Advertisement
The "Adele Canetti Lazzeri" user's logo

Adele Canetti Lazzeri

Le Mani di Adele diventano dita che parlano sul foglio bianco, quasi un sumi-e giapponese, che intraprende un processo conoscitivo, dove il bianco del foglio riesce a farsi ascoltare come silenzio mentre il tratto dell’artista si libera dall’osservazione e dalla regole, dall’allegoria dello specchio e dalla tecnica fotografica (di cui sicuramente la giovane si serve); la profondità è disegnata nella relazione tra i movimenti, anche tra quelli più superficiali, dove la riproduzione non risulta soltanto un dispositivo libidinale, che suscita interesse, come suggerito da Lyotard; la pittura come il disegno è qui semmai trasformazione di ciò che è visibile in ciò che è leggibile. Disegnare diventa un comportamento: la poietica si svincola tra le dita danzanti di Adele, che scopre così la sua nuova lingua, alla ricerca d’ infinite possibilità. Patrizia Dughero

Publications