Adiconsum news- anno XX - n. 49 - 10 ottobre 2008

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Coordinato da Valeria Lai Agenzia Adiconsum - anno XX - n. 49 - 10 ottobre 2008 Stampato in proprio in ottobre 2008

In questo numero:

Crisi finanziaria: occorrono regole nuove Audizione alla Camera sulle comunicazioni elettroniche

Credito e risparmio

- Crisi finanziaria: occorrono regole nuove

Telecomunicazioni

- Audizione alla Camera sulle comunicazioni elettroniche

Prezzi e tariffe

- I consumatori incontrano il ministro Scajola

Test noi consumatori

periodico settimanale di informazione e studi su consumi, servizi, ambiente

Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 – Iscriz. ROC n. 1887 Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma


Adiconsum News Credito e risparmio

Crisi finanziaria: occorrono regole nuove Indispensabili, affinché la finanza ritorni ad essere funzionale allo sviluppo.

I

banchieri si ostinano ad affermare che questa crisi non era prevedibile. Questo non è altro che un alibi. Noi stessi, come Adiconsum, avevamo denunciato tale rischio in vari consessi economici. Quando un sistema crea prodotti e strumenti funzionali alla speculazione e non allo sviluppo, veicolandoli con il sistema delle c.d. catene di S. Antonio, avvalorati da società di rating, era evidente che prima o poi tutto ciò sarebbe arrivato al capolinea. Non è casuale che le c.d. vendite piramidali siano fuorilegge. Anche le banche centrali e gli organismi internazionali a loro volta non hanno contrastato queste speculazioni e non c’è dubbio che è alla mancata vigilanza delle banche centrali che va imputata questa grave crisi. Quali le regole su cui aprire un dibattito? 1. Liquidazione delle società di rating che hanno coperto e avallato questa montagna di prodotti spazzatura. Occorre ricondurre le società di rating sotto il diretto controllo delle banche centrali, evitando palesi conflitti di interesse. 2. Rigide regole di contrasto alla finanza speculativa per evitare gli eccessi avvenuti in questi ultimi anni dalle Autorità monetarie (ad es. norme per contrastare gli acquisti allo scoperto, come deciso in questi giorni da alcuni Stati). 3. Divieto alla creazione di prodotti sulla base del principio della catena di S. Antonio. Una direttiva europea già oggi le vieta. Inoltre istituire sanzioni anche a quegli operatori che non hanno rispettato le normative in materia. 4. Azione collettiva per una migliore tutela dei consumatori e quale deterrente contro le pratiche commerciali scorrette. 5. Sequestro ai manager responsabili di questo dissesto dei rilevanti benefits acquisiti in questi ultimi anni (stock options) e interdizione dagli incarichi nel settore finanziario. Negli incontri che le associazioni consumatori hanno avuto con i presidenti dell’Ania e dell’Abi abbiamo chiesto che banche e compagnie di assicurazione si facciano carico di eventuali danni nei confronti dei risparmiatori. Ai risparmiatori che hanno investito i propri risparmi consigliamo di recarsi presso la propria banca e di verificare direttamente le conseguenze che ha subito il proprio portafoglio, attraverso il controllo della nota informativa e degli eventuali acquisti a rischio non precedentemente concordati.

Test noi consumatori


Adiconsum News Telecomunicazioni

Audizione alla Camera sulle comunicazioni elettroniche La nuova rete in fibra ottica è il nuovo servizio universale.

I

ntervenuta alla “Indagine conoscitiva sull’assetto del sistema delle comunicazioni elettroniche e sulle prospettive delle nuove reti per le comunicazioni elettroniche”, voluta dalla IX Commissione – comunicazioni e trasporti - della Camera dei deputati, Adiconsum ha elencato le priorità e le soluzioni da adottare perché la futura Rete NGN (Next Generation Networking) sia finalmente a misura di cittadino, consumatore ma anche lavoratore in tutte le forme e declinazioni. Per l’Adiconsum la soluzione è: • Una rete completamente in fibra ottica, che sia in mano ad un’unica società che consenta poi alle telco di gestire su di essa modelli di business a parità di condizioni di accesso; • una Rete che sia il braccio operativo di un sistema di connettività che sia finalmente “servizio universale” senza se e senza ma: 100% della copertura del territorio e della popolazione; • una rete che sia tale sino alla presa presente all’interno degli appartamenti, che non esista più il concetto di ultimo miglio, tanto meno da dare in unbundling agli operatori, perché Il consumatore non deve veder ripetuti gli errori fatti sino ad oggi, che gli rendono la vita impossibile per guasti, scarse prestazioni, difficoltà a cambiare operatore; • una Rete che riutilizzi, per quanto, possibile tutto quello che è già stato realizzato (progetto Socrate) senza inutili e costosi doppioni. Adiconsum chiede quindi la costituzione di un Catasto della fibra ottica e di un piano regolatore delle città digitali; • per le NGN wire-less, dopo aver sottolineato come quanto fatto sino ad oggi sia assolutamente inadeguato ad una rete NGN, Adiconsum ha proposto di utilizzare gli white spaces delle frequenze dei canali TV, oltre che utilizzare le frequenze liberate dallo spegnimento della tv analogica. Adiconsum ha anche espresso tutta la sua contrarietà all’affermazione del Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni Paolo Romani: «Si valuta che 5,5 milioni di italiani vivano in aree a fallimento di mercato, dove non ha senso economico portare la fibra». È esattamente il contrario: la fibra va portata proprio in quelle aree, perché il terzo mondo dell’Ict non è nelle zone geografiche, ma nell’intelligenza delle persone.

Prezzi e tariffe

I consumatori incontrano il ministro Scajola Nell’incontro con il ministro Scajola le associazioni consumatori hanno illustrato le loro proposte in tema di controllo dei prezzi a seguito della giornata di lotta del 18 settembre scorso che ha rappresentato un’iniziativa unitaria di tutte le associazioni consumatori.

Test noi consumatori


Adiconsum News Dal confronto è emersa la volontà del Ministro di recepire queste istanze pensando di realizzare un accordo importante che coinvolga i vari settori. Da parte delle associazioni consumatori è stato sottolineato che deve coinvolgere, oltre al commercio, anche le professioni e i servizi pubblici locali. Il Ministro si è detto anche d’accordo sul fatto che l’Autorità dell’energia copra anche il settore della rete dell’acqua. In merito, le associazioni consumatori si faranno parte attiva in Parlamento per sostenere, anche con emendamenti, questa importante scelta: un’Autorità che copra le tre reti importanti: luce, gas e acqua. Più deludente la risposta in tema di azione collettiva, rispetto all’impegno assunto a suo tempo di migliorare la normativa e di farla entrare in vigore il 1° gennaio p.v.. La proposta di modifica, infatti, resta congelata alla Presidenza del Consiglio. È questo un aspetto negativo, in merito al quale le associazioni hanno manifestato il loro disappunto.

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Test noi consumatori


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