Libertà ai prigionieri

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Gesù, che è stato giudicato, imprigionato, schernito e ucciso al tuo posto ti capisce ed è venuto proprio “per far uscire dal carcere i prigionieri e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre” (Isaia 42:7). È vero, il Signore ti può e ti vuole liberare cominciando da dentro, dove forse c’è il buio più fitto, dal tuo cuore, la tua vita può cambiare e il tuo futuro assumere un’altra prospettiva, ma questo lo può fare soltanto Gesù che disse: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:32, 36). A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue … a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen (Apocalisse 1:5, 6)

Testo e grafica © ADI-Media Via della Formica, 23 - 00155 Roma - Tel. 06 2251825 NON GETTARE PER TERRA. TIENI PULITA LA CITTÀ.


TUTTI HANNO PECCATO E SONO PRIVI DELLA GLORIA DI DIO, MA SONO GIUSTIFICATI GRATUITAMENTE IN CRISTO GESÙ Romani 3:23

N

el Salmo 146 è scritto: “Il Signore libera i prigionieri”. Gesù, infatti, inizia la Sua missione tra la gente dichiarando di essere venuto “… per evangelizzare i poveri … annunciare la liberazione ai prigionieri … rimettere in libertà gli oppressi” (Luca 4:18). Con queste parole spaventa i religiosi del Suo tempo, li scandalizza mangiando insieme a peccatori di ogni genere e, sulla croce, Egli promette vita eterna a un ladrone che sta morendo vicino a Lui e che invoca il Suo perdono. Assurdo! Ma non è così, perché Gesù non ha riguardi personali: non ci sono buoni o cattivi, belli o brutti, persone meritevoli o indegne del Suo perdono. La Bibbia dice che “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente in Cristo Gesù” (Romani 3:23). D’altronde, il famoso condottiero d’Israele, Mosè, aveva ucciso un uomo; il patriarca Giacobbe era un fuggitivo poco di buono, Raab una prostituta, l’apostolo Paolo un persecutore... Inoltre, basta sfogliare le pagine dei Vangeli per vedere come Gesù andasse a cercare e salvare proprio i peggiori: esattori delle tasse che frodavano il prossimo, donne che tradivano i propri mariti e delinquenti di vario genere. Ai religiosi Scribi e Farisei che Lo accusavano per questo, Egli rispondeva: “Io sono venuto a cercare i malati e a salvare i peccatori!”, perché,

“il Signore ascolta i bisognosi, e non disprezza i prigionieri” (Salmo 69:33). Tra l’altro, essere prigionieri non significa necessariamente stare dietro alle sbarre. Tante persone sono prigioniere di schiavitù e vizi di ogni genere e, anche se sono “a piede libero”, hanno il cuore e la mente legati, incatenati dal peccato e da tante forme di dipendenze. Ma tu, in ogni caso, pensi che la cosa non ti riguardi perché sei stato dimenticato da tutti, ormai sei diventato un peso per gli altri; l’Evangelo [cioè la Buona Notizia della salvezza in Cristo], però, ci ricorda che “… il Signore osserva la terra per ascoltare i gemiti dei prigionieri, per liberare i condannati a morte, affinché proclamino il nome del Signore …” (Salmo 102:19-21). Dio, infatti, conosce la tua situazione, ascolta i tuoi lamenti e la tua preghiera e ti vuole liberare da una condanna ben più grave di quella che può infliggere un uomo: la condanna del peccato che grava su tutti. Gesù, difatti, ti può scagionare da ogni colpa perché è scritto: Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù (Romani 5:1)


TUTTI HANNO PECCATO E SONO PRIVI DELLA GLORIA DI DIO, MA SONO GIUSTIFICATI GRATUITAMENTE IN CRISTO GESÙ Romani 3:23

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el Salmo 146 è scritto: “Il Signore libera i prigionieri”. Gesù, infatti, inizia la Sua missione tra la gente dichiarando di essere venuto “… per evangelizzare i poveri … annunciare la liberazione ai prigionieri … rimettere in libertà gli oppressi” (Luca 4:18). Con queste parole spaventa i religiosi del Suo tempo, li scandalizza mangiando insieme a peccatori di ogni genere e, sulla croce, Egli promette vita eterna a un ladrone che sta morendo vicino a Lui e che invoca il Suo perdono. Assurdo! Ma non è così, perché Gesù non ha riguardi personali: non ci sono buoni o cattivi, belli o brutti, persone meritevoli o indegne del Suo perdono. La Bibbia dice che “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente in Cristo Gesù” (Romani 3:23). D’altronde, il famoso condottiero d’Israele, Mosè, aveva ucciso un uomo; il patriarca Giacobbe era un fuggitivo poco di buono, Raab una prostituta, l’apostolo Paolo un persecutore... Inoltre, basta sfogliare le pagine dei Vangeli per vedere come Gesù andasse a cercare e salvare proprio i peggiori: esattori delle tasse che frodavano il prossimo, donne che tradivano i propri mariti e delinquenti di vario genere. Ai religiosi Scribi e Farisei che Lo accusavano per questo, Egli rispondeva: “Io sono venuto a cercare i malati e a salvare i peccatori!”, perché,

“il Signore ascolta i bisognosi, e non disprezza i prigionieri” (Salmo 69:33). Tra l’altro, essere prigionieri non significa necessariamente stare dietro alle sbarre. Tante persone sono prigioniere di schiavitù e vizi di ogni genere e, anche se sono “a piede libero”, hanno il cuore e la mente legati, incatenati dal peccato e da tante forme di dipendenze. Ma tu, in ogni caso, pensi che la cosa non ti riguardi perché sei stato dimenticato da tutti, ormai sei diventato un peso per gli altri; l’Evangelo [cioè la Buona Notizia della salvezza in Cristo], però, ci ricorda che “… il Signore osserva la terra per ascoltare i gemiti dei prigionieri, per liberare i condannati a morte, affinché proclamino il nome del Signore …” (Salmo 102:19-21). Dio, infatti, conosce la tua situazione, ascolta i tuoi lamenti e la tua preghiera e ti vuole liberare da una condanna ben più grave di quella che può infliggere un uomo: la condanna del peccato che grava su tutti. Gesù, difatti, ti può scagionare da ogni colpa perché è scritto: Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù (Romani 5:1)


Gesù, che è stato giudicato, imprigionato, schernito e ucciso al tuo posto ti capisce ed è venuto proprio “per far uscire dal carcere i prigionieri e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre” (Isaia 42:7). È vero, il Signore ti può e ti vuole liberare cominciando da dentro, dove forse c’è il buio più fitto, dal tuo cuore, la tua vita può cambiare e il tuo futuro assumere un’altra prospettiva, ma questo lo può fare soltanto Gesù che disse: “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:32, 36). A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue … a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen (Apocalisse 1:5, 6)

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