Dwight L. Moody

Page 1

Dwight Lyman Moody ha lavorato su campi tanto vasti che ancora oggi non sappiamo tutto della sua opera per il Signore. Ovunque andasse, Moody sembrava intuire che il sottosuolo nascondesse giacimenti di diamanti e filoni d’oro che egli era libero e capace di sfruttare, avendo “diritto d’estrazione” in ogni territorio. I gloriosi risultati che per la grazia di Dio ha ottenuto, unitamente ai propri sforzi, hanno ampliato e arricchito la comunità dei credenti tanto in Europa, come negli Stati Uniti e in altre parti del mondo. A Chicago o New York, a Boston o a Philadelphia, a Londra o Liverpool, Edimburgo o Glasgow, Belfast o Dublino..., bastava che ci fossero uomini, donne e bambini nel bisogno ed egli li avrebbe “estratti” per portarli al Signore.

DWIGHT L. MOODY

Con questo libro, corredato di numerose fotografie, si è cercato di toccare le tappe più importanti dell’esistenza di chi ha svolto un significativo ministerio della Parola dai pulpiti di mezzo mondo e attraverso l’importante attività della Scuola Domenicale.

J. H. Batt

MOODY_copertina_xp9_COP. MOODY 18/12/13 18:12 Pagina 1

ISBN 88-86085-73-7

ADI-Media

LA STORIA DI UN UOMO CHE HA DEDICATO INTERMENTE LA PROPRIA ESISTENZA ALLA PREDICAZIONE DELL’EVANGELO DI CRISTO GESÙ


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 3

ADI-Media


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 4

Titolo originale: “Dwight L. Moody - The Life Work of a Modern Evangelist” John Herridge Batt S. W. Partridge & Co. 8, 9 Paternoster Row, London, E.C.4 1902

Edizione italiana: Dwight L. Moody “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 © Servizio Pubblicazioni ADI-Media Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06/22.51.825 - Fax 06/22.51.432 1999 - Tutti i Diritti Riservati Traduzione: Cristina Ferro Dipinto di copertina: Ennio Mischi Stampa: Piccole Arti Grafiche - ROMA ISBN 88-86085-73-7


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 5

Introduzione

D

wight Lyman Moody è stato un evangelista di grande talento. Ha servito Dio fedelmente e con profitto in un ministerio molto attivo e ricco di esperienze. Ha lavorato su campi tanto vasti che ancora oggi non sappiamo tutto della sua opera per il Signore. Ovunque piantasse la propria tenda, Moody sembrava intuire che il sottosuolo nascondeva giacimenti di diamanti e filoni d’oro che egli era libero e capace di sfruttare, avendo “diritto d’estrazione” in ogni territorio. I gloriosi risultati che per la grazia di Dio ha ottenuto, unitamente ai propri sforzi, hanno ampliato e arricchito la comunità dei credenti tanto in Europa, come in America e in altre parti del mondo. A Chicago o New York, a Boston o a Philadelphia, a Londra o Liverpool, Edimburgo o Glasgow, Belfast o Dublino, o in altre località, bastava che ci fossero uomini, donne e bambini con il loro grido, il dolore, il peccato, l’angoscia, le aspirazioni e i bisogni, che egli sen©

5

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 6

Introduzione

tiva la necessità ricercare, di “estrarre” e di recuperare per il Signore. I “materiali” della sua missione furono di tanti tipi: i bambini, che amò sempre; donne traviate e corrotte, per le quali nutriva una profonda compassione e che cercava di redimere; giovani ribelli che scoprivano in lui un aiuto del quale non potevano prendersi gioco; uomini forti tra i quali egli si conduceva come persona forte; i deboli con i quali si faceva debole per conquistarli al Salvatore; nobili decaduti o aristocratici che ostentavano il proprio lusso. La vita umana nella sua molteplice varietà aveva per Moody un unico richiamo e una sola voce, quella che proveniva dal cuore della gente e che raggiungeva il suo; la sua chiamata ad annunciare l’Evangelo era ispirata dall’esempio supremo lasciato da Cristo, il suo Signore. La compassione universale verso ogni condizione di persone lo rese fin dalla sua giovinezza pronto a capire e ad agire. Questa attitudine interiore e spirituale rappresenta il segno distintivo di ogni vero evangelista: John Wesley la possedeva, il “generale” Booth dell’Esercito della Salvezza anche. “Il mondo è la mia parrocchia” diceva il grande evangelista del diciottesimo secolo e fondatore del Metodismo. All’apatia di quell’epoca, questa grande rivendicazione appariva come un segno di eccessiva autostima, forse di superbia, una dichiarazione inammissibile per le persone ragionevoli. Dobbiamo percorrere la distanza di un secolo o più per poter scorgere la prospettiva e misurare le proporzioni dell’opera prestata da Wesley: egli edificò meglio di quanto egli stesso immaginasse, le misure furono prese da un grande Evangelo imparato da un grande Redentore. ©

6

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 7

Dwight L. Moody

Istruito ai piedi del grande Insegnante, egli non poteva avere una visione ristretta. Le sue vedute del regno d’amore di Cristo erano grandiose, imperiali. L’apostolo Paolo aveva fatto lo stesso all’inizio del suo ministerio: liberato, per la grazia di Dio, dai limiti della propria formazione religiosa, esercitò un ministerio di vastità mondiale. Egli scoprì “che i Gentili sono eredi con noi, membra con noi d’un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante l’Evangelo” (Efesini 3:6). Egli imparò che “A me, dico, che sono da meno del minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia di recare ai Gentili il buon annunzio delle non investigabili ricchezze di Cristo e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il creatore di tutte le cose”. In questo modo Paolo apprese l’estensione della propria missione. Lo stesso avvenne per l’apostolo Pietro: lo Spirito Santo a Pentecoste gli fece annunciare alla moltitudine “Per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà”. La visione che Dio gli diede successivamente in preghiera gli insegnò a non “fare immondo” ciò che “Dio ha purificato” e a non operare distinzioni tra gli uomini. Gli eventi che si verificarono tre giorni dopo, riportarono alla mente dell’apostolo Pietro i fatti del giorno di Pentecoste; egli si ricordò “della parola del Signore, che diceva: ‘voi sarete battezzati con lo Spirito Santo’. Portato com’era a ricadere nella mentalità ristretta e nei pregiudizi dei Giudei, fu in questo modo richiamato all’attitudine apostolica e pentecostale, e divenne il pioniere dei messaggeri della Buona Novella per tutte le nazioni del mondo. ©

7

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 8

Introduzione

La stesse qualità contraddistinguono l’opera dei veri evangelisti e dei ministri di Cristo ai nostri giorni. Essi acquistano un’ampia visione del servizio, e con il tempo ricevono dal popolo di Dio appoggio e apprezzamento. Un raggio d’azione che altrimenti apparirebbe pretenzioso – il mero prodotto di ambizione umana – quando è il risultato genuino della consacrazione a Cristo e della consapevolezza della portata mondiale del Vangelo, trasforma completamente il carattere e la vita di un uomo. I seguaci di Cristo, preparati per il Suo servizio, giungono lontano: la loro visione è nobile come quella di Gesù. Queste caratteristiche sono costanti in tutta l’opera di Dwight L. Moody. Il nostro scopo nel raccontarne la biografia è quello di rievocare la sua opera per onorare il suo ricordo e dare gloria a Colui al quale egli apparteneva completamente. Moody era un uomo estremamente modesto ed umile, che si ritrasse sempre dal ricevere elogi personali. Cercheremo, attraverso questo breve scritto, di mostrare considerazione nei suoi riguardi, mettendo ogni cosa in una luce che porti onore e gloria unicamente al suo Maestro e Signore. Riguardo ai nomi di questo evangelista, Dwight Lyman, supponiamo che gli furono dati in onore a persone che all’epoca erano tenute in grande considerazione. L’abitudine di attribuire ai bambini il nome di personalità religiose di una certa fama, rivela gli ideali dei genitori e il desiderio che chi porta quel nome possa raggiungere lo stesso livello di integrità morale e di rispetto. I nomi Dwight e Lyman sono il segno dell’estrazione evangelica della famiglia Moody, entrambi erano molto usati alla fine del secolo scorso e all’inizio di questo nei piccoli stati del Massachusetts e del Connecticut. ©

8

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 9

Dwight L. Moody

Il Dr. Timothy Dwight era preside dell’università di Yale nel Newhaven e professore di teologia quando la madre di Moody era bambina. La sua Teologia spiegata e difesa in una serie di 173 sermoni, costituì per molti anni una delle letture preferite dalle persone di buona fama. Egli fu il teologo più famoso ed influente nelle chiese americane dell’epoca, dopo Jonathan Edwards, che era vissuto una generazione prima. Le sue opere non hanno il grande respiro dei monumentali scritti di Edwards, il grande pensatore dei revivalist del Northampton, ma fornirono buon cibo per le menti dei credenti in tutte le chiese. Non esiste, però, nessuna notizia secondo la quale i risvegli di Northampton abbiano raggiunto la famiglia Moody. Dwight era invece un nome conosciuto in tutti gli ambienti evangelici nei primi anni di questo secolo, possiamo quindi supporre che sia stato preso da un uomo di fama e bontà. Tra i grandi uomini nelle chiese del New England dell’epoca, ricordiamo Lyman Beecher, illustre ministro di culto a Boston, padre del più famoso Henry Ward Beecher e della scrittrice de “La capanna dello Zio Tom”. Che cosa potrebbe accendere l’anima di una madre cristiana quanto il pensiero che un figlio possa ricalcare la fama di un predicatore della sua città d’origine? Questa congettura potrebbe non corrispondere pienamente alla verità, e non dovrebbe quindi essere presa per più di quello che essa è, ma ci piace pensare così. È bello vedere come i due nomi scelti per il bambino gli si adattarono, quanto degnamente egli abbia rispettato la tradizione che richiamavano. La teologia di Moody del Nuovo Testamento fu “spiegata e difesa” in molti più sermoni di ©

9

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 10

Introduzione

quelli del professore di teologia a Yale, venne predicata in un campo di gran lunga più esteso e si diffuse molto più ampiamente. Moody fu in assoluto il più popolare studioso e insegnante del Nuovo Testamento e della Bibbia tutta per moltitudini di persone sia nel New England che nella vecchia Inghilterra. E per quanto riguarda il talento oratorio, l’abilità omiletica con la quale tratteneva vasti uditori per settimane nelle città di molti stati in America e in Gran Bretagna, è stato un uomo insuperabile.

©

10

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 11

Capitolo 1

La nascita

D

wight Lyman Moody nacque il 5 febbraio 1837 in una piccola fattoria di un paio d’acri a Northfield, nel Massachusetts. Era il sesto di otto figli e venne alla luce in un periodo di lavoro duro e di grandi difficoltà per la famiglia, alleviate soltanto dall’amore che regnava in quella casa. Era ancora piccolo quando suo padre morì improvvisamente: era tornato dal lavoro prima del solito perché accusava forti dolori, salì in camera per mettersi a riposo, si inginocchiò ai piedi del letto e morì mentre pregava. Due mesi dopo la morte del marito, Betsy Moody diede alla luce due gemelli, e la famiglia, ora anche or©

11

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 12

La Nascita

La fattoria a Northfield dove nacque D. L. Moody

fana, arrivò ad otto figli. La donna era sola, in condizioni economiche molto precarie, assillata dai creditori che finirono per appropriarsi di tutto ciò che la legge permetteva loro di prendere, lasciandola con la piccola tenuta ed una grande famiglia. La sua unica ricchezza erano le maBetsy , ni oneste e il cuore coraggioso. la madre di D. L. Tempo dopo Betsy confidò ai Moody propri figli di essersi addormentata piangendo ogni notte per molti mesi dopo la morte del marito, sebbene mantenesse sempre il sorriso e un’apparenza allegra davanti a loro. Sembra strano che non sia rimasta ©

12

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 13

Dwight L. Moody

schiacciata dal peso che gravava su di lei, ma Betsy aveva un segreto: la sua fiducia era in Dio che è “padre degli orfani e difensore delle vedove”, che si prende cura di chi è afflitto, solo e abbandonato. “Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere, e le tue vedove confidino in me!” (Geremia 49:11). Questa promessa l’aveva sostenuta nella solitudine e nell’afflizione. Gli aneddoti della giovinezza del giovane Dwight Lyman, la lotta per conquistarsi un posto nel mondo, sono stati raccontati più volte, ed egli stesso li scrisse con dovizia di particolari e con infinita gratitudine al Signore. La notizia della morte del padre lo raggiunse durante le lezioni di scuola, quando qualcuno dal cortile gridò che i figli di Moody avrebbero fatto bene a tornare a casa perché il padre era morto. Le necessità e la già precaria condizione economica della famiglia non permisero ai ragazzi di proseguire gli studi. L’istruzione che avevano ricevuto si limitava ai rudimenti delle materie principali: lettura, scrittura e un po’ di aritmetica. Quando non fu più mandato a scuola, la prima estate in cui fu in grado di guadagnare qualcosa, Dwight aveva dieci anni e andò a lavorare come guardiano di bestiame per un vicino che lo pagava un centesimo al giorno. Era un ragazzo sano, attivo, esuberante e con tanta voglia di divertirsi; una delle peculiarità del suo carattere era la capacità straordinaria di giocare scherzi ai suoi amici. Nessuno ricorda che all’epoca mostrasse alcun interesse per il Signore. ©

13

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 15

Capitolo 2

Dwight lascia la famiglia

Q

uella che lasciò quando era ancora un bambino era una famiglia devota, perché c’era una madre pia che, con pazienza e costanza, lavorava e pregava nella speranza di crescere bene la numerosa prole. Frequentava la Chiesa Unitariana del New England, una chiesa che osservava rigidamente l’insegnamento cristiano, che veniva però accompagnato da molta approssimazione dottrinale. C’era devozione, riverenza, dignità e rettitudine, ma il tipo di pietà che vi si coltivava era freddo, perché non si riconosceva allo Spirito Santo il Suo ruolo nella vita della Chiesa del Signore. All’opera della Terza Persona della Trinità Moody, invece, avrebbe ©

15

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 16

Dwight Lascia la famiglia

dato la dovuta rilevanza durante tutto il suo ministerio. Il credo della chiesa che frequentava, per quanto definito e formulato, era scarsamente evangelico. Questa fu la prima atmosfera religiosa che il ragazzo respirò. In lui non c’era nulla che facesse presagire quale sarebbe stato il suo futuro; tuttavia, la comunità contribuì a formare il suo carattere sull’onestà e l’integrità. Ma l’insegnamento che D. L. Moody ricevette dalla madre, nei pochi e preziosi anni che passò con lei, fu la premessa del fatto che sarebbe diventato negli anni un uomo davvero retto. Lei inculcò nei figli l’abitudine ad essere onesti e sinceri fin da piccoli; si dava da fare per insegnare loro a mantenere gli impegni presi: ogni promessa era sacra e per nessun motivo andava infranta. L’educazione retta che questa donna seppe dare, mantenne la sua famiglia nell’onestà. I vicini pensavano che i ragazzi Moody, una volta tolti dalla scuola, sarebbero finiti su una cattiva strada, ma non sapevano quanto riesca a fare una madre onesta, e soprattutto non avevano idea dell’atmosfera di devozione verso Dio che c’era in quella famiglia. Moody quando da ragazzo lasciò la sua casa alla volta di Greenfield e, successivamente, Boston ©

16

©


MOODY_Interni_xp9_IMP. MOODY 18/12/13 18:25 Pagina 17

Dwight L. Moody

Dwight lasciò la casa materna quando andò a lavorare con il fratello in una tenuta a Greenfield, ad una ventina di chilometri dalla sua cittadina. Pianse per tutto il tragitto, si sentiva solo e misero, e le cose non andarono meglio nei primi giorni di lavoro. Mungeva le mucche, sbrigava alcune commissioni e cercava di dedicare un po’ di tempo allo studio. Il fratello a fatica riuscì ad impedirgli di scappare, cercò in vari modi di distrarlo e di renderlo contento e, un giorno, gli presentò un signore anziano estremamente gentile. Quest’uomo, dal viso solare e i modi cordiali, parlò subito al ragazzo dell’amore di Dio e del dono di Suo Figlio, il Signore e Salvatore Gesù Cristo, e gli regalò una moneta da un centesimo così nuova che sembrava d’oro. Quell’anziano signore conquistò ben presto l’affetto di Dwight, che decise di rimanere dov’era. Quel credente fu uno dei primi messaggeri di Dio al ragazzo, il “sacerdote Eli” di “questo Samuele”, un angelo dell’amore di Dio per il suo cuore solo. Il giovane Moody avrebbe potuto successivamente dire: “I suoi discorsi mi accompagnarono, e il mio cuore era rimasto da lui”. Quel signore anziano parlava spinto dall’amore di Dio, e le sue parole furono come “pane gettato sulle acque”, ritrovato qualche tempo dopo.

©

17

©


Dwight Lyman Moody ha lavorato su campi tanto vasti che ancora oggi non sappiamo tutto della sua opera per il Signore. Ovunque andasse, Moody sembrava intuire che il sottosuolo nascondesse giacimenti di diamanti e filoni d’oro che egli era libero e capace di sfruttare, avendo “diritto d’estrazione” in ogni territorio. I gloriosi risultati che per la grazia di Dio ha ottenuto, unitamente ai propri sforzi, hanno ampliato e arricchito la comunità dei credenti tanto in Europa, come negli Stati Uniti e in altre parti del mondo. A Chicago o New York, a Boston o a Philadelphia, a Londra o Liverpool, Edimburgo o Glasgow, Belfast o Dublino..., bastava che ci fossero uomini, donne e bambini nel bisogno ed egli li avrebbe “estratti” per portarli al Signore.

DWIGHT L. MOODY

Con questo libro, corredato di numerose fotografie, si è cercato di toccare le tappe più importanti dell’esistenza di chi ha svolto un significativo ministerio della Parola dai pulpiti di mezzo mondo e attraverso l’importante attività della Scuola Domenicale.

J. H. Batt

MOODY_copertina_xp9_COP. MOODY 18/12/13 18:12 Pagina 1

ISBN 88-86085-73-7

ADI-Media

LA STORIA DI UN UOMO CHE HA DEDICATO INTERMENTE LA PROPRIA ESISTENZA ALLA PREDICAZIONE DELL’EVANGELO DI CRISTO GESÙ


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.