S
enza la minima intenzione di fare sterile polemica, cercheremo di esaminare da vicino il significato dell’affermazione di Gesù presente nei versetti di Matteo 16:17, 18. Questo perché il dibattito verte su chi sia la Roccia di cui parla il Signore: Pietro o Gesù stesso? I cattolici romani si basano principalmente su questo brano del Vangelo per fondare la loro dottrina del papato (“papa” vuol dire “padre”), della sua infallibilità, del primato di Pietro, della sua autorità e conseguente “successione apostolica”. In ogni caso, non è nostra intenzione imbastire il ragionamento in termini polemici, bensì affrontarlo sulla base di una esegesi semplice, cioè cercando di comprendere - secondo il significato primo del testo in analisi e, più in generale, secondo il significato del contesto biblico - ciò che Gesù volesse intendere con la suddetta dichiarazione. La confessione di Pietro si trova in tutti e tre i vangeli sinottici (Matteo 16:13-20; Marco 8:27-30; Luca 9:18-21 ), con un parallelo possibile in Giovanni 6:67-71, ma soltanto in quella di Matteo troviamo le parole di Gesù di risposta a Pietro.
2. L’argomento della persona Intesa come valenza della figura di Pietro nelle pagine del Nuovo Testamento e nella storia della chiesa. Indubbiamente il profilo di questo discepolo è sicuramente rilevante, di primaria importanza: a. b. c.
Fu il primo a predicare l’Evangelo nel giorno di Pentecoste (Atti 2:14-47); Fu il primo a portare l’Evangelo ai Gentili (Atti 10:1-48). Fu - in un certo senso - considerato tale da Gesù (cfr. Luca 22:32; Giovanni 21:15-17)
In tal senso, Pietro è considerato “primo tra i suoi pari” e, perciò, posto a fondamento dell’opera che avrebbe svolto la Chiesa nel Nuovo Testamento. Ma - c’è da ricordare - fu anche definito “Satana” da Gesù proprio nello stesso dialogo intercorso tra i due nello stesso brano (16:23). Quindi attenzione a ridurci a dar peso al significato meramente letterale dei termini.
3. L’argomento del contesto Un’interpretazione, sostenuta da molti, considera Cristo stesso come la pietra su cui Egli avrebbe edificato la sua Chiesa: «Tu sei Pietro e su quella Pietra che hai confessata, cioè su Cristo, Figlio del Dio Vivente, edificherò la mia Chiesa». I sostenitori di questa opinione insistono sulla distinzione tra petros, sasso (piccola pietra; cfr. Giovanni 1:42), e petra, roccia, che vuol dire “pietra del fondamento” (cfr. Matteo 7:24, 25) o roccia stessa che meglio si applica a Cristo piuttosto che a Pietro (cfr. I Corinzi 10:4). Ma questo argomento è debole di fronte alla considerazione che Cristo ha dovuto, in aramaico, servirsi due volte della stessa parola: Kefa (vd. l’argomento della grammatica). Però, la lettura data in questa chiave ha, indubbiamente, la sua ragion d’essere per il fatto che spesso, nell'Antico Testamento, il Signore è chiamato la Rocca, la Rocca della salvezza, la Rupe del Suo popolo nel senso però di «rifugio» (cfr. Deuteronomio 32:4; Salmo 71:3; 89:26). È chiamato pure la «roccia dei secoli» (Isaia 26:4) e, nel Nuovo Testamento, Pietro stesso chiama Cristo la «pietra vivente», la «pietra angolare» dell’edificio (cfr. I Pietro 2:4-7), e così Paolo in Efesini 2:20 (vd. anche I Corinzi 3:11). Verità preziosa, che nessuno pensa di negare,
Gesù Cristo … è ‘la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare’. In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati. [Atti 4:10-12]
Chi è la Roccia?
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Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno del morti non la potranno vincere». [Matteo 16:17, 18]
1. L’argomento della grammatica Allo stesso modo di come Pietro disse: «Tu sei il Cristo», così Gesù gli dice: «Tu sei Pietro». Il nome di Pietro fu qui confermato dal Signore all'apostolo per onorarlo a motivo della sua fede e della confessione chiara, franca e risoluta da lui fatta in questa circostanza, prima di ogni altro apostolo. Il greco petros significa propriamente sasso, mentre petra vuol dire roccia, pietra da fondamenta. Però non è il caso di insistere su questa distinzione tra i due termini greci giacché Cristo parlava aramaico e, in quella lingua, la stessa identica parola Kefa serviva come nome di persona (cfr. Giovanni 1:42) e come nome di cosa (pietra). Nel greco invece, non si poté conservare l'identità perché il nome femminile petra (roccia) non si prestava a essere nome di un uomo e, d'altra parte, il maschile petros (sasso) non si prestava per indicare una pietra da fondamenta. Il greco ha dovuto contentarsi della paronomasia (parole di suono simile o uguale, bisticcio di termini; p.e. chi dice donna dice danno; traduttore, traditore) o somiglianza delle parole petros e petra: Pietro e pietra. Il francese conserva tale identità: Pierre e pierre mentre l'inglese non vi si presta Peter e rock. Perciò, dal momento che il nome di Pietro può significare anche pietra, sembrerebbe – di primo acchito – che Cristo stia collegando le due cose.