UN APPROFONDIMENTO BIOGRAFICO SULLA VITA DI CHARLES HADDON SPURGEON
ISBN 88-86085-23-0
CHARLES SPURGEON
Proveniente da una famiglia di predicatori, Charles Spurgeon ha portato il “Metropolitan Tabernacle” di Londra ad avere prima 6.000 e quindi 14.000 membri durante il suo ministerio di circa 38 anni. La fusione di una voce chiara, una particolare capacità d’espressione, una vasta conoscenza della Bibbia ed un profondo amore per Cristo Gesù, ha prodotto uno dei più nobili predicatori di tutti i tempi. Anche se negli ultimi anni della sua vita ha intessuto delle controversie dottrinali per mantenere saldi i princìpi biblici e la sua salute cagionevole lo abbia provato, viene da tutti ricordato come un uomo pieno d’amore e di rispetto per il suo prossimo. Attraverso i suoi sermoni, predicati e scritti, diverse migliaia di persone sono state condotte a realizzare l’esperienza più importante per ogni uomo: la salvezza in Cristo Gesù.
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La rimarchevole storia del “giovane predicatore delle paludi” che divenne uno dei più grandi espositori del messaggio biblico vissuti nel diciannovesimo secolo
Kathy Triggs
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Charles
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Titolo originale: “Charles Spurgeon” Kathy Triggs Bethany House Publishers A Division of Bethany Fellowship, Inc. 6820 Auto Club Road, Minneapolis, Minnesota 55438 - U.S.A.
Edizione italiana: Charles Spurgeon “Assemblee di Dio in Italia” Ente Morale di Culto D.P.R. 5.12.1959 n.1349 Legge 22.11.1988 n.517 © Servizio Pubblicazioni ADI-Media Via della Formica, 23 - 00155 Roma Tel. 06/22.51.825 - Fax 06/22.51.432 E-mail: adimedia@pelagus.it Tutte le foto sono tratte da: “Christian History” - Vol. X - n. 1 - 1991 ad eccezione di quella a pag. 81 “The Sword and the Trowel” presente nel sito Internet: http://www.spurgeon.org 1997 - Tutti i Diritti Riservati Traduzione: A cura dell’Editore Stampa: Piccole Arti Grafiche - ROMA ISBN 88-86085-23-0
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Prefazione
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harles H. Spurgeon è stato giustamente definito il “principe dei predicatori” e chiunque abbia avuto il privilegio di leggere qualche suo sermone, non può fare a meno di riconoscere che tale appellativo non è certamente esagerato. Il suo ministerio durato per quarantadue anni ha del miracoloso per l’impatto che ha avuto sul mondo evangelico, in un periodo storico e politico molto complesso. Tra l’altro, l’influenza esercitata come predicatore, scrittore, oratore, poeta ha superato tutte le barriere denominazionali e perfino coloro che non concordavano con alcuni punti della sua teologia dovettero riconoscere di trovarsi dinanzi ad un ministerio unto da Dio. Quando venne richiamato alla “Casa del Padre”, molti hanno affermato: “Un principe è caduto in Israele”. È stato definito “l’ultimo dei Puritani”, “e in questa frase è descritto l’uomo, la sua fede, il suo carattere, l’opera sua, perché il ©
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Prefazione
più grande dei predicatori moderni era “poco moderno” nelle sue convinzioni. Egli attirava le folle non perché avesse scelto di mettersi in luce tra i grandi del suo tempo, ma perché legava il suo presente alla realtà del passato con la forza di una grande risolutezza. Quanto fosse grande e quanto fosse pio, molti hanno tentato di esprimerlo con le parole e con la penna; ma anche se c’è molto da dire, la maggior parte dell’eccezionale influenza che ha avuto sulla fede e la vita religiosa del suo tempo non potrà mai essere narrata. Le sue parole, pronunciate e scritte, sono state, nel linguaggio che di solito usava, ‘come pomi d’oro in vasi d’argento cesellato’ (Proverbi 25:11). Per la fede viva e forte, per il sentimento di profonda benevolenza, che rappresentano le sue caratteristiche più spiccate, continuerà a sopravvivere quando molti dei suoi competitori saranno dimenticati” (1). Dalle note biografiche del libro: “Sermoni sullo Spirito Santo”
Nelle pagine che seguono, il lettore sarà avvinto dalla storia di un giovane predicatore divenuto uno dei più grandi espositori del messaggio biblico del diciannovesimo secolo.
(1) Charles Haddon Spurgeon, John Ritche Ltd, Kilmarnock, Scotland, s.d., pag. 9 ©
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Charles H. Spurgeon (1834-1892)
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Capitolo 1
Il ragazzo predicatore (1834-1853)
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n vecchio detto afferma che ‘è il cuore che fa il teologo’. In effetti, la teologia di Charles Haddon Spurgeon sgorgava direttamente dal suo cuore. Era convinto che Dio lo amasse, era sicuro che il Signore desiderasse salvare chiunque fosse andato a Lui e fu questo il messaggio che Spurgeon non si stancò mai di proclamare finché visse. Senza dubbio cominciò presto a conoscere e sperimentare i benefici effetti dell’amore di Dio, fin dai primi anni della sua vita, grazie all’atmosfera affettuosa e amorevole nella quale crebbe. Paragonando la sua educazione ai rigidi principi ai quali erano sottoposti i ©
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Il Ragazzo Predicatore (1834-1853)
fanciulli nell’età vittoriana si potrebbe dire, addirittura, che fu viziato. Nacque a Kelvedon, nell’Essex, il 19 giugno 1834, primogenito di John ed Eliza Spurgeon. Suo padre John era un ministro di culto della Chiesa Congregazionalista e conduceva una piccola chiesa a Tollesbury, distante circa una decina di miglia dalla sua abitazione. Poiché la comunità di credenti non poteva permettersi di corri spon der gli una retribuzione sufficiente ai bisogni della sua famiglia, arrotondava il proLa casa di Kelvedon dove, il 19 giugno1834, prio gramo stipennacque Charles Haddon Spurgeon. dio lavorando come contabile presso un commerciante di carbone di Kelvedon. I primi anni di matrimonio di John ed Eliza pare che siano stati caratterizzati da difficoltà finanziarie. Quando Charles aveva dieci mesi, si trasferirono a Colchester e, quattro mesi dopo, il bambino fu portato a vivere dai nonni paterni, forse perché la casa di Colchester era insalubre. James e Sarah Spurgeon, i genitori di John, vivevano a Stambourne, un paese dell’Essex, tra Halstead e Haverhill. James Spurgeon era ministro di culto della ©
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Charles Spurgeon
Chiesa Congregazionalista di quel paese ed era molto amato da tutti i suoi concittadini. La famiglia Spurgeon apparteneva quindi, tradizionalmente, a quei gruppi che in Inghilterra erano chiamati “dissidenti” (1), poiché dissentivano da alcune dottrine e pratiche tipiche della religione di stato, che era costituita dalla Chiesa Anglicana. Numerosi antenati erano stati ministri della Chiesa Congregazionalista e uno di questi, John Spurgeon, era entrato in collisione con le autorità ai tempi di Carlo II per aver frequentato riunioni di culto che erano definite illegali, perché non condotte o presiedute da un ministro della Chiesa d’Inghilterra. Per questo era stato multato e, in seguito, incarcerato. Si pensa che alcuni avi della famiglia Spurgeon fossero tra quei protestanti olandesi che, nel 1568, trovarono rifugio in Inghilterra per sfuggire alle persecuzioni che la Chiesa Cattolica compiva in quel periodo. Il viso tondo e il corpo tarchiato che Charles Spurgeon ebbe da adulto, infatti, sono tratti caratteristici degli olandesi. La vita del giovane Spurgeon fu segnata dalle radici fortemente puritane della sua famiglia (che ebbe per modello la condotta e le convinzioni del nonno) e dall’amorevole cura dei nonni e della zia Anna. Questa aveva soltanto diciassette anni quando il bambino andò ad abitare con i nonni; pur giovanissima seppe (1) I dissenters o non conformist erano i fuoriusciti dalla Chiesa Anglicana, i quali avrebbero formato nel tempo le comunità Presbiteriane, Battiste, Congregazionaliste e Metodiste. N.d.E. ©
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Il Ragazzo Predicatore (1834-1853)
prendersi cura del piccolo, che aveva bisogno di affetto e attenzioni. Anna gli insegnò a leggere e stimolò il suo senso dell’umorismo. Charles si divertiva moltissimo a giocare scherzi e a fare indovinelli: fu una passione che non lo abbandonò neppure da adulto. Fin da bambino dimostrò di possedere un’intelligenza vivace e un senso del buon umore che coinvolgeva chiunque. Era un ragazzino brillante, instancabile nel porre domande, incapace di rassegnarsi se non aveva ben capito qualcosa. Quando non riusciva a percepire il senso di ciò che udiva o di quanto stava accadendo, interpellava immediatamente gli adulti ed otteneva sempre la spiegazione desiderata. Nel momento in cui aveva domande da fare, interrompeva persino la lettura della Bibbia alla quale la famiglia si dedicava quotidianamente. Non fu mai punito per queste interruzioni; anzi, le sue domande erano soddisfatte con pazienza ed amore. In questo ambiente favorevole, le sue capacità intellettuali cominciarono a fiorire, accompagnate da una crescente comprensione delle cose spirituali. La residenza del pastore della Chiesa Congregazionalista di Stambourne era insolitamente grande... anche troppo per un ministro congregazionalista! Nel periodo in cui ci abitò Charles, molte finestre erano state murate per evitare di pagare una stranissima tassa, che era calcolata in base alle aperture delle case, piuttosto che per la superficie che occupavano. Per il ragazzo quella casa era un tesoro di stanze fresche e buie, tutte da ©
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Charles Spurgeon
La casa di campagna dove vivevano i nonni paterni di Spurgeon. Il bambino fu loro affidato alla tenera età di quattordici mesi. Charles amava particolarmente questa casa.
esplorare. In quelle stanze Charles si avventurava spesso, trovandovi ogni sorta di oggetti meravigliosi, dai vecchi libri alla migliore porcellana. Era una casa vecchia e barcollante, con così tante e tali fessure negli infissi delle finestre, che le rose rampicanti riuscivano a crescere fin dentro le stanze. Le rondini facevano il loro nido sulle pareti esterne e i passeri addirittura all’interno. In quel periodo, caratterizzato da un arido conformismo, Stambourne costituiva una felice eccezione: in questa cittadina prevaleva, infatti, un genuino spirito cristiano. Il nonno di Charles aveva un ottimo rapporto con il pastore anglicano, il signor Hopkins. I due ©
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Il Ragazzo Predicatore (1834-1853)
erano grandi amici ed avevano persino alcuni membri di chiesa in comune. Gli Squire, per esempio, andavano nella Chiesa Anglicana la domenica mattina e nel locale congregazionalista il pomeriggio. A Charles restò per sempre il ricordo di quando andava dagli Squire per il tè, con il signor Hopkins e il nonno. Il ragazzino e i tre ragazzi degli Squire facevano merenda con pane, burro e zucchero. Charles crebbe, così, nella convinzione che i cristiani dovessero essere amici, nonostante le differenze di denominazione. Anche da adulto, sebbene fosse sempre inflessibile nei principi e nelle dottrine che imparò fin da bambino e che mantenne per tutta la vita, e nonostante le sue critiche sferzanti alle ‘eresie’, conservò una mente sorprendentemente aperta nei confronti dei credenti membri di altre denominazioni. Per esempio, coltivò un ottimo rapporto con il dott. Benson, arcivescovo di Canterbury. Studiò e apprese molto dagli scritti dei grandi cristiani, qualunque fosse la loro denominazione; in particolare ammirava John Wesley, malgrado quest’ultimo fosse metodista e oppositore del Calvinismo. Suo nonno era calvinista della cosiddetta ‘vecchia scuola’ e credeva che solamente i prescelti da Dio sarebbero stati salvati, senza alcun merito da parte loro. Era convinto che gli uomini, per quanto potevano sforzarsi, non erano in grado di piacere al Signore. Egli affermava che la potenza salvifica del Signore poteva vincere tutte le resistenze dell’anima e garantire ©
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Charles Spurgeon
che, nonostante tutte le cadute, il credente non avrebbe mai perduto la fede. Questa dottrina può riassumersi nel detto: ‘una volta salvati, per sempre salvati’. Inoltre, riteneva che l’espiazione di Cristo fosse limitata solamente a coloro che erano scelti da Dio, i Suoi ‘eletti’. Charles crebbe aderendo fermamente a queste dottrine, comunemente conosciute come ‘i cinque punti del Calvinismo’ (2). La comunità di James Spurgeon era composta principalmente da gente di campagna; quasi tutta Stambourne - circa seicento anime - frequentava i culti della domenica pomeriggio. Era gente risoluta, che sapeva cosa voleva dal predicatore. Il vecchio Spurgeon si distingueva per i suoi sermoni lineari e pratici, perfettamente adatti a loro. Charles, essendo il nipote del pastore, frequentava i culti regolarmente. Era solito sedersi su un poggiapiedi in uno dei grandi banchi squadrati, con una mentina in bocca. L’imponente pulpito era sovrastato da un’enorme cassa di risonanza. Il piccolo rimaneva ad osservarlo, chiedendosi cosa sarebbe successo se fosse caduta sul nonno. Il vecchio avrebbe potuto es(2) I ‘cinque punti’ sono una semplificazione delle dottrine fondamentali del Calvinismo. In questa forma sono anche conosciute con il nome de ‘le dottrine della grazia’. I cinque punti sono: 1. La totale depravazione dell’uomo nello stato di peccato; 2. L’elezione incondizionata, sovrana e libera da parte di Dio; 3. L’espiazione limitata, perché il sacrificio di Cristo ha come unico scopo e meta quello della salvezza degli eletti solamente; 4. La grazia irresistibile, nel senso che l’opera dello Spirito Santo che conduce gli uomini alla fede non può essere rifiutata dagli eletti; 5. La perseveranza finale dei santi è garantita dalla costante opera di preservazione e dall’invincibile potenza di Dio che custodisce i credenti fino alla fine. N.d.R. ©
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sere schiacciato all’interno del pulpito e fare la fine di ‘Giacomino Scatolino’, il pupazzetto a molla imprigionato in una scatola, con il quale Charles giocava. Oltre a frequentare i culti domenicali, il piccolo Charles partecipava alla Scuola Domenicale condotta dai congregazionalisti di Stambourne. Qui studiò il Catechismo di Isaac Watts, che da adulto definì: ‘Semplice e suggestivo; non esiste un migliore condensato delle Scritture’. Siamo sicuri che ponesse molte domande, insistendo fin quando non capiva fino in fondo ciò che stava imparando. Se gli insegnanti non sapevano rispondere, poteva sempre rivolgersi al nonno. L’educazione religiosa fu per lui sempre ricca di interesse e di soddisfazioni. Non fece mai l’esperienza frustrante e dolorosa di dover studiare qualcosa che gli sembrasse inutile. Ben presto, aprendo una delle stanze della casa del nonno, scoprì - ancora intatta - la biblioteca di un precedente ministro di culto in uno studio buio. Per prima cosa mise le mani su un’edizione del Pellegrinaggio del Cristiano di Bunyan, e poi sul Libro dei Martiri di Foxe. La biblioteca conteneva molte delle grandi opere puritane del diciassettesimo e del diciottesimo secolo: Appello all’Inconvertito di Baxter, La vita divina nell’anima umana di Scougal e Nascita e crescita della religione nell’anima di Doddridge. La passione per i libri puritani caratterizzò tutta la sua vita: acquistava tutti quelli che riusciva a trovare. ©
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UN APPROFONDIMENTO BIOGRAFICO SULLA VITA DI CHARLES HADDON SPURGEON
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Proveniente da una famiglia di predicatori, Charles Spurgeon ha portato il “Metropolitan Tabernacle” di Londra ad avere prima 6.000 e quindi 14.000 membri durante il suo ministerio di circa 38 anni. La fusione di una voce chiara, una particolare capacità d’espressione, una vasta conoscenza della Bibbia ed un profondo amore per Cristo Gesù, ha prodotto uno dei più nobili predicatori di tutti i tempi. Anche se negli ultimi anni della sua vita ha intessuto delle controversie dottrinali per mantenere saldi i princìpi biblici e la sua salute cagionevole lo abbia provato, viene da tutti ricordato come un uomo pieno d’amore e di rispetto per il suo prossimo. Attraverso i suoi sermoni, predicati e scritti, diverse migliaia di persone sono state condotte a realizzare l’esperienza più importante per ogni uomo: la salvezza in Cristo Gesù.
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