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settimanale anno I - n. 13 - 2 luglio 2014
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RVAGLIA MADDALENA CO
RITROVARE LA LEGGEREZZA
IO E LA MIA AMICA ELISABETTA (CANALIS)
Mondiali
FANNO BENE ALLA COPPIA ANDREA PIRLO
CAMPIONE DI CALCIO E DI GOSSIP
AND
TEMPTATION ISL
LE “TENTAZIONI” AMOROSE DI MARIA
Belen e Cecilia Rodriguez
PROVOCARE È IL NOSTRO MESTIERE
“A VOI ITALIANE DEDICHIAMO I NOSTRI BIKINI” LE DUE SORELLE ARGENTINE IN VERSIONE STILISTA CI RACCONTANO COME SARÀ ESPLOSIVA LA LORO ESTATE
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ADESSO
editoriale
di Andrea Iannuzzi
GERRY CONLON, RICORDATELO
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ari lettori, molti di voi ricorderanno Nel nome del padre, il film del 1993 di Jim Sheridan con Daniel Day-Lewis, Emma Thompson e Pete Postlethwaite. Racconta la vera storia di Gerard “Gerry” Conlon, condannato ingiustamente nel 1974 all’ergastolo perché riconosciuto colpevole, dopo un processo farsa viziato da false prove e forzature della polizia, di essere un terrorista dell’Ira (l’esercito irlandese clandestino che lottava contro l’occupazione della Gran Bretagna dei territori del Nord). Gerry,
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ADESSO MAGAZINE 2 luglio 2014, anno I, n. 13 Direttore responsabile ANDREA IANNUZZI direzione@adessomagazine.it Caporedattore Familiare e Femminile Claretta Muci claretta.muci@adessomagazine.it Hanno collaborato Silvia Barlascini, Ilaria Beretta, Daniela Caporali, Valeria Cessari, Vincenzo Crocitto,
all’epoca ventenne, fu accusato assieme a tre suoi amici di Belfast, (Paul Michael Hill, Patrick “Paddy” Armstrong e Carole Richardson) dell’attentato dinamitardo a un pub di Guildford, vicino Londra. Nell’esplosione morirono 5 persone e in 65 rimasero feriti. Soltanto nel 1989, dopo 15 anni di galera e dopo aver assistito impotente alla morte del padre Giuseppe, anche lui imprigionato senza prove, grazie a una combattiva avvocatessa, Gareth Peirce, il processo fu riaperto ed emerse finalmente la verità. L’assoluzione richiamò a Londra migliaia di persone e quel giGiovanni De Faveri, Giorgio Di Vita, Stefania Fiorucci, Francesca Galeazzi, Luca Govoni, Susanna Marinelli, Alberto Martino, Giorgia Marzano, Luigi Nocenti, Mariangela Panarelli, Roberto Pellegrino, Diana Perazzolo, Grazia Pitorri, Silvia Santori, Solange, Federica Tadiello Porta, Giacomo Urtis, Roberta Valentini, William Ward Moda e Bellezza: Antonella Stella redazione.moda@adessomagazine.it Guida TV Hub Communication S.r.l. Via Sestriere 25, 00135 Roma Tel. 06.35.49.89.98 info@hubcommunication.it
gantesco errore giudiziario gettò il discredito sulle istituzioni britanniche, sempre viste come un faro di civiltà e saggezza. Lo scorso sabato, Gerry Conlon è morto a 60 anni a Belfast, dopo una lunga malattia. In carcere tentò il suicidio, uscito iniziò a bere per dimenticare l’orrore. Poi si era dedicato alla mala giustizia. Abituati alla farraginosa giustizia italiana, è bene ricordare che anche in Gran Bretagna hanno qualcosa da farsi perdonare. SCRIVETE AL VOSTRO DIRETTORE direzione@adessomagazine.it
SO.FIN.COM. S.p.A. Via San Lucio 23, 00165 Roma info@sofincom.com Raccolta Pubblicitaria MediaAdv S.r.l. Via A. Panizzi 6, 20146 Milano Tel. 02.43.98.65.31 – 02.45.50.62.59 info@mediaadv.it Redazione e Amministrazione Via Bramante 35, 20154 Milano redazione@adessomagazine.it Coordinamento stampa e distribuzione SISTECO S.p.A. Magazzino Logistica Via della Magliana,495/497 Roma 00148 service@sisteco.it
Progetto Grafico Alice Gubinelli grafica@adessomagazine.it
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Foto e Illustrazioni La Presse, Olycom, Thinkstock, Fabio Scarpati Adesso Magazine
Copyright 2014 Sofincom S.p.A. Tutti i diritti riservati. Testi, fotografie e disegni contenuti in questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l’autorizzazione dell’Editore. Settimanale registrato presso il Tribunale di Milano n.1 - 08/01/2014. Una copia: 1,00 euro ISSN 2284-1067
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sommario
FAMILIARE ATTUALITÀ
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Principe Harry
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Silvia RussellAbbate Crowe
6 Fotonotizie Gli scatti della settimana Gambirasio Le novità sul caso 10 Yara Ramazzotti La festa di nozze con Marica 14 Eros Corvaglia Sono una donna caparbia 16 Maddalena Stones Un concerto leggendario 18 Rolling La nostra prima volta... 20 Cecilia&Belen Reali Tutte pazze di Harry 26 Vite Trussardi La sua vita da “mammo” 30 Tomaso Abbate Una Pupa laureata 36 Silvia Russo Maria, la mia piccola star 38 Carmen Pirlo 42 Andrea Vincerò per Valentina Tittocchia 44 Emanuela Sono una vera tifosa Convertini La mia grande famiglia 46 Beppe Salerno Vi presento la mia 50 Sabrina nuova hit Caruso La “Bonas di Bonolis è 52 Paola stata riconfermata Diaz Come ti smaschero 54 Cameron il traditore Island 60 Tempation L’Isola delle “tentazioni”
di Maria
46
Natalie Beppe Portman Convertini
ne parla fanno bene 66 SeI Mondiali... famiglia in casa 70 InParto al lavoro Professione modello 74 Caccia lo dico io 76 TeL’agenda dei lettori casa 78 LaStiletuaprovenzale Le novità tecnologiche 81 Web&Tech il punto Vestiti estivi: bon ton 83 Facciamo 84 Misteri I bambini “indaco” viaggio 86 InIl Palio di Siena chi sei 89 Dimmi Il test
FEMMINILE Versatile tubino 92 Moda Uomo Le sfilate di Milano 94 Moda di stile I voti alla Cucinotta 97 Pagelle 98 Beauty Sole senza rischi estetica Risponde Giacomo Urtis 101 Chirurgia bene Le erbe della leggerezza 102 Star Ai fornelli 106 Veloci piatti freddi a tavola 108 OkGenerose pesche Il carrello della spesa 109 Consigli per gli acquisti L’angolo del relax 112 Giochi Le previsioni di Solange 129 Oroscopo e soluzioni dei giochi 130 Indirizzi
foto notizie a Gli scatti della settiman
Viva el Rey! Viva España! Madrid (Spagna). Il 18 giugno è iniziata ufficialmente l’era di re Felipe VI di Spagna, 46 anni, figlio degli ex sovrani Sofia di Grecia e Juan Carlos I di Borbone, 75, che ha abdicato lo scorso 2 giugno. Felipe è stato proclamato re in una cerimonia ufficiale al Congreso madrileno davanti a 1600 invitati. Poi, si è affacciato con la neo regina Letizia, 41, la primogenita Leonor, 9, e la secondogenita Sofia, 8. La Famiglia reale dal balcone del Palacio Real (foto sopra) ha salutato le migliaia di spagnoli assembrati nella Plaza d’Oriente che gridavano “Viva el Rey!”.
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Il più bel sogno
di Evelyn
Hossegor (Francia). Cinque anni fa, Evelyn Briand, 52 anni, ha subito l’amputazione della gamba destra a causa di un’infezione contratta in ospedale. La donna desiderava fin da piccola di surfare le onde dell’Atlantico e grazie all’istrutore Xavier, il sogno è diventato realtà.
arco
La rivincita di M
Sant Antonio (Stati Uniti). Alla fine, Marco Bellinelli, 28 anni, ce l’ha fatta. È il primo cestista italiano a vincere il campionato NBA americano con la sua squadra, i Sant Antonio Spurs che hanno sconfitto 4-1 i Miami Heat nelle final series. Il campione di San Giovanni in Persiceto ha chiuso la stagione con 11,4 punti a partita, con una media di 25,2 minuti a incontro e il 43% al tiro dai 3 punti.
foto notizie a Gli scatti della settiman
prova Maturandi alla Milano. Sono iniziati gli esami di maturità per oltre 500mila studenti italiani delle scuole superiori. Anche quest’anno divieto assoluto di portare in aula telefonini, smartphone e tablet, subito requisiti dai docenti e dai commissari che li hanno riconsegnati ai maturandi soloa fine prova.
pioni
La pizza dei cam
Glasgow (Regno Unito). Un ristoratore scozzese ha creato le sue pizze con le facce dei giocatori della Fifa World Cup 2014, tra cui Wayne Rooney, 29 anni, capitano della nazionale d’Inghilterra sconfitta 2-1 dall’Italia.
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ADESSO
cronaca I genitori Brembate Sopra (Bergamo). Fulvio e Maura Gambirasio, i genitori di Yara in un momento della conferenza stampa dopo il ritrovamento del corpo della loro figlia in un campo nel febbraio 2011.
o i as r i b m Yara Ga
LA SCIENZA NON PUĂ’ SBAGLIARE di Luigi Nocenti
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La to mba Brembate Sopra (Bergamo). La tomba dove riposa Yara Gambirasio uccisa a 13 anni il 26 novembre 2010, avvicinata da qualcuno mentre tornava a casa dalla palestra dove si allenava.
Roberta Bruzzo
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Parla la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone. E spiega perché le prove che incriminano Bossetti, presunto assassino di Yara, sono schiaccianti
ontinua a proclamare la sua innocenza Massimo Giuseppe Bossetti, 43 anni, il carpentiere incensurato, sposato e padre di tre figli, che dallo scorso 15 giugno si trova in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio. A distanza di tre anni e mezzo, dunque, il giallo della tredicenne di Brembate Sopra uccisa il 26 novembre 2010, il cui corpo è stato ritrovato in un campo di Chignolo d’Isola tre mesi dopo il delitto, sembra arrivato a una svolta: “Ignoto 1” ha oggi un nome e un volto, e ora ciò che rimane da capire è se sia effettivamente lui l’assassino della piccola Yara visto che il Dna trovato sui vestiti della tredicenne, appartiene a Bossetti. All’uomo gli inquirenti sono arrivati dopo l’analisi di oltre 18mila profili genetici prelevati e seguendo la “pista di Gorno”, dal Dna di Giuseppe Guerinoni, l’autista di autobus morto nel 1999, che
avrebbe avuto un relazione con Ester Arzuffi, madre di Bossetti. A carico del presunto omicida però, oltre al “forte elemento probatorio” del suo Dna, secondo il giudice per le indagini preliminari “si aggiungono anche ulteriori utili indizi”, come le analisi sulle celle telefoniche: in particolare, il cellulare di Bossetti è risultato tra quelli che avevano impegnato la cella della zona dove è stato trovato il cadavere, nell’ora in cui sarebbe avvenuto l’omicidio. E anche le polveri di calce trovate sul corpo e, soprattutto, nelle vie respiratorie di Yara, non avrebbero fatto altro che rafforzare i sospetti a carico del muratore di Mapello. Adesso ha incontrato Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense che ha seguito il caso. Dott.ssa Bruzzone, possiamo oggi dire che Marco Bossetti è l’assassinio di Yara? «La prova del Dna è un ottimo punto di partenza, diciamo che può essere considerata un pilastro dal punto di vista investigativo. Ora però, bisogna vedere se lo sarà anche dal punADESSO
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cronaca
Le indagini Bergamo. Il pubblico ministero Letizia Ruggierititolare dell’inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio. Nel tondo, Francesco Dettori, capo della procura di Bergamo.
to di vista processuale. Non ho motivo di dubitare della qualità del lavoro scientifico svolto in merito a questo accertamento di matrice genetica, soprattutto considerando che è stata analizzata indipendentemente da ben quattro laboratori che sono giunti alle stesse identiche conclusioni; in ogni caso la situazione impone prudenza in considerazione della complessità dello scenario in esame. Ciò che possiamo affermare oggi è che Bossetti sembra essere coinvolto nell’aggressione perché è suo il Dna, ritrovato sugli indumenti, mutandine e leggins, indossati da Yara. Questo però non ci permette ancora di concludere che è stato poi lui a ucciderla. Ad esempio, poteva anche non essere da solo sulla scena del crimine». Quindi oggi cosa sappiamo con certezza ? «Due cose fondamentali: in primis che il Dna ritrovato sugli indumen12
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ti di Yara è identico al profilo genetico di Massimo Giuseppe Bossetti. E poi che questo Dna è collegato per linea diretta paterna a Giuseppe Guerinoni e per linea materna a Ester Arzuffi. Queste sono le uniche certezze che abbiamo per ora. E non mi sembra poco». Potrebbe essere accaduto che mesi prima del ritrovamento, Bossetti si sia imbattuto accidentalmente nel corpo di Yara e abbia involontariamente lasciato queste tracce genetiche che oggi lo inchiodano? «Mi sento di escludere questa possibilità per un motivo ben preciso: il Dna di Massimo Bossetti è stato ottenuto da una traccia genetica non riconducibile a saliva, urina o altri liquidi biologici. Si tratta quasi sicuramente di sangue. Per cui, se per caso avesse scoperto il cadavere di Yara, avrebbe dovuto aprirle il giubbotto, toccarle gli abiti e ferirsi lascian-
do tracce di sangue. Anche perché, è bene ricordare, che queste tracce genetiche sono state ritrovate sugli slip oltre che sui leggins, ossia in porzioni di tessuto attigue a quelle lacerate da uno dei colpi di arma da taglio che sono stati inferti a Yara. La ricostruzione più logica mi fa ritenere che l’aggressore si sia tagliato durante una concitata colluttazione in cui Yara ha cercato di difendersi. Magari si è ferito solo superficialmente ma tanto è bastato per lasciare quelle preziosissime tracce di sangue, assai verosimilmente, sugli indumenti della bambina». Ma può una persona condurre una vita impeccabile per anni, non farsi mai notare per nessun tipo di devianza e poi da un giorno all’altro macchiarsi di un omicidio così brutale? «Solo una minima parte degli omicidi vengono compiuti per mano di kil-
L’abitazione
Cronologia
ler seriali o professionisti, e il fatto che Bossetti non abbia precedenti e non si sia mai fatto notare fino ad oggi non è di per sé un elemento che lo possa scagionare, almeno sotto il profilo statistico. L’omicidio di Yara potrebbe rappresentare la sua unica “condotta criminale”, come è successo molte volte in altre vicende. La mia opinione è che Yara sia morta per mano di un predatore sessuale inesperto, che ha ucciso per evitare l’identificazione senza riuscire a portare a termine la violenza». L’omicidio di Yara potrebbe essere stato premeditato? «Non credo sia stato premeditato l’omicidio, ma ritengo sia stata premeditata l’aggressione sessuale poi degenerata nel delitto. Ritengo che Yara sia stata “presa di mira” nel senso che qualcuno potrebbe averle messo gli occhi addosso già da qualche tempo e che poi, la sera di quel 26 novem-
bre, si sia concretizzata per l’aggressore una “buona occasione” per mettere in pratica il proprio piano criminale. Premeditare un delitto è cosa ben diversa e non reputo sia questo il caso». Il fatto che la mamma di Bossetti continui a dire che la scienza si sbaglia e che lei non ha mai avuto rapporti con Guerinoni, non insinua nessun dubbio sui risultati genetici? «La madre non solo sostiene che il figlio Massimo e la gemella siano figli del marito, ma addirittura di non aver mai avuto rapporti sessuali con Guerinoni. Dal punto di vista psicologico, è possibile che la nostra mente rifiuti o rimuova delle esperienze vissuto; ma penso anche che una madre sia disposta a tutto pur di difendere il proprio figlio. Ma sinceramente, non credo possibile che a sbagliare stavolta sia la Scienza Forense.
Brembate Sopra (Bergamo). La casa della famiglia Bossetti è stata perquisita attentamente dai Nas dei Carabinieri in cerca di eventuali indizii sulla colpevolezza di Giuseppe Bossetti.
26 novembre 2010 La tredicenne Yara Gambirasio scompare da casa. 5 dicembre 2010 Il marocchino Mohamed Fikri, che lavora in un cantiere edile di Mapello, vicino a Brembate, è fermato a bordo di una nave diretta a Tangeri a causa di un’intercettazione ambientale ambigua, ma la sua posizione sarà archiviata perché l’immigrato risulterà del tutto estraneo alla vicenda. 26 febbraio 2011 Il corpo di Yara, a tre mesi esatti dalla scomparsa, è ritrovato in una campo a Chignolo d’Isola, a una decina di chilometri da Brembate (Bergamo). Le indagini appureranno che è stata uccisa sul posto, colpita da alcune coltellate e morta anche per il freddo. 28 maggio 201 È il giorno dei funerali di Yara, partecipano in migliaia; viene letto anche un messaggio del Presidente della Repubblica. 15 giugno 2011 Gli investigatori isolano una traccia di Dna maschile sugli slip della ragazza che, a differenza degli altri tre già esaminati, non sarebbe suscettibile di contaminazione casuale. Sarebbe il Dna dell’assassino. 18 settembre 2012 Nasce la cosiddetta ‘pista di Gorno’: è estratto da una marca da bollo su una vecchia patente il Dna di Giuseppe Guerinoni, simile a quello trovato sul corpo di Yara. Un Dna che, comparato con il nucleo famigliare dell’uomo, non porta ad alcun risultato; da qui l’ipotesi degli investigatori che esista un suo figlio illegittimo. 10 aprile 2014 Grazie a ulteriori accertamenti, viene fugato qualsiasi dubbio sulla corrispondenza del Dna trovato sui vestiti di Yara con quello di Giuseppe Guerinoni: è confermata l’ipotesi che l’assassino di Yara è un figlio illegittimo dell’autista. 15 giugno 2014 Con l’espediente di un comune controllo stradale e test dell’etilometro, i carabinieri estraggono il Dna di Massimo Giuseppe Bossetti, che risulta “perfettamente coincidente” con quello trovato sugli slip di Yara Gambirasio: è il Dna di “Ignoto 1” e Bossetti viene condotto in carcere.
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paparazzi
i t t o z az m a Eros R
NOZZE DA FAVOLA...
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a cerimonia lampo al Comune di Milano aveva spiazzato davvero tutti. Poi però è arrivata la festa di nozze in grande stille. e. Eros Ramazzotti, 51 anni, ha sposato la sua compagnia Marica Pellegrinellinella, 26, nella splendida cornice di Villa Sparina a Monterotondo, in provincia di Gavi di Alessandria. I due neo sposi hanno invitato più duecento persone a questo evento straordinario. Tra i vip intervenuti anche l’amico del cantante romano, Gianni Morandi. Presenti ovviamente anche le due figlie di Eros, Aurora 17 anni e Rafaela Maria, 3. Come previsto non è stata invitata alla festa di nozze l’ex moglie di Ramazzotti, Michelle Hunziker. Nessuna polemica però tra i due ex innamorati: nessuna gara a chi arrivasse all’altare per primo come qualcuno ha voluto malignamente sottolineare. Marica è apparsa visibilmente emeozionata durante tutto il party in suo onore.
La sposa
arica
L’emozione di M Un matrimonio da favola per Marica Pellegrinelli, 26 anni ed Eros Ramazzotti, 51, dopo la cerimonia lampo al Comune di Milano.
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r Una festa da sta
Baci e abbracci
Gianni Morandi, 70 anni, è stato sicuramente l’ospite per eccellenza di questo party di nozze esclusivo organizzato per Eros e Marica. Presente anche Laura Pausini, 40.
Tanti amici
Morandi invita
Eros si acgcroarfige dei foto
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200 ospiti ADESSO
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personaggi
Di Grazia Pitorri
L’ex velina, è amante delle moto da corsa ma nella vita di tutti i giorni è una madre attenta e una moglie innamorata come il primo giorno
a i l g a v r o C a Maddalen
IO, DONNA I CAPARBIA E
VINCENTE 16
ADESSO
ncontrare la bella conduttrice salentina Maddalena Corvaglia, nella terra natia di Padre Pio, durante la serata dedicata al Santo che lei presenterà con Massimo Giletti, ci mostra una lato nuovo della showgirl. Infatti, siamo abituati a vederla correre impavida su moto di grossa cilindrata che lei ama guidare. Avevamo lasciato “Maddy” (così viene chiamata dagli amici più cari) felice e sorridente, due settimane fa nella costa romagnola. Quando le avevamo domandato se fosse felice di diventare “zia”, dato
’N’ Roll
Un marito Rock
Nelle foto Maddalena Corvaglia 34 anni. È sposata con il chitarrista Stef Burns, 55, da tre anni. Hanno una bimba, Jamie Carlyn.
che la sua migliore amica Elisabetta Canalis aveva annunciato di essere in dolce attesa, lei, molto contenta ovviamente, ci aveva spiegato che avrebbe presto raccontato alla sua cara amica le gioie infinite dell’essere mamma, dell’importanza di questa nuova situazione. Talvolta però il destino è beffardo. È notizia di pochi giorni fa che la Canalis ha perso il bimbo durante le prime settimane di gravidanza. Va precisato che, alla nostra domanda secca su cosa sapesse di quella gravidanza la Corvaglia, forse presagendo qualcosa, o per una forma di grande riservatezza, aveva preferito non confermare una notizia che ormai tutte le agenzie avevano già battuto. Innamoratissima di suo marito Stef Burns, noto chitarrista di Vasco Rossi, dalla cui relazione è nata la piccola Jamie Carlyn, la simpatica conduttrice sta vivendo un periodo davvero fortunato anche professionalmente parlando. Signora Corvaglia, che emozione è stata, puntata dopo puntata, arrivare prima e vincere il programma Si può fare su RaiUno condotto da Carlo Conti: si era già cimentata in quella disciplina, la pole dance? «Un’ emozione grandissima, non mi ero mai cimentata in questa disciplina. Dopo aver vinto due puntate ho iniziato a crederci, ma il mio carattere, mi ha aiutata tanto: sono molto caparbia. Quando mi cimento in una nuova attività, non dormo la notte finché non ci riesco. Il giurato che mi faceva più paura non era quel-
lo in studio ma io». Lei comunque è abituata a praticare sport non proprio femminili, azzarderei pericolosi: non ha mai avuto paura? «Timore no, ma a volte non sempre tutto è andato pe il verso giusto. Tempo fa, mentre praticavo uno sport estremo mi uscì la spalla e rischiai la vita, ma per fortuna il maestro era con me e mi aiutò. Non vorrei dire quale sport fosse proprio per non penalizzarlo, sono cose che accadono (la Corvaglia, durante un lancio con il paracadute quattro anni fa ebbe un problema che fortunatamente superò ndr)». Lei che è mamma di una bimba di due anni lascerà che in futuro sua figlia faccia le sue stesse esperienze o è apprensiva? «No, se intende l’apprensività di mia mamma allora non lo sono: certo è che la seguo con attenzione, sto molto attenta, ma io penso che ogni figlio sia una persona a se, e come tale debba vivere le proprie esperienze in autonomia. Essere mamma è un’esperienza meravigliosa». Ed essere moglie invece? Lei è sposata da tre anni con un musicista americano: avete difficoltà a stare vicini, lei in Italia e lui negli States? «No, io e Stef facciamo di tutto per accorciare le distanze: o vado io da lui o viene lui in Ita-
lia. Il nostro amore è forte come tre anni fa: io sono innamoratissima di mio marito». Ora invece la vedremo su RaiUno con Massimo Giletti in una trasmissione dedicata a Padre Pio: lei è credente? Sì, per il secondo anno ho presentato la serata Una voce per Padre Pio con Massimo (Giletti ndr) e io sono legatissima alla figura del Santo di Pietralcina, una persona reale, vera, schietta. Un uomo che se necessario si arrabbiava. Una persona meravigliosa.
Con la figlia ADESSO
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Miti del Rock
Oltre settantamila spettatori al Circo Massimo di Roma hanno applaudito Mick Jagger e soci...
R
UNA LEGGENDA SENZA FINE
oma riscopre il piacere del grande Rock’N’Roll. Merito dei Rolling Stones, il gurppo che da cinquant’anni rappresenta meglio di tutti la musica rock. Mick Jagger si è esibito davanti a oltre settantamila spettatori assiepati al Circo Massimo. La band, accolta dal boato del pubblico, ha dato il via allo show con Jumpin’ Jack Flash. «Grazie. Ciao Roma, ciao Italia», è stato il saluto di Mike Jagger. «Che bello stare a Roma di nuovo, eh? Che posto meraviglioso», ha detto simpaticamente il cantante dopo aver finito di cantare uno dei tanti successi del gruppo. Soddisfatto il sindaco di Roma Ignazio Marino: «In un solo giorno Roma ha guadagnato 25 milioni di euro»
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ADESSO
Rolling Stones
Immortale Roma. Mick Jagger, 70 anni, è il leader storico dei Rolling Stones. Con lui sul palco un’altra leggenda del rock, Keith Richards, 70.
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di Roberto Pellegrino
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cover story di Roberto Pellegrino
n e l e B e a i l Ceci
IL COSTUME SECONDO NOI Le sorelle Rodriguez diventano stiliste dei loro bikini E Cecilia ci racconta come ha seguito i consigli della hermana adorata e pi첫 famosa, convincendola a posare 20
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oi non ci crederete, ma anche per le sorelle Rodriguez, Belen e Cecilia, la prova bikini rappresenta un temibile test estivo. Anche le hermanas argentine, che in Italia hanno trovato successo, fama e fidanzati, temono che nella loro esondante bellezza e sensualità latina, qualcuno si accorga di quelle piccole imperfezioni per le quali, poi, ci scherzano e ridono sopra con grande sapienza e ironia. E quando chiediamo a Cecilia, 24 anni, la sorella più piccola di Belen, se si sente vanitosa, risponde: «Non pensate sempre alle donne quando parlate di vanità, perché sono gli uomini a essere più vanitosi di noi». Perché è convinta di questo? «Vedo quelli che abbiamo in casa (il suo fidanzato Francesco Monte e il marito della sorella Stefano De Martino, ndr), lo sa quanto sono capaci di farci aspettare mentre si vestono? Ma dico anche che io e mia sorela come tutte le donne, abbiamo le nostre fisse su bellezza, sul corpo, poi soprattutto in estate». Cecilia, mi permetta, ma quale parte del suo corpo non le va a genio? «Il mio seno ora lo vedo troppo grosso. Quando avevo vent’anni mi sono operata per averlo così, ma oggi non escluderei l’idea di riportarlo alla sua misura originale. Forse tra qualche anno, magari quando diventerò mamma. Ora non mi preoccupo, ma quando si aspetterò un bambino sarà diverso, perché il seno aumenterà ancora di più e rischierò di scomparire... parire...(ride, ndr)». A proposito di diventare mamma, quindi è Francesco Monte l’uomo della sua vita e volete sposarvi? «Sì, credo proprio che sia lui quello giusto. Anche se è un pochino perme... maloso per me...(ride, ndr). E come tutte le donne anche io progetto una famiglia, dei figli...ma io sono ancora molto piccola. Ora è davvero troppo presto per pensarci seriamente, ma
to Fisico mozzafia Milano. Cecilia Rodriguez, 24 anni indossa un costume con stampa in stile “guarda pampa” creato assieme alla sorella Belen, 29, (con lei nella foto a sinistra). Le due sorelle argentine hanno lanciato i costumi col marchio Me Fui andati a ruba in poche settimane.
come tutte faccio sogni». Con sua sorella Belen avete creato Me Fui, una linea di costumi da bagno. Come è nata l’idea? «Nasce da un viaggio che ho fatto lo scorso dicembre con mia sorella nel Sud dell’Argentina, in Patagonia. Qui ci sono moltissimi negozi di tessuti tipici della cultura argentina, in stile “guarda ampa”. Tutte quelle stoffe con i colori così accesi e caldi ci hanno fatto pensare che era molto tempo che assieme volevamo creare una linea di vestiti. Un progetto tut-
to nostro, dall’inizio alla fine. E, perché, non iniziare proprio dai costumi. Così, dopo la vacanza al rientro in Italia ci siamo messe a lavorare per una produzione che volevamo tutta italiana e made in Italy con cinque stampe diverse per tre modelli». Che cosa hanno di particolare rispetto ad altri costumi? «A parte l’originalità dei disegni, si adattano alle diverse forme del corpo femminile e quindi sono destinate a tutte le donne, non a una in particolare». ADESSO
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cover story
Avete scelto le stampe, disegnato i costumi e, visto che siete anche modelle, li avete voluti indossare come testimonial. Siete vere stakanoviste? «Sì, (ride, ndr) abbiamo fatto tutto noi perché volevamo tanto che fosse un progetto davvero nostro. E ne siamo tutt’ora gelose. Inizialmente Belen voleva che fossi solo io la testimonial di Me Fui, lei non voleva posare per la pubblicità. Ma poi i nostri parenti e amici l’hanno convinta che, visto che era una nostra idea, sarebbe stato molto carino posare anche assieme..perché poi è sempre così la sorella più conosciuta non vuole apparire, mentre quella meno conosciuta vuole apparire...». Anche con un costo un po’ alto (85 euro un bikini), i vostri costumi sono andati letteralmente a ruba... «Sì, è stato un grande successo di vendita. Abbiamo ancora moltissime richieste e la produzione gira a pieno ritmo. Per il prezzo, mi creda, abbiamo tentato in tutti i modi di abbassarlo. Questo prezzo è stato il migliore che siamo riuscite ad ottenere, perché la qualità della fattura e del disegno costano molto. E i nostri costumi poi durano tutta la stagione e anche quella successiva. E anche di più». Sarà quindi una grande estate di lavoro, più che di relax? «In questi tempi di crisi si lavora anche e ben volentieri d’estate e senza protestare...... (ride, ndr). E si lavora fino a quando c’è richiesta. Facciamo molta fatica a stare dietro a tutte le ordinazioni, ora li stanno riproducendo perché le ordinazioni sono davvero tante». Che cosa piace del vostro costume da renderlo così desiderabile? «Il sedere...i nostri costumi fanno un bel sedere alle donne che li indossano...». Come è nata la passione delle sorelle Rodriguez per stoffe, vestiti, e, poi, per la moda? 22
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«Nasce fin da quando eravamo bambine a Buenos Aires. Soprattutto a Belen le piaceva tantissimo cucire a macchina, tagliare le steffoe, mentre a me piaceva di più fare da modella, provare le creazioni di Belen. Eravamo già da piccole una coppia com«Io e Belen da bambine a
Buenos Aires amavamo cucire a macchina, soprattutto lei. A me piaceva di più fare da modella e provare gli abiti» pleta per produrre moda...la passione è venuta dalla nonna di mia madre. Lei cuciva gli abiti per tuta la famiglia, era bravissima la nostra bisnonna materna, ma anche nostra madre ci sa fare». Quindi potrebbe essere questa la tua strada nella vita, la moda, an-
che come stilista. Niente cinema, come Belen, nei suoi progetti futuri? «Per ora abbiamo iniziato da una linea di costumi che è più semplice di un’intera collezione di vestiti. Mi piacerebbe a me andare avanti in questo settore. Per quanto riguarda il cinema è un mondo che non conosco bene. Li guardo dal di fuori e mi sembrano molto ffascinanti e invitanti, ma poi, sinceramente, non so se potrei essere in grado...comunque ho ricevuto alcune offerte per recitare in film e fiction. Le valuterò con calma per capiore se mi piacerebbe davvero fare quella professione». E la televisione? Non le piacerebbe lavorare in un programma? «Sinceramente la tv non mi fa sentire tanto comoda come quando faccio la modella o invento e creo dei capid di moda». La domanda è inveitabile in questo
Sorelle modelle Milano. Cecilia (a destra) e Belen durante una sfilata di moda durante la fashion week. Le due sorelle, nate a Buenos Aires, fin da piccole erano attratte dal mondo degli abiti e della moda, campo in cui la piccola delle Rodriguez si trova più a suo agio rispetto a cinema e televisione.
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periodo. Sta seguendo i mondiali di calcio? «Confesso di non essere una grande appassionata di calcio, ma per i Mondiali faccio un’eccezione. La partita dell’Argentina l’ho vista mentre stavo al telefono con Belen e abbiamo sofferto assieme...». È molto somigliante con Belen, ma caratterialmente siete anche simili? «Io sono più piccola di lei di sei anni, però credo di avere un particolare sesto senso. Così lei spesso mi dice: “Grazie, avevi ragione tu”. Belen è molto concreta e ostinata: se decide di fare una cosa, la fa. Siamo molto legate e lei, come sorella maggiore, si è sempre presa cura di me, insegandomi moltissime cose. Soprattutto mi ha fatto capire una cosa molto importante della vita: che siamo noi in prima persona scrivere le nostre storie. Mi ricordo che una volta ero triste perché non sapevo dove vivere, se in Italia o in Argentina. Lei mi disse: “Nessuno può disegnare la tua vita, tu, invece, puoi farlo”». E ora dove vorrebbe vivere? «Casa mia è dove sono nata, l’Argentina e quella rimane. Ma qui in Italia sto bene, sono qui da ormai sei anni, adoro il mio nipotino Santiago con cui passo molto tempo. Mi piace Milano, soprattutto perché mi mi sento sicura di camminare tranquillamente, cosa che non posso fare sempre a Buenos Aires, città più pericolosa. Ho nostalgia della mia famiglia e della mia terra».
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Super Belen Milano. Alcuni scatti di Belen Rodriguez che evidenziano la sua prorompente bellezza e somiglianza con la “sorellina” Cecilia. La conduttrice, attrice e modella si è sposata il 20 settembre del 2013 con il ballerino Stefano De Martino, 24 anni. La coppia ha un figlio Santiago di 15 mesi.
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di William Ward
È LUI IL PRINCIPE PER SOGNARE
Il combinaguai di casa Windsor è inaffidabile e ribelle ma le britanniche, madri e figlie, lo adorano e desiderano
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arà colpa del girl power (l’esuberante potenza tutta femminile battezzato come concetto dalle Spice Girls), ma nonostante tutte le virtù sobrie e operose dimostrate quotidianamente dalla sua famiglia, e malgrado i suo modi piuttosto insolenti e trasgressivi, il principe Harry, al secolo Henry del Galles, secondogenito 29enne del principe Carlo e di Lady D, risulta ormai il reale britannico più cliccato nel Web, non solo in patria, ma anche in ogni angolo del 26
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globo terracqueo. Ed è proprio questa la sorprendente novità, dal momento che i britannici, da sempre ligi a una cultura di base protestante e per certi versi puritana (e a differanza dei popoli mediterranei, ben più indulgenti con le pecche, venali o capitali, dei loro politici), hanno sempre apprezzato le maniere sobrie e discrete dei vari membri dei Windsor, la Casa reale di Gran Bretagna. A cominciare dall’88enne matriarca, regina Elisabetta II che tuttora “timbra il cartellino” quotidiano, con
turni di rappresentanza così massacranti da fa impallidire certi ambiziosi e ramopanti trentenni. Harry, nei suoi quasi tre decenni di vita, ne ha combinato di tutti i colori, dalla droga alle feste di carnevale in abiti da nazista, (con tanto di svastiche a vista), dai festini orgiastici, poi finiti puntualmente su Internet, alle scazzottate coi paparazzi. E benché sia l’autore indiscusso di bravate molto edonistiche, continua a poiacere tantissimo, non solo alle giovani inglesi e non, che se lo vorrebbero sposare subito e a scatola
Ambasciatore nel mondo Londra (Regno Unito). Il principe Henry del Galles, conosciuto come Harry, 29 anni, in vari momenti istituzionali. A sinistra in visita in New Zeland Nel tondo con il nonno, principe Filippo, duca di Edimburgo, 93.
In rassegna col caprone
chiusa (trattandosi ormai delle scappolo piu’ ambito di tutto il mondo), ma va a genio anche alle loro mamme. Le signore, infatti, pare che ambiscano molto a subentrare nel ruolo della amatissima madre defunta, la Principesssa Diana Spencer. Poi esiste una parte importante delle signore, che in quota “cougar” (cinquantenni amanti dei toy-boy, ventenni palestrati, ndr) sognano una bella storia d’amore con l’irrefrenabile principino pel di carota, dall’occhio vispo furbo e il modo di fare appettitoso. Questa più che documentabile brama collettiva e amorosa verso Harry è talmente forte che in America, il potentissimo canale Fox ha recentmente lanciato il clamoroso reality I Wanna Marry Harry (Voglio sposare Harry, ndr): una serie di ragazze nubili statunitensi sono condotte una villa principesca nelle verdi campagne inglesi, per amoreggiare in modo concorrenziale con un sosia (in realtà non troppo convincente) del principe che, dopo varie prove, ne sceglerà una. Costata 15 milioni di dollari, la serie è stata un flop epocale, interrotta a metà del-
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vite reali
le puntate, ma per chi vuole si può vedere in streaming. Ma il fatto è la viva testimonianza di come sia in America che nel regno Unito, tutte se lo vogliano impalmare al principe del Galles. Le prime pagine inglesi continuano a trattare il suo rapporto tira e molla con l’aristocratica Cressida Bonas, 25 anni (vedi servizio n. 3 di Adesso, ndr) come un fatto di importanza costituzionale, ma i motivi per cui la bella Cressida lo abbia piantato sono stati chiari e annunciati dalle sue amiche strette: “Lei non vuole stare sempre sotto le luci della ribalta, e in costante concorrenza con tutte le smutan-
date disperate del pianeta”. Rispetto al più introverso fratello maggiore William, Harry è un matacchione da competizione che sa benissimo come bucare gli schermi e sedurre, in senso lato, tutti i suoi interlocutori. Nel 2012 durante la sua prima visita di stato officiale in Giamaica (dove la nonna Betty è ancora capo di Stato, benché l’indipendenza da Londra 50 anni fa), Harry ha saputo neutralizzare le brame repubblicane della fuocosa e affascinante premier, Portia Simpson Miller con un poco protocolare bacio davanti alle telecamere. La pasionaria caraibaica è rimasta molto lusingata. La scorsa settimana è salito sulla carrozza reale accanto ai nonni durante il Royal Ascot, (la settimana ippica per eccellenza in Gran Bretagna). Era elegantissimo nel frac e cilindro, più contenuto nei modi, sembrava (quasi) un principe. Il 23 luglio Harry è arrivato a Rio per una visita ufficiale in Brasile e poi Cile, e la sua presenza alla partita
Brasile-Cameroon è stata seguita con grande curiosità dai media mondiali. Buona parte del programma era dedicata alla beneficenza, compresa la visita a una favela detta “Crackpoli” per un incontro con gli ex tossici. La visita ha suscitato qualche sorrisino ironico a Londra, dato il passato burascoso e propoenso alle droghe del principe. Tutte le hostess carioche e di San Paolo hanno espresso il desiderio di invitarlo offrendogli un languido caipirinha in terrazza, ma la sua lista di impegni non lo ha permesso. E questo sorpasso non infastidisce per nulla il fratello maggiore William, il secondo il linea di successione al trono dei Windsor. Infatti, l’allungo è oggetto di sollievo per William e Kate, che in seguito allo straordinario boom globale delle loro nozze da fiaba, e la nascita del principino George (ormai ai primi passi), sono ben contenti di vivere un po’ nell’ombra del rossiccio più bramato del pianeta e dopo tanto rumore per niente.
Scapestrato
ei Windsor La Casa reale d
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Londra (Regno Unito). La Famiglia reale al completo sul balcone di Buckingham Palace. Da sinistra la duchessa Camilla, 66 anni, principe Carlo, 65, la regina Elisabetta II, 88, il principe Filippo, 93, il principe Harry, la duchessa Catherine “Kate” e il principe William, 32.
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paparazzi
Super Papà Milano. Tomaso Trussardi è davvero un papà modello: porta in giro la sua piccola Sole e concede qualche ora di libertà a Michelle Hunziker, 37.
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Un padre protett
Michelle e Sole Mamma Michelle però non riesce a passare troppo tempo lontana dalla sua piccola meraviglia e per questo corre subito da lei.
i d r a s s u r T To maso
LA MIA VITA DA “MAMMO” 30
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ichelle Hunziker è una donna serena. Il motivo? Ha un compagno, Tomaso Trussardi, che l’aiuta con la piccola Sole. Il “levriero” si divide equamente tra il suo lavoro e il suo nuovo ruolo di padre, che fa con grande dedizione. Una sorta di “mammo” il bel Tomaso, per la gioia di mamma Michelle che può permettersi qualche ora di libertà senza alcun timore: tanto Trussardi è la prima guardia del corpo di Sole.
d i v a D a n n Aria
AL MARE
CON TOMMASO...
Con l’ex marito
o figlio
Al mare con su
L’ Ex Miss Italia Fregene. Arianna David, 41 anni, è stata paparazzata al mare con suo figlio Tommaso, 6. L’ex Miss Italia in passato ha partecipato a L’Isola dei Famosi.
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Sempre in form
ex Miss Italia Arianna David è in grande forma. Un bikini da urlo per la bella modella che qualche hanno fa ha partecipato a L’Isola dei Famosi. Il fotografo ben appostato non si è lasciato sfuggire l’occasione...e ha immortalato la showgirl. Località scelta per il relax, Fregene sul litorale laziale. A farle compagnia nessun uomo bensì Tommaso, uno dei suoi due figli avuti durante la relazione con Marco Boccolini finita nel 2010. In attesa di qualche novità sentimentale, la David si gode il suo piccolo ometto... ADESSO
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eventi
Bollicine Vip
Fernando Vitale
In occasione della serata Bollicine Vip dell’Old Fashion il marchio di gioielli “EGO Esclusivamente Italiano” ha festeggiato la sua collezione 2014 in compagnia di amici e personaggi noti come Angelo Pintus, Gigi Garretta, Matteo Tagliariol Claudio Chiappucci, Eliana Cartella, Dario Villa contornato dalla musica del cantante Leo Diaz presentato da Giovanni Mercandalli - Mich di Radio 105 (Mich & Squalo) che si è esibito live. La serata è proseguita con la musica del sexy dj Fernando Vitale.
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ucc Claudio Chiapp
Eliana Cartella
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Cecilia Capriotti posa per l’evento organizzarto nella cittadina rivierasca
Belle donne, abiti e champagne a fiumi, per festeggiare ad Alassio nella boutique Spinnaker la tre giorni di “Un mare di champagne”, evento organizzato dagli esecenti alassini per promuovere lo shopping nel budello. All’elegante rinfresco sono intervenuti alcuni vip tra i quali la bellissima attrice Cecilia Capriotti con il noto chirurgo plastico Giacomo Urtis. Durante l’evento brandizzato dalla Moet&Chandon con lo staff del café Mozart in piazzetta Ferrero sono stati distribuiti dei simpatici panama di colore bianco per dare l’inizio alla stagione estiva della città del muretto. Grazia Pitorri
Grazia Pitorri e
Lucia Rota
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John Richmond
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Alessandra Moschillo e Aldo Montano
Bollicine Vip chillo Alessandra Mos ti Tes co e Frances
Come di consueto la sfilata di John Richmond, in occasione delle passerelle milanesi della moda uomo, si conferma l’appuntamento vip per eccellenza. In questa immagine, da sinistra, vediamo i modelli Artùr Dainese e Lucas Peracchi, Alessandra Moschillo, lo stilista Joshua Fenu, la pr Enza Pietrangelo, Cesare Raule e il nostro direttore Andrea Iannuzzi.
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Wilde Beauty Diego De Simone, titolare di Wild Beauty, e Sebastian Giovinco calciatore della Juventus fotografati durante una visita del noto atleta all’amico titolare del centro estetico più vip di Milano.
Cara Santana (CSI Miami) illo ch Alessandra Mos e e Jesse >Metcalf
Maddalena C orvaglia e Alessandra Moschillo
che cose curiose Le notizie più pazze
tri os -m ti n a y a r p s o Un La farmacia Barrett di Watford City (Usa) ha trovato la cura per un bambino di 6 anni che non dormiva perché temeva che ci fossero i mostri sotto al letto. Il farmacista ha preparato uno “spray colorato contro i mostri”. Effetto placebo, Mark dorme perfettamente con buona pace dei suoi genitori. i loro mariti.
ori fi i e d a as c e d n a La gr e rosso A spasso col pesc L’inglese Mike WarrenMadden ha sempre compatito i pesci rossi e la loro noiosa vita chiusa in una boccia. Così ha creato una “carrozzina acquatica” che gli permettesse di portare a passeggio il suo Malcom per dargli una visione più ampia del mondo. La carrozzina ha avuto numerosi perfezionamenti nel corso degli anni e l’idea sarà presto commercializzata a 100 euro.
Il buco di Roma
Da sempre l’Olanda è la prima produttrice ed esportatrice di fiori. E allora perché non costruire un immenso mercato di questi magnifici e variopinti prodotti della natura? Sorgerà a Rotterdam entro il prossimo autunno, il Market Hall comprendete una superficie di 100mila metri quadrati che includerà anche ristoranti, uffici e una convention hall.
Il cubetto o di ghiaccio perfett
La capitale d’Italia cede sotto al suo peso: a causa del maltempo dei giorni scorsi molte voragini si sono aperte nell’asfalto romano per l’abbaondanti piogge. Colpiti in particolare i quartieri di Tuscolano/ Quadraro e di Boccea.
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La Gläce Luxury Ice Co, azienda californiana, ha messo in vendita confezioni di ghiaccio extra-lusso: i cubetti sono intagliato a mano, estremamente trasparenti e capaci di durare più di quelli normali. Il prezzo? Non per tutti: una busta costa 325 dollari (240 euro), 8 dollari a cubetto (6 euro circa). Sono destinati a bar esclusivi e lussuosi per altrettanto costosi cocktail.
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Il Meyer l’Ospedale dei Bambini di Firenze è il punto di riferimento per la pediatria in tutta Europa: per la ricerca, per le metodologie innovative di cura e per l’accoglienza del bambino. Il progetto di “Ricerca Scientifica in Ambito Pediatrico” rappresenta il principale investimento per il futuro sviluppo della ricerca e delle innovazioni scientifiche dell’Ospedale. Si propone di sostenere i più promettenti giovani ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Meyer, selezionati per merito e per progetto di ricerca da un comitato scientifico internazionale indipendente. NON ASPETTARE DONA SUBITO!
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a colazione con
di Daniela Caporali
Crediti foto: T-shirt floreale, M26 street Collana catena con calamite, EGO Bikini fascia, Bikini77 Occhiali a specchia, Spektre Bracciali multicolore, EGO Bikini fascia paillettes, Bikini77 Collana con lettera, EGO
La fashion blogger e imprenditrice ha una frequentazione con un pilota automobilistico: «Questa persona riesce a tirare fuori la parte migliore di me, a farmi sorridere e ritrovare la spensieratezza»
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n nuovo amore all’orizzonte e un’importante soddisfazione personale. Silvia Abbate in questi anni ha saputo sempre rinnovarsi e ha accettato e vinto tutte le sfide della vita. Non solo showgirl: è diventata giornalista, fashion blogger, imprenditrice e da pochi giorni anche dottoressa. L’ex Pupa, mamma del piccolo Federico avuto da una relazione con l’imprenditore Alessandro Papini, si è laureata in Comunicazione e gestione del Mercato dell’Arte e della cultura e non potrebbe essere più soddisfatta di questo risultato. Silvia, da Pupa a dottoressa. Che emozioni si provano nel laurearsi? «Un’emozione senza fine. Rientrare alla Iulm e prendere questo pezzo di carta messo su pergamena è stato bellissimo. Mi sono laureata nel 2010 ma erano un paio d’anni che non mettevo più piede all’università e lo ammetto: al ritiro del diploma di laurea mi è sfuggita una lacrimuccia. Ebbene sì sono diventata grande e con gli anni la testa ti cambia. Sono diventata mamma, ho aperto il mio blog, la mia attività imprenditoriale, scrivo sui giornali...» 36
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UNA PUPA LAUREATA
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All’epoca de La Pupa e il Secchione si è presentata come una ragazza carina ma “vuota”. Allora era tutta una recita? «Per quanto mi riguarda sì, anche perché a quei tempi ero già iscritta alla facoltà di Arte Moderna e Contemporanea. Ma ovviamente parlo per me. Diciamo che sono stata una brava attrice. Non conosco il vissuto delle altre ragazze e non ho mantenuto rapporti con loro. Sarà perchè sono una persona molto individualista. Di amiche ne ho tante ma non lavorano nel mondo della televisione che è falso, ti dà tanto ma ti toglie molto». Parteciperebbe di nuovo a quel programma? «Penso di sì. Non so se con lo stesso spirito o con un altro. Abbiamo fatto ridere e abbiamo riso tanto anche noi. Devo dire però che l’italiano medio ci ha visto un po’ male, non ci ha preso nel verso giusto. Ci ha considerato delle “stupidine” invece eravamo solo otto ragazze giovani e con tanta voglia di giocare». Adesso come userà questo cosiddetto “pezzo di carta”? «Probabilmente finirà in un cassetto però sorriderò sempre nel guardarlo perché mi ricorderà gli anni bellissimi dell’università. Avevo diciotto anni, i miei genitori mi avevano regalato un appartamento e per la prima volta uscivo di casa: da Pavia a Milano, comincia-
vo a fare la modella, avevo tanti amici, significherebbe coinvolgerlo anche in andavo alle feste. Insomma è stato un quella di mio figlio: quindi dovrei troperiodo stupendo. Adesso è passato del vare qualcuno che possa rispecchiarlo, tempo e io sono molto impegnata sul la- che sia un modello da imitare. Purtropvoro». po trovo soltanto uomini problematici, Ci parli delle sue attività... dal carattere pessimo». «Sono diventata giornalista e ho una Però gira voce però che ci sia qualcuno rubrica di moda su una rivista, poi c’è di speciale nel suo cuore, un corridore il mio blog Silvia in the sky che è par- automobilistico... tito come un fashion blog ma adesso è «Non smentisco. Per ora si tratta solo di diventato qualcosa di più. Sono anche una frequentazione. Questa persona rieuna fashion adviser per aziende este- sce a tirare fuori la parte migliore di me, re, soprattutto in Israele. Da poco poi è a farmi sorridere e ritrovare la spensiepartito il mio nuovo progetto: ho fon- ratezza». dato l’azienda Baron Cashmire, insie- Sta seguendo i Mondiali di Calcio? me al mio socio di Brescia. Trattiamo fi- «Certo. Ovviamente tifo Italia che ci ha lati nobili, cashmire selezionato e con- dato già delle belle soddisfazioni». trollato, produciamo maglioni pregiati Si legherebbe a un calciatore? in cashmire con stampa. Per la vendita «L’ho già fatto e non lo farei più. Non vi miro a mercati come la Russia, l’India, dirò però di chi si tratta visto che ve lo l’America, gli Emirati Arabi». siete fatto sfuggire all’epoca. Sarà che io Insomma la vita professionale va alla amo troppo la comunicazione e con un grande, ma quella privata? calciatore c’è molta attività fisica e nien«C’è solo mio figlio che a fine ago- te altro». sto compie sette anni. È lui il mio uni- Segue la politica? Le piacerebbe avere co amore, il mio punto di riferimento. una storia con Matteo Renzi? Ho a casa questo nanetto biondino di «Non seguo particolarmente la politica un metro e dieci e sembriamo marito e però Renzi ha il suo fascino, il suo permoglie per quanto alle volte litighiamo! ché. Lui però è sposato e ha una bellisSono sola ma ho tanti amici che mi aiu- sima famiglia quindi non ne farei mai tano nei momenti difficili. Intendetemi, niente. Certo se fosse single...» ho milioni di corteggiatori ma essendo una mamma ho anche ea una grande responsabilità. Far Attenta alla lin entrare un uomo nella mia vita Milano. Silvia Abbate, 30 anni, nelle foto è ospite del ristorante Porta Nuova di Milano. È showgirl, imprenditrice e fashion blogger.
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Di Stefania Fiorucci
o s s u R n e m Car
MIA FIGLIA È GIÀ UNA VERA STAR «È fatta per confrontarsi con la gente» dice l’attrice e ballerina parlando di Maria, la sua piccola vip...
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a nascita della piccola Maria non ha certo messo un freno alla vita di Carmen Russo e papà Enzo Paolo Turchi: la presentatrice-soubrette e il suo coreografo vanno a Palermo per inaugurare una nuova scuola di danza e spettacolo, tornano, partono per una crociera, tempo due settimane e sono in Tunisia. L’unica differenza è che oggi fanno le cose in tre. «Sì, è vero», ride Carmen, «La portiamo ovunque, non penserei mai di lasciarla per una notte; non potrei dormire, non ce la farei. Certe volte porto con noi anche la baby-sitter, certe volte
la trovo sul posto, ma non lascio mai Maria. E poi lei sta così bene in mezzo a tutti, grandi e piccoli, che sarebbe un peccato lasciarla a casa». Siete appena tornati dalla Tunisia. «Che bel viaggio! Paese caldo, tempo bellissimo: siamo andati a una festa organizzata dall’ambasciata italiana e la camera di commercio. È stata una serata di gala elegante e divertente dove Maria ha fatto ufficialmente la sua prima “soirèe”». Sarà sicuramente stata elegantissima! «Certo! La più elegante. Era bellissima nel suo abitino bianco plissettato con sotto i fuseaux. È stata in braccio a tutti passando da una persona all’altra contenta e sorridente. Rideva, grandi sorrisi per tutti. Le piaceva stare al centro dell’attenzione». Sembra fatta per essere una prota-
Genitori felici Roma. Nelle immagini Carmen Russo, 54 anni, suo marito Enzo Paolo Turchi, 64, la piccola Maria, 3 e nell’immagine a destra la loro amica Valeria Marini, 47. L’attrice e modella di origine napoletana e il coreografo sono sposati dal 1987.
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o ci siamo Ballandm inna orati gonista. «È fatta per confrontarsi con la gente, anzi per stare in mezzo alle persone. Le piace scoprire cose nuove. Pensate che ha voluto assaggiare i ceci del cuscus, nella versione non troppo speziata. La signorina ha gradito e anche fatto il bis. Mi comanda, mi prende la mano e mi porta dove vuole». La Tunisia è stato il primo viaggio di Maria? «No, tre settimane fa abbiamo fatto una splendida crociera nel Mediterraneo. Siamo partiti da Bari e siamo passati per Santorini, Atene, Dubrovnic, Venezia. Un bel giro dove lei non si è negata nulla». In che senso? «È stata la perfetta crocerista. Ha fatto l’idromassaggio, è stata in piscina, è rimasta spesso e volentieri nell’area giochi con gli altri bambini. Ha fatto amicizia con tutti, ma il suo compagno di giochi preferito è stato un bambino cinese con cui si capivano a meraviglia. Strano perché non parlava nessuno dei due». Carmen, lei è animalista, e sua figlia? 40
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«Maria adora gli anima- na. Ma non si può perché sono le setli! Noi abbiamo tanti cani, te di sera e per lei è fresco. Forse abdue sono i suoi preferiti e lei biamo trovato un compromesso: si è gli dà da mangiare, ci gio- stesa sul bordo e con la manina tocca ca, li accarezza, li abbrac- la superficie dell’acqua. Non le mollo cia, li strapazza. Hanno un le bretelle, altrimenti come mi giro si anno e quindi, visto che butta giù». sono cuccioli anche loro, la- Lei spesso ha parlato di fede e relisciano fare. I cani più anzia- gione. notti invece come la vedono «Sono molto cattolica e non potrebbe essere altrimenti. Ho avuto un’espescappano». rienza diretta della bontà di Dio perProgrammi per l’estate? «Per il momento nessuno ché dopo nove anni di tentativi, dopo perché sia io sia mio marito un viaggio a Medjugorje, sono rimasaremo impegnati in giro sta incinta e ho avuto Maria. L’amoper l’Italia sul palco di uno re di Dio è grande e quello della Maspettacolo intitolato Fran- donna per i suoi figli anche...». cisco Ensemble dedicato a Papa Francesco. Io pres enterò insieme a Maximo De Marco mentre le coreografie sono di Enzo Paolo. Un progetto in cui crediamo molto perché questo Papa ha conquistato il cuore di tutti: vogliamo lanciare un messaggio positivo ai giovani e a chi ne ha bisogno spiritualmente attraverso le note della musica nazionale e internazionale». Si spieghi meglio... «Visto che ci sono varie date, ci concentate di lavoro s E treremo su quelle. Carmen ed Enzo Poi faremo un po’ di saranno impegnati mare perché a Maria nello spettacolo teatrale Francisco piace tanto l’acqua». Esemble dedicato a Sua figlia ama il Papa Bergoglio. Questo però non gli vieterà di mare? ritagliarsi dei giorni per «Ad esempio adespoter andare al mare so, mentre chiacchiecon la loro figlioletta. riamo, si vuole buttare nella nostra pisci-
bile Coppia inossida
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mondiali
di Susanna Marinelli
Il regista della Nazionale italiana fa noitizia non solo per il suo talento indiscusso: suo malgrado è diventato protagonista del gossip
o l r i P a e r d n A
VINCO PER VALENTINA 42
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A
ndrea Pirlo e Mario Balotelli: due campioni vincenti allo stesso modo sul campo quanto diversi nella vita privata! Se SuperMario, infatti, è il re del gossip e tra indiscrezioni e chiacchiere di tutti i tipi sul suo conto sembra trovarsi perfettamente a suo agio, all’opposto è Andrea, il geniale centrocampista della Juventus, capitano pro tempore della Nazionale italiana ai Mondiali brasiliani (in sostituzione di Gigi Buffon, attualmente infortunato). Eppure dietro lo sguardo quasi freddo, impassibile del trentacinquenne fuoriclasse bresciano, si nasconde una situazione personale e sentimentale che al momento è piuttosto spinosa. Basti dire che, poco prima di partire per il Brasile, lo scorso maggio, Pirlo è uscito distrutto dalla separazione consensuale dalla moglie Deborah Roversi. Sostenuta legalmente dal suo avvocato, l’esperta divorzista Anna Maria Bernardini De Pace, ex suocera di Raoul Bova, la Roversi è riuscita ad aggiudicarsi un mantenimento record per la cifra di 55.000 euro mensili. Ma non è certo l’esborso che dovrà subire ad aver fatto più male al noto calciatore. Le foto all’uscita del Tribunale hanno mostrato la sua aria triste e sconsolata e i testimoni assicurano di aver visto il suo volto solcato da qualche lacrima di commozione quando ha salutato la sua ormai ex moglie abbracciandola affettuosamente. Certo è che dodici anni insieme a una donna non si mettono da parte in cinque minuti e
a pesare molto è stato anche il dispiacere per i due figli avuti da Deborah, Niccolò di dieci anni e Angela di sette, che hanno visto mamma e papà dirsi addio. Insomma è proprio il caso di dire che Il nuovo amore il regista della VecBrasile. Andrea Pirlo, chia Signora è par35 anni, è impegnato con la Nazionale tito insieme a Pranitaliana ai Mondiali. delli e ai suoi compaDopo la recente gni di squadra con il separazione dalla moglie Deborah, ha cuore gonfio di amaritrovato l’amore al rezza. Però in questi fianco di Valentina Baldini. mesi Andrea ha trovato un nuovo grande amore. La sua storia con la pr torinese Valentina Baldini, va a gonfie vele nonostante gli alti e bassi dell’umore del calciatore. Insieme all’ex di Riccardo Grande Stevens, trentasei anni, figlio di Franco av- rietà e il grande senso di responsabilivocato di fiducia di Gianni Agnelli, il tà con il quale Pirlo sta portando avantalento bresciano ha ritrovato la passio- ti questi Mondiali (saranno le ultime ne di un tempo, la gioia di stare in cop- presenze prima di dire addio alla Napia, di dividere ogni cosa con la per- zionale) che, lo ha detto fin dall’inizio, sona amata. Lo si è visto chiaramen- noi possiamo vincere. «Non mi acconte durante la breve vacanza relax che il tento di superare il turno», ha dichiaraforte centrocampista ha voluto conce- to, «aspiro agli ottavi, ai quarti e perché dersi proprio pochi giorni prima di af- no, alla finale!» Senza mai una sbavafrontare l’impegno mondiale insieme tura, senza lasciarsi andare a uno sfogo alla sua Valentina a Forte Dei Marmi. E Andrea Pirlo è riuscito a spettacolariztra tutto ciò quello che ha continuato e zare il meno possibile i suoi guai sencontinua a sorprendere tutti, è la setimentali mantenendo sempre fede alle promesse fatte prima ai tifosi della sua Juve poi a quelli dell’Italia. Va ricordato I due “senatori” che Pirlo è uno degli “eroi” di Berlino del 2006. Anche in terra Carioca è un Brasile. In questa foto due dei pilastri punto di riferimento per il gruppo e un della nostra Naziopericolo costante per tutti gli avversari. nale di calcio: Gigi Buffon, 37 anni, e Non a caso nelle prime uscite mondiaAndrea Pirlo. Enli dell’Italia, Andrea è stato marcato lettrambi hanno vinto il Mondiale in Germateralmente a uomo da almeno due avnia nel 2006. Da tre versari. Ma a Pirlo, veloce di mente e di anni sono compagni di squadra nella piedi, basta poco per illuminare le noJuventus. stre notti magiche in Brasile. La traversa dello stadio di Manaus trema ancora dopo il suo calcio di punizione. ADESSO
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personaggi
Di Roberta Valentini
«Io seguo tutte le partite, anche quelle che non sono della mia squadra. All’età di 13 anni ho fatto il mio primo abbonamento in curva, fino ai 20 anni» spiega l’attrice
a i h c c o t t Ti a Emanuel
SONO UNA VERA TIFOSA È una tifosa di calcio accanita. Non toccatele la Juventus, la sua squadra del cuore. E neanche l’Italia, che sta seguendo partita dopo partita in questi Mondiali 2014. Per Emanuela Tittocchia, protagonista storica di CentoVetrine nel ruolo di Carmen Rigoni, non esiste “febbre” più bella di quella da pallone. «Sono figlia di un arbitro e giudice sportivo. Mio padre Mario mi portava sempre in giro per i tornei
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e, all’età di quattro anni, già stavo a bordo campo. Poi lui ha lasciato l’arbitraggio, ma io ho continuato ad andare allo stadio», racconta l’attrice. Emanuela, ma allora non è vero che il calcio è solo un argomento di cui discutere tra uomini… «Scherza? Io seguo tutte le partite, anche quelle che non sono della mia squadra. All’età di 13 anni ho fatto il mio primo abbonamento in curva, fino ai 20 anni. I miei miti erano Cabrini, Platini e Maradona».
È vero che da piccola saltava la scuola per il calcio? «Ogni martedì uscivo alle dieci per andare a vedere gli allenamenti della Juventus, poi la domenica era dedicata completamente allo stadio, però… mi sono laureata lo stesso! Questo per dire che le passioni, nella vita, fanno bene, costituiscono uno stimolo per andare avanti. Il calcio, se vissuto in maniera sana, può essere un aiuto per i giovani più di quanto si creda. Ecco perché andrebbero intensificate
Vetrine
Sul set di Cento
Emanuela Tittocchia, 43 anni, è una delle protagoniste della soap CentoVetrine. In queste immagini è con il collega e amico Alex Belli, 31.
le campagne e i provvedimenti contro la violenza negli stadi». Se pensa all’Italia, quali sono i suoi calciatori preferiti? «Amo molto Gianluigi Buffon, è un grande, ha salvato la Juve e l’Italia con le sue parate pazzesche. Tutti pensano sempre a chi fa gol, ma il portiere è un ruolo molto importante. E poi l’altro uomo mondiale è Andrea Pirlo». Ma se dovesse fare una classifica dei giocatori più sexy? Oggi le fan sono molto scatenate anche da quel punto di vista… «Forse io sono un po’ all’antica, ma tra gli attuali non c’è un calciatore che mi piaccia veramente. Troppi tatuaggi, troppo gossip, troppo protagonismo. Non sono attori, sono calciatori!». Da ragazzina, però, aveva una passione segreta per Antonio Cabrini… «Sì, è vero. Addirittura, ogni volta che cadeva una stella, esprimevo il desiderio di incontrarlo. Adesso lo sa anche lui: due settimane fa l’ho incontrato a un evento e gliel’ho raccontato… Belli come lui, con la sua classe e la sua semplicità, per me non ce ne sono». Emanuela e i Mondiali: un pronostico?
«Secondo me, la squadra favorita è il Brasile. E anche l’Olanda ci ha stupito tutti con i suoi cinque gol contro la Spagna. Ovvio che penso all’Italia, però vorrei soprattutto che vincesse la squadra che mette più passione sul campo di calcio. A me non piace il gioco pensato, ma i calciatori che usano la forza e la fantasia». Un ricordo speciale legato ai Mondiali del passato? «Quelli dell’82. Ho passato una serata a piangere quando Cabrini sbagliò un rigore. Ero in Toscana dai miei parenti e mio cugino Giorgio ha passato ore a consolarmi. Poi, però, abbiamo vinto lo stesso». Dopo la passione per il calcio, se parliamo d’amore, che cosa dice Emanuela Tittocchia? «Sono single, proprio come Carmen Rigoni, il mio personaggio in CentoVetrine, e il problema grave è che non mi piace nessuno! In amore sono impetuosa, mi piace dire quello che penso e faccio fatica a convivere. E poi non perdono il tradimento: sono molto dura, non sopporto le bugie né che venga tradita la mia fiducia». In passato è stata legata a Fa-
bio Testi e al modello brasiliano Thyago Alves. A un fidanzato calciatore non ha mai pensato? «Perché no? Certo, forse i calciatori per me sono troppo giovani, avrei bisogno di un uomo più maturo al mio fianco. Un ex calciatore, magari…».
a Bella e simpatic ADESSO
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personaggi
Di Roberta Valentini
L’attore pugliese ha due sorelle e tanti nipoti. Sogna la paternità e si spende per il prossimo aiutando chi ha davvero bisogno
i n i t r e v n o C Beppe
VI RACCONTO LA MIA GRANDE FAMIGLIA
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e radici pugliesi, per lui, sono importanti. «Sono fiero di essere pugliese e di essere nato e cresciuto a Martina Franca, un paese meraviglioso che merita di essere scoperto», racconta Beppe Convertini. Per l’ex Più Bello d’Italia, attore e conduttore, tutto ruota intorno alle sue origini. E alla sua famiglia, punto di riferimento importante, dove corre a rifugiarsi tra un impegno professionale e una missione umanitaria da portare a termine. Come quella che lo ha visto volontario in un campo profughi siriano in Libano, dove è volato con l’associazione Terres des Hommes. È una vita piena di impegni, quella di Beppe. E non gli lascia
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troppo spazio da dedicare alla vita privata. «Attualmente sono single, in cerca dell’anima gemella. Ho due sorelle e sono l’unico della famiglia a non avere figli. Ho proprio sposato il mio lavoro», risponde ridendo a una domanda indiscreta su amore e dintorni. Beppe, ma allora non prova mai il desiderio della paternità? «Diventare padre penso sia l’emozione più grande che un uomo possa provare. Il desiderio ce l’ho, e magari un giorno accadrà. Intanto, mi cimento nella mia attività di super zio con nipoti e bisnipoti». Le prove da padre le ha già fatte, però, grazie a suo nipote Donato… «Sì, è vero. Quando si è iscritto all’Uni-
versità, è venuto a vivere nella mia casa di Milano. Mi sono sentito molto responsabile nei suoi confronti e mi sono reso conto di cosa provano i genitori quando i figli rientrano a casa tardi la notte. È stata una bella esperienza di vita, per me. E lui è stato bravo e ha seguito le mie regole». Ha parlato di nipoti e bisnipoti: ma quanti siete in famiglia? «Siamo tantissimi. Ho una sorella più grande, Maria, che ha avuto tre figli, Vitalba, Davide e Donato. Una sorella più piccola, Anna, che si è sposata da poco e ha avuto un bambino, Alessandro, l’ultimo arrivato della famiglia. E poi mia nipote Vitalba, che ha avuto due bambini, Giorgia di tre anni e Andrea di un anno.
«Sì. Non dimenticherò mai i volontari per malati terminali che venivano ogni sera a casa nostra per medicarlo e dargli conforto. Mi ha così colpito la straordinarietà di queste persone, che da lì è nata la mia voglia di aiutare il prossimo».
Dinamico
Non ci annoiamo e mia madre Grazia è il punto di riferimento per tutti. Mio padre Donato, purtroppo, non c’è più. È scomparso per un tumore quando avevo 17 anni». A proposito di suo padre, qual è il ricordo di lui che porta sempre nel suo cuore e quali sono gli insegnamenti che le ha lasciato? «Ricordo mio padre come un uomo simpatico, sorridente, molto amato, ma anche severo. Era deciso e sicuro, ma tollerante e aperto verso il prossimo: per lui non esistevano differenze di razza o di religione. Mi ha insegnato il rispetto degli altri, l’impegno nella vita, la cordialità, la voglia di affrontare tutte le situazioni, nel bene e nel male. Anche se non c’è più, lo sento molto presente, è il mio angelo custode, mi rivolgo spesso a lui, nelle mie preghiere e sento che mi manda la sua energia e la sua forza positiva». È vero che proprio la scomparsa di suo padre l’ha spinta ad impegnarsi sul fronte umanitario?
Di recente è stato in Libano con Terres des Hommes, in un campo profughi siriano: che cosa le ha lasciato questa esperienza? «Mi sono sentito finalmente utile, anche se la mia missione è stata solo una piccola goccia in un grande mare. E poi mi hanno colpito la gioia e l’entusiasmo di questi bambini, quasi tutti orfani, che nonostante i terribili traumi subìti, riescono a non perdere l’entusiasmo e la voglia di giocare. Mi sono sentito molto fortunato e, appena rientrato in Italia, sono andato subito ad abbracciare la mia famiglia. Un’esperienza così ti insegna ad apprezzare le piccole cose della vita e valori come l’amore, l’amicizia e la famiglia». Durante la sua permanenza in Libano, quali sono stati i suoi compiti di volontario? «Oltre a caricare e scaricare i generi di prima necessità, ho insegnato l’inglese ai bambini e ho giocato insieme a loro. Mi hanno raccontato storie terribili, ma sempre con grande dignità e compostezza. Sarebbe bello poter regalare
a loro, che non hanno più niente, anche una minima speranza di futuro». Se parliamo di professione, invece, quali sono i suoi impegni? «Sto conducendo Che ci faccio qui, un programma radiofonico su RaiRadio2, dedicato ai viaggi. Va in onda tutti i giorni dalle 18.00 alle 19.00. E sto facendo le prove per lo spettacolo teatrale Vico Sirene, per la regia di Enrico Lamanna, che debutterà al Festival di Todi e con cui tornerò a Roma al Teatro Eliseo in ottobre. La mia sarà un’estate di lavoro».
e Un cuore grand Milano. Beppe Convertini, 43 anni, è un attore e conduttore di orgine pugliese. Ha una famiglia numerosissima e di recente ha partecipato a una missione umanitaria in Libano. In passato è stato anche ad Haiti e a L’Aquila per aiutare i più bisognosi.
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musica
di Susanna Marinelli
o n r e l a S a n Sabri
VI PRESENTO
COLOUR ME La cantante torna con una nuova canzone ideata, prodotta e realizzata tutta da lei
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educe dalla partecipazione al talent di Rai Uno La Pista, condotto da Flavio Insinna nel quale è stata coach e capogruppo della squadra di ballo “LECCEzione”, Sabrina Salerno torna al suo primo amore: la musica. La quarantaseienne interprete, showgirl e attrice genovese, infatti, ha appena pubblicato la sua nuova fatica, il singolo Colour Me, prodotto insieme a Rick di Roberto Nowels e alPellegrino quale presto seguirà un album. Impegnata nelle prossime settimane nel suo tour promozionale, Sabrina si dividerà quest’estate tra gli impegni professionali e quelli di mamma del piccolo Luca Maria... Sabrina, dopo venti milioni di dischi venduti, con quali aspettative si ripresenta sul mercato con il singolo Colour me? «Con nessuna aspettativa ma soltanto con la voglia e la gioia di proporre al pubblico un singolo ideato, prodotto e realizzato tutto da me». Colour Me sarà seguito dall’uscita di un album? «Ci sto lavorando e per fortuna sono già a buon punto però non so dire esattamente quando uscirà. Faccio questo disco soprattutto per piacere personale: non ho una scadenza. È un piccolo lusso che con questo mestiere posso permettermi». Per Colour Me ha collaborato con un nome internazionale come Rick 50
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Nowels, vincitore di vari Grammy Awards. Qual è stato il suo approccio con lui? «È avvenuto tutto in modo molto semplice. D’altronde è molto più facile relazionarsi con personaggi del calibro di Giorgio Moroder o Rick Nowels piuttosto che, faccio per dire, uno che ha avuto una hit estiva e niente altro. Se questi mostri sacri accettano di lavorare con te è perché gli piace quello che fai, non è nemmeno per soldi». Com’è stata l’esperienza a La Pista con Flavio Insinna? «Con lui ho mantenuto un rapporto molto formale. È stato bello partecipare, anche dal punto di vista umano. Mi sono trovata in grande sintonia con Antonino, Paola Iezzi, Rita Pavone. Tra l’altro ho visto Rita di recente in concerto a Padova. Strepitosa!» Come concilia la sua carriera con il mestiere di mamma? «È molto difficile. Quando posso, cerco di portare mio figlio con me anche se i miei viaggi di lavoro in genere sono strutturati così: aeroporto, camerino, studio, aeroporto e lui si annoia parecchio. Quindi, a volte, preferisco lasciarlo a casa con il papà ma quest’estate, a parte alcune date che ho già programmato, passeremo le vacanze insieme, prima nel Salento, e poi a New York».
La copertina Sabrina Salerno, 46, è una nota cantante e attrice. Nella foto a lato la copertina del suo ultimo singolo Colour Me.
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F O L L O W US a m o re e b a c i wo rl d O N :
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intervista
Riconfermata Paola Caruso, 29 anni, è stata riconfermata per la prossima stagione di Avanti un altro! programma di Canale 5 che vedrà il ritorno alla conduzione di Paolo Bonolis (53, nella foto della pagina accanto).
“La Bonas” del programma Avanti un altro! smentisce i pettegolezzi su di lei e Antonio Brosio, nuovo fidanzato della Valeria Nazionale
o s u r a C a l Pao
NON FLIRTO CON L’UOMO DELLA MARINI
di Susanna Marinelli
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onfermatissima per la prossima edizione del quiz preserale di Canale 5 Avanti un altro! Paola Caruso continua a far parlare di sé. Scoperta da Paolo Bonolis che l’ha ribattezzata “La Bonas” e le ha regalato la fama, la bionda e prorompente ventinovenne calabrese di recente è stata al centro delle cronache mondane per un presunto flirt con Antonio Brosio, il nuovo fidanzato di Valeria Marini. Ma la bella Caruso, innamoratissima del suocompagno Alessio, ha smentito categoricamente... Da settembre Paolo Bonolis ritorna al timone di Avanti un altro! Lui dice di avere in serbo delle novità. Secondo lei di cosa si tratta? «Conoscendo Paolo e il suo modo di lavorare presumo che sia alla ricerca di nuovi personaggi, magari per arricchire il “mini mondo” e dargli qualche sfumatura di colore in più. A Bonolis piace scoprire nuovi talenti proprio come ha fatto con me. Io gli devo tutto. Il fatto che ritorni ad Avanti un altro! non mi meraviglia. D’altronde come si fa senza di lui?» Come ha trovato la recente conduzione temporanea del quiz da parte di Gerry Scotti? «Gerry è una persona carinissima. Lui e Paolo sono due presentatori diversi tra loro e se così non fosse non sarebbero i professionisti che tutti apprezziamo».
Come definirebbe Paolo Bonolis? «Lui è un genio! Il suo cervello funziona in modo diverso da quello degli altri. Se i neuroni in genere vanno a dieci all’ora i suoi vanno a cento. Con me si trova tanto bene perché adora la mia battuta pronta, la mia autoironia che è anche una sua caratteristica. È per questo che mi chiama “Luca con le tette”. Laurenti in un certo modo lo completa. Insieme sono una coppia pazzesca!» Qualche settimana fa Sonia Bruganelli, la moglie di Bonolis, ha lanciato le t-shirt con la sua immagine. Che rapporto ha con lei? «Sonia ha avuto quest’idea geniale di ideare delle magliette poi prodotte dalla Happiness con le immagini de “la Bonas”, del “Bonus”, dei vari personaggi del “mini mondo” che abbiamo presentato al Pitti. Insomma stanno andando alla grande. La Bruganelli è una persona stupenda e proprio come Paolo ha un cervello superiore alla media. Io e lei ci adoriamo. Ringrazio i coniugi Bonolis per quello che hanno fatto per me. Non potevo sperare di più». Lei è stata davvero corteggiata da Antonio Brosio provocando le ire di Valeria Marini? «Non c’è assolutamente niente di vero. Antonio è soltanto un mio amico, per di più da un sacco di tempo ed è amico anche di Alessio, il mio fidanzato che a sua volta va molto d’accordo con Valeria. Insomma, siamo
quattro amici, siamo stati insieme anche in vacanza a Capri e ci siamo divertiti tantissimo. Tutte queste storie, le chiacchiere di finti inciuci tra di noi sono state messe in giro appositamente per creare lo scoop, ma sono false. Alessio inizialmente si era anche arrabbiato, aveva detto: “Ma cos’è questa roba?”. Tra l’altro alcune delle foto scattate a me e Antonio sono state realizzate durante una serata dove era presente anche il mio fidanzato Alessio. È una persona seria, fa l’imprenditore e a questo ambiente non è abituato. Adesso comincia a capirci qualcosa e devo dire che comunque il mondo dello spettacolo gli piace, lo diverte». Quindi le cose tra lei e Valeria Marini vanno sempre bene e lei non è arrabbiata... «Non è arrabbiata: io e Valeria siamo legatissime. In vacanza ci siamo fatte tanti di quei selfie insieme. Andiamo proprio d’accordo. Anzi, adesso direi che siamo più amiche di prima!»
Paolo Bonolis
a Bellezza esplosiv
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di Roberto Pellegrino
cinema
az i D n o r e m a C
CARI TRADITORI VI SISTEMO IO...
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la donna che tutti vorrebbero avere come amante, moglie o amica. Occhi color lapislazzulo con taglio felino, capelli biondi e setosi, fisico asciutto, morbido e sensuale che nemmeno i quarant’anni hanno intaccato. Solo al cinema potete imbattervi in una donna così. In Tutte contro lui, la nuova commedia di Nick Cassavetes, Cameron Diaz, 41 anni recita in bella compagnia, con Leslie Mann, 42 e la ventiduenne Kate Upton, (sopra nel tondo) top model e attrice. La Diaz, nei panni di Carly Whitten, rampante avvocatessa newyorchese, perde la testa per Mark King, (Nikolaj Coster-Waldau) affarista belloccio, ma fedifrago che imbambola la bionda, nascondendole di essere, non solo sposato, ma anche lega-
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to a un’altra ragazza più giovane di lei (Kate Upton). Ma, come racconta la saggezza popolare, tutti i nodi vengono prima o poi al pettine e quando Cameron/Carly scoprirà la dura verità, si coalizzerà con la moglie del suo amante (ma non chiamatela “amante”) e anche con la giovane seconda vittima di King, per fargliela letteralmente pagare a caro prezzo. L’attrice californiana è da sempre una single impenitente: dal 2004 al 2007 è stata legata al cantante Justin Timberlake. Il suo curriculum amoroso è di tutto rispetto, il sogno di ogni donna: tra fidanzati accertati, rumor e amici, gli uomini legati a Cameron Diaz sono tanti, un gran bel bottino: oltre a Matt Dillon e a Jared Leto, anche Keanu Reeves, Jude Law e Robbie Williams. Niente male per chi ha sangue cubano nelle vene.
Tutte contro lui Regia di Nick Cassavetes Con Cameron Diaz, Leslie Mann, Kate Upton, Nikolaj CosterWaldau, Don Johnson Commedia, durata 109 minuti Stati Uniti
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con Diane Keato Michael Douglas, 69 anni interpreta un agente immobiliare, vedovo e con un pessimo carattere che, però, cederà alla passione per la cantante Leah, Diane Keaton, 68 (nel tondo) tondo).
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BURBERO E MISOGINO di Roberto Pellegrino
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ren Little, agente immobiliare ultrasessantenne del New England, si è creato, nel corso della sua vita, milioni di motivi per farsi odiare da gran parte del genere umano, iniziando dalla di lui vicina Leah, cantante di piano bar e coetanea. È il nuovo film di Michael Douglas, 69 anni, e di Diane Keaton, 68, affiatatissima coppia della commedia brillante Mai così vicini, (attualmente al cinema) diretta da Rob Reiner, il regista del cult movie fine anni Ottanta Harry ti presento Sally. Douglas, a differenza di molti colleghi di Hollywood, nella vita è solo al suo secondo matrimonio, anche se nella pellicola recita la parte di un misogino, vedovo e intrattabile: il primo fu nel 1977 con Diandra Luker, dalla quale
ha avuto nel 1978, Cameron, passato spesso alle cronache per una brutta storia di droga. È stata la bruna gallese Catherine Zeta-Jones, 45 anni, nel 2000, a pochi mesi dal divorzio ufficiale dell’attore di Wall Street, dopo 23 anni di matrimonio, a diventare la signora Douglas ed entrare di diritto nella leggendaria e potente famiglia di attori capitanata da papà Kirk (classe 1916). Un matrimonio riuscito, con due figli, Dylan Michael e Carys Zeta. Douglas, nel 2010 confessò in tv di avere il cancro alla gola. Guarì dopo un ciclo di chemioterapia, perdendo 22 chili. “Il cancro alla gola può essere causato dal sesso orale - dichiarò al Guardian - è colpa del papilloma virus umano (HPV) che si trasmette tramite il cunnilingus”. Un Douglas sincero e coraggioso che commosse tutti i suoi fan.
Mai così vicini Regia di Rob Reiner Con Michael Douglas, Diane Keaton, Frankie Valli, Frances Sternhagen, David Aaron Baker Commedia, durata 117 minuti Stati Uniti
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volti nuovi
i Con la Ricciarell Milano. Francesco Cascione, 21 anni, originario del piemonte, ha avuto la fortuna di incontrare sul suo cammino artistico la mitica Katia Ricciarelli, 68, che gli ha dato degli utili consigli per affermarsi nella lirica.
In scena
e n o i c as C o c es Franc
Di Daniela Caporali
Ha 21 anni e un fisico da modello però nella vita di tutti i giorni è un cantante d’Opera, anche se nessuno gli crede
LA LIRICA NEL CUORE
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isico da modello e voce da tenore. Un binomio che sembra non essere possibile e invece non è così. Francesco Cascione, 21 anni, piemontese ha l’aspetto tipico di chi potrebbe sfilare su qualsiasi passerella. In realtà da sei anni studia e lavora nel campo della musica lirica. Quando nasce la sua passione per la musica lirica? «Era il 2007, quando è morto il maestro Luciano Pavarotti. Mi sono appassionato alla Lirica vedendo con gioia i suoi concerti. Avevo quindici anni». Sembra un modello. Quando racconta
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di essere un cantante d’Opera come reagisce la gente? «Non ci crede nessuno. Pensano tutti che li prenda in giro. Alcuni mi chiedono video e foto come prova del mio lavoro». Quanta importanza dà al suo aspetto fisico? «Al di fuori dell’Opera molto. Curo il mio aspetto fisico andando in palestra. Seguo con attenzione la moda anche se ho un gusto tutto mio nel vestire. Invece, quando canto nei teatri, mi concentro solo sulla mia voce». Le piacerebbe entrare nel mondo della televisione? «Certo, mi piacerebbe lavorare in tv. Anche
se sarebbe bello se io riuscissi, con la mia presenza, a togliere l’etichetta sbagliata che accompagna da sempre la musica lirica». Che ricordo ha dell’incontro con Katia Ricciarelli? «Bellissimo. Oltre a essere un’artista di calibro internazionale penso sia una delle persone più simpatiche che abbia mai incontrato nella mia vita». Parteciperà a un concorso di bellezza negli Stati Uniti. Oltre al suo fisico dovrà dimostrare di avere delle abilità. Punterà sulla sua voce? «Sì. Ho accettato perché potrò dimostrare le mie doti canore a prescindere dal mio aspetto esteriore».
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hollywood
di Stefania Fiorucci
La caviglia di Han Solo Brutta avventura per Harrison Ford, 71
anni (sopra) nei panni di Han Solo, a 32 xxxxxxxxxxxxxx anni dal Ritorno dello Jedi. L’attore ri-
Dn rapporto pubblicato qualche temmarrà lontano dal set per due mesi a po fa dalla National Economic Research causa di un incidente durante le riprese Association di Londra ri100ava che la tv di Star Wars: Episodio VII ai Pinewood europea degli anni novanta sarebbe staStudios vicino Londra. Han Solo dopo ta caratterizzata dai seguenti fattori: aver urtato una porta idraulica della sua dec200o de. astronave, “Millennium Falcon”, si è fratturato la caviglia destra, riportando danni anche al bacino. La produzione dovrà, quindi, rimandare tutte le scene in cui è previsto Ford e anticipare il lavoro sul set per gli altri protagonisti, Carrie Fisher, Kenny Baker e Lupita Nyong’o. Il navigatore solitario dello spazio, intanto, ha ricevuto la visita della moglie Calista Flockhart che si è precipitata nell’ospedale londinese dove lui è a riposo.
Justin fregato dalle uova
Miley Cyrus Los Angeles (Stati Uniti). La cantante e attrice americana, 21 anni, è stata attaccata dalle organizzazioni di genitori statunitensi per il suo comportamento provocatorio.
IL TOPLESS DELLO SCANDALO “Miley Cyrus non riesce proprio a tenersi i vestiti addosso”. Così hanno dichiarato alcune associazioni di genitori americani, dopo aver appreso che la giovane cantante aveva pubblicato su Instagram una sua foto in topless. I genitori sono sempre più preoccupati che il comportamento dell’ex bambina prodigio della Disney, con cui i loro figli sono cresciuti, interpretando il personaggio di Hanna Montana, possa influenzarli negativamente facendo loro perdere il rispetto per il proprio corpo e il senso del pudore. L’intenzione di Miley, nel postare lo scatto, era quella di apparire come la “Piccola peste” della musica: si era infatti pettinata i capelli come il mitico “Alfa Alfa” della serie tv in bianco e nero “Piccole Canaglie”. Probabilmente nessuno ha capito lo scherzo poiché pare difficile che, così in topless, qualcuno possa averla guardata in faccia. 58
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Destino beffardo per Justin Bieber, 20 anni (in basso). Il suo legale stava per tirare un sospiro di sollievo, visto che la Polizia di Los Angeles aveva deciso di scagionare il suo cliente per insufficienza di prove per l’accusa di tentata rapina a una fan: pare, infatti, che lui le avesse strappato il cellulare dopo una foto non richiesta. Inoltre, Justin aveva deciso di accettare il patteggiamento, dopo essere stato arrestato a Miami Beach per guida spericolata. Quindi, tutto pareva risolto, senza la libertà vigilata né la detenzione. Ma Justin ha commesso l’ennesima intemperanza, lanciando alcune uova sulle finestre del suo ex vicino di casa, a Calabasas, in California, prendendosi una denuncia per vandalismo e una richiesta di danni per 20mila dollari. Il vicino ha filmato lo scontro verbale con gli insulti del cantante, producendo prove della sua colpevolezza. La polizia intervenuta gli ha trovato in casa della cocaina e ha arrestato uno degli amici di Bieber. Insomma, l’ha scampata per guida pericolosa, ma è stato incastrato per un paio di uova. Scadute.
DEPP PERDE IL PELO, NON IL FASCINO Il nuovo amore non fa bene all’immagine di Johnny Depp, 51 anni (a sinistra). Le sue fan sono rimaste sconvolte per le foto che lo ritraggono calvo, invecchiato e ingrassato. Ma si tratta, in realtà, del trucco richiesto dal personaggio di malvivente in Black Mass, la prossima pellicola dell’attore americano e diretta da Scott Cooper che racconta una storia di agenti dell’Fbi. Questi scatti, però, non hanno fatto bene alla sua popolarità se lo confrontiamo col pirata che gli ha dato la celebrità mondiale, Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi. Il cambio di look, comunque, pare non aver disturbato la sua fidanzata Amber Heard, 28 anni (nel tondo) che avrebbe accettato di sposarlo: alla domanda se andrà a nozze con la giovane attrice Johnny Depp ha più volte risposto: “Assolutamente sì. Meglio tardi che mai!” E poco importa che lui abbia 51 anni e lei ne abbia compiuti 28 ad aprile: si sa, l’amore non ha età, soprattutto a Hollywood. Depp stravede per lei, la descrive come “una ragazza formidabile, con solide basi alle spalle”.
La figlia di Whitney fa pace col padre Dopo due anni di dolore comincia a rasserenarsi l’animo di Bobbi Kristina Brown, 21 anni (nel tondo), figlia della cantante scomparsa Whitney Houston (1963-2012) e del produttore musicale Bobbi Brown. La ragazza, dopo una lontananza imposta dalla nonna e dagli avvocati della madre, ha espresso il desiderio di rivedere suo padre e passare del tempo con lui. L’occasione è stato il “Giorno del Papà”: i due si sono riabbracciati in un hotel di Los Angeles, dopo che tra loro c’era stato un gran gelo per il rifiuto di Bobbi di accettare il matrimonio della figlia con Nick Gordon. La famiglia Houston-Brown, infatti, considerava il ragazzo quasi un suo fratellastro, considerato che che lui aveva vissuto per anni con lei e la madre. Ma questo non ha fermato Kristina che si è sposata lo scorso gennaio con Nick. Dopo l’incontro col papà Bobbi, Kristina gli ha inviato il seguente messaggio: “I love you dad so much!”. Cuoricino di padre.
Il piccolo George ama il polo J-Lo, l’addio a Casper fa bene al suo conto in banca Nonostante la fine della storia con il suo toy-boy, il ballerino Casper Smart, Jennifer Lopez, 44 anni (foto) appare in forma smagliante. E anche la carriera dell’attrice portoricana appare in gran forma: è appena uscito il suo nuovo album intitolato A.K.A, le date del tour sono andate tutte esaurite e giornali e settimanali la vogliono assolutamente in copertina. Si parla anche del suo ritorno sul grande schermo, il suo manager in questi giorni ha firmato contratti per due nuovi film. Chi segue la star latina da anni sa che quando la sua vita privata subisce uno stop, la carriera riprende il volo: era successa la stessa cosa anche dopo la fine del matrimonio con Marc Anthony: Jennifer era in testa a tutte le classifiche dance proprio dopo pochi giorni dalla rottura. I guai di coppia le fanno male al cuore, ma bene al portafoglio.
Primi passi per l’erede della corona britannica: il piccolo George, a una partita di polo con la mamma Kate Middleton, 32 anni (sopra) al Cirencester Polo Club nel Gloucestershire, ha incantato gli spettatori rubando la scena a papà William e allo zio Harry, impegnati sul campo su opposte fazioni. Mentre loro, a cavallo, cercavano di vincere l’ambito trofeo, George, stanco di gattonare, si è attaccato ai jeans della mamma issandosi sulle gambette rotonde e muovendo qualche passo incerto. L’attenzione di tutti si è spostata immediatamente su quel bimbo paffuto, che compirà un anno il prossimo 22 luglio, che in salopette rosa sgambettava sull’erba arrivando persino ad afferrare una mazza da polo. Fonti vicine alla coppia hanno riferito che, al gesto di George, il principe William abbia dichiarato orgoglioso: “Gli piace il polo! Ha preso tutto dal papà”, mentre Kate abbia sospirato: “E io che volevo iscriverlo a vela o canoa….”.
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di Giulia De Giorgis
televisione
d n a l s I n o i t a t Temp
L’ISOLA DELLE TENTAZIONI
Il nuovo programma ideato da Maria De Filippi metterà alla prova delle coppie vip: quali resisteranno?
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iete in grado di resistere alle tentazioni in amore? La risposta ce la daranno le cinque coppie di fidanzati che parteciperanno a Temptation Island, nuovo docu-reality in onda in prima serata, a luglio, su Canale 5. Ispirato all’omonimo format americano e considerato l’“erede” di Vero Amore, il programma condotto condotto in studio da Maria De Filippi nel 2005, l’ “Isola delle tentazioni” si svolgerà in un meraviglioso resort di Gaeta, dove le coppie vivranno separate per tre settimane, senza potersi mai incontrare. A di-
Cristian Galella
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sturbare la loro quiete, 12 palestratissimi tentatori e 12 sensualissime tentatrici, che avranno il compito di “testare” la solidità delle coppie, per 21 giorni lontane dalla routine della convivenza. Stavolta, però, Maria non ci sarà. La signora di Canale 5 seguirà il programma da dietro le quinte. Così come non ci sarà uno studio televisivo. A raccogliere le confessioni delle coppie (il falò), direttamente sul posto, arriva un consigliere d’eccezione, una sorta di mentore, l’ex gieffino Filippo Bisciglia. Scelta appropriata, anche perché Filippo, in quanto a coppie scoppiate, qualcosa ne sa… È sto-
o Tara Gabrielett
ria nota che la sua relazione con Simona Salvemini, nata nella Casa più spiata d’Italia, dove lui era entrato fidanzatissimo con Flora Canto, è naufragata quando nella sua vita è entrata, più di sei anni fa, Pamela Camassa, attualmente nel cast del programma comico-sportivo Maxinho do Brasil, in onda su Raisport. I due, che filano d’amore e d’accordo, sono la testimonianza che, quando Cupido chiama, non si può evitare di rispondere. Ma chi saranno le coppie concorrenti e il popolo di tentatori che vedremo a Temptation Island? Ad oggi, una sola coppia è stata ufficializzata,
Germana Meli
To mmaso Scala
a Io, lasciato a cas di Roberta Valentini senza motivo
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Maria De Filipp
quella di Cristian Galella e Tara Gabrieletto. I due si sono conosciuti a Uomini e Donne: lui tronista, lei corteggiatrice. Nel momento in cui Galella sceglie la Gabrieletto, non si lasciano più: da 2 anni e 4 mesi convivono a Vigevano, dove Tara si è trasferita da Verona per amore di Cristian, e dove la coppia ha aperto insieme un negozio di abbigliamento. Il loro è un rapporto simbiotico, stanno insieme 24 ore al giorno. Lei è molto gelosa e, solo l’idea di vederlo vicino ad altre donne, la rende nervosa. «Scoprirete durante il programma perché ho deciso di partecipare»,
«Inizialmente non ci volevo credere, ero pronto a partire, avevo già chiuso la valigia. Poi, la sera di domenica 1° giugno, mi arriva una telefonata all’improvviso, in cui mi comunicano che non avrei più partecipato a Temptation Island». La delusione di Gennaro Lillio è palese. Il personal trainer di origine napoletana, noto in passato per la sua love story con Lory Del Santo, era stato scelto come tentatore del docu-reality di Canale 5 condotto da Filippo Bisciglia. Ma, alla fine, qualcosa è andato storto. Gennaro, che cosa è successo? Qual è il motivo di questo dietro-front? «Non me lo spiego nemmeno io. Ho superato tutti e tre i provini. Mi hanno semplicemente detto che non partivo più per decisione del gruppo degli autori. Una scelta davvero improvvisa, visto che avevo superato tutte le selezioni». Come si sono svolte le selezioni? «Mi hanno chiamato per partecipare a un primo casting a Milano. Dopo quello, mi convocano per un secondo colloquio a Roma e, successivamente, per un terzo. A quel punto, mi chiedono di fare le analisi del sangue e delle urine, la costumista mi prende le misure per l’abbigliamento e mi scattano anche le foto». Dopo averle superate, le hanno anche chiesto di preparare la valigia… «Sì, dandomi indicazioni precise sui vestiti e i costumi da portare, tutti rigorosamente senza marchi famosi. Era il 30 maggio. Mi dicono di tenermi pronto per il 2 o 3 giugno. Poi, quella telefonata… I primi minuti ho pensato che fosse un scherzo. Sono rimasto molto male, ma passati i primi giorni ho metabolizzato la delusione e mi sono detto che devo mettermi in gioco per altre avventure». Sono stati fatti diversi nomi di ex concorrenti di Uomini e Donne tra i tentatori: lei li ha incontrati ai provini? «No. Alle selezioni dove ho partecipato c’erano solo ragazzi sconosciuti, per lo più modelli. L’unico famoso era il velino moro di Striscia la notizia, Pierpaolo Pretelli, ma non so se l’hanno preso». Se avesse partecipato a Temptation Island, su quali armi avrebbe puntato come tentatore? «Sulla simpatia, sulla capacità di far stare bene una donna e di farla sorridere. Puntare solo sulla prestanza fisica è scontato, visto che i tentatori sono tutti bei ragazzi. Una donna impegnata
Gennaro Lilio Gennario Lillio è di Napoli, compie 23 anni il prossimo novembre, ha partecipato a Domenica Live di Barbara D’Urso come personal trainer di Mauro Coruzzi-Platinette, Orietta Berti e Paolo Villaggio. che mette alla prova la sua relazione, può “distrarsi” solo se trova in un altro le attenzioni che le mancano dal fidanzato». In passato ha vissuto una relazione con Lory Del Santo: in che rapporti siete, adesso? «Ogni tanto ci sentiamo, per gli auguri delle feste, per sapere se va tutto bene. L’ho chiamata dopo che ha subìto il furto nella sua casa di Milano e quando la madre si è ammalata». Quali sono le sue aspirazioni per il futuro? «Attualmente lavoro come personal trainer nella palestra del pugile Clemente Russo, il Tatanka Club, ma continuo a essere attratto dal mondo dello spettacolo. Mi piacerebbe un programma come L’Isola dei famosi o Pechino Express, dove poter mettere alla prova il mio carattere nelle difficoltà. Certo, se poi mi offrissero di fare il tronista a Uomini e Donne, di sicuro non direi di no…». E sua madre Immacolata che dice del suo desiderio di andare in tv? «Lei è la mia prima tifosa ed è orgogliosa di me».
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ha detto Cristian con tono misterioso senza sbilanciarsi. Mentre Tara lo ha seguito in questa nuova avventura soprattutto «per capire che cosa può significare restare separata da Cristian per così tanto tempo». «Sarà interessante vedere come reagiranno questi due ragazzi», ha dichiarato Karina Cascella. L’ex opinionista di Uomini e Donne è stata una delle concorrenti di Vero Amore. «Ho partecipato insieme al mio fidanzato dell’epoca, Emanuele Archimio, con cui stavo insieme da 12 anni. Io e lui abbiamo resistito, ma la coppia di Francesca Morana e Giuseppe Lago, per esempio, è scoppiata. Questo programma è un vero e proprio banco di prova. A me è rimasto un bellissimo ricordo», racconta. Peccato, però, che lei ed Emanuele, successivamente, si siano lasciati: Kari-
na si innamora di Salvatore Angelucci, ex tronista di Uomini e Donne e, guarda il caso, ex tentatore di Vero Amore. Ma la loro unione, nonostante la nascita della piccola Ginevra, è naufragata due anni fa. A proposito di coppie, sembra ormai certa anche la presenza di altri due volti storici di U&D: la tronista Giorgia Lucini e il corteggiatore Manfredi Ferlicchia. Hanno rifiutato di partecipare, invece, gli innamorati del Grande Fratello 13, Chicca Rocco e Giovanni Masiero. Dopo tante voci di corridoio sulla loro presenza al docu-reality, la coppia ha tolto ogni dubbio: «Non parteciperemo a Temptation Island, anche perché non ci rappresenta come genere televisivo. Facciamo in ogni caso un in bocca al lupo allo staff e ringraziamo Maria De Filippi per aver pen-
sato a noi», hanno dichiarato i due ragazzi. Tra i tentatori e le tentatrici, si vocifera di Germana Meli, ex corteggiatrice di Tommaso Scala a Uomini e Donne, e Teresa Cilia, ex protagonista di Ragazzi e Ragazze, in cui aveva avuto una storia proprio con il tronista napoletano. E la stessa Teresa, pubblicando una frase sibillina sul suo profilo Facebook, ha lasciato intendere la sua partecipazione al format delle tentazioni. E poi, ancora, il palermitano Marco Guercio, ex tronista e ora - pare - tentatore doc, noto per aver lasciato il trono in seguito a una furiosa lite con Tina Cipollari. Niente da fare per Gennaro Lillio, invece. Il personal trainer noto per la sua storia con Lory Del Santo, dopo aver superato una serie di provini, è
Le indiscrezioni Filippo Bisciglia (36 anni, nella foto a sinistra con la fidanzata Pamela Camassa, 30) condurrà il programma. Parteciperanno Giorgia Lucini e Manfredi Ferlicchia, entrambi 23. Hanno invece rifiutato la sfida Chicca Rocco, 29 e Giovanni Masiero. Nella foto a destra Karina Cascella, 34, che in passato ha partecipato a Vero Amore.
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FANNO BENE ALLA COPPIA
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se ne parla
Mondiali
IL CALCIO FA BENE ALLA COPPIA
Uomini e donne uniti per scatenarsi nel tifo: un’eccitazione collettiva che, secondo gli esperti, migliora l’autostima e il tono dell’umore, ma anche il rapporto con il partner…
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coppiata la febbre da Mondiali di calcio. E sembrano davvero pochi coloro che ne rimangono totalmente immuni. Anche le donne, infatti, di solito ben poco coinvolte in questo sport che appassiona tanti italiani, diventano inaspettatamente tifose, aggiornatissime sui gironi e su contro chi si terrà la prossima partita. L’eccitazione collettiva che questo evento è in gra66
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do di scatenare è sotto gli occhi di tutti: dai bar, alle piazze, fino ai social network: chiunque fa pronostici, scommesse e commenti di ogni tipo. Brasile 2014 è quindi il fatto centrale, il punto catalizzatore dell’opinione pubblica, che crea aggregazione e un grande senso di appartenenza come nessun altro evento è in grado di fare. I Mondiali di calcio rappresentano uno dei pochi momenti in cui tutti si sentono orgogliosi di essere italia-
ni: nemmeno durante il 2 giugno, il giorno della Festa della Repubblica, si vedono in giro così tante bandiere tricolore come in questi giorni. Uno dei meccanismi che scattano è quello dell’identificazione, che ci porta, più o meno inconsapevolmente, a sentirci parte della squadra e, quindi, coinvolti nel successo, o nell’insuccesso, dei giocatori della nostra Nazionale. Questo lo si nota soprattutto nel linguaggio, quando usiamo espres-
di Federica Tadiello
PIETRO BARBANTI
NEUROLOGO OSPEDALE S.RAFFAELE, ROMA I meccanismi psichici che stanno alla base dell’alto coinvolgimento durante i Mondiali di calcio sono essenzialmente riconducibili a tre elementi: l’attesa, il rischio e le emozioni condivise. La trepidazione che deriva dall’attesa ci rende particolarmente attivi: il nostro sistema nervoso vegetativo, che io chiamo “il nostro ministero dell’interno” viene messo in condizione di pre-allarme per qualcosa che sta per accadere (la partita in questo caso) ed il risultato è quello di una maggiore vitalità. Poi c’è il momento in cui viene giocato il match, quindi ecco che subentra il fattore del rischio. Ed è proprio questo l’elemento eccitante, ovvero il non sapere il risultato finale e il “soffrire” insieme alla propria squadra. Tant’è che nessuno è interessato a guardare una partita di cui conosce già il risultato. Questo meccanismo coinvolge la dopamina, la sostanza prodotta dal cervello che ci fa sentire bene. Ma soprattutto – e qui subentra il terzo fattore – i Mondiali di calcio sono come pochi altri eventi un’ occasione di felicità collettiva. Il mondo di oggi è caratterizzato da tante felicità individuali, che vengono sempre accostate e mai amalgamate, mentre è solo in occasioni come queste che riusciamo ad emozionarci tutti insieme e fare cose che altrimenti non faremmo, come ad esempio abbracciare una persona che non conosciamo.
Stravaganze Brasile. L’euforia da Mondiale di calcio contagia i tifosi di tutto il mondo, come vedete nelle foto di questo servizio: look stravaganti e allegri sono come un omaggio alla squadra del cuore.
MARIA DOLORES BRACCI
SESSUOLOGA
La visione delle partite di calcio dei mondiali fa bene al sesso? Le opinioni risultano contrastanti: da un lato autorevoli studi dichiarano che le modificazioni ormonali che accompagnano la partecipazione dei tifosi agli eventi, favorirebbero la vita sessuale di coppia. Altri esperti asseriscono che lo stress danneggerebbe, in misura rilevante, la risposta sessuale. A mio parere è innegabile che una vittoria importante stimoli un intenso entusiasmo, un’euforia in “escalation”, che potrebbe efficacemente essere convogliata nella gioia di un incontro sessuale, che renda le “notti” ancora più “magiche”. Certo, non sempre ciò accade…anzi, a volte si assiste a un peggioramento. Un escamotage consigliabile potrebbe essere la condivisione del tifo all’interno della coppia, per creare complicità ed empatia. E se proprio facciamo parte degli anti-tifosi irriducibili e le parole come “fuori gioco” o “area di rigore” continuano ad avere per noi significati oscuri, quanto meno impegniamoci a tollerare la temporanea regressione a livelli infantili o adolescenziali dei nostri partner, astenendoci da brontolii e insofferenze…la nostra vita di coppia guadagnerà in armonia e forse anche in baci e abbracci.
sioni come “abbiamo vinto”, oppure “siamo fortissimi”. Inoltre, l’etimologia della parola “tifo” viene dal greco typhos, che significa “offuscamento febbrile della mente”, e indica proprio l’eccitazione contagiosa che si trasmette fra le persone. Dai Mondiali emerge anche quanto l’uomo sia un “animale sociale”: basta pensare a tutte quelle volte in cui ognuno di noi si è ritrovato a commentare la partita in un bar con perfetti sconosciuti. Anche la scienza conferma l’effetto di terapia collettiva dello sport: Edward Hirt, docente di psicologia dell’Indiana University ha condotto studi al riguardo, da cui è emerso che «La cosa principale che la ADESSO
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se ne parla
I colori del tifo Brasile. Bellezza argentina gioisce per la vittoria della sua squadra sull’Iran allo stadio di Belo Horizonte. Sotto, tifoso del Ghana esulta per il pareggio della sua Nazionale con la Germania.
LA TESTIMONIANZA È vero, vedere una partita di calcio in compagnia scatena una serie di sentimenti e pulsioni: l’emozione di un gol, il poter festeggiare abbracciando gli amici, sono solo le prime reazioni. Scendere in piazza tutta la notte a gridare e ballare è il naturale proseguimento di una serata ricca di buonumore. Tutto questo scatena l’adrenalina e innesca un meccanismo di eccitazione fuori dal comune che non si esaurisce di certo rientrando tra le mura domestiche. In particolare, quando vedo una partita della mia squadra del cuore o della Nazionale italiana, il mio umore varia a seconda del risultato. In caso di sconfitta, il mio unico desiderio è di andare a dormire. Ma se arriva una vittoria, il post partita è di solito ricco di colpi di scena piacevoli. Più volte, per esempio, mi è capitato di avere voglia di fare l’amore dopo aver visto vincere la mia squadra del cuore: la gioia indescrivibile del trionfo porta dal salotto di casa alla camera da letto in pochi minuti!
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gente raggiunge è un senso di appartenenza e connessione con gli altri. Condividere la stessa squadra crea un legame speciale tra le persone, una sorta di cameratismo». Ma la magia dei Mondiali non si ferma qui: secondo un altro studio, apparso sull’autorevole rivista Science già nel 2010, vedere le partite di calcio - e in generale le sfide sportive - sia anche un toccasana per la vita sessuale di una coppia, perché il livello di testostero-
ne dei tifosi è maggiore nel giorno del match rispetto agli altri giorni. Ma attenzione: ciò avverrebbe solo in caso di vincita della squadra del cuore, in caso contrario si verificherebbe un drastico calo del fatidico ormone, aumentando così le possibilità di una défaillance. L’effetto benefico dei Mondiali sortisce i suoi effetti anche su questo fronte quindi, a patto - ovviamente - che la passione sia condivisa da entrambi i partner.
portulano_Layout 1 23/06/14 12:18 Pagina 1
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Ivan o n a l u t r o P
a fi a r Fotog ione s s a p che
Ivan Portulano, 33 anni, è originario di Taranto. Lavora come modello per la nota agenzia internazionale ETM. Il suo fotografo ufficiale è Vito Donadei.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare Ivan Portulano, 33 anni tarantino, professione fashion blogger. In passato ha partecipato come corteggiatore di Elga Enardu a Uomini e Donne e ha lavorato anche a La Vita in Diretta. Si divide con successo tra il suo lavoro di impiegato (che fa da diversi anni) e quello di modello per la nota agenzia internazionale ETM. È appassionato di fotografia e moda. Ha lavorato in televisione e vanta già una discreta esperienza in quel settore: pensa di continuare o ha deciso di cambiare ambito? «Ho sempre portato avanti due tipi di vita professionale: da un lato ho un lavoro che mi da molta serenità e dall’altro l’esperienza in tv: ho cominciato come corteggiatore a Uomini e Donne, ho partecipato a La Vita in Diretta e ho preso parte ad altri programmi televisivi senza avere un obiettivo prefissato. Poi ho scoperto una nuova passione, quella per la fotografia». La fotografia è rimasta una passione o è diventato un lavoro? «È una professione a tutti gli effetti. Rimane comunque una passione perché tramite la fotografia riesco a esprimere me stesso. Ho cominciato anche un percorso da fashion blogger». Fashion blogger? Si spieghi meglio… «Ho iniziato questo lavoro per gioco: ho posato per alcuni fotografi locali tra cui, Vito Donadei che mi ha dato molti consigli e che di fatto cura i miei scatti ufficiali. In seguito è arrivata la prima azienda per cui ho posato, la Outfit: un marchio di moda giovanile che mi ha voluto come modello. Insomma, riesco a unire l’utile al dilettevole. Per ora posso dirmi soddisfatto: partecipo a diverse serate ed eventi di moda. Va tutto per il verso giusto, senza troppe pressioni». Le piacerebbe lavorare in tv o nel cinema? «Per il momento ci sono state delle piccole opportunità che non si sono concretizzate nel mondo del cinema. Qualora dovesse esserci modo di recitare in un progetto serio, non mi farei scappare l’occasione. Vorrei fare qualcosa di diverso da Uomini e Donne: ho trentatré anni e ho ambizioni diverse per il mio futuro». Però Uomini e Donne le ha dato notorietà… «È stato un trampolino di lancio importante. Da lì è iniziato tutto». Ivan, è innamorato in questo momento? «No. Convivevo fino a pochi mesi fa. In questo momento sono talmente concentrato sul lavoro che mi viene difficile conciliare un rapporto sentimentale serio. Se dovessi trovare la persona che mi fa battere il cuore, mi lascerei andare». Che donna del mondo dello spettacolo corteggerebbe? «Sicuramente Belen Rodriguez. È la donna più carismatica dello showbiz. Attualmente è la migliore che ci sia». Come proverebbe a conquistare il cuore di Belen? «Abbiamo alcuni lati in comune: lei ama la musica, il ballo. Di sicuro partirei parlando delle sue passioni. Me la cavo nella danza e nel canto e sono un tipo carismatico».
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in famiglia
PARTO IN CASA È sicuro come quello in ospedale, non ha costi proibitivi e permette alla mamma di far nascere il suo bambino in un ambiente rassicurante, con l’aiuto di un’ostetrica che si dedica in modo esclusivo a lei e al bambino. Ben lo sanno le famose, italiane e non, che lo hanno scelto
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ttrici, cantanti, modelle: non mancano le mamme vip che hanno deciso di partorire in casa. In Italia a sceglierlo ci sono le cantanti Anna Oxa e Giorgia, all’estero la lista è più lunga: solo per citarne alcune, le attrici Demi Mo-
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ore e Meryl Streep, le modelle Gisele Bundchen e Elle McPherson, fino alle cantanti Nelly Furtado e Alanis Morissette. Per ora ogni anno nel nostro Paese sono 1.500 le donne che hanno fatto questa scelta, come è stato ricordato lo scorso 6 giugno in occasione della Giornata Internazionale del Parto
in Casa. Ma sono destinate ad aumentare anche perché, come confermano l’Oms (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) e un’ampia letteratura scientifica, è sicuro come quello in ospedale. «Il parto in casa può essere scelto da ogni donna in buona salute e senza limiti di età, purché sia ar-
Di Francesca Galeazzi
rivata al termine della gravidanza e inizi il suo travaglio spontaneamente, con un bambino ben cresciuto dentro di sé, pronto a uscire nella posizione migliore», puntualizza Marta Campiotti, Presidente dell’Associazione Nazionale Ostetriche Parto a Domicilio e Casa Maternità. «In genere, è una scelta compiuta da quelle donne che vogliono un ambiente raccolto, intimo, per essere liberamente se stesse. E dove il silenzio, l’acqua, la voce, le mani del proprio compagno possono aiutare a dare alla luce il bambino con il sostegno dell’ostetrica, che la mamma stessa ha scelto come presenza e che si dedica completamente ed esclusivamente a lei». I vantaggi sono intuibili: trascorrere le ore del travaglio sul proprio letto crea meno ansia rispetto all’ambiente ospedaliero. Ma non solo: «In casa la mamma è circondata solo dalle persone che desidera e può chiedere all’ostetrica di ri-
spettare tutti i suoi desideri: per esempio, può decidere di tagliare il cordone ombelicale dopo che la placenta è uscita, in modo da garantire al bambino una migliore ossigenazione, un maggior benessere e un ingresso in dolcezza nella vita extrauterina», spiega Marta Campiotti. «Oppure può optare per una “nascita lotus”, che significa lasciare la placenta attaccata finché il cordone cade spontaneamente, visto che fino a quando il neonato non compie il primo respiro, placenta e bambino sono una cosa sola». Nelle ore immediatamente successive al parto, poi, è bello poter godere dell’intimità della propria casa. Insomma, i vantaggi sono tanti. Quali sono, invece, le limitazioni che rendono sconsigliabile la scelta? «È l’ostetrica a valutare se per la futura mamma ci sono le condizioni, considerando eventuali problemi durante la gravidanza, o patologie della madre e del bambino», puntualizza Campiot-
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Marta Campiott
GIORGIA: “NATURALE È BELLO” «Il parto in casa non è un attacco alle istituzioni, ma un invito a riconsiderare questo atto come una naturale funzione in cui la donna deve poter pilotare il suo viaggio attraverso le sue sensazioni, il suo ritmo e il suo dolore». Parla la cantante Giorgia, 43 anni, che nel 2010 ha deciso di partorire suo figlio Samuel, nella propria casa. Parole che si possono leggere nell’introduzione del libro Il parto in casa - Nascere nell’intimità familiare, secondo natura (Il leone verde Edizioni, di Elisabetta Malvagna, giornalista e blogger, attivista del parto naturale). «Il primo pensiero di una madre è “E se qualcosa va storto?”, ed è legittimo. Io l’ho pensato prima di scegliere il parto in casa, ed è per questo che si devono usare al meglio i mezzi clinici, senza abusarne o delegare a essi le proprie sensazioni, che sono le più affidabili, per assicurarsi che le condizioni fisiche di mamma e bimbo siano le migliori», continua Giorgia. «E poi si deve scegliere l’ostetrica con cui compiere il viaggio, che è la figura più importante, ed eventualmente assicurarsi una via di fuga in caso di emergenza. Ma fondamentale è che i pensieri negativi lascino spazio alla fede in sé e nel proprio figlio - che guiderà la mamma verso l’uscita! - e a una visione del parto naturale, spontanea, suggerita da Madre Natura». E infine, come sottolinea l’artista: «Scegliere col proprio istinto, considerando che partorire in casa propria è un’occasione di conforto, libertà e massima accoglienza per il bimbo che arriva che, dopo la nascita, si ritroverà accolto da braccia, luci, voci familiari, lasciando anche ai papà l’importanza del loro ruolo di supporto e partecipazione».
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in famiglia
ti. Inoltre, ci sono da considerare i costi visto che non in tutte le Regioni è previsto un supporto economico da parte della Asl. «Il costo del parto è di circa di 2mila euro, ma il prezzo può variare in base alle tariffe delle diverse equipe», continua Campiotti. «Far nascere il bambino in ospedale è gratuito e si dovrebbe rispettare la libertà di scelta della donna sul luogo del parto. Per questo partorire a domicilio dovrebbe essere rimborsato completamente, visto che c’è un risparmio rispetto ai costi che avrebbe dovuto sostenere la sanità pubblica». Alcune Regioni hanno già riconosciuto con leggi specifiche la possibilità di rimborso: Piemonte, Emilia Romagna, Marche e la provincia di Trento. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il Lazio, che lo scorso maggio ha previsto 800 euro per chi decide di partorire in casa. Oltre ai costi di assistenza, bisogna prevedere l’attrezzatura da avere in casa durante il parto, sia per la mamma, sia per il neonato. Per la puerpera, se desidera partorire in acqua, è possibile affitta-
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Ecco alcune delle star che hanno preferito partorire in casa i loro bambini: 1) xxxxxxxx 2) Demi Moore, 51, ha tre figlie avute con il secondo marito, Bruce WIllis: Rumer, 26, Scout LaRue, 23, e Tallulah Belle, 20. 3) La supermodella e attrice brasiliana Gisele Bündchen ha due figli: Benjamin Rein, 4, e Vivian Lake, 1 anno e mezzo, avuti con il marito, il giocatore di football americano Tom Brady.
re una vasca specifica, insieme a un cuscino gonfiabile da utilizzare nella vasca stessa. E poi garze sterili, una bacinella, asciugamani, cuscini, lenzuola, tutto preventivamente lavato; infine, la gym ball, la palla gonfiabile, quella comunemente utilizzata nelle palestre, ideale per le decontrazioni delle tensioni muscolari e per favorire le posizioni antalgiche, os-
PER UNA SCELTA CONSAPEVOLE 1 Il parto in casa deve essere una scelta consapevole e informata. 2 Rispettare il “principio della appropriatezza”: scegliere come, quando, dove e con chi
una donna può partorire fuori dall’ospedale. 3 Fate colloqui informativi entro la prima metà della gravidanza, chiedendo informazioni a donne che hanno già provato l’esperienza e ostetriche che danno assistenza a casa.
4 Il parto in casa non è indicato in alcuni casi, come patologie materne, gravidanze gemellari, precedente taglio cesareo, presenza di patologia fetale nota. 5 La preparazione dell’ambiente domestico deve permettere la massima libertà di posizioni ed espressione della mamma, nonché il rispetto della sua intimità.
6 È opportuno che le ostetriche presenti al parto e al post partum siano due. 7 La condizione ideale prevede l’assistenza di tutta la gravidanza, o perlomeno dalla
32a settimana, da parte dell’ostetrica che assisterà il parto. 8 L’ospedale di riferimento dev’essere raggiungibile al massimo in 30/40 minuti.
9 È raccomandabile avvisare all’inizio del travaglio l’ospedale di riferimento e il servizio 118 per l’organizzazione dell’eventuale trasferimento. 10 Dopo il parto, l’ostetrica si ferma a casa della donna per alcune ore, fino a quando non consideri tutto a posto, per quanto riguarda sia la mamma, sia il bambino. 72
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sia contro il dolore. Per il bambino, è necessario dotarsi dello stesso corredo che si sarebbe portato in ospedale (vestiti, body, copertina, cappello, lenzuolini e pannolini), e preparare la vaschetta per il primo bagnetto. Non manca altro che la macchina fotografica per immortalare i primi istanti di vita tra le mura domestiche del nuovo arrivato.
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caccia al lavoro Mestieri del momento di Antonella Stella
Professione
modello Comparire sulle passerelle o nelle pubblicità prestando la propria bellezza per promuovere abiti, accessori, cosmetici: è il sogno di molti. Ma come muovere i primi passi nel settore? La parola a un’esperta e a due giovani professionisti
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isele Bundchen, Kate Moss, David Ghandy, Sean O’Pry: la loro presenza a una sfilata costa cifre da capogiro perché i brand della moda investono nella loro riconoscibilità, che rende un prodotto esclusivo. Ma prendere loro come riferimenti non porta lontano perché l’abbinata “tanti soldi e bella vita” è un falso mito, le cose non vanno sempre così. Tanto per cominciare, bisogna distinguere tra modelli/e o i fotomodelli/: «I modelli lavorano per le sfilate, gli editoriali e i cataloghi e la loro prerogativa è che devono essere alti e longilinei», spiega Sara Pepponi titolare di Euphoria Style (www.euphoriastyle.it). «I fotomodelli, invece, sono impiegati per i lavori commerciali-pubblicitari e l’altezza in questo caso non conta. Ovviamente, come dimostra Kate Moss che sfila pur essendo alta solo 1,70 cm, esistono le eccezioni, ma come lei ne nasce una ogni
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dieci anni!». «Incontrare un buon talent scout, che investa su di voi, è il primo passo per diventare modello», continua Pepponi. «Bisognerebbe iniziare un po’ per gioco verso i 15-16 anni, per fare pian piano esperienza, e verso i 17-18 anni essere pronti al mercato, avendo tutte le basi necessarie per potersi presentare a un casting, o a un appuntamento di lavoro. La determinazione è fondamenta-
Quanto si può guadagnare • SFILATE Dai 500 ai 1500 euro • REDAZIONALI Dai 200 ai 1000 euro al giorno • PUBBLICITÀ Dai 300-400 euro in su • CATALOGHI Dai 300 ai 600 euro in su
Arthur Dain�e le, come dico alle mie modelle quando cominciano: il 60 per cento lo fa il fisico, il 40 la personalità». Il “book”, ovvero l’album fotografico di presentazione, e il “composit”, cioè il particolare cartoncino con la propria fotografia usato da modelli e attori come biglietto da visita, sono gli “arnesi del mestiere”, ma spesso le agenzie chiedono cifre da capogiro per produrli. La talent scout chiarisce i costi e mette in guardia anche sui corsi di portamento: «Un test fotografico con le prime foto per il book costa circa 200 euro, i composit di solito si pagano 1 euro al pezzo e ne bastano un centinaio per cominciare. Per quanto riguarda i corsi, mi astengo, e dico solo che la migliore maestra è l’esperienza che si fa sul campo: il modello non deve pagare nulla se si è rivolto a un’agenzia seria che, se crede in lui, anticiperà le spese iniziali, che recupererà in seguito trattenendo una percentuale sui lavori».
Diffidate, dunque, da promesse, richieste di denaro eccessive, garanzie di facili guadagni: la realtà è diversa, perché il mestiere del modello è fatto anche di sacrifici e lascia poco spazio alla vita privata e al divertimento. «La giornata tipo nei periodi full è dedicata ai casting, ai lavori, agli spostamenti per raggiungere i clienti», racconta la titolare di Euphoria Style, «e si deve trovare anche il tempo per la palestra, visto che il fisico è il vero biglietto da visita, ma anche per riposare e recuperare le energie». Se siete convinti che questa professione faccia per voi, tenete conto che i guadagni all’inizio non sono alti: si parte dai 200 euro al giorno. Fatevi sempre consigliare da persone competenti che vi aiuteranno a capire se davvero avete i requisiti, perché la bella faccia, o il fisico statuario, non sono tutto. E pagare mille euro per un book che poi serve solo per farlo sfogliare ai parenti non ha senso. Cautela è la parola d’ordine anche di chi è agli inizi della carriera: «Sono sempre stato attratto dal mondo della moda, ma prima di realizzare il mio sogno ho studiato all’istituto nautico di Venezia e, in estate, ho lavorato come marinaio sugli yacht», racconta Arthur Dainese, 23 anni, modello, che ha sfilato per John Richmond la scorsa domenica al Milano Moda Uomo e ha già al suo attivo diverse fashion week, pubblicità ed editoriali. «La prima cosa che ho fatto prima di presentarmi è stato di lavorare sul mio fisico in palestra, per adeguarlo alle misure e ai parametri che la moda richiede. Poi mi sono dovuto confrontare con un’altra realtà: trovare l’agenzia giusta che mi rappresentasse. È fondamentale per tutti gli aspiranti modelli, perché non tutte le agenzie sono serie: è vero che il loro compito è selezionarti, ma è altrettanto vero che anche noi dobbiamo essere in grado di selezionare quelle migliori, non è tutto oro quello che luccica». Quali consigli dare a chi vuole cominciare? «Bisogna sempre tener presente che la moda non fa sconti a nessuno», avverte Dainese, «c’è concorrenza e riuscire a prendere un lavoro è difficile, ogni giorno bisogna andare ai casting: per qualcuno andrai bene, per molti altri inve-
ce no, questa è la dura realtà. Una volta entrato nell’ambiente non ci ho messo molto a rendermi conto che ci vogliono tanti sacrifici e che la mia idea iniziale non coincideva con la realtà che mi trovavo, e mi trovo, a vivere ogni giorno. Fare il modello non vuol dire solo sfilare, ma anche lavorare in ambito pubblicitario. Devi saper trasmettere emozioni a chi sta dall’altra parte di un obiettivo o di una telecamera, e questo non è semplice: disinvoltura e scioltezza si acquisiscono solo con l’esperienza. Infine, visto che la via che porta a fare questo mestiere è dura ed estenuante, consiglio di ascoltare i suggerimenti di persone competenti e di fare pochi passi alla volta, finché sarete entrati nell’ambiente e avrete capito come funziona questo mondo». Che cosa cambia quando è una ragazza ad affrontare la sfida? «Sostanzialmente niente», risponde Ornella Pappalardo, modella di Latina, 23 anni. «Quando ave-
vo 16 anni ho posato in un’Accademia di moda, a Napoli, ma la mia avventura lavorativa vera e propria è cominciata con la partecipazione alle selezioni di Miss Italia 2012, dove sono stata eletta Miss Latina. Poi, con altre trenta concorrenti provenienti da tutto il mondo, ho partecipato a un altro concorso, il New Model Today, e l’anno scorso ho fatto la valletta in diverse tv locali per dare premi ai cantanti del Festival Sanremo. A un certo punto sono arrivate proposte a Roma e poi a Milano, dove mi sono trasferita. Che cosa consiglio a chi è agli inizi? «Di avere tanta umiltà e di non montarsi mai la testa. Ma anche di non abbandonare gli studi, perché non si ha mai la certezza di farcela. La bellezza non basta, di ragazze bellissime ce ne sono tante: devi avere la testa, se vuoi andare avanti. Per quanto mi riguarda, metto al primo posto e non dimentico mai i valori che la famiglia mi ha trasmesso».
Qualche indirizzo • Why Not – Milano www.whynotmodels.com • Fashion Model Management – Milano www.fashionmodel.it • Zoe Models Agency - Roma http://www.zoemodels.com • Euphoria Style - Roma http://www.zoemodels.com
Ornella Pappalardo
te lo dico io
Rni con Voi sette giogno al 2 luglio
Settimana dal 26 giu . (29 giugno), o paglia o fieno a. Proverbi Per San Piero dur fred n gra o nai gen a , ura A luglio gran cal o militare non è più Dal 1° luglio 2005 il servizi Storia aperta solo a volontari. ta res a lev la e o tori obbliga 2011 MD passa a soli ide tero l’as 11 201 Curiosità Il 27 giugno cie erfi terrestre 12mila chilometri dalla sup
L’agenda dei lettori
L’angolo Verde I POMODORI? LI COLTIVO SUL TERRAZZO Arrivata in Europa nel 1548, la pianta di pomodori era esclusivamente ornamentale. Inizialmente il frutto-bacca non era considerato, infatti, commestibile e bisogna aspettare la fine del Seicento prima di vederlo comparire nei ricettari. È solo nel 1839, poi, che diventa protagonista del condimento per la pasta, fino a quel momento gustata con cacio e burro. Perché non provare a portare in tavola pomodori “fat-
ti in casa”? Facile da coltivare e da curare, la pianta dà grandi soddisfazioni con poco lavoro, senza contare che avrete i rossi ortaggi praticamente a costo zero. Ecco una piccola guida per cominciare. Varietà e vaso Il vaso deve avere un diametro tra i 25 e i 35 cm, in base alla grandezza della varietà di pomodori: piccolo per datterini e pachino, grande per quelli da insalata, San Marzano, cuore di bue. Posizionatelo in un luogo soleggiato e arieggiato. L’acquisto Se siete “principianti”, comprate piantine già pronte presso i garden center. Riempite il vaso per due terzi di terreno con pH
da 5,5 a 6,8, ricco di fertilizzante organico o compost, e invasare le piantine. Annaffiature Durante il periodo della crescita innaffiate la terra nelle ore più fresche due volte alla settimana, facendo attenzione a non farla mai asciugare. Non bagnate le foglie: l’umidità favorisce le malattie fungine.
IL CONSIGLIO DA RITAGLIARE
moKa pulita, caFFÈ piÙ Buono Checché se ne dica, la moka di tanto in tanto va pulita, per togliere ogni traccia di calcare che necessariamente incide sulla qualità del caffè. Riempitela con acqua e aceto in parti uguali, più due pizzichi di sale fino e mettetela sul fuoco finché tutto il liquido è filtrato. Sciacquate molto, molto bene e la vostra moka vi regalerà un ottimo caffè. Mary@66, Rieti
niente tRacce sul tappeto Ogni tanto è bello cambiare la disposizione dei mobili e avere l’impressione di... aver cambiato casa! Se sui tappeti sono rimaste le “orme” dei piedini di divani e credenze, soffiateci sopra il vapore del ferro da stiro, tenuto a distanza di circa mezzo metro. Poi date un’energica spazzolata ed è fatto! Antonia Landi, Ascoli Pi 76
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se in casa c’È... un campione Se in casa c’è uno sportivo che batte sempre tutti e vince coppe e medaglie, certamente vorrà che i suoi trofei brillino per fare bella mostra di sé. Ecco come lucidarli con una crema fai da te: basta mescolare un po’ di dentifricio e due cucchiai di vino e passare “il prodotto” con uno straccio di lana. Doni Natale, Castelnuovo Don Bosco (Asti)
meRenda golosa e natuRale Uno spuntino estivo per bambini e non: dividete in due alcune banane mature, infilate ogni mezzo frutto su un bastoncino tipo ghiacciolo e rotolateli in un trito di noci, mandorle e nocciole appena velate di zucchero. Lasciatele in frigorifero fino all’ora della merenda e offritele con bibite fresche. Una vera ghiottoneria! Sandra Gianazza (email)
i t n e m a appunt tta Muci
a cura di Clare
< Como Santuzza, Turiddu e Mamma Lucia, protagonisti della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, sono in scena al Festival Como Città della Musica VII. Oltre 300 coristi e orchestrali interpretano il capolavoro, opera prima del compositore livornese, andato in scena nel 1890 e che da allora riscuote sempre un grandissimo successo per la sua accesa passionalità. Un’occasione per avvicinarsi alla lirica e per godere della bellezza del lago. 26-28 e 29 giugno all’Arena Teatro Sociale. Info: www.comofestival.org
< Val Martello (Bolzano) La coloratissima Festa delle Fragole prpone la degustazione del prezioso frutto coltivato tra i 900 e i 1.800 metri e raccolto da giugno a settembre. Gli agricoltori propongono anche altri prodotti tipici della tradizione altoatesina presso i vari stand del mercato. Inoltre, si assisterà a concerti e si potranno fare suggestive gite in carrozza e visite guidate sul “sentiero delle fragole”. 28 e 29 giugno. Info: www.festadellefragole.it.
Grafologia LA MOSTRA
Sono gli ultimi giorni per conoscere, o riassaporare, la particolare arte di Mimmo Rotella, noto per l’invenzione del “décollage”, una particolare tecnica che consiste nel prendere un’opera già esistente (un manifesto pubblicitario, come nel quadro qui sopra) e incollarla sulla tela come base di partenza per una nuova opera. La mostra parte dai quadri dal 1953, anno delle prime sperimentazioni sui manifesti e presenta opere provenienti da diversi musei italiani e stranieri. Milano, Palazzo Reale, fino al 31 agosto.
segni zodiacali: i nati del CANCRO Dal 22 giugno siamo entrati nel Cancro, il segno della maternità, della casa, della famiglia. I nati del periodo, dalla personalità complessa, sono di umore instabile: potete incontrare un cancerino di mattina, felice e contento, e rivederlo nel pomeriggio depresso e sfiduciato. Di solito ha un’ottima memoria e il passato rimane in lui come un’isola felice, oppure come un macigno, in ogni caso capace di condizionare il presente. Introverso e particolarmente sensibile, tende a chiudersi in se stesso e nelle cose familiari e intime che lo fanno sentire protetto. È emotivo e vulnerabile ed è facile ferirlo, anche involontariamente, perché in certi momenti della vita pensa che il mondo e le persone “ce l’abbiano” con lui, salvo poi ritrovare la serenità quando viene rassicurato anche solo da una parola gentile.
IL SIGNIFICATO DEI SOGNI
È il periodo della maturità, incubo di tanti ragazzi, una tappa che ritorna, nel corso degli anni, nei sogni di molte persone. Perché? Di solito il sognatore è una persona che ha un senso dell’autocritica molto sviluppato e le immagini oniriche tradiscono il timore di essere giudicati dagli altri con la stessa severità, di essere inadeguati e non all’altezza di una certa situazione (l’esame). Il senso di oppressione che il sogno procura è legato ai tanti doveri che spesso è proprio il sognatore a imporsi e dei quali teme di non potersi più liberare.
La scrittura parla di te Di Maria Perla Molinari, grafologa La scrittura di Alessandra ci dà l’occasione di parlare di ciò che rivelano le lettere maiuscole. La M indica come sono i nostri rapporti sociali: se è “a ghirlanda”, morbida e aperta verso l’alto, segnala apertura e disponibilità nei rapporti con gli altri; se invece è tracciata “ad arco”, riproducendo il modello scolastico, indica timidezza e chiusura verso gli altri. Accade spesso che le due forme di M si alternino, indice di un buon equilibrio nei rapporti sociali. La forma della lettera T, invece, ci parla di quanto siamo tenaci e dotati di volontà: se il trattino superiore della lettera è rivolta a destra, siamo molto tenaci, se a sinistra siamo timidi e spesso insicuri. Anche per la lettera T la varietà di forme nello stesso scrivente è sempre un indice positivo di una personalità che riesce a integrare il positivo e il negativo. Alessandra, pur essendo adulta, ha conservato una scrittura molto giovanile, che rispecchia la sua allegria e un certo candore. Disponibile e socievole, sa sorridere in ogni occasione, ed è spontanea e naturale come le lettere della sua grafia. I suoi pensieri sono chiari, come la leggibilità dei suoi scritti; curiosa e intelligente sa arricchirsi di tutte esperienze che la vita le propone. Organizzata e affidabile, sa essere tenace e volenterosa come la forma delle sue T.
FATTORIE... DA ESPLORARE Nello scenario mozzafiato delle Dolomiti, i bambini vengono catapultati in un mondo fatto di masi e praterie colorate di fiori e popolate di animali. Una divertente settimana con mamma e papà in una grande fattoria open air: è quello che propone l’“Alpe di Siusi un universo in fattoria”, un programma che per fare scoprire i sapienti segreti della tradizione contadina, dalla mungitura alla macina del grano e alla produzione del pane. Varie le offerte vacanza che potete trovare sul sito: www.alpedisiusi.info.
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di Diana Perazzolo
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a Gli scatti della settiman
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facciamo il punto L’esperto risponde
Fa caldo ed è normale scoprirsi il più possibile, ma l’importante è seguire l’etichetta, soprattutto in città. Il nostro consulente di bon ton, Nicola Santini, spiega gli errori da evitare se si vuole essere chic senza rinunciare a freschezza e comodità di Silvia Santori
Durante il giorno non è opportuno indossare abiti trasparenti in città. VERO Le trasparenze sono ammesse in spiaggia. Anzi, il momento opportuno per indossarle è quando si va al bar, o ci si siede a tavola, in uno stabilimento balneare. «Per quanto riguarda la sera, invece», specifica Santini, «le trasparenze vanno sempre evitate. A meno che non ci sia una festa a bordo piscina, o non ci si chiami… Rihanna!». Non si va mai a mangiare indossando solo il costume da bagno. VERO «Ci si deve sempre coprire quando si pranza o cena in un locale pubblico, per evitare l’immagine poco elegante delle briciole che fanno la bruschetta con l’olio solare». Gli uomini non devono indossare le infradito in città. VERO Divieto assoluto, a meno che non si tratti di una località di mare e le infradito non siano di pelle. «Consiglio agli uomini di indossare scarpe chiuse anche in agosto», dice Santini. Sono proibite, comunque, al di fuori dello
Nicola Santini
COME VESTIRSI IN ESTATE stabilimento balneare o della piscina, le infradito di plastica. Le donne possono indossare, anche in città, scarpe aperte che non siano infradito. VERO Il bon ton ammette che la donna indossi scarpe aperte, come zeppe e sandali, anche in città, a meno che non ci si trovi in situazioni lavorative. In quel caso, soprattutto nei contesti formali, non andrebbero indossate solo le scarpe chiuse, ma anche le calze. “Nella passeggiata pomeridiana fuori dal lavoro, le scarpe aperte per le donne vanno benissimo. Sono possibilmente da evitare, invece, in un contesto formale”. Un uomo non dovrebbe mai presentarsi nei contesti formali indossando solo la camicia. VERO Se non si vuole indossare la giacca sopra la camicia, allora è bene mettere una maglietta tipo polo, preferibilmente a maniche lunghe. Non si dovrebbero mai indossare pantaloni corti in città.
FALSO Fuori dai contesti formali è ammesso indossare pantaloni corti, anche in città, soprattutto se si è turisti. «Dimenticate però i pinocchietti, perché stanno male a tutte e a tutti», precisa Santini. «La lunghezza più corretta è quella subito sopra il ginocchio». Gli short ridottissimi sono sempre proibiti. FALSO «Gli short alla Belen Rodriguez richiedono, appunto, le taglie di Belen Rodriguez», dice Santini. In alcuni casi, però, sono ammessi, anche in città. «Se la città si chiama Los Angeles ci può anche stare, se si è a Milano Marittima sono perfetti per l’aperitivo, se ci si trova a Forte dei Marmi chi li indossa inizia a essere guardato storto…». Non si indossano gli occhiali da sole quando si parla con qualcuno. VERO E FALSO Nella maggior parte dei contesti, gli occhiali da sole sono proibiti durante una conversazione. In spiaggia, però, sono ammessi. Appena ci si incontra si fa il gesto di toglierli, ma poi si possono rimettere. ADESSO
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di Francesca Galeazzi
misteri
Sono detti indaco e cristallo, in base al colore della loro “aura”, l’alone luminoso e invisibile che, per chi crede nel paranormale, circonda tutti gli esseri viventi. La loro missione? Aiutare il mondo a evolversi verso il bene di Francesca Galeazzi
BAMBINI DALLE DOTI SPECIALI
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ono dotati di un’intelligenza superiore, capacità speciali, addirittura soprannaturali visto che, secondo alcuni, sono persino in grado di comunicare con gli angeli: sono i bambini indaco. L’espressione, “indigo children” è stata introdotta negli anni settanta dalla parapsicologa Nancy Ann Tappe, sensitiva e figlia di sensitivi che, fin da bambina, era in grado di visualizzare l’aura, ossia la radiazione luminosa che sarebbe percepibile da parte di chi ha particolari doti di sensibilità. Indaco, come il penultimo colore dell’arcobaleno, cupo e luminoso allo stesso tempo. Sebbene non si riscontrino fondamenti scientifici sui bambini indaco, il mistero è quanto mai affasci-
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nante anche al di fuori delle credenze New Age da cui si è originata la teoria. Ma cosa hanno di speciale? E, soprattutto, qual è il mistero che custodiscono? «I bambini indaco sono nati negli ultimi decenni, in particolare a partire dagli anni Ottanta, quelli nati negli anni Duemila, o subito prima, invece, sono detti cristallo. I termini si riferiscono ai rispettivi colori dell’aura», spiega Paola Giovetti, autrice di due libri sul tema: Indaco e Bambini cristallo (Edizioni Mediterranee). «Ognuno di noi nasce con una missione, con uno scopo», continua Giovetti. «Secondo la visione esoterica della vita, questo scopo l’abbiamo scelto noi stessi prima di nascere e, nel corso della nostra esistenza, dobbiamo riportarlo alla coscienza e lavorarci. I bambi-
ni indaco e cristallo possiedono sufficiente intuizione e doti interiori per scoprire lo scopo della loro vita. Sono “anime antiche”, nel senso che hanno già vissuto in passato e tornano ora per dare una svolta positiva all’umanità». Con delle differenze: i bambini indaco hanno uno spirito guerriero, un carattere forte, determinato e spesso anche ribelle. Il loro compito è elevare il livello di coscienza dell’uomo, creare un mondo nuovo restituendo alla Terra la sua bellezza. I bambini cristallo, invece, rappresentano il passo successivo: sono molto più tranquilli e sereni degli indaco, sono amorevoli, affettuosi, amanti della pace e dell’armonia, comprensivi e accomodanti. Sono qui per mostrarci un modo di essere nuovo e migliore. Sia indaco che cri-
zzi
stallo, sono entrambi sensibili e sensitivi, ma i cristallo sembrano essere l’evoluzione degli indaco. «Sono generazioni straordinarie per consapevolezza e potenzialità», sottolinea la scrittrice, «sono il nostro capitale più grande, sul quale bisogna assolutamente essere capaci di investire al meglio. Forse l’evento più importante della nostra epoca. Sono qui per farci capire che dobbiamo cambiare se vogliamo dare una svolta evolutiva a questo mondo. E per far questo è necessario cominciare dai bambini. Come diceva Maria Montessori: “il bambino è il padre dell’uomo”, per dire che è dal bambino che bisogna cominciare per costruire un’umanità migliore». Gli indaco e i cristallo, secondo la parapsicologia, ci sarebbero sempre stati, ma oggi sembrano più numerosi. Perché? «Perché siamo a un punto di svolta importante», risponde Paola Giovetti. «L’evoluzione umana si è conclusa molte migliaia di anni fa. Dal punto di vista genetico il nostro corpo e il nostro cervello sono rimasti gli stessi, e l’evoluzione ulteriore dell’uomo riguarda ora gli aspetti sociali e culturali. Ma questa evoluzione ha separato in maniera netta le nostre conoscenze scientifiche e il nostro livello di saggezza e di etica: tra questi due aspetti si è scavato un abisso. Abbiamo fatto incredibili progressi dal punto vista tecnologico e scientifico, ma da più di duemila anni non ne abbiamo fatto nessuno, o ben pochi, dal punto di vista etico e spirituale. Questa è invece, la svolta evolutiva che deve ora compiere l’umanità». Sarebbe quindi questa la missione dei bambini indaco e cristallo: portare il bene nel mondo, e potranno farlo se gli adulti saranno capaci di fare qualcosa di autentico per custodire la loro spiritualità, i loro ideali, la loro missione. I nuovi bambini dispongono di una grande energia che può essere facilmente diretta in direzioni positive, ma può prendere anche indirizzi opposti se gli stimoli e l’ambiente non sono quelli giusti. Se potranno esse-
re creativi nel senso più alto del termine, l’energia fluirà facilmente e positivamente. Quali sono le loro peculiarità caratteriali che potrebbero permettere di riconoscerli? «Rispetto agli altri bambini, sono più vigili, più precoci, più veloci, più sensibili, più determinati, più eclettici, più tutto!», precisa l’esperta di paranormale. «Ma anche più difficili. Gli insegnanti delle scuole d’infanzia, elementari, medie inferiori e superiori riferiscono spesso di bambini e ragazzi molto dotati, la cui gestione ed educazione, però, può essere più complessa». L’approccio, insomma, dev’essere diverso con questi bambini, spesso ipercinetici come conseguenza naturale del nostro modo di vivere, contrassegnato dalla velocità e dallo zapping… Loro hanno bisogno di essere liberi, di non sentirsi costretti, hanno certamente bisogno di stimoli, ma anche di un tipo di vita meno frenetico di quello che al giorno d’oggi viene proposto loro e che fa perdere i ritmi naturali. «Con il rischio che, se non educati in linea con le loro peculiarità, possono provare disadattamento, irrequietezza, scontentezza, senso di inutilità. È quindi fondamentale prestare molta
attenzione all’educazione loro e di tutti i bambini in generale, perché ognuno di loro merita il meglio. Sono il nostro futuro, il futuro dell’umanità».
Per saperne di
più
Nei suoi libri, Paola Giovetti ci presenta i bambini indaco e cristallo, spesso “incompresi” perché considerati “difficili”. Per genitori ed educatori, consigli per costruire un mondo migliore insieme a bimbi speciali.
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in viaggio
Siena
IL PALIO PIÙ FAMOSO D’ITALIA di Silvia Barlascini
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ella lista delle cose da fare almeno una volta nella vita, metteteci anche il Palio di Siena. Se i primi posti sono già occupati dai nomi delle 7 meraviglie del mondo moderno o da cose come “buttarmi con il paracadute”, “nuotare con gli squali”, “incontrare George Clooney”, vuol dire che di questa manifestazione dovete ancora scoprire tutto. Assistere al Palio più celebre d’Italia significa avvicinarsi al popolo senese, alle sue tradizioni, a una lunghissima storia (iniziata nel 1644) e a una passione a dir 86
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poco contagiosa. Solo chi ha vissuto in prima persona (o meglio ancora, in prima fila) il Palio in Piazza del Campo ha provato quella rara emozione che, per un istante, fa battere milioni di cuori tutti allo stesso sfrenato ritmo. Non è un caso se ogni anno a iniziare la corsa è proprio il pubblico, smanioso di accaparrarsi un “posto con vista” dal quale seguire al meglio la manifestazione. C’è chi sta già studiando la strategia d’attacco per il prossimo 2 luglio, pensando se è meglio stare in Piazza oppure godersi la corsa dalle tribune o dai balconi. In ogni caso l’impatto emotivo sarà al-
tissimo. Dopo la folcloristica “Passeggiata” del corteo in costume, il mossiere darà il via alla corsa delle contrade: uno spettacolo in cui fantini e cavalli - in realtà il vero vincitore è il cavallo che può arrivare anche “scosso” ovvero senza fantino - si sfidano percorrendo tre volte il giro della pista, combattendo a colpi di nerbate per conquistare l’ambito Drappellone, o Palio, ovvero un prezioso arazzo realizzato ogni anno da un artista di fama internazionale. A quel punto, per nessuna ragione al mondo (nemmeno se quella ragione di cognome facesse Clooney), ci si potrà perdere
I Consigli Cortei in costume,
sbandieratori e sfida al cardiopalma per la corsa contrade: il 2 luglio ha inizio la grande festa, alla quale affiancare una romantica fuga sulle colline circostanti
Come arrivare Da Nord: SS 222 Chiantigiana oppure SS 2 superstrada Siena/Firenze. Da Sud: Autostrada A1 Roma-Firenze, uscita Valdichiana; poi SS 326 Bettolle-Siena.
Dove mangiare La cucina tipica toscana, accompagnata magari da un ottimo Chianti, si può gustare alla Trattoria Papei, proprio in Piazza del Mercato, al civico 6 (per prenotazioni tel. 0577 280894). Ambiente sofisticato e cucina creativa si trovano, invece, al ristorante Il Canto, all’interno dell’elegantissimo hotel Certosa di Maggiano (strada di Certosa, 82/86 - tel. 0577 288180).
Dove dormire A pochi passi dal centro di Siena, c’è una villa del ‘700 trasformata in un accogliente, e raffinato, albergo. Anche solo il panorama meriterebbe il soggiorno (Hotel Palazzo di Valli - www.palazzodivalli.it - tel. 0577 226102). Con piscina, ettari di prato e di boschi, l’Agriturismo la Selva (Strada Pian del Lago 19 - tel. 02 91483480) offre spaziosi appartamenti e accoglienti camere, nonché una fantastica colazione.
Murlo, suggestivo borghetto
l’esplosione di festa dei contradaioli che porteranno in trionfo la coppia fantino-cavallo vincitrice. Seguiranno cori di ringraziamento, banchetti e grandi festeggiamenti (la vittoria è così sentita che in autunno viene organizzata addirittura la “cena della vittoria”, dove il posto d’onore spetta al cavallo!). L’entusiasmo del Palio coinvolge tutte le 17 Contrade della città (anche se poi viene corso solo da dieci di queste), tutto l’anno. C’è la cura dei cavalli, c’è l’attesa per l’estrazione delle Contrade, ci sono le trattative segrete tra i capitani, i preparativi, le prove, senza dimenticare il ri-
tuale dell’omaggio ai protettori e le visite alle Contrade amiche. È però nei giorni del Palio che Siena diventa ancora più magica, con i palazzi addobbati a festa che fanno da cornice a una delle piazze più belle d’Italia. Per ammirarne la sua caratteristica forma a conchiglia, è però necessario salire sugli 88 metri della Torre del Mangia, da cui si potrà scorgere anche il Duomo (con la tipica facciata bianca e nera, simbolo dell’architettura romano-gotica) e le meravigliose colline senesi. In palio, questa volta, ci sarà la vostra capacità di vincere le vertigini.
A soli 25 km da Siena, sulla sommità di un’armoniosa collina, sorge lo splendido borgo medioevale di Murlo: un piccolissimo centro (si gira a piedi in pochi minuti) dove ritrovare un po’ di pace, scoprire le antiche dimore del Vescovo di Siena e, volendo, visitare il ricco Museo Etrusco.
Terme libere a Petriolo Sulle sponde del fiume Farma, nella Valle dell’Ombrone, a 20 minuti da Siena, ci sono vasche termali naturali - ad accesso libero nelle quali immergersi, circondati da una natura rigogliosissima!
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isia L’arte dell’ipocr
Il test della settimana
SEI UN ADULATORE? Quando devi chiedere un favore a qualcuno… a) Non chiedo favori, preferisco cavarmela da solo b) Non uso giri di parole, sono diretto c) Mi mostro gentile e disponibile per mettere la persona nell’umore migliore Sei sincero, o preferisci accontentare le persone dicendo loro ciò che vogliono sentirsi dire? a) Dico sempre quello che penso b) Cerco di… addolcire la pillola c) Non dico mai quello che penso Fai molti complimenti agli altri? a) No, non sono il tipo b) Solo se sono meritati c) Sì, adoro fare felici le persone Incontri il tuo capo al bar insieme ad altri colleghi chi saluti per primo? a) Saluto prima lui b) Non c’è una regola c) I colleghi, perché con loro ho più confidenza
a cura di Luca Govoni www.nienteansia.it
Qual è il segreto delle persone benvolute da tutti? a) Sono sempre pronte a sacrificarsi b) Sono capaci di rimanere neutrali c) Sanno adattarsi a chi hanno di fronte Nella vita conta di più “essere” o “apparire”? a) Una persona chiara e in pace con se stessa appare per quello che è b) Dipende dalle circostanze, ma in generale è preferibile “essere” c) Apparire, perché gli altri ci valutano soprattutto per come ci mostriamo Fingeresti di essere amico di una persona che non sopporti, ma che può aiutarti in ambito lavorativo? a) No, non ne sarei capace b) Probabilmente sì c) Sì, sarebbe sciocco non farlo Esistono bugie gravi e bugie innocue: sei d’accordo? a) Le bugie sono sempre bugie b) Non saprei
Tullio Solenghi (66 anni, a destra) veste i panni del “tartufo” dell’omonima commedia di Molière al Teatro di Genova nella passata stagione. Il personaggio rappresenta il perfetto ipocrita, che con l’adulazione riesce a manipolare Orgone (interpretato da Eros Pagni, 74, a sinistra).
Rispondi alle domande, calcola il punteggio e leggi il profilo che più corrisponde alla tua personalità c) Le piccole bugie non hanno mai fatto male a nessuno Hai mai approfittato della buona fede di una persona per ottenere un beneficio personale? a) No, mai b) Sì, ma solo perché non potevo farne a meno c) Sì, alcune persone sono veramente troppo ingenue La vita è... scegli la metafora che ritieni più calzante: a) Un viaggio b) Una sfida c) Una gara a eliminazione
Per calcolare i punteggi risposte a) 1 punto, b) 2 punti, c) 3 punti Profilo 1 (Da 10 a 16 punti)
Sei un tipo tutto d’un pezzo che mette al primo posto l’integrità morale. Non sembri disposto a scendere a compromessi per tuo vantaggio quando una situazione non ti pare del tutto limpida e, nello stesso tempo, non cerchi di sfruttare gli altri per ottenere benefici personali. Preferisci comportarti sempre con coerenza e lealtà e l’adulazione non è prevista nel tuo codice di comportamento. Infine, quando qualcuno non ti piace si vede lontano un miglio e non fai niente per nasconderlo.
Profilo 2 (Da 17 a 23 punti)
A seconda delle esigenze, moduli il suo comportamento: tendenzialmente non sei un opportunista e l’adulazione non è nel tuo stile. Tuttavia, se è l’unica via di uscita per ottenere un risultato a cui tieni molto, ecco che tiri fuori il tuo lato accondiscendendente e quel tanto di piaggeria che basta a ingraziarti la persona che può essere determinante. Questo atteggiamento, però, ti procura non pochi sensi di colpa e, sotto sotto, non sei contento di te stesso, soprattutto se l’interlocutore si fida di te.
Profilo 3 (da 24 a 30 punti)
Il tuo punteggio parla chiaro: l’adulazione è il tuo forte! Tendi a sfruttare le situazioni per raggiungere l’obiettivo e, se è necessario fingere di provare stima e amicizia per qualcuno che, in realtà, non ti piace, non ti tiri indietro. Sei lucido e razionale quando si tratta di fare buon viso a cattivo gioco e non ritieni che la sincerità debba necessariamente essere messa al primo posto. Sei favorito da un certo savoir faire e dalla simpatia che ti permettono di nascondere con un sorriso ciò che pensi veramente. ADESSO
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e t s i v i r . à o t i l n a u o t t s ’a i d e C v t e d i u g , i r a i l i m a f , i l i n femmi , o s s e d A è ’ c i E po o di una.
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l vestito a vita alta e stretta e gonna svasata è vietato a chi ha fianchi generosi e decollété abbondanti perché il rischio “ef-
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Gli accessori
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ulla va lasciato al caso: l’abbinamento con shopping bag o tracolline di ttendenza endenza renderà il tubino adatto a un look da giorno, da cocktail fino ad arrivare a quello da sera. Ballerine, zeppe, o sandali con il tacco, completano l’outfit.
Mini, medio, maxi, il tubino è tra i capi più gettonati dell’estate: è adatto a tutte, basta saper scegliere quello che ci valorizza di più e giocare con forme, proporzioni, lunghezze, colori e fantasie
Corto L’intramontabile tubino è un must have per il guardaroba di ogni donna. Morbido e con una forma che accompagna e addolcisce la figura, è adatto a tutti i fisici e a tutte le età, ma occhio alla lunghezza dell’orlo: passati gli “anta” mai sopra il ginocchio. Una volta era l’abitino nero per eccellenza, oggi si gioca con colori e fantasie.
Longuette L’orlo che arriva all’altezza del polpaccio tende a spezzare la figura, quindi questa lunghezza è solo per le più longilinee, sulle quali è di grande effetto.
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1 - Orecchini Ayala Bar, 102 euro 2 - Bracciale Rebirth Italy, 182 euro 3 - Shopping bag Coccinelle, 225 euro 4 - Tracollina Zara, 129 euro 5 - Zeppe Oysho, 35,99 euro 6 - Sandali con tacco Bershka, 29,99 euro 7 - Ballerine Gioseppo 39,90 euro
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Lungo L’abito lungo, o lunghissimo, che ricorda lo stile gipsy, può essere portato con disinvoltura di giorno o di sera. La differenza la farà il tessuto: cotone, lino, seta, o chiffon. Di giorno sì a sandali bassi, ballerine o espadrillas; la sera via libera a tacchi e zeppe.
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al
“ “
L’hairstylist è colui a cui affidiamo la nostra testa, è lui che agirà su di essa per realizzare uno stile personale e originale. L’hairstylist è colui che rimette ordine al caos che caratterizza il mondo in cui viviamo. Egli declina e reinterpreta in chiave reale, corretta e positiva gli impulsi provenienti dall’esterno.”
Come nascono le ispirazioni di AD? Spesso partono da una suggestione che rielaboro mentalmente fino a quando non trovo una mia chiave interpretativa di ciò che per me è la moda. Nella mia visione la moda, infatti, è sia un punto di partenza, sia un punto di arrivo. Tutte le persone che vogliono sentirsi belle seguono la moda. Le stesse persone che vogliono ottenere il massimo dal proprio aspetto cercano un punto di arrivo nel fashion, ma la personalità di ogni individuo, come la moda è in continua evoluzione e le esigenze cambiano rapidamente. Le continue ricerche di noi hairstylist, degli stilisti della moda, le ispirazione prese dallo street style, dal cinema, dalla musica etc, nella mia testa si mischiano e si ricompongono come le pietruzze colorate in un caleidoscopio: da un’idea nasce un'altra idea. È come un libro: letta la prima pagina seguono tutte le altre che creano un filo conduttore. Un’ ispirazione ne porta un'altra, così come accade da millenni per tutto ciò che, in tutti i settori, l’uomo ha costruito. Il team AD elabora uno stile, non solo un semplice taglio e colore. Lavoriamo per ottenere un look positivo e su misura. Il nostro obiettivo è fornire ai clienti il massimo del lusso in termini di professionalità e competenza, nell’esecuzione di un taglio curato e personalizzato e di una colorazione ad hoc. Per ottenere questo risultato ci avvaliamo anche di prodotti di alta gamma come il brand Philip Martin’s che ha realizzato una esclusiva linea organica in grado di minimizzare il rischio di allergie. Ti consigliamo di venire a trovarci per un semplice consiglio. Se, invece, hai voglia di un cambiamento totale di look, affidati alle mani esperte di AD.
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omosse Le famose bocciate e pr Attrice e produttrice è camaleontica nei suoi look, ma mai esagerata. Il suo segreto è saper valorizzare il fisico mediterraneo con sapienti dettagli
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8 Il tubino di pizzo rosa fucsia, arricchito con inserti di cristalli, crea un look d’effetto, seppur rigoroso nelle forme. L’accostamento di accessori grigio-argento, pochet e scarpe open-toe è azzeccato. Il trucco smoky eyes e il rossetto che richiama il colore dell’ abito esaltano la carnagione olivastra della Cucinotta.
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7 Top aderente e ampio pantalone blu a pois bianchi, sono resi grintosi dal giacchino in pelle bianco e blu. Peccato per la tracolla della borsa troppo corta, qualche centimetro in più e portata sulla spalla avrebbe reso il look perfetto.
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otta
ucin Maria Grazia C Un tubino nero, mette in evidenza il generoso decoltè dell’ attrice siciliana, la lunghezza al ginocchio, l’utilizzo di accessori tono su tono rendono l’outfit per nulla eccessivo nel suo insieme. Capelli sempre super lisci, smokie eyes e rossetto rosso acceso per dare un tono di colore all’ outfit monocromo.
Con il tubino nero, impreziosito da un bell’inserto di pizzo sulla scollatura, le scarpe open-toe sono perfette. Manicure e rossetto rosso acceso regalano quel tocco di colore all’outfit. L’acconciatura raccolta esalta i lineamenti perfetti di Maria Grazia.
Un outfit rock e deciso, portato con disinvoltura: pantalone in pelle nero, t-shirt in tinta, scarpe opentoe, una mini beg a tracolla. Un look che dona un’aria sbarazzina, facile da copiare e di sicuro effetto.
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C’è chi le vive con disinvoltura, come due star del calibro di Jennifer Gardner e Will Smith, e chi desidera liberarsene perché gli procurano disagio. L’intervento è in anestesia locale e non lascia cicatrici
Otoplastica
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entile Dottore, ho capelli lunghissimi, dalle naturali sfumature dorate. Per comodità quando lavoro (faccio la cameriera) li tengo sempre raccolti, cercando di nascondere un piccolo difetto: le orecchie a sventola. Da tempo penso di correggerle con la chirurgia: vale la pena di farlo? Valentina, Torino
Cara Valentina,
La scelta se sottoporsi o meno all’ intervento di otoplastica spetta interamente a lei: tutto dipende da quanto lei vive il “problema” delle orecchie a ventola (questo è il termine corretto). Se l’inestetismo le crea dei complessi, la fa sentire meno piacente, la distrae anche duran-
te il lavoro (guardandosi magari con troppa frequenza allo specchio per controllare che non sia sfuggita una ciocca rivelatrice) allora è il caso di prendere in considerazione l’operazione. L’auricoplastica ad ogni modo è un intervento che richiede pochi minuti di sala operatoria e che oggi viene eseguito in anestesia locale ed in day hospital (senza quindi ricovero). La tecnica operatoria prevede un’incisione, effettuata con il laser, nel solco dietro l’orecchio, l’asportazione di una piccola sezione della “conca” ed il rifacimento dell’antelice, cioè della piega che rifinisce il padiglione auricolare. Vista la zona in cui si interviene, l’intervento non lascia cicatrici visibili e comporta solo alcuni giorni di convalescenza, durante i quali si dovrà indossare una fasciatura elastica in grado di comprimere i padiglioni auricolari.
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LE ERBE DELLA LEGGEREZZA Gambe gonfie e senso di pesantezza si ripresentano ogni anno in questa stagione: per combatterli, però, ci sono erbe e prodotti naturali che favoriscono la diuresi e aiutano la circolazione
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enso di pesantezza alle gambe, mani e piedi sempre gonfi e arrossati, ritenzione idrica evidente: ogni volta che il caldo sopraggiunge porta con sé dei fastidiosi quanto antiestetici sintomi fisici. Ma quali sono le ragioni? «Le temperature elevate provocano una dilatazione dei vasi sanguigni del microcircolo con conseguente passaggio dei liquidi ai tessuti che li 102
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circondano», spiega Cinzia Bongiovanni, farmacista e titolare di un’erboristeria a Roma. «Il conseguente rallentamento della circolazione a livello periferico causa gonfiore, dolore e pesantezza soprattutto negli arti inferiori, ecco perché mani e piedi si gonfiano». Oltre che a cause esterne come il caldo, però, la ritenzione idrica è dovuta anche a una predisposizione genetica. «Rispetto agli uomini, le donne, per cau-
se organiche e ormonali, hanno una maggiore tendenza al deficit del microcircolo: per una concomitanza di fattori esogeni (come il caldo), ed endogeni (legati a predisposizione genetica, abitudini alimentari, e così via) nelle donne si incorre con maggiore frequenza in una condizione di minore funzionalità del sistema di drenaggio dei vasi linfatici. Equesto porta al ristagno dei liquidi e a una circolazione rallentata, che
I drenanti
Il ristagno dei liquidi porta spesso a un accumulo di tossine, che avviene soprattutto a livello del tessuto adiposo. Dunque la ritenzione idrica non è altro che il preludio di quello stadio infiammatorio che porta alla cellulite. È per questo che è consigliabile fare uso di drenanti a cicli: per evitare il ristagno idrico e quindi l’inestetismo. Gli integratori che servono a questo scopo sono tanti e generalmente è possibile associarli tra di loro. Controindicazioni Drenanti e diuretici non si devono assumere in gravidanza. Anche i soggetti ipotesi, che hanno una pressione molto bassa, dovrebbero evitarne l’assunzione, come pure gli ipertesi in concomitanza di una terapia con diuretici.
Tè verde
È il drenante più comune e conosciuto. Come il caffè, anche il tè verde contiene le cosiddette “basi xantiniche”, (caffeina, teofillina), che hanno una funzione anche dimagrante perché
denota quella che comunemente definiamo “ritenzione idrica”». È possibile alleviare i sintomi di una cattiva circolazione ricorrendo a dei metodi naturali? “«Certo che si può», assicura Bongiovanni. «Esistono
mobilitano i grassi dal tessuto adiposo. Questa pianta, dunque, è anche lipolitica oltre che antiossidante e drenante. Come si assume Si può bere il classico infuso di foglie (da 1,5 gr in 200 ml di acqua fino a 3 volte al giorno), oppure si può trovare estratto in succhi, o polverizzato in capsule. La dose da assumere dipende dalla concentrazione del principio attivo, è quindi bene farsi consigliare dall’erborista di fiducia. Effetti collaterali Nessuno. Il tè verde è uno stimolante e questa sua proprietà va considerata da chi tende a essere ansioso, o nervoso.
Ortosifon
Detto anche tè di Giava, è un drenante molto forte. Ha la funzione di un potente diuretico e si utilizza sia per eliminare i liquidi in eccesso, che per cure periodiche come depurativo. Se ne consiglia l’utilizzo in un momento in cui ci sia una ritenzione idrica e ci si senta particolarmente gonfi e intossicati da un’alimentazione poco
due tipi di integratori: i drenanti e i flebotonici. I primi hanno la funzione di eliminare i liquidi che ristagnano a livello dei tessuti interstiziali; i secondi quella di migliorare il tono e l’elasticità dei vasi, che vengono compromessi dal caldo, o da abitudini errate, come indossare calzature scomode e trascorrere diverse ore in piedi». Agli inte-
attenta. Come si assume Se ne utilizzano le foglie, polverizzate e incapsulate, oppure se ne fanno estratti o succhi. Le dosi dipendono dalla concentrazione del principio attivo. Effetti collaterali Da evitare in gravidanza e durante l’allattamento. Sconsigliato agli ipotesi e agli ipertesi che assumono diuretici.
Pilosella
Tra le piante citate, la Pilosella ha la funzione diuretica più potente: determina l’eliminazione dei liquidi stimolando la funzionalità renale. Si usa contro la ritenzione idrica e la cellulite, ma anche come antipertensivo naturale. Come si assume Con le foglie si fanno tisane, compresse, estratti e succhi. Le dosi da assumere dipendono dalla concentrazione del principio attivo. Effetti collaterali Sconsigliata in gravidanza e durante l’allattamento. Da evitare anche se si è ipotesi, o se si è in cura con diuretici. gratori, però, vanno affiancate anche buone abitudini di vita. «Il movimento e l’alimentazione aiutano a evitare, o curare, la ritenzione idrica. Fumo e alcol, poi, vanno evitati poiché concorrono alla sua insorgenza. Da non sottovalutare, infine, la terapia del freddo: getti di acqua fredda alla fine di una doccia, infatti, aiutano a ripristinare una migliore circolazione». ADESSO
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star bene
I Flebotonici
Il problema di un cattivo funzionamento del microcircolo è legato anche a una perdita di elasticità del tono vasale e le piante flebotoniche aiutano a ripristinarlo. Tra le più usate ci sono il Rusco e la Centella, di cui si trovano anche formulazioni topiche: pomate e gel, che spesso vengono associati tra loro perché si potenziano l’un l’altro.
Rusco
La parte attiva della pianta, quella che contiene la maggior parte del fitocomplesso, è il rizoma (tipo di radice). Migliorando la situazione del vaso (rafforza la parete venosa) ha una funzione vasotonica, favorisce la circolazione ed è un antiedematoso. Si utilizza in casi di gonfiore, pesantezza, edemi, varici. È anche indicato per combattere la cellulite. Come si assume Si può utilizzare come decotto (da 1 a 3 gr al
giorno diluito in 3 tazze di acqua), polverizzato in capsule (circa 100 mg, 2 volte al giorno), o diluito in succo. Il principio attivo può trovarsi anche sotto forma di tintura, ossia di estratto alcolico, da diluire in acqua. La tintura si assume generalmente in gocce: da 20 a 30 fino a 3 volte al giorno. Controindicazioni Gli effetti collaterali sono rari e lievi, legati al tratto gastro-enterico.
Centella
È utile per combattere l’insufficienza vasale periferica, quindi emorroidi, cellulite, pesantezza delle gambe. Come si assume Se ne utilizzano le foglie, che contengono il principio attivo. La centella può essere consumata sotto forma di tisana (da 1 a 3 gr al giorno di infuso, in una tazza di acqua per grammo). Come
L’ANANAS L’ananas ha una forte proprietà antinfiammatoria e può dunque agire in sinergia con i drenanti. Con il ristagno dei liquidi, infatti, è molto frequente un concomitante accumulo di tossine nei tessuti, che danno origine a uno stato infiammatorio che causa, tra l’altro, la cellulite. Il suo potere diuretico, poi, potenzia l’aspetto drenante degli altri integratori, cui va associato. Il principio attivo dell’ananas, la bromelina, è contenuto nella parte centrale del frutto, quella più dura, che solitamente non si consuma. Come si assume Il frutto può essere mangiato come si trova in natura ma, così facendo, non si arriva ad assumere la concentrazione di principio attivo necessaria per ottenere l’effetto. Dovrebbero essere presi, infatti, 300 mg di estratto secco fino a 2 volte al giorno. L’ananas si trova polverizzato in capsule, diluito in sciroppi/succhi concentrati in associazione ai drenanti. Da non confondersi con i succhi di frutta che si trovano in commercio.
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ai fornelli
Ideali per chi ha poco tempo da dedicare alla cucina, o per preparare cene improvvisate, sono pronte in un lampo e sono gustose anche come piatti unici
PasTe FRedde
di Giorgia Marzano
Con peperoni e olive Difficoltà: facile Tempo: 40 minuti + il riposo Ingredienti per 4 persone 350 g di gemelli (o altra pasta corta), 2 grossi peperoni rossi, 70 g di olive nere denocciolate, 70 g di olive verdi denocciolate, 1 cucchiaio di capperi sotto sale, 4 filetti di acciughe sott’olio, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, 8 cucchiai di olio di oliva extravergine, sale. Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela al dente, conditela con 2 cucchiai di olio e lasciatela raffreddare ben allargata su un vassoio. Dissalate a lungo i capperi sotto l’acqua corrente. Private i peperoni del picciolo con i semi e dei filamenti bianchi e tagliateli a listarelle. Sbucciate l’aglio e rosolatelo in un tegame con 4 cucchiai di olio. Unite le listarelle di peperone e fatele saltare a fuoco vivo per 5 minuti, in modo che si ammorbidiscano, salando verso fine cottura. Fate raffreddare. Spezzettate le acciughe e le olive. Tritate il prezzemolo. Mettete i peperoni in una ciotola, dopo aver eliminato l’aglio, unite le olive, i capperi, i filetti di acciughe e il prezzemolo, aggiungete la pasta, l’olio rimasto e mescolate bene. Coprite con pellicola e lasciate riposare al fresco per almeno 30 minuti prima di servire.
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I trucchi per risultati perfetti
Scegliete una pasta corta: tiene meglio la cottura e, se cotta nel modo giusto, rimane al dente. Per raffreddare la pasta prima di condirla, non passatela sotto l’acqua fredda, perché perderebbe tutto il suo buon sapore, ma conditela con un filo d’olio e fatela raffreddare ben allargata su un vassoio, mescolandola di tanto in tanto per evitare che si asciughi in superficie. Se aggiungete ingredienti che contengono acqua, come per esempio la mozzarella, fatela sgocciolare in un colino prima di aggiungerla al resto della preparazione, per evitare di rendere acquoso il condimento.
Con crema di peperoni Difficoltà: facile Tempo: 30 minuti + il riposo Ingredienti per 4 persone 350 g di fusilli integrali, 600 g di pomodorini rossi e gialli, 1 mazzo di rucola, 1 ciuffo di basilico, 50 g di mandorle spellate, 1 spicchio d’aglio, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato, 3 cucchiai di pecorino grattugiato, 1 dl di olio di oliva, sale. Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela al dente, conditela con 2 cucchiai di olio e lasciatela raffreddare ben allargata su un vassoio. Dividete i pomodorini a metà. Sbucciate l’aglio e mettetelo in un mixer. Unite le mandorle, la metà dell’olio rimasto e frullate, poi aggiungete la rucola, il basilico, il parmigiano, il pecorino, il resto dell’olio, un pizzico di sale e frullate ancora fino a ottenere un composto omogeneo. Condite la pasta con il pesto preparato, poi con i pomodorini e mescolate bene. Coprite con pellicola e lasciate riposare al fresco per almeno 30 minuti prima di servire.
Con gamberi e avocado
Difficoltà: facile Tempo: 40 minuti + il riposo Ingredienti per 4 persone 350 g di farfalle, 16 code di gamberi, 300 g di ciliegini, 1 avocado maturo, 1 cipollotto, 1 limone, qualche stelo di erba cipollina, qualche foglia di basilico, 8 cucchiai di olio di oliva extravergine, sale, pepe. Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela al dente, conditela con 2 cucchiai di olio e lasciatela raffreddare ben allargata su un vassoio. Sgusciate le code di gamberi, incideteli sul dorso e privatele del budellino nero, poi cuocetele a vapore per 5 minuti. Dividete i ciliegini a metà. Pulite il cipollotto e tagliatelo a tocchetti. Tagliuzzate l’erba cipollina e spezzettate il basilico. Sbucciate l’avocado, privatelo del nocciolo, tagliatelo a fettine sottili e bagnatelo subito con il succo di limone in modo che non annerisca. Mettete la pasta in una ciotola, unite i gamberi, i pomodorini, l’avocado e le erbe, condite con l’olio rimasto e un po’ di pepe, coprite con pellicola e lasciate riposare al fresco per almeno 30 minuti prima di servire.
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PesCHe GeNeRose Succose e dalla buccia vellutata, o sode e lucide, regalano un pieno di vitamine con poche calorie e hanno anche proprietà digestive
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di Giorgia Marsano
olci e succose, fra i frutti più gettonati dell’estate, sono ottime al naturale in ogni momento della giornata per merende ipocaloriche e come base per golosissimi dessert, frullati, gelati, torte, marmellate e macedonie.
Le VaRIeTÀ
Sono tante, ma riconducibili a tre
gruppi: le comuni, le pesche noci e le percoche. Le prime presentano una buccia lanuginosa, che le differenzia dalle pesche noci, a buccia liscia; entrambe possono avere polpa gialla o bianca. Le percoche, a buccia e polpa gialla, sono di dimensioni leggermente più grandi, meno succose ma più dolci e si riconoscono per una piccola escrescenza nella
detta “spiccagnola”, al contrario è chiamata “duracina”.
L’aCQUIsTo GIUsTo
Le pesche si trovano da maggio a fine settembre, grazie alle diverse maturazioni delle singole varietà. Scegliete frutti integri, senza parti molli o scure. Tenete presente che sono frutti che continuano a maturare anche una volta staccati dall’albero.
PeR IL VosTRo BeNesseRe
calotta inferiore. Un altro criterio divide le varietà di pesca in base all’aderenza del nocciolo alla polpa: se è poco aderente, è
La polpa di questo saporito frutto è molto ricca di acqua, pari a circa l’85% e per questo fornisce poche calorie: 28 kcal ogni 100 grammi. Buono l’apporto di vitamine A e C. Per le proprietà digestive, la pesca è ideale dopo un pasto abbondante. Infine, è anche leggermente lassativa e diuretica.
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ORIZZONTALI: 1. Consiglio Superiore della Magistratura - 4. Avverbio di tempo - 9. Storico concorso ippico a premi - 14. Divinità solare dell’antico Egitto - 16. La città di un famoso Palio - 18. Vecchia dispensa - 20. Federico García, poeta spagnolo - 22. Baccanale - 24. Grande isola davanti a Spalato - 25. Producono miele e cera - 26. Sigla di Ravenna - 28. Escursionisti Esteri - 29. Confini... di Venezuela - 31. Associazione Nazionale Carabinieri - 32. Vestiti - 35. Sui gambi delle rose - 38. Le iniziali dell’Angiolini - 39. Isernia - 41. Il personaggio della foto - 44. Una rosa pregiata - 46. Gaia, felice - 47. Che fa sbadigliare - 49. Piccola arma da fuoco - 54. Sigla di Bari - 56. Il tasto che accende - 57. A te - 59. Dispari in nome - 60. Andata e Ritorno - 61. Pilastro votivo - 62. Operose, produttive - 65. L’ultima regina di Troia - 68. Una tonalità di giallo - 70. Una commedia di Pirandello - 72. Lo sono gli impianti che sfruttano l’energia del vento - 74. Pesanti - 76. Imperatore russo - 77. Wilbur, autore di bestseller statunitense - 78. Forbici da giardiniere - 79. La moglie di Garibaldi - 80. Il simbolo dell’elio. VERTICALI: 1. Lo è l’ago della bussola - 2. Le luci della frenata - 3. Montagna dell’Antico Testamento - 5. Le iniziali di Saviano - 6. Che mi appartiene - 7. L’aria... di una volta - 8. Blocca l’arto fratturato - 10. Officine Meccaniche - 11. Un tasto del computer - 12. Il mostro di Lerna - 13. Vasto terreno senza alture - 15. No comment - 17. Preposizione articolata - 19. Dare vivacità a una discussione - 21. La Sirenetta disneyana - 23. I Travel, gruppo popjazz - 27. La hall degli italiani - 30. Il nome del musicista Bruckner - 33. Sigla di Bergamo - 34. Una delle sorelle Pivetti - 36. Personal Computer - 37. Origine di una parola - 40. Sud-Est - 42. Estremi di yacht - 43. Il pronome dell’egocentrico - 45. Molto capace - 48. Il nome della Ferguson, duchessa di York - 49. Di carota... è di Renard - 50. Giaggiolo - 51. Sovrano Militare Ordine di Malta - 52. Si citano con i quali - 53. Non qua - 55. L’associazione dei donatori di sangue - 58. Un codice bancario - 63. Un colpetto alla porta - 64. Umberto, semiologo e romanziere - 66. Centigrammo (abbr.) - 67. Antenati - 69. Sigla di Catanzaro - 71. La chiocciola delle e-mail - 73. Due romani - 75. Centro della capitale.
IL CALICE
Con 4 fiammiferi formate questa immagine di un calice, poi inserite la moneta. Ora muovete due fiammiferi e fate uscire la moneta spostando il calice.
SUDOKU
LABIRINTO Scopo del gioco è di unire con una linea continua le due caselle con il punto rosso, partendo da quella in alto a sinistra. Gli spostamenti da una casella all’altra possono essere eseguiti solo nelle direzioni indicate dalle frecce. Quelle a due punte indicano la possibilità di movimenti nei due sensi.
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Inserite i numeri mancanti, dall’1 al 9 in modo che in nessuna riga, colonna e riquadro 3x3 compaia più volte lo stesso numero, considerando quelli già presenti. Alcuni consigli: cominciate dai numeri più piccoli e da quelli che compaiono più volte; usate la matita in modo da poter correggere facilmente gli errori.
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AGOSTO ALBERGO ATOLLO CIME COSTUME ESTATE FERIE GELATI GITE GIUGNO
E V A C A N Z E U B
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I E L P E U L I S R
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LUGLIO MARE MONTI NAVE PORTO SETTEMBRE SOLE VACANZE VALIGIA VOLO
Merlo, picchio, rondine e cicogna, ecco gli uccelli che hanno fatto i nidi qui sotto. Sapete abbinare a ciascuno il suo?
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D (C) Giorgio Di Vita - 2014
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L’ANGOLO L ’ DEI BAMBINI
Tempo d’estate, di vacanze e di piatti di stagione, come la... Per conoscere il nome di un gustoso piatto estivo, cancellate dallo schema le parole elencate, in orizzontale, verticale e diagonale, in ogni direzione, poi leggete le lettere restanti nell’ordine.
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ORIZZONTALI: 1. Vi sale il vincitore - 5. Pietra dura biancastra - 9. Quello Medio era un periodo di castelli e cavalieri - 10. Verso il basso - 11. Tutto bene per gli Americani - 13. La bevanda delle cinque - 14. Persone di una certa età - 16. L’antagonista di Otello - 17. La indossano il magistrato e l’avvocato - 19. Quello volante... è da brivido - 22. Attraversa le città sferragliando - 25. Divo americano - 27. Li monta l’idraulico - 28. Colpire, percuotere - 29. Le iniziali dell’attrice Landsbury, “Signora in giallo” della tv - 30. La settima nota - 31. Cresce col passare degli anni - 33. L’ora più piccola 35. Un gas nobile - 36. Vi attraccano le navi. VERTICALI: 1. Lo zio del padre o della madre - 2. La fine delle code - 3. Il nome del cantautore Fossati - 4. Un tipo di farina raffinata - 5. Le iniziali del giornalista Giannino - 6. Antico quello del Carducci - 7. Il simbolo dell’oro - 8. Per lei fu combattuta la guerra di Troia - 12. Non prossimo, distaccato - 14. È meglio non cercarlo... in un pagliaio - 15. Il pronome dell’egocentrico - 18. Gran Turismo - 19. L’ora del poeta - 20. Dispari in tema - 21. Il tenero extraterreste di Spielberg - 22. Linea, segno - 23. Né mie, né sue - 24. Aiuta a far centro - 25. Con la cappa nei romanzi d’appendice - 26. Le iniziali della Parietti - 27. Si prende nella stazione ferroviaria - 31. Cuore di stregone - 32. Sigla di Ancona - 33. Un film Disney-Pixar del 2009 - 34. Andata e Ritorno.
Le definizioni sono date alla rinfusa. Il solutore dovrà annerire altre 22 caselle nere. ORIZZONTALI: Elmi - Sigla di Napoli - Lo è il braccio Esami non scritti - Componimento celebrativo - Non giù - Conclusione - Si cantano prima delle partite delle Nazionali di calcio - Piattaforme di carico dei camion - Tra io e lui - sul dorso dello squalo - Articolo per signore Montata sul gelato - Patriarca biblico nipote di Abramo - Il segno dell’addizione - Percorso per competizioni sportive - Il bello dei poeti - A fine parata - Battuta vincente del tennista - In treno... con il reo - Mitica pistola del West - Antenato - Una vela sull’albero principale - Chi ne ha molti è ricco - Colpevoli - La Magli, nota antropologa. VERTICALI: Articolo indeterminativo maschile - Poste e Telegrafi - La chiocciola delle e-mail - La città nel cuore della Sicilia - Gioca il derby contro l’Inter - Arnesi per smuovere la terra - Le batte la farfalla - Dentro - Il gemello di Tap - In mezzo - Le iniziali del cantautore Carboni - Fa buon sangue - La pianta dei datteri - Vale cento grammi - La simboleggia un ramoscello d’ulivo - Nominare in un discorso - Ai lati del ruscello - Frutto a grappoli - Fatate creature acquatiche - Due romani - Somara - Riempie i polmoni - Il nome dello scrittore Rodari - Uno storico insetticida - Il santo da Petralcina - Esiliati - Il secondo fiume campano.
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oroscopo dal 26 giugno al 2 luglio
Auguri a illi Sabrina Feriugno nata il 28 g Ariete
21 marzo - 20 aprile Il vostro sarà un periodo ricco di soddisfazioni perché finalmente le risposte che aspettavate sono arrivate e sono tutte positive. Il lavoro vi darà una certa serenità e anche i vostri guadagni saranno migliori rispetto al recente passato.
di Solange
Toro
Auguri a toro Michele Sanlio nato il 2 lug Gemelli
21 aprile - 20 maggio L’amore deve diventare la vostra priorità almeno per questa settimana. Avete tralasciato il vostro rapporto di coppia e avete dedicato troppo tempo al lavoro. In famiglia si sente la mancanza delle vostre battute che mettono di buon umore.
21 maggio - 21 giugno Per carattere tendete a essere inconcludenti. I vostri amici hanno imparato ad apprezzare i vostri continui cambi di umore, ma non dovete approfittarne. In arrivo qualche sorpresa piacevole nel campo sentimentale. Bene il lavoro.
Cancro
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricorno
Acquario
Pesci
22 giugno - 22 luglio Non avete avuto un mese facile e chi vi sta intorno proprio non può aiutarvi. Dovete raccogliere i cocci della vostra vita, tirare un lungo respiro e ripartire. Avete un carattere forte e per questo le nuove sfide non vi spaventano, ma vi esaltano.
23 settembre - 22 ottobre La stanchezza delle ultime settimane ha causato non poche crepe in alcuni rapporti da voi giudicati di primaria importanza. Non abbiate timore di chiedere scusa alle persone che hanno subito la vostra ira ingiustamente. Anche in famiglia.
21 dicembre - 19 gennaio Le vostre esperienze di vita vi rendono sempre più forti sotto alcuni aspetti e fragili in altri. In particolare nella sfera sentimentale continuate a fare scelte sbagliate. Ogni tanto alzate la testa e guardate con maggiore attenzione chi avete di fronte.
23 luglio - 22 agosto Il vostro ruggito ha spaventato i vostri detrattori. Siete tornati fieri e combattivi e soprattutto sul lavoro ci sono persone che cominciano a temervi: è il momento di osare. per i single n arrivo importanti novità in campo sentimentale.
23 ottobre - 21 novembre Non dovete per forza essere simpatici a tutti e, dunque, non crucciatevi se qualcuno, per colpa del vostro carrattere pungente, vi evita. In famiglia sarete brillanti e complici del partner e dei figli. Per i single sta per cominciare un’estate bollente.
20 gennaio - 18 febbraio Non vi piacciono le sfide, ma sbagliate a non mettervi in gioco. Questa settimana avete bisogno di una vacanza, ma la troppoa pigrizia non vi fa uscire dal letargo casalingo. Saranno gli amici a portare di nuovo l’allegria e a cancellare i nervosismi.
23 agosto - 22 settembre Dovete tornare a prendervi cura delle persone care. Uscite dal vostro nido, fatto di nubi grigie e cattivo umore. Con un sorriso, anche quando sembra che tutto va storto, si possono raddrizzare situazioni che sembrano irrisolvibili. In amore un po’ di noia.
22 novembre - 20 dicembre Siete sempre l’anima della festa e per questo tutti vi cercano. La vostra saggezza, il vostro altruismo, fanno di voi persone complete. Non ci sono nubi sul vostro cammino in questo momento. Siate spavaldi, coraggiosi e sperimentate.
19 febbraio - 20 marzo Gettate la spugna sempre troppo presto e non si riesce a capire perché: avete stile, idee, energie da vendere, eppure non uscite dal vostro guscio. Serve un’inversione di rotta, anche perché qualcuno sta aspettando una vostra mossa.
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