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21/06/12
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Venite, cantiamo con gioia al SIGNORE, acclamiamo alla ròcca della nostra salvezza!
Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi! Poiché il SIGNORE è un Dio grande, un gran Re sopra tutti gli dèi.
Nelle sue mani sono le profondità della terra, e le altezze dei monti sono sue.
Suo è il mare, perch’egli l’ha fatto, e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta.
Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti.
Poich’egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo di cui ha cura, e il gregge che la sua mano conduce. Salmo 95:1-7
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a Bibbia descrive eventi che hanno avuto luogo in paesi, regioni e città con caratteristiche geografiche del tutto particolari. Queste peculiarità sono parte integrante della storia biblica e del suo messaggio. Il Nuovo Atlante Biblico fa luce su queste caratteristiche e rivela l’importanza di questi elementi, fondamentali rispetto alla narrazione biblica. Cartine geografiche multicolori, fotografie e disegni, unitamente ad una spiegazione commentata dei maggiori avvenimenti biblici mettono in evidenza il contesto ambientale, politico e storico nel quale i fatti si sono svolti. Vicende come il viaggio di Abraamo da Ur dei Caldei, l’esodo dall’Egitto, lo stanziamento di Israele in Canaan, i luoghi raggiunti da Gesù durante il Suo ministerio terreno, i viaggi dell’apostolo Paolo ed altri significativi episodi biblici sono vividamente descritti e illustrati attraverso utili informazioni di sfondo. Il Nuovo Atlante Biblico rappresenta una significativa revisione di un precedente Atlante Biblico, sempre pubblicato dalla Moody Publishers, il settore editoriale del prestigioso Moody Bible Institute. La riedizione del precedente Atlante è stata curata dal suo autore originario, il Prof. Barry Beitzel. Ogni cartina è stata digitalizzata e aggiornata per assicurare una maggiore accuratezza di informazioni. Inoltre, sono state aggiunte ventitré nuove mappe e quarantotto pagine tra tabelle grafiche e testi di approfondimento, per arricchire l’opera originale. Pastori, monitori e studiosi della Bibbia scopriranno in questo Atlante uno strumento indispensabile per la preparazione di studi biblici, lezioni di Scuola Domenicale e per l’approfondimento della conoscenza biblica personale.
ALTRE IMPORTANTI CARATTERISTICHE DELL’OPERA: C
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• Una panoramica facilmente comprensibile della
collocazione geografica dei luoghi biblici e degli eventi occorsi – dal Giardino di Eden all’espansione del messaggio cristiano nell’Impero Romano. • Un pratico indice delle voci che appaiono sulle mappe, per trovare la stessa località su cartine geografiche diverse. • Un sostanzioso indice dei riferimenti biblici.
• Centinaia di note, alla fine dell’Atlante, provvedono
ulteriori informazioni e riferimenti a documenti di diversa natura: storica, geografica, biblica, etc. • Un indice generale utile per trovare i nomi esatti e soggetti di grande interesse. • Una selezione di letture più generali sull’argomento, per uno studio ulteriore sui vari temi trattati.
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“La Bibbia descrive Dio che agisce nella storia, nello spazio e nel tempo. Il Nuovo Atlante Biblico è la migliore risorsa che io conosca per mettere gli studiosi della Bibbia nella condizione di capire lo “spazio” in cui il Signore ha operato nel passato. L’opera di Beitzel è interessante e chiara, le mappe e le varie illustrazioni sono davvero esaustive”. — Tremper Longman III, PhD, Professore di Studi Biblici al Westmont College
“Questo Atlante è una risorsa meravigliosamente ricca di informazioni per chi vuole studiare la Bibbia seriamente. I documenti sono chiari, accurati e le cartine di facile consultazione. Il lettore non ha a disposizione soltanto dati di carattere geografico estremamente dettagliati, ma uno splendido schema della storia biblica”. — Douglas J. Moo, PhD, Professore di Nuovo Testamento al Wheaton College
“L’opera di revisione e ampliamento fatto da Barry Beitzel sul suo precedente lavoro è davvero encomiabile, soprattutto perché offre degli aggiornamenti proprio rilevanti, che forniscono al lettore una mole di informazioni utili, per comprendere al meglio il contesto degli eventi biblici”. — John N. Oswalt, PhD, Professore di Antico Testamento al Wesley Biblical Seminary
è professore di Antico Testamento e Lingue Semitiche al Trinity Evangelical Divinity School di Deerfield, Illinois (U.S.A.). Già professore di Antico Testamento al California School of Theology, al Faith Theological Seminary, e alla Bob Jones University. Le sue competenze in materia sono rilevanti, non soltanto per il suo dottorato in filosofia, con specializzazione in Studi del Vicino Oriente, per il baccellierato in Studio della Bibbia e per la sua specializzazione in lingue semitiche al Fuller Theological Seminary, ma anche perché ha applicato i suoi studi nella quotidianità del servizio reso al Signore in due comunità evangeliche della California. Oltre a ciò, B.J. Beitzel ha sviluppato le sue esperienze in cartografia, geografia e archeologia. Attualmente è anche membro della Scuola Americana di Ricerche Orientali, della Società di Letteratura Biblica, della Società Archeologica del Vicino Oriente e dell’Associazione Americana di Cartografia.
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Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”
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9 788889 698600
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Nuovo Atlante Biblico Barry J. Beitzel
Cartografo: Nick Rowland F. R. G. S.
Sommario Prefazione dell’Autore
VIII
Presentazione dell’Editore XI
La Ricerca del Monte Sinai nell’Arabia Saudita/Giordania Meridionale 109
La Ricerca del Monte Sinai Nella Penisola del Sinai Settentrionale 110
CAPITOLO 1: GEOGRAFIA FISICA DEI LUOGHI BIBLICI 13 Il Ruolo della Geografia nel Comprendere la Storia 14
Il Ruolo della Geografia nel Comprendere la Bibbia 16
Seguito del Viaggio Israelita 113
Introduzione Geografica al Mondo Della Palestina 18
Insediamento di Israele Oltre il Giordano 115
Parte Integrante Della Mezzaluna Fertile 18
Le Battaglie di Gerico ed Ai/Betel 116
Una Terra Preparata da Dio 24
La Battaglia di Gabaon 118
Terminologia Storica 29 Distretti Geopolitici 32 Descrizione Geografica del Territorio Ricevuto in Eredità dall’Israele Biblico 40
Topografia Fisica del Paese 40
Geologia del Paese 56
Idrologia del Paese 58
Clima del Paese 64
Flora del Paese 66 Le Città del Mondo Biblico 67 L’Identificazione Delle Città Antiche 72 Strade e Trasporti nel Mondo Biblico 76
La Ricerca del Monte Sinai Nella Penisola del Sinai Meridionale 112
La Battaglia di Asor 120 La Spartizione del Paese tra le Tribù di Israele 122 Le Città Levitiche e le Città di Rifugio 124 Analisi dell’Insediamento di Israele in Palestina 126 Scoperte Recenti 126 Le Campagne Militari Egiziane in Canaan 131 Tutmosi III 131 Amenhotep II 131 Seti I 132 Mernepta 132 Sisac 132
Difficoltà dei Viaggi nell’Antichità 81
L’Epoca dei Giudici 134
Posizione Delle Principali Vie di Comunicazione 84
Otniel, Eud e Sansone Giudici 137
Viaggi Via Mare 86
Eud 138
CAPITOLO 2: Geografia Storica dei Luoghi Biblici 87 Il Giardino di Eden 88 La Tavola Delle Nazioni 91
I Quattordici Discendenti di Iafet 91
I Trenta Discendenti di Cam 92 I Ventisei Discendenti di Sem 96 La Migrazione dei Patriarchi 98 Gli Spostamenti dei Patriarchi 100 Abraamo in Palestina 101 I Patriarchi in Palestina 104 Il Tragitto dell’Esodo 106 Lo Sfondo Storico 106
L’Ambiente Geografico 106
Gli Israeliti di Fronte al Mare 108
Otniel 137 Sansone 138 Debora e Barac Giudici 139 Gedeone e Iefte Giudici 141 Gli Spostamenti dell’Arca 143 Le Guerre del Re Saul 145 Il Regno di Saul 148 Davide e Goliat 150 Davide Fuggiasco 151 La Battaglia del Monte Ghilboa 153 Le Imprese del Re Davide 155 Il Commercio Internazionale di Salomone 159 Tarsis: un Luogo Reale 159 Le Navi di Tarsis 162 Prove del Commercio Fenicio del X Secolo a.C. nel Mediterraneo 164 iii
L’Amministrazione Interna di Salomone 166
Esplorazioni e Scavi 223
La Divisione del Regno 168
La Storia 224
Le Città Fortificate di Roboamo 171
L’Impero Romano 232
Giuda e Gerusalemme Assediate 173
L’Ascesa di Erode il Grande 234
La Battaglia di Qarqar 177
I Primi Anni di Gesù 238
Le Imprese di Ieu Contro la Casa di Acab 179
Gesù si Stabilisce a Capernaum 241
I Profeti di Israele 181
I Viaggi di Gesù a Gerusalemme 246
L’Impero Assiro 183
Le Apparizioni di Gesù Dopo la Risurrezione 248
Le Campagne Militari Assire in Israele e nel Regno di Giuda 185
La Diaspora dei Giudei alla Pentecoste 250
La Battaglia di Carchemis 189
Filippo 251
Gerusalemme Conquistata dall’Impero Babilonese 191 L’Esilio dei Giudei e il Loro Ritorno 194 Il Regno Babilonese 196 Geremia Condotto in Egitto 198 Il Regno di Giuda Dopo l’Esilio 201 L’Impero Persiano 203
Ciro II (Ciro il Grande) 203
Cambise II 203 Dario I Istaspe 203 Serse I 206 Dario II Nothus 206 La Campagna di Alessandro Magno in Persia 207 La Battaglia di Isso 212 Città Ellenistiche in Palestina 214 La Rivolta dei Maccabei 216 Gerusalemme nel Corso dei Secoli 220 Il Nome 220
iv
La Topografia 222
Il Ministerio di Pietro e Filippo 251 Pietro 251 I Viaggi Straordinari dell’Apostolo Paolo 253 I Viaggi Missionari di Paolo 254 Il Primo Viaggio Missionario di Paolo 254 Il Secondo Viaggio Missionario di Paolo 257 Il Terzo Viaggio Missionario di Paolo 261 Il Viaggio di Paolo a Roma 263 Le Sette Chiese dell’Asia 266 La Prima Insurrezione Giudaica 268 La Diffusione del Cristianesimo nel Mondo Romano 271 Note Capitolo 1 277 Note Capitolo 2 280 Indice dei Nomi nelle Mappe 292 Indice delle Citazioni Bibliche 297 Indice Generale 302 Bibliografia 304
elenco delle ABBREVIAZIONI VARIE
1QapGen Apocrifo della Genesi dalla grotta 1 di Qumran 1QM Guerra tra i Figli della Luce e i Figli delle Tenebre dalla grotta 1 di Qumran 3Q15 Rotolo di rame dalla grotta 3 di Qumran Frammento di Enoc dalla grotta 4 di Qumran 4QEnd 4QSam Samuele dalla grotta 4 di Qumran a.C. avanti Cristo Acc. Accadico A.D. Anno Domini Ar. Arabo Aram. Aramaico ARMT Archivi reali di Mari: trascrizioni e traduzioni ca. circa cap(p). capitolo(i) cfr. confronta d.C. Dopo Cristo E Est EA Sigla che indica le tavolette di Tell el-Amarna Ebr. Ebraico Eg. Egiziano ELS. D. Baldi (a cura di), Enchiridion Locorum Sanctorum. Documenta S. Evangelii Loca Respicientia. Gerusalemme: Franciscan Printing Press, 1982. Gr. Greco J. Jebel [montagna in arabo] Kh. Khirbet [rovine in arabo] L. Lago Lat. Latino LXX A. Rahlfs (a cura di), Septuaginta. Stoccarda: Wurttembergische Biblelanstalt, 1962. Codice Alessandrino LXXA
LIBRI DELLA BIBBIA
Gen. Genesi Es. Esodo Lev. Levitico Num. Numeri Deut. Deuteronomio Gios. Giosuè Giud. Giudici Rut Rut I Sam. I Samuele II Sam. II Samuele I Re I Re II Re II Re I Cron. I Cronache II Cron. II Cronache Esd. Esdra Neem. Neemia Est. Ester Giob. Giobbe Salmo Sal. Prov. Proverbi Eccl. Ecclesiaste Cant. Cantico dei Cantici
LXXB LXXC M./M.ti N N./n. ND NE NP
Codice Vaticano Codice Sinaitico Monte/Monti Nord Nahr [fiume o corso d’acqua in ebraico] Nome di una divinità Nome d’etnia Nome proprio [uomo o donna; antico, classico medievale o moderno] NR Nome di un re NRn Nome di un re [di Israele, del regno del nord] NRn Nome di un re [di Giuda, del regno del sud] O Ovest PS Pentateuco Samaritano S Sud ss sovrascritta [intestazione che si trova all’inizio di molti Salmi] Sum. Sumerico T. Tel/Tell [parola araba\ebraica che indica una montagnola di terra creatasi dall’accumulo di materiali depositati dall’insediamento umano nel corso del tempo] TM Testo Masoretico [versione ebraica dell’Antico Testamento] Ug. Ugaritico v. versetto Vulg. Vulgata vv. versetti W./w. Wadi [parola araba che significa valle o letto di un fiume in cui scorre o scorreva un corso d’acqua a carattere non permanente]
Is. Isaia Ger. Geremia Lam. Lamentazioni Ez. Ezechiele Dan. Daniele Osea Osea Gioele Gioele Amos Amos Abd. Abdia Giona Giona Mich. Michea Naum Naum Ab. Abacuc Sof. Sofonia Agg. Aggeo Zac. Zaccaria Mal. Malachia Mt. Matteo Mc. Marco Lc. Luca Gv. Giovanni At. Atti
Rom. I Cor. II Cor. Gal. Ef. Filip. Col. I Tes. II Tes. I Tim. II Tim. Tito Filem. Eb. Giac. I Pt. II Pt. I Gv. II Gv. III Gv. Giuda Ap.
Romani I Corinzi II Corinzi Galati Efesini Filippesi Colossesi I Tessalonicesi II Tessalonicesi I Timoteo II Timoteo Tito Filemone Ebrei Giacomo I Pietro II Pietro I Giovanni II Giovanni III Giovanni Giuda Apocalisse v
ELENCO DELLE MAPPE I Confini Geografici del Mondo Antico 20
La Battaglia di Gabaon 119
La Mesopotamia 22
La Battaglia di Asor 121
Il Levante 25
La Spartizione del Paese tra le Tribù di Israele 123
I Confini Teologici della Terra Promessa 27
Le Città Levitiche e le Città di Rifugio 125
Regioni nell’Antico Testamento 33
Analisi dell’Insediamento di Israele in Palestina: A 128
Regioni nel Nuovo Testamento 37
Analisi dell’Insediamento di Israele in Palestina: B 129
Posizione Strategica della Palestina 41
Le Campagne Militari Egiziane in Canaan 133
Le Regioni Geografiche della Palestina 43
L’Epoca dei Giudici 135
Altimetria della Palestina 45
Gli Israeliti Attaccano Ghibea 136
La Valle di Izreel 46
Otniel, Eud e Sansone Giudici 137
La Samaria 47
Eud Giudice 138
La Regione della Sefela 49
Sansone Giudice 138
La Faglia Afro-Araba 50
Debora e Barac Giudici 140
Il Mar di Galilea 53
Gedeone Giudice 141
Il Mar Morto 55
Iefte Giudice 142
Geologia della Palestina 57
Gli Spostamenti dell’Arca 143
Le Tipologie di Terreno in Palestina 59
Le Guerre del Re Saul 146
Le Montagne e i Fiumi della Palestina 61
La Battaglia di Micmas 147
Precipitazioni in Palestina 63
Il Regno di Saul 149
L’Atmosfera del Medio-Oriente in Estate 64
Davide e Goliat 150
L’Atmosfera del Medio-Oriente in Inverno 65
Davide Fuggiasco 152
Le Principali Città della Palestina 68
La Battaglia del Monte Ghilboa 154
Principali Siti Archeologici del Mondo Biblico 74
La Battaglia della Valle di Refaim 155
Principali Siti Archeologici della Palestina 77
Le Imprese di Davide 157
Vie di Trasporto del Mondo Biblico 78
I Regni di Saul, Davide e Salomone 158
Rotte Marine del Mondo Greco-Romano 82
Il Commercio Internazionale di Salomone 160
Le Strade della Palestina 85
Attività Interne di Salomone 165
Il Giardino di Eden 89
Amministrazione Interna di Salomone 167
La Tavola delle Nazioni 93
La Divisione del Regno 169
Migrazioni e Spostamenti dei Patriarchi 99
Le Città Fortificate di Roboamo 171
Abraamo in Palestina 102
Giuda e Gerusalemme Assediate 174
I Patriarchi in Palestina 105
Vulnerabilità di Gerusalemme e di Giuda 175
Gli Israeliti Escono dall’Egitto 107
La Battaglia di Qarqar 177
Itinerario dell’Esodo 110
Le Imprese di Ieu Contro la Casa di Acab 179
Il Viaggio degli Esploratori 114
I Ministeri di Elia ed Eliseo 180
Insediamento di Israele Oltre il Giordano 115
I Profeti di Israele 181
Le Battaglie di Gerico ed Ai/Betel 117
Rinascita Durante la Divisione del Regno 182
vi
L’Impero Assiro 184
Gerusalemme ai Nostri Giorni 231
Prime Invasioni dell’Assiria Contro Israele 185
L’Impero Romano 232
Successive Invasioni dell’Assiria Contro Israele 186
L’Ascesa di Erode il Grande 235
La Palestina Dopo la Caduta del Regno del Nord 187
Il Regno di Erode il Grande 237
La Battaglia di Carchemis 189
I Primi Anni di Gesù 239
Gerusalemme Conquistata dall’Impero Babilonese 193
Il Ministerio di Gesù in Galilea 243
Deportazione e Ritorno degli Ebrei 195
Il Ministerio di Gesù in Palestina 244
Il Regno Babilonese 197
I Viaggi di Gesù a Gerusalemme 247
Geremia Condotto in Egitto 198
Apparizioni di Gesù Dopo la Risurrezione 249
La Visione del Paese Avuta da Ezechiele 200
La Diaspora dei Giudei alla Pentecoste 250
La Giudea Dopo l’Esilio 202
Il Ministerio di Pietro e Filippo 252
L’Impero Persiano 204
I Primi Viaggi dell’Apostolo Paolo 255
L’Impero Greco 208
La Posizione Strategica di Antiochia 256
Alessandro Marcia Attraverso la Palestina 211
Il Primo Viaggio Missionario di Paolo 257
La Battaglia di Isso 213
Il Secondo Viaggio Missionario di Paolo 259
Le Città Ellenistiche in Palestina 215
Il Terzo Viaggio Missionario di Paolo 261
La Rivolta dei Maccabei 217
Il Viaggio di Paolo a Roma 265
Il Regno dei Maccabei 218
Le Sette Chiese dell’Asia 267
Gerusalemme al Tempo dell’Antico Testamento 221
La Prima Insurrezione Giudaica 269
Gerusalemme al Tempo del Nuovo Testamento 225
La Diffusione del Cristianesimo nel Mondo Romano 272
Gesù e Gerusalemme 227 La Distruzione di Gerusalemme Compiuta dai Romani 229
Le Prime Comunità Cristiane in Palestina 275 I Confini Moderni di Israele 276
vii
PRESENTAZIONE DELL’EDITORE La pubblicazione di questo Nuovo Atlante Biblico risponde all’esigenza sempre più pressante di cultura storico-religiosa, validamente supportata dalle più recenti scoperte archeologiche. La letteratura cristiana si arricchisce di un pregevole strumento per lo studio delle Sacre Scritture. Geografia, archeologia e storia si intrecciano ed interagiscono armoniosamente, presentando caratteristiche del tutto nuove e sconosciute ad un comune atlante. La geografia non si limita semplicemente a descrivere, ma fotografa i luoghi nel loro divenire storico. Lo stato dei luoghi pone il problema dell’attualità ambientale: agenti atmosferici e mutazioni climatiche producono metamorfosi quasi naturali, ma chi rovina l’ecosistema è l’intervento sconsiderato dell’uomo. L’archeologia, riportando alla luce porzioni di costruzioni e reperti tipici del tempo, ci induce a riflettere e a confrontarci con il passato. Nella storia delle migrazioni dei popoli è chiaramente espresso l’insegnamento a non costruire rigide barriere, ma ad interagire con nuove culture, costumi e tradizioni. In questo contesto, dove luoghi e popoli parlano un proprio linguaggio, si inserisce la storia della
creazione che irradia una luce che illumina e schiarisce l’intelligenza dell’uomo, fornendogli risposte esaustive ai suoi “perché”. L’opera ripercorre, grazie al contributo storico - geografico - archeologico, la storia biblicamente intesa dei patriarchi, del popolo eletto, sostenuto però dalla certezza della fede nel Signore Dio di Israele. La nascita della Chiesa, il suo sviluppo e il canone biblico non sono ritenuti mistica astrusità, bensì realtà che incide e cambia il corso della storia. L’identità di Israele e della Chiesa, pur nella loro di versità, emerge prepotentemente. Indubbiamente la consultazione di questo atlante non può essere fatta come un comune dizionario, in cui si trova la risposta ad ogni incertezza etimologica: qui i luoghi ci parlano, la storia dei popoli in continua migrazione ci insegna, offrendoci una chiara ricostruzione visiva del mondo biblico. Alla base dell’opera c’è un serio e scrupoloso lavoro di ricerca che costituisce un prezioso arricchimento per il lettore, il quale può inquadrare il racconto biblico nel contesto storico-geografico in cui ha avuto origine. Felice Antonio Loria
Presentazione The Physical GeographyDell’Editore of the Land
xi
CAPITOLO 1
Geografia Fisica dei Luoghi Biblici
IL RUOLO DELLA GEOGRAFIA NEL COMPRENDERE LA BIBBIA Gli argomenti “tempo e spazio” rimangono tra le difficoltà che assillano lo studioso della Bibbia del XXI secolo. Le Scritture si sono formate in uno scenario caratteristico, mentre noi viviamo in un altro millennio ed abbiamo una visione del mondo sicuramente diversa. La maggior parte di noi vive anche in un continente diverso. Chi desidera interpretare e applicare correttamente la Bibbia, deve avere basi ben documentate sull’ambiente biblico; sin dal principio, deve considerare la geografia (lo spazio) non come qualcosa di superfluo, di cui può fare a meno per comprendere il messaggio biblico. Il ritratto sia di Israele, sia della Chiesa è dipinto su vari livelli, incluso quello territoriale.10 Le narrazioni bibliche sono spesso influenzate dalla nozione di “spazio”. Un episodio può accadere su una certa collina, in una valle particolare, su una pianura disabitata, in una città distinta. Talvolta, lo stesso nome del luogo diventa una parte importante della rivelazione, e può includere un gioco di parole che rafforza l’individuazione dell’evento nella coscienza pubblica. Inoltre, può accadere che un aspetto geografico diventi un asse teologico sul quale ruota un intero libro della Bibbia; oppure, ampie porzioni di un libro sono particolarmente ricche di metafore geografiche: per esempio, la fertilità ed il libro del Deuteronomio, la flora ed il libro d’Isaia, l’idrologia ed il libro dei Salmi, l’agricoltura ed il libro di Gioele. Spesso è un riferimento geografico che permette agli studiosi di collocare l’origine di un libro in un luogo (per es. Amos nel regno di Israele del nord, o Giacomo nel bacino orientale del Mediterraneo). Nell’Antico Testamento, l’intera fede giudaica era legata allo spazio in modo indissolubile; e “la terra” era il prisma di questa fede. La terra/spazio era l’arena in cui Dio agiva con potenza in favore del Suo popolo (consideriamo la chiamata di Abraamo ed il patto con lui ed i suoi discendenti, il tema ricorrente Esodo/Sinai, la conquista/insediamento nel paese, la deportazione dal paese, il ritorno nel paese, l’Israele futuro). Molte promesse di Dio facevano riferimento al possesso (o successivo riacquisto) di una proprietà particolare. Non è esagerato affermare che negli anni di storia biblica registrata, il radicamento di Israele in questa “terra” ha costituito la sua fondamentale identità, sicurezza e persino prosperità. Gli Israeliti lontani dalla loro terra sono spesso descritti con termini che riflettono la loro condizione precaria di diseredati, erranti e alienati: l “Soggiornare” (Gen. 12:10; 15:13; 47:4; Es. 6:4; Deut. 10:19b; 26:5b; cfr. Eb. 11:13) – Il termine soggiornare 16
Nuovo Atlante Biblico
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indicava un residente/straniero che non era membro della comunità, e non godeva dei diritti garantiti al cittadino. l “Vagare” (Num. 32:13; Osea 9:17; Deut. 26:5b) – Chi vaga si sposta in modo irregolare; è qualcuno privo di una meta o una destinazione precisa. l “Andare in esilio” (II Re 18:11; Is. 5:13; 49:21; Ez. 39:23; Esd. 1:11) – L’esule era sradicato a forza dalla propria terra d’origine e obbligato a vivere in un altro “luogo”. Sia deportati in Egitto, in Babilonia o altrove, la mancanza della terra equivaleva alla disperazione. La fede degli Israeliti si basava molto su eventi accaduti in certi luoghi di questo mondo. Avevano la consapevolezza acuta di una madrepatria, di una proprietà geografica circoscritta, in cui persino il terreno era divinamente consacrato, al punto da poterlo chiamare “terra santa”.11 Si può affermare che l’essenza della fede di Israele era il “qui e ora” – e che in essa il principio ascetico di I Giovanni 2:15-17 era quasi assente. In modo simile, gran parte dell’insegnamento di Gesù si può collegare ai luoghi in cui fu trasmesso. Gesù parla di “acqua viva”, mentre si trova al pozzo di Giacobbe (cfr. Gv. 4:10); afferma di essere “il pane della vita” nei pressi di Capernaum, dove c’erano dei mulini per i cereali fatti con pietra basaltica (cfr. Gv. 6:48). Dichiara di essere la “pietra” contro di cui “le porte dell’Ades” non avrebbero vinto, mentre si trova a Cesarea di Filippo, un luogo conosciuto nel mondo antico per gli oracoli Eleusini e la figlia di Demetra sottratta a Ade, dio degli inferi (cfr. Mt. 16:18). Parla della fede che può spostare i monti, mentre è sulla strada per Betfage, dalla quale i discepoli potevano facilmente vedere, in direzione sud, i resti di un monte che era stato fisicamente “spostato” da Erode il Grande per costruire il palazzo/fortezza di Erodium (cfr. Mt. 21:21, 22). In certe occasioni Gesù sembra deviare dal Suo percorso per insegnare una lezione in un certo luogo. Per esempio, insegna la parabola di un uomo nobile partito verso una nazione lontana per ricevere l’investitura di un regno. Il conferimento del potere regale, però, era stato contrastato da una delegazione di abitanti dello stesso regno, i quali rifiutavano la sua sovranità. Ritornato con i nuovi poteri, quel nobile aveva colpito duramente chi si era mostrato sleale e gli aveva fatto opposizione (cfr. Lc. 19:11-27). Questa “parabola” ricorda stranamente gli eventi accaduti al figlio maggiore di Erode il Grande – Archelao. Dopo la morte di Erode, avvenuta nel 4 a.C., Archelao si era messo
in viaggio verso Roma per ricevere un’“etnarchia” – un’autorizzazione ufficiale a governare una provincia. Lo storico ebreo Giuseppe Flavio riferisce che Archelao ricevette il titolo nonostante la protesta di 8.000 giudei residenti a Roma, incluso una delegazione venuta dalla Giudea.12 Ritornato in patria, con la nuova autorità ricevuta, Archelao non perse tempo a vendicarsi dei suoi detrattori. Giuseppe Flavio scrive anche che Archelao dedicò molto tempo e attenzione alla città di Gerico e i suoi dintorni: diede al palazzo erodiano un aspetto magnifico, costruì una città nei pressi di Gerico che chiamò con il proprio nome, deviò le acque d’irrigazione verso le sue piantagioni di palma da datteri situate a 3 km da Gerico.13 Gesù racconta la parabola sulla via per Gerusalemme, mentre si allontana da Gerico; ciò significa che i Suoi ascoltatori erano sulla strada romana che passava vicino al palazzo erodiano e costeggiava i canali d’irrigazione che trasportavano l’acqua dalle colline della Giudea a Gerico e dintorni. Molti insegnamenti di Gesù sono collegati all’ambiente geografico in cui visse. Egli parlò di vari tipi di terreno, del vento orientale, dei fiori dei campi e dei tralci nella vite. Inoltre, si può osservare una correlazione geografica tra la forma centrifuga del Grande Mandato di Gesù in Atti 1:8 (“[da] Gerusalemme, e [poi] in tutta la Giudea e Samaria, e [infine] fino all’estremità della terra”) e lo sviluppo del movimento apostolico delle origini presentato in quel libro. Anche per la fede cristiana – non soltanto quella giudaica – gli aspetti importanti della storia biblica sono avvenuti in luoghi ben precisi – non in posti vaghi né in cielo (per es. la nascita di Cristo, la Sua crocifissione, risurrezione e ascensione; i primi viaggi missionari, etc.). Sarebbe inutile sforzarsi di conoscere la dimensione spaziale della Bibbia, se l’Evangelo riguardasse semplicemente l’aldilà o fosse soltanto un trattato di valori spirituali e morali; in tal caso, gli scrittori bi blici non avrebbero collocato geograficamente gli eventi cruciali del Nuovo Testamento. Le cose non stanno così, però! L’argo mento centrale della predicazione del Nuovo Testamento è la verità che Dio si è fatto uomo in un momento preciso del tempo e in un punto definito dello spazio. Ignorare o trascu rare il DNA geografico della Bibbia, quindi, impedirebbe una piena com-
prensione dei temi biblici o dissolverebbe la realtà nel sentimentalismo. Armati di una conoscenza geografica del mondo biblico, possiamo comprendere espressioni come “la pioggia della prima e dell’ultima stagione”, “un forte vento orientale”, o “un paese dove scorre il latte ed il miele”. Possiamo capire meglio la forza cocente del sole in Israele, le implicazioni della “siccità” e l’importanza della rugiada per la sopravvivenza dei raccolti, la diffusione del culto della fertilità (Baal), la natura delle deità egiziane, cananee e mesopotamiche. Le migrazioni di abraamo, Mosè e Neemia; il territorio che le forze di Giosuè riuscirono a conquistare perché i filistei non vi poterono impiegare i loro carri, i sorprendenti successi di Davide nel sottrarsi alla caccia all’uomo scatenata da Saul, l’impatto sociale del ministerio di Giovanni il battista, il motivo del saggio spostamento di Gesù da Nazaret a Capernaum, le notevoli distanze coperte dall’apostolo Paolo. Sono più comprensibili gli annunci profetici di un tempo in cui le valli sarebbero state innalzate e i monti abbassati, il terreno accidentato e impervio sarebbe stato livellato, e le acque del Mar Morto sarebbero diventate cristalline, permettendo un’abbondante vita marina. La consapevolezza spaziale è necessaria e preziosa per uno studio serio delle Scritture. Come la Bibbia, anche la fede si sviluppa attraverso un contesto spaziale e temporale. La conoscenza geografica, quindi, dovrebbe diventare l’oggetto e il veicolo di uno studio biblico illuminante e rimunerativo; essa merita certamente una ricerca approfondita.
La Gerico dell’Antico Testamento si trova nei pressi della fonte d’acqua più abbondante ad oriente di Canaan (parte alta della foto). Sul tell sono evidenti i solchi degli scavi archeologici.
Geografia Fisica dei Luoghi Biblici
17
INTRODUZIONE GEOGRAFICA AL MONDO DELLA PALESTINA
PARTE INTEGRANTE DELLA MEZZALUNA FERTILE14
Avvolta come in un mantello dal Mediterraneo, dal Mar Nero e il Mar Caspio, esiste una vasta formazione geologica di montagne alte e frastagliate, nota come catena alpino-himalayana [cfr. mappa 1]. Questo territorio roccioso e contorto si estende verso est dai Monti Pirenei della Spagna settentrionale, lungo una linea ininterrotta di circa 11.000 km, fino alla torreggiante catena himalayana dell’India e del Nepal e la linea di rilievi Qin Ling della Cina interna. Pressoché al centro di questo caotico sollevamento alpino si trovano i maestosi Monti del Tauro, del Ponto, d’Ararat e del Kurdistan turco (che in alcuni punti s’innalzano fino a 5.000 m, con cime ricoperte di neve tutto l’anno) e le catene dei Monti Zagros e dei Monti Elburz iraniani (alcune vette superano i 5.500 m, le più alte di tutto il Medio Oriente). La civilizzazione operata dagli Accadi, dagli Egizi, gli Assiri, i Babilonesi, i Fenici, i Persiani o i Greci, non fu mai pienamente capace di penetrare questo territorio impervio per scopi imperialistici. In effetti, prima del periodo di Giulio Cesare, questa barriera nordica frenò tutti gli imperi del Medioriente. Inoltre, questi recessi sperduti e montagnosi nascondevano popolazioni feroci, che minacciavano periodicamente il predominio semitico sulla frontiera del nord. Più a sud, dalle coste atlantiche dell’Africa settentrionale verso oriente, si estende una superficie smisurata di terra quasi priva d’acqua. Questo ambiente spoglio e desolato, conosciuto come Deserto del Sahara, si estende oltre il Mar Rosso e abbraccia l’intera penisola arabica e il Deserto Arabico. La zona arida attraversa le montagne dell’Iran dal lato nord e continua attraverso il Deserto di Sale (Dasht-i Kavir), il bacino del Tarim, fino a giungere al Deserto di Gobi nella Mongolia meridionale. È una fascia di sabbia ostile e selvaggia che si apre in certi punti oltre 1.500 km in larghezza e si allunga per quasi 8.000 km attraverso due continenti; anch’essa costituì una barriera insormontabile per la civilizzazione e l’imperialismo antichi. Cinta da questi due sbarramenti naturali di montagne e deserti, si trova una sottile striscia di terra semicircolare, relativamente coltivabile, che s’inarca verso nord dall’angolo sud-orientale del Mar Mediterraneo, nei pressi di Gaza (cfr. At. 8:26) [mappa 2], attraverso Israele, il Libano e la Siria occidentale. Dall’angolo nord-orientale del Mediterraneo, questa striscia piega ad est e poi si curva in direzione sudest, seguendo essenzialmente le pianure alluvionali delle valli del Tigri e dell’Eufrate, e giunge fino all’apice del Golfo Persico. Dai tempi 18
Nuovo Atlante Biblico
dell’egittologo James Breasted,15 questa striscia di terra è conosciuta come “mezzaluna fertile”. Qui il genere umano ha inventato l’aratro, la ruota, la leva, la vite e l’arco. Ha imparato a addomesticare gli animali, a coltivare il grano e produrre il cibo, a concentrare edifici e costruire città, a lavorare i metalli e a scrivere (prima pittograficamente, poi alfabeticamente). In questa mezzaluna di civilizzazione l’umanità ha sviluppato l’arte, la musica, la letteratura, la legge, la matematica, la filosofia, la medicina, l’astronomia, la cartografia, la chimica ed il calendario. Volendo semplificare, si potrebbe dividere la mezzaluna fertile in due aree topografiche, note rispettivamente come “Mesopotamia” e “Levante”. La parola “Mesopotamia” (un termine greco che significa “[terra] tra i fiumi”), fu applicata al lato orientale già dal tempo degli scritti di Polibio, Strabone e Giuseppe Flavio (dal 200 a.C. al 100 d.C.).16 Prima ancora, i traduttori della Versione dei Settanta (LXX) impiegarono il termine per designare la regione da cui era emigrato il patriarca Abraamo (Gen. 24:10), resa dagli scribi ebrei come Aram-naharaim (“Aram dei due fiumi”). Questa espressione ebraica si applica probabilmente soltanto alla terra compresa tra i fiumi Eufrate e Balikh, conosciuta anche come Paddan-Aram (“il campo di Aram” [per es. Gen. 28:2f; 33:18; 35:9]), e non all’intero territorio tra il Tigri e l’Eufrate [cfr. mappe 2 e 30]. Oggi, con il termine “Mesopotamia” si indica convenzionalmente l’“isola” di terra delimitata ad ovest e sud dall’Eufrate, ad est dal Tigri, e a nord dai Monti del Tauro e del Kurdistan. A nord, la pianura della Mesopotamia ha un’altitudine di circa 500 m, poi declina gradualmente verso il Golfo Persico [cfr. mappa 2]. Il variare delle precipitazioni differenzia la Mesopotamia in due zone di steppa, una umida e l’altra arida. La steppa umida riceve ogni anno oltre 30 cm di pioggia, è caratterizzata da sedimenti rosso-bruni, piante sempreverdi, erba e arbusti, specialmente spostandosi verso est. Questa zona tra i fiumi Eufrate e Balikh riguarda più da vicino i patriarchi biblici ed è costituita da colline basse e pietrose prive di vegetazione, eccetto durante le piogge di primavera. Tra i fiumi Balikh e Kabur, la steppa è meno arida e persino relativamente fertile nella stagione primaverile ed estiva. L’area è adatta alla pastorizia, anche se la sopravvivenza dipendeva dai numerosi pozzi sparsi in tutto il territorio (cfr. Gen. 24:11; 29:2). Sembra che nell’antichità la regione non fosse occupata o coltivata estesamente. Il tratto superiore del fiume Kabur richiama sulla mappa la forma di un triangolo capovolto; qui il suolo si allar-
ga in modo considerevole. Sin da tempi remoti, le piogge consistenti e la buona terra hanno permesso lo sviluppo dell’agricoltura, e la produzione del miglior grano di tutta la Mesopotamia. Lungo entrambi i lati della parte meridionale di questo triangolo, affioramenti montagnosi trattengono la terra trasportata da nord per azione dell’acqua. Di conseguenza, questa regione tende a restare ricca d’erba persino nei mesi estivi ed autunnali, e procura terre da pascolo verdeggianti ai pastori mesopotamici, i quali migrano durante la primavera e l’estate dalle loro zone a sud dell’Eufrate. Sulle montagne si trova la maggior parte del legname reperibile in Mesopotamia – alberi di pino, quercia, terebinto e pistacchio. In tempi moderni sono stati piantati alberi di pioppo un po’ ovunque in Mesopotamia, sia come frangivento, sia per uso architettonico. Gran parte della steppa arida, per contrasto, è caratterizzata da terreni desertici di gesso grigio, erbe stagionali dalle radici poco profonde, arbusti sparsi e, dove la terra è abbastanza profonda, da modeste coltivazioni invernali adatte ai climi aridi. Sotto la linea di precipitazione dei trenta centimetri, si pratica un’agricoltura irrigatoria su scala ridotta. La pianura alluvionale del medio Eufrate, particolarmente nei pressi di Deir ez-Zor e nella zona meridionale, è profonda circa 90 m e larga fino a 13 km. Il terreno ricco di humus depositato dall’Eufrate e dal Kabur è ideale per l’agricoltura; è noto che questa regione ha ospitato una rete d’insediamenti umani durante tutto
il periodo biblico. Su scala minore, le stesse condizioni si sono verificate lungo un breve tratto del Tigri, nell’area intorno a Samarra, dove i depositi del Tigri e dello Zab inferiore hanno creato un letto di ricchi sedimenti alluvionali. Il suolo della Mesopotamia meridionale è compatto e quasi impenetrabile. Il paesaggio mostra formazioni rocciose battute dal vento e dune, risultato della sabbia trasportata dal Deserto Arabico sotto l’azione del vento. Allo stesso tempo, la Mesopotamia meridionale ha dovuto sempre affrontare il problema di un alto livello d’acqua nel sottosuolo, a causa dell’intensa irrigazione, il che ha prodotto nel terreno un continuo aumento della salinità. Alcuni studiosi ritengono che il declino della civilizzazione sumerica in quell’area, ed il conseguente spostamento verso nord dei centri culturali, può essere attribuito a questo progressivo aumento della percentuale di sale nel terreno.17 Non è un dato confermato, però sappiamo che l’economia sumerica dipendeva molto dalla produzione locale di grano coltivato, più di quanto fu prodotto in seguito nel mondo antico o in altri periodi storici.18 La regione compresa tra la confluenza del Tigri e del l’Eufrate ed il Golfo Persico, è nota come la via d’acqua dello Shatt al-Arab. Due volte il giorno, in quei luoghi, il livello
La città di Diyarbakir (all’orizzonte) e le greggi locali (sulla riva destra del fiume) traggono il loro sostentamento dalle acque del tratto superiore del fiume Tigri.
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Precipitazione media annua
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G OLFO P ERSICO
quando si naviga sul Mediterraneo verso quella direzione. Quest’area geografica si compone di un doppio allineamento di montagne che circondano e includono la parte settentrionale della faglia afro-araba [cfr. mappe 1 e 13]. Tale doppia fila di montagne è divisa in segmenti da tre “depressioni” longitudinali, che la scompongono in quattro gruppi di fasce montagnose parallele [cfr. mappa 3]: 1. Partendo da nord, vicino ad Antiochia e la piana di Amuq, s’incontra ad occidente il primo gruppo costituito dalla catena montuosa di Nusariya, che include il monte Casio [cfr. mappa 109], mentre ad oriente si eleva la catena Zawiya, con i suoi massicci settentrionali. Queste due fasce montuose si estendono verso sud fino alla cosiddetta depressione Tripoli-Homs-Palmira – una valle attraverso cui scorre il fiume el-Kebir (Eleutero), che demarca il confine odierno tra Siria e Libano. 2. A sud di questo varco trasversale si erge sul lato ovest la poderosa catena del Libano. Dalla parte opposta, ad oriente, c’è la catena dell’Antilibano, che raggiunge l’altezza maggiore nell’estremità meridionale con il monte
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I Confini Teologici della Terra Promessa
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Geografia Fisica dei Luoghi Biblici
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THE NEW MOODY ATLAS OF THE BIBLE © 2011 BARRY J. BEITZEL The Moody Bible Institute of Chicago 820 N. La Salle Boulevard Chicago - Illinois 60610 - U.S.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in qualsiasi forma senza il permesso scritto dell’Editore italiano, fatta eccezione per brevi citazioni che facciano parte di articoli o recensioni critiche. Per l’edizione italiana Nuovo Atlante Biblico © 2012 ADI-Media S.r.l. - Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06 2251825 - Fax 06 2251432 adi@adi-media.it - www.adi-media.it Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”
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Progetto grafico della Bounford.com Tutte le citazioni bibliche, a meno che non sia indicato diversamente, sono tratte da La Sacra Bibbia - Versione Nuova Riveduta, Ed. 1996 Società Biblica di Ginevra Le Trési, 6 – CH-1028 - Svizzera Coedizione internazionale organizzata e prodotta da: Lion Hudson plc Wilkinson House, Jordan Hill Road, Oxford OX2 8DR Gran Bretagna L’obiettivo che si prefigge l’editore di quest’opera è di produrre testi di qualità caratterizzati da una profonda aderenza biblica. ISBN 978-88-89698-60-0 Stampato in Cina
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21/06/12
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Venite, cantiamo con gioia al SIGNORE, acclamiamo alla ròcca della nostra salvezza!
Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi! Poiché il SIGNORE è un Dio grande, un gran Re sopra tutti gli dèi.
Nelle sue mani sono le profondità della terra, e le altezze dei monti sono sue.
Suo è il mare, perch’egli l’ha fatto, e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta.
Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti.
Poich’egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo di cui ha cura, e il gregge che la sua mano conduce. Salmo 95:1-7
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a Bibbia descrive eventi che hanno avuto luogo in paesi, regioni e città con caratteristiche geografiche del tutto particolari. Queste peculiarità sono parte integrante della storia biblica e del suo messaggio. Il Nuovo Atlante Biblico fa luce su queste caratteristiche e rivela l’importanza di questi elementi, fondamentali rispetto alla narrazione biblica. Cartine geografiche multicolori, fotografie e disegni, unitamente ad una spiegazione commentata dei maggiori avvenimenti biblici mettono in evidenza il contesto ambientale, politico e storico nel quale i fatti si sono svolti. Vicende come il viaggio di Abraamo da Ur dei Caldei, l’esodo dall’Egitto, lo stanziamento di Israele in Canaan, i luoghi raggiunti da Gesù durante il Suo ministerio terreno, i viaggi dell’apostolo Paolo ed altri significativi episodi biblici sono vividamente descritti e illustrati attraverso utili informazioni di sfondo. Il Nuovo Atlante Biblico rappresenta una significativa revisione di un precedente Atlante Biblico, sempre pubblicato dalla Moody Publishers, il settore editoriale del prestigioso Moody Bible Institute. La riedizione del precedente Atlante è stata curata dal suo autore originario, il Prof. Barry Beitzel. Ogni cartina è stata digitalizzata e aggiornata per assicurare una maggiore accuratezza di informazioni. Inoltre, sono state aggiunte ventitré nuove mappe e quarantotto pagine tra tabelle grafiche e testi di approfondimento, per arricchire l’opera originale. Pastori, monitori e studiosi della Bibbia scopriranno in questo Atlante uno strumento indispensabile per la preparazione di studi biblici, lezioni di Scuola Domenicale e per l’approfondimento della conoscenza biblica personale.
ALTRE IMPORTANTI CARATTERISTICHE DELL’OPERA: C
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• Una panoramica facilmente comprensibile della
collocazione geografica dei luoghi biblici e degli eventi occorsi – dal Giardino di Eden all’espansione del messaggio cristiano nell’Impero Romano. • Un pratico indice delle voci che appaiono sulle mappe, per trovare la stessa località su cartine geografiche diverse. • Un sostanzioso indice dei riferimenti biblici.
• Centinaia di note, alla fine dell’Atlante, provvedono
ulteriori informazioni e riferimenti a documenti di diversa natura: storica, geografica, biblica, etc. • Un indice generale utile per trovare i nomi esatti e soggetti di grande interesse. • Una selezione di letture più generali sull’argomento, per uno studio ulteriore sui vari temi trattati.
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“La Bibbia descrive Dio che agisce nella storia, nello spazio e nel tempo. Il Nuovo Atlante Biblico è la migliore risorsa che io conosca per mettere gli studiosi della Bibbia nella condizione di capire lo “spazio” in cui il Signore ha operato nel passato. L’opera di Beitzel è interessante e chiara, le mappe e le varie illustrazioni sono davvero esaustive”. — Tremper Longman III, PhD, Professore di Studi Biblici al Westmont College
“Questo Atlante è una risorsa meravigliosamente ricca di informazioni per chi vuole studiare la Bibbia seriamente. I documenti sono chiari, accurati e le cartine di facile consultazione. Il lettore non ha a disposizione soltanto dati di carattere geografico estremamente dettagliati, ma uno splendido schema della storia biblica”. — Douglas J. Moo, PhD, Professore di Nuovo Testamento al Wheaton College
“L’opera di revisione e ampliamento fatto da Barry Beitzel sul suo precedente lavoro è davvero encomiabile, soprattutto perché offre degli aggiornamenti proprio rilevanti, che forniscono al lettore una mole di informazioni utili, per comprendere al meglio il contesto degli eventi biblici”. — John N. Oswalt, PhD, Professore di Antico Testamento al Wesley Biblical Seminary
è professore di Antico Testamento e Lingue Semitiche al Trinity Evangelical Divinity School di Deerfield, Illinois (U.S.A.). Già professore di Antico Testamento al California School of Theology, al Faith Theological Seminary, e alla Bob Jones University. Le sue competenze in materia sono rilevanti, non soltanto per il suo dottorato in filosofia, con specializzazione in Studi del Vicino Oriente, per il baccellierato in Studio della Bibbia e per la sua specializzazione in lingue semitiche al Fuller Theological Seminary, ma anche perché ha applicato i suoi studi nella quotidianità del servizio reso al Signore in due comunità evangeliche della California. Oltre a ciò, B.J. Beitzel ha sviluppato le sue esperienze in cartografia, geografia e archeologia. Attualmente è anche membro della Scuola Americana di Ricerche Orientali, della Società di Letteratura Biblica, della Società Archeologica del Vicino Oriente e dell’Associazione Americana di Cartografia.
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