AGENDA COSCIONI 1 SETTEMBRE 2009 AUT. TRIB. CIV. ROMA N° 158/2007 DEL 17 APRILE 2007 DIR. RESP. GIANFRANCO SPADACCIA VIA DI TORRE ARGENTINA, 76 00186 ROMA
POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 27/2/04 N°46 ART. 1 COMMA 2 DCB-ROMA STAMPE PROMOZIONALI E PROPAGANDISTICHE RACCOLTA FONDI
MENSILE DI INIZIATIVA POLITICA E NONVIOLENTA DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI, PER IL CONGRESSO MONDIALE PER LA LIBERTÀ DI RICERCA
Agenda Coscioni Anno IV - N. 9 settembre 2009 Direttore Rocco Berardo
Un’altra classe dirigente è possibile
Dall’illusione riformista alla candidatura radicale
ANTIPROIBIZIONISMO
Nel Partito radicale si è venuto ad affermare un obiettivo: la liberazione dal sessantennio di questo regime, ponendo la candidatura radicale al governo del Paese. L’associazione Luca Coscioni deve decidere se tale obiettivo sia oggi indispensabile anche per realizzare le riforme laiche per la libertà di ricerca e di cura.
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Da metà settembre prenderà il via su Internet il Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, che terminerà il 17 ottobre a Udine. Oltre ad approfondire le questioni specifiche oggetto della nostra attività, poniamo a tutti gli iscritti una domanda, alla quale ci aspettiamo che il Congresso fornisca una risposta: ritenete possibile che l’attuale ceto politico produca una riforma laica della salute e della ricerca? ritenete ragionevole aspettarsi da questo regime anti-democratico una riforma liberale sulle cellule staminali o sull’eutanasia, sulle droghe o sulla sanità, sulla disabilità o sulla salute riproduttiva? E se lo ritenete illusorio, che fare? Alla base dell’obiettivo così ambizioso che ci siamo posti come Radicali c’è la convinzione della sintonia profonda con il popolo italiano sulle grandi questioni che interes-
sano il Paese, incluso sui temi della malattia e della morte, della famiglia e della vita. E’ oggi necessario che l’associazione Luca Coscioni -nel suo specifico di organizzazione che in particolare promuove la partecipazione di cittadini malati e disabili, oltre che di scienziati e ricercatori- decida se far proprio o meno l’obiettivo di un cambio di classe dirigente. Lo chiediamo a tutti gli iscritti, ma anche a tutti quegli scienziati, ad esempio, che hanno deciso di lasciare l’Italia per andare a far ricerca all’estero, attraverso una radicalità di scelta individuale che potrebbe finalmente diventare politica. Come divenne politica la scelta del cittadino Luca Coscioni malato di sclerosi laterale amiotrofica che decise di candidarsi alle elezioni online dei Radicali e che divenne, da capolista della Lista Bonino
alle elezioni politiche, il leader di 50 premi Nobel di tutto il mondo; o del cittadino Piergiorgio Welby che trovò nel Partito radicale lo strumento per impedire che il suo amore per la vita si trasformasse in disperazione e clandestinità, dopo anni di censura della sua azione e opera militante. Come Luca e Piero, moltissimi altri oggi potrebbero decidere di rendere pubblica la loro storia privata, di rendere politica il proprio obiettivo personale. Il Congresso online dell’Associazione Luca Coscioni, servirà anche per parlare di questo, oltre che per decidere come confermare e rafforzare l’azione di pressione sui temi della libertà di ricerca e di cura. Ci riuniamo innanzitutto in “Rete” perché le tecnologie digitali sono ormai indispensabili per la realizzazione di un modello organizzativo fondato sulle disponibilità militanti
e volontarie. Internet è già lo strumento che rende possibile, su www.lucacoscioni.it, l’azione di “soccorso civile” ai cittadini che si vedono negati un diritto, su questioni come la pillola del giorno dopo, la cannabis terapeutica o l’interruzione di terapie. Il nostro sito è già il luogo della campagna territoriale per i registri comunali del testamento biologico, e dove sono raccontate le singole storie, di speranza e lotta, di nostri iscritti che rendono pubbliche e politiche questioni che si vorrebbero confinate nel privato della sopraffazione e della clandestinità. Nove anni fa, fu proprio grazie le elezioni online che il Partito radicale incontrò Luca Coscioni. Oggi dobbiamo creare in rete strumenti di iniziativa attivabili anche individualmente, per propagare i nostri virus laici nel cuore delle istituzioni.
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