L'agricoltore Cuneese - Luglio 2021

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POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, NO/CN - ANNO XIX - N. 05•2021 - LUGLIO 2021 - CONTIENE I.P.

05/2021

Poche “balle“... così la PAC non aiuta l’agricoltura

SELVATICI Danni da fauna, servono presto interventi organici

ANNIVERSARIO Cinquanta candeline per la Ora Agricola di Cherasco

ZOOTECNIA Costi alle stelle e stalle in seria difficoltà

FRUTTA Si cercano strade per ripartire dopo i danni delle gelate


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Siccità e grandinate gli agricoltori non vanno lasciati soli, l’Europa “batta un colpo” Roberto Abellonio

direttore di Confagricoltura Cuneo

Torrenti e fiumi quasi in secca, da un lato, e devastanti grandinate, dall’altro. Sono fenomeni estremi, indici del cambiamento climatico in atto ormai da anni e con cui le aziende agricole devono fare i conti. Non è semplice, però. Gli episodi delle scorse settimane nella nostra regione sono sotto gli occhi di tutti, così come i danni che subiscono sempre gli stessi: gli agricoltori. Dell’acqua, manco a dirlo, le coltivazioni hanno inevitabile bisogno e, nonostante le nostre pressioni e sollecitazioni per avviare urgentemente sistemi di invasi in grado di raccogliere la risorsa idrica quando c’è per metterla a disposizione quando serve, tutto tace. E dire che gli agricoltori la loro parte la stanno già facendo, adottando sistemi per un utilizzo sempre più razionale dell’acqua. Per quanto riguarda, invece, l’imprevedibilità e la ferocia con cui si abbatte sempre più sovente la grandine sulle colture (devastanti i nubifragi di martedì 13 luglio che si sono abbattuti sul Saviglianese e sul Roero) è impensabile dotare tutti gli appezzamenti di pianura, collina e montagna di sistemi di coperture e reti. Vanno pensate, quindi, nuove forme di intervento. Gli agricoltori non possono essere lasciati soli. Anche le assicurazioni da sole non possono risolvere il problema; qualcosa in più si può fare con i fondi mutualistici, ma occorre ricercare nuove soluzioni che vadano oltre l’ordinario e consentano di ristorare eventi catastrofici. È nel contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura che l’Europa, con la nuova PAC, è chiamata a fare di più. Se davvero ha a cuore le sorti di un settore che lavora a cielo aperto 365 giorni l’anno.

I NUMERI DI QUESTO NUMERO

PRIORITÀ

SABATINI

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600

FRUTTA PSR PIEMONTE

RINNOVATA AUMENTO

le priorità indicate da Confagricoltura dopo le gelate di aprile

milioni di euro per rifinanziare la Nuova Sabatini

13,5

+1,8%

RISORSE

SALARIALE

milioni di euro in più per la Regione Piemonte

Sostegni Bis Contributi a chi ha perso il 30% dei ricavi PAG. 17

% di aumento salariale per gli operai agricoli cuneesi

NUMERO 331.4915518 331.4915516 339.5634561 339.5401060 339.5401054 339.5635193 339.5401004 339.5966337 339.5634650 339.5634563 339.5401670 366 4059712

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IN PRIMO PIANO

Nuova PAC, penalizzate le aziende più competitive LE IMPRESE SARANNO CHIAMATE AD AUMENTARE GLI IMPEGNI IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ, MA A FRONTE DI MINORI RISORSE di Fabio Rubero

L

o scorso 25 giugno Parlamento Europeo e Consiglio Europeo hanno raggiunto un accordo sulla nuova Politica Agricola Comune (PAC) caratterizzata, secondo le intenzioni, da una più marcata vocazione ambientalistico-climatica in linea con gli obiettivi del Green Deal da mettere in atto a partire dal mese di gennaio del 2023. Quanto concordato tra i due organi comunitari è il frutto di un lungo lavoro durato

PAC/01 GLI SCOPI

parecchio tempo nel quale sono state coinvolte anche le associazioni di categoria come la Confagricoltura le cui indicazioni, tuttavia, non sono state completamente recepite. “Il lavoro che abbiamo svolto negli ultimi tempi ha dato qualche risultato positivo a tutela dei trasferimenti alle imprese, ma non possiamo dirci soddisfatti per l’accordo raggiunto” ha commentato Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di

Confagricoltura che ha poi spiegato il perché: “L’esito del negoziato sulla riforma della PAC non ha risposto in pieno, sul piano delle risorse finanziarie e degli strumenti, alle attese della società e degli agricoltori. Inoltre, come ha rilevato il ministro Patuanelli, non sono stati fatti sostanziali passi in avanti verso la semplificazione”. Le preoccupazioni del presidente nazionale sono pienamente condivise da Enrico Allasia, presi-

Migliorare la produttività e tutelare gli agricoltori dell’UE

La PAC è una politica comune a tutti i Paesi dell’Unione europea, gestita e finanziata a livello europeo con risorse del bilancio dell’UE. Nasce nel 1962 all’interno del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea con l’obiettivo di rappresentare una stretta intesa tra l’agricoltura e la società oltre che tra l’Europa e i suoi agricoltori. GLI SCOPI. Gli obiettivi: sostenere gli agricoltori e migliorare la produttività agricola, garantendo un approvvigionamento stabile di alimenti a prezzi accessibili; tutelare gli agricoltori dell’UE affinché possano avere un tenore di vita ragionevole; aiutare ad affrontare i cambiamenti climatici e la gestione sostenibile delle risorse naturali; preservare le zone e i paesaggi rurali in tutta l’UE; mantenere in vita l’economia rurale promuovendo l’occupazione nel settore agricolo, nelle industrie agroalimentari e nei settori associati.

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dente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte. “Il problema più grande è che la nuova PAC non tutela le grandi aziende che fanno investimenti. Sono proprio loro, infatti, quelle ad essere maggiormente colpite e a subire i tagli maggiori. Lo dimostrano le proiezioni effettuate su casistiche aziendali che testimoniano come ci sono imprese che si vedrebbero più che dimezzati i fondi ottenuti rispetto alla PAC precedente. Oltre ad esserci meno fondi, infatti, quelli che ci sono saranno più difficili da ottenere perché il contributo diretto passa dal 55% al 37% con la parte restante che sarà vincolata a precisi parametri come gli ecoschemi, la condizionalità sociale, le assicurazioni, ecc. Il paradosso, dunque, è che questa nuova redistribuzione va a danneggiare proprio quelle aziende che, essendo più grandi e strutturate, sono quelle che l’innovazione la fanno davvero e portano il marchio del Made in Italy in giro per il mondo. Per l’ennesima volta, dunque, si preferisce distribuire fondi a pioggia che non portano ad alcunchè chiedendo contestualmente l’ennesimo sforzo a quelle

aziende che sono gli attori principali del comparto agricolo”.

All’impatto sui redditi qualcuno ha pensato? Rispetto alla precedente, la nuova PAC è stata definita più equa, più ecologica, più rispettosa degli animali e più flessibile. Ma, anche rifacendosi alle parole del presidente Allasia, verrebbe da chiedersi: all’impatto che avrà sui redditi delle aziende agricole qualcuno ha pensato? “È passato, di fatto, - ha aggiunto Giansanti - il principio che le imprese agricole devono aumentare gli impegni in materia di sostenibilità ambientale, ma a fronte di minori risorse finanziarie destinate alla tutela dei redditi e alla stabilità dei mercati. E il taglio sarà soprattutto a carico delle imprese orientate agli investimenti, alle innovazioni e all’aumento dell’occupazione. “La nuova sfida ambientale impone agli agricoltori di investire in capitale umano e tecnologie. Un’esigenza che non si concilia con la contrazione delle risorse finanziarie dell’Unione; tanto più in contesto economico sempre più competitivo e mercati


caratterizzati da elevata competitività, anche per la presenza di operatori della finanza”.

Stimato un taglio all’Italia del 15% E non può che suonare come autentico campanello d’allarme la stima di Confagricoltura secondo la quale i fondi destinati all’agricoltura italiana subiranno nel periodo 2021-2017 un taglio del 15% (6,2 miliardi di euro) in termini reali rispetto al precedente quadro finanziario pluriennale. Ma non è l’unico problema. “Dalla lettura dei testi – aggiunge Giansanti – ci sembra, inoltre, che non sia stato assolutamente centrato l’obiettivo della semplificazione amministrativa da tutti auspicato. Da parte nostra, vogliamo ricordare che la maggiore sostenibilità ambientale dipende

dai livelli di efficienza e competitività delle imprese, per non compromettere il potenziale produttivo”. Giova tuttavia ricordare che l’accordo sulla nuova PAC prevede la messa a punto di piani strategici che i singoli Stati membri dovranno sottoporre alla Commissione europea entro la fine del 2021. Una novità di carattere assoluto, tra l’altro, è rappresentata dal fatto che il piano dovrà includere anche i programmi per lo sviluppo rurale che sino ad ora erano esclusiva competenza delle Regioni. “Abbiamo l’occasione – ha concluso Giansanti – per dare un filo conduttore coerente e condiviso tra amministrazione centrale e regioni alle scelte complesse da fare per l’agricoltura”.

PAC/02 I MOTIVI

L’economia agricola vetrina di eccellenze in tutto il mondo

I PERCHÈ. La scelta da parte dell’Unione Europea di sostenere il comparto primario nasce sia dalla volontà di tutelare un settore cruciale per la sua economia che ne rappresenta anche un’eccellente vetrina in tutto il mondo sia da alcuni dati oggettivi come il basso reddito dell’attività agricola rispetto alle altre, al fatto che l’agricoltura dipenda più di ogni altro comparto dal clima e dalle condizioni metereologiche e il fatto che vi sia un notevole intervallo di tempo tra la domanda del consumatore e la capacità dell’agricoltore di soddisfarla. Non dimentichiamo, infine, che agli agricoltori viene chiesto di essere efficaci sotto il profilo dei costi, ma anche di operare in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente oltre che di mantenere i nostri suoli e la biodiversità.

PAC/03 LE AZIONI

Sostegni al reddito, misure di mercato e sviluppo rurale

LE AZIONI. A sostegno e in difesa della sua eccellente agricoltura, attraverso la PAC, l’Unione Europea interviene sostanzialmente in tre modi. Fornisce sostegno al reddito attraverso pagamenti diretti in modo da garantire la stabilità dei redditi e ricompensa gli agricoltori per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e la fornitura di beni pubblici normalmente non pagati dai mercati, come la cura dello spazio rurale; adottando misure di mercato per far fronte a congiunture difficili, come un improvviso calo della domanda per timori sanitari o una contrazione dei prezzi a seguito di una temporanea eccedenza di prodotti sul mercato; infine mette in atto misure di sviliuppo rurale con programmi nazionali e regionali per rispondere alle esigenze e alle sfide specifiche delle zone rurali

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IN PRIMO PIANO

PSR / MISURE 10 - 11 - 13

Liquidato il 95% delle richieste 2020 Con la liquidazione di 22 milioni di euro complessivi di contributi alle aziende agricole piemontesi che hanno partecipato ai bandi relativi alle misure a superficie del Programma di sviluppo rurale per la campagna 2020, la Regione Piemonte ha raggiunto l’obiettivo prioritario di pagare entro il 30 giugno 2021 il 95% degli importi richiesti nel 2020 per le misure a superficie 10, 11, 13 del Psr 2014-2020.

Evitato il “disimpegno” Se ciò non fosse avvenuto sarebbe scattato il “disimpegno”, vale a dire che la nostra regione avrebbe douto restituire all’Unione europea una quota di risorse concesse, che andavano infatti spese entro i tempi prestabiliti. Ricordiamo infatti che, a partire dalla campagna 2019 del Psr è diventato obbligatorio pagare il 95% delle misure a superficie entro il 30 giugno dell’anno successivo, recuperando anche eventuali ritardi accumulati nelle campagne precedenti. La Regione ha sottolineato anche l’importante valenza ambientale di questi impegni finanziati agli agricoltori, che Palazzo Lascaris riferisce tutti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della biodiversità. “Anche nel 2021 la Regione Piemonte è riuscita a centrare l’obiettivo. Nonostante il protrarsi delle difficoltà dovute alla pandemia gli uffici dell’Assessorato Agricoltura e cibo unitamente allo stretto coordinamento e alla collaborazione con Arpea, hanno istruito nei tempi previsti le domande sulle misure a superficie del Psr garantendo così liquidità alle nostre aziende agricole”, ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa.

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PSR, le priorità Confagri per spendere le risorse aggiuntive PRIVILEGIARE LA COMPETITIVITÀ, NONCHÈ L’INSEDIAMENTO E IL POTENZIAMENTO DELLE AZIENDE CONDOTTE DA GIOVANI di Fabio Rubero

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o scorso 17 giugno il Consiglio dei Ministri ha autorizzato la suddivisione dei fondi (circa 3 miliardi di euro) che l’Unione Europea ha assegnato all’Italia nel biennio 2021/22. Prima, su proposta del ministro Patuanelli, è stato approvato il Decreto legge che istituisce un fondo compensativo a favore delle

PSR / REGIMI DI QUALITÀ

cinque Regioni del Centro-Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Umbria) che, con l’applicazione del nuovo sistema di calcolo, avrebbero subito una decurtazione di circa 92 milioni nel biennio di prosecuzione e che invece così non perderanno nulla. Secondo il riparto approvato alla Regione Piemonte spettano, quale dotazione complessiva, 378,864 milioni di euro, compresi i circa 49 milioni dei fondi

Fino al 31 agosto è possibile presentare istanza di finanziamento

La Regione Piemonte ha aperto un bando, con scadenza 31 agosto 2021, a sostegno delle aziende agricole che desiderano aderire ai regimi di qualità dei prodotti agroalimentari. Si tratta del “PSR 2014-2020, Operazione 3.1.1 Partecipazione a regimi di qualità. Annualità 2021” rivolto ad agricoltori e associazioni che aderiscono ai regimi di qualità ammissibili dal bando, per la prima volta dopo la presentazione della domanda di sostegno o che hanno partecipato per la prima volta nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda di sostegno. REGIMI AMMESSI. Sono DOP, IGP, STG; DOC, DOCG; indicazioni geografiche delle bevande spiritose; vini aromatizzati, bevande aromatizzate a base di vino e dei cocktail aromatizzati di prodotti vitivinicoli; biologico; sistema di qualità nazionale per la zootecnia (SQNZ); sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI); regimi facoltativi di certificazione dei prodot-

ti agricoli elencati nella scheda della Misura 3. RISORSE SPETTANTI. A fronte di una dotazione complessiva di 1,8 milioni di euro, attraverso il bando è possibile ottenere un sostegno che può variare da 40 a 3.000 euro, indipendentemente dal numero di regimi di qualità ai quali essa partecipa e dall’entità complessiva della spesa dichiarata. Il sostegno è erogato come contributo in conto capitale concesso a titolo di incentivo, sotto forma di pagamento annuale, in base ai costi semplificati (in caso di approvazione delle modifiche del PSR riguardanti l’utilizzo dei costi semplificati) o alle spese di certificazione realmente sostenute ed in base ai giustificativi di spesa che attestino sia l’ammontare che la natura delle spese (in caso di mancata approvazione delle modifiche del PSR riguardanti l’utilizzo dei costi semplificati). Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.


Next Generation EU. La dotazione finanziaria per la Direzione Agricoltura piemontese è pari a 270 milioni di euro, ovvero 13,5 milioni in più rispetto alle stime iniziali. “Per quanto concerne l’allocazione di queste risorse aggiuntive – commenta Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – le indicazioni che abbiamo dato alla Regione vanno principalmente nella direzione di privilegiare la competitività nonché l’insediamento e il potenziamento delle aziende condotte dai giovani. Occorre inoltre anche rivedere la correlazione tra investimenti e contributi perché vi sono alcune tipologie di aziende (ad esempio quelle cerealicole) che, per il tipo di conformazione e di attività svolta, rischiano fortemente di essere tagliate fuori dall’ottenimento dei

contributi. Infine, auspichiamo, anche se abbiamo qualche timore e perplessità a riguardo, che la Regione abbia la forza economica per fare la sua parte e dunque sia in grado di sostenere con le proprie risorse l’importante impegno economico dell’UE”. “Il regime transitorio – aggiunge Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – naturalmente impedisce l’apertura di nuovi bandi a cui mancherebbero i tempi tecnici per arrivare al proprio compimento e, dunque, i fondi aggiuntivi verranno distribuiti secondo il ‘vecchio’ schema. Per quanto riguarda il futuro occorre sottolineare come PSR e PAC saranno sempre più legati proprio in conseguenza della recente modifica della Politica Agricola Comune e, dunque, tutto verrà rivoluzionato. In

PSR - PIEMONTE

13,5milioni la dotazione finanziaria aggiuntiva per la Direzione Agricoltura del Piemonte

RISORSE AGGIUNTIVE questo senso auspichiamo un deciso cambio di passo affinchè non si verifichino più situazioni come quelle a cui abbiamo assistito in questi anni, nelle quali tra quando si è deciso di fare l’investimento a quando si è ottenuto il contributo sono passati anche 3-4 anni. La modifica dovrà essere sostanziale e si dovrà cambiare completamente impostazione”.

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A TUTTO CAMPO

Rifiuti urbani e TARI, al via il confronto con l’ANCI

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ontinua a tutti i livelli il pressing di Confagricoltura per superare o ridurre al minimo i disagi provocati alle aziende agricole dalla nuova definizione di rifiuti urbani. Sul territorio Confagricoltura Cuneo, negli scorsi mesi ha coinvolto tutti i comuni della provincia e incontrato i consorzi ecologici CoABSeR e ACEM per sollecitare chiarimenti in merito all’applicazione delle novità introdotte dal D.Lgs. n. 116/2020, in vigore dal 1° gennaio scorso. Adesso Agrinsieme – il coordinamento di Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle Cooperative Italiane - ha scritto ad ANCI chiedendo un incontro per approfondire la problematica legata alla nuova definizione di rifiuti urbani ed alla TARI con l’obiettivo di facilitare il percorso di transizione delle imprese agricole che producono rifiuti simili agli urbani (per esempio agriturismi, vendita diretta di prodotti agricoli) e le modalità per aderire, se ritenuto opportuno, al servizio pubblico.

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Ciò anche in relazione al fatto che la Fondazione IFEL di ANCI lo scorso 25 maggio 2021 ha pubblicato nel suo sito una “nota introduttiva”, che descrive e analizza le principali modifiche che determinano l’attuale assetto normativo, e lo “schema di regolamento TARI”, supporto ai Comuni per aggiornare i Regolamenti TARI. L’interpretazione fornita da IFEL mette in discussione la qualifica di impresa agricola rispetto alle attività connesse, soprattutto per gli agriturismi e le aziende agro-industriali, arrivando alla conclusione che le predette attività agricole “potranno continuare ad essere assoggettate alla Tari, limitatamente alle superfici produttive di rifiuti urbani. Rimane ferma, ovviamente la facoltà di fuoriuscita dal servizio pubblico delle aziende in questione, nonché la loro possibilità di sottoscrivere una convenzione col gestore per il conferimento dei rifiuti speciali, la quale però si pone al di fuori del campo di applicazione della TARI”.

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Ciò sembra contraddire quanto esplicitato dalla Circolare del Mite del 12 aprile 2021 che ha precisato che i rifiuti agricoli sono sempre rifiuti speciali in linea con quanto previsto dalla Direttiva europea, dando comunque la possibilità, in ogni caso, di concordare a titolo volontario con il servizio pubblico di raccolta modalità di adesione al servizio stesso per le tipologie di rifiuti quali ad esempio rifiuti di imballaggi, rifiuti indifferenziati, rifiuti biodegradabili. Infine, si sta intervenendo anche con il Ministero della Transizione Ecologica per arrivare ad un quadro il più possibile chiaro per tutta la filiera dei rifiuti. A livello territoriale, in provincia di Cuneo alcuni Consorzi hanno già comunicato alle aziende adeguamenti tariffari per il servizio di raccolta e smaltimento che rappresentano ulteriori costi. A breve la Confagricoltura di Cuneo organizzerà un webinar dedicato sul tema.

IMPIEGATI AGRICOLI

Rinnovato il CCNL in Confagricoltura a Roma Il 7 luglio nella sede di Confagricoltura a Roma è stato sottoscritto il verbale di accordo per il rinnovo del CCNL per i quadri e gli impiegati agricoli per il quadriennio 2020 – 2023. Gli aspetti salienti dell’accordo di rinnovo hanno interessato: un aumento retributivo del 2% in unica soluzione con decorrenza dal 1° luglio 2021; la classificazione del personale con l’aggiornamento di alcune declaratorie dei profili professionali degli impiegati per adeguarle alle innovazioni tecnologiche intervenute e alle nuove professionalità del mondo del lavoro; l’apprendistato anche per gli impiegati per la qualifica e il diploma di istruzione secondaria superiore (primo livello) e di alta formazione e ricerca (terzo livello); l’orario di lavoro; le attività bilaterali; le ferie solidali; le trasferte e il preavviso, con termini ridotti per il licenziamento di personale assunto dal 7 luglio 2021.

DAL CAPO DELLO STATO

Giansanti ricevuto dal presidente Mattarella Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, nel settembre dello scorso anno, aveva partecipato alle celebrazioni del centenario della più antica Organizzazione agricola italiana. L’incontro ha fornito l’occasione per fare il punto della situazione sul settore primario dopo oltre un anno di pandemia, ma anche per evidenziare le sfide dell’agricoltura italiana ed europea: dalla sostenibilità alla sicurezza alimentare, fino alla nuova Politica Agricola Comune. Il presidente Giansanti ha rinnovato i ringraziamenti al Capo dello Stato per la grande attenzione riservata all’agricoltura e ai possibili scenari che si prospettano per le imprese del settore e l’economia italiana.


“Bene il rifinanziamento della Nuova Sabatini” DOPO UNA FORTE ATTIVITÀ SINDACALE, CONFAGRICOLTURA SODDISFATTA PER LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

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onfagricoltura esprime soddisfazione per il rifinanziamento della “Nuova Sabatini” approvato dal Consiglio dei Ministri. Un risultato che conferma l’impegno dell’Organizzazione, che nei mesi scorsi aveva esortato il Governo a rifinanziare la misura in seguito allo stop nel DL Sostegni bis, facendosi interprete delle necessità urgenti da parte delle imprese agricole in un momento cruciale per l’economia nazionale. Con-

FLOROVIVAISMO

fagricoltura ha seguito tutte le fasi, partecipando attivamente alla predisposizione dell’emendamento e ad una forte attività di lobby per la tutela degli interessi degli agricoltori. “È importante - sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - che in questa fase il Governo non interrompa la possibilità per le aziende di usufruire di uno strumento importante finalizzato a migliorare l’accesso al credito delle PMI”. Recenti

interventi legislativi hanno semplificato le modalità di fruizione del credito consentito erogato alla “Nuova Sabatini”, incentivando le aziende ad accedere alla misura e favorendo così la ripresa del settore. Nello specifico il Decreto-legge 30 giugno 2021 n. 99, recante “Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese”, cosiddetto decreto “Lavoro e imprese”, prevede il rifinanziamento della “Nuova

Sabatini” per un importo pari a 300 milioni di euro per il 2021, finalizzato al sostegno di investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per acquisto di beni strumentali. A questo stanziamento si aggiungono ulteriori 300 milioni ai sensi del disegno di legge di assestamento di bilancio per l’anno 2021. In particolare, il contributo Beni Strumentali “Nuova Sabatini” è maggiorato del 30%, con un risultante tasso di interesse annuo del 3,575%, per l’acquisto di beni Industria 4.0, come per esempio macchinari impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie compresi gli investimenti in big data, cloud computing,

FONDI

600

i milioni di euro per rifinanziare la “Nuova Sabatini”

AGGIUNTIVI

banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, ecc. Anche per le micro, piccole e medie imprese che acquistino macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi, il contributo è maggiorato del 30%, con un risultante tasso di interesse annuo del 3,575%.

Confagricoltura indica le priorità del DDL in discussione

Nel corso dell’audizione in Commissione Agricoltura al Senato per la discussione sul DDL “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico”, Confagricoltura ha ribadito l’importanza del verde e dei suoi numerosi effetti positivi sul paesaggio, sulla salute dei cittadini, sul benessere della collettività e sull’occupazione. Durante la pandemia, ricorda Confagricoltura, il rafforzamento dei rapporti con le altre organizzazioni della filiera ha permesso di ottenere l’esonero contributivo e scongiurare la paralisi di alcuni segmenti che avrebbero rischiato di rimanere chiusi durante il periodo di lockdown. In merito al DDL in questione, che per Confagricoltura costituisce un’opportunità unica per un riassetto complessivo e il rilancio definitivo del settore florovivaistico riconosciuto come settore di rilevanza strategica, l’organizzazione ribadisce alcuni punti essenziali: 1) la definizione di attività agricola florovivaistica deve strettamente richiamarsi ai principi contenuti nell’articolo 2135 c.c. ed anche i riferimenti alle altre attività (manipolazione in primis) devono comunque rinviare al concetto di connessione alla attività di produzione vegetale come anche la definizione dei centri di giardinaggio; 2) i distretti devono essere rappresentativi di realtà davvero vocate; 3) evitare la proliferazione di nuovi marchi e valutarne le conseguenze rispetto a quelli esistenti, che potrebbero essere danneggiati; 4) prevedere una differenziazione, nel Piano di settore, tra misure ed interventi per il comparto floricolo e vivaistico. Oggi, nonostante l’inevitabile flessione dovuta al Covid-19, il settore rappresenta un valore alla produzione di oltre 2,6 miliardi di euro ed un saldo attivo della bilancia commerciale di oltre 400 milioni di euro per un totale di 27 mila imprese che danno lavoro ad oltre 100mila addetti.

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Cinghiali proliferano indisturbati, devastando ogni coltura

Selvatici, servono interventi organici CONFAGRICOLTURA A FIANCO DELLE AZIENDE, CI VUOLE SUBITO UN PIANO DI CONTENIMENTO

I

danni da selvatici sono ormai fuori controllo come denunciato nuovamente da Confagricoltura Cuneo sullo scorso numero de L’Agricoltore. Ma anche le iniziative confederali si susseguono per porre un argine a questa grave situazione. Confagricoltura sta partecipando da mesi a una serie di incontri promossi e coordinati dalla Prefettura di Torino, ai quali sono intervenuti autorevoli rappresentanti di tutte le istituzioni interessate, comprese Regione Piemonte e Ispra - Istituto superiore di protezione ambientale, per individuare interventi idonei ad affrontare in modo organico il problema. Con una recente nota tecnica congiunta trasmessa alla

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Prefettura di Torino, ma valida per tutto il Piemonte, le organizzazioni agricole tra cui Confagricoltura, in prima linea, si impegnano: 1) a supportare le imprese nella tempestiva predisposizione delle istanze necessarie alla denuncia dei danni subiti a causa della fauna selvatica ed al conseguente riconoscimento dell’indennizzo; 2) ad attivare un sistema efficace di controlli e abbattimenti tramite procedure di urgenza con l’utilizzo di soggetti abilitati allo scopo; 3) ad attivare puntuali segnalazioni nei confronti degli istituti venatori, degli Enti Gestori delle Aree Protette e delle Amministrazioni provinciali competenti affinché possano essere attivati,

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tempestivamente, gli interventi di selezione e contenimento della fauna selvatica, con lo scopo di ridurre l’incidenza dei danni provocati alle produzioni agricole e contribuire alla salvaguardia dell’incolumità pubblica; 4) a rilevare, in relazione alle situazioni di cui al punto precedente, le eventuali necessità di urgenza stante la segnalazione di danneggiamenti in atto; 5) a segnalare, ogni qualvolta si ravvisino condizioni di criticità ed emergenza tali da generare un potenziale rischio in termini di incolumità pubblica, al Prefetto competente le aree interessate, affinché possano essere attivate le azioni necessarie, anche, eventualmente, di carattere straordinario con il coinvolgimento dei sindaci; 4) a collaborare con la Regione Piemonte nella individuazione e definizione delle modalità di intervento più adeguate ed efficaci per contenere l’incidenza dei danni provocati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole;

5) a collaborare con le Province e la Città Metropolitana di Torino nell’organizzare ed erogare i corsi utili per la formazione dei proprietari o conduttori di fondi; 6) a partecipare attivamente alla cabina di regia istituita dalla Regione Piemonte in relazione all’attività di puntuale e periodico monitoraggio della fase attuativa dei piani di prelievo selettivi e dei piani di contenimento. “Seppur molto grave, non si tratta purtroppo di una situazione limitata ai danni da cinghiale - spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -, ma riguarda tutte le specie di fauna selvatica che proliferano senza controllo sul nostro territorio, provocando danni ingenti. Serve un piano organico di contenimento gestito in modo scientifico“.

Risoluzione in Commissione Agricoltura al Senato A livello nazionale Confagricoltura, inoltre, plaude all’importante risoluzione, approvata in commissione Agricoltura al Senato, che impegna il Governo a risolvere definitivamente il dramma dei danni da fauna selvatica. Era indi-

CONFAGRICOLTURA ESORTA IL GOVERNO AD ATTUARE AZIONI PIÙ EFFICACI E PIÙ RISOLUTIVE


FAUNA SELVATICA

spensabile - a parere della Confederazione - un adeguamento delle politiche per una maggior tutela dell’attività agricola. La Confederazione esorta poi il Governo a programmare piani faunistici puntuali che consentano un equilibrio tra attività agricole, biodiversità, salute e sicurezza pubblica, in linea con quanto previsto dalla UE, per una prevenzione più efficace. Chiede inoltre omogeneità a livello nazionale, semplificazione nelle procedure di quantificazione dei danni diretti e indiretti e maggiori risorse per il risarcimento degli agricoltori colpiti dal fenomeno.

REGIONE PIEMONTE

Controllo dei cinghiali: aumentati i soggetti che possono intervenire

La Giunta regionale ha integrato i soggetti che possono essere impiegati nell’attività di controllo del cinghiale. Nella delibera viene stabilito che: 1) per l’attuazione dei piani di controllo le Province e la Città Metropolitana di Torino si avvalgono della collaborazione dei proprietari o conduttori dei fondi ricompresi nelle aree interessate dai piani di abbattimento, delle guardie venatorie volontarie e di cacciatori individuati in possesso di specifica formazione, tutti operanti sotto il coordinamento delle stesse amministrazioni; 2) i cacciatori in possesso di attestato di selecontrollore e quelli che hanno effettuato e superato il corso previsto da

una delibera regionale del 2019 possono essere inclusi tra i soggetti dotati di specifica formazione; 3) gli attestati di formazione specifica rilasciati dalle Province e dalla Città Metropolitana di Torino sono validi su tutto il territorio piemontese. “Con questo provvedimento - rileva l’assessore regionale Marco Protopapa - amministrazioni provinciali e Città Metropolitana, enti deputati a gestire il piano di controllo dei cinghiali, hanno finalmente la possibilità di avvalersi di personale formato e specializzato, oltre ai soggetti già previsti, proprio per poter intervenire in situazioni emergenziali e nei luoghi di particolare criticità”.

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AGRICOLTURA & SCIENZA

Biotecnologie, la nuova frontiera dell’agricoltura UNO STUDIO DI BRUXELLES RIVELA CHE LE NUOVE TECNICHE SONO UN VALIDO CONTRIBUTO CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI

“U

n riconoscimento di fondamentale importanza per coniugare sostenibilità ambientale ed efficienza produttiva delle imprese agricole aperte alle innovazioni”. È il commento di Confagricoltura a proposito dello studio pubblicato di recente dalla Commissione europea sulle biotecnologie, con particolare riferimento alle nuove tecniche del genoma. Lo studio riconosce che le nuove tecniche possono dare un valido contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici, offrendo la possibilità alle imprese agricole di salvaguardare il potenziale produttivo con una minore pressione sulle risorse naturali. Non solo: lo studio della Commissione evidenzia anche che la vigente legislazione sugli organismi geneticamente migliorati, varata nel 2001, non è adeguata per regolamentare le innovazioni tecnologiche in questione che consentono anche di aumentare la

produttività delle colture, grazie a interventi mirati sul genoma. Tecniche completamente diverse dagli OGM. “Con questa analisi è stata riconosciuta la validità delle critiche che avevamo formulato alla sentenza della Corte di giustizia UE, del lu-

RAPPORTO PRELIMINARE

glio 2018, secondo la quale le nuove tecniche di mutagenesi rientrano nella sfera di applicazione della normativa sugli OGM” - sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Chiediamo ora alle istituzioni dell’U-

nione e ai Governi nazionali di accelerare il passo, con il supporto del mondo scientifico, per giungere a una chiara ed efficace regolamentazione per l’uso delle più avanzate biotecnologie in ambito europeo - aggiunge Giansanti -. Potranno tornare senz’altro utili i risultati di un recente incontro sulle innovazioni tecnologiche che abbiamo organizzato con Assobiotec (Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie)”. Le nuove tecniche

del genoma – rileva Confagricoltura – hanno avuto negli ultimi anni una rapida diffusione a livello mondiale, anche nei Paesi terzi con i quali l’Unione europea ha sottoscritto accordi per l’interscambio di prodotti agroalimentari. Il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, spezza anch’egli una lancia a favore dell’avvento delle biotecnologie: “Lotta ai cambiamenti climatici, preservare e conservare i territori, valorizzazione di

Glifosato, Confagricoltura: “Le valutazioni siano ispirate dal massimo rigore scientifico”

Il glifosato non è cancerogeno, mutageno e tossico per la riproduzione. Ci sono, quindi, le condizioni per prolungare l’autorizzazione all’uso del prodotto, anche se servono ulteriori analisi in merito all’impatto sulla biodiversità. Sono le conclusioni – segnala Confagricoltura – del rapporto preliminare, redatto su mandato della Commissione europea, dalle autorità di quattro Stati membri - Francia, Paesi Bassi, Svezia e Ungheria - che è stato trasmesso all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). In una nota ufficiale diffusa nelle scorse settimane, l’EFSA ha evidenziato che le autorità dei quattro Stati membri non hanno previsto “una modifica alla classificazione esistente” del glifosato. “Prendiamo atto del parere preliminare – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Siamo solo al primo passaggio di una lunga e accurata procedura che si concluderà l’anno prossimo. Confidiamo che il prosieguo delle valutazioni, fino alla decisione finale, sia esclusivamente ispirato dal massimo rigore

per la piena tutela di tutte le parti in causa, a partire dai consumatori”. Il parere preliminare sarà oggetto, a partire da settembre, di consultazioni aperte al pubblico a cura dell’EFSA e della ECHA. A seguire, la classificazione del glifosato sarà portata all’esame del Comitato per la valutazione dei rischi dell’Agenzia per le sostanze chimiche. Infine, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare effettuerà una revisione conclusiva che sarà resa nota nella seconda metà dell’anno venturo. Terminata la procedura, sarà la Commissione europea a presentare la proposta per l’eventuale rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato. L’attuale autorizzazione quinquennale scadrà il 15 dicembre 2022. “Occorre comunque rilevare che gli agricoltori italiani fanno un ricorso limitato al glifosato, utilizzato solo nelle fasi di presemina. Al di là di quelle che saranno le scelte della Ue - conclude il presidente di Confagricoltura -, la transizione ecologica impone la diffusione di processi produttivi più sostenibili e una minore pressione sulle risorse naturali”.


ALLASIA: “L’AGRICOLTURA È DI FRONTE AD UNA QUINTA SVOLTA, QUELLA DELLA DIFFUSIONE SU LARGA SCALA DELLE NUOVE BIOTECNOLOGIE” fattori di produzioni fondamentali per l’agricoltura come l’acqua, l’aria, la terra,

C O

BONUS VERDE

la produzione di cibo sostenibile: tutti aspetti che oggi cerchiamo di raggiungere attraverso l’uso di strumenti come l’agricoltura 4.0, la precision farming, l’innovazione tecnologica, la transazione ecologica, la digitalizzazione e con l’aiuto di politiche europee (PAC, Recovery Found) e nazionali (PSR, PRNN). Sono traguardi importanti, che per essere raggiunti hanno bisogno del mondo della ricerca e soprattutto di quello della genetica. Le biotecnologie

CONTERNO OCCELLI

sono la nuova frontiera e noi come Confagricoltura lo diciamo da tempo. L’agricoltura negli ultimi 100 anni ha affrontato quattro fasi fondamentali: l’introduzione della genetica, delle macchine con la rivoluzione industriale, della chimica e della digitalizzazione. Ora siamo di fronte ad una quinta svolta, quella della diffusione su larga scala delle nuove Biotecnologie (NBT). E non possiamo tirarci indietro dall’intraprendere questa via”.

L’avvento delle biotecnologie potrà aiutare le imprese agricole a salvaguardare il proprio potenziale produttivo Testate_Trincianti_2

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-15% % di riduzione degli aiuti diretti nell’ultimo anno

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ASSEMBLEA NAZIONALE

Non servono le restrizioni per un’agricoltura sostenibile È IL MESSAGGIO LANCIATO DALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DI CONFAGRICOLTURA AI DUE MINISTRI PATUANELLI E CINGOLANI

“L

e imprese agricole sono pronte a investire per aumentare il contributo alla lotta contro il cambiamento climatico e per accrescere la sostenibilità ambientale. Gli obiettivi, però, vanno raggiunti puntando sulle innovazioni e non solo attraverso restrizioni. Una risposta deve arrivare dalla piena applicazione del PNRR, che ha nella transizione ecologica un punto fondamentale”. Lo ha detto il presidente Massimiliano Giansanti nella relazione di apertura della Il presidente Massimiliano Giansanti con i ministri Stefano Patuanelli e Roberto Cingolani

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101a Assemblea di Confagricoltura a Palazzo Della Valle, a Roma, a cui hanno partecipato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Per il Piemonte erano presenti Luca Brondelli di Brondello, membro di Giunta, e Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte. In uno studio diffuso dalla Commissione Ue si rileva che l’impronta climatica dell’agricoltura europea, misurata in termini di unità di prodotto, si è ridotta a partire dal 1990. Si tratta di risultati importanti - ha sottolineato Massimiliano Giansanti - ma sappiamo che occorre fare di più: le energie rinnovabili, con il biometano, il fotovoltaico agricolo, il biogas, possono dare nuovo slancio a modelli virtuosi in cui città e campagna si incontrano. Altra questione di fondamentale importanza per il futuro dell’agricoltura è la nuova PAC, che entrerà in vigore nel 2023, ma per la quale già entro la fine di quest’anno gli Stati membri dovranno inviare alla Commissione europea i programmi strategici nazionali. Una novità assoluta, in quanto dovranno contenere sia le scelte sui pagamenti diretti, sia i programmi di sviluppo rurale a livello regionale. “Abbiamo espresso e motivato le nostre riserve sull’accordo che è stato raggiunto - ha detto Giansanti - Ora c’è molto lavoro da fare e in tempi stretti, in considerazione anche del fatto che la PAC dovrà essere integrata con i progetti di investimento del Recovery Plan, senza dimenticare l’urgenza della riforma della pubblica amministrazione, della semplificazione e

degli investimenti in infrastrutture e logistica”.

Le parole dei ministri Stefano Patunaelli e Roberto Cingolani “Più gli imprenditori saranno capaci di intercettare l’innovazione, più lo Stato potrà accompagnare gli investimenti - ha affermato il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli -. Dobbiamo essere in grado di guardare sia vicino, sia all’orizzonte: nel PNRR ci sono misure pensate per fare entrambe le cose. Abbiamo compiuto delle scelte e dovremo continuare a farne, assieme ai settori produttivi di cui l’agroalimentare è uno dei massimi rappresentanti. PAC e PNRR sono le due grandi occasioni che non possiamo mancare”. “La grande sfida della sostenibilità è trovare un punto di incontro tra l’aumento della domanda di cibo nel mondo e la necessità di conservare le risorse naturali – ha aggiunto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani - L’agroalimentare può vincere questa sfida puntando sulla razionalizzazione dell’uso dell’energia, dell’acqua e della chimica, ma anche sul potenziamento del patrimonio forestale e della digitalizzazione”. Per Confagricoltura, resta la necessità di un piano strategico di lungo periodo, che sappia valorizzare la produzione agricola e la competitività delle imprese. Una competitività che è già una realtà, ma che deve essere implementata, come è emerso dallo studio di Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison e docente di Economia all’Università Cattolica, sulle eccellenze agroalimentari italiane: “Conoscere i propri punti di forza - ha spiegato - è fondamentale per l’elaborazione di una strategia efficace”. IL VIDEO DELL’ASSEMBLEA

Inquadra il QR-Code e guarda gli interventi dell’assemblea 2021


RINNOVO

Le parti al tavolo in Confagricoltura a Cuneo per la firma del rinnovo contrattuale

Nuovo contratto degli operai agricoli SIGLATO IN CONFAGRICOLTURA A CUNEO L’ACCORDO TRA ORGANIZZAZIONI AGRICOLE E SINDACATI

M

artedì 13 luglio, presso la sede della Confagricoltura di Cuneo (via Bruno Caccia 4-6-8), è stato rinnovato il “Contratto degli operai agricoli e florovivaisti” della provincia di Cuneo. Al tavolo dell’intesa le tre principali organizzazioni agricole (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) e le sigle sindacali Uila-Uil, Fai-Cisl e Flai-Cgil. L’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo era rappresentata dal presidente Enrico Allasia, dal direttore Roberto Abellonio e dalla responsabile Paghe e Fiscale, Jessica Cerrato. L’accordo, siglato in applicazione

L’ACCORDO È CONSULTABILE PRESSO TUTTI GLI UFFICI DI CONFAGRICOLTURA SUL TERRITORIO degli articoli 2 e 3 del C.C.N.L. per gli operai agricoli e florovivaisti del 19 giugno 2018, ha decorrenza dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2023 e prevede, tra gli aspetti più significativi, un aumento retributivo delle tabelle salariali degli operai agricoli nella

misura dello 0,8% a partire da luglio 2021, a cui si aggiunge un aumento dell’1% dal prossimo novembre, per un complessivo +1,8%. L’accordo interessa oltre 22.000 lavoratori a tempo determinato e indeterminato e 3.000 aziende datoriali agricole in provincia di Cuneo. “Riteniamo che questa intesa, raggiunta dopo oltre un anno di intense trattative e dibattito tra tutte le parti coinvolte, rappresenti il miglior punto di incontro possibile tra associazioni agricole datoriali e sindacati dei lavoratori in un momento contingente di incertezza anche a causa della pandemia di Covid-19 ancora in atto - dichiara Roberto Abellonio -. Come rappresentanti delle aziende agricole siamo moderatamente soddisfatti dell’accordo, perchè ha consentito di arrivare a un risultato che tiene conto di molti fattori. L’aumento salariale inferiore ai 2 punti percentuali, di cui solo una parte andrà ad incidere sulle campagne di raccolta, infatti, va contestualizzato all’interno delle dinamiche che caratterizzano il nostro settore, soggetto alla volatilità dei mercati, a voci di costo in aumento e a marginalità dei ricavi sempre più contenuta. Troppe volte, infine, si accusano ingiustamente le aziende del settore primario di comportamenti scorretti, ma non bisogna generalizzare facendo di tutta l’erba un fascio, in quanto si stratta di casi isolati all’interno di un

ROBERTO

ABELLONIO Direttore provinciale di Confagicoltura Cuneo

È STATA UNA TRATTATIVA LUNGA E IMPEGNATIVA MA SIAMO MODERATAMENTE SODDISFATTI settore indiscutibilmente sano e virtuoso”. Grazie alla collaborazione con l’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale EBAT FAVLA, inoltre, sono stati definiti a favore dei lavoratori un’integrazione “una tantum” in occasione della nascita di un figlio e un contributo per le spese funerarie sostenute dagli eredi del lavoratore agricolo deceduto e per le spese scolastiche dei figli degli operai agricoli. Per tutti i dettagli, l’accordo è consultabile negli uffici di zona di Confagricoltura Cuneo.

AUMENTO

+1,8% % complessiva di aumento salariale da novembre 2021

SALARIALE

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ZOOTECNIA

Taglio coda suini, approvato il nuovo piano del ministero CONFAGRICOLTURA CUNEO: “NON SI È TENUTO CONTO DEL GRANDE LAVORO DI SPERIMENTAZIONE FATTO DAL PIEMONTE”

Alcune delle indicazioni previste

zamento/ingrasso e l’1,5% per gli allevamenti con più di 2.000 unità, percentuale che aumenta gradualmente nelle produzioni successive. Se l’impossibilità di introdurre suini a coda integra è imputabile a problematiche collegate al fornitore, il percorso di richiesta di fornitura e diniego motivato dall’allevamento speditore deve essere documentato per iscritto ed inviato all’azienda Usl competente per le verifiche del caso, al fine di non ricevere sanzioni o prescrizioni. Nel caso, invece, di problematiche non imputabili a fornitori nazionali, le comunicazioni devono essere inviate al Ministero della Salute, UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari) o PIF (Posti d’Ispezione Frontalieri) competenti. In caso di controllo ufficiale possono determinarsi diverse condizioni, in base alla presenza o assenza di piccoli gruppi di suini a coda integra, autovaluzione effettuata o non effettuata, requisiti insufficienti o migliorabili, che hanno come conseguenza diretta le prescrizioni e le sanzioni previste dalla normativa per inottemperanza ai requisiti richiesti.

I gruppi di suini a coda integra devono essere introdotti in ogni allevamento in numero adeguato, senza compromettere il benessere degli animali nel caso in cui si dovessero verificare episodi di morsicature. Il numero minimo di animali a coda integra può variare a seconda della tipologia di allevamento, ma non può essere inferiore al 3% degli animali di nuova introduzione. Per gli allevamenti da riproduzione e ingrasso si deve garantire il 3% in allevamenti con meno di 2.000 riproduttori e 2.000 capi in svez-

“Purtroppo a livello ministeriale non si è tenuto conto delle indicazioni e del grande lavoro di sperimentazione e raccolta dati portato avanti dalla Regione Piemonte e dagli allevatori, che ha evidenziato casi di grave impatto sul benessere animale e sulla gestione degli allevamenti – commenta Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo –. Siamo quindi in contatto con i funzionari regionali per le opportune valutazioni e prese di posizione”.

di Francesca Braghero

È

stato rinnovato per un altro triennio il piano nazionale per il miglioramento dell’applicazione dei Decreti Legislativi 122/2011 e 146/2001 di prevenzione taglio code suini e arricchimenti ambientali. Il piano si propone di uniformare il comportamento dei servizi veterinari sul territorio italiano per quanto concerne i controlli sul benessere animale negli allevamenti suini, in particolare in relazione alle azioni previste per contrastare la morsicatura delle code dei suini allevati ed il ricorso alla caudectomia come operazione di routine. I risultati ad oggi ottenuti con l’applicazione di protocolli volontari per l’introduzione dei suini a coda integra evidenziano un quadro di situazioni eterogenee e diversificate all’interno degli allevamenti. A partire da quest’anno, si ritiene opportuno fornire alcune indicazioni operative per le differenti condizioni verificate in allevamento durante i controlli ufficiali.

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Confagri Cuneo non soddisfatta

CUN SUINI DA MACELLO

Confagricoltura pronta al dialogo Sorpresa e dispiacere hanno suscitato in Confagricoltura le dimissioni dei commissari della parte acquirente della Commissione Unica Nazionale (CUN) Suini da macello; chiaro segno di protesta in merito alle proposte di modifica del Regolamento di funzionamento della CUN stessa che erano state più volte discusse dalle organizzazioni di rappresentanza con il ministero delle Politiche Agricole e con la Borsa Merci Telematica Italiana e su cui sembrava si fosse raggiunto un equo compromesso. Confagricoltura ha ricordato che la CUN è stata costituita con lo scopo di avere delle quotazioni tutte le settimane; nonostante questo, in un’ottica di fattiva collaborazione al fine di favorire il dialogo, è venuta incontro alla richiesta della parte acquirente in merito alla possibilità - in determinate circostanze - di non procedersi alla definizione del prezzo (cd ‘non formulato’). “Viste le aperture che ha concesso parte agricola, appare spontaneo chiedersi quali siano le vere ragioni di tale protesta e che queste vengano palesate quanto prima – ha detto il presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Allevamenti Suini di Confagricoltura, Rudy Milani - in modo tale che si possa riaprire un dialogo costruttivo per trovare un compromesso che garantisca una soluzione stabile e duratura per i lavori della CUN e per la regolare e continua indicazione dei prezzi di mercato, nell’interesse di tutta la filiera”.


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-15% % di riduzione degli aiuti diretti nell’ultimo anno

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XXXXX XXXXX XXXXX XXXXX

L’Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni per XXXXX XXXXX XXXXX XXXXX ottenere il contributo a fondo perduto “Sostegni bis”, relativamente ai soggetti (esercenti attività d’impresa, arti o proXXXXX XXXXX XXXXX XXXXX fessioni o titolari di reddito agrario) per i quali si è verificato XXXXX XXXXX XXXXX XXXXX un calo del fatturato di almeno il 30% tra la media mensile XXXXX del fatturato e deiXXXXX corrispettivi XXXXX del periodo 1°XXXXX aprile 2019 – 31 marzo 2020 e quella del periodo 1° aprile 2020 – 31 marzointo 2021.testo L’art. 1finto del decreto bis” ha previsto, testo“Sostegni testo finto testo teoltre al primo contributo a fondo perduto “automatico”, sto finto testo testo finto testo testo finto che consiste nell’erogazione di in una somma pari al contritesto testo finto testo testo finto testo buto Sostegni 1 (ex D.L. n. 41/2021) da parte dell’Agenzia testoEntrate, finto anche testol’erogazione testo fintodi testo testocontributo, finto tedelle un ulteriore sto testocontributo finto testo testobisfinto testo testoricorfinto cosiddetto Sostegni attività stagionali, rendone i presupposti del calo del fatturato suddetto, previa testo testo finto testo testo finto testo testo presentazione di un’apposita istanza, al netto dell’importo finto testo testo finto testo testo finto testo tedel contributo automatico già percepito. Se viceversa sto finto testo testo finto testo testo finto iltesto contributo determinato in base ai dati indicati sull’istanza è testo finto testo testo finto testo testo finto inferiore al contributo Sostegni bis “automatico”, non si dà testo testo finto testo testo finto testo testo corso all’istanza presentata e il contribuente può trattenere testoSostegni testo finto testo testo fintoIl testo teilfinto contributo bis automatico percepito. contributo asto fondo perduto previatesto dichiarazione del rispetto finto testoè erogato finto testo finto testo testo da partetesto del richiedente dei requisiti previsti. Più intesto particofinto testo finto testo testo finto lare, sono stabiliti requisiti e limiti massimi relativamente testo finto testo testo finto testo testo finto teagli aiuti che ciascun contribuente può ottenere durante il periodo di emergenza da Covid-19. FOCUS La sezione 3.1 prevede i seguenti limiti massimi di aiuti: Confagricoltura: la “Hard Brexit” è A) Per gli aiuti ottenuti durante il periodo tra il 1° marzo il peggiore scenario per il sistema 2020 e il 27 gennaioagroalimentare 2021: 100.000 euro per ilRischio settore agriitaliano. colo; 120.000 euro per il settore della pesca e acquacoltura;

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800.000 perfinto i settori diversi precedenti. testoeuro testo testo testodaifinto testo testo B) Per gli aiuti ottenuti durante il periodo tra il testo 1° marzo finto testo testo finto testo finto testo 2020finto e la richiesta del contributo bis attività testo testo finto testoSostegni testo finto testo stagionali: 225.000 euro per il settore agricolo; 270.000 testo finto testo testo finto testo testo finto euro per iltesto settore dellafinto pesca e acquacoltura; 1.800.000 testo testo testo finto testo testoeuro per i settori precedenti. fintodiversi testodai testo finto testo testo finto testo La sezione 3.12 prevede i seguenti limiti massimi di aiuti: testo finto testo testo finto testo testo finto A) Per gli aiuti ottenuti durante il periodo tra il 13 ottobre testo testo finto testo testo finto testo testo 2020 e il 27 gennaio 2021, 3.000.000 euro; B) Per gli aiuti ottenuti durante il periodo tra il 13 ottobre 2020 e la richiesta del contributo Sostegni bis attività sto testo finto testo testo finto testo testo stafinto gionali, 10.000.000 euro. testo testo finto testo testo finto testo testo Qualora, sommando all’importo complessivo di aiuti ricevuti finto testo testo testo3.1testo testo tedal richiedente per le finto due sezioni e 3.12finto il contributo sto finto testo testo finto testo testo finto testo richiesto con l’istanza, si superi il limite massimo applicabile, si potrà richiedere il contributo limitatamente all’importo testo finto testo testo finto testo testo finto che consente non superare il limite di aiuti di Stato, testo finto ditesto testo finto testo testo fintoinditecando tale minor importo nell’apposita sezione dell’istanza sto testo finto testo testo finto testo testo finto denominata “Minor importo richiesto”. testo testo finto testo testo testo testo L’importo riconosciuto a fronte dellafinto presentazione dell’ifinto testo testo finto testo testo finto testo testanza Sostegni bis attività stagionali è pari al contributo sto fintointesto testoofinto testo calcolato base aitesto valori finto indicatitesto nell’istanza al minor importo indicato per evitare il superamento del limite testo finto testo testo finto testo testo fintomastesimotesto di aiutifinto di Stato, diminuito contributo sto testo testodell’importo finto testodeltesto finto Sostegni bis automatico, se percepito. testo testo finto testo testo finto testo finto A scelta del richiedente, l’Agenzia delle Entrate può erotesto finto testo testobisfinto testostagionali testo gare iltesto contributo Sostegni attività finto testo testo finto testo testo finto testo tespettante: sto finto testo testo finto testocorrente testo finto testo A) mediante accredito su conto bancario

o postale, intestato al beneficiario (o cointestato se il beneficiario è una persona fisica); B) mediante riconoscimento di un credito d’imposta di pari valore, utilizzabile in compensazione tramite modello F24. L’istanza deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, entro e non oltre il 2 settembre 2021. LeTABELLA aziende che hanno affidato il servizio di contabilità alla Confagricoltura verranno contattate direttamente perXXXXX la presenXXXXX XXXXX tazione delle domande, non appena si saranno XXXXX XXXXX XXXXX effettuati i conteggi per la verifica dell’accesso XXXXX XXXXX XXXXX al contributo. XXXXX

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DOMANDE RISTRUTTURAZIONE VIGNETI 2021/22: CHIESTA XXXXX XXXXX XXXXX XXXXX LA PROROGA AL 31 LUGLIO

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A giornale in chiusura è stata richiesta al Mipaaf la XXXXX XXXXX XXXXX XXXXX proroga al 31 luglio (rispetto al precedente termine del 15 luglio) dei termini per la XXXXX presentazione delle domande di aiuto per il Piano di ristrutturazione e riconversione testo finto Le testo testo finto viticola. Regioni neglifinto scorsitesto giorni testo avevano in- tericevute richiestefinto per una proroga stofatti testo fintopressanti testo testo testo testodelfinto suddetto tenuto testo conto dell’accavallarsi di testo testotermine, finto testo finto testo testo scadenze relative alla presentazione delle domande finto testo unico. finto Mentre testo testo finto testo teper testo il pagamento scriviamo la proroga stonon finto testo testo finto testo finto testo è ancora ufficiale, ma dovrebbe essere accolta.testo La richiesta della Regione Piemonte andrebbe incon- tefinto testo testo finto testo testo finto testo alle esigenze del sistema di base in un stotrofinto testo testo finto produttivo testo testo finto testo periodo in cui è opportuno estendere la possibilità testo finto testo testo finto testo testo finto tedi partecipazione all’utilizzo dei fondi resi disponibili stodall’Europa testo finto testo finto del testo testo finto per testo agevolare la ripresa settore.

testo testo finto testo testo finto to.

INSERTO TECNICO

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BANDO ISMEA PER I GIOVANI AGRICOLTORI, MUTUI A TASSO ZERO E 35% A FONDO PERDUTO La Gazzetta Ufficiale n. 135 dell’8 giugno 2021 pubblica il Decreto Ministeriale 20 aprile 2021 relativo agli incentivi in favore dell’autoimprenditorialità giovanile in agricoltura. Il decreto chiarisce che le domande dovranno essere presentate tramite ISMEA, ente che deve ora inviare al MIPAAF ed al MEF lo schema delle istruzioni applicative volte a definire i criteri, le modalità di presentazione delle domande, la modalità di concessione e liquidazione nei limiti relativi agli interventi finanziabili. Ottenuto il via libera dai due

ministeri si potranno presentare le domande di contributo per il subentro nella conduzione di un’impresa agricola con progetti per lo sviluppo e consolidamento dell’azienda attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, oppure, per le imprese attive da almeno due anni, si potranno presentare progetti per lo sviluppo e il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le agevolazioni consisto-

no in mutui agevolati a tasso zero della durata massima di dieci anni (oppure quindici anni per le iniziative di produzione agricola), comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile. Inoltre, beneficiano di un contributo a fondo perduto nella misura massima del 35% della spesa ammissibile. Per informazioni contattare i tecnici della Confagricoltura di Cuneo.

BANCA DELLE TERRE ISMEA, APERTO IL BANDO PER LA VENDITA DI TERRENI AI GIOVANI Ha preso il via la procedura di vendita del quarto lotto dei terreni della Banca nazionale delle Terre Agricole (BTA). Il percorso è caratterizzato da tre fasi: - individuazione del terreno; - sottoscrizione della manifestazione di interesse; - presentazione dell’offerta. Sul sito istituzionale dell’Istituto - http://www.ismea.it/ banca-delle-terre - è possibile consultare le modalità di partecipazione, le caratteristiche

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INSERTO TECNICO

dei terreni e inviare le manifestazioni di interesse. Le manifestazioni potranno essere inviate fino al prossimo 7 settembre, esclusivamente in via telematica utilizzando il portale dedicato della BTA http://www.ismea.it/ banca-delle-terre. Al link che trovate a fondo pagina è scaricabile il documento che stabilisce: i criteri per la vendita dei terreni, i requisiti per la partecipazione alla pro-

cedura ad evidenza pubblica e le modalità operative.

Cosa offre la Banca delle Terre Agricole BTA offre la possibilità, per i giovani sotto i 41 anni, di pagare il prezzo del terreno ratealmente, con un piano di ammortamento fino a 30 anni (ex art.13, comma 4-quater, secondo periodo, del D.L. 193/2016). La dotazione complessiva dei terreni attualmen-

NUOVO REGOLAMENTO REGIONALE DELLE FATTORIE DIDATTICHE La Regione ha approvato il Regolamento regionale 5/R del 9 giugno 2021 recante “Disposizioni regionali relative all’esercizio e alla funzionalità delle attività di fattoria didattica in attuazione dell’articolo 19 della legge regionale 22 gennaio 2019, n. 1 (Riordino delle norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale)” , pubblicato sul BUR n. 23, supplemento 5 del 10 giugno 2021. Successivamente all’adozione del Regolamento, con determinazione dirigenziale n. 546 del 23 giugno 2021, è stato approvato il marchio grafico delle fattorie didattiche, le linee guida per il suo utilizzo, la modulistica della SCIA con allegati ed è stato individuato il Settore valorizzazione del sistema agroalimentare e tutela della qualità, quale struttura competente per la gestione dell’elenco regionale delle fattorie didattiche.

FINANZIAMENTI PER L’IMPRENDITORIA FEMMINILE Con lo scopo di favorire lo sviluppo e il consolidamento di aziende agricole condotte e amministrate da donne Ismea concede mutui fino a 300.000 euro, della durata variabile da 5 a 15 anni, a tasso zero, per un importo non superiore al 95% delle spese ammissibili, a micro, piccole e medie aziende condotte e amministrate da donne, in forma singola o associata. L’intervento finanzia progetti di sviluppo che perseguano obiettivi di miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda, miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali e/o la realizzazione e il miglioramento di infrastrutture connesse allo sviluppo e alla modernizzazione dell’agricoltura. Per ulteriori informazioni: http://www.ismea.it/ flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11152. te in vendita supera i 16 mila ettari, per un totale di 624 aziende agricole potenziali e per un valore complessivo minimo atteso di 255 milioni di euro. I terreni sono ubicati in pre-

valenza nel Sud (74%) - in Sicilia, Basilicata e Puglia -, nel Centro Italia (17%), in particolare in Toscana, e nel Nord (9%), distribuiti tra EmiliaRomagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria.

INQUADRA IL CODICE QR

Per conoscere dove sono ubicati i criteri per la vendita dei terreni e i requisiti per partecipare


“GREEN PASS” E REGOLE PER ORGANIZZARE FESTE CONSEGUENTI ALLE CERIMONIE CIVILI O RELIGIOSE ll Ministero della Salute ha recentemente fornito alcuni chiarimenti agli operatori del settore ristorativo e ricettivo che avevano sollevato dubbi sulle modalità di applicazione dell’articolo 8 bis, comma 2, del decreto-legge 22 aprile 2021 n. 52 che consente la partecipazione alle feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose solo a chi è munito di una delle certificazioni

verdi Covid-19, cosiddetto “Green Pass”. Il “Green Pass”, o certificato verde è attualmente obbligatorio per tutti i partecipanti alle feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose ed è scaricabile seguendo le istruzioni riportate sul sito unico nazionale https://www. dgc.gov.it/web/ Il certificato verde attesta l’avvenuta vaccinazione, l’av-

venuta guarigione dal virus o il risultato negativo di un tampone molecolare o antigenico rapido effettuato nelle 48 ore precedenti. Dovranno averlo gli invitati, i testimoni, i genitori, i familiari, gli amici e perfino gli sposi. Sia che si tratti di una cerimonia religiosa o civile. Il “Green Pass” non è invece obbligatorio per i bambini sotto i 6 anni che partecipano

a banchetti con meno di 60 partecipanti e per gli addetti ai lavori, come per esempio gli organizzatori, i camerieri, i fotografi, i parrucchieri, i musicisti ed i truccatori. I lavoratori coinvolti nella realizzazione delle feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose dovranno però essere “tracciati” (mantenere elenco dei nominativi per 14 giorni; in allegato esempio di registro dove mantenere

traccia), provvedere ad una frequente igienizzazione delle mani e indossare sempre la mascherina, sia nei locali interni che in quelli esterni per tutta la durata dell’evento. Visto l’evolversi della normativa per informazioni e chiarimenti contattare l’Ufficio Sicurezza, Qualità e Certificazioni Alimentari di Confagricoltura Cuneo (ramero@confagricuneo.it – 0171/692143 – 3665989772.

LA GUIDA CON LE REGOLE Per scaricare l’elenco completo delle regole da seguire riportato nella guida realizzata da Confagricoltura Cuneo

INSERTO TECNICO

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INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE NASPI: I REQUISITI NECESSARI, CHI NE HA DIRITTO E CHI NO La Naspi è una prestazione economica mensile a sostegno di chi si trova disoccupato per motivi indipendenti dalla sua volontà. Si tratta di un’indennità che non spetta ai lavoratori che si dimettono – esclusi i casi di dimissioni per giusta causa – o che hanno interrotto il rapporto di lavoro con una risoluzione consensuale (salvo alcuni casi specifici).

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INSERTO TECNICO

Naspi: a chi spetta Possono beneficiare della Naspi i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, compresi: 1) apprendisti; 2) soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative; 3) personale artistico con rap-

porto di lavoro subordinato; 4) dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

3) lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa; 4) lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato; 5) lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NaspI .

Non possono accedere alla prestazione

Quali sono i requisiti necessari

1) dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni; 2) operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;

Chi rientra tra le categorie ammesse alla Naspi e ha perso involontariamente il lavoro, può richiedere l’indennità se possiede i seguenti requisiti:

A) è in stato di disoccupazione (cioè privo di lavoro e immediatamente disponibile allo svolgimento e alla ricerca di un’attività lavorativa); B) può far valere almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti all’inizio del periodo di disoccupazione. La NaspI è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. Ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi di contribuzione che hanno già dato luogo a prestazioni di disoccupazione.


ZOOTECNIA

Allevamenti in crisi per i costi alle stelle NELLE STALLE DELLA GRANDA SI AVVERTONO LE RIPERCUSSIONI DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME di Francesca Braghero

È

allarme negli allevamenti cuneesi per i prezzi delle materie prime, che hanno ormai raggiunto i massimi storici, proprio nel mezzo di un periodo di crisi economica che perdura ormai da oltre un anno. A pesare, in particolare, è la crescita delle quotazioni di soia, orzo e mais, che registrano il maggior incremento dell’ultimo decennio e incidono ancora di più in un Paese come il nostro, dove il costo dell’alimentazione animale è superiore rispetto alla media europea per via della maggiore attenzione alla qualità.

Carne bovina e suina “Il prezzo del mais è passato dai 18-19 euro al quintale del 2019 ai 23-24 euro attuali, con punte addirittura di 26-27 euro – commenta Alberto Brugiafreddo, presidente della sezione Bovini da Carne di Confagricoltura Cuneo –. Anche la soia ha subito un aumento di costi che va dal 30 ALBERTO

BRUGIAFREDDO Presidente sezione Bovini da Carne Confagricoltura Cuneo

al 70%, con una media di 58 euro al quintale”. Questi incrementi vertiginosi delle materie prime non trovano corrispondenza nei prezzi della carne, il cui mercato è stato anche in parte bloccato dopo un anno di chiusura del canale Horeca a causa del Covid. “Molte aziende stanno riducendo drasticamente i loro numeri, con il rischio di non sopravvivere a questa situazione continua Brugiafreddo -. La GDO, così come i piccoli clienti, continuano a richiedere prezzi bassi per l’acquisto della carne e di certo la situazione non migliorerà nell’immediato”. Anche il comparto suinicolo sta affrontando lo stesso problema: “Dopo un brevissimo rialzo di quotazioni all’ultimo lockdown, dal giugno scorso, con prezzi delle materie prime alle stelle, il prezzo delle carni suine piemontesi è nuovamente crollato – spiega Roberto Barge, presidente della sezione Suinicola di Confagricoltura Cuneo –. La causa è da ricercare anche nel blocco delle esportazioni verso i Paesi dell’Est da parte di Stati come la Germania, che ora fanno giungere le

ROBERTO

BARGE

Presidente sezione Suinicola Confagricoltura Cuneo

loro carni in Italia a prezzi molto contenuti”. In un momento così difficile, diventa fondamentale garantire una maggiore liquidità agli allevamenti, accelerando il pagamento dei ristori, e sarebbe opportuno anche un intervento dall’alto che fissi i prezzi su valori che non scendano a livelli inferiori ai costi di produzione sostenuti. Subentra in questo contesto anche il tema degli investimenti per la valorizzazione delle carni pregiate: “Ci chiediamo a cosa servano le certificazioni degli animali allevati se ciò non si traduce successivamente in un maggiore costo della carne prodotta” – fa notare, a questo proposito, Alberto Brugiafreddo. GIAMPIERO

DEGIOVANNI Presidente sezione Lattiero-Casearia Confagricoltura Cuneo

Allevamenti da latte Stessa sorte per il latte: l’impennata dei prezzi della soia e del mais sta gravando pesantemente sui bilanci delle aziende produttrici, con esborsi per la razione alimentare animale che negli ultimi mesi hanno raggiunto i 30

euro al Kg per produrre 100 Kg di latte. Come evidenziato dall’Indice Ismea, i costi di produzione per l’allevamento bovino da latte registrano un incremento del 4,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo aumento ha spinto gli allevatori a frenare la produzione di latte e il progressivo calo della domanda estera legato alle chiusure ha ulteriormente contribuito alla crisi dell’export italiano a inizio anno, con un lieve ma preoccupante calo sul fronte dei prezzi medi in uscita. “Nonostante le buone prospettive per i prossimi mesi, grazie al ritorno alla normalità e alla ripresa del turismo, che dovrebbero portare ad un nuovo slancio della domanda, tra gli allevatori permane un senso di sfiducia, legato all’aumento dei costi delle materie prime – commenta Giampiero Degiovanni, presidente della sezione Lattiero casearia di Confagricoltura Cuneo –. Non riusciamo a capire i motivi per cui, anche se le produzioni di soia e mais sembrano ora tornate a livelli alti, i prezzi dei mangimi continuino a non scendere, temiamo ci sia una speculazione di fondo”. Senza un intervento di riequilibrio tra i prezzi delle materie prime e quelli del latte, così come per la carne, questo problema, che va di pari passo ad una plausibile accelerazione delle importazioni cinesi, porterà ancora una volta a compromettere la redditività e la produttività delle stalle.

L’Agricoltore cuneese N.05 • LUGLIO 2021

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VITIVINICOLTURA

CONSORZIO

Matteo Ascheri rieletto presidente Nel segno della continuità. Il Consorzio di Tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani ha riconfermato Matteo Ascheri alla presidenza. “Questo secondo mandato sarà un’opportunità importante per concludere il percorso iniziato nel 2018. In questi tre anni è stato importante consolidare i marchi Barolo e Barbaresco; adesso sarà importante affrontare le sfide di tutte le denominazioni che rappresentiamo - dichiara Ascheri -. Nei primi cinque mesi del 2021 le nostre denominazioni hanno registrato risultati molto buoni, con un +19,7% sull’imbottigliato e punte del 26-28% per Barolo e Barbaresco”. Nell’augurare buon lavoro al rieletto presidente, tutta Confagricoltura Cuneo esprime a Matteo Ascheri e al nuovo CdA del Consorzio le proprie congratulazioni.

NUOVO ORGANO

Stoccaggio vini, ancora troppe criticità sui controlli CONFAGRICOLTURA E LE ALTRE ORGANIZZAZIONI DI FILIERA HANNO SCRITTO AL MINISTERO PER CHIEDERE DI RIVEDERE LA PROCEDURA

S

i stanno ancora riscontrando notevoli criticità in merito allo svolgimento dei controlli finali per la chiusura dello stoccaggio privato per i vini di qualità per l’anno 2020. Confagricoltura, in risposta alle numerose sollecitazioni ha concordato con le altre organizzazioni della filiera una lettera al Mipaaf per richiedere di individuare una procedura tale da consentire il controllo e lo svincolo in tempi rapidi poiché non è stato ancora ufficialmente chiuso il provvedimento che individua Agecontrol quale organismo incaricato del controllo. “In effetti continuiamo a riscontrare forti criticità per quanto riguarda l’aspetto dei controlli - sottolinea Gianluca Demaria, presidente della

Produttori preoccupati Venendo alla lettera indirizzata alla Direzione Generale delle politiche internazionali e dell’Unione europea e al Ministero, Confagricoltura si è fatta portavoce delle preoccupazioni che si

Gianluca Demaria: “Inspiegabile l’assenza di Confagricoltura e delle altre organizzazioni nel Comitato sostenibilità vitivinicola”

Sul sito del Mipaaf è stato pubblicato il decreto dipartimentale n.288989 del 23 giugno 2021 relativo alla costituzione del Comitato della sostenibilità vitivinicola (CoSVi). Il decreto oltre a costituire il Comitato sancisce l’uso del Sistema di Qualità Nazionale della Produzione Integrata – SNQPI per il sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola. Il CoSVi avrà il compito di definire il disciplinare e il sistema di monitoraggio e di individuare gli indicatori per le valutazioni della sostenibilità della filiera vitivinicola; il disciplinare sarà basato dunque per la parte in campo sul sistema di produzione integrata e per la parte di trasformazione e imbottigliamento farà riferimento alle norme, nazionali o internazionali, dei più recenti protocolli, anche privati, in materia di sostenibilità vitivinicola. La certificazione di sostenibilità è definita come certificazione di processo e non di prodotto e la rispondenza del processo aziendale sarà assicurato da un organismo di controllo da individuare successivamente. Come richiesto da Confagricoltura è stato previsto un periodo transitorio di due anni, in cui si

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sezione Vitivinicoltura di Confagricoltura Piemonte -. Ad oggi, infatti, è terminato ufficialmente il periodo di stoccaggio per le domande presentate nel 2020 e non ci sono ancora (mentre scriviamo, ndr) certezze sullo svincolo delle stesse. Non solo: stesso aspetto sembrerebbe paventarsi nuovamente sulle domande dell’annualità 2021 anche se nel frattempo è stato individuato il soggetto incaricato ai controlli”.

L’Agricoltore cuneese N.05 • LUGLIO 2021

valutano rispondenti anche i sistemi di certificazione esistenti a livello nazionale. Un elemento che invece Confagricoltura ha fortemente contrastato riguarda la composizione del CoSVi che ha inspiegabilmente escluso le organizzazioni di rappresentanza dei produttori e ha inserito, pur se a titolo consultivo, i rappresentanti dei sistemi di valutazione. “Si tratta - evidenzia Gianluca Demaria, presidente regionale della sezione Vitivinicoltura - di una decisione che penalizza ingiustamente le organizzazioni agricole che invece ad avviso di Confagricoltura, come più volte evidenziato, rivestono un ruolo essenziale per la concertazione e la definizione delle importanti regole per la sostenibilità delle produzioni vitivinicole. Il provvedimento è comunque molto importante per le aziende vitivinicole italiane, perché consentirà di anticipare a livello nazionale il raggiungimento nel settore degli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che costituiscono l’asse portante della riforma della PAC post-2020 e della Strategia Farm to Fork”.


stanno riscontrando presso i produttori rispetto proprio alla tempistica dei controlli: “Il rischio concreto è il prolungamento, di fatto, della fase di stoccaggio, per un tempo al momento non determinabile, in attesa dell’esecuzione dei controlli e della compilazione dei verbali di chiusura utili ai fini del pagamento dell’aiuto e per lo svincolo delle garanzie fidejussorie” – fa notare la Confagricoltura. Per questo, per poter conciliare i requisiti indicati dal decreto ministeriale con le urgenti necessità delle imprese vitivinicole di sottoporre a lavorazione e imbottigliamento il vino e porlo in commercio, Confagricoltura ha ritenuto necessario prevedere un iter procedurale in grado di assicurare una corretta e puntuale modalità di controllo e al contempo lo svincolo del prodotto.

Comunicazioni tramite Pec In particolare, è stato chiesto di consentire ai produttori che devono commercializzare il prodotto di poterlo fare previa comunicazione a mezzo Pec all’organismo di controllo, fornendo tutte le evidenze documentali inerenti alla partita di vino in stoccaggio e predisponendo un dossier di controllo così da poter fornire tutti i documenti del caso, come la stampa del registro telematico, i certificati di trasporto e ogni altra documentazione giustificativa per quanto concerne la partita di vino in stoccaggio e finalizzati ad attestare l’avvenuto periodo di stoccaggio. Anche per quanto riguarda la verifica della tolleranza “sui quantitativi di vino stoccato rispetto a quanto ammesso a stoccaggio”, il primo dato, nei casi di necessità sopra esposti, potrebbe es-

sere assolto tenendo conto delle quantità indicate nella documentazione ufficiale, con particolare riferimento, in caso di vendita, ai documenti di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli, peraltro riconosciuti, come attestazioni di conformità di una serie di informazioni annotate. “Occorre che le modalità di controllo siano declinate tenendo conto delle funzionalità informatiche del registro telematico - conclude Demaria -, senza la necessità di un controllo diretto nello stabilimento dei produttori: per questo chiediamo di riconoscere, come già fatto per i vini denaturati destinati alla distillazione di crisi, un codice dedicato nell’ambito del registro telematico in grado di tracciare e rintracciare, in maniera inequivocabile le singole partite di vino assoggettate alla misura dello stoccaggio”. [G.M.]

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CORILICOLTURA

frutticolo di Canale d’Alba, attrezzato con un moderno impianto di pulitura, essi-

cazione e stoccaggio, per garantire un miglior servizio ai soci della zona del Roero. “L’ultima campagna di commercializzazione si è conclusa positivamente - commenta il neo eletto presidente Pier Paolo Bertone -. Sono state commercializzate tutte le nocciole conferite ed il bilancio è buono, sia per le quantità che per i parametri qualitativi riscontrati. Con l’obiettivo di incrementare sempre di più la qualità delle nocciole prodotte, il personale tecnico della nostra cooperativa continua a svolgere azioni di ricerca, monitoraggio ed assistenza in campo, guardando con

LE PROPOSTE DI CONFAGRICOLTURA

Investire in macchinari per migliorare il Piano corilicolo

Un noccioleto della provincia di Cuneo

Nuovo centro di raccolta a Canale per Ascopiemonte COMUNICATO ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI CHE HA RINNOVATO IL CONSIGLIO: PIER PAOLO BERTONE ANCORA PRESIDENTE UN MODERNO IMPIANTO GARANTIRÀ UN BUON SERVIZIO ALLE AZIENDE DEL ROERO

V

enerdì 11 giugno si è svolta l’Assemblea ordinaria dei soci della cooperativa Ascopiemonte. Dopo l’approvazione del Bilancio di Esercizio 2020 si è proceduto al rinnovo del Consiglio che resterà in carica per il prossimo triennio. Confermato alla presidenza Pier Paolo Bertone di Cravanzana, che sarà affiancato nella carica di vice presidenti da Aldo

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Gavuzzo (Alba) e Paolo Erminio Gandolfo (Canelli). A completare il Consiglio sono stati eletti: Carlo Alessandro Anfossi (Alba), Domenico Boeri (Alba), Claudio Bogetti (Cherasco), Angelo Bossolasco (Bossolasco), Marco Castagnotti (Lequio Berria), Enrico Faccenda (Canale), Silvio Pace (Cerretto Langhe) e Moreno Valeri (in rappresentanza della Regione Veneto). Il gruppo consigliare rappresenta territorialmente tutta la zona di operatività della Cooperativa. Durante l’assemblea è stato annunciato che l’Ascopiemonte sta allestendo un secondo centro di raccolta nocciole in guscio presso la sede del mercato orto-

L’Agricoltore cuneese N.05 • LUGLIO 2021

un occhio attento alla sostenibilità ambientale delle pratiche colturali”. L’Ascopiemonte, nata nel 1997 come associazione di produttori di nocciole, conta oggi più di 600 soci produttori e un totale di oltre 3.500 ettari di superficie coltivata a noccioleto, arrivando a rappresentare più di un terzo dell’offerta corilicola piemontese.

HA

3.500 ettari coltivati a nocciole dai soci di Ascopiemonte

SUPERFICIE

Il Mipaaf sta procedendo all’aggiornamento del Piano Corilicolo Nazionale, al quale Confagricoltura sta garantendo il suo contributo attraverso la partecipazione ai diversi gruppi di lavoro. Nell’ambito del gruppo che si occupa di “Meccanizzazione – post raccolta, fonti rinnovabili e agricoltura digitale”, Confagricoltura ha evidenziato la necessità di investire in macchinari che possano contestualmente ridurre i costi di produzione e migliorare la qualità delle nocciole, garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli operatori e la sostenibilità ambientale. In sintesi: macchinari più compatti, meno ingombranti, meno pesanti, che possano entrare agevolmente nei noccioleti anche a seguito di precipitazioni e che consentano una corretta distribuzione degli agrofarmaci, concimi e spollonanti nel noccioleto, mettendo in atto, in tutte le aziende un sistema di distribuzione localizzata ed intelligente degli agrofarmaci. Confagricoltura ha suggerito di riprendere le prove legate alla spollonatura meccanica del noccioleto sia nella fase giovanile sia in quella produttiva. Inoltre, ha consigliato di investire in macchinari per il post raccolta che garantiscano una corretta pulizia ed essiccazione delle nocciole, evitandone così l’alterazione e migliorandone la qualità.


FRUTTICOLTURA

Frutta, si cercano strade per ripartire CONFAGRICOLTURA MOLTO ATTIVA A TUTTI I LIVELLI PER ELABORARE PROPOSTE UTILI ALLE AZIENDE di Davide Rossi

S

ono settimane cruciali per il futuro della frutticoltura italiana. Da un lato le varie raccolte ormai entrate nel vivo, seppur fortemente condizionate nelle rese dalle terribili gelate di aprile, dall’altro proprio la programmazione dei mesi futuri alla luce dei devastanti effetti lasciati sul campo dalla calamità primaverile. Confagricoltura, che ha seguito da vicino la vicenda, sta lavorando per elaborare strategie di “recovery” da sottoporre ai ministeri competenti. Martedì 13 luglio si è tenuta a Bologna una riunione della SER Frutticola – presenti il presidente nazionale Massimiliano Giansanti, il presidente della FNP Frutticoltura Michele Ponso e tre membri della giunta esecutiva di Confagricoltura – nella quale è stato elaborato un piano di richieste da sottoporre a Stefano Patuanelli e Andrea Orlando, titolari del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e di quello del Lavoro e delle Politiche Sociali.

I punti cardine per risollevare il settore Quattro i temi cardine sui quali si è concentrata l’attenzione, per pre-

disporre un documento ragionato e allo stesso tempo sintetico. Le richieste andranno nella direzione della decontribuzione, chiedendo che questo strumento venga esteso anche al comparto ortofrutticolo duramente colpito dalle gelate di aprile e da precedenti eventi naturali avversi. Sempre in considerazione delle calamità naturali, sarà chiesto di allargare l’accesso al ristoro anche alle aziende assicurate quando il danno dimostrato sia superiore al 30% della PLV aziendale e velocizzare l’erogazione dei sostegni a chi ha subito danni attingendo ai fondi previsti dal Decreto legislativo n. 102/2004: a questo proposito, ad oggi risulta ancora bloccato il fondo di 20 milioni di euro di risarcimento per i danni patiti a seguito delle gelate del 2020 in Emilia-Romagna, Calabria e Puglia. Sul tavolo delle discussioni anche le polizze assicurative agricole, tema che va oltre il solo comparto frutticolo: a febbraio saranno da rinnovare ma a parere di Confagricoltura devono essere riviste in quanto troppo costose e con massimali bassi. Infine, si chiede di trovare nuove formule per dare liquidità alle aziende frutticole, che quest’an-

L’Agricoltore cuneese N.05 • LUGLIO 2021

no si troveranno ad avere minori introiti: si deve aprire un tavolo di discussione con le banche, con l’intervento di ISMEA e del Mediocredito, per trovare soluzioni come la diluizione dei mutui esistenti o attraverso finanziamenti a tasso agevolato, concessione della cambiale agraria agevolata o cessione del credito d’imposta. Di queste proposte si è inoltre parlato al “tavolo della frutta” di mercoledì 14 luglio a Lagnasco, in occasione di una riunione alla quale ha partecipato anche il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Campagne promozionali per rilanciare i consumi Questa riunione arriva dopo una fitta serie di incontri tra gli stakeholders del comparto negli ultimi giorni: mercoledì 7 luglio si è riunito online il gruppo di contatto mela e pera tra paesi produttori – Italia, Francia, Spagna e Portogallo – per valutare la situazione dopo le gelate e relazionare sulle produzioni attuali e future. Venerdì 9 luglio i responsabili regionali della FNP Frutticoltura di Confagricoltura si sono riuniti online su invito del presidente Ponso per fare una

PRIORITÀ

4

i capisaldi individuati per le aziende frutticole

PER LA FRUTTA stima dei danni subiti: secondo i dati esposti nel meeting, le perdite complessive dovute alle gelate dello scorso aprile ammonterebbero alla cifra record di un miliardo di euro, ben lontana dai 160 milioni attualmente messi a disposizione dal governo. In prospettiva, il comparto frutticolo sta ragionando inoltre su campagne promozionali per incentivare i consumi puntando sulla cultura del benessere e della salute, con l’intento di andare oltre alle promozioni sul prezzo tipiche della GDO, percepite negativamente da una fetta crescente di mercato. La linea che si intende seguire è quella del Nord Europa, dove numerose aziende acquistano frutta e verdura da donare ai propri dipendenti per incentivarne il consumo, innescando un circolo virtuoso.

Le raccolte delle pesche compromesse a causa delle gelate

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PATRONATO ENAPA

GLI UFFICI DEL PATRONATO FANNO SAPERE CHE SONO DISPONIBILI I MODELLI F24

L’

INPS ha differito i termini di pagamento dovuti dai lavoratori autonomi agricoli interessati dagli esoneri contributivi disposti dalla legislazione di emergenza Covid-19. In particolare, per quanto riguarda coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli

Contributi, differiti i termini di pagamento professionali è stato differito a data da destinarsi il pagamento della prima rata 2021 in scadenza il 16 luglio. Le scadenze delle rate successive rimangono confermate.

Le due opzioni Alla luce di quanto sopraindicato le aziende potranno decidere tra

LA DOMANDA POTRÀ ESSERE PRESENTATA FINO AL 31 LUGLIO RIVOLGENDOSI AL PATRONATO ENAPA

I

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2) Valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2020 (verificato al 31 dicembre 2020) inferiore a 10.000 euro. 3) Valore ISEE, attestato dalla DSU valida al momento della presentazione della domanda, inferiore a 15.000 euro. L’ISEE deve essere ordinario e corrente e non è valido l’ISEE riferito al nucleo ristretto.

complessiva sia superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo; - Con il Reddito o Pensione di cittadinanza, per tutto il periodo di fruizione del Rem. Gli uffici del Patronato Enapa sono a disposizione per la presentazione della domanda. L’assistenza è gratuita.

RIGUARDA I LAVORATORI AUTONOMI CONTATTARE GI UFFICI ENTRO IL 28 LUGLIO

Reddito di emergenza cos’è e come chiederlo l Reddito di emergenza (REM) 2021 è una misura di sostegno economico ai nuclei familiari in condizioni di necessità. Viene riconosciuto per un valore da 400 a 840 euro mensili, relative alle mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre. Gli importi vengono incrementati se si ha in famiglia un componente in condizioni di grave disabilità. La domanda relativa al reddito di emergenza potrà essere presentata fino al 31 luglio.

le seguenti opzioni: 1. Non procedere al pagamento: attendere quindi la definizione della data e dell’importo ridotto da parte dell’INPS. 2. Procedere comunque al pagamento della rata ad importo pieno: sarà cura degli uffici di Confagricoltura Cuneo predisporre e consegnare i modelli F24, o per chi usufruisce del servizio, sarà

effettuato il pagamento tramite ENTRATEL. Le imprese agricole sono invitate a prendere contatti con gli uffici di Confagricoltura Cuneo entro e non oltre il 28 luglio 2021 al fine di comunicare se intendono rinviare il pagamento o effettuarlo senza maggiorazione. In merito alla 4a rata dei contributi 2020 originariamente in scadenza il 16 gennaio 2021, l’Inps non ha ancora definito né l’istanza di esonero e né la data di versamento. Il patronato Enapa di Confagricoltura Cuneo è a disposizione delle aziende.

I requisiti per richiederlo Residenza: al momento della domanda il richiedente deve essere regolarmente residente in Italia (non si richiede possesso di una durata minima); Requisiti economici relativi all’intero nucleo familiare: 1) Valore del reddito familiare, determinato secondo il principio di cassa, con riferimento al mese di APRILE 2021.

L’Agricoltore cuneese N.05 • LUGLIO 2021

È incompatibile con Le quote di REM previste dall’art. 36 non sono compatibili: - Con le indennità COVID-19; - Con le prestazioni pensionistiche, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e dei trattamenti di invalidità civile; - Con i redditi da lavoro dipendente, la cui retribuzione lorda

IL VALORE VARIA DA 400 A 840 EURO MENSILI RELATIVI A GIUGNO LUGLIO, AGOSTO E SETTEMBRE


FORMAZIONE

Corsi “on-demand” dove e quando vuoi MOLTEPLICI LE POSSIBILITÀ A DISPOSIZIONE DELLE AZIENDE PER TENERSI SEMPRE AGGIORNATE di Francesca Braghero

L’

ultima novità di Confagricoltura Cuneo nel campo della formazione sui temi di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è l’attivazione di una piattaforma online per l’erogazione di corsi specifici, dedicati a datori di lavoro e lavoratori dipendenti, che potranno essere seguiti in maniera autonoma direttamente sul pc, smartphone o tablet. “Rispetto ai numerosi appuntamenti organizzati nel periodo di pieno lockdown, quando era obbligatorio seguire i corsi di formazione ed aggiornamento esclu-

EMERGENZA COVID-19

sivamente a distanza, ma con la contemporanea presenza del docente dall’altra parte dello schermo, la nuova piattaforma contiene lezioni preregistrate che hanno il vantaggio di poter essere seguite quando si desidera - spiega Stefano Ramero, Ufficio sicurezza, qualità e certificazioni alimentari di Confagricoltura Cuneo -. Il nuovo sistema consente agli iscritti di collegarsi alla piattaforma decidendone autonomamente i tempi di fruizione, in quanto la parte teorica di ogni percorso formativo viene caricata e resta disponibile ‘on demand’, ovvero su richiesta dell’utente”.

I corsi ad oggi presenti in piattaforma Formazione RSPP – Datori di lavoro – Rischio Medio, il cui obiettivo è di fornire le informazioni e gli strumenti necessari ad effettuare la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori nella propria azienda. Formazione Lavoratori – Parte generale, dedicato a tutti i lavoratori neoassunti con lo scopo di fornire loro conoscenze generali sui concetti di danno, rischio, prevenzione, e sulla legislazione e gli organi di vigilanza in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Aggiornamento RSPP – Datori di lavoro – Rischio Medio, da svolgersi ogni 5 anni e volto ad aggiornare i datori di lavoro rispetto all’introduzione e alle modifiche di norme riguardanti la materia sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

Proroga per i patentini in scadenza o in corso di rinnovo

Data la proroga dello stato di emergenza Covid-19 al 31.7.2021, stabilita con il Decreto Legge n. 52 del 22.4.2021, la validità dei certificati di abilitazione e degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici in scadenza nel 2020 o in corso di rinnovo, è prorogata di dodici mesi, o comunque almeno fino al novantesimo giorno successivo alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza. Pertanto, i patentini fitosanitari rilasciati dal 1.1.2015 al 30.10.2015 sono prorogati fino al 29.10.2021, qualora

al 31.7.2021, data di attuale termine dello stato di emergenza, venga dichiarata la sua definitiva cessazione, mentre i certificati rilasciati dal 31.10.2015 al 31.12.2016, hanno una proroga di 12 mesi. Inoltre, dal 1° luglio 2021 i corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi anche in presenza, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020. Per informazioni contattare gli uffici di Confagricoltura Cuneo.

UNA PIATTAFORMA CONTIENE LEZIONI PREREGISTRATE A CUI ACCEDERE Aggiornamento Lavoratori – Sicurezza, rivolto ai lavoratori in possesso di attestato di formazione in scadenza la cui impresa rientra in qualsiasi macrocategoria di rischio, da svolgersi ogni 5 anni. Principi di autocontrollo per operatori produzione alimentare primaria (HACCP), con durata variabile in funzione del destinatario (responsabile o addetto) e del tipo di corso (formazione o aggiornamento). “Ricordiamo, inoltre, che tutti i corsi di formazione sopracitati, ad esclusione di quelli di aggiornamento, dovranno successivamente essere completati con una parte da svolgersi obbligatoriamente in presenza, secondo tempi e modalità che verranno successivamente comunicati agli iscritti. Al termine di ogni percorso formativo verrà rilasciato un attestato di partecipazione” - conclude Ramero.

Per informazioni Per informazioni sui costi e sulle modalità di iscrizione contattare Stefano Ramero (0171/692143 – 366/5989772 – ramero@confagricuneo.it) per le sedi di Cuneo, Mondovì, Saluzzo e Savigliano, o Giulia Porello (0173/281929 – porello@confagricuneo.it) per le sedi di Alba e Bra.

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CONFAGRICOLTURA NEWS

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Approvato il bilancio di Confagricoltura Cuneo

enerdì 2 luglio, presso la sede di Confagricoltura Cuneo, si è svolta l’assemblea ordinaria di Confagricoltura Cuneo che ha approvato il conto economico 2020, la relazione del collegio sindacale e determinato le quote associative annuali. Sempre lo stesso giorno presso lo studio notarile Araniti Maria Grazia di Caraglio, nel corso di un’assemblea straordinaria, sono inoltre state approvate alcune modifiche allo statuto di Confagricoltura Cuneo. “Pur con le molte difficoltà legate alla pan-

Dal 1977… INNOVARE

demia di Covid-19 che negli ultimi 16 mesi hanno modificato il normale svolgimento dell’attività associativa, l’esercizio 2020 si è chiuso con risultati positivi che consentono, pur con l’adeguata accortezza, di guardare al futuro con moderato ottimismo e a continuare a programmare investimenti sul personale, sulle sedi e sulla formazione - ha dichiarato il direttore Roberto Abellonio -. Se le normative lo consentiranno, confidiamo di recuperare nei prossimi mesi il nostro tradizionale incontro conviviale con gli associati per tornare

ROBERTO ABELLONIO: “I RISULTATI POSITIVI CI CONSENTONO DI GUARDARE AL FUTURO CON MODERATO OTTIMISMO E DI CONTINUARE A PROGRAMMARE INVESTIMENTI“ ad incontrarci in presenza e trascorrere una giornata allegra e spensierata. Ad oggi, purtroppo, le condizioni non permettono ancora lo svolgimento di un momento che negli anni ha sempre visto la partecipazione di centinaia di associati da tutta la provincia. La pandemia ancora in atto, sebbene in forma meno violenta, ci impone di tenere alta la guardia”.

è la Nostra Passione

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Confagricoltura Cuneo ad Enovitis PRESENTE ALL’IMPORTANTE APPUNTAMENTO DEDICATO ALLA TECNOLOGIA PER I VIGNETI

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rande partecipazione di pubblico all’edizione 2021 di “Enovitis in Campo”, la fiera itinerante dedicata alle tecnologie per la viticoltura, svoltasi tra giovedì 1 e venerdì 2 luglio tra i filari dell’azienda Pico Maccario di Mombaruzzo azienda Astigiana, fiore all’occhiello della

zona, che si è prestata alla prova delle attrezzature. Quest’anno la manifestazione ha visto anche la partecipazione di Confagricoltura Cuneo presente durante l’evento con il proprio stand informativo, insieme a quelli di Confagricoltura Asti e Alessandria. Tanti agricoltori interessati ed attenti

La presenza di Confagricoltura all’evento e alcuni momenti

RINNOVO CARICHE

Maria Teresa Ballauri vice presidente del gruppo Donna Piemonte Maria Teresa Ballauri, imprenditrice vitivinicola di Vicoforte, è stata confermata nel ruolo di vicepresidente di Confagricoltura Donna Piemonte nel corso dell’assemblea che si è svolta nel pomeriggio di lunedì 21 giugno, nell’azienda Binè di Novi Ligure, ospiti di Maria Rosa Carlevari. L’assemblea delle associate del Piemonte, per il triennio 2021-2024, ha confermato alla presidenza dell’associazione Paola Maria Sacco di Alessandria e alla vicepresidenza anche Natalia Bobba di Vercelli. Completano il consiglio Federica Busso, Gabriella Fantolino, Maddalena Francese, Maria Pia Lottini, Michela Marenco e Mariella Robasto. “Sono molto felice per il mio rinnovato incarico e vorrei fare un appello alle donne affinché possano scoprire e condividere con noi il piacere di lavorare all’aria aperta e di raccogliere ciò che si coltiva direttamente – commenta Maria Teresa Ballauri - . Il lavoro in agricoltura è a mio avviso l’ideale per una donna che ama la natura e la famiglia, non solo per il valore aggiunto di coltivare personalmente ciò che si mangia, ma anche perché permette di dedicarsi ai propri figli e ai propri familiari, pur non rinunciando ad un lavoro che può dare grandi soddisfazioni”.

sono passati nello stand di Confagricoltura dove è stato possibile scambiare opinioni sulla gestione dei vigneti, soprattutto sulla questione della distribuzione degli agrofarmaci, tema delicato e particolarmente sentito, in funzione delle normative sempre più strin-

genti e volte ad una difesa mirata e sostenibile. L’edizione 2021 ha portato tra i filari dell’azienda Pico Maccario ben 164 espositori italiani ed esteri, con aziende da Germania, Portogallo, Lussemburgo, Francia, Spagna, Austria, Usa e Svizzera.

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CONFAGRICOLTURA NEWS

Nocciole cuneesi per il primo volo da Monaco OMAGGIATE DA CASCINE PIEMONTESI E CONFAGRICOLTURA AI PASSEGGERI DEL VOLO IN ARRIVO ALLO SCALO DI LEVALDIGI

U

na confezione di pregiate nocciole Piemonte IGP, rigorosamente “Made in Cuneo”, è stata omaggiata a tutti i viaggiatori del primo volo in arrivo da Monaco di Baviera che nella serata di lunedì 28 giugno è atterrato all’aeroporto di Levaldigi. È l’iniziativa promossa dal consorzio

Cascine Piemontesi e da Confagricoltura Cuneo, in collaborazione con l’ATL del Cuneese, per contribuire a celebrare una tappa importante per lo scalo cuneese e promuovere uno dei prodotti simbolo dell’agricoltura locale.

Welcome to Cuneo “È un piccolo, ma simboli-

co gesto di benvenuto con cui abbiamo pensato di accogliere i primi viaggiatori in arrivo dalla Germania - spiegano da Cascine Piemontesi -. Un assaggio di nocciole sgusciate e tostate tipiche della nostra provincia, in cui questa coltura da sempre presente negli ultimi anni ha visto uno sviluppo importante

Le confezioni di nocciole marchiate Cascine Piemontesi

accompagnato da una sempre maggior attenzione alla sostenibilità ambientale delle pratiche colturali. Il mondo agricolo cuneese guarda con estrema attenzione a questa tratta, che non solo mette in

collegamento diretto il nostro territorio con uno dei nostri partner commerciali più importanti, ma apre a interconnessioni più ampie con tutto il mondo, a vantaggio dell’export agroalimentare cuneese”.

VISITA A REVELLO

L’Università di Pollenzo alla scoperta di allevamenti 4.0 Una quindicina di studenti del secondo anno del corso di laurea triennale in Scienze e Culture Gastronomiche dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, accompagnati dal tutor Raimondo Cusmano, lo scorso 8 luglio sono stati in visita all’allevamento avicolo della famiglia Frandino a Revello. L’uscita didattica, organizzata come in passato in collaborazione con Oreste Massimino, presidente delle sezioni Allevamenti avicoli di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, rientra nell’ambito del percorso di studi dei ragazzi ed ha permesso loro di toccare con mano la realtà di un allevamento intensivo modernissimo e innovativo dove le condizioni del benessere animale sono assolutamente garantite e le operazioni di lavoro avvengono con il costante ausilio della tecnologia.

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Visite all’acquario di Genova e a Zoom

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cco le convenzioni di maggior interesse per i mesi estivi dedicate a tutti gli associati a Confagricoltura Cuneo: quelle attive con l’Acquario di Genova e Zoom Torino. Presentando alla biglietteria dell’Acquario di Genova INQUADRA IL CODICE QR

Scopri tutte le convenzioni per i soci

la tessera associativa, è possibile ottenere sconti individuali, estesi al nucleo familiare ristretto. Per il preacquisto stock di biglietti e le visite di gruppo è invece necessaria la prenotazione c/o C-way, il Tour Operator dell’Edutainment, telefonando allo 010/2345666 o inviando una mail all’indirizzo info@c-way.it. Le tariffe agevolate sono valide per l’Acquario ma anche per Galata Museo del Mare,

Sommergibile Nazario Sauro, Biosfera, Ascensore panoramico Bigo, Mostra-Percorso Dialogo nel Buio e Acquario di Cala Gonone. Anche Zoom Torino, il primo bioparco immersivo d’Italia, ha siglato con Confagricoltura Cuneo una convenzione, valida fino al 7 novembre prossimo, dedicata ai soci e alle loro famiglie (fino ad un massimo di 4 persone), che prevede uno sconto sul prezzo dei biglietti intero e ridotto acquistati presso la biglietteria esibendo la tessera associativa. Per maggiori informazioni contattare lo 011/9070318 o scrivere a info@zoomtorino.it.

ON LINE

Esame avicoltori Confagricoltura Cuneo, in collaborazione con l’Asl CN1, ha organizzato per martedì 27 luglio, alle 14,30, una sessione di esame online relativa al corso per operatori avicoli. Per effettuare l’esame occorre aver seguito il corso online a cura dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Info: 0171/692143 - f.dalmasso@confagricuneo.it

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LE NOSTRE AZIENDE

Ora Agricola, 50 anni di emozioni e successi L’AZIENDA AVICOLA DI CHERASCO HA TAGLIATO IL TRAGUARDO E PREMIATO CHI L’HA RESO POSSIBILE di Paolo Ragazzo

“C

hi fa il bene degli altri fa anche il suo”. Così, con una frase pronunciata quasi sottovoce prima di voltarsi, Giancarlo Simoni, 93anni compiuti ad aprile, risponde ringraziando tutti coloro che venerdì 9 luglio lo hanno omaggiato di parole, affetto e riconoscimenti per il ruolo fondamentale avuto nella fondazione della Ora Agricola, ben 50 anni fa. Una frase che ancora oggi ispira chi guida la realtà avicola con sede a Roreto di Cherasco, la più importante del settore in tutto il Nord-Ovest del Paese e proiettata a raggiungere presto nuovi traguardi, grazie ad

investimenti costanti in innovazione e sviluppo. “La nostra azienda è fatta anzitutto di persone. Sono loro (amministratori, dipendenti, collaboratori, allevatori e tanti altri) che in questi 50 anni ci hanno permesso di raggiungere risultati impensabili anche solo qualche tempo fa - conferma con orgoglio Aldo Barale, amministratore delegato -. Nel 2011 ci eravamo posti come obiettivo da raggiungere i 50 milioni di fatturato, oggi a distanza di un decennio quel traguardo è quasi raddoppiato, così come il numero di dipendenti. Il merito è di tutti, ma in particolare di colui che ha dato il via a questa Un momento dell’evento a Cherasco

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Il fondatore Giancarlo Simoni con la targa celebrativa

straordinaria avventura, Giancarlo Simoni, capace di “infondere” in ciascuno di noi un po’ del suo DNA”. Come ha ribadito il nipote Umberto Simoni, attualmente presidente della Ora: “Mio zio è stato un vero e proprio maestro di vita e di lavoro, una persona stimolante e coraggiosa, con lui si è creata una tale simbiosi da sembrare una sola persona. Il mio lavoro ha

avuto un senso di continuità della sua filosofia e delle sue idee che sono la base del nostro successo. Con soddisfazione festeggio ora il traguardo aziendale dei 50 anni di attività e lo dedico a lui, sentendomi orgogliosamente parte di questa lunga storia”.

La storia e qualche numero L’avventura della Ora Agricola ha

Giancarlo Simoni e Oreste Massimino; una vista aerea dello stabilimento


Da sinistra: il taglio del nastro del nuovo stabilimento “gelo” e la consegna dei riconoscimenti ad alcuni dipendenti della Ora Agricola

inizio nel 1971, quando la FA.MA. AR.CO., ditta specializzata nella produzione avicola, acquisisce il macello situato nella ex Filanda Favole di Boves dando origine alla Pollo Ora (Organizzazione Razionale Avicola). Successivamente viene acquisito il macello Pollo Alpino di Roreto di Cherasco e là si sposta tutta la macellazione. Ideatore e artefice di questa operazione imprenditoriale è Giancarlo Simoni, considerato uno dei pionieri dell’avicoltura italiana. L’attività si evolve sempre di più e la nascita nel 2000 della FAMAARCO Agricola, con attività principali la produzione e la macellazione, è il preludio alla definitiva creazione della Ora Agricola, avvenuta nel 2007 con la fusione tra FA.MA. AR.CO Agricola e Pollo Ora. È la svolta definitiva che apre la strada a risultati impensabili fino a qualche anno prima. Ma è negli ultimi 10 anni che la Ora Agricola ha impresso una decisa accelerata al suo sviluppo,

confermandosi saldamente la realtà avicola più importante del Nord Ovest del Paese, con oltre 80 milioni di euro di fatturato nel 2020, più di 400 dipendenti e grazie ad una serie di programmati investimenti che hanno praticamente rivoluzionato lo stabilimento che si affaccia su via Cuneo a Roreto di Cherasco e reso più efficiente ogni fase di produzione. La struttura aziendale si presenta oggi più funzionale e rispondente alle necessità del mercato, che ha visto crescere ed evolversi i consumi di carni avicole. È del 2018 l’ultima importante evoluzione con l’acquisto della struttura adiacente allo stabilimento in uso per farne la nuova ala “gelo” adiacente alla storica struttura aziendale, che consentirà alla Ora di diversificare ulteriormente la produzione e di lavorare sempre di più con il canale della ristorazione e dei grandi gruppi dell’HoReCa. La filiera della Ora è costituita da 140 aziende agricole delle provin-

ce di Cuneo, Torino e Asti, che garantiscono una produzione di circa 18 milioni di capi all’anno. Si tratta di aziende agricole a carattere prettamente familiare, di dimensioni medio-piccole, posizionate quasi tutte in ambienti collinari ideali per l’allevamento avicolo. La Ora Agricola è tra i soci fondatori del consorzio CAFI (Consorzio Allevatori di Filiera Piemontesi), di cui detiene il marchio, ed è iscritta al Consorzio Avicolo Piemontese.

L’evento celebrativo L’importante traguardo dei 50 anni di attività è stato celebrato con un momento istituzionale, davanti ad una platea di partecipanti contenuta per via delle misure anti Covid-19, ma che ha visto presenti oltre agli amministratori della Ora, i senatori Giorgio Bergesio, Marco Perosino e Mino Taricco, la deputata Monica Ciaburro, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Bor-

gna, il sindaco e il vice sindaco di Cherasco, Carlo Davico e Claudio Bogetti, il presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia e il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, che ha condotto il pomeriggio. La giornata è stata occasione per premiare sei dipendenti storici della Ora Agricola per l’impegno profuso e la dedizione al lavoro svolto in tutti questi anni di servizio e quattro allevatori avicoli conferitori all’azienda roerina. Sono stati annunciati ulteriori trenta attestati al merito per altri lavoratori meritevoli. Due riconoscimenti sono andati anche a Oreste Massimino “per la fedeltà e per le capacità professionali dimostrate dal 1973, che hanno contribuito al raggiungimento di questo eccezionale traguardo” e all’azienda Capetta di Neive, “partner di eccellenza della Ora Agricola e capace di creare una filiera integrata per la produzione di polli allevati in Piemonte”.

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L’Agricoltore cuneese Testata mensile di Agrimpresa Srl Rivista fondata nel 1946

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Direttore responsabile: Paolo Ragazzo

Chiuso in redazione il 15/07/2021

Redazione e grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171.601962 staff@autorivari.com

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NO-CN - Iscrizione al Tribunale di Cuneo 17/12/1948 al n. 36


Orari estivi degli uffici AGOSTO/SETTEMBRE

ATTENZIONE: gli uffici di Confagricoltura Cuneo, compresi i CAF e i patronati, sono aperti al pubblico negli orari indicati in tabella, ma SOLTANTO PREVIO APPUNTAMENTO e principalmente per l’espletamento di pratiche urgenti, indifferibili e inderogabili. Per tutte le attività saranno individuate misure volte a garantire la protezione dall’esposizione al contagio da Coronavirus, secondo le indicazioni del “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro”. Si ricorda che per accedere agli uffici è necessario indossare la mascherina.

ZONA DI CUNEO

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Via Caccia, 4-6-8 - Tel. 0171.692143 - cuneo@confagricoltura.it

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Piazza Prunotto, 5 - Tel. 0173.281929 - alba@confagricuneo.it

Cherasco Via Garibaldi, 25 (c/o Pratiche Auto) - Tel. 0172.489764 Canale Piazza Trento e Trieste, 74 - Tel. 0173.970180 S. Stefano B. Via Roma, 38/F - Tel. 0141.840782 Cortemilia Via Dante Alighieri: 51

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Morozzo Via Marconi, 66 Dogliani Via XXXI Luglio, 22 (ang. p.za Carlo Alberto) Ceva Via Consolata, 13

Barge Piazza Stazione, 12 - Tel. 0175.349172 Moretta Via San Giovanni, 8 - (c/o Centro Anziani)

Via Togliatti: 16 - Tel. 0172.712372 - savigliano@confagricuneo.it

Racconigi P.zza C. Alberto: 5 (c/o SAI Ass.) - Tel. 0172.85253

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Piazza Dompè, 3 - Tel. 0172.244484 - 333.6610761 - bra@confagricuneo.it

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SAB

MAT.

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9:00-11:00

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MAT.

8:30-14:00

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8:30-12:30

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POM.

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14-17

14-17

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Via Vittorio Emanuele II, 124 - Tel. 0172.244484-333.6610761 - bra@confagricuneo.it

I NOSTRI

GIO

8:30-14:00

MAT.

UFFICIO DI FOSSANO / BRA

FOSSANO

MERC

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ZONA DI SAVIGLIANO

SAVIGLIANO

-

POM.

MAT.

Via Torino, 40 - Tel. 0175.217120 - saluzzo@confagricuneo.it

9:00-11:00

MAR

8:30-14

ZONA DI SALUZZO

SALUZZO

9:00-12:00

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MAT.

Carrù Viale Vittorio Veneto, 8

-

LUN

MAT.

Viale Vittorio Veneto, 17/F - Tel. 0174.42071 - mondovi@confagricuneo.it

9:00-12:00

CHIUSO (fare riferimento all’Ufficio zona di Cuneo)

MAT.

ZONA DI MONDOVÌ

MONDOVÌ

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Sede provinciale: Via Bruno Caccia, 4-6-8 - 12100 Cuneo Tel. 0171.692143 - cuneo@confagricoltura.it Numero unico di FAX: 0171 183.21.54 www.confagricolturacuneo.it

PATRONATO ENAPA Il Patronato Enapa di Confagricoltura Cuneo è presente in tutti gli uffici di zona



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