display ITALIA
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO A MEZZO POSTA 15 EURO ANNO (4 NUMERI)
TRIMESTRALE DI POP - RETAIL - TRADE MARKETING |
• PRIMAVERA
2012
VENDING
POP IN SHOP
MOODBOARD
AGENZIE
ARREDO URBANO
DIGITAL SIGNAGE
HI DESIGN
MATERIALI
LOGISTICA
GDO
PRODUZIONE
TEMPORARY SHOP
TENDENZE
FIERE SPECIALISTI
SHOP FITTING
L’ottica del mercato
CARTOTECNICA INTERVISTE
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il irtuale funziona quando si integra con la
ealtà
Si sente spesso dire che l’informazione
su carta stampata verrà soppiantata dall’informazione garantita dal web 3.0. E nello stesso modo che i tradizionali sistemi espositivi in cartotecnica o i materiali durevoli tradizionali (legno metallo eccetera) prima o poi verranno sostituiti dai sistemi di digital signage.
Che il mondo si evolva tramite la richiesta di
nuove tecnologie è sotto gli occhi di tutti, ma che il cambiamento sia così repentino non ne sono propriamente convinto, o per lo meno non mi pare sia aderente a quanto stiamo vivendo. Di certo c’è che una rivista senza un riferimento web sia da considerare datata: non a caso www.displaymagazine.it riporta in forma digitale i contenuti della presente pubblicazione.
Tuttavia ho la prova
di colleghi editori che hanno eliminato il supporto cartaceo convertendosi completamente alla rete precipitando nel limbo dell’anonimato.
E questo senza considerare gli aspetti economici
EDITORIALE Foto di Copertina: Ottica Bergomi Largo La Foppa Milano
bisogna ancora essere indirizzati o ci si va quando si cerca qualche cosa nello specifico. Se è vero che un’integrazione della rivista con il web è d’uopo per le sue perfomance e per la sua notorietà, non si può negare che sfogliare una rivista sia ancora piuttosto comodo e veloce soprattutto quando i contenuti che offre sono interessanti perché provengono da un lavoro realmente svolto sul campo (altro che comunicati stampa rielaborati!).
È proprio il caso di dirlo date “un’occhiata”
all’articolo sull’occhialeria non solo scoprirete che non si tratta di un lavoro svolto a tavolino, ma vi renderete conto che si fa ancora largo uso di materiali espositivi durevoli e non durevoli …e che qualità!
Guardate che approfondimento negli articoli di
Michele de Gennaro sul Vending di Media World e sui sistemi espositivi dei travel box di Boscolo. Per scrivere l’articolo sul motorshow di Ginevra Amelia Valletta ha presidiato l’evento. Il fatto poi che Zund produca plotter per la produzione di display cartotecnici o per il taglio di altri materiali destinati alla funzione espositiva dimostra che il mercato li domanda e con più frequenza.
E osservate nel Moodboard cosa è capace di
concepire il designer Marco Maggioni con rielaborazioni digitali sapendo che potrà contare su strumenti per il taglio. Ma scusate siamo qui tutti i santi giorni a parlare di shop experience dando importanza ai nostri sensi e poi ci tiriamo la zappa sui piedi sostenendo che i materiali andranno a scomparire?
della raccolta on line che pur garantendo la misurabilità del ROI attraverso la conta dei click, i virtual promoting ne ha parlato anche Leonancora non fornisce introiti tali da permettere la soardo Murgo a pag 36, ma se ci fate caso richiede la pravvivenza di sistema editoriale su piccola o media scala, con ovvia impossibilità da parte dell’editore di componente umana. E poi guardate cosa ha fatto Majrani integrando la regalare contenuti. tecnologia ai materiali con il Pop channel: qui il digitale si regge sul materiale. e ti occupi di retail la formula è semplice: la rivista arriva sul tavolo degli attori della commitcco perché mi sento di affermare che la tecnolotenza di cui si viene a conoscenza tramite il lavoro gia non sostituisce, ma si integra. giornalistico quotidiano e attraverso quotidiane visite sui punti di vendita per accertarsi di persona cosa offre il mercato, stagione per stagione.
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Il sito è un supporto in più, uno strumento di
consultazione veloce sul quale però per giungervi
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Marco Oltrona Visconti
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SOMMARIO
Nel
6
umero
03
03Editoriale
08
08 Pop News
11
10 Storia di copertina MIDO - Rassegna
14
14 Marcolin si focalizza sui display
16
16 Pop in Shop Rassegna sull’occhialeria
26
26 Si Computer esalta la comunicazione
28
28 Vending - Mediaworld punta sulla multimedialitĂ integrata
30
30 Zund G3 Plotter multifunzione
5
Numero
in Questo
SOMMARIO
34
34 Boscolo incanta con espositori deluxe
38
38 È iniziata l’era del Virtual Promoting
41
41 A Promotion Expo il Pop che verrà
44
44 GDO Lo champagne fa trading up
48
48 Datamatic - lo shop fitting è routine
52
52 Moodboard - Antropologia del taglio
54
54 Fiera di Ginevra Le identità espositive
58 6
58 Robots - La rinascita del prodotto
display ©
IMBALLAGGI GRAFICI PLURICOLOR FREYA
Nessuna vita è rovinata, tranne quella la cui crescita si è arrestata.Oscar Wilde Anche noi del Gruppo Ig, impegnati dal 1979 nella creazione e realizzazione dei materiali punto vendita, siamo convinti che crescere, nonostante tutto, sia un obiettivo vitale. A riprova di questo, il nostro gruppo ha ampliato la sua famiglia con la nascita di Freya, una piccola casa editrice dai grandi propositi. L’obiettivo di Freya è creare prodotti editoriali e gadgets abbinando la divulgazione culturale ad una realizzazione cartotecnica che ne integra e arricchisce il fine. L’approccio nuovo, creativo e multiforme è rivolto ad opere prodotte per adulti ma anche appositamente studiate per la crescita e l’apprendimento giocoso dei più piccoli: crediamo nel domani!
ITALIA
TRIMESTRALE DI POP-RETAIL-TRADE MARKETING | INVERNO 2011 - GENNAIO
Periodico di
èMagazine Ati
www.displaymagazine.it numero di ROC 20639 gestione editoriale IDM s.r.l. - Piazza Agrippa,1 20141 - Milano tel. +39 02 89546696 fax. +39 02 89515438 idm@idm.net - amministrazione@idm.net Direttore Responsabile: Marco Oltrona Visconti 340 3142015 - marco@tinteunite.it Caporedattore Michele de Gennaro 3398690799 - miche.dege@alice.it Art Director Alvise Oltrona Visconti 333 6498830 - aov@tinteunite.it http://alvise.oltronavisconti.it Progetto grafico e Copyright: Alvise e Marco Oltrona Visconti Stampa interni: Centro Stampa Quotidiani SpA www.csqspa.it - info@csqspa.it copertina: Arti Grafiche Jolly’s S.r.l. www.jollys.it - info@jollys.it
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Collaborano: Umberto Babini Barnaba Barattieri Sebastiano Branca Luca Buttafava (Intersezioni) Alessandro Confalonieri (Intersezioni), Elsa Galli Marco Maggioni (Marco Maggioni Design), Sergio Monsorno (C2C) Leonardo Murgo Amelia Valletta Responsabile Marketing Gabriella Cosso 348 7321532 - 02 4691292 gabriella.cosso@alice.it Pubblicità marketing@displaymagazine.it
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DALLA REDAZIONE
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L DI SPLA Y C’ È SE NZA oppu ei l ESSE re è uogh emoz RCI iona anco i d’a dubb re, ra p cqui sua io di m coinvol iù fon sto ba dame sta arke pres gere pe n “ prop r la s enza al ting Vi ? Con q tale c esserc e o i” s r l u c mun ual ’u es comu io no onda n-st ipot ltimo P Displ to amle icare, nica ay h romo tico di s zione and a esi. cato e al lla fi Lo ha tion E a affro nt er xp tran la ne d m ne c ra, arketi a ital imostr o, opt ato la i cui a a n h u guar e per no spa g di r ana ded to con ndo el una z i i Visu dare picc io chiu azione cata a l e a l l s . o s p l c dimo rovoca Display oprire la aper o su tu Una so a t s t t . o i ura ti i rta ria l nu Una sper trare a e o t s v i c t c rave lati elta o ma expe mentar he si fuori r rso c c d h e p rie dev or ag io esse nce in er cre e semp li sche aggiosa di are do r , re a m una e inno i per nche or & v are “dis senz e t a outd inctive o esse or” e c consume r he s rci. i pu ò
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N GIOIELLO DI VETRINA DIGITALE
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on il suo nuovo negozio, che si trova in Via Montenapoleone a Milano, il gioielliere Mattia Cielo è il primo del settore a utilizzare un vetrina interamente digitale. Il progetto, curato dallo studio di architettura C14, ha visto l’utilizzazione della tecnologia display Christie MicroTiles: il gioiello in mostra è inserito in una nicchia circondata da schermi di proiezione ad alta definizione. Con questa idea, C14 ha creato una vetrina digitale, con 45 MicroTiles Christie (array 5x10), in grado di rispecchiare la filosofia dell’azienda. L’innovativo display per la vetrina di 2.04x3.60 metri, ha cinque nicchie, dove sono esposti gioielli reali. Il resto della vetrina, interamente composta da MicroTiles, è animata con contenuti creati ad hoc, distribuiti ai display utilizzando solo cinque unità di controllo esterne (ECU). I Christie MicroTiles sono dei display a forma di cubo che combinano la tecnologia DLP® e quella LED, sono facili da assemblare e adatti a creare strutture di qualsiasi forma. Rappresentano una proposta unica nel settore della tecnologia display, offrendo visualizzazione video e dati che può essere utilizzata per creare vetrine di varia dimensione e forma, in armonia con l’ambiente circostante.
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POP NEWS
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ucapr i acqui nt Group h MOBILE ADV sito a Proce C O-VE ss CRESCE azien i Industri R da di a rosegue la Verba li Srl, Arti nia, Grafic crescita ex he Sp speci a dell’interesse delle al da produ izzata ne cini, aziende per il Mobile zione lla Advertising, la con s eghet di astucci pubblicità veicolata to pe pelli r cole via cellulare che di al carta consente di segmentare l u esten forno e fil mino, e targhettizzare i s consumatori. Secondo alime ibile per m ntare u s i dati forniti o . COè pre V s dall’ultima edizione E e R n te an Franc che i dell’Osservatorio Mobile ia, I n nghil Germa Marketing and Service t n divis ia. Con q erra e della School of Management ione uesta del Politecnico di Milano, L offert u a ins caprint G in Italia vale lo 0,5% e r speci della spesa pubblicitaria, alizz rendosi in oup nuova allar azion per p u g pari nel 2010 a 38 milioni di n a m l e, qu e ale q ercato con a sua euro, con una crescita del 15% socie llicole e ue tà de rispetto all’anno precedente, e l Gru film da cuc llo degli forte recen ppo, i gli analisti prevedono che nel 2015 a temen n s a tucci . Ino Lucap te ot march l conteranno il 4%, raggiungendo quota t r r tenut int e e, le io ch o S e d 20,6 miliardi di dollari. l a u a legno ge id e prove entifica i certificaz print, ha io ni nno manie p livello geografico, l’America ra co ente da f rodotto c ne FSC, settentrionale e l’Europa rre ore ont rigor osi s tta e res ste gesti enenti occidentale sono le regioni dove ponsa te in tanda ed ec i budget del Mobile Advertising b r i d l onomi e ambie ci. cresceranno di più, toccando rispettivamente ntali secondo , soc il 28% e il 25% della spesa complessiva iali
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SQUAR S E M TI
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a livello globale nel 2015. Non tutti i tipi di pubblicità su Mobile genereranno però le stesse opportunità: gli analisti evidenziano come le ricerche e le mappe porteranno con sé la fetta maggiore del fatturato, mentre gli spot audio e video registreranno il maggior tasso di crescita fino al 2015.
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il d isplay
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MIDO
risplendere
Alla kermesse fieristica di marzo, Anfao e Gfk Eurisko, hanno esposto dati incrementali sul settore dell’occhialeria. Il merito è anche dell’arredo espositivo e dei display
sole e vista
Non è un segreto il fatto
che in Italia il mercato dell’occhialeria abbia tenuto nonostante la crisi, ma il dato ancora più sorprendente per quanto riguarda il mercato dei materiali espositivi è che, in un settore così florido, l’uso di questo strumento di marketing sia indiscriminato, strutturato e qualitativamente eccellente.
Lo si è dedotto all’ultimo MIDO (Mostra Internazionale di Ottica Optometria e Oftalmologia), l’evento che a Fieramilano Rho dall’11 al 13 marzo si è celebrato in sei padiglioni riunendo più di 1.000 espositori provenienti da
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oltre 50 paesi di 5 continenti.
I 19.000 visitatori che
hanno calcato le passatoie dei corridoi possono testimoniare il largo uso di allestimenti di pregio, shop in shop, corner espositivi e display che, in una sorta di prequel, ha caratterizzato gli stand delle aziende partecipanti all’insegna del gusto e del design ricercato. Mood espositivi insomma che, replicati e declinati in differenti modalità, dopo l’evento hanno
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Marco Oltrona Visconti
POP IN SHOP
già trovato posto nelle oltre 11000 occhialerie/negozi di ottica presenti sul territorio italiano, a partire da questa primavera, cioè quando si è aperta la sta-
POP IN SHOP gione 2012 dell’occhiale con spazi espositivi e vetrine rinnovati nell’immagine e negli assortimenti.
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n mercato che, come anticipato, è ripartito quest’anno confortato dalla notizia di una seppure lieve crescita nel 2011. A sottolinearlo dati alla mano è stato Gianni Cossar. Global Director della divisione ottica del gruppo GFK retail and Technology:
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« n Italia, nel 2011il mercato dell’ottica -ha spiegato a Mido- ha sostanzialmente tenuto. Registra infatti un + 0’2% di vente a valore, dato in controtendenza rispetto ad altri settori industriali dei beni semidurevoli […] Ad incidere positivamente è stata sicuramente la ripresa del comparto degli occhiali da sole -dopo un anno negativoe di quello delle montature tornato in positivo con un trend a valore dell’1,9%. Si contraddistingue in negativo
il comparto delle lenti oftalmiche da sempre principale attore del mercato dell’ottica, che ha sofferto e chiuso il 2011 con un -1% in volume rispetto all’anno precedente».
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ello specifico i dati ANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti di Articoli Ottici) hanno rivelato una produzione di 2.650 milioni di euro nel 2011 con un incremento dell’8,2% rispetto all’anno precedente. Per l’associazione a incidere sulla crescita è stato l’andamento delle esportazioni, a fronte di un mercato interno di stabile.
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a bilancia commerciale import-export alla fine dell’anno scorso registrava un saldo attivo di 1.644 milioni di euro e un relativo incremento del 13, 6%, percentuale nella quale le esportazioni contano per oltre il 9% per un valore monetario di 2.451 milioni di euro (+12,7 sul nel 2011)
13 POP IN SHOP in relazione a lenti, montature e occhiali da sole. Export che si è commercialmente concretizzato per oltre la metà in Europa e soprattutto in Paesi come la Germania e l’Olanda. E per la restante metà tra Asia, Africa, Oceania e Stati uniti.
Il focus di Anfao ha indi-
cato come Paesi che hanno assorbito maggiormente le esportazioni di casa nostra: Emirati Arabi, Australia, Corea del Sud, Brasile, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Thailandia, India, Cile.
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2011 © copyright all rights reserved manmade
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POPINSHOP
focalizza
Marco Oltrona Visconti
MARCOLIN
d
sul
isplay
Intervista con Paolo De Pra l’architetto che, per l’azienda del Gruppo Della Valle, si occupa dell’attività in store marketing per una ventina di noti brand del segmento dell’occhialeria Qual è l’importanza del
marketing at retail in questo segmento?
Direi vitale.
Una volta prodotti gli occhiali la nostra attività consiste nel creare modalità presentazione degli stessi sul canale retail. Da un lato riproducendo l’immagine istituzionale dettata dal proprietario della licenza. Dall’altro ideando modalità di comunicazione ad hoc. In entrambi i casi il tutto si concretizza in svariate operazioni di visual merchandising.
Qual è il linguaggio mi-
gliore per “comunicare” gli occhiali?
La vetrina e gli esposi-
tori sono senza ombra di dubbio gli strumenti fondamentali di questo procedimento.
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Per quanto riguarda i
nostri brand il linguaggio è molto simile a quello dell’abbigliamento fashion in quanto la nostra holding è legata principalmente a questo comparto. Per scendere nello specifico il filone artistico e creativo del Display prende spunto dalle sfilate che i brand della moda predispongono stagione per stagione.
Allora la comunicazione in
store segue le cadenze stagionali della moda?
Il momento clou dell’an-
no è la primavera. Dopo la presentazione delle nuove collezioni in occasione della tre giorni fieristica di Mido, presso gli ottici vengono lanciati i nuovi modelli e si rinnovano vetrine, scaffali e dispositivi di comunicazione, soprattutto utilizzando materiali in cartotecnica di altissima qualità. Dopo circa sei mesi tali materiali vengono aggiornati per coprire gli ultimi quatto mesi dell’anno. Un secondo filone di comunicazione invece è legato agli eventi speciali. È questo il caso dei materiali prodotti per il quarantesimo della griffe Cavalli. Una parte della produzione non segue stagionalità e riguarda i materiali permanenti come: le wall unit espositive organizzate per marca, i display durevoli per l’esposizione preferenziali o i corner dedicati al singolo brand. Elementi che in media hanno una durata biennale.
In cosa consiste il processo di rinnovamento dei materiali?
A stabilire i canoni delle
immagini è sempre la corporate dei brand attraverso un visual book e in coordinamento con la comunicazione mediatica. In genere i materiali espo-
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sitivi durevoli sono progettati senza che sia tralasciata la possibilità di variarne il visual che di solito è costituito da pellicole in forex o pannelli. Diversamente, i materiali cartotecnici sono facilmente sostituibili e permettono di variare l’immagine di corporate o del brand in blocco.
Il giro d’affari è superiore
sulle montature da vista o da sole?
Grosso modo sia in ter-
mini di domanda sia in termini di fatturato la proporzione è 40% sulle referenze vista e 60% sole.
Quante unità espositive
producete grosso modo attorno a una licenza ogni anno?
È un numero molto va-
riabile e ciò dipende dal profilo che in un dato periodo si vuole mantenere in relazione al marchio. Per una campagna di apertura della stagione in genere vengono realizzate circa 2500 soluzioni espositive da vetrina. Un dato che vale solamente per l’Italia perché in generale la produzione di occhiali ed espositori contestuale alle nostre licenze
trova sbocco anche in Europa, Usa, Oriente e Medio Oriente.
Dove si svolge la produzione?
Gli occhiali vengono prodotti a Longarone (Bl) mentre per i materiali ci
rivolgiamo a produttori di materiali a specialisti del settore. È bene specificare che la policy della nostra azienda è versata alla riduzione della delocalizzazione per cui il 95% dei materiali espositivi viene realizzata in Italia
POP IN SHOP
Marca Carrera (housbrand - Safilo)
Marca Gucci (license - Safilo)
Marca Bottega Veneta (license Safilo)
Tipologia Wall unit - medium
Tipologia Wall unit – large
Tipologia Wall unit - small
Materiale Durevole
Materiale Durevole
Materiale Durevole
Punto di Vendita Ottica Barello, Via Torino (Mi)
Punto di Vendita Ottica Barello, Via Torino (Mi)
Punto di Vendita Ottica Barello, Via Torino (Mi)
L’altezza standard delle wall unit è convenzionalmente di 2,40 come nel caso di quella installata da Safilo che ha acquisito Carrera circa 2 anni fa in un’ottantina di punti di vendita. Questa struttura ha terminato il suo ciclo di vita ed entro un paio di mesi verrà sostituita con un nuovo mobile in colore nero per impreziosire una soluzione espositiva che ha contribuito alla crescita di qualità dal brand e che nel percepito del cliente è passato dal livello di sportswear al livello casual chic.. Carrera è infatti un marchio classico dell’occhialeria e si identifica propriamente con gli anni settanta. Non a caso da molti è definita la Ray Ban italiana anche per quel modello fasciante a goccia che caratterizza molti dei suoi modelli.
Le wall unit per le pareti dei negozi di occhiali sono diventate ormai un classico sistema espositivo che in genere consta di 3 standard: small, medium, large. Nell’immagine è raffigurata quella di Gucci in versione large da 2,40 m per 3,80 metri. Le dimensioni sotenute hanno permesso la realizzazione di due nicchie dove posizionare i modelli in fase di lancio e una vetrina per il visual intercambiabile. Il resto dei modelli appartengono a serie stagionali o permanenti. Sia la vetrina con visual sia le nicchie sono retroilluminate, ma le seconde hanno un fondo di plexiglas colorato di giallo e inciso verticalmente. Per la struttura laccata nel tipico colore caramel della griffe è stato usato legno di palissandro. Da dicembre ne sono state installate una trentina per una durata prestabilita di almeno due anni.
La small wall unit di Bottega Veneta è presente in una decina di negozi italiani. La sua implementazione è iniziata a novembre. Ed è solamente ad appannaggio di quei negozi in linea con il posizionamento di livello esclusivo del brand.. Il lusso top di Bottega è riscontrabile nelle montature prodotte e rifinite con materiali pregiati dal design che si perfeziona nei particolari. Una cura che nella struttura espositiva è espressa: nei profili in metallo quale rivestimento degli spigoli e nelle rifiniture in pelle delle mensole che riprendono la texture delle valige del marchio. Il legno del mobile è inoltre nobilitato da un mordente in tonalità testa di moro che bilancia l’illuminazione potenziata dagli specchi dei vani. I sei cassetti presenti nella parte bassa sono utili per ospitare astucci e le pelli di daino.
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POP IN SHOP
Marca Dior (license - Safilo)
Marca Hugo Boss (license - Safilo)
Tipologia Display da vetrina e terra
Tipologia Light box da vetrina
Materiale Durevole
Materiale Non durevole
Materiale Durevole
Punto di Vendita Ottica Artioli Piazza XXV aprile (Mi)
Punto di Vendita Ottica Polzotto Piazza Mercato (Pv)
Nella foto è stato immortalato un light box con pellicola retro illuminabile e sostituibile. Come nel caso di Hugo Boss il dispositivo che misura circa 1,5 m x 2 m e 20 cm di profondità, viene solitamente utilizzato dalla squadra di vetrinisti Safilo per allestire le facciate dei negozi top trade, ossia quei punti di vendita operanti presso capoluoghi di provincia o città turistiche e di particolare importanza strategica per questioni di placement e target. L’implementazione della soluzione espositiva raffigurante l’attore Martin Kaymer è stata concordata in 20 punti di vendita e include anche una vetrofania bianca e due colonnine di legno verniciato adatte per ospitare i due modelli di punta legati al testimonial e lanciati in store per una campagna di durata settimanale.
L’angolo educational di Hoya è dedicato ad agevolare la rete commerciale di Hoya alla dimostrazione e alla vendita di prodotti che vanno spiegati. Il riferimento è alle lenti oftalmiche anti uv, progressive, antiriflesso, da sole, policromatiche, antiriflesso e da sole graduate. Referenze con un contenuto tecnologico che all’interno di un centinaio di punti di vendita top trade appartenenti al circuito degli Hoya center trovano dignità espositiva in uno spazio preferenziale composto da tre display parallepipeidei di 2 metri di altezza 9 di larghezza e 30 di profondità. Ognuno ha una funzione: il primo riporta il visual della campagna il secondo incorpora un monitor sa 32” collegato al pc sul tavolo per info e adv. Il terzo ospita 4 minidisplay che mostrano le caratteristiche delle lenti.
Punto di Vendita Ottica Bergomi Largo La Foppa (Mi) Sono circa 2000 i display di Dior distribuiti in maniera selettiva all’interno di ottici di alto posizionamento italiani. Nella maggioranza dei casi il materiale è distribuito per essere collocato in vetrina per circa 3 settimane, tuttavia si presta per stare anche all’interno del negozio. La sua struttura portante è bianca e rifinita con lastre rosse dello stesso materiale incollate esternamente. I due esemplari nell’immagine misurano circa 1,70 cm x 40 con di larghezza e 30 di profondità. Altri ottici invece sono stati dotati di un espositore più piccolo con uno sfondo in cartotecnica (pag 25) che può trovare posto in vetrina o sui banconi, per i 4 mesi indicati, come scadenza, dalla divisione marketing del brand ai rivenditori che l’hanno ricevuto a supporto della campagna di advertising.
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Marca Hoya Tipologia Shop in shop
POP IN SHOP
Marca Dailies Total (housebrand Cibavision) Tipologia Counter display Materiale Durevole Punto di Vendita Ottica Artioli Piazza XXV aprile (Mi Lenti a contatto in silicone idrogel e a contenuto d’acqua variabile, un prodotto innovativo per comfort elevato da mattina a sera. Pur appartenendo al comparto vista il pa viene esposto come un gioiello attraverso 500 sistemi espositivi da banco. Assolutamente da sottolineare il fatto che lo stelo rotante sul quale è alloggiato un campione confezionato del prodotto si muova mediante un silenziosissimo meccanismo ad alimentazione fotovoltaica. Per il resto questo dispositivo espositivo ha forma cubica con lato di circa 25 cm, una base in mdf verniciata con effetto soft touch, il logo serigrafato a un colore e la teca in Plexiglas spessa 4 mm. Gli ottici cui è stato inviato possono decidere discrezionalmente il tempo di permanenza del materiale all’interno del punto di vendita.
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Marca Miu Miu (license - Luxottica)
Marca Prada (license – Luxottica)
Tipologia Da vetrina
Tipologia Da vetrina
Materiale Non Durevole
Materiale Durevole
Punto di Vendita Ottica Artioli Piazza XXV aprile (Mi)
Punto di Vendita Ottica Bergomi Largo la Foppa (Mi)
Completamente rivestita di raso damascato, la soluzione espositiva da vetrina dedicata agli occhiali da sole Miu Miu ripropone un pattern espresso all’interno delle sfilate nell’ambito del prêt a porter per il 2012. Un motivo visivo che riguarderà il brand per tutto l’arco primavera-estate. Per quanto concerne l’occhialeria invece è un progetto di distribuzione selettiva mensile concordato per marzo aprile con quella ventina di ottici top trade italiani. Un numero piuttosto contenuto visto il posizionamento esclusivo del marchio. L’anima della struttura è in cartotecnica rinforzata da uno scheletro in legno mentre il logo a caratteri cubitali è in acciaio spazzolato. I vani per gli occhiali e il visual incorniciato sono entrambi illuminati tramite due light box di piccole dimensioni.
La vetrina di Prada allestita da Ottica Bergomi rappresenta la massima espressione di un progetto espositivo che ha coinvolto oltre 3000 punti di vendita tra Italia ed estero. Tale è coerente con i temi della collezione stagionale i quali risultano declinati tramite svariati elementi espositivi più o meno standard. In questo caso il materiale si compone principalmente di un visual apposto su alcune quinte scure che si intergrano alla preesistente struttura permanente con schermo digitale che proietta un video istituzionale altresì diffuso attraverso spot e social network. Protagonista della comunicazione la montatura da sole Prada folding in love lanciata a San Valentino. La montatura è in mostra su alcune colonnine con ripiano in acciaio e corpo in legno con rifinitura tipo pianoforte.
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Marca Ray Ban (Housebrand – Luxottica)
Marca Persol (housebrand - Luxottica)
Marca Police (license - Derigo)
Tipologia Da banco
Tipologia Counter display
Tipologia Wall unit medium
Materiale Durevole
Materiale Durevole
Materiale Durevole
Punto di Vendita Ottica Bergomi Largo la Foppa (Mi)
Per il marchio dell’occhialeria sinonimo delle montature da sole per eccellenza l’ultimo triennio è stato il periodo giusto per comunicare la presenza di una produzione seriale con lenti polarizzate. Il modo migliore per dimostrarne l’efficacia è stato reputato il tester: un piccolo espositore in acciaio satinato e profilo in pvc sul quale sono stati applicati alcune carte speciali con effetto specchiante e distorcente. Così l’immagine dell’automobile del visual risulta effettivamente difficile da visualizzare se non si indossano un paio di occhiali da sole con lenti appunto antiriverbero montate su occhiali Ray Ban. Di questi espositori ne sono stati prodotti circa 10.000 distribuiti in tutto il mondo. Caratteristica la forma a pinna di squalo impiegata dal brand in molti espositori e ora in dismissione.
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Punto di Vendita Ottica Artioli Piazza XXV aprile (Mi) Gli appassionati di montature da sole attraverso questo raffinato espositore da banco potranno apprezzare tutti i valori aggiunti offerti dall’acquisto di un paio di occhiali Persol che come è noto sono fatti a mano e con materiali ricercati. E il pregio accresce se si pensa alla possibilità di personalizzare la montatura incidendo le iniziali del cliente sulle stanghette. Un’opportunità in linea con le politiche di comunicazione di questo marchio che, all’insegna dell’understatement, non ostenta logo attestando il prodotto su una scala di prezzo tutto sommato accessibile nonostante l’alta qualità. Sobrio è anche l’aspetto dell’espositore: ognuno dei 100 esemplari ha base di legno laccata, teca in Plexiglas e meccanismo di rotazione. Di fatto si tratta di un cubo misurante 25 cm per lato.
Punto di Vendita Ottica Barello Via Torino (Mi)
Compatibilità con l’arredamento esistente nel punto vendita, fruibilità per garantire facile accesso al prodotto e ai modelli desiderati e illuminazione eye catching per enfatizzare il marchio e il prodotto. Sono le caratteristiche del display dedicato alla collezione vista sole Police pensata per un target anticonformista che ha come denominatore comune la devozione agli occhiali di questa marca. Presente in un centinaio di negozi in Europa vi resterà presumibilmente un paio di anni. Questa soluzione offre 55 posizioni su mensole retro illuminate e misura. 200 mm di base, 30 cm profondità e 210 cm di altezza. In MDF e Plexiglas dà la possibilità di inserire 3 diversi visual per eventualmente lanciare messaggi fondati su altrettante diverse linee di prodotto e relativi assortimenti.
POP IN SHOP
Marca Chopard (License Derigo)
Marca Chopard (License - Derigo)
Marca Guess (license – Derigo)
Tipologia Display da terra
Tipologia Display da vetrina
Tipologia Wall unit
Materiale Durevole
Materiale Non Durevole
Materiale Durevole
Punto di Vendita Ottica Moderna Via XX Settembre, 16 Abbiategrasso (Milano)
Punto di Vendita Ottica Barello Via Torino (Mi)
Punto di Vendita Ottica Barello Via Torino (Mi)
Chopard è sinonimo di esclusive composizioni di diamanti, zaffiri, rubini e smeraldi con tagli e dimensioni eccezionali che svelano un mondo di glamour artigianale nel quale originalità, creatività e maestria tecnica vengono spinte fino ai limiti. Si tratta insomma del concetto dell’assolutamente prezioso che all’interno di uno dei negozi di ottica più noti del centro di Milano viene espresso con un finissimo espositore da terra che combina le peculiarità della vetrina con la portabilità dell’espositore riproducendo una sintesi degli arredi della boutique Chopard. Legno, vetro cristallo e mensole in Plexiglas retro illuminate sono gli elementi materiali che compongono una struttura riprodotta in 100 esemplari posizionati in tutta Italia e misuranti 50 l x180 h x50 p.
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Il celeste metallizzato dell’espositore cartotecnico di questa vetrina richiama le tonalità dello zaffiro e già ora il mare forse anticipando la proposta di accessori per l’estate È in diffusione nelle vetrine di 50 punti di vendita italiani top trade per il lancio della nuova linea nei luoghi in cui già è presente il brand con materiali permanenti.. Misura 96 cm di larghezza 170 cm di altezza 20 centimetri di profondità. E nonostante il materiale ‘tra virgolette’ non durevole, ha un altissimo pregio ottenuto grazie alla cura di numerosi particolari. Una solida base in cartoncino più spesso e il corpo diviso in due sezioni che creano un effetto sospensione del modulo espositivo superiore corredato di visual e 4 mensole in Plexiglas. In alcuni casi è stato utilizzato all’interno del negozio.
Le wall unit come quella di Guess vengono chiamate Sis in quanto realizzate custom made per adattarsi alle esigenze dei clienti più esigenti e con l’obbiettivo di Creare un concetto espositivo in grado di arredare il punto vendita, anche in luoghi apparentemente non sfruttabili, ma senza penalizzazioni a danno di eleganza e sobrietà. In mdf verniciato e Plexiglass è corredato di specchi per la prova degli occhiali. Questo Sis in particolare ha durata permanente e viene posizionato solamente nei principali capoluoghi di provincia. Di medie dimensioni, misura 130 b x 200 h x 52 p cm ed è stato installato in 10 punti di vendita per trasferire l’immagine glamour del marchio. Lo specchio accanto al visual, retro illuminato come l’ampio assortimento, è utile alla prova come al processo di identificazione del cliente con il brand.
FutureBrand
BRANDING IS SO PASSÉ WELCOME TO FUTUREBRAND Dove possiamo consigliare alla tua marca se adottare una strategia local, glocal o global, grazie alle nostre 25 agenzie nel mondo.
Corporate ID Digital Innovation Naming Packaging Retail & POS Strategy
Contacts: 02.2909831 contact-milan@futurebrand.com www.futurebrand.com
Think Ahead. Stay Ahead.
POP IN SHOP
Marca Roberto Cavalli (license – Marcolin)
Marca Tom Ford (license – Marcolin)
Tipologia Dsiplay da banco
Tipologia Display da banco
Materiale Durevole
Materiale Durevole
Punto di Vendita Quattrocchi Viale Zara (Mi) In vetrina per il lancio e sul banco per il resto della campagna degli occhiali da sole di Roberto Cavalli, questo display medio piccolo ha un tempo di posizionamento che da inizio primavera, durerà 4 mesi. Dotato di rivestimento in carta dorata e un’immagine stampata con effetto zigrinato. Può anche essere posizionato internamente al negozio per fare riferimento alla comunicazione più ampia delle vetrine. Prodotto in 200 esemplari per l’Italia, dal punto di vista dell’immagine rappresenta una fase di transizione della griffe che probabilmente da settembre esibirà un aspetto meno incentrato sull’animal pur mantenendo la personalità spiccata cui ci ha abituato il marchio nell’ultimo decennio: con le sue texture spesso zebrate, pitonate e coccodrillate prese in prestito dalla natura nella sua espressione più selvaggia.
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Punto di Vendita Quattrocchi Viale Zara (Mi) Con il materiale nella foto ha optato per l’eleganza il marketing di Tom Ford che diversamente dal solito non ha manifestato quell’’immagine trasgressiva che ha fatto guadagnare allo stilista l’appellativo di re della trasgressione, insieme a una serie di censure che ne hanno fatto comunque tanto parlare. Il nero, l’immagine del papillon conferiscono maggiore formalitàai prodotti esposti in ossequio a una delle funzioni principali dell’occhiale che al di là dal riparare dalla luce garantiscono a chi li indossa anche quell’alone di sintomatico mistero. Il display da terra, prodotto in 2.000 esemplari, è concepito per mostrare 4 modelli di occhiali in due versioni. In cartotecnica plastificata ha una struttura interna in truciolato, le appenderie in Abs e un crowner con stampa a caldo dorata.
Marca Clic Products (Housebrand - Overal) Tipologia Display da terra Materiale Durevole Punto di Vendita La Milano Ottica Via Vitruvio (Mi) Progettato per visualizzare integralmente design e cromie dei modelli Clic il materiale espositivo da terra nell’immagine ha 12 postazioni per montature da vista, ossia occhiali da presbiopia con chiusura magnetica frontale, utili per essere indossati come una collana. L’espositore in questione è stato realizzato in 1000 unità, è di facile montaggio e soprattutto di minimo ingombro. Posizionato da dicembre resterà sul posto probabilmente fino alla fine dell’anno presso gli ottici selezionati. In Plexiglass opalino presenta uno stelo con piantana presumibilmene in alluminio che nel complesso misura h 22 l cm e base circolare con diametro di 30 cm. Dato il colore neutro dell’espositore e un’evidente ricerca di design tesa all’adattabilità in ambienti differenti, si presta a un target trasversale.
Michele de Gennaro
DIGITAL SIGNAGE
Si Computer
C
la
Tecnologia avanzata, design accattivante, ecosostenibilità, semplicità d’uso e risparmio energetico sono i punti di forza di queste soluzioni multimediali
E
salta
omunicazione
Si Computer produce in
Italia dal 1993 computer desktop, mini-pc, workstation e server, offerti al mercato professionale attraverso una rete di oltre 1.000 rivenditori distribuiti in tutta Italia. In questi 18 anni di attività la società ha maturato un parco installazioni di oltre
300 mila macchine e stretto partnership con prestigiose aziende del settore IT a livello mondiale, tra le quali Intel e Microsoft.
Nel 2010 è stata creata
la divisione dedicata al Digital Signage che si occupa dello sviluppo e della realizzazione della gamma “Explora”, una serie di prodotti caratterizzata da design all’avanguardia,
tecnologia avanzata e risparmio energetico. Explora Totem, Explora Fly, Explora iRead e Activa Pico DS sono gli strumenti ideati per facilitare la comunicazione, migliorare l’immagine di brand e fornire nuovi servizi alle aziende.
Explora Totem è il device progettato e realizzato interamente da SiComputer,
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che permette di comunicare in modo dinamico e multimediale. Il design accattivante, le possibilità di personalizzazione con loghi e grafiche aziendali, le cover intercambiabili e il forte risparmio energetico lo rendono ideale per essere posizionato in qualsiasi ambiente. Questa soluzione consente di visualizzare contenuti come foto, video e informazioni dinamiche facilmente aggiornabili da remoto.
Disponibile anche in
versione touch screen, con display singolo o doppio da 40”, 46” e 55”, Explora Totem è completo di monitor professionale Full Hd ad alta luminosità, di computer Activa Pico DS, rete wireless, diffusori audio e
tonica. All’interno di questo design compatto ed elegante è collocato un display professionale, singolo o doppio, a led da 40 o 46”; inoltre, Explora Fly è disponibile anche con interfaccia touch screen ed è sempre completo di computer Activa Pico DS, rete wireless, diffusori audio e porte usb ed è compatibile con sistemi operativi Windows, Linux o Android.
Explora iRead è la ris-
porte usb. Inoltre il totem è compatibile con qualsiasi applicazione di gestione con sistemi operativi Windows o Linux.
Explora Fly nasce da un
accurato lavoro di ricerca e sviluppo, ed è dedicato alle richieste più esigenti. Grazie al design esclusivo del suo braccio orientabile, può essere montato a parete o a soffitto, in verticale oppure in orizzontale. Questo apparecchio è progettato per essere mostrato da ogni lato, senza viti a vista e con una struttura portante funzionale alla forte presenza architet-
posta più immediata alle crescenti necessità di ambienti pubblici e luoghi di lavoro di avere la presenza di punti informativi dai quali poter accedere rapidamente a informazioni e contenuti multimediali. Con la potenza di calcolo di un vero computer, il design elegante ed essenziale, il piedistallo di sostegno pre-regolato e l’ampia connettività, questo prodotto è la soluzione ideale per
banche, enti pubblici, luoghi di aggregazione, aziende ecc. Explora iRead ha tutto ciò che serve per garantire il massimo delle prestazioni con poco ingombro e una notevole semplicità di installazione. Gli utenti possono consultare tutti i documenti nel modo più intuitivo possibile, semplicemente interagendo direttamente con il touch screen.
Infine Activa Pico DS,
utilizzando avanzati componenti, riesce a concentrare tutta la potenza di un personal computer all’interno di un design poco più grande di una mano. Grazie alla piattaforma Nvidia permette elevate prestazioni grafiche e di calcolo con bassi consumi e ridotta dissipazione: meno costi per chi lo utilizza e meno inqui-
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namento per l’ambiente. Activa Pico DS è il prodotto ideale per essere inserito all’interno di totem e chioschi. 24x7 è lo slogan che meglio rappresenta questo computer: il suo funzionamento è garantito 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
• http://www.sicomputer.com
VENDING
punta
Michele de Gennaro
multimedialità
alla
integrata MEDIAWORLD
Dopo un anno di test il brand di elettronica di consumo ha deciso di raddoppiare il numero delle macchine presenti sul territorio italiano.
Perché la vendita automatizzata è un ulteriore prezioso strumento di brandawarness internazionale e nei prossimi mesi coinvolgerà anche altri paesi.
Q
Italia e Germania sono
i due paesi scelti per lo start-up del progetto vending di Media World, la catena di distribuzione specializzata nell’elettronica e negli elettrodomestici di consumo del gruppo Media Saturn Holding, filiale del gruppo Metro. Il progetto per la vendita automatizzata ha carattere
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“ uesta operazione - dice Maurizio Motta, direttore generale di Media World - consiste nel fornire una prestazione di servizio a tutti gli effetti, fornendo alcune tipologie di prodotto ai consumatori a un prezzo competitivo rispetto alle grandi superfici e ai negozi on line. Abbiamo individuato spazi di altissima pedonalità che, per la loro morfologia, non possono ospitare un punto Media World tradizionale e abbiamo pensato di ricorrere alle vending machine”.
Le location interessate
sono aeroporti, stazioni ferroviarie, centri di smistamento di carattere logistico, autogrill e aree di sosta e passaggio degli ospedali.
Partito nel 2011 il progetto vending ha coinvolto prodotti di elettronica che rispondano e determinati requisiti: soddisfare la richiesta di utenti che hanno poco tempo per recarsi in un negozio tradizionale, dimensioni adeguate per la vendita automatizzata, ben gestibili dal punto di vista dell’approvvigionamento delle macchine.
Il vending Media World
offre quindi cavi usb, batterie, caricabatterie per
cellulari e macchine fotografiche digitali, memory card, fotocamere e videocamere compatte. Dopo un anno l’operazione sta dando i suoi frutti anche se ci sono ancora migliorie da apportare.
A
“ partire dal sistema di pagamento - spiega Motta -: essendo macchine americane prevedevano il pagamento esclusivamente tramite carta di credito. Ma sono pochi i consumatori italiani che si ricordano il pin della propria carta di credito, quindi abbiamo deciso di introdurre anche il pagamento tramite bancomat, più naturale per l’utente italiano. Un servizio che sarà attivo tra qualche mese”.
Le macchine, realizzate
dalla statunitense Zoom System, al momento ope-
VENDING rative sul territorio italiano sono sei: negli aeroporti di Orio al Serio e Milano Malpensa, alla stazione Centrale di Milano, all’ospedale S.Raffaele e in due autogrill. Ogni macchina è caratterizzata da una comunicazione e da un vestito identico a quello della catena di distribuzione: sfondo rosso e brand con caratteri bianchi.
L
“ a riconoscibilità del nostro brand è fondamentale, una garanzia per i consumatori. Si tratta di macchine
estremamente sofisticate, che consentono una movimentazione delicatissima dei prodotti per non provocare alcuna rottura. Hanno un ingombro di 2,10 m in larghezza, 2,3 m di altezza e 1,5 m di profondità. Entro il 2012 raddoppieremo la presenza sul territorio italiano”.
Ogni macchina Media
World contiene 20 diversi prodotti, ciascuna dei quali con uno stoccaggio dalle 10 alle 20 unità, a seconda delle dimensioni d’ingombro.
S
“ iamo ancora in test area - dice Motta - in quanto non esiste un modello di business di riferimento in questo senso e stiamo verificando la bontà del progetto sia in termini
di offerta sia in termini di appetibilità da parte del consumatore. In un anno sono stati venduti qualche migliaio di pezzi in questo modo. Gli articoli più gettonati sono stati gli auricolari, le schede di memoria da 4 Gb, gli adattatori universali per i caricabatterie e l’adattatore per le batterie Apple”.
29
Z
3 G Plotter und
PRODUZIONE
M
che
Potrebbe descrivere le
caratteristiche generali del dispositivo propostao da Zund?
La serie di plotter
multifunzione da taglio e fresatura Zund G3 è pensata per la produzione di espositori
Marco Oltrona Visconti
multifunzione acchina!
di grande formato, isole promozionali, materiali per il punto vendita in cartone e durevoli. In più essendo dotata testa
di taglio multiutensile può alloggiare differenti strumenti di taglio, e diversi tipi di frese. Una telecamera ICC garantisce la massima precisione nelle lavorazioni e un perfetto registro tra stampa e taglio.
Inoltre un piano aspirato favorisce un perfetto ancoraggio al piano di lavoro anche dei materiali più pesanti e dei formati più piccoli. La proposta include il software Zund Cut
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La serie di plotter G3 si presta alla produzione di materiali espositvi per il punto di vendita, di foggia sia non durevole che durevole. Ne parla il Graphic specialist Gianluca Bondioli. Poi un esempio delle applicazioni da parte di aziende che la utilizzano: Eurostand, Black Ober e Tic Tac. Center, per consetire all’utilizzatore una gestione integrata e automatizzata del flusso di lavoro.
Quali accessori possono essere integrati ai plotter della serie G3?
Quali sono le superfici di
lavorazione gestibili da Zund G3? Si possono gestire innumerevoli formati dal più piccolo 1,33x1,6 metri fino alla dimensione 3,2 x 3,2 metri nel modello 3Xl3200.
Quali sono state le inno-
stato pensato?
vazioni tecniche che hanno migliorato la produzione di materiali espositivi dei vostri clienti?
set nel settore grafico-cartotecnico, grazie alle nuove funzionalità di finitura e di prototipazione rapida. Comunque laddove esi-
zionare il V-Cut by Zund, che consente di effettuare tagli a V con differenti gradazioni. In questo senso è
Tutte le macchine della Per quale tipo di clientela è serie possono montare il Conveyor, un sistema di trascinamento a tappeto che permette di velocizzare il caricamento e aumentare ulteriormente il formato dei materiali lavorabili. In più combinando il macchinario con il BHS –Board Handling Sistem- si automatizza anche lo scarico del materiale da pallet a pallet sia in entrata sia in uscita.
stano esigenze di taglio e in particolareda comparti come: tessile, automotive, industrie nautica e aeronautica, specialisti nella lavorazione materie plastiche.
ltre alle già citate caratStampatori digitali e off- O teristiche possiamo men-
emblematico il taglio a 45°, che permette di costruire espositori, stand, arredi e strutture autoportanti senza l’ausilio di cerniere. C’è poi l’RBT, un utensile specifico per la realizzazione direttamente sul materiale di scritte in alfabeto braille per gli ipovedenti.E infine l’IJT un inkjet tool che consente di inserire codici, marchi e personalizzazioni sul materiale durante la fase di taglio.
Gli scaffali ad hoc di Blackober
Svariate sono le soluzioni espositive che Blackober realizza attraverso l’impiego del plotter G3 di Zund. Il dispositivo infatti permette all’azienda di Seveso (Mb) di esprimere al meglio le sue prerogative che si basano su una indiscutibile creatività e su un altissimo livello di progettualità. Un know-how che deriva dal background dei suoi titolari, Cinzia Guidi e Carlo Oberholzer, i quali sono presenti nel comparto dello shop fitting da quasi un trentennio dopo una lunga e apprezzata esperienza come vetrinisti.
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PRODUZIONE
Un esempio della loro attività sono i progetti di category managment progettati e realizzati negli ultimi 6 mesi per il l’importatore e distributore di giocattoli Mac 2 in seno al lancio di alcune linee dei brand Disney, Tron e Motorama (vedi foto strutture).
Spiega Cinzia Guidi
«L’esigenza primaria era quella di presentare i prodotti ai rivenditori di giocattoli clienti di Mac 2. In secondo luogo, i progetti di queste soluzioni espositive potrebbero essere un valido supporto per la presentazione dei prodotti all’interno delle loro catene di negozi o nei canali retail di loro competenza».
45 di profondità, le quali sono state rivestite da pannelli in Mount in coerenza con le applicate sui profili frontali. Per il taglio dei pannelli è stata utilizzata la testina V cut del plotter Zund che consente di effettuare le famose incisioni a 45° utili alla creazione di
strutture è stata eseguita sempre da Blackober (www.blackober.it) che in genere garantisce anche il servizio di refill degli stock di referenze.
pieghe al fine di ottenere volumi differenti e senza giunte.
Eurostand insegna Intesa con Zund
▲ TIC
Nello specifico, in tutte
le soluzioni si è trattato di personalizzare scaffalature standardizzate e composte da 4 moduli di 133 cm di larghezza, 236 di altezza e
Le scaffalature sono state Tolti gli allestimenti fiericorredate anche con soluzioni di illuminotecnica mista neon e led e tappetini calpestabili frontali brandizzati di 60 cm per 1 metro. A costituire il fondale un rivestimento in pellicola vinilica con stampa digitale personalizzata e applicata direttamente sullo scaffale.
L’istallazione delle intere
stici, quasi il 40% dell’attività di Eurostands riguarda operazioni di shop fitting visual merchandising e POP. Per ciò la società di Cambiago ha avviato a partire dal 2011 il potenziamento del Settore Grafiche e Decorazione, per tutte quelle realizzazioni a corollario di più ampi interventi sul punto di vendita.
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Anche Giancarlo Miotto, titolare di Tic Tac, utilizza i plotter di Zund per la produzione dei materiali espositivi cartonati. Un esempio sono quelli nell’immagine a sinistra mm per riempire il vuoto creato sul primo pannello lavorato. Il terzo step prevede la decorazione della trasparenza mediante una pellicola di PVC traslucido. Infine si procede all’ancoraggio dell’insegna a un pannello di legno.
Lo stesso plotter ha dato
TAC ▲
T
« ra i Primi avori effettuati da questo nuovo reparto produttivo diretto da Luigi Zamproni –spiega l’amministratore delegato Simone Riva- ci sono le insegne delle
vita agli allestimenti impiegati da Natuzzi nella sua fiera di riferimento a Shangai. Partendo da un semplice e grezzo pannello in forex di dimensione cm 100 x 250 per uno spessore di 10 mm, sono stati creati diversi livelli di lavorazione corrispondenti a diverse tipologie di taglio con il sistema G3 ZUND.
è stato praticato un taglio inclinato ottenuto utilizzando una fresa tornita. Ed un terzo livello di finitura è stato necessario per predisporre i fori passanti ne hanno consentito il trasporto e il montaggio del lavorato., sospesi ed accostati uno all’altro, questi pannelli formavano pareti
metri e alte 5 che delimitavano l’area dello stand con un effetto “vedo non vedo”.
Tali pareti erano impre-
ziosite da loghi Natuzzi realizzate in plexiglass opalino retroilluminato.
filiali di Intesa San Paolo».
n primo livello che Un lavoro ancora in fieri U prevedeva il taglio passanper il quale è tornato utile l’utilizzo dei plotter G3 di Zund da poco acquistato. Nella fattispecie le insegne vengono ricavate attraverso un taglio a fresa passante a pantografo che permette di ricavare la scritta in negativo da un pannello in MDF. Nella seconda fase si lavora su una lastra in Plexiglas da 20 mm da cui si asporta materiale ricavando la stessa scritta in bassorilievo con un o spessore di 4
bifacciali lunghe fino a 10
te, per il secondo livello
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PROMOZIONE
E
Michele de Gennaro
BOSCOLO incanta con spositori
d eluxe
L’azienda che offre pacchetti di viaggio personalizzati ha creato una vera e propria collezione di strumenti espositivi di mirabile bellezza e funzionalità
Boscolo opera nel
mondo dell’ospitalità in Italia e in Europa da oltre 30 anni attraverso una catena di Hotel di Lusso e un tour operator di fama internazionale.
B
oscolo ha sempre dato moltissima importanza alla tecnologia e al design, per questo motivo tutti i progetti immobiliari del gruppo vengono seguiti e coordinati da architetti di fama mondiale, da Adam Thiany a Norman Foster, da Simone Micheli a Maurizio Papiri e vista la grande esperienza con questi nomi di eccel-
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luppano intorno alla campaign idea: dovunque sarà possibile un viaggio sorprendente Boscolo Travel sarà pronto ad offrirlo. Concetto che trova espressione in TV/internet attraverso uno spot da 30’’ realizzato da BRW Filmland. Da qui nasce l’idea di realizzare espositori dotati di monitor che potessero portare questo messaggio ai clienti in ogni punto vendita sia del trade che della grande distribuzione.
Naturalmente i supporti
espositivi vengono pensati, progettati, prototipati ed infine realizzati in base alle
lenza Boscolo ha cercato di declinare il mood del brand sia attraverso la distribuzione dei prodotti turistici Boscolo Gift nei singoli punti vendita sia attraverso la presenza nelle fiere di settore più importanti, dalla BIT al Cosmoprof fino all’ultima realizzazione di una Boscolo Lounge al Salone del Mobile.
Boscolo Travel, la divisio-
ne viaggi di Boscolo apre la stagione 2012 presentando il nuovo impianto di comunicazione messo a punto dalla Cernuto e Pizzigoni & Partners, un
piano articolato attraverso i vari comparti del brand: istituzionale, i Viaggi di Boscolo, e Boscolo Gift la collezione weekend che la cura organizzativa di Boscolo ha confezionato in altrettante intense esperienze di viaggio. E sarà proprio Boscolo Gift di cui è stata ulteriormente ampliata l’offerta e potenziata la distribuzione, il primo attore di una campagna che si aprirà verso tutti i canali della comunicazione integrata: televisione, stampa, internet, operazione di retail marketing e trade.
Tutte le attività si svi35
esigenze dei negozi/agenzie e degli obiettivi di vendita. La realizzazione di un espositore richiede diversi mesi di lavoro, dall’idea originale è fondamentale per noi la fase di campionatura e di prototipazione, solo se questa fase riceverà approvazione si passa alla scelta dei fornitori facendo delle gare a livello internazionale al fine di ottenere il miglior prezzo e la miglior qualità.
La produzione viene fatta
per il 90% da artigiani Italiani che per cura e professionalità non hanno uguali, mentre la Cina rimane in-
per cubo. Misura 1,70 m di altezza, 29 cm di larghezza e 29 cm di profondità, contiene 48 list perché lo scomparto centrale è destinato al materiale informativo e di comunicazione.
In particolare per la
teressante per le produzioni massive e standard.
Boscolo dimostra quindi
dal design di un Hotel al design di un piccolo espositore di cercare sempre il meglio presente sul mercato in termini di avanguardia e innovazione al
fine di riuscire a soddisfare sempre al meglio ogni suo cliente.
L
a gamma di strumenti espositivi parte da un piccolo espositore da banco, ideale per i punti di vendita con problemi di spazio, in plexi di 50 cm di altezza, 50 cm di larghezza e 20 cm di profondità. Di colore bianco, con una grafica molto semplice e un messaggio nella parte
posteriore destinato alla banconista. Questo espositore contiene 11 cofanetti brochure e folder. Ne sono stati realizzati diverse migliaia.
U
n altro espositore è il totem girevole, sempre in plexi bianco, montato su un palo a incastro girevole. Questo totem è formato dalla base girevole, una piccola porticina-magazzino, e cinque scomparti
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grande distribuzione, Boscolo ha riscontrato la necessità di differenziare il proprio prodotto di fascia medio-alta rispetto a quelli offerti dai vari competitors. Quindi anche qui ha optato per espositori di grande impatto e dal design tecnologico e raffinato allo stesso tempo, declinati in diversi modelli e con il supporto di uno o più monitor che rendono
ancora più emozionale l’incontro del consumatore con l’offerta Boscolo.
Due isole espositive
una bianca e una nera, di 90x90x95 cm. Si tratta di un cubo in mdf rivestito in forze opaco, che su tutti e quattro i lati ospita delle nicchie che contengono i cofanetti. Le nicchie sono caratterizzata da scritte intagliate con la descrizione del prodotto, il logo e il sito internet dell’azienda. Queste isole necessitano di una presa di corrente in quanto hanno un sistema di illuminazione a led interno, che regala un effetto molto suggestivo. Il piano dell’espositore è riservato a presentare i cofanetti campione e le brochure, mentre al centro sono installati due monitor in verticale, schiena contro schiena, con audio regolabile a seconda della realtà del punto di vendita, su cui scorre la presentazione del prodotto e di tutta collezione Boscolo Gift. I due monitor ricevono le informazioni da una tasca interna all’isola dove sono posizionati dei piccoli pc Asus, che hanno installati dei software in cui si possono caricare i nuovi video semplicemente con una chiavetta usb.
I
nfine il prodotto più bello della comunicazione di Boscolo è l’espositore bifacciale, alto 2,3 metri,
37
largo 1,5 m e profondo 40 cm. Sul retro è stato avvitato un pannello in plexi trasparente su cui viene applicata una pellicola intercambiabile con l’immagine istituzionale della linea Gift.
Si tratta di un’immagine
molto grande e dal notevole impatto, e può funzionare anche come elemento vetrina, mentre l’altra faccia dell’espositore viene rivolta verso l’interno del punto di vendita e offre i prodotti ai consumatori.
È
iniziata
DIGITAL SIGNAGE
Con un sistema che combina streaming e conference call, un promoter si può collegare in diretta dall’azienda al punto di vendita. Ecco le implicazioni della video interazione presentata da Be Bop presso la sede di WGEXP e Pirella-Lowe-Fronzoni con hardware di M-Cube
l ’era del irtual
V Promoting Lo sapevate che secondo la maggior parte degli is-
propone il servizio di Virtual Promoting come
promuovere, si collega direttamente con l’azienda relazione con il personale della struttura? È la prima domanda che fa ai suoi interlocutori o nelle sue presentazioni l’Amministratore Delegato di Be Bop Andrea Cinelli che da un paio di anni
Leonardo Murgo
l’impiego di hostess o dove il visual merchandising non è ben strutturato.
M
a che cos’è il virtual promoting? In parole poverissime si tratta di
“in diretta” da un esperto.
O
vviamente le implicazioni di questo servizio sono molteplici e Andrea Cinelli sa spiegartele tutte anche perché avendo girato parecchie multinazionali dell’industria nel ruolo di
marketing manager in termini di formule di vendita o di dinamiche d’ingaggio con il potenziale cliente ne sa una più di Bertoldo.
Esperienza a parte il vir-
tual promoting può essere utile sia come sistema attenzionale o di animazione per tutte le categorie di prodotto . sia per i prodotti con un minor tasso di sostituzione o il cui contenuto in termini di servizio è più complicato da intuire. Sono molti, infatti, i casi in cui l’osservazione del prodotto non ne chiarisce le effettive caratteristiche e il packaging che riporta incomprensibili espressioni gergali o criptiche non chiarisce bene il suo contenuto. Si pensi per esempio al segmento dell’elettronica di consumo cui appartengono smart phone, pc ma anche il comparto del bianco (lavatrici, frigoriferi eccetera). Nella norma supportare le vendite di questi prodotti si trovano spesso hostess o promoter.
C
hiarisce Cinelli: «Il personale di supporto alla vendita è utilissimo tuttavia ricerche condotte da GFK Eurisko hanno rilevato che il tempo di lavoro effettivo
38
medio di ogni promoter è del 35%». Questo significa che nel resto del tempo il rappresentante della marca sul punto di vendita resta in attesa di contatti. Un altro dato impressionante è lo spreco inconsulto che si fa delle risorse. Ci sono promoter professionisti preparati ed effettivamente efficaci, ma tantissimi sono quelli impiegati occasionalmente, magari senza la specifica formazione o adeguate motivazioni.
Spiega Cinelli: «Com-
pagnie telefoniche o internet provider in un anno possono arrivare a contabilizzare a libro paga anche 9000 promoter, con evidenti sprechi di risorse che, per i motivi
appena sopra esposti non giovano né all’occupazione né all’azienda».
Per mettere in evidenza
le implicazioni del sistema della video interazione approntato da Be Bop, lo scorso marzo durante un evento patrocinato da WGEXP e Pirella-Lowe-Fronzoni con la collaborazione di Display Italia, è stata data una dimostrazione pratica di virtual promoting attraverso una piattaforma hardware fornita dallo specialista di digital signage M-Cube. Su tale piattaforma è stato installato il software di Be Bop che combina streaming e conference call.
Per intenderci si tratta
della stessa tecnologia che, durante la celebre trasmissione de L’isola dei famosi, permette di trasmettere a casa dei telespettatori le immagini di videochiamata tra i concorrenti del reality e i loro parenti. Diversi i vantaggi emersi nelle
dinamiche di simulazione della video interazione traslata in situazioni tipiche dell’in-store promotion:
I
« l primo plus -spiega Cinelli- è quello di avere una persona sempre a disposizione qualora uno o più potenziali clienti si avvicinino a una vetrina o a un prodotto. In più il servizio può essere attivato h24, per esempio anche in orari notturni sulle vetrine e comunque può essere one to many».
Inoltre il software si in-
tegra con i protocolli più diffusi di trasmissione
digitale consentendo alla postazione di promozione e al suo gestore di connettersi a dispositivi tablet e cellulari degli avventori, nonché di integrarsi al web per comunicare meglio in maniera integrata.
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FIERE
Pop che Verrà
Marco Oltrona Visconti
A Promotion Expo fiera del marketing relazionale si sono viste alcune interessanti aziende produttrici di materiali espositivi. Di seguito alcune soluzioni d’avanguardia. POP Channel
È in sperimentazione in
circa 150 esemplari sul canale grande distribuzione organizzata grazie a Nivea (Beiersdorf) e se cambierà il modo di intendere il concetto di display lo dirà il mercato.
Intanto Pop channel di
Majrani Group è senz’altro una delle più grosse novità in termini di solu-
zioni espositive per il punto di vendita.
Con questo nuovo ma-
teriale infatti il gruppo di Peschiera Borromeo ha codificato un nuovo linguaggio espositivo integrando digital signage, sensori che rilevano lo stock presente sugli scaffali e un tablet con promoter virtuale (il cosidetto avatar) che essen-
do dotato di software per il riconoscimento facciale rileva genere ed età della persona che si approssima alla struttura e rivolge un messaggio di comunicazione personalizzato.
Insomma come avviene
per la comunicazione in internet tale struttura svolge attività di field marketing offrendo la possibilità di monitorare vendite e stock in tempo reale e raccogliendo informazioni sugli interlocutori ovviamente nel rispetto della privacy.
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FIERE
Lo specialista per eccellenza
Lavora praticamente
tutti i materiali e offre so-
Tagli e materiali Tra i produttori di materiali sono da segnalare anche Eurmoma di Ciampino (Roma), specializzato nella fornitura taglio a misura e lavorazioni personalizzate di pannelli lastre in pvc, perspex, pmma bisatinato, policarbonato, pet, petg, polionda, dibond, eurobond con tutti i tipi di taglio finanche al precisissimo laser.
L’uroboro che arreda.
Savino Corvasce da Bar-
L’ologramma che non ingombra
Sono svariate le aziende
L’auto-montante Lito Art di Bernate Ticino (Mi) ha riunito in un’offerta aggregata le competenze di specialisti del settore cartotecnico della zona del fiume azzurro. Ne sono nati progetti interessanti come Easy Pop: una linea di espositori cartonati brevettati che si montano da soli.
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luzioni standardizzate e ad hoc CMP&P di Milano attestandosi tra gli storici specialisti del settore del materiale POP alla luce dei lavori effettuati per le più grandi marche.
che propongo sistemi olografici per la promozione di prodotto, ma di solito si tratta di materiali di grandi dimensioni che pesano anche centinaia di chili. Le soluzioni presentate da Life Tronic di San Giuliano Terme (PI) però sono di dimensioni contenute, tanto da poter essere posizionate su banconi.
letta può essere considerato l’antesignano nell’utilizzo di materiali cartotecnici, come il Nidopan, il Reboard, o il cartone ondulato, a fini di arredo espositivo per il punto di vendita. Di recente ha presentato la linea Uroboro che annovera una serie di componenti di arredo (sedute, tavoli, salottini) composti arrotolando fasce di cartoncino ondulato. Tali elementi si ispirano a forme organiche naturali e si adattano anche all’arredo di interni residenziali.
360P
ANNO
15
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Spettabile Ufficio Amministrazione sottoscriviamo l’abbonamento annuo alla rivista DISPLAY ITALIA (euro 15,00)
nome e cognome (o Ragione Sociale) ............................................................. .......................................................................................................................... attività .............................................................................................................. via ............................................................................................................. città e cap ........................................................................................................
Il pagamento sarà effettuato - versamento sul c/c 000083046268 intestato a IDM srl - assegno bancario allegato alla presente cartolina, intestatoa IDM srl - bonifico bancario intestato a IDM srl su Banca Popolare Commercio e Industria ag 7 Milano IBAN IT12 Y 06048 01607 000000010483 - con carta di credito sulla speciale sezione abbonamenti del sito www.displaymagazine.it
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C GDO
hampagne
lo
Sergio Monsorno (*)
NELLA GDO
fa trading up UN LUSSO (QUASI) PER TUTTI C omprereste al supermercato una bottiglia di Dom Perignon da 172 euro al litro? O una di Veuve Clicquot da 159 euro al litro?
La domanda è
lecita perchĂŠ tanti retailer espongono in vendita etichette prestigiose di champagne a prezzi che superano i 100 euro a bottiglia. E non stiamo parlando del Manor del centro di Lugano in Svizzera e della sua ricca ed elegante
Innanzitutto
occorre notare che nello scaffale che stiamo esaminando convivono vini con prezzi che vanno dai 70 centesimi al litro del primo prezzo in brik, fino ai 50 euro al litro e oltre dei vini italiani di pregio, e che si supera ampiamente la soglia dei 100 euro per litro nel caso delle etichette di champagne. C’è quindi da chiedersi quali siano i criteri espositivi più efficaci per far coesistere prodotti tanto distanti per prezzo e diversi per qualità o destinazione d’uso senza creare confusione nella mente dei consumatori.
esposizione di vini, ma di location italiane di insegne tutto sommato nazional-popolari come Auchan, Esselunga e Coop. Se questi distributori hanno deciso di assortire prodotti tanto costosi rispetto alle battuta di cassa media equivalente a pochi euro che caratterizza le migliaia di articoli che vendono, evidentemente significa che quei prodotti giocano la loro parte nell’economia generale dello scaffale. Quale sia questo ruolo, tentiamo di scoprirlo.
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Di questo tema
si era già parlato in un altro numero di Display Italia, e si era sottolineata la difficoltà dei retailer italiani nel valorizzare la categoria dei vini nel suo complesso dal punto di vista espositivo. In questa sede ci interessa concentrarci piuttosto sul compito che una serie di articoli definibili come l’”alto di gamma” della categoria può sostenere.
Tale “alto di
gamma” è talmente sproporzionato in termini di prezzo rispetto all’entry level o anche alla media dei prezzi degli altri
articoli venduti, che verrebbe da definirlo come una vera e propria nicchia del lusso all’interno dello scaffale. I beni di
lusso, si ricorda, sono quelli che secondo una definizione accademica presentano una curva di domanda che cresce più che proporzionalmente all’aumentare del reddito.
Qui sorge il primo
dilemma. In una situazione economica come quella attuale, in cui molte insegne di iper e supermercati segnano il passo con numeri di crescita inconsistenti e in
GDO presenza di una domanda stagnante di beni di consumo alimentari, quale può essere il destino di un bene di lusso sullo scaffale della GDO? Fare la polvere, per esempio, in tutti quei casi di ghettizzazione della nicchia del lusso: prodotti riposti in vetrinette sottochiave accessibili
scoraggiano anche il più disponibile dei consumatori a vincere la ritrosia di mettere nel carrello un “prodotto posto sotto regime di sorveglianza”; e, nei casi più imbarazzanti, scatole vuote che recano messaggi appiccicati in modo posticcio che suggeriscono di chiedere
un trend dei consumi che puntava verso la democratizzazione del lusso, ovvero la possibilità per strati sempre più ampi della popolazione di concedersi il meglio con i propri acquisti; la figura del cosiddetto escursionista del lusso, che sconfina ogni tanto dal livello medio delle spese che il suo reddito gli consente risparmiando da un lato su categorie poco emozionanti o non emulative e dedicandosi dall’altro lato ad acquisti sporadici di prodotti e servizi di qualità e prezzo superiore, ben descrive il fenomeno che nel 2004 Silverstein ha definito come il trading up and down del nuovo consumatore.
L
solo con la collaborazione del personale di reparto che nelle giornate di maggior vendita è praticamente irreperibile; prodotti isolati in modesti espositori fuori banco che li fanno sembrare parte di un’operazione di inout promozionale invece che assortimento di un display continuativo; bottiglie adornate di evidenti collarini anti-taccheggio che
informazioni alla cassa o al box della direzione
In realtà la legge
della domanda crescente in maniera più che proporzionale al reddito diventa una formidabile opportunità quando si riesce ad intercettare il consumatore che pratica il trading up. Giampaolo Fabris in tempi non sospetti aveva già ipotizzato
a polarizzazione dei consumi che anche in Italia è in corso da molti mesi finisce proprio per orientare le scelte sui punti estremi della scala-prezzi, verso articoli con posizionamento value for money da una parte, e su quelli alto di gamma o di lusso dall’altra.
V
iene quindi da pensare che un ruolo possibile da attribuire ai “vini di lusso” sia proprio quello dell’intercettazione delle intenzioni
di acquisto di consumatori che in materia di vini e champagne desiderano talvolta concedersi il meglio, non necessariamente perché si tratta di clienti particolarmente abbienti, ma semplicemente perché sono mossi da motivazioni che travalicano i confini dei loro limiti abituali di spesa: fare bella figura ad una festa, celebrare degnamente una ricorrenza, dedicarsi un regalo particolare, ecc.
Di fronte a queste
possibili inclinazioni del consumatore, nasce il secondo dilemma: come assecondare le intenzioni di spesa con un corretto mix assortimento-prezzidisplay rendendo desiderabile quel lusso normalmente considerato inaccessibile senza fare una pazzia.
Evidentemente se
un articolo di lusso non è, o perlomeno non appare, esclusivo, prezioso, ricercato, elegante e sofisticato difficilmente raggiunge l’obiettivo di rendere diverso chi lo acquista, di rendere unica l’esperienza di acquisto e di consumo caratterizzandola in maniera totalmente
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appagante.
Da questo punto
di vista le catene del trade moderno hanno di fronte una grande sfida; Esselunga, col suo sommelier disponibile a consigliare i clienti assecondando o fomentando addirittura le loro malcelate tendenze al trading up, ha fatto una scelta precisa di comunicazione: tutto dice in quel reparto che vale la pena concedersi il meglio in fatto di vini.
Per altri retailer c’è
ancora molta strada da fare per arrivare a cogliere una tale opportunità; si tratta di lavorare tanto sugli aspetti di visual merchandising, di struttura espositiva, di assortimento e di sequenza dei segmenti di domanda esposti nel display.
Ma il premio in 47
palio è ricco: la possibilità di rispondere affermativamente alla domanda da cui siamo partiti,
convincendo il consumatore che non c’è nulla di strano ad acquistare una costosa bottiglia di champagne al supermercato!
(*) Amministratore Delegato di C2C Close To Consumer
lo
Shop
SHOP FITTING
f
Marco Oltrona Visconti
Per DATAMATIC
itting è
Routine
Il distributore di prodotti di informatica ha avviato il rinnovamento dei negozi a insegna Wellcome e Vobis dei quali è proprietario del marchio e franchisor. Il Progetto è stato seguito dall’architetto Fausto Baratti, Retail Designer e Communication Specialist di Datamatic spa distributore di informatica italiano fondato nel 1973 proprietario dei marchi. con referenze che abbiano
Architetto Baratti, come è
cambiato il modo di esporre l’informatica in questo decennio?
Fino a qualche anno fa
l’hardware fondava la sua
connotazioni estetiche. immagine sulle prestazioni, Per ciò non solo il prodotoggi il discorso è diverso to deve essere dotato di un perché il cliente, che sia consumer o business, ha l’esigenza di confrontarsi
design proprio, ma anche la sua presentazione deve seguire criteri specifici. È su questo concetto di identità che svolgo il mio lavoro dal 2000 per la Catena di negozi Wellcome nata nel 1996 .
Quanti punti di vendita conta la catena?
190 punti di vendita a
insegna Wellcome, circa 80 della Catena Vobis e 24 Cash and Carry Datamatic. distributore di informatica italiano fondato nel 1973 proprietario dei marchi.
I
n cosa consiste il suo lavoro esattamente?
Curo il layout di tutte
le insegne citate e in secondo luogo, adatto la comunicazione in store che l’industria predispone nel nostro circuito armonizzando l’immagine di ogni
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iniziato il rinnovo dei negozi a marchio Wellcome. Ci può raccontare i criteri di questa operazione di restyling?
Per questioni di stile ho brand alla nostra.
Si veda per esempio il
caso degli shop in shop Vodafone. Per scendere nello specifico pertanto coordino e supporto i punti di vendita guidandoli nella corretta pianificazione di azioni commerciali, di I TA L I A N FA C TOR Y
layout e di visual merchandising, analizzando e verificando periodicamente i risultati conseguiti, intervenendo con autorevolezza nel proporre e fare condividere eventuali azioni correttive.
Ad aprile dell’anno scorso è
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optato per l’inserimento di materiali naturali. Quindi è largo l’uso che si fa dell’alluminio e del rovere. Il primo materiale è stato utile a costituire gruppi di moduli dogati su tre standard che misurano da 75 a 100 cm e sui quali è stato possibile predisporre le appenderie oppure inserire mensole I TA L I A N FA C TOR Y
per lo stazionamento dei prodotti. Nelle vetrine invece questi moduli dogati si completano con alcuni profili assolvendo la funzione di sfondo all’esposizione esterna.
Per rendere accattivante
l’ambiente è stato appunto utilizzato il legno con lastre dello spessore di 5 cm. In tonalità nera per piani e mensole e grigia per il bancone della cassa.
Quali i nuovi criteri espositivi?
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dove l’ar te è anche tecnologia arredamento e design
espositori e display
Prefor è una realtà nell’industria progettazione e alla produzione, all’interno del punto vendita
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delle fornendo (POP),
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SHOP FITTING Wellcome si rivolge sia
al consumer, ma soprattutto a uffici e piccole medie imprese. I moduli centrali offrono quindi delle demo unit per la presentazione dei notebook.
D
opo studi di prossemica ho deciso di adottare arredi che facilitassero la prova del prodotto, per cui i banchi “shop in shop”, hanno varie misure per postazioni da 6 o 8 notebook, ma sempre un altezza di 115 cm: il cliente non deve abbassarsi a vedere il prodotto ma lo trova all’altezza dei suoi occhi e del suo braccio.
N
ello stesso banco trova tutti gli accessori a portata di mano. Il secondo intervento sul lay out ha riguardato la distribuzione degli spazi. Tenendo conto che un negozio che si rivolge all’impresa deve essere dotato di laboratorio di assistenza e di alcuni spazi per la gestione del flusso delle merci, tramite i suddetti moduli di arredo au-
toportanti e organizzabili sia verso il negozio sia verso il retro, offro la possibilità di creare spazi da dedicare al back office (ufficio, magazzino, laboratorio) senza dover ricorrere al cartongesso.
I
noltre ogni modulo è dotato di cassettiera per stiparvi le scorte dei prodotti in esposizione ed eliminare l’esigenza di un magazzino.
Questo asseconda la no-
stra filosofia di lavoro che ha permesso alla Catena di ottenere già dal 2004 la Certificazione Iso 9001 per l’alto livello di professionalità ed esposizione degli articoli nei punti di vendita.
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Infine per il pavimento
abbiamo scelto un Botticino dallo spessore di mm.4 e posa magnetica, il che ha velocizzato il procedimento di posa in opera.
Tali criteri sono stati applicati in tutti i negozi a marchio Wellcome che si aggirano mediamente su superfici di 100-130 mq.
E l’impianto di illuminazione?
S
i integra perfettamente sui moduli di arredamento prodotti dietro mia progettazione da Modul Group che utilizza lampade a led con l’angolazione adatta per far risaltare il prodotto sia all’interno delle vetrine sia a cornire di tutta l’arredo attraverso una fa scia che corre su tutte le pareti perimetrali. Poi ci sono i faretti di Fosnova per l’illuminazione principale. L’intento è quello di creare un gioco di rifles-
sione con l’alluminio per conferire all’ambiente un aspetto hi-tech, e regalare al consumatore nuove atmosfere, fargli provare nuove suggestioni ed
emozioni trovando così un ambiente piacevole.\ Ecco il perché dell’impiego del legno che rende la luce più calda e rassicurante.
Salve Il mio nome è Gaia. Sono una sedia di cartone nata nel 2012 da una grande famiglia di arredi ecologici. Sono fatta di un materiale riciclato. Peso 1,3 kg, ma reggo 100 volte tanto. Mi faccio piccola per stare in un armadietto o posso farti com pagnia a cena con i tuoi amici. Posso seguirti nel tuo ufficio o nelle tue attività commerciali. Nelle grandi occasioni posso ve stirmi con la tua grafica o con il tuo logo.
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o Il tagli a v i t a r e en g a . m » r e o f m r e «fo com e v o i u n e i di n p e Vuoti izioni s o p m o al oc n d o n i a s e n r c me o i n d i a r t n r gio g a u g si alte in in un l genetico morfo sional n e m i d i ob tu Il pian iventa strut o d tic r a i s cnhateo. pa termi nello os più m oche
li tag n e g a m r fo
r o f e v o u n
lI taglio iva t a r e n ge a m ». r e o f m r e o f « coIlm e v taglio o i u n n e i tiva di a p r e n e ge oti u forma rme». V come i nuove «fo ieni o p d ep m i t o o u c V ndo o d n o crea oni n a i a e n r n r i e o iz o c i z si alt composa i n s l rnusiona t l dimen aggio ie r a t i al s in un ling netico. n o i s n e ge m i d i morfo nsionale r t e gio g a bidim struttura u o n g a i ta Il p lin n diven si articola u o. n c e i . i h o c t azi e p s n o l e l ne morfog sionale en m i d i ra b u o t t n u a r i t Il p as t n e a l v i o d c i t r a che si spazio. nello
In ep l’oggetto derne reazione ve r c della segnato pe i d niva
uniiale si mod r o prim ’idea di n amen va a u v i t t e f o . ef a difica sta fase l’u dello icabile. Un e l l u a p eva In q te re giung g a o m rpo suo co rumento t rt uno s ntale e sua pa a l e a a m t r i t ire rud anco to l’inizio deva d ratica s e c o r p p È que a l l a o e ment lio: un fatt g del ta uasi intiq e i o r fisic ntuibile da rop alle p ze. i te e mo li lamen o s i esigen cipio i tag n n ester o il lavoro e In pri t quand igianalmen t era ar sero ontas od c c a r che imprese le sue essero le i esprim ioni e i suo me o c o s i i o sue vi abili lamp Il tagl a generativ . g inspie aginazione sistem ve forme. di immto privo di di nuo erazione t p Un fa ioni. Un’o insita nel z o media asceva dal antica da quand n o o Tutto vazione di l’uom e all’utilizz r l i b l’osse mento fu a lla l un e e ale che ne i r a o tarl mate dell’artist e adat e t n e mente bi
e m o c o i gl i d a v i t nera
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o o. le ura ola azio.
o Il tagli iva t a r e n ge a m ». r e o f m iar e d o e f m m la oo ve « are ersc i n attrav i un softw di nuo e i p d l e e e n ad zio uoti o e l’ide V ni esegu . Il risultat più o i z i o e è s h m c o o i o l u o ’ l mp el tag ocess l nale d ma pur sem do co del pr forma a fi n o n a i i o t n a s s i o u e c l u e a n a e d e pr sor: v no m tesc i ension d o so i a ln a n r e r t r n bidim disegnae p t r gio g i lte e pieni si caolmposiziona u magar nigrafosei a g lin c i o ta a te dellata da reand ensionali in un o. c c i t o m a i r e d m d o i i n r o m t t o p n o ni foge uaggi trume r o n ling co. Così il uno s erve a pro m u ale n s le o eti i s taglio un oggetto n fogen dimensiona er e m p i d i a durre ensionale. r piano a struttura ao b u t t n p t m i s u n a d r e i o i l v r t l t di s l npe a t n iunti olarIsi c g i e t o r v a m i ola d sia . c i t r Oggi ca dei bite . a o i z i s o e h all’ep o ha ceduto l c io. z a a p L’uom manualità s ello n la sua e
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ini i mmag 3D di i e l l e N ings in render prodotti per alcuni e soluzioni , i negoz ve d’arredo i i t i espos alla mano d d creati Maggioni. Marco
S
Motor
how
inevra G
FAIR INTERIOR
Amelia Valletta
LE IDENTITÀ ESPOSITIVE
Secondo appuntamento con l’experiential retail, ancora dedicato al modo automotive, un settore che mai come in precedenza sta attraversando un momento di crisi profonda, produttiva e identitaria. Designtools, l’agenzia milanese specializzata in ricerche e consulenze nel campo del design e dell’architettura, ne mette in evidenza luci e ombre, attraverso un Osservatorio focalizzato sulle nuove tendenze del car design e del car branding. Dopo la valutazione al Motorshow di Bologna (vedi Display Italia numero 5), il focus si è spostato sul Salone Internazionale dell’auto di Ginevra, tenutosi dall’8 al 18 marzo. Una rassegna di caratura planetaria che quest’anno ha riunito 260 espositori e circa 180 nuovi modelli in anteprima Un palcoscenico privilegiato che ha anticipato anche svariati progetti espositivi.
presenta questa rivoluzione è il blu, quello del cielo, del mare dell’aria che respiriamo. Un preciso orientamento di stile e di linguaggio estetico
Re-tinking blue Sostenibilità e rispetto dell’ambiente attraverso tecnologie e motori a basso impatto ambientale, rappresentano le nuove frontiere strategiche sulle quali le più importanti case automobilistiche si contendono il vantaggio competitivo nel mercato. E il colore che meglio rap-
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cui si affidano in molti per rinnovare la propria immagine “ecologica” sul mercato. A Ginevra padiglioni e auto si tingono di blu, e i supporti informativi utilizzati negli stand diventano dei dimostratori tecnologici, dove raccontare
con un linguaggio talvolta friendly, le tematiche ambientali e le nuove tecnologie propulsive.
info platform Sempre più gli stand offrono ai visitatori la possibilità di muoversi al proprio interno liberamente, reperendo in autonomia, attraverso supporti avanzati di informazione, tutto quanto è necessario per comprendere ingegnerie, innovazioni tecnologiche proposte, performance. Gli stand si dotano di touchscreen, di sistemi narrativi tridimensionali, di mini architetture esperenziali, volti ad illustrare al visitatore, prodotti, servizi, sistemi di approvvigionamento propulsivo, funzionalità. Si ricorre spesso alla trasparenza, come estetica di rivelamento e chiarezza, con
un uso sensibile di plastiche ricche, policarbonati e metacrilati, in grado di spiegare fin nel dettaglio.
Marchi-ingegni Bisogna far chiarezza. Bisogna mostrare al visitatore il proprio impegno nel garantire un costante processo di innovazione. Gli stand diventano spazi espositivi complessi, volti a raccontare il presente e il passato, attraverso percorsi comparativi o evolutivi, ricostruzioni storiche di un modello, di uno specifico design, ma soprattutto della ricerca profusa per l’innovazione tecnologica volta alla salvaguardia dell’ambiente. I motori vengono esposti al pari delle
CONCORSO DIVA – DISPLAY ITALIA VISCOM AWARD VISCOM ITALIA 2012 - 4/6 OTTOBRE 2012 - FIERAMILANO RHO MODULO DI ISCRIZIONE L’iscrizione è aperta ai produttori di display, materiali espositivi di prodotti e arredi per il retail ed ai committenti delle agenzie specializzate del settore. La giuria del concorso, composta da esponenti dell’industria di marca, agenzie e produttori, assegnerà i premi DIVA ai migliori lavori delle seguenti categorie: A. B. C. D. E. F.
Soluzioni espositive durevoli Soluzioni espositive non durevoli Dispositivi di Digital Signage Packaging Vending Shop Fitting
QUOTA DI ISCRIZIONE per ogni soluzione espositiva (2 mq per soluzione): Quota non espositori/non inserzionisti
€ 600,00
Quota espositori/inserzionisti
€ 450,00
I lavori in concorso verranno esposti nell’area dedicata ai Viscom Awards durante i tre giorni della fiera
Allegare due foto digitali (300 dpi) – da inviare entro il 7 settembre 2012 a marketing@displaymagazine.it
PARTECIPANTE
Azienda…………………………………………..……...Responsabile…………………………………………………
Indirizzo………………………………………………..………………..P.IVA…………………………………………..
tel……………………..…fax………………………..e-mail………………………………web site…………………….
Committente………………..…………………Produttore……………………….Designer……………………………
OPERA IN CONCORSO – Descrizione della soluzione espositiva
Tipologia
A.
B. C.
D.
Necessità di supporto si �
E.
F.
no �
Altezza ……….Larghezza……………. Profondità…………………..
Allacciamento elettrico
si �
no �
Luogo di utilizzo…………………………… Tempo di utilizzo………………………………………………………..
Timbro e firma
Marco Oltrona Visconti tel. 340 3142015 marco@tinteunite.it
Gabriella Cosso tel. 348 7321532 – 02 4691292 gabriella.cosso@alice.it
èMagazine presso IDM SRL – Piazza Agrippa 1 – 20141 Milano – fax +39 02 89515438
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FAIR INTERIOR
auto: cristallizzati in teche dal sapore museale, per raccontare un processo più che un prodotto.
Colore, finiture e materiali E se il must è raccontare i processi che sottendono il prodotto finale, gli stand si arricchiscono di nuove aree e supporti volti ad illustrare alcune fasi della lavorazione, come quello manifatturiero sui rivestimenti degli interni, o come quello finale del coating sulla carrozzeria, dove
sempre più ampia è la possibilità offerta dalle nuove tecnologie, di un’elevata customizzazione sul colore da parte dell’utente finale.
Per gioco o per amore
mismo e leggerezza, in grado di ristabilire equilibri tra l’immagine che si vuole restituire al mercato e le reali difficoltà economiche da affrontare. Grandi schermi campeggiano con scritte luminose al limite dell’installazione artistica e l’auto diventa la protagonista di una piece teatrale, non si sa bene se comica o drammatica.
La componente giocosa e colorata domina il design degli stand che puntano su un refreshment del proprio brand. Fiat, Toyota, Mini, Smart, ma anche Wolksvagen e Citroën.
Whitish
Gli stand si addolciscono con forme tondeggianti e fluide, pervase da un senso di dina-
È l’anno del candore e dei colori chiari. Il bianco è il tema dominante degli
stand, assieme al blu, e pone l’attenzione su una chiara volontà di purezza, alleggerimento, semplicità espositive.
R del rodotto P inascita
la
INTERVISTA
Leonardo Murgo
attraverso la comunicazione integrata
Andrea Canafoglia Venturini sales and marketing manager di Robots spa, la società specializzata nella progettazione di campagne di comunicazione e soluzioni espositive per il punto di vendita
Lei che opera nel modo
della comunicazione offrendo all’industria servizi per l’in store marketing. Ci può dire come è cambiato l’approccio al punto di vendita negli ultimi anni?
Per affrontare
l’argomento è necessario partire dal presupposto che trasversalmente su tutto il paniere dei beni di consumo si è incrementata la pressione promozionale per cui il pricing oggi rappresenta una delle leve tattiche più utilizzate dall’industria e dal retail. Un’azione errata per tutti perché la marca sprofonda nell’oblio e lascia lentamente sul campo tutti quei valori che nel tempo e che con fatica ha costruito.
Se è vero che nel breve
periodo queste strategie sono efficaci perché riducendo il prezzo i beni si rendono ancor più attrattivi sul paradigma “alto valore a basso costo,” alla lunga detti valori si perder-
anno e per l’acquirente conterà solamente la smania di un acquisto a buon mercato con una conseguente svalutazione del marchio e una riduzione dei margini nella filiera.
Qual è allora la soluzione? Bisogna mettere il con-
sumatore nelle condizioni di percepire i valori di un prodotto: come è fatto, che garanzie ha, il suo valore aggiunto in termini di beneficio e di componente di servizio. Ferma restando l’emozione, cioè l’esperienza sensoriale e psicologica unica nell’acquistarlo e nell’usarlo.
I
nsomma la brand experience resta un caposaldo della comunicazione in store?
Si, ma va concepita nel
contesto più ampio della comunicazione integrata. Mi spiego: i materiali che accompagnano i prodotti sul punto vendita ottimizzano, continuano e rendono concreta la percezione che il consumatore ha del brand dopo aver letto una rivista, guardato uno spot, visto un’insegna in città che ne riproducevano l’immagine
S
i tratta di un procedimento che per essere messo in atto richiede competenze e investimenti in ricerca per creare una
relazione equilibrata tra marchio, prodotto e posizionamento.
In quale direzione dovreb-
bero andare gli investimenti?
La capacità di integrare
perfettamente i contenuti per evitare effetti di distrazione o perdita di efficacia del messaggio è tra le priorità che al momento risultano vincenti. In questo senso design e comunicazione devono essere in stretta simbiosi per permettere al prodotto di esprimere tutti i suoi valori aggiunti e alla marca di essere riconosciuta ed evidenziata sul punto vendita in tutta la sua unicità. andrea.canafoglia@robots.eu
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