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display Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI 15 euro (4 numeri)

ITALIA

TRIMESTRALE DI POP - RETAIL - TRADE MARKETING |• inverno 2016/17 •

èMagazine

FIERE

DIVA premiati & partecipanti

AGENZIE MOODBOARD ARREDO URBANO HI DESIGN LOGISTICA PRODUZIONE

DIGITAL SIGNAGE MATERIALI GDO TEMPORARY SHOP

POP IN SHOP SHOP FITTING CARTOTECNICA

ELEMENTARIA il futuro dei materiali



FOTO DI COPERTINA:

EDITORIALE di Marco Oltrona Visconti

ELEMENTARIA 2017 VISCOMITALIA-FIERAMILANORHO

È QUI LA FILIERA DEL DISPLAY ?

Titolo con un quesito poiché insieme alla redazione su questo numero viene proposta un’ampia rassegna sul concorso DIVA e sulla mostra ELEMENTARIA, i due eventi dello scorso ottobre dedicati alla cultura del display design e alla sua filiera organizzati in partenership con Viscom. Il quesito dell’editoriale è rivolto ai lettori e concerne proprio le due manifestazioni che, attraverso il coinvolgimento di oltre 20 di imprese del settore e di altrettanti designer hanno proposto oltre 30 progetti sviluppati tra case history e best practice relative alla creazione di materiali per la comunicazione e alla ricerca di materie prime ad essi connaturate. Anticipo la risposta in senso affermativo non tanto perché lo spazio ha registrato un afflusso di circa 2000 persone (ce lo dice il numero di riviste ritirate alla reception dei due eventi) sulle 18000 che hanno visitato la fiera, bensì in quanto ciascuno dei produttori e dei designer partecipanti ha potuto raccontare le caratteristiche produttive estetiche e funzionali dei materiali realizzati direttamente a una giuria di marketing manager dell’industria di marca che nel contesto del display rappresenta in genere la committenza. Da questo confronto diretto è scaturito un dibattito da un lato versato a individuare la qualità di progetti, prototipi e realizzazioni. E per quanto riguarda l’altro lato mi sento di dire che si è trattato di un momento di cultura e di business focalizzati sul settore del display di cui appunto su questo numero proponiamo i contenuti. Con lo stesso scopo, oltre alle consuete news del settore (imperdibili quelle Coop, Amazon, Omron, Vegè) segnalo l’articolo a firma Sergio Monsorno che descrive i sistemi di contrattazione tra industria di marca e distribuzione moderna e da cui emerge come i materiali di comunicazione possano determinare alcuni aspetti della stessa contrattazione.

Vi proponiamo qui accanto un focus sul supermercato del futuro proposto da COOP con le principali innovazioni in termini di dispositivi per la comunicazione in store. Non mi resta che segnalare l’articolo sui proiettori dedicato alla comunicazione outdoor mediante la luce a lampada o al laser. Al tema della luce e in particolare all’edge lighting, tema che concerne l’illuminazione in lastra, è dedicato la rubrica sulla scienza dei materiali curata da Carlo Alberto Stasi. Buona lettura Marco Oltrona Visconti

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Il supermercato del futuro presentato a Expo 2015 è realtà! Inaugurato il 6 dicembre, il negozio Coop presso il Bicocca Village di Milano presenta 1000 mq di superficie per 6000 referenze e ripropone la tecnologia brevettata da Carlo Ratti Associati del MIT e sviluppata insieme ad Accenture, Studio FM, Inres (Coop): a) Banchi interattivi con sistema kinect body detection per cui quando il cliente avvicina una mano all’assortimento, uno schermo tra i 54 predisposti proietta etichetta e storytelling del prodotto più vicino; b) 46 Totem touch screen verticali con lettore codice a barre che descrive ogni prodotto e i suoi ingredienti in assortimento così rendendo concreta la cosiddetta “etichetta aumentata” c) La data Viz, cioè la parete del supermercato lunga 20 m dedicata a un ampio schermo che proietta dati e contenuti in tempo reale, tra cui: i valori dell’insegna Coop, offerte speciali del giorno, ricette, notizie dalle pagine social di Coop, classifica dei prodotti più venduti e promozioni per ciascuna categoria .


Appassionati nel design

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Innovatori nella sostenibilità

Green Lab

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Nuova Corporate Identity Nuove Strategie Creazione di Divisioni Specializzate Innovazioni nel mondo della Comunicazione Digitale Sostenibilità e Progettazione Green Nascita della S.B.U. per la Gestione Integrata della Commessa Queste sono solo alcune delle importanti novità della grande rivoluzione in casa Eurodisplay Design in Progress. Dopo 30 anni di successi e di riconoscimenti è maturata la condizione per un vero e proprio salto di qualità. Lo spirito innovativo e la continua ricerca saranno sempre al fianco dei grandi clienti.

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n. 2 SOMMARIO

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EDITORIALE È qui la filiera del Display?

Marco Oltrona Visconti

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POP NEWS Segnaletica, geofencing, frigorifri smart, riconoscimeno biometrico

a cura della redazione

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RETAIL NEWS Market automatizzato,, sprechi, spazi,Spagna, lusso e cybercrime

a cura della redazione

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PREMIO DIVA 2016: le 13 best practice e i partecipanti

Marco Oltrona Visconti

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STORIA DI COPERTINA ELEMENTARIA: dalla materia all’immaginario progettuale

a cura della redazione

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SCIENZA DEI MATERIALI I segreti dell’edge lighting

Alberto Luca Stasi

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FIERA VISCOM 2016 Pubblico, idee e progetti a Viscom

Barnaba Barattieri

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IN EVIDENZA A VISCOM Girando tra gli stand

Nicoletta Buora

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VISUAL MERCHANDISING Il Natale nelle vetrine di New York

Anna Cugini

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DIGITAL SIGNAGE Nelle piazze e in ufficio protagonisti i proiettori

Michele de Gennaro

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GDO La contesa degli spazi nei contratti Industria-GDO

Sergio Monsorno

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43 47 50 51 59

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C2C S.r.l. ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������


display

ITALIA

TRIMESTRALE DI POP - RETAIL - TRADE MARKETING | • N.23 inverno 2016/17 •

Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MI abbonamento: 15 euro anno (4 numeri)

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èMagazine Ati www.displaymagazine.it numero di ROC 20639

20129 - Milano - Italy via Ippolito Pindemonte 2 telefono +39 02 56568097 amministrazione@displaymagazine.it Direttore Responsabile: Marco Oltrona Visconti 340 3142015 - marco@tinteunite.it

IL NOSTRO LAVORO CONSISTE NEL CREARE CARTONI ANIMATI... CAPACI DI DARE VITA ALLE IDEE DI UN’AZIENDA

LA VOSTRA

Coordinamento Redazione Barnaba Barattieri 3450101366 - barnababarattieri@yahoo.it Art Director Alvise Oltrona Visconti 333 6498830 - aov@tinteunite.it http://alvise.oltronavisconti.it Progetto grafico e Copyright: Alvise e Marco Oltrona Visconti Stampa Editoria Grafica Colombo www.edgcolombo.it info@edgcolombo.it/ Postalizzazione Nuova EffeA http://www.nuovaeffea.it/ Collaborano: Barnaba Barattieri Anna Cugini Michele De Gennaro Marco Maggioni (Marco Maggioni Design) Sergio Monsorno (C2C) Nicoletta Buora Responsabile Marketing Gabriella Cosso 348 7321532 - 02 4691292 gabriellacosso13@gmail.com Pubblicità marketing@displaymagazine.it

Prealpi srl I - 21043 Castiglione Olona (VA) via Arno 4 tel. +39 0331 850601 prealpi@prealpi.com www.prealpi.com


NOTIZIE DEL SETTORE a cura della Redazione

OMRON E IL FUTURO DELLA SEGNALETICA Omron Electronic Components Europe ha presentato una innovativa tecnologia per la proiezione delle immagini nello spazio. Aerial Imaging permette la visualizzazione di immagini che sembrano fluttuare nell’aria, adatte ad applicazioni quali le indicazioni direzionali all’interno di centri commerciali, terminal aeroportuali e ferroviari, e in molti altri luoghi. Omron ha impiegato le proprie tecnologie di direzionalità della luce e di micro-fabbricazione già implementate nei display LCD e nella retroilluminazione per dare vita alla proiezione di immagini in uno spazio libero utilizzando soltanto un foglio laminato e un LED. I fogli sono trasparenti, visivamente discreti, sottili e leggeri così da poter essere facilmente adattabili anche su vetri o altre superfici. Per il momento Omron supporta proiezioni in tecnologia SPD in 2D e 3D. In futuro verrà introdotto l’utilizzo di pannelli curvi in plexiglas che potranno essere adattati agli oggetti con superfici sagomate.

in primo piano

POP NEWS IL GEO FENCING DI VEGÉ

Il modello di proximity marketing in tre step adottato da gruppo Vegè e denominato Geo Fencing è, probabilmente, tra gli schemi digitalizzati di “ingaggio del cliente” a oggi più futuribili. Presente all’interno di 300 punti di vendita Vegé prevede che: (step1) un sistema di geolocalizzazione comunichi la presesenza dello store attraverso il GPS dello smartphone del potenziale cliente che si trovi in prossimità dello store; (step 2), una volta all’ingresso, mediante vari beacon, la persona riceve via blue tooth messaggi promozionali di carattere orientativo; (step 3) giunto in prossimità dello scaffale il cliente, via bluetooth, scarica sul cellulare un documento di storytelling concernente il prodotto. Spiega il Presidente di Gruppo Vegé Giorgio Santambrogio (nella foto): «Il Geo fencing permette alla marca commerciale o industriale di comunicare e informare in maniera user friendly e senza disturbare. Stiamo prendendo accordi con diversi partner industriali per procedere con l’installazione a scaffale»

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IL FRIGORIFERO SMART

S

DI AMSUNG DA

EATALY

Dopo il debutto negli Stati Uniti, il nuovo frigorifero Samsung Family Hub entra nel mercato europeo con partnership eccellenti come quella con Eataly, che ha scelto di utilizzare l’apparecchio nel punto vendita Smeraldo di Milano. Il frigorifero si distingue per un display da 21” integrato direttamente sulla parte frontale e dal sistema operativo Android in grado di gestire tutta la parte smart dell’apparecchio: la lavagna interattiva può condividere note, appuntamenti, foto e appunti tramite i vari device che gli utenti possono associare al sistema, consente di tenere sotto controllo gli alimenti presenti al suo interno grazie a tre fotocamere, e, soprattutto tramite un’applicazione proprietaria che può essere utilizzata per ordinare la spesa direttamente dalla propria cucina.

FUJITSU

E IL RICONOSIMENTO BIOMETRICO

Si chiama PS900 PalmSecure ID Access ed è il nuovo dispositivo per l’autenticazione biometrica di Fujitsu. Uno strumento pensato per le aziende, per il mondo enterprise e per le pmi, che hanno bisogno di un sistema semplice e pratico in grado di gestire le tematiche legate alla gestione degli accessi che sia nello stesso tempo facilmente integrabile con le infrastrutture IT. Grazie al riconoscimento biometrico le aziende possono aumentare la sicurezza degli accessi e dei dati e possono velocemente sostituire o affiancare i sistemi più tradizionali basati su chiavi o password. Tramite la biometria le aziende sono in grado di associare in modo sicuro l’utenza a una specifica identità e possono garantire sicurezza di accesso e di controllo sia in termini di presenza su aree specifiche sia come utilizzo di infrastrutture o applicazioni.


NOTIZIE DEL SETTORE a cura della Redazione

IL SUPERMERCATO AUTOMATIZZATO DI Amazon

Dopo Amazon Prime Now e Amazon Fresh, la consegna in un’ora di beni alimentari già presente in diverse città nel mondo tra cui Milano, il colosso dell’e-commerce guidato da Jeff Bezos ha lanciato Amazon Go in uno spazio di 160 mq, il primo supermercato senza casse né cassieri. Presto verranno aperti 200 negozi simili negli Stati Uniti e l’esperimento partirà in un singolo punto di vendita di Seattle, la città di Amazon. Tramite l’applicazione Amazon Go, che comunica con il sistema operativo e registra i prodotti acquistati e addebita il conto all’uscita, i consumatori potranno entrare, fare la spesa e uscire dal negozio senza interagire con alcun altro umano. Sensori e telecamere tra gli scaffali e sui prodotti monitoreranno i comportamenti dei clienti all’interno dello shop in tempo reale, profilando così anche l’utenza sulle modalità di acquisto. Insomma, un’esperienza di acquisto totalmente automatizzata che fornirà al reparto marketing di Amazon una mole impressionante di dati della clientela.

in primo piano

RETAIL NEWS

PHILIPS RIDUCE

SPRECHI E CONSUMI NELLA GDO Philips Lighting ha lanciato LED Philips GreenSpace Accent, la nuova gamma di apparecchi ideata per l’illuminazione nell’ambito della grande distribuzione organizzata. Oltre ai ridotti consumi energetici grazie alla tecnologia LED, i prodotti di questa linea, dal design essenziale e robusto, garantiscono un ciclo di vita straordinariamente lungo (50.000 ore) e un eccellente flusso luminoso. Inoltre migliorano sensibilmente le modalità di esposizione della merce per contenere gli sprechi alimentari: la temperatura di colore più calda, creata per offrire uno spettro luminoso capace di esaltare al massimo i toni rossi delle carni, riesce infatti anche a rallentare il processo di scolorimento dei prodotti in vendita.

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WAVE BY SENSO

RIDISEGNA GLI SPAZI Durante i Digital Design Days che si sono tenuti lo scorso ottobre al nhow Milano Hotel, è stata presentata Wave by Senso. Si tratta di un’installazione immersiva di 200 mq, sviluppata dallo stesso team di Senso per offrire una nuova e affascinante identità al tunnel d’ingresso. Intrigante liason tra architettura dinamica e contenuti audiovisivi, l’opera è un tributo all’hotel milanese icona del fashion e del design.

Totalmente personalizzabile in forma e dimensione, Wave ridisegna uno spazio di servizio, riconvertendolo in area eventi unica e personalizzabile, avvalendosi della tecnologia Vedo by Senso, sistema innovativo di proiezione brevettato.


SPONTINI A LOCATE SCALO

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“Il nuovo locale Spontini a Scalo Milano, è il più grande mai realizzato” spiega l’architetto Giuseppe Leida dello studio GLA - Giuseppe Leida Architetti che segue la realizzazione dei locali Spontini “Questo format da continuità al carattere della Bottega Spontini grazie all’utilizzo di materiali tradizionali come ceramica, legno ferro. Il tutto è poi inserito in un disegno semplice. L’idea di base è quella di tenere il trancio sempre protagonista, mostrando la preparazione dell’impasto fatto ogni giorno e la cottura nel il forno a legna. Insieme alla tradizione è però presente anche il futuro, che viene interpretato grazie a due video proiettori che comunicano il marchio e le attività che Spontini sta intraprendendo nel mondo. A breve cercheremo di utilizzare questi strumenti con nuovo contenuti prodotti anche dai consumatori e da chi ama Spontini”. Il riferimento è all’espansione che già da qualche anno Spontini ha intrapreso verso l’estero, in primis avendo alcuni locali in Giappone. Espansione che continuerà grazie all’accordo intrapreso con Oven, specialista per il franchising. Inoltre spiega Massimo Innocenti, CEO di Spontini Holding. “ La pizzeria Spontini di Locate - Scalo Milano, è la prima pizzeria a gestione diretta aperta in un centro commerciale. Si tratta di una apertura strategica perché apre una nuova stagione nella strategia di espansione delle nostre pizzerie dirette. Siamo molto felici delle performance del Locate di Scalo Milano dove siamo sempre primi o secondi nella performance di vendita. �������������������������� Abbiamo investito circa 500mila euro che, vista la performance del negozio, pensiamo di recuperare in breve tempo”

RAFA NADAL ACADEMY BY MOVISTAR

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C OSENTINO LA FIDUCIA NEI BRAND FA SMASH CON DEKTON

IL CYBERCRIME MINA

������������������������������������������� ���������������������������������������� DEKTON® CASE STUDY

RAFA NADAL ACADEMY Una recente ricerca di MarkMonitor, BY MOVISTAR MANACOR, MALLORCA azienda specializzata nella protezione dei marchi online, ha rivelato che il 45% dei consumatori è stato vittima di qualche forma di cybercrime e il 65% ha �������������������������������������������� La superficie Dekton creata dal Gruppo scelto di non denunciare l�incidente alle Cosentino è una miscela sofisticata di autorità. Lo studio ha inoltre mostrato materie prime utilizzate per fabbricare che un consumatore su sei ha perso vetro, materiali ceramici di ultima genedenaro a causa delle frodi online e, tra �������������������������������������������� questi, il 20% ha perso oltre 1.100 euro. razione e superfici in quarzo. Secondo lo studio, le vittime di crimini Viene realizzato in lastre di grande informatici avranno timore di usare formato, in dimensioni fino a 3200 mm servizi online in futuro. In aggiunta x 1440 mm e tre spessori, possiede il 21% ha mostrato insoddisfazione un’eccellente resistenza ai raggi UV, ai verso il marchio coinvolto nella frode, graffi, alle macchie, agli shock termici, e il 65% ha sostenuto che la fiducia presenta un ridottissimo assorbimento nel marchio fosse diminuita, mentre di acqua. un’ulteriore 53% ha dichiarato che non si impegnerà con il marchio in futuro. I risultati evidenziano l�importanza per le aziende di avere sempre una strategia di protezione del brand in atto.

Duraframe Note consente di scrivere direttamente sull’inserto o sul modulo da compilare

NOTE

B A R O M E T R O S UL L E FR O D I O N L I N E

www.durable.it 45%

Il dei consumatori è stato vittima di crimini informatici

italia isplay

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SPECIALE DIVA 2015 di Marco Oltrona Visconti

Concorso DIVA 2016: le 13 best practice

A RHO FIERAMILANO, PRESSO LA FIERA VISCOM, SI È SVOLTA LA QUINTA EDIZIONE DEL CONCORSO DIVA (DISPLAY ITALIA VISCOM AWARD) DEDICATO AI PRODUTTORI DI MATERIALI E CONCEPT ESPOSITIVI PER IL PUNTO DI VENDITA E L’INDUSTRIA DI MARCA.

La competizione dedicata all`industrial design per l`esposizione in store e outdoor, a ottobre ha assegnato 13 riconoscimenti. A decretare i vincitori, una giuria presieduta dal graphic designer Maurizio Milani e formata da esponenti dell`industria di marca: Renzo Callegari Cromografica, Katia Maestri, Delsey Italia, Federico Patrizi, L’Oreal Vichy, Francesco Pino, Parmalat, Jessica Gargani, C2C, Marco Di Lorenzo, De Rucci. Il contest si è svolto all’interno di un`area espositiva allestita durante la fiera Viscom che ha registrato oltre 18.000 visitatori. «Quello dei dispositivi per la comunicazione di marca –ha spiegato Milani- è un comparto che dimostra competenze e un

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livello professionale sempre più elevati. La giuria ha premiato i progetti e i materiali espositivi che hanno espresso la maggiore qualità in termini di design ed esecuzione del progetto, sulla base di 12 criteri di valutazione». Lo speciale riconoscimento intercategoria DIVA DESIGN è stato assegnato a Litoart che per Suzuki ha ingegnerizzato un display altamente modulabile su progetto di Marco Maggioni I trofei sono stati distribuiti dopo la suddivisione dei dispositivi di comunicazione iscritti in 5 principali categorie: display durevoli, display non durevoli, shop fitting, digital signage e packaging che sono di fatto i tradizionali segmenti comunemente riconosciuti nella disciplina espositiva del marketing

P.O.P. (Point of Purchase).

Alcuni materiali espositivi in gara hanno potuto beneficiare di premi speciali: per il packaging, la case history in cartotecnica pieghevole utilizzata per la somministrazione veloce del pasto a bordo dei treni veloci di Trenitalia, per digital signage con la bacheca digitale per il condominio che può così MAURIZIO MILANI, GRAPHIC DESIGNER, PRESIDENTE DELLA GIURIA DEL CONCORSO DIVA 2016

beneficiare di un network di servizi. E in chiusura il premio speciale assegnato secondo le preferenze del pubblico di Viscom che con oltre 200 voti espressi ha decretato il riconoscimento per il materiale di Dok ItaliaIsonova in Laminil utilizzato per promuovere il cioccolato di Borgodoro.


LA CLASSIFICA IN SINTESI

CATEGORIA DUREVOLE 1° - Robots per Dior 2° - Fronteretro per Salewa 3° - Cemab, per Almonature

CATEGORIA NON DUREVOLE 1° - Litoart – per Vileda 2° - Redbox per International Paper Italia 3° - Fronteretro per Asics

I MEMBRI DELLA GIURIA

CATEGORIA SHOP FITTING

Renzo Callegari Cromografica

Katia Maestri, Delsey Italia

Federico Patrizi Francesco Pino L’Oreal Vichy Parmalat

Jessica Gargani C2C

Marco Di Lorenzo De Rucci

1°- Panasonic– progetto standard 2° - ABS Group – progetto standard 3° - Eurodisplay Design in progress per Fater Premio DIVA DESIGN Litoart per Suzuki Premio speciale Packaging Prealpi per Elior – Trenitalia Premio speciale Digital Signage Idea PM – prototipo Premio speciale Giuria popolare Isonova per Borgodoro segue rassegna fotografica

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semblare in modo semplice ognuna delle lastre di base per costruire ottaedri fortemente caratterizzanti. Inoltre è modulabile all’infinito per comporre innumerevoli forme frattali che come è noto sono tipicamente naturali sotto il profilo dell’effetto visivo. Tali forme, snodi e configurazioni in occasione del concorso DIVA sono state presentate in cartoncino microonda stampato e rivestito di pellicola, tuttavia possono essere riprodotte in svariati materiali secondo le esigenze. Le motivazioni della giuria La ricerca di design, la versatilità e la modularità intrinseca sono valse a Kosmos il premio DIVA design 2016. Un materiale in grado di comunicare brand e prodotto nel contempo.

Premio speciale DIVA DESIGN:

LITOART

Design: Litoart

Committente:

RICONOSCIMENTI SPECIALI

SUZUKI Kosmos rappresenta un materiale di avanguardia per l’esposizione e la comunicazione, di marca e di prodotto. La sua progettazione è emersa lungo un percorso di industrial design prestabilito e ben definito nell’ambito di una mostra per display espositivi. Infatti, se nella norma un materiale espositivo viene progettato in seguito a un briefing che, su input di un brand, parte dalla creatività di una campagna di comunicazione coordinata o dall’interpretazione delle caratteristiche di uno specifico bene o servizio, con Kosmos il paradigma è stato invertito, allorché il tema della mostra, che svincolava il designer da qualsiasi istanza di un potenziale committente, era quella di spingere i partecipanti alla mostra, a progettare un materiale flessibile e adattabile al maggior numero merceologie e di spazi espositivi possibili. Su progetto di Marco Maggioni il prototipo è stato ingegnerizzato da Litoart ed è stato presentato al concorso DIVA dopo che il trasformatore in questione lo ha proposto a Suzuky la quale ha prestato l’immagine in occasione del contest per testarne l’efficacia. In merito alle caratteristiche tecniche Kosmos è un sistema componibile adatto alla creazione di infinite architetture poligonali dedicate a installazioni temporanee o permanenti e ad arredi per spazi pubblici o showroom. Ogni poligono ha forma di triangolo equilatero e misura 50cm di lato per proporsi come soluzione originale per la visual communication e la retail identity. Tramite un sistema di aggancio, specificatamente disegnato e brevettato, è possibile as-

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Premio speciale GIURIA POPOLARE:

Dok Italia ISONOVA Design: Isonova

Committente:

BORGODORO Il materiale di Borgodoro sarà declinato nei supermercati Carrefour dal 2017. Seguendo il briefing dwl committente Leonardo srl, Dok Italia ha prodotto un espositore interamente in Laminil nero fornito da Isonova, su cui è stato stampato in digitale un effetto ebano. Il display è stato concepito per l’assaggio dei prodotti del brand Borgodoro sul punto vendita: le Vellutate, le barre di cioccolato e i gianduiotti.

L’espositore segue la forma ad albero del logo di Leonardo: il tronco è stato realizzato con Laminil da 3mm con diverse cordonature che hanno permesso alle lastre di curvarsi per ottenere la forma cilindrica; mentre il resto dell’albero è composto da Laminil da 7mm, compresi i rami a cui vengono appese le barre di cioccolato. Grazie alla robustezza del materiale, la sua imponente struttura, con crowner nella parte superiore, attira l’attenzione del consumatore all’assaggio del prodotto. La sua finitura con plastificazione in “soft touch” sopra la stampa con effetto ebano è eseguita da Dok Italia con stampante UV in piano, esprime le lontane origini del prodotto e mette in evidenza la qualità del brand Borgodoro attraverso il claim “molto più che cioccolato”. L’esperienza del consumatore all’assaggio consiste in un viaggio alle origini del cioccolato come se si trovasse trasportato in una piantagione di cacao. La memoria elastica del Laminil ha permesso ai diversi livelli di essere incastrati perfettamente per creare la forma di un albero; con stampa diretta si è ottenuto un magnifico effetto naturale ed elegante, ma senza accoppiatura; la leggerezza e stabilità del Laminil permette di muovere facilmente l’imponente struttura pur garantendo solidità. Grazie alla sua innovativa capacità tecnica, Dok Italia ha provveduto alla complessa progettazione dell’espositore che non solo riesce a esprimere l’identità dei prodotti del committente, ma, con il delicato gioco di luci a LED, evidenzia la qualità dei suoi prodotti. Insieme, Isonova e Dok Italia, sono riusciti a trovare una soluzione innovativa e creativa per esprimere al meglio il prodotto offerto da Leonardo srl e rendere l’esperienza del consumatore sul punto vendita indimenticabile. Il che è valso il favore della giuria popolare che ha assegnato il premio.

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Premio speciale DIGITAL SIGNAGE:

IDEA PM Design: Idea PM Prototipo

Vecchia bacheca addio! Con la digitalizzazione del condominio le funzioni commerciali e di servizio da ora in poi verranno svolte dal “Canale Condominio” la soluzione Implementata da Idea PM, grazie alle più diffuse applicazioni dei sistemi di digital signage. Basterà semplicemente posizionare un totem o un monitor dotato connettività nei punti di maggior passaggio degli stabili. Si tratta anche di nuovo modo di concepire la funzione dell`amministratore che, insieme allo snellimento e alla velocizzazione di tutti i servizi tradizionali nella norma svolti, potrà diventare anche una sorta di advertising manager per offrire sia servizi di geo-localizzazione, sia di raccolta pubblicitaria e con tanto di opportunità di guadagno per i proprietari degli appartamenti I benefit sono molteplici ed è bene sottolineare che il sistema svolge prevalentemente una funzione di servizio al fine di comunicare numeri utili, così come le convocazioni e le delibere dell`assemblea condominiale o degli inquilini. Rispetto al passato la nuova bacheca elettronica potrà per esempio fornire una lettura del meteo, lo stato della viabilità urbana, finanche l`informazione locale e cittadina/comunale/ nazionale e, perché no, globale. Tutto avviene grazie a uno o più monitor professionali accesi 24 ore con un minimo di durata triennale, i quali proiettano la playlist delle news. Il monitor o la rete sono gestiti da un computer collegato con un router mobile dotato di sim-dati sempre controllabili da remoto, per un aggiornamento delle info proiettate in tempo reale. Sia l`hardware che il software vengono proposti in un unico pacchetto con tanto di connettività e copertura assicurativa. Le strutture contenitive dei monitor sono corredate di scocca antivandalica per evitare danneggiamenti. La motivazione della giuria È stata riconosciuta l’innovativa componente di servizio a seguito di una corretta applicazione della tecnologia che tra l’altro si ripaga dell’investimento come avviene in tutte le case history di digital signage win win.

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Premio speciale SPECIALE PACKAGING:

PREALPI

Design: Prealpi

Committente:

ELIOR La divisione Itinere di Gemeaz-Elior che cura la Ristorazione per Trenitalia si è affidata a Prealpi per la produzione di un vassoio cartotecnico o meglio di un food pack utilizzato per consumare pasti light ma completi a bordo dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. Resistente alle sollecitazioni è idoneo per essere impugnato anche con una sola mano e, una volta caricato, può

essere trasportato fino alla poltrona per la consumazione che avviene su tavolini o in alcuni casi anche in piedi, comunque sempre per un adattamento confacente agli spazi e alle ergonomie interne del treno. Assortito contiene un primo piatto caldo, un dolce, una bottiglietta di acqua 50 cl, posate, tovagliolo, salvietta rinfrescante per un peso totale di 650g Realizzato in cartoncino Triplex patinato con retro in kraft alimentare GT3 400 g/m2) riciclato e riciclabile è certificato FSC e di fatto è un packaging abbattibile che viene montato solo quando deve

essere utilizzato: una soluzione vincente in quanto il vassoio deve adattarsi ad ambienti ristretti anche prima del suo impiego. Formato da un unico singolo componente, si monta con un rapido movimento diminuendo i tempi d’attesa. Mediamente ne vengono utilizzati 10.000 al mese. La motivazione della giuria Sostenibilità del materiale e funzionalità hanno giocato un ruolo fondamentale nell’assegnazione del riconoscimento.

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MATERIALI DUREVOLI

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Si prendano alcuni pannelli in MDF rivestito in super mirroe (0,5 cm per base), poi tre vele in plexyglas tagliato a laser e distanziate l`una dell’altra tramite spessori sempre in metacrilato, un basamento in cartotecnica rivestito laterali e top in polistirolo a specchio serigrafato e, infine per rifinire il tutto, alcuni naselli in metallo cromato…. Così è stato assicurato l’effetto scenico della campagna Umbrage dedicata agli occhiali Dior nell`interno anno 2016 . Tanto che la giuria del concorso DIVA ha conferito il primo premio a Robots nella categoria durevole anche perché magistrale è risultata la cosiddetta la realizzazione del materiale espositivo in termini di produzione. Riprodotto in circa un migliaio di unità è stato utilizzato in configurazione stand alone o, con il supporto di un basamento, all`interno di alcune vetrine dall`elevato contenuto fashion. Ognuno di questi materiali misura 750 mm in larghezza x 600 mm in altezza x 230 mm in profondità (più basamento 750 mm x 900 mm x 230 mm) e, ovviamente, Safilo che gestisce la licenza degli occhiali Dior li ha posizionati solamente in 800 ottici italiani di altro posizionamento, sui 12000 circa presenti in Italia. È bene specificare che il basamento, in cartotecnica rivestito su laterali e top in polistirolo a specchio serigrafato, è stato utilizzato solamente nelle vetrine. Gli occhiali Umbrage Dior sono stati presentati anche in occasione della sfilata Dior inverno 2016-17 per riprendono e coordinare una delle immagini più recenti del brand. Infatti oltre a distinguersi per le nuove lenti a specchio rosa che riflettono un motivo fogliame. Progettate esclusivamente per la Maison, queste lenti avveniristiche sono il frutto di un savoir-faire all’avanguardia in quanto il frontale rétro-futuristico di forma rotonda è di fatto una sovrapposizione di strati di acetato tartaruga, mentre le aste in metallo sono impreziosite da dettagli ricercati.� Sotto il profilo tecnico assicurano una protezione UV 100%. La motivazione della giuria

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La giuria ha tenuto conto della cosiddetta execution, in questo caso perfetta sia in termini di campagna sia in termini di produzione e soprattutto nell’espressione del codici di comunicazione tipici del lusso.

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Produttore: ROBOTS

Design: Robots

Committente:

DIOR (SAFILO)


MATERIALI DUREVOLI Produttore:

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Su design dello Studio Emmefor. (Arch.Mareschi) il materiale espositivo ingegnerizzato da Fronteretro per le bacchette da trekking Salewa Carbonium prodotte da Oberalp è stato destinato ai punti di vendita monomarca del brand che si dedica agli sport da montagna, per una campagna che durerà circa 3-4 anni. Lo stile spigoloso del display serve richiamare la forma delle rocce ed è stato rifinito per essere esposto in un luogo con bassa luminosità Per il basamento nero di questo display è stata utilizzata lamiera di acciaio di 5mm di spessore. Il piano di appoggio del banner è in plexiglas spesso 10mm per dare un effetto fluttuante alle bacchette in modo da sottolineare la leggerezza della fibra di carbonio con cui è costituito il prodotto. Sul piano tecnico lo sbalzo dal punto di fissaggio è di circa 70 cm, quindi la parte in plaexiglas metacrilato ha un rinforzo trasparente per rimanere in linea. Il tutto è rifinito da un banner in tessuto poliestere stampato in sublimazione. Il sostegno del banner con due aste in fibra di carbonio ancorate su due innesti di alluminio.

FRONTERETRO

Design: Studio Emmefor

Committente: SALEWA

La maggiore difficoltà tecnica era il mantenimento della verticalità dei bastoncini in quanto caratterizzati diametri diversi. Una problematica risolta con una soluzione in “controforma”. Misura (L) 75 cm e (p) 25 cm è (h) 1,90 m.

MATERIALI DUREVOLI

La motivazione della giuria

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Dare un senso di fluttuazione al prodotto non era semplice. Ma il produttore è riuscito a realizzare quanto richiesto nel briefing. Ottima anche la scelta dei materiali

Produttore:

CEMAB

Design: Cemab

Committente:

ALMONATURE

Legno di betulla 1 cm certificato FSC (Forest Stewardship Coucil) vernice atossica certificata base acqua sono le principali caratteristiche sostenibili del materiale di Almonature creato da Cemab, la società pugliese leader italiana ed europea nella produzione di materiali in legno per lo più su misura (82% la quota 2015). In fase di produzione non sono stati usati ne chiodi ne colla, ma ingegnosi incastri. Tutte caratteristiche che ben si allineano alla mission di Almonature anch`essa impegnata in termini di sostenibilità, per proporre alimenti senza additivi chimici nel settore del petfood, in questo caso con il lancio della linea Alternative di bustine di umido da 55g e di confezioni di crocchette da 750g per gatti 100%, caratterizzata da carne fresca, solo storione o pollo o salmone freschi, 100% Meat Meal Free, priva di farine o disidratati di carne e certificazione 100% HFC (quindi adatta al consumo umano come da Reg CE 1069/2009 Art 10), Single Meat, cioè da una sola fonte di carne senza appetizzanti e indicata per ipersensibilità e diete a esclusione e No OGM. Il materiale che prevede una stiva sottostante per le scorte, misura 50x50 altezza 190 cm ed è realizzato con taglio fresa carteggiatura a controllo numerico, colorazione con spruzzatrice automatica, asciugatura termo-ventilata, grafiche in stampe su PV accoppiato e serigrafie. Prodotto in 3000 esemplari nel 2016 è stato posizionato in 2500 pdv in Italiani (500 in USA). Obiettivo 2017: 5000 display in Europa La motivazione della giuria L’assenza di colla e la progettazione degli incastri rappresentano una ricerca di design di fondo che innova secondo le linee guida tese alla sostenibilità, un elemento sempre più richiesto dall’industria di marca.

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MAT. NON DUREVOLI

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Produttore:

LITOART

Design: Litoart

Committente:

VILEDA

Il display automontante realizzato per l’aspiragocce Vileda Windo matic è il frutto di un briefing da parte del committente FHP-Vileda che mirava alla presentazione del suo innovativo elettrodomestico per aspirare i liquidi dalle superfici lisce, sia orizzontali che verticali, come ad esempio vetri e finestre. Le esigenze del brand erano quelle di realizzare un materiale espositivo che, seppure in cartotecnica, potesse garantire: resistenza all’acqua, rapidità di montaggio, forte capacità dimostrativa e comunicativa, contemplando anche la possibilità di esporre i prodotti in vendita. Litoart ha studiato una soluzione che potesse rispondere a tutte le esigenze del cliente. Grazie alla tecnologia brevettata Easypop Italia©, ossia un dispositivo a elastico che permette a chi utilizza il materiale un montaggio automatico in un solo gesto, è stata la chiave di svolta. Per una dimostrazione efficace del prodotto si è reso necessario l’utilizzo di uno specchio; soluzione che presentava notevoli complessità strutturali risolte grazie a quattro occhielli a vite e a tenuta stagna in grado di garantire stabilità ed impermeabilità. Per l’esposizione dei prodotti Vileda e degli accessori necessari per la dimostrazione, è stato predisposto un apposito vassoio in pla-

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stica montato ad incastro sul cartoncino ondulato teso pressato di cui è costituita l’intera struttura. Tutta la comunicazione sull’ampia superficie è stampata in cinque colori plastificati, mentre il vano sottostante è adatto a contenere le confezioni di prodotto. Il display è stato utilizzato per la prima volta nella primavera del 2016 per una fitta campagna di In store promotion che ha coinvolto tutte le principali insegne della distribuzione italiana. Fino a questo momento è stato riprodotto in 450 esemplari tutti rifiniti in maniera artigianale. Una volta richiuso nella sua scatola grazie ad alcune pieghe razionalizzate, il materiale misura 90x46x13cm. La motivazione della giuria Lo studio del design è evidente così come la maestria nella realizzazione senza sbavature del materiale, cosa non da poco in queste tipologie di progetti.


MAT. NON DUREVOLI

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Produttore:

REDBOX

Design: Redbox

Committente:

INTERNATIONAL PAPER

Attirare lo sguardo con un subliminale: “A me gli occhi!”, è la funzione della rotazione del frutto centrale dell’ “Eye catcher”, il display istituzionale che Redbox ha progettato e prodotto per promuovere la leadership nel packaging ortofrutticolo in area EMEA del proprio partner International Paper, la multinazionale con headquarter centrale a Memphis (Tennessee) e headquarter a Bruxelles per la regione Europa, Medio Oriente e Africa, che ad oggi risulta essere una dei maggiori player mondiale per la produzione di carta, cellulosa e imballaggi in cartone, con le sue 24 sedi e oltre 55.000 dipendenti.

MAT. NON DUREVOLI

Alto più di 1,10 m per un metro di larghezza complessiva, il display Eye Catcher è stato realizzato manualmente con l’accoppiatura di diversi strati di cartone ondulato, stampati digitalmente.

Produttore:

Anche il frutto rotante è assemblato manualmente come il suo meccanismo di rotazione interno, composto da perni di legno, alluminio, filo di pesca e piombini. Dal 2015 a oggi Redbox ha realizzato 15 pezzi, uno per ogni sede EMEA di International Paper, variando su richiesta il tipo di frutto che ruota all’interno: mela verde, rossa, pera, arancia. La motivazione della giuria Difficile non riconoscere l’efficacia del dispositivo attenzionale di questo display realizzato con materiali semplici, altresì impiegati in lavorazioni di una certa complessità.

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FRONTERETRO Design:Asics Committente: ASICS

La nuova versione di Asics gel camaleoit mash, scarpa da running per amatoriale dedicata a un target tra i 25-50 anni, per essere lanciata in store nel mese di novembre 2016 è stata dotata del material espositivo prodotto da Fronteretro. Nel briefing si richiedeva di mettere in risalto l’effetto del mash, un materiale che garantisce riflessi metallizzati alla calzatura richiamando la scenografia della vetrina.

In cartone ondulato, ha uno schienale è in “communication” da 10 mm bordato in alluminio con il logo gel realizzato a lettere singole con la rete metallica smerigliata La base consta degli stessi materiali. Struttura vuota al suo interno. Stampa diretta UV quadricromia. Prodotto in totale in 200 unità in tre differenti versioni (la più grande da vetrina di 90cm [l] x 75 cm [p] x 1,80 m [h]) è stato declinato tra GSS come Cisalfa e retail tradizionale La motivazioni della giuria Il logo smerigliato in metallo del display garantisce un effetto wow che nella comunicazione è sempre ricercatissimo. L’eleganza nelle forme e nei colori è una caratteristica intrinseca di questo dispositivo di comunicazione che ormai sembra essere un marchio di fabbrica del trasformatore Fronteretro.


SHOP FITTING

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Produttore

PANASONIC Design

PANASONIC

Proiettare in luoghi illuminati senza che l`immagine si sbiadisca e nel contempo dirigere e circoscrivere i fasci di luce colorata e le informazioni direttamente sui prodotti con forme e perimetri prestabiliti, sono le due nuove possibilità offerte dal nuovo proiettore Panasonic Space Player dedicato al segmento BtoB. È questa una tecnologia che strizza l`occhio al videomapping. Per le applicazioni si pensi per esempio a delle vetrine di negozi che necessitino di uno sfondo mutevole; o all`interno delle quali l`esigenza è quella di focalizzare l`attenzione su specifici item. Si tratta di un materiale per la comunicazione che può trovare posto nei musei dove, la bellezza di opere d`arte, come le sculture, può essere amplificata con decorazioni di luce mirate. Il dispositivo torna utilissimo anche nei ristoranti in cui un menu viene proiettato in prossimità del

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tavolo, Dotato di luce al laser di intensità luminosa fino a 1000 lx Ansi lumen Space Player è garantito per 20.000 ore di funzionamento senza necessità di manutenzione ed è compatibile con i formati di compressione foto e video jpb, bmp. mov, avi, mp4, mpg e wmv. Grazie a un aggancio universale può essere montato su numerose tipologie di binari o tubi. A corredo anche: audio ingresso, HDMI (e compatibilità con HDCP e wireless Miracast) e slot SDHC per archiviazione dati fino a 32GB e WLAN IEEE802.11a/b/g/n per il collegamento

alla rete fisica. Pesa circa 2 Kg e in virtù di un milione di pixel può essere utilizzato mediamente a definizione 1280 x 800 dpi. La motivazione della giuria La praticità del dispositivo che a costi decisamente accessibili consente un utilizzo delle immagini nelle esposizioni è quanto il mercato richiede da tempo.


SHOP FITTING

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Produttore: ABS GROUP Design: ABS Group

La parete attrezzata retroilluminata bifacciale di ABS appartiene a quella categoria dello shop fitting meglio definibile come Wall, ma la sua qualità primaria deriva dal fatto di essere costruita artigianalmente. Prodotta da un paio di anni per i canali retail, allestimenti temporary, fiere e stand si compone di: una cremagliera per appendi-abiti e di alcune mensole facilmente agganciabili. La struttura consta di due moduli in alluminio affiancati e misuranti 1m X 2m (h) ciascuno, ma l’altezza può arrivare fino a 5 metri. Il tessuto applicabile con guide magnetiche è detto back light, è adatto alla retroilluminazione e viene stampato in sublimazione a quattro colori con inchiostri a base acqua. Finora è stato utilizzato nei saloni di bellezza a insegna Fhairland e nello show room della maison Fratelli Campagnolo. La motivazione della giuria

SHOP FITTING

Un materiale ricco di espedienti tecnici che favoriscono la semplicità di uso di un dispositivo di comunicazione effettivamente scenografico.

Produttore:

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EURODISPLAY Design: Eurodisplay

Committente:

FATER Attrarre la consumatrice sensibile al concetto di femminilità verso il prodotto, facendo leva su uno scaffale particolarmente curato che dia risalto a tutta la gamma e che, nel contempo, comunichi un senso di ordine e il concetto di bellezza. Questo il briefing di Fater rivolto a Eurodisplay in merito alla operazione di organizzazione del category management permanent di Lines sul canale GDO e negli specializzati con l`obbiettivo di creare il cosiddetto brand block per rafforzare l`awarness guidando nella

scelta del prodotto giusto. Una risposta che è arrivata attraverso 4 azioni ben precise: a) organizzazione dello scaffale utilizzando basette modulari; b) implementazione della comunicazione orizzontale e verticale; c) evidenziazione della linea di prodotti con forte impatto visivo; d) tecnologia applicata su video LCD e illuminazione LED; e) Modularità delle precedenti soluzioni laddove c`erano esigenze espositive più ampie ,come negli ipermercati Un restyling dello scaffale che quindi ha coinvolto un migliaio di punti di vendita comportando il posizionamento di circa 100.000 elementi in plastica e in varie misure, con stampaggio a iniezione, stampa offset e serigrafica. La motivazione della giuria L’applicazione eccellente delle regole del category management emerge senza dubbi e come diventa ovvio in questi casi centra tutti gli obbiettivi di comunicazione di marca e di prodotto.


IN CONCORSO A A DIVA 2016: PARTECIPANTI

La cornice intelligente

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Duraframe è una cornice brevetatta per esporre avvisi a fissaggio adesivo. Grazie al pannello frontale con chiusura magnetica il foglio inserito può essere sostituito facilmente e rapidamente ed è leggibile fronte/retro. In particolare, al concorso DIVA, Durable Italia ha presentato la linea Duraframe Sun, la cornice espositiva auto-fissante e riutilizzabile, ideale per esporre pubblicità e informazioni su vetrine, su cristalli parabrezza e finestrini delle automobili. Aderisce senza adesivo sulle superfici vetrate ed è indicata per le vetrine esposte alla luce diretta del sole per resistere fino a temperature di 70°. È anche possibile l’uso su superfici in plastica liscia.. Disponibile in 2 diversi colori e in diversi formati, dal formato A4 al formato 70 x 100 cm, può essere inoltre utilizzata sia in formato verticale sia in orizzontale.

Fac-simile per stock Nei laboratori tecnici dimostrativi di Panasonic Japan sono state create alcune “zone bagno” in spazi ristretti. Al suo interno si trovano le lavatrici Cuble di forma cubica e dal design essenziale e compatto. Per tanto Best Project Japan per annunciarne il lancio e per supportarne la comunicazione per un mese ha creato dei mockup da presentare in 1.000 negozi specializzati in elettronica di consumo. L`intento principale dell`operazione assecondava l’esigenza di mostrare a un target di coppie e famiglie le caratteristiche e, soprattutto le misure, del prodotto reale: (L) 600 mm x (p) 600 mm x (h) 1,200 mm. Un secondo vantaggio di questa operazione è anche quello di limitare la diffusione degli stock di prodotti come le lavatrici che sono per costituzione ingombranti. Tutta la struttura è realizzata in cartotecnica nobilitata con effetti metallo e plastificazioni per esaltare e imitare i dettagli salienti del prodotto.

Modulare e illuminato Freestanding Ledmag di Tecnostyl è un sistema espositivo componibile costituito principalmente da 3 gruppi di elementi standard: cornici retroilluminate a led porta avvisi, ripiani luminoso porta avvisi, accessori inclinato per porta avvisi A3 e A4. La striscia di led smd 6500k che crea l’effetto edge lighting è alloggiata all’interno di uno scavo ricavato in una lastra di plexiglass trasparente marcata a laser per la diffusione dell’illuminazione. All’esterno sono applicate altre due lastre di plexiglass che fungono da frontalino e retro. La cornice è agganciata ad una struttura in acciaio, elettrificata a bassa tensione, tramite magneti che ne consentono l’accensione e il posizionamento sia orizzontale che verticale. Garantito fino a 10.000 ore di utilizzo, finora è stato riprodotto e utilizzato in diverse configurazioni per ben 800 volte.

La sfera in primo piano Aria in tutte le direzioni. È questa la caratteristica principale di Q, il ventilatore sferico ad aspirazione di Panasonic. Il materiale espositivo è stato concepito come un piedistallo che mette in evidenza prodotto e brand. Quest’anno display è stato posizionato per 3 mesi in oltre 300 negozi specializzati nella vendita di elettrodomestici. La sua composizione è principalmente metallica con rifiniture il plastica. Sulla struttura è presente una luce a led che mette Q in una posizione di assoluto primo piano. Sul crowner che fa anche da sfondo alle spalle del prodotto, un minischermo da 8 pollici ne spiega le caratteristiche, così come l’etichetta frontale. (L) 300 mm x (p) 410 mm x (h)1600 mm.

MDF evoluto Al concorso Diva, Tecsys, attraverso i piani di alcuni tavolini da bar, ha voluto mettere in evidenza uno speciale trattamento a basso costo per la nobilitazione del comune MDF, una tecnica utile nel campo del display. In pratica il Medium-density fibreboard (MDF), in italiano “pannello di fibra a media densità”, è un derivato del legno, il più famoso di una famiglia che include tre categorie in base al processo impiegato e alla densità: bassa (LDF), media (MDF) e alta (HDF). Se su questi pannelli adatti alla stampa sublimatica si stende una vernice bianca a base di polimeri formulata e brevettata in America dalla società UNISUB, l`MDF assume una qualità estetica superiore e così anche le immagine ivi stampate. La formula che, in ossequio all’ambiente è certificata FSC, prevede un trattamento aggiuntivo per la protezione dei colori sublimatici dai raggi UV e dai graffi.


Redbox per Coop Il desk progettato e prodotto da Redbox per UniCoop Tirreno promuove dal 6 ottobre 2016 a gennaio 2017 la campagna dedicata dei soci Coop nei punti vendita Coop della Toscana. Imponente nelle dimensioni, la tazzona è alta complessivamente 150 cm per 130 cm circa di larghezza e profondità ed è stata realizzata quasi interamente in cartotecnica stampata offset oppure in digitale. Alcuni componenti sono invece in Laminil. La forma e i colori sono riconducibili a quelli della nuova collezione di porcellane riservata alla raccolta punti dei soci Coop, la Linea Campo di cuori by Egan, composta da tazzine e accessori decorati a mano per vivere in allegria il risveglio e tutte le pause relax.

Category managment per farmacie moderne Category Management, shelf re-invention, vale a dire riorganizzazone di alcune categorie di prodotti esposti a scaffale retro banco della linea Pain di Glaxo Smith & Kline. È questa la funzione delle 6000 reglette posizionate in gruppi 40 pezzi per un`esposizione semipermanente (3/6 mesi) realizzata da Eurodisplay per il canale pharma.Questi dispositivi in polistirene colorato e policarbonato trasparente a iniezione, con etichette in carta patinata estensibile fino a 100 cm max (60cm min) rendono più comprensibile le proposte per ogni singola sintomatologia sia al farmacista sia al consumatore

Trocart Il citofono e intelligente Dahua di Videotrend che comunica anche con il cellulare collegandosi alla telecamera o agendo su un touch screen è stato promosso grazie a un display in cartotecnica ingegnerizzato da Trocart. Il materiale oltre a riprodurre sul retro la semplicità della cablatura del dispositivo domotico, grazie alla stampa in digitale con effetto glossy (lucido senza plastificazione per un impatto più friendly), riproduce un ambiente domestico. Nel suo imballo il display ha un ingombro di 111, 5 cm x 183 cm 11,5 cm e, una volta dispiegato, presenta tre sezioni che disposte a U lo tengono saldamente in piedi. Per garantirne la robustezza l’interno ha una struttura in Nidopan. Realizzato in 100 esemplari è stato posizionato a partire da maggio 2016 e sarà nuovamente impiegato anche nel 2017. Shampo al cubo Baby cubo di Johnson&Johnson disegnato e prodotto da Eurodisplay Design in Progress è un misto di cartotecnica e PS a iniezione. Questo totem composto da cubi rotanti sovrapposti rende visibili in più direzioni le caratteristiche della linea per capelli dedicata al bambini che include shampo, balsamo e condizionante a base di olio di argan. Il cubo di base misura 50 cm per ogni lato mentre gli altri tre, tutti differenti nella grafica, misurano 35 cm per lato, per un altezza totale di 1,6 m. Concepito per esposizioni temporanee sul canale GDO è stato riprodotto in 250 unità.

Legno per l’ascolto Design comfort e alta fedeltà si combinano nelle cuffie Sony di ultima generazione. Un prodotto presentato da Best Project Japan attraverso un espositore in legno, una scelta originale per questa categoria merceologica. Le location scelte per la presentazione del prodotto non sono ricomprese nei consueti circuiti del retail, ma in luoghi in cui sia richiesta una qualità arredativa che questo materiale riprodotto in 10 unità garantisce. Particolare anche il sistema che si fonda su quattro paletti incrociati che tengono in equilibrio un pianale circolare. (L) 650 mm x (p) 650 mm x (h)1800 mm le misure.

Packaging a cascata controllata Plastica PF a iniezione e PETG. Sono queste le materie prime impiegate da Eurodisplay Design in Progress per la realizzazione della campagna POP di Voltaren emugel 1% gel (GSK) sul canale farmacia. Alto 1,55 m per una base quadrato di lato 50 cm il display in questione è stato riprodotto in 2500 esemplari posizionati da maggio a novembre per raggiungere un target 25-60. L’originalità del materiale dipende da un sistema verticale di dispense a caduta molto innovativo per il segmento pharma, grazie al quale le 60 confezioni a bordo sono nel contempo: visibili con un benefit in termini di comunicazione e, nondimeno rimangono ordinate dopo l’estrazione

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2° edizione

tematica 5 progettisti

7 aziende

Dalla materia prima all`immaginario progettuale Elementaria è una mostra di prototipi di hi-design concepita per presentare un nuovo modello di business versato alla produzione e alla proposta di display e di arredi espositivi per l’industria di marca. Con questo scopo, professionisti dell’architettura e del design hanno lavorato alla creazione di strutture extraordinarie a fianco di imprese specializzate nella produzione e nella trasformazione delle materie prime. Questa interazione commercialmente insolita ha portato alla realizzazione 5 prototipi e di fatto alla nascita di un nuovo network a disposizione degli operatori di comunicazione: agenzie di pubblicità, trade marketing manager e sponsor dell’industria di marca.

Una piattaforma condivisa che opera secondo uno schema di produzione alternativo e ottimizzato: in ossequio alla necessità di trasmettere al mercato le innovazioni nel campo dei raw material (materie prime elementari), attraverso progetti di design autoprodotti (immaginari progettuali puri) per tanto liberi dai briefing e dai vincoli commerciali della committenza. Questa seconda edizione di Elementaria è stata focalizzata sulle materie prime o sui compound di origine polimerica, metallica, lignea, cartotecnica. Materie prima a parte l`unica indicazione progettuale è stata la realizzazione di display e arredi espositivi dedicati alla fruizione di prodotti del segmento Food&Beverage.

From raw material to immaginative project Elementaria is a show of hidesign prototypes conceived to present a new business model dedicated to the visual and pop display production offer, and retail furniture for industry brands. It is for this specific purpose that architects and professional designers have worked for the creation of extraordinary structures beside and in close cooperation with specialized companies in the field of raw material conversion. This commercially unusual interaction has led to a creation of a six prototype display. With this innovative approach we assist to the birth of a new network available. to any operators of the communication

market. A shared platform that operates in an alternative and optimised pattern of production: in deference to the need to convey to the market innovations in the field of raw materials (primary raw materials), through self- produced design projects (a pure and imaginative design) completely free-from commercial briefing and constraints imposed by the client. This edition of Elementaria is focused on Food&Beverage. I progetti esposti nello spazio Elementaria sono registrati presso ADI, Associazione per il Disegno Industriale: Registro dei Progetti, protocollo n° 3170 The projects displayed in this area are registered ADI, Associazione per il Disegno Industriale. Project register protocol: n° 3170

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La natura ispiratrice di Rodeca Come nel caso del progetto MoveRo qui in esposizione alla mostra Elementaria, è la natura ad ispirare infinite soluzioni innovative. Spesso ci fornisce lo stimolo per cercare nuovi sentieri e ci pone domande decisive. Da oltre 40 anni Rodeca scrive la storia di idee rivoluzionarie e di soluzioni innovative nel settore dell’utilizzo dei sistemi costituiti da materiali termoplastici. I sistemi in policarbonato alveolare Rodeca non solo hanno segnato lo stato dell’arte del loro tempo ma hanno continuamente indicato le tendenze proponendo materiali innovativi e sistemi costruttivi intelligenti. Come è possibile tenere lontani il rumore e il freddo ma permetter alla luce di diffondersi nell’ambiente? Come può la luce attraversare una parete? Decenni di ricerca e di innovazione nei sistemi produttivi dimostrano che i risultati raggiunti oltrepassano le aspettative. I migliori e più conosciuti architetti sono entusiasti delle innumerevoli opportunità di progettazione. Rodeca ha anticipato l’arrivo del design nell’industria delle costruzioni sempre rimanendo fedele alla sua storia ricca di invenzioni e market leadership dei

The Inspiring nature of Rodeca

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As in the case of project on display MoveRo here at the Elementaria show, nature serves as the model for many groundbreaking inventions. Often it supplies the impulse that is necessary for treading new paths and asking decisive questions. More than 40 years of RODECA is also the history of revolutionary ideas and pioneering innovations. Yet the company has not only kept up with the times, it has also continued to set trends – with alternative construction materials and

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intelligent system solutions. How can walls keep out noise and cold but let in light? Decades of development and production have clearly shown that the fortes of translucent polycarbonate systems are. Renowned architects appreciate the neverending design options. And while fashions have come and gone in the construction industry, RODECA has always remained one thing: the inventor and one of the market leaders in the field of translucent polycarbonate systems. Construction in the 21st century simply means both – high tech

and ecology. This is a matter of course for RODECA. Recyclable materials and heat insulation are immensely important factors in the development of new products. We also receive official support for our active commitment in this area: in 2009 the company became a member of the Energy Efficiency Export Initiative of the Federal Ministry of Economics and Technology. In the last few years Rodeca opened its mind to other fields, and the cooperation with Arch.Landoni is one of the best results we achieved.

sistemi per facciate trasparenti. Le costruzioni nel ventunesimo secolo devono essenzialmente garantire alta tecnologia e basso impatto ambientale. La completa riciclabilità e l’alta efficienza energetica sono determinanti nello sviluppo dei prodotti Rodeca. Nel 2009 siamo divenuti membri del Energy Efficiency Export Initiative of the Federal Ministry of Economics and Technology tedesco. Negli ultimi anni Rodeca ha aperto la sua visione anche ad altri settori di applicazione, e la collaborazione con l’architetto Landoni è una delle migliori realizzazioni in questa direzione.


MoveRo, archetipo della dimensione conviviale Con l’occasione di Elementaria e la disponibilità delle lastre alveolari di Rodeca ho avuto l’idea di realizzare uno spazio di ristoro da utilizzare negli eventi all’aria aperta. Lo ho chiamato MoveRo e tecnicamente è un modulo che si presta alle relazioni interpersonali più discrete così come al convivio, nonché alla somministrazione e alla comunicazione di marca in ambienti dedicati alla degustazione di prodotti Food and Beverage. Per impieghi temporanei, stagionali o permanenti, MoveRo può trovare una collocazione anche indoor, nei centri commerciali e laddove ci sia animazione, in aree quali parchi a tema, fiere, strutture sportive e musei. La praticità e la funzionalità di MoveRo sono esplicite anche nelle fasi di realizzazione, personalizzazionemediante-stampa e montaggio. La sua struttura si compone di due semplici telai in Fe zincato opportunamente costruiti e sagomati con l`intento di evocare l`archetipo dell’abitazione quale massima espressione della protezione e dell`accoglienza.

Siffatti telai si assemblano con i pannelli estrusi alveolari di Rodeca per dare vita a un “interno” con una doppia seduta contrapposta e intermediata da un piano di appoggio. E, un “esterno” con un”ampia superficie per la comunicazione visiva. In questa configurazione MoveRo può essere simultaneamente uno spazio intimo e un corner promozionale facilmente smontabile, trasportabile e utilizzabile singolarmente, oppure, qualora replicato in serie, nell’ambito di manifestazioni popolari, sagre e concorsi culinari, come valida alternativa agli arredi tradizionali.

Movero, archetype of the convivial With the occasion of Elementary and the availability of multi-wall sheets of Rodeca I had the idea of creating a refreshment space to be used in outdoor events. I called it MoveRo and technically it’s a form that lends itself to more discreet relationships, to banquet, as well as administration and brand communication in environments dedicated to the tasting of Food and Beverage products. For temporary, seasonal or permanent uses, MoveRo can also find a place indoors, in shopping

centers and where there is an animation, in areas such as theme parks, fairs, sports facilities and museums. The practicality and functionality of MoveRo are explicit also in the realization, customizationby-printing and assembly steps. Its structure consists of two simple frames in galvanized Fe appropriately constructed and shaped to evoke the archetype of the home as the highest expression of protection and hospitality. Such frames are assembled with extruded honeycomb panels of Rodeca to create an “internal space” with a double seat, opposed

and intermediated by a supporting surface. Then, an “external “ with a large surface for visual communication. In this configuration MoveRo can be simultaneously an intimate space and an easily removable, transportable and usable promotional corner that can be also used individually. Or, if replicated in series, in the context of popular events, festivals and culinary competitions, it can be used as a valid alternative to traditional furniture.

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PALBOARD: la lastra eclettica Il materiale PALBOARD utilizzato per creare il progetto Quartz qui in esposizione alla mostra Elementaria, è un’innovativa lastra multistrato che unisce le proprietà del “PVC rigido” e del “PVC espanso”. Frutto dei 50 anni di esperienza PALRAM nell’estrusione di lastre in PVC, PALBOARD combina la qualità superficiale del “PVC rigido”, al peso ridotto dato dall’anima in “PVC espanso riciclato”. Facile da lavorare e ideale per la fabbricazione di display, PALBOARD è anche un eccellente substrato da stampa sia tradizionale che digitale. Data la sua altissima resistenza agli agenti chimici può essere impiegato con successo in ambienti chimicamente aggressivi e, sotto il profilo della sagomatura, si presta al taglio a ghigliottina, al taglio a sega, alla trapanatura e alla fresatura, sempre mantenendo la sua tipica superficie già liscia e uniforme. Tra i vantaggi principali di PALBOARD c`è certamente la qualità estetica, in virtù di una superficie bianca e nel contempo brillante. Il buon rapporto

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PALBOARD: the eclectic plate

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Quartz project, here on display at the exhibition Elementaria, has been created by using Palboard, an innovative multi-layer sheet that combines the properties of rigid PVC and “PVC foam”. Palboard is the result of 50 years of PALRAM’s experience in extrusion of PVC sheets. PALBOARD combines surface quality of rigid PVC together with the light weight given by a soul made of “recycled PVC foam”. Easy to work, Palboard is ideal for manufacturing displays so as

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an excellent substrate for both traditional and digital printing. Given its high chemical resistance, Palboard can be used with success in particular harsh chemical environments. It can be easily cut with guillotine method and saw. It is suitable for drilling and milling, while maintaining its typical surface already smooth and uniform. Among the main advantages of PALBOARD it is certainly the aesthetic, thank to the bright white surface. Good lightness / resistance ratio is secured by the combination

of rigidity and low weight foamed core. Palboard complies with the most demanding standards of fire resistance and it is easy to work and thermoform. It offers a very good adhesion capability and it is efficient in terms of thermal and electrical insulation. Construction and industrial signage, exhibition, point of sale stands, POP and displays are the areas where finds the most harmonic and frequent use.

������ leggerezza/resistenza è garantito da un`intrinseca rigidità e dal peso contenuto della sua anima in “PVC espanso riciclato”. Risponde alle più selettive norme relative alla resistenza al fuoco ed è efficiente in termini di isolamento termico ed elettrico. È un eccellente base per l’applicazione di pellicole adesive. Edilizia e cartellonistica industriale, esposizione, banconistica, POP e display sono i settori in cui trova gli impieghi più armonici e frequenti. ���������


Materiali al Quarzo Il progetto QUARTZ prende spunto dalle geometrie naturali dei cristalli e dei minerali, con uno sguardo alle tecniche origami. Ho immaginato soluzioni costruttive per creare elementi d’arredo per manifestazioni temporanee o per degustazioni, catering, ecc. I pezzi che ho presentato in mostra sono parte di una più ampia ricerca di design finalizzata alla configurazione di nuove forme estetiche per display nell’area food&beverage, atti a valorizzare i prodotti esposti. Tutto è pensato per essere realizzato con lastre Palboard, prodotte da Palram, materiale perfetto per essere stampate, tagliate, fresate, piegate. Forme leggere ed evocative di uno straordinario mondo minerale di preziose gemme naturali. QUARTZ project is inspired by nature. I imagine constructive solutions to create furniture elements for temporary events for display solutions,happy hour, banqueting, exhibit, etc. Everything is designed to be made with Palboard plate, printed, cut, milled, bent. Lightweight shapes evocative of a mineral world that evokes precious natural gems.

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Green Cast sostenibilità per le vostre idee Prosegue anche per la seconda edizione di Elementaria, la collaborazione tra lo studio creativo Menopausa –II e Madreperla S.p.A. Il tema “Food and Beverage” ha ispirato la nascita del progetto, per il quale è stato utilizzato “Green Cast® – lastre acriliche colate 100% riciclate”. Il tema che quest’anno ha ispirato i designer si combina perfettamente con l’idea di sostenibilità infatti, grazie a un’informazione sempre crescente, nel mondo “food and beverage” si parla sempre di più di prodotti biologici e vi è una sempre maggiore consapevolezza per il riciclo di quello che viene consumato. Partendo dal concetto di Responsabilità sociale d’impresa nasce Green Cast®. Madreperla S.p.A. ha creato il primo prodotto per la comunicazione visiva 100% riciclato che garantisce la stessa qualità e caratteristiche delle lastre acriliche colate prodotte da monomero da sintesi. Il processo di produzione di Green Cast parte dal recupero di scarti di prodotti a fine ciclo di vita.

Green Cast sustainability for your ideas

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Madreperla S.p.A. and design studio Menopausa –II continue their collaboration also for the second edition of Elementaria. The “Food & beverage” theme inspired this year’s project, which was realized using “Green Cast – 100% recycled cast acrylic sheets”. The theme that inspired all this year’s projects, combines perfectly with the concept of sustainability as, thanks to a growing information, there’s an increasing interest for organic products

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and a growing awareness for recycling. Starting from the concept of Corporate Social Responsibility, Madreperla S.p.A decided to create Green Cast, which is the first product for visual communication to be 100% recycled and that guarantees the same quality and characteristics as cast acrylic sheets produced starting from synthetic monomer. The production process of Green Cast starts by collecting waste products at the end of their life cycle. Through a thermal process, perfected in collaboration with Italian and

German universities, these scraps are regenerated. At the end of the process what you obtain is the original raw material (monomer). Polymethylmethacrylate is the only plastic material that can be 100% regenerated. The process triggers a virtuous circle that allows to reduce environmental impacts: less waste, lower consumption of raw materials, energy saving, reduction of CO2 emissions.

Attraverso un procedimento termico, perfezionato in collaborazione con università italiane e tedesche, questi scarti vengono rigenerati, ottenendo alla fine del processo la materia prima originaria (monomero). Il polimetilmetacrilato è l’unico materiale plastico che può essere rigenerato al 100%. Si innesca così un circolo virtuoso che permette di ridurre gli impatti ambientali: recupero degli scarti, minor consumo di materie prime, risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2.


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Domini è un modulo per l’esposizione e l’accatastamento organizzato di bottiglie in vetro: nel modello esposto, al suo interno trovano alloggiamento 6 bottiglie di vino Domini, al 2° e 3° livello, può essere utilizzato da 0,75L. come piano d’appoggio, per esempio per la Realizzato in metacrilato trasparente, consumazione del vino stesso, potendo accogliere sia il prototipo è dotato alla baseindidegustazione 6 fori la bottiglia che calici e flute o altro. corrispondenti ai colli di bottiglia da accogliere; 2 apposite cavità a maniglia laterali consentono l’impugnatura di uno o più elementi. Il suo sistema di incastro permette di ottenere una struttura espositiva e di trasporto versatile e, in caso di stoccaggio, di risparmiare spazio verticalmente. Domini, nelle sue diverse quote e misure, è in grado secondo le esigenze di essere modificato per potersi adattare perfettamente alla bottiglia da contenere; le ali del prodotto sono inoltre personalizzabili in sagoma ed in posizionamento di brand con grafiche tramite stampa, incisione laser o pellicole adesive. Polifunzionale, ergonomico e facile da trasportare: Domini resiste all’usura e all’acqua, è

di semplice montaggio ed è utilizzabile in ristoranti, bar, discoteche, locali pubblici, locali privati, catering, banqueting ed eventi. In caso di esposizione, Domini valorizza le bottiglie stesse come complemento d’arredo e le rende protagoniste dello spazio circostante; al secondo o terzo livello, il modulo può essere utilizzato come piano di appoggio. Nell’eventualità di un servizio al tavolo o in sala, assume il ruolo di comodo vassoio con impugnatura a tavolozza. MENOPAUSA

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Domini is a modular model for the exposure and the organized stacking of glass bottles; 6 bottles of wine 0,75L are housed inside the exposed sample. Made of transparent methacrylate, the prototype is equipped at the base with 6 holes corresponding to the bottlenecks to accommodate; 2 apposite holes in the side allow the handle of one or more elements. Its interlocking system allows to create an exhibition and transport structure

really adaptable and, in case of storage, it permits to save space.

buildings, private ones, catering, banqueting and events.

Domini, in its various dimensions and measures, can already be modified upon request to adapt itself perfectly to the selected bottle; the lateral sides are customizable in shape and in brand positioning with printed artworks, laser-engraved ones or adhesive films. Multifunctional, ergonomic and easy to carry: Domini is wear and water resistant, it’s simple to assemble and can be used in restaurants, bars, clubs, public

If exposed, Domini increase the value of the bottles making them a cool piece of forniture and protagonists of the surrounding space; in its second or third level, the prototype can be used as a support surface; in case of a waiting service, it becomes a convenient tray.

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New Glass e le politiche di recupero per la salvaguardia dell’ambiente Progettare materiali polimerici in lastra prevedendone anche il reimpiego nella filiera produttiva qualora si concludesse il loro ciclo funzionale, è una competenza fondamentale quando siano richiesti processi industriali sostenibili in termini di impatto ambientale. Ecco perché, nel sistema “Ambrogio” in mostra a Elementaria, sono state utilizzate le lastre in Policarbonato nero opaco nero lucido a specchio e trasparente prodotte da NewGlass. L’azienda di Cavaria (Va) è attiva sin dal 1963 e oggi offre più di 80 soluzioni e texture (PMMA, PC e PS) per lavorazioni termoplastiche, ma con un’attenzione particolare alle politiche di riciclo della materia prima. Già da diversi anni New-Glass ha costituito una rete di fornitura e distribuzione commerciale fondata sul recupero di materiali plastici, tanto che la sua offerta è costituita per il 30% da assortimenti di lastre polimeriche riciclate: Un plus per le industrie edile, sanitaria, dell’arredamento e del fai da te che richiedano processi produttivi sostenibili quindi finalizzati alla salvaguardia ambientale del pianeta. Come è noto i materiali polimerici sono riciclabili al 100%, inoltre le lastre prodotte con materie prime recuperate non presentano deficit estetici ne meccanici, una qualità immutabile ancorché il procedimento di rigenerazione venisse rieseguito all’infinito.

New Glass and recovery policies for environmental protection Design polymer sheets provide for them to reuse in the production supply chain process where it is concluded their functional cycle, is a vital skill when are required sustainable industrial processes in terms of environmental impact. Here because, in display systems Ambrogio on show in Elementaria, have been used the Polycarbonate plates shiny black matte black mirrored and

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transparent, produced by NewGlass. The company from Cavaria (Va) is active since 1963 and today offers more than 80 solutions and textures (PMMA, PC and PS) for processing thermoplastics, but with a focus on recycling policies of the raw material. For several years NewGlass has established a network of supply and distribution business based on the recovery of plastics, so that his offer is made for 30% from assortments of recycled polymeric plates: a plus for the industries of construction, health,

furniture and DIY thath requiring sustainable production processes, therefore, to environmental protection of the planet. As is known polymeric materials are 100% recyclable, while the slabs produced with raw materials recovered do not exhibit aesthetic deficits it mechanical, a quality unchangeable even if the regeneration process was rerun countless times.


Ambrogio per un servizio luminoso L`interpretazione dell`atto di servire cibo e/o bevande, o per meglio dire, l`offerta cortese, il gesto nel porgere un elemento di ristoro è di per se un passaggio emozionale tra due interlocutori. Con Ambrogio questo trasferimento non solo oggettivo, ma altresì subliminale viene “messo in luce” per arricchirne e sottolineare il “piacere” della componente estetica del gusto e per conferire a ciascun assaggio (fingerfood) e/o drink la giusta attenzione e la centralità nelle micro scenografie che si ottengono con la luce che scaturisce dal supporto stesso. Presentato in due versioni una per il finger food l`altra per i calici a stelo: nella prima consta di un meccanismo che eleva meccanicamente una tartina illuminandola maggiormente, mentre nella seconda alcuni led con lo stesso diametro degli stelli trasmetto luce al bicchiere in modalità “edge lighting”. Vassoio luminoso che “presenta” ciò che “serve”. Le funzioni di Ambrogio sono: · Emozionare non solo con il gusto. · Cibo e bevande sul palcoscenico. · Forma, luce e colore , i protagonisti della scena. · Cibo e bevande, architetture edibili sotto il riflettore. · Cibo e bevande diventano segni architettonici, elementi scenografici, momenti di suggestione. · Isolare ogni singola tartina

“fingerfood” per poterne apprezzare maggiormente le proprietà estetiche. · Elevare ogni singola tartina “fingerfood” per aumentarne la percezione di qualità e di bontà. · Illuminare ogni singola tartina “fingerfood” o i calici per renderli unici protagonisti. · Illuminare ogni singolo bicchiere per “gustarne” il colore, la trasparenza, la consistenza, la forma ancor prima del suo gusto · Servizio luminoso, servizio esclusivo

Ambrogio tray for a light service Interpretation of the act of serving food and / or drinks, better, offer, give, when courtesy, emotional transition from one who offers to the recipient showing the protagonist, that is food and / or drink properly “brought to light” in order to enrich the “pleasure”, giving each slice of bread (finger food) and / or drink in the role of “main actor” micro obtained sets. • Light tray “presents” what it “serves” • Excite not only with the taste

• Food and drink on stage • Form, light and color, the protagonists of the scene • Food and beverages, edible architectures under the spotlight • Food and drink become architectural signs, scenic elements, suggestive moments • Isolate each tartine “finger food” in order to better appreciate the aesthetic properties • Elevate each tartine “finger food” to increase the perception of quality and goodness

• Illuminate every single tartine “finger food” to make it unique protagonist • Illuminate each glass to “savor” the color, transparency, density, shape even before his taste • Light service tray, exclusive service

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LAMINIL, il materiale che si ricorda Prodotto, brevettato e commercializzato da Isonova, LAMINIL è il raw material impiegato per la realizzazione di PETSPENSER in esposizione qui a ELEMENTARIA. LAMINIL è di fatto composto da uno strato di XPS interno, ovvero da una foglia di polistirene espanso estruso ad alta densità, poi accoppiato a diverse tipologie di carte, selezionate a seconda dell’utilizzo finale. L’XPS ha una qualità termo isolante e possiede un’ottima resistenza agli agenti chimici, alle reazioni alcaline, all’invecchiamento e agli shock termici; è leggero, facile da posare, riciclabile, atossico e chimicamente inerte. Tra le sue svariate applicazioni, il LAMINIL è il materiale ideale per articoli propagandistici semi durevoli, come rotair, display, cartellonistica, allestimenti vetrina, stand, presentazioni. Le sue caratteristiche principali sono: leggerezza, memoria elastica, tenuta termica. Può essere fustellato o tagliato a plotter a seconda dell’applicazione finale. Stampabile direttamente in serigrafia e digitale. Da 2mm a 10mm di spessore, in 100/120cm di larghezza fino a 300cm di lunghezza. Adatti a infinite applicazioni, Laminil è un ottimo supporto per l’applicazione d’immagini stampate in bobina, per la stampa diretta in piano di ultima generazione e per le lavorazioni con i plotter da taglio solitamente in uso. Per tale utilizzo, è particolarmente adatta la serie ISOPRINT, dotata di una schiuma interna più rigida e la sua per maggior planarità. Gli spessori disponibili sono 3, 5 e 10 mm.

LAMINIL, memory equipped raw material

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Product, patented and marketed by Isonova srl, LAMINIL is the raw material used for the realization of PETSPENSER on display here in ELEMENTARIA, LAMINIL is made of an internal layer of XPS, expanded extruded highdensity polystyrene, laminated to different types of paper, according to the final use. The internal XPS layer has a thermoinsulating quality with excellent resistance to chemicals, alkaline reactions, aging and thermal shocks; LAMINIL is lightweight, easy to install,

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recyclable, nontoxic and chemically inert. Among its many applications, LAMINIL is the ideal material for semi durable promotional items, such as hanging boards, visual displays, signs, stands, presentations. Its main features are: lightness, elastic memory, thermal resistance. It can be creased and cut with the dye-cutting process or with plotter machines, depending on the project. Directly printable with serigraphic and digital printing. From 2mm to 10mm thickness, in 100 / 120cm width up to 300cm length. It’s a material for endless applications.

Laminil is a great support for the application of reel printed images, for direct printing in the latest generation UV printers and for cutting with plotter machines. For such purpose, it is particularly suitable the ISOPRINT series, made of a more rigid internal foam to achieve better planarity. The thicknesses available are 3, 5 and 10 mm.


Petspenser Petspencer è un sistema espositivo petfood, progettato per consentirea cani e gatti di assaggiare il cibo (secco ed umido) prima dell’acquisto. Petspenser è un totem informativo che mette in evidenza le specificità nutrizionali degli alimenti proposti, In modo da orientare l’acquirente verso una scelta attenta e consapevole. C’è una sensibilità crescente nei cofronti della qualità dell’alimentazione dei nostri amici a 4 zampe e le aziende che sul mercato del cibo industriale propongono soluzioni sane e bilanciate oltre che etiche e sostenibili, si moltiplicano. Petspenser nasce per la GDO del settore PET, ma può trovare collocazione in fiere di settore, contesti specifici nei quali l’azienda espositrice voglia promuovere il proprio prodotto. Petspenser è una struttura interamente smontabile, realizzata in diverse tipologie di LAMINIL, ideale per la sua leggerezza, lavorabilità (fustellato o tagliato a plotter a seconda dell’applicazione finale) e stampabilità, direttamente con stampa serigrafica e digitale. Amelia Valletta, architetto e industrial designer. Progetta oggetti e spazi domestici per cani e gatti, attraverso un approccio cognitivo relazionale, mirato a sviluppare le loro capacità sociali, relazionali, emotive e mentali, generalmente basato sul gioco come strumento principale di formazione. Tra l’altro Amelia Valletta è educatrice Cinofila, una competenza che l’ha portata a ideare e sviluppare il progetto Puppyness

Petspenser Petspencer is a petfood exhibition system, designed to allow dogs and cats to taste the food (wet and dry) before purchase it. Petspenser is an information totem highlighting the nutritional speci- ficity of the proposed food, in order to guide the customer towards a careful and conscious choice. There is increasing awareness of the quality of pretfood and companies operating in the industrial food market and offering healthy and balanced solutions as well as ethical and

sustainable, they multiply. Petspenser has been designed for the GDO of the PET industry, but it can offer good solution in trade fairs, specific contexts in which the food company wants to promote its product. Petspenser is completely disassembling structure, made of different types of LAMINIL, ideal for its lightness, workability (die-cut or plotter cut depending on the final application) printability. Developed by DOK ITALIA. ameliavallettadesign® Amelia Valletta, architect and industrial designer. She Designs objects and domestic spaces for dogs and cats, through a cognitive-

relational approach, aimed at developing their social, relational, emotional and mental skills . In 2014 she founded Puppyness®. Puppyness® is a project that aims to develop the social, relational, emotional and mental skills of Puppy dog through a cognitive-relational approach, usually based on the game as Prince of functional and social learning tool. Puppyness® is a project of Amelia Valletta, dog coach.

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Lucedentro è fotoluminescenza sostenibile Forse non tutti sanno che la fotoluminescenza è la proprietà fisica distintiva di rari alluminati inorganici presenti in natura, capaci di trattenere la luce solare o artificiale per poi restituirla al buio nell’arco di otto ore, con intensità calante. In quanto inerti, i pigmenti fotoluminescenti non sono deperibili, non sono tossici né radioattivi, a differenza del fosforo utilizzato in passato per ottenere effetti simili. La tecnologia di Lucedentro rende possibile la combinazione tra la fotoluminescenza e una gamma pressoché illimitata di oggetti e materie prime mediante l’utilizzo di pigmenti selezionati e certificati reach, quindi conformi alla recente normativa europea che regola la chimica di base. Il risparmio energetico implicito all’utilizzo di pigmenti fotoluminescenti contribuisce alla riduzione di co2 favorendo la cultura della eco sostenibilità. Illuminanti applicazioni Design, nuovi codici di espressione e sicurezza, La versatilità dei pigmenti fotoluminescenti si presta a molteplici nuove applicazioni. Laddove la luce diventa una componente del progetto cresce la portata emozionale degli oggetti. Suppellettili, display, segnaletiche per la comunicazione,

Lucedentro: sustainable photo luminescence

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Maybe not everybody knows that photo luminescence is the distinctive phisical property of some inorganic earth alluminates, able to store solar or electrical light and give it back in the dark for for eight hours at decreasing intensity. These pigments are not perishable, in the sense that they will continue to release their glow for many years. They are neither toxic nor radiocative and

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“reach” certified. Lucedentro technology is about incorporating photoluminescent pigments into many different raw materials such as glass, plastics ,resins just to name a few. The implicit energy savings using photoluminescent raw materials contributes to the reduction of CO2 by promoting the culture of eco sustainability. Luminous applications Architecture &design , Security , Energy savings are the main fields of application thanks to the versatility of Photoluminescence

– Where emotional light becomes a component of the project Photoluminescence gives objects a second life at night. Photoluminescent Furnishings, displays, signage for communication take on new implications and new functionality in the dark. In case of power failure luminescent pigments become visible in escape routes, emergency exits, stairs without the need for any other light system

una volta dotati di fotoluminescenza, assumono nuove implicazioni e la loro funzionalità risulta estesa anche alla dimensione del buio. In caso di black out i pigmenti luminescenti rendono visibili a lungo vie di fuga, uscite di emergenza, scale senza necessità di generatori o altri corpi illuminanti.


M.D.F. Medium Density Fibreboard Il Medium-density fibreboard (MDF), “pannello di fibra a media densità”, è un derivato del legno. È il più famoso e diffuso della famiglia dei pannelli di fibra, e comprende tre categorie distinte in base al processo impiegato e alla densità: bassa (LDF), media (MDF) e alta (HDF). Questi pannelli per la stampa sublimatica vengono trattati attraverso dei macchinari automatizzati per cui viene stesa una vernice bianca a base di polimeri formulata in America dalla società UNISUB e coperta da brevetto. Questa formula prevede un trattamento aggiuntivo per la protezione dei colori sublimatici dai raggi UV e dai graffi, mantenendo un’alta qualità dei colori che risultano brillanti e vivaci. Come partner dell’associazione FSC® per il controllo sostenibile delle foreste, i materiali utilizzati per la produzione dei pannelli in MDF sono al 100% riciclabili, anche dopo esser stati verniciati e stampati. Prima di immettere nel mercato mondiale i pannelli, vengono eseguiti dei test per la tenuta dei colori ai raggi UV, utilizzando degli acceleratori di emissione UVA. Le applicazioni di questo prodotto (MDF) sono varie in quanto su di essi si può trasferire qualsiasi immagine in quadricromia, esasperando la personalizzazione. Nell’industria molti sono i prodotti che

possono utilizzare questi pannelli, ad esempio espositori promozionali per la presentazione del prodotto con stampe di immagini e messaggi colorati. Altri esempi sono: il carrello portavivande Foppapedretti con i ripiani colorati che richiamano il cibo; i tavolini dei bar o locali pubblici stampati con immagini che richiamano luoghi esotici, ecc... Il vantaggio di questa tecnica di trasferimento permette all’industria di modificare i pannelli sugli espositori, per sfruttare al massimo le campagne promozionali a breve termine.

M.D.F. Medium Density Fibreboard The Medium-density fibreboard (MDF), is a derivative of wood. It is the most famous and widespread of the fiber board family, which includes three distinct categories based on the process used and the density: Low (LDF), medium (MDF) and high (HDF). These panels for sublimation printing are processed through the automated machinery: is spread a white paint based on polymers made in America and patended by UNISUB company. This formula provides an additional treatment for the

protection of sublimation inks by UV rays and scratches, while maintaining high quality of the colors that are bright and vivid. How FSC® association partner for the sustainable control of forests, the materials used for the production of MDF panels are 100% recyclable, even after being coated and printed. Before placing the panels in the world market, the color maintenance to UV rays was tested using the emission accelerators UVA. The applications of this product (MDF) are different because on them you can transfer any image in full color,

exasperating customization. In industry there are many products that can use these panels, such as promotional displays for the presentation of the product with prints of images and colored messages. Other examples are: the Foppapedretti’s trolley with colorful shelves that recall the food; the tables of the bars or public places printed with images that recall exotic places, etc ... The advantage of this transfer technique allows the industry to change the exhibitor panels, to maximize shortterm promotional campaigns.

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LA LUCE CHE SI PROPAGA Alberto Luca Stasi ALL`INTERNO DELLE LASTRE È UNA MATERIA ESTREMAMENTE TECNICA. UN PROCEDIMENTO MOLTO PRATICATO NEL CAMPO DEL DISPLAY, SOPRATTUTTO SUI METACRILATI (PMMA) ESTRUSI E COLATI. LED DA 2 MILLIMETRI POSSONO IRRAGGIARE UNA LASTRA CON POTENZE FINO A 5 WATT. SCIENZA DEI MATERIALI

I segreti dell’edge lighting La tecnologia edge lighting (o illuminazione tangenziale) è presente già da diverso tempo sul mercato ma si è imposta in maniera decisa negli ultimissimi anni a seguito della rapida evoluzione tecnologica nei sistemi di illuminazione a LED. Il principio su cui si basa è molto semplice: un pannello emette luce dalla superficie quando illuminato attraverso sorgenti di luce poste sui suoi stessi bordi.

Product Guide 40 Display italia

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Si possono quindi realizzare strutture luminose e pannelli pubblicitari, anche di ampia superficie, più leggere e di spessore molto più contenuto, rispetto alle classiche insegne retroilluminate che prevedono una struttura a cassonetto per il posizionamento dei tubi al neon o di LED appositamente configurati. Il materiale senza dubbio più adatto per questo tipo di applicazioni è il Polimetilmetacrilato, comunemente chiamato

plexiglas dal nome commerciale con cui venne presentato, o anche brevemente PMMA, richiamando la natura del polimero di base. Il PMMA è un polimero termoplastico con proprietà ottiche eccezionali: ha infatti una trasmissione luminosa di circa il 93% (superiore a quella del vetro) e un indice di giallo e haze (cioè la torbidità di un materiale) bassissimi.

Tra l`altro l`elemento che differenzia il PMMA in maniera netta dagli altri polimeri trasparenti è che le caratteristiche su esposte vengono mantenute ( o diminuiscono solo leggermente) aumentando lo spessore della lastra fino a spessori molto elevati: di fatto lastre di PMMA di 3 o 10 – 15 mm di spessore, sono molto simili dal punto di vista delle proprietà ottiche. Per altri polimeri questo non è più vero, aspetto che ne limita fortemente l’utilizzo in molte applicazioni. Le lastre di PMMA a loro volta si dividono in due grosse famiglie: il PMMA colato (o cast) e il PMMA estruso. Il primo si ottiene facendo polimerizzare dello sciroppo di metacrilato tra due cristalli ad alta finitura fino a solidificazione. Quello che si ottiene è una lastra di plexiglas estremamente pura. Il materiale infatti durante la polimeriz-


zazione non raggiunge temperature elevate, non è sottoposto a stress termici, non contiene inquinamenti o particelle estranee ed è quindi estremamente puro. Chiunque abbia visto un blocco di PMMA colato (che si ottiene di fatto con la stessa tecnica) è in grado di percepire l’estrema limpidezza e trasparenza del materiale anche su spessori di alcune decine di centimetri. Il PMMA estruso si ottiene da un processo di estrusione di granuli (o perle , simili a granellini di sabbia finissima), portati a fondere per frizione all`interno di un estrusore a temperature di circa 250 gradi. Si crea così un fluido viscoso che viene fatto passare attraverso una “testa di estrusione” e poi attraverso dei cilindri di calandratura, che raffreddano il materiale e che ne conferiscono la forma di lastra e la finitura superficiale. Evitando di andare in dettagli troppo tecnici, essenzialmente si ottengo semilavorati uguali ma nel caso del PMMA colato, il peso molecolare molto più alto lo rende un materiale leggermente più resistente all’aggressione chimica, più stabile termicamente, nonché in grado di garantire una fase di postlavorazione (anche al laser) più agevole rispetto al materiale estruso. Per contro una lastra estrusa, rispetto al suo analogo colato, presenta variazioni di spessore estremamente basse su tutta la superficie, anche per grandi formati.

rifrazione sulle superfici (dovute al valore specifico dell’indice di rifrazione di questo materiale), la luce viaggia senza dispersioni e di fatto non è rilevabile se non agendo in due modi: addittivando il materiale opportunamente con elementi in grado di diffondere la luce, oppure agendo sulla superficie della lastra con lavorazioni in grado di estrarre la luce quando questa incontra discontinuità superficiali. Le lastre in PMMA addittivate per questo settore, sono comparse sul mercato agli inizi del decennio scorso sia nella versione in colato che in estruso. Entrambi i tipi di processo di ottenimento permettono in generale un`additivazione all’interno del materiale solo isotropa e omogena, vale a dire identica in tutti i punti della lastra. Quando si illumina una lastra di questo tipo su un bordo, la luce all’interno del materiale comincia a essere deviata verso la superficie

non appena questa incontra l’elemento diffondente (non presente nel PMMA normale). Di conseguenza la quantità di luce che continua a viaggiare all’interno della lastra è inferiore man mano che ci si allontana dal bordo sul quale è posizionata la sorgente luminosa. Il fenomeno pur continuando è alimentato da una quantità di luce inferiore anche se in realtà esistono degli accorgimenti messi in opera per ridurre questo effetto, per esempio, ponendo un nastro riflettente sui bordi in cui non è presente la sorgente luminosa Quello che quindi si può ottenere non è una distribuzione omogenea della luce sulla superficie del pannello, ma una distribuzione che tende a diminuire (in teoria secondo una legge esponenziale) lasciando intravedere zone più luminose vicino ai bordi e meno luminose verso il centro del pannello. Il fenomeno non voluto si riduce se si illumina il pan-

nello anche sul bordo opposto, poiché le distribuzioni si sommano rendendo migliore l’effetto visivo, e meglio ancora su i quattro lati del pannello. Inoltre l’occhio tende comunque a “mediare” piccole variazioni di luce e in ogni caso va sottolineato che sopra il pannello è posizionato un film o lastra di basso spessore contenente il messaggio pubblicitario che di fatto rende meno evidenti possibili differenze in diverse zone della lastra. Questo tipo di lastre sono state messe a punto per ottenere un pannello luminoso partendo da semilavorati (lastre in generale di dimensioni 2 m x 3 m) con ovvii vantaggi dal punto di vista commerciale. In questo settore diverse grandi aziende produttrici di PMMA, hanno sviluppato anche in passato nella loro gamma lastra colate o estruse con spessori specifici per il settore dei LGP (Altuglas Elit, Polycasa Lumina, Plexiglas EndLighten solo per citarne alcune).

Queste differenze dovrebbero essere prese in considerazione nella scelta dei tipo di materiale che si vuole utilizzare per il proprio progetto di display.

La giusta lastra Stabilito quindi che il PMMA è il materiale più idoneo per l`edge lighting vediamo quali sono le tipologie di lastre o le soluzioni disponibili per l`applicazione pratica di questa tecnologia che come detto rende più luminosa la superficie delle lastre a partire dai bordi, con il risultato di ottenere vere e propria sorgenti luminose estese, meglio note come LGP (light guide panel). All’interno del PMMA per fenomeni di

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Di conseguenza lo sforzo tecnologico è consistito nel fornire sul mercato lastre pronte all’uso che mediamente forniscono buone rese luminose, in special modo in presenza di illuminazione su più bordi e per dimensioni dei pannelli standardizzate in dimensioni e spessori.

Tecniche di postlavorazione La lavorazione con laser invece se da una parte richiede una fase di postlavorazione non necessaria con le lastre additivate, permette però di lavorare su lastre acriliche standard con una varietà più ampia di dimensioni e spessori, introducendo quell’elemento di anisotropia (proprietà per la quale un determinato materiale ha caratteristiche che dipendono dalla direzione lungo la quale vengono considerate) non possibile sulle lastre con additivi all’interno: infatti lontano dal bordo dal punto in cui è posizionata la sorgente luminosa si potrà fare in modo di ottenere una estrazione di luce percentualmente maggiore rispetto alla zone vicino alla sorgente di luce in maniera tale da rendere il più omogeno possibile il risultato finale. In letteratura anche brevettuale sono presentate svariate soluzioni per raggiungere lo scopo, in generale per settori tecnologicamente più evoluti come quelli afferenti agli schermi video o per computer. La regola in pratica prevede che l’elemento o il pattern diffondente realizzato con marcatura o incisioni laser debba aumentare o in dimensione, o densità per superficie, o eventualmente in profondità all’interno del materiale, man mano che ci si allontana dalla sorgente luminosa .

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Spostandosi verso il centro della lastra, ci possono essere scanalature a V che tendono ad allargarsi o a diventare più profonde, oppure elementi geometrici concavi di profondità e dimensioni variabili, o semplicemente lavorazioni più propriamente superficiali (tipici quello che simulano per esempio il tipico effetto serigrafico della puntinatura bianca) secondo i principi sopra esposti. La flessibilità delle lavorazioni laser quindi permette la migliore ottimizzazione in termini di resa, di luminosità su pannelli di diversi spessori e di grandi dimensioni, quindi fino a 2 metri senza vincoli di formato.

Esistono da diverso tempo sistemi laser con una gestione ottimizzata delle lavorazioni, utilizzati impostando la dimensione del pannello, lo spessore e la resa luminosa voluta. Questi sistemi in realtà sono gli stessi per la lavorazione nel settore del lighting (dove le lastre illuminate sui bordi presentano generalmente la lavorazione a vista) e per le realizzazione di schermi per televisori. Come si può facilmente intuire questi due settori applicativi hanno requisiti più stringenti in termini di resa luminosa e costanza della luce emessa, rispetto a quello del mondo del display.

Ne consegue che anche il tempo di lavorazione di una lastra di PMMA per ottenere manufatti per questo settore sia generalmente inferiore, rendendo più competitiva per certi versi questa tecnologia rispetto alle altre. Esistono poi soluzioni diverse che prevedono la realizzazione di pattern diffondenti sulla superfice della lastra tramite serigrafia, come già accennato, stampa digitale e con utilizzo di pellicole. Queste alternative rappresentano un buon compromesso tra costi e resa finale: esse sono in genere più adatte per realizzazioni di pannelli di dimensione più contenuta.

La luce e il suo motore Le applicazioni nel mondo del display con la tecnica dell’edge lighiting sono estremente varie e con larga varietà di scelta in termini di soluzioni tecniche per requisiti di resa, quantità e qualità di luce e, ovviamente, per le diverse dimensioni dei pannelli: dai classici formato A4 o A3 illuminati su uno o due bordi fino a insegne di lato di formato sino a 2 metri, illuminate con sergenti di luce sui 4 lati del pannello)

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Quando le sorgenti luminose da collocare sul bordo del pannello erano costituite da classici tubi al neon di diametro di diversi mm o centimetri, le soluzioni erano poco efficienti e richiedevano comunque pannelli o lastre di spessore elevato. I tubi a catodo freddo di diametro inferiore ma più delicati avevano reso possibili soluzioni più compatte ma è solo con lo sviluppo dei sistemi a LED


(su una struttura rigida o flessibile, le cosiddette stripes led) che il settore si è impennato permettendo soluzioni efficienti sia in termini di luminosità sia di possibilità di design. La tecnologia LED infatti ha avuto uno sviluppo a cui raramente si può assistere in campo tecnologico in un lasso di tempo così breve (vedi grafico). I “motore-luce” attuali ( o light engine , termine utilizzato per descrivere l’insieme della componente elettronica) sono in rapidissima evoluzione e soggetti a miglioramenti continui importanti anche in brevissimo tempo. Questa tecnologia permette una gestione della potenza della fonte luminosa estremamente flessibile rispetto al passato. Per esempio insegne realizzate con tubi al neon con potenza di 40 W per metro lineare, fornivano buoni risultati finali ma con la pesante limitazione della lunghezza fissa e della forma diritta dei tubi. La possibilità, più attuale, di avere componenti LED di dimensioni estremamente ridotte fino a 2 x 2 mm con potenze massime di 5 watt, con efficienze lu-

minose superiori a 140 lumen per watt, consente il loro posizionamento senza limitazioni di lunghezza su tutto il bordo. Così di fatto si eliminano i vincoli di forma del pannello da illuminare (anche curvi quindi), con il vantaggio di una maggiore efficienza in termini di possibilità di design, resa luminosa costante e potenza impiegata senza contare il risparmio energetico, la maggior durata e il miglioramento dei processi di manutenzione.

LUX. Ragionando in questi termini, su pannelli di grandi dimensioni (superiori al metro e mezzo) e partendo da lastre di 8-10 mm di spessore in PMMA lavorate al laser e illuminate con sistemi a LED ad alta efficienza, allo stato attuale si possono ottenere valori compresi tra i 7000 e 10000 Lux con una resa sufficientemente omogenea su tutte le zone del pannello, numeri questi assolutamente non prevedibili fino a pochi anni fa.

Nella maggioranza dei casi in questo settore sono utilizzati LED con temperature colore comprese tra i 4000 e 6000 °K (NB: più alta è la temperatura, più la luce viene definita fredda), una luce considerata generalmente abbastanza neutra.

Ad esempio motori luce realizzati da Hikari srl, con particolati tipi di LED che emettono luce direzionalmente solo sul bordo (side emitting led), consentono di ottenere alte prestazioni, con pannelli diffondenti realizzati da lastra di PMMA, spessore 3 mm, lavorata al laser (vedi foto), per la realizzazione di un classico espositore a tasca.

In merito alle potenze impiegate si è soliti parlare di watt per metro lineare facendo appunto riferimento alla lunghezza del bordo da illuminare. Ebbene queste dipendono dalla quantità di luce diffusa che si vuole ottenere in maniera più uniforme possibile sul pannello. Anche se non è propriamente corretto, il parametro normalmente utilizzato è il valore dell’illuminamento espresso in

Un modo innovativo di utilizzare la tecnologia dell’edge lighting è rappresentato dall’utilizzo di inchiostri luminescenti applicati su lastre di metacrilato, ma che può essere usato anche su vetro, come proposto dalla startup Helivgroup srl, che insieme a Hikari per i motori luce, propone il progetto LIT (light in tran-

sparency) . In questo sistema alternativo, il pannello si mantiene trasparente quando la sorgente sul bordo è spenta mentre accendendo la sorgente a LED sul bordo, compaiono immagini di diversi colori o testi sulla superficie, come mostrato in figura. Questo è una possibilità migliorativa rispetto alla ben nota procedura di incisione del metacrilato che si rende ben visibile quando illuminato. Purtuttavia rimane comunque rilevabile anche quando viene spento e permette la generazione di fonti solo monocromatiche. Trattandosi di inchiostri, questi possono essere depositati sulla superficie con le tipiche tecnologie del settore come la stampa digitale. In questo modo si possono dunque ottenere grafiche in tinta unita, cromie multicolori, combinazioni di trasparenza e luminosità su aree diverse pannello. Albero Luca Stasi mail@alstasi.com www.alstasi.com

Display con Palram

Display realizzati con Palboard, esposti al “K 2016” presso lo stand Palram Design by: Marco Maggioni PALBOARD™ Lastra multistrato in PVC con anima in PVC riciclato

PALIGHT® Lastra in PVC espanso PALIGHT® Print Lastra in pvc espanso specifica per la stampa

PALCLEAR® Lastra in PVC trasparente


Pubblico, idee e progetti a Viscom .

FIERA VISCOM VIACOM 2016 2016

Barnaba Barattieri

18.409 VISITATORI CON UN AUMENTO DELL’11% RISPETTO AL 2015, CONFERMANO UN SUCCESSO A DOPPIA CIFRA DETERMINATO DA UNA PROPOSTA DI IDEE E PROGETTI ORIENTATI AL BUSINESS

Se si volesse descrivere Viscom verrebbe da dire che è l`evento in cui tecnica e comunicazione confluiscono. Un messaggio che è stato recepito dal pubblico che quest`anno con la sua affluenza ha raggiunto un nuovo successo di presenze: 18.409 visitatori accorsi per assistere direttamente alla proposta di idee e progetti degli oltre 400 marchi presenti (oltre 300 gli espositori) per una crescita di superficie del 20% (17% gli espositori dall`estero). «La nostra sfida era non solo replicare il successo dell’anno scorso – ha commentato Paola Sarco, Exhibition Manager di Viscom Italia – ma provare a fare di più. Grazie alla partecipazione e all’impegno di tutte le aziende, i visitatori, la collaborazione con le associazioni e i media, che ci hanno confermato la loro fiducia, siamo riusciti ancora una volta a riaffermare la leadership di questo grande evento»

di 1.400 visitatori che hanno seguito con grande interesse il programma dei convegni , il Viscom Talks, - realizzato con il coordinamento scientifico di Personalive azienda incubata del Politecnico di Milano.

Cospicuo il know how divulgato attraverso 8 seminari, 14 relatori e più

Nuovi stimoli sono arrivati dal Viscom Rock Cafè. L’evento - ideato da Reed

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vendita, progetti di digital signage e molti altri prodotti realizzati a laser.

Exhibitions Italia e curato dall’arch. Valeria Randazzo - ha raccolto tutte le tecnologie e le applicazioni più recenti perraccontare un nuovo luogo di ristoro dove i visitatori hanno potuto divertirsi sperimentando in prima persona applicazioni inusuali: insegne, stampe su mobili, tessuti, pareti, gadget promozionali, T-shirt ricamate, display per il punto

Creatività, tecnica, innovazione e design sono stati i temi trainanti di Elementaria che ha messo in mostra i prototipi realizzati con materie prime per l’arredo espositivo con un focus sul Food & Beverage. Infine sono stati assegnati i premi ai vincitori della sesta edizione di DIVA, Display Italia Viscom Award, la competizione internazionale organizzata in collaborazione con Display Italia (approfondimenti di DIVA ed Elementaria nelle pagine precedenti).


In evidenza quest’anno

FIERA VIACOM 2016

Nicoletta Buora

TRA I NUMEROSI PRODOTTI VISTI A VISCOM 2016 NON SONO MANCATE IDEE INNOVATIVE E ALTA TECNOLOGIA, PER LA VISUAL COMUNICATION. IL CARTONE ONDULATO VINCE PER LA SUA ANIMA GREEN E PER LA CONVENIENZA, MA SI FANNO SEMPRE PIÙ SPAZIO I TESSUTI, LA CUI FLESSIBILITÀ STIMOLA LA CREATIVITÀ E I MATERIALI PLASTICI PER L’INTERIOR DECORATION E PER GLI OGGETTI REALIZZATI CON LA STAMPA 3D.

Eurotech

Eclipse Core business di Eclipse, cartotecnica specializzata in stampa di grande formato con sede a Praga e quattro printing house ubicate nell’Europa dell’Est, sono gli espositori in cartone. “Il mercato - ci ha raccontato Mirko Brandi, sales manager di Eclipse Italia - ci ha portato ad arricchire i display con elementi

premium in altri materiali, quali il forex e il plexiglass. Questo espositore, per esempio, presenta inserti in plexiglass ed è utilizzato per esporre calzature. Il vantaggio è che terminata la campagna promozionale, il cartone, riciclabile, può essere eliminato e il plexiglass riutilizzato”. Ne consegue una convenienza economica in un’ottica di ecostenibilità

L’anconetana Eurotech di Jesi è specializzata nella fornitura di supporti per la stampa, sia nel grande formato con banner e mesh, sia nel settore degli espositori con bandiere di diverse forme e roll-up. Sabrina Cononici di Eurotech ci ha segnalato la tendenza marcata verso l’impiego dei tessuti. “In realtà - ha affermato Canonici - si stratta di materiali a base poliestere, accoppiati acrilici, ma danno l’idea del tessuto conferendo un’immagine di

maggior pregio allo stampato e, soprattutto, assicurano più marginalità in un mercato dove c’è la guerra dei prezzi. Questi materiali si prestano anche ad allestimenti fieristici o a altre installazioni, aprendo altre nicchie di mercato”. Eurotech ha presentato un arricchimento e una diversificazione della propria gamma di supporti, inserendo i tessuti nel proprio catalogo prodotti.

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Spandex

Tra i principali fornitori di soluzioni complete per la comunicazione visiva, la stampa digitale e le grafiche speciali, Spandex è distributore di materiali multibrand e a marchio proprio, Image Perfect. “Nei flessibili a rotolo – ha spiegato Giorgio Volpi, product manager di Spandex Italia- si evidenzia la tendenza spinta verso l’interior decoration, per la riqualificazione di interni, sia murale sia arredi, in particolare di punti vendita nel Retail e tra i materiali sono sempre più richiesti i tessuti per l’effetto di naturalità che riescono a trasmettere, anche se sono tutti materiali plastici. Tuttavia, hanno un minor impatto ambientale per la leggerezza. Tra i supporti rigidi, il cartone ondulato è preferito per l’economicità, anche i pannelli sandwich, per esempio, possono essere costitutivi da un’anima in cartone ondulato e da supporti esterni in cartoncino”. Per l’interior decoration si stanno affermando i laminati adesivi flessibili. Tra questi, Di-Noc di 3M è un materiale di provenienza giapponese che consente di lavorare con il concetto di cantiere a secco. “Non è necessario interrompere l’attività operativa del negozio o dell’ambiente che s’intende si intende riqualificare, poiché Di-Noc viene applicato sull’esistente”, ha precisato Giorgio Volpi.

Fontana Grafica

Specializzata nella fornitura di materiali di rivestimento di alta qualità, Fontana Grafica ha portato al Viscom ConVerd, un cartone ondulato bianco, molto rigido e adatto alla stampa in digitale. “ConVerd – ha spiegato Roberto Biondi di Fontana Grafica – non teme l’umidità ed è resistente alla pressione, non flette, non ingiallisce alla luce del sole, e per questo risulta ideale per display e cartellonista indoor”. ConVerd si pone come alternativa ecologica al PVC e a supporti rigidi in stirene o spugna. Il vantaggio principale è la riciclabilità, a patto che vengano usati inchiostri idonei al riciclo. Envira è, invece, una carta 100% riciclata post consumer, molto bianca che garantisce un’ottima resa grafica e cromatica, proposta dal gruppo svizzero Winter, rappresentato in Italia da Fontata Grafica.

NTG Digital

Con la stampante 3D Massivit 1800, la tecnologia 3D entra nel mondo del grande formato della visual communication, offrendo nuove opportunità a stampatori digitali e a produttori di espositori per la grande distribuzione. Gli oggetti 3D integrano la comunicazione visiva donando maggior visibilità. NTG Digital, specializzata in sistemi editoriali e stampa digitale, distribuisce in Italia questa stampante prodotta dall’azienda israeliana Massivit 3D. “Fino a oggi – ha spiegato Ignazio Binetti di NTG Digital - il mercato del grande formato della visual communication non disponeva di una tecnologia digitale per la produzione di oggetti in 3D, principalmente realizzati in polistirolo. La nostra indole avventuriera, che ci ha visto protagonisti dei grandi cambiamenti che hanno attraversato il mondo della comunicazione stampata, ci ha portato a introdurre questa tecnologia in questo mercato”. Massivit 3D offre una soluzione completa di hardware, software e materiali di consumo per la stampa di oggetti in 3D di grandi dimensioni (180H x 150L x 120P cm). Il cuore della soluzione è la tecnologia Gel Dispensing Printing’(GDP). Si tratta di un gel a polimerizzazione UV che consente al sistema di stampa Massivit 3D di costruire oggetti ad alta velocità rispetto ad altri sistemi sul mercato, risparmiando una notevole quantità di materiale senza l’aiuto di sostegni, salvo rari casi. Si possono anche realizzare forme per termoformatura per piccole tirature e le applicazioni possono spaziare in diversi settori, tra cui la scenografia teatrale e televisiva.

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Sugarmedia

Innovativa l’idea di Sugarmedia, realtà che opera nel mercato dei servizi e dei prodotti per la ristorazione esterna, che ha presentato al Viscom Sugarmix, un nuovo media che massimizza la comunicazione di prossimità. Si tratta di un contenitore, una sorta di dispenser per bustine di zucchero e tovagliolini dotato di un video di 8 pollici che ne occupa la superficie e che trasmette contenuti. “Questo prodotto – ha spiegato Antonio Quatraro di Sugarmedia – è stato pensato per il canale dei bar, il luogo che ha la più alta frequentazione quotidiana, in Italia ce ne sono 180.000”. Sugarmix ha un software dedicato per la gestione in tempo reale dei contenuti, che possono essere messaggi pubblicitari o anche informazioni di pubblica utilità o notizie. “E’ uno strumento potente perché agisce a contatto visivo con il consumatore durante la sua pausa caffè, un momento favorevole a memorizzare messaggi” ha commentato Quatraro. Sugarmix è uno strumento altamente flessibile in termini di pianificazione pubblicitaria, grazie alla possibilità di “splittare” la programmazione pubblicitaria, dal panorama nazionale, al regionale, provinciale e locale. Questa caratteristica risulta interessante per tutti quei potenziali inserzionisti che non hanno accesso a pianificazioni pubblicitarie, poiché non in possesso di budget congrui.

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Fenix con vernice UV droptix

Immagini bidimesionali con una profondità tale per cui quanto è raffigurato appare tridimensionale. Un effetto che è determinato da più stampe in trasperenza sovrapposte e che prima del lancio della vernice droptix con inchiostri UV di SwissQprint si poteva ottenere soltanto in serigrafia, ma non in stampa digitale. A proporre in esclusiva per l’Italia questa tecnologia dall’effetto wow assicurato è Fenix esclusivista per la rivendita italiana dei modelli di macchine per la stampa digitale SwissQprint Orix2, Impala2 che sono in grado di garantire verniciature di lastre acriliche, lignee, e: in alluminio, tessuto, poliestere, policarbonato polistirolo pvc, vinile, primer per vetro e acciaio; rispettivamente in formati 2,5 x 4 m le prime due e 3,20 x 4 la terza. Attualmente sono circa 50 le macchinedi questo genere installate in italia.


VISUAL MERCHANDISING Anna Cugini

NATALE È UN MOMENTO ECCEZIONALE PER IL VISUAL MERCHANDISING. ALCUNE VETRINE DEI GRANDI BRAND INTERNAZIONALI, COSÌ COME QUELLE DEI PICCOLI NEGOZI, SI TRASFORMANO IN VERI E PROPRI CAPOLAVORI. ADDOBBI, LUCI, GLITTER, GHIRLANDE DI PINO E FIOCCHI DI NEVE FINTI, SONO SOLO ALCUNI DEGLI ORNAMENTI CHE SALTANO IN MENTE. MA A NEW YORK SI DEVE PENSARE IN GRANDE. MOLTO PIÙ IN GRANDE. QUESTA È LA CITTÀ CHE NON DORME MAI,

Natale a New York ... in vetrina

NEMMENO QUANDO DEVE PROGETTARE LE VETRINE PER LA FESTA COMMERCIALE PER ECCELLENZA. QUI IL NATALE DEVE ESSERE MOSTRATO AL PUBBLICO IN TUTTA LA SUA SFRONTATEZZA E ORIGINALITÀ. COSÌ OGNI ANNO, NEW YORK RINNOVA LA SUA ECCEZIONALE ABILITÀ E SFRONTATEZZA NELL’ALLESTIMENTO DELLE SUE VETRINE, MESCOLANDO ANCHE UN PIZZICO DI Polo Ralph Lauren, questo Natale ci porta in una casa di monCHARITY CHE MALE NON FA. tagna americana. Ce la immaginiamo proprio così, con le tendine a quadri rossi e bianchi, i mobili in legno e la stufa rossa con pentole appese al soffitto e la legna a portata di mano. Anche i manichini sono americani. Quante di noi in una baita di montagna, durante la fredda sera di Natale indosserebbero sandali con tacco a spillo senza calze? Solo le americane.

Lo spirito del natale Come Barneys anche Bloomingdale sceglie un tema che accomuni tutti gli attesi allestimenti delle sue vetrine. Light Up a Young Mind, questo il titolo dato al progetto per la stagione delle feste, dove un gruppo di visual artist ha creato differenti tipi di lampadari, elaborando il loro concetto di “luce”. Queste opere d’arte saranno vendute all’asta e il ricavato andrà in beneficenza a Child Mind Institute, organizzazione a sostegno di bambini affetti da differenti patologie mentali e delle loro famiglie. Il risultato è incredibile. Sei vetrine con all’interno delle vere e proprie opere d’arte dedicate alla luce. Neon colorati escono dalla mente di una donna senza volto ripetendo A Lightness of Being, un unicorno di specchi trasporta una giovane volando in una stanzadi lampadari, una cascata di fiori bianchi si illumina e si scalda grazie ad una piccola lampadina posta dietro, un bagliore dalla luna fa piovere polvere di luce, un lampadario fatto di prismi colorati e, infine, un lampadario a forma di polipo illumina il fondo del mare. Complimenti a Bloomingdale per aver promosso questa iniziativa, andando oltre il semplice business che ormai ha appannato il vero spirito del Natale.

In baita in punta di tacco

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Boreal chic Paesaggi artici, orsi polari in movimento, pinguini che, con lo stile e l’eleganza richiesta alla missione, portando sulle pinne i baulletti tanto celebri di questo brand, con alle spalle una meravigliosa aurora boreale. Gli allestimenti meccanizzati rendono queste vetrine spiritose e interessanti, in puro clima natalizio. Innegabile come Louis Vuitton riesca a essere chic e di classe anche quando i protagonisti scelti siano buffi animaletti dalle goffe movenze. Natale “serenissimo” Gucci sceglie di celebrare il Turismo con la T maiuscola. Niente tacchi quando si visita una città d’arte. In vetrina, infatti, zeppe colorate, stile marinaresco e uno sfondo gotico fiorito dipinto di rosa dai cui archi piovono fiori primaverili, la stagione ideale per decidere di intraprendere un viaggio. Dove ci porta Gucci, ma nella Serenissima Venezia naturalmente! La stagione forse non è azzeccata ma alcuni pensano già alla prossima stagione, se non altro per esorcizzare il freddo che attanaglia la città.

In pista al caldo Passerai il Natale tra le piste ma sciare non è nelle tue corde? Hai paura di sfigurare con gli amici? Non preoccuparti, Moncler non può darti lezioni, ma sicuramente può fornirti quanto di più prezioso ci sia per gli amanti delle fredde giornate invernali sulla neve. L’equipaggiamento. Senza, ovviamente, dimenticare lo stile. Così anche se dovessi cadere come una valanga e travolgere gli sciatori sulle piste, lo farai al caldo e con un look impeccabile.

Love and peace Non dobbiamo dimenticare che mai come le elezioni presidenziali di questo novembre 2016, hanno lasciato un segno indelebile negli Stati Uniti, e a New York in modo particolare. Così in un momento di forte divisione e caos Barneys New York ha deciso di mettere in primo piano, attraverso le sue famose vetrine, un progetto il cui titolo parla da solo: Love Peace Joy Project. L’amore, la pace, la gioia sono condizioni umane che necessitano di essere enfatizzate, e per farlo ha scelto la collaborazione di artisti contemporanei molto prestigiosi come Nick Cave, Rob Pruitt, Ebony G Patterson, e Trey Parker e Matt Stone creatori del comedy cartoon South Park. Ha chiesto loro di elaborare delle interpretazioni creative su questi temi, che uniscono le persone soprattutto durante le vacanze. La resa a mio avviso risulta decisamente fredda, ma come si suol dire, l’arte è arte.


Progettazione e sviluppo di sistemi

Digital Signage

Mitico Yeti La donna di Fendi è una donna che non ha paura, tanto meno del freddo. E quando uno yeti dorato, con scarponi marroni di pelo, grandi piume nere al posto dei capelli e occhiali d’oro griffati, la rapisce per portarla a celebrare il Natale nella sua tana tra i ghiacci, lei non si scompone. Si veste di rosso, indossa occhiali da sole, un collo di pelliccia bianco e, cosa importante, non scorda di portare con sé la preziosa borsetta.

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Cena natalizia da Tiffany Non è necessario avvicinarsi a Tiffany per sentire nell’aria il romanticismo di questo negozio sulla 5th Avenue. Nonostante la decisione del nuovo Presidente di rimanere sulla Trump Tower, abbia causato notevoli disagi bloccando l’ingresso allo store e impedendo ai turisti e amanti dei gioielli di accedervi agevolmente, le sue vetrine di Natale sono davvero magiche. Una tavola finemente allestita, con piatti azzurro Tiffany e posate d’argento, imbandita per la cena di Natale, con ciambelle al cioccolato, mousse alla fragola, spumante, punch caldo, dove la vera portata, però, sono spille, orecchini e anelli dell’azienda di gioielli più amata al mondo.

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meet a need

Natura e passione Le vetrine di questo lussuoso centro commerciale sono, senza dubbio, tra le più attese del periodo Natalizio. Veri e propri capolavori del visual merchandising che Goodman per questo Natale 2016 ha voluto intitolare: Destination Extraordinary. Cavalli alati ricordano a una giovane contrariata che, nonostante si indossino abiti di Elie Saab e scarpe di Saint Laurent, l`unica via per volare è la passione. Poi una fata perduta in una giungla di acciaio con insetti giganteschi, un labirinto in cui piccoli cani giocano con preziose handbag, mentre la loro padrona attende pazientemente. E ancora una donna uscita da uno stagno, cammina su un filo, in equilibrio sui vertiginosi tacchi Louboutin. Difficile fare una fotografia in cui non compaia a lato un turista curioso o un newyorkese incantato. Un vero spettacolo, quasi dei mini set cinematografici. Scenografia da circo Tod’s per il suo negozio su Madison Avenue, ha deciso di rendere omaggio all’arte e al cinema italiano. Attraverso gli allestimenti delle sue vetrine, ha voluto celebrare il compianto regista italiano Federico Fellini, traendo spunto da uno dei film che lo hanno reso celebre in tutto il mondo: La Strada. Un enorme circo, con tendoni, acrobati, giocolieri, leoni e domatori, si estende dalle vetrine all’interno del negozio, regalando allestimenti incredibilmente suggestivi. Se poi ci si avvicina e si legge con attenzione, si scopre che questo capolavoro di visual merchandising è opera del pluripremiato sceneggiatore Dante Ferretti.

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DIGITAL SIGNAGE Michele De Gennaro

I SISTEMI DI PROIEZIONE ALL’AVANGUARDIA SONO SEMPRE PIÙ UTILIZZATI PER ALLESTIMENTI SCENICI SIA NEI PUNTI DI VENDITA SIA IN ESTERNI. DAL VIDEOMAPPING ALL’ INTERATTIVITÀ SUI LUOGHI DI LAVORO, ECCO I PRODOTTI TOP SUL MERCATO

Il proiettore a lampada HDQ2k40 di Barco da 40.000 lumen.

dall’ufficio alle piazze PROIETTORI PROTAGONISTI Lampada per grandi scenografie Per il mercato dei noleggi e dei grandi allestimenti scenici, la belga Barco propone HDQ-2K40, il proiettore a lampada più luminoso al mondo. Si tratta di un apparecchio che garantisce immagini nitidissime e ultra-luminose, garantendo un’esperienza ineguagliabile in ogni occasione. Grazie a un’emissione luminosa da 40.000 lumen e alla risoluzione 2K, l’HDQ-2K40 visualizza immagini mozzafiato con ricchi colori vibranti. Inoltre, l’HDQ è anche dotato della tecnologia ImagePRO con scaler Athena di

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fascia alta di Barco per un dimensionamento flessibile. Lo schermo LCD a colori incorporato offre tutte le informazioni necessarie sullo stato del proiettore e consente la visualizzazione in anteprima delle sorgenti collegate. Inoltre, è facilmente possibile controllare l’HDQ-2K40 attraverso smartphone o tablet. Facendo tesoro dell’esperienza di Barco nel mercato del noleggio e degli allestimenti scenici, l’HDQ è stato progettato pensando alla strada. Il design compatto e modulare, infatti, rende questo prodotto semplice da installare e da gestire. Dotato di un telaio solido e regolabile, il proiettore è anche impilabile e montabile con facilità.

Il proiettore HDQ-2K40 è disponibile anche con l’opzione light-on-demand. Grazie a questa tecnologia, diventa possibile ottimizzare completamente l’emissione luminosa del proiettore durante un evento, che potrà essere programmato per un’emissione luminosa di 26.000 lumen fino a 40.000 lumen a incrementi di 2.000. In questo modo, le aziende di noleggio avranno una maggiore flessibilità per offrire ai propri clienti l’emissione luminosa desiderata. Questo proiettore è stato protagonista del primo ‘Festival de Luz y Vanguardias’ organizzato la scorsa estate nella città spagnola di Salamanca, che ha visto proiezioni multimediali sugli edifici storici e i monumenti più importanti della città.

E luce laser fu… Disponibile dallo scorso ottobre 2016 nelle versioni WUXGA e SXGA+, la nuova serie PT-RZ31K di Panasonic arricchisce la gamma professionale Panasonic con i modelli di proiettore più luminosi e che, grazie anche alla potente tecnologia a laser SOLID SHINE integrata, si distinguono per una struttura straordinariamente compatta e leggera. Il doppio blocco di sorgente di luce, un’esclusiva Panasonic, garantisce una proiezione ininterrotta, assicurando di poter contare su un sistema ridondante in caso di guasto. Per questo e altri motivi il nuovo proiettore è ideale

Il proiettore laser Panasonic RZ31K da 31.000 lumen. Grazie a questa nuova tecnologia la stessa luminosità è garantita su tutta la superficie di proiezione.

per applicazioni di ampia portata, in settori quali entertainment, staging, noleggio e grandi mostre. “La tecnologia laser – commenta Daniela Karakaci, Field Marketing Manager Italia per la Divisione VSS – rappresenta senz’altro il futuro


nella proiezione professionale, soprattutto nei contesti di altissimo profilo. La riduzione al minimo dell’esigenza di intervenire sui proiettori per la manutenzione e la flessibilità totale garantita in fase di installazione, così come l’opportunità di utilizzare ottiche già in dotazione, supportano i nostri clienti nel realizzare progetti di altissima qualità in molti settori, ottimizzando al contempo l’investimento”. La tecnologia laser SOLID SHINE, infatti, garantisce immagini ad alta luminosità per proiezioni di lunga durata, assicurando il massimo coinvolgimento da parte del pubblico, ed è stata sviluppata per garantire un’operatività dei proiettori 24/7, senza interruzioni, né compromessi in termini di degradazione del colore. Inoltre, poiché la nuova gamma è compatibile con tutte le ottiche per proiettori DLPTM a 3 chip Panasonic in commercio, la scelta di utilizzare le

nuove macchine garantisce alle aziende anche di ottimizzare l’investimento già effettuato. L’RZ31K non soltanto offre una luminosità elevatissima e una riproduzione superba dei colori, caratteristiche indispensabili per proiezioni su grandi schermi, ma permette anche di proiettare video straordinariamente fluidi, grazie al processore Real Motion che si basa su un’innovativa tecnologia di creazione fotogrammi. In modalità “normal operation”, l’RZ31K è stato progettato per funzionare 20.000 ore consecutive senza interventi di manutenzione. Panasonic ha, inoltre, integrato in questo apparecchio un blocco ottico e altri componenti a tenuta ermetica per evitare il rischio di opacizzazione da polvere sull’obiettivo, offrendo così una soluzione estremamente affidabile per spettacoli di luci

e installazioni di mapping 3D su grandi superfici, di grande effetto scenografico. Inoltre, basandosi sulla tecnologia laser, i nuovi RZ31K supportano un’installazione flessibile, per una proiezione verticale, orizzontale e inclinata anche a 360° gradi. “Il presente e il futuro vedono per il mercato AV sicuramente il laser come tecnologia di punta e noi di Panasonic da tempo ne valorizziamo i benefici applicati ai dispositivi professionali – conclude Daniela Karakaci, Field Marketing Manager Italia VSS –. Offriamo ai nostri clienti una gamma completa e in grado di fornire soluzioni ottimali pressoché in ogni tipo di applicazione, con proiettori che spaziano dai 3.000 ai 31.000 ANSI Lumen e con una line-up di display che copre le più svariate esigenze aziendali, grazie a prodotti dai 32 ai 98 pollici”. Non a caso i proiettori Panasonic sono

stati utilizzati per eventi di portata internazionale come il lancio dell’album dei Cold Play “Ghost Stories” a Los Angeles, le celebrazioni per il 555° anniversario della fondazione di Bucarest, per cui è stato organizzato uno dei più imponenti allestimenti di videomapping al mondo, e Circle Light, per cui sono stati usati 137 proiettori PT-DZ21 per spettacoli di videomapping sulle facciate degli edifici più importanti di Mosca. Recentemente, infine, Panasonic ha vinto il Blind Test tra proiettori laser organizzato dal system integrator inglese Pure AV. Il confronto, che ha preso in esame requisiti quali l’uniformità delle immagini, la luminosità, il contrasto, la riproduzione dei colori e la scala di grigi, ha visto il proiettore DLP a 1 chip PTRZ660 di Panasonic aggiudicarsi il primo posto, realizzando un punteggio di 41,2 su 50.


EPSON 1430wi Il sistema di videoproiezione a ottica ultra-corta per sale riunioni di Epson.

Vicini all`immagine Dai proiettori per eventi planetari a proiettori ideati per l’interattività sul posto di lavoro. Parliamo della serie EB-1430Wi di Epson che offre videoproiezione a ottica ultra-corta per sale riunioni, oltre a due penne interattive. Il colosso giapponese che conta oltre 73.000 dipendenti in 91 società al mon-

do ha creato questa lavagna con funzioni interattive che consente ai partecipanti delle riunioni di visualizzare e annotare il contenuto della lavagna da una serie di dispositivi smart, senza necessità di applicazioni specifiche. La possibilità di scrivere annotazioni sulle immagini in remoto facilita la collaborazione tra diversi uffici durante le riunioni. Il videoproiettore è dotato del software EasyMP per il monitoraggio in rete, la proiezione in rete e la proiezioni multiPC, nonché dell’app Epson iProjection che consente di condividere e visualizzare contenuti facilmente da dispositivi con touchscreen. Con una luminosità di 3.300 lumen e risoluzione WXGA, EB1430Wi è dotato di due ingressi HDMI, altoparlante integrato da 16W e due penne interattive. Questo prodotto offre inoltre interattività con la funzione Finger Touch, che assicura un’interattività immediata, si basa su gesti naturali ed è perfetta per sottolineare rapidamente un concetto.

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La tecnologia Finger Touch, semplice da configurare e facile da usare, integra l’utilizzo delle penne interattive e funziona mediante una copertura laser sull’immagine proiettata che rileva l’interruzione di un dito o di più dita. “Sin dall’introduzione della tecnologia Epson Finger Touch - dice Carla Conca, Sales Manager Visual Instruments di Epson Italia –, le persone hanno potuto collaborare utilizzando le dita o le penne interattive per sottolineare o scrivere

su immagini, diapositive, grafici e per-

sino video. La tecnologia Finger Touch è ideale per sessioni di collaborazione e di brain storming, così l’abbiamo portata nelle scuole, nelle sale riunioni e nei consigli di amministrazione in un proiettore a ottica ultra-corta. La soluzione presentata da Dooh.it a Viscom è molto interessante perché ha saputo sfruttare una particolarità di queste macchine


GDO - GSS di Sergio Monsorno

C’era una volta il fine anno …

Quanto conta CONTESALA il POP DEGLI SPAZI

Veramente non si tratta di una favola che parla della festa di San Silvestro. Al contrario, non si parla né di favole né di feste, ma di cruda realtà negoziale tra l’industria di marca e le catene della grande distribuzione italiana. Una negoziazione sempre più aspra, da un lato fatta di contese all’ultimo cent per aggiudicarsi, da parte della IDM, le migliori controprestazioni contrattuali in termini di spazi promozionali e spazi fisici dentro e fuori gli scaffali; e dall’altro fatta anche per resistere, in questo caso da parte della GDO, alle pretese dei fornitori di misurare il ritorno dei loro investimenti di trade marketing e per assicurarsi invece risorse aggiuntive sotto forma di sconti slegati da controprestazioni reali. È il film già visto della perenne contrapposizione negoziale tra i due blocchi del potere contrattuale del moderno commercio al dettaglio. A fronteggiarsi, da una parte, centrali d’acquisto, catene di super e ipermercati e retailer più o meno

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organizzati; e dall’altra parte, fornitori di beni di largo consumo food e non-food, leader di categoria, follower e contoterzisti di varie dimensioni. Nel mezzo, su questo campo di battaglia dove si consuma una continua guerra commerciale, i consumatori si aggirano ignari di quel che accade al di là degli schieramenti e inconsapevoli dei processi e delle tensioni che hanno portato a posizionare un semplice floor-stand di tavolette di cioccolata in prima corsia o una griglia di caramelle gommose nell’avancassa numero quattro. Ma forse è meglio così. Pensate solo per un momento che disastro sarebbe se i clienti venissero a conoscenza dell’entità degli investimenti di trade-spending dei loro marchi preferiti: come minimo si chiederebbero se tutti questi soldi possano essere risparmiati, o spesi, per ridurre i prezzi, invece di alimentare una diatriba su quanto costa un piano promozionale con tanto di foto su volantino. o il diritto di entrare sullo scaffale per un nuovo prodotto (il cosiddetto listing fee). Se la prenderebbero un po’ con

NEI CONTRATTI INDUSTRIA-GDO

tutti, industriali e dettaglianti, perché in realtà non saprebbero decidere di chi è la colpa. E andate a spiegarglielo voi che la soluzione più corretta alla domanda di semplificazione commerciale, e cioè l’every-day-low price è una strategia di filiera distributiva che, in un sistema inossidabilmente fondato sull’up-and-down promozionale come quello italiano, non regge nemmeno più per i discount, format che una volta poteva ritenersi “puro” e indenne da logiche competitive tipiche del mondo GDO. Ma si sa, i tempi cambiano, e quando una crisi economica lunga sette anni rende più sbiaditi i confini concorrenziali tra diverse formule distributive prima solo tangen-

ziali, allora anche Lidl comincia a lusingare i clienti dicendogli: “non cambiare stile di vita, cambia supermercato”. In verità non ricordo più quando i discount hanno cominciato a mettere i loro volantini nelle caselle postali dei consumatori, ma mi pare che non sia da molto tempo.

Il tira e molla di capodanno Il “fine anno”, dicevamo, non è altro che il nome attribuito al più semplice e incondizionato degli sconti praticati dai fornitori alle insegne clienti. In sostanza è un comodo x-percento solitamente calcolato sul valore di fatturato generato in un anno contrattuale e che va a riconoscimento di un


potenziale di vendita che è stato espresso, o magari di un target di sell-in che è stato raggiunto. In realtà il fine-anno rappresenta uno dei due estremi del continuum negoziale tra buyer e salesman che si confrontano sulle spese di trade marketing. Il mondo ideale che i buyer sognano è fatto di accordi commerciali dove l’unica posta contrattuale è un enorme sconto di fine anno che include tutte le altre poste e che permette, tra l’altro, di ricondurre questo unico grande sconto al costo di acquisto in fattura dei singoli prodotti evitando di incappare nelle maglie della legge anti-sottocosto; della serie: dammi i tuoi soldi, caro fornitore, so ben io come usarli al meglio per vendere il tuo prodotto; ma non ti lamentare se li vedrai spesi per fare un po’ di pubblicità anche alla mia private label! Il mondo ideale dei rappresentanti della forza-vendita dei fornitori è

l’esatto contrario; una dimensione parallela dove per ogni centesimo speso corrisponde una precisa controprestazione di marketing distributivo: un cut-price per una promozione qui, un floor-stand per due settimane lì, un corner con hostess nel weekend laggiù, una bella testata di gondola oggi, un’evidenziazione a scaffale con teaser, crowner e pendolini vari domani, e via di seguito. Quest’ultima è la descrizione esatta del contenuto dei contratti di pochissime aziende di marca -due o tre al massimo-, cioè le uniche in Italia con la forza contrattuale sufficiente per imporre alla GDO degli accordi che prevedono l’erogazione di risorse rigidamente vincolata a ogni genere di controprestazione di marketing e di vendita. Per tutte le altre aziende della fornitura vale la battaglia quotidiana per concordare una posizione sul continuum di cui sopra soddisfacente per entrambe le

parti. E come nel film Upside Down, in cui i due mondi del “sotto” e del “sopra” seguono leggi di gravità contrapposte e i cui cittadini non possono inter-scambiarsi pur vivendo a stretto contatto, buyer e seller si avvicinano, si sfiorano, duellano senza mai essere in grado di adottare l’uno il punto di vista dell’altro.

Buyer e category salesman unitevi! Vi chiedete che senso avrebbe cominciare a ragionare condividendo lo stesso punto di vista sugli strumenti di marketing? Grandissimo. Non tanto per ridurre le tempistiche negoziali che in Italia raggiungono durate imbarazzanti (e già questo migliorerebbe l’efficienza di sistema della filiera), quanto per fare tutti meglio il lavoro che compete a ognuno, vendere di più.

Undici anni di Esselunga mi hanno insegnato che un retailer ha un solo grande compito una volta presa la decisione di mettere sullo scaffale un prodotto: venderlo al massimo delle sue potenzialità, senza riserve. Il vero valore della condivisione degli stessi principi di retail marketing tra chi produce e chi distribuisce sta nel fatto che i materiali POP, le iniziative promozionali e le leve di sell-out in generale fanno parte di un più ampio gruppo di strumenti capaci di potenziare uno degli elementi fondamentali per il posizionamento di marketing di un prodotto di largo consumo: la sua in-store presence. Questa, insieme alla brand awareness e alle scelte di marketing mix proprie della strategia di prodotto del fornitore, se ben gestita, non solo rafforza in modo coerente il posizionamento complessivo del prodotto ma rende anche più efficiente l’assortimento per il

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lia ay

GDO - GSS

distributore. Mischiare logiche di pura negoziazione commerciale con una materia tipicamente di marketing come gli strumenti di visibilità e le leve di marketing diretto, è un grave errore sia perché inquina le argomentazioni commerciali indebolendo la trattativa su entrambi i lati, sia perché sub-ottimizza l’impiego di strumenti di marketing distributivo che dovrebbero essere declinati in modo preciso e coerente per ogni tipo di prodotto e target di clientela senza influenze e vincoli di natura commerciale. Diversi anni fa le aziende associate a Centromarca si presero la briga di contare il numero delle principali controprestazioni di marketing presenti nei loro contratti con la GDO. Se non ricordo male ne contarono settantadue. Personalmente arrivai a conteggiare addirittura più di cento tipi diversi di prestazioni erogabili per stimolare il sell out e assicurare una buona in-store presence. Evidentemente la creatività non ci manca e possiamo dire che c’è il giusto materiale POP e la corretta promozione per ogni gusto e necessità. Quel che ci manca, a essere onesti, è la capacità di gestire in modo nettamente separato, magari anche attraverso interlocutori diversi e autonomi, i due livelli di confronto tra industria e distribuzione che servono a fare al meglio entrambe le cose: da una parte, negoziare aspramente sulle condizioni di prezzo e di servizio come si conviene a due controparti che devono raggiungere un accordo; e, dall’altra, affiancarsi sullo stesso

lato della scrivania per studiare, progettare e implementare gli strumenti migliori per aumentare il ritorno dell’investimento in spazio promozionale e fisico. Nei casi, purtroppo non molto frequenti, in cui mi sono accorto che quanto sopra si è verificato, ho registrato la presenza di professionalità qualificate e con le opportune deleghe per gestire la materia. La progressiva specializzazione delle funzioni e la concentrazione degli investimenti di trade marketing richiede la nascita, specialmente all’interno del trade moderno, di figure competenti non solo in fatto di space allocation o category management, ma di veri e propri specialisti dell’in-store presence che mettano in condizione i consumatori di vivere delle concrete esperienze di prodotto e rendano memorabili le loro visite di spesa. Decathlon, che con la GDO centra poco, ha scelto di recente di innovare l’esperienza di visita dei suoi clienti testando un layout rivoluzionario in cui ogni categoria di prodotto in vendita è affiancata da un’area espositiva attrezzata dove provare il prodotto stesso. Così il cliente può collaudare una mountain-bike su un mini-tracciato con varie difficoltà, una nuova racchetta da tennis in un campo indoor, e così via. Coi dovuti distinguo, sono convinto che questo concetto sia valido anche per i food retailer. Se lanciamo lo sguardo a quello che immaginiamo succederà fra qualche anno, è lecito domandarsi che

cosa sarà in grado di distinguere il processo di spesa presso un punto vendita fisico della GDO da quello presso un negozio virtuale di una insegna e-commerce qualsiasi. Forse la risposta sta proprio nella parola “esperienza di prodotto (o di categoria)”. I materiali POP e tutto quello che contribuisce a creare scenografie di vendita, ad esempio, potranno giocare un ruolo interessante. A quel punto diventerà ancora più importante che industria e distribuzione fisica dialoghino in modo collaborativo e consapevole per fare un uso ottimale e sinergico

degli strumenti di visibilità e di field marketing a cui il consumatore sarà ancora sensibile. Forse è meglio cominciare subito. (*) Amministratore Delegato di C2C Close To Consumer, a GiGroup Company.


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