Lo sviluppo della rete obiettivi e valutazione dei benefici BOZZA
Pia Saraceno Osservatorio Energia REF
Workshop Consumers’ Forum
Roma, 4 giugno 2009
Agenda
• I benefici teorici dello sviluppo della rete e i costi delle strozzature • Come si definisce il piano di sviluppo della rete in Italia e come si remunerano gli investimenti • Il costo dei rinvii: un esercizio sul caso Sicilia • I ritardi realizzativi tra intoppi burocratici ed opposizioni locali • I nuovi orientamenti del 1195
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REF Lo sviluppo della rete
I potenziali benefici dello sviluppo della rete Possibili misure dei benefici •
Maggiore Efficienza produttiva Possibilità di dispacciamento impianti elettrici più efficienti Riduzione delle perdite Incremento della sicurezza Riduzione livello riserva operativa Minore capacita di generazione per adeguatezza a medio termine
•
•
Occorrerebbe valorizzare la perdita di benessere connessa all’interruzione. Operazione complessa che richiede ipotesi e metodi per dare valore all’ energia non fornita
Miglioramento della risposta dinamica del sistema
Orientamenti di policy determinano peso e valore dei benefici da assegnare all’aumento della dimensione geografica del mercato ed al raggiungimento obiettivi rinnovabili e altri benefici ambientali. La metodologia utilizzata per valutare la condotta degli operatori e misurare i benefici presenta margini di arbitrarietà
Altri benefici Riduzione potere di mercato Benefici ambientali
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La riduzione costi variabili e fissi di generazione è misurabile con modelli di simulazione basati sui costi. Vi è può essere trade off tra potenziali benefici derivante da un investimento in rete: maggiore capacità disponibile sul mercato verso aumento sicurezza o riduzione riserva per condivisione tra zone
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REF Lo sviluppo della rete
Come misurare i benefici Si dovrebbe • Definire una funzione obiettivo che consideri complessivamente il welfare totale di produttori e consumatori. Disegnando uno sviluppo ottimale di Rete e Parco elettrico
•
Definire un orizzonte temporale in cui valutare il beneficio e gli scenari di riferimento sui quali misurare il beneficio derivante dallo sviluppo della rete
•
Stabilire la complementarietà dei diversi interventi di sviluppo della rete
•
Mettere a punto una metodologia che consenta di considerare le possibili fonti di incertezza e di rischio
Nell’esperienza pratica dei vari paesi non sono ancora stati messi a punto approcci e metodologie in grado di valutare i benefici della espansione della rete. Nella maggior parte dei paesi gli investimenti sono realizzati nell’ambito di una pianificazione regolata o, con approccio misto, prevedendo incentivi regolatori e/o FTR di lungo periodo (per finanziare le nuove Merchant Line) Bozza 4 Giugno 2009
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REF Lo sviluppo della rete
Italia i costi di una rete congestionata: la zonalitĂ Prezzi Ipex
Num ero m edio di zone di m ercato 2005
2006
2007
2008
2009
4
PUN
Nord
Centro Nord
Sud
Sicilia
Sardegna
Centro Sud
160.00
3.5
140.00 3
120.00
Euro/MWh
2.5
2
100.00
80.00 dicembre
60.00
40.00
CCT Base Load euro M wh 2005
2006
2007
2008
2005 feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 2006 feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 2007 feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 2008 feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 2009 feb mar apr mag
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
1.5
2009*
Deviazione standard CCT annui baseload
2005
10
2006
2007
2008
2009
50
5
45
0 Nord
C_Nord
C_Sud
Sud
Sicilia
40
Sardegna
-5
35
-10
30
-15
25
-20
20
-25
15
-30
10
-35
5
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REF Lo sviluppo della rete
0 Nord
C_Nord
C_Sud
Sud
Sicilia
Sardegna
In costi di una rete congestionata: gli oneri di dispacciamento luglio 2005-giugno 2006
luglio 2006-giugno 2007
luglio 2007-giugno 2008
600
Gli oneri sono aumentati nella seconda parte 2008
500
Milioni di euro
400
300
200
Andam ento costi di dispacciam ento Uplift in % del PUN (dx)
100
0 Calabria
Sardegna
Sicilia
Centro Sud
Centro Nord
Nord
Uplift (sx)
8
14%
7
12%
Sud
6
10%
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8%
4 6%
3 4%
2 1
2%
0
0%
05 feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 06 feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 07 feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 08 feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 09 feb mar apr mag*
Crisi e cambiamento nella Regolazione del dispacciamento riducono l’uplift all’inizio 2009 ma poi torna il tredn di aumento
Euro/MWh
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REF Lo sviluppo della rete
Dall’avvio della liberalizzazione le congestioni e gli oneri per la loro soluzione sono aumentati perché? •
La complessità autorizzativa per sviluppo reti è una difficoltà non solo italiana UNCTE indica un tempo medio a livello europeo di 7-10 anni (ritardi accertati nel 59% dei casi del PEI pari a 10 anni rispetto ai programmi originari)
•
Le difficoltà appaiono più radicali in Italia: consistenza rete+1.2% all’anno contro +2.5% in Europa e +2.9% domanda italiana: il tasso di utilizzo della rete italiana è aumentato fino ad un valore superiore del 50% del livello europeo (dati di Terna)
•
La consistenza della rete cresce meno mentre il parco impianti (+18%) più della media europea (tra il 6.6% della Germania e crescita nulla in Austria)
•
L’assenza di coordinamento e le diverse tempistiche nelle durate dei processi per centrali (5/7 anni) e sviluppo delle reti (oltre 10 anni) ha ulteriormente amplificato i problemi: ma lo sviluppo della RETE è destinato a rincorrere le decisioni di sviluppo del parco?
•
I problemi sono stati enfatizzati dal fatto che le nuove centrali hanno contribuito solo marginalmente nei primi anni della liberalizzazione al riequilibrio territoriale tra domanda ed offerta. La domanda è cresciuta di più nelle aree già ongestionate
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REF Lo sviluppo della rete
Agenda
• I benefici teorici dello sviluppo della rete e i costi delle strozzature • Come si definisce il piano di sviluppo della rete in Italia e come si remunerano gli investimenti • Il costo dei rinvii: un esercizio sul caso Sicilia • I ritardi realizzativi tra intoppi burocratici ed opposizioni locali • I nuovi orientamenti del 1195
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REF Lo sviluppo della rete
Come si definisce il piano di sviluppo in Italia I criteri e gli obiettivi di pianificazione sono delineati anche nel Codice di Rete, dove si prevede che Terna, nell’attività di sviluppo della RTN persegua l’obiettivo
“...della sicurezza, dell’affidabilità, dell’efficienza, dellacontinuità degli approvvigionamenti di energia elettrica e del minor costo del servizio di trasmissione e degliapprovvigionamenti. Tale obiettivo è perseguito anche attraverso un’adeguata azione di pianificazione degli interventi di sviluppo della RTN, volta all’ottenimento di un appropriato livello di qualità del servizio di trasmissione e alla riduzione delle possibili congestioni di rete, nel rispetto dei vincoli ambientali epaesaggistici”.
Il piano contiene sia i nuovi interventi individuati che un aggiornamento degli interventi già presenti nelle edizioni precedenti del piano
Gli input previsionali sono:
i dati sulla crescita della domanda di energia elettrica; lo sviluppo atteso e l’evoluzione tecnologica del parco produttivo (ripotenziamenti di impianti esistenti e realizzazione di nuove centrali); l’evoluzione dei differenziali di prezzo e del surplus di capacità disponibile per l’importazione alle frontiere nell’orizzonte di medio e lungo periodo; le richieste di interconnessione con l’estero attraverso linee private; le connessioni di utenti e di impianti di distribuzione alla RTN; gli interventi di sviluppo programmati dai gestori delle reti di distribuzione e di altre reti con obbligo di connessione di terzi interoperanti con la RTN, nonché tutti i dati utilizzati per la pianificazione dello sviluppo; le richieste di interventi di sviluppo su impianti della RTN formulate dagli operatori; le esigenze di razionalizzazione degli impianti di rete per la pianificazione territoriale e il miglioramento ambientale.
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Nella pianificazione non si assumono come input obiettivi di welfare della collettività
Le scelte non poggiano quindi su valutazioni di tipo economico.
La pianificazione della rete è esplicitamente condizionata dalle ipotesi sullo sviluppo a lungo termine del parco di generazione
REF Lo sviluppo della rete
La fase di scoping ed approvazione •
Terna presenta la proposta di piano di sviluppo nell’autunno dell’anno precedente
•
Avvia la procedura di scoping prevista dalla VAS ed una serie di verifiche preliminari da parte del comitato di consultazione degli Utenti
•
Terna predispone il Rapporto ambientale che illustra gli impatti sul patrimonio e sull’ambinte ed esplora le alternative
•
A valle della consultazione il piano segue le fasi previste dalla VAS 60 gg istruttoria con il MATT e parere di concerto con i Beni culturali entro 90gg Nei successivi 60gg MSE verifica la conformità e pubblica sulla gazzetta ufficiale
I tempi tipici sono che CDA di TERNA approva e presenta entro la fine anno n-1 al MATT. Viene sottoposto a consultazione pubblica nell’anno successivo e MSE approva per la fine dell’anno n Bozza 4 Giugno 2009
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REF Lo sviluppo della rete
Gli scenari TERNA con e senza sviluppo RTN: l’adeguatezza Ma PdS 2009 prevede ulteriori slittamenti linee principali Informazioni troppo aggregate non disponibili a livello Zonale e senza informazioni di dettaglio su ipotesi di rilievo sottostanti Scenari di sviluppo già irrealistici per l’anno successivo
L'evoluzione dei PDS: date di completamento delle principali linee di trasmissione PdS PdS Linee PdS 2002 PdS 2003 PdS 2004 2005 2006 Trino-Lacchiarella non indicata gen-05 medio-lungo dic-08 2011 Voghera-La Casella non indicata dic-04 medio-lungo lungo lungo Udine Ovest-Okroglo / giu-06 medio-lungo feb-09 2010 Udine Ovest-Redipuglia non indicata dic-06 medio-lungo apr-09 2011 / non indicata medio-lungo mar-10 2011 Calenzano-Colunga La Casella-Caorso / / medio-lungo dic-08 2011 Foggia-Benevento / non indicata medio-lungo feb-08 2010 Sorgente-Rizziconi non indicata dic-06 medio-lungo ago-09 2010 Fonte: elaborazioni REF dati Piani di Sviluppo Terna da 2002 a 2009 Bozza 4 Giugno 2009
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PdS 2007 2011 lungo 2011 2010 2010 2010 2009 2010
PdS 2008 2011 lungo 2013 2010 2012 2010 2010 2012
PdS 2009 2012 lungo lungo 2012 2013 2012 2012 2013
REF Lo sviluppo della rete
Le scelte e gli orientamenti dell’Autorità: incentivi allo sviluppo e ipotesi di responsabilizzazione alla realizzazione del piano •
Delibera 5/04 fissava un rendimento (WACC) maggiorato del 2% per gli investimenti nella RNT. Il capitale investito viene calcolato sulla base del costo storico rivalutato una volta che l’investimento entra in esercizio
•
Delibera 348/07 differenzia a seconda della tipologia d’investimento realizzato consentendo maggiorazioni:
WACC+3% per gli investimenti di sviluppo che ridurranno le congestioni tra zone di mercato e sulle frontiere WACC+2% nel caso di miglioramenti alla sicurezza del sistema elettrico ed a quelli rientranti nel piano di difesa Prevede l’implementazione di indici di efficacia basati sull’analisi costi benefici a partire dal 2012 ed avvia la procedura per la sua identificazione
AGR 188/08 consente a Terna di introdurre gli investimenti in corso di realizzazioni e previsti nel piani di sviluppo tra il capitale riconosciuto a fini regolatori introducendo penalità nel caso di ritardi nella realizzazione
In molti paesi la pianificazione regolata prevede l’applicazione di un’analisi costi benefici per la scelta delle priorità non sempre però i piani hanno caratteristiche vincolanti. La regolazione incentivante non è molto presente nei diversi paesi e per lo più ha l’obiettivo di rimuovere genericamente eventuali ostacoli
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REF Lo sviluppo della rete
Agenda
• I benefici teorici dello sviluppo della rete e i costi delle strozzature • Come si definisce il piano di sviluppo della rete in Italia e come si remunerano gli investimenti • Il costo dei rinvii: un esercizio sul caso Sicilia • I ritardi realizzativi tra intoppi burocratici ed opposizioni locali • I nuovi orientamenti del 1195
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REF Lo sviluppo della rete
Le criticità della Sicilia Principali cause oneri su MSD: •Alimentazione in sicurezza area Sicilia Nord Orientale •Potenza di riserva per sicurezza rete 150 •Margine di riserva a Palermo •Riserva di potenza a 220 Su MSD la Sicilia ha determinato il 19% degli oneri con solo il 6% dei consumi tra il 2007 ed il 2008 ( circa 320 Mil. Euro)
La zona si è separata tra il 2007 ed il 2008 nel 34% delle ore e ha pesato per l’8% della rendita di congestione. Nel 2008 le ore di separazione sono quasi raddoppiate (66%delle ore). Il differenziale dei prezzi zonale in base load è stato in media di oltre 30 Euro Mwh nel 2008 sceso a 20 nel 2009. Elevata variabilità dei differenziali Su MSD la Sicilia ha determinato il 19% degli oneri con solo il 6% dei consumi tra il 2007 ed il 2008 ( circa 320 Mil. Euro) Bozza 4 Giugno 2009
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REF Lo sviluppo della rete
L’esercizio:valutare l’impatto della costruzione della linea Sorgente- Rizziconi •
Misurare la diminuzione dei costi di produzione: efficienza produttiva
•
Valutare i possibili effetti distributivi Efficienza allocativa in concorrenza perfetta Impatto sulla struttura di mercato e la concorrenza Impatto redistributivo tra produttori
•
Valutare l’effetto sul benessere complessivo di un investimento Minori oneri MSD in Sicilia sia per migliore efficienza produttiva che per riduzione indispensabilità primo operatore
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L’esercizio con il modello El-fo++ riproduce i risultati per il 2008 a partire dalla struttura della domanda e dell’offerta effettiva. Efficienza produttiva ed allocativa sono misurati nell’ipotesi di concorrenza perfetta. L’impatto della concorrenza sui prezzi di mercato andrebbe valutata con modelli di comportamento strategico dei diversi operatori sull’intero sistema Italia Benefici ambientali da valutare: diversificazione MIX produttivo e riduzione emissioni (più gas e meno olio, rinnovabili)
REF Lo sviluppo della rete
Una schematizzazione dei risultati dell’esercizio: riduzione dei costi di sistema e del SMP nella zona congestionata e possibile aumento nella zona esportatrice
Con il cavo
Il flusso netto da Calabria a Sicilia passa da 0.4 TWh a 3.26 TWh
Riduzione netta costi sistema 36M Euro
Le ore di congestione scenderebbero da circa 6000 a Meno di 1000 Bozza 4 Giugno 2009
Riduzione netta rendita= 219M Euro
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In concorrenza perfetta riduzione esborso consumatori 255M euro
REF Lo sviluppo della rete
Una schematizzazione dei risultati dell’esercizio: migliora la concorrenza? Ore indispensabilità Prim o operatore
9000
• •
•
•
Migliorano gli indicatori di concorrenza in Sicilia Ma aumenta il numero di ore di indispensabilità effettiva del primo operatore in altre aree Gli effetti della riduzione della rendita inframarginale dei produttori (efficienza allocativa) possono essere mitigati dall’aumento dei margini nelle altre aree dove è maggiormente concentrata la domanda Il primo operatore dovrebbe assorbire per oltre il 50% la riduzione dei margini dei produttori, che ci sarebbe se il mercato funzionasse in concorrenza perfetta
8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 MNord
MSud
MSic Senza cavo
MSard
Totale
Con cavo
Distribuzione riduzione margini
Altri OP6 OP5 OP4
OP3
OP1
OP2
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REF Lo sviluppo della rete
Altri effetti da considerare e da quantificare
• Riduzione produzione impianti ad olio sostituiti da impianti a gas: migliora l’efficienza e si riducono le emissioni • Localizzazione produzioni rinnovabili al sud: in base ai piani regionali il sud dovrebbe concorre per quasi il 70% all’aumento di produzione da rinnovabili (la Sicilia con 3 TWh previsti nel piano regionale ma Terna sconta un contributo maggiore) per raggiungere obiettivi • Riduzione oneri MSD e loro variabilità: per minori risorse per la sicurezza e per riduzione esercizio potere di mercato su MSD. E’ l’impatto maggiore: dei 320 Mil Euro più della metà forse possono essere risparmiati?
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REF Lo sviluppo della rete
Agenda
• I benefici teorici dello sviluppo della rete e i costi delle strozzature • Come si definisce il piano di sviluppo della rete in Italia e come si remunerano gli investimenti • Il costo dei rinvii: un esercizio sul caso Sicilia • I ritardi realizzativi tra intoppi burocratici ed opposizioni locali • I nuovi orientamenti del 1195
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REF Lo sviluppo della rete
La realizzazione del singolo progetto Dall’approvazione del piano inizia l’iter vero e proprio: 3 fasi •
Concertazione (tempi indefiniti ) fase opzionale ma volontariamente applicata da Terna e non può essere eliminata Processo condiviso sul territorio. Il rischio in questa fase è l’inerzia che deriva dal non prendere le decisioni da parte degli Enti locali e le istituzioni
•
Autorizzazione comprendente il VIA (quantificabile in due anni circa in linea con i tempi delle centrali) ma la media è poco significativa perché i progetti sono meno numerosi e ciascuno è un caso a se influenzata dai ritardi nell’espressione del parere di compatibilità ambientale e successiva convocazione della Conferenza dei Servizi da parte del MSE
•
La realizzazione (meno di un due anni)
Tempi di realizzazione delle fasi variano ma il collo di bottiglia sembra essere stata la fase concertativa, preliminare alla richiesta del VIA
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REF Lo sviluppo della rete
E’ possibile rendere più efficiente il processo? •
Aumentare l’informazione e gli indicatori sui benefici dell’investimento
•
Formalizzare le varie tappe che scandiscono il processo di concertazione e darne conto nel piano di sviluppo
•
Nel piano di sviluppo mostrando il disegno ottimale di sviluppo ed il ruolo dell’investimento in oggetto con indicatori anche quantitativi sul benessere. Calcolo del Welfare in concorrenza perfetta ed indicatori di cambiamento nella struttura di mercato, benefici ambientali ecc. Prevedere se del caso compensazioni per le comunità ospitanti in qualche modo correlate ai benefici attesi
Completandolo con l’indicazione dei colli di bottiglia più rilevanti e frequenti per le diverse tipologie di progetti Uno studio recente propone quattro indicatori (economico, geografico, di realizzazione di percezione)
Aumentare l’informazione sulle cause dei ritardi per i progetti approvati nei piani di sviluppo
Costruendo indicatori appropriati che facciano riferimento alle tipologie dei rinvii (probabilmente già presenti nella prassi interna di Terna) Rendendo pubblici in modo oggettivo ed esplicito le opere più vulnerabili e con un approccio pro attivo facendo emergere spontaneamente le buone prassi Responsabilizzando le istituzioni sul costo del non decidere per la collettività e per le comunità ospitanti l’investimento
La codifica delle informazioni avrebbe il vantaggio di consentire agli investitori in generazione di valutare i rischi Con una stima autonoma del grado di affidabilità del piano un confronto dell’esito ed il progresso dei vari progetti, Bozza 4 Giugno 2009
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Agenda
• I benefici teorici dello sviluppo della rete e i costi delle strozzature • Come si definisce il piano di sviluppo della rete in Italia e come si remunerano gli investimenti • Il costo dei rinvii: un esercizio sul caso Sicilia • I ritardi realizzativi tra intoppi burocratici ed opposizioni locali • I nuovi orientamenti del 1195
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REF Lo sviluppo della rete
Filo conduttore: sicurezza energetica e coordinamento tra sviluppo diverse infrastrutture Art 27 comma 22 • Sospendendo le autorizzazioni a costruire nelle aree interessate dallo sviluppo fino alla conclusione del processo autorizzativo (la misura di salvaguardia perde efficacia dopo tre anni) •
Per sviluppo elettrodotti normati dalla 290/03, in caso di mancata intesa con le regioni, viene costituito un comitato interistituzionale abilitato a rilasciare i certificato e nel caso di mancato accordo se ne assume direttamente la responsabilità il consiglio dei ministri integrato con le regioni interessate che decide a maggioranza
•
Tra le opere connesse agli impianti di produzione si includono “interventi di sviluppo ed adeguamento della rete di trasmissione necessari all’immissione in rete dell’energia prodotta “ (l’autorizzazione per la rete viene chiesta dal costruttore della centrale?)
•
Semplificazione per interventi su linee esistenti e varianti Impostazione problematica data la materia concorrente: l’apparente semplificazione autorizzativa ne accelererebbe i tempi? La pianificazione della rete e gli incentivi che la regolazione prevede per il suo sviluppo può accettare di essere condizionata dalle scelte dei costruttori di centrali?
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REF Lo sviluppo della rete
Migliorare la competitività degli energivori: 2000MW di interconnessione dedicati
•
Procedure per sviluppo nuova linea merchant (che presenta problemi anche con riferimento a normative europee) previste per i consumatori con almeno 10 MW e consumo medio di 35GWh
•
I consumatori che parteciperanno allo sviluppo dell’infrastruttura ottengono il diritto all’esecuzione dei loro contratti d’importazione anche prima della realizzazione della nuova infrastruttura (max 6 anni) a fronte di un corrispettivo fisso stabilito dall’ AEEG. I maggiori oneri eventuali saranno pagati dagli altri consumatori
•
I clienti che accedono devono rinunciare al 20% dell’interrompibilità, che tuttavia viene superata con il passaggio ad un meccanismo di mercato previsto nella stessa legge.
La segmentazione del mercato non aiuta la concorrenza . L’esenzione al TPA di una linea finanziata da una categoria particolare e realizzata e gestita da Terna rientra nelle possibilità previste dalla normativa europea? REF Lo sviluppo della rete
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Grazie per l’attenzione!
Per informazioni: Osservatorio energia REF info@ref-online.it
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REF Lo sviluppo della rete