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più che trentenne) indichi come il giorno più bello della propria vita quello della chiusura della sua partita iva? Da donna imprenditrice da oltre vent’anni, ho provato a immaginarne qualcuna... “Se chiudo potrò di nuovo dormire?”, “smetterò di essere angosciata per non tardare le consegne con il rischio di perdere il cliente?”, “finirà l’incubo di dover far fronte alle richieste assurde della burocrazia?”, “si placherà quel senso di solitudine di quando sei palesemente vittima di ingiustizie perché sempre i soliti, amici-degli-amici, hanno avuto il lavoro al posto tuo?”, “potrò permettermi di ammalarmi?”, “potrò andare dal parrucchiere senza doverlo programmare con mesi d’anticipo?”, “tornerò al cinema o a teatro perché magari non sarò sfinita dalle 10 ore di lavoro?”, “finirà il terrore di non capire cosa mi dice il commercialista anche quando sono buone notizie?”, “si placherà quell’agitazione nel visionare il conto corrente per controllare se le scadenze sono state accreditate oppure, se qualche furbetto se ne è “scordato” e sarò costretta a sollecitare il pagamento con mille mail e cento telefonate per prendere i miei soldi?”, “cesserà la manfrina (a volte anche da parte dei tuoi amici) che gli imprenditori sono tutti ladri, evasori e sfruttatori per poi dimenticarsi che sei stata senza stipendio per molti mesi pur di non licenziare un tuo dipendente?”, “avrò tempo per un aperitivo con le amiche senza per forza doverle invitare nel mio ufficio per un caffè al volo perché tra cinque minuti ho un cliente?”, “avrò tempo per finire di leggere il mio libro prima del rintocco delle 23:00, quando finalmente sarò riuscita a sistemare tutto quel casino in casa?”.

Forse ogni titolare d’azienda nel corso della propria vita professionale si sarà fatto molte domande simili e qualcuno, mettendole in fila, si sarà arreso e avrà appeso la chiave al chiodo e chiuso i battenti della propria attività commerciale. Qualcun altro avrà fatto di peggio.

Ma vi siete mai chiesti cosa significa essere imprenditore?

La Treccani recita: “Chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata, di carattere industriale, agricolo o commerciale, al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi; in senso più ampio, chi, persona fisica o società, gestisce un’impresa”. Per me è una definizione senza significato. Tre righe che non raccontano i miei ventun anni di amore per il mio lavoro, non descrivono con quanta passione realizzo ogni singolo progetto, non spiegano come sia possibile alzarsi giorno dopo giorno e avere ancora voglia di imparare e costruire qualcosa di straordinario. Non riassumono una vita intera dedicata al “mettercela tutta”. Per me essere un imprenditore è saper creare valore. E che cos’è il valore se non l’insieme degli elementi e delle qualità morali e intellettuali che sono generalmente considerati il fondamento positivo della vita umana e della società?

Ogni titolate d’azienda ha però bisogno di carburante per fare funzionare gli ingra-

naggi. A differenza però della benzina con i suoi rincari costanti, la vera energia di un imprenditore è gratis e si chiama apprezzamento. Nulla è più potente di un riconoscimento, da parte del proprio cliente, per un lavoro eseguito bene o per un servizio impeccabile. Non costa nulla gratificare un commerciante se vi ha suggerito un abbigliamento per cui avete ricevuto complimenti, o un ristoratore se vi ha fatto trascorrere una splendida serata. Sappiate che questi piccoli gesti non hanno prezzo ma hanno un immenso valore. Sono determinanti nella decisione di continuare a combattere o gettare la spugna.

Quindi, quando andate in un negozio, ristorante o in qualsiasi attività commerciale, ricordate di essere gentili e smettete di fare attenzione solo al prezzo! E ricordate che ogni partita iva e codice operatore economico che non chiude i battenti, è un successo di cui tutti ne godono i frutti.

Sapete cosa fa un onesto imprenditore (e non un “prenditore”) appena si sveglia? Quando un imprenditore si sveglia sa che dovrà correre per sé e per gli altri. E quale sarà il giorno più bello della sua vita? Quando riceverà dagli “altri”… almeno un “grazie”. LS

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