Domenica iN Chianti
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Comune di Castelnuovo Berardenga Siena
Visite guidate alla scoperta del territorio chiantigiano della Berardenga
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uesta guida suggerisce una serie di itinerari alla scoperta di luoghi di grande significato storico, culturale, architettonico e paesaggistico di cui è ricco il territorio chiantigiano della Berardenga. Occasioni uniche per visitare luoghi normalmente non accessibili né visitabili da parte di singoli o gruppi di cittadini e turisti. Occasioni per scoprire fattorie e cantine, per degustare grandi vini e prodotti tipici di questo territorio. Per tutti l’opportunità di poter scegliere l’itinerario giusto, con la certezza di trascorrere comunque una giornata particolare. A tutti un buon viaggio alla scoperta di uno dei territori chiantigiani più importanti ed affascinanti del mondo.
“ Immergersi nel verde paesaggio del Chianti senese è come ritrovare se stessi in un esclusivo e radicato percorso che passa per gli intensi, interminabili abbracci tra nobili vigneti e sacri uliveti delle dolci colline. Colline che sono state forgiate dalla presenza dell’uomo, che con un’armonia ancora integra si legano alla operosa semplicità delle pievi, agli imponenti castelli, ai muretti a secco, alle antiche pietre delle chiesette e soprattutto ai piccoli borghi medievali. “
L’Amministrazione ringrazia tutti coloro (i proprietari di ville, castelli, parchi, ecc. – i parroci delle pievi e delle chiese interessate – le fattorie, le aziende, le associazioni e gli enti coinvolti – i responsabili dei Musei) che hanno dato ampia disponibilità e offerto la loro preziosa collaborazione per la buona riuscita dell’iniziativa.
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Castelnuovo Berardenga
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~ ITINERARIO 4 \ 23 maggio \ 25 luglio Museo del Paesaggio Monaciano: la villa, il giardino, la fattoria. Fattoria di Borgo Scopeto: degustazione vini dell’azienda ~ ITINERARIO 5 \ 30 maggio \ 12 settembre Montegiachi: la villa-fortezza Certosa di Pontignano Fattoria di Corsignano: degustazione vini dell’azienda
~ ITINERARIO 1 \ 2 maggio
~ ITINERARIO 6 \ 6 giugno \ 10 ottobre
Montegiachi: la villa-fortezza Podere Le Barbocce: collezione etnografica “Il Museo di Zave” Fattoria di Selvole: La villa-fortezza e la chiesa di San Martino, degustazione vini dell’azienda
Montegiachi: la villa-fortezza Parco Sculture del Chianti Dievole: la fattoria, la storica cantina. Degustazione vini
~ ITINERARIO 2 \ 9 maggio \ 17 ottobre
~ ITINERARIO 7 \ 13 giugno \ 3 ottobre
Monteaperti: l’antico borgo e il luogo della storica battaglia Oratorio e Chiesa di S. Ansano a Dofana Fattoria di San Felice: degustazione vini dell’azienda
Museo del Paesaggio Antica Torre dell’Orologio Curina: cappella di San Liberato Canonica a Cerreto
~ ITINERARIO 3 \ 16 maggio \ 19 settembre
~ ITINERARIO 8 \ 20 giugno
Castello di Montalto Badia Monastero Fattoria di Felsina: degustazione vini dell’azienda
Villa Chigi Saracini Parco Sculture del Chianti Fattoria di Borgo Scopeto: degustazione vini dell’azienda
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~ ITINERARIO 14 \ 8 agosto
Catignano: Villa Sergardi e cappella di Santa Croce Geggiano: villa Bianchi Bandinelli e giardino Fattoria di Miscianello: degustazione vini dell’azienda
Villa Chigi Saracini San Gusmè: l’antico borgo fortificato Fattoria di San Felice: degustazione vini dell’azienda
~ ITINERARIO 10 \ 4 luglio \ 26 settembre
~ ITINERARIO 15 \ 22 agosto
Podere Le Barbocce: collezione etnografica “Il Museo di Zave” Scopeto: l’antico borgo e la cappella di San Bartolomeo Aiola: la villa-fortezza, la fattoria. Degustazione vini
Museo del Paesaggio Borghi Chiantigiani: San Gusmè, Villa a Sesta, San Felice Fattoria Le Pici: degustazione vini dell’azienda
~ ITINERARIO 11 \ 11 luglio
~ ITINERARIO 16 \ 29 agosto
Geggiano: villa Bianchi Bandinelli e giardino Cetosa di Pontignano Fattoria di Querciavalle: degustazione vini dell’azienda
Castello di Montalto Curina: cappella di San Liberato Castell’in Villa: l’antico borgo, la fattoria. Degistazione vini.
~ ITINERARIO 12 \ 18 luglio
~ ITINERARIO 17 \ 24 ottobre
Villa Chigi Saracini San Gusmè: l’antico borgo fortificato Cetamura: i resti della “città murata” Fattoria Le Pici: degustazione vini dell’azienda
Geggiano: villa Bianchi Bandinelli e giardino Catignano: Villa Sergardi e cappella di Santa Croce Selvole: la villa fortezza e la chiesa di S.Martino. Degustazione vini
~ ITINERARIO 13 \ 1 agosto Podere Le Barbocce: collezione etnografica “Il Museo di Zave” Parco Sculture del Chianti Dievole: la fattoria, la storica cantina. Degustazione vini itinerari
~ ITINERARIO 18 \ 31 ottobre Castello di Montalto Antica Torre dell’Orologio Villa Chigi Saracini: il parco romantico Fattoria di Felsina: degustazione vini dell’azienda itinerari
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~ ITINERARIO 9 \ 27 giugno \ 5 settembre
Villa di Geggiano
Certosa di Pontignano
L’impianto originario della Villa di Geggiano risale al 1530. Intorno al 1768, in occasione del matrimonio di Anton Domenico Bianchi Bandinelli con Cecilia Chigi vedova Malavolti, il fabbricato venne completamente trasformato in una grande villa con un giardino cinto da muro e con teatro di verzura. Nella villa soggiornò per brevi periodi Vittorio Alfieri, che sembra abbia recitato alcune delle sue tragedie proprio nel teatro all’aperto della villa. Nei periodi di splendore è stata inoltre frequentata da Montale, Saba, Guttuso e Stendhal. La villa ha ospitato set di film tra cui Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci.
La fondazione della Certosa di Pontignano, ad opera di Bindo Falcone, nipote del cardinale Riccardo Petroni, avvenne intorno alla metà del 1300. Del primitivo monastero sono rimaste poche tracce in quanto esso fu totalmente ricostruito nella seconda metà del Cinquecento in seguito ad un incendio che lo distrusse in gran parte. Il complesso presenta una pianta pressoché rettangolare articolata, secondo l’iconografia tradizionale delle certose, in tre zone: la prima destinata ai monaci con le dodici celle situate attorno al chiostro grande, la seconda costituita dalla chiesa e dagli ambienti cenobitici, la terza destinata ai conversi.
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La chiesa della Certosa si trova al centro del complesso monastico con facciata prospiciente sul chiostro delle obbedienze o dei conversi. Due terzi del locale è occupato dalla zona destinata ai monaci con un coro ligneo addossato alle pareti con i dodici stalli eseguito nel 1590 da Domenico Atticciati. L’interno è interessato da una vasta decorazione a fresco che ricopre le pareti e le volte e sviluppa un ciclo iconografico iniziato a partire dal 1579 con le scene (San Brunone che riceve la regola da San Pietro e San Brunone in gloria sulla parete d’ingresso) dipinte da Stefano Cassiani. Sulle pareti sono le Storie di San Pietro e di San Brunone intervallate da figure di santi, evangelisti e padri della chiesa; sulle volte sono rappresentate Storie della Vergine, della Passione di Cristo e di San Giovanni Battista. Le pitture sono generalmente attribuite al Poccetti ma furono condotte anche da artisti della sua cerchia, da Orazio Porta e dai senesi Alessandro Casolani e Vincenzo Rustici Il complesso monastico è stato acquistato nel 1959 dall’Università di Siena ed è oggi sede di incontri di studio e convegni.
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Montegiachi
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L’edificio fortezza di Montegiachi sorge su un terrapieno rialzato sulla sommità della collina che domina l’intera vallata circostante. Costruita in tale località per volere di Antonio Maria di Checco Cinughi, antenato degli attuali proprietari, costituisce una delle tante proprietà dei conti Cinughi nel territorio di Castelnuovo. La costruzione risale sicuramente a prima del 1522, anno in cui, a seguito di testamento, Antonio Maria lasciava la villa ai figli Valerio e Alessandro. Nel 1827 fu eseguito un attento rilievo alla villa ed annessi a cui seguì una ristrutturazione di alcune parti dell’edificio.
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Canonica a Cerreto
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Torre Civica o dell’orologio
La Torre civica o dell’orologio faceva parte originariamente del sistema difensivo di Castelnuovo. Nel 1526, nell’ambito dei lavori di fortificazione del castello “nuovo”, furono costruite sette torri, una delle quali, l’unica rimasta, è appunto l’attuale torre civica. Nel 1763 vi fu collocato il primo orologio. Dall’alto della torre, restaurata, si osserva un magnifico paesaggio che spazia dalle crete al chianti.
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Secondo una notizia riportata dal Merletti, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Canonica a Cerreto sarebbe stata fondata nel 1093 da un esponente della famiglia degli Antolini. In un privilegio di Urbano III del 1186 la “canonica” di Cerreto risulta possedimento dei canonici della cattedrale di Siena. Negli elenchi delle decime della fine del XIII secolo e dell’inizio del XIV figura ancora come canonica, cioè sede di una comunità di religiosi con a capo un priore. A partire dalla fine del Duecento e i primi del Trecento la canonica risulta sotto la giurisdizione dei Cerretani, i signori dell’omonimo castello e della zona circostante. Nel 1598 fu dichiarata vicaria foranea dell’arcivescovo di Siena. Nel 1794 la chiesa fu riconsacrata dopo consistenti lavori di restauro e di ammodernamento. In corrispondenza del fianco sinistro si eleva una torre campanaria romanica a pianta quadrata. Da una visita pastorale del 1575, la casa canonicale risulta in buone condizioni. Alla fine del XVIII secolo, insieme alla chiesa, venne restaurata anche la canonica. Le strutture più antiche in vista, probabilmente riferibili al basso Medioevo, si trovano nel prospetto nord-est.
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Museo di Zave
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Appassionato di cultura contadina Mario Fanetti ha inaugurato nel 2000 il suo “percorso di vita contadina” trasformando gli annessi rurali del podere Barbocce, con l’esposizione della collezione etnografica, nel “Museo di Zave”. Zave è il soprannome di Zaverio Nepi, conosciuto per aver più volte fornito e guidato i buoi per il carroccio del corteo storico del Palio di Siena, mezzadro che ha vissuto e condotto il podere Barbocce per circa 70 anni. Appartenevano a lui, morto alcuni anni fa, gli oggetti personali, gli attrezzi agricoli, vari strumenti da lavoro esposti nella mostra che si articola fra diversi spazi e sezioni commentate dal proprietariocollezionista.
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Villa Chigi Saracini
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Villa di Monaciano
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Castelnuovo Berardenga
L’edificazione di Villa Chigi Saracini si deve all’iniziativa del conte Galgano Saracini il quale stabilì di costruire per la sua famiglia un’abitazione di grande decoro che fosse valorizzata da un grande parco. La realizzazione del nuovo complesso determinò una radicale trasformazione dell’assetto urbanistico del capoluogo, con abbattimento anche di gran parte della cinta muraria del castello. La realizzazione del complesso (villa - cappella - parco) si colloca tra il 1820 e il 1840 ed è attribuita, in parte, ad Agostino Fantastici. L’aspetto attuale del parco si deve alla iniziativa del conte Guido Saracini, grande cultore di musica e fondatore dell’Accademia Musicale Chigiana.
La villa e il parco di Monaciano sono ancora oggi il centro di una vasta tenuta documentata fin dal secolo XVII. L’impianto attuale è il risultato di un progetto unitario di trasformazione del complesso avvenuto nella seconda metà dell’Ottocento, ad opera del proprietario Alessandro Pucci Sansedoni. Il giardino, che si estende per circa tre ettari, occupa uno spazio degradante dalla villa verso la campagna ed è diviso in due parti sostanzialmente molto diverse. La prima destinata a giardino di fiori e d’acque a mezzodì, la seconda, nella parte più bassa, costituisce il parco romantico vero e proprio con grandi spazi boscosi percorsi da sentieri sinuosi. Il parco è stato oggetto negli ultimi anni di un lungo lavoro di restauro, documentato da una piccola mostra fotografica visitabile, che ha affiancato al verde ed ai manufatti esistenti un elemento contemporaneo rappresentato da un teatro di verzura o teatro nel verde, realizzato nella parte bassa del parco.
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Museo del Paesaggio
Il Museo del Paesaggio nasce da un’idea: far riflettere il visitatore sulle trasformazioni del mondo e insieme sul modo in cui l’uomo legge o può leggere il mondo stesso prendendo spunto dai significati assunti di volta in volta dal termine “paesaggio”. Ciò è possibile per la natura particolarissima del paesaggio: concetto che indicando insieme la “cosa” e “l’immagine della cosa”, induce ad interrogarsi su un rapporto fra realtà e la sua rappresentazione. Il paesaggio diventa oggetto di tanti percorsi di lavoro: nella storia, nell’arte, nella ricerca scientifica, nell’agricoltura, ecc. Il percorso espositivo si avvale, ovviamente, di singoli esempi di paesaggio, scelti fra quelli particolarmente significativi del fenomeno che si vuole di volta in volta evidenziare. Fra questi casi singoli hanno un ruolo preponderante quelli tratti dalla provincia di Siena. Il territorio provinciale diventa così l’occasione per avviare un discorso che tuttavia è universale. All’interno del Museo trovasi oggi allestita una sezione archeologica, frutto di anni di scavi, ricerche e studi da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e della preziosa collaborazione dell’associazione A.C.R.A.S.A. di Castelnuovo, nell’ambito del progetto denominato “Gli Etruschi di Bosco Le Pici”. Sono esposti materiali di varia fattura, ceramiche, metalli, oggetti ben conservati o deteriorati, tutti pieni di grande fascino.
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Castell’in Villa
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Selvole
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Castell’in Villa è un complesso di case coloniche, in cui spicca l’imponente edificio medievale a torre, a piante rettangolare, sviluppato su tre piani. Nel 1176 vi è documentata l’esistenza di una chiesa, collocata poco distante dal borgo; nelle decime della fine del Duecento e dei primi del Trecento questa è registrata come “canonica” di S.Cristoforo. Dalla metà del XIII secolo la località figura tra i comuni di villaggio del contado senese e nel Trecento è inserita nel vicariato della Berardenga. Nel 1825 la torre è segnalata come “palazzo”. In prossimità del palazzo si trova la cappella della Vergine Maria, consacrata nel 1801.
La prima menzione della località di Selvole è del 1070 ma le prime segnalazioni esplicite della presenza di un castello risalgono agli anni 1127 e 1158. Fu sede di una consorteria locale, i Lambardi, i cui esponenti entrarono a far parte, nella prima metà del Duecento, del ceto dominante del Comune di Siena. Nel 1230 fu assalito e distrutto dai Fiorentini e nel 1262 il Comune stabilì che la tassa pagata dagli uomini di tale comunità fosse utilizzata per la ricostruzione del castello. Nei decenni successivi tuttavia il ruolo castrense dell’insediamento sembra essere venuto meno poiché nella Tavola delle Possessioni, del 1317-18, esso figura, tra i possedimenti della famiglia Malavolti, come villaggio aperto. Alla stessa famiglia dei Malavolti è appartenuto fino agli anni ’60. La Chiesa di San Martino è menzionata in un lodo del podestà di Poggibonsi del 1203. Fin dal XIV secolo è documentato il giuspatronato dei Malavolti. Per un certo periodo fu unita a quella di Cerreto, successivamente tornò sotto Pieve Asciata.
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Monteaperti
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Il toponimo di Monteaperti è ricordato fin dall’anno 1023 quando risulta sede di un castello di proprietà dei Berardenghi. La notorietà del suo nome è legata alla famosa battaglia del 1260 combattuta tra senesi e fiorentini nella pianura tra i torrenti Arbia e Malena, ricordata da Dante nella Divina Commedia “... Lo strazio e ‘l grande scempio che fece l’Arbia colorata in rosso, tal orazion fa far nel nostro tempio.” (Inferno - Canto X, 85). A ricordo dell’evento sul colle che domina la piana è stata collocata una piramide commemorativa.
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Oratorio di Sant’Ansano a Dofana
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Chiesa di Sant’Ansano a Dofana
Alla Chiesa di Sant’Ansano a Dofana si fa riferimento in documenti del 1139, a proposito di un elenco di enti oggetto della secolare contesa tra i vescovi di Siena e Arezzo per il possesso di alcune chiese. L’edificio sarebbe stato restaurato nel 1198 e nel 1380 venne ricostruito (o nuovamente restaurato). Una nuova riedificazione, a tre navate, sarebbe inoltre avvenuta nel 1529. L’altare della nave sinistra della chiesa contiene, entro una nicchia, la statua di Sant’Ansano e al di sotto una teca per le reliquie del Santo.
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Nella località di Dofana, secondo la tradizione, all’inizio del IV secolo sarebbe stato martirizzato Sant’Ansano, l’evangelizzatore e patrono di Siena. Sul luogo del martirio venne costruita una chiesa, nella quale fu custodito il corpo del Santo fino all’anno 1108, quando venne trasferito nella cattedrale di Siena. Il più antico ricordo della “ecclesia sancti Ansani” risale al 650. Un oratorio di S. Ansano è segnalato tra le donazioni fatte dal conte Winigis all’abbazia della Berardenga nell’atto della sua fondazione, dell’867. Nel 1504 la cappella era quasi in rovina nel 1507-08 il vescovo di Arezzo dette il permesso di riedificarla, intervento per il quale alcuni studiosi ottocenteschi hanno avanzato il nome di Baldassarre Peruzzi. Nel 1575 risulta che l’edificio fosse regolarmente officiato. Gli ultimi restauri dell’Oratorio di Sant’Ansano furono eseguiti nel 1931 e nel 1980. La cappella, situata ad alcune centinaia di metri dalla chiesa dedicata allo stesso santo, presenta una pianta ottagonale, prolungata sul lato opposto all’ingresso con una scarsella rettangolare. Un’epigrafe situata nella scarsella ricorda i restauri, della fine del secolo, dell’edificio e della Maestà di Pietro Lorenzetti, ora conservata nella Pinacoteca di Siena.
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Villa a Sesta
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San Felice
Villa a Sesta è il tipico e pittoresco borgo chiantigiano ad economia prevalentemente agricola, situato lungo la strada provinciale che conduce a Brolio. Fino alla metà del secolo IX era posseduta dai conti della Berardenga. Nel 1882 il suo reddito fu assegnato alla badia di S.Salvatore in Campi, ossia della Berardenga. E’ caratterizzato da piccoli portici e viuzze che si riconducono verso la piazzetta principale, ove troviamo la Chiesa di Santa Maria a Villa a Sesta. La chiesa è ricordata fin dall’VIII secolo come suffraganea della Pieve di San Felice. L’edificio attuale tuttavia è il risultato di una completa riedificazione e di successive trasformazioni risalenti al secolo XIX. Sugli altari laterali, contenuti entro le relative cappelle, sono la statua lignea raffigurante la Madonna col Bambino, attribuita a Jacopo della Quercia, e il quadro raffigurante Santa Caterina, del XVIII secolo. Ad un lato della piazzetta centrale è collocata una villa signorile edificata verso i primi dell’Ottocento per iniziativa della nobile famiglia Valenti, che aveva estesi possedimenti nella zona
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San Felice
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Curina: Cappella di San Liberato
L’edificazione della cappella di San Liberato, che, pur nel suo piccolo, è da alcuni definita “la Cappella Sistina del chianti”, può essere fatta risalire alla metà circa del XVI secolo per opera della nobile famiglia Cinughi dei Pazzi, il cui stemma compare sulla facciata e che possedeva vaste estensioni di terra in questa zona. Trattasi di un modesto edificio a pianta rettangolare con copertura a capanna che presenta una particolare cura costruttiva. All’interno presenta una vasta decorazione a fresco nella volta e sulle pareti del presbiterio realizzata dal pittore senese Arcangelo Salimbeni. L’esecuzione del ciclo risale al 1573. Nella volta è raffigurata l’Ascensione al Cielo mentre nei riquadri che ricorrono lungo la fascia sottostante e continua sui quattro lati delle pareti e nel sottarco sono raffigurati episodi della Vita e Passione di Cristo intervallati da motti latini.
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Nel Medioevo l’insediamento di San Felice era sede di una pieve, documentata fin dall’inizio dell’VIII secolo, e di un comune di villaggio del contado senese attestato intorno alla metà del Duecento. Nel 1676 era un comunello della Podesteria di Castelnuovo comprendente sette poderi. Nel catasto del 1825 risulta in gran parte già formato il nucleo di edifici attualmente compreso tra la villa, caratterizzato da un assetto planimetrico simile a quello attuale, e la pieve. La Pieve di San Felice in Pincis è ricordata per la prima volta nell’anno 714. Nei secoli seguenti, fino all’Ottocento, la pieve risulta di patronato della famiglia dei Cerretani. L’ultimo radicale restauro della pieve risale alla prima metà del novecento. All’interno le volte sono state affrescate da Luigi Papi con i Quattro Evangelisti e motivi di ispirazione medievale.
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San Gusmè
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San Gusmè deriva da San Cosma, la cui omonima chiesa è ricordata fin dall’anno 867. Nel 1201 era un villaggio non fortificato di modeste dimensioni, intorno al quale ebbe un notevole sviluppo la proprietà dell’abbazia della Berardenga. Nel 1370, a seguito delle scorrerie delle compagnie di ventura, gli abitanti decisero, con l’aiuto di Siena, di fortificarlo con una cinta muraria. Tra il 1477 e il 1479 venne ulteriormente fortificato. San Gusmè, situato nella zona sud-orientale dell’alto Chianti, rappresenta ancor oggi un esempio di borgo fortificato, di forma grosso modo circolare, delimitato da una cinta muraria ancora in parte esistente. Di tale cinta, il cui tracciato e ben delineato in una planimetria della fine del XVI secolo, si conservano alcuni tratti, con bastioni rettangolari, in buona parte inglobati in edifici a questi addossati. Si conservano le due porte, per quanto rimaneggiate, che davano accesso al castello. La Porta Senese è sormontata da una lapide rettangolare in marmo con la balzana di Siena tra due foglie. Al 1939 risale la realizzazione di una terza porta, Porta Nuova, che si apre a fianco della chiesa dei Santi Cosma e Damiano. All’interno del borgo sono collocate le chiese dei Santi Cosma e Damiano e della SS.Annunziata.
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Villa di Catignano
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La villa di Catignano sarebbe stata costruita per iniziativa di Lodovico Sergardi, noto umanista conosciuto anche con lo pseudonimo di Quinto Settano (1660 – 1726). La villa vera e propria presenta una pianta rettangolare sviluppata su tre livelli continui, con un piccolo corpo sporgente che le conferisce un aspetto a L. Per quanto riguarda l’interno è da segnalare al piano terra l’atrio, caratterizzato da tre colonne in pietra che sorreggono una trabeazione con stemma dei Sergardi. Al primo piano si trovano stanze con architetture dipinte, solai decorati e mensole reggitrave in legno e in stucco. Il giardino all’italiana, a cui si accede tramite una doppia rampa di scale, è diviso in tre settori: il primo è caratterizzato da una serie di aiuole ornate con sfere di bosso, il secondo è adibito ad orto e pomaio e il terzo presenta un “labirinto” anch’esso formato da siepi di bosso. La cappella di Santa Croce è del 1697. Le pareti interne sono caratterizzate da un ricco apparato decorativo. Addossato alla parete terminale è l’altare, di stucco, al cui centro è una raffigurazione, scolpita, della Storia della Vera Croce.
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Dievole
La più antica notizia della località di Dievole risale all’anno 1090 e riguarda l’affitto di alcuni beni del monastero di Sant’Eugenio a Pulisciano. Intorno alla metà del Duecento era un comune villaggio del contado senese. Alla fine del Seicento vi è documentato un podere di proprietà dei Malavolti, i quali fin dai primi del XIV secolo avevano alcuni possedimenti intorno a Dievole. Nel 1825 l’insediamento risulta costituito da una “casa di fattoria e di corte”, un giardino, un frantoio da olio, un granaio, una chiesa, ed altro ancora. La parte centrale del nucleo è costituito dalla villa, il cui assetto attuale è il risultato di un ampio intervento ottocentesco su strutture preesistenti di forme cinquecentesche.
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Parco sculture del Chianti
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Il Parco Sculture del Chianti offre ai propri visitatori un’esperienza unica. In un incontaminato bosco di lecci e querce, nel cuore del Chianti senese, numerosi artisti provenienti da cinque continenti, hanno messo alla prova la propria creatività ed il proprio stile, realizzando imponenti sculture d’arte contemporanea. Ogni singola scultura è stata proposta dall’artista dopo aver visitato il bosco. Questo fa in modo che il connubio fra le opere e gli alberi, i suoni, i colori, la luce e ogni altro elemento del bosco sia totale. Il piacere di una passeggiata nella natura ammirando opere d’arte di grande fascino.
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Borgo Scopeto
Villa dell’Aiola
La località di Scopeto è già ricordata in un documento del 1079. Alla famiglia Sozzini si deve la successiva trasformazione dell’insediamento fortificato in villa. Già nel cinquecento la località di Scopeto divenne importante centro di conferenze teologiche in cui furono accolte le tesi della Riforma. All’interno del piccolo borgo si trovano diversi edifici, tra cui la villa, una torre con basamento a scarpa, di cui si ha notizia fin dal 1543, la cappella di San Bartolomeo.
La villa dell’Aiola è stata costruita, nel secolo XVII, sui resti dell’antico castello omonimo, in posizione strategica sul confine dei territori senese e fiorentino. All’inizio del Cinquecento costituiva ancora un importante baluardo senese capace di ospitare da trecento a quattrocento fanti. Decaduta la sua funzione difensiva, alla fine del 1600, l’insediamento fu trasformato in sede poderale. L’accesso alla villa avviene attraverso il ponte (in antico il ponte levatoio) ricostruito sul fossato tuttora esistente.
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Cetamura
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“Città murata” medievale, Cetamura fu un insediamento etrusco del VI secolo a.c., anche se la prima menzione della località risale al 1071. Dal 1140 risulta sede di un castello e nel 1173-74 vi è documentata una primitiva organizzazione comunale. Intorno alla metà del Duecento era un comune castrense del contado di Siena. Nel XIV secolo figura tra le comunità del vicariato della Berardenga. Fino alla metà del Cinquecento il castello, per la posizione strategica di confine, conservò un notevole ruolo difensivo. Del castello rimangono poche tracce inglobate in un complesso rurale. L’emergenza medievale più significativa è costituita dai resti del portale d’ingresso all’insediamento.
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Castello di Montalto
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Le origini di Montalto sono incerte, probabilmente è sorto sul sito di un antico insediamento etrusco. Il nucleo originario del castello fu costruito dalla famiglia dei Berardenghi, discendenti da Winigis, un vassallo di Carlo Magno. Il castello esisteva già nel IX secolo, anche se i primi documenti che lo riguardano sono datati 1004. Baluardo di frontiera fra il territorio senese e quello fiorentino, sempre fedele a Siena nella secolare contesa, Montalto venne distrutto e ricostruito più volte: particolarmente consistenti i danni causati dalla Battaglia di Montalto, qui combattuta nel 1208. Il castello rimase proprietà dei Berardenghi fino al Quattrocento, quando la sua importanza strategica diminuì. In questo secolo Montalto fu inglobato nei possedimenti della repubblica senese e nel 1456 fu concesso in signoria a Giovanni Palmieri la cui famiglia ne mantenne il controllo fino al 1572, quando fu sottomesso al governo fiorentino. Della fine del 1500 sono gli affreschi della sala d’armi. L’aspetto odierno è dovuto alla ricostruzione in stile, a cura di Antonio Palmieri, alla fine del diciannovesimo secolo.
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Badia Monastero ricorda l’atto del 15 febbraio 867 con il quale il conte di Siena Winigis e sua moglie Richilda fondarono il monastero femminile dei Santi Salvatore e Alessandro di Fontebuona a Campi, in seguito denominato San Salvatore della Berardenga. All’anno 1003 risale la rifondazione del monastero, evidentemente decaduto, questa volta affidato ad una comunità benedettina maschile. Un documento del 1098 attesta, per la prima volta, la sua appartenenza alla congregazione di Camaldoli. Nel Trecento iniziò la decadenza dell’abbazia. Nei primi dell’800 il complesso fu alienato. Gli ambienti monastici e gli edifici annessi sono attualmente adibiti a villa e fattoria. Nell’angolo nord-ovest del complesso si eleva una torre cilindrica con apparato a sporgere, ricostruita in stile neogotico sui resti della torre originale. Sul lato est della villa è situato il giardino, al quale si accede attraverso un ponte ligneo. Sul lato sinistro d’ingresso alla villa s’innalza il possente campanile romanico di carattere lombardo a pianta quadrata, mentre sul lato opposto si trova la Chiesa di S. Salvatore, ricordata fin dalla nascita del monastero.
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Domenica in Chianti 2010
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itinerari
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itinerari
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Principali aziende vitivinicole e olivicole della Berardenga Loc. Vagliagli Loc. Pacina Loc. Badia d’Ombrone Loc. Scopeto Loc. Caiano Loc. San Gusmè
0577 322615 0577 355756 0577 355145 0577 322729 0577 355244 0577 359083 Loc. Canonica a Cerreto 0577 363261 Loc. Monteaperti 0577 369219 Loc. Quercegrossa 0577 328008 Loc. Quercegrossa 0577 328034 Loc. Castell’in Villa 0577 359074 Loc. Bossi 0577 359330 Loc. Sestano 0577 355789 Via dell’Arbia 0577 355669 Loc. Corsignano 0577 322545 Loc. Dievole 0577 322613 Loc. Fagnano 0577 322413 Loc. Felsina 0577 355117 Loc. Geggiano 0577 356879 Loc. Il Colombaio 0577 50459 Loc. Monteaperti 0577 369038 Loc. San Gusmè 0577 359071 Loc. Vagliagli 0577 322619 Loc. Le Pici 0577 359081 Loc. S.Chiara 0577 359062
PRINCIPALE PRODUZIONE: VINO DOCG CHIANTI CLASSICO itinerari
Macia Monaciano Montegiachi Monteropoli Oliviera Pacina Pagliarese Petroio Podere Colle ai Lecci Podere Le Boncie Podere Miscianello Podere Olmo Poggio Bonelli Poggio dell’Oliviera Querciavalle San Felice San Giovanni San Piero Santa Valeria Selvole Tenuta di Arceno Tolaini Tomarecchio Valiano Villa a Sesta
Loc. Macia Loc. Monaciano Loc. Montegiachi Loc. Pievasciata Loc. Oliviera Loc. Pacina Str. di Pagliarese Str. di Mocenni Loc. Colle ai Lecci Loc. Le Boncie Str. di Misciano Loc. Quercegrossa Loc. Poggio Bonelli Loc. Oliviera Loc. Pontignanello Loc. San Felice Loc. Pianella Loc. San Piero Loc. Bellaria Loc. Selvole Loc. Arceno Loc. Pievasciata Str. di Misciano Loc. Valiano Loc. Villa a Sesta
0577 44224 0577 356805 0577 363091 0577 356775 0577 322687 0577 355044 0577 359070 0577 328153 0577 359084 0577 359383 0577 356807 0577 327297 0577 355382 0577 322652 0577 356842 0577 3991 0577 363031 0577 363064 0577 322656 0577 322662 0577 359346 0577356883 0577 356853 0577 322791 0577 359014
ALTRE PRODUZIONI: VINO DOCG CHIANTI COLLI SENESI, BIANCO VAL D’ARBIA, VIN SANTO COLLI itinerari DELL’ETRURIA CENTRALE, VIN SANTO VAL D’ARBIA, DOP OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
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Castelnuovo Berardenga
Aiola Allegretti Badia Berardenga Borgo Scopeto Caiano Campacci Canonica a Cerreto Carpineta-Fontalpino Casalgallo Casalino Castell’in Villa Castello di Bossi Castello di Monastero Chigi Saracini Corsignano Dievole Fagnano Felsina Geggiano Il Castagno Il Giardino La Casaccia Le Lodoline Le Pici Lo Spugnaccio
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Affittacamere\B & B
0577 355669 0577 369073
S.P. 102, 22 Vagliagli 0577 322657 S.S. 484 Sud, 14 0577 352062 Loc. Corsignano 0577 322508 Via F.De Andrè,26 Ponte a Bozzone 3498792858 Cristel Luigi S.S. 484 Sud, 20 0577 355464 De Miccoli Antonio Str. di Arceno, 4 0577 289164 Il Casato Loc. Podere Casato 0577 352002 Il Casino della Madonna Via F. Turati,16 0577 355075 Il Pozzo della Citerna Via E.Mazzei, 19 0577 355337 La Foresteria dell’Aia Via dell’Aia, 9 0577 355565 Leiner Eva Pod.Cernano 0577355580 Le Lodoline Loc. Vagliagli 0577 53297 La Pergola Via B. Bonci, 14 0577 322544 La Querce Str.comunale 0577 355338 del Chiantino, 3 Via Alighieri, 22 Casetta 0577 366382 Menci Marisa S.Margherita La Suvera, 6 0577 357206 Pinocchio Rossi Irene Loc. Pacina, 10 3383321256 Salvinelli Elda Via dell’Aia, 54 0577 355250 Spadini Amelia Via delle Crete Senesi 0577 355296 Villa Astreo Via del Colombaione, 4 0577 322624 “Casa di Rompicollo” Villa Curina Loc. Curina 0577 355630 Villa di Sotto Via S.Caterina, 30 3356783340 Villa Faule Loc. Corsignano, 5 0577 322554 Villa Veronica Loc. Colombaio, 3 0577 52054 itinerari Villa Veronica II Loc. Colombaio, 3 0577 52054
Hotel
Via dell’Arbia S.P. 111 Sud,10
Le Fontanelle **** Relais Borgo San Felice **** Relais Borgo Scopeto **** Relais Villa Arceno **** Casali dell’Aiola *** La Loggia *** Posta del Chianti *** La Pista *
Loc. Le Fontanelle 0577 35751 Loc. S. Felice 0577 359260 Loc. Borgo Scopeto 0577 320001 Loc. Arceno 0577 359292 Loc. Vagliagli 0577 322797 Loc. Maciallina 0577 329065 Colonna del Grillo 0577 353000 Str. di Valdibiena 3 0577 352075
Residence
Domenica in Chianti 2010
Agricola Poggio Bonelli/Chigi Saracini Acquaviva Giuseppe Antico Casale S. Lorenzo Burrini Patrizia Casa Lucia Caldarola Arianna
Hotel\Residence\Casa Vacanza
Castello d’Orgiale Fattoria di Catignano Villa Catignano Villa Curina Villa Gloria
Loc. Orgiale Str. Di Catignano, 25 Str. Di Catignano, 25 Loc. Curina Loc. Maciallina
Aiolina Borgo San Felice Casale Montecchio Castello di Monastero Fattoria di Corsignano Il Bivacco Il Casato Le Picine Le Rocche Montalto Picchio della Tinaia San Giuseppe Vecchie Fornaci Villa di Sotto
Loc. Aiolina Loc. San Felice Loc. Arceno
Casa Vacanza
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itinerari
0577 352017 0577 356744 0577 356744 0577 355630 0577 602655
0577 357151 0577 359260 0577 359292 Monastero d’Ombrone 0577 5701 Loc. Corsignano 0577 322545 Loc. Colonna del Grillo 0577 352009 Loc. Podere Casato 0577 352002 Loc. Le Picine 0577 359081 Str. Vicinale delle Rocche 0577 52771 Loc. Montalto 0577 355675 Via di Geggiano, 4/A 0577 356631 Podere San Giuseppe 0577 353133 Loc. S.Piero in Barca 0577 208573 Loc. Villa a Sesta 0577 734064
Allegretti Amal Amina Argiano in Chianti Bellavista Belvedere
0577 355756 0577 328118 0577 322547 0577 363330 0577 356622 0577 356805 0577 355071 0577 355244 0577 363261 0577 328008 0577 359074 0577 359048 3405582500 0577 322613 0577 322545 06 93162059 0577 355117 0577 355011 0577 355308 0577 359048 0577 369105 0577 356874 0577 327292 0577 322619 0577 322428 0577 359081
PER ULTERIORI INFORMAZIONI VISITATE IL SITO: www.agriturismo.regione.toscana.it itinerari
Lo Spugnaccio Lo Strettoio
0577 359062 0577 359283 Molino di Quercegrossa Loc. Molino di Quercegrossa 0577 328129 Monaciano Loc. Monaciano 0577 356805 Montalto Loc. Montalto 0577 355675 Monteaperti S.P. 111 Sud, 6 0577 369038 Montegiachi Loc. Montegiachi 0577 363091 Monteropoli Loc. Monteropoli 347 1205330 Oliviera S.P. 102 - Loc. Oliviera 0577 322687 Pacinina Loc. Pacina 0577 355044 Palazzetti Loc. Palazzetti 3388171627 Loc. Poggino, Pievasciata 0577 363061 Pievasciata Podere Campovecchio Loc. Pod.Campovecchio 338 7757698 Podere Calcinaia Str. di Calcinaia 3395231896 Podere Colle ai Lecci Loc. Podere Colle ai Lecci 0577 359084 Podere Fornacino Loc. Vagliagli 0577 322729 Podere Le Boncie Loc. Le Boncie 0577 359383 Podere Palazzo Loc. Guistrigona 0577 355213 Loc. Pod.San Paolo, Pianella 0577 363003 Podere San Paolo Poderi Miscianello Str. di Misciano 0577 356840 Poggio Bonelli Loc. Poggio Bonelli 0577 355382 San Fabio Loc. San Fabio 0577 355252 San Felice Loc. San Felice 0577 39911 San Marcello Loc. Catignano 0577 281382 Selvole Loc. Selvole 0577 322662 Torre Antica S.C. di Cerreto 0577 357179 Valdipicciola S.C.Valdipicciola 0577 363040 Villa a Sesta Loc. Villa a Sesta 0577 359014 Vitignanello Loc. Vitignano 335 399553
itinerari
Loc. Santa Chiara Loc. Stellino, 7
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Castelnuovo Berardenga
Loc. Pacina Loc. Vagliagli Loc. Corsignano Loc. Argiano S.C. di Scopeto, 4 Loc. Monaciano C. Ippico Berardenga Str. del Ciglio, 2 Caiano Loc. Caiano Canonica a Cerreto Loc. Canonica a Cerreto Casalgallo Loc.Quercegrossa Castell’in Villa Loc. Castell’in Villa Castello di Bossi Loc. Bossi Cinuzza Loc. Guistrigona Dievole Loc. Dievole Fattoria di Corsignano Loc. Corsignano Fattoria Le Due Arbie Loc. Casino d’Arbia Felsina Loc. Felsina Fornaci di Sotto Loc. Fornaci di Sotto La Nicchia Loc. Guistrigona Grancia di Bossi Loc. Bossi Il Baldino S.P. 111 Sud Il Colombaio Loc. Pievasciata Loc. Poggiarello-La Ripa La Ripa Le Lodoline Loc. Vagliagli Le Macie Loc. Le Macie Le Pici Loc. Le Pici - Cetamura
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Agriturismi
Domenica in Chianti 2010
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Ristoranti\pizzerie\enoteche Acqua Borra Arceno Borgo Casato Borgo Monastero Castell’in Villa Myths Da Sira e Remino Del Pellegrino Da Quei Due Enoteca Bengodi Il piacere del Chianti Trattoria San Giovanni Il Bivacco Il Borgo Il Convito di Curina Il Ponte L’Antico Detto La Bottega del ‘30 La Casetta La Pista La Porta del Chianti La Taverna di Vagliagli La Trappola La Vinsantaia Molino del Grillo Mori Bianca e Paola Mulino di Quercegrossa Osteria di Petroio Osteria al Prato Osteria Nonna Luisa Poggio Rosso Toscana Mitica Trattoria della Berardenga Vecchia Osteria Villa di Sotto
itinerari
Loc. Acqua Borra Loc. Arceno Loc. Podere Casato Loc. Monastero d’Ombrone Loc. Castell’in Villa Loc. San Gusmè Via del Paradiso Via del Chianti, 30 Via Soc.Operaia Loc. San Piero S. Giovanni a Cerreto Loc. Colonna del Grillo Loc. San Piero Loc. Curina Loc. Pianella Loc. Vagliagli Loc. Villa a Sesta Loc. Casetta Str. di Valdibiena, 3 Loc. San Gusmè Loc. Vagliagli Loc. Pievasciata Via del Chianti, 6 Loc. Colonna del Grillo Loc. Quercegrossa Loc. Mulino di Quercegrossa Via P. La Torre Quercegrossa P.zza Marconi Loc. Corsignano Loc. San Felice Loc. San Gusmè Via del Chianti, 70 Loc. Ponte a Bozzone Loc. Villa a Sesta
0577 365800 0577 359292 0577 352002 0577 355762 0577 359356 0577 358060 0577 355321 0577 355433 0577 355116 0577 363088 0577 363033 0577 352009 0577 363029 0577 355630 0577 363100 0577 322732 0577 359226 0577 366333 0577 352075 0577 358010 0577 322532 0577 357098 0577 352078 0577 353000 0577 328038 0577 328254 3295311667 0577 355411 0577 322740 0577 3964 0577 358009 0577 355547 0577 356809 3356783340
Prodotti tipici\Artigianato MACELLERIA FRATELLI PINI Via Roma, 3
0577 355123
Lavorazione e vendita carne chianina, cinta senese, salumi
MACELLERIA RAPACCINI PAOLO & C. Loc. Ponte a Bozzone
0577 356983
Lavorazione e vendita carne chianina, cinta senese, salumi
F.LLI CORBEDDU SANTINO E PASQUALINO Loc. Monteapertaccio 0577 369169 Produzione formaggio pecorino
PASTICCERIA LODI-PASINI DI MILLONI MANOLA Via Fiorita, 6 0577 355638 Produzione artigianale dolci tipici senesi
ANTICA ETRURIA DI SCALI VALERIO Via Garibaldi, 16
0577 352022
BROGI GIANNI, Loc. San Gusmè
0577 359023
Vendita prodotti tipici locali: vino chianti, olio, vinsanto, salumi, formaggi, miele Vendita prodotti tipici locali: vino chianti, olio, vinsanto, salumi, formaggi, miele
CHERUBINI KATY Loc. San Giuseppe 0577 353133 (vetrate artistiche, lavorazione artistica del vetro) ZACCHEI FABIO, Via Porcellotti
0577 355146
Lavorazione artistica del ferro
QUINQUATRUS, Via del Chianti, 8
0577 355607
Lavorazioni artigianali al telaio, ceramica, ceste, ecc.
itinerari
Calendario eventi
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Calendario pricipali eventi e manifestazioni
itinerari
itinerari
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Castelnuovo Berardenga
STAGIONE TEATRALE - (Teatro Comunale V. Alfieri, da novembre ad aprile) FESTA DI SANT’ANSANO A DOFANA ( Sant’Ansano a Dofana - IV Domenica di Quaresima) Iniziative culturali, religiose e mercatino dei prodotti tipici locali FESTA DEL 1° MAGGIO (Geggiano) - Spettacoli ed iniziative varie, gastronomia FESTA DELLA RANA (Castelnuovo Scalo - Ultimo fine settimana di maggio e primo fine settimana di giugno) Iniziative varie e gastronomia FESTA DELLO SPORT (Quercegrossa - seconda e terza settimana di giugno) - Iniziative sportive, musica e gastronomia RAPPRESENTAZIONI DEL BRUSCELLO (Villa Chigi Saracini - Penultima settimana di giugno) Rappresentazioni teatrali in ottava rima, che traggono origini da antiche tradizioni, quale forma espressiva di canto e di teatro che caratterizzava il mondo contadino, della campagna e quello artigiano CHIANTI FESTIVAL (Capoluogo - luglio) - Musica, teatro, danza CASTELNUOVO CINEMA: CINE E CHIANTI (Capoluogo, Villa Chigi Saracini - Seconda e terza settimana di luglio) Rassegna dedicata, ogni anno, ad un grande regista del cinema, con proiezioni su grande schermo, incontri con personaggi protagonisti dei film, mostre e...degustazione di vini delle rinnomate fattorie locali CALICI DI STELLE (Capoluogo - 10 agosto) - Degustazioni vini e prodotti tipici locali, mercatino artigianale, spettacoli e animazione FESTA PASSATO E PRESENTE (Casetta/Monteaperti - Ultimo fine settimana di agosto e primi due di settembre) Tradizionale festa, tra le più interessanti del territorio senese, per il suo elevato contenuto enogastronomico; nell’occasione viene ricordata, con una fiaccolata, la storica Battaglia di Monteaperti FESTA DEL LUCA (San Gusmè - Primi due fine settimana di settembre) Anch’essa si caratterizza come una delle più interessanti iniziative nel territorio senese, con elevato contenuto enogastronomico, che si conclude con la famosa cena nella piazzetta del borgo e con la consegna della targa Silvio Gigli (ideatore e conduttore per anni della Festa) a personaggi del mondo dello spettacolo FESTA DELL’UVA (Vagliagli - Ultima settimana di settembre) Il borgo di Vagliagli, ove la festa si svolge, si trasforma in una bellissima vetrina in cui si rispecchiano fedelmente le tradizioni, i mestieri e la vita delle famiglie legate alla terra, alla natura e alla bellezza, alle fatiche dei luoghi; degustazione e vendita di Chianti, sfilata di carri allegorici accompagnati da uomini e donne in costume tradizionale FESTA DELL’OLIO NOVO (Pianella - Primi due fine settimana di dicembre) Iniziative varie dirette a valorizzare l’olio extravergine d’oliva del Chianti; enogastronomia, convegno e breve corso di degustazione dell’olio LEGGERE LEGGERI (Capoluogo, Villa Chigi, da ottobre a marzo) Incontri letterari con autori una volta al mese: degustazione Chianti
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Museo
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Castello Paese
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Borgo
Chiesa-Pieve Villa
Parco - Giardino
Sito archeologico Ufficio turistico
Percorso storico-ambientale Acqua Borra
itinerari
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Numeri Utili
Ufficio relazioni con il pubblico
urp@comune.castelnuovo-berardenga.si.it
0577 351303 FAX 0577 355273
Comune (Centralino)
0577 3511
Ufficio turistico capoluogo
0577 355500
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turismocastelnuovo@libero .it
0577 280551
Polizia Municipale
0577 351309
Carabinieri (Castelnuovo)
0577 355118
Carabinieri (Vagliagli)
0577 322614
Farmacia (Castelnuovo)
0577 355136
Farmacia (Quercegrossa)
0577 328001
Centro Ippico della Berardenga
0577 355071
NOLEGGI CON CONDUCENTE:
Autonoleggi A.D.R. (Str. del Bombolo)
Righi Mirko (Poggiarello La Ripa)
0577 355618 335 6746007 0577 363081 335 5856355 0577 532808
TRA.IN, autotrasporti di linea
0577 204111
Salvini Carlo (S.Giovanni a Cerreto)
NOLEGGIO BICICLETTE E MOUNTAIN BIKE:
Centro Bici, Viale Toselli, Siena
itinerari
itinerari
335 6478515
Castelnuovo Berardenga
A.P.T. Siena
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Castelnuovo Berardenga è incastonato tra le fertili colline del Chianti e l’antico paesaggio delle Crete senesi e circonda Siena a nord e a est. Una strozzatura all’altezza dell’abitato di Pianella, divide il vastissimo territorio comunale in due parti simili a grandi ali di farfalla: “La Farfalla del Granduca”, così nominata dal granduca Leopoldo dei Lorena. Territorio di antico insediamento, la Berardenga prende il suo nome dal nobile Berardo, di stirpe franca, vissuto nella seconda metà del X secolo e discendente da quel Guinigi da Lucca che, tra l’867 e l’881, era stato conte di Siena. Il termine “Terra Berardinga” ricorre per la prima volta nel 1050. La storia della famiglia fondatrice si trova ampiamente documentata nel ricco corpus itinerari
detto “Cartulario della Berardenga”. Della più antica organizzazione territoriale ne sono testimonianze, ancora evidenti, la Pieve di Asciata e quelle di San Felice in Pincis e di Pacina. Numerose chiesette romaniche, sparse per il territorio, ricordano il grande sviluppo economico e demografico nel XII e XIII secolo. Su questi territori, fino agli anni sessanta, l’agricoltura e la mezzadria vissero le fasi delle stagioni e il corso dei secoli, punteggiando la campagna di architetture rurali che vanno dai casali del 1200 alle più recenti strutture leopoldine. Il territorio appare come una scacchiera di declivi e colline ineguali guardate da chiese, fortificazioni, case coloniche, ville e fattorie, cui fanno da preludio ascendenti viali di cipressi. itinerari
Card La Card è rilasciata gratuitamente a tutti coloro che si iscrivono e partecipano almeno ad una visita guidata di Domenica inCoChianti. ovo Berardenga mune di Castelnu La Card dà diritto alle riduzioni sui prezzi normalmente praticati dagli esercizi che aderiscono all’iniziativa.
Card
La Card acquista validità dal momento del suo ritiro e rimane valida per tutto il restante periodo dell’anno, senza alcun obbligo enica Dom di partecipazione ad ulteriori visite guidate iN Chianti (oltre la prima).
La Card può essere ritirata nei giorni precedenti la domenica: presso il Servizio Turismo (Palazzo comunale, piano terra, tel. 0577 351341) dal lunedì al venerdì, orario 9-13; presso l’Ufficio turistico (Piazza Matteotti n.11, tel. 0577 355500) dal martedì al sabato, orario 10-13 e 15-18; diversamente verrà consegnata la mattina della domenica, prima della partenza della visita guidata.
Domenica iN Chianti
Card
di
li esercizi mente praticati dag sui prezzi normal al presente to alle riduzioni scheda allegata a nell cati La CARD dà dirit elen li all’iniziativa qua che aderiscono tutto il ed è valida per opuscolo. ento del suo ritiro riori visite validità dal mom a uist tecipazione ad ulte acq D La CAR alcun obbligo di par za sen o, ’ann dell restante periodo a). guidate (oltre la prim
Comune di Cast
elnuovo Berarden
info
ga
+39 0577 355500 Ufficio Turistico, tel. 341 tel. +39 0577 351 Servizio Turismo,
Card
Domenica iN Chianti
Ufficio Turistico: tel. 0577.355500 Servizio Turismo: tel. 0577.351341 info@domenicainchianti.it www.domenicainchianti.it
Come partecipare alle visite Partenza (con pulmino) ore 9,15
da Castelnuovo, Via del Chianti (giardini pubblici). Rientro ore 13,30
APT Siena
La quota di iscrizione per ciascuna visita è di 8 euro (degustazione compresa)
La quota va versata al momento della partenza. E’ opportuno iscriversi entro le 12 del venerdÏ. Le visite guidate avranno luogo con un minimo di 10 partecipanti.
Stampato su carta Cyclus, 100% riciclata
Informazioni e prenotazioni