Pagine prigioniere, Chiara Passigli, Galleria l'Affiche, 2011

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Libri di Chiara Agli scrittori viene chiesto sempre più spesso d’insegnare

Fin dai tempi delle “scatole” ho sempre pensato che il lavoro

re al meglio questo compito ci siano i maestri elementari. Ma

ritrovati al centro della sua nuova messinscena creativa non mi

ai lettori come si legge. Personalmente credo che per assolvein un contesto in cui lettori e scrittori non fanno altro che

incontrarsi, e scambiarsi opinioni, qualche domanda bisogna

di Chiara avesse molto a che fare con i libri. E quando li ho

sono sorpresa. Le “scatole”, le sue campane di vetro sono

opere che si possono leggere. E ora i libri di Chiara sono ogget-

pur farsela, e se possibile bisogna anche rispondere.

ti che ti chiedono d’essere visti. I caratteri tipografici, le lette-

solito a mani vuote, pronta a rovesciare sui miei malcapitati

ra grafica. La scrittura è un paesaggio di segni, e non è un caso

Al prossimo incontro pubblico, non mi presenterò come al uditori quattro suggestioni fumose. Porterò con me qualcosa di

re isolate dal flusso della narrazione rivendicano la loro natu-

che qui ci s’imbatta in frammenti di pagine orientali. Ma, tor-

concreto: le immagini degli ultimi lavori di Chiara Passigli, dove

nando al ruolo sempre cruciale dei maestri elementari, di fron-

Ora, sembrerà pure un’ovvietà, però proviamo a immaginare

diventati all’improvviso analfabeti. Vediamo le parole, ma non le

la lettura non è raccontata, commentata, analizzata, ma si vede. una persona che legge. Siamo certi di sapere cosa sta facendo? Di saperlo dire fino in fondo? No, perché la lettura è una delle

te ai nuovi libri di Chiara è molto forte la sensazione d’essere

sappiamo leggere, e così il nostro sguardo si apre alla possibi-

lità d’imparare un'altra lettura ancora. Io mi sono sentita

poche attività umane che non riusciamo mai a vedere nella sua

un’analfabeta felice, pronta a esplorare, come alla partenza di

dalla pagina scritta non ha corpo, è un fantasma. Chiara lo ha

C’è chi dice che la carta abbia le ore contate, che i libri, così

interezza. Il tratto, la distanza che separa l’occhio di chi legge catturato, e ce lo mostra. I suoi pesci, i fiori, i sassi, i frammenti universali sovrapposti alla trama delle pagine, sono impronte

dello sguardo sopravvissute all’atto di leggere. E, cosa che mi entusiasma, Chiara non ha scelto di mostrare il corpo acciden-

tato della lettura: qui non ci sono pagine inquinate da macchie di caffé, tanto per dire. Non è il caso che parla, ma il disegno,

la capacità di riempire i vuoti di una storia, inventandosene altre. A lettori così uno scrittore non deve inse-

gnare niente.

una caccia al tesoro.

come li conosciamo, stiano per scomparire. Essere analfabeti felici ci mette nella condizione di non darli mai per scontati,

di non darli per spacciati, ma soprattutto d’immaginarli anche in altre forme.

Certe pagine Einaudi degli anni Cinquanta su cui Chiara ha impresso sagome di fiori neri sono una dichiarazione d’amo-

re all’eleganza della lettura. Ma non riguardano il passato, non sono il canto del cigno: potrebbero essere benissimo un ebook. Letizia Muratori


4

Dulcis in fundo, 2011. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 26 x 39 x 4 cm


6

Abbecedario, 2009. Teca. Piombo, vetro e materiali diversi. 18,5 x 18,5 x 18,5 cm Nella pagina a fianco: Abbecedario, 2009. (particolare)


8

Codex B, 2011. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 55 x 47,5 x 5,5 cm


10

Corrispondenza, 2010. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 32 x 45 x 6 cm


12

Babele, 2010. (particolare)

Babele, 2010. Teca. Piombo, vetro e materiali diversi. 18,5 x 18,5 x 18,5 cm


14

Frammenti, 2011. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 51 x 76 x 3,5 cm

Costellazioni, 2011. Teca. Piombo, vetro e materiali diversi. 27 x 33 x 4 cm


16

Acquario, 2011. Teca. Piombo, vetro e materiali diversi. 27 x 34 x 7,5 cm nella pagine successive: Acquario, 2011. (particolare)

Nella pagina a fianco: Conversazioni, 2011. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 35,5 x 54 x 6 cm Nella pagina a fianco in alto: Conversazioni, 2011. (particolare)



20

Il signore degli anelli, 2009. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 40 x 24 x 8 cm


22

Mondi, 2011. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 21 x 34,5 x 6 cm


24

Que reste-t-il, 2010. Materiali diversi in campana di vetro. 29 x 23 x 23 cm

Bosco riflesso, 2011. Teca. Piombo, vetro e materiali diversi. 26 x 22 x 10 cm


26

Chatterbox 1, 2011. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 23,5 x 17,5 x 5,5 cm

Chatterbox 2, 2011. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 23 x 16,5 x 5 cm


26

Ostinazione, 2009. Teca. Piombo, vetro e materiali diversi. 18,5 x 18,5 x 18,5 cm


30

Peyton Place, 2009. Teca. Piombo, vetro e materiali diversi. 18,5 x 18,5 x 18,5 cm


32

Suerte!, 2010. Teca. Legno, vetro e materiali diversi. 15,5 x 41 x 5 cm


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