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SLOW ADV, LA NUOVA FORMA DI INTRATTENIMENTO BRANDIZZATO IN TV TRAME AVVINCENTI E CONTENUTI DI VALORE, CREATI SEMPRE PIÙ FREQUENTEMENTE IN UNA LOGICA DI BRANDED ENTERTAINMENT, DOMINANO, ORMAI, LA PUBBLICITÀ ONLINE. SONO I COSIDDETTI ‘SLOW SPOT DIGITALI’. ANCHE IN TV IL FORMATO BREVE SUPERA LA CLASSICA ‘CALL TO ACTION’ PER OFFRIRE NUOVE FORME DI INTRATTENIMENTO BRANDIZZATO.
DI PATRIZIA MUSSO direttore scientifico Obe Osservatorio Branded Entertainment
Viviamo in un’epoca caratterizzata da ritmi ‘fast’: grazie al digital, possiamo essere always on, con informazioni e prodotti sempre a portata di clic. Ciò potrebbe lecitamente portarci a pensare che l’attenzione ai contenuti di qualità, da parte di consumatori sempre più agili surfer del web, sia diventata secondaria. In realtà, come segnalato anche dai dati YouTube, proprio la serialità, con una narrazione di ampio respiro che dura nel tempo, è tra le caratteristiche degli spot digitali che gli Italiani apprezzano di più, insieme alla creatività. Trame avvincenti, oltre i 60” a episodio, e contenuti di va-
lore, creati sempre più frequentemente in una logica di branded entertainment, dominano, ormai, la scena della pubblicità online. Sono quelli che, già nel 2013, in una personale indagine universitaria, avevo definito gli ‘slow spot digitali’. E in tv? La logica del formato breve, con un forte imprinting alla call to action e una fo-
La creatività offre molto poco del suo pieno potenziale in brevi periodi, eppure la tendenza alla creatività a breve termine, usa e getta e, in definitiva, inefficiente, continua
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calizzazione maniacale su prodotto e brand, rimane centrale. Gli spot sembra restino un semplice momento di break (commerciale) fra un programma e l’altro. Recenti indagini ci sollecitano, però, a riflettere su almeno due cambiamenti epocali in corso. Il primo: l’effetto ‘second screen’, ovvero guardare la tv usando contemporaneamente smartphone e