n. 954 dal 26/10/2013 al 08/11/2013
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Il mouse che va...oltre FaceMouse è il nome di un’invenzione che ha cambiato la vita a persone affette da una grave disabilità. Tramite questo dispositivo informatico anche chi ha problemi di mobilità agli arti può imparare ad utilizzare il computer.
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a un’invenzione geniale è nata una scuola che ospita studenti provenienti da tutta Italia i quali, a Modena, trovano un punto di riferimento che può aiutarli a superare i limiti che la disabilità impone loro. L’invenzione si chiama FaceMouse e l’autore è l’ingegnere Simone Soria, 34 anni, presidente dell’azienda Aida, una realtà modenese il cui staff è internazionale. Con Simone, infatti, lavorano la moglie giapponese Eri Ueno e collaboratori provenienti da diversi luoghi del mondo che collaborano per offrire alle classi di circa una ventina di alunni insegnamenti e assistenza soprattutto in campo informatico. La scuola della cooperativa sociale Aida Onlus verrà presentata ufficialmente durante una cena di beneficenza che si terrà martedì 29 ottobre al ristorante “Villa dei Glicini” a Pozza di Maranello, organizzata da Rosy Frascari di Radio Stella, alla quale hanno già garantito la partecipazione il sindaco di Modena Giorgio Pighi, l’assessore e aspirante primo cittadino Francesca Maletti, il sindaco di Formigine Franco Richeldi e l’assessore sassolese Giorgio Barbieri. “Con questo appuntamento intendiamo fare conoscere sempre più le attività scolastiche che organizziamo tramite Aida – spiega Simone – tramite FaceMouse Machine, ovvero uno speciale computer dual core che si può utilizzare senza mani, voce o sensori chi è caratterizzato da disabilità può imparare ad utilizzare il pc sostituendo il naso al cursore. FaceMouse rileva, infatti, i movimenti della persona tramite una webcam e li interpreta, consentendo di scrivere, comunicare, viaggiare in rete, giocare e fare tutto ciò che si fa
normalmente con il pc. Insomma, è un’apparecchiatura che può facilitare nel proseguimento degli studi, ma anche permettere di interfacciarsi con il mondo circostante e vivere la quotidianità in maniera più semplice. ‘Libertà di pensiero, libertà di parola, libertà di espressione. Scambio di sguardo, scambio di sorriso, un gesto forse compreso; ora una parola che prende voce. Un sogno che prende forma, sogno di una nuova vita: un attimo prima nascosta, ora appare realtà. Questa è la nostra missione! L’altro giorno, ad esempio, siamo stati nello stato di San Marino per conoscere un bambino di 7 anni con disabilità e capire le sue esigenze: se da piccolo impara ad utilizzare il nostro strumento la strada sarà più in discesa per lui. In un altro caso stiamo aiutando un uomo colpito da disabilità grave dalla nascita ad imparare ad usare il computer per iscriversi alle scuole serali. In alcuni casi vediamo che chi viene da LE NOSTRE noi riacquista fiducia in se stesso: qualche volta infatti accade che le famiglie o gli insegnanti si rassegnino PROPOSTE quando ci sono situazioni molto complicate”. A PAG. Alla serata di martedì, condotta dal presentatore Riccardo Benini, si esibirà Rossana Barbieri dei Daniel Santacruz, e regnerà un forte spirito goliardico, visto che la famiglia Pavironica ha assicurato la sua presenza. “Sono venuta in contatto con Simone tramite una telefonata con il suo collaboratore Johnatan – racconta Rosy Frascari, organizzatrice della serata – Quando ho saputo dell’opera importantissima che fa attraverso la sua scuola è scattata la scintilla e mi sono chiesta: perché non organizzare un evento di raccolta fondi?”.