NOTIZIE RADICALI QUOTIDIANO MAGGIO 2007 AUT. TRIB. ROMA 11673 DEL 13.07.1967 - DIR. RESP. AURELIO CANDIDO VIA DI TORRE ARGENTINA, 76 00186 ROMA
MENSILE DI INIZIATIVA POLITICA E NONVIOLENTA DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI, PER IL CONGRESSO MONDIALE PER LA LIBERTÀ DI RICERCA
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Agenda Coscioni Anno II - N. 5 Maggio 2007 Direttore Marco Cappato Vice direttore Rocco Berardo
12-13 MAGGIO
ORGOGLIO LAICO PIAZZA NAVONA, 33 ANNI DOPO MARCO CAPPATO Trentatré anni fa, il 12 e 13 maggio 1974 l'Italia si scoprì laica ed europea. Il "NO" al referendum inteso ad abrogare il divorzio spazzò via i timori di un ceto politico ansioso fino all'ultimo di evitare la consultazione popolare che - si obiettò metteva in difficoltà l’ “unità delle masse cattoliche e comuniste”, architrave degli equilibri politici del tempo. Una società nuova, fino ad allora nascosta e negata, emerse e prese coscienza - anche politica di questioni che riguardavano la libertà e responsabilità delle scelte personali ed intime degli individui. Trentatré anni dopo, dobbiamo
ammettere che un errore è stato commesso nel valutare la portata di quell'evento. Certamente si trattò di una svolta epocale per la società e per la politica italiana e tuttavia, contro le speranze e le attese, non fu l'inizio di un processo irreversibile. Dopo il divorzio legale arrivò l'aborto legale; ma la Corte Costituzionale e la partitocrazia impedirono la vittoria, che a quel punto sembrava a portata di mano, dell'abolizione del Concordato. Si avviò invece un processo di controriforma interna ad una Chiesa in cerca di rivincita, che soltanto molti anni più tardi riaffiorò sulla superficie della vita politica.
Trentatre anni dopo - oggi - i vertici ecclesiastici, dal pulpito delle chiese, possono incitare impunemente i fedeli a boicottare le urne aperte per un referendum di civiltà, arrivano a paragonare una umana legislazione su aborto ed eutanasia al terrorismo, identificano nella libertà di coscienza il nemico da battere, chiamano a raccolta contro la modernità i fondamentalisti di ogni fede. Il governo di centrosinistra - non trova, per ora, una maggioranza nemmeno su un pallido tentativo di riconoscimento di "famiglie" che non siano quelle unite nel vincolo del matrimonio sacralizzato (anche quando "civile"). L'opposizione strizza sor-
nionamente l’occhio al Vaticano, avendo a sua volta espulso o marginalizzato ogni componente di sapore liberale. Gli sconfitti del 1974 sentono il profumo della rivincita e convocano proprio per il 12 maggio, a Piazza San Giovanni, l’appuntamento per il loro “family day”. Lo hanno concepito come una definitiva prova di forza del clericalismo montante. Hanno per questo scelto la piazza da sempre utilizzata dalla sinistra ufficiale, che vi ha convocato ilsuo "popolo" per i motivi più diversi ma MAI su obiettivi di libertà civili e laiche: la piazza “progressista” diventa continua a pagina 2
AUTODETERMINAZIONE Processo Welby, Caso Nuvoli, interventi di Mario Riccio, Federico Orlando, Furio Colombo
FAMIGLIA
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Speciale su “Il mito della famiglia naturale: la rivoluzione del amore civile”
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