita a uno storytelling immersivo volto a guidare capitani d’impresa e studenti nella comprensione dell’Essere Umano dopo l’avvento dell’AI. La scenografia, curata da Sergio Pappalettera, doveva essere assolutamente scevra da ‘fronzoli’: un ambiente destrutturato che andasse a prendere forma e ordine nel racconto. L’intento era mettere in primo piano le parole, dando loro vita attraverso un gioco di immagini e luci. Per arrivare a questo risultato è stata utilizzata una lavagna touch interattiva, che permetteva al relatore di scrivere riproducendo, in tempo reale, il contenuto sullo schermo Led principale. Oltre al LEDwall è stato utilizzato, come display dei contenuti, un ‘rolldown’ con schermo in tulle proiettato, che appariva e scompariva dalla scena a seconda del momento. I contenuti, creati ad hoc, sono stati frutto della creatività umana e del supporto dell’Intelligenza Artificiale
di Marina Bellantoni
AGNESE SALVESTRINI, chief operating officer foodja
ALBERTO AZZOLA, managing director Sts Communication
Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un elemento sempre più sensibile e di rilievo in tutto il settore.
I partner degli eventi intervistati sono concordi: il tema è cruciale e rappresenta un fil rouge di ogni step dello sviluppo di un evento. Dalla valutazione dei fornitori a quello delle location, dalla scelta degli allestimenti e dei materiali fino alla logistica e all’organizzazione stessa. La sostenibilità negli eventi è oggi centrale per ridurre in primis l’impatto ambientale (in particolare produzione di rifiuti e consumi di energia), ma anche per ottenere vantaggi economici e offrire al pubblico un’esperienza ‘più responsabile’. Gli eventi sostenibili dimostrano un impegno concreto verso la promozione dei valori che abbracciano le tematiche Esg, sempre più condivisi dalle
organizzazioni e dalla comunità. “La sostenibilità - spiega Agnese Salvestrini, chief operating officer foodja -, influisce positivamente sulla partecipazione, percezione e fidelizzazione del pubblico, oltre che sulla reputazione dell’organizzatore e di tutti gli stakeholder coinvolti. Questo può portare di conseguenza anche ad un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. L’implementazione di pratiche sostenibili, come la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione delle risorse, può portare inoltre a risparmi significativi a lungo termine. Sts Communication, per esempio, uno dei partner storici degli eventi di Adc Group, vede la sostenibilità come un’importante responsabilità da affrontare con serietà e concretezza. Non può e non deve rimanere uno slogan attuale e di moda – precisa Alberto Azzola, managing director -: non basta scrivere di impegnarsi nella sostenibilità, è necessario farlo concretamente ogni giorno, nonostante le difficoltà che questo comporta. Abbiamo ottenuto la certificazione Iso 20121, la certificazione Uni PdR 125 per la parità di genere e adottato il Bilancio di sostenibilità: un cammino lungo e impegnativo che ci ha insegnato ad adottare nuove abitudini e un approccio aziendale etico, equo e inclusivo, sempre più sensibile alla responsabilità sociale e ambientale”. Anche Clonwerk, altro partner storico degli eventi della nostra casa editrice, è pienamente
La sostenibilità negli eventi è centrale per ridurre l’impatto ambientale, ma anche per ottenere vantaggi economici
Le nuove frontiere della live communication
impegnata in tal senso, nel rispetto dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “Proponiamo ai nostri clienti soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale - Stefano Letterini, president and ceo - e promuoviamo internamente una cultura aziendale basata su equità, inclusività e benessere. Nella nostra quotidianità, ricicliamo la carta ed effettuiamo un’attenta raccolta differenziata dei rifiuti, minimizziamo gli sprechi di risorse, come acqua ed energia elettrica, e privilegiamo fornitori locali per materiali e servizi. Queste azioni non solo migliorano la nostra sostenibilità aziendale, ma ci permettono di ridurre concretamente le emissioni di CO2, contribuendo a un futuro migliore per le generazioni presenti e future”. Dare un contributo concreto e non di facciata è fondamentale anche per Sergio Grati, presidente e fondatore Frontrow, ma per farlo bisogna considerare i diversi campi della sostenibilità. “Riguardo la sostenibilità ambientale nel nostro ruolo – spiega il manager - dobbiamo promuovere tutte le soluzioni che comportano un risparmio energetico in termini di consumi elettrici e di inquinamento ambientale, suggerendo forniture locali, dove possibile. Riguardo la sostenibilità sociale, intesa come giusto trattamento delle risorse, teniamo molto caldo il tema dei tempi, perché per avere un impatto sociale sostenibile bisogna essere corretti nel pianificare gli orari di lavoro e di pausa. Anche al nostro interno cerchiamo di non
dimenticare l’impatto sulle nostre vite, cercando di bilanciare professione e tempo libero”. L’attenzione all’ambiente e un atteggiamento ecosostenibile è fondamentale non solo per i player della live communication, ma anche clienti e pubblico. Ne è consapevole Sharingbox che adotta da tempo pratiche ecoresponsabili, come spiega Edoardo Singrossi, general manager: “Ci impegniamo nel riciclo dei materiali per ridurre l’impatto ambientale. Doniamo materiali inutilizzati a enti no profit, evitando sprechi. Un progetto di cui andiamo fieri è la raccolta e il riciclo di materiali plastici di scarto, derivanti la produzione di stampa delle nostre foto, che doniamo mensilmente a Fms Onlus per finanziare la ricerca sulle malattie ematologiche. Questa iniziativa ha visto la partecipazione di dipendenti e comunità, dimostrando il nostro impegno verso un futuro green e sostenibile nel settore eventi”.
Nel settore del noleggio, la sostenibilità è insita nell’idea stessa di prolungare la vita dei prodotti.
In tal senso, Modo Rent fa sforzi concreti per allungare la durata media delle attrezzature, riducendo il loro impatto ambientale.
“Tuttavia - spiega Alexandro Barbero, direttore commerciale modorent -, ci troviamo di fronte a una sfida tecnica: da una parte, molti clienti richiedono soluzioni che rispettino i Criteri Ambientali Minimi (Cam), ma allo stesso tempo, queste stesse soluzioni devono soddisfare requisiti di reazione al fuoco che spesso sono difficili da combinare con materiali sostenibili o riciclati. Questa discrepanza
STEFANO LETTERINI, president and ceo, Clonwerk
EDOARDO SINGROSSI, general manager Sharingbox
Il food waste è una delle problematiche legate agli eventi
tra normative antincendio e requisiti ambientali rappresenta un ostacolo che non è ancora stato risolto completamente.
Nonostante ciò, continuiamo a lavorare per trovare soluzioni innovative che ci permettano di coniugare sicurezza e sostenibilità”. Con la consapevolezza che la sostenibilità rappresenti una delle sfide principali per tutti gli organizzatori di eventi, un altro partner storico della nostra casa editrice, Plesh, ha creato ‘Sticket’: il software di crew management che agevola la gestione dello staff e che si pone come obiettivo la riduzione del food waste e dell’impatto ambientale, riuscendo persino a prevenire mancati approvvigionamenti e ottimizzare i costi di produzione. “Negli ultimi due anni - spiega Maurizio Murciato, founder & ceo
Plesh - Live Nation Italia ha usufruito di Sticket per 38 giornate di live e 144 di produzione, riducendo così lo spreco alimentare e i costi di produzione di oltre il 20%”.
Un altro esempio tangibile ci è dato dalla società benefit foodja. Il suo software gestionale, unito a una gamma completa di soluzioni smart inhouse (app, totem e cassa), da un lato, digitalizza ed efficienta la gestione degli esercenti e, dall’altro, migliora la user experience eliminando le lunghe attese in cassa degli utenti.
Attraverso il gestionale foodja, gli organizzatori hanno a disposizione, in tempo reale, i dati sui consumi e sulla disponibilità magazzino dei prodotti food & beverage e non solo. In questo modo, possono analizzare e prendere decisioni consapevoli sugli acquisti delle materie prime, evitando di comprare più prodotti di quanti necessari. Possono altresì creare promozioni istantanee, in modo da smaltire i prodotti più in fretta ed evitare sprechi.
“Inoltre - precisa Agnese Salvestrini, chief operating officer foodja -, l’hardware che abbiamo messo a punto permette l’ottimizzazione delle risorse, anche materiali. Ad esempio, gli scontrini digitali e i QR code generati per il ritiro delle consumazioni da app e totem foodja riducono drasticamente il consumo di carta-scontrino”.
La partnership tra foodja ed Ex Macello Milano per la stagione 2024 si è aperta in occasione della Design Week, che ha visto un ampio programma di usi temporanei e transitori della location. Da eventi di musica elettronica a street food festival, il sistema foodja ha risposto pienamente alle richieste di organizzatori interni ed esterni, sia in termini di hardware sia software, portando all’ottimizzazione delle risorse e a incrementare le vendite. Con l’app e i totem foodja, distribuiti in punti strategici all’interno dell’area, abbiamo fornito strumenti cashless ed estremamente intuitivi con cui: gli utenti finali hanno potuto acquistare in autonomia le proprie consumazioni e recarsi direttamente ai punti di ritiro; gli organizzatori hanno potuto ridistribuire il personale impiegandolo sui punti bar o all’ingresso. Il punto che era stato allestito con due casse ‘tradizionali’, per continuare a garantire l’acquisto in contanti, è stato utilizzato proporzionalmente molto poco, a dimostrazione del fatto che l’utente preferisce strumenti innovativi e smart. Grazie al software foodja, gli organizzatori hanno potuto gestire in autonomia i menù, aggiornando tutti gli applicativi in tempo reale durante gli eventi, monitorando e generando report di acquisto e consegna per punto ritiro di tutti i prodotti venduti, facilitando in questo modo anche la rendicontazione con operatori terzi coinvolti.
MAURIZIO MURCIATO, founder & ceo
ROBIN ROSSI, founder & managing director Open Crew
Per stabilire un rapporto solido e positivo con i clienti è sicuramente necessario costruire una reputazione di serietà e affidabilità nel tempo. Oggi, però, questo non è più sufficiente. Secondo Stefano Letterini, president and ceo Clonwerk, i clienti sono diventati sempre più esigenti e attenti, con aspettative crescenti nonostante budget spesso ridotti. La vera sfida è dunque sapersi aprire all’ascolto e riuscire a rispondere prontamente alle loro esigenze, tutto questo insieme a un alto livello di professionalità, che ovviamente rimane fondamentale. “Questo - precisa - non elimina la difficoltà di far quadrare ogni aspetto in modo impeccabile, ma credo che se si vuole garantire sempre l’eccellenza nel risultato finale, la fatica sia inevitabile”. In particolare, i partner degli eventi operano in una sorta di ‘zona cuscinetto’ al servizio delle agenzie, che sono i loro clienti. Allo stesso tempo, però, devono aiutare le stesse ad accontentare i clienti finali, sempre più esigenti. “Il rapporto - spiega Sergio Grati, presidente e fondatore Frontrow - nel tempo è evoluto e diventato non più solo ‘tecnico-operativo’, ma anche consulenziale, cercando di adottare anche un linguaggio chiaro e un atteggiamento
costruttivo per agevolare i flussi di lavoro e di comunicazione. Che poi sono spesso i punti critici del gioco, oltre a quelli economici”.
Di clienti esigenti ha parlato anche Alexandro Barbero, direttore commerciale modorent: “I nostri clienti sono sempre più informati e richiedono servizi rapidi e personalizzati. Per rispondere a queste esigenze, abbiamo evoluto il nostro approccio, integrando strumenti digitali che permettono ai clienti di gestire autonomamente i propri ordini e interagire direttamente con il nostro magazzino. Attraverso il portale ‘èComodo’ e l’uso di tecnologie smart, siamo in grado di offrire una maggiore trasparenza e flessibilità, migliorando il rapporto di fiducia e la soddisfazione complessiva”.
La capacità di sintonizzarsi con le esigenze specifiche dei clienti è dunque fondamentale per il successo. Che si tratti di un matrimonio intimo, di una conferenza aziendale o di un grande festival musicale, ogni evento richiede un approccio personalizzato che rispecchi le aspettative uniche del cliente. “La nostra filosofia è semplice ma potente - racconta Robin Rossi, founder & managing director Open Crew -: essere sempre un passo avanti. Questo significa non solo anticipare le necessità del cliente, ma anche essere pronti a gestire l’inaspettato con professionalità. La disponibilità costante è un altro pilastro del nostro approccio. Siamo consapevoli che organizzare un evento può essere stressante, e il nostro obiettivo è essere un supporto affidabile. Per questo motivo, offriamo un
Un corretto rapporto tra cliente e fornitore si basa su fiducia, competenza e dialogo
servizio di assistenza durante i giorni che precedono l’evento e, naturalmente, durante l’evento stesso. Ci consideriamo partner dei nostri clienti, dedicati a trasformare le loro visioni in realtà”. Anche Joy Project non si considera un ‘fornitore’, ma un partner, un consulente dei propri clienti. Come spiega Luca Crosetto, special effect designer:
“In questi hanno abbiamo avuto la fortuna di poter lavorare per i migliori e i più grandi eventi realizzati, confrontandoci con clienti e professionisti in settori sempre molto diversi e quindi in eventi con esigenze molto diverse tra loro. Noi da sempre ci poniamo come partner dei nostri clienti ed essere coinvolti nel progetto porta ad avere un’organizzazione aziendale e un impegno verso i progetti molto più ampio, ma la soddisfazione di poter portare evoluzione in ogni progetto creando a volte scenari che non erano neanche stati immaginati inizialmente dal cliente è impagabile ed è motivo di grande orgoglio”. Essere un punto di riferimento per i clienti è obiettivo e punto di forza di Sts Communication, come spiega Alberto Azzola, managing director: “Ci piace pensare di essere, per i nostri clienti, un punto di riferimento concreto e su cui poter contare con fiducia. Ci prodighiamo affinché la nostra relazione con loro sia sempre più stretta e
Le nuove frontiere della live communication
Il confronto con i clienti è fondamentale per Joy Project
confidenziale, pronti a supportare con la nostra esperienza ogni loro richiesta. Certamente i tempi sempre più stretti per progettazione e messa in opera, i budget continuamente rivisti e i rework fino all’ultimo minuto prima della consegna, ci mettono in difficoltà, generando un dispendio di risorse fisiche ed economiche: ciononostante restiamo disponibili, convinti che, per il successo di un evento, sia necessario fare squadra, superando il rapporto cliente/fornitore”. Certamente affiancare il cliente in qualità di partner risulta ormai fondamentale, ma lo è anche la ricerca di soluzioni innovativa che riescano a rispondere alle mutate esigenze delle aziende. “Sia a livello B2B sia B2C - spiega Simone de Eguileor, business development advisor foodja - i clienti sono molto attenti a quello che consumano e acquistano e ricercano, sempre di più, prodotti su misura. È sull’esperienza, le esigenze, i brainstorming di team e le suggestion del network che abbiamo creato, in questi anni, un sistema davvero differenziale. Ogni giorno proseguiamo nella ricerca e nello sviluppo di ulteriori funzionalità che possano sempre aiutare i clienti a migliorare la loro performance e la live experience del pubblico. In generale, cercano in noi un partner di fiducia, per avere soluzioni adatte a ogni esigenza e, soprattutto, per ridurre al minimo processi complessi e articolati. Se l’utente finale vive un’esperienza positiva, l’organizzatore ha centrato il bersaglio…giusto?!” I clienti vogliono esperienze uniche che li distinguano dai competitor e valorizzino il brand in modo originale. L’esclusività e la personalizzazione
Una dimostrazione di come nel mondo degli eventi non possa più essere semplici fornitori, bensì attivare una vera e propria partnership per raggiungere quella eccellenza che le aziende italiane meritano di rappresentare è la case history che ha visto Frontrow affiancare Filmmaster Events, per la realizzazione della mostra di Dolce&Gabbana ‘Dal cuore alle mani’ a Palazzo Reale. Un impegno di portata eccezionale che ha richiesto una relazione estremamente fitta e a prova di errore con l’agenzia, il cliente, la location e tutti i fornitori. Un grande successo che ha premiato la vocazione a ‘fare squadra’ di Frontrow e di tutti i protagonisti.
sia funzionale, sono priorità assolute per creare un’impronta duratura. “Un aspetto cruciale- spiega Edoardo Singrossi, general manager Sharingbox - è l’integrazione digitale e omnicanale, con soluzioni che connettono il pubblico attraverso touchpoint fisici e digitali, come campagne social legate a installazioni fisiche o esperienze in realtà aumentata. Questi strumenti amplificano l’impatto delle campagne, aumentando la visibilità del brand sui social media”. La combinazione tra fisico e digitale è un plus dell’offerta Sharingbox, che ha adattato ha adattato il proprio approccio per offrire esperienze personalizzate e soluzioni che combinano digitale e fisico, come l’uso dell’intelligenza artificiale, video a 360° e realtà aumentata. Queste tecnologie vanno oltre l’evento stesso, creando un legame diretto con il pubblico. I clienti chiedono anche tecnologie per misurare il Roi, per avere dati concreti sul ritorno degli
Il portale ‘èComodo’, sviluppato da Modorent. rende semplice e intuitiva la gestione degli ordini da parte dei clienti
investimenti. Per rispondere a questa esigenza, offriamo strumenti per raccogliere e analizzare dati sull’efficacia delle campagne, rafforzando il nostro ruolo di partner strategico. I clienti non si accontentano più di soluzioni standard: cercano esperienze integrate, misurabili e capaci di lasciare un ricordo duraturo e condivisibile”. La consulenza da parte di partner tocca tutte le fasi dell’evento, spesso, infatti, le aziende al loro interno non hanno professionisti o divisioni specializzate e si rivolgono ai consulenti esterni al bisogno. Come spiega Maurizio Murciato, founder & ceo Plesh: “I nostri clienti sono grandi agenzie organizzatrici che raramente vantano una struttura interna suddivisa in unità specializzate con developer e software engineers. Questo porta i loro operatori a fare shopping tra piattaforme chiuse già esistenti o a cercare sul mercato fornitori specializzati solo a valle del processo di ideazione e progettazione. Così facendo, le soluzioni e le idee più avanzate, AIbased o AI-powered, risultano ingenue e in alcuni casi anche infattibili. Plesh scardina questo problema affiancando un proprio team tecnico al gruppo di lavoro di agenzia: un supporto che inizia fin dal brief iniziale, in modo da facilitare idee e progetti abilitati dallo sviluppo custom di applicativi, attraverso studi di fattibilità già in fase preliminare”.
“Le risorse umane sono il cuore pulsante di qualsiasi evento, poiché la loro competenza e motivazione può determinare il successo o il fallimento di un’iniziativa - spiega Robin Rossi, founder & managing director Open Crew. Un team su misura garantisce che ogni aspetto dell’evento sia curato nei dettagli: dalla pianificazione logistica all’organizzazione delle attività, fino alla gestione delle tempistiche. La presenza di risorse adeguate facilita inoltre una comunicazione efficace tra i membri del team, i fornitori, i partecipanti e gli stakeholder, assicurandosi che tutti siano allineati sugli obiettivi e sui compiti e permette la risoluzione di problemi e imprevisti. “La ricerca e selezione del personale - racconta Rossi - avviene sulla base di un vasto database proprietario su scala nazionale, in modo da garantire i professionisti più adatti. Il nostro database, composto da più di 10.000 contatti dislocati su tutto il territorio nazionale, viene aggiornato costantemente. A seguito di ogni attività vengono anche riportati nel sistema i feedback ricevuti sul servizio, in modo da avere una valutazione sempre attuale sui profili e proporre l’abbinamento più adeguato per ogni evento”. Ma quali caratteristiche deve avere il personale per garantire qualità e professionalità? Affidabilità, disponibilità, riservatezza e proattività sono sicuramente caratteristiche fondamentali che deve avere lo staff. Il tutto deve essere completato anche da precisione, cura dei dettagli e tanta cordialità
di Marina Bellantoni
MARZIA CAPACE, ceo, founder e responsabile eventi Ammu 96
RACHELE
LIMONTA, ceo Area Kitchen
Negli ultimi anni, le esigenze dei clienti in termini di food & beverage negli eventi sono evolute. Da una parte c’è grande attenzione verso il food design e gli allestimenti, dall’altra una crescente considerazione delle intolleranze, delle diete e della sostenibilità. Territorialità, km 0, sensibilità verso il food waste e la qualità delle materie prime sono ormai all’ordine del giorno. Come sono cambiate, dunque, nel tempo le richieste dei clienti in tal senso e di conseguenza come le società di banqueting e catering hanno adeguato la propria offerta?
ATTENZIONE A INTOLLERANZE, SOSTENIBILITÀ, QUALITÀ ED ESTETICA
“Negli ultimi anni - Marzia Capace, ceo, founder e responsabile eventi Ammu -, le richieste dei clienti sono cambiate molto, con una crescente attenzione a intolleranze, diete specifiche e sostenibilità. Abbiamo ampliato l’offerta, includendo opzioni vegane e gluten-free, oltre
a migliorare i canali di contatto e acquisto, come e-commerce e delivery. Siamo passati al menù digitale, che ci ha permesso di gestire meglio le esigenze dei clienti e mantenere alti standard di qualità e servizio”.
C’è poi l’aspetto della convivialità che non va sottovalutato come precisa Rachele Limonta, ceo Area Kitchen: “Negli ultimi anni i clienti chiedono sempre più che durante gli eventi gli ospiti possano vivere il food & beverage come momento di convivialità, senza troppe formalità. L’altra tendenza sempre più richiesta è la personalizzazione e l’attenzione all’italianità dei prodotti”. Area Kitchen è specializzata nello studio e nella realizzazione di finger food che, oltre a risultare ricercati ed esteticamente innovativi nella forma ma tradizionali nel gusto, sono perfetti per soddisfare le richieste dei clienti.
“Crediamo - continua Limonta - che, oggi più che mai, il cibo costituisca una leva di comunicazione in grado di creare esperienze sorprendenti e memorabili; inoltre per noi ciascun evento è un inno alla sartorialità made in Italy”.
I clienti sono diventati anche molto più consapevoli e attenti alla qualità della materia prima, prediligendo prodotti locali e sostenibili Sia il cliente privato che il cliente aziendale
Area Kitchen è specializzata nello studio e nella realizzazione di finger food, esteticamente innovativi, tradizionali nel gusto e perfetti per soddisfare le richieste dei clienti
ha sviluppato un occhio attento per l’estetica, richiedendo impiattamenti curati e originali “I fornitori che da sempre ci seguono - racconta Angelo Tondini, ceo e titolare Le Gourmet
Catering -, hanno saputo seguire i nuovi trend con l’eccellenza della qualità di sempre che li contraddistingue. Abbiamo rafforzato il rapporto di fiducia con i nostri clienti, ascoltando le loro esigenze e offrendo soluzioni personalizzate che soddisfano aspettative sempre più elevate, creando per esempio prodotti firmati Le Gourmet”.
PRIME A KM 0
La sostenibilità è oggi un elemento centrale e fondamentale per gli eventi, sia per l’impegno etico sia per le aspettative dei clienti. “Abbiamo eliminato la plastica dai prodotti monouso e adottato pratiche eco-friendly per ridurre l’impatto ambientale - racconta Marzia Capace
Le
(Ammu) -. Nonostante gli sforzi, ci sono ancora sfide da affrontare, come sensibilizzare i clienti a una corretta raccolta differenziata e trovare fornitori che rispondano a queste nuove esigenze”.
Anche Area kitchen applica una green policy sia nella gestione dei rifiuti sia nell’utilizzo dei materiali sostenibili. “Possiamo affermare che tutti i nostri eventi sono plastic-free”, spiega Rachele Limonta. Le sue proposte prevedono l’utilizzo delle classiche stoviglie oppure di attrezzature Bio compostabili, lasciando al cliente la scelta del materiale da utilizzare.
TONDINI, ceo e titolare Le Gourmet Catering
“Stiamo anche molto attenti - continua la ceo - a evitare sprechi di cibo soprattutto durante gli eventi con un numero elevato di ospiti; da diversi anni collaboriamo con l’associazione Food For Good che attraverso il Banco Alimentare recupera il cibo per donarlo ai più bisognosi”.
Per ridurre l’impatto sull’ambiente è fondamentale utilizzare prodotti stagionali e a Km 0, come spiega Angelo Tondini (Le Gourmet): “Utilizzare prodotti stagionali riduce l’impatto
In tutta la sua storia, Le Gourmet ha realizzato dai servizi per case reali a eventi di grandissime dimensioni fino a ricevimenti con prodotti culinari di estrema originalità. Tra le ultime novità, il lancio del Gin artigianale ‘Gigione’ Un omaggio alla città di Milano, che più di tutte ci conosce e apprezza per gli eventi legati alla moda e al design. Questo prodotto unico viene offerto negli open bar, ma spesso diventa anche la base di finger food innovativi per gli aperitivi. ‘Gigione’ rappresenta la continua evoluzione di Le Gourmet, mantenendo sempre la qualità e la creatività al centro.
Spettacolare il menù realizzato da By Area Kitchen per un evento natalizio per 1.100 persone a tema ‘Arcade anni 90’. Il concept era il gaming anni 90 rivisitato in chiave positiva, energica colorata e non nostalgica, affinché potesse appassionare tutti. Un approccio festoso, più orientato al futuro (es. festa fluo, pop culture, musica moderna...).
ambientale, promuove l’economia locale e assicura freschezza. La sostenibilità culturale valorizza tradizioni e identità territoriali, creando eventi autentici e rispettosi. In questo modo, ogni aspetto dell’evento diventa parte di un sistema virtuoso, capace di lasciare un’impronta positiva sul pianeta e sulle persone. Inoltre, ci siamo attivati installando impianto solare per la produzione di acqua calda e importante, impianto fotovoltaico per ridurre le immissioni di CO2 nell’aria”.
TEMPISTICHE RISTRETTE E PERSONALIZZAZIONE
Richieste personalizzate e fidelizzazione dei clienti questi i focus delle società di catering oggi. Ma anche la capacità di far evolvere la propria offerta in linea con le richieste del mercato rappresenta un plus, come spiega Marzia Capace (Ammu): “Il rapporto con i clienti si è evoluto: non siamo più solo una pasticceria, ma offriamo anche proposte salate, piccoli aperitivi e servizi per eventi aziendali. Abbiamo implementato un sistema di loyalty per creare un senso di comunità e rafforzare la fidelizzazione. Le richieste sono aumentate e ci impegniamo costantemente
per soddisfarle, mantenendo al centro l’attenzione al cliente”.
Tra i cambiamenti riscontrati nelle richieste dei clienti da parte di Area Kitchen, vi sono le tempistiche sempre più ristrette. Come fare dunque? Essere dinamici e flessibili. “Il nostro team commerciale - spiega Rachele Limonta -, oltre a essere molto dinamico, flessibile e tempestivo nelle risposte, crea sempre una forte sinergia con i clienti supportandoli a 360 gradi nelle loro richieste e fidelizzandoli sempre di più creando un rapporto di fiducia reciproca”.
In 50 anni di storia, il rapporto di Le Gourmet con i clienti non è cambiato nella sua essenza. Da sempre la società si distingue l’attenzione al ‘fare bene’ e la fiducia reciproca. “Anche se i tempi, i gusti e le generazioni evolvono - precisa Angelo Tondini -, alla base di tutto rimane il legame che abbiamo costruito con i clienti, basato sulla qualità, affidabilità e ascolto. Questo approccio ci ha permesso di adattarci ai cambiamenti, senza mai perdere di vista ciò che conta davvero: una relazione solida e autentica, che dura nel tempo. Il ‘passaparola’ è il nostro primo mezzo di comunicazione”.
Ammu offre un servizio di catering dolce e salato, oltre a disporre di un mezzo street e diversi carretti per la somministrazione di cannoli siciliani, granite e arancini
Tre le sue collaborazioni spicca quella con Fiera Milano, dove, in occasione di eventi, propone il suo servizio di dolci con il supporto del mezzo street food o dei carretti. Soluzioni che le consentono di adattarsi facilmente a diverse tipologie di eventi, mantenendo sempre alta la qualità del servizio. Ammu, inoltre, ha implementato un sistema gestionale che permette ai clienti di visionare il menù, ordinare e pagare online, evitando code e garantendo un’esperienza più fluida. Inoltre, la grande attenzione alla sostenibilità si evince nell’utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili, e l’eliminazione della plastica dai prodotti monouso. Grazie a queste pratiche, riesce a soddisfare le esigenze green dei clienti e a ridurre l’impatto ambientale
Con creatività, metodo e competenza trasformiamo le vostre idee in azioni e progetti concreti.
La nostra ampia rete di professioniste e professionisti dell’industria culturale e creativa, dello spettacolo, della comunicazione e del digitale ci consente di creare soluzioni personalizzate e innovative, con una progettazione integrata e su misura per ogni tipo di evento, dalla creazione alla produzione, dalla consulenza d’impresa alla comunicazione integrata del progetto, fino alla gestione amministrativa.
retedoc.net
Le nuove frontiere della live communication
Tecnologia, sostenibilità e rapporto con i clienti sono tre ‘hot topic’ anche per le location. A parlarcene i rappresentanti di alcuni prestigiosi spazi per eventi.
Il ruolo della tecnologia negli eventi è cambiato radicalmente negli ultimi anni, soprattutto in risposta alle nuove esigenze di connessione, engagement e flessibilità. “Oggi - spiega Isabella Maggi, marketing and communication director Gattinoni - la tecnologia non è più solo un supporto operativo, ma un elemento centrale dell’esperienza evento”. “Il ruolo della
tecnologia - aggiunge Fabio De Santis, direttore della divisione Event & Conference Ieg - è sempre strategico, lo è sempre stato. S’è resa necessaria una crescente capacità di leggere la domanda e di organizzare una risposta efficace e tempestiva
Le piattaforme digitali consentono di creare eventi ibridi o virtuali che connettono partecipanti in tutto il mondo, senza limitazioni fisiche.
Strumenti come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati, inoltre, permettono di raccogliere insight in tempo reale, migliorando il coinvolgimento dei partecipanti e adattando gli eventi sulla base delle esigenze del pubblico.
Dall’introduzione di streaming live di alta qualità alle esperienze di realtà aumentata, la
ISABELLA MAGGI, marketing and communication director Gattinoni
FABIO DE SANTIS, direttore della divisione Event & Conference Ieg
Tra le location gestite da Big Spaces spicca Big Theatre, uno spazio polifunzionale unico nel suo genere
tecnologia sta ridefinendo le aspettative di chi partecipa e di chi organizza eventi. Conscia del peso che rappresenta nel bilancio finale dell’evento un’eccellente dotazione tecnologica, Ieg ha scelto di istituire al suo interno un team dedicato, un albo di fornitori professionali con cui la relazione è sistematica.
“Siamo passati da una dotazione ‘in house’, a una rete di collaborazioni di altissimo profilospiega Fabio De Santis (Ieg) -, concentrandoci sull’infrastruttura tecnologica, che deve essere perfettamente in grado di ospitare quanto di più avanzato offre il mercato. La pandemia ha incrementato la qualità della tecnologia per la partecipazione da remoto, si sono aggiunte le interazioni fra gli ospiti e degli stessi col territorio, sia circostante sia della città. Tutto ciò ha bisogno di risposte adeguate”.
“Le soluzioni tecnologiche più richieste - racconta Maggi (Gattinoni) - riguardano l’integrazione di piattaforme digitali per eventi ibridi e virtuali, la gestione di contenuti in tempo reale e soluzioni di interazione tra i partecipanti. In particolare, ci viene richiesta sempre più frequentemente l’implementazione di
sistemi di live streaming professionali, piattaforme di networking virtuale e tecnologie di realtà aumentata e virtuale per migliorare l’esperienza immersiva. Per rispondere a queste richieste, come Hub Gattinoni Milano abbiamo inserito una nuova regia nella sala Sidney predisposta per streaming, in modo tale che la richiesta dei clienti possa essere soddisfatta già in fase di preventivo. Ci siamo poi attrezzati con partnership con fornitori tecnologici per garantire una perfetta connettività, anche con un ampio numero di partecipanti connessi da remoto”.
Oggi, le aziende sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale e sociale delle loro attività, e questo si riflette anche nella scelta di location e soluzioni sostenibili per gli eventi. Per Big Spaces è quindi fondamentale promuovere, gestire e commercializzare location il più possibile adattive, progettate per minimizzare l’impatto degli allestimenti temporanei. La polifunzionalità degli spazi deve includere strutture residenti e dotazioni fisse, come,
Big Spaces si impegna a creare un impatto positivo sui quartieri in cui opera. Un esempio significativo è l’utilizzo di Piazza Gae Aulenti e del Parco Bam di Milano, valorizzati attraverso una convenzione pubblico-privato tra il Comune e la Fondazione Riccardo Catella. I proventi generati dalla commercializzazione degli spazi vengono in parte reinvestiti nella manutenzione delle aree esterne e nella sicurezza, anche di notte. Inoltre, le sale della Fondazione sostengono le sue attività e finanziano progetti sociali. Il Big Theatre a Mind rappresenta un emblema di riqualificazione sostenibile, essendo un edificio di Expo 2015 riconvertito in teatro polifunzionale progettato per attrarre footfall e animare l’intera area.
Le nuove frontiere della live communication
Gattinoni Hub ha ospitato ‘Flower Up’, progetto nato dalla sinergia di glo for art ed Emiliano Ponzi: un’installazione artistica esclusiva per celebrare lo spirito positivo con un’avventura caleidoscopica: un tunnel emozionante conduceva i visitatori attraverso realtà e sogno, fino a un incantevole giardino dove una grande installazione elevava ancora di più l’esperienza fino a diventarne protagonista. Lo stile positivo, inclusivo e open minded di Emiliano Ponzi si è coniugato in modo artistico ai valori di glo promuovendo la filosofia ‘A Better Tomorrow’. ‘Flower Up’ ha segnato una delle tappe del progetto artistico itinerante glo for art, nato per sostenere l’arte e diffondere la cultura, favorendo la democratizzazione dell’esperienza artistica L’hub milanese era già stato location d’eccezione di un altro vento importante, ReStArt’, con il quale il Gruppo Gattinoni aveva voluto dare un messaggio di ottimismo e positività a un settore fermatosi con la pandemia. Come? Attraverso un’experience artistica, animata dal Dj set di Alex Farolfi di Radio Deejay. Sei installazioni a cura di street artist per narrare l’evoluzione il riposizionamento e la ripartenza del Gruppo dopo la pandemia. L’arte come punto di rinascita di un intero settore è un tema fortemente simbolico, scelto per esprimere l’armonia che da sempre lega i valori del Gruppo Gattinoni: dalla centralità delle persone, alla passione, passando attraverso affidabilità eccellenza innovazione qualità e creatività. Anche il servizio catering dell’evento si è inserito perfettamente nel concept della serata; realizzato in collaborazione con Area Kitchen, ha portato in tavola geometrie di sapori e colori, richiamando il logo quadrato e i colori di tutte le business unit del Gruppo Gattinoni
ad esempio, appendimenti e impianti audio/ video/luci integrati, insieme a tecnologie e soluzioni per il banqueting già ottimizzate. Questo modello non solo riduce costi e tempi operativi, ma contribuisce in modo significativo a ridurre l’impatto ambientale
“Come Gattinoni - racconta Isabella Maggi (Gattinoni), anche nelle nostre location, ci impegniamo a ridurre al minimo l’impatto ambientale, adottando pratiche sostenibili in ogni fase dell’organizzazione. Dove possibile scegliamo materiali riciclabili, limitando l’uso della plastica e collaborando con fornitori per ridurre le emissioni di trasporto. Inoltre, promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile e incentiviamo i catering sostenibili. Crediamo che la sostenibilità non sia solo una tendenza, ma un imperativo etico per il futuro degli eventi”. Dal canto loro, anche le aziende comprendono ormai stabilmente nei loro eventi occasioni e messaggi di natura sociale e orientati alla sostenibilità a 360°. Secondo Fabio De Santis (Ieg) dunque è un messaggio rivolto sia al proprio interno, mettendo in sintonia collaboratori e stakeholder, ma anche all’esterno per consolidare la propria reputazione. La sostenibilità viene intesa non solo come green, ma come impegno sociale anche verso le varie disabilità. “Siamo
di fronte a un paradigma nuovo -precisa De Santis - e lo standing di un soggetto economico viene misurato anche da questi requisiti”. “È fondamentale collaborare con fornitori che privilegiano fonti di energia rinnovabileprecisa Andrea Baccuini, founder & partner Big Spaces -, puntando sull’efficienza energetica. È inoltre essenziale che le location siano certificate e trasparenti in termini di emissioni, garantendo un approccio responsabile in ogni fase dell’evento”.
RAPPORTO CON I CLIENTI: FIDUCIA
ED ESPERIENZE SU MISURA
Oggi i clienti sono più informati e consapevoli, e le loro aspettative sono aumentate.Vogliono soluzioni personalizzate, innovative e spesso sostenibili. Il rapporto è diventato più collaborativo: non vedono le location solo come fornitori di uno spazio e di un servizio, ma come veri e propri partner strategici. “Ci coinvolgono molto di più fin dall’inizio della fase di ideazione - racconta Isabella Maggi (Gattinoni), per studiare insieme soluzioni che siano all’altezza dei loro obiettivi e della loro visione. Siamo passati dall’offrire semplicemente servizi a creare esperienze su misura, costruite attorno alle esigenze specifiche di ogni cliente”.
In occasione di ExpoAid 2023, il Palacongressi di Rimini e la città hanno ospitato attività dedicate al tema delle disabilità
“Nel tempo - spiega Andrea Baccuini (Big Spaces) -, il nostro rapporto con i clienti si è evoluto verso un approccio più consulenziale e strategico. Le agenzie e le aziende non ci contattano solo con progetti definiti, ma ci coinvolgono anche per il know-how, richiedendo
di co-progettare eventi sin dalle fasi preliminari. Inoltre, quando l’interlocutore è un developer di un quartiere o distretto urbano, il nostro ruolo consulenziale è fondamentale fin dalle prime fasi di progettazione. È infatti essenziale identificare le necessità strutturali e di arredo urbano per garantire una fruizione ottimale degli spazi e
assicurare che ogni area sia predisposta per ospitare eventi futuri”.
Per Ieg, il rapporto coi clienti è in continuo mutamento: cambiano le richieste e di conseguenza le sedi congressuali sono stimolate all’innovazione e a inserire nei processi relazioni di varia natura.
“Spesso - racconta Fabio De Santis -gli eventi vengono confermati direttamente dal promotore, disintermediando la domanda. Chi fa il nostro mestiere sa bene cosa cambia”.
Inoltre, i format che si svolgono nei centri congressi e nelle sedi si modificano e si contaminano sempre più: eventi con contenuti scientifici che integrano o si affiancano a fiere con obiettivi prettamente commerciali, prevedono momenti spettacolari, opportunità di matching commerciale e attività esperienziali. “Si inserisce un elemento, per noi decisivo - conclude De Santis -, la sinergia coi servizi del territorio, sempre più apprezzati e utilizzati anche dal mondo degli eventi corporate”.
Un esempio di come una delle strutture gestite da Ieg, il Palacongressi di Rimini possa mettere al servizio del territorio la propria multifunzionalità e la propria vocazione all’accoglienza è ‘ExpoAid 2023’. Una kermesse che ha risposto efficacemente alla sfida lanciata dalla Presidenza del Consiglio, attraverso il ministero per le disabilità: organizzare un festival che avvicinasse il mondo della disabilità non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti. ‘ExpoAid 2023’ è stato il primo e più grande evento nazionale dedicato alla disabilità.
1.500 i partecipanti riuniti a Rimini per i quali il Palacongressi ha dato prova della sua grande capacità di accoglienza verso le varie forme di disabilità. Rimini stessa è stata in grado di accogliere con successo, nei vari spazi della città, i momenti organizzati all’aperto come spettacoli di mototerapia, esercitazioni con pets, show musicali
La location permette di rendere coinvolgente ogni evento grazie alla possibilità di organizzare spettacoli live, DJ set, karaoke e altre forme di intrattenimento e, sul fronte del food, di servire le specialità che hanno reso celebre il brand come i leggendari Steak Burger oltre a piatti della tradizione locale e proposte vegetariane. Proprio sul fronte del food vanno segnalate 2 novità. La prima consiste nella possibilità di fare di Hard Rock Cafe Milan il punto di riferimento per i business lunch grazie a un nuovo menù goloso disponibile da lunedì a venerdì al costo di 16.90 euro. La seconda è la possibilità di portare lo spirito e le specialità food&drink di Hard Rock Cafe Milan direttamente in azienda o in altre location grazie a un colorato food truck.
È un brand globale che celebra la passione per la musica e permette di riviverne la storia attraverso memorabilia appartenuti ai più celebri artisti del mondo. Da 2 anni è anche all’ombra della Madonnina. Hard Rock Cafe Milan è un locale dall’atmosfera unica e inconfondibile dove aziende e agenzie possono organizzare eventi quali meeting, conferenze, convention, team building e incentive dal sicuro effetto wow, tra cimeli appartenuti a grandi cantanti italiani e stranieri come per esempio la giacca dorata di Micheal Jackson, l’intimo di Madonna indossato dalla Regina del Pop durante il “Who’s That Girl” World Tour e lo scintillante costume rosso di Rihanna per il video “If I Never See Your Face Again”. Invece tra i memorabilia della storia della musica italiana sono esposti all’Hard Rock Cafe Milan la Fender Telecaster suonata da Ligabue durante il primo tour in Nord America e il piatto da batteria Zildjian utilizzato e firmato dalla Premiata Forneria Marconi.
Situato in pieno centro città, a walking distance da piazza Duomo, il locale si estende su 2 piani e dispone di spazi versatili capaci di accogliere eventi sino a 300 persone; i planner, infatti, possono riservare una delle 2 sale disponibili o affittare in esclusiva l’intero locale per poterlo così personalizzare e garantirsi l’esclusività più assoluta. Qualsiasi sia la dimensione dell’evento, dal meeting più raccolto alla grande convention, gli organizzatori possono contare sul supporto di staff dedicato e tecnologia all’avanguardia per presentazioni, spettacoli dal vivo e DJ set: 2 palchi, uno schermo, un video proiettore e un impianto audio e luci di ultima generazione.
Open Crew è un’agenzia di personale che nasce per valorizzare l’immagine dei propri clienti, fornendo un servizio tempestivo, dinamico e flessibile nella ricerca e selezione delle figure più idonee per ogni tipologia di evento. Presente su scala nazionale e formata da un team di professionisti che da anni opera nel settore, risponde al meglio alle diverse necessità attraverso un database in costante aggiornamento con più di diecimila professionisti qualificati con diverse conoscenze linguistiche e skills.
OPER CREW
Via Raffaello Sanzio, 16 - 20149 Milano Mob. 333 6492548
info@opencrew.it - www.opencrew.it
Noleggio arredi, mise en place e attrezzature per eventi. Grazie al servizio di progettazione e consulenza è al fianco degli organizzatori di eventi aziendali ad alto impatto come congressi, convention, sfilate, ricorrenze, lanci prodotti, workshop e inaugurazioni, ma anche di eventi privati. Velocità di preventivazione, puntualità nelle consegne, qualità degli arredi, delle mise en place e di tutti i materiali utilizzati. Modo Rent realizza prodotti ‘su misura’ per esigenza specifiche, grazie a un reparto di produzione che realizza soluzioni custom e allestimenti, in regola con tutte le normative in materia di sicurezza.
Corso Cuneo, 63 - 10078 Venaria Reale (To) Tel. 380 7883512
info@modorent.it - www.modorent.it
Una società all’avanguardia fin dalla sua nascita, nel 1984, che vanta tra i suoi plus la cura del dettaglio, la rapidità e il problem solving. L’ossessione per la tecnologia e il dna da visionari l’ha portata a realizzare un luogo dove creare esperienze spettacolari: STStudios Due studi di posa tecnologici e polifunzionali, che si differenziano per dimensioni, tecnologie e servizi. Tra le prime in Italia a dare vita alla virtual production (nuova tecnica cinematografica che permette di mixare virtuale e reale), è in grado di offrire una gamma completa di opportunità per la produzione di eventi digitali e ibridi, spot, produzioni televisive, cinematografiche e musicali.
STS COMMUNICATION
Via Vittorio Veneto 1/d - 20091 Bresso (MI) Tel. 02 614501 info@stscommunication.it - www.stscommunication.it
WePhoto opera nel mondo della fotografia digitale, offrendo servizi fotografici professionali per eventi privati e non, grazie all’esperienza pregressa, alla continua innovazione tecnologica e alla ‘passione’ che dedica verso i propri clienti. Fondata da Francesca Scriva e Valentina Guglielmino, questa realtà crede che la fotografia generi emozioni e per questo ne è alla continua ricerca. La sua mission? La qualità di ogni scatto e il rispetto di questo lavoro meraviglioso!
WEPHOTO
Via del Lavoro, 71 - 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel. 051 0954663 - Mob. 377 0993337 info@wephoto.it - www.@wephoto.it
Servizio di noleggio auto con conducente pensato per ogni esigenza di mobilità, disponibile in più di 500 città in tutto il mondo. Riservare è semplice e veloce: in pochi semplici passi è possibile prenotare il servizio di noleggio con conducente dalla piattaforma online o in mobilità dalla app. Il servizio LimoLane garantisce transfer confortevoli e puntuali. I driver hanno esperienza in ogni settore, per assicurare un’esperienza di mobilità impeccabile per ogni esigenza di business, all’insegna della qualità e dell’attenzione ai dettagli.
Via Antonio Cechov, 50 - 20151 Milano
Tel. 02 00614834
info@limolane.com - www.limolane.com/it/
Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità sono i pillar e driver di crescita di Tecno Group, sustaintech corporation i cui servizi e progetti innovativi contribuiscono a creare valore e guidare le Pmi nel percorso verso la trasformazione sostenibile e digitale. Partner di Intesa Sanpaolo nel Laboratorio Esg della Campania, Sustainable Finance partner di Euronext e Sustainable Partner di Elite. Il core business del Gruppo, parte del Global Compact delle Nazioni Unite, è riconducibile alle divisioni transition accounting; digital transformation; sustainable finance; energy ed esg advisor.
Riviera di Chiaia, 270 - 80121 Napoli
Tel.: 800 128 047
marketing@tecno-group.eu - www.tecno-group.eu/
Esperienza, tempestività e creatività contraddistinguono la società di spettacolarizzazione con effetti speciali fondata nel 1997 da Adriano Crosetto. Famosa per aver fatto conoscere, per prima in Italia, gli effetti di carta Kabuki, ha sviluppato nel corso degli anni ‘scenografie attive’ utilizzando attrezzature professionali per realizzare altri effetti: criogenici, pirotecnici, fumo, bolle, giochi d’acqua, laser, nevicate artificiali. Utilizza l’esperienza e le competenze acquisite per inserire gli effetti speciali nelle scenografie avvalendosi di una équipe interna per offerte personalizzate. Recentemente, ha sviluppato un know-how per effetti custom e tecnologia laser mapping.
JOY PROJECT
Via Cristoforo Colombo, 85 - 10040 Grugliasco (TO) Tel. 011 7732083
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Da oltre 10 anni, Sharingbox propone la ‘photo opportunity’ come momento esperienziale da cui ricavare intrattenimento, strategie di marketing e dati-utente di qualità. Non propone solo semplici foto, ma esperienze immersive, video a 360° e concept di realtà aumentata (come AR Booth che consente di interagire con i propri idoli sportivi o dello spettacolo). Nel 2022 ha lanciato, in partnership con Mrmc, ‘Showbolt’, un braccio meccanico robotizzato per riprese in super slowmotion ad altissima risoluzione.
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