Durante il viaggio in Bolivia del 2007 abbiamo conosciuto Silvia Trombetta, volontaria friulana, madre di Ester, sposata con Alfonso – cittadino boliviano, residenti a Cochabamba in Bolivia che, assieme ad altri amici hanno dato vita alla fondazione AYNI WIÑAPAJ - Aiutiamoci a svegliarci. È con loro che presentiamo la proposta di collaborazione al finanziamento del progetto AGHE DAL CÎL AGUA DEL CIELO, che ha lo scopo di diffondere l’insegnamento alla costruzione di cisterne per la raccolta di acque piovane e la loro conversione in acque potabili per uso domestico.
La zona sud della città di Cochabamba è caratterizzata da un clima siccitoso, con piogge concentrate in determinati periodi dell'anno, e da una forte urbanizzazione dovuta ad una sensibile migrazione delle popolazioni andine appartenenti ad un ceto sociale povero, in gran parte analfabeta, in cerca di occupazione. Alla crescita esponenziale delle abitazioni, e dei cosidetti "primi ricoveri di fortuna", non si è proporzionalmente provveduto alla costruzione di una rete di distribuzione pubblica dell'acqua. L'insufficienza delle fonti in loco, e la mancanza di investimenti economici, ha fatto in modo che si sviluppasse il rifornimento con camion cisterna per tutti gli insediamenti non collegati alla rete pubblica. L’acqua che viene così distribuita non è trattata, quindi non è potabile, e viene depositata in bidoni (ex fusti di oli minerali) privandone così l’accesso ai servizi basici igienico-sanitari con i conseguenti problemi che ciascuno può immaginare. Il progetto Aghe dal cîl nasce a partire dalle esperienze maturate in Brasile con il programma governativo SETE ZERO che aveva lo scopo di costruire "1 milione di cisterne" (P1MC) per la raccolta dell'acqua piovana nelle zone del semiarido. Con questo progetto si intende offrire la stessa soluzione con la costruzione di cisterne assistita dalla presenza di due operatori professionali provenienti dal Brasile, Deuzito e Paolo, (il secondo con conoscenza della lingua spagnola per facilitare la comprensione e l'insegnamento), che dirigeranno i lavori affiancando due imprese edili boliviane. Lo scopo è infatti quello di riuscire a trasmettere con questo insegnamento un metodo di lavoro, uno strumento concreto, a soluzione del problema della carenza di acqua potabile. Attraverso la conoscenza, e la presenza costante nella comunità 21 SETTEMBRE, da parte dell'ordine delle Suore Rosarie residenti a Cochabamba da ventitré anni, si intende fornire all'asilo infantile e al centro comunitario una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana come serbatoio di acqua potabile ad uso igienico-sanitario, visto che attualmente il locale edificato non ne è ancora provvisto. La costruzione di tale struttura si pone come esempio per le abitazioni adiacenti a soluzione della carenza esistente. Ma non solo, essa rappresenta anche un’opportunità per la costituzione di nuove professionalità, a contrasto della disoccupazione dilagante. Nel caso in un prossimo futuro cui anche questa zona venga servita dalla rete dell'acquedotto pubblico la costruzione non rimarrà inutilizzata, in quanto l'accumulo di acqua piovana potrà sempre essere utilizzato allo scopo di irrigare i terreni circostanti piantumati da alberi da frutta e da ortaggi per la mensa dell'asilo infantile.
L'intervento è pertanto volto a garantire non solo il diritto all'acqua del centro sociale, ma anche a coinvolgere ogni singola famiglia che intenda costruire una cisterna della capacità sufficiente ad assicurare l'approvvigionamento per un uso esclusivamente domestico (per bere innanzitutto, per la preparazione dei pasti e il lavaggio delle stoviglie e delle mani) durante la stagione secca. : tra i mesi di Settembre eNovembre (prima del periodo delle piogge) : ateriali edili (cemento, ferro, tubazioni, ecc.) per la costruzione di n. 3 cisterne: 700 € 300 €
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: trasferimento, partecipazione e corso pratico di insegnamento con due operatori professionali dal Brasile 2200 €
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