Display Italia N.12 Autunno

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display Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI 15 euro (4 numeri)

ITALIA

TRIMESTRALE DI POP - RETAIL - TRADE MARKETING | • AUTUNNO 2013 •

èMagazine

MOODBOARD ARREDO URBANO

POP IN SHOP AGENZIE

HI DESIGN

DIGITAL SIGNAGE

LOGISTICA

MATERIALI

PRODUZIONE

GDO TEMPORARY SHOP FIERE

DIVA: i vincitori

VENDING SHOP FITTING CARTOTECNICA

il giocattolo in scena



FOTO DI COPERTINA:

EDITORIALE di Marco Oltrona Visconti

FLOOR DISPLAY MONOPOLY (HASBRO)

Su questo numero proponiamo una retrospettiva e una rassegna dei due eventi che per il nostro settore sono risultati i più importanti della stagione appena terminata. Il concorso DIVA (Display Italia Viscom Award) che ha rivelato alcuni trend espositivi interessantissimi e il Daily Dooh Gala Award di Londra, ossia il concorso transanazionale più importante d’Europa per il segmento del Digital Signge. Al DIVA nel comparto durevole il ricorso alla modularità ha garantito lustro ad alcune soluzioni molto curate sotto il profilo design. Il riferimento è al progetto clevera frame di Ottosunove. Nella categoria della cartotecnica e del non durevole sono state presentate nuove tecniche di lavorazione o assemblaggio utili a rendere i materiali più tecnici e più robusti. Per saperne di più si dia un’occhiata alle soluzioni di Trocart, Grafiche esposti e Robots . Definirei addirittura sorprendenti i materiali legati al mondo del Digital Signage da cui. sempre adurante DIVA, sono emerse alcune eccellenti aziende italiane come Eurodisplay, Inventia, e T3, molto richieste anche dall’estero. In generale l’Italia in questo segmento, rispetto agli altri Paesi industrializzati è un po’ indietro, per ciò sono molti quelli che in Italia si aspettano uno sviluppo a breve, soprattutto in vista di Expo 2015. Data l’importanza del tema, il nostro inviato Andrea Cinelli si è unito alla delegazione di AssoDs (associazione italiana del settore) per assistere ai Daily Dooh Gala Award; senz’altro uno dei gotha di questo comparto. Buona parte del numero è dedicata alla qualità espositiva del giocattolo, uno dei pochi settori merceologici con margini ancora molto elevati (si dice mediamente del 60%). La rassegna dimostra uno spiccato impiego di materiali espositivi e una concreta aspirazione al category management. Numerose le case history proposte con marchi di notorietà nazionale e globale sia sotto l’aspetto del prodotto sia per quanto riguarda il profilo dei retailer fotografati. Vi segnalo anche tre approfondimenti: quello sull’illuminotecnica nel retail, quello sulle vernici per i materiali espositivi e quello sulle scaffalature. Ovviamente non mancheranno la consueta rubrica sulla GDO e il moodboard per un orientamento alla creatività. Buona lettura

Marco Oltrona Visconti

GIOCANDO & CONCORRENDO



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n 1 SOMMARIO

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EDITORIALE Giocando e concorrendo

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ILLUMINAZIONE Le regole della luce nel Retail

Marco Oltrona Visconti

8

10

Erika Sanson

NEWS Si parla di MyLiteLed, Majrani, FederLegnoArredo, M-Cube, Vidion, Walmart, e altro... a cura della redazione

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CONCORSO DIVA Tutti i partecipanti e le classifiche dei premiati

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Marco Maggioni

Marco Oltrona Visconti

20

INTERVISTA Assogiocattoli, l’eccellenza Made in Italy

MOODBOARD Nel gioco evolutivo la fantasia invade la percezione

GDO e GSS L’isola che non c’era: l’esposizione della categoria giocattoli nella GDO

Sergio Monsorno

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TECNORETAIL Selfshopping: nella GDO è già uno standard

Alessandro Tiretta

Michele de Gennaro

22

INTERVISTA I videogame amano il POP: lo spiega Andrea Peregalli

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EVENTI Daily Dooh Awards 2013: l’Oscar del Digital Signage

Michele de Gennaro

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28

INTERVISTA L’immaginario nel retail del gioco: Monica Cicognini ci illustra le soluzioni di Immaginarium Marco Oltrona Visconti

POP IN SHOP Il giocattolo: le soluzioni di Mattel, Trudi, Hasbro, Peg Perego, Ravensburger, Nintendo, etc. Marco Oltrona Visconti

Andrea Cinelli

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SPECIALISTI Scaffali: tutto in ordine sul lineare

Marinella Croci

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MATERIALI Il colore fa effetto

Marinella Croci

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ITALIA

TRIMESTRALE DI POP-RETAIL-TRADE MARKETING

Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI abbonamento: 15 euro anno (4 numeri)

| · AUTUNNO 2013 ·

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���� ������� ��PREMIO 2013 NAZIONALE

PER L’INNOVAZIONE

PREMIO

DEI PREMI

èMagazine Ati www.displaymagazine.it numero di ROC 20639

20129 - Milano - Italy via Ippolito Pindemonte 2 amministrazione@displaymagazine.it Direttore Responsabile: Marco Oltrona Visconti 340 3142015 - marco@tinteunite.it Caporedattore Michele de Gennaro 3398690799 - miche.dege@alice.it Art Director Alvise Oltrona Visconti 333 6498830 - aov@tinteunite.it http://alvise.oltronavisconti.it Progetto grafico e Copyright: Alvise e Marco Oltrona Visconti Stampa interni: Centro Stampa Quotidiani SpA www.csqspa.it - info@csqspa.it copertina: Editoria Grafica Colombo www.edgcolombo.it info@edgcolombo.it/ Collaborano: Umberto Babini Barnaba Barattieri Sebastiano Branca (Kobose) Luca Buttafava (Intersezioni) Andrea Cinelli (Inventia) Alessandro Confalonieri (Intersezioni) Marinella Croci Elsa Galli Marco Maggioni (Marco Maggioni Design), Sergio Monsorno (C2C) Leonardo Murgo Amelia Valletta Responsabile Marketing Gabriella Cosso 348 7321532 - 02 4691292 gabriellacosso@libero.it Pubblicità marketing@displaymagazine.it

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DOPO L’OSCAR DELL’IMBALLAGIO 2011, WORLDSTAR 2012 E LA SEGNALAZIONE DI ADI DESIGN INDEX 2012, CARTOTECNICA PREALPI E BTICINO RICEVONO IL PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE “PREMIO DEI PREMI” PER IL PROGETTO ASTUCCI PER PLACCE SINGOLE LIVINGLIGHT.

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prealpi C A R T O T E C N I C A

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P A C K A G I N G , O U R

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I D E A S

PREALPI SRL VIA ARNO 4 21043 CASTIGLIONE OLONA VA ITALY italia T+39.0331.850601 F+39.0331.857087 - WWW.PREALPI.COM - PREALPI@PREALPI.COM

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in primo piano

NOTIZIE DAL SETTORE a cura della Redazione

MYLITELED LANCIA FLEX NEOLED:

TUBI LED ECONOMICI E RESISTENTI

LUMINOSITÀ, RISPARMIO E SICUREZZA: I TUBI LED FLEX NEOLED

POP NEWS

SOSTITUISCONO E SUPERANO I TRADIZIONALI TUBI A NEON PER AFFIDABILITÀ, RISPARMIO ENERGETICO E FACILITÀ DI INSTALLAZIONE Meledo di Sarego (VI) – Durata, robustezza e sicurezza; elevata luminosità, risparmio energetico e trasportabilità senza rischi. Questi gli immediati e fondamentali vantaggi che assicurano i FLEX NEOLED, tubi a LED che questo mese MyLiteLed ha immesso nel mercato. Disponibili in quattro varianti, standard, economic, micro e anti UV, i tubi FLEX NEOLED si possono definire lampade ad alta luminosità che per la loro flessibilità permettono di realizzare ogni tipo di forma: angoli, curve, lettere e loghi. Sostituiscono i tradizionali tubi neon apportando numerosi vantaggi e migliorie. I tubi a LED sono composti da LED che hanno una durata di 100.000 ore; sono costruiti con materiale ignifugo e resistente agli urti. L’utilizzo dei tubi LED garantisce un risparmio energetico del 70% rispetto alle tradizionali fonti di illuminazione, ed è sicuro sia all’interno sia all’esterno. L’effetto visivo è lineare, la luminosità intensa e uniforme, privo di macchie. Non ultime la semplicità di montaggio e la possibilità di trasporto senza rischi e a basso costo: la fornitura in bobine all’interno di scatole permette di ottimizzare misure e pesi. Si compongono di LED in serie ricoperti da un rivestimento interno in silicone estrusa; un rivestimento esterno resistente all’acqua e agli urti protegge il tutto. La gamma offre nove colorazioni di LED e quattro diversi rivestimenti. “I benefici dei tubi a LED sono innumerevoli – afferma Piero Dal Cavaliere, CEO e Founder di MyLiteLed srl – e siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri clienti un prodotto di qualità a prezzi concorrenziali.

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Su www.myliteled.com i dettagli di tutta la gamma Flex Neoled .

MAJRANI GROUP CON LIC PACKAGING Majrani Group, tra le aziende leader nello Shopper Marketing & POP Innovation, e Lic Packaging, azienda italiana specializzata nelle soluzioni di imballaggio in cartone, hanno siglato una nuova joint venture. L’operazione, che vede l’ingresso di Lic Packaging nel capitale di Majrani Group, porta alla creazione di un nuovo gruppo industriale capace di coniugare innovazione e tradizione e in grado di rispondere alle più svariate esigenze nell’ambito dei progetti di visibilità sul punto di vendita. “Il settore in cui operiamo è ormai sempre più competitivo e maturo, fortemente legato alla situazione economica – ha dichiarato Riccardo

Majrani, CEO di Majrani Group –. La decisione di creare un’unica realtà di riferimento risponde ad una precisa richiesta del mercato: dalla consulenza in shopper marketing, al design e alla creatività, alla produzione su larga scala di packaging e di soluzioni espositive sia durevoli che temporanee, alle soluzioni innovative integrate con digital signage. Inoltre forniamo servizi di merchandising sul punto vendita per l’allestimento delle campagne ed il monitoraggio dei risultati. Un servizio chiavi in mano, di tutta la filiera produttiva completo a 360°”. “La nostra realtà, presente sul mercato da circa 60 anni, ha sempre puntato sul marketing produttivo, affermandosi come una delle aziende più moderne d’Europa nel settore” – afferma Cristina Bertoldo, Amministratore Delegato LIC Packaging spa – “L’acquisizione di Majrani Group conferma questa strategia e la nostra volontà di entrare nel mercato europeo con un’offerta completa e sempre più innovativa”. Il nuovo gruppo vanta un fatturato consolidato di circa 65 milioni di euro in costante crescita e impiega circa 250 addetti, di cui il 10% dedicati ai progetti di ricerca e sviluppo tra Ginevra, Milano e Verolanuova (BS).


FEDERLEGNOARREDO A BORDO DELLA PORTAEREI CAVOUR

Lo scorso 13 novembre la portaerei della Marina Militare Italiana Cavour è partita da Civitavecchia per un tour di promozione del made in Italy in cui è stata impiegata come “fiera galleggiante”. L’ammiraglia resterà sei mesi lontano dall’Italia facendo sosta nelle località commercialmente più strategiche del Golfo Persico e dell’Africa, con rientro il 7 aprile 2014. All’iniziativa partecipa anche FederlegnoArredo, con un’installazione non convenzionale che occupa ben 150 m2 e coinvolge venticinque aziende associate: Alias, Annibale Esposti, Artemide, Ceramiche dal Prà, Fantoni, Galassia, Gallotti & Radice, Golran, Koh-I-Noor Carlo Scavini & C, La Murrina, Leucos Group, Magis, Modenese Gastone Group, Molteni & C, OAK Industrie Arredamenti, Pataviumart, Poliform, Rapsel, Seguso Gianni, Sistem Costruzioni, Smania Industria Italiana Mobili, Stratex, Unifor, Villari e Zanaboni Salotti Classici. L’installazione, dal titolo “Il cuore dell’abitare italiano. La nostra passione è la tua casa” prevede l’esposizione di prestigiosi arredi e finiture made in Italy, un percorso ideale per mostrare l’Italia come vera e propria culla di manualità, ricerca e innovazione.

ENERGY &MAINTENANCE PER GDO E RETAIL Energy & Maintenance sta lavorando alla seconda edizione dell’Energy & Maintenance per la GDO e Retail, l’unico evento

WALMART SCEGLIE STORE ELECTRONIC SYSTEMS

in Italia interamente dedicato all’Ufficio Tecnico e agli Energy Manager della GDO e del Retail. L’iniziativa si terrà il prossimo 28 maggio al Merceds Benz di Milano e sarà strutturata in due sessioni parallele, l’una, organizzata per Tavole Rotonde, dedicata all’efficienza energetica e all’illuminazione; l’altra incentrata sulla manutenzione e il facility. Nel corso della Tavola Rotonda incentrata sull’Illuminazione saranno presentati le testimonianze degli “Addetti ai Lavori” su come valorizzare il punto vendita e risparmiare grazie alla tecnologia LED, garantendo accoglienza, funzionalità e Dopo aver vagliato diverse soluzioni di sostenibilità. etichettatura elettronica per due progetti pilota nel 2009 e nel 2012, Walmart Argentina ha scelto SES per equipaggiare con le proprie soluzioni 28 centri commerciali nella prima fase di roll-out prevista dalla multinazionale. Premiata all’Equipmag Shopper Experience come miglior innovazione del 2012, l’eti-

VIDION

TOTEM NELLE STAZIONI MILANESI

In vista dell’Expo 2015 Vidion, concessionaria esclusiva per la raccolta pubblicitaria nei network Centostazioni e Ferrovie Nord, ha lanciato il circuito DigiMupi Sono totem digitali interamente dedicati alla diffusione di contenuti pubblicitarii,

già installati nelle stazioni di Milano Porta Garibaldi, Lambrate e Rogoredo. Si tratta dell’unico circuito sul mercato dotato di display da 70 pollici LCD-LED, con risoluzione full HD. Le dimensioni degli impianti (oltre 2 metri di altezza), l’alta frequenza dei passaggi pubblicitari (più di 2.000 spot giornalieri per cliente) e la straordinaria luminosità dei display (700 candele), garantiscono ampia visibilità e forte impatto della comunicazione pubblicitaria, in un contesto elegante e curato. L’installazione è iniziata con 14 totem nella stazione di Porta Garibaldi, a cui sono seguiti 8 nella stazione di Rogoredo e 5 in quella di Lambrate.

chetta elettronica dotata di NFC sfrutta le potenzialità della tecnologia di nuova generazione ormai standard nella maggior parte degli smartphone, per offrire una soluzione che consenta ai retailer di creare un ambiente di vendita connesso ed interattivo, in cui il flusso di informazioni passa dal prodotto al consumatore e viceversa, semplicemente posizionando lo smartphone in prossimità dall’etichetta a scaffale. Grazie a questo innovativo strumento, si rendono possibili operazioni che legano in un rapporto esclusivo brand, consumatori e retailer: progetti di marketing mirato grazie ad un’attenta profilazione della clientela, attività di up e cross selling, self scanning direttamente allo scaffale, ecc. La tecnologia NFC permette inoltre di creare liste della spesa, localizzare un determinato prodotto nel punto vendita, offrire informazioni dettagliate sullo stesso, accumulare punti fedeltà, offrire promozioni e coupon direttamente sullo smartphone del cliente.

M-CUBE ESALTA AW LAB

M-Cube è stata scelta da Athletes World, il retailer italiano di riferimento per lo sport-style con oltre 150 negozi in Italia, per supportare la nascita del nuovo marchio Aw Lab e realizzare una nuova generazione di negozi concepiti come laboratori di tendenza legati allo “urban sport style”. Il progetto si compone di due parti: l’implementazione del digital signage nei negozi unita all’introduzione della radio in-store. Il punto vendita viene, infatti, completamente ridisegnato e la customer experience in-store è concepita come digital shopping experience. Per raggiungere questo obiettivo sono stati incorporati nel layout di 75 negozi monitor digital signage posizionati sia in vetrina che dietro la cassa. L’obiettivo è quello di amplificare il messaggio, sia a livello informativo che formativo verso il cliente che entra nel negozio, avendo la possibilità di cambiare e aggiornare i contenuti in maniera rapida e reattiva e condividerli su diversi canali. L’introduzione della radio in-store, invece, esalta il marketing di prossimità rendendolo ancora più coinvolgente. La divisione M-Cube Radio ha concepito le programmazioni giornaliere ad hoc, creando playlist musicali e organizzando la trasmissione di comunicati e spot pubblicitari del gruppo a orari precisi.

PAGAMENTI NON-CASH IN CRESCITA

I pagamenti non-cash su scala globale hanno raggiunto quota 333 miliardi di transazioni. Il dato è stato riportato nel World Payments Report 2013 pubblicato da Cap Gemini e RBS. Il rapporto evidenzia una crescita a due velocità tra mercati maturi ed emergenti. Secondo i dati relativi al 2012, il volume dei pagamenti non-cash è cresciuto dell’8,8% sull’anno precedente. L’Europa Centrale, il Medio Oriente, l’Africa (estesa all’area CEMEA) e i Paesi Asiatici emergenti hanno dato il più forte contributo con un aumento dei volumi medi superiore al 20% andando a compensare la bassa crescita di Nord-America, Europa e mercati asiatici maturi sui quali si realizzano oltre tre quarti delle transazioni mondiali (76,9%).


VISCOM Una retrospettiva della fiera della comunicazione visiva E DIVA che si è svolta a ottobre: al suo interno il concorso DIVA indicatori dedicato ai materiali espositivi per il punto di vendita. di salute DIVA

Barnaba Barattieri

Di interesse per i trend dell’arredamento in store anche VISCOM LIVE

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In tempi di anticiclicità affrontare una fiera per un’azienda è quel che si dice un bell’investimento e nello stesso tempo uno sforzo economico che, tra l’altro, non tutti sono in grado di affrontare, al di la del costo intrinseco degli spazi espositivi. A maggior ragione le 259 aziende che hanno


esposto alla venticinquesima edizione di Viscom (4-6/10/2013) sono da considerarsi “in salute”. Perché, o non hanno accusato il transito congiunturale, o hanno reperito le risorse per parteciparvi. Comunque un segnale di solidità del business e degli asset aziendali. Il premio per i coriacei espositori, come per i teatranti, sono stati i visitatori, ben 15.571, che hanno potuto testare ammirare le ultime novità in fatto di: -Stampa Digitale Grande Formato – Insegnistica – Cartellonistica - Serigrafia – Tampografia - Promozione tessile – Ricamo - Incisione - Fresatura - Laser - Premiazione sportiva - Digital Signage - P.O.P - Servizi per eventi. In merito ha detto la direttrice della manifestazione Paola Sarco: «Ormai più che di pura tecnologia si tratta di strumenti e applicazioni duttili in grado di incontrare le esigenze di molteplici settori, dall’arte all’architettura, dal design industriale alla decorazione di interni, dai beni culturali al retail per finire con la moda» Attraverso questa prospettiva si apre un nuovo scenario che abbraccia molteplici comparti del mondo industriale grazie a tecnologie e applicazioni in grado di personalizzare prodotti e ambienti. Tecniche, know-how e mezzi di produzione nelle mani di progettisti, designer,

trasformato in un racconto di competenze, quelle appunto del settore della comunicazione visiva. Qui si sono viste tutte le tecnologie disponibili replicate in vari decori, con lo scopo di farne comprendere al fruitore la facilità di utilizzo su diverse superfici quali pareti, mobili, tessuti, metalli, vetri e legni. Un vero e proprio cantiere creativo realizzato mediante un mix di tecnologia e un savoir faire, sublimati con la collaborazione di alcune aziende sponsor: 3M, B+B 4makers, Eurotech, Eurodisplay Design in Progress, Fotolia, Hewlett-Packard, Roland DG Mid Europe, Shock Line e Zünd insieme agli storici marchi del design italiano come LucePlan, Unifor e Zanotta. Da segnalare numerosi seminari sul mondo della comunicazione visiva e delle nuove tecnlogie legati al web e al mobile, organiz-

primo luogo perché se un mostro sacro del graphic design come Maurizio Milani ha presieduto la giuria insieme a un designer del calibro di Marco Maggioni, nel ruolo di direttore tecnico, significa che la disciplina del marketing espositivo ha assunto una maturità tecnico artistica e commerciale di tutto rispetto. Maturità conseguita a suon di commesse nell’ambito del retail e della comunicazione di marca in tutte le sue declinazioni, finanche per esempio al comparto outdoor o alla più specifica comunicazione connaturata al mondo dei trasporti e ai poli internodali.

architetti, restauratori ad appannaggio di una creatività a tutto tondo all’insegna di tradizione, tendenza, stile ed eccellenza. Tali saperi hanno trovato la sintesi ideale nel Viscom Live, uno spazio espositivo che grazie alla cura e alla capacità interpretativa dell’architetto Paola Coronel è stato si è

zati con la collaborazione e il coordinamento scientifico di MIP Politecnico di Milano.

DIVA: trofeo multidisciplinare Non chiamatelo più solamente “il concorso degli dei Display” perché negli ultimi tre anni il concorso DIVA si è nobilitato. In

A sinix il graphic designer Maurizio Milani. Alle sue spalle Andrea Pini di Beghelli. In alto a destra Sofia Colombo Trade Marketing Vodafone e il designer Marco Maggioni. La giuria è stata presieduta da Paola Sarco Exhibition Manager Viscom Italia Di seguito è pubblicata la classifica finale della competizione, con la rassegna dei materiali, caso per caso, con le aziende premiate.

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MATERIALI DUREVOLI

1 Produttore: OTTOSUNOVE Committente: VARI

CATEGORIA DUREVOLE CONCORRENTE OTTOSUNOVE.

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Versatilità è questa le caratteristica saliente del sistema espositivo Clever Frame che si compone di alcune cornici in alluminio (dette frame) su cui possono essere apposte magneticamente grafiche o pannelli in ogni tipo di materiale come forex, Plexiglas, cartonati, cuoio e perfino velluto. Ogni frame poi può essere assemblato agli altri fino a formare banchi e quinte talmente ampie da raggiungere la configurazione di veri e propri stand fieristici.

I frame sono proposti in circa una decina di misure differenti con lato minimo di 25 cm e lato massimo di 125 cm. Tra loro sono assemblabili mediante snodi e infine personalizzabili con altri complementi d’arredo quali tavolini sedie, mensole e schermi LCD. Il materiale è stato concepito nel 2011 e l’anno scorso ha avuto i primi utilizzatori. Ad avvalersene Bsh Elettrodomestici (Gruppo Bosh), poi Tag Heuer e Mercedes. La casa automobilistica ne ha acquistati una cinquantina da 17 moduli per promuovere le vetture in campi da golf, eventi sportivi e fiere.

La motivazione della giuria. Data la sua modularità si adatta senza impedimenti a qualsiasi superficie e ambiente. Una struttura camaleontica che garantisce più soluzioni espositive all’insegna della cura del design e di un fornito campionario di accessori.


MATERIALI DUREVOLI

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Produttore: BEST PROJECT Committente: PANASONIC CONCORRENTE BEST PROJECT PER PANASONIC

MATERIALI DUREVOLI

Gli stylish wireless hi-fi speaker di Panasonic sono casse per l’ascolto qualitativo di musica. Per promuoverle il produttore giapponese ha realizzato un materiale da banco in pvc verniciato di 20 cm (h) x 20 cm (p) x 60 cm (l) che grazie ad alcuni tasti permette di

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Produttore: BEST PROJECT Committente: CASIO

mandare in onda 4 motivi differenti (jazz, rock, R&B, Pop). Tra l’altro alla cassa l’utente si può collegare con il wi-fi per ascoltare la musica memorizzata sul proprio smartphone.

La motivazione della giuria. Il materiale crea interattività con il prodotto in maniera semplice e intuitiva. Eleganti le grafiche e i tagli dei profili della struttura.

CONCORRENTE BEST PROJECT PER EXILIM Il funzionamento dei modelli di macchina fotografica compatta exilim Casio zr 400 sull’espositore da banco nella foto è spiegato tramite uno schermo che riproduce quanto proietta la macchina fotografica. La mano in cartotecnica posta sull’estremità destra è un dispositivo attenzionale che oscilla mediante un motorino alimentato a energia solare. Circa 35 cm (h) x 20 cm (l) x 15 cm (p) le misure. La motivazione della giuria. I numerosi espedienti tecnici impiegati per la presentazione del prodotto lo rendono uno strumento promozionale molto efficace soprattutto nella fase di lancio del prodotto.

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MAT. NON DUREVOLI

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Produttore: GRAFICHE ESPOSTI Committente: LAVAZZA

CONCORRENTE GRAFICHE ESPOSTI PER LAVAZZA L’innovazione nel più classico dei totem. Il materiale espositivo vincitore nella categoria non durevole è una soluzione espositiva prismatica in cartotecnica misurante 1,70 m (h) x 30 cm di profondità. Al suo interno monta alcune canaline verticali per l’erogazione delle cialde per la macchina da caffé Lavazza “A Modo Mio”. Il meccanismo consente di impilare circa 30 pack per canalina e arriva sul punto di vendita precaricato. Le canaline sono in tutto sette a presentazione di tutto l’assortimento di aromi A Modo Mio. Attraverso il coperchio fissato con un velcro le canaline possono essere rifornite nuovamente di cialde. In genere questi tipo di accorgimento tecnico si ravvisa solamente sui materiali durevole e probabilmente è la prima volta che si ravvisa su un espositore cartonato. Complessivamente è stato riprodotto in centinaia di unità. Un piede sulla base garantisce stabilità

La motivazione della giuria. La canalina interna è un’innovazione soprattutto per quanto riguarda l’esecuzione del display avvenuta tramite una serie di tagli con proporzioni che rendono la struttura stabile e difficilmente deformabile.

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MAT. NON DUREVOLI

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Produttore: TROCART comittente: BABY SOLUTION

CONCORRENTE TROCART PER BABY SOLUTION Pannelli di nidopan incapsulati in lastre di cartone stampate in digitale. Sono questi i componenti di una soluzione che in pratica si può definire una scaffalatura dall’aria artigianale con il plus della portabilità, grazie alla dotazione di alcune rotelle per il movimento. Alta circa 1,90 m è larga 70 cm e profonda 30 ed è adatta a per esporre fino a 25 prodotti dell’offerta totalizzante di Baby Solution che spazia dai peluche all’abbigliamento per bambini 0-12 anni. In totale nel 2013 ne sono stati posizionati 250. La motivazione della giuria.

MAT. NON DUREVOLI

L’immagine del display è perfettamente in target con i prodotti per l’infanzia. La solidità è un suo assoluto punto di forza così come l’ottima esecuzione.

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Produttore: ROBOTS Committente: SAFILO

CONCORRENTE ROBOTS PER SAFILO, LICENSEE HUGO BOSS, DESIGNED BY EXPLANO L’espositore cartotecnico da vetrina degli occhiali Hugo Boss ingegnerizzato da Robots su design Explano è stato prodotto in 1000 esemplari che hanno trovato posto in 250 vetrine o negli interni degli specializzati del canale ottici per 3 settimane. In cartotecnica 250g. stampata in 4 colori con plastificazione opaca e riporti in serigrafia presenta alcune argentatura interni in greggio con parti curve in polistirolo e naselli porta occhiali in abs stampati a iniezione. 136 cm (l) x170 cm (h) x 25 (p) le sue misure

La motivazione della giuria. Nelle lavorazioni e nell’immagine esprime tutto il lusso richiesto per presenziare i negozi di occhiali per i quali è stato progettato. Le forme curve lo rendono coerente con l’immagine velistica del prodotto.

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DIGITAL SIGNAGE

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Produttore: INVENTIA Committente: PROTOTIPO

CONCORRENTE INVENTIA (PROTOTIPO)

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Il fast shop di Inventa è un concentrato di svariate tecnologie in un unico dispositivo che consente di circoscrivere in uno spazio ridotto una postazione remota di shopping integrata, digitale e virtualmente assistita. L’elenco include: videocomunicazione con doppia telecamera audio e video, sistemi di stampa (per coupon,

badge eccetera), periferica pos per pagamenti (bancomat, visa eccetera), connessione (4g, adsl, wi-fi e fibra), lettori per qr code e crm, sistema di realtà aumentata e riconoscimento facciale. E infine è predisposto anche per i portatori di disabilità. Tendenzialmente con scocca in acciaio misura 70cm (l) x200 cm (h) x55 cm (p). Naturalmente la caratteristica più si-

gnificativa è la possibilità di assistenza da parte di una persona di un call center che opera da remoto.

La motivazione della giuria. La qualità di fast shop si riscontra nella capacità di coordinare innumerevoli tecnologie per un’unica finalità: lo shopping, ma eventualmente anche servizi di pubblica utilità.


DIGITAL SIGNAGE

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Produttore: EURODISPLAY comittente: PROTOTIPO

a delln e l ecia Desig p s io Diva m e r P giuria CONCORRENTE EURODISPLAY Lo scaffale del futuro, nella sua versione migliorata, è stato presentato anche quest’anno al concorso DIVA. La nuova versione wide, del dispositivo Visual Trays, può gestire fino a 16 schermi da, 3,5 pollici (risoluzione 5120x 240 dpi) in contemporanea mediante un software per il networking. Con queste configurazione sono garantite vere e proprie operazioni di comunicazione di livello category management in tempo reale e in luoghi differenti. Mascherine in metacrilato tagliato al laser ne hanno migliorato l’aspetto estetico. Finora è stato utilizzato per il marchio Dove e per il 2014 ci sono parecchi ordini.

La motivazione della giuria.

DIGITAL SIGNAGE

Gestisce la comunicazione dello scaffale in maniera specifica e mirata finanche nella decorazione.

Il materiale

CONCORRENTE T3 PROGETTI PER POSITEC

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Produttore: T3 PROGETTI Committente: POSITEC INTERNATIONAL

Un mobile con 12 vani rivestiti di neoprene memory per prendere la forma degli utensili Positec che promuove, i qualI sono assicurati da un filo d’acciaio antitaccheggio con meccanismo di riavvolgimento a molla. Ogni prodotto viene spiegato con un video educational su uno schermo da 20 pollici che, scorrendo su un binario, cambia canale secondo la posizione. Ogni postazione è collegata a un network con una regia per il controllo dei contenuti. Nella versione media ne sono stati prodotti 370 con misure 2,40 m (h) x 3,15 m (l) x 1,40 m (p) ed nei diversi stati in cui è stato posizionati ha aumentato le vendite del 30%. In Italia è in 60 pdv della catena OBI. L’imballo consta di 6 scatole per uno spazio pallet.

La motivazione della giuria. Un materiale curato sotto tutti gli aspetti in un connubio tra tecnologia e artigianalità.

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SHOP FITTING

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CATEGORIA SHOP FITTING CONCORRENTE BEST PROJECT PER MOTOROLA Per la superfunzionale linea di smartphone razr, Best Project ha sintetizzato i temi iconografici proposti e già visti nel visual merchandising e negli arredi dei flagship store Motorola Da questa operazione ne è risultato un espositore con le fattezze di un trolley portatile con rotelle e un coperchio flessibile. Sulla mensola alcuni piccoli piedistalli e appena sopra una bacheca per la visualizzazione di più modelli del prodotto. Riprodotto in centinaia di unità misura circa 70 cm (l) x 1,50 m (h) x 30 CM (P). Una pratica maniglia ne permette il trasporto agevole anche nel caso in cui gli agenti della rete commerciale Motorola debbano dimostrare il prodotto ai dealer.

La motivazione della giuria. Un’idea di esposizione originale che non trascura ne il design ne tantomeno la qualità nell’esecuzione del progetto.

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Produttore: Best Project Committente: MOTOROLA


display

ALTRI PARTECIPANTI AL CONCORSO

ITALIA

FAG ARTI GRAFICHE

VISUAL DISPLAY PER DR. SHOLLS

TRIMESTRALE DI POP-RETAIL-TRADE MARKETING

èMagazine

modulo abbonamento a rivista Spettabile éMagazine ATI Ufficio Abbonamenti via Pindemonte 2 20129 Milano

e-gloss Caretteristiche: e-gloss è un materiale cartotecnico con effetto plastificazione e lucidatura ecologici

Caratteristche: visual merchandising fashion per farmacie

T3 PROGETTI PER POSITEC MINI

PROMOFARM PER SOLARI

sottoscriviamo l’abbonamento annuo alla rivista DISPLAY ITALIA (4 numeri)

nome e cognome (o Ragione Sociale) ................................................ ................................................ ................................................ ................................ attività ................................................ ................................................ ....................................

ALTRI PARTECIPANTI LUCAPRINT PER MELINDA

Caratteristiche: Espositore DS con braccio meccanico mobile

VISUAL DISPLAY PER DE’ LONGHI

Caratteristiche: display in metallo e cartotecnica

via ................................................ ................................................ .................................... cap .......................................... città .......................................... provincia .......................................... ..........................................

Creatteristiche: espositore resistente in cartotecnica che può stivare fino a 80 kg di prodotto

Il pagamento di euro 15 per 4 numeri sarà effettuato con - assegno bancario allegato al presente modulo, intestato a éMagazineATI - bonifico bancario intestato a éMagazine ATI presso BPM ag 0046 Milano IBAN: IT 02J0558401648000000000648

PREALPI PER REVENGE

Caratteristiche: espositore cubico porta-packaging con rifiniture di pregio

N.B. Gli stessi dati possono essere inviati via mail: amministrazione@displaymagazine.it

Caratteristiche: riproduzione del visual merchandising di corporate

È possibile aderire all’abbonamento anche direttamente dal ns sito http://www.displaymagazine.it/ formabbonamento.html italia

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INTERVISTA

di Michele de Gennaro

AssoGiocattoli

Giocattoli Eccellenza Made Italy

Dal mitico “Chiodini”, gioco di composizione che spopolò dagli anni ’50 ai ’70, Stefano Quercetti rappresenta la memoria storica dell’industria del giocattolo italiano.

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I bambini, uno dei target più ambiti dell’industria, in un negozio di giocattoli vogliono guardare, toccare, provare in prima persona il prodotto presente a scaffale. Da questo emerge l’importanza

FORTURA

fondamentale della comunicazione sul punto di vendita. Ne parliamo con Stefano Quercetti, presidente di Assogiocattoli e amministratore delegato della omonima storica fabbrica di giocattoli. Come viene proposto il giocattolo al consumatore sul punto di vendita? Quali le nuove forme di comunicazione? L’esposizione del giocattolo sul punto vendita viene proposto classicamente a scaffale, dando perlopiù spazio alla confezione. Alla classica esposizione a scaffale, sarebbe utile poter affiancare il prodotto montato, dando la possibilità all’utente di vederlo e testarlo, per

rendersi conto della tipologia e della qualità del prodotto. La comunicazione offerta dalla sola scatola è infatti spesso limitata. Ciò che non riesce a comunicare il packaging può essere meglio comunicato dal prodotto montato. Quali sono le nuove forme di commercializzazione (internet, social, ecc)? Anche se nel 2012 solo il 3% degli acquisti di giocattoli è avvenuta online, è innegabile che il web rappresenti il canale con maggiori potenzialità di sviluppo. Allo sviluppo di questa forma di commercializzazione vanno

FORTURA FORTURA

naturalmente associate le relative formule di comunicazione, che siano sotto forma di comunicazione pubblicitaria o di attività specifiche di presentazione e promozione sui social network.

IPERCOOP


LA CITTÀ DEL SOLE

ASSOGIOCATTOLI

NEL 1947, PRESSO LA FEDERAZIONE ITALIANA ESERCENTI INDUSTRIE VARIE, NASCE ASSOGIOCATTOLI. OGGI L’ASSOCIAZIONE VANTA UNA STORIA UNICA NEL TERRITORIO NAZIONALE E RAPPRESENTA, CON PIÙ DI

150 SOCI,

LA QUASI TOTALITÀ DELLE IMPRESE CHE OPERANO NEI SETTORI DI RIFERIMENTO.

DAL 1947, L’ASSOCIAZIONE, SENZA FINI DI LUCRO, TUTELA TUTTE LE AZIENDE

LA CITTÀ DEL SOLE Design protagonista sia del prodotto in sé sia della comunicazione: quali le novità? Dietro la creazione di un giocattolo si nasconde un lungo e attento studio sulle forme e le dimensioni più adatte alle mani del bambino nonché un’attenzione particolare verso i rapporti proporzionali fra le parti. Troppo spesso il giocattolo si limita ad essere una mera riproduzione del mondo degli adulti o comunque una declinazione di un oggetto preesistente. E’ invece fondamentale continuare ad investire in ricerca e sviluppo, sottolineando la rilevanza di un approccio multidisciplinare e di un’approfondita conoscenza storico artistica alla base della progettazione di giocattoli per l’infanzia.

DEL SETTORE CHE HANNO SEDE IN

Il giocattolo può e deve diventare un altro esempio dell’eccellenza del design italiano che si distingue nel mondo. Quali i canali di vendita sui quali puntare? (web, pdv, gss, ecc.) Il fenomeno degli acquisti sul web sta dilagando ed è giusto puntarci. Ma bisogna ricordare anche l’importanza del dettaglio e tutti i valori aggiunti che questo canale offre: dal servizio, alla guida all’acquisto, alle informazioni tecniche sui prodotti. Fondamentale quindi continuare a puntare anche sui canali tradizionali. • <miche.dege@alice.it>

ITALIA. ASSOGIOCATTOLI

RIUNISCE

TUTTE

LE SOCIETÀ CHE OPERANO NELLA

LA CITTÀ DEL SOLE

PRODUZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE E VENDITA SUL TERRITORIO NAZIONALE DI ADDOBBI E ORNAMENTI NATALIZI, GIOCATTOLI,

GIOCHI,

ARTICOLI

PER

CARNEVALE E FESTE, MODELLISMO E PRODOTTI DI PUERICULTURA.

VENDITE GIOCATTOLI PER CANALE DATI 2012 (Fonte NPD e Toy Store) Grande distribuzione e catene Negozi di giocattoli Negozi non specializzati Internet Altro (edicole, farmacie, ecc.) Totale

turnover 1100 850 150 73 267

% 45,1% 34,8% 6,2% 3,0% 10,9%

2440

100,0%

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INTERVISTA

di Michele de Gennaro

i videogame amano il pop

L’acquisto di un videogioco spesso non può prescindere dalla

prova effettuata tramite strutture pop installate nei punti di vendita

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Come recita lo statuto di Aesvi, l’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani, il videogioco è un illustre rappresentante della cultura contemporanea. Luogo intellettuale ed emotivo di sperimentazione, di creazione di nuovi linguaggi, di interazione sociale e di esplorazione del mondo, il videogioco ha dimostrato in pochi decenni di vita di avere tutte le carte in regola per assumere il ruolo di emergenza complessa nella cultura contemporanea e futura, nel punto ideale di

congiunzione tra l’arte, la tecnologia, la comunicazione di massa e l’intrattenimento. Tanta acqua è passata sotto i ponti da quel lontano 1958, in cui W.A.Higinbotham realizzò “Tennis fot Two”, il primo videogioco visualizzato su un oscilloscopio. Eppure, nonostante l’avvento di internet e dei giochi on line, oltre a quelli proposti gratuitamente da social network, i consumatori hanno ancora lo stesso atteggiamento nei confronti di questi prodotti: l’acquisto

è fortemente condizionato dalla prova. E qui entra in gioco il materiale per la comunicazione sul punto di vendita. Ne parliamo con Andrea Persegati, presidente di Aesvi e General Manager di Nintendo Italia. Come viene proposto il videogioco al consumatore sul punto di vendita? Si tratta di un prodotto che deve essere il più possibile provato e testato dal singolo potenziale acquirente. Per questo tutti i produttori si sono

Andrea Persegati attrezzati per installare nei punti di vendita delle stazioni di prova: strutture self standing, colonnine per consolle portatili che non hanno bisogno di schermi addizionali, oppure strutture più complesse, come la riproduzione di veri e propri abitacoli per la guida, con video e controller specifici. La differenza per la scelta del materiale espositivo viene dettata proprio dalla natura stessa del prodotto: videogiochi e consolle portatili oppure quelle statiche. Direi che il materiale pop è fondamentale per il nostro comparto. Come influisce il web sul rapporto con i consumatori? La forma del digital download dei giochi tramite internet sta cominciando a comparire anche nel mondo ludico.


I fruitori possono acquistare on line. Una forma di acquisto che però a oggi rappresenta ancora una componente molto modesta, soprattutto in Italia dove vige ancora un atavico timore ad acquistare beni e prodotti in internet. Si tratta quindi di numeri molto contenuti. Quali i canali di vendita più strategici per i produttori di videogiochi? Ci sono delle catene specializzate nella vendita di videogiochi, poi ci sono i punti di vendita della grande distribuzione specializzata che trattano prodotti di elettronica e poi c’è la grande distribuzione organizzata che sua volta nel reparto elettronica ospita uno spazio dedicato ai videogiochi. Sono tutti canali molto importanti, in quanto il videogioco è un prodotto di massa interessante non solo per gli appassionati e i cosiddetti “smanettoni”, ma anche per le famiglie. Il canale dipende dal ciclo di vita del prodotto: le nuove consolle, appena lanciate, sono subito oggetto del desiderio dei giocatori incalliti, quelli che ne fanno un uso più massiccio, poi man mano che una consolle prende piede sul mercato il target di riferimento si allarga e quindi anche il canale di distribuzione scelto diventa quello più orientato alla famiglia. Cosa ne pensa del web come spazio per provare i videogiochi?

Se si tratta di un prodotto giocabile anche su pc è un mezzo di diffusione indubbiamente interessante. Però la stragrande maggioranza dei giochi commercializzati richiedono una specifica consolle. E in questo caso internet può ospitare dei trailer e riprendere dei contenuti del gioco, ma non può fornire l’esperienza della prova vera e propria, come invece accade sul punto di vendita.

Qual è l’andamento del mercato italiano per quanto riguarda i videgiochi? Il nostro è un mercato con una forte stagionalità e quindi buona parte delle vendite sono legate al periodo natalizio e al ciclo di vita dei prodotti. Quando arrivano sul mercato nuove consolle la curva delle vendite si impenna. Nel corso del 2013 abbiamo avuto il lancio di ben due nuove consolle, prima

del loro arrivo sugli scaffali le vendite erano in netta flessione, dopo la curva è cambiata radicalmente. E la ressa di consumatori attorno alle stazioni prova nei punti di vendita è un segnale importante di questo andamento. Le foto illustrano alcuni momenti del Games Week, l’evento consumer realizzato da Aesvi.

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INTERVISTA

di Marco Oltrona Visconti

l’ Imaginarium nel retail del giocattolo LA RASSEGNA SUL GIOCATTOLO INIZIA CON L’INTERVISTA A MONICA CICOGNINI DIRETTORE RETAIL ITALIA DI IMAGINARIUM

CHE DESCRIVE I CONCETTI ESPOSITIVI E IL VISUAL MERCHANDISING ALLA BASE DEI 36 NEGOZI DEL RETAILER SPAGNOLO. SEGUE UNA CARRELLATA DI CASE HISTORY ESPOSITIVE DEI PRINCIPALI MARCHI

Il lay out degli store Imaginarium è la traduzione di una filosofia ben precisa, giusto? Si e per esprimerla abbiamo eliminato completamente il paradigma industria-distribuzione seguendo direttamente sia la produzione, che

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viene affidata a terzi in seguito alla ingegnerizzazione di un progetto, sia la distribuzione, che avviene all’interno di negozi a gestione diretta e in franchising. Può spiegare i capi saldi della filosofia di Imaginarium? Il fondatore Felix Tena è partito dall’assunto che, attraverso il gioco, il bambino sarà un adulto migliore. Quindi sposando la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner che suddivide le qualità intellettive umane in 9 aree -quali sono per esempio l’intelligenza logico-matematica, l’intelligenza spaziale l’intelligenza linguistica- Imaginarium sviluppa le sue collezioni. Per tanto ogni prodotto viene concepito per stimolare l’apprendimento.

MONICA CICOGNINI RESPONSABILE RETAIL PER IL SUD EUROPA

DI CUI FANNO PARTE

SVIZZERA, ITALIA, PORTOGALLO SPAGNA.


Come si traduce questo concetto a livello espositivo? Il format Imaginarium contribuisce a dare soluzioni al genitore in base a due principali fasce d’età del bambino. La prima 0-36 mesi è anche detta preschool e a cui appartengono giochi versati allo sviluppo fisico del bambino

e al suo rapporto con l’ambiente. La seconda fascia, quella fino ai 9 anni, è anche il core business del brand e presenta una suddivisione per monditos, ossia per aree tematiche come scienza, mestieri, pre-sport, cucina, bambole, libri. Poi c’è un’ulteriore nicchia di mercato per incontrare i ragazzi più vicini ai 12 anni. Come è organizzato il percorso all’interno del negozio? Come da linee guida della corportate sul fondo del negozio, ben visibile dall’entrata, si può notare il settore 0-36 mesi. Sul perimetro si ravvisano tutte le aree tematiche che trovano più profondità di assortimento sui tavoli posti di fronte alle scaffalature a muro. In ogni modo di fronte all’entrata ci sono sempre due tavoli per mettere invi-

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In cosa consiste? Si combinano le dinamiche di gioco creando un’interazione tra il tablet e il gioco tradizionale. Infatti circa due anni fa sono stati lanciati i supporti e-book Imaginarium e a settembre del 2012 il SuperPaquito. Si tratta di un vero e proprio tablet con sistema proprietario Magicos che non solo è in grado di coordinare

denza le aree merceologiche che in un dato periodo riteniamo più importanti.

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italia

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Quali sono in questo momento? Una è sicuramente la cucina. L’altra è l’area tecnologica i-wow che combina il ruolo del gioco tradizionale a quello

del mondo digitale, perché la prima vera generazione di nativi digitali possa contare su una soluzione di gioco, intelligente e creativa, che conservi la componente educativa unendola al divertimento.

le attività ludiche tra on line e off line, ma coinvolge il genitore che può parametrare l’interfaccia software del dispositivo e la sua sicurezza in base all’età del bambino. Di questo ne esiste anche una versione più ridotta: il Paquito mini. Quale stagionalità seguono i prodotti? Tendenzialmente Imaginarium pre-


bello iù p o l a g e r il . . “. nato è l’aver guadag ia” c u d fi a r t s o V a l

Buone Feste da

*creazione originale di Marco Esposti

i t s o p s E e h c Grafi

46013 Canneto Sull'Oglio (MN) - V. Delle Industrie, 32 - tel. +39 0376 723753 - fax. +39 0376 723658 info@grafichesposti.com - www.grafichesposti.com

senta 2 grandi collezioni ogni anno. Una per il periodo primavera-estate, l’altra per il periodo autunno inverno. A queste corrispondono specifici cataloghi con alcuni minicataloghi a integrazione ogni qual volta viene lanciato un nuovo prodotto nell’arco dell’anno. Collezioni e cataloghi sono i punti di partenza per le comunicazione che amo definire multilivello perche avviene attraverso un procedimento di integrazione tra media tradizionali, web, visual merchandising e vetrine.

I tavoli sono in legno modulabili in altezza anche per consentire l’interazione con il bambino. Nei negozi sopra i 70 mq viene data visibilità anche ai libri editi da Imaginarium in uno spazio apposito connotato da librerie ad hoc e da una carta da parati dedicata a questi ambienti. In store vengono lanciati dei

brani musicali creati appositamente per Imaginarium, molti dei quali raccontano le caratteristiche dei prodotti in esposizione. Se il negozio ha delle scale queste vengono sempre decorate per la creazione di una scenografia di fantasia in cui si tiene conto anche dell’illuminazione.

E non bisogna dimenticare che l’ingresso è sempre doppio e ben evidenziato con un passaggio riservato al genitore che è il responsabile d’acquisto e un passaggio di dimensioni ridotte dedicato al bambino.

A proposito di vetrine, come vengono gestite? Seguono un aggiornamento trisettimanale. Le due vetrine principali sono gestite attraverso i visual book realizzati direttamente dalla casa madre a Saragozza, le altre invece dal personale dello store. Ed esistono dei visual book anche per l’allestimento dei tavoli. Quali ritiene siano le particolarità del format più recente? In questa terza release sono stati predisposti pavimenti gialli che evidenziano tutti gli arredi dei negozi per contrasto di colore con il blu del soffitto e delle pareti.

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POPINSHOP Il materiale più diffuso da Mattel a prescindere dal canale è quello legato al suo brand storico e di punta: Barbie. Ospita i prodotti di punta ma dei 300 realizzati quest’anno ben 2/3 sono dedicato alla celebre bambola principessa. Ovviamente è dedicato ai prodotti continuativi. Più ridotto il numero di isole (nell’immagine accanto)

Marca Barbie (Mattel) Tipologia Display da terra Materiali Non durevole Punto di Vendita Carrefour V.le Monza (Mi)

Marca Fisher Price (Mattel) Tipologia Scaffale interattivo Materiali Durevoli Punto di Vendita Panorama Campi Bisenzio Via San Quirico 165 (Fi)

Marca Max steel (Mattel) Tipologia Scaffale interattivo Materiali Durevoli Punto di Vendita Carrefour Massa Via Massa Avenza

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Sempre in 50 punti di vendita Top trade per il lancio del nuovo brand character di Mattel, Max Steel, è stato implementato uno scaffale dotato di video line con monitor da 3,5” che possono essere posti in un network DS per una comunicazione univoca. L’allestimento prevede pannelli in forex per il crowner e sui lati alcuni pannelli sagomati. Il progetto pilota durerà circa 1 anno. Vetrine ad hoc come quelle nell’immagine sono gestite anche da una squadra di 12 visual merchandiser che ricopre 150 negozi gdo e gds e 50 del tradizionale.

Da ottobre, solo nei 50 punti di vendita Top trade, per quanto riguarda la vendita del giocattolo, Mattel ha implementato una soluzione interattiva. Con touch screen 19 pollici, dotato di sistema di riconoscimento facciale per determinare il genere dell’interlocutore e proiettare educational sul prodotto o gli spot tv ad esso legati, consta di moduli lineari da 1,33 m per gdo e gds. Il dispositivo, oltre a un crowner illuminato con lampade a intermittenza e profili illuminati a led, è dotato perfino di sistema di marketing olfattivo. Per Fisher Price l’essenza è al borotalco e per gli atri manchi: Barbie alla Big Babol, Hotwehells agrumata. Tutte sono contenute nel case del monitor. Sullo scaffale sono presenti anche alcune bandierine ad evidenziare le referenze.


Marca Trudi Tipologia shop fitting Materiali Durevoli Punto di Vendita Flagship store My Trudi Orio Center (Bg)

My Trudi è il nuovo concept store Trudi, dove si possono creare i peluche. Dopo averlo immaginato nelle forme e nei colori, il cliente potrà scegliere il soggetto preferito dalla culla con funzione espositiva e contenitiva del prodotto di base (orso, cane, coniglio, bambola o true emotions) per poi disegnarlo sul touchscreen. Quindi lo si caratterizza scegliendo la melodia la sua voce, il suo profumo e il suo vestito, da personalizzare con la frase e la foto preferite. Alcuni elementi fondamentali nel processo di creazione/personalizzazione del peluche: la stampante la pressa per il trasferimento dell’immagine, il carillon recorder, Voice Recorder le Fragranze/profumazioni. Ci sono quindi due set di espositori appendiabiti: gli abiti per vestire il peluche e le bambole. Tanti gli accessori per vestire la creazione tailor made: 2 tipi di felpa, 1 gonna, 1 paio di jeans, 3 magliette personalizzabili con foto e/o scritta, in tre varianti colore (bianco, rosa, azzurro). L’imbottitrice è il soffio vitale di My Trudi. Un cilindro che alterna il materiale rosso al vetro trasparente, e che contiene lo stuffing ad alta resilienza da cui prenderà vita il peluche “My Trudi”. Il dispositivo a led con dissolvenza (RGB) offre uno spettacolo di alternanza di colori che trasforma una componente funzionale in polo di attrazione. Il bancone in abete misura cm 190x110, altezza cm 140. Tutto l’allestimento nel 2014 verrà esportato, per il momento è stato predisposto in 20 pdv, ossia in specializzati tradizionali di Firenze, Trieste, Cattolica, Milano, Luino (Va), Verona, Pozzuoli (Na), Avellino, Inveruno, Lissone (Mb), Torino, Perugia, Bari, Roma, Lecce, Orio/Bergamo, Cecina, Piazzano d’Atessa, (Mo), Torreano (Ud).

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POPINSHOP Marca My little Pony (Hasbro) Tipologia Teatralizzazione Materiale Durevole Punto di Vendita Mornati e Paglia Seregno (Mi) Un crowner in metallo e decorazioni cartonate e PVC telato a parete o a terra accompagnano il visual merchandising totalizzante di My little Pony, il marchio di proprietà di Hasbro esistente da circa tre anni. Leader nel segmento mini doll è supportato da una serie televisiva creata ad hoc per veicolare i prodotti. La versione ampia, come quella nella foto, si può considerare taylor made si rileva in una decina di negozi dei circa cinquanta che vengono considerati strategici da Hasbro e che presentano una scenografia significativa del prodotto. Data la continuatività del marchio la durata della teatralizzazione è stata fissata in un anno. Hasbro è il main licensor della Marvel Supereroi per la produzione degli Action Figure, ossia dei famosi pupazzetti snodabili. Nello specifico il più rappresentativo di tutti, l’Uomo Ragno, viene proposto su una testata di gondola che include: crowner durevole, bande laterali, strisce decorative sui profili e, quando possibile, floor graphic. Generalmente larga un metro l’esposizione e i prodotti variano con il variare delle style guide proposte da Marvel (di proprietà di Disney). In particolare quelle più attuali si riferisco alla seconda trilogia dello stupefacente supereroe. La testata di gondola è inoltre supportata da una massificazione di prodotto fuori banco. Presente in una cinquantina di Top Store GSS e GDO durerà circa un anno contrattualizzato di solito al momento dell’apertura dell’esercizio. Il mercato dell’action figure nel 2013 è valso circa 18 milioni di euro. Hasbro nel 2013 ha venduto 300.000 action figure.

Marca Monopoly (Hasbro) Materiale Durevole

Tipologia Espositore da parete Punto di Vendita Toys Via Antonini (Mi)

Sono una ventina e misurano circa 2 metri per 2 i materiali da parete legati al mitico gioco in scatola in commercio in Italia dal 1935. La base che riprende la tavola da gioco è in forex mentre la mascotte e in materiale composito. Questo espositore da parete appartiene a quei materiali speciali che Hasbro produce in occasione delle nuove aperture. Il Monopoly è il gioco da tavolo più venduto in Italia con 100.000 pezzi venduti all’anno. La market share della categoria “giochi in scatola” sul totale del mercato è pari al 9,5% .

Marca: Spiderman (Hasbro) Tipologia: testata di gondola Materiale: Durevole

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▲ Punto di Vendita Toys Via Antonini (Mi) ►


Passeggini, tricicli, minimotociclette Anche in questo caso l’esposizione di Peg Perego ha la funzione di determinare un presidio da leader di categoria nel reparto dedicato alle merceologie in questione. Questa operazione di category managment permanente si può ravvisare in una cinquantina di specializzati di grandi dimensioni e comunque il livello di personalizzazione dell’area è molto elevato e varia da caso a caso. E in generale si riscontra ove vengono predisposte nuove aperture. Nella fattispecie si valorizza anche il marchio della Ducati desmodromica riprodotta in formato balocco. Per i punti di vendita con dimensioni ridotte viene utilizzato il materiale nell’immagine accanto.

Il puzzle 3D (tridimensionale) è presente su questo espositore in 36 scatole. In genere il materiale espositivo viene eseguito in cartotecnica e fornito precaricato. Il suo costo è incluso nel prezzo dello stock, ma su richiesta è fornito anche separatamente. Dal 2011 ne sono stati posizionate diverse centinaia. Lo strumento continuerà a essere usato anche nel 2014 dato che il numero dei monumenti riprodotto in puzzle 3D è stato portato a 15. I materiali si trovano sia in punti di vendita della GDO sia negli specializzati e vengono utlizzati dal negoziante anche per altri marchi. In Primavera e a Natale il prodotto è supportato da campagne televisive e puzzle prefustellati in store.

Marca Peg Perego Tipologia. Shop fitting Materiali Durevole Punto di Vendita Toys, Via Antonini Milano

Nell’ultimo trimestre Ravensburger si è dimostrata la società leader del mercato italiano del puzzle classico, un segmento del giocattolo che, tra l’altro nel 2013 è cresciuto del 2%. Va da se che la società originaria di Ravensburg si muove sul canale giocattolo come il capitano di categoria. Lo si può notare dai crowner che si trovano nel canale GDO top trade e da Toys e sul canale librerie. I materiali utilizzati sono metallo per la struttura, la quale si adatta alla larghezza del modulo lineare di 1m., e il plexiglas utilizzato a contenimento del visual cartonato che è alto circa 25 cm. In basso le reglette per la scaffalatura.

Marca Ravensburger 3D Tipologia. Espositore da terra Materiali Non durevoli Punto di Vendita Città del Sole C.so Lodi Milano

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Marca Ravensburger puzzle classic Tipologia. Crowner Materiali Durevoli Punto di Vendita Toys Center, Via Antonini (Mi)


POPINSHOP Marca Nintendo Tipologia isola promozionale Materiale Non durevole Punto di vendita Cc Gran Sasso, Teramo Il Nintendo Winter Tour ha coperto 6 settimane, dal 15 novembre fino al 22 dicembre, in trenta centri commerciali italiani dislocati tra: Milano, Bergamo, Teramo, Roma fino a Bari. . Lunga la lista dei prodtti in promozione: Nintendo 2DS, Nintendo3DS, Nintendo3DSXL: Pokémon X& Y, Inazuma Eleven Fuoco Esplosivo, Inazuma Eleven Lampo Folgorante, Animal Crossing New Leaf, Il Professor Layton e l’eredità degli Aslant, Mario Kart 7, Super Mario 3D Land, Mario Party Island Tour, Luigi’s Mansion 2 Wii U: Wii Party U, Super Mario 3D World, Wii Fit U, Super Mario Bros U. In tutto sono stati coinvolti 50 specializzati in aree grandi, 6x7m, e piccole, 3x2m, allestite con cartonati e una ventina di unità di gioco interattive. In distribuzione palloncini e zainetti Nintendo.

Nintendo Tipologia isola promozionale Materiale Non durevole Punto di vendita Mediaworld Fiordaliso Rozzano (Mi)

Operazione di category management, per titoli videogame Nintendo. Punto di vendita: Toys via Antonini Milano

Per il Natale Nintendo ha posizionato 1.500 alberi di Natale cartonati in centinaia punti di vendita per promuovere: Nintendo 2DS, Nintendo3DS Nintendo 3DSXL Pokémon X e Y, Il profesor Layton e l’eredità degli Aslant, Zelda a link between world, Animal Crossing New Leaf, Super Mario 3D World, Wii U, Wii Party U, Wii Fit U, Mario e Sonic ai giochi olimpici invernali, Lego City Undercover. Coinvolti. L’iniziativa si è svolta nei mesi di novembre e dicembre per raggiungere bambini e responsabili di acquisto italiani.

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1,90x65 le misure dell’espositore.


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ILLUMINOTECNICA di Erika Sanson

Una buona illuminazione può essere la giusta soluzione per mettere in luce la nettezza del tratto di un designer o per creare atmosfere e suggestioni particolari 36 D

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Oltre ad aspetti di mera sicurezza, la luce ha una vera e propria rilevanza estetica, la cui scelta dipende fondamentalmente da esigenze pratiche, dall’espressione del gusto personale e, ovviamente, dal budget. Il ruolo dell’illuminazione è fondamentale in tutti i luoghi ma in particolare in quelli destinati alla vendita e all’esposizione. L’atmosfera generata dal tipo di illuminazione e il comfort visivo sono di grande importanza per creare un ambiente gradevole che sia adatto al tipo di clientela e di merci, senza dimenticare il personale che vi lavora. Per questo è determinante la scelta e il posizionamento di apparecchi adatti al compito visivo tenendo bene in considerazione la fotometria e la tonalità della luce emessa. In questa visione in cui la luce diventa complice nel processo di vendita è importantissimo mettere in relazione necessità visiva col tipo di merce proposta: - nei negozi di generi alimentari, gran parte degli acquisti va attribuito a una decisione spontanea, dunque un’illuminazione in grado di esaltare le caratteristiche cromatiche dei vari alimenti spingerà i clienti all’acquisto. - una luce raffinata e d’effetto, invece, è un contributo fondamentale per attirare i clienti in un negozio che vende beni di lusso.

In ogni caso l’illuminazione di uno spazio di vendita, sia questo un piccolo punto vendita o un grande magazzino, deve consentire contemporaneamente sia la visione di insieme sia i dettagli della merce esposta, garantendo all’osservatore una fedele restituzione delle gamme cromatiche. Analizzare i bisogni e le funzioni dei vari spazi che compongono l’ambiente creando percorsi luminosi diversificati, può risultare un metodo efficace per valorizzare l’espressività del punto vendita. La metodologia progettuale, inoltre, deve essere strettamente integrata al progetto architettonico e d’arredo e rispondere alla strategia di marketing verso la clientela. La progettazione deve perciò tenere conto di vari aspetti quali: 1. la valutazione del tipo di spazio espositivo 2. la definizione della categoria del tipo di oggetto esposto 3. l’individuazione dei requisiti illuminotecnici da rispettare 4. La determinazione della tecnica di illuminazione da adottare per valorizzare il negozio e la merce esposta 5. La scelta del tipo di sorgente adatta per non danneggiare gli oggetti esposti. A oggi i sistemi a LED sono in grado di rispondere a tutte le esigenze illumi-

Le regole della Luce nel Retail notecniche di punti vendita e grandi magazzini con il grande vantaggio di non danneggiare le merci esposte. I fattori che concorrono alla definizione dei criteri di intervento sono stati illustrati dallo SQUARE METHOD (Arch. Cinzia Ferrara nel 4° congresso internazionale AIDI del 1990, “Punto vendita e illuminazione: nuove filosofie di approccio”). La ricerca dimostra che la distribuzione degli illuminamenti è in relazione ai seguenti fattori: - dimensione del negozio e stile di vendita - esclusività ed economicità Infatti, i negozi quali discount, grandi magazzini o supermercati, caratterizzati da grandi dimensioni, stile impersonale, economicità e semplicità della merce esposta, presentano livelli elevati di illuminamento (dai 500 ai 1000 lux).

Al contrario, i negozi altamente specializzati, solitamente di piccole dimensioni, con uno stile ben definito, e che espongono merci costose ed esclusive, presentano livelli di illuminamento compresi tra i 100 e i 250lux. L’approccio alla progettazione illuminotecnica si fonda sulla suddivisione dell’intera area di vendita in altrettanti spazi a cui far corrispondere dei “sotto-progetti” specifici di illuminazione. Stabilendo una gerarchia dei livelli di luce e tenendo in dovuta considerazione i percorsi e i punti di vista prevalenti di chi utilizza l’ambiente, il progetto illuminotecnico si applicherà alle seguenti zone: vetrine ambiente espositori banco vendita zone esterne Secondo la norma EN 12464-1: 2011


Tipo di locale, compito visivo o attività Aree di vendita Zona delle casse

Illuminamento di Esercizio (val. medio) 300* 500

Aree di imballaggio

500

* L’illuminamento Em e l’abbagliamento UGR sono determinati dal tipo di negozio

Realizzato con prodotti di Fabbian illuminazione, vediamo il connubio tra luce colorata dinamica nella veletta superiore e la luce puntuale orientata sugli scaffali. L’ambiente bianco conferisce una percezione dello spazio più ampio e dinamico dedicato ad un pubblico giovane e magari sportivo.


l’illuminazione generale di un punto vendita, deve rispettare i seguenti valori di illuminamento medi in esercizio: (vedi tabella nelle pagine precedenti) * L’illuminamento Em e l’abbagliamento UGR sono determinati dal tipo di negozio Per valorizzare le forme e i colori degli oggetti e la struttura degli spazi espositivi, si impiegano appropriate tecniche di illuminazione. L’illuminazione generale serve a rischiarare uniformemente tutto lo spazio espositivo e garantisce la visibilità in tutto l’ambiente. Spesso non è integrata da alcun tipo di illuminazione e determina da sola le condizioni per una buona visione all’interno del punto vendita. Di solito, gli apparecchi impiegati per ottenere questa tipologia di illuminazione sono posizionati a plafone, sospesi o incassati in controsofittature, installati a medesima interdistanza così da non condizionare eventuali cambiamenti nel layout del punto vendita. L’uniformità di illuminamento è elevata e il calcolo del numero di apparecchi è basato sull’illuminamento medio da ottenere. L’illuminazione generale dell’ambiente richiede i livelli più alti di illuminamento, in particolare quando il target del punto vendita è un tipico acquirente di beni di largo consumo, in questo contesto, nei punti vendita più esclusivi, è predisposta una componente di luce localizzata sulla merce esposta, si parla in questo caso di luce d’accento. L’illumianazione d’accento si ottiene creando forti contrasti di luminanza tra oggetto e sfondo, tramite le proiezioni di forti intensità luminose e coni di luce molto stretti.

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Con questo tipo di illuminazione l’oggetto apparirà ricco di contrasti e di sfumature, presenti sia tra la superficie in vista e lo sfondo, sia tra le sue parti o elementi costitutivi. La luce direzionale e concentrata, infatti, genera ombre proprie sugli oggetti che fanno emergere le discontinuità morfologiche, i rilievi, i volumi e la loro plasticità. L’intorno, per queste soluzioni, richiede livelli illuminazione generale più bassi. In questi casi il punto vendita ha un continuo alternarsi di zone di luce e ombra che caratterizzano l’intero ambiente e creano forti contrasti di luce. L’illuminazione per scaffali e teche è un altro aspetto fondamentale negli spazi espositivi. È qui che il cliente entra in diretto contatto con il prodotto dopo averlo visto in vetrina.

Per evidenziare i dettagli, quali il colore e le strutture, da sempre si utilizzano sistemi più o meno sofisticati, a oggi la soluzione più flessibile è sicuramente rappresentata dai LED. L’alto rendimento in termini di lumen/ watt garantisce un basso consumo di corrente senza dimenticare un’emissione di calore nettamente inferiore alle tradizionali lampade. La lunga durata, i bassi costi di manutenzione e la resa del colore, da buona a eccellente, rendono questi apparecchi particolarmente interessanti per l’illuminazione di scaffali, espositori e superfici di vendita, offrendo inoltre soluzioni dinamiche di illuminazione nelle tonalità di bianco e nei colori RGB. In questo ampio panorama di scelte compositive e prodotti, il progetto illuminotecnico presuppone la capacità di prefigurare la proposta più idonea per lo specifico contesto. Per tale motivo troppa schematizzazione o teorizzazione delle soluzioni potrebbero banalizzare l’argomento inducendo a valutazioni semplicistiche. La domanda principale da porsi in questo contesto, come in tutti gli altri, è dunque: cosa voglio creare e per chi? Con però una complessità di attori con esigenze finali molto diverse tra loro: il venditore, il compratore, l’operatore e non da ultimo il passeggiatore, colui il quale vive il contesto del centro commerciale come “la città dentro la città”. • Erika Sanson . GREENTERRAE .

LE FOTO NELLA PAGINA DI DESTRA SI

RIFERISCONO ALLE SEGUENTI SOLUZIONI:

Il giocattolo da Bennet: -Corsia perpendicolare all’ingresso -Adiacenza a corsie per offerte e tecnologia -Illuminazione da proiettori direzionali e tubi al neon -Illuminazione uniforme -Proveniente unicamente dall’alto -4000K -Negli scaffali non c’è luce di fondo Le soluzioni di luce di accento nelle grandi distribuzioni non sono semplici da ottenere a causa dell’elevata luminosità generale.

Il giocattolo da Carrefour Market -4000K -Luce solo diffusa -Scaffalature frontali alle casse

Il giocattolo da Toys -Luce calda più calda (permette di ottenere un ambiente maggiormente simile a quello domestico) -Alcune corsie sono buie a causa della poca distanza tra gli scaffali -Luci posizionate con schema regolare a soffitto h>4,5m -Plafoniere 60x120 al neon -No spot su scaffali o retroilluminazioni -Reparto LEGO brillante, ha scaffali retroilluminati con luce gialla

Il giocattolo da Prenatal: -Luce calda, l’effetto è decisamente accogliente -Ben bilanciata e omogenea in ambiente -Scaffalature con neon posizionati frontalmente alla merce Gli spazi ampi e le scelte illuminotecniche invogliano a sostare nello stesso a gustarsi l’acquisto per i piccoli di casa


Ancora Fabbian illuminazione ci offre uno spazio che permette di confrontare due soluzioni illuminotecniche ben studiate: in primo piano crea una prospettiva “museale” dal punto di vista dell’osservatore che probabilmente tenderà a sostare sui divanetti in osservazione della merce e una situazione di fondo più friendly verso l’ingresso. Le tematiche luminose sono dunque tre: illuminazione generale, illuminazione dinamica e colorata, illuminazione d’accento

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Carrefour Market

Prenatal

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Toys

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Giocando, la gatta insegna la caccia al topo ai suoi piccoli. Il cane restituendo ‘per gioco’ la pallina lanciata dal suo fedele amico umano (padrone non mi piace) simula il comportamento del riporto. Non è forse il Monopoli il gioco degli affari? Poi ci sono i giochi ruolo nei quali la fantasia è una componente esplicita e indispensabile del gioco stesso. In campo terapeutico, il primo a verificare l’utilità del gioco di ruolo nella liberazione dei sentimenti repressi fu Jacob Levi Moreno. Annoverato tra i padri psicologia moderna, partendo dal ‘Teatro della spontaneità’ da lui sperimentato a Vienna nel 1921 con l’aiuto di alcuni assistenti,

invitò il paziente a rappresentare la scena di una situazione, di vita reale, per lui conflittuale. Era questo il meccanismo dello psicodramma. Osservate i bambini. Spesso adottano con naturalezza questa tecnica mentre giocano con le macchinine o con i soldatini. I meccanismi coinvolti sono sempre gli stessi: quelli della mimesi e della catarsi. Proprio come nei giochi legati al caso - le carte, i dadi, la roulette - quante volte ci è sembrato di poter controllare la fatalità durante la vittoria della posta in tavola?

Il legame tra il gioco e la cultura o l’istinto è piuttosto evidente in tutti questi esempi. Come suggerisce lo psicolinguista Jon Paul Gee: con l’invenzione di William Higinbotham che nel ‘58 usando un oscillometro inventò il primo videogioco denominandolo “Tennis For Two”, fu introdotta una nuova componente, cioè l’interattività. E quasi parallelamente nel 1962 Morton Helig preconizzò la realtà virtuale con il Sensorama che proiettava 5 film interessando ognuno dei 5 sensi. Qui si concretizzò quella realtà simulata già presente nella filosofia platonica. Poi vennero i giochi arcade il cui simbolo è tuttora Space Invaders (di Toshihiro

Nishikado, 1958). Fu a questo punto che, sempre attraverso il gioco, l’uomo iniziò ad avere coscienza del pixel, il mosaico elettronico, ossia di quel privilegio percettivo che in precedenza fu solamente dei pittori impressionisti i quali con la tecnica della puntinatura del pennello sulla tela creavano un’immagine. Ancora una volta la cultura e il gioco sono due realtà complementari. Riprendendo la filosofia di Huizinga: «ciò non significa che il gioco muta o si converte in cultura, ma piuttosto che la cultura, nelle sue fasi originarie, porta il carattere di un gioco. Per cui ‘gioco’ è il fatto primario, oggettivo, percepibile, determinabile concretamente; mentre la cultura non è che la qualifica applicata dal nostro giudizio storico dato al caso».

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GDO - GSS

di Sergio Monsorno *

L’Isola che GDO non c’era

L’ESPOSIZIONE

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Qualche anno fa Renato Pozzetto nello spot pubblicitario di una nota marca di panettoni sentenziava che il Natale quando arriva, arriva. Un motto che rasenta il nonsense per l’ovvietà della constatazione, ma che ci regala uno spunto per riflettere sulle dinamiche operative che il periodo natalizio comporta per gli esercizi commerciali della Grande Distribuzione. A pensarci bene, non esiste un altro momento dell’anno paragonabile a questo per durata promozionale, ampiezza espositiva, trasversalità del target coinvolto, in cui oltretutto una parte consistente della superficie di vendita viene stravolta nel layout e negli assortimenti per assurgere a baricentro dell’intera offerta commerciale del punto di vendita. In verità anche per altri periodi dell’anno e per categorie merceologiche diverse da quella dei giocattoli –prendiamo per esempio il cosiddetto back-toschool o l’arredo e brico giardino- l’estensione temporale della promozione tende a debordare dallo schema classico delle due settimane anticipando il più pos-

DELLA CATEGORIA GIOCATTOLI IN

sibile i tempi d’inizio operazione rispetto alla data dell’evento vero e proprio (il primo giorno di scuola, il primo giorno di Primavera, ecc.); in questo modo le catene della GDO tentano di spiazzare i rispettivi concorrenti aumentando le occasioni d’acquisto, ma rischiano di disorientare i consumatori sorpresi dall’anticipazione talvolta esagerata: l’event stretching va bene, ma va fatto con buonsenso! Si noti però che la gran parte di queste attività promozionali si

rivolge ad un target circoscritto: per rimanere negli esempi citati, famiglie con figli in età scolare o possessori di case con un’area verde da riattare per la bella stagione. Esistono anche altre occasioni di festa, come Halloween o San Valentino, che la moderna distribuzione prende a prestito per trasformarle in veicoli promozionali; ma queste rimangono occasioni, per l’appunto, e hanno un respiro più ristretto sia come contesto merceologico che come tempi e spazi espositivi, target di

riferimento e ritorno economico. Difficile, dunque, trovare un’altra attività promo paragonabile a quella natalizia. Più che una promozione, essa costituisce un vero palinsesto promozionale in cui si innestano tanti eventi e programmi di vendita diversi. Questo periodo si distingue inoltre per racchiudere in senso temporale una serie di tappe che contribuiscono al Christmas stretching: i milanesi cominciano a pensare ai regali già all’inizio di dicembre in coincidenza con la festività del patrono Sant’Ambrogio; ma per tutti gli italiani il tradizionale ponte dell’Immacolata rappresenta un primo appuntamento dal profumo natalizio; in diverse regioni d’Italia, invece, si fa coincidere la consegna dei doni più con il 13 dicembre (Santa Lucia) che col 25; per tutti c’è comunque il giorno di Natale a cui segue il Capodanno e appena più in


là l’Epifania. Un susseguirsi di ricorrenze che sono occasioni ora di scambio di strenne, ora di festa con amici e parenti, ora di svago e tempo libero; in una parola: di consumo. In effetti non c’è un preciso momento in cui comincia il “periodo natalizio” inteso in senso promozionale; o meglio, si sa che il momento clou è l’ultima quindicina di dicembre ma i retailer decidono in maniera autonoma quando far decorrere le iniziative promozionali ed espositive, e non esiste una data fissa che ogni anno determina per tutta la Grande Distribuzione il lancio delle operazioni. Di certo lo stretching promozionale va ben oltre il mese di dicembre, per abbracciare abbondantemente novembre e coinvolgendo anche il mese di ottobre per le operazioni preparatorie legate al cambio degli assortimenti, la modifica dei display e le trasformazioni dei layout. E quando tutto è pronto, energia alle luminarie! Così, tra i sogni irrealizzabili degli operatori della GDO c’è un Natale che dura tutto l’anno; ciò non solo per la favorevole propensione agli acquisti in generale da parte dei clienti in questo periodo ma

anche per limitare l’impatto che la complessa gestione di certe categorie stagionali comporta dal punto di vista logistico e di servizio ai consumatori. Una delle categorie a più alta complessità gestionale è quella del giocattolo, che si gioca -scusate il giro di parole- una fetta fondamentale del suo fatturato annuale nella manciata di settimane di dicembre. Montagne di giochi e addobbi natalizi che dopo il giorno tanto atteso da grandi e piccini finiscono, se non vengono vendute, a impolverarsi nei depositi fino all’anno successivo. E rimane pressoché vano il tentativo dei retailer di allungare il periodo degli acquisti dei consumatori anticipando la voglia di portarsi a casa i doni da impacchettare con due mesi di anticipo; il grosso dei volumi di vendita, infatti, lo si registra nella seconda metà di dicembre, con rare eccezioni. Una di queste la ricordo ancora con piacere; si tratta di un caso che aveva fatto scuola nell’azienda in cui ero direttore degli acquisti diversi anni fa. Un mio collaboratore, buyer del mondo del “bazar leggero” che includeva il giocattolo e gli addobbi natalizi, aveva

proposto di anticipare in modo inconsueto e apparentemente illogico l’esposizione e la vendita di un prodotto particolare che non rappresentava una novità assoluta –era già comparso sul mercato l’anno prima- ma era oggetto della nostra intenzione di farne un fenomeno di moda: il Babbo Natale che si arrampica sulla scaletta da appendere all’esterno di terrazzi, balconi e finestre. La vendita iniziò come una scommessa a fine ottobre e fu un successo travolgente che colse di sorpresa tutte le catene concorrenti. Evidentemente il

fattore emulazione, la relativa novità dell’articolo, la simpatia dell’oggetto e il prezzo tutto sommato centrato avevano creato un mix perfetto per indurre un desiderio d’acquisto praticamente scollegato dall’evento natalizio. Questo esempio rimane comunque una rarità nel panorama assolutamente stagionale della vendita di giocattoli&affini per la GDO. Proprio il fattore stagionale, unito ai volumi poderosi in gioco, reca con sé la necessità di assecondare le vendite di giocattoli con l’ausilio di tutti gli strumenti

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GDO

che la GDO mette a disposizione: price positioning e tagli prezzo, massificazione visiva, listing delle novità “viste in tivù”, segmentazione dell’offerta, esposizione fuori banco per stimolare l’acquisto d’impulso, fantastica leva di vendita efficace anche quando acquirente e decisore d’acquisto non sono la stessa persona. Anzi, in questo caso il decisore è un soggetto che non ne vuole proprio sapere di considerare il valore economico del prodotto che sogna: lo desidera e basta! Di qui il fiorire di tante isole espositive nel bosco fatato del reparto giocattoli degli ipermercati, le quali spuntano come funghi magici e colorati invitando grandi e piccoli a non farsi sfuggire l’occasione di comprare un gioco. In realtà il reparto perde i confini che lo definivano fino a prima dell’inizio del periodo natalizio:

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esso abbraccia una superficie vastissima, che spesso va dalla corsia di ingresso piena dei “consumabili” del Natale (addobbi, alberi, presepi e luminarie varie; ma anche articoli per agghindare la tavola a festa e altri oggetti in tema) alle corsie dei giocattoli in senso stretto, che nel frattempo hanno raddoppiato o triplicato lo spazio espositivo dedicato. Così le isole che prima non c’erano, nate per magia come fossero il risultato di una frastagliata eruzione vulcanica nell’oceano della superficie di vendita, vanno a formare un vero arcipelago, un labirinto di box-pallet, cartoni espositori, floor stand e chi più ne ha più ne metta. Dal punto di vista della circolabilità, questi arcipelaghi del giocattolo non brillano; piuttosto regna il caos, aggravato dal frastuono di fondo generato dalle mille suonerie dei giochi

elettronici e dei balocchi parlanti. Tuttavia occorre considerare che in tale caos i bambini di solito sguazzano molto volentieri, quindi le regole che valgono per l’esposizione dei prodotti rivolti ai grandi non sempre funzionano anche per quelli dedicati al target dei clienti più piccini; il piacere di questi ultimi di correre da una corsia all’altra facendo slalom tra le isole espositive

prima infanzia; giochi elettronici; giochi educativi, didattici e sportivi; giocattoli in senso stretto. Curioso notare che un’evidente sotto-segmentazione dei giocattoli procede spesso secondo il driver del sesso del bambino, alla faccia di tutte le discussioni ideologiche di questi tempi sulle differenze di genere. Si leggono cartelli indicatori a lettere cubitali nel mezzo delle

è amplificato dalla curiosità di scoprire ogni cosa e di trovare quello che hanno visto in televisione, su internet o nei volantini promozionali, che per l’occasione in questo periodo si trasformano in veri cataloghi di oggetti da regalo. In realtà un certo sforzo di mettere ordine e di proporre una leggibile segmentazione espositiva esiste. Si tratta per lo più di organizzazioni dello spazio concepite per grandi aree tematiche: addobbi; giochi e accessori per la

corsie che definiscono chiaramente il target di sesso: giochi bimbo, giochi bimba, bambino, bambina, ecc.. Gli stessi frequentatori delle corsie demarcate secondo il genere maschile e femminile sono spesso differenti; non è raro vedere, infatti, papà e figli maschi da una parte, mamme e figlie femmine dall’altra. “It’s a Boy!” verrebbe da dire per decidere in quale corsia infilarsi a cercare il regalo adatto al destinatario, proprio come hanno titolato i giornali inglesi quando


è nato l’erede al trono qualche tempo fa; ciò a testimonianza che il primo criterio più semplice e immediato che determina l’albero decisionale del consumatore è ancora quello di associare il dono al tipo di giochi praticati dai nostri bambini secondo il loro sesso. Anche i codici colore sono diversi. Nel caso dei prodotti preferiti dalle femminucce dominano il rosa e l’indaco, non fosse altro perché la maggior parte dei prodotti di questo segmento (bambole, cucine in miniatura e altri accessori che aiutano le bambine a simulare la vita dei grandi) sono colorati con queste tinte; nel caso dei maschietti, non c’è un unico codice colore dominante ma di certo non si trova il rosa; piuttosto si va su toni vicini al blu-azzurro o al verde, ma ci sono mille eccezioni tante quante sono le sotto-categorie di giochi tipicamente per maschi: automobiline, armi-giocattolo, piste e trenini elettrici, personaggi maschili dei cartoons, ecc.. Un minimo comune denominatore tra i colori del reparto in effetti c’è: essi sono comunque sgargianti perché attirano meglio l’attenzione dei giovani e sono più allegri. In questo particolare momento promozionale, tuttavia, l’efficacia del codice colore o dell’attrazione sonora è diluita drasticamente all’interno del rumore mediatico di fondo di questo arcipelago espositivo: difficile emergere con un box-pallet più colorato degli altri, ancora più difficile riuscirci con un avviso sonoro o una musica più attraente delle altre. Il risultato è una sostanziale omologazione dei display e dei layout tra i diversi attori della distribuzione, spesso

dominato dagli spazi espositivi prenotati dai grandi player mondiali del mercato del giocattolo che mettono in campo le risorse necessarie per personalizzare i crowner di scaffale, occupare i migliori spazi fuori banco e così via. Fatta eccezione per il segmento dei giochi elettronici e delle consolle di gioco, è pressoché assente dalla GDO italiana l’uso

l’offerta dei giocattoli in vendita. Gli esiti di questi sforzi di innovazione non sono assicurati, considerato soprattutto il periodo di crisi economica che vivono le famiglie italiane e il budget sempre più ridotto che esse dedicano agli acquisti del “superfluo”; tuttavia non ho ancora visto fallire buone idee applicate in maniera intelligente nel moderno trade nostrano, a

come se si accontentasse di offrire prodotti che il cliente sa già di volere e nulla più. L’isola che non c’era è quella che permette la sperimentazione di un’appagante esperienza di gioco, magari da condividere con familiari e amici. Per ora continua a non esserci ma c’è sempre la speranza che accada quello che ha descritto Einstein, cioè che quando tutti sanno che è impossibile realizzare una certa cosa nuova, salta fuori un tizio che non lo sa e la inventa! Buon Natale e buoni giochi a tutti. (*) Amministratore Delegato di C2C Close To Consumer, GiGroup Company.

di isole promozionali per offrire un’esperienza ludica diretta ai piccoli clienti. La realizzabilità di un concetto del genere trova di certo molti ostacoli fisici nel periodo natalizio, vista soprattutto la congestione di spazi già esistente. Tuttavia bisogna riconoscere che i metodi espositivi classici in questo momento dell’anno mostrano dei limiti evidenti e sarebbe opportuno trovare strade promozionali innovative per veicolare in modo più attraente e meno scontato

dimostrazione che le scelte del consumatore sono sicuramente più limitate di prima per motivi economici, ma continuano a seguire gli stessi criteri di ricerca di prodotti che corrispondono e soddisfano sempre di più i loro bisogni. Forse è proprio questo l’elemento su cui ci si è concentrati un po’ di meno: il bisogno di giocare, che accomuna grandi e piccoli e che riquadra un ulteriore mondo di bisogni correlati poco indagato dai canali del trade generalista,

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TECNORETAIL

di Alessandro Tiretta

in GDO è già uno standard

Self Shopping

I livelli di interazione dell’app sono differenti e molteplici. Un primo livello è rappresentato dallo Shopping List Management che permette di gestire contemporaneamente una o più liste della spesa - indicando i prodotti da acquistare, i preferiti, le offerte in essere, etc. - e di sincronizzarle e condividerle in tempo reale con altri membri della famiglia anche attraverso il web e i canali social.

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Grazie ai progetti mobile implementati da Auchan, Conad e Coop Estense il cliente velocizza gli acquisti passando il suo smartphone sui prodotti con tecniche differenti

piede in GDO è SmatBip, appositamente sviluppata per smartphone e personalizzabile per ciascun retailer in modo da ottenere il massimo del coinvolgimento con l’insegna.

Il Self Shopping permette ai retailer di sfruttare efficacemente il canale Mobile per restare sempre in contatto con i propri clienti in diversi momenti. Basta permettere alla clientela di disporre di un’app per leggere i vari codici apposti sui prodotti a scaffale.

Questa tecnologia permette al retailer di interagire con il consumatore prima, durante e dopo l’esperienza di acquisto, fuori e dentro il punto vendita, veicolando diversi servizi. Tra questi il più diffuso è l’app che digitalizza la lista della spesa rendendola virtuale e interattiva, appunto grazie allo smartphone.

Una piattaforma che sta prendendo

Un secondo livello di interazione è lo Smart Scanning che consente di ottenere informazioni complementari sui prodotti (il cosiddetto extended packaging) attraverso la lettura, tramite lo smartphone, di un Barcode, un QR-Code o un Tag NFC. Se utilizzato in un punto vendita abilitato, consente di rilevare direttamente i prodotti che si stanno acquistando e di procedere alle casse in modalità Self evitando in tal modo lunghe code. Giunto a questo punto del processo di acquisto, il consumatore può decidere di utilizzare lo smartphone anche per il pagamento finale utilizzando la funzione di Mobile Payment che consente di pagare, anche in modalità NFC, senza la necessità di utilizzare carte o contanti, ma solo inserendo un semplice PIN e mantenendo comunque un elevatissimo livello di sicurezza certificato. Questo grazie a un potente motore di CRM, che consente di tracciare il comportamento d’acquisto del consumatore e di proporgli servizi personalizzati (promozioni, coupon,

offerte profilate) in modo tempestivo e utile, anche in real-time durante lo shopping in negozio. Infine, è possibile veicolare Coupons digitali e personalizzati senza doverli stampare per l’utilizzo, evitando l’oneroso processo di gestione e contabilizzazione manuale degli attuali buoni cartacei. Un esempio di applicazione della piattaforma SmartBip è la nuova app Auchan che integra le funzioni di CassaXpress e PagaSmart. L’applicazione, disponibile per Apple iOS e Google Android, consente la creazione di proprie liste della spesa, di ricevere indicazioni puntuali sulle offerte disponibili in uno specifico ipermercato, di fare la spesa autonomamente in Self Scanning e di pagare direttamente tramite lo smartphone. Queste ultime funzioni, attualmente disponibili in 5 ipermercati, sono in via di diffusione nei diversi punti vendita del gruppo francese. Altre applicazioni sono presenti presso i punti vendita di Coop Estense attraverso l’app Salvatempo che, ad oggi, dispone del maggior numero di negozi abilitati al servizio di Mobile Self Scanning (oltre 50 punti vendita attivi tra Emilia e Puglia). Si aggiungono lo Spesa&Vai di Conad Centro Nord e lo SpesaSelf di Tigros che presto rilascerà un’app completamente rinnovata nel look e nelle funzionalità.


Questo tipo di informazione nell’esperienza di acquisto, riqualifica il punto vendita come luogo di interazione del consumatore con l’insegna e attiva un dialogo costante e vantaggioso tra retailer e shopper.

Nel 2014, verrà rilasciata anche una versione di App SmartBip (sempre sviluppata da RetApps) appositamente creata per i piccoli e medi esercenti che potranno così beneficiare delle enormi potenzialità del canale mobile.

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IL PERSONAGGIO La società RetApps, sviluppata all’interno dell’incubatore di startup Superpartes Innovation Campus di Brescia, nasce nel 2012 da un’idea di Alessandro Tiretta con l’obiettivo di supportare i retailer e i consumatori nella transizione verso lo Smart-Commerce – il commercio basato sull’utilizzo degli smartphone –. Grazie all’accordo con New Vision Baltija, le soluzioni RetAPPs saranno distribuite anche nei paesi del Baltico, Russia ed Ex Unione Sovietica.

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a cura di Luigi Rubinelli

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EVENTI

LA PREMIAZIONE

Andrea Cinelli

DELLE MIGLIORI SOLUZIONI DIGITALI DEL MONDO. QUEST’ANNO ALL’ EVENTO PRESENTE UNA DELEGAZIONE DI ASSODS, L’ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DIGITAL SIGNAGE ITALIANI

DAILY DOOH OSCAR DEL AWARDS DIGITAL SIGNAGE 2013 EUROPEO Come tutti gli anni il rito DailyDOOH Gala Awards premia le migliori best practice dell’industria digitale cui partecipano agenzie, aziende che producono contenuti digitali, e fornitori di tecnologia digitale che sono divise in diverse categorie. All’evento, che si è tenuto nella stupenda cornice del Banqueting House di Londra per la prima volta era presente quest’anno una delegazione di AssoDS- Associazione Digital Signage Italiana capitanata dal presidente Beppe Andrianò. Tra i finalisti anche un progetto italiano, quello di Telecom Italia che ha presentato in gara il progetto digitale realizzato presso l’aereoporto di Fiumicino a Roma.

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Nel Regno Unito l’industria del digital signage continua a crescere del 15-20% rappresentando già oggi il 15% del totale Out Of Home advertising market. La cifra in valore è 4/5 volte volte

superiore a quella misurabile sul mercato italiano. Un dato che, al momento, indica il ritardo del settore nel nostro Paese ma anche le opportunità di sviluppo. Detto ciò l’evento di Londra è

ormzi considerato una sorta di “Oscar” dell’industria del digitale internazionale. Ma andiamo con ordine e analizziamo i vincitori delle categorie.


Flunch Restaurants Europe dZine Barco Software | dZine Display Studio Display Technology | Samsung Professional LED displays 46inch Agency | Manganelli Group France Installer | Manganelli Group France Client/End User | Group Agapes France

Best QSR / Bar or Restaurant Deployment

In questa categoria erano in gara Flunch Restaurants Europe- dZine Barco, Giraffas Restaurants, USAFlixio Studios e Wendy’s USA-Scala. Tre progetti molto belli ma tra i quali ha prevalso il progetto francese Flunch. Flunch è affiliato al gruppo Agapes e dispone di 200 ristoranti operanti in Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Polonia e Russia.

La catena era alla ricerca di un modo per semplificare la comunicazione dei propri menu che vengono acquistati da migliaia di consumatori ogni giorno. Il sistema di digital signage è stato allestito utilizzando la piattaforma Software dZine Display Studio e personalizzato dall’ agenzia Manganelli Group France. Flunch utilizza una combinazione di servizi di visualizzazione dei menu basata sull’integrazione intelligente

Telenet SmartSpot Dobit Software | Scala Display Technology | Elo Touchsystems Agency | Dobit Installer | Dobit Client/End User | Telenet Mobile

con la pianificazione della produzione dei servizi di ristorazione. Il contenuto viene gestito centralmente da un’applicazione che si collega anche ai sistemi gestione dello stock presente i singoli locali. Un collegamento intelligente con il backend spinge i prodotti con margini più elevati e influenza la redditività dei ristoranti locali.

I display sono posizionati strategicamente all’interno dei ristoranti, portando l’informazione giusta al posto giusto. La soluzione ha consentito la crescita di fatturato del 15% in ogni locale

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Best High Street/Supermarket/Convenience Store or Forecourt Deployment In questa categoria è stata premiata la soluzione più interessante nel settore dei supermarket e della promozione al consumo. Erano in gara Telenet SmartSpot-Dobit, Tesco Petrol Station Network-Amscreen e anche un player italiano, Telecom Italia insieme a Dooh.it con l’installazioni presenti al negozio di TIM presso l’aeroporto di Fiumicino, a Roma.

La soluzione premiata è risultata essere il Telenet Mobile SmartSpot installato ad Anversa, in Belgio. Il sistema in questione aiuta efficacemente i consumatori nella scelta dei device (telefonini, smartphone…) più idonei ai propri utilizzi, nella selezione dell’offerta tariffaria di telefonia mobile più conveniente, fino anche agli accessori più indicati ai propri gusti utilizzando la tecnologia di comunicazione digitale e ai sistemi di digital signage. Sono state create nel negozio tre zone: il “Who Wall ‘usa tre 46” schermi Elo touch per aiutare i clienti a fare una prima selezione. La ‘Which Zone’ ha uno schermo 10 “ che aiuta il cliente a informarsi sulle caratteristiche di ogni device quando il cliente lo impugna. Lo “Smart Care Corner” infine consente una proiezione olografica grazie a un sistema collegato direttamente al team di specialisti presso la sede Telenet - a grandezza naturale, così l’immagine 3D viene utilizzata per interagire realmente con lo specialista.


Best Digital Poster or Street Furniture Implementation In questa categoria concorrono migliori Digital Poster e pannelli promozionali di negozi. Per la competizione sono stati selezionati TESCO-JCDecaux UK, easyJet at Gatwick-Eye Airports, Airport Media Walls at Manchester and London Gatwick- Eye Airports /Monster Media. La soluzione vincitrice è stata meritatamente la splendida creazione digitale creata da Eye per EasyJet.

pagnie europee, con oltre 6 milioni di passeggeri business l’anno.

easyJet at Gatwick Eye Airports

Il target ideale visto che la compagnia ha proprio a Gatwick la sua base operativa.

Software | Ryarc Display Technology | NEC Display Solutions Agency | OMD and Talon OOH and VCCP Installer | ADXBA for content publishing, KeyMT for vinyl installation Client/End User | easyJet

La campagna è stata realizzata in tutta l’area Sud dell’aerostazione coinvolgendo tutti e tre i tunnel di accesso al terminal Sud dell’aeroporto, avvolgendo il viaggiatore con una serie di formati digitali e immagini statiche altamente coinvolgenti e originali.

Eye ha sviluppato una campagna dinamica di 12 mesi a Londra Gatwick per stimolare l’offerta business di Easyjet che oramai è una delle maggiori com-

Best Overall Retail Experience

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In quest’ ultima categoria venivano premiate le migliori realizzazioni digitali per il retail. La selezione ha coinvolto Harrods, Thailand Tourism-Alchemy Expo Limited, Tesco Off License, Dublin-IPC Digital Media, Dubai Duty Free-ONELAN. Ha vinto Tesco Off License, Dublin | IPC Digital Media. La Tesco Off nel Merrion Centre di Dublino è la maggiore installazione di digital signage in Irlanda. IPC ha realizzato la struttura degli schermi LCD personalizzati per essere installati nella scaffalatura al fine di posizionarli al livello degli occhi del cliente. 8 schermi in totale divisi in tre sezioni: 3 x 38 “schermi per l’offerta della birra, 2 x 22” per l’offerta di vini e 2 x 46 “ più un 46” touch screen all’ingresso per la selezione vinicola e lo champagne. IPC ha creato delle animazioni in full HD e distribui

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Best Original Digital Billboard In questa categoria è stata premiata la migliore soluzione digitale pubblicitaria. A gareggiare: Power Station-Storm, Cromwell Road Digital Gateway-JCDecaux UK, Harmon Corner Las VegasYESCO. Il vincitore è stato Harmon Corner Las Vegas insieme a YESCO. Presentato come una delle maggiori

innovazioni nel’ utilizzo della tecnologia LED a livello internazionale e collocato nella magica Strip di Las Vegas, l’Harmon Corner è diventato uno dei punti di riferimento in America e nel Mondo nel digitale e, per impatto visivo e mediatico, può competere addirittura con gli schermi di Times Square a NY.

PwC Embankment Place Media Wall Amigo La struttura, di oltre 18.360 mq di immagini digitali, produce effetto scenico pari a a quello che può essere sviluppato con 27 cartelloni uniti in un unico assieme.

Software | Scala Display | Christie MicroTiles Agency | Amigo Installer | Reflex Limited Client | PwC

La soluzione utilizza tutta la potenza della piattaforma software di digital signage BroadSign X la quale viene utilizzata per la riproduzione quotidiana dei contenuti digitali mentre il sistema Pandoras Box consente la rappresentazione di vari spettacoli dal vivo e degli eventi che vengono rappresentati sugli schermi.

Il sistema opera alla fantastica risoluzione di 7,360 x 1,440 pixel senza alcun scaling dato che ogni contenuto viene riprodotto in scala 1 : 1.

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Semplicemente fantastico!

Harmon Corner, Las Vegas YESCO Software | BroadSign, coolux Pandoras Box Display Technology | YESCO Agency | YESCO Installer | YESCO Client/End User | Branded Cities


Best Interactive / Use of

Social Media Deployment In questa categoria sostate effigiate le premiate le migliori campagne digitali che hanno utilizzato strumenti di social media. Alla competizione hanno preso parte Mini Art Beat KKLD, Volvic Juiced Limited Space, Airport Media Walls at Manchester and London Gatwick- Eye Airports /Monster Media. Ha vinto, anche qui un pò a sorpresa Volvic Juiced Limited Space. Per il lancio della nuova gamma di bevande aromatizzate nel centro commerciale Bluewater è stata realizzata una campagna utilizzando il sistema Digital Showcase media (DSM). Al fine di scoprire e collezionare un numero di mele in un tempo limitato (60 secondi di tempo) e Interagendo sullo schermo touch, le persone venivano stimolate a giocare con l’obiettivo finale di simulare virtualmente il riempimento una bottiglia con il succo delle mele trovate. La contropartita per i consumatori era costituita da alcuni premi. Risultato dell’iniziativa: nel corso di sole due settimane ci sono stati più di 6.000 giocate e oltre 8.800 persone si sono soffermate per provare, nello

stand presente accanto al Media Wall, la bevanda. Best Overall Retail Experience In quest’ ultima categoria venivano premiate le migliori realizzazioni digitali per il retail. La selezione ha coinvolto Harrods, Thailand Tourism-Alchemy Expo Limited, Tesco Off License, Dublin-IPC Digital Media, Dubai Duty Free-ONELAN. Ha vinto Tesco Off License, Dublin | IPC Digital Media. La Tesco Off nel Merrion

Software | Scala Display | Christie MicroTiles Agency | Amigo Installer | Reflex Limited Client | PwC In questa categoria venivano premiate le migliori soluzioni digitali realizzate in Stadi ed impianti sportivi, Uffici, Hotel, Aree di ospitalità. Alla competizione sono stati selezionati Christie Cypress Head Office Christie, George W Bush Presidential Library, Dallas-Barco, PwC Embankment Place Media Wall-Amigo. Qui va detto che, un po’ a sorpresa, ha vinto la soluzione realizzata da Amigo per PwC contro quella realizzata per la GW Busch Presidential Library che aveva entusiasmato tutti i presenti. In ogni caso il progetto realizzato per PwC aveva come intento lo sviluppo di un’area rivolta da un lato all’esaltazione del marchio PwC e dall’ altro la realizzazione di una piattaforma di comunicazione per informare clienti e dipendenti delle attività di PwC.

all’ingresso per la selezione vinicola e lo champagne. IPC ha creato delle animazioni in full HD e distribuisce il contenuto su ogni ambiente con un audio soffuso ed in tema. Una serata memorabile che dimostra l’evoluzione di questo mercato e la sua vitalità specie nel Nord dell’Europa e negli Stati Uniti.

Volvic Juiced Limited Space Software | Scala Display Technology | 9 x NEC X551UN video wall screens. Interactivity -Hummingbird IR laser Agency | MEC Installer | Visionpoint Technologies Client/End User | Danone / Volvic

Best Stadium/Office Building/Corporate/ Hotel, Hospitality or Leisure Install PwC Embankment Place Media Wall Amigo

Centre di Dublino è la maggiore installazione di digital signage in Irlanda. IPC ha realizzato la struttura degli schermi LCD personalizzati per essere installati nella scaffalatura al fine di posizionarli al livello degli occhi del cliente. 8 schermi in totale divisi in tre sezioni: 3 x 38 “schermi per l’offerta della birra, 2 x 22” per l’offerta di vini e 2 x 46 “ più un 46” touch screen

Best Digital Out of Home Campaign PwC ha implementato una mera ‘parete video’ ma ha cercato di coniugare altissima tecnologia con materiali allestitivi tradizionali in un ambiente classico di una reception HQ. La playlist che viene riprodotta continuamente dai Led del Media Wall è basata su transizioni che giocano sulle caratteristiche uniche della fantastica risoluzione offerta da MicroTiles. Il Media Wall è racchiuso in una struttura in legno impiallacciata in noce scuro e le transizioni digitali imitano il rivestimento fino a renderlo quasi un tuttuno. Il MediaWall permette a PwC di gestire le playlist internamente tramite lo sviluppo tecnico di un CMS che dà accesso alle playlist sulla base di orari e regole precise. Insomma una bellissima realizzazione, forse non all’altezza della straordinaria realizzazione della Bush Library ma sicuramente impressive.

MINI ‘Not Normal’ Campaign Posterscope / JCDecaux UK Software | BroadSign Display Technology | Agency | Vizeum, Posterscope and Iris Installer | JCDecaux UK Client/End User | JCDecaux UK In questa categoria trovano gloria le migliori soluzioni digitali per campagne Out-Door. Per la competizione la selezione è caduta su Commuter Kitchen CBS Outdoor, Samsung Galaxy S4 IMAX, Ocean Outdoor, MINI ‘Not Normal’ Campaign Posterscope / JCDecaux UK. In questo caso, meritatamente, ha vinto la soluzione MINI ‘Not Normal’ Campaign Posterscope realizzata da JCDecaux UK.

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Ad agosto 2013 Mini ha utilizzato Cromwell Road Digital Gateway per inviare messaggi dinamici che parlavano direttamente ai guidatori delle Mini che si trovavano a transitare nei paraggi. Gli automobilisti sono stati invitati a interagire con i cartelloni digitali in cambio di premi costituiti da panini al bacon e frullati, carburante e fiori …. La ‘campagna ‘Not Normal ‘ ha catturato lo spirito unico dei conducenti delle MINI in una campagna straordinaria che è stata realizzata e coordinata da JCDecaux. Unico problema riscontrato: sembra che qualche guidatore si sia distratto e ci siano stati degli incidenti, ma poco male in nome dello spirito della ‘Mini’ e di qualche premio.


SPECIALISTI

di Marinella Croci

Scaffali ottimizzati e ordinati celano studi approfonditi e progetti specifici in funzione del prodotto da accogliere.

Tutto in ordine sul lineare

Tra i requisiti, il peso dei prodotti, la facilità della movimentazione ma anche le esigenze del cliente.

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EGIDIO TANZINI, DIRETTORE COMMERCIALE

GRUPPO ARREDOSTAND

Spazi ampi e luminosi o piccoli da ottimizzare rendendoli al contempo gradevoli e funzionali. Come attrezzare pareti e creare corridoi in grado di contenere prodotti in quantità assicurandone la giusta visibilità e mettendo l’acquirente a proprio agio? Per gli esperti del settore, che lavorano in stretta collaborazione con il committente, non sono questi i problemi di cui preoccuparsi poiché per tutti si trova la risposta giusta, pensata e realizzata soprattutto in funzione della merceologia esposta. E così i fornitori di scaffalature diventano sempre più veri e propri consulenti, ai quali affidarsi per progettare soluzioni specifiche e, come sovente accade, il tempo dedicato allo studio di un progetto contribuisce alla forte specializzazione in una determinata tipologia creando legami indissolubili con il committente.

Specializzati nel fai-da-te La Fortezza, azienda bolognese con un’offerta di fascia medio-alta, vanta solide partnership con importanti insegne grazie all’esperienza ultra trentennale nel settore e a diverse filiali e stabilimenti all’estero per garantire risposte in tempi ragionevoli e un supporto di qualità in tutte le fasi


del progetto e della realizzazione. Alle linee di scaffalature standard modulari, pensate per negozi, supermercati e ipermercati, si sono affiancate nel tempo le strutture speciali arricchite da accessori e pensate per soddisfare nuove esigenze espositive e logistiche del punto vendita, come il sistema standard di componenti modulari o il sistema Frame in filo con

pannello centrale unico. Cavallo di battaglia dell’azienda è la scaffalatura integrata per il ‘fai da te’, un sistema per facilitare i cambi del display merceologico, con la possibilità di sganciare i pannelli di rivestimento posteriori in maniera indipendente e a qualsiasi altezza. “Operiamo nell’ambito della grande distribuzione organizzata, sia spe-

cializzata, come brico store e negozi elettronica, che despecializzata, come ipermercati, supermercati e superstore, sviluppando soluzioni personalizzate con alti standard qualitativi del prodotto – afferma Federico Trevisan, responsabile comunicazione La Fortezza.- In generale per un’area vendita l’esigenza più comune è la massima visibilità del prodotto esposto, l’ottimizzazione delle referenze nello spazio espositivo e, contemporaneamente, la minore visibilità e il minore ingombro possibile della struttura portante, anche in un’ottica di contenimento dei costi di allestimento. Nel mondo del bricolage, oltre a questo ci sono esigenze di portata per via del tipo di merceologia trattata, che è tendenzialmente pesante, di versatilità dello scaffale intesa come numero di configurazioni possibili a seconda di cosa si vuole esporre e, infine, di praticità nel cambio del display merceologico.” Oggi La Fortezza annovera insegne quali Leroy Merlin, Bricomarché, Bricorama, Self, Bricofer, Jumbo Markt e Bricoman.

Elettronica, uno studio continuo L’elettronica di consumo non ha invece segreti per il Gruppo Arredostand, che ha maturato una vasta esperienza con il Gruppo Metro e le insegne Media World e Saturn, Whirlpool, Vodafone, Microsoft, Sony, Samsung, Hoover e che oggi propone l’allestimento di spazi retail così come di shop in shop brandizzati. Con un’offerta di fascia medio-alta, l’azienda non produce in serie ma lavora esclusivamente su disegni a commessa, forte anche della comprovata esperienza nella progettazione di allestimenti fieristici. “La scaffalatura è intesa come lo scheletro o struttura portante di oggetti ma ciò che fa la differenza sono poi gli accessori, studiati in modo da ottimizzare gli spazi e innovare la scaffalatura mirata al prodotto. – afferma Egidio Tanzini, direttore commerciale -. Per ciascun settore merceologico si avranno

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chiature – prosegue - perché capendo cosa immetteranno sul mercato possiamo studiare soluzioni ad hoc oltre a proporre eventuali shop in shop. Quindi visitiamo le principali fiere di settore anche all’estero per individuare le tendenze e il merchandising più idoneo: la formazione non finisce mai, bisogna investire molto.” Questo è un settore nel quale non si vende solo l’arredamento bensì la consulenza: la scaffalatura viene infatti brandizzata in modo da distinguersi per immagine estetica anche se talvolta si nota il medesimo scaffale con insegne e colori diversi. A meno che non si individui un modo diverso di esporre. “Da una mia recente ricerca fatta all’estero – conclude – è emerso che il compratore chiede competenza nell’assistenza alle vendite e chiarezza nelle specifiche del prodotto. Noi siamo carenti in Italia mentre altri paesi si presentano peggio a livello estetico ma sono professionisti nella vendita.” Ambienti luminosi con scaffali accattivanti e cartellini con le caratteristiche del prodotto sono dunque importanti, ma poi occorre anche maggiore professionalità!

Supermercato in… volo soluzioni differenti, dimensionate per i pesi che devono portare. Alcuni fornitori camuffano la scaffalatura alimentare con accessori per adattarla al non food nonostante siano strutture sproporzionate per l’uso da farsi. Noi siamo specialisti perché proporzioniamo il tutto in funzione degli oggetti: è inutile predisporre scaffalature portanti centinaia di

kg per poche stampanti dal peso contenuto.” Lo studio che precede la fase progettuale è di fondamentale importanza per Arredostand, che cerca di anticipare le esigenze lavorando a stretto contatto con i produttori in una sorta di collaborazione finalizzata a ottimizzare e migliorare sempre più la scaffalatura stessa. “Affianchiamo l’industria produttrice di apparec-

L’area food dei supermercati richiede corsie ordinate, un ambiente accogliente e bene illuminato all’interno del quale il cliente possa muoversi secondo il proprio percorso organizzato di spesa. Cefla Arredamenti Group, società di Imola con filiali in tutto il mondo, propone un’ampia offerta diversificata di attrezzature per diversi settori. La divisione che si

occupa di arredamenti per la grande distribuzione e GDO offre soluzioni d’arredo per supermercati su superfici di vendita fino a 2500 mq, quali scaffalature, banchi cassa, rack integrati ed espositori P.o.P. “Siamo tra i leader in Italia – spiega Eleonora Zanotti, ufficio comunicazione e marketing - mentre all’estero abbiamo filiali in Francia, Spagna e Russia a copertura del mercato europeo. Nel food, core business, ci posizioniamo nella fascia medio-bassa e lavoriamo con insegne come Carrefour, con la quale abbiamo referenze internazionali, Coop, Conad, Auchan, LeClerc, Eurospin, Metro… E poi le Librerie.Coop, alle quali forniamo arredi su misura prevalentemente in legno secondo un format studiato dall’architetto Lucchetta, talvolta integrate da scaffalatura metallica. Di recente realizzazione (luglio 2013) è il Carrefour Express presso l’aeroporto Marconi di Bologna: 245 mq arredati con la scaffalatura in filo Wireplus e le casse Compact, per realizzare il nuovo format ‘travel’ di prossimità seguendo il diktat dell’insegna. “E’ stato un progetto importante in quanto tra i primi esempi ed esperimenti della GDO all’interno del comparto viaggio – prosegue Eleonora Zanotti -. Disponevamo di una superficie di 245 mq, assimilabile al formato di piccole dimensioni nelle metodologie espositive, ma a livello pratico è stato un po’ problematico gestire il cantiere all’interno dell’aeroporto, una bella sfida ripagata dall’elevata visibilità. Il target di questi negozi sono i passeggeri in arrivo e partenza così come gli stessi dipendenti, che hanno determinato la scelta delle più svaria-

FEDERICO TREVISAN RESPONSABILE COMUNICAZIONE LA FORTEZZA

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te referenze. All’interno sono presenti tutti i colori classici dell’insegna senza trascurare la segnaletica con linguistica universale, per aiutare l’acquirente nella ricerca della referenza in tempi rapidi. Abbiamo fornito una nuova linea di scaffalature in filo, rilasciata proprio quest’anno al mercato, che si è rivelata adatta per le piccole-medie dimensioni consentendo il passaggio di luce all’interno del punto vendita. E nell’area pagamento abbiamo inserito casse modello compact, studiate per punti vendita medio-piccoli, con operatore per scannerizzazione e imbustamento merce. Ne è risultato un ambiente luminoso, dove è facile trovare le referenze, con maggiore senso estetico di design e maggiori portate, che nel food sono fondamentali.” E conclude: ”Le scaffalature in filo sono più eleganti pur assicurando la medesima robustezza di quelle in metallo. D’altra parte lo studio sul prodotto è continuo per migliorarlo e diversificarlo: infatti proprio in questo periodo stiamo studiando nuove linee da presentare alla fiera Euroshop di Düsseldorf a febbraio.” marinella.croci@gmail.com>

Per approfondimenti: http://www.lafortezza.com/on-line/Home/Prodottieservizi/ArredospecializzatoBrico.html http://gruppoarredostand.it/it/realizzazioni/Elettronica http://gruppoarredostand.it/it/realizzazioni/Elettronica-Saturn/8 http://gruppoarredostand.it/it/contatti/ http://www.cefla.com/ca/arredamento/arredamenti-news/ultime-news/cefla-arreda-carrefour-in-aeroporto

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MATERIALI

di Marinella Croci

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Il colore fa effetto

La duplice funzione di richiamare l’attenzione e assicurare durata e resistenza viene resa negli espositori da interni con tecniche di verniciatura a polvere per conferire ai manufatti tinte brillanti con effetti metallizzati dai risultati garantiti

INVER GROUP VANTA PRONTA DISPONIBILITÀ DI COLORI ED EFFETTI METALLIZZATI E RAPIDITÀ NELLA CAMPIONATURA.

CHRISTIAN

LUCANO

DANIELA A

RRIGONI

LUCA CASA

BARONCHE

LLI

GRANDE


NELLO STABILIMENTO DI MINERBIO (BO) DI INVER GROUP VENGONO PRODOTTE VERNICI LIQUIDE E IN POLVERE.

Seimila mq coperti, tre impianti versatili, 20 dipendenti. Con questi numeri Verincolor esegue verniciature industriali a polvere da quasi trent’anni, utilizzando prodotti composti da resine termoindurenti con aggiunta di pigmenti colorati. Tecnica di verniciatura e tipo di vernice variano in base al supporto da trattare e alle richieste del cliente: nella fase preliminare viene valutato quale prodotto utilizzare quindi viene selezionata la materia prima più idonea e il tipo di finitura da realizzare. Nel caso della segnaletica delle vie di emergenza e antincendio, per esempio, si consiglia il trattamento fotoluminescente, per cui il pigmento fosforescente si attiva durante l’esposizione solare per poi illuminarsi autonomamente al buio, mentre con il trattamento antigraffiti la superficie pulita viene protetta per impedire la penetrazione delle vernici consentendo così la pulitura dell’eventuale graffito senza rovinare il rivestimento sottostante. “Verniciamo espositori per negozi e supermercati, caschi per moto e portapacchi utilizzando vernici a polvere nei vari colori personalizzati in base alle esigenze del cliente – spiega Daniela Arrigoni Baronchelli, titolare dell’azienda -. I manufatti espositivi sono generalmente in ferro o alluminio,

LA SEDE DIREZIONALE E PRODUTTIVA DI ST POWDER COATINGS A MONTECCHIO MAGGIORE (VICENZA).

difficilmente in legno o plastica. La verniciatura a polvere viene preferita a quella tradizionale perché è più resistente e distesa, più facile da applicare e meno costosa per i grossi numeri”. Problemi tecnici?

trattato. In passato venivano usati prevalentemente i colori grigio, blu e nero mentre ora si prediligono colori metallizzati. Realizziamo espositori metallizzati trasparenti con effetti particolari oppure con opacità spinta agli eccessi. Talvolta ci vengono richiesti colori personalizzati e, in questo caso, è nostro compito spiegare le problematiche di esecuzione, ma in genere riusciamo sempre a soddisfare le esigenze dei nostri clienti”. Per la verniciatura di manufatti destinati ad ambienti interni, come gli espositori pubblicitari, vengono utilizzati rivestimenti in polvere termoindurenti in epossipoliestere, che si distinguono per adesione e flessibilità sul supporto, durezza e resistenza anticorrosiva. Unica con-

PROVE DI LABORATORIO VERINCOLOR SU CASSETTO PER ESPOSITORE DI NEGOZIO.

chimici e all’ingiallimento nonché per l’ottima tenuta anche a temperature elevate e possono essere applicate con pistole triboelettriche o elettrostatiche a corona sia in apparecchiature automatiche sia manuali. Poiché questo tipo di rivestimento non è resistente all’irraggiamento diretto, se l’espositore è destinato ad ambienti esterni consigliamo

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LE VERNICI LIQUIDE E IN POLVERE DI INVER GROUP, PRODUTTORE RECENTEMENTE ACQUISITO DALLA TEDESCA VALSPAR. “Ormai non abbiamo più grandi difficoltà da superare: siamo in grado di trattare dalle piccole quantità fino a grandi lotti di 100.000 pezzi. Nel caso degli espositori i lotti vanno da 100 fino a 1000 pezzi”. Tra i propri clienti Verincolor annovera nomi noti, su mercati nazionali e internazionali. “La verniciatura e in particolare il colore non devono essere considerati un semplice rivestimento anticorrosivo – prosegue - ma un importante contributo estetico che valorizza con stile il prodotto

troindicazione è l’impiego in esterni a causa della loro bassa resistenza ai raggi UV. Tra i produttori di vernici in polvere termoindurenti, ST Powder Coatings, azienda di Montecchio Maggiore (Vicenza), è nota per la propria disponibilità a soddisfare le esigenze di personalizzazione del colore in tempi rapidi. Da circa otto anni sul mercato, 90 dipendenti, l’azienda propone una vasta gamma di prodotti, comprendenti sistemi di natura epossidica, epossipoliestere, poliestere e poliuretanica, disponibili in tutte le tonalità RAL. “I prodotti più indicati per questo tipo di applicazione sono i sistemi ibridi epossipoliestere, cioè a base di resine epossidiche solide e poliesteri sature, che assicurano una buona resistenza generale a costi contenuti - spiega Luca Casagrande, responsabile di laboratorio ST Powder Coatings -. In generale si distinguono per la buona resistenza agli agenti

prodotti in versione poliestere, che costituiscono la maggior parte della nostra produzione”. E prosegue: “La nostra clientela è fatta di verniciatori contoterzisti per cui non necessariamente siamo informati sul tipo di supporto da verniciare, ma sappiamo che quando si tratta di oggetti semplici, non sottoposti a stress in ambienti corrosivi, prevale l’aspetto estetico”.

PANNELLI IN ACCIAIO RIVESTITI CON VERNICI ST POWEDER COATINGS IN POLVERE AD EFFETTO (METALLIZZATE, PERLATE, TRASPARENTI COLORATE)


LE VERNICI A POLVERE EPOSSIPOLIESTERE INVER SONO UTILIZZATE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI ESPOSITORI LA FORTEZZA.

Ed è proprio qui che entra in campo l’esperienza dell’azienda, in grado di fornire risposte rapide italia alle più svariate esigenze, con isplay personalizzazioni in termini di brillantezza, finitura e metallizzazione fino agli effetti speciali, come fluorescente, perlescente, trasparente o trasparente colorato: “Ci vengono spesso richieste tinte particolari indicate dal progettista o dall’architetto, soprattutto effetti metallizzati o tinte molto accese. Tra le ultime tendenze abbiamo avuto richieste di effetti strutturati o tinte cangianti, cioè effetti perlati con riflessi diversi a seconda dell’illuminazione dell’angolo della luce. Rispetto ad altri produttori – conclude Casagrande – offriamo

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una fornitura rapida sia se dobbiamo fare appositamente una tinta sia come disponibilità a magazzino di prodotti pronti. Forniamo una campionatura nel giro di qualche giorno. Poi qualche altro giorno per la produzione. I quantitativi minimi sono in funzione del tipo di prodotto”. Nel settore delle vernici industriali la vera differenza è data dal servizio, inteso come disponibilità di prodotti a magazzino e rapidità nel fornire campionature su richiesta. Questo è anche il cavallo di battaglia di Inver Group, produttore di vernici liquide e in polvere con forte orientamento internazionale e capofila di un network di aziende con attività sinergiche. “Normal-

mente per una campionatura di vernice a polvere i tempi di attesa sono di circa tre settimane per lotti da 400-500 kg mentre noi riusciamo a consegnarne 1 kg in pochi giorni – afferma Christian Lucano, Group Communication Manager -. Per tutti i colori standard è disponibile la scatola da 20 kg mentre i lotti industriali vanno da 500 kg in su”. Dalla prima filiale tedesca creata nel 2000, cui ha fatto seguito l’acquisizione nel 2008 delle società Becker polveri, Inver ha proseguito nel suo percorso di successi fatturando nel 2012 circa 160 milioni di euro per approdare a inizio agosto 2013 all’acquisizione da parte della multinazionale americana Valspar Corp., produttore di vernici industriali e consumer. “A Minerbio, il nostro principale stabilimento in provincia di Bologna, produciamo vernici liquide e a polvere destinate ai supporti ferrosi, come quelle epossipoliestere utilizzate per la verniciatura degli espositori negli interni dei punti vendita – spiega Lucano -. Nostro punto di forza è la disponibilità di prodotti a magazzino: oltre 2000 tonnellate in pronta consegna con ampia scelta di colori e di effetti, anche di tipo metallizzato. La vernice in polvere è più difficile da produrre e sovente i terzisti richiedono proprio tinte particolari, al di fuori dello standard, ed effetti metallizzati. Metallizzazione o brillantezza sono sempre concordati con il cliente o terzista che lavora

IL REPARTO DI MACINAZIONE DELLE POLVERI DI ST POWDER COATINGS.

per il committente: ascoltiamo le loro esigenze e sviluppiamo i colori in base alle richieste. Tinta ed effetti possono poi essere combinati. Per esempio con i metallizzati si possono realizzare tutti i colori aggiungendo un grado di alluminio ma si può rendere anche un effetto tattile, per una superficie liscia o raggrinzita, quindi ruvida”. Ma perché la verniciatura a polvere? “La verniciatura a polvere viene preferita perché il manufatto è più facilmente gestibile. Inoltre i raccoglitori sono generalmente forati, le superfici non sono uniformi, quindi difficilmente trattabili con vernice liquida mentre quella a polvere avvolge completamente il pezzo. Si indurisce in 20 minuti in forno a 180 °C; all’uscita dal forno, non appena raffreddato, il manufatto può essere subito imballato e spedito senza richiedere lunghi tempi di essicamento come nel caso della vernice liquida”. Per la verniciatura di manufatti con ottimo effetto decorativo e protettivo destinati agli interni, Inver Group consiglia la vernice in polvere termoindurente Epoxypol, a base di resine epossidiche e poliestere, idonea per la polimerizzazione a bassa temperatura (160°C). Forma pellicole distese, dure, con buone caratteristiche di resistenze meccaniche e ad agenti chimici. Può essere applicata con pistole a polo negativo o triboelettriche, in impianti automatici o manuali.

Verincolor Srl Via Artigianale, 63 25010 MONTIRONE (BS) - ITALY Tel. +39 030 2170000 int.7 Fax. +39 030 2677428 www.verincolor.it ST Powder Coatings S.p.A. Via E. Segrè (Trav.di Via Natta) I - 36075 Montecchio Maggiore (Vi) Tel. +39 0444 165 400 Fax +39 0444 165 499 www.stpowdercoatings.com INVER S.p.A. Via di Corticella, 205 40128 Bologna - Italy ph: +39 051 638 0474 fax: +39 051 322 000 email: christian.lucano@inver.com website: inver.com




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