SEBBENE IL NOSTRO ZELO abbia origini in Dio, siamo personalmente responsabili del suo mantenimento. Il punto è proprio questo: capire la differenza tra ciò che ci compete (e che il Signore si aspetta da noi) e quello che soltanto Lui può fare. Infatti, mentre dipendiamo dallo Spirito Santo per essere ripieni d’amore, allo stesso tempo dobbiamo essere disciplinati per mantenere sempre vivo il nostro fervore per il Signore.
ADI Media
€ 5,20 ISBN 978-88-89698-54-9
Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”
Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06 2251825 - 2284970 - Fax 06 2251432 adi@adi-media.it - www.adi-media.it
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RAVVIVA IL TUO FUOCO SPIRITUALE
LA DICHIARAZIONE dell’apostolo Paolo in Romani 12:11 è, letteralmente, un imperativo, un comandamento che il Signore ci ha lasciato affinché compiamo tutto il necessario per mantenere vivo il nostro fervore spirituale. Il mondo cerca di influenzare in modo deleterio la chiesa del Signore e vorrebbe soffocare la passione spirituale del singolo credente, ma la Parola di Dio ci prescrive la soluzione a tutto ciò e ci mette in grado di ravvivare e mantenere vivo tale fervore.
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IL FERVORE SPIRITUALE che svanisce può essere un problema che si ripropone costantemente nella vita del credente. Anche se sembra essere un elemento ricorrente nella vita di molti cristiani, la mancanza di motivazione è in grado di compromettere sia la naturale crescita nella fede sia un servizio cristiano proficuo.
RANDY HURST
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Introduzione ........................................................................7 Capitolo 1
Passione che svanisce ........................................................13 Capitolo 2
Misura la temperatura del tuo zelo ............................25 Capitolo 3
La scintilla del fervore.....................................................35 Capitolo 4
Combustibile per il fuoco ...............................................45 Capitolo 5
Il vento dello Spirito ........................................................57 Capitolo 6
Rimuovere la cenere .........................................................67 Capitolo 7
Il flusso indispensabile.....................................................79 Piano d’azione ................................................................92
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Titolo originale: “Mantain Your Spiritual Fire” Copyright © 2010 Randy Hurst Edizione originale prodotta e distribuita dalle Assemblies of God in USA 1445 Boonville Ave. Springfield, MO 65802 Edizione italiana: “Ravviva il Tuo Fuoco Spirituale” © ADI-Media Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06 2251825 - 2284970 Fax 06 2251432 Email: adi@adi-media.it Internet: www.adi-media.it Servizio Pubblicazioni delle Chiese Cristiane Evangeliche "Assemblee di Dio in Italia" Aprile 2011 - Tutti i Diritti Riservati Traduzione: A cura dell’Editore - M.P.P. Tutte le citazioni bibliche, a meno che non sia indicato diversamente, sono tratte dalla Bibbia Versione Nuova Riveduta - Ed. 1996 Società Biblica di Ginevra - Svizzera Stampa: Produzioni Arti Grafiche S.r.l. - Roma ISBN 978 88 89698 54 9
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I
l fervore spirituale non si raggiunge affatto “per caso”. Sebbene il nostro zelo - il nostro fuoco - abbia origine in Dio, siamo personalmente responsabili del suo mantenimento. Il punto è proprio questo: capire la differenza tra ciò che ci compete (e che il Signore si aspetta da noi) e quello che soltanto Lui può fare. Molti anni fa, quando cominciai a muovere i primi passi nel ministerio, sentii il conduttore radiofonico del programma cristiano Revivaltime, C.M. Ward, fare questa affermazione: “Dio farà per te ciò che tu non sai fare, ma non farà per te quello che tu puoi fare”. Questa dichiarazione illustra chiaramente l’equilibrio che intercorre, nella vita spirituale, tra disciplina e dipendenza. Di fatto, siamo chiamati a fare seriamente la nostra parte nel servizio cristiano e, nello stesso tempo, a dipendere da Dio per ciò che soltanto Lui può fare. Questo principio è da ritenersi valido sia per l’evangelizzazione sia per quanto riguarda ogni altro aspetto della vita cristiana. È per il nostro beneficio spirituale che l’apostolo Paolo non poté realizzare il suo desiderio di andare a Roma quando avrebbe voluto. Se lo avesse fatto, non 7
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RAVVIVA IL TUO FUOCO SPIRITUALE
avremmo avuto gli insegnamenti che invece troviamo della lettera ai Romani. Tutte le altre epistole di Paolo sono state scritte a chiese che egli aveva fondato e visitato, ma ai fratelli di Roma l’apostolo scrisse senza averli mai incontrati e conosciuti. A mio avviso, la lettera di Paolo ai Romani offre un insegnamento completo sull’opera di salvezza che il Signore compie in favore di chi Lo cerca: l’apostolo, infatti, non potendo insegnare di persona a quei fratelli, dovette essere esauriente più che in ogni altra occasione. L’epistola può essere suddivisa in due parti: la prima racchiude fondamentali insegnamenti di dottrina e la seconda esortazioni di vita cristiana pratica. Nei primi undici capitoli, infatti, Paolo espone un potente messaggio sull’opera di salvezza del Signore, spiegando in maniera chiara e precisa che cosa significhi il sacrificio di Gesù sulla croce e come noi peccatori siamo salvati per grazia. Il capitolo dodici segna l’inizio della seconda parte, in cui l’apostolo chiarisce cosa può fare il credente in risposta a quanto Dio ha fatto per lui in Cristo. Questo capitolo, dunque, rappresenta un elemento di passaggio, che indica ai credenti come possono servire il Signore nella concretezza della vita quotidiana e quale sia la giusta attitudine nel farlo. In ogni caso, vorrei porre particolare enfasi sul versetto di Romani 12:11, che così recita: “Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore”, questo brano della Scrittura ci esorta chia8
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INTRODUZIONE
ramente a fare ogni cosa per il Signore con diligenza, zelo e passione. Nello stesso capitolo, l’apostolo descrive alcune azioni specifiche, esaminando la giusta attitudine che un vero cristiano deve adottare nel compierle. Il versetto undici è di fondamentale importanza perché legato a tutte le opere che Paolo elenca. Ogni cosa deve essere svolta con diligenza e fervore. Questa esortazione è analoga a quella rivolta ai credenti di Colosse: “Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l’eredità. Servite Cristo, il Signore!” (1). “Siate ferventi nello spirito” è un imperativo, un comando che il Signore ci ha lasciato perché Egli sa che possiamo compiere delle opere che ci aiutano a mantenere vivo il nostro fervore spirituale. La Parola di Dio non ci ingiunge mai di compiere cose che non siamo in grado di fare sia in modo naturale sia con la volontà e la forza che il Signore fornisce. L’apostolo Pietro afferma: “La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtú” (2). Paolo pone rilievo a questa interazione tra Dio e l’uomo nell’epistola ai Colossesi, laddove dichiara: “A questo fine mi affatico, combat1. Colossesi 3:23, 24 2. II Pietro 1:3
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tendo con la Sua forza, che agisce in me con potenza” (1:29). C’è da notare, inoltre, come Paolo propugni chiaramente quella posizione cristiana propria di chi si produce in ogni sforzo per il Signore, grazie all’esercizio di quella disciplina (“m’affatico, combattendo”) frutto di chi dipende interamente da Dio (“con la Sua forza”). La dipendenza e la disciplina sono cose ben distinte tra loro, eppure, non possono assolutamente essere separate tra loro: entrambe sono essenziali. Infatti, mentre dipendiamo dallo Spirito Santo per essere ripieni d’amore, allo stesso tempo dobbiamo essere disciplinati per mantenere sempre vivo il nostro fervore per il Signore. Questo principio è chiaramente esposto in Romani 12:1, 2. Il significato è addirittura più chiaro quando lo leggiamo nel testo originale greco. Nella prima parte di questa epistola, l’apostolo dà un’ampia spiegazione della meravigliosa opera di salvezza compiuta da Dio che noi abbiamo realizzato grazie al sacrificio di Gesù, poi, quando arriva a questo punto, l’apostolo scrive: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà” (3). La nostra parte. 10
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INTRODUZIONE
In questi due versetti, di fatto, siamo incoraggiati a fare tre cose: 1. Presentare il nostro corpo in sacrificio vivente; 2. Non conformarci a questo mondo; 3. Essere trasformati mediante il rinnovamento della nostra mente. Questi due versetti sono essenzialmente dei comandi, dei quali il primo prevede la nostra partecipazione attiva e l’ultimo richiede la nostra sottomissione all’opera dello Spirito Santo. L’azione intermedia - che si coglie nel testo originale - non è facilmente traducibile nella nostra lingua, ma indica chiaramente che il soggetto è coinvolto nel determinare la scelta dell’azione che compie. In altre parole, se il mondo vuole conformarci ai suoi modelli, la responsabilità che ciò non avvenga è soltanto nostra: in questo passaggio da un’azione attiva ad una passiva, noi permettiamo a Dio di trasformarci e di questo siamo personalmente responsabili. Per capire meglio questo principio può essere utile un riferimento alla guarigione divina. Sono stato personalmente testimone di molte guarigioni istantanee, ma non ho mai visto né sentito la testimonianza di qualcuno che è istantaneamente dimagrito. Perché? Perché c’è qualcosa che noi possiamo fare per perdere peso. Dio non farà mai al posto no3. Romani 12:1, 2
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stro quelle cose che noi siamo in grado di fare attraverso la disciplina. Anni fa, ebbi modo di ascoltare la dott.ssa Deborah Gill, mia cara amica e insegnante presso l’Istituto Superiore di Teologia delle Assemblee di Dio U.S.A., formulare una semplice ma efficace affermazione, che credo non dimenticherò mai: “La conoscenza non è tutto: ciò che conta davvero è saper vivere la vita”. La mia preghiera è che questo libro non risulti un inutile sfoggio di mera e ulteriore conoscenza, ma che sia un valido aiuto per quanti desiderano condurre una vita cristiana significativa. Ho voluto inserire il racconto di alcune storie che mostrano in concreto i principi biblici su cui si basa questo libro, con la speranza che possano illuminarti su cosa puoi fare per servire Dio ed essere “fervente nello Spirito”. Mentre leggi queste pagine, chiedi al Signore di aiutarti ad applicare i principi di Romani 12 nella tua quotidianità. La disciplina spirituale della Parola di Dio è cambiamento di vita, ma soltanto se diventiamo “facitori della Parola” (4). La conoscenza non è tutto: ciò che conta davvero è saper vivere la vita.
4. Vedi Giacomo 1:22; Vers. Riveduta
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na vasta indagine sull’evangelizzazione condotta tra le chiese evangeliche degli Stati Uniti, ha rivelato che soltanto il 10% dei credenti di quelle comunità ubbidisce al comando del Signore di portare il Suo messaggio al mondo e che la maggior parte di coloro che lo fanno sono convertiti da poco. Avrai certamente sentito usare l’espressione “nuovo credente zelante” in riferimento a qualcuno che ha appena dato il suo cuore al Signore, accettando la salvezza in Cristo. Ma perché la parola “zelante” è spesso riferita alla sola categoria dei neo-convertiti? Sembra davvero che la passione spirituale dei credenti, nel tempo, si affievolisca. Mio nonno VanDover era un “vecchio credente zelante”. La grazia di Gesù e il fuoco dello Spirito Santo avevano accesso nel suo cuore uno zelo che non si spense mai. Prima di convertirsi, mio nonno faceva il barista ed era un alcolizzato. Sprecava molto 13
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del suo tempo distribuendo le carte da poker nelle case da gioco. Un giorno mia nonna si ravvide dei suoi peccati e accettò Gesù come suo Salvatore in una delle riunioni in cui predicava il pastore P.T. Emmett. Poco dopo, quel pastore si fermò al bar del nonno, gli chiese gentilmente di uscire con lui, lo esortò a dare la sua vita a Cristo, invitandolo a diventare un marito e un padre cristiano. In quella settimana, mio nonno si convertì al Signore, la sua vita fu trasformata da Dio e smise di giocare d’azzardo. Fino al giorno in cui mio nonno VanDover non andò con il Signore, all’età di 82 anni, non perse mai la gioia di annunciare Cristo agli altri e non perse mai quel senso di meraviglia per la salvezza che aveva sperimentato. Negli ultimi cinque anni della sua vita andavamo spesso a pranzo fuori e, se la cameriera che ci serviva gliene dava la possibilità, in trenta secondi lui testimoniava di come Dio aveva salvato un barista ubriacone più di 40 anni prima. Nell’epistola ai Romani Paolo scrive: “Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore” (1). La parola greca tradotta con “zelo” è spoude, che significa “sincerità”, “diligenza”. La parola greca per tradotta “fervore” (zeo), invece, si riferisce alla temperatura e significa “bollente” quando si riguarda i liquidi 1. Romani 12:11
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PASSIONE CHE SVANISCE
e “ardente” quando concerne le sostanze solide. Le versioni italiane della Bibbia traducono questo versetto usando l’espressione “ferventi nello spirito”, dando l’idea di chi è “ardente”, di chi - cioè - è stato “acceso dallo Spirito” e deve continuare ad ardere per Lui. Altri traducono la stessa espressione come “mantenere lo spirito al punto d’ebollizione” (2), “mantenere lo spirito ardente” (3), o “mantenere i fuochi dello spirito accesi” (4). Dal momento in cui incontrò il Signore sulla via di Damasco, Paolo non fu più lo stesso e il suo zelo per il Signore parve non diminuire mai. Sebbene questa, ormai, non sia l’esperienza comune a tutti i credenti è certamente la volontà di Dio per loro. Il Nuovo Testamento è chiaro a questo proposito, facendo dipendere la vita spirituale della Chiesa dal riempimento continuo dello Spirito Santo in mezzo al popolo del Signore. Un inno che si cantava spesso agli inizi della mia conversione recitava così: “Risvegliaci di nuovo, riempi ogni cuore del Tuo amore; possa ogni anima essere riaccesa dal fuoco che viene dall’alto”. Il problema non è ottenere il fuoco, il nostro problema è ritenerlo. 2. William Barclay 3. James Moffatt 4. J.B. Phillips
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SEBBENE IL NOSTRO ZELO abbia origini in Dio, siamo personalmente responsabili del suo mantenimento. Il punto è proprio questo: capire la differenza tra ciò che ci compete (e che il Signore si aspetta da noi) e quello che soltanto Lui può fare. Infatti, mentre dipendiamo dallo Spirito Santo per essere ripieni d’amore, allo stesso tempo dobbiamo essere disciplinati per mantenere sempre vivo il nostro fervore per il Signore.
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RAVVIVA IL TUO FUOCO SPIRITUALE
LA DICHIARAZIONE dell’apostolo Paolo in Romani 12:11 è, letteralmente, un imperativo, un comandamento che il Signore ci ha lasciato affinché compiamo tutto il necessario per mantenere vivo il nostro fervore spirituale. Il mondo cerca di influenzare in modo deleterio la chiesa del Signore e vorrebbe soffocare la passione spirituale del singolo credente, ma la Parola di Dio ci prescrive la soluzione a tutto ciò e ci mette in grado di ravvivare e mantenere vivo tale fervore.
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RANDY HURST
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