Nuove norme per il taglio dei boschi
Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/CN - Anno X - n. 03•2013 - APRILE 2013 - Contiene i.P.
N. 03 • 2013
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Sommario
Quella diffidenza che annebbia la vista Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo
L’Agricoltore cuneese Testata mensile dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo Rivista fondata nel 1946 Direttore responsabile: Paolo Ragazzo Redazione e realizzazione grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171/601962 Fax 0171/436301 E-mail: upa@autorivari.com Direzione e amministrazione: Unione Provinciale Agricoltori C.so IV Novembre, 8 12100 - Cuneo Tel. 0171/692143 Fax 0171/698629 cuneo@confagricoltura.it Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica Via dei Fontanili, 1 - Fossano Tel. 0172/695897 Fax 0172/695898 adv@tec-artigrafiche.it Stampa: Tipolitografia Subalpina C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171/692077 Info@tipografiasubalpina.it
P
roprio mentre a Bruxelles si sta decidendo il futuro dell’agricoltura europea e italiana, circolano le posizioni più diverse, e in qualche caso bizzarre, su quali dovranno essere le nuove priorità della Politica agricola comune dopo il 2013. C’è addirittura chi ritiene che fino ad ora gli agricoltori avrebbero incassato denaro per inquinare e impoverire madre terra. La posizione di Confagricoltura è tutta un’altra. La Pac ha contribuito al sostentamento delle popolazioni europee e non solo e si è aggiornata al passo coi tempi. Oggi l’Europa non affama certo il Sud del mondo ed ha ampiamente integrato nelle sue linee aspetti come la sostenibilità, la sicurezza alimentare e il benessere animale. Tutto questo, con il responsabile civismo dei nostri imprenditori agricoli che gestiscono più della metà del territorio nazionale, ha portato la nostra agricoltura a standard qualitativi ed ambientali molto elevati. Dovremmo quindi valutare maggiormente la rilevanza di un comparto che produce Pil e reddito, esporta in tutto il mondo e genera occupazione. In Italia il problema di
Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN Iscrizione al Tribunale di Cuneo 6/3/1975 al n. 36
Il direttore Roberto Abellonio
in questo numero frutticoltura
selvicoltura Nuove norme per il taglio dei boschi
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Finanziamenti forestali
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a tutto campo Abilitazione all'uso meno necessaria
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Le patenti per la guida su strada
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No alle nuove norme sui contratti
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Pac: piacciono le nuove proposte
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energie rinnovabili Incentivi fino a 700 milioni con il Conto termico 9 L'intervista La filiera dell'Asti deve fare sistema
La fragola riavrà il suo mercato
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Mela Rossa Cuneo, riconosciuta l'Igp
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I prodotti acquistano valore
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Rifiuti pericolosi Ad ottobre parte il Sistri
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Confagricoltura news
Politica Agricola comune
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vitivinicoltura
Chiuso in redazione il 28/03/2013
far crescere la produttività agricola e alimentare è purtroppo ignorato, a differenza di quanto accade in molti altri Paesi, e il clima di diffidenza che taluni alimentano nei confronti del settore finisce con annebbiare la vista e i tanti aspetti positivi che contraddistinguono la nostra agricoltura, anche in un periodo complicato come l’attuale.
L'Anga di Cuneo visita la Calabria
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Giornata bianca a Limone
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È nata Francesca Abellonio
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Pensionati di ritorno dal Veneto
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E' morta Loredana Fantini
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Ricerche e analisi per vini di qualità
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le nostre aziende
Nuove diciture abolite dall'Ue
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Monteoliveto di Casà
Aziende a Verona, torna il Vinitaly
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il tecnico in frutteto
zootecnia La filiera della carne è eccellente
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Allevatori premiati al Miac di Cuneo
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Le priorità dei suinicoltori della Granda
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inserto tecnico I-IV
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Drosophyla su piccoli frutti
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Lotta alla Flavescenza in tre mosse
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il mercatino dell'agricoltore speciale fruttinfiore a lagnasco
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Selvicoltura
Introdotta, tra le altre cose, una definizione univoca di bosco
Tutto sulla nuova normativa per il taglio dei boschi importanti modifiche al regolamento forestale semplificata la conservazione delle aree protette di Ilaria Blangetti
"I
l settore forestale è un patrimonio e la normativa è necessaria: servirebbe, però, un po’ più di chiarezza”. A parlare è Valter Roattino, direttore di Confagricoltura zona di Mondovì, in riferimento al regolamento sul taglio dei boschi. “Si tratta di una tematica particolarmente importante per gli imprenditori agricoli: vista la complessità degli argomenti trattati e le difficoltà d’interpretazione di alcuni passaggi è bene informarsi attentamente anche sulle ultime novità”. La Regione Piemonte ha infatti apportato alcune importanti modifiche al Regolamento forestale di attuazione dell’articolo 13 della legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4. “In particolare le modifiche semplificano le procedure per la realizzazione di interventi selvicolturali nei siti della rete Natura 2000 e nelle aree protette (siti di interesse Comunitario Sic e Zone di Protezione Speciale Zps abbastanza estese anche in provincia di Cuneo) previste dall'articolo 7 del regolamento
forestale e vengono specificate le misure di conservazione per i boschi inseriti in tali aree (art. 30) – commenta Pierpaolo Basiglio, dottore agronomo -. Di fatto vengono precisati i casi in cui dev’essere presentata la valutazione d’incidenza per capire se l’intervento provoca modifiche sensibili all’ambiente”. Questa modifica riduce i problemi che si presentavano per i tagli per autoconsumo permettendo ai proprietari di queste aree di coltivarle e di proteggerle senza essere sottoposti, però, ad un’eccessiva burocrazia. Oltre a semplici correzioni formali, ulteriori modifiche riguardano i turni minimi (art. 19 del regolamento forestale), gli interventi nei cedui semplici (art. 25) e nei boschi a governo misto (art. 27), la gestione dei robinieti (art. 55) e dei castagneti (art. 56). Un’altra importante novità riguarda lo spostamento della data entro il quale gli operatori che compiono interventi selviculturali su superfici superiori a 5 mila mq hanno l'obbligo di possedere specifici requisiti professionali. La data, inizialmente
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prevista da giugno 2013, è stata posticipato al primo giugno 2015. Ciò significa che in ogni cantiere forestale, in relazione alla tipologia di intervento selvicolturale eseguito, dovrà essere stabilmente presente almeno un addetto in possesso delle competenze professionali elencate dalla normativa. “Il regolamento è molto articolato – aggiunge Basiglio -, per questo il consiglio è, per evitare di imbattersi in sanzioni, di rivolgersi agli sportelli forestali”. Per orientarsi nel Regolamento è necessario conoscere alcuni punti fermi.
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Definizione di bosco
“Il regolamento ha introdotto una definizione univoca – continua Basiglio -. Prima di sapere come comportarsi per il taglio, infatti, è necessario conoscere se si tratta, per legge, di un bosco e di quale tipologia”. Il bosco è un terreno coperto da alberi e/o arbusti, di almeno 2 mila metri quadrati di superficie con una copertura minima del 20%. Non sono considerati bosco le tartufaie coltivate di origine artificiale e l'arboricoltura da legno così come i terreni precedentemente non boscati sui quali è in atto la colonizzazione spontanea di specie arboree o arbustive da meno di dieci anni. Per classificare il bosco nelle diverse forme di governo è necessario valutare la copertura. Il taglio dei boschi governati a fustaia può essere effettuato durante tutto l'anno, per i boschi cedui è invece necessario rispettare il calendario dei periodi di taglio.
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Cosa sono gli sportelli forestali?
La legge regionale n. 4 del 2009 ha istituito la rete degli sportelli forestali che si trovano presso gli uffici forestali della Regione, le Comunità Montane e gli Enti Parco del Piemonte (per ulteriori informazioni telefonare al numero 011/4321487).
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autorizzazioni necessarie
In base alle diverse caratteristiche del bosco e dell'intervento sono previste diverse procedure che prevedono la predisposizione di una: comunicazione semplice, che può essere compilata direttamente online tramite il Sifor oppure in formato cartaceo utilizzando l'apposito modulo; di una comunicazione con relazione tecnica che deve essere redatta da un tecnico forestale; o di un’autorizzazione con progetto soggetta a valutazione anche in questo caso redatta da un tecnico forestale. In alcuni casi tuttavia non sono necessarie comunicazioni o autorizzazioni come per gli interventi selvicolturali eseguiti in tutti i boschi (tranne se ricadenti nelle aree protette e nella rete Natura 2000) su una superficie inferiore a 0,5 ettari, per proprietà non contigue e per anno; i tagli di piante di altofusto fino a 10 esemplari per il solo uso familiare; le ripuliture indipendentemente dalla superficie interessata; l’abbattimento e sgombero di piante morte.
Finanziamenti
Tutela degli ecosistemi forestali Saranno presto pubblicati i bandi per la presentazione delle domande relative alle misure 225 “Pagamenti silvoambientali” e 227 “Investimenti non produttivi”, che concorrono a perseguire gli obiettivi strategici di conservazione e incremento della biodiversità, tutela degli ecosistemi forestali, della risorsa suolo e delle risorse idriche. Pagamenti silvoambientali La misura eroga un premio annuale per l’assunzione di impegni volti a esaltare la funzione di difesa dal rischio idrogeologico e idraulico, da valanghe e da altri rischi naturali, svolta dalle foreste e migliorare o mantenere la biodiversità attraverso la diversificazione di struttura e di composizione delle foreste e la conservazione e valorizzazione della variabilità genetica dei popolamenti da seme. Interessa le superfici forestali che svolgono una funzione protettiva, produttivo-protettiva o a destinazione naturalistica, comprese quelle inserite nella Rete Natura 2000, e i boschi da seme. Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di premio annuale versato per 3 anni per ogni ettaro di superficie forestale impegnata, da un minimo di 55 euro/ha ad un massimo di 200 euro/ha. La dotazione finanziaria è pari a 7.840.909 euro di fondi pubblici per il triennio 2013-2015. La domanda per via telematica dev’essere trasmessa entro il 15 maggio 2013. Sostegno agli investimenti non produttivi su superfici forestali La misura promuove la realizzazione di investimenti non produttivi finalizzati a migliorare e conservare le funzioni ambientali, quali il mantenimento della biodiversità, le funzioni di protezione e tutela assicurate dagli ecosistemi forestali, e mantenere e migliorare la loro fruibilità. I beneficiari sono i possessori a qualunque titolo delle superfici forestali interessate dagli impegni. L’Azione prevede il pagamento di un contributo in conto capitale pari al 100% della spesa sostenuta e giudicata ammissibile nel caso in cui il beneficiario è un soggetto pubblico e pari all’80% della spesa sostenuta e giudicata ammissibile negli altri casi. La dotazione finanziaria prevista è pari a 4.354.545 euro di fondi pubblici. La domanda per via telematica dev’essere trasmessa entro il 13 giugno 2013.
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A tutto campo
Abilitazione all'uso: il Ministero fa chiarezza come richiesto da Confagricoltura, è esonerato dal "Patentino" chi documenta l'esperienza pregressa
È
datata 11 marzo 2013 la circolare applicativa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che, di fatto, norma l’accordo del 22 febbraio 2012 tra il Governo e le Regioni in merito all’abilitazione (il cosiddetto “patentino”) degli operatori che usano macchine agricole, nell’ambito delle nuove disposizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
pat e n t i p e r l a g u i d a
Per condurre le macchine agricole serve la A1 o la B Da non confondere con l’abilitazione per l’utilizzo delle macchine agricole sono le categorie di patenti richieste per la guida di macchine agricole e operatrici. A questo proposito il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ha emanato la circolare 4857 del 22/02/2013 per risolvere i problemi derivati da un’errata interpretazione da parte degli organi di controllo di alcune regioni. In qualche caso, infatti, erano state comminate multe ai conducenti di complessi veicolari costituiti da trattrici con annessi rimorchi poiché non in possesso della patente di guida di categoria E. Su questo problema era intervenuta anche la Confagricoltura sottolineando che per tali complessi di veicoli è sufficiente la patente di tipo B. Sulla questione il Ministero ha precisato che per la guida delle macchine agricole (escluse quelle con conducente a terra) o loro complessi, è richiesta almeno la patente di categoria: - A1 quando le macchine non superano i limiti di sagoma e di peso stabiliti dall’articolo 53, comma 4, CdS (1,60 m. di larghezza, 4 m. di lunghezza e 2,5 m. di altezza; massa complessiva a pieno carico 2,5 t) e non superino la velocità di 40 Km/h (prima del 19.1.2013 era richiesta la patente di categoria A); - B se le macchine superano i limiti sopra descritti. Infine la circolare sottolinea che nelle more dell’emanazione del decreto sulla revisione delle macchine agricole (modifiche all’art. 111 del Codice della Strada introdotte dalla legge n. 221 del 2012) con cui devono essere definiti anche i criteri, le modalità ed i contenuti della formazione professionale per il conseguimento dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole, la disciplina relativa al conseguimento dell’abilitazione suddetta, ancorché in vigore, non è applicabile. La precisazione risolve almeno in parte i problemi innescati con l’emanazione della legge Sviluppo, che ha modificato, in modo estremamente confuso, anche le regole sui documenti che devono essere in possesso del conducente di macchine agricole nella circolazione su strada.
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La circolare, anzitutto, non prevede l’obbligo di nessun patentino per i titolari di azienda collaboratori e dipendenti che abbiano maturato un'esperienza di almeno due anni e dichiarino di avere le competenze necessarie all’utilizzo dei mezzi agricoli. “Come richiesto dalla nostra associazione, il ministero è intervenuto esonerando dall’obbligo di conseguire l’abilitazione tutti coloro che da tempo già utilizzano trattori o macchine agricole in azienda - dichiara Confagricoltura Cuneo -. Continuiamo tuttavia nel nostro pressing per alleggerire ulteriormente gli adempimenti”. Gli ultimi chiarimenti riguardano proprio la documentazione dell’esperienza nell’uso delle attrezzature di lavoro degli operatori del settore agricolo e forestale ed è possibile considerare le due seguenti situazioni. Il lavoratore autonomo o datore di lavoro utilizzatore può documentare l’esperienza nell’uso delle attrezzature di lavoro attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (ai sensi del DPR 445/2000), in cui si attesti la disponibilità in azienda dell’attrezzatura di lavoro di cui si dichiara l’esperienza e che l’attività lavorativa negli anni di riferimento è stata svolta nell’ambito del normale ciclo produttivo aziendale. L’esperienza deve riferirsi ad un periodo di tempo non antecedente a 10 anni e medesima dichiarazione potrà essere redatta dal titolare dell’impresa agricola per documentare l’esperienza di eventuali collaboratori famigliari. Il lavoratore subordinato può documentare la sua esperienza attraverso una dichiarazione sostituiva di atto di notorietà, in cui si attesti l’individuazione dei periodi temporali in cui il lavoratore ha svolto l’attività alle dipendenze dell’impresa agricola nella quale ha acquisito l’esperienza nell’uso dell’attrezzatura di lavoro e che l’attività lavorativa negli anni di riferimento è stata svolta nell’ambito del normale ciclo produttivo aziendale. L’esperienza deve riferirsi ad un periodo di tempo non antecedente a 10 anni. Il datore di lavoro è sempre tenuto a verificare le capacità tecnico professionali dichiarate dal lavoratore. Resta tuttavia l’obbligo di formazione e aggiornamento, entro il 12 marzo 2017 o il 12 marzo 2015, per coloro che non sono in grado di autocertificare l’esperienza pregressa, ma utilizzano anche occasionalmente e saltuariamente le macchine agricole. Per ulteriori informazioni e chiarimenti sulla materia rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo, che stanno costantemente monitorando l’evolversi della normativa in questione.
No alle nuove norme sui contratti LA CONFAGRICOLTURA PROTESTA PER LE disposizioni tributarie SULLA responsabilità solidale. ABELLONIO: "UN'ATTIVITà DI CONTROLLO CHE NON CI COMPETE" di Gilberto Manfrin
S
i chiama responsabilità solidale e si configura come un nuovo provvedimento che potrebbe mettere in seria difficoltà le aziende agricole committenti. Un articolo del decreto legge del 22 giugno 2012, il cosiddetto 'decreto crescita', ha fissato appunto la responsabilità solidale dell'appaltatore sia per quanto riguarda il pagamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente sia per il versamento dell'iva dovute dal subappaltatore. Ma cosa dice questo provvedimento? Nei rapporti tra committente e appaltatore, se quest'ultimo non versa all'erario l'iva e le ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente, dovrà
versare sanzioni pesantissime che vanno da un minimo di 5mila ad un massimo di 200mila euro. La Confagricoltura ha espresso la più ferma protesta sulle nuove disposizioni tributarie introdotte. L'amministrazione finanziaria infatti, con una circolare dell'Agenzia delle Entrate, si è purtroppo pronunciata su una più ampia applicazione delle suddette misure sottoponendo a tale disciplina anche i contratti di appalto stipulati da operatori economici non appartenenti al settore edilizio. Particolarmente grave, secondo Confagricoltura, la situazione che si viene a creare nel settore agricolo, dove è richiesta alla
totalità degli operatori del settore, anche di modeste dimensioni, di assumere la certificazione, da parte del prestatore di servizi, di aver assolto i pagamenti iva e il versamento delle ritenute, anche per appalti di poco valore contrattuale. “Si pensi - spiega il direttore della Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio - all’agricoltore che affida ad un contoterzista le lavorazioni del proprio fondo agricolo con corrispettivo pattuito di poche decine di euro. Con le nuove norme, questo agricoltore prima di effettuare il pagamento dovrà farsi consegnare le dichiarazioni necessarie, oppure, peggio ancora, effettuare in proprio i controlli richiesti. Chiediamo che venga cancellata questa misura, che impone alle imprese di farsi carico di un'attività di controllo che tra l’altro non compete loro e che rischia di favorire posizioni lavorative poco chiare. Si tratta - conclude Abellonio - di una condizione inaccettabile per il settore, già oppresso e stremato da una burocrazia inutile che va contro ogni proposito di semplificazione degli adempimenti gravanti sulle imprese, le quali chiedono solo di poter lavorare, senza ulteriori norme”.
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Politica agricola comune
Pac: piacciono le nuove proposte LA CONFAGRICOLTURA VALUTA POSITIVAMENTE IL COMPROMESSO RAGGIUNTO IN VISTA DELL'AVVIO DELLA FASE NEGOZIALE PREVISTA PER L'11 APRILE La nuova Pac entrerà in vigore non prima del 2015
“U
ripartizione delle risorse, attraverso il doppio binario di finanziamento previsto per lo sviluppo rurale. Di questi e altri temi si era parlato pochi giorni prima anche al Parlamento europeo di Strasburgo. Al centro dell’attenzione proprio il greening: è stata proposta l’esenzione, dall’applicazione delle corrispondenti pratiche agricole, per le aziende con superficie inferiore a 10 ettari. Le aree di interesse ecologico vengono limitate al 3% degli ettari ammissibili a seminativo (dal 1° gennaio 2016, la percentuale verrà però aumentata al 5%), con l’esenzione dell’applicazione alle colture permanenti. Gli Stati membri possono istituire un regime semplificato per i piccoli agricoltori; in tal caso, gli agricoltori che hanno diritto ad un pagamento inferiore a 1.500 euro sono automaticamente inclusi nel regime dei piccoli agricoltori (con possibilità di recedere). “La Pac dovrebbe premiare chi vive e lavora realmente di agricoltura - commenta Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo -. È molto delicata la questione greening. Siamo un Paese piccolo per superficie e sarà importante non ridurre ulteriormente la superficie produttiva delle nostre aree coltivabili, condotte già in modo agrono-
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micamente sostenibile”. Il Parlamento si è anche espresso a favore della pubblicazione dei beneficiari dei finanziamenti agricoli così da individuare gli agricoltori attivi e ha inserito un elenco di proprietari terrieri (per es. aeroporti e società sportive), che dovrebbero essere automaticamente esclusi dal finanziamento comunitario a meno che non dimostrino che l’agricoltura contribuisce a una quota significativa del loro reddito. “La nostra posizione è chiara - dice in merito Dalmasso -. Per noi agricoltore attivo è colui che ha almeno il 50% della fonte di reddito proveniente dall’attività agricola”. Capitolo giovani agricoltori: dovrebbero ottenere un 25% in più sui pagamenti, fino a un massimo del 2% delle risorse nazionali di pagamenti diretti ai produttori. Sul fronte quote latte, per garantire che la fine del regime delle quote non comporti una crisi nel settore lattierocaseario, si prevedono aiuti per almeno tre mesi dedicati ai produttori di latte che hanno volontariamente tagliato la produzione di almeno il 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Infine, il diritto d’impianto dei vigneti dovrebbe essere prorogato fino al 2030.
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n ulteriore piccolo passo avanti verso posizioni più condivisibili rispetto alla proposta iniziale di riforma della Pac presentata nel 2011 dalla Commissione”. È un giudizio positivo quello espresso da Agrinsieme, di cui fa parte anche Confagricoltura, sul compromesso ottenuto il 19 marzo dal Consiglio europeo che ha posto le basi per avviare il trilogo con la Commissione e il Parlamento che prenderà avvio l’11 aprile, data in cui si aprirà la fase negoziale sulla Pac, che avrà l’obiettivo di trovare un accordo mirato all’approvazione finale. Quel che è certo è che la riforma della Pac non entrerà in vigore prima del 2015 e fino a quel momento saranno prorogate le norme vigenti. In merito delle decisioni assunte nel testo finale sul quale il Consiglio ha raggiunto il compromesso, compaiono alcuni aggiustamenti che anche Confagricoltura ha valutato positivamente, relativi alla convergenza interna, al greening e al finanziamento dello sviluppo rurale. Aggiustamenti che puntano a rendere più graduali e flessibili misure particolarmente onerose per le imprese, che vanno, inoltre, nella direzione della semplificazione burocratica e di una maggiore efficienza nella
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Energie rinnovabili
G
randi novità in materia di incentivi per le rinnovabili termiche e l'efficienza energetica. Seppur ancora provvisorie, sono arrivate le regole applicative del Conto termico, contenente le modalità per “l’incentivazione di produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”. In particolare, sono disponibili 700 milioni di euro di incentivi (più 200 per le Pubbliche amministrazioni) che saranno erogati fino ad esaurimento ad aziende, condomini e privati che realizzeranno interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica su edifici esistenti, come ad esempio isolamento termico di pareti, sostituzione finestre, installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento, installazione caldaie a condensazione, installazione di pannelli solari termici, installazione di pompe di calore, installazione caldaie a biomassa. L’incentivo è erogato direttamente sul conto corrente in 2 o 5 anni, in funzione della tipologia di intervento. IL CONTO TERMICO IN CIFRE Il nuovo provvedimento punta a favorire in particolare gli impianti di piccola taglia, incentivando quelli con potenza fino a 1 Megawatt. In alcuni casi specifici (sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti utilizzanti pompe di calore e/o generatori di calore alimentati da biomassa con potenza termica compresa tra 500 kW e 1 MW) sarà necessaria l’iscrizione in appositi registri e il plafond massimo annuo non potrà essere superiore ai 30 milioni. Fino a 35 kW l’incentivo sarà erogato in 2 anni; oltre 35 kW il contributo sarà spalmato su 5 anni. In ogni caso, l’ammontare delle sovvenzioni statali non potrà superare il 40% della spesa sostenuta per realizzare l’intervento e sarà calcolato in base alla quantità di energia rinnovabile prodotta o al risparmio energetico effettivamente conseguito, tenendo conto anche della zona climatica (da A a F) in cui si trova l’edificio interessato. Per una caldaia da 50 kW a biomasse installata a Cuneo (zona F) ad esempio, il contributo in cinque anni sarà pari a 9mila euro. L’incentivo non è cumulabile con altri incentivi statali come i bonus fiscali del 50 o 55%. COINVOLTE SERRE, STALLE E CASE RURALI Il conto termico è di particolare interesse per il mondo agricolo considerata la possibilità di ottenere aiuti per sostituire per esempio vecchi impianti di riscaldamento in serre, stalle e case rurali. È stata infatti
Incentivi fino a 700 milioni con il Conto termico A BREVE SARà OPERATIVO IL PORTALE PER PRESENTARE LE DOMANDE: INTERESSATO ANCHE IL SETTORE AGRICOLO ecco in che modo utilizzare i fondi a disposizione
30 700 milioni milioni Gli incentivi a disposizione delle aziende che realizzeranno interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica e il rinnovo degli impianti.
Il limite temporale massimo dalla fine dei lavori di installazione entro cui dovrà essere inviata la documentazione
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Il plafond massimo annuo per impianti con potenza compresa tra 500 e 100 KW.
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inserita la possibilità per i soli fabbricati rurali, di accedere agli incentivi oltre che per sostituire vecchi generatori di calore, anche per le installazioni di nuovi apparecchi a biomasse. ACCESSO AI CONTRIBUTI L'incentivo è erogato dal GSE che predisporrà un portale internet dedicato, attraverso il quale i soggetti interessati a richiedere l’incentivo potranno compilare e inviare la documentazione necessaria entro 60 giorni dalla fine dei lavori. In particolare, per verificare il rispetto dei requisiti tecnici definiti dal decreto e per il calcolo dell’incentivo, verrà richiesta la compilazione di una scheda-domanda contenente informazioni relative all'immobile oggetto dell’intervento e alle caratteristiche specifiche dell’intervento per cui è richiesto l’incentivo. Attraverso la scheda-domanda, il soggetto responsabile fornisce informa-
zioni sull’intervento e sull’immobile su cui l’intervento è realizzato, predisponendo adeguata documentazione comprovante le dichiarazioni rilasciate. Questa documentazione potrà essere richiesta dal GSE in formato cartaceo o elettronico contestualmente alla presentazione della schedadomanda o, successivamente, per i previsti controlli. Nel caso di più opere riguardanti uno stesso edificio o relative alla stessa unità immobiliare, realizzate per uno stesso progetto di efficienza energetica, si deve presentare una sola scheda-domanda e la data di conclusione dei lavori corrisponde a quella dell’ultimo intervento realizzato. Per informazioni sulle modalità di richiesta degli incentivi è possibile consultare il sito web www.gse.it all’interno dell’area ‘Conto termico’. Gli uffici della Confagricoltura Cuneo sono a disposizione per fornire a tutti gli associati le relative informazioni.
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L'intervista
"La filiera dell'Asti deve fare sistema" giorgio Bosticco direttore del consorzio dell'asti illustra le priorità del comparto e mette in luce l'esigenza di alzare il prezzo delle bottiglie di Paolo Ragazzo
È
del gennaio scorso la notizia dell’ingresso di Confagrimoscato all’interno del Consorzio dell’Asti; cerchiamo ora di capire meglio col direttore Giorgio Bosticco l’importanza di questa nuova adesione e quali sono le prossime sfide che attendono il consorzio e l’universo Asti. Direttore Bosticco che ruolo possono e devono svolgere le associazioni nell’ambito dell’organismo che dirige? “Il consorzio deve svolgere un compito di interesse collettivo con la più ampia rappresentatività di tutte le componenti della filiera vitivinicola: produttore di uva, vinificatore, cantina sociale e case spumantiere. È necessario aumentare la presenza e quindi le istanze della componente agricola e le associazioni di produttori, che avranno un ruolo di peso e responsabilità per salvaguardare e migliorare l’economia dell’intero comparto”. In base alla legge 61 del 2010 i consorzi possono esercitare il cosiddetto ‘Erga omnes’. Nel concreto, cosa significa? “Quando il numero dei produttori iscritti al consorzio, direttamente o indirettamente (con l’adesione delle cantine cooperative e/o delle associazioni di produttori) è almeno del 40% del totale dei viticoltori che coltivano vigneti della stessa Denominazione e la produzione rappresentata non è inferiore al 66% un consorzio può richiedere al Ministero dell’Agricoltura di svolgere le funzioni ‘Erga omnes’. Il Consorzio dell’Asti nel gennaio 2012 ha ottenuto, con Decreto ministeriale, l’incarico di svolgere diverse funzioni di carattere collettivo: tutela, promozione, vigilanza, informazione al consumatore, coordinamento della produzione e della sua immissione sui mercati, proposte di modifica del disciplinare. Con l’Erga omnes tutti i soggetti, consorziati e non
consorziati, soggetti al piano dei controlli della Denominazione Asti si devono attenere alle indicazioni prese. Ciò non significa che si agisca senza i necessari confronti con quei soggetti non consorziati per trovare soluzioni condivise, ma certo diventerà uno strumento per coinvolgere ed impegnare tutti ad interessarsi concretamente delle questioni legate ai nostri prodotti”. Passando invece a considerazioni più di carattere economico, che momento sta attraversando l’Asti sul mercato nazionale e internazionale? “La situazione recessiva mondiale non ha escluso l’Asti. Gli indicatori di imbottigliamento delle nostre aziende, delle esportazioni e dei dati di consumo nei principali stati esteri evidenziano tutti un segno negativo. Meno preoccupante lo scenario per quanto riguarda il Moscato d’Asti, anche se nel 2012 non ci sono più state le crescite a doppia cifra. È opportuno segnalare però che un altro spumante italiano, il Prosecco, in questo momento così critico ha registrato degli aumenti nell’export superiori al 15%”.
Ad oggi, dunque, quali azioni ritiene prioritarie per tutelare e promuovere al meglio l’Asti Docg e il Moscato d’Asti Docg? “Occorre anzitutto che ci sia da parte della filiera la consapevolezza che solo noi possiamo fregiarci di rappresentare l’eccellenza tra gli spumanti di qualità, naturalmente dolci, a livello internazionale. Dobbiamo presidiare questo segmento di mercato con iniziative di informazione ed educazione nei confronti di operatori commerciali, giornalisti e del consumatore finale. Bisogna sviluppare strategie diverse da Paese a Paese; negli Stati Uniti e in Gran Bretagna non si può trascurare il fatto che l’Asti e i moscati accompagnano le abitudini culinarie realizzando, per esempio, iniziative comuni con altri prodotti dell’eccellenza Made in Italy. In Russia è indispensabile, invece, preservare e consolidare la posizione di prestigio che l’Asti si è creato negli anni, grazie all’importante lavoro fatto da poche e importanti Case spumantiere. Esistono poi mercati dove l’Asti è assente e che hanno interessanti potenzialità; mi riferisco in particolare alla Cina. Abbiamo, in conclusione, realistiche opportunità per il futuro dell’Asti e del Moscato d’Asti. Il primo obiettivo non dovrà essere quello dei volumi, ma di un graduale riposizionamento del prezzo della bottiglia verso l’alto. Indispensabile però è fare sistema senza spaccature all’interno della filiera”.
Giorgio Bosticco è il direttore del Consorzio per la tutela dell'Asti
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Vitivinicoltura
Un laboratorio moderno e attrezzato per non lasciare nulla al caso
Ricerche e analisi per vini di qualità Ad alba enocontrol mette al servizio del comparto vitivinicolo professionalità e competenza
A
d Alba, sulla sommità di una collina poco distante dal centro, sorge l’Ampelion, un polo enologico pubblico-privato in grado di coniugare le esigenze delle aziende vitivinicole locali con il mondo della ricerca e della didattica. Una vera e propria “cittadella del vino”, fulcro del mondo vitivinicolo di Langa e Roero, che ospita uno degli attori più di rilievo per chi opera all’interno del comparto: Enocontrol. In quella che in origine era una cascina agricola, poi ristrutturata grazie al contributo della Fondazione Crc, ha sede, infatti, un centro d’analisi e ricerca che svolge un ruolo di primo piano nella diffusione dell’innovazione tecnologica al mondo enologico e agroalimentare. Enocontrol è nato nel 1997 dalla fusione dell’attività del laboratorio del Consorzio
di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero e dello studio agronomico SAGEA (Studio Agronomico Gestione Ambiente) di Alba. Oggi annovera nella compagine sociale diversi attori tra cui Confagricoltura e conta sulla professionalità e sull’esperienza di personale altamente qualificato nei comparti enologico, chimico, biologico, sensoriale e amministrativo. Il laboratorio è diretto da Franco Alessandria che spiega: “L’obiettivo principale del nostro centro è fornire servizi di qualità alla viticoltura della zona, per supportare a 360 gradi le aziende nelle nuove sfide che i mercati globalizzati pongono loro di fronte”. Ampio è il ventaglio di servizi che Enocontrol è in grado di offrire. Si va dalle analisi chimiche di base per stabilire l’idoneità dei vini DOC e DOCG, a verifiche più spe-
cifiche (metalli, ocratossina, fenoli volatili, ammine biogene). Durante il periodo della vendemmia, inoltre, Enocontrol propone il controllo dell’evoluzione della componente fenolica nel corso della maturazione dell’uva, definendo così il momento più idoneo per la raccolta dell’uva. “La novità è rappresentata dalle analisi microbiologiche su vini e mosti - continua Alessandria - che consentono, tra le altre cose, di ricercare ed enumerare in maniera precisa lieviti e batteri. Consapevoli poi dell’importanza per il settore vinicolo di promuovere i propri prodotti sui mercati esteri, realizziamo tutte le analisi richieste dai Paesi esteri, emettendo certificati internazionali per l’esportazione di vini. Dal 2001 - spiega ancora il direttore - abbiamo attivato anche una divisione di analisi sensoriale che si occupa di progettazione, organizzazione, coordinamento e conduzione di sedute di assaggio su vini e prodotti agroalimentari. La disciplina è applicata anche come supporto alle analisi chimiche di laboratorio e a progetti di ricerca e si organizzano corsi per la formazione di gruppi di assaggio aziendale”. Il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, non ha dubbi: “Da sempre Enocontrol svolge una preziosa attività di consulenza alle aziende vitivinicole del territorio ed ha raggiunto negli anni livelli di professionalità importanti in grado di garantire con assoluta certezza la qualità dei vini che partendo dalla Granda arrivano sulle tavole dei consumatori in tutto il mondo”. Segno tangibile dell’eccellenza raggiunta dal laboratorio è il certificato ottenuto da Accredia, l’unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di accreditamento, che ha identificato Enocontrol come laboratorio in conformità alla Norma ISO/IEC 17025:2005, per numerose prove di analisi.
L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
11
Non è più obbligatorio porre le nuove diciture sui documenti
Nuove diciture abolite dall'Ue PREMIATA L'AZIONE SINDACALE DELLA CONFAGRICOLTURA. demaria e negro: "ALLA FINE HA PREVALSO IL BUON SENSO" di Gilberto Manfrin
C
onfagricoltura Cuneo esprime soddisfazione per la decisione della commissione Ue di abolire le nuove diciture sui documenti di accompagnamento dei vini. Con un circolare dello scorso 14 marzo infatti, il Ministero ha comunicato che la commissione Ue, anche in risposta alla forte pressione sindacale
svolta dalla Confagricoltura, ha confermato che le nuove diciture si applicano solo per iniziativa degli Stati membri. Le nuove diciture, previste sui documenti di accompagnamento a partire dal 1° gennaio 2013, erano facoltative per i prodotti confezionati (bottiglie e contenitori fino a 60 litri) che circolavano nel solo ambito comunitario. Rimane comunque l’obbligo di indicare gli estremi del certificato di idoneità nel caso di vendita di vino sfuso già certificato, come già in passato. “Non essendoci alcuna norma italiana in merito - precisa Alesandro Bottallo, tecnico della Confagricoltura, zona di Alba - le diciture non sono necessarie per nessun tipo di trasporto, indifferentemente che il prodotto sia nello stato sfuso o imbottigliato, oppure destinato al mercato nazionale, europeo e extra europeo”. Dal 14 marzo, dunque, è facoltà dei produttori riportare sul documento di accompagnamento le indicazioni relative all’attestazione di Dop e Igp e alla certificazione dell’annata di raccolta e delle varietà di uva e vino. Questa facoltà riguarda indistintamente la spedizione sia di prodotti confezionati che allo stato sfuso ed i trasporti destinati sia al mercato interno che estero. “Al fine di evitare errori nella compilazione, pur non essendo sbagliato indicare le diciture, consigliamo di astenersi dal farlo”, aggiunge Bottallo, mentre Gianluca Demaria e Renato Negro presidenti delle sezioni vini Rossi e Bianchi di Confagricoltura Cuneo sottolineano: “Manifestiamo soddisfazione per il fatto che, alla fine, abbia prevalso il buon senso, ma sottolineiamo altrettanto l’amarezza per aver assistito ad un ulteriore episodio di burocrazia che ha creato problemi inutili alla aziende e che non mancheremo di denunciare nelle opportune sedi”.
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Aziende a Verona, torna il Vinitaly Sono 37 LE IMPRESE ASSOCIATE A CONFAGRICOLTURA CHE PRENDERANNO PARTE ALL'EVENTO DAL 7 AL 10 APRILE
A
nche quest'anno Confagricoltura Cuneo prenderà parte a Vinitaly, la più grande fiera dedicata al settore vinicolo giunta alla 47esima edizione, in programma a Verona dal 7 al 10 aprile. Saranno una cinquantina le aziende della Granda che prenderanno parte all’evento negli stand appositamente riservati. Vinitaly, con i suoi 4.200 espositori da oltre 20 Paesi e, nella scorsa edizione, con 140 mila visitatori da 116 Nazioni, è una straordinaria occasione di contatto per le aziende del settore. “Vinitaly rappresenta per l'Italia il migliore biglietto da visita internazionale che il settore possa esibire - afferma il direttore della Confagricoltura zona di Alba Mario Viazzi -. Anche se la tecnologia oggi consente di contattare clienti ed operatori a tutte le latitudini nel giro di pochi secondi, Vinitaly è ritenuto importante dai produttori vitivinicoli per gli indispensabili contatti diretti, finalizzati anche ad una maggior conoscenza del territorio di produzione, della nostra cultura e delle potenzialità turistiche ed enogastronomiche di cui l'Italia e quindi anche la nostra Regione dispone”.
I mq di superficie delle aree espositivi di Vinitaly
94.860
Aziende di Confagricoltura Cuneo partecipanti nel 2013
51
Visitatori dell'edizione 2012
140.655
Nazioni rappresentate nel 2012
116
I numeri del Vinitaly (fonte: www.vinitaly.com)
Confagricoltura sarà protagonista della kermesse all'interno di stands dedicati; in particolare, lunedì 8 aprile, alle 10.30, presso la sala Bellini del Centro Congressi organizzerà il convegno "Analisi della nuova proposta legislativa inerente la gestione del potenziale vitivinicolo". Sarà presente il presidente nazionale Mario Guidi. Mercoledì 10 aprile ,alle 12, interverranno i Giovani di Confagricoltura che avranno l’opportunità di promuovere i loro prodotti nel corso della terza edizione dell’aperitivo “Giovani oggi, Grandi domani”. L’evento sarà preceduto, alle 11, da un seminario sugli ultimi sviluppi normativi concernenti i settori vino e olio. Concluderà i lavori il presidente dell’Anga-Giovani di Confagricoltura, Nicola Motolese. Nell’ambito delle attività di internazionalizzazione, fino al 9 aprile verrà riproposto, in collaborazione con UniCredit, un ciclo di incontri di affari programmati tra produttori italiani e importatori provenienti dalla Russia. Tra le curiosità dell’edizione 2013 la partecipazione, per la prima volta all’interno della manifestazione, del Ministero del Commercio cinese.
L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
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Zootecnia
Numeroso e partecipe il pubblico che ha preso parte al convegno di Savigliano
La filiera della carne è eccellente è stato ribadito durante il convegno organizzato da confagricoltura a savigliano nell'ambito della fiera nazionale della meccanizzazione agricola
Oreste massimino "La carne è un elemento economico molto importante per il nostro territorio"
sala Crusà Neira. Un momento di approfondimento in cui si sono sviluppate in modo ampio le tante tematiche che ruotano intorno al settore carne per tracciare considerazioni utili non solo per gli imprenditori, ma anche per i consumatori. Tanti gli ospiti di eccezione che si sono alternati durante il pomeriggio; a partire da Andrea Poli, direttore scientifico del Nutrition Foundation of Italy, che ha fatto chiarezza sulle proprietà nutrizionali della carne, sgombrando il campo da alcuni luoghi comuni che provocano danni all’economia del settore: “C’è molta disinformazione in questo campo - ha esordito Poli -. Per
“I
l quadrilatero composto da Cuneo, Saluzzo, Savigliano e Fossano rappresenta il cuore della zootecnia cuneese e piemontese; è qui che operano allevamenti all’avanguardia sotto tutti i punti di vista. La carne è un elemento economico e sociale molto importante per il nostro territorio e per la nostra agricoltura, ma sovente l’elevata qualità delle produzioni non è adeguatamente remunerata dal mercato”. Così Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo ha introdotto il convegno “I piaceri della carne” che l’associazione provinciale ha organizzato giovedì 14 marzo a Savigliano, presso la
Andrea Poli "la carne non fa male anzi ha ferro, zinco e un alto potere saziante"
14 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
Claudio sacchetto "posizioni esasperate degli ambientalisti generano solo spirali negative" prima cosa occorre sottolineare che la speranza di vita si è allungata di 5 anni nel breve volgere di 15 anni, ma alla natura non importa di come e quanto viviamo, siamo noi a doverci occupare del nostro benessere. Ecco dunque l’importanza di aumentare l’attività fisica e consumare meno calorie. Ma esiste anche una strategia complementare che consiste nell’ingannare i meccanismi della sazietà. E qui entra in gioco il ruolo fondamentale della carne, in quanto la sua assunzione fa scendere la grelina, ossia la sostanza che il nostro stomaco produce quando è vuoto, mantenendo l’effetto per più tempo”. E poi una precisazione sugli studi epidemiologici che connettono il consumo di carne all’insorgenza di determinate patologie: “Si basano - ha sottolineato Poli - su ricerche condotte in Paesi anglosassoni, dove il consumo di carne è decisamente più elevato che in Italia. La carne, in definitiva, rappresenta una fonte inesauribile di proteine dall’elevato valore biologico, ha un alto potere saziante e una quota di ferro e zinco. Deve dunque continuare ad essere una delle regine della nostra tavola”. A seguire sono
intevenuti Fabrizio Guidetti, presidente di Unipeg, Aldo Muraro, presidente di Unaitalia, e Giovanna Parmigiani, presidente nazionale della Sezione Suinicola di Confagricoltura che hanno fatto il punto sullo stato economico in cui versano gli allevamenti italiani di bovini, polli, galline e suini. Ci si è poi addentrati nella realtà della zootecnia cuneese grazie ai contributi di Roberto Chialva, presidente di Apa Cuneo, Luigi Allasia, amministratore delegato di Carni Dock di Lagnasco, e Giancarlo Simoni, fondatore di Ora Agricola di
bovini
avicoli
BOVINE
26,4%
SUINE
Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT e rilevazioni Unaitalia
roberto abellonio "abbiamo la filiera migliore del mondo. Basta con accuse infondate"
Cherasco. Claudio Sacchetto, assessore regionale all’Agricoltura ha espresso così il suo pensiero rispetto alle tematiche discusse: "In generale, ritengo che l'aspetto ambientale delle lavorazioni non debba superare quello economico e umano ed è opportuno, dunque, contestare le impostazioni esasperate degli ambientalisti che generano spirali negative nei confronti degli agricoltori - ha dichiarato Sacchetto -. Dal punto di vista della promozione le armi in possesso del comparto carne sono spuntate se non assenti; non ci sono infatti da parte dell'Europa finanziamenti specifici in quanto non esistono ancora denominazioni che leghino i nostri prodotti al territorio, come invece accade per le produzioni vitivinicole". Il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, ha così concluso i lavori: “Come consumatori, di fronte alla filiera della carne italiana, dobbiamo essere tranquilli e soddisfatti perché produciamo nella maniera migliore al mondo e abbiamo traformatori e macellatori di eccellenza. Malgrado tutto questo, però, c’è ancora chi muove nei confronti del nostro settore le accuse più infondate. Bisogna far capire all’opinione pubblica che quelle non rappresentano la verità”.
47,5% OVINE
1,5% AVICOLE
23%
CUNICOLE
1,4%
Consumi di carne pro capite in Italia nel 2012
suini
Guidetti: "C'è un calo di consumi"
Muraro: "Serve più equilibrio"
Parmigiani: "Giù i capi allevati"
Fabrizio Guidetti, presidente di Unipeg, la prima cooperativa in Italia per macellazione di carni bovine fresche: "Nel nostro Paese dal dicembre scorso c'è un rallentamento del consumo di carni rosse, che si è protratto anche in gennaio e febbraio 2013 (-7% rispetto allo stesso periodo del 2012). Dobbiamo interpretare questa situazione come un cambiamento di stili di vita e di abitudini; anche quando l'economia ripartirà, i consumi di carne saranno diversi, ma non ci dobbiamo spaventare. La riforma della Pac è cruciale per il settore".
Aldo Muraro, presidente di Unaitalia, Unione nazionale delle filiere italiane delle carni e delle uova: "L'Italia ha prodotto nel 2012 un milione e 250 mila tonnellate di carni avicole e l'organizzazione mondiale della Sanità ha inserito le carni avicole tra gli elementi indispensabili per una corretta alimentazione dell'uomo. Da attività marginale l'avicoltura è diventata così pilastro della zootecnia. Abbiamo buone prospettive per il futuro se continueremo ad investire in sicurezza dell'alimento e qualità, creando equilibrio tra domanda e offerta.
Gianna Parmigiani, presidente nazionale della Sezione suinicola di Confagricoltura: "Il nostro settore viene da anni di crisi profonda: in Europa nel 2012 c'è stato un calo di suini da 151 a 146 milioni di capi. In Italia è calato anche l'autoapprovigionamento, mettendo a rischio la salumeria e la produzione di prosciutti, i nostri fiori all'occhiello. Non possiamo più pensare di farcela da soli; bisogna creare dei distretti, aggregare l'offerta e creare un dialogo costruttivo con tutti gli attori della filiera per una programmazione più ampia".
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Allevatori premiati al Miac di Cuneo l'azienda Eraldo cravero di villafalletto prima nella categoria vitelloni castrati di Enzio Isaia
Secondo posto per l'allevamento Tortone
A
nche quest’anno i soci iscritti a Confagricoltura Cuneo hanno partecipato numerosi alla tradizionale Mostra regionale di Quaresima, che si è svolta al Miac di Cuneo lunedì 18 marzo, dedicata alla zootecnia locale e, in particolare, ai bovini di razza Piemontese. Gli allevatori tornano dalla 63a edizione della rassegna con tre premi, tra cui il massimo riconoscimento nella categoria vitelloni castrati, che è andato a un capo portato in fiera da Eraldo Cravero di Villafalletto. Gli altri premi se li sono aggiudicati Remo e Marco
Tortone anch’essi di Villafalletto (2° nella categoria “Vacche Grasse”, con oltre 4 denti incisivi) e Lorenzo Clerico di Dogliani (3° nella categoria “Tori”, con quattro denti incisivi permanenti). Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della sezione Bovini da carne di Confagricoltura Cuneo Alberto Brugiafreddo: “Questi prestigiosi riconoscimenti rappresentano segnali positivi che fanno ben sperare per la ripresa di un settore particolarmente colpito dalla crisi - ha dichiarato - e testimoniano l’assoluta competenza e capacità degli allevatori cuneesi che ogni giorno lavorano per mantenere alto il valore qualitativo della zootecnia del nostro territorio”. La mostra regionale anche quest’anno si è confermata una rassegna importante per gli operatori del comparto, con l’iscrizione di oltre 560 animali, tra bovini e ovicaprini.
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INSERTO TECNICO
N. 04 • 2013
FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali
fondi per reti antigrandine
È
aperto il bando 2013 per le reti antigrandine. La giunta regionale ha deliberato un nuovo bando nell’ambito della Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” del Psr 2007-2013: sarà possibile presentare domande di sostegno per le sottoazioni “Installazione reti antigrandine” e “Sistemi di irrigazione a basso utilizzo di acqua in luogo dell’irrigazione a scorrimento”.
I
a 2 milioni di euro implementabili con ulteriori economie dei bandi precedenti, di cui 1 milione per la sottoazione “Installazione reti antigrandine” e il restante milione per la sottoazione “Sistemi di irrigazione a basso utilizzo di acqua”. “La dotazione di tale bando – fanno sapere dall’assessorato all’Agricoltura - non comporta ulteriori oneri a carico della Regione, allo stanziamento previsto si farà fronte con le risorse già assegnate ai bandi 2011 della Misura 121 e, in parte, non utilizzate”.
FINALITA' Il bando fa riferimento alle nuove sfide del Programma di sviluppo rurale previste dall’health check, nello specifico quelle relative all’“Adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione dei relativi effetti” e “Gestione delle risorse idriche”.
COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO Le aziende agricole, per richiedere il contributo, dovranno presentare la domanda per via telematica. Successivamente, entro 7 giorni, il documento cartaceo dovrà essere consegnato alla Provincia competente.
DOTAZIONE FINANZIARIA Il bando prevede una dotazione finanziaria pari
Per ulteriori informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.
ASSEMBLEE DEL COSMAN l CO.SM.AN. (Consorzio smaltimento rifiuti di origine animale), ai sensi degli articoli 11e 18 dello Statuto, ha convocato le seguenti assemblee parziali e generale. Per i consorziati della provincia di Cuneo l’assemblea parziale avrà luogo mercoledì 24 aprile 2013, alle 13 in prima convocazione, e alle 14 in seconda convocazione presso il Salone “Brut e Bon” (area Foro Boario) a Fossano. Questi i punti all’ordine del giorno: discussione materie oggetto dell'As-
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111.1 sottoazione B Informazione nel settore agricolo Anno 2012/2013
semblea Generale, nomina dei delegati partecipanti all'Assemblea Generale e illustrazione dei programmi e delle attività del Consorzio. Ai sensi dell’art. 17 dello Statuto ogni consorziato ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente. Ogni consorziato può rappresentare al massimo altri due consorziati. La delega deve essere accompagnata da fotocopia della carta d’identità del delegante e riportare chiaramente i dati identificativi del delegato.
L’assemblea generale, invece, è convocata in prima convocazione per lunedì 29 aprile, alle 8.30, presso la sede del Consorzio in Corso Stati Uniti, 21 a Torino (Palazzo della Regione) e, in seconda convocazione, martedì 30 aprile, alle 14.30, sempre presso la sede del Consorzio. I delegati eletti nelle assemblee parziali discuteranno dei seguenti punti all’ordine del giorno: approvazione del bilancio consuntivo 2012, della Relazione del Cda e del Collegio sindacale; approvazione del bilancio preventivo 2013 e della relazione previsionale. Per ogni informazione è possibile rivolgersi agli uffici del Consorzio (Tel. 011-4326084, Fax 0114326085, e-mail info@cosmanpiemonte.it). Lo statuto e il Regolamento consortile sono disponibili sul sito www.cosmanpiemonte.it.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2013
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MODELLO 730/2013
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n vista della scadenza del 31 maggio 2013 per la denuncia dei redditi 2012 la Confagricoltura di Cuneo invita i contribuenti a presentarsi presso gli uffici dell’organizzazione agricola entro il 15 maggio 2013 per la stesura e la preparazione della dichiarazione.
MODELLO 730 I vantaggi del modello 730: • I crediti di imposta maturati vengono accreditati direttamente con la retribuzione o la pensione di luglio; • Le imposte da versare sono trattenute automaticamente con la retribuzione o la pensione di luglio; • Niente code agli sportelli bancari o postali per versamenti o presentazione in quanto a tutto pensa il CAF.
NOVITà 2013 Modello Cud 2013 pensionati A partire dall’anno 2013, gli enti previdenziali (INPS, ex INPDAP, ecc.) rendono disponibile il CUD non più attraverso l’invio in forma cartacea (direttamente al domicilio del contribuente), ma in modalità telematica. I nostri uffici saranno a disposizione per la visualizzazione e la stampa del proprio modello CUD, previo rilascio di apposito mandato. Tassazione terreni/fabbricati L’IMU sostituisce l’IRPEF e relative addizionali in relazione al reddito dominicale dei terreni non affittati e al reddito dei fabbricati non locati (compresi quelli concessi in comodato d’uso). Per gli immobili esenti IMU, anche se non locati e non affittati, continuano ad applicarsi, se dovute, l’IRPEF e relative addizionali. Detrazione di interventi di recupero patrimonio edilizio Per le spese relative agli interventi del recupero del patrimonio edilizio sostenute dal 26/06/2012 al 30/06/2013 la detrazione d’imposta è elevata del 36% al 50%, nel limite di spesa di 96.000 euro, detrazione da ripartire in 10 quote annuali.
CHI PUò UTILIZZARE IL MODELLO 730 Possono utilizzare il Mod. 730 i contribuenti che nel 2012 sono: • lavoratori dipendenti o pensionati; • lavoratori a progetto e soggetti che percepiscono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente • soggetti che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (quali il trattenimento di integrazione salariale, l’indennità di mobilità, ecc.) • soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca; • soggetti impegnati in lavori socialmente utili; • i soggetti con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno possono presentare il Mod. 730: al CAF solo se il rapporto di lavoro è IN ESSERE almeno dal mese di giugno al mese di luglio 2013 e il contribuente conosce i
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dati del sostituto che dovrà effettuare il conguaglio. Possono utilizzare il Mod. 730 presentandolo ad un CAF -dipendenti, anche i soggetti che nel 2012 posseggono soltanto redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente - già definiti redditi di collaborazione coordinata e continuativa - almeno nel periodo compreso tra il mese di giugno ed il mese di luglio 2013 e conoscono i dati del sostituto che dovrà effettuare il conguaglio. Anche i soggetti che devono presentare la dichiarazione per conto delle persone incapaci, compresi i minori, possono utilizzare il Mod. 730, se per questi contribuenti ricorrono le condizioni sopra indicate.
I REDDITI CHE POSSONO ESSERE DICHIARATI CON IL 730 Il Mod. 730 può essere utilizzato per dichiarare le seguenti tipologie di reddito, possedute nel 2012: • redditi di lavoro dipendente, • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, • redditi dei terreni e dei fabbricati, • redditi di capitale, • redditi di lavoro autonomo per i cui non è richiesta partita IVA, • alcuni redditi diversi e redditi assoggettabili a tassazione separata.
COME SI PRESENTA Chi si rivolge al CAF Confagricoltura Pensionati srl può consegnare il modello già compilato oppure chiedere assistenza per la compilazione. Nel caso in cui la dichiarazione viene presentata al CAF debitamente compilata con allegate fotocopie della relativa documentazione, nessun compenso è dovuto. In ogni caso il contribuente deve esibire al CAF la documentazione necessaria per permettere la verifica della conformità dei dati esposti nella dichiarazione. Per quanto riguarda gli oneri, deve essere esibita la documentazione idonea a consentire la verifica del diritto al riconoscimento degli stessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa vigente.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA • Atto di acquisto e di stipula del mutuo, parcelle notarili per acquisto dell’ abitazione principale anche se relativi ad anni antecedenti il 2012. • Codice fiscale del contribuente, del coniuge e dei famigliari a carico. • CUD 2013 (ex Mod. 101) di lavoro o pensione anno 2012. • Assegni periodici corrisposti al coniuge. • Copia Mod. 730 o UNICO anno precedente. • Atti notarili relativi a vendite e/o acquisti di terreni o fabbricati anno 2012. • Contratti affitto per fabbricati locati e relativi estremi di registrazione. • Spese mediche datate anno 2012. • Scontrini fiscali farmacie esclusivamente con codice fiscale del contribuente natura e quantità del farmaco acquistato del 2012. • Rate mutui su fabbricati pagati nel 2012. • Ricevute di pagamento interessi passivi per mutui agrari 2012. • Ricevute di versamento premi assicurazione sulla vita o contro infortuni anno 2012.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2013
• Mod. RAD per coloro che possiedono azioni (dividendi), e che non hanno optato per la ritenuta alla fonte. • Certificazioni relative a collaborazioni o gettoni di presenze 2012. • Eventuale certificazione I.N.A.I.L. per indennità temporanea (infortunio) o Cassa Edile anno 2012. • Fatture o ricevute per spese funebri, veterinarie, istruzione, attività sportive praticate dai ragazzi e contributi volontari a favore di Istituzioni Religiose o paesi in via di sviluppo, ONLUS, ONG …sostenute nell’anno 2012. • Ricevuta versamento Polizza RC auto anno 2012 (quota SSN). • Attestati di versamento contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare anno 2012( badanti,colf). • Attestati di versamento degli acconti d’imposta (Md. F24) eseguiti direttamente dal contribuente anno 2012. • Per le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio: ricevute dei bonifici bancari, quietanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, attestati di versamento delle ritenute operate dal condominio sui compensi dei professionisti, nonché le quietanze rilasciate dal condominio attestante il pagamento delle spese imputate al singolo condomino. • La ricevuta postale della raccomandata con la quale è stata trasmessa al Centro Servizio delle Imposte Dirette e Indirette competente la comunicazione della data di inizio lavori limitatamente ai lavori iniziati prima del 14 maggio 2011. • Calcolo IMU dovuta per il 2012, se non effettuato presso gli uffici di Confagricoltura.
Alla dichiarazione deve essere allegata copia della documentazione, che dovrà essere conservata in originale dal contribuente per tutto il periodo entro il quale l’amministrazione ha facoltà di richiederla e cioè, per la dichiarazione di quest’anno, fino al 31 dicembre 2018. Il contribuente deve, inoltre, presentare al CAF la scheda per la scelta dell’8 per mille e del 5 per mille (Mod. 730-1), anche se non espressa la scelta.
MODELLO RED EMISSIONE 2013 – REDDIT I 2012 L’INPS, a partire dal mese di aprile invierà ad una parte dei propri pensionati, il modello RED relativo all’anno 2012. Invitiamo i pensionati a rivolgersi al nostro CAAF al fine di comunicare i propri redditi ed i redditi del nucleo familiare, diversi dalle pensioni. La comunicazione va presentata in ogni caso, anche se l’unico reddito percepito è la pensione. In tale ipotesi l’interessato dovrà dichiarare di non possedere altro reddito. Si fa presente che il pensionato può ricevere anche più di una lettera “Richiesta reddito” nell’ipotesi di titolarità di più pensioni. L’assistenza fornita al pensionato dal CAAF per classificare e comunicare i redditi, è completamente GRATUITA. Ricordiamo che è comunque necessario dichiarare all’INPS l’eventuale titolarità di pensione estera, di reddito da lavoro autonomo o il reddito agrario, anche se dichiarato con il modello 730 o UNICO. Gli uffici della Confagricoltura di Cuneo sono a disposizione delle imprese per assistenza e consulenza nella predisposizione e nella compilazione delle domande.
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INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2013
III
SCADENZIARIO PAGHE Aprile / maggio 2013 venerdì 05 aprile TERMINE ULTIMO per la comunicazione delle ore lavorate dai dipendenti nel mese di marzo all’Ufficio Paghe.
mercoledì 10 aprile Scadenza versamento contributi INPS lavoratori domestici 1° trimestre 2013
martedì 16 aprile SOSTITUTI D’IMPOSTA RITENUTE ALLA FONTE - Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo e compensi per l'esercizio di arti e professioni, versamento ritenute alla fonte su reddito da lavoro dipendente e versamento contributi INPS Dm10
giovedì 25 aprile DATORI DI LAVORO AGRICOLO: Versamento contributi ENPAIA impiegati agricoli
lunedì 06 maggio TERMINE ULTIMO per la comunicazione delle ore lavorate dai dipendenti nel mese di aprile all’Ufficio Paghe.
SCADENZIARIO fiscale Aprile / maggio 2013 martedi 16 aprile Versamento IVA mese di marzo 2013 Eventuali versamenti ritenute di acconto per parcelle professionisti mese di marzo.
stampa gratuita del Cud 2013
L’
Inps, a differenza degli anni precedenti, NON invierà al domicilio dei pensionati il CUD 2013 redditi 2012. L’istituto ha predisposto alcuni canali per reperire il CUD cartaceo. Il pensionato può rivolgersi all’ istituto di previdenza (munito di PIN con cui stampare il proprio CUD tramite un personal computer messo a disposizione per tale scopo), rivolgersi al servizio garantito dalle Poste Italiane ( previo pagamento ) oppure rivolgersi agli sportelli del PATRONATO ENAPA. Il pensionato deve recarsi presso gli uffici di zona munito di codice fiscale e documento d’identità in corso di validità.
Bonus inail per agricoltori
C
on l’obiettivo di migliorare la sicurezza nel luogo di lavoro il legislatore ha previsto una riduzione dei contributi per l’assicurazione dei lavoratori agricoli dipendenti. Per usufruire dell’ agevolazione sono necessari i seguenti requisiti: • due anni di attività • limite ammontare volume d’affari ad Euro 20 milioni annui • regolarità e correttezza in tema di sicurezza ed igiene del lavoro • obblighi contributivi ed assicurativi integralmente assolti • assenza di infortuni nel biennio precedente alla data della richiesta di ammissione all’ agevolazione • mancanza di provvedimenti sanzionatori nel biennio precedente. Le aziende grazie a quanto stabilito da una circolare Inail potranno presentare l’istanza dall’1 al 30 giugno di ogni anno. L’Inail successivamente trasmetterà l’elenco delle aziende ammesse all’Inps il quale, dopo i doverosi ed accurati controlli, provvederà nell’anno successivo a scomputare la cifra di spettanza dalla quota di contribuzione Inail versata dalle aziende. Per informazioni più dettagliate rivolgersi all’ufficio paghe presso l'ufficio di zona di Confagricoltura più vicino.
INVIO DOMANDE PER LAVORATORI STAGIONALI NON COMUNITARI • Impianti di riscaldamento a legna, pellet e biomasse • Impianti idrici e di ventilazione per allevamenti zootecnici • Impianti di irrigazione per giardini • Impianti termoidraulici • Impianti di riscaldamento a pavimento • Condizionamento - Lattoneria Tel./Fax 0173.797216 - e-mail: revelli.dario@alice.it
IV
Fino al 31 dicembre 2013 è possibile inviare le domande telematiche lavoratori non comunitari stagionali. Si può richiedere il nulla osta all'assunzione per lavoro stagionale, utilizzando il sistema telematico. Per inoltrare la domanda il datore di lavoro deve collegarsi al sito https://nullaostalavoro. interno.it/Ministero/index2.jsp. A regolare gli ingressi è il Dpcm n. 71 del 15 febbraio 2013 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale), che prevede 30mila posti di lavoro stagionale per stranieri da: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia. Gli uffici di Confagricoltura Cuneo sono a disposizione per fornire assistenza nella compilazione delle pratiche.
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Zootecnia
Le priorità dei G suinicoltori della Granda Riunita A savigliano la sezione di prodotto provinciale per un incontro con la presidente Parmigiani
Molte le tematiche discusse con la rappresentante nazionale
iovedì 14 marzo si è tenuto a Savigliano, presso la sede della Confagricoltura di zona, un importante incontro tra i rappresentanti provinciali della sezione suinicola della Confagricoltura di Cuneo e i vertici nazionali. Durante l’incontro si è discusso delle problematiche che da tempo interessano il settore e delle esigenze dei produttori. Sono intervenuti: la presidente nazionale di sezione, Giovanna Parmigiani, il presidente provinciale di sezione Roberto Barge e il presidente provinciale della Confagricoltura Cuneo, Oreste Massimino. Nel corso dell’incontro si è discusso della necessità di migliorare l’applicabilità dell’articolo 62 entrato in vigore lo scorso mese di ottobre. “La norma è importante per realizzare rapporti di filiera più equilibrati - ha sottolineato Roberto Barge -, ma si è imbrigliato il mercato con regole troppo rigorose, aumentando esponenzialmente il peso burocratico a carico delle imprese agricole”. Altra tematica di discussione è stata la necessità di intervenire sui costi energetici a carico delle imprese, che hanno visto raddoppiare in due anni l’imposizione fiscale. Si è parlato, inoltre, anche della necessaria rivisitazione del sistema di etichettatura delle carni, manifestando l’esigenza di alleggerire il carico burocratico sulle aziende e garantire la certezza che il marchio italiano venga apposto su prodotti lavorati esclusivamente nel nostro Paese e con sola carne italiana. A tal proposito sono state analizzate anche le problematiche legate al Gran Suino Padano. Il confronto si è concluso parlando della Commissione unica nazionale, il cui compito è quello di stilare previsioni sull’andamento atteso dei prezzi per tutto il mercato nazionale, e della soccida, l'importante contratto agricolo di conduzione dell’azienda, affinchè il soccidario sia considerato a tutti gli effetti un imprenditore agricolo e, come tale, abbia la possibilità di accedere ai finanziamenti previsti per il settore agricolo.
l'appello dell'anaborapi
"Senza etichettatura razze autoctone italiane a rischio" “In Europa va riaperto subito il dossier trasparenza all’interno della discussione sulla nuova politica agricola comune. Lo scandalo dei prodotti contenenti carne equina evidenzia ancora una volta l’urgenza di garantire il controllo delle filiere zootecniche, pena una grave crisi di sfiducia del mercato”. È un vero Sos quello lanciato dalle Associazioni dei bovini da carne, tra cui l’Anaborapi, che hanno sottoscritto un documento in concomitanza con il meeting nazionale della razza bovina Piemontese che si è tenuto martedì 12 marzo a Savigliano. Tra i presidenti delle Associazioni razze bovine autoctone, anche Albino Pistone. “È assurdo che, proprio in un momento in cui i consumatori si interrogano sulle garanzie dei prodotti zootecnici, a Bruxelles si proponga di eliminare l'etichettatura volontaria della carne, limitando le informazioni disponibili a quel poco previsto obbligatoriamente”.
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
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Frutticoltura
La fragola riavrà il suo mercato SARà A PEVERAGNO, A PARTIRE DAL 1° MAGGIO. LE AZIENDE AGRICOLE DELLA BISALTA SI DICONO SODDISFATTE di Ilaria Blangetti
T
orna il mercato della fragola. Alcune settimane fa le aziende agricole di Peveragno e Boves avevano manifestato l’intenzione di riaprire il mercato delle fragole. Le amministrazioni comunali dei due Comuni avevano incontrato i produttori per discutere la possibilità di riproporre, a partire dalla prossima estate, un mercato delle fragole dopo anni di assenza. L’idea del mercato unico si è concretizzata e da maggio sarà a Peveragno, memoria storica e paese da sempre legato al gustoso frutto. “Siamo soddisfatti del ripristino del mercato della fragola - commenta Adriano Rosso, direttore Confagricoltura zona di Cuneo -. Le aziende del settore avevano indicato
questo provvedimento come prioritario per ‘risollevare’ la situazione economica di un prodotto che, purtroppo, in molti casi non è più remunerativo”. Il mercato delle fragole nascerà a Peveragno nella struttura di via Beinette, 6 e sarà gestito dal Comune. Sarà aperto dal 1° maggio al mese di ottobre e sarà il luogo dove verrà commercializzata la “Fragola della Bisalta” in 'plateau' di cartone con l’apposito logo che identificherà il prodotto. “Peveragno ha una lunga storia legata alla fragola - commenta Antonietta Garro, assessore all’Agricoltura del Comune -. Credo che fosse giusto riaprire in paese il mercato. L’apertura del mercato significa un rinnovato modo di produrre
18 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
e ci auguriamo che sia un incentivo per tanti giovani che vogliono lavorare nelle aziende agricole. Intanto il 6 aprile ci sarà proprio a Peveragno un incontro per informare dell’iniziativa l’area commerciale e far conoscere il nostro mercato. Ci rivolgiamo soprattutto alla Granda, ma anche al Torinese, alla Liguria e alla Costa Azzurra, luoghi che apprezzano le nostre fragole”. Nelle prossime settimane verrà programmato un incontro con i produttori, al momento il regolamento del mercato è in fase di definizione. “La speranza è - conclude Rosso - che con il mercato si possa avviare un incontro costruttivo tra domanda ed offerta, permettendo ai produttori di ottenere maggiori garanzie”.
DICEMBRE
NOVEMBRE
OTTOBRE
SETTEMBRE
AGOSTO
LUGLIO
GIUGNO
MAGGIO
APRILE
MARZO
FEBBRAIO
GENNAIO
PERIODO DI COMMERCIALIZZAZIONE
Gala Red Delicious Braeburn Fuji Periodo in cui è possibile commercializzare
Periodo in cui NON è possibile commercializzare
Mela Rossa Cuneo, riconosciuta l'Igp
Con l'Indicazione geografica protetta "Mela Rossa Cuneo" possono essere designate esclusivamente le seguenti varietà di mele e i loro cloni: Red Delicious, Gala, Fuji e Braeburn. La zona di produzione è identificabile con l'altipiano che si estende, ad una altitudine compresa tra 250 e 800 metri, lungo la catena alpina occidentale costituita dalle Alpi Marittime e Cozie, che comprende, in provincia di Cuneo, i Comuni del Saluzzese, Cuneese e Monregalese e, in provincia di Torino, i Comuni del Pinerolese. Il Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela della Mela Rossa Cuneo è nato nel 1999.
"si tratta di un importante riconoscimento del lavoro che c'è alla base di questa produzione"
"O
ra avremo una carta in più per differenziare il nostro prodotto sui mercati, con possibili ritorni anche di natura economica. Questo riconoscimento conferma la qualità, il lavoro e la storicità che stanno alla base della produzione della Mela Rossa Cuneo”. Alberto Giordano, presidente della sezione Ortofrutticola della Confagricoltura di Cuneo, commenta soddisfatto il via libera definitivo da parte della Commissione europea alla richiesta di inserire la “Mela Rossa Cuneo” nel Registro Ue delle Indicazioni Geografiche Protette, presentata dall’Italia. Un’altra eccellenza tutta italiana riconosciuta e protetta contro imitazioni e falsi. Gli fa eco Marco Bruna, direttore della Confagricoltura zona di Saluzzo, che sottolinea così l’importanza del riconoscimento: “Era da tempo che attendevamo il buon esito dell’iter comunitario e siamo molto contenti che sia arrivato perchè va a caratterizzare maggiormente un prodotto già di indiscussa qualità, che adesso avrà a disposizione un’arma in più per farsi valere sul mercato nazionale e internazionale. La speranza è che questa indicazione si traduca adesso anche in maggiori benefici per tutti i produttori che, con passione e competenza, coltivano questo prodotto tipico del nostro territorio”. La "Mela Rossa Cuneo" si caratterizza per una sovracolorazione della buccia ed una tonalità particolarmente luminosa e brillante.
Denominazioni
I prodotti acquistano valore con le "Ig" La Commissione europea ha pubblicato uno studio sul valore del sistema di tutela delle denominazioni di prodotti agricoli e alimentari ("indicazioni geografiche" o "Ig"). Le Ig valgono 54,3 miliardi di euro in tutto il mondo e rappresentano il 15% delle esportazioni totali di alimenti e bevande. È il settore vinicolo quello che vanta il maggior numero di prodotti a indicazioni geografica (complessivamente 521 prodotti Doc e Igp), seguito dal settore dei prodotti e alimenti agricoli (193) e dalle bevande spiritose, ossia quelle alcoliche, (39). Per quanto riguarda i mercati di destinazione, il 57% degli Ig italiani risulta venduto sul territorio nazionale, il 24% è destinato a mercati di altri Stati membri e il 19% è invece esportato al di fuori dell'Ue. Lo studio analizza inoltre il valore premio dei prodotti recanti un'indicazione geografica, ossia il premio che si può prevedere sul mercato per un prodotto Ig rispetto a prodotti simili non Ig: secondo le stime, un prodotto Ig viene venduto EXTRA EU a un prezzo mediamente 2,23 volte superiore rispetto a un prodotto non Ig. In Italia nel 2010 il valore delle vendite dei prodotti Ig ammontava ITALIA a quasi 12 miliardi di euro, ripartiti quasi equamente tra prodotti e alimenti agricoli (che rappresentano il 51% del volume di vendita) e vini PAESI EU
19% 57% 24%
(il 48%).
Destinazione dei prodotti con indicazione geografica
L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
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Agricoltura e dintorni
Così non va: il Sistri torna alla ribalta SOSPESO IL PAGAMENTO 2013 DEI CONTRIBUTI DI ISCRIZIONE AL SISTEMA. DA MARZO 2014 COINVOLTE TUTTE LE IMPRESE
2013
01
OTTOBRE
Entrata in vigore del Sistri per i produttori di rifiuti pericolosi con oltre 10 dipendenti e per le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi
“P
roprio non ci siamo. Nonostante i malfunzionamenti evidenti, il Sistri torna alla ribalta; l'auspicio è che venga definitivamente rivisto per non gravare sulle aziende del settore", così il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio critica fermamente la decisione del Governo di far partire dall'ottobre prossimo il sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti rinviato più volte negli ultimi anni. Il sistema sarà attivo dal 1° ottobre 2013
2014
03
MARZO
Entrata in vigore del Sistri per tutte le altre imprese. Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterà sospeso per tutto il 2013
per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio è fissato il 3 marzo 2014. Lo ha stabilito un decreto del ministero dell’Ambiente. Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema, uno dei temi che avevano sollevato le proteste più vibranti delle imprese, molte delle quali già costrette ad acquistare soluzioni tecnologiche mai diventate operative e a versare
le tasse annuali del servizio, resterà invece sospeso per tutto il 2013. Dal 30 aprile saranno dunque avviate, per concludersi entro il 30 settembre, le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre. Dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sarà effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese. Il ministro all’Ambiente Corrado Clini ha assicurato che questi sei mesi che mancano per l’entrata in vigore serviranno per consolidare la collaborazione con le imprese coinvolte e per eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative che sono state avvertite come un limite del progetto. "In particolare - continua Abellonio - continuiamo a rilevare un pesante aggravio burocratico ed economico per le aziende, con adempimenti sproporzionati rispetto agli obiettivi di tutela ambientale stabiliti. A tali criticità normative si aggiungono le difficoltà di funzionamento che hanno contribuito a frenare il suo corretto avvio in questi anni. Auspichiamo che il tempo che ancora intercorre all’entrata in vigore serva per rendere davvero il sistema di tracciabilità maggiormente adattabile alle esigenze delle imprese agricole”.
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20 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
E’ stato siglato un protocollo di intesa tra la Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate e Confagricoltura Piemonte, in attuazione dell’accordo quadro stipulato a dicembre a livello nazionale. Obiettivo dell’intesa è la semplificazione degli adempimenti fiscali per gli agricoltori e la riduzione dei relativi costi, attraverso l’uso delle piattaforme telematiche Civis e Pec. In particolare, saranno rese più rapide ed efficaci la trattazione delle comunicazioni inviate ai contribuenti nell’ambito delle procedure di liquidazione automatica delle dichiarazioni dei redditi e dell’Iva, nonché l’inoltro delle richieste di riesame in autotutela degli esiti dei controlli automatizzati. Per effetto dell’accordo, Confagricoltura Piemonte si impegna a promuovere l’uso dei servizi telematici all’interno delle proprie strutture territoriali e tra i propri associati, per una velocizzazione dei rapporti con gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e uno snellimento delle varie pratiche. L’Agenzia, da parte sua, si impegna a fornire risposte rapide, entro un massimo di dieci giorni lavorativi, a tutte le istanze di riesame in autotutela inviate attraverso Civis e l’utilizzo della Pec. Saranno inoltre previste precise modalità per fornire ai rappresentanti delle strutture territoriali di Confagricoltura Piemonte appositi appuntamenti prioritari nel caso non sia disponibile l’utilizzo della modalità telematica.
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Confagricoltura news
L'Anga di Cuneo visita la Calabria il gruppo giovani ha così ufficializzato il gemellaggio con gli agricoltori di cosenza di Enzio Isaia
U
na delegazione dell’Anga di Cuneo, composta dai vicepresidenti Davide Cravero, Alberto Giordano e dal consigliere Vincenzo Pecchenino, è stata in Calabria per ricambiare la visita effettuata dall’Anga Cosenza lo scorso novembre, con la volontà di rafforzare lo spirito di collaborazione e amicizia nato dopo il primo incontro. Durante il soggiorno è stato ufficializzato il gemellaggio tra le sezioni di Cuneo e Cosenza, che porterà a collaborazioni anche nella vendita di prodotti tipici dei due territori. In provincia di Vibo Valentia, la delegazione ha potuto visitare alcu-
n a s c i ta
Benvenuta Francesca Abellonio Domenica 17 marzo all'ospedale Santa Croce di Cuneo è venuta al mondo Francesca Abellonio, figlia di Roberto Abellonio e Jessica Cerrato. Nell'esprimere la gioia per il lieto evento, giungano al papà e alla mamma le più sincere congratulazioni da parte del direttore e di tutta la redazione de "L'Agricoltore cuneese", oltre che del presidente di Confagricoltura di Cuneo, Oreste Massimino e di tutto il personale dell'organizzazione agricola.
ne realtà locali come l’azienda olivicola del presidente Anga Vibo Valentia, Annamaria Cortose, e un’azienda ad indirizzo zootecnico da latte. Ha fatto seguito un incontro regionale dove si sono messe a confronto la realtà agricola cuneesi e quella calabresi: “Anche se la distanza che ci divide è molta e le produzioni sono diverse come il territorio dove si opera, le problematiche ci accomunano – ha commentato Davide Cravero -; abbiamo le stesse difficoltà a collocare il prodotto sul mercato, una volta collocato non sempre è monetizzato a dovere, per poter produrre un qualsiasi
Foto in agrumeto per i giovani Anga
prodotto bisogna adempiere a molta burocrazia, se poi parliamo di accesso al credito per finanziare e migliorare le nostre aziende non sempre è così facile ottenerlo”. In Calabria la delegazione ha potuto visitare anche alcune realtà in provincia di Cosenza, come l’azienda del vicepresidente dell’Anga Cosenza, Elio Perciaccante, e quella del presidente dell’Anga Cosenza, Gabriella Martilotti, specializzata in agrumi, oltre a quella di Nicola Romano, che produce salumi freschi e stagionati di solo suino nero calabrese allevato in azienda allo stato brado.
Giornata bianca sulle nevi di Limone daniele marengo ha vinto la simpatica competizione. dopo lo sport, pranzo conviviale Culasso e Stefano Borgogno. Alla gara hanno preso parte anche alcuni giovanissimi, simbolo di un momento conviviale di allegria e sport che si rinnova anno dopo anno. Dopo la divertente gara, il gruppo si è trasferito al ristorante “L’ange Blanc“ di Limonetto per un pranzo a base di polenta e salsiccia. Come ogni anno, l’organizzazione dell’iniziativa sportiva e conviviale è resa
possibile grazie alla partecipazione di alcuni sponsor privati. Un ringraziamento, quindi, a “Patty Sport” di Savigliano, alla Banca d’Alba, alla Cooperativa Lagnasco Frutta, all’Ora Agricola srl, all’azienda agricola Barale Mario, all’Agri valle Bronda di Capitini e allo Sci club Savigliano. Tutte le foto della giornata bianca sono pubblicate sul sito www.confagricolturacuneo.it, nella sezione gallery/foto.
L
a Riserva Bianca ha ospitato, come da tradizione, la giornata bianca organizzata da Confagricoltura Cuneo. Venerdì 1° marzo le piste di Limone Piemonte hanno accolto tanti soci dell’associazione che hanno partecipato alle gare di sci e snowboard. Un manto di neve perfetto ha permesso ad una cinquantina di partecipanti di trascorrere nel migliore dei modi una giornata insieme. La competizione sportiva è stata vinta da Daniele Marengo, seguito da Paolo
Scatto ricordo per la comitiva che ha preso parte alla giornata sulle piste della Riserva Bianca
22 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
Pensionati di ritorno dal Veneto
L
a 34a edizione del soggiorno pensionati, organizzato dal sindacato nazionale di Confagricoltura, si è svolta tra il Veneto e l’Emilia Romagna; dall’15 al 23 febbraio ha preso parte al viaggio una delegazione cuneese, composta da oltre trenta partecipanti, accompagnati dal presidente dei pensionati Upa Cuneo, Remo Tortone, e dalla vice presidente, Graziella Bechis. Il gruppo ha potuto visitare alcune delle famose e incantevoli ville venete (villa Contarini e villa Pisani), oltre ad ammirare le bellezze architettoniche di Padova, Mantova, Ferrara e Verona. Come sempre il soggiorno ha visto alternarsi visite culturali e numerosi momenti conviviali e di festa, come tornei di briscola e gare di canto e ballo. Proprio dai ‘ballerini’ sono arrivate importanti soddisfazioni per la comitiva cuneese: nella gara di ballo dedicata ai pensionati di Confagricoltura, infatti, la coppia di Villafalletto formata da Remo Tortone e Giuseppina Perotti si è aggiudicata il primo posto, mentre quella lagnaschese composta Rosalia Martini e Santino Isaia si è classificata terza. Durante il soggiorno al “Commodore” hotel di Montegrotto Terme (in provincia di Padova) il gruppo ha potuto usufruire anche delle cure termali. “Il soggiorno ha riscosso l’apprezzamento di tutti i partecipanti, un ringraziamento doveroso va dunque a coloro che, sia a livello nazionale che provinciale, si sono adoperati per organizzarlo nel migliore dei modi”, hanno dichiarato entusiasti i vertici cuneesi.
I partecipanti al soggiorno pensionati di Confagricoltura
lutto
è morta Loredana Fantini Un nuovo lutto ha colpito la grande famiglia di Confagricoltura Cuneo. Lunedì 25 marzo è morta per un malore improvviso Loredana Fantini, 50 anni, centralinista e responsabile del 'front office' dell'organizzazione agricola fina dal 1980. Si stava recando al lavoro come tutti i giorni, quando nel scendere le scale dell'abitazione, in corso Monviso a Cuneo, si è sentita male. A nulla sono valsi purtroppo i soccorsi giunti immediatamente sul posto. "Loredana era un punto di riferimento per tutta l'associazione - commentano Oreste Massimino e Roberto Abellonio presidente e direttore di Confagricoltura Cuneo -, è come se fosse mancata una persona di famiglia, un'amica sempre attenta alle esigenze di tutti. La porteremo nei nostri cuori con la consapevolezza che il vuoto che lascia sarà incolmabile". "La notizia ha lasciato tutti sgomenti, conoscevo Loredana da moltissimi anni, si può dire da sempre, - dichiara invece Adriano Rosso, direttore di Confagricoltura, zona di Cuneo - e in tutto questo tempo ho potuto apprezzare la sua grande professionalità e precisione nello svolgere il suo lavoro. Era molto amata e stimata dagli associati soci e dai colleghi". "Ho tanti ricordi di Loredana - dice la collega Mirella Giuliano - come quando facevamo gli straordinari fino a tardi e per ingannare il tempo ci sgambiavamo divertenti battute. Ci frequentavamo anche fuori dal lavoro, eravamo molto amiche. Sono sconvolta per quanto accaduto". I funerali si sono svolti mercoledì 27 marzo nella chiesa di Borgo San Giuseppe a Cuneo. Loredana lascia il marito Claudio Foi, l'anziana mamma Maddalena e il fratello Claudio. Ai familiari giungano le più sentite condoglianze da parte di tutta la Confagricoltura di Cuneo e dalla redazione de "L'Agricoltore cuneese".
L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
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Le nostre aziende
La collina dove sorge l'azienda agricola Monteoliveto di Casà in frazione Molli di Monticello d'Alba
Un gesto d'amore per tutto il Roero La storia dell'azienda agricola monteoliveto di casà si intreccia con l'affetto profondo della famiglia mollo per la terra d'origine di Fabrizio Pepino
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uestione di radici. E le radici della famiglia Mollo sono piantate nel Roero. Se la storia dell'azienda agricola Monteoliveto di Casà comincia ufficialmente all'alba del secondo millennio, in realtà le sue origini sono più lontane nel tempo, precisamente all'inizio degli anni Sessanta del secolo scorso, quando Pietro Mollo decide di lasciare Torino per tornare a casa, in quella frazione dei "Molli" di Monticello d'Alba dove era nato e dove sapeva che prima o poi sarebbe tornato. A dire il vero la prima attività ad essere stata trasferita in quello che allora era solo un angolo dimenticato del Roero è stata quella della Sito Gruppo Industriale spa, leader nella produzione di marmitte e accessori per motociclette nel settore aftermarket (chi non conosce il marchio "LeoVince", immancabile sulle spalle delle tute dei piloti della Moto Gp?). L'idea di avviare anche un'azienda agricola,
invece, è cosa più recente e nasce come un gesto d'amore della famiglia Mollo per la terra d'origine. "Quando abbiamo deciso di tornare nel Roero - ricorda Gianni, figlio di Pietro - a Monticello le strade non erano neppure asfaltate". Probabilmente è stato proprio lo stato di arretratezza economica di quell'angolo dimenticato del Roero (ancora
più stridente vicino, anche geograficamente, al successo raggiunto dalla vicina Langa) a dare un motivo in più alla famiglia Mollo per tirarsi sù le maniche e cominciare a rimettere le cose a posto. In principio cominciarono a bonificare il versante opposto della collina su cui ancora oggi sorge la Sito Gruppo Industriale spa. Una cava di materiali inerti che avrebbero dovuto essere utilizzati per la realizzazione dell'autostrada Asti-Cuneo, ormai abbandonata, aveva aperto uno squarcio in quella collina che un tempo era coperta da terreni coltivati. Una volta bonificata l'area i Mollo decisero che era bene ridare al Roero quel che era del Roero, così cominciarono a mettere a dimora nell'area esclusivamente vitigni autoctoni, nel pieno rispetto della tradizione. Ciò significa solo pali di legno e addirittura un piccolo vigneto sperimentali ad alteno, dove la vite cresce maritata ad
Foto di gruppo dopo la prima vendemmia del 2008 delle uve di Barbera e Nebbiolo piantate nel 2006
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aceri di alto fusto, come una volta. Nel 2008 la prima vendemmia delle uve prodotte dalle viti messe a dimora nel 2006. Quella terra - dopo decenni - era tornata a dare il suo frutto. Anno dopo anno i Mollo conquistano, metro dopo metro, altro terreno destinato all'abbandono fino ad arrivare oggi ad avere 9 ettari di superficie vitata con circa 40 mila viti messe a dimora. Le uve vendemmiate nel 2010 consentiranno di produrre 35 mila bottiglie tra Roero Arneis, Barbera d'Alba, Langhe Nebbiolo e Roero. Ma a colpire non sono certo i numeri, quanto piuttosto la pazienza con cui una famiglia le ha sapute aspettare. Gli imbottigliamenti aspettano che il vino abbia raggiunto una sua armonia, senza la fretta di imbottigliare e vendere. "Li abbiamo aspettati tanto - sembra dire Pietro - ora vogliamo accudirli e gustarli senza fretta". In effetti, se vi capita di fare una sosta al Monteoliveto Lounge, avrete l'impressione che il tempo si sia fermato. Ma il progetto che la famiglia Mollo ha
chiamato fin dal principio, programmaticamente, "Prototipo Roero", non finisce certo qui. Già da qualche anno si sta lavorano per la realizzazione di un avveniristico progetto di cantina ipogea, il cui tetto sarà costituito da una nuova vigna. Nel frattempo, dopo aver vinificato la prima vendemmia in una cantina convenzionata, è stata comunque costruita una cantina provvisoria trasformando un vecchio capannone inutilizzato in una bella struttura tecnica al servizio del vigneto. Con lo stesso spirito e stato restaurato un vecchio Ciabot e, accanto alla vite, sono state riprese le colture di alcuni prodotti tipici del Roero ormai dimenticati: uno su tutti la Pesca Limunìn. Nel frattempo sono arrivati a dare man forte al progetto anche Giacomo e Valeria, figli di Gianni e nipoti di Pietro. Fino dove un'intera famiglia deciderà farsi spingere dall'amore per la terra d'origine è difficile saperlo, ma per ora i Mollo non danno certo l'impressione di volersi fermare.
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o lt r e i l v i n o
Dalla filosofia alla volta stellata Come tutti i prodotti nati dalla passione, anche i vini della famiglia Mollo si intrecciano con gli interessi e le vicende personali dei suoi componenti. Così, nel 2007, Giacomo dà alle stampe il primo numero di "Tacuineum Vitineum", giornale di filosofia di profilo internazionale che si propone di unire gli aspetti edonistici ed emozionali della degustazione con la riflessione intellettuale. Ma anche la scelta dei nomi dei vini di Monteoliveto di Casà, presi in prestito dalla mitologia legata a due gruppi di stelle non è casuale. Le Iadi e le Pleiadi, infatti, nella classicità simboleggiavano il forte legame con i lavori agricoli e la loro successione temporale. Così la Barbera d'Alba è "Fesila", il Langhe Nebbiolo "Prodice", il Roero Arneis "Celaeno", il Roero "Deyope", il Roero Riserva "Coronide", l'Alta Langa Metodo Classico "Asterope", il Barolo "Atlas", il Moscato d'Asti "Polixo" ed il vino Chinato da Nebbiolo "Eudora".
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Il tecnico in frutteto
La Drosophyla su piccoli frutti ecco qualche semplice indicazione per limitare i danni dell'insetto che colpisce i frutteti
P
artendo dall’esperienza maturata in Trentino, dove purtroppo la Drosophyla è un grave pericolo per i piccoli frutti e non solo, il Creso di Boves ha illustrato la situazione in provincia di Cuneo. Anche da noi, infatti, la questione è abbastanza seria ed il Creso ha deciso di valutare l’adozione degli stessi mezzi di difesa già sperimentati in Trentino. “La Drosophyla sta diventando un problema - commenta Simone Monge, tecnico di Confagricoltura Cuneo -. Ci sono però dei comportamenti che possono portare dei notevoli miglioramenti, come essere attenti alla pulizia del frutteto a fine raccolta”. I frutti maturi o addirittura marcescenti, infatti, se lasciati sull’albero rischiano di essere una forte attrazione per questi insetti. “Inoltre sarebbe sempre consigliato, e non solo per i problemi legati alla Drosophyla – continua Monge -, favorire l’aerazione all’interno delle serre distanziando maggiormente le piante”. Si tratta di comportamenti semplici che, però, possono aiutare ad allontanare il problema. dato storico frequenze delle catture stagionali 2010
0 CATTIURE
dato storico frequenze delle catture stagionali 2011
“Gli appezzamenti più a rischio sono quelli localizzati nelle aree ai limiti dei boschi - continua Monge -. Per ovviare a questo problema si possono installare delle reti antinsetto a maglia fine sul perimetro del raccolto, consigliabile un’altezza di due metri perché questa specie non vola più in alto (anche se questo è ancora da dimostrare con certezza). Un altro stratagemma piuttosto semplice è quello di colorare di rosso delle bottiglie e riempirle di aceto di mele e un po’ di zucchero: questi insetti vengono attirati ed annegano nel liquido”. Nel 2013 il Creso lavorerà in via sperimentale soprattutto su quattro punti: • monitoraggio delle trappole che permetterà ai tecnici di avere un quadro costante della presenza dell’insetto in modo da poter gestire le situazioni a rischio in modo appropriato; • indagini sulla presenza di parassitoidi, • posizionamento di reti antinsetto sul perimetro degli appezzamenti • prove con l’impiego di sostanze naturali ad azione repellente per l’insetto. frequenze delle catture stagionali 2012 nei vigneti storici
frequenze delle catture stagionali 2012 in tutti i vigneti
25%
7%
3%
12%
39%
14%
21%
15%
7%
24%
24%
41%
29%
45%
52%
32%
DA 1 A 5 CATTURE
DA 5 A 10 CATTURE
OLTRE 10 CATTURE
La buona notizia è che aumentano i vigneti che hanno da 1 a 5 catture dell'insetto Scaphoideus Titanus, stando ai dati del progetto pilota Valli Belbo e Tinella
Lotta alla flavescenza in tre mosse
N
el corso della riunione tecnica dal titolo “Monitoraggio di Flavescenza Dorata e Scaphoideus Titanus nella zona del Moscato Cuneese – Valli Belbo e Tinella” che si è svolta venerdì 8 marzo alla Cantina Sociale Vallebelbo di Santo Stefano Belbo e alla quale ha preso parte anche la Confagricoltura di Cuneo si è fatto il punto sul progetto che vede come capofila il Comune di Cossano Belbo. Aurelio Del Vecchio, il tecnico incaricato dall’
SFR, dati alla mano ha dimostrato come, tramite il monitoraggio puntuale degli insetti e della malattia e il posizionamento corretto dei due trattamenti obbligatori, per i vigneti oggetto del piano ci sia un netto miglioramento sia per quanto riguarda la presenza del vettore (Scaphoideus Titanus), che per quanto concerne le piante con sintomi della malattia (come si può ben vedere nei grafici qui a fianco). “Durante l’incontro - spiega il tecnico di Confagricoltura Cuneo, Luca Maggiorotto - è stato sottolineato come i punti di forza della lotta alla Flavescenza, e di conseguenza al suo vettore, siano: il controllo capillare degli incolti con viti selvatiche, i trattamenti obbligatori da parte delle aziende viticole e, soprattutto, l’eliminazione puntuale delle piante che presentano i sintomi di malattia già durante la stagione e non solo alla fine. Quest’ultimo aspetto è motivato dal fatto che l’insetto non trovando piante sintomatiche che hanno al loro interno il fitoplasma, non può a sua volta infettarsi e propagare la malattia”. L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
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Il mercatino dell’agricoltore
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Speciale Fruttinfiore
per gustare e scoprire la produzione locale
Frutta d'eccellenza protagonista a Lagnasco
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orna a Lagnasco, dal 12 al 14 aprile, “Fruttinfiore”, la manifestazione che per tre giorni vuole festeggiare la migliore produzione frutticola locale. Confagricoltura Cuneo, ancora una volta, è tra gli enti organizzatori dell’evento giunto alla sua undicesima edizione: l’inaugurazione ufficiale è prevista per venerdì 12 aprile, alle 16,30 nel piazzale Asprofrut. Fruttinfiore accompagnerà i visitatori in una full immersion nel mondo della frutta per scoprire e valorizzare il lavoro di un intero territorio. Un territorio ricco di colture, ma anche di cultura, di gente con ambizione, volontà, caparbietà, che grazie alla continua innovazione ha saputo trasformare antiche tradizioni nella moderna frutticoltura. All’evento Confagricoltura sarà presente con uno stand istituzionale e sarà rappresentata anche da alcune aziende agricole associate.
Anche l’edizione 2013 vanta un calendario ricco di appuntamenti. Protagonisti saranno, come sempre, lo Stao, Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura, i mercatini ricchi di prelibatezze, i laboratori e tante attività didattiche per i più piccoli. E non solo: arte e convegni, bancarelle ricche di curiosità, fuochi d’artificio, ospiti e, per tutti gli appassionati di fitwalking, la quinta edizione della “Camminata tra i frutteti in fiore”. L’evento sportivo, a carattere non competitivo, organizzato in collaborazione con la Scuola del Cammino di Saluzzo, si snoderà tra le campagne lagnaschesi, abbinando valorizzazione del territorio e un po’ di sana pratica sportiva per tutti. La camminata è in programma per domenica 14 aprile, con partenza alle 10 dal piazzale Asprofrut. Spazio anche all’arte. In occasione di Fruttinfiore, il Salone di via Tapparelli ospiterà una mostra di lavori artigianali
Sarà possibile acquistare i prodotti delle aziende agricole
Piazza Umberto I sarà la Piazza dei Sapori di "FruttinTavola". Sabato 13 (dalle 10 alle 22) e domenica 14 (dalle 10 alle 20) verrà allestito un percorso gastronomico con la frutta che farà da filo conduttore. Vendita diretta, percorsi culinari ed eccellenza artigiana in una sola piazza per celebrare la frutta. Le degustazioni verranno gestite tramite ticket.
femminili organizzata con l'associazione “I Passatempi” di Griselda, dove troverà spazio l'esposizione dei prodotti di artigianato realizzati dalle signore locali. Sempre nel Salone sarà allestita una mostra di disegni realizzati da studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Torino che promuoveranno anche dei laboratori di pittura nella natura, cui potranno partecipare grandi e piccini, esperti e principianti. Saranno, inoltre, organizzati dei momenti specifici riservati ai bambini con una pesca facilitata alla trota, in collaborazione con l'associazione Pescasportiva lagnaschese. Nella saletta al primo piano di via Tapparelli, infine, sarà collocata la mostra dei disegni realizzati dagli alunni della scuola primaria di Lagnasco nell'ambito del concorso "disegna Fruttinfiore", organizzato e gestito dal Consiglio Comunale dei Ragazzi (premiazione sabato 13 aprile alle 15). Per le famiglie torna anche il Trenino Fruttinfiore, che accompagnerà i visitatori tra i mille colori della campagna lagnaschese. Sabato 13 aprile, alle 21, torna il consueto appuntamento con lo spettacolo piromusicale "Fuochi di Frutta”. Confermato, inoltre, “Fruttintavola”, un percorso gastronomico realizzato in collaborazione con le associazioni di categoria, per celebrare la frutta anche a tavola, tra piatti tradizionali e gustose ricette innovative. All’organizzazione, la cui regia è affidata alla Pro loco di Lagnasco, partecipano, oltre all’amministrazione comunale, le tre più importanti associazioni di produttori frutticoli del Piemonte, quali l’Asprofrut, la Lagnasco Group e l’Ortofruit Italia, nonché l’associazione che le raccoglie: Assortofrutta.
Il programma dettagliato dell’evento è visitabile sul sito
www.fruttinfiore.it
Info e prenotazioni: Flyeventi - Tel. 0172.474003 Mail: commerciale@flyeventi.it
30 L’Agricoltore cuneese N. 03 • aprile 2013
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NETTARINE
PESCHE
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Gea* Big Haven® Honey Haven* Big Top® Zaitabo* Alitop*
GEA*: maturazione +13 Big Top®
nettarina gialla selezionata in Italia di sapore sub-acido, colore rosso brillante sul 100% del frutto, polpa spicca e con lunga tenuta di maturazione.
Pesche bianche
Royal Majestic® Zaimajal* Royal Time® Zairetop* Royal Summer® Zaimus* Royal Lee® Zaipela* Royal Pride® Zaisula* Royal Jim® Zaigadi*
Amanda® Zaibaro* Patty® Zaisito* Maura® Zaifisan* Alipersiè* Alirosada* Aliblanca*
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Pesche gialle
Spring Blush® EA3126TH* Pinkcot® Cotpy* Big Red® EA4006* Kioto* serie Carmingo®
(Mediabel*- Faralia*- Farbaly*...)
Alba NF311* Rifiorenti: Roxana NF205* Thelma NF102* Syria NF137* Louise NF109* Asia NF421* Annabelle* Alina NF195* Adria*
new Gala Schniga®
SchniCo*
Superchief®Sandidge* Golden cl.B Fuji Kiku® Fubrax*
Geoplant vivai s.r.l. Società Agricola - Via Chiavica Fenaria, 22 - 48123 Savarna (RA) Tel. 0544 533269 - Fax 0544 532861 - eMail: info@geoplantvivai.com - www.geoplantvivai.com ® Marchio registrato, riproduzione vietata * Cultivar brevettata, moltiplicazione vietata
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