JUAN CARLOS ESCOBAR si converte al Signore nel
1981 all’età di diciassette anni e inizia a servire il Signore sin da giovane. Si laurea al CSTAD (Centro Superiore di Teologia delle Assemblee di Dio) dove ora è insegnante. Ha svolto un’intensa opera evangelistica in Spagna e viaggiato in diversi paesi del mondo come predicatore e insegnante biblico. Nella sua nazione è impegnato come pastore e Presidente delle Assemblee di Dio della Spagna (FADE). In Europa ricopre il ruolo di Presidente della Comunione delle Assemblee di Dio del Sud Europa (SEAGF) e, a livello internazionale, è uno dei membri del Comitato Esecutivo della Comunione Mondiale delle Assemblee di Dio (WAGF).
ADI Media
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ISBN 978-88-3306-058-3
Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”
Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06 2251825 - 2284970 - Fax 06 2251432 adi@adi-media.it - www.adi-media.it
€ 11,00
9 788833 060583
Juan Carlos Escobar
CERCATORI DI VISIONE
La “visione” è il tema trattato specificatamente in questo libro, anche se è buono precisare fin da subito che non ha nulla a che vedere con l’attitudine “visionaria” tanto ostentata da alcuni. La “visione” che Dio ci ha concesso, da quando abbiamo sperimentato la salvezza, è una preziosa realtà che siamo chiamati ad alimentare, far progredire e maturare, nella consapevolezza che il Signore ha una chiamata per ognuno di noi. La “visione” non è qualcosa che riguarda soltanto i pastori o quanti altri sono impegnati in prima linea nel servizio cristiano. In realtà si tratta della prerogativa di ogni credente che è consapevole di essere ambasciatore e collaboratore di Cristo. Egli, infatti, dovrebbe sentire il peso e la gioia di adempiere la chiamata, non assecondando delle prospettive personali, ma secondo la “visione” che Dio stesso ha messo nel suo cuore. “Cercatori di visione” è un libro che sicuramente farà del bene a quanti lo leggeranno, leader o semplici credenti, poiché evidenzia la necessità di vivere una vita cristiana non “improvvisata” ma strettamente legata alla volontà di Dio.
JUAN CARLOS ESCOBAR
CERCATORI DI
VISIONE
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Titolo originale: Buscadores de visión © 2016 por Juan Carlos Escobar Carrasco Publicado por Editorial Patmos, Miami, FL. 33169 Todos los derechos reservados Edizione italiana: “Cercatori di visione” © ADI-Media Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06 2251825 - 06 2284970 Fax 06 2251432 Email: adi@adi-media.it Internet: www.adi-media.it Servizio Pubblicazioni delle Chiese Cristiane Evangeliche “Assemblee di Dio in Italia” Ottobre 2018 - Tutti i Diritti Riservati Traduzione: A cura dell’Editore Tutte le citazioni bibliche, salvo che non sia indicato diversamente, sono tratte dalla Bibbia Versione Nuova Riveduta - Ed. 2006 Società Biblica di Ginevra - Svizzera Stampa: Produzioni Arti Grafiche S.r.l. - Roma
ISBN 978 88 3306 058 3
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Presentazione
IL PASTORE JUAN CARLOS ESCOBAR è un servo di Dio im-
pegnato già da molti anni a livello internazionale, nell’ambito della grande famiglia mondiale delle Assemblee di Dio. Chi scrive, ha avuto modo di conoscerlo circa otto anni fa e, in questo periodo, ha potuto apprezzarne la dinamicità, l’entusiasmo, le capacità organizzative, le spiccate doti di leadership, l’amore e l’impegno per l’avanzamento del Regno di Dio. Tutto ciò deriva da una visione spirituale che ha ricevuto da parte del Signore e che ogni giorno s’impegna ad adempiere, avendo come obiettivo il progresso dell’opera del Signore. La “visione” è il tema trattato specificatamente in questo libro, anche se è buono precisare fin da subito che non ha nulla a che vedere con l’attitudine “visionaria” tanto ostentata da alcuni. La “visione” che Dio ci ha concesso, da quando abbiamo sperimentato la salvezza, è una preziosa realtà che siamo chiamati ad alimentare, far progredire e maturare, nella consapevolezza che il Signore ha una chiamata per ognuno di noi. Non a caso viene ricordato a chiare lettere che la “visione” non è qualcosa che riguarda soltanto i pastori o quanti altri sono impegnati in prima linea nel servizio cristiano. In realtà 5
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CERCATORI DI VISIONE
si tratta della prerogativa di ogni credente che è consapevole di essere ambasciatore e collaboratore di Cristo. Egli, infatti, dovrebbe sentire il peso e la gioia di adempiere la chiamata, non assecondando delle prospettive personali, ma secondo la “visione” che Dio stesso ha messo nel suo cuore. Per essere coerenti con la “visione” che Dio ha elaborato in vista del nostro servizio, dobbiamo ricordare che siamo chiamati a vivere per fede e, passo dopo passo, lo Spirito Santo ci indicherà la strada da percorrere per realizzare ciò che l’‘occhio umano non può scorgere ma che la fede in Dio può realizzare appieno. Il pastore Juan Carlos Escobar svolge vari compiti e a diversi livelli nell’ambito del mondo pentecostale. Nella sua nazione, è impegnato come pastore e Presidente delle Assemblee di Dio della Spagna (FADE). In Europa ricopre il ruolo di Presidente della Comunione delle Assemblee di Dio del Sud Europa (SEAGF) e a livello internazionale è uno dei membri del Comitato Esecutivo della Comunione Mondiale delle Assemblee di Dio (WAGF). Juan Carlos Escobar è un servo di Dio e un oratore “pentecostale” che gode di grande stima praticamente in tutto il mondo, sensibile e attento alla guida dello Spirito Santo, cercatore di quell’aspetto profetico che ogni predicazione pentecostale dovrebbe possedere. “Cercatori di visione” è un libro che sicuramente farà del bene a quanti lo leggeranno, leader o semplici credenti, poiché evidenzia la necessità di vivere una vita cristiana non “improvvisata” ma strettamente legata alla volontà di Dio. Questo porterà dei benefici spirituali sia alla chiesa locale di appartenenza sia al Regno di Dio in generale. Maturare e vivere una visione della volontà di Dio giusta, biblica e spirituale, farà la differenza nella nostra generazione. Angelo Gargano Direttore Dipartimento Estero delle ADI 6
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Introduzione
LA GRANDE NECESSITÀ di cercatori di visione e profezia non
è mai stata così favorita, o forse minacciata, come ai nostri giorni; alla luce della grande offerta di informazioni e mezzi di comunicazione che caratterizzano la nostra epoca. Per l’inquieto esploratore in cerca di rivelazione, il bisogno di una voce profetica può essere soddisfatto da qualsiasi parte del pianeta grazie a Internet. In qualsiasi aeroporto del mondo si può trovare una buona dose di consulenza, essendo facile reperire libri di auto-aiuto volti alla realizzazione personale, o manuali per diventare leader di successo nel contesto estremamente competitivo della nostra società postmoderna; attraverso la televisione sono proposte soluzioni spirituali su richiesta, per il tramite di ministeri rutilanti in grado di offrire una “parola rivelatrice” sempre pronta, a disposizione dei perenni cercatori di una visione o di una parola profetica. Quello che è certo è che nel corso della Storia la forza del cristianesimo genuino è stata preservata grazie al ministerio della visione profetica. Dagli albori del cristianesimo, passando per i padri della Chiesa, attraverso l’oscurantismo medievale, la stagione della Riforma e fino ai nostri giorni, l’esercizio del 19
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ministerio profetico è stato un fattore determinante a sostegno della verità. Ciò ha contribuito ad arginare le tendenze repressive, razionaliste, legaliste e tradizionaliste che hanno di volta in volta cercato di strangolare la vitalità di una fede saldamente basata sulle fondamenta bibliche. Esaminando la storia della Chiesa, non si può dubitare che la rivelazione divina abbia ispirato le voci profetiche della Riforma o alimentato i risvegli che contribuirono a un permanente rinnovamento della Chiesa i cui influssi sono percepibili anche ai nostri giorni. Dopo più di cento anni dal risveglio di Azusa Street, possiamo affermare che la Chiesa nel mondo ha sperimentato una rivoluzione globale senza pari, se si escludono i primi tre secoli della storia cristiana. L’effusione dello Spirito Santo all’inizio del XX secolo favorì il consolidamento dell’esperienza e il chiarimento della dottrina legata al battesimo nello Spirito. Ricordiamo che la Chiesa Istituzionale l’aveva pressoché bandita e osteggiata per centinaia di anni. Questa effusione dello Spirito Santo, oltre a cambiare tutto ciò che concerne le pratiche rituali e le liturgie, ha propiziato le manifestazioni dei doni spirituali, i segni e i miracoli nonché la rinascita dell’esercizio della profezia e delle visioni. Detto questo, anche se la prassi profetica ha segnato in modo vitale il cammino della Chiesa, certi approcci e modi di interpretare i concetti di profezia e di visione meritano di essere rivisti alla luce dell’insegnamento biblico. È opportuno consolidare e promuovere la ricerca della rivelazione divina e, allo stesso tempo, salvaguardare l’esercizio del ministerio e la fede dei credenti da influenze che potrebbero confondere o compromettere l’apertura alle esperienze profetiche. In sintesi, vorrei proporre quella che può essere considerata una breve analisi deontologica relativa all’esercizio della profezia, parallelamente a un’esortazione legata all’urgente bi20
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INTRODUZIONE
sogno di considerare la visione profetica come parte integrante della vita cristiana. In ultimo, vorrei invitare la Chiesa del XXI secolo a tenere alta la guardia a fronte di alcuni pericoli latenti che riguardano proprio il tema che stiamo trattando. Attraverso lo sviluppo di queste tematiche, affronteremo inevitabilmente la stretta relazione che intercorre tra la parola e la visione. A tutti gli effetti si tratta di un’unità frutto della rivelazione sperimentata dai profeti, volta a conoscere Dio, ricevere il Suo mandato profetico e cogliere il messaggio che Egli intende affidare loro; al tempo stesso, la dimensione profetica fa sì che questi uomini diventino dei veri e propri oratori del Signore, rappresentando una fonte genuina priva di alternative. Tutto questo in aperto contrasto con ciò che caratterizza le pratiche pagane e politeiste, ovvero una pluralità di mediatori i quali agiscono in nome di una molteplicità di spiriti o divinità. Dopo un inevitabile sguardo retrospettivo, proverò a sviluppare un altro aspetto rilevante del tema in questione. Nella vita delle persone, la visione deve convertirsi in qualcosa di ordinario e non può rimanere una mera esperienza mistica extrasensoriale o una prerogativa riservata a pochi individui scelti specificamente da Dio, che a conti fatti possono diventare dei visionari opportunisti a fronte delle crisi generali o dei bisogni dei singoli. Pertanto, una comprensione chiara del concetto di visione e del modo in cui può realizzarsi in ogni credente, come servo scelto dall’Altissimo, farà sì che molti degli eccessi e delle deviazioni tipiche dei nostri giorni non finiscano con l’alterare l’uso della parola profetica. Abbiamo bisogno di una rivelazione che giunga a noi come un messaggio in grado di darci una visione chiara del Signore, di noi stessi e delle circostanze specifiche legate a una determinata situazione. Una volta identificata la visione come parte dell’esperienza quotidiana del credente, questo testo si propone di indicare il 21
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modo in cui la visione stessa si presenta nella vita di un individuo. Esamineremo come il Signore si serva di momenti specifici per aiutarci a mettere a fuoco una prospettiva profetica. Vedremo come la vita, o il ministerio, alla fine debba coincidere con la visione ricevuta inizialmente, proprio come un bersaglio a cui si punta fissandolo nel mirino, che si trasforma progressivamente in un’immagine nitida e concreta. Nello stesso tempo deve essere chiaro il fatto che non sempre l’essere portatori di una visione ci mette al riparo dai conflitti. Infatti, chi sviluppa una visione da parte di Dio normalmente partecipa a un processo nel corso del quale è messa alla prova non soltanto la fede in ciò che Egli ha promesso, ma anche la fedeltà al messaggio ricevuto fino a quando la notte non sarà passata e arrivi il mattino che coinciderà con il tempo della realizzazione di ciò a cui si è prestato credito. Infine, vorrei insistere sulla necessità di discernere tra le idee che agiscono nella mente dell’uomo e che sono frutto dei desideri umani, separandole accuratamente da una corretta visione ricevuta dal Signore che ci raggiunge tramite la Sua Parola. Per alcuni cristiani, non aver saputo discernere certi approcci visionari che si sono rivelati ambiziosi o illusori ha determinato una serie di problemi per le loro famiglie e nell’ambito dei ministeri che erano stati affidati loro. Tuttavia, la Chiesa non può rinunciare a sviluppare la propria identità profetica. Anzi è vero esattamente il contrario: essa deve prendere con determinazione il posto che le compete facendo risplendere la luce della propria essenza in mezzo a una società incupita e malata di umanesimo che, nel crepuscolo della Storia, si conferma come uno dei più grandi pericoli che minaccia il cristianesimo. Pertanto, a fronte di ogni eccesso o dismissione nell’ambito della rivelazione divina, deve manifestarsi nella Chiesa un’azione profetica, anche attraverso sogni e visioni 22
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INTRODUZIONE
(Gioele 2:28) che siano frutto della rivelazione intima e genuina dell’unico vero Dio. Colui che ama l’umanità e desidera riscattarla dal caos propiziato dalla prospettiva promossa dal nemico della nostra anima, non intende lasciarci privi di un chiaro orizzonte di senso.
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1981 all’età di diciassette anni e inizia a servire il Signore sin da giovane. Si laurea al CSTAD (Centro Superiore di Teologia delle Assemblee di Dio) dove ora è insegnante. Ha svolto un’intensa opera evangelistica in Spagna e viaggiato in diversi paesi del mondo come predicatore e insegnante biblico. Nella sua nazione è impegnato come pastore e Presidente delle Assemblee di Dio della Spagna (FADE). In Europa ricopre il ruolo di Presidente della Comunione delle Assemblee di Dio del Sud Europa (SEAGF) e, a livello internazionale, è uno dei membri del Comitato Esecutivo della Comunione Mondiale delle Assemblee di Dio (WAGF).
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CERCATORI DI VISIONE
La “visione” è il tema trattato specificatamente in questo libro, anche se è buono precisare fin da subito che non ha nulla a che vedere con l’attitudine “visionaria” tanto ostentata da alcuni. La “visione” che Dio ci ha concesso, da quando abbiamo sperimentato la salvezza, è una preziosa realtà che siamo chiamati ad alimentare, far progredire e maturare, nella consapevolezza che il Signore ha una chiamata per ognuno di noi. La “visione” non è qualcosa che riguarda soltanto i pastori o quanti altri sono impegnati in prima linea nel servizio cristiano. In realtà si tratta della prerogativa di ogni credente che è consapevole di essere ambasciatore e collaboratore di Cristo. Egli, infatti, dovrebbe sentire il peso e la gioia di adempiere la chiamata, non assecondando delle prospettive personali, ma secondo la “visione” che Dio stesso ha messo nel suo cuore. “Cercatori di visione” è un libro che sicuramente farà del bene a quanti lo leggeranno, leader o semplici credenti, poiché evidenzia la necessità di vivere una vita cristiana non “improvvisata” ma strettamente legata alla volontà di Dio.
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