Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/CN - Anno X - n. 03•2012 - APRILE 2012 - Contiene i.P.
N. 03 • 2012
Foto di Beppe Malò
Stimato in 50 milioni il peso dell'Imu
La Piemontese stenta a ripartire
A Lagnasco torna "Fruttinfiore"
30/04/2012.
CUNEO - SALUZZO - MONDOVÌ - ALBA
2 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
Sommario
Non siamo tutti evasori “a priori“ Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo
L’Agricoltore cuneese Testata mensile dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo Rivista fondata nel 1946 Direttore responsabile: Paolo Ragazzo Redazione e realizzazione grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171/601962 Fax 0171/436301 E-mail: upa@autorivari.com Direzione e amministrazione: Unione Provinciale Agricoltori C.so IV Novembre, 8 12100 - Cuneo Tel. 0171/692143 Fax 0171/698629 cuneo@confagricoltura.it Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica Via dei Fontanili, 1 - Fossano Tel. 0172/695897 Fax 0172/695898 adv@tec-artigrafiche.it Stampa: Tipolitografia Subalpina C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171/692077 Info@tipografiasubalpina.it Chiuso in redazione il 29/03/2012 Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN Iscrizione al Tribunale di Cuneo 6/3/1975 al n. 36
"è
proprio dei sudditi essere considerati dei potenziali mariuoli. è proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi. In uno Stato democratico, il cittadino ha diritto di essere rispettato fino a che non vìoli le leggi, non di essere sospettato a priori". Con queste parole il Garante della Privacy, Francesco Pizzetti, su "Il Sole 24 ore" di mercoledì 14 marzo, mostrava tutte le sue perplessità a proposito dei dati che il Fisco si prepara a chiedere ai contribuenti italiani, con l'obiettivo dichiarato di contrastare l'evazione fiscale. Occorre tuttavia considerare anche gli effetti sociali che eventuali derive in questo senso possono provocare nella comunità, andando a ridurre ulteriormente la fiducia nei confronti delle istituzioni. è bene dunque evitare forme eccessive di Stato controllore e mettere da parte atteggiamenti assodati presso alcune amministrazioni pubbliche, portate a
considerare i contribuenti con un senso di superiorità. Anche perchè il nostro grado di sopportazione è ormai arrivato al culmine. Basta davvero poco per rompere questo sottile equilibrio.
Il direttore Roberto Abellonio
SOMMARIO Manovra Monti Stimato il peso dell’Imu: è di 50 milioni 4 Confagricoltura in piazza 5 “Sull’Imu le cifre del Ministero sono fuorvianti“ 6 IMMIGRAZIONE e AMBIENTE Flussi 2012 per 35 mila “extraUe” 7 Sistri: novità sotto i 300 kg/l 7 L’intervista “La prevenzione resta la priorità” 8 Frutticoltura Primi riscontri dei danni da gelo 9 Nocciole: innovazione e ricerca 9 Vitivinicoltura Aziende cuneesi al Vinitaly 2012 10 Convenzione con Guarene 10 Moscato 10 Nuova linfa per gli investimenti 11 Zootecnia Galline ovaiole: perplessità sui controlli 12 Assemblee 2012 del Cosman 12 La Piemontese stenta a ripartire 13 13 Successo per la 62a Mostra di Quaresima LATTE Più potere alle Op dal Pacchetto Latte 14 "Moderare la produzione" 14 Sul prezzo regge l’indicizzazione 15
Progetto per tutelare il Nostrale d’Alpe
15
I prezzi del mese Suini in leggera risalita, stabili i bovini...
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ENERGIA ALTERNATIVA Sul fotovoltaico attesi nuovi “tagli”
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AGRICOLTURA e DINTORNI Il Castelmagno da “Gambero Rosso”
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Il 3 giugno piemontesi al voto...
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CONFAGRICOLTURA NEWS Di ritorno dalla Puglia
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Giovani agricoltori a Cremona
20
In ricordo di Ugo
20
A lezione di potatura
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Le nostre aziende “AGRIBARALE” 22 “BRERO” 22 “PONSO” 23 “F.lli PANSA”
23
“ROSATELLO GOOD FRUIT”
23
Il tecnico in frutteto Le regole per il diserbo
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Il mercatino dell’agricoltore
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SPECIALE Dal 13 al 15 aprile Fruttinfiore
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
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Manovra Monti
Stimato il peso dell’Imu: è di 50 milioni ecco a quanto ammonterebbe secondo confagricoltura l’imposta sulle aziende del settore primario della provincia di cuneo. dati e riflessioni durante il convegno “Manovra monti: fisco, lavoro e previdenza“ Il tavolo dei relatori: da sinistra, Caponi, Caputo, Abellonio e Arione
di Paolo Ragazzo
im p a t t o D E L L ' I M U Gli uffici di Confagricoltura Cuneo hanno elaborato alcune simulazioni che mettono in evidenza l'impatto che avrà l'Imu sulle aziende agricole cuneesi: ecco alcuni esempi.
Azienda Vinicola Ettari: 8 Comune di La Morra Reddito Dominicale Terreni: € 1.962,80 Reddito Catastale Fabbricati (cantina e abitazione): € 2.765,03 TERRENI ICI ante decreto:
FABBRICATI
TOTALE
949,28 €
0€
949,28 €
IMU:
2.051,13 €
537,32 €
2.588,45 €
Differenza:
1.101,85 €
537,32 €
1.639,17 €
+ 172,67 % Azienda Seminativi / Allevamento Ettari: 50 Comune di Costigliole Saluzzo Reddito Dominicale Terreni: € 5.810,00 Reddito Catastale Fabbricati (stalle e abitazione): € 4.785,03 TERRENI
FABBRICATI
TOTALE
ICI ante decreto:
2.845,31 €
0€
2.845,31 €
IMU:
6.071,45 €
791,84 €
6.863,29 €
Differenza:
3.226,14€
791,84 €
4.017,98 €
+ 141,21 %
Azienda Frutticola Ettari: 30 Comune di Lagnasco Reddito Dominicale Terreni: € 12.396,30 Reddito Catastale Fabbricati (magazzino e abitazione): € 6.650,00 TERRENI
FABBRICATI
TOTALE
ICI ante decreto:
6.503,46 €
0€
6.503,46 €
IMU:
12.954,13 €
1.029,00 €
13.983,13 €
Differenza:
6.450,67 €
1.029,00 €
7.479,67 €
+ 115,01 %
4 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
S
econdo un’analisi di Confagricoltura Cuneo il peso dell’Imu (Imposta municipale unica) per le imprese agricole della provincia Granda dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 milioni di euro. A questo costo, già insostenibile, si aggiungono le spese di accatastamento dei circa 150.000 fabbricati rurali della provincia, ora censiti al catasto terreni, con una spesa stimabile attorno ai 100/150 milioni di euro. Questi i numeri “impietosi” presentati dall’associazione agricola durante il convegno “Manovra Monti: fisco, lavoro e previdenza” che si è svolto lo scorso 16 marzo a Savigliano nell’ambito della Fiera della Meccanizzazione Agricola. Nella splendida cornice della Crusà Neira hanno partecipato in tanti in tanti, politici e imprenditori del Cuneese, al dibattito animato da relatori di prim’ordine. Oltre ai vertici provinciali dell’associazione di categoria agricola, con il presidente Roberto Arione e il direttore Roberto Abellonio, erano presenti, infatti, Nicola Caputo, direttore del servizio tributario-fiscale di Confagricoltura nazionale, e Roberto Caponi, direttore servizio sindacale di Confagricoltura nazionale. Dopo una panoramica sull’argomento offerta dal presidente Arione, è stato Roberto Abellonio a entrare nel vivo della discussione: “L’impatto dell’Imu sulle aziende agricole è prossimo al valore dell’intera Pac per il nostro Paese. Forse si è commesso un errore di valutazione; nessun settore può sostenere un aumento dell’imposizione fiscale, per alcune tipologie aziendali, pari a 5/6 volte l’attuale”. Ai parlamentari e ai sindaci presenti in sala sono state poi illustrate le richieste di Confagricoltura Cuneo. Per prima cosa è necessario un impegno a rivedere completamente l’impianto dell’Imu, con l’introduzione di nuovi coefficienti o correttivi tali da rendere la tassa sostenibile economicamente. In secondo luogo si chiede l’esclusione dalla tassazione Imu dei fabbricati rurali, in quanto il reddito dominicale dei terreni è da intendersi comprensivo anche della redditività delle costruzioni rurali asservite, anche se destinate a edilizia abitativa ad uso dell’imprenditore agricolo. In ultimo la Confagricoltura ha lanciato il suo appello affinché i fabbricati a uso agricolo continuino ad essere accatastati come fabbricati rurali; almeno quelli aventi caratteristiche particolari (tettoie, baite, ovili e stalle d’alpeggio ecc.) il cui valore è inferiore al costo delle pratiche di accatastamento.
A seguire hanno preso la parola Nicola Caputo e Roberto Caponi, con il primo che ha chiarito in maniera esaustiva in che modo la nuova imposta su terreni e fabbricati agricoli andrà ad incidere sulle aziende del comparto e il secondo che, dal canto suo, ha esposto le principali novità in materia previdenziale e contributiva. Da questo punto di vista particolare apprensione sta suscitando l'intenzione di azzerare la differenza tra zone svantaggiate e ordinarie, con una contribuzione equivalente per tutte le aziende. Questo metterebbe ancora più in difficoltà le realtà agricole che operano in montagna. Tra i politici presenti in sala sono intervenuti nell’ordine:
il senatore Tommaso Zanoletti, la presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia, l’assessore regionale Alberto Cirio e il deputato Teresio Delfino. Tutti hanno espresso all’unisono la loro contrarietà nei confronti di un’imposta che, se confermata così com’è, mette a rischio la sopravvivenza di numerose aziende agricole. "Confagricoltura ringrazia per la sensibilità e la competenza dimostrata i politici intervenuti, i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni locali che, sacrificando parte del loro tempo, hanno partecipato al convegno - conclude il presidente Arione -. Sulla questione Il'intera classe politica cuneese è tra le più attive".
Confagricoltura in piazza: “No all’imposta così com’è“ Manifestazione congiunta con cia e coopagri davanti a montecitorio il presidente roberto arione: “Chiediamo di rivedere l’impatto dell’imu”
U
na delegazione di Confagricoltura Cuneo ha partecipato a Roma alla manifestazione organizzata insieme a Cia e Coopagri in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati, per manifestare il dissenso del mondo agricolo contro la manovra del governo che “mette a rischio il futuro di migliaia di aziende”. L’organizzazione agricola denuncia soprattutto un “salasso” di 1,5 miliardi di euro dall’imposta municipale unica sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli. Quintuplicare la tassazione in agricoltura significa mettere fuori mercato più di 200 mila imprese. “Per questo motivo - dichiara il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi - chiediamo di rivedere l’impatto dell’Imu, dal momento che l’imposizione fiscale anche sui fabbricati rurali, strumentali all’attività di coltivazione o di allevamento, è una profonda iniquità, che non trova giustificazione alcuna.
Il presidente nazionale Mario Guidi esprime la sua contrarietà al provvedimento del governo
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
5
Diciamo ‘no’ all’Imu così com’è”. Anche gli imprenditori dell’Anga denunciano i provvedimenti presi per il settore agricolo: “Costringerci a pagare l’Imu perfino sui fabbricati fatiscenti e inutilizzati, oltre che su stalle fienili, silos, magazzini e ricoveri per gli attrezzi è una vera follia”, sottolineano i giovani dell’Anga. Ma oltre all’Imu sugli imprenditori pesano troppi costi, dal caro-gasolio agli oneri contributivi. A questi si aggiungono i pesanti danni (oltre 500 milioni di euro) causati dal maltempo. Il settore è in crisi e serve una nuova politica agricola nazionale, soprattutto in vista della riforma Pac post 2013. Questo il grido d’allarme lanciato a Roma, dai presidenti di Confagricoltura, Mario Guidi, della Cia, Giuseppe Politi, e di Copagri Franco Verrascina: “L’agricoltura è una risorsa vitale per il nostro Paese e non si può frenarne la competitività e affossarla con insostenibili tasse. Questo non significa che il mondo agricolo voglia, vista la fase critica che attraversa il Paese, sottrarsi alle proprie responsabilità ma non è stato valutato l’effetto devastante che l’Imu potrà avere sulle imprese agricole. Siamo pronti ai sacrifici, ma non possiamo
Numerosi gli agricoltori davanti alla Camera per ribadire l’iniquità dell’Imu
accettare misure distruttive dell’imprenditoria agricola”. Le tre Confederazioni agricole sollecitano che sull’Imu ci sia un adeguato ripensamento. Occorre che la situazione sia analizzata in maniera oculata e vanno verificati quali impatti avrà l’applicazione dell’imposta. Allo stesso modo è richiesto un intervento deciso anche sul problema del “caro gasolio”: in pochi mesi, infatti, il prezzo del carburante agricolo è cresciuto del 25%, aggravando i costi, già pesanti,
che l’agricoltore è costretto a sostenere. Analogo discorso per i sacrifici richiesti al settore agricolo anche in termini di lavoro e previdenza che sono insostenibili. Su questo versante è stata ribadita l’esigenza di mitigare l’aumento degli oneri contributivi dei lavoratori autonomi agricoli previsto dal governo Monti. “Siamo disposti a credere in questo Paese - hanno concluso le tre organizzazioni - nella misura in cui questo Paese è disposto a credere nell’agricoltura”.
D a t i n o n esa t t i
“Sull’Imu le cifre del Ministero delle Finanze sono fuorvianti“ “Le cifre dello studio del ministero delle Finanze sull’impatto dell’Imu nel settore agricolo sono fuorvianti e lo abbiamo dimostrato con calcoli dettagliati”. È quanto affermano Confagricoltura e le altre principali organizzazioni agricole che intervengono per contestare la stima dell’extragettito di 224 milioni di euro (di cui 135 milioni per gli immobili strumentali), che la Pubblica Amministrazione calcola per l’Imu agricola. “Il ministero delle Finanze - affermano Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri - basa le proprie stime di gettito su dati parziali relativi al numero di case e fabbricati adibiti a funzioni produttive connesse all’attività agricola. Non risultano incluse nelle entrate - precisano - quelle derivanti da 965 mila abitazioni rurali e da più di 1 milione di fabbricati, sia ad uso strumentale sia abitativo, che sono iscritti al catasto terreni (senza attribuzione di autonoma rendita e per i quali il decreto ‘Salva Italia’ ha previsto l’obbligo di accatastamento entro il 30 novembre)”. “Per quanto riguarda i terreni il calcolo fornito dal Ministero è stato fatto sulla stessa base imponibile della Ici terreni che conteneva franchigie che non sono state ancora riportate nella nuova norma. I numeri corretti - continuano Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri - sono stati portati al tavolo sull’Imu agricola presieduto dal sottosegretario all’Economia e ci auguriamo che il Governo e le commissioni Bilancio e Finanze dei due rami del Parlamento che stanno esaminando il Dl fiscale ne tengano conto. Se lo Stato conta di incassare 224 milioni di euro come extragettito dalle aziende agricole faccia in modo che questa cifra, già un vero salasso per il settore, non venga superata rivedendo adeguatamente la norma”.
Comparazioni redditi agrari ed IMU Dalle ricerche effettuate risulta che gli estimi dei frutteti in provincia di Cuneo hanno valori più alti rispetto ad altre zone d'Italia QUALITÁ CLASSE
RD/ha
RA/ha
IMU CD IAP
IMU
ICI
Costigliole Saluzzo
FRUTTETO 1
€ 361,52
€ 123,96
€ 377,79
€ 446,48
€ 203,36
Lagnasco
FRUTTETO 1
€ 413,21
€ 126,53
€ 431,80
€510,31
€ 232,43
Saluzzo
FRUTTETO 1
€ 379,30
€ 396,37
€ 468,44
€ 213,36
Vignola (MO)
FRUTTETO 1
€ 227,25
€ 237,48
€ 280,65
€ 127,83
6 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
€ 95,60
Immigrazione e Ambiente
Flussi 2012 per 35 mila “extraUe” si tratta di lavoratori subordinati stagionali di Gilberto Manfrin
È
in fase di pubblicazione il decreto relativo alla programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali per l’anno 2012, che autorizza una quota massima di 35.000 ingressi (da ripartire tra le Regioni e le Province autonome a cura del Ministero del Lavoro). La quota riguarda i lavoratori subor-
dinati stagionali non comunitari provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia‐Erzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia. Nei 35.000 ingressi sono comprese anche
le richieste per flussi stagionali pluriennali i cui requisiti sono: l'avere avuto per due anni consecutivi il nulla osta al lavoro stagionale e le relative assunzioni per un periodo equivalente a quello richiesto. Le domande di nulla osta per il lavoro stagionale possono essere presentate esclusivamente con modalità informatiche, dalle 8 del giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto e fino alle 24 del 31 dicembre 2012. Gli uffici di Confagricoltura Cuneo stanno raccogliendo la documentazione ed effettuando il caricamento delle istanze in modo da poterle inviare tempestivamente il primo giorno utile. Per informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo (Tel. 0171/692143).
Sistri: novità sotto i 300 kg/l confagricoltura ha chiesto al ministro la soppressione del contributo per il 2012
I
l Sistri sarà operativo dal 30 giugno per tutte le aziende con oltre 10 dipendenti. Per le imprese fino a 10 dipendenti, invece, sarà definita, per decreto, una nuova data di partenza oltre il 30 giugno. È prorogata sino al 2 luglio l’esenzione dell’iscrizione al Sistri per gli imprenditori agricoli che producono e trasportano ad una piattaforma di conferimento i propri rifiuti pericolosi in modo occasionale e
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saltuario (data precedentemente fissata al 31 dicembre 2011). In fase di dibattito inoltre, è la possibile esclusione delle piccole imprese in caso di produzione e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi e in quantitativi limitati. Il Senato ha introdotto uno specifico articolo in tema di rifiuti di attività agricole: in tal senso sarebbero da escludere definitivamente dall’iscrizione al Sistri gli imprenditori agricoli che producono e trasportano ad una piattaforma i propri rifiuti pericolosi in modo occasionale e saltuario se i quantitativi non superano i 300 kg/l all’anno. I trasporti di rifiuti pericolosi e non pericolosi di propria produzione effettuati direttamente dagli
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imprenditori agricoli verso i centri di raccolta in modo occasionale, non sono dunque soggetti all’iscrizione all’Albo gestori. Intanto crea malumore il pagamento del contributo Sistri per l’anno 2012, fissato per il 30 aprile. “In periodi di profonda difficoltà economica come quello attuale, l’obbligo di nuovi versamenti, ad avviso di tutti, non trova giustificazione”, così Confagricoltura nella lettera inviata, insieme ad altre organizzazioni, al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini per chiedere la soppressione del contributo. In caso di novità gli uffici di Confagricoltura Cuneo informeranno tempestivamente le aziende agricole interessate.
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L’intervista
giorgio sapino racconta com’è cambiato il ruolo dei veterinari nel rapporto con le aziende di Paolo Ragazzo
C
’è un servizio fondamentale che aiuta il corretto funzionamento e sviluppo degli allevamenti, siano questi bovini, suini, equini o avicoli. È il lavoro fornito ogni giorno con passione dai veterinari presso le aziende. Negli anni queste figure altamente specializzate si sono evolute, arrivando a ricoprire ruoli più ampi e complessi di un tempo. Ne parliamo con Giorgio Sapino, veterinario, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl CN1. Direttore Sapino, in che modo i tagli e gli eventuali accorpamenti della sanità regionale e cuneese influiranno sul servizio veterinario al servizio delle imprese agricole? “Le modifiche per il prossimo futuro della macchina sanitaria regionale avranno effetti nulli o quasi sui servizi agli allevamenti cuneesi. Tuttavia il grande accorpamento, nato dall’unione delle sedi di Cuneo, Mondovì, Savigliano e Fossano di tre anni fa, è ancora da assorbire completamente, con punti di difformità sotto l’aspetto veterinario e medico, sparsi qua e là. Sono stati ottenuti, comunque, dei risultati notevoli dal punto di vista pratico con un elevato tasso di interscambiabilità dei servizi e sostanziali risparmi per la sanità. Tutto questo grazie anche alla buona
volontà dei veterinari che, arrivando in molti casi dal mondo agricolo, hanno collaborato con le aziende per far assimilare loro le novità. Grazie all’accorpamento ora abbiamo praticamente ovunque, in provincia, unità di azione”. Quali sono oggi gli obiettivi e le priorità? “Ci atteniamo, anzitutto, alle strategie nazionali e regionali di prevenzione medico veterinaria. Ma occorre perdere di vista l’attività veterinaria com’era intesa qualche tempo fa. Oggi dobbiamo guardare al concetto di filiera; per cui il veterinario è di riferimento per tutto ciò che interessa l’allevamento dal punto di vista sanitario, dall’alimentazione degli animali fino alla salute del consumatore. Tutto il nostro operato è in funzione della salute pubblica. Lavoriamo ormai in sinergia con esperti di igiene pubblica e di medicina del lavoro. L’obiettivo principale resta, tuttavia, quello di mantenere indenni da determinate malattie infettive la regione Piemonte e la provincia di Cuneo, perché pur avendo una così alta concentrazione di allevamenti, siamo tra le zone con meno emergenze sanitarie in Italia. Questo perché è andato aumentando il concetto di prevenzione a 360°, grazie anche al lavoro svolto dalle associazioni di categoria”.
Alcuni comparti della zootecnia cuneese lamentano però un’eccessiva burocrazia nella gestione degli allevamenti. È possibile attraverso un confronto costruttivo ridurre qualche adempimento? “Tutto è migliorabile, ma l‘attuale sistema di controlli è figlio di anni in cui le malattie infettive (peste suina, vescicolare…) proliferavano nella nostra provincia. Anche grazie alla burocrazia abbiamo risolto queste situazioni. I problemi si nascondono, più che altro, nella burocrazia statica, che se non si aggiorna diventa un “elefante”. In chiusura, come giudica la zootecnia cuneese? “Gli allevamenti della Granda hanno raggiunto livelli di qualità altissimi, grazie al lavoro serio portato avanti dagli imprenditori di questa terra. Tuttavia in alcune situazioni è necessario ancora un passaggio culturale, al quale fanno da contraltare l’entusiasmo e la preparazione dei giovani, che recepiscono al volo e sono di estremo aiuto al nostro lavoro”.
Giorgio Sapino, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl CN1
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“La prevenzione resta la priorità”
Frutticoltura
Tronchi degli alberi letteralmente “spaccati“ dal gelo
Primi riscontri dei danni da gelo Conferme dai sopralluoghi dei tecnici di confagricoltura. prime misure dalla regione
P
urtroppo le stime dei danni ai frutteti cuneesi dovuti all’eccezionale ondata di gelo del febbraio scorso stanno trovando i primi riscontri durante i monitoraggi effettuati in campo da Confagricoltura. “Nelle zone di pianura abbiamo i danni maggiori - dichiarano i tecnici dell’associazione agricola provinciale -; soprattutto nel Saviglianese e nel
Fossanese dove la percentuale dei danni sui fiori dei peschi supera l’80%, la situazione è migliore del previsto invece nei Comuni della direttrice Saluzzo-Cuneo. Qui i meli non hanno praticamente subito danni, mentre sui peschi riscontriamo perdite ridotte. I più colpiti restano i kiwi, per i quali si prospetta una stagione da dimenticare nei principali paese di produ-
zione”. L’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, ha nel frattempo reso noti i primi provvedimenti presi per sostenere le aziende colpite. È stato attivato, anzitutto, il credito di conduzione nell’ambito del Piano Verde 2012 con un intervento del 4% sui tassi di interesse; si è concordato con l’A.b.i. regionale, inoltre, l’applicazione della moratoria firmata a Roma con le nuove misure per il credito delle Pmi. In aggiunta sono stati confermati anche per il 2012 i fondi per gli indennizzi alle aziende colpite dalla batteriosi del kiwi dopo il buon esito della gestione sull’anno 2011 ed è stata confermata la disponibilità a derogare per il 2012 sull’applicazione della misura 214 del Psr. A livello nazionale la Regione ha fatto approvare le richieste avanzate nel corso della riunione in sede di Commissione Politiche Agricole e del Ministero garantendo la continuazione dell’impegno di monitoraggio della situazione nelle scorse settimane. Claudio Sacchetto commenta così le misure prese: “Ci auguriamo con questo impegno di poter ridurre, almeno in parte, i forti disagi in capo alle aziende colpite”.
Convegno CRESO
Nocciole: innovazione e ricerca A Bossolasco, nella sede della Comunità montana Alta Langa, si è svolto il convegno del Creso “Corilicoltura tra innovazione e ricerca”. “Il settore sta vivendo un periodo di passaggio in cui, rispetto agli ultimi anni, c’è sempre maggiore attenzione alla meccanizzazione: tutto il settore, infatti, si sta dirigendo verso le nuove possibilità introdotte dalla tecnologia, e non solo nella raccolta - commenta Antonio Marino, tecnico Confagricoltura Cuneo -. È cambiato anche l’approccio nei confronti del nocciolo, sempre più considerato, a ragione, una vera e propria pianta da frutto che deve essere trattata e coltivata come tutte le altre per ottimizzare resa e qualità del prodotto”. Il convegno ha esaminato le problematiche fitosanitarie del nocciolo, analizzando i problemi più comuni, tra cui le cimici. Presentati anche i risultati di un triennio di prove di valutazione delle diverse varietà, per capire attitudini produttive al di fuori dell’area di stretta appartenenza. Si è parlato, inoltre, di problematiche legate alla distribuzione degli agrofarmaci, per concludere con un confronto tra diverse tecniche di gestione del suolo e dei polloni in corileto. Alla mattinata sono intervenuti Claudio Sonnati e Maria Corte del Creso, Nadia Valentini e Roberto Botta del Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Torino, Silvia Moraglio e Luciana Tavella del Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali dell’Università di Torino, Mario Tamagnone del Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale dell’Università di Torino e Anna Saglia del Settore Fitosanitario Regionale. “Molte sono state le domande relative ai danni da gelo in seguito all’eccezionale ondata di freddo di febbraio - commenta Marino -. Purtroppo, però, è ancora prematuro fare valutazioni in merito dovendo valutare le conseguenze sulla fase fenologica dell’allegagione”.
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Confagricoltura Cuneo all'ultima edizione del salone veronese
Aziende cuneesi al Vinitaly 2012 L’associazione protagonista al salone con 50 realtà delle langhe e del roero. ricco il programma di eventi e degustazioni
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onfagricoltura Cuneo è stata tra i protagonisti della 46^ edizione di Vinitaly, la più grande fiera dedicata al settore vinicolo che si è svolta a Verona dal 25 al 28 marzo, per la prima
volta su quattro giorni, dalla domenica al mercoledì. Numerose le aziende della Granda che hanno preso parte all’evento, con un ricco programma di iniziative per rafforzare, attraverso l’informazione, il
Convenzione con Guarene Confagricoltura e comune insieme per informare le aziende vinicole
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a Confagricoltura di Cuneo e il Comune di Guarene hanno stipulato una convenzione che prevede una forma di collaborazione gratuita finalizzata a fornire un servizio di informazione agli imprenditori vitivinicoli della zona. In sostanza gli uffici dell’organizzazione agricola invieranno agli addetti comunali tutti gli aggiornamenti e gli accorgimenti riguardanti i trattamenti fitosanitari da eseguire sui vigneti, in funzione delle condizioni ambientali e delle necessità aziendali. Successivamente sarà il Comune a trasmettere le informazioni agli agricoltori che desiderano ricevere il servizio, aumentando così il grado di aggiornamento degli imprenditori. “Crediamo che sia un accordo utile per coloro che nella zona si occupano di vitivinicoltura in modo attivo e necessitano di informazioni sempre puntuali su quali trattamenti è meglio utilizzare in vigneto, per una corretta gestione economica ed ambientale dell’azienda”, ha commentato Mario Viazzi, direttore Confagricoltura della zona di Alba. L’associazione agricola è disponibile ad offrire questo servizio anche ad altri Comuni interessati; per informazioni telefonare allo 0173/281929.
10 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
rapporto con i soci presenti, valorizzando il vino italiano e l’olio extravergine di oliva prodotto nel nostro Paese. “Anche quest’anno siamo stati presenti al Vinitaly con una cinquantina di aziende - commenta Mario Viazzi, direttore Confagricoltura zona di Alba - a dimostrazione dell’importanza che il vino prodotto sul nostro territorio riveste nel contesto nazionale, anche in un momento congiunturale non facile come quello attuale”. Durante le giornate di Vinitaly Confagricoltura ha ospitato, nello stand dell’associazione agricola, interessanti degustazioni di vino, curate dal giornalista Antonio Paolini, e di olio extravergine di oliva con l’assaggiatore capo panel Alissa Mattei. Inoltre, nell’ambito delle attività di internazionalizzazione, Confagricoltura ha proposto ai suoi associati un ciclo di incontri di affari tra produttori italiani e buyers stranieri provenienti da Austria, Germania e Svizzera. Confagricoltura, infine, sempre nell’ambito di Vinitaly, ha promosso l’incontro “Vino italiano, terapie anti-spread”, a cui ha partecipato anche il presidente nazionale Mario Guidi, con l’intento di proporre una riflessione volta ad analizzare la competitività dei nostri produttori sui mercati esteri.
M O S C AT O
Confagricoltura Cuneo: “La decisione del Tar del Lazio rischia di penalizzare il settore“ Il Tar del Lazio, con sentenza 765 del 2012, ha accolto il ricorso dell’azienda società agricola Castello del Poggio a Portacomaro Stazione contro il divieto di produrre Asti Docg nel Comune di Asti, sospendendo così fino al 12 ottobre 2012 l’efficacia delle modifiche del disciplinare dell’Asti. Per i produttori di Confagricoltura Cuneo questa decisione rischia di penalizzare l’intero settore. Tutte le modifiche al disciplinare, discusse e attese da anni, ossia la nascita delle sottozone (Canelli, Strevi e Santa Vittoria), la possibilità di variare grado alcolico e di convertire i mosti dell’Asti in Moscato d’Asti, verrebbero sospese già per la vendemmia 2011. Confagricoltura Cuneo si è attivata presso le sedi opportune affinchè la sospensione del Tar riguardi soltanto la parte relativa all’inserimento dei territori del Comune di Asti. “Siamo fiduciosi che le nostre osservazioni possano trovare un riscontro positivo, affinchè i produttori e i trasformatori non vengano danneggiati da questa sentenza - dichiara Confagricoltura Cuneo -. Senza entrare nel merito della decisione del Tar, tuttavia, occorre fare attenzione a non penalizzare in alcun modo le aziende del comparto che hanno sostenuto e continuano tuttora a sostenere grandi sforzi per mantenere in equilibrio qualità, produzione e consumi”.
Vitivinicoltura
Nuova linfa per gli investimenti bando regionale previsto dall’ocm ammessi interventi di diverso tipo in cantina già richiesta una proroga dei termini
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a Regione ha emanato un bando previsto dall’OCM per la presentazione delle domande di contributo, riferite alla campagna 2011/2012, per investimenti in ambito vitivinicolo. I beneficiari sono gli imprenditori agricoli (titolari di aziende singoli o associati) e le persone fisiche o giuridiche cui compete l’onere finanziario degli investimenti nell’ambito di imprese agroindustriali. Il bando prevede l’ammissione a contributo di tutti gli investimenti (materiali o immateriali) effettuati all’interno della Regione Piemonte, con un sostegno massimo del 40% della spesa effettuata, con un limite minimo di 20.000 euro e un limite massimo di 150.000 euro. “È una misura molto interessante - sottolinea Alessandro Bottallo,
Contributi anche per l’acquisto di barriques e botti
tecnico vinicolo di Confagricoltura Cuneo - perchè agevola qualunque tipo di finanziamento legato alle cantine, infatti può variare dall’acquisto di barriques, botti, linee di imbottigliamento, alla realizzazione di cantine sotterranee o sale di degustazione” Per le domande ammesse, tutte le operazioni di investimento dovranno essere terminate tassativamente entro il 31 agosto 2012. Gli investimenti operati devono essere finalizzati alla realizzazione di punti vendita aziendali, purchè non ubicati all’interno dell’azienda stessa; all’acquisto di recipienti e contenitori per l’invecchiamento e la movimentazione del vino. Inoltre sono anche riconosciute le spese per la realizzazione e l’ammodernamento delle strutture
aziendali nonché l’acquisto di attrezzature per la riproduzione, la trasformazione, la commercializzazione e la conservazione del prodotto. Il termine ultimo stabilito dalla Regione per la presentazione telematica delle domande telematiche è stato fissato al 2 aprile mentre, per quanto riguarda la documentazione cartacea, dovrà essere trasmessa aglli Uffici Regionali entro e non oltre il 6 aprile. “Si è già richiesto alla Regione una proroga sulle date ultime per la consegna della documentazione - continua Bottallo - poiché questo bando può conseguire largo consenso tra le aziende vitivinicole e ottenere così un miglioramento e un incremento di vendita in questo comparto agricolo”.
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co n v oca z io n e
Assemblee 2012 del Consorzio Smaltimento Rifiuti di Origine Animale Conclusa la prima "tranche" di ispezioni negli allevamenti
Perplessità sui controlli Nuove Gabbie galline ovaiole Massimino: “c’è poca chiarezza“
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on circolare del 16 dicembre scorso il Ministero della Salute ha fatto sapere che tutti gli allevamenti di galline ovaiole che avrebbero continuato ad utilizzare gabbie non modificate sarebbero state oggetto di controlli entro il 29 febbraio scorso. Ora che il termine è trascorso e alcune sanzioni sono state comminate, a chi non si è messo in regola, emergono alcune perplessità sul proseguo dei controlli. Una seconda tranche di ispezioni, infatti, partirà a luglio. “Non c’è la necessaria chiarezza su questo fronte - dichiara Oreste Massimino, presidente regionale della sezione Avicola di Confagricoltura -: l’accordo di programma è, infatti, un provvedimento del Ministero delle Politiche agricole che non è mai stato sottoscritto dal ministero della Salute. Quest’ultimo, inoltre, è molto preoccupato dalla minacciata procedura di infrazione che potrebbe giungere dall’Europa in caso di mancato rispetto della normativa”.
Mercoledì 18 aprile, alle 13,30 in prima convocazione e alle 14,30 in seconda convocazione, avrà luogo l’assemblea parziale del Consorzio Smaltimento Rifiuti di Origine Animale (Cosman). L’incontro si terrà a Fossano, presso il Salone “Brut e Bon” (area Foro Boario) ed avrà all’ordine del giorno: le materie oggetto dell’Assemblea Generale, la nomina dei delegati partecipanti all’Assemblea Generale e l’illustrazione dei programmi e delle attività del Consorzio. Come da statuto, ogni consorziato ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente. Ogni consorziato può rappresentare al massimo altri due consorziati. Giovedì 26 aprile, in prima convocazione alle 8,30 presso la sede del Consorzio e, in seconda convocazione, venerdì 27 aprile, alle 14,30, sempre nella sede del Consorzio (Corso Stati Uniti, 21 – Torino) si svolgerà, invece, l’Assemblea Generale dei delegati eletti nelle Assemblee Parziali. All’ordine del giorno: l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2011, della Relazione del CdA e del Collegio Sindacale; l’approvazione del Bilancio Preventivo 2012 e della Relazione Previsionale; l’integrazione dei componenti del Collegio Sindacale con la nomina di un sindaco effettivo ed uno supplente. Per ogni eventuale informazione in merito è possibile rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo e agli uffici del Consorzio (Tel. 011/432.60.84, fax 011/432.60.85, e-mail info@ cosmanpiemonte.it). Il programma di attività per l’anno 2012 del Consorzio prevede l’attivazione del programma assicurativo per la copertura dei rischi da epizoozie, calamità naturali, e per la copertura dei costi di smaltimento per la mortalità ordinaria e per la mortalità a seguito di epizoozie e calamità naturali. Rimane invece volontaria l’adesione alle altre coperture assicurative.
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Zootecnia
La Piemontese stenta a ripartire La prestigiosa razza bovina migliora ma sente la crisi. Prezzi stagnanti e diminuzione della produzione a causa del calo dei consumi di Fabrizio Pepino
“A
nche quest’anno l’affluenza del pubblico è stata eccezionale, a conferma del gradimento da parte degli allevatori per questi incontri che, coniugando in una sola giornata momenti tecnici e di convivialità, mettono in risalto il progresso selettivo ed i risultati ottenuti grazie all’impegno di coloro che hanno sempre creduto in questa grande razza”. Le parole del presidente dell’Anaborapi, Albino Pistone, ben sottolineano il grande successo registrato dall’ottava edizione del Meeting della razza bovina Piemontese, manifestazione annuale organizzata dall’Associazione Razza Bovina Piemontese con il sostegno della Veronesi Mangimi e del Credito Cooperativo di Cherasco, che quest’anno si è svolta il 14 marzo scorso presso l’azienda agricola di Michele e Matteo Monetti a Racconigi, uno degli allevamenti di punta della razza Piemontese esteso su 65 ettari e con 450 capi iscritti al Libro Genealogico. Ma il meeting annuale, che quest’anno ha registrato la partecipazione addirittura di 1.500 persone (tra allevatori, tecnici e professionisti del settore), è stato anche l’occasione per fare il punto sulla situazione della razza bovina Piemontese, i cui numeri sono in crescita nonostante il momento delicato che sta vivendo il mercato. Secondo
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i dati forniti dall’Anaborapi, infatti, sono in aumento sia le aziende che i capi iscritti al Libro Genealogico: 4.300 le prime (di cui esattamente la metà provenienti dalla provincia di Cuneo) e 270.000 i secondi (di cui 160.000 allevati in provincia di Cuneo). Inoltre, anno dopo anno, diminuisce il numero dei capi non iscritti al Libro, che da una stima dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 mila. Eppure l’onda lunga della crisi si è fatta sentire anche qui. “La situazione che sta vivendo la razza Piemontese è stagnante, con un mercato che ha visto diminuire sia la domanda che, di conseguenza, l’offerta - sostiene Alberto Brugiafreddo, presidente della sezione Bovini da carne Confagricoltura Cuneo -. Il risultato è che i prezzi sono rimasti stabili, mentre rispetto all’anno scorso la produzione è scesa del 6%. A questo si aggiunge l’aumento dei costi di produzione, che si attestano all’incirca sul 10%. Le cause sono quelle note e comuni a tutti i settori: principalmente l’aumento delle imposte e i rincari su carburanti e mangimi. Nel contempo da Oltralpe è arrivata la notizia che la carne francese ha preso vigore e ha raggiunto prezzi simili alla Piemontese. Speriamo che sia un volano anche per noi”. “Non stiamo vivendo un momento facile conferma Roberto Chialva, presidente
Apa Cuneo -, ma all’orizzonte ci sono degli spiragli per dare ossigeno alla situazione, anche grazie all’impegno della Regione, delle associazioni e degli allevatori. La stagnazione dei prezzi ed il calo dei consumi non sono problemi che riguardano solo la carne di razza Piemontese, ma sono fenomeni che riguardano tutti i settori. Per questo sono moderatamente ottimista, quando i consumi ripartiranno anche la Piemontese ne trarrà giovamento”.
al miac
Successo per la 62a Mostra di Quaresima Tempo di mostre zootecniche in provincia di Cuneo. Dal 24 al 26 marzo si è svolta al Miac di Cuneo la 62° Mostra regionale di Quaresima, tradizionale appuntamento per gli allevatori della Granda e non solo. Tra i tori ha vinto “Mansueto” (1186 kg), mentre nella categoria vacche grasse di razza piemontese il primo premio è andato ad “Osta” (877 chilogrammi). Nelle giornate di sabato e domenica grande afflusso di pubblico (oltre 20 mila visitatori) grazie alle numerose iniziative legate alla tradizione rurale che contraddistingue l’evento. Hanno suscitato apprezzamento la rassegna di cavalli, la vetrina agricola di primavera, la mostra di vecchi attrezzi del mondo contadino e le gare di tractor pulling (trattori elaborati).
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
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Latte dal M I N I S T E R O
Moderare la produzione
Dall’Europa ci si attende ora una serie di misure applicative che aiutino il settore
Più potere alle Op dal Pacchetto Latte confagricoltura: “sono previsti incentivi importanti per l’aggregazione dei produttori“ di Paolo Ragazzo
A
ccrescere il potere contrattuale degli allevatori nella filiera, in modo da garantire loro prezzi giusti per il latte prodotto, e prepararli all’uscita, nel 2015, dal sistema delle quote latte. È questo l’obiettivo principale del “Pacchetto latte” approvato dal Parlamento europeo. “Non è ancora chiaro come le misure contenute nel nuovo regolamento saranno declinate a livello applicativo - ha commentato Pierangelo Cumino, presidente regionale della sezione Lattiero Casearia di Confagricoltura -, ma ci si attende non tanto un’incidenza sul latte liquido, quanto un incentivo all’aggregazione dell’offerta attraverso il rafforzamento delle organizzazioni di produttori”. Le novità, infatti, riguardano essenzialmente proprio le Op. Per difendersi da forme di concorrenza sleale, si è deciso che il volume di latte crudo oggetto dei negoziati fra le organizzazioni di produttori e quelle dei trasformatori non potrà superare il 3,5% della produzione totale della Ue, né il 33% della produzione nazionale. Gli stati membri potranno, inoltre, riconoscere le organizzazioni interprofessionali di comparto che raggruppino le fasi di produzione, trasformazione e commercio, come già avviene per la frutta. Anche i contratti saranno oggetto di particolare attenzione, con ogni singolo Paese chiamato a decidere se imporre o meno contratti obbligatori per le forniture del latte all’interno del territorio nazionale. Se si propenderà per l’obbligatorietà degli accordi, essi dovranno essere stipulati prima della fornitura e recanti indicazione non solo del prezzo, ma anche delle tempistiche dei pagamenti e di precisi accordi sulla raccolta e la fornitura del latte. È prevista, infine, la possibilità di gestire e programmare i volumi produttivi dei formaggi Dop: i governi nazionali possono attivare un sistema di regolazione dell’offerta di questi prodotti, ma questo non deve provocare distorsioni di concorrenza o avere ripercussioni negative sui produttori di formaggi più piccoli. Lo stato ha facoltà di stabilire per un massimo di tre anni le norme per adeguare l’offerta alla domanda di un certo tipo di formaggio, a patto che siano d’accordo almeno due terzi dei produttori di latte che forniscono due terzi o più del latte fresco necessario per la realizzare quel formaggio.
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Riceviamo dal Ministero delle Politiche agricole e pubblichiamo. “Sulla base delle consegne effettuate dai produttori italiani di latte vaccino fino a tutto dicembre 2011, si profila la fondata possibilità di un superamento complessivo, ancorché di ordine percentuale minimo, della quota di produzione totale assegnata all’Italia dall’Ue per la campagna 2011/2012. In base alla vigente normativa, solo nel caso in cui lo Stato Membro non superi la propria quota complessiva, i produttori che hanno commercializzato in esubero rispetto alla propria quota individuale non vengono in nessun modo assoggettati al prelievo e gli eventuali anticipi trattenuti vengono interamente restituiti; ciò si è verificato nelle ultime due campagne di commercializzazione, 2009-2010 e 2010-2011 nelle quali è stata rispetta la quota nazionale. Viceversa, in caso di superamento, anche minimo, della quota nazionale complessiva, le restituzioni del prelievo mensile sono assoggettate ai criteri previsti dalla legislazione nazionale (Legge n. 199/2003, modificata e integrata dalla Legge n. 33/2009). In caso di superamento, quindi, accederanno alla restituzione del prelievo soltanto i produttori in regola con il versamento mensile con priorità per i titolari di aziende ubicate nelle zone di montagna, per quelli nelle zone svantaggiate, per i produttori che non abbiano superato il livello di commercializzazione conseguito nel periodo 2007-2008 o, infine, per quelli che non abbiano superato di oltre il 6 per cento la propria quota individuale. Per tutti gli altri produttori in esubero, i prelievi versati o comunque dovuti, confluiranno integralmente nel fondo per gli interventi nel settore lattiero-caseario istituito presso il Mipaaf ai sensi della Legge n. 33/2009. Per evitare questa conseguenza è opportuno che i produttori in esubero provvedano sollecitamente ad adeguare la propria quota alla commercializzazione, facendo ricorso alle modalità di affitto di quota previste dalla legge. E’ necessario che tutti orientino la propria attività all’obiettivo di limitare al massimo la produzione e la commercializzazione nelle ultime settimane della campagna 20112012 per evitare il superamento della quota nazionale”. Confagricoltura: "Lavorare di più, per produrre di più, ma incassare meno. La storia insegna"
Sul prezzo regge l’indicizzazione
p rodo t t i t i p ici
Progetto per tutelare il Nostrale d’Alpe
Giampiero degiovanni: “L’offerta è in aumento, ma serve maggiore ottimismo nel settore”
Costi in leggero aumento per i produttori di latte cuneesi
S
ono riprese in Piemonte le trattative sul prezzo del latte alla stalla. Resta valido nel frattempo l’accordo firmato lo scorso anno che prevede il ricorso al sistema dell'indicizzazione, per cui il prodotto viene pagato in base a determinati parametri relativi ai costi di produzione e al prezzo al consumo dei prodotti lattierocaseari sul mercato nazionale e internazionale. Questo sistema ha dimostrato di funzionare bene, stemperando le tensioni che talvolta si possono venire a creare sul mercato. Occorre sottolineare inoltre che in provincia di Cuneo il mercato del latte si conferma particolarmente vivace
e in fermento con grossi scambi di partite tra acquirenti. Ciò detto, tuttavia, a livello nazionale si registra un lieve aumento di produzione. "Facciamo attenzione a non aumentare eccessivamente il latte prodotto, superando le effettive necessità del mercato - mette in guardia il presidente della sezione Latte di Confagricoltura Cuneo Giampiero Degiovanni -. Pur riscontrando in questo periodo costi in leggero aumento, soprattutto di soia e mais, ritengo doveroso lanciare un messaggio di ottimismo. Si sentono in giro annunci troppo disfattisti, non fanno bene al comparto.
L’Associazione Produttori del Nostrale d’Alpe ha compiuto un anno. Nata per volontà dei produttori coinvolti nel progetto di valorizzazione promosso dalla Provincia di Cuneo, l’associazione raggruppa i margari che ogni estate salgono negli alpeggi d’alta quota delle valli cuneesi con le loro mandrie. “Il progetto di valorizzazione del Nostrale d’Alpe è un ottimo strumento per far uscire dall’anonimato un eccellente formaggio tipico cuneese - commenta Adriano Rosso, direttore Confagricoltura della zona di Cuneo -. In questo modo il Nostrale sarà prodotto secondo il disciplinare e sarà identificato grazie al marchio e al nome della zona di produzione”. La valorizzazione del Nostrale d’Alpe, in collaborazione con Agenform Istituto lattiero caseario di Moretta e con ClabAgri Laboratorio di tracciabilità, è compresa nel progetto “Viaggio tra i prodotti”, cofinanziato dall’Ue tramite il programma di cooperazione transfrontaliera Italia Francia “Alcotra 20072013”. Il Nostrale d’Alpe, il formaggio a latte vaccino crudo, intero o leggermente scremato per affioramento, a pasta cruda e pressata, è prodotto solo con latte di alpeggio. Ora ogni forma riporterà impressi il marchio e il nome dell’alpeggio di provenienza e, inoltre, se il latte è esclusivamente di bovine di razza Piemontese, potrà fregiarsi dell’etichettatura “di pura razza Piemontese”. Il Nostrale d’Alpe è prodotto nel territorio montano della Granda, nel periodo tra il 24 giugno e il 29 settembre, date che segnano inizio e fine dell’alpeggio. Il latte utilizzato deve quindi provenire da animali in alpeggio, con un’altitudine minima di 1500 metri. Al momento sono 10 i produttori appartenenti all’associazione. Per informazioni www.casarecasari.it o prodottitipici.provincia.cuneo.it.
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
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I prezzi del mese
Suini in leggera risalita, stabili i bovini. La soia è alle stelle per le carni è stato un marzo migliore del mese precedente in sofferenza solo polli e conigli. “effetto pasqua” su capretti e agnelli di Ilaria Blangetti
il b orsi n o di car n i e cereali
Andamento delle quotazioni a febbraio 2012 e marzo 2012 Fonte: Camera di commercio di Cuneo (Ufficio prezzi)
Feb. 2012
Mar. 2012
SUINI Da allevamento
Euro/kg
Kg 15
4,060
4,140
Kg 50
1,920
2,030
Kg 100
1,540
1,540
Da macello
Euro/kg
Kg 115
1,255
1,277
Kg 156
1,355
1,377
BOVINI Da macello
Euro/kg
Vitello della coscia
5,61
5,61
Vitellone della coscia (da 500 a 600 kg)
3,20
3,20
Da allevamento Vitello della coscia (fino a 40 gg)
Euro/capo 700
700 Euro/kg
Agnello da latte
3,20
3,20
Capretto
-
5,00
Galline
1,85
1,90
Polli
1,10
0,99
Conigli da macello
1,82
1,76
CEREALI
Euro/t
Frumento naz. (p.sp 73/75)
227
219
Orzo naz. (p. sp. 61/64)
223
-
Granoturco naz.
203
203
Fieno maggengo
140
130
-
-
Fagiolo Cuneo Billò
16 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
M
arzo segna, per il comparto suino, un leggero rialzo delle quotazioni. Un indice positivo, seppur ancora insufficiente per sperare in un cambio di tendenza, che permette di registrare il segno “più” sia tra gli animali da macello che tra quelli da allevamento. I capi da allevamento da 15 kg passano da 4,060 a 4,140 euro/kg (+ 1,97%), aumento più significativo per quelli da 50 kg (da 1,920 a 2,030 euro/Kg) con il + 5,7%. Invariato da qualche mese, invece, il prezzo dei suini da 100 kg, fermi a 1,540 euro/kg. In salita anche i capi da macello: + 1,75% per i maiali da 115 kg, + 1,62% per quelli da 156 kg. Stabili, ormai da mesi, le quotazioni dei bovini. Non registrano nessuna variazione, infatti, i prezzi dei capi da macello: il vitello della coscia è fermo a 5,61 euro/ kg e il vitellone della coscia (da 500 a 600 kg) rimane ancorato a 3,20 euro/kg. Dopo gli aumenti dell’ultimo periodo stabili da inizio anno anche i bovini da allevamento: il vitello della coscia, fino a 40 giorni, si attesta a 700 euro a capo. Destino più altalenante per le carni bianche. Continua il preoccupante crollo delle quotazioni dei conigli da macello che hanno perso, in soli due mesi, il 12% (3 punti percentuali nelle ultime quattro settimane) arrivando a 1,76 euro al chilo. Risalgono, anche se di poco, le galline, che guadagnano il 2,7%, mentre tornano a scendere i polli. A marzo calano addirittura sotto l’euro (0,99 euro/ kg), perdendo il 10%. Quotazioni in leggera discesa rispetto a febbraio per i cereali: calo superiore al 3,5% per il frumento nazionale. Stabile il granoturco nazionale, mentre è in discesa il prezzo del fieno maggengo che perde 10 euro a tonnellate (da 140 a 130 euro/t). In chiusura di giornale tuttavia apprendiamo di notevoli aumenti, specie della soia. Periodo favorevole, complice la Pasqua, per l’agnello da latte che rimane stabile a 3,20 euro/kg, mentre si attesta a 5 euro al chilo il capretto.
INSERTO TECNICO
L’Agricoltore cuneese N. 03 • 2012 FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali
modello 730/2012
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n vista della prossima scadenza per la denuncia dei redditi 2011, fissata al 31 maggio 2012, il Caf Confagricoltura Pensionati srl invita tutti coloro che devono ancora presentare la propria dichiarazione a presentarsi entro la fine del mese di aprile per la consegna dei documenti necessari per la stesura della dichiarazione. Nel caso in cui la dichiarazione viene presentata al Caf debitamente compilata, con allegate fotocopie della relativa documentazione, nessun compenso è dovuto. Nel caso, invece, in cui si chieda assistenza per la compilazione, il pagamento del Modello 730 sarà richiesto in occasione della presentazione dei documenti. Il Modello 730 è rivolto a lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori. I vantaggi del modello 730: i crediti di imposta maturati vengono accreditati direttamente con la retribuzione o la pensione di luglio; le imposte da versare sono trattenute automaticamente con la retribuzione o la pensione di luglio. Confagricoltura, infine, ricorda di portare, insieme alla documentazione necessaria, anche i Modelli Red contenuti nella busta che l’Inps ha inviato per recapitare i Cud. La documentazione: • Codice fiscale del contribuente, del coniuge e dei famigliari a carico. • CUD 2012 di lavoro o pensione anno 2011. • Copia Mod. 730 o UNICO anno precedente. • Atti notarili relativi a vendite o acquisti di terreni o fabbricati 2011. • Spese mediche datate anno 2011. • Ricette, scontrini fiscali relativi ad acquisti di medicinali anno 2011. • Rate mutui su fabbricati pagati nel 2011. Atto di acquisto e di stipula del mutuo, parcelle notarili per acquisto dell’ abitazione principale anche se relativi ad anni antecedenti il 2011. • Ricevute di pagamento interessi passivi per mutui agrari 2011. • Ricevute versamento premi assicurazione sulla vita o contro infortuni anno 2011.
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111.1 sottoazione B Informazione nel settore agricolo
• Certificazioni relative a collaborazioni o gettoni di presenze 2011. • Eventuale certificazione Inail per indennità temporanea (infortunio) o indennità di maternità percepita dall’Inps. • Fatture o ricevute per spese funebri, veterinarie, istruzione, contributi volontari a favore di istituzioni religiose o paesi in via di sviluppo, Onlus, Ong, ecc…sostenute nell’anno 2011. • Ricevuta versamento Polizza RC auto anno 2011 (quota SSN). • Attestati di versamento contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare anno 2011. • Attestati di versamento degli acconti d’imposta (Mod. F24) se eseguiti direttamente dal contribuente anno 2011. Per le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio: ricevute dei bonifici bancari quietanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, attestati di versamento delle ritenute operate dal condominio sui compensi dei professionisti, nonchè le quietanze rilasciate dal condominio attestante il pagamento delle spese imputate al singolo condomino e, la ricevuta postale della raccomandata con la quale è stata trasmessa al Centro Servizio delle Imposte Dirette e Indirette competente la comunicazione della data di inizio lavori. Immobili o capitali all’estero: si ricorda che da quest’anno devono essere dichiarati tutti i fabbricati detenuti all’estero, che siano produttivi o meno di reddito. Vanno segnalati inoltre movimenti di denaro da e verso l’estero di importo complessivo sopra i 10.000 euro. Per tutti: coloro che non hanno effettuato il calcolo Ici 2011 presso i nostri uffici devono portare il calcolo suddiviso per immobile.
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INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2012
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bANDO Qualità psr 2007/2013 mis. 132
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on determina dirigenziale n. 249 del 22/03/2012 la Regione ha deciso di prorogare la scadenza di presentazione delle domande sul PSR 2007-2013 per la misura 132 “Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare”.
FINALITÁ La misura si propone di sostenere e promuovere la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare per raggiungere i seguenti obiettivi: • valorizzare le produzioni di qualità; • assicurare i consumatori sulla qualità dei prodotti o dei processi produttivi; • incrementare il valore aggiunto di tali prodotti; • sostenere e incentivare la partecipazione degli agricoltori ai “sistemi di qualità”
BENEFICIARI Sono ammessi a presentare domanda gli imprenditori agricoli singoli e associati che aderiscono e partecipano ad uno dei seguenti sistemi di qualità: protezione delle indicazioni geografiche (IGP) e delle denominazioni d’origine (DOP) dei prodotti agricoli e alimentari
metodo di produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo.
REQUISITI
Impresa individuale, società agricola, società cooperativa agricola a mutualità prevalente.
IMPORTI
L’aiuto è concesso per un importo pari al 100% delle spese sostenute per i costi di certificazione per la partecipazione ai sistemi di qualità fino ad un importo massimo di 3.000 euro all’anno per impresa agricola e per un periodo massimo di cinque anni. L’importo minimo dell’aiuto che può essere concesso in fase di approvazione delle domande di aiuto è di 40 euro. Nel caso di soggetti beneficiari che richiedano il sostegno per più sistemi di qualità l’importo minimo dell’aiuto concedibile è di 40 euro e l’importo massimo è di 3.000 euro, cumulativamente per tutti i sistemi di qualità.
modalità e scadenza domande
La presentazione delle domande di aiuto va effettuata esclusivamente in maniera informatizzata con l’invio a decorrere dal giorno successivo la pubblicazione sul BURP del presente bando, con trasmissione telematica entro e non oltre il 10 aprile 2012 alle ore 24, pena la non ammissibilità delle domande stesse. Le domande presentate dai beneficiari in proprio devono pervenire altresì in forma cartacea alle Provincia di competenza entro e non oltre le ore 12 del 13 aprile 2012. In caso di spedizione fa fede il timbro data dell’ufficio postale accettante.
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rorogati i termini per presentare le domande di variazione catastale dei fabbricati rurali strumentali e le comunicazioni d’inesigibilità dei ruoli agli enti creditori da parte di concessionari e agenti della riscossione. Il decreto milleproroghe, convertito in legge, per quanto riguarda i fabbricati rurali rinvia al 30 giugno 2012 il termine per la presentazione delle domande di variazione catastale all’Agenzie del Territorio. Sono considerate regolari anche le domande presentate dopo la scadenza del termine originario che era inizialmente il 30
II INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2012
PAGAMENTI SUPERIORI A 1000 EURO Si ricorda che l’entrata in vigore del divieto di pagamento in contanti per importi superiori a 1000 euro è stata differita al 1° maggio. E’ necessario scegliere, da quella data in poi, come alternativa al contante altre modalità di pagamento (elettronici, bancari o postali). Pertanto anche gli assegni e gli altri contributi Inps sono soggetti alla norma a partire dal 1° maggio e non dal 7 marzo come precedentemente stabilito.
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’assegno familiare (da non confondere con l’assegno per il nucleo familiare), è una prestazione a sostegno del reddito, spettante ad alcune categorie di lavoratori escluse dalla normativa dell’assegno per il nucleo familiare e per le quali continua ad applicarsi la vecchia normativa sugli assegni familiari
INTERESSATI - La normativa riguarda: coltivatori diretti, mezzadri, coloni e piccoli coltivatori diretti; pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi, per i quali permane il diritto alle quote di maggiorazione di pensione.
CARTELLE ESATTORIALI ADDIO
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e vecchie cartelle esattoriali vanno in cantina; infatti l’Inps ha già iniziato ad applicare il nuovo sistema, inviando gli avvisi ai debitori ed intimandoli a provvedere al pagamento delle somme, anche a rate, entro 60 giorni dalla notifica. In caso di inadempienza, l’agente incaricato della riscossione procede all’espropriazione forzata. L’avviso di addebito esecutivo è indirizzato ai soggetti che hanno già ricevuto l’avviso bonario, ma non hanno provveduto al pagamento delle somme entro il termine dei previsti 30 giorni, né hanno chiesto la rateizzazione. Il contribuente che riceve l’avviso di addebito non può chiederne la sospensione o la correzione degli importi, cosa che invece è consentita nel caso dell’avviso bonario. Nel caso in cui le somme richieste siano già state pagate, si può ricorrere entro 40 giorni dalla notifica dell’avviso. La nuova procedura di recupero viene oggi applicata sui crediti dell’Inps per omessi versamenti di contributi e per quelli conseguenti da accertamenti d’ufficio, accertati da gennaio 2011, anche se riferiti ad anni precedenti.
IMPORTI - Gli importi delle prestazioni sono pari a: • 8,18 € mensili spettanti ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti per i figli; • 10,21 € mensili spettanti ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi per il coniuge ed i figli. LIMITI DI REDDITO - Il pagamento degli assegni familiari
(o quota di maggiorazione) è subordinato alla condizione che gli interessati vivano a carico del richiedente e che il nucleo familiare non superi determinati limiti di reddito. I limiti di reddito mensili personali validi per il 2012, al fine di accertare se il familiare è a carico, cioè economicamente non autosufficiente, sono: • 676,75 € per il coniuge, per un genitore, per ogni figlio equiparato; • 1.184,31 € per due genitori. • i nuovi limiti di reddito sono valevoli anche in caso di richiesta di assegni familiari per fratelli, sorelle e nipoti.
ASSEGNO FAMILIARE Di MATERNITà
FASCE TAMPONE PER CORSI D'ACQUA
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ASSEGNO FAMILIARE
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’ultimo decreto ministeriale in materia di condizionalità introduce l’obbligo dal 1° gennaio 2012 di costituire o mantenere delle fasce tampone lungo i corsi d’acqua permanenti (torrenti, fiumi e canali). Queste fasce devono: avere una larghezza minima di 5 metri a partire dal ciglio di sponda più alta ed essere inerbite o boscate. Sulle stesse sono vietate le lavorazioni del terreno e le concimazioni inorganiche. Sono esclusi dall’obbligo i terreni montani e quelli stabilmente inerbiti per l’intero anno solare (ex: prati permanenti). Non esiste l’obbligo di estirpo dei frutteti e dei vigneti già impiantati, anche se in questi casi vige comunque il divieto di lavorazione del terreno nelle fasce tampone. Le Regioni hanno l’obbligo di classificare i corsi d’acqua permanente e a seconda della valutazione la fascia potrà essere ridotta a 3 metri. ATTENZIONE: le colture primaverili non potranno essere seminate nelle fasce tampone perchè comportano la lavorazione del terreno. Per quelle autunno-vernine vale il divieto di lavorazione della fascia, ma è possibile raccogliere quanto seminato.
’assegno per il nucleo familiare è una prestazione che si ottiene dal Comune di Residenza e deve essere richiesto entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento. La normativa riguarda i nuclei familiari con almeno tre figli minori. L’importo della prestazione è pari a 135,43 euro mensili (misura intera), a favore dei nuclei familiari composti da 5 componenti, di cui almeno tre figli minori, mentre il valore dell’indicatore della situazione economica (ISE) è pari ad 24.377,39 euro. L’assegno di maternità è concesso dai Comuni nella misura prevista alla data del parto e gli stessi provvedono a informare gli interessati invitandoli a certificare il possesso dei requisiti. L’importo dell’assegno è rivalutato al 1° gennaio di ogni anno, sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati calcolato dall’ISTAT. La normativa riguarda le donne residenti, cittadine italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno, che non beneficiano di altra indennità di maternità. L’importo della prestazione è pari a 324,79 euro mensili (misura intera), per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, relativi al periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, mentre il valore dell’indicatore della situazione economica (ISE) è pari ad 33.857,51 euro.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2012
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SCADENZIARIO FISCALE PAGHE APRILE/MAGGIO 2012 VENERDÌ 13 APRILE CONTRIBUENTI IVA MENSILI Liquidazione e versamento IVA relativa al mese precedente SOSTITUTI D’IMPOSTA RITENUTE ALLA FONTE Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo e compensi per l’esercizio di arti e professioni pagati nel mese di marzo. Versamento ritenute alla fonte sulle retribuzioni dei dipendenti erogate nel mese di marzo.
LUNEDÌ 23 APRILE Versamento contributo Enpaia per i datori di lavoro di impiegati agricoli
LUNEDÌ 07 MAGGIO Termine ultimo per la comunicazione delle ore lavorate dai dipendenti nel mese di aprile all’Ufficio Paghe
GIOVEDÌ 10 MAGGIO Consegna fatture presso i nostri uffici Consegna fatture estere relative al mese di aprile 2012 per i mensili.
mercoledì 16 MAGGIO CONTRIBUENTI IVA MENSILI - Liquidazione e versamento IVA relativa al mese precedente SOSTITUTI D’IMPOSTA RITENUTE ALLA FONTE - Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo e compensi per l’esercizio di arti e professioni
PROMEMORIA
Si ricorda che chi non ha mai acquistato/venduto all’estero ed intende procedere ad operazioni comunitarie deve comunicare tale intenzione ai nostri uffici, almeno 35 giorni prima dell’acquisto o vendita, al fine di procedere all’iscrizione obbligatorie negli elenchi VIES presso l’Agenzia delle Entrate.
Pagamento PERMESSO DI SOGGIORNO
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l pagamento del nuovo contributo si riferisce alle richieste e ai rinnovi presentati a partire dallo scorso 30 gennaio ed è legato alla durata del titolo di soggiorno. Ecco la classificazione: • 80 euro per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi ed inferiore o pari ad un anno; • 100 euro per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno di durata superiore ad un anno ed inferiore o pari a due anni, • 200 euro per il rilascio dei permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno) e per i dirigenti o personale altamente specializzato al di fuori delle quote.
PROTOCOLLO D’INTESA ABI
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l 28 febbraio scorso l’ABI (Associazione Bancari Italiani) ha sottoscritto con alcune Associazioni imprenditoriali, fra cui Confagricoltura, un protocollo d’intesa che ha la finalità di aiutare le medie e piccole imprese al superamento delle attuali situazioni di criticità finanziarie. L’accordo è in vigore unicamente con gli istituti di credito che hanno dato all’Abi la loro adesione (l’elenco delle banche aderenti verrà pubblicato sul sito dell’Associazione bancaria) ed è valido per le domande presentate dalle imprese entro il 31 dicembre 2012, prorogabile al 30 giugno 2013 per le domande di allungamento dei mutui ancora in fase di sospensione delle rate a fine 2012. La domanda deve essere fatta utilizzando un modulo predisposto dalle singole banche sulla base di un modello che sarà redatto dall’ABI. Il protocollo d’intesa prevede nello specifico: 1) La sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate dei mutui e delle operazioni di leasing ed è applicabile a: • tutti i finanziamenti a medio e lungo termine, ipotecari e non, compresi quelli assistiti da concorso pubblico, previa ammissibilità dell’operazione. • ai canoni delle operazioni di leasing “immobiliare” e “mobiliare” (per quest’ultima voce la sospensione è ridotta da 12 a 6 mesi). È necessario che i mutui siano in essere alla data della firma dell’accordo e non abbiano già beneficiato di analoghi interventi sospensivi. 2) L’allungamento delle scadenze dei prestiti di anticipazione su crediti certi ed esigibili (270 giorni) e dei prestiti agrari di conduzione (120 giorni) e sono ammissibili solo le forme tecniche di anticipazioni di crediti su effetti o ricevute e tutti i prestiti di credito agrario di conduzione,esercizio o acquisto scorte. 3) L’allungamento della durata dei mutui oggetto di sospensione di un periodo di 2 anni per i mutui chirografari e di 3 per quelli ipotecari o per quelli garantiti dal Fondo di Garanzia per PMI o da ISMEA. La concessione di finanziamenti bancari per operazioni di aumento di capitale. Le banche si impegano a concedere un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa richiedente nel caso in cui l’aumento patrimoniale sia rilevante ai fini delle agevolazioni fiscali previsti all’articolo 1 (ACE) del D.L. 6 dicembre 2011, n°.201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n°.214. L’inserimento entro 60 giorni dalla data della firma del presente protocollo di nuove misure sul credito per le imprese. Queste sono finalizzate a favorire il finanziamento del capitale circolante connesso alla realizzazione di nuovi ordini ovvero favorire progetti di investimento e il consolidamento delle passività finanziarie; ad agevolare un rapido smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione e di valorizzare il ruolo dei Confidi e dei fondi pubblici di garanzia. Per gli interventi di questo Accordo non sono previsti addebiti di spese e altri oneri aggiuntivi rispetto a quelli eventualmente sostenuti dalla banca nei confronti di terzi. Le misure sulla base di una richiesta dell’impresa verranno concesse dalle banche senza alcuna forma di automatismo. La banca, avviato l’iter di valutazione, è tenuta a dare una risposta entro 30 giorni lavorativi.
IV INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2012
Energia alternativa
Sul fotovoltaico attesi nuovi “tagli” la bozza del quinto conto energia contiene diverse importanti novità di Gilberto Manfrin
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ono attesi notevoli tagli sulle agevolazioni al fotovoltaico. Il tetto di 6 miliardi di euro di onere annuale massimo previsto dall’attuale sistema sta per essere raggiunto, portando a 9 miliardi complessivi il costo degli aiuti pubblici alle energie verdi. E così il ‘Quarto Conto Energia’, in vigore da appena un anno, sarà sostituito da un ‘Quinto Conto Energia’ che taglierà drasticamente i sussidi. Secondo la bozza del ‘Quinto Conto Energia’ gli incentivi al fotovoltaico scenderanno a 500 milioni di euro l’anno fino a fine 2014 (a partire dal luglio di questo 2012) per tutti gli impianti, mentre il precedente provvedimento, ovvero il ‘Quarto Conto Energia’, destinava 810 milioni di euro da
metà 2012 a fine 2013 ai grandi impianti, senza prevedere limiti per quelli piccoli. Il motivo per cui si rende necessario il nuovo provvedimento è che sta per essere raggiunto il tetto massimo, pari a 6 miliardi di euro, che si prevedeva entro la fine del 2016 e che invece sarà toccato già a metà di questo 2012. Le tariffe incentivanti riguarderebbero: • impianti fotovoltaici il cui costo indicativo per semestre non supera gli 80 milioni di euro; • impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative il cui costo indicativo per semestre non supera i 10 milioni di euro; • impianti fotovoltaici a concentrazione il
cui costo annuo indicativo degli incentivi nel semestre non supera i 10 milioni di euro. Fra le altre novità, è previsto l’obbligo di iscrizione al registro per gli impianti fotovoltaici e impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative di potenza fino a 3 kW. Vengono inoltre stabiliti dei criteri di priorità per la graduatoria degli impianti iscritti al registro (precedenza agli impianti su edifici dal cui attestato di certificazione energetica risulti una classe energetica D o superiore. Seconda piazza per gli impianti su edifici che sostituiscono le coperture permette o contenenti amianto da smantellare. Terza posizione per gli impianti fino al 200 kW installati dalle aziende agricole. Quarta posizione agli impianti realizzati direttamente dalle amministrazioni dei comuni con meno di 5mila abitanti).
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Agricoltura e dintorni
Il Castelmagno da “Gambero Rosso” L’Azienda di Osvaldo Pessione inserita nella celebre guida “Formaggi, i migliori d’Italia 2012“ di Paolo Ragazzo
Mandria di pezzate sugli alpeggi dell’alta Valle Grana
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’azienda di Osvaldo Pessione, imprenditore agricolo della Valle Grana, è stata inserita nella guida “Formaggi, i migliori d’Italia 2012”, edita dal Gambero Rosso, per l’eccellente qualità del formaggio Castelmagno prodotto. La pubblicazione, curata da Alberto Marcomini e Costantino Cipolla, raccoglie diverse produzioni scelte per le proprietà organolettiche, i processi di lavorazione e gli abbinamenti. Fra queste, 14 sono piemontesi. Insieme alla moglie Monica e alla figlia Stefania, Osvaldo Pessione gestisce un allevamento con una settanantina di vacche pezzate rosse tra Monterosso Grana e Castelmagno, dove sono in funzione anche due piccoli caseifici artigianali. “È stata una piacevole sorpresa - dichiara Osvaldo Pessione -, un risultato che rende merito non solo al mio lavoro e a quello della mia famiglia, ma anche all’incessante attività portata
avanti da tre generazioni sempre con la stessa passione”. “Ci congratuliamo per il prestigioso risultato ottenuto dall’azienda Pessione - commenta Adriano Rosso, direttore Confagricoltura della zona di Cuneo - che testimonia, se ancora ce ne fosse bisogno, che sul nostro territorio operano realtà capaci di far arrivare i prodotti ‘made in Cuneo’ sulle tavole di tutto il mondo”. “L’allevamento costituisce uno dei pilastri portanti della nostra agricoltura provinciale - continua Rosso -, ma per continuare a produrre eccellenze anche in zone svantaggiate come le montagne gli imprenditori agricoli devono essere incentivati attraverso un sistema che agevoli il loro lavoro e non lo penalizzi ulteriormente. La recente introduzione dell’Imu su terreni e fabbricati rurali rischia di compromettere queste realtà, tassando beni che all’azienda servono per lavorare”.
alle urne
Il 3 giugno piemontesi al voto per il referendum sulla caccia Il 3 giugno le urne si apriranno, nella regione Piemonte, per accogliere i cittadini chiamati a votare per quello che è stato definito “referendum contro la caccia”. Il decreto sottoscritto dal governatore Roberto Cota che indice la consultazione per l’abrogazione parziale di norme regionali sulla caccia, è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Piemonte. La data è arrivata dopo la decisione del Tar dello scorso 10 di febbraio che aveva disposto che entro 15 giorni dalla comunicazione della sentenza la Giunta piemontese programmasse il referendum sulla caccia. Il referendum regionale è una novità assoluta per l’Italia. Fino a oggi la materia venatoria era stata infatti oggetto solo di referendum nazionali. Due, in particolare, quelli del 1990 e del 1997, quando gli italiani sono stati chiamati a pronunciarsi sull’abrogazione tout court. In entrambi i casi il risultato fu negativo perché non venne raggiunto il quorum (43,4% nel 1990 e 30,2% nel 1997). La consultazione piemontese ha però un oggetto diverso: non l’abolizione delle ‘doppiette’ ma l’introduzione di alcuni limiti. Il quesito prevede infatti la riduzione delle specie cacciabili a quattro (cinghiale, lepre, minilepre e fagiano), il divieto di caccia la domenica e su terreni coperti da neve e la limitazione dei privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie, le ex riserve private di caccia.
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I NOSTRI
UFFICI ZONA DI ALBA
Ufficio zona di Alba Via dell’Acquedotto, 2 Tel. 0173/281929 - Fax 0173/280979 segreteria.alba@confagricolturacuneo.it ORARIO: 8,30/12,00 - 14,30/18,00 (Sabato mattina: 8,00/12,00 Lun., giov., ven. e sabato pom. chiuso) Ufficio recapito di Bra Corso V. Emanuele II, 121 (c/o Milano Ass.) Tel. 0172/425477 - Fax 0172/44167 ORARIO: Venerdì 9,00/11,00 Ufficio recapito di Cherasco Via Garibaldi, 25 (c/o Pratiche Auto) Tel. 0172/489764 ORARIO: Giovedì 9,00/11,00 Ufficio recapito di Canale Piazza Trento e Trieste 74 Tel. 0173/970180 ORARIO: Martedì 9,00/11,30 Ufficio recapito di S. Stefano Belbo Via Roma, 38/F Tel. 0141/840782 - Fax 0141/840174 Lunedì e venerdì 9,00/12,00 Mercoledì 9,00/12,00; 14,00-18,00
ZONA DI SAVIGLIANO Ufficio zona di Savigliano Via Togliatti, 16 Tel. 0172.712372 - Fax 0172.725796 savi.direzione@confagricolturacuneo.it ORARIO: 8,00/12,30 - 14,30/17,30 (Lun., giov., ven. e sab. pom. chiuso) Ufficio recapito di Racconigi P.zza C. Alberto, 5 (c/o SAI Ass.) Tel. 0172/85253 ORARIO: Giovedì 10,00/12,00
PATRONATO ENAPA Il Patronato Enapa di Confagricoltura Cuneo è presente in tutti gli uffici di zona.
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ZONA DI CUNEO Ufficio zona di Cuneo C.so IV Novembre, 8 Tel. 0171/692143-634891 Fax 0171/698629 ORARIO: 8,00/12,30 - 14,30/17,30 (Giov., ven. e sabato pom. chiuso) Ufficio recapito di Dronero Via IV Novembre, 20 (c/o Geom. Garbarino) Tel. 0171/918182 ORARIO: Lunedì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Caraglio Via Valgrana, 7 ORARIO: Mercoledì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Villafalletto Via Vittorio Veneto, 8 ORARIO: Giovedì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Demonte Piazza R. Spada (ex Scuola Media) ORARIO: Giovedì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Tarantasca Via Vittorio Veneto, 21 (c/o sala Municipio) ORARIO: Giovedì 14,30/16,30 Ufficio recapito di Busca Via Cavour 19 (davanti al Municipio) ORARIO: Venerdì 9,00/12,00
ZONA DI MONDOVì Ufficio zona di Mondovì Corso Statuto, 28 Tel. e Fax 0174/42071 mon.direzione@confagricolturacuneo.it ORARIO: 8,30/12,30 - 14,30/17,30 (Lun., giov., ven., sabato pom. chiuso) Ufficio recapito di Morozzo Via Marconi, 66 ORARIO: Lunedì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Dogliani Via Piazza Confraternita, 5 ORARIO: Mar e Ven 9,00/12,00 Ufficio recapito di Ceva P.zza Capuccini, 1 (1° piano, sopra Consorzio agrario) Tel. 0174/282038 ORARIO: Mercoledì 8,30/12,00. Ufficio recapito di Carrù Via Mazzini, 28 ORARIO: Giovedì 9,00/12,00.
ZONA DI SALUZZO Ufficio zona di Saluzzo Via Torino 40 Tel. 0175/217120 - Fax 0175/248784 salu.direzione@confagricolturacuneo.it ORARIO: 8,00/12,30 - 14,30/17,30 (Lun., giov., ven. e sab. pom. chiuso) Ufficio recapito di Bagnolo Piem. C.so C. Battisti, 8 (c/o Ass. Generali) Tel. 0175/392733 ORARIO: Mercoledì 9,30/12,00 Ufficio recapito di Moretta Via San Giovanni, 8 (c/o Centro Anziani) ORARIO: Lunedì 9,30/12,00
SEDE PROVINCIALE: C.so IV Novembre, 8 - 12100 Cuneo - Tel. 0171/692143 - Fax 0171/698629 cuneo@confagricoltura.it - ORARIO: 8,00/12,30 - 14,30/17,30 (Giovedì, venerdì e sabato pom. chiuso)
L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
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Foto di gruppo per l’allegra comitiva dei pensionati cuneesi
i pensionati di Confagricoltura sono stati a torre canne di fasano
Di ritorno dalla Puglia di Ilaria Blangetti
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na delegazione dell’Anga di Cuneo, composta dal presidente Andrea Ingaramo e dal vice presidente Davide Cravero, ha partecipato lo scorso 15 marzo al Consiglio nazionale del gruppo giovani di Confagricoltura che si è svolto a Cremona. Un’utile occasione per fare il punto con il presidente nazionale dell’Anga, Nicola Motolese, e con i colleghi imprenditori agricoli sulla delicata questione dell’Imu, ma non solo. “L’obiettivo dell’Anga - sottolinea Andrea Ingaramo - è quello di arrivare a condividere un piano di azione sindacale per ottenere una revisione della recente normativa sull’Imu, o quanto meno, a formulare indirizzi e proposte che possano essere recepiti dai Comuni ovvero dal Governo in fase di attuazione di nuovi provvedimenti fiscali. Questo implica una capillare e incisiva sensibilizzazione di tutte le istituzioni coinvolte nella vicenda a livello politico e amministrativo”. Durante la giornata c’è stato tempo per una visita alla Fiera Bionergy, che ha avuto luogo nella città lombarda, con approfondimenti sulle ultime evoluzioni degli impianti a biomasse: “Oltre a reflui animali e a colture dedicate, per l’alimentazione di questo tipo di impianti ad energia alternativa sta prendendo piede l’utilizzo di scarti di lavorazione, prodotti giunti a fine vita che altrimenti sarebbero gettati via”, ha detto Ingaramo.
In ricordo di Ugo “Stavo facendo un giro fra gli stand del Vinitaly con Mario quando Egidio mi corre incontro trafelato e triste mi informa della notizia che ha appena saputo: Ugo non c’è più, una disgrazia col trattore ce l’ha portato via. Impossibile, la mia prima reazione, ma purtroppo è tutto vero. I ricordi scorrono e mi viene in mente quando anni fa nei giri di assistenza tecnica passavo davanti al magazzino…due parole e un caffè. Solo pochi giorni fa all’incontro sulla potatura della vite a Santo Stefano Belbo, mi sei venuto incontro e mi hai detto: ‘combinuma ‘na cina?’… Grazie del tuo buonumore, ciao caro amico”. Roberto Abellonio
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i è svolto dal 14 al 22 marzo il 33° soggiorno dei pensionati di Confagricoltura, organizzato dal sindacato nazionale. Come ogni anno ha preso parte al viaggio anche una delegazione cuneese, guidata dal presidente Remo Tortone e dal vice presidente Graziella Bechis. Il gruppo è andato alla scoperta della Puglia. I pensionati, 28 dalla provincia di Cuneo, hanno soggiornato presso il “Grand Hotel Serena” di Torre Canne di Fasano, in provincia di Brindisi, dove hanno accompagnato a divertenti momenti conviviali, come gare di ballo e tornei di briscola, alcune ore di relax nell’adiacente centro termale. Il gruppo ha potuto far visita agli Scavi di Egnazia, alle Masserie fortificate e alle chiese rupestri, a Conversano e Polignano a mare, ad Ostuni, Martinafranca e Ruvo di Puglia, a Lecce e Gallipoli, oltre al santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo ed ai Trulli di Alberobello. Durante il soggiorno la delegazione ha avuto modo di pranzare nelle tipiche massonerie pugliesi, assaporando il cibo locale. La coppia formata da Remo Tortone e Giuseppina Perotti ha portato a casa un ottimo risultato, arrivando terza nella gara di ballo dedicata ai pensionati di Confagricoltura. “Il soggiorno ha riscosso come sempre un grande successo - hanno dichiarato i vertici cuneesi -: il gruppo è rimasto particolarmente affascinato da alcune località, come Ostuni e Martinafranca”. Appuntamento al 2013.
Giovani agricoltori a Cremona
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20 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
Confagricoltura news
partecipato incontro a santo stefano belbo
A lezione di potatura
In seguito è stato Albino Morando, responsabile tecnico VIT.EN. Centro di Saggio, ad entrare nel vivo della tematica del convegno andando ad approfondire tutti gli aspetti legati alla potatura di allevamento dei giovani impianti per poi passare alle tecniche di potatura più tradizionali, suddivise ovviamente per tipologia di vitigno. Un partecipato dibattito tra i presenti e i relatori ha poi animato la serata a riprova dell’interesse che l’argomento ha suscitato tra gli imprenditori agricoli della zona. Il dottor Lambertini della Società Syngenta ha poi presentato i prodotti della linea di difesa della vite. A concludere l’incontro sono stati Roberto Abellonio e Mario Viazzi che hanno approfittato dell’occasione per denunciare i pesanti effetti che avrà l’introduzione dell’Imposta Municipale Unica sulle aziende agricole della Granda: “Non si può, in una notte, alzare l’imposizione fiscale di 4 o 5 volte; va trovata una soluzione. Questo Governo ha basato il suo programma sull’equità, ma questo meccanismo non è equo. L’agricoltura è economia reale e se l’agricoltura cresce, cresce anche l’Italia”.
Oltre 80 viticoltori alla serata sulla potatura della vite
O
ltre 80 vitivinicoltori dell’Albese hanno partecipato al convegno tecnico “La potatura della vite” che si è svolto giovedì 8 marzo nel salone parrocchiale di Santo Stefano Belbo. L’incontro è stato organizzato da Confagricoltura Cuneo nell’ambito del progetto di informazione per il settore agricolo attivato sulla mis. 111 del PSR 2007-2013. La serata si è aperta con un’introduzione del tecnico dell’organizzazione agricola, Antonio Marino, che ha presentato ai partecipanti il nuovo programma informatico di gestione del “Quaderno di campagna”. Si tratta di una semplice applicazione internet accessibile agli autorizzati con un qualsiasi programma di navigazione. È un portale multi-azienda (www.confagricoltura-qdc.it) che è possibile utilizzare da qualsiasi postazione con utenze che vanno dalla singola azienda agricola al tecnico che ne può gestire molteplici. Questo programma prevede, tra le altre cose: la creazione delle utenze, la gestione anagrafica aziendale, l’organizzazione della ripartizione colturale e la creazione magazzino mezzi tecnici (carico, scarico, giacenze agrofarmaci- fertilizzanti). È possibile, inoltre, effettuare la registrazione degli interventi fitosanitari e fertilizzanti e creare l’agenda fenologica.
Avanti da sempre!
Già nel 1941 le aziende di Confagricoltura Cuneo “mietevano“ successi. L’attestato si riferisce, infatti, alla premiazione della famiglia Cera di Savigliano, prima al “Concorso nazionale per la vittoria del Grano”: da un ettaro di terreno ricavava ben 26 quintali di grano. Un vero e proprio record, non solo per quegli anni.
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
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Le nostre aziende
le realtà frutticole di lagnasco confidano in un’annata migliore della scorsa e sono pronte ad affrontare le nuove sfide
La passione porta sempre buoni frutti di Beppe Malò
L
a primavera porta con sé colori e profumi unici nelle campagne. Nella patria della frutta cuneese, a Lagnasco, fiori colorati “addobbano” i frutteti e le aziende confidano in un’annata migliore
della scorsa. Anche per il 2012 tuttavia ci sono timori. In primo luogo per i danni prodotti dalle temperature invernali che, con punte di -25 °C, provocheranno una forte contrazione del raccolto. In secondo
Mario Barale
luogo, preoccupa molto il perdurante calo della remuneratività dei prodotti e della netta riduzione del differenziale a profitto, dovuto alla crisi dei consumi e al forte aumento dei costi di produzione. In particolar modo, per quanto riguarda la coltura dell’actinidia circola apprensione in merito all’avanzata della batteriosi. Preoccupa, infine, anche la difficoltà di reperire manodopera specializzata; in questo momento, le operazioni di coltivazione, conservazione e trattamento sono affidate a manodopera straniera, principalmente cinesi e polacchi, ma per le mansioni più delicate - come la potatura dei meli - è molto difficile reperire profili adeguati e remunerarli secondo le norme vigenti. Nonostante non manchino i problemi, le aziende di Confagricoltura Cuneo non intendono gettare la spugna. Anzi sono pronte e strutturate a dovere per accogliere le nuove sfide dei mercati.
Giacomo Brero
“AGRIBARALE” - Lagnasco
“BRERO” - Lagnasco, Saluzzo e Verzuolo
L’azienda, costituita nel 2009, ha sede a Lagnasco ed è una cooperativa di tipo familiare che commercializza prodotti di propria produzione oltre ad una quota prodotta da soci conferitori. Ha una superficie di 40 ettari ed una produzione complessiva (mele, pesche, pesche nettarine, susine e actinidia) di circa 20mila quintali di prodotti che vengono prevalentemente destinati al mercato della grande distribuzione in Italia.
Si tratta di un’azienda dedita in buona parte alla produzione agricola ed in misura minore alla conservazione in magazzino ed alla distribuzione. Ha sede nel territorio di tre Comuni: Lagnasco, Saluzzo e Verzuolo per un totale di circa 30 ettari di superficie che garantiscono una produzione complessiva di 9mila quintali tra pesche, nettarine, mele e actinidia. La produzione prende in gran parte la via dei mercati esteri con particolare riguardo alla Germania e alla Romania.
22 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
“PONSO” - Saluzzo e Lagnasco È una cooperativa familiare allargata a soci esterni ed è un’azienda di grandi dimensioni che ha sede nel territorio del Comune di Saluzzo. La superficie coltivata è di circa 150 ettari dove vengono prodotti 60mila quintali di pesche e nettarine, 35mila di susine e actinidia, 3mila di albicocche e 300 quintali di mirtilli. La produzione è destinata al mercato italiano e internazionale, specialmente nel settore della grande distribuzione. L’azienda è certificata “Global Gap”, in quanto utilizza procedure di coltivazione che utilizzano pochi presidi chimici, esclusivamente di 4° classe, in modo da avere prodotti virtualmente “a residuo zero”. Come richiesto dai principali committenti dell’azienda che hanno sede in Germania, Scandinavia, Belgio e Olanda oltre ai Paesi dell’est Europa e del Golfo Persico.
Michele Ponso
“F.lli PANSA” - Lagnasco L’azienda, con sede a Lagnasco, è a conduzione familiare e dispone di circa 50 ettari di frutteti. Produce e commercializza pesche, nettarine, susine e actinidia e circa 5mila quintali che vengono conferiti ad un’azienda specializzata nella conservazione e distribuzione di questo prodotto. La produzione è destinata alla Svizzera dove l’azienda di Lagnasco è presente da oltre 40 anni. Oltre alla frutta l’azienda produce e vende la corrente elettrica generata da un impianto fotovoltaico collocato sulla copertura del capannone che ospita i magazzini e le linee di confezionamento dei prodotti.
Pierluigi ed Enrico Pansa
“ROSATELLO GOOD FRUIT” Lagnasco, Busca e Savigliano Comprende tre aziende che hanno sede a Busca, Savigliano e Lagnasco per una superficie complessiva di 60 ettari. L’impianto di Lagnasco è stato inaugurato nel 2001 ed ampliato nel corso del 2006. La produzione principale è quella delle susine, circa il 70% del prodotto, ed in misura minore sono prodotte mele e actinidia. La frutta viene destinata principalmente al nord Europa, nella misura del 70%, con particolare attenzione per i mercati di Olanda, Belgio e Russia. In misura minore la produzione viene destinata a Spagna e Italia.
Monica Rosatello
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Il tecnico in frutteto
Le regole per il diserbo suggerimenti e consigli utili per ridurre la presenza delle infestanti nei frutteti
L
a gestione delle infestanti delle colture frutticole e della vite mediante trattamenti con diserbanti è diventata una necessità per la maggioranza delle aziende. Nell’ambito della buona pratica agricola, i produttori integrano le lavorazioni del terreno con la pratica del diserbo. Le problematiche relative al diserbo negli ultimi anni sono legate a due aspetti, in primo luogo la sospensione temporanea del Gluphosinate ammonio, al momento fino ad aprile 2012, e, in secondo luogo alla preoccupante situazione di redditività delle colture frutticole. Le infestanti dei nostri frutteti contano una composizioni floristica con graminacee annuali come la Poa e il Lolium, diverse dicotiledoni annuali della famiglia delle Crucifere. Inoltre le infestanti che creano maggiori preoccupazioni sono le specie biennali e perenni tipo il Cynodon dactilis (Dente di leone). Per quanto riguarda la distribuzione del prodotto erbicida è importante ricordare alcune regole fondamentali di seguito riportate:
• Il corretto volume della miscela: nel frutteto l’area diserbata è pari a meno della metà della sau reale per cui il volume di acqua corretto non deve superare i 250 l/ha. In linea generale un volume di 150-200l/ha è sufficiente per la riuscita dell’intervento. In giovani frutteti può bastare una miscela di 100l/ha. • Condizioni della flora infestante: è necessario intervenire su essenze di taglia medio - ridotta e possibilmente non in stress idrico. • Condizioni del terreno: i migliori risultati del diserbo, nello specifico quando si utilizzano prodotti residuali, si hanno con terreno umido; quindi buona pratica è effettuare l’intervento a seguito di un intervento dopo una pioggia di qualche mm. • Pressioni di esercizio: intervenire con pressioni di esercizio tendenzialmente basse, nello specifico non superiori ai 2.5 bar, al fine di evitare fenomeni di deriva (dannosi per gli organi vegetali) e di percolamento del prodotto in eccesso nel terreno (rischio inquinamento delle falde). Inoltre la pressione è in funzione del tipo di ugello che viene impiegato. • Altezza della campana: operare con campana quasi raso suolo per evitare fenomeni di deriva del prodotto sulla pianta. • Velocità di avanzamento: si consiglia una velocità di avanzamento tra i 4 e 5 km/h. • Condizioni meteo: intervenire in assenza di vento ed evitare le ore più calde della giornata. • Stadio fenologico: evitare categoricamente interventi diserbanti durante le fioriture.
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30.4
Trattamento localizzato sulla fila. 9L/kg/ha, (1). È consentito l’impiego del p.a. Oxifluorfen (480g/L) da utilizzarsi a dose ridotta (0.15 - 0.25 L/ha/intervento) in miscela con prodotti sistemici
Oxiflourfen (GOAL, MANNIX,...)
GOAL, MANNIX,...
23.6
2 L/ha, ammesso solo negli impianti in allevamento nei primi 3 anni (NON ammesso su Actinidia)
DICOTILEDONI ANNUALI E PERENNANTI
MCPA (FENOXILENE, ERBITOX,…)
FENOXILENE, ERBITOX,…
25
DICOTILEDONI PERENNANTI
fluroxopir
STARANE
20.6
1.5 L/ha all’anno. È consentito solo un trattamento all’anno
MELO, PERO, PESCO, ALBICOCCO
GRAMINACEE
ciclossidim
STRATOS ULTRA
10.9
In post emergenza a 2 - 4 L/ha,
SUSINO, CILIEGIO
GRAMINACEE
fluazipop - p - butile
FUSILADE MAX
13.4
2 l/ha
MELO, PERO, PESCO, SUSINO, KIWI
DICOTILEDONI, (Su MELO utilizzabile anche come spollonante)
carfentrazone
SPOTLIGHT PLUS
6.45
1 L/ha all’anno
MELO, PERO, PESCO, SUSINO, KIWI
DICOTILEDONI
carfentrazone
SPOTLIGHT PLUS
6.45
2 l/ha, ammesso solo negli impianti in allevamento nei primi 3 anni
ACTINIDIA, ALBICOCCO, MELO, PERO, PESCO, SUSINO
GRAMINACEE e DICOTILEDONI
oxadiazon
RONSTAR
34.1
4 l/ha all’anno ammesso solo negli impianti in allevamento nei primi 3 anni
ALBICOCCO, MELO, PERO, PESCO
pendimetanil
STOMP AQUA ecc
38.72
2 l/ha, trattamento localizzato sulla fila, ammesso solo negli impianti in allevamento nei primi 3 anni
glifosate (1) FRUTTIFERI
MONOCOTILEDONI DICOTILEDONI
MELO, PERO
1.5 L/ha all’anno
Di seguito un esempio di strategia per il contenimento delle erbe infestanti nel frutteto; gennaio
febbraio
marzo
Gliphosate 1 l/ha + Stomp Aqua 1l/ha (per disciplinare solo impianti fino al terzo anno) Goal 0.5l/ha
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
Gliphosate 1 l/ha (attenzione ai pollini) Spotlight 0.3 l/ha (aumentare la dose ad 1l/ha per infestanti difficili e per avere effetto spollonante) Fenoxilene 1l/ha in abbinamento ai precedenti per aumentare effetto sulle dicotiledoni Fusilade 0.75 -1 l/ha graminicida Stratos Ultra 1.5 l/ha graminicida
settembre
ottobre
novembre
dicembre
Gliphosate 1 l/ha (attenzione alle piante pollonifere Spotlight 0.5 l/ha Stomp Aqua 1l/ha (per disciplinare solo impianti fino al terzo anno Goal 0.5-1 l/ha
Per il diserbo delle piante da frutto appena messe a dimora si consiglia un intervento con un erbicida residuale tipo Stomp Aqua, Goal, su terreno ancora privo di infestanti per sfruttare al massimo l’azione antigerminante di questi prodotti. Testi a cura di Maurizio Ribotta del Servizio Tecnico Frutticolo di Confagricoltura Cuneo (salu.frutta@confagricolturacuneo.it). Fonti: Innovazione nella strategia di controllo della flora infestante del frutteto-Regione Piemonte, Creso, A. Saglia, D. Nari, L. Nari, D. Demaria, G. Vittone – 2009 Il ritorno degli erbicidi residuali per il diserbo di frutta e vite- Terra e Vita, Denis Bartolini-2011. L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
25
Il mercatino dell’agricoltore
Richiesta di pubblicazione annuncio gratuito
Tagliando da ritagliare e inviare via fax allo 0171/436301, spedire in busta chiusa a: Autorivari, c.so IV Novembre, 8 - 12100 - CN o inviare una e-mail a: upa@autorivari.com Il sottoscritto ....................................................................................... residente a ................................................................................................................................. in via ............................................................................ Tel. / Cell. ................................................. Tessera Confagricoltura Cuneo n° ................................................. Chiede che venga pubblicata gratuitamente la seguente inserzione: ...................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................ ................................................. Il sottoscritto si impegna altresì ad informare la redazione del giornale qualora l’inserzione sia stata soddisfatta. Il sottoscritto autorizza infine il trattamento dei propri dati personali secondo quanto disposto dalla legge 196/2003.
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La confagricoltura di cuneo partecipa alla 10a edizione di fruttinfiore insieme alle aziende protagoniste dell’agricoltura della zona
giunta alla sua decima edizione. La rassegna sarà inaugurata venerdì 13 aprile, alle 16,30, nel piazzale Asprofrut. Fruttinfiore accompagnerà i visitatori in una full immersion nel mondo della frutta facendo scoprire e valorizzare il lavoro di un intero terri-
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C
on l’arrivo della primavera torna a Lagnasco, dal 13 al 15 aprile, Fruttinfiore, la manifestazione che vuole festeggiare la migliore produzione frutticola locale. La Confagricoltura di Cuneo è tra gli enti organizzatori della manifestazione,
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2012
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Fruttinfiore 2012
d e g u s ta z i o n i d a n o n p e r d e r e
E non solo: ancora arte e convegni, bancarelle ricche di curiosità, fuochi d’artificio, ospiti e, per tutti gli appassionati di fitwalking, la quarta edizione della “Camminata tra i frutteti in fiore” . Confermato, inoltre, Fruttintavola, percorso gastronomico in collaborazione con le associazioni di categoria, per celebrare la frutta anche a tavola, tra piatti tradizionali e gustose ricette innovative. All’organizzazione, la cui regia è affidata alla Pro loco di Lagnasco, partecipano, tra gli altri, l’amministrazione comunale e le tre più importanti associazioni di produttori frutticoli del Piemonte, ossia l’Asprofrut, la Lagnasco Group e l’Ortofruit Italia, nonché l’associazione che le raccoglie: Assortofrutta. Il programma dettagliato dell’evento è visitabile sul sito ufficiale della manifestazione: www.fruttinfiore.it.
Un gustoso percorso tutto a base di frutta Bontà e tradizione nell’appuntamento gastronomico Fruttintavola: piazza Umberto I sarà trasformata nella piazza dei Sapori in un gustoso percorso gastronomico a base di frutta. Sabato, dalle 10 alle 22, e domenica, dalle 10 alle 20, si potranno assaggiare prelibate eccellenze del territorio. Visto il grande successo della prima edizione del 2011, con più di 10 mila ticket venduti nei 2 giorni della manifestazione, si è deciso di riconfermare l’appuntamento dedicato agli amanti della buona tavola. Tutti i piatti proposti avranno come ingrediente costante la frutta ed i fiori, ovviamente legati al territorio: tradizioni e gustose novità gastronomiche, sfiziosi abbinamenti e prelibate idee, accompagneranno la visita nella capitale cuneese dell’ortifrutticoltura. Il contatto diretto con le persone che lavorano la terra e con gli artigiani del gusto sarà impreziosito nella piazza da un allestimento ispirato all’architettura e alle tipicità locali. I buongustai potranno fermarsi agli stand per acquistare i prodotti, farsi guidare nei percorsi culinari ed ammirare le eccellenze artigiane locali, tutto in una sola piazza. Le degustazioni verranno gestite tramite ticket (dal valore di 1 euro, 3 euro o 5 euro) per dare la possibilità a tutti di mangiare un pasto completo, dagli antipasti al dolce, passando per primi, secondi ed ovviamente la frutta. Un apposito spazio sarà dedicato all’abbinamento con il vino del territorio, la birra locale e con i succhi di frutta prodotti dalle aziende di Lagnasco. La domenica non mancheranno le invitanti frittelle di mele preparate della Pro loco Lagnasco.
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Frutteto 70 compact
E IL IB T T A B IM O Z Z E R P a partire da
€ 19.990
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Fino a esaurimento
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PESCHE
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N
NETTARINE
Gea* Big Haven® Honey Haven* Big Top® Zaitabo* Alitop*
GEA*: maturazione +13 Big Top®
nettarina gialla selezionata in Italia di sapore sub-acido, colore rosso brillante sul 100% del frutto, polpa spicca e con lunga tenuta di maturazione.
Pesche bianche
Royal Majestic® Zaimajal* Royal Time® Zairetop* Royal Summer® Zaimus* Royal Lee® Zaipela* Royal Pride® Zaisula* Royal Jim® Zaigadi*
Amanda® Zaibaro* Patty® Zaisito* Maura® Zaifisan* Alipersiè* Alirosada* Aliblanca*
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Pesche gialle
Royal Beaut*
Tsunami® EA5016* Spring Blush® EA3126TH* Pinkcot® Cotpy* Kioto* Pieve* serie Carmingo®
(Mediabel*- Faralia*- Farbaly*...)
Alba NF311* Rifiorenti: Roxana NF205* Thelma NF102* Syria NF137* Louise NF109* Asia NF421* Annabelle* Alina NF195* Adria*
new Gala
Royal Beaut PROSELECT*
Gala Schniga® Schnitzer* Superchief® Sandidge* Golden cl.B Fuji Kiku® Fubrax*
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