Titolo originale: Aimer, a-t-il encore un sens? – Commentaire de 1 Corinthiens 13 Copyright © 2013 by Thibaud Lavigne Ed. Viens et Vois 1 Chemin de la Garde 69290 Gréziu la Varenne - Francia Edizione italiana: “Agape” Amare ha ancora senso? - Riflessioni su I Corinzi 13. © ADI-Media Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06 2251825 - 06 2284970 Fax 06 2251432 Email: adi@adi-media.it Internet: www.adi-media.it Servizio Pubblicazioni delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Giugno 2017 - Tutti i Diritti Riservati Traduzione: A cura dell’Editore – L.S. Tutte le citazioni bibliche, salvo che non sia indicato diversamente, sono tratte dalla Bibbia Versione Nuova Riveduta - Ed. 2006 Società Biblica di Ginevra - Svizzera Stampa: Rotomail Italia S.p.A. – Vignate (MI) ISBN 978 88 99832 94 0
Indice Prefazione Il capitolo sull’amore Introduzione
L’amore è indispensabile
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(1 Corinzi vv. 1-3)
L’amore è concreto
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(1 Corinzi vv. 4-7)
L’amore è superiore a tutto (1 Corinzi vv. 8-13)
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Prefazione Alla domanda del giovane pastore Thibaud Lavigne di scrivere la prefazione del suo libro, ho risposto subito in modo affermativo e senza esitazione. Da una parte, perché lo conosco come un uomo di Dio che ama il suo Maestro e ha messo la propria vita a servizio del prossimo. D’altro canto, il suo lavoro tratta un argomento fondamentale, che ruota attorno a quella parola fondamentale che dovrebbe accompagnare la nostra esistenza, dalla nascita alla morte. Questa parola è sulla bocca di tutti. È talmente usata, spesso in modo distorto, che è privata del suo reale significato. Non si sa più che cosa sia... l’amore! Amore alterato, amore sprecato… Ma alla fine, conosciamo il vero amore? Molto spesso lo si confonde con le sensazioni o l’erotismo. Si pensa che sia possibile venderlo sul marciapiede delle strade, nei negozi “specializzati” o che si possa offrire attraverso immagini trovate su internet. Si pensa che si possa comprare, ci s’illude di possederlo o si ricerca senza posa. Si aspetta in modo spasmodico oppure non ci si crede più; lo si tradisce... Eppure, il vero amore deve pur esistere da qualche parte, anche se è per la nostra società. “Amare” è forse il verbo più 5
“AGAPE” AMARE HA ANCORA SENSO?
difficile da coniugare. Come disse Jean Cocteau1, il suo passato non è mai semplice; il suo imperfetto non è che imperfetto; il suo futuro non è che condizionale. Ma per Gesù, lo è diversamente: “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti” (Giovanni 14:15). Amare, perciò, presuppone l’ubbidienza alla Parola di Dio, il Libro al di fuori del tempo, che parla dell’amore divino e insegna l’amore per il prossimo. Nella Bibbia, la scelta del testo è ricaduta sulla definizione dell’amore dal punto di vista del cielo, così come viene esposta nella prima lettera ai Corinzi. Questo breve libro è un’opera che consiglio vivamente, semplice e diretta, che leggerete tutta d’un fiato. Ma bisognerà tornarci, per meditarci e incoraggiarvi a rivedere la vostra concezione di “amore”. E, al di là di ogni altra cosa, essa vi spingerà a conoscere l’Autore dell’amore eterno, perché Dio è amore e la Sua manifestazione più alta l’ha mostrata al Calvario quando donò il Suo Unigenito per la nostra redenzione eterna. “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). Grazie a Thibaud, per questo piccolo testo di grande valore. Esso avrà, ne sono convinto, un impatto sul lettore! Paul Ettori Pastore del Centro Evangelico Filadelfia di Parigi
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Jean Maurice Eugène Clément Cocteau (1889–1963) è stato un poeta, saggista, drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, scrittore, regista e attore francese.
Il capitolo sull'amore “Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è soltanto in parte, sarà abolito. Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò piena7
“AGAPE” AMARE HA ANCORA SENSO?
mente, come anche sono stato perfettamente conosciuto. Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore. (I Corinzi 13)
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Introduzione Scrivere un libro sull’amore è, allo stesso tempo, ciò di più comune e più difficile che vi sia. L’amore è l’argomento che ha fatto scorrere più inchiostro di tutti, ha ispirato i poeti e i geni, come le persone più semplici. Comporre un testo in più … l’amore non è più sull’argomento non avrebbe soltanto una parola, ma una avuto alcun senso se noi non persona, o più che altro la avessimo la sorgente inesauritestimonianza ultima che bile cui fare costante riferimenil Cristo ha dato alle sue to: la Bibbia, il libro dell’amore! parole morendo sulla croce.1 Dio dichiara: “Ti amo di un amore eterno…” (Geremia 31:3) e “L’amore è forte come la morte…” (Cantico dei Cantici 8:6). Gesù dimostra l’amore più grande e più folle, sacrificando la Sua vita per il mondo intero. L’apostolo Paolo segue il Suo
1.
Kieffer, René, Le primat de l’Amour : Commentaire épistémologique de 1 Corinthiens 13 (Il primato dell’Amore: commentario epistemologico di I Corinzi 13), Cerf, 1975, p. 51. 9
“AGAPE” AMARE HA ANCORA SENSO?
esempio, affermando: “Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche la nostra vita, tanto ci eravate diventati cari” (I Tessalonicesi 2:8). Il commentatore biblico René Kieffer afferma che, per l’apostolo Paolo, Tra gli insegnamenti più gloriosi, il capitolo 13 della lettera ai Corinzi raggiunge una profondità ineguagliabile, offrendo uno dei più bei passaggi sull’amore che la letteratura di tutti i tempi ci abbia fatto pervenire. Attraverso la lettura, prego che quelli che sono scoraggiati ritrovino in Dio una ragione per amare, e quelli che si sono stancati vedano il loro cuore rinnovato dalla voglia di amare. Il contesto di I Corinzi 13 La città di Corinto è l’esempio stesso di una cultura che offre un’immagine deformata dell’amore. La passione per la filosofia, unita all’orgoglio e ai piaceri sensuali, produce ogni tipo di sregolatezza. Paolo, invece, riorienta i credenti verso l’essenziale, verso l’amore puro, quello divino. Nel contesto immediato, egli affronta la domanda sui doni spirituali e difende una pratica motivata dall’edificazione della Chiesa. I doni veicolano l’amore di Dio ma senza di esso non sono nulla. L’amore è superiore a tutti i doni, li controlla e dà loro il vero valore... È un modo di vivere che dà senso e profondità a tutto ciò che Dio accorda.2
2.
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Kuen Alfred, 1 Corinthiens (I Corinzi), sta in Encyclopédie des difficultés bibliques, Emmaüs, 2003.
introduzione
Paolo parla della via per eccellenza (I Corinzi 12:31). Egli fa vedere che si tratta di un percorso tracciato da Dio, che si deve seguire. Non si tratta di inventare un amore ideale e fittizio, ma di spandere ovunque l’amore che abbiamo ricevuto da Lui. La struttura di I Corinzi 13 Tre parti si distinguono nettamente alla lettura del capitolo. L’amore è indispensabile (vv. 1-3), concreto (vv. 4-7), e superiore a tutto (vv. 8-13). “Un po’ d’amore vale più che molta eloquenza, scienza ed esaltazione”.3 Il cristiano non deve mai dimenticare il tesoro dell’amore. “I Greci avevano il culto della sapienza umana, i Romani quello della forza; ma i figli di Dio devono mettere prima di tutto il possesso della carità”.4 “Tra voi si faccia ogni cosa con amore” (I Corinzi 16:14) ricorda la Bibbia, quindi, non agiamo se non con uno spirito di amore.
3.
Gaston Deluz, citato da Hillyer.
4. Spicq. 11
L’amore e' indispensabile I Corinzi 13:1-3
… Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo … (v. 1)
“Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli …” Imparare una lingua straniera non è mai una cosa inutile. In questo modo veniamo a conoscenza della cultura di cui ne conosciamo la lingua, con tutta le sue ricchezze e particolarità. Ma tutto ciò che riusciamo ad apprendere e tutta l’eloquenza del mondo intero che potremmo assimilare non sono nulla senza l’amore di Dio: agape. I più grandi sermoni o le più belle preghiere in lingue, non possono fare a meno dell’amore. La nostra capacità di comunicare, per quanto grande possa essere, deve essere al servizio dell’amore. Tra l’altro, le parole possono ingannare ma anche benedire. A noi scegliere come utilizzarle. 13
“AGAPE” AMARE HA ANCORA SENSO?
“… ma non avessi amore …” Sarebbe possibile manifestare delle grandi qualità umane senza amore? Molte cose si compiono, anche bene, senza mostrare un amore autentico. Delle imprese prosperano sulla base di ambizioni terrene. Molti dei progetti umani sono stabiliti per interesse personale. Alcuni genitori mettono persino alla luce dei figli senza poi amarli realmente. I discorsi pomposi si moltiplicano senza posa, ma gli atti d’amore sono spesso poco numerosi. Paolo dà allo stesso tempo un avvertimento e un incoraggiamento: quali siano i doni che voi pensate di possedere, non dimenticatevi di utilizzarli nell’amore e per il bene degli altri.
L’amore Certe traduzioni utilizzano la parola “carità” per evitare che si confonda l’amore biblico con quello umano. Ma la carità ha assunto un significato troppo ristretto nell’italiano moderno, intendendo la compassione attiva per i bisognosi, la quale è soltanto una parte dell’amore divino che invece è ben più vasto. Agape era un termine raro nella lingua greca prima che i cristiani ne facessero la parola che, per loro, caratterizzava l’amore. I termini abituali, eros (amore fisico) e philìa (affetto umano) sono legati al merito e al desiderio di possedere. Di contro, agape è l’amore non meritato, che si dona gratuitamente.
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