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Attraverso questo libro, ogni genitore può essere meglio edotto riguardo alle pressioni sociali, alle situazioni e ai condizionamenti cui sono sottoposti i propri figli.
Ogni giovane credente può conoscere più chiaramente la volontà di Dio riguardo alle amicizie da coltivare, al fidanzamento secondo i principi della Parola di Dio, e all’unione matrimoniale quale vincolo indissolubile stabilito dal Signore a fondamento della società umana.
Quanti svolgono un’attività nell’ambito delle comunità locali potranno trovare in queste pagine validi suggerimenti per aiutare gli adolescenti e i giovani tra i quali essi hanno il privilegio di espletare il proprio servizio cristiano.
AA. VV.
AA. VV.
AMICIZIA. FIDANZAMENTO. MATRIMONIO
a cultura, in generale, incoraggia le nuove generazioni ad avere “tutto e subito”; incita a provare sempre nuove sensazioni e a non preoccuparsi di distinguere ciò che è buono da ciò che piace. Il risultato di questa “cultura”, che si presenta come premessa per il conseguimento di ogni sorta di piaceri, si chiama AIDS, aborto, divorzio, figli abbandonati... Eppure, l’intelligenza delle menti “illuminate” che invocano il libero amore non riesce a comprendere il rapporto esistente fra l’effetto e la sua causa! Di fatto, alle nuove generazioni mancano punti di riferimento, direttive chiare e, soprattutto per i credenti, bibliche; a tali insegnamenti vuole attenersi ogni giovane sincero che desidera piacere al Signore.
amicizia
unione rispetto
Amicizia fedeltà Fidanzamento Matrimonio amicizia preghiera
fidanzamento
trasporto
scelta maturità fiducia
amicizia sincerità
affinità
fedeltà
ADI Media
ADI Media
unione
UNA GUIDA BIBLICA SU ARGOMENTI DI SCOTTANTE ATTUALITÀ
[Salmo 119:9]
Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”
scelta
autocontrollo sentimenti
sentimenti
Come potrà il giovane render pura la sua via? Badando a essa mediante la tua parola
ISBN 88 86085 12 5
matrimonio
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AA. VV. amicizia
unione rispetto
Amicizia fedeltà Fidanzamento Matrimonio amicizia preghiera
fidanzamento
trasporto
scelta maturità fiducia
amicizia sincerità
affinità
fedeltà
matrimonio
scelta
autocontrollo sentimenti unione
sentimenti
UNA GUIDA BIBLICA SU ARGOMENTI DI SCOTTANTE ATTUALITÀ
Come potrà il giovane render pura la sua via? Badando a essa mediante la tua parola [Salmo 119:9]
ADI Media
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INDICE
I ndice
Prefazione .......................................................................................................................... »
Parte 1
AMICIZIA
Premessa
...........................................................................................................................
Parte 2
FIDANZAMENTO
Premessa
...........................................................................................................................
pag.
» 1. Ci vorrebbe un amico… .......................................................... » 2. Quali amici scegliere? .............................................................. » 3. Pressione giovanile .................................................................... »
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Una decisione personale, spirituale e responsabile Altre scelte importanti ............................................................ Ugualmente unici ........................................................................ Cosa pensa Dio del fidanzamento? ................................ Il fidanzamento che Dio approva .................................... Il vero amore .................................................................................. Una parola conclusiva ............................................................. Una parola rivolta ai “soli” ...................................................
Parte 3
MATRIMONIO
Premessa
...........................................................................................................................
1. 2. 3. 4. 5.
Il piano di Dio per il matrimonio ..................................... Modelli biblici ................................................................................ Alcuni ostacoli .............................................................................. Il divorzio ......................................................................................... L’apporto individuale al matrimonio ............................
5 7 9 13 35 49
pag. 59 » » » » » » » » »
61 65 75 79 95 111 125 141 147
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Amicizia. Fidanzamento. Matrimonio AA.VV. © ADI-Media Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06 2251825 - 2284970 - Fax 06 2251432 E-mail: adi@adi-media.it Internet: www.adi-media.it Servizio Pubblicazioni delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Terza Edizione 2003 Prima Ristampa 2009 Tutti i Diritti Riservati Stampa: Typokolor S.r.l. - Roma
ISBN 88-86085-12-5
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PREFAZIONE
p refazione
NELLA NOSTRA SOCIETÀ regna un clima di forte permissivismo; i principi più elementari dell’etica sono stati scardinati, e i valori morali più tradizionali sono considerati ormai antiquati e superati. La cultura, in generale, incoraggia le nuove generazioni ad avere “tutto e subito”; incita a provare sempre nuove sensazioni, e a non preoccuparsi di distinguere ciò che è buono da ciò che piace. Questa tendenza – che è frutto di menti vuote, di intelligenze ottenebrate, incolte, e che denota l’assenza di ogni sentimento autentico (cfr. Efesini 4:17-19) – viene spacciata per cultura liberale ed evolutiva. Essa dilaga in particolare fra gli adolescenti, insidiando anche i giovani delle nostre comunità. Il risultato di questa “cultura”, che si presenta come premessa per il conseguimento di ogni sorta di piaceri, si chiama AIDS, aborto, divorzio, figli abbandonati, donne (purtroppo, quasi sempre loro) psicologicamente distrutte… Eppure, l’intelligenza delle menti “illuminate” che invocano il libero amore non riesce a comprendere il rapporto esistente fra l’effetto e la sua causa! Per il giovane credente le difficoltà sono aumentate, anche rispetto a pochi anni fa, in quanto egli subisce tutte le pressioni e gli stimoli sociali e culturali che la società esercita in mille maniere, mentre cerca di seguire sinceramente la volontà del Signore, che invita alla temperanza e a scelte ben ponderate. Di fatto, alle nuove generazioni mancano punti di riferimento, direttive chiare e, soprattutto per i credenti, bibliche; a tali insegnamenti vuole attenersi ogni giovane sincero che desidera piacere al Signore. Questi sono i motivi per cui il presente libro è stato dato alle stampe: – perché ogni genitore possa essere meglio edotto riguardo alle situazioni, alle pressioni sociali e ai condizionamenti cui sono sottoposti i propri figli; 5
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~ prefazione ~ – perché ogni giovane credente possa conoscere chiaramente la volontà di Dio riguardo alle amicizie da coltivare, al fidanzamento secondo i principi della Parola di Dio, e all’unione matrimoniale quale vincolo indissolubile stabilito dal Signore a fondamento della società umana; – perché quanti svolgono un’attività nell’ambito delle comunità locali possano trovare in queste righe validi suggerimenti per aiutare gli adolescenti e i giovani tra i quali essi hanno l’onore di espletare il proprio servizio cristiano. Questa terza edizione è stata migliorata nello stile, arricchita nei concetti e nei riferimenti scritturali. La nostra preghiera è che Dio benedica e aiuti quanti leggono le pagine di questo libro. L’Editore
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CI VORREBBE UN AMICO... È sufficiente frequentare la stessa scuola, viaggiare sul medesimo autobus, o appartenere alla stessa chiesa per definirsi amici?
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CHE COS’È IN realtà un amico? Il tema di un orecchiabile ritornello, o qualcosa di più? I giovani sono circondati da tante persone, molte delle quali sono fatte rientrare nel novero degli amici: amici di scuola, amici di chiesa, l’amico che abita nella stessa strada, e così via. Sembra che tutti siano amici, anche quando le persone si conoscono appena. Capita spesso che chi pensa di avere tanti amici, in realtà, non ne ha nessuno. Laddove si privilegia la dimensione quantitativa delle proprie amicizie ne soffrirà sicuramente l’aspetto qualitativo. Purtroppo la quantità non potrà mai compensare la qualità, più o meno valida, di questo tipo di relazione umana. Cos’è in realtà un amico? È sufficiente frequentare la stessa scuola, viaggiare sul medesimo autobus, o appartenere alla stessa chiesa per definirsi amici? Oppure l’amico è qualcosa di più? Prima di andare avanti, proviamo a pensare alla parola amico. Cosa ci aspettiamo veramente da un amico? Proviamo a descrivere la nostra personale definizione di “amicizia”. Abbiamo mai pensato a quante persone conosciamo? Proviamo a redigere un elenco di tutti i nostri conoscenti. Quanti sono? Sono tutti veramente amici? Potremmo tentare di fare mentalmente una classificazione delle persone che conosciamo. Cominceremo a renderci conto così della qualità 13
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~ amicizia ~ dei nostri rapporti con coloro che definiamo amici. Un primo indizio, in proposito, ce lo offre il libro dei Proverbi. In uno dei numerosi riferimenti all’amicizia vi troviamo scritto: “Chi ha molti amici li ha per sua disgrazia; ma v’è tale amico, ch’è più affezionato d’un fratello” (18:24). Infatti, da questo brano si evidenzia il concetto del “pochi ma buoni”; ciò che fa la differenza è la qualità del rapporto che determina una vera amicizia. Prima di tutto, consideriamo il fatto che disponiamo sicuramente di un gran numero di conoscenze: persone con le quali ci vediamo a scuola o sul lavoro, o che abitano vicino a noi, che salutiamo, con le quali scambiamo anche qualche battuta, ma che non hanno alcuna influenza sulla nostra vita. Le conoscenze, quasi sempre, vanno e vengono, nel corso della nostra giornata, senza lasciare una traccia significativa nella nostra esistenza. Distinguiamo quindi il primo livello di amicizia: gli “amici occasionali”. Sono le persone con le quali entriamo in contatto pressoché quotidianamente. Conosciamo i loro nomi, diamo loro del tu, e intratteniamo con esse una qualche forma di relazione. Sono compagni di classe, vicini di casa, colleghi di lavoro, parenti lontani, e così via. Gli amici occasionali sono importanti nel nostro rapporto con l’ambiente in cui siamo inseriti, ma non possono soddisfare il nostro bisogno di un’amicizia intima e profonda. Possono suscitare in noi ilarità, o anche irritarci; magari ci ritroveremo insieme a loro per qualche impegno scolastico o di lavoro, ma al di fuori di queste occasioni, solitamente, non ci troviamo mai nella condizione di cercare o anche soltanto desiderare la loro compagnia e, forse, neanche loro cercano la nostra. Passiamo al secondo livello di amicizia: gli “amici stretti”. Sono le persone che frequentiamo non per necessità ma perché stiamo insieme volentieri, avendo instaurato con loro un buon rapporto. Forse sono colleghi di studio o di lavoro, oppure dei buoni vicini di casa o, ancora, parenti particolarmente cari. In questa categoria potremmo inserire i conduttori di chiesa, il responsabile dei giovani, il pastore, o altri ancora. Gli “amici stretti” sono persone che rispettiamo e amiamo, e che ricerchiamo spesso. Infine, al terzo livello, troviamo gli “amici intimi” (o i “migliori amici”). Rappresentano quelle poche persone alle quali confidiamo le nostre necessità e riveliamo le speranze più profonde. Desideriamo la loro 14
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~ amicizia ~ compagnia, e insieme trascorriamo gran parte del nostro tempo libero, perché con loro ci sentiamo a nostro agio e siamo realmente noi stessi. Sono questi i rapporti che si sviluppano e che durano nel tempo. Non possiamo avere molti amici di questo genere. Diverse persone non ne hanno affatto; alcuni soltanto uno; raramente più di due o tre. È soprattutto di questo tipo di rapporto che parleremo, perché ogni persona ha bisogno di amici intimi. Questi ultimi, come vedremo, sono fonte di grande benedizione. Ogni giovane deve poter essere un buon amico ed essere in grado di annoverare, a sua volta, autentici amici tra le sue conoscenze. Riprendiamo ora l’elenco che abbiamo compilato, e indichiamo, accanto a ciascun nome, il livello di amicizia che si è intrattenuta, se si tratta di un conoscente oppure di un amico occasionale, di un amico stretto o davvero intimo. È chiaro che la rete di amicizie di cui disponiamo è più complessa di quanto appena descritto, ma possiamo incominciare a porci qualche domanda: quanti amici intimi abbiamo? Perché sono intimi? Ci sentiamo a nostro agio con loro? Cos’è che li rende così speciali? Che cosa trovano essi in noi? Proviamo subito a confrontare le nostre amicizie con un esempio biblico molto noto. DAVIDE E GIONATHAN, OVVERO LE “AFFINITÀ” La loro storia è narrata nella Bibbia, nel primo libro di Samuele. Le circostanze in cui si trovavano Davide e Gionathan non erano certo delle migliori. Dopo la vittoria su Goliath, la fama di Davide si era diffusa in tutto il paese d’Israele, suscitando la gelosia del re Saul. Il figlio di quest’ultimo, Gionathan, strinse una salda e devota amicizia con Davide. La Bibbia dice che “Gionathan l’amò come l’anima sua” (I Samuele 18:1, 3; 20:17). Cosa vogliono dire queste parole? Gionathan ammirava la profonda fiducia che Davide riponeva in Dio e, dal momento che erano spiritualmente in sintonia, essi condividevano anche i medesimi principi e valori di fede. Leggiamo che Gionathan pose ai piedi di Davide quanto di meglio egli disponeva: il mantello, vesti principesche, armi. Tutte cose preziosissime. Questo atteggiamento altruistico è una caratteristica della vera amicizia. Gionathan considerava la felicità dell’amico più importante della propria! 15
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UGUALMENTE UNICI Siamo di fronte a un legame del tutto particolare fra un uomo e una donna che hanno promesso di sposarsi in un futuro non remoto
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RIVOLGIAMO ORA UNO sguardo più da vicino al fidanzamento. Siamo di fronte a un legame del tutto particolare fra un uomo e una donna che hanno promesso di sposarsi in un futuro non remoto; la loro intenzione è stata comunicata a parenti e ad amici. Mettere insieme due persone con carattere, e forse anche culture differenti, per contrarre un matrimonio felice non è un’impresa facile; tuttavia è possibile, e può produrre risultati meravigliosi, se si seguono le istruzioni del Creatore. Prendiamo in esame i soggetti fondamentali del fidanzamento (due esseri umani: maschio e femmina), e riferiamoci al testo di Genesi 1:26-28 come base delle nostre argomentazioni. “E Dio creò l’uomo a Sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (Genesi 1:27). In queste parole è evidente la differenza stabilita dal Creatore nella Sua opera d’arte più preziosa. Si tratta di una semplice dichiarazione: Dio creò l’uomo e la donna compatibilmente differenti, in modo tale che nel matrimonio essi potessero realizzare una perfetta unità (cfr. Genesi 2:24, 25). Quando parliamo delle caratteristiche biologiche degli individui, notiamo corpi differenti tra loro: quello maschile e quello femminile. La dimensione psicologica della specificità biologica è definita “genere”. Si presume che una persona con il corpo maschile svilupperà tratti e peculiarità di genere maschile, e che una persona di sesso femminile svilup79
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~ fidanzamento ~ perà, conseguentemente, caratteristiche e atteggiamenti femminili. È importante, a questo riguardo, educare i figli ponendo i bambini a loro agio nei ruoli maschili e le bambine in quelli femminili. Spendiamo ora due parole sul corpo. È importante, sia per l’uomo sia per la donna, prendersi cura del proprio corpo, scegliendo una giusta alimentazione, svolgendo il necessario movimento fisico, prendendosi cura della propria igiene personale. I giovani oggi incontrano almeno tre insidie nella cura del proprio corpo. Il primo pericolo proviene dalla cultura dominante, che impone come canone di bellezza un corpo flessuoso e longilineo. Molte ragazze si sottopongono a diete devastanti pur d’indossare un costume da bagno o abiti di taglie spesso inferiori a quella propria della loro costituzione. Non è raro vederne alcune svenire per non aver mangiato a sufficienza nel tentativo di perdere qualche etto. Spesso, oltretutto, queste giovani sono già magre, e non hanno alcun bisogno di una dieta. Il corpo necessita di cibo, soprattutto durante l’adolescenza. Privarsi di un’adeguata alimentazione sarà causa di uno stato di debolezza che può avere conseguenze gravi negli anni futuri. Il secondo pericolo è insito nella natura umana, ed è costituito dalla pigrizia. Questa si esprime nel rifiuto di dedicare del tempo alla pulizia del corpo, soprattutto da parte del sesso maschile. Per quanto riguarda le donne, bisogna dire che la massiccia pubblicità di prodotti estetici e detergenti rende questo fenomeno di gran lunga meno evidente. Il terzo pericolo deriva dalla sedentarietà. Spesso i giovani dedicano molto tempo ai videogiochi, al computer, alla TV e, comunque, ad attività non motorie, riservandone troppo poco, invece, all’esercizio fisico. Mettere da parte del tempo per l’attività fisica risulterà, negli anni, un’abitudine benefica per il nostro corpo, aiutandolo a prevenire molti di quei disturbi che sono causati da una vita sedentaria. Esercitarsi ad avere cura del proprio corpo è un passo di non trascurabile importanza nella preparazione al matrimonio: tutti, infatti, vorremmo sposare una persona sana e curata. LE DIFFERENZE EMOTIVE: LA DONNA Negli ultimi quarant’anni si è cercato in tutti i modi, soprattutto da parte dei gruppi femministi, di ridimensionare le differenze psicologiche ed 80
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IL PIANO DI DIO PER IL MATRIMONIO Il matrimonio è un legame santo; è stato concepito per durare sempre, ma sono pochi quelli che se ne rendono pienamente conto
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“SIAMO QUI RIUNITI alla presenza di Dio e dei testimoni per unire questi cari nel santo vincolo del matrimonio”. Mentre il pastore pronunciava queste parole, Gianna e Adriano si scambiavano un’occhiata furtiva. Il giorno tanto atteso era finalmente arrivato; i loro volti risplendevano di felicità. Era un momento importante: l’inizio di una vita nuova da condividere come moglie e marito. Il matrimonio è un legame santo; è stato concepito per durare sempre, ma purtroppo sono pochi quelli che se ne rendono pienamente conto. La cultura odierna ha sminuito e persino ridicolizzato il concetto di matrimonio. Le virtù cristiane della santità e della fedeltà sono ormai quasi del tutto estranee alle idee “moderne” sul matrimonio. Alcuni pensano che non sia necessario sposarsi, che sia più semplice convivere; altri si sposano ignorando la solennità e la responsabilità di questo passo. Si pensa che, nel caso in cui le cose non dovessero riuscire, è sempre possibile porvi rimedio con il divorzio. Molti sono impazienti di sposarsi; preferiscono perseguire un benessere immediato, anziché realizzare una felicità duratura. Anche in questo caso, se le cose non vanno bene ci si lascia con non pochi rimpianti. 157
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~ matrimonio ~ Tanta leggerezza nei confronti del vincolo matrimoniale non può procurare altro che un carico di insuccessi, e rappresentare la peggior premessa a una sicura infelicità. Anche il credente rischia di affrontare il matrimonio con superficialità. È forse questo il desiderio di Dio? Sicuramente no! a tale proposito è sufficiente leggere anche soltanto questo passo biblico: “Vivi lieto con la sposa della tua gioventù. Cerva d’amore, cavriola di grazia, le sue carezze ti inebrino in ogni tempo, e sii del continuo rapito nell’affetto suo” (Proverbi 5:18, 19). Consideriamo ora alcuni aspetti del matrimonio, così come esso è descritto da Dio nella Sua Parola, esaminando gli ostacoli più comuni, quelli che possono impedire la salda unione e l’affetto duraturo che Dio desidera donare a ogni coppia di sposi. Raccomandiamo ai fidanzati di esaminare con serietà e in preghiera queste caratteristiche, che, se considerate nella giusta maniera, spianeranno la strada a un matrimonio felice e benedetto. UNA RELAZIONE STABILITA DA DIO Dio ha celebrato il primo matrimonio dell’umanità nel giardino dell’Eden. Per comprendere appieno la santità di questa unione, riprendiamo alcuni motivi che ne rappresentano il fondamento. 1. La compagnia “Poi l’Eterno Iddio disse: Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia convenevole” (Genesi 2:18). La comunione più intima che possa esistere è quella che si instaura fra moglie e marito. Dio ha voluto che diventassero gli amici migliori. Nessun rapporto deve essere tanto importante quanto quello fra due coniugi. Esistono poche forme di testimonianza cristiana più efficaci di quella resa da un marito e una moglie che si amino veramente. In una società dove divorzi, separazioni e tradimenti sono all’ordine del giorno, è più che mai attuale la dichiarazione di Gesù: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35). 158
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~ matrimonio ~ 2. La procreazione Dio ha voluto l’unione fra marito e moglie anche in funzione della discendenza (cfr. Genesi 3:16, 20; 4:1). La famiglia è la parte costitutiva più importante della società. In un mondo in cui si vedono ovunque case divise, è molto importante che ci siano famiglie e genitori cristiani che educhino i loro figli nell’amore e nel servizio al Signore. Avere dei figli è una grande responsabilità, ma anche un grandissimo privilegio. Nella Parola di Dio è scritto, infatti: “Ecco i figliuoli sono una eredità che viene dall’Eterno; il frutto del seno materno è un premio” (Salmo 127:3). UNA RELAZIONE SANTA Per il Signore la relazione fra marito e moglie è santa. “Allora l’Eterno Iddio fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; e prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d’essa. E l’Eterno Iddio, con la costola che aveva tolto all’uomo, formò una donna e la menò all’uomo” (Genesi 2:21, 22). Perché Dio fece ricorso a questo sistema per creare la donna? Certo, avrebbe potuto crearla dal nulla; invece decise di trarla dall’uomo. Volendo attribuire a questo atto un significato simbolico, si è detto che Dio non ha tratto la donna dalla testa dell’uomo perché ella gli fosse superiore, ma nemmeno dai piedi perché venisse calpestata; Egli l’ha creata da una costola vicina al cuore, a indicare la sua uguaglianza con l’uomo e il suo bisogno di essere amata e rispettata. Dio creò l’uomo e la donna come esseri biologicamente distinti, e considerò l’unione fisica soltanto per il marito e per la moglie. Ancora oggi Dio vuole che l’intimità a un livello così profondo (perché coinvolge l’intera personalità di entrambi), sia riservata al matrimonio. Dio ha stabilito che l’unione sessuale assuma una parte importante nel rapporto matrimoniale, perché rappresenta il coronamento del legame intenso che si stabilisce fra due individui di sesso opposto. Per mezzo di questa unione, il marito e la moglie soddisfano appieno il desiderio l’uno dell’altro, manifestando in modo completo il loro amore, senza alcun senso di colpa o di vergogna. 159
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BIBLIOGRAFIA
b ibliografia
AA.VV. La Famiglia Cristiana Oggi; ADI-Media, Roma, 1992. Coleman C. James Psychology and Effective Behavior; Glenview, IL. Scott, Foresman and Co. 1969. Decker C.W. Selling Desire; Christianity Today, 4 aprile 1994. Edith Shaeffer What is a Family? Old Tappan, NJ Fleming H. Revell Co. 1975. A Guidebook to Dating, Waiting and Choosing a Mate; Irvine, CA, Harvest House Publishers, 1978. White John Eros Defiled; Downers Grove, Inter Varsity Press, 1977.
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Ogni giovane credente può conoscere più chiaramente la volontà di Dio riguardo alle amicizie da coltivare, al fidanzamento secondo i principi della Parola di Dio, e all’unione matrimoniale quale vincolo indissolubile stabilito dal Signore a fondamento della società umana.
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a cultura, in generale, incoraggia le nuove generazioni ad avere “tutto e subito”; incita a provare sempre nuove sensazioni e a non preoccuparsi di distinguere ciò che è buono da ciò che piace. Il risultato di questa “cultura”, che si presenta come premessa per il conseguimento di ogni sorta di piaceri, si chiama AIDS, aborto, divorzio, figli abbandonati... Eppure, l’intelligenza delle menti “illuminate” che invocano il libero amore non riesce a comprendere il rapporto esistente fra l’effetto e la sua causa! Di fatto, alle nuove generazioni mancano punti di riferimento, direttive chiare e, soprattutto per i credenti, bibliche; a tali insegnamenti vuole attenersi ogni giovane sincero che desidera piacere al Signore.
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