L'Agricoltore Cuneese - N. 05/2014

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P R O V I N C I A L E

A G R I C O L T O R I

TI

OV I NU

Nitrati: l'agricoltura non inquina

UFFICI CO N

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Nocciolo: c'è spazio per la qualità

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ORARI

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U N I O N E

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POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 2, DCB/CN - ANNO XII - N. 05•2014 - LUGLIO 2014 - CONTIENE I.P.

N. 05 • 2014

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Sommario

A qualcuno la frutta 'rende' eccome... Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo

L’Agricoltore cuneese Testata mensile dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo Rivista fondata nel 1946 Direttore responsabile: Paolo Ragazzo Redazione e realizzazione grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171/601962 Fax 0171/436301 E-mail: upa@autorivari.com Direzione e amministrazione: Unione Provinciale Agricoltori Via Caccia, 4 12100 - Cuneo Tel. 0171/692143 Fax 0171/698629 cuneo@confagricoltura.it Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica Via dei Fontanili, 1 - Fossano Tel. 0172/695897 Fax 0172/695898 adv@tec-artigrafiche.it Stampa: Tipolitografia Subalpina C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171/692077 Info@tipografiasubalpina.it Chiuso in redazione il 01/07/2014 Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN Iscrizione al Tribunale di Cuneo 6/3/1975 al n. 36

U

n nostro associato frutticoltore una settimana fa si è recato a Roma e ci ha inviato la foto che vedete a lato, scattata a una bancarella di frutta e verdura situata in un mercato rionale. C'è da rimanere allibiti: un chilo di pesche venduto a quasi 10 € al kg! Ma quale consumatore è disposto a spendere questa cifra per accaparrarsi 3/4 pesche? Sarebbero questi i vantaggi del commercio di prossimità? Non è certo questo il sistema per promuovere il consumo di frutta Made in Italy. A chi legge ogni altro commento!

ASSEMBLEA L'11 LUGLIO A pagina 18 è pubblicata la convocazione dell'assemblea 2014 di Confagricoltura Cuneo che avrà luogo venerdì 11 luglio, alle 9,30, presso la nuova sede dell'associazione in via Bruno Caccia a Cuneo e, alle 11,15, al Real Park di Entracque. Tutti i soci sono invitati a partecipare.

IN QUESTO NUMERO IN PRIMO PIANO

VITIVINICOLTURA

Aziende in rete una risorsa per l'agricoltura

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Dalla 'malora'...all'Unesco

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Tre domande a Ezio Veggia

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Nuova sezione Anga di Alba

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Tra i vantaggi le assunzioni di gruppo

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ZOOTECNIA

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Nitrati, a inquinare non è l'agricoltura

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Le opportunità del mercato estero

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Latte: sul post-quote l'Ue tace

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Expo 2015, manifestazione di interesse

7

L'Ue chiede all'Italia prove sulle multe

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Speedtasting 2014 a Guarene

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AGRICOLTURA IN CIFRE Aziende in calo ma più strutturat

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Nuovo servizio CCIAA Cuneo

8

A TUTTO CAMPO Pac 2014/2020, restano dei dubbi

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Agricoltori attivi, salta la soglia dei 7 mila €

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Rinnovabili, serve programmazione

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CORILICOLTURA

CONFAGRICOLTURA NEWS Assemblea tra Cuneo e Entracque

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Coscia riconfermato presidente regionale

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In libreria il romanzo di Valentina Mattia

18

L'Anga Cuneo rinnova il vertice

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Ferrero nuovo assessore all'Agricoltura

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LE NOSTRE AZIENDE Ovaiole, una scelta di vita a Centallo

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Nocciolo, c'è spazio per la qualità

12

Soccida, un contratto sempre più diffuso

Ferrero: "Se le piantate, le acquistiamo"

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IL TECNICO IN FRUTTETO Conoscere la Drosophila sui frutti di bosco

INSERTO TECNICO

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Misure per l'agricoltura da #Campolibero

I

IL MERCATINO DELL'AGRICOLTORE

Dal 30 giugno il Pos è obbligatorio

II

GOCCE DI MEMORIA

Obbligo di fattura per chi opera con la Pa

III

Agli albori dell'antico 'rito' della trebbiatura

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Contributi obbligatori 2014

IV

ORARI ESTIVI DEGLI UFFICI

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L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

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In primo piano

Aziende in rete, una risorsa per l'agricoltura CONFAGRICOLTURA PROMUOVE LE RETI DI IMPRESA, NUOVO STRUMENTO PER LA CRESCITA E L'INNOVAZIONE di Ilaria Blangetti

MOLTI I VANTAGGI DEL CONTRATTO DI RETE 1

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flessibilità e semplificazione con le assunzioni di rete

riduzione dei costi di produzione 3

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ampliamento della gamma di nuove offerte 5

ingresso in nuovi mercati 6

facilitazione dell’accesso a istituzioni finanziarie e pubbliche 7

sviluppo di azioni di marketing 8

maggiore visibilità 9

sviluppo delle risorse umane 10

accesso alla conoscenza e competenza di altre imprese

4 L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

crescita del fatturato

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e aziende agricole hanno una nuova opportunità per razionalizzare i costi unendosi, ma mantenendo comunque la propria autonomia: il contratto di rete. Confagricoltura è fortemente impegnata a promuoverne l'utilizzo. Ma vediamo meglio di cosa si tratta. CHE COSA SONO? Il contratto di rete è stato introdotto dalla legge n. 33/2009, di conversione del Decreto legge n. 5/2009. "Il contratto di rete rappresenta un accordo con il quale due o più imprenditori, anche di diversi settori, al fine di accrescere la propria capacità innovativa e di innalzare il proprio livello di competitività sul mercato nazionale e/o internazionale, si impegnano, sulla base di un programma economico condiviso, a collaborare alla realizzazione di progetti ed obiettivi comuni, pur mantenendo la propria autonomia (giuridica e fiscale) e specificità". Le reti di imprese rappresentano, da un punto di vista economico, una libera aggregazione tra imprese. La grande innovazione della rete è in effetti data dalla possibilità di perseguire “obiet-

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1.590 7.870

118 361

Contratti di rete in genere

Imprese coinvolte nei più svariati settori

tivi strategici di innovazione e di competitività”, senza procedere a fusioni o ad incorporazioni di un unico soggetto. COME SI FANNO? La rete può essere istituita da due o più imprese, non c’è un numero minimo di imprese per la sua costituzione; alla rete possono

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Contratti di rete nel settore agricolo

Imprese coinvolte nel settore agricolo

I numeri dei contratti di rete secondo l'ultima elaborazione "InfoCamere"

partecipare aziende situate in territori diversi; non ci sono limiti di natura giuridica (possono parteciparvi aziende di diversa natura giuridica); né vi sono limiti merceologici, per cui alla medesima rete possono partecipare aziende operanti anche in settori diversi. Questa libertà associativa non è però illimitata. Condizione

essenziale per essere parte della rete è data dall’obbligo per tutti i partecipanti di essere iscritti al Registro delle Imprese. Inoltre il contratto deve contenere un obiettivo comune che le aziende in rete devono perseguire. Grazie a Confagricoltura il contratto di rete si può redigere anche senza atto notarile.

TRE DOMANDE A EZIO VEGGIA

"Insieme a vantaggio del made in Italy" Ezio Veggia, astigiano, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, già delegato alle Reti di impresa, spiega le potenzialità del contratto di rete in agricoltura. Quali sono le opportunità che derivano dalle reti di impresa? “Questa tipologia di contratto ha un enorme potenziale, che ovviamente dev’essere supportato dalla normativa. Come Confagricoltura siamo riusciti ad ottenere, in collaborazione con Confindustria, notevoli passi avanti. Le reti sono la più semplice forma di aggregazione tra imprese che permette però di mantenere l’individualità delle aziende stesse con notevoli vantaggi. Insieme le imprese agricole possono affrontare con maggior facilità l’innovazione tecnologica a 360° e possono, creando sinergie nel processo di internazionalizzazione, essere più aggressive sui mercati esteri a vantaggio del

‘made in Italy'. Ma le reti sono utili anche alle aziende più tradizionali che unendosi in questa forma di contratto riescono con più facilità ad avere accesso a tecnologie e macchinari innovativi. Confagricoltura, che ha dedicato alle reti di impresa uno dei suoi progetti strategici, sta portando avanti numerose attività ed iniziative: - nella formazione di 57 esperti, già funzionari di Confagricoltura, distribuiti su tutto il territorio per diffondere la conoscenza dello strumento reti di impresa e sensibilizzare le imprese all’aggregazione; - nella realizzazione dell’Agronetwork, nuovo strumento per fornire un’assistenza continua nel percorso di attivazione e sostegno alle reti di impresa e una consulenza specialistica per sviluppare progetti tesi alla realizzazione di reti di impresa; - nell’avvio della Comunità

Professionale per le Reti di Impresa, un ambiente di lavoro condiviso, che coinvolge un team multidisciplinare di professionisti e di esperti manager di rete, per l’adozione di linee comuni nel percorso di sensibilizzazione all’aggregazione e per l’elaborazione di progetti strategici innovativi che consentano di realizzare una agricoltura più moderna ed organizzata. Per il solo settore agricolo è stata riconosciuta una modalità ulteriore rispetto alle tre previste dalla legge 33/2009 e s.m.i. (atto pubblico, scrittura privata autenticata, atto informatico sottoscritto digitalmente ai sensi degli artt. 24 o 25 del C.A.D.), consistente nella predisposizione del contratto in modalità informatica con sottoscrizione digitale delle parti contraenti e assistenza (e sottoscrizione digitale) da parte dell’associazione di categoria. Con le reti si può condivi-

dere anche la manodopera. Un'interessante opportunità. "Esatto, per le imprese legate da un contratto di rete, quando almeno il 50 per cento di esse siano imprese agricole, si può procedere all'assunzione congiunta del personale e questa è senz'altro un'importante opportunità per poter accrescere la competitività delle aziende".

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In primo piano PERCHE' SI FANNO? Innumerevoli i vantaggi: razionalizzazione dei costi di produzione, accesso alla conoscenza e competenza di altre imprese, ampliamento della gamma di nuove offerte, sviluppo di azioni di marketing, ingresso in nuovi mercati, maggiore visibilità, crescita del fatturato, facilitazione dell’accesso a istituzioni finanziarie e pubbliche, sviluppo delle risorse umane e flessibilità e semplificazione con le assunzioni di rete. "Indubbiamente le imprese puntano, con il contratto di rete, a ridurre i costi commenta il direttore di Confagricoltura Cuneo Roberto Abellonio -, oltre a trovare sinergie e partecipare a progetti di finanziamento condivisi, tutto ciò con l’obiettivo di incrementare la competitività e la capacità di penetrazione sui mercati nazionali ed esteri. Inoltre le reti hanno il vantaggio di essere temporanee". L'AZIONE DI CONFAGRICOLTURA Confagricoltura ha lavorato e sta lavorando sul piano normativo introducendo importanti novità. Per il settore agricolo, infatti, è possibile redigere il contratto di rete senza l'atto notarile, ma con la sola assistenza di Confagricoltura e la firma digitale della Camera di Commercio anche quando le imprese partecipanti svolgono un'attività strumentale e connessa all'agricoltura e per le imprese legate da un contratto di rete, quando almeno il 50 per cento di esse siano imprese agricole, si può procedere all'assunzione congiunta del personale (vedi box sotto). Inoltre sono stati realizzati una serie di incontri sul territorio

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e sono state proposte diverse ipotesi contrattuali, esaminate ed in corso di esame. “Altre proposte normative bollono in pentola, altri incontri sono stati richiesti sul territorio. Ciò che emerge è l’attenzione sempre più crescente verso questo nuovo strumento di fare impresa - dice Maria Cristina D’Arienzo, responsabile Ufficio Reti di Imprese di Confagricoltura nazionale -: oggi si ha sicuramente una maggiore consapevolezza della sua validità, che ci spinge a compiere una riflessione sul suo carattere strategico e sulle modalità per renderlo sempre più rispondente alle esigenze delle imprese. Ma ancora tanta strada resta da percorrere”. L’obiettivo di Confagricoltura è quindi quello della creazione di opportunità per le imprese, offrendo assistenza, consulenza, tutoraggio, formazione e aggiornamenti per tutti coloro che vedono nelle aggregazioni tra imprese il più innovativo strumento per “fare impresa” e diventare così più competitivi. Tutto ciò in prospettiva anche delle opportunità offerte dalla nuova programmazione 2014-2020, che rendono essenziale favorire la promozione

e il consolidamento delle reti di imprese nella forma giuridica del contratto di rete e sostenerne i processi di qualificazione, il rafforzamento delle reti intersettoriali e lo sviluppo di reti “lunghe”. ULTIM'ORA É stato pubblicato in G.U. il D.L. n.91 del 24 giugno 2014"misure per la crescita economica". É previsto il riconoscimento di un credito d'imposta per nuove reti d'impresa di produzione alimentare al 40% degli investimenti e fino a 400mila euro. IN CRESCITA In Italia, al 1° giugno 2014, secondo l'elaborazione "InfoCamere", i contratti di rete sono 1.590 e coinvolgono 7.870 imprese nei più svariati comparti. Nel settore agricolo (dati maggio 2014) le imprese coinvolte sono 361 (118 i contratti di rete). Numeri destinati a salire perchè le imprese hanno sempre più bisogno di nuove forme di aggregazione, flessibili e innovative, che permettano comunque di mantenere un certo grado di autonomia

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ASSUNZIONI DI GRUPPO

Ottimizzare le risorse umane I contratti di rete sono anche una grande opportunità in ambito datoriale permettendo maggior flessibilità. Tra i vantaggi infatti figura la possibilità di condividere la manodopoera: assunzioni di gruppo, distacco e codatorialità (D.L. 76/2013) per le imprese che si uniscono in rete. Le aziende possono assumere colletivamente gli stessi lavoratori, di tutti i livelli, e ridurre così i costi. Gli obiettivi strategici sono: l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane all’interno della rete per raggiungere maggiori livelli di efficienza produttiva, organizzativa e qualitativa; il potenziamento della formazione dei dipendenti su innovazione e sicurezza; l’ingresso in nuovi mercati. Il contratto di rete così strutturato risponde da un lato all’esigenza di maggiore flessibilità che il mercato impone, dall’altro garantisce una continuità di lavoro per i dipendenti e può ridurre il carico sulla spesa pubblica in termini di ricorso agli ammortizzatori sociali.

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Internazionalizzazione

Le opportunità del mercato estero AZIENDE CUNEESI AL "ROAD SHOW" DI MANTOVA: "VETRINA INDISPENSABILE PER LE IMPRESE AGRICOLE CHE COMMERCIANO CON I PAESI STRANIERI" di Ilaria Blangetti

MILANO - EXPO 2015

'Manifestazioni di interesse' delle aziende La Confagricoltura propone alle aziende associate di “sentirsi parte attiva” del progetto “EXPO… anch’io” per l'Esposizione Universale che si terrà a Milano il prossimo anno. Le aziende possono aderire a pacchetti personalizzati, calibrati sulle specifiche esigenze, per le diverse e svariate attività che verranno organizzate da Confagricoltura, nel periodo di avvicinamento e durante i 6 mesi dell'evento, dal 1° maggio al 31 ottobre 2015. “Expo 2015 si interrogherà sui temi dell’alimentazione, del progresso e dello sviluppo globale dell’agricoltura, delle scelte decisive da compiere per sfamare il Pianeta, per affermare il modello di agricoltura sostenibile, che coniuga ambiente, società ed economia. Tematiche su cui le imprese agricole si confrontano quotidianamente e che, finalmente, verranno affrontate in una grande manifestazione di richiamo mondiale”. ha dichiarato il presidente Mario Guidi. Si stanno raccogliendo le 'manifestazioni di interesse' delle aziende interessate presso gli uffici di zona di Confagricoltura Cuneo. Maggiori informazioni e approfondimenti sul prossimo numero de "L'Agricoltore cuneese".

C

onfagricoltura Cuneo ha partecipato al “Road Show” per l’internazionalizzazione di Mantova dello scorso 11 giugno, tappa dedicata all’agroalimentare. “Abbiamo voluto dare alle nostre aziende un’occasione concreta per confrontarsi direttamente con le istituzioni dell'internazionalizzazione – ha commentato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi aprendo i lavori a Mantova -, attraverso incontri bilaterali per mettere a fuoco i problemi e gli aspetti per migliorare la loro presenza sui mercati esteri”. All’evento hanno preso parte 250 imprese, tra di loro anche alcune realtà cuneesi. “Il road show è stato molto interessante in quanto gli imprenditori agricoli hanno potuto confrontarsi direttamente con enti, aziende e banche, grazie ad incontri ‘B2B’, ossia incontri diretti tra i soggetti - commenta Marco Bruna, direttore Confagricoltura zona di Saluzzo e Savigliano -, sulle tematiche che riguardano l’export a 360°. Gli imprenditori hanno così ottenuto informazioni utili per lo sviluppo delle loro aziende all’estero: un evento importante sia per coloro che sono interessati a intensificare la loro presenza sul mercato straniero, sia per quelli che si avvicinano per la prima volta a questa opportunità”. Di vetrina indispensabile per le aziende che

fanno commercio all'estero parla anche Michele Ponso, titolare della Ponso Cooperativa di Saluzzo: “Oggi è sempre più importante intessere nuovi rapporti commerciali con realtà estere. Abbiamo contattato alcune realtà che credo possano essere di nostro interesse. Il road show è una filiera importante per noi aziende. L’appuntamento è stato anche un valido momento di confronto tra imprenditori e professionisti della finanza e del mondo istituzionale, per un’analisi personalizzata per dare l’avvio ad attività di internazionalizzazione. Abbiamo preso parte a incontri individuali con gli esperti dell’ICE e delle altre Organizzazioni. In particolare siamo venuti a conoscenza di un nuovo prodotto assicurativo gestito

dal Sace che fa capo alla Cassa Depositi e Prestiti, pensato ad hoc proprio per le aziende che esportano all’estero”. “Abbiamo ricevuto un output concreto con la segnalazione di una o più anagrafiche di potenziali clienti o intermediari commerciali sui mercati esteri - aggiunge Mario Barale, dell’omonima azienda agricola con sede a Lagnasco -. In particolare abbiamo cercato un mercato alternativo extra Ue, perché ormai il commercio si fa anche fuori dai confini europei. Abbiamo anche avuto l'occasione di dialogare con i funzionari Ice per la messa a punto di un piano aziendale di internazionalizzazione sui mercati più emergenti. Il road show si conferma una vetrina importante, ben organizzata e di sicuro interesse anche per le aziende agricole”. Il percorso (oltre venti tappe in altrettante città italiane nell’arco di due anni) è stato pianificato dalla cabina di regia per l’Italia Internazionale, patrocinato dal ministero degli Affari esteri e promosso e sostenuto dal ministero dello Sviluppo economico, oltre che da Ice, SACE e SIMEST. L’evento di Mantova è stato però il primo interamente dedicato al mondo dell’agricoltura, con Confagricoltura partner esclusivo della tappa. Altre iniziative riguarderanno l’agricoltura e l’agroalimentare, come l’appuntamento previsto a Cremona nel giugno 2015. “La campagna - ha concluso Guidi - è fatta di imprese che fanno reddito, danno occupazione, puntano sull’export e si aggregano per competere attraverso le reti, con progetti su cui si cercano anche investitori stranieri per introdurre innovazioni di processo e di prodotto fortemente concorrenziali. L’agricoltura ha bisogno di fatti, di aziende moderne ed innovative e non di populismo e protezionismo. La crescita del sistema agricolo nazionale esige strategie e progetti imprenditoriali forti, coraggiosi, legati a mirate politiche di investimento. In questo senso Expo 2015, per noi, non è un traguardo, ma un punto di partenza”.

S P E E D TA S T I N G 2 0 1 4

In Langa buyers del vino da sei Paesi Si svolgerà il 29 e il 30 agosto l’edizione 2014 dello “Speedtasting”, l’evento promosso dalla Confagricoltura Cuneo con l’intento di promuovere oltre i confini nazionali il territorio di Langhe e Roero attraverso la conoscenza del suo immenso patrimonio vinicolo. Parteciperanno buyers provenienti da Estonia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Germania, Canada e Danimarca. Come di consueto gli incontri si svolgeranno al ristorante ‘La Madernassa’ di Guarene. Le aziende interessate sono invitate a contattare urgentemente gli uffici di Confagricoltura zona di Alba (Alessandro Bottallo 0173/281929)..

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Agricoltura in cifre

Aziende in calo, ma più strutturate CONFAGRICOLTURA CUNEO COMMENTA LE EVOLUZIONI DEL PANORAMA AGRICOLO

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egli ultimi cinque anni la provincia di Cuneo ha perso 2.312 aziende agricole. Un trend negativo che non ha accennato a diminuire neppure nel 2013, sostanzialmente in linea con un quadro economico che non risparmia quasi nessun settore economico, stando ai dati diffusi dalla Camera di Commercio di Cuneo durante la 12° Giornata dell’Economia. “Per quanto riguarda l’agricoltura preoccupa il costante arretramento nel numero di aziende agricole presenti sul territorio, negli ultimi 12 mesi la diminuzione è stata di 675 unità, -3% rispetto al 2012. Segno tangibile delle difficoltà che non tutte le realtà del comparto riescono a superare”, commenta Oreste Massimino, presidente della Confagricoltura di Cuneo. In 5 anni perse oltre 2300 aziende agricole nella Granda

23.822 23.159

22.623

NUOVO SERVIZIO CCIAA

22.185 21.510

2009

2010

2011

2012

2013

CUNEO PROVINCIA AGRICOLA Nonostante questo, Cuneo è ancora una volta la provincia a maggior vocazione agricola in Piemonte, con il 37% delle aziende agricole dell’intera regione; seguono a distanza la provincia di Torino (23%) e quella di Alessandria (16%). Con 21.510 imprese agricole, la provincia Granda registra un’incidenza percentuale sul totale imprenditoriale che sfiora il 30%, nonostante la lenta e progressiva flessione che negli ultimi cinque anni ha visto ridursi di oltre 2.300 le imprese iscritte (- 9,71%). LA RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE CONTINUA “In questo contesto è positiva, tuttavia, la crescita del numero di società di capitali nel settore (+14,4%) - riprende Massimino -, a testimonianza della profonda riorganizzazione che negli ultimi anni sta interessando l’agricoltura: se non tutte le imprese individuali riescono a reggere i colpi della crisi (-5,91%), molte hanno optato per il consolidamento delle loro strutture, ampliandosi in altre forme giuridiche. Questo dinamismo oltre ad essere importante sui mercati nazionali, è altresì fondamentale per accrescere la capacità di internazionalizzazione delle imprese del comparto”.

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L’AGRICOLTURA ASSUME, IN ATTESA DELLA POLITICA “I dati camerali evidenziano lo stato di salute di un settore che anche in provincia di Cuneo non è immune dagli effetti delle crisi, anzi li subisce da anni in maniera dirompente - sottolinea Confagricoltura Cuneo -; ciò nonostante dal punto di vista occupazionale l’agricoltura ha fatto registrare nel 2013 un +13,6% di procedure di assunzione rispetto all’anno precedente, risultato ben al di sopra di quello di altri comparti. Nelle nostre aziende si continua, quindi, a produrre e a dare occupazione, anche in un periodo tutt’altro che agevole, senza tuttavia avere il giusto riconoscimento in termini di reddito all’imprenditore agricolo, creando così un fermo negli investimenti aziendali. C’è bisogno, dunque, di fatti concreti da parte della politica, troppo spesso immobile di fronte alle ripetute richieste dell’agricoltura”. BUONA PRODUZIONE, MA PREZZI ALTALENANTI Entrando invece nel dettaglio dei diversi comparti che compongono il variegato quadro agricolo della provincia di Cuneo il 2013 è stato positivo in termini produttivi, ma con molte sfaccettature diverse per quanto riguarda i prezzi alla produzione. Ecco quanto diffuso dagli uffici della Provincia di Cuneo qualche settimana fa a questo proposito. IN CALO LE SUPERFICI A CEREALI Nel corso del 2013 diminuiscono le superfici investite a colture cerealicole che sono pari a 80.639 ettari (-4,6% rispetto al 2012). Aumentano lievemente gli investimenti (+0,4%) dei cereali autunno-vernini (+1,8% frumento tenero, -5,3% orzo, -55,9% frumento duro), mentre diminuiscono in maniera consistente (-6,9%) quelli dei cereali primaverili-estivi (mais -7,1%, avena

I prezzi tramite sms o e-mail La Camera di Commercio di Cuneo ha attivato da qualche settimana un servizio di diffusione dei prezzi agricoli tramite sms ed e-mail, integrativo del tradizionale listino prezzi diffuso settimanalmente tramite il portale prezzi accessibile dal sito internet camerale. Dopo un passato di bollettini cartacei e l’approdo, alcuni anni fa, al Televideo regionale di Rai 3, oggi ha realizzato un servizio informatizzato e personalizzato, per fornire direttamente su cellulare, tablet o PC i prezzi rilevati dalle Commissioni preposte in tempo pressoché reale. Gli interessati, per ricevere settimanalmente i dati, possono registrarsi gratuitamente al portale apposito (www.cuneoprezzi.it) predisponendo un paniere con i prodotti che li interessano, da scegliersi tra le voci oggetto di pubblicazione camerale, vale a dire i cereali, il comparto avicunicolo e quello zootecnico, comprensivo anche della suinicoltura. Ogni volta che il mercato delle contrattazioni rileverà i prezzi settimanali, i fruitori riceveranno un sms o una mail (a seconda della scelta operata) che li aggiornerà sulle tendenze in atto. I dati, continueranno, com'è sempre avvenuto, a essere definiti dalle apposite commissioni, presenti nelle sedi mercatali, costituite da produttori, rappresentanti delle associazioni agricole, rappresentanti degli intermediari e del mondo del commercio. Mentre le quotazioni di cereali, bovini conigli e ovocaprini sono rilevate a Cuneo-Ronchi rispettivamente ogni lunedì mattina e venerdì pomeriggio, i prezzi dei suini sono rilevati il mercoledì sulla piazza di Fossano, mercato provinciale di riferimento. Gli uffici di Confagricoltura Cuneo sono disponibili a fornire informazioni e assistenza alle aziende interessate.


-10,2%). Risultato produttivo nel complesso positivo +5,5%, fatta eccezione per una diminuzione nella produzione del frumento del -4,5%. Sul fronte delle quotazioni di mercato i prezzi alla produzione delle principali coltivazioni cerealicole sono risultate in calo rispetto a quelle della precedente campagna commerciale (-29,7% sorgo, -21,3% avena, -20,5% frumento, -19,9% mais da granella, – 7,0% frumento duro). Continuano, poi, a diminuire gli investimenti delle superfici a coltivazioni industriali (-6%). UVA E FRUTTA IN RECUPERO Per tutte le coltivazioni permanenti emerge un recupero nelle produzioni del +23,8% rispetto a quelle registrate nel 2012. La vite da vino recupera il calo del 2012, dovuto alla siccità, aumentando la produzione del +13,1%. Ottima qualità per le uve e in generale è stato riconfermato l’aumento dei prezzi delle uve e dei vini cuneesi. Nel settore frutticolo dopo un 2012 penalizzato dalle gelate invernali, l’andamento meteorologico del 2013 ha consentito un recupero produttivo di tutte le coltivazioni (actinidia +195,8%, susino +78,9%, nettarine +21,1%, pere +18,8%, pesco +16,5%) e una sostanziale tenuta per il melo. La campagna commerciale della frutta estiva 2013 è risultata remunerativa con prezzi medi in aumento del +41,7% per le albicocche,+35,9% susine, +27,8% pesche, +21,1% nettarine. La frutta autunnale, fatta eccezione per le pere (+3,5%), ha registrato un calo dei prezzi del -4,3% per l’actinidia e -1,0% per le mele. ALLEVAMENTI: ANNATA CON SEGNI CONTRASTANTI Per quanto riguarda il settore zootecnico si riduce la consistenza di bovini (-2,0%), si mantiene pressoché invariata quella avicola (-0,5%) e cunicola, mentre aumenta il patrimonio di ovini

90 100 103 2011

2012

2013

In crescita le società di capitali in agricoltura

(+11,5%), equini (+10,3%) e suini (+1,4%). I prezzi alla stalla del latte sono aumentati nel 2013 del +7,6%, mentre le quotazioni della carne bovina si è mantenuta sugli stessi livelli di quelli già poco remunerativi della precedente annata con una leggera rivalutazione per il comparto della razza piemontese. Il 2013 è stato abbastanza soddisfacente per la suinicoltura: tutte le categorie, seppur lievemente, hanno mostrato il segno più rispetto all’anno precedente in particolare nel secondo semestre, mentre nel primo semestre il prezzo è rimasto decisamente più basso. Il mercato delle carni avicole continua a dimostrarsi attivo con riflessi positivi sui prezzi attestati su valori più alti, in media, a quelli del 2012 (+13,5%).

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A tutto campo

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o scorso 27 maggio il ministro delle Politiche agricole Maurizio
Martina ha incontrato gli assessori all’Agricoltura delle
Regioni, per definire l’attuazione nel nostro Paese della Pac 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro. Nel corso dell’incontro è stato
raggiunto un accordo sul testo base del Ministero, assumendo le
modifiche unitarie proposte dalle Regioni, che hanno portato alla
definizione dell’intesa complessiva sul nuovo sistema di pagamenti
diretti. Le principali decisioni assunte hanno riguardato la ripartizione
degli aiuti accoppiati, per i quali è stata fissata una quota
all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro, lasciando il 4% delle
risorse al pagamento di base. Cambiano, in modo sostanziale, gli orientamenti relativi alla definizione di ‘agricoltore attivo’. Ma andiamo con ordine: • il metodo di calcolo dei diritti dal 2015 farà riferimento alle somme “pagate” (quindi non al valore dei titoli di proprietà) nel 2014; • evoluzione del valore dei titoli basata su: pagamento medio calcolato con regione unica nazionale; sistema di “convergenza parziale”; calcolo del pagamento di greening proporzionale (55% circa)

Pac 2014-2020: restano dei dubbi CONFAGRICOLTURA CRITICA LE DECISIONI IN MATERIA DI PAGAMENTI ACCOPPIATI E AGRICOLTORI ATTIVI di Gilberto Manfrin

al valore del titolo disaccoppiato; • tipologie di pagamenti erogabili in Italia: pagamento di base, pagamento di greening, maggiorazione giovani e pagamenti accoppiati. Nel documento non si fa cenno all'applicazione in Italia del pagamento redistributivo (sui primi ettari dichiarati) né a quello per le aree svantaggiate. Si può quindi presumere che l’Italia non applicherà queste due tipologie di pagamenti facoltativi per gli Stati membri; • soglia minima delle domande per poter essere liquidate: è stata fissata a 250 euro nel 2015 e nel 2016 e 300 euro a partire dal 2017. Tali somme si riferiscono al totale dei pagamenti diretti spettanti, quindi includono pagamenti di base, di

LINEE NAZIONALI SULLA PAC 2014-2020 SCELTA

SCELTA CONSOLIDATA

Regionalizzazione (obbligatoria)

Italia 'regione unica'

Convergenza interna (facoltativa)

Convergenza interna basata su modello irlandese con soglie 30/60

Pagamento ecologico o greening (obbligatoria)

Valore del greening calcolato come percentuale del valore di ciascun titolo (circa il 55%)

Pagamento ridistributivo ai primi ettari (facoltativa)

Non attivato

Pagamento per aree svantaggiate (facoltativa)

Non attivato

Giovani agricoli (obbligatoria) Sostegno accoppiato (facoltativa)

1% 11% Settori: zootencia, grano duro, piano proteine

Piccoli agricoltori (facoltativa) Esclusione dei vigneti e delle serre permanenti

Attivazione con metodo storico Ammesse tutte le superfici agricole, compresi i vigneti e le serre permanenti

Pagamenti percepiti o titoli detenuti

Pagamenti percepiti nel 2014

Flessibilità tra pilastri (facoltativa)

Agricoltore attivo (obbligatoria)

Nessun trasferimento Integrazione black list con bance, società finanziarie, assicurative e immobiliari, pubblica amministrazione 5.000 euro in montagna e zone svantaggiate; 1.250 euro in altre zone Iap, Cd, titolari di partita Iva e dichiarazione annuale Iva

Fonte: Terra e Vita

Requisiti minimi (facoltativa) Degressività e capping (obbligatoria)

250 euro per il 2015 e 2016; 300 euro dal 2017 Degressività: riduzione del 50% sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base. Capping: riduzione del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro

10 L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

greening, maggiorazione dei giovani e pagamenti accoppiati; • riduzione dei pagamenti: la cosiddetta “degressività” sarà applicata con percentuali significativamente più elevate del 5% minimo oltre i 150 mila euro richiesti dalla normativa comunitaria. L’Italia ha infatti deciso di ridurre i soli pagamenti di base (la degressività fa salvi gli altri pagamenti diretti spettanti ai beneficiari e cioè: premi accoppiati, greening e maggiorazioni per i giovani agricoltori) del 50% per le somme eccedenti i 150mila euro e del 100% (plafonamento o capping) per le somme, dopo l’applicazione della riduzione del 50%, che dovessero eventualmente eccedere i 500 mila euro. La nuova versione del testo chiarisce meglio le modalità di applicazione del taglio. Per temperare questa forte riduzione è stato però consentito, come permesso agli Stati membri dal regolamento, di dedurre dal totale degli importi assoggettati a riduzione tutti i costi lordi legati alle spese di manodopera sostenute nell’anno precedente, compresi gli oneri fiscali e previdenziali dall’agricoltore per sé e per i suoi familiari; • il pagamento per i giovani sarà applicato utilizzando tendenzialmente sino al massimo possibile di risorse e cioè sino al 2 per cento del massimale finanziario nazionale (1% di base più 1% ulteriore eventualmente disponibile in caso di maggiore richiesta) per i pagamenti diretti; una cifra pari a circa 80 milioni di euro per anno che verrà spesa incrementando del 25 per cento il pagamento di base per i primi cinque anni di attività dei giovani con età inferiore a 40 anni. • il pagamento accoppiato, invece, sarà applicato utilizzando l’11 per cento del massimale finanziario complessivo (circa 427 milioni di euro) e per erogare pagamenti diretti su vari settori. Le risorse saranno così suddivise: latte bovino: 84,6 milioni di euro, di cui 10 milioni per i bovini da latte in montagna; carne


bovina: 106, 9 milioni di cui 40,5 per la linea “vacca vitello” (vitelli nati da vacche iscritte ai registri anagrafici o ai libri genealogici) e 66,4 milioni per bovini maschi macellati tra 12 e 24 mesi detenuti per almeno 6 mesi e con maggiorazioni per capi IGP, allevati per almeno 12 mesi (non è più previsto il requisito “nati in Italia”), certificati SQ nazionale e regionale o sistemi etichettatura facoltativa. Ovini (piano “anti-scrapie” e incentivi per agnelli IGP): 15 milioni, di cui 5,5 per agnelli IGP. Allevamenti bufalini: 4 milioni di euro (premio per bufale di almeno 30 mesi che hanno partorito a condizione di versare un terzo del premio annuo per partecipare ad un fondo mutualistico che copra le perdite finanziarie determinate da epizoozie, parassitosi, fitopatie ed emergenze ambientali). Piano proteine nazionale e frumento duro. Per le regioni del Nord (Emilia Romagna, Veneto, Friuli V. G., Lombardia e Piemonte) riguarda in particolare la soia: stanziati 10 milioni di euro. Alla luce di quanto previsto, lo scorso 20 giugno l'Ue ha formalizzato con tre Regolamenti (n.639-640-641) le norme attuative per ogni Stato Membro dando gli indirizzi per le successive applicazioni a livello nazionale della Politica agricola comunitaria.

A G R I C O LT O R I AT T I V I

Saltata la soglia dei 7 mila euro Con la nuova Pac si è deciso di rivedere anche la definizione di 'agricoltore attivo'. Il Ministero ha infatti deciso di inserire nella categoria di 'agricoltore attivo' tutti i possessori di partita Iva agricola e la dichiarazione annuale senza alcuna soglia. È stato confermato che la verifica del requisito di agricoltore attivo in Italia si effettua sopra la soglia di 1250 euro di pagamenti nell’anno precedente (5mila euro per le aziende collocate prevalentemente nelle zone montane e/o svantaggiate). Sopra tali soglie, sono poi agricoltori attivi i soggetti che rispettano almeno uno dei seguenti requisiti: essere iscritti ai registri dell’Inps come IAP, coltivatori diretti, mezzadri o coloni; avere una partita iva agricola attiva e presentare una dichiarazione annuale Iva (nelle aree montane e svantaggiate la presentazione della dichiarazione non è necessaria). Non sono invece in via di principio “agricoltori attivi” - e sono quindi inclusi nella “lista nera” indicata in regolamento comunitario che comprende aeroporti, ferrovie, acquedotti, società immobiliari e società che gestiscono attività sportive e ricreative permanenti - i soggetti che esercitano attività di intermediazione creditizia, servizi assicurativi, intermediazione commerciale nonché la pubblica amministrazione (tranne quelle dedita ad attività di formazione e/o di ricerca).

IL COMMENTO “Sul capitolo 'agricoltori attivi', manca un riferimento di un giro di affari minimo, che Confagricoltura ha sempre indicato in 7mila euro, per “qualificare” l’adesione al regime Iva - fa notare Gualtiero Dalmasso, responsabile del Caa di Confagricoltura Cuneo -. Si è preferita invece la semplice presentazione di una dichiarazione annuale (presumibilmente ad un qualsiasi livello di fatturato dichiarato) e per montagna e zone svantaggiate, quindi in aree potenzialmente

Rinnovabili, serve programmazione ALLASIA: "LIMITATI GLI IMPATTI DELLA NUOVA TASSA, MA OCCORRE ANDARE OLTRE IL 2014 PER AIUTARE IL SETTORE"

U

n sorriso a metà. È stato convertito in legge mercoledì 18 giugno il decreto Irpef contenente, tra le altre cose, importanti misure per il comparto delle rinnovabili. Tra i provvedimenti confermati, infatti, c'è l’art. 22 che interessa la tassazione del reddito agricolo proveniente dalla cessione di energia generata da impianti a fonti rinnovabili. La norma prevede che il reddito da agroenergie sia determinato apportando ai corrispettivi delle operazioni (cessioni), effettuate ai fini Iva, il coefficiente di redditività del 25%, laddove a legislazione vigente tale operazioni (produzione e cessione) si considerano attività connesse e produttive di reddito agrario (quindi

determinato in via catastale). Quindi tutte le entrate che derivano dalla produzione di energia pulita saranno tassate al 25%, mentre finora, costituendo 'reddito agricolo', potevano essere tassate tramite rivalutazione delle rendite catastali, dunque molto meno. Fanno eccezioni i piccoli impianti a rinnovabili nelle aziende agricole, ma solo per il periodo d'imposta 2014. Per il periodo successivo non è dato sapere. Per l’anno in corso, dunque, la produzione di energia elettrica e termica da biogas e biomasse sino a 2.400.000 kWh/anno (corrispondente a una potenza di circa 300 kW), e da fotovoltaico fino a 260.000 kWh/anno (una potenza di circa 200 kW) effettuate dagli imprenditori agricoli con-

vaste, la sola titolarità della partita Iva. Riguardo invece il tema dei 'pagamenti accoppiati', rimane il dubbio relativo alla scelta discutibile di riservare solo l’11% del massimale finanziario ai pagamenti di settore. Ciò non consente di attivare pagamenti per alcuni comparti che rimangono esclusi e, per i comparti ammessi, impone un livello di pagamenti in molti casi poco rilevanti rispetto ai reali fabbisogni delle imprese. Si sarebbe potuto varare misure più efficaci prevedendo una dotazione finanziaria maggiore”.

tinueranno ad essere considerate reddito agrario. In pratica per il 2014 è stata prevista una sorta di franchigia (equivalente ad una produzione di 200 kw) sotto la quale non scatta la determinazione forfetaria del reddito. “Siamo parzialmente soddisfatti perché sono stati limitati gli impatti della nuova tassazione - spiega Enrico Allasia, presidente della sezione Risorse boschive e Pioppicoltura di Confagricoltura Cuneo e Piemonte -. Su questo aspetto Confagricoltura si era attivata subito e in modo fermo e determinato chiedendo al Governo, al ministro dell’Agricoltura ed al Parlamento un profondo ripensamento della misura che penalizza irrimediabilmente gran parte della green economy agricola, pregiudicando la sopravvivenza delle iniziative in essere su fotovoltaico, biomasse e biogas. Tuttavia, serve andare oltre il 2014. La modifica introdotta va prevista anche per gli anni successivi. Alle imprese agroenergetiche servono certezze, per assicurare un futuro alle rinnovabili agricole che stanno dando un grande contributo alla diminuzione delle emissioni e alla tutela dell’ambiente”.

L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

11


Corilicoltura

FOLLA DI PARTECIPANTI E INTERVENTI DI ASSOLUTO LIVELLO A CHERASCO PER IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA CONFAGRICOLTURA di Paolo Ragazzo

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12 L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

Fonte: Regione Piemonte Anagrafe unica aziende agricole – Elaborazione Provincia di Cuneo

Variazioni 2012/2013 di superfici a nocciolo in provincia di Cuneo

+8,7%

"I

n questi anni gli agricoltori nostri associati hanno aumentato la superficie destinata a nocciolo; nelle aziende dove era una coltura secondaria è diventata una coltura principale e il margine di crescita è oggi ancora molto elevato. Il nocciolo è una pianta rustica, che non ha bisogno di molte cure e che non richiede

+16,5% +7,1%

Presidente Ascopiemonte

+2,7%

"C

onfagricoltura Cuneo ha sempre cercato di cogliere quelle che sono le problematiche del momento, ma qui a Cherasco non si parla di problemi perchè oggi il nocciolo è un’opportunità e non più una coltura marginale come in passato. È una coltura che offre una buona opportunità di sviluppo e un’eventuale valida alternativa ad altre coltivazioni, come i cereali. Inoltre la fisiologia della pianta consente la coltivazione in modo sostenibile sia dal punto di vista produttivo sia da quello ambientale. Attualmente delle 6000 aziende che operano nel settore corilicolo in Piemonte, oltre 4000 hanno sede in provincia di Cuneo".

Pier Paolo BERTONE

molta manodopera. Rappresenta una validissima alternativa alle colture cerealicole e formaggiere e penso che possa sostituire andando avanti molti impianti frutticoli con varietà in via di abbandono o vecchie varietà. A volte incontro agricoltori di nocciole preoccupati perché hanno investito molto in nuovi impianti e attrezzature e temono di non riuscire a vendere tutto il loro prodotto o almeno di non riuscire a venderlo più ad un giusto prezzo. Io penso a questo proposito che possano dormire dei sonni tranquilli, in quanto in generale tutto il settore della frutta a guscio, della frutta secca è in crescendo".

+4,2%

Presidente Confagricoltura Cuneo

Nocciolo, c'è spazio per l'alta qualità

+2,8%

Oreste MASSIMINO

Teatro Salomone gremito in ogni ordine di posto per il convegno "Nocciolo, coltura per l'ambiente"

+2,0% +1,6% +4,7%

ltre 400 persone sabato 14 giugno hanno affollato il teatro Salomone di Cherasco per il convegno “Nocciolo, coltura per l'ambiente. Analisi opportunità e criticità” organizzato dalla Confagricoltura di Cuneo, in collaborazione con Ascopiemonte e Piemonte Asprocor, nell’ambito del Psr 2007/2013 - Misura 111.1 B Informazione nel settore agricolo. Sono state analizzate nel dettaglio le potenzialità del comparto corilicolo dal punto di vista economico e ambientale: segnali positivi sono giunti da tutti gli interventi moderati da Ercole Zuccaro. Di seguito riportiamo proprio i principali concetti espressi dai relatori durante la mattinata, che è servita anche per annunciare un nuovo grande evento corilicolo nel 2014, sempre organizzato da Confagricoltura Cuneo e le associazioni di produttori. Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Cherasco Claudio Bogetti che ha sottolineato: "Come tante realtà vicine, anche da noi, negli ultimi anni è cresciuta la superficie a noccioleto e quindi è veramente il momento di fare il punto".


Lodovico COGNO Presidente Piemonte Asprocor

"N

occiolo, quando sento pronunciare questa parola mi vengono in mente le nostre belle colline di Langa, dove da sempre sono coltivate le nocciole. I nostri agricoltori del passato faticavano ad avere una vita decorosa in queste zone povere, ma con la loro onestà, laboriosità e testardaggine nel volere a tutti i costi rialzare la testa si convinsero che la coltivazione del nocciolo poteva essere la soluzione giusta al loro problema. Col passare degli anni i corileti sono diventati un'importante fonte di reddito nonché una prevenzione e una salvaguardia del territorio da disastri ambientali. Ora tutto questo sforzo e impegno profuso va tutelato: come per il Barolo ci sono zone più pregiate (‘cru’) perché non fare altrettanto con le nocciole? Occorre tutelare la qualità, preferendo la Tonda Gentile trilobata senza lasciarsi attrarre da altre ‘cultivar’".

ASSICURA LA FERRERO

"Se piantate nocciole, noi le acquistiamo" Molto attesi e apprezzati gli interventi di Stefano Gagliasso e Ettore Fontana (Ferrero Trading Lux) che hanno fornito ai presenti interessanti indicazioni dal punto di vista del colosso dolciario albese. Vediamo qui di seguito i passaggi più significativi: Stefano Gagliasso - Mercato mondiale delle nocciole, tendenze e opportunità "Se le piantate noi le compriamo, la faccio breve. La produzione mondiale resta sostanzialmente guidata dalla Turchia, mentre la produzione italiana sembra apparentemente stabile rispetto a quella turca, ma ancora troppo altalenante. La Turchia sappiamo che copre circa il 73% (media degli ultimi dieci anni) in termini di capacità produttiva, l’Italia se consideriamo il dato medio è al 12% nel periodo 2004/2013. Il 50% del prodotto viene destinato all’utilizzo industriale, quindi operatori grandi come Ferrero o i nostri principali competitors, ma anche operatori di dimensione medio-piccole. Gli utilizzatori industriali necessitano di più crescita, ma anche di più qualità. Non è sufficiente che la nocciola del Piemonte sia buona, serve che la difettosità del prodotto in ingresso nei nostri impianti sia bassa e costante nel tempo. C'è bisogno infine di sostenibilità e tracciabilità". Ettore Fontana - Un impegno globale per un approvigionamento sostenibile di nocciole "La Ferrero si sta sempre più impegnando a promuovere la produzione agricola. La nocciola è per noi una materia prima strategica per vari motivi: è il prodotto che caratterizza i prodotti più importanti e necessita di qualità elevata. La strategia e l’intervento di Ferrero si strutturano in tre misure: un’integrazione verticale, una promozione delle buone pratiche agricole sul criterio di sostenibilità e, in ultimo, un’azione più diretta sugli scenari produttivi. Nel primo caso gli obiettivi sono il rafforzamento dei rapporti col settore primario, l'integrazione della filiera al fine di privilegiare gli aspetti qualitativi, assicurare l’approvvigionamento e promuovere i processi di modernizzazione del settore. Il secondo aspetto mira a migliorare la produttività delle colture, specie in Turchia dove stiamo lavorando su campagne di sensibilizzazione, promuovendo anche buone pratiche sociali e agronomiche. Poi c’è il terzo asse di intervento, dove gli obiettivi sono sviluppare i noccioleti, diversificare le fonti di approvvigionamento, promuovere direttamente sistemi produttivi basati sulla sostenibilità e poi rafforzare le capacità produttive dei contesti esistenti".

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13


CONFRONTO TRA COLTURE

Ettari

Produzione (q.)

2012

2013

2012

2013

Granoturco

55.970

52.000

4.228000

4.580.000

Fagioli

1.200

1.090

106.800

103.500

Melo

4.061

4.001

1.215.000

1.212.000

Nocciolo

10.471

10.961

147.000

152.300

Fonte: Elaborazione Camera di Commercio di Cuneo su dati Provincia di Cuneo, settore Politiche agricole, parchi e foreste

Giuseppe RUSSO

Ambrogio DE PONTI

Presidente FNP Frutta in Guscio Confagricoltura

"I

Enrico ALLASIA

n Italia negli ultimi 10 anni nelle zone montane si sta abbandonando la coltura del nocciolo, diversa è la situazione in collina, dove c'è stata aggregazione tra aziende. Le aree di pianura, invece, sono in controtendenza, con incremento forte di superfici a nocciolo. Le quotazioni a livello nazionale sono in ascesa, mentre analizzando l'andamento import/export si vede come le esportazioni siano stabili a fronte di importazioni in crescita. A livello mondiale la produzione è stabile: per cui visto il bisogno delle industrie di trasformazione, se non incrementiamo noi le superfici, lo faranno altri. La Turchia ora è stabile, ma sta avanzando la Georgia. In Italia il settore corilicolo ha forte rilevanza in quattro regioni d'Italia, con forte crescita degli investimenti in meccanizzazione e la tendenza ad aumentare la dimensioni aziendali. La crescente richiesta di nocciole a livello mondiale, quindi, rappresenta per i nostri produttori un’opportunità che non possiamo permetterci di perdere. L’incremento delle superfici coltivate a nocciolo, determinerebbe un rafforzamento dell'intera filiera con evidenti ricadute positive sia in termini occupazionali che di salvaguardia dei territori a maggior rischio di spopolamento".

Allasia Plant

"L

'Allasia Plant è un’azienda che si dedica da oltre cinquant’anni al settore agroforestale: vivaismo (pioppicoltura e forestazione), biomasse (colture erbacee ed arboree) e filiera legnoenergia. Ha due sedi: una a Cavallermaggiore, l'altra a Soveria Mannelli in Calabria. Parlando di possibilità di utilizzo degli scarti di potatura del nocciolo in provincia di Cuneo, che rappresenta l'82% della coltivazione corilicola di tutto il Piemonte, è stato calcolato che il bacino di utenza della nocciola produce 15/20 mila tonnellate di scarti di potatura all’anno. Stiamo quindi lavorando con la Confagricoltura di Cuneo per una filiera legno-energia, che utilizzi i residui di potatura in frutteto".

Presidente Unaproa

Andrea OLIVERO

"C

'è un settore, quello corilicolo, che ha potenzialità gigantesche. C'è spazio per tutti ma tutti i processi di crescita devono essere ordinati, dando un senso compiuto a tutte le iniziative. Unaproa opera secondo il principio della sussidiarietà supportando i produttori laddove non riescono a stare da soli sul mercato. Dobbiamo capire come utilizzare al meglio i fondi a disposizione. Oggi aspettare 6/7 anni prima di avere una redditività da nocciolo è troppo, per cui è compito nostro trovare risorse importanti a sostegno degli agricoltori. Nei prossimi Psr regionali serve quindi maggior coordinamento e partecipazione delle Op".

Maria CORTE Tecnico Creso

"I

l nocciolo è una pianta sostenibile in quanto il saldo tra ciò che dà e ciò che prende dal territorio è in attivo. Ha un basso fabbisogno energetico in termini di trattamenti e risorse idriche rispetto ad altre colture. Inoltre tutela il terreno contro frane e smottamenti. ".

14 L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

Viceministro all'Agricoltura

"I

l settore corilicolo italiano, che già possiede qualità eccellenti, deve continuare a crescere in modo armonico anche in quantità, con una visione strategica dei mercati internazionali. Abbiamo la necessità di fare in modo che, colture che hanno caratteristiche particolarmente rilevanti nell’ottica della sostenibilità e che garantiscono soprattutto reddittività in aree marginali, possano essere sostenute in maniera specifica. Il Governo ha consapevolezza di questa situazione e si sta attivando su vari fronti: primo fra tutti nella riduzione della burocrazia e nel cambiamento di relazioni tra il soggetto preposto alla vigilanza e il soggetto vigilato, cioè le imprese. È stata estesa, ad esempio, la diffida in ambito agricolo per tutte le violazioni prive di rilevanza penale. Il settore dev'essere accompagnato e sostenuto anche nell’ottica della promozione di quella qualità che è stata raggiunta. La nocciola del Piemonte ha una caratteristica straordinaria che va valorizzata come prodotto di eccellenza del territorio".


INSERTO TECNICO

N. 07 • 2014

FEASR

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111.1 sottoazione B Informazione nel settore agricolo

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali

#CAMPOLIBERO: IMPORTANTI MISURE PER L'AGRICOLTURA

S

i chiama #Campolibero. È il piano del ministero dell'Agricoltura per la crescita e lo sviluppo del settore. Procedendo per punti: IMPRESE - È previsto un credito d’imposta per innovazione e sviluppo di prodotti e tecnologie al 40% degli investimenti fino a 400mila euro; un credito d’imposta per nuove reti d’impresa di produzione alimentare al 40% degli investimenti e fino a 400mila euro; un credito d’imposta per l’e-commerce di prodotti agroalimentari al 40% degli investimenti e fino a 50mila euro. LAVORO - Sono previste deduzioni Irap per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato di almeno 3 anni e almeno 150 giornate all’anno. In particolare: 1) 3.750 euro/anno per ogni dipendente impiegato aumentato a 6.750 euro per le donne e per lavoratori inferiore ai 35 anni; 2) fino a 7.500 euro/anno, per ogni lavoratore dipendente impiegato nel periodo d’imposta in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, aumentato a 10.500 euro per i lavoratori di sesso femminile e per quelli di età inferiore ai 35 anni; tale deduzione è alternativa a quella di cui al punto 1) e può essere fruita nel rispetto dei limiti della regola de minimis di cui al regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione, del 12/1/2001; 3) il 50% dei contributi assistenziali e previdenziali

relativi ai lavoratori assunti con il contratto a tempo determinato con le caratteristiche indicate sopra. SEMPLIFICAZIONI - Introdotti i registri informatici al posto dei cartacei. Di notevole importanza è l'estensione dell'utilizzo della diffida prima delle sanzioni amministrative pecuniarie. GIOVANI - Il pacchetto offre detrazioni per l'affitto dei terreni al 19% per i giovani coltivatori diretti e imprenditori fino a 35 anni, ma anche incentivi per la loro assunzione con contratto a tempo indeterminato o determinato di minimo 3 anni, con sgravio di 1/3 della retribuzione lorda. Da sottolineare la norma sulla combustione controllata del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci sul luogo di produzione delle stesse. La disposizione riconosce la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali. Il provvedimento stabilisce la non applicazione dei reati di combustione illecita di rifiuti e di gestione illecita di rifiuti se si bruciano sul posto materiali agricoli o forestali derivanti da sfalci e potature o ripuliture in loco. La combustione è consentita in piccoli cumuli e in quantità non superiori a 3 metri steri per ettaro al giorno e in periodi e orari fissati da apposite ordinanze del Sindaco competente. Nei periodi a forte rischio incendi individuati dalle Regioni, bruciare sfalci e potature è sempre vietato. A queste misure si legano gli interventi contenuti nel Collegato Agricoltura alla Legge di Stabilità che prevedono mutui a tasso zero per le nuove imprese agricole under 40, l’apertura di società agricole in due mesi e l’istituzione del Registro Unico dei controlli aziendali.

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I


VERSAMENTI IMU E TASI: FINO AL 16 LUGLIO SENZA SANZIONI

I

l Ministero delle Economia e Finanze - Dipartimento delle Finanze ha reso ufficiale quanto già preannunciato dallo stesso Dicastero, in risposta a una apposita question time circa l’inapplicabilità delle sanzioni e degli interessi in relazione al mancato o insufficiente versamento della prima rata Tasi e Imu la cui scadenza era fissata il 16 giugno scorso. Il 16 luglio è il nuovo termine entro il quale i contribuenti possono effettuare i versamenti in questione senza applicazione di sanzioni e interessi. In breve, “considerata la situazione di incertezza normativa che ha caratterizzato il meccanismo del versamento della prima rata dell’imposta”, si ritiene torni applicabile l’art. 10 della L. 212/2000 “Statuto dei diritti del contribuente”, secondo cui le sanzioni, non sono comunque irrogate quando la violazione dipenda da obbiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria. Le stesse conclusioni valgono per l’Imu, atteso che le criticità che hanno caratterizzato l’istituzione della Tasi hanno finito per avere riflessi sul meccanismo applicativo dell’Imu in ragione della stretta interdipendenza esistente tra i due tributi (es. base imponibile). Un’estensione dell’applicazione del suddetto art. 10 è prevista anche nei confronti degli enti non commerciali, per i quali è applicabile l’esenzione relativamente al versamento del saldo dell’Imu per l’anno 2013, nonché per la prima rata Imu e Tasi, sempre per l’anno 2014. Al fine di agevolare l’adempimento agli obblighi di versamento delle imposte Imu e Tasi per l’anno 2014, si riporta qui sotto un prospetto riepilogativo.

TABELLA RIASSUNTIVA IMU-TASI 2014 IMU Moltiplicatore 135 x tutti i casi in cui i terreni non siano posseduti e condotti da IAP o C.D. iscritti alla previdenza agricola (terreni dati in affitto o in comodato ecc.)

Terreni agricoli

Aree edificabili

II

Fabbricati rurali strumentali (D10, C2, C6, ecc.)

NO

Fabbricati rurali attivi

Fabbricato rurale adibito ad abitazione principale

NO

TASI

CON ENOCONTROL SERVIZIO ANALISI SUL NOCCIOLO

E

nocontrol, laboratorio di analisi da sempre specializzato nel settore enologico, apre al comparto coricolo con un innovativo servizio di analisi per la determinazione del virus ApMV (Apple Mosaic Virus) su nocciolo. Questo servizio, attivo dal mese di giugno di quest’anno, permetterà a tutti i vivaisti, ai tecnici e ai produttori del settore che lavorano sul nostro territorio di soddisfare le richieste normative di idoneità sanitaria del materiale di propagazione. Il Laboratorio è accreditato e riconosciuto dal Settore Fitosanitario della Regione Piemonte per l’esecuzione di analisi virologiche specifiche per il controllo del materiale di propagazione di nocciolo. Oltre al servizio di controllo sanitario offre anche consulenza tecnica, normativa ed assistenza per controlli di tipo volontario. Per maggiori informazioni: www.enocontrol.com - Laboratorio Enocontrol, C.so Enotria 2/C Alba (Cuneo) - Tel. 0173/361501.

DAL 30 GIUGNO IL POS È D'OBBLIGO

NO

In ogni caso

Moltiplicatore 75 nel caso di terreni posseduti e condotti da IAP o C.D. iscritti alla previdenza agricola, anche nel caso di soci, persone fisiche, in possesso della qualifica di IAP o CD che concedono il terreno in uso alla società di persone

NO

Base imponibile uguale ai terreni agricoli, se possedute o condotte da soggetti IAP o CD iscritti alla previdenza agricola

da soggetti NO condotte IAP o CD iscritti alla

se possedute e

previdenza agricola

Base imponibile uguale al valore di mercato in tutti gli altri casi

SI

In tutti gli altri casi

In ogni caso, purché si tratti di fabbricati strumentali all’esercizio delle attività agricole di cui al 2135 c.c.

SI

Max aliquota 1 per mille

Stesse regole previste per i fabbricati urbani

SI

Come tutti i fabbricati urbani

Tranne nel caso si tratti di immobile con caratteristiche di lusso identificato in categoria A1, A8 o A9

SI

Max aliquota 2,5 x 1000 (+ 0,8 per mille )

INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

D

al 30 giugno è obbligatorio per tutti i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi, anche professionali, accettare pagamenti tramite POS, per importi superiori a 30 euro. È evidente come, quindi, tali soggetti debbano dotarsi di lettore per bancomat e carte di credito. L’obbligo del POS opera per tutti i pagamenti superiori a trenta euro, a prescindere dal fatturato conseguito l’anno precedente. In data 10 giugno il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha poi chiarito che nessuna sanzione può essere comminata a carico di coloro che non si siano dotati della necessaria strumentazione al fine di consentire i pagamenti tramite POS. Confagricoltura, comunque, invita gli associati a dotarsi di POS e nel promuoverne la diffusione per l’uso del pagamento con carte di debito e credito, ha stipulato una convenzione con gli istituti di credito locali per ottenere agevolazioni al fine di ridurre i costi. Per informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.


ASSICURAZIONI: SCESO AL 56% IL CONTRIBUTO PER LA CAMPAGNA 2013

RIDUZIONE CONTRIBUTIVA COLTIVATORI DIRETTI E IMPRENDITORI AGRICOLI

L

e aziende che hanno stipulato un'assicurazione antigrandine hanno dovuto versare lo scorso 30 giugno, come indicato dal bollettino Equitalia per conto di Condifesa, l’importo dell’assicurazione di competenza. L'importo doveva pervenire tramite contributo Pac nella misura del 65%. In sostanza, le aziende hanno dovuto semplicemente inoltrare la somma percepita come conguaglio del bollettino Equitalia in loro possesso. Nella realtà per questa campagna la percentuale di contributo erogabile è stata pari al 56% della spesa ammessa a contributo. La restante parte (9%), fino al raggiungimento della misura massima del 65%, è stata coperta da ogni singola azienda. Forti le critiche di Confagricoltura Cuneo che si è prontamente attivata affinchè venga ristabilita l'integrazione del 9%.

OBBLIGO DI FATTURA ELETTRONICA PER CHI OPERA CON LA PA

I

l 6 giugno scorso è entrato in vigore l'obbligo per tutte le imprese ed i professionisti che offrono servizi e beni alla Pubblica Amministrazione, di emettere una fattura elettronica. Le fatture in formato cartaceo non verranno più accettate come documenti validi. Le istruzioni per predisporre la fattura elettronica da presentare alla Pubblica Amministrazione (PA) sono state pubblicate nel sito http://fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/. "La FatturaPA è una fattura elettronica ed è la sola tipologia di fattura accettata dalle Amministrazioni", si legge sul sito web gestito dall'Agenzia delle Entrate. La cosiddetta "FatturaPA" non è altro che un file XML generato attendendosi alle specifiche illustrate dalla stessa Agenzia (vedere http://fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/ normativa/f-2.htm per tutti i dettagli tecnici ed alcuni esempi concreti) e firmato digitalmente utilizzando un certificato digitale acquistato dal professionista o dall'impresa presso una delle organizzazioni supportate (viene fatto riferimento all'elenco pubblicato su http://www.agid.gov.it/identita-digitali/firme-elettroniche/certificatori-attivi). La presenza della firma digitale consente di attestare l'autenticità della fattura (la provenienza dallo stesso mittente dichiarato nel file XML) e l'integrità della stessa. Nel file XML della FatturaPA dev'essere inoltre inserito il codice identificativo univoco dell'ufficio destinatario della fattura. La FatturaPA può essere prodotta ed inviata autonomamente, avvalendosi del cosiddetto "sistema di interscambio" (per informazioni cliccare su http://fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/sdi. htm). In alternativa, il creditore della Pubblica Amministrazione può fare riferimento ad una nuova figura, quella dell'intermediario, che si occupa di trasmettere i file delle fatture alle Amministrazioni per conto terzi. I dati necessari per inviare una FatturaPA sono contenuti nell'IndicePA all'indirizzo www.indicepa.gov.it.

L’

Inps ribadisce quanto già chiarito in merito all’applicazione dell’art. 59, comma 15, L. 449/1997, che com’è noto riconosce alle categorie di lavoratori autonomi (CD-IAP e ART-COMM.) già pensionati presso le gestioni Inps e con più di 65 anni di età, la possibilità di richiedere la riduzione dei contributi previdenziali dovuti al 50%. La particolare opportunità, è stata estesa per legge (art. 42, L. 289/2002) dal 1° gennaio 2003, anche ai pensionati ex-Inpdai, ora pensionati Inps. Di contro – a seguito di nota del Ministero del Lavoro del novembre 2012 – analoga opportunità è stata negata ai lavoratori autonomi già pensionati ex-Ipost, ex-Inpdap ed ex-Enpals che abbiano compiuto l’età di 65 anni. Pertanto, da quanto esposto l’Inps riconferma la non applicabilità del beneficio della riduzione contributiva al 50% ai CD-CM e IAP pensionati di gestioni ex-Ipost, Ex-Inpdap ed ex-Enpals e invita le proprie sedi a respingere le domande presentate a tal fine. Per informazioni rivolgersi agli uffici Enapa di Confagricoltura Cuneo.

UFFICIALE LA CONVALIDA VIA PEC DEI DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO

C

on decreto del capo dell'ICQRF del 17/06/2014 è stata finalmente ufficializzata la procedura per la convalida, via posta elettronica certificata, dei nuovi documenti di accompagnamento vitivinicoli (MVV) in uso ormai da un anno. Si tratta di una semplificazione consistente perché i vecchi documenti tipo IT dovevano essere: 1) prodotti da una tipografia autorizzata, 2) portati a vidimare prima di compilarli, 3) compilati, 4) convalidati in comune o con macchinetta microfilmatrice e, solo allora, il prodotto poteva partire mentre 5) il documento era ancora da trasmettere ad ICQRF ed organismi di controllo delle DO. Ora sarà possibile produrre il documento in proprio sotto forma di file, mandarlo via PEC ad ICQRF e, solo allora, sarà necessario mettere su carta il file stesso ed il testo della ricezione della PEC ottenendo il documento (già ufficiale, convalidato e trasmesso) che scorterà il prodotto. Per maggiori informazioni contattare gli uffici di Confagricoltura Cuneo.

CAMPI DIMOSTRATIVI AD ALBA Dal 23 luglio prossimo sono aperti i campi dimostrativi preparati da Confagricoltura Cuneo e Agritecna presso l’azienda agricola Cascina Piccaluga di Alba, dove saranno presentate le prove Syngenta ed esempi di diserbo chimico e meccanico in vigneto. Chi fosse interessato può contattare gli uffici di Confagricoltura Cuneo al numero 0171/692143.

INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

III


SCADENZIARIO FISCALE E PAGHE LUGLIO 2014 GIOVEDÌ 10 LUGLIO DATORI DI LAVORO DOMESTICO: Scadenza versamento contributi INPS lavoratori domestici 2° trimestre 2014.

MERCOLEDÌ 16 LUGLIO CONTRIBUENTI IVA MENSILI - Liquidazione e versamento IVA relativa al mese precedente. SOSTITUTI D’IMPOSTA RITENUTE ALLA FONTE - Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo e compensi per l'esercizio di arti e professioni , versamento ritenute alla fonte su reddito da lavoro dipendente e versamento contributi INPS Dm10. PAGAMENTO PRESSO GLI UFFICI CONFAGRICOLTURA DELLE IMPOSTE RELATIVE ALLA DENUNCIA DEI REDDITI

VENERDÌ 25 LUGLIO DATORI DI LAVORO AGRICOLO: Versamento contributi ENPAIA impiegati agricoli. AZIENDE CHE OPERANO CON PAESI COMUNITARI Trasmissione modelli INTRASTAT mensili/trimestrali.

GIOVEDÌ 31 LUGLIO SOSTITUTI D’IMPOSTA: Presentazione modello 770/2014 per l’anno 2013.

MARTEDÌ 5 AGOSTO Termine ultimo per la comunicazione delle ore lavorate dai dipendenti nel mese di luglio all’Ufficio Paghe. Termine ultimo per consegna fatture aziende in contabilità mensile.

CONTRIBUTI OBBLIGATORI 2014: LA PRIMA SCADENZA È IL 16 LUGLIO

L

a riscossione dei contributi obbligatori anno 2014 dei Coltivatori diretti, coloni e mezzadri, imprenditori agricoli professionali, avverrà tramite l’invio agli interessati di comunicazione con apposito prospetto informativo contenente tutti gli elementi necessari per effettuare il versamento, nelle consuete quattro rate; i termini di scadenza sono il 16 luglio, il 16 settembre, il 17 novembre 2014 e il 16 gennaio 2015. Per informazioni e per la stampa dei moduli di pagamento rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.

RID: PAGAMENTI ENTRO IL 31 LUGLIO PER CHI HA RICEVUTO LA REVOCA

I

n relazione a quanti effettuano il pagamento dei contributi da riscatto, ricongiunzione e rendite vitalizie utilizzando il Rid bancario (sistema di pagamento che permette il prelievo di somme, periodiche e ricorrenti, dal conto del debitore con relativo accredito sul conto del creditore), l’Inps fa presente che in molti casi di deleghe Rid già attive, gli utenti non si sono adeguati alle modifiche introdotte, con conseguente revoca delle deleghe e mancato o tardivo pagamento degli oneri di riscatto e ricongiunzione. A tal fine, per le rate non pagate per i mesi da dicembre 2013 a maggio 2014, l’Inps dà la possibilità di pagarle entro e non oltre il 31 luglio 2014. Gli utenti interessati, che dovranno sottoscrivere il nuovo modello Rid, saranno formalmente contattati dalle sedi Inps (telefonicamente, per posta elettronica o cartacea) per essere informati in merito alla possibilità di effettuare i pagamenti mancanti entro luglio 2014. Per informazioni rivolgersi all'Enapa di Confagricoltura di Cuneo.

RAGGIUNTO L'ACCORDO PER LA DETASSAZIONE DEGLI STRAORDINARI

È stato firmato l’accordo fra le parti datoriali e sindacali che permette di detassare le somme erogate a fronte di prestazioni rese al di fuori dell’orario aziendale, entro determinati limiti, per gli operai agricoli della provincia di Cuneo. Confagricoltura Cuneo esprime soddisfazione per l’accordo. Per maggiori informazioni sulle condizioni contattare gli uffici dell’associazione.

IV

INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014


Vitivinicoltura

Dalla 'malora' ...all'Unesco LANGHE-ROERO E MONFERRATO HANNO OTTENUTO IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO

“V

orrei sottolineare come si sia giunti a questo risultato eccezionale grazie soprattutto a chi vive in quei luoghi, alle persone che hanno saputo valorizzarli rendendoli famosi nel mondo. Questi erano i territori della povertà, della ‘malora’, che prima della Seconda Guerra Mondiale non avevano alcun valore; questo traguardo lo si deve proprio a tutti quei viticoltori, tenaci e intelligenti, che hanno saputo valorizzare, affinare e rendere grandi i vini e i paesaggi delle nostre Langhe, facendo della qualità l’ingrediente base del loro successo”. Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo, commenta così il riconoscimento dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato a patrimonio dell’umanità Unesco. La nomina risale a domenica 22 giugno. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono il 50esimo sito italiano ad ottenere il riconoscimento. Sono sei i territori d'eccellenza entrati nell'Heritage List dell'Unesco: la Langa del Barolo, il Castello di Grinzane Cavour, le Colline del Barbaresco, Nizza ed il Barbera, Canelli e l'Asti spumante, il Monferrato degli Infernotti. Un'area in tre province, che copre un'estensione di 10.789 ettari in 29 Comuni. “Il riconoscimento è un giusto premio per la loro eccezionalità rurale e culturale - sottolinea il direttore della Confagricoltura zona di Alba, Mario Viazzi -. È un risultato grandioso che rafforza il posizionamento a livello di mondiale delle nostre produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate. Il grazie più grande va indirizzato agli sforzi degli operatori e degli agricoltori che, nel tempo e con il passare

delle generazioni, hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo; con il loro duro lavoro quotidiano hanno mantenuto le vigne sempre al meglio, serbando un legame storico e di rispetto con il territorio, nonostante le tante innovazioni che il progresso ha portato anche in agricoltura. Ma importante è stato anche il ruolo delle organizzazioni come la Confagricoltura che a tutti i livelli ha contribuito a mantenere i crismi e gli insegnamenti di chi ha lavorato in questi luoghi nel passato, permettendo così alle nostre colline di essere sempre coltivate”. “Non dimentichiamoci il peso che questo riconoscimento avrà in termini turistici per le nostre zone - aggiunge Renato Negro, presidente sezione Vini Bianchi di Confagricoltura Cuneo -, capaci di esprimere prodotti da primato conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Festeggiamo un traguardo che è espressione dell’altissima qualità della produzione vitivinicola della nostra terra”. Gli fa eco Gianluca Demaria, presidente sezione Vini Rossi di Confagricoltura Cuneo: “Questo traguardo dev’essere un inizio. L’inserimento delle Langhe nel patrimonio Unesco darà visibilità a livello internazionale per le nostre terre, con un incremento turistico pari al 30% nei prossimi 5 anni”.

Uno scorcio degli splendidi paesaggi di Langa (foto: archivio Autorivari)

P R O G E T T O G I O VA N E E A M B I Z I O S O

Ad Alba una nuova sezione dell'Anga Sarà presentata nel corso dell'assemblea dei soci dell'11 luglio la nuova sezione albese dell'Anga di Cuneo nata per discutere delle problematiche collegate al settore vitivinicolo della Granda e non solo. “Questa nuova sezione vuole essere un importante punto di riferimento per i viticoltori e i tecnici che operano nel settore - afferma il direttore della Confagricoltura zona di Alba, Mario Viazzi -. Sono stato contattato da dei giovani che avevano dimostrato la necessità di avere contatti più serrati con Confagricoltura. Si è deciso di creare questa sezione in modo da poterci parlare e confrontare sulle numerose particolarità del settore vitivinicolo che, rispetto ad altri, deve affrontare problematiche diverse e più particolareggiate. Mi riferisco ad esempio

al sistema dei controlli, delle certificazioni, dei regolamenti comunitari Ocm e della complessa legislazione vitivinicola, che richiedono una precisa conoscenza delle normative di riferimento anche perché oggi il produttore di vino gira il mondo, non è più chiuso in azienda, e deve conoscere al meglio tutto ciò che riguarda l’ampio ventaglio di leggi che accompagnano il comparto”. “Abbiamo gettato le basi per un ambizioso progetto - commenta Simone Cerruti, uno dei giovani coinvolti e titolare di un agriturismo a Castiglione Tinella, dove si è svolto il primo incontro di sezione -. Siamo un gruppo di giovani agricoltori e produttori vinicoli di tutta la Vallebelbo e paesi limitrofi, con particolare sensibilità verso il Moscato d’Asti, riunito nell’Anga Cuneo. Amiamo la nostra terra,

il nostro mestiere e lo vogliamo portare avanti facendo sentire anche la nostra voce. Un grazie a Confagricoltura, in particolare a Mario Viazzi che ci sosterrà dandoci la sua fiducia, rendendo possibile questo progetto. Il gruppo è aperto a tutti i giovani, indipendentemente dall’associazione di categoria a cui appartengono ed il bello sarà proprio questo: avere tra noi i rappresentanti di ogni categoria, ente o associazione di riferimento per poterci confrontare a 360°”. Chi fosse interessato alle attività della sezione può contattare l’ufficio della Confagricoltura zona di Alba al numero 0173/281929 oppure scrivere all’indirizzo mail: segreteria. alba@confagricolturacuneo.it.

L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

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Zootecnia

Solo il 10-19% delle superfici sarebbe interessata da inquinamento imputabile alla zootecnia

Nitrati, a inquinare non è l'agricoltura CONFAGRICOLTURA COMMENTA I PRIMI DATI DEL MONITORAGGIO EFFETTUATO DALL'ISPRA: "FINALMENTE È RIDIMENSIONATO IL RUOLO DEGLI ALLEVAMENTI" di Paolo Ragazzo

“D

a anni ci sentiamo dire che l’inquinamento da nitrati dei terreni e delle falde acquifere sarebbe da attribuirsi in maniera prevalente all’agricoltura e, in particolare, agli allevamenti. Confagricoltura a tutti i livelli anche in provincia di Cuneo ha ribadito più volte la necessità di garantire un sistema di rilevazione idoneo a quantificare il peso delle altre fonti di inquinamento, onde

evitare che le cause dell’eutrofizzazione vengano attribuite totalmente al settore. Ora finalmente il monitoraggio effettuato dall’ISPRA ha rilevato che solo il 10-20% delle superfici regionali del Nord-Italia sono interessate da un inquinamento di natura zootecnica, invitando a spostare l’attenzione su altri settori”. Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, commenta così i risultati emersi dalla relazione predisposta

dall’istituto in seguito alla Convenzione MIPAAF–ISPRA, finalizzata ad individuare i processi di contaminazione delle acque da nitrati (modello Isonitrate) in applicazione dell’accordo Stato-Regioni del 5 maggio 2011. Tale intesa aveva l’obiettivo di aggiornare la delimitazione delle aree vulnerabili, anche sulla base del ruolo effettivo sull’inquinamento delle acque esercitato dalle diverse sorgenti di contaminazione da nitrati (fertilizzanti organici e chimici, civile, fanghi da depurazione). Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (ISPRAARPA) ha così individuato un indice qualitativo (SPEC) diretto a valutare una scala di pericolosità per gli acquiferi con riferimento alle diverse sorgenti che insistono sul territorio. L’indice SPEC, che si basa su tre diverse metodologie per la valutazione dei carichi d’azoto, è stato costruito attraverso un monitoraggio preliminare su alcune aree campione. In relazione alla complessità della sperimentazione dei modelli e della loro implementazione sul territorio, lo studio non sarà concluso prima delle prossima estate. Fino a quella data, quindi, non sarà possibile disporre di elementi utili per presentare a Bruxelles una richiesta di aggiornamento delle aree vulnerabili. Ciò detto tuttavia si possono fornire alcune prime indicazioni. Cinque le regioni sotto osservazione: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. A livello generale la relazione evidenzia che il 50% del territorio può essere descritto da un basso grado di pericolo. Per quanto riguarda invece il contributo delle diverse sorgenti la relazione specifica che:

D I R E T T I VA E U R O P E A

Confagricoltura: "Servono nuovo approccio e semplificazioni" “Sull’applicazione della direttiva europea sui nitrati deve aprirsi una nuova fase e occorre un nuovo approccio integrato degli interventi che tenga conto delle specificità e di tutti gli sforzi già fatti dagli agricoltori in questi anni, sulla base dei piani d’azione regionali, che hanno permesso di ottenere rilevanti miglioramenti della qualità delle acque superficiali e profonde”. Lo ha detto Antonio Boselli, componente della giunta di Confagricoltura, al tavolo di confronto convocato dai ministri delle Politiche agricole e dell’Ambiente con le Regioni e le Organizzazioni agricole sul problema nitrati.
 “Gli adempimenti vanno semplificati - ha proseguito il rappresentante di Confagricoltura - al fine di consentire una gestione dei nitrati di origine agricola, in modo responsabile e con minori vincoli burocratici per le aziende. Ed è compito dei piani di sviluppo rurale delle Regioni prevedere linee di finanziamento per supportare gli investimenti

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necessari per proseguire nel percorso già iniziato dalle imprese agricole nel ridurre gli impatti ambientali”.
 Vanno risolte le seguenti problematiche: semplificazione delle procedure relative alla comunicazione e ai documenti di trasporto; valori di escrezione azotata e di produzione di reflui tarati sulle specifiche e reali condizioni aziendali, utilizzo agronomico del digestato; maggiore flessibilità nei divieti di spandimento dei reflui zootecnici nei mesi autunnali ed invernali; garantire il fabbisogno in elementi nutritivi delle diverse colture; esclusione dal limite dei 170 kg/ha di azoto nelle aree vulnerabili per il digestato equiparabile ai concimi chimici.
 “Non va dimenticato – ha concluso Confagricoltura - che gli effluenti zootecnici ed il digestato sono fertilizzanti estremamente utili per l’agricoltura in quanto contribuiscono a mantenere livelli ottimali di sostanza organica del suolo e a diminuire l’utilizzo di concimi chimici".


- la maggior parte del territorio (dal 36% al 55% a seconda delle Regioni), indipendentemente dal grado di pericolo ad esso associabile, è prevalentemente soggetto alla presenza di sorgenti multiple; - il contributo “prevalente” di natura “zootecnica”, cosi come quello “civile”, interessa non più del 10% delle superfici regionali, tranne nel Piemonte in cui il primo raggiunge il 19%; - la sorgente minerale prevalente, interessa da un minimo del 25% ad un massimo del 53% delle superfici regionali. “Questi primi dati, anche se ancora approssimativi, mettono in rilevo un minor ruolo della zootecnica nell’inquinamento da nitrati”, conclude Abellonio.

L AT T E

L'Ue chiede all'Italia prove sulle multe La Commissione europea vuole portare l’Italia alla Corte di Giustizia per imporle di recuperare presso i produttori di latte multe per 1,39 miliardi di euro per superamento delle quote assegnate tra il 1995 e il 2009. La decisione è prevista per il 10 luglio nell’ambito del pacchetto infrazioni. La Commissione chiede al nostro Paese le prove che le multe a carico dei singoli allevatori sono state effettivamente pagate dagli stessi e non dallo Stato per dimostrare che non ci sia stata una disparità di trattamento rispetto agli altri Stati europei. A giugno 2013 le multe non pagate dai singoli allevatori superavano i 1,4 miliardi e dopo un anno sono calate solo di qualche decina di milioni di euro: l’Italia deve quindi ancora riscuotere 1,395 miliardi di euro. La procedura d’infrazione era stata aperta a giugno 2013 ed ora, dopo che la Commissione notificherà il parare motivato, l’Italia avrà tempo 30 giorni per fornire una risposta esauriente.

Latte: prospettive buone, ma sul post quote l'Ue tace LA COMMISSIONE DESCRIVE UN QUADRO POSITIVO, PERÒ SUL FUTURO DEL SISTEMA NON HA PROPOSTE CONCRETE

L

a Commissione europea ha pubblicato recentemente una relazione sullo sviluppo della situazione del mercato lattiero-caseario e sul funzionamento del “pacchetto latte” 2012, che descrive il quadro piuttosto positivo del mercato lattiero-caseario e illustra altre considerazioni in vista della fine del sistema delle quote nel 2015. Il cosiddetto “pacchetto latte”, adottato in codecisione nel 2012, mira a rafforzare la posizione dei produttori lattiero-caseari nella filiera lattiero-casearia e a preparare il settore ad un futuro più sostenibile e orientato verso il mercato. Gli Stati membri hanno la possibilità di rendere obbligatori i contratti scritti tra le aziende di produzione e le aziende di trasformazione del latte. Gli allevatori possono negoziare collettivamente le condizioni contrattuali, compreso il prezzo del latte crudo, attraverso le organizzazioni di produttori. Il pacchetto consente inoltre un maggiore dialogo tra i diversi attori della filiera lattiero-casearia e permette agli Stati membri di applicare norme per regolamentare la fornitura di formaggi certificati DOP e IGP. Le misure necessarie per realizzare effettivamente le possibilità del “pacchetto latte”, come la creazione di OP e l'organizzazione di negoziati collettivi, richiedono tempo e un forte dinamismo da parte degli allevatori stessi. È stato inoltre avviato un Osservatorio del mercato europeo del latte, per garantire una maggiore trasparenza ed una più efficace analisi del mercato e per supportare gli operatori economici nelle loro decisioni commerciali. “Nonostante una prospettiva ampiamente positiva per i mercati mondiali di prodotti lattiero-caseari, emergono alcuni dubbi che sono stati espressi circa la capacità del quadro normativo dell'Unione europea - dichiarano da Confagricoltura -. Il dibattito per rispondere a tali preoccupazioni è continuato in Commissione, ma nessuna proposta concreta è emersa per lo scenario post-quote per il momento. La Commissione si è limitata ad

analizzare, traendone un quadro positivo, il mercato lattiero-caseario ed a constatare come serva ancora tempo per valutare le ricadute dell'applicazione del ‘pacchetto latte’ del 2012”. E anche in sede di Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura, il 16 giugno scorso, si è registrata sostanzialmente una posizione di stallo, sia per l'immediato (non ha trovato il necessario sostegno la richiesta di alcuni paesi, Austria e Germania in testa, di ottenere un aumento del tenore di grassi prima della fine delle quote), sia per il futuro, a causa del mancato accordo dei Ministri su un documento di conclusioni che tracciasse la strada per il futuro dopo la fine del sistema delle quote. La palla passa ora alla Presidenza Italiana.

Così in Unione Europea A = Paesi in cui i contratti allevatori/trasformatori sono obbligatori; B = Paesi in cui sono previsti codici di buone prassi tra le organizzazioni di allevatori e di trasformatori; C = Paesi in cui sono presenti 228 OP ufficiali

A Austria Belgio Bulgaria Cipro Croazia Danimarca

• • •

B

C

Estonia Finlandia Francia Germania

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Grecia Irlanda Italia Lettonia Lituania Lussemburgo Malta Paesi Bassi Polonia Portogallo Regno Unito Repubblica Ceca Romania Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Ungheria

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L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

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Confagricoltura news CONVOCAZIONE

Assemblea l'11 luglio 2014 Un momento dell'assemblea dei soci 2013 a Entracque

Assemblea tra Cuneo e Entracque VENERDÌ 11 LUGLIO, DALLE 9,30, GLI ASSOCIATI SI RADUNANO PER L'ANNUALE APPUNTAMENTO

U

n doppio momento caratterizzerà l'assemblea annuale dei soci di Confagricoltura Cuneo in programma venerdì 11 luglio. Il primo, alle 9,30, si svolgerà nei locali della nuova sede di via Bruno Caccia, 4 a Cuneo, dove si procederà all'approvazione del Conto economico del 2013, della relazione del Collegio sindacale e alla determinazione delle quote e contributi associativi per gli anni 2014 e 2015. Al termine di questa prima fase ci si sposterà al Real Park di Entracque, alle 11,15, dove la giornata assembleare proseguirà con le realzioni del presidente di Confagricoltura Cuneo, Oreste Massimino, e del direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio. Verranno altresì presentati agli associati i progetti che l'organizzazione agricola sta portando avanti in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo. Alle

12,30, circa, inizierà il momento conviviale con l'aperitivo e a seguire il pranzo sociale. "Arriviamo all'assemblea annuale soddisfatti per un'annata decisamente buona per la nostra associazione - dichiara il presidente Oreste Massimino -. Dopo l'approvazione del bilancio, che anche quest'anno si presenta in salute, ci sarà modo di confrontarsi sull'attività svolta durante il 2013 e i soci presenti potranno intrattenersi per una visita alla nuova sede provinciale di Cuneo. I nuovi locali, infatti, non solo rappresentano una tappa importante della storia della nostra organizzazione sul territorio, ma fanno parte di un percorso di crescita che desideriamo condividere con tutti gli asssociati". Per partecipare è necessario dare la propria adesione entro lunedì 7 luglio negli uffici di zona di Confagricoltura Cuneo.

C O N F A G R I C O LT U R A P I E M O N T E

Gian Paolo Coscia confermato presidente L'assemblea di Confagricoltura Piemonte, svoltasi sabato 28 giugno a Novara, ha confermato Gian Paolo Coscia presidente per il prossimo triennio. Lo affiancano in qualità di vice Paolo Dentis, Luca Brondelli di Brondello e Massimo Forno, rispettivamente presidenti provinciali di Torino, Alessandria e Asti. I vicepresidenti sono tutti al primo incarico regionale all’interno della Federazione. Le linee di intervento dei nuovi vertici di Confagricoltura Piemonte sono improntate a un ulteriore rafforzamento dell’organizzazione, alla valorizzazione del settore primario attraverso iniziative che mettano in luce l’impresa agricola informando correttamente i consumatori, allo sviluppo dei rapporti di dialogo e collaborazione con le forze politiche e le associazioni che operano sul territorio.

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Venerdì 11 luglio 2014 in prima convocazione alle ore 6.00 e in seconda convocazione alle ore 9.30 presso la sede di Confagricoltura in via Bruno Caccia, 4 a Cuneo. Alle 11.15 proseguirà al ristorante Real Park di Entracque. ORDINE DEL GIORNO Ore 9,30 - Approvazione Conto economico anno 2013 - Approvazione relazione Collegio sindacale - Determinazione quote associative e contributi associativi 2014 e 2015 Ore 11,15 - Relazione del Presidente Confagricoltura Cuneo - Relazione del Direttore - Presentazione progetti in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo Ore 12,30 - Aperitivo Ore 13,00 - Pranzo Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di zona della Confagricoltura di Cuneo.

IN LIBRERIA

Il romanzo di Valentina Mattia S’intitola “Intimo ritratto” ed è il primo romanzo di Valentina Mattia, impiegata dell’ufficio Iva di Confagricoltura Cuneo. Edito da “ArabaAFenice”, il libro racconta una storia d’amore tinta di rosso, ambientata tra gli aranceti alle pendici dell’Etna. “è un romanzo fortemente introspettivo - racconta Valentina Mattia -, ambientato nella mia amata terra d’origine: la Sicilia. Ringrazio il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, per avermi dato la possibilità di condividere con i lettori la gioia dell’uscita del mio primo romanzo, frutto di anni di fatiche. Spero possa essere un buon auspicio per il prossimo libro, già in cantiere”. Il romanzo sarà presentato al pubblico nelle prossime settimane e si potrà trovare, al costo di 15 euro, a Cuneo nelle librerie Ippogrifo, Stella Maris e Janus e nelle principali librerie della provincia.


L'Anga provinciale rinnova il vertice VENERDÌ 18 LUGLIO ALL'EVITA DI CAVALLERMAGGIORE SI PROCEDERÀ CON LA NOMINA DEL NUOVO PRESIDENTE di Gilberto Manfrin

Il presidente Anga Cuneo, Andrea Ingaramo

È

in programma venerdì 18 luglio dalle ore 19,30, nella tradizionale location della discoteca Evita di Cavallermaggiore, l’assemblea annuale dell’Anga (Associazione nazionale giovani agricoltori) Cuneo. Il momento conviviale sarà preceduto da un dibattito sul tema

"Agricoltura 2.0", uno sguardo all’evoluzione delle tecnologie moderne in agricoltura a vantaggio delle aziende agricole. Sono previsti gli interventi di Gabriela Tirino (Consulente Business Coaching) e Grasselly Morgane (ditta ISAGRI). Nel corso dell’assemblea, dove sono attesi anche Francesca Picasso, vice-presidente dell’Anga nazionale, e Piergiovanni Ferrarese, Delegato Area Nord dell'Anga nazionale, si procederà alla nomina del nuovo presidente provinciale. È giunto infatti al termine del suo mandato Andrea Ingaramo, che ha guidato l’Anga provinciale per sei anni: “In questi anni al vertice dell’associazione afferma Ingaramo - ho avuto modo di conoscere altre realtà appartenenti alle diverse associazioni di categoria, non solo cuneesi e piemontesi, ma anche nazionali, discutendo

insieme ai colleghi dei problemi che accomunano le nostre aziende. Sono stati anni in cui abbiamo aumentato il nostro peso a tutti i livelli. Ne è testimonianza la nomina di Davide Cravero all’Anga regionale e in precedenza la mia in qualità di vice-presidente. Lascio un’associazione forte e auguro a chi mi succederà di continuare a tenere alto il nome dell’Anga Cuneo. Ringrazio chi in Confagricoltura Cuneo ha collaborato con me in questi anni”. Alle 21 il via alla festa con l'apericena nell’area riservata. Per info: 0171/692143 (Int. 5) o 0172/712372.

AUGURI

Congratulazioni a Fabio e Martina Sabato 21 giugno sono convolati a nozze Fabio Fogliati e Martina Ferrero, entrambi dipendenti della Confagricoltura di Cuneo - zona di Alba. Il presidente, il direttore e tutti i dipendenti dell'associazione desiderano porre ai neo sposi i migliori auguri per una vita serena e piena di prosperità. Anche la redazione de L'Agricoltore cuneese si unisce alle congratulazioni.

Ferrero assessore all'Agricoltura NELLA NUOVA GIUNTA REGIONALE DELEGHE IMPORTANTI AD ALBERTO VALMAGGIA E FRANCESCO BALOCCO di Giorgio Barbero

M

Dall'alto: Ferrero, Valmaggia e Balocco

ercoledì 18 giugno una delegazione di Confagricoltura Piemonte guidata dal presidente regionale Gian Paolo Coscia ha incontrato il neo assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Giorgio Ferrero. Al centro del colloquio i temi del prossimo Psr e delle principali scadenze per l’attuazione della nuova Pac. Confagricoltura ha assicurato al nuovo assessore la piena collaborazione dell’organizzazione per lo sviluppo di iniziative utili a favorire l’efficienza e la competitività delle imprese agricole piemontesi. Proprio al nuovo esecutivo guidato dal presidente Sergio Chiamparino la Confagricoltura di Cuneo ha desiderato

augurare buon lavoro: “In particolare - dichiarano i vertici dell’associazione agricola cuneese - porgiamo i nostri migliori auguri ad Alberto Valmaggia e Francesco Balocco, entrambi rappresentanti della provincia di Cuneo, entrati a far parte della Giunta regionale con deleghe ad Ambiente e Montagna, il primo, e ai Trasporti, il secondo. Al neo assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, poi va il nostro invito a operare per far sì che il settore primario sia sempre più competitivo”. Confagricoltura desidera inoltre porre a Claudio Sacchetto, che lascia la guida dell’assessorato, un sincero ringraziamento per l’impegno profuso nel suo mandato.

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Le nostre aziende

DANILO DALMASSO HA MESSO DA PARTE GLI ABITI DI AUTISTA DI CAMION PER DEDICARSI ALL'ALLEVAMENTO DI GALLINE PER LA PRODUZIONE DI UOVA di Paolo Ragazzo

A

nche ammesso che il settore primario stia davvero resistendo meglio di altri agli scossoni della crisi economica globale, ci vuole pur sempre coraggio e un briciolo di sana incoscienza a lasciare un posto di lavoro sicuro per dedicarsi anima e corpo all'agricoltura. Attributi che di certo non mancano a Danilo Dalmasso, 40 anni di Centallo, che nel 2011 ha deciso di dare una svolta alla sua vita svestendo gli abiti di autista di camion per allevare galline ovaiole. "Tre anni fa ho iniziato a ristrutturare i due capannoni costruiti da mio padre nel 1968, facenti parte dell'azienda di famiglia, per adibirli alla produzione di uova secondo le stringenti normative europee del benessere animale - spiega Danilo -. Nel 2012 sono diventato operativo a tutti gli effetti e vedendo come vanno le cose posso dire che non tornerei più indietro. La vita da imprenditore agricolo ha i suoi 'pro' e 'contro' legati all'incertezza del reddito e alla disponibilità di tempo libero, ma grazie anche alle innovazioni delle tecniche allevatoriali ci sono numerose

Gli allevatori Aldo e Danilo Dalmasso (padre e figlio), al centro Adriano Rosso (Confagricoltura Cuneo)

Ovaiole, una scelta di vita a Centallo possibilità per organizzarsi al meglio e far conciliare tutto". Nella frazione di San Biagio l'azienda di Dalmasso è costituita principalmente da due ampie strutture in cui trovano spazio 32.800 mila galline di razza 'hi line', allevate in soccida, come ormai avviene in quasi tutte le realtà avicole in Italia. Gli animali, provenienti da Savigliano, arrivano a Centallo al compimento del quarto mese di vita (pollastre) e vengono stabulati in gabbie pronti per dare avvio al ciclo che li porterà a produrre in media 30 mila

uova al giorno, per circa 12 mesi. "Conferisco il prodotto alla ditta Cascina Italia di Bergamo che circa due volte a settimana viene in azienda, ritira le uova e si occupa di selezionarle e marchiarle prima di destinarle alla grande distribuzione o alle industrie alimentari di lavorazione", continua Danilo Dalmasso. Ma come avviene l'attività in allevamento? Chi crede ancora che l'agricoltura sia un settore statico e immobile dovrebbe farsi un giro, ad esempio, proprio in un'azienda di galline ovaiole per vedere come

Oltre 32 mila galline ovaiole trovano collocazione nell'azienda di Centallo

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ogni fase del processo avvenga in maniera moderna e automatizzata. In ciascuna delle sette linee di allevamento, infatti, le galline sono disposte, a gruppi di dodici, in gabbie su quattro piani; ogni impianto dispone di alimentazione e fonte di abbeveraggio controllati automaticamente da un computer esterno, che regola anche la climatizzazione dei locali e l'intensità dell'illuminazione. Questo serve a garantire il giusto contributo di fattori decisivi per la produzione di uova, come temperatura e luce. Ogni gabbia, poi, ha il fondo leggermente inclinato per permettere alle uova deposte di scivolare dolcemente su un nastro trasportatore. Questo verrà messo in moto in quella che è la fase più "spettacolare" di tutto il processo: quella della raccolta che avviene ogni giorno, generalmente nel pomeriggio. "Un catena mobile, detta in gergo lifter, scorre su e giù fermandosi ad ogni piano dove il nastro con le uova deposte si attiva e le uova raccolte vengono trasferite in un magazzino adiacente pronte per essere confezionate" dice Danilo Dalmasso. Qui alla spicciolata vengono convogliate ad una macchina che le ordina in file di 6 e le

Il sistema di raccolta delle uova è completamente automatizzato

posiziona meccanicamente dentro appositi contenitori. "Il mio lavoro in questa fase consiste nel controllare che tutto fili per il verso giusto, che non ci siano intoppi, andando a togliere eventuali uova rotte o ammaccate", continua l'imprenditore centallese. I 'platò' completati vengono impilati uno sull'altro a comporre ordinati pallets di

Pallets di uova pronte per il ritiro e la macchina confezionatrice

uova pronti per essere ritirati e finire sulle tavole dei consumatori o sugli scaffali dei supermercati di mezza Italia. "Sarebbe ideale riuscire a raggiungere in media una produttività non inferiore all'85%", conclude Dalmasso, ma il tono della sua voce lascia trasparire che questo per lui non è l'aspetto più rilevante. In fondo per uno abituato fino a qualche anno fa a macinare chilometri, l'importante è che la strada da percorrere sia aperta, poco importa se in salita o in discesa. Ce l'ha detto con orgoglio all'inizio: "Indietro non si torna".

Sei associato a Confagricoltura e vuoi far conoscere la tua azienda? Telefona ai tel. 0171 692143/601962 o scrivi una email all'indirizzo upa@autorivari.com, specificando il comparto in cui operi (viticoltura, frutticoltura, zootecnia...)

CHE COS'È LA SOCCIDA

Un contratto sempre più diffuso in avicoltura La soccida è il contratto in base al quale il soccidante, colui che concede il bestiame e il mangime, e il soccidario, colui che materialmente si occupa dell’allevamento e fornisce la struttura, si associano per l’allevamento e lo sfruttamento di una certa quantità di bestiame avendo come scopo principale la ripartizione pro quota dell'accrescimento del bestiame e dei prodotti ottenuti (i cosiddetti "frutti"): il tutto è regolamentato dall'art. 2170 del codice civile. Negli ultimi anni, l'utilizzo di questo contratto ha avuto una ripresa e un'espansione notevole a causa della diffusione di alcune forme di integrazione contrattuale tra allevatori ed industrie fornitrici di mangimi: nel settore avicolo rappresenta infatti il 90% dei contratti, mentre nel settore

dell'allevamento delle carni il 20%/30%. Solitamente l'industria fornisce i capi da allevare (pulcini, tacchinetti, suinetti svezzati, vitelli da ristallo), i mangimi, i medicinali, l'assistenza tecnica e sanitaria, mentre l'agricoltore fornisce i locali, la manodopera e l'imprenditorialità nella gestione dei fattori per il buon esito dell'allevamento. Ciò consente all'agricoltore di iniziare un'attività in proprio con un investimento iniziale relativamente basso e all'industria di mettere sul mercato prodotti di qualità migliore. Ma occhio alla ripartizione dei "frutti": soccidante e soccidario sono soggetti al rischio di impresa, la definizione di un compenso fisso per l’allevamento farebbe ricadere il rapporto nell’ambito di un contratto d’opera e non di soccida. [E.I.]

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Il tecnico in frutteto

Drosophila suzukii, conoscere e combattere il "moscerino" dei piccoli frutti ECCO COME IMPARARE A RICONOSCERLO E LE LINEE GUIDA PER DIFENDERSI. AD OGGI LA LOTTA CHIMICA NON È RISOLUTIVA

I

n questi anni il settore orto-frutticolo cuneese delle zone valligiane e di pianura, ha conosciuto un interesse crescente per quanto riguarda la coltivazione dei piccoli frutti, primis fra tutti mirtillo, mora e fragola. Dal punto di vista sanitario, parallelamente agli incrementi di superficie coltivata, a partire dal 2010 in Piemonte è emersa la preoccupazione per la rapida diffusione di Drosophila suzukii, chiamato anche “moscerino dei piccoli frutti”. La specie estremamente polifaga (colpisce anche drupacee, vite, …), dotata di ovidepositore robusto e seghettato, penetra i frutti per ovideporre causando ingenti danni: esternamente sui frutti possono essere visibili punture e chiazze infossate che successivamente nel post raccolta si traducono in marcescenze dovute all’attività larvale. Dalle diverse esperienze maturate, su mora, mirtillo, lampone e fragola, lo stadio fenologico coincidente con il cambio di colore (invaiatura) è quello preferito per l’ovideposizione, inoltre, le varietà meno consistenti con buccia più sottile e delicata sono maggiormente appetibili. Ancora, da quanto emerge dai monitoraggi annuali effettuati dal Creso di Boves (sezione dedicata all’orticoltura), sul territorio si evidenziano significative presenze dell’insetto nella fase tardo estivo – autunnale in diversi punti di osservazione, in quanto la maggiore attività della specie è espressa a temperature ambientali di circa 20°C (temperature superiori ai 30° sterilizzano i maschi). L’andamento delle catture 2013 sul nostro areale (dati Creso) è rappresentato dal grafico qui sotto. Ad oggi non si conoscono precisamente alcune fasi del ciclo biologico dell’insetto: ad esempio lo svernamento, che secondo alcuni autori si pensa sia assicurato Monitoraggio Drosophila Suzukii - Catture 2013

Mirtillo Peveragno (D9)

D. suzukii

Mirtillo Peveragno (D9) D. suzukii Mirtillo Paesana (D11)

D. suzukii

Mirtillo Paesana (D11) D. suzukii Mirtillo CReSo (D2)

D. suzukii

Mirtillo CReSo (D2) D. suzukii Mirtillo Bagnolo P. (D14)

D. suzukii

Mirtillo Bagnolo P. (D14) D. suzukii Lampone Peveragno (D6)

D. suzukii

Lampone Peveragno (D6) D. suzukii CReSo (D2bis)

D. suzukii

CReSo (D2bis) D. suzukii

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dalle femmine adulte nel terreno o nelle foglie all’interno degli appezzamenti; secondo altri invece, la suzukii potrebbe trovare rifugio ai limiti del bosco. Per quanto concerne la linea di difesa, visto l’elevato potenziale riproduttivo, la capacità di diffondersi rapidamente attraverso il materiale infestato, la potenzialità e l’adattabilità biologica alle diverse condizioni ambientali, il ricorso all’integrazione tra i vari mezzi (chimici, agronomici, fisici) è sicuramente il più efficace. Anche la scelta varietale è di notevole importanza in quanto con essa varia il periodo di raccolta che espone più o meno al rischio di possibilità di danno. Tra gli interventi agronomici preventivi si ricorda l’importanza: • del controllo della vegetazione, per agevolare la raccolta di tutti i frutti ed evitare di dimenticarne all’interno della chioma (i frutti senescenti attraggono l’insetto); • della rimozione dall’impianto dei frutti caduti a terra e degli scarti. Di difficile gestione è la cattura massale realizzata con trappole alimentari costituite da aceto di mele, vino rosso e zucchero di canna; per ottenere infatti buoni risultati occorre un’elevatissima densità di trappole posizionate sul perimetro e all’interno dell’appezzamento che andrebbero sostituite periodicamente. Nel 2013 il Creso ha condotto una prova di efficacia sull’utilizzo di una rete antiinsetto, con l’obiettivo di limitare l’ingresso della drosofila all’interno dei frutteti (vedi foto sotto). Per valutare la presenza dell’insetto nel tunnel è stata collocata una trappola per il monitoraggio e successivamente sono state collocate trappole per la cattura massale. Dall’analisi dei dati si evince che durante il periodo di prova le catture della trappola posizionata all’interno del tunnel (50 esemplari) sono state inferiori rispetto alla trappola esterna (272 esemplari). Foto Creso

VIRUS SHARKA

"Tenere alta la guardia" In queste ultime settimane, sull’areale frutticolo saluzzese sono stati effettuati monitoraggi da parte di tutte le strutture dotate di servizio tecnico, finalizzati ad aggiornare la diffusione del virus Sharka delle drupacee. A seguito delle segnalazioni pervenute lo scorso anno e dei successivi interventi contenitivi attuati, pare tuttavia che al momento l’areale di diffusione sia in espansione. La sintomatologia sulla pianta affetta, si manifesta per il pesco e in particolare per le nettarine, a livello di foglie, frutti, ma anche sui rametti e sui fiori. Si coglie l’occasione per sottolineare ai produttori l’importanza di tenere sotto controllo i propri appezzamenti: in particolar modo tenere puliti il più possibile i frutteti da afidi (vettori del virus); in caso di possibile rinvenimento sintomi, non esitare a contattare il servizio tecnico di Confagricoltura che è sempre a disposizione.

Per quanto riguarda la lotta chimica, è stato accertato che non è risolutiva neppur con interventi ripetuti con principi attivi differenti, oltre agli aspetti negativi dal punto di vista economico e ambientale. Contro Drosophila suzukii non sono disponibili agrofarmaci registrati ma vengono concesse registrazioni provvisorie per 120 giorni (al momento hanno ottenuto questa registrazione Deltametrina, Fosmet e Spinetoram). In collaborazione con

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Il mercatino dell'agricoltore

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Rototerra per trattore Fiat 45/66 metri 2 di larghezza Cell. 333/9890639

VARI Regalo rami di albero, ideale per fascine. Sono già abbattute, solo da accatastare e legare e si trovano a Villafalletto Tel. 0171/938206 (chiedere di Mirko) Fratelli piemontesi trabucant eseguono lavori di intonacatura e rasatura di ogni genere e qualità e piccole ristrutturazioni. La nostra esperienza al vostro servizio. Consigli e preventivi gratuiti Cell. 340/7751772 Cedo terreni in asservimento Cell. 339/4727285 Regala rete antigrandine larga 5,60 metri e lunga 2400 metri circa Cell. 335/6625617 oppure 335/7218547 Regalo cuccioli segugio italiano di pura razza Cell. 331/7119711 Concedo in asservimento terreni (giornate piemontesi 40) per spandimento liquami Tel. 0172/716531 Regalo gattini con corredo (2 kg crocchette) Cell. 335/6954055 Regalo cane di taglia piccola, maschio di 3 anni, anche utile da guardia Cell. 328/1152754 Offro terreno in asservimento di 14 giornate a Busca in cambio di letame Cell. 349/0063269 Eseguo lavori di sgombero neve o insabbiatura Cell. 338/1331256 Regalo due cuccioli di pastore maremmano bianco Tel. 0172/742054 (ore serali)

L’Agricoltore cuneese N. 05 • LUGLIO 2014

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Gocce di di memoria memoria Gocce

Agli albori dell'antico 'rito' della trebbiatura del grano

I

Il professore Luigi Fulcheri

n questi giorni di luglio è naturale fermarsi ad ammirare le dorate distese dei campi di grano ormai prossimi alla raccolta e andare con il pensiero indietro nel tempo, quando la mietitura rappresentava il momento più atteso e importante dell’annata agraria e la trebbiatura si tramutava in una festa sull’aia, liberatoria e consolatrice. Oggi, per nostra fortuna, i brutti ricordi di fatiche disumane e di penose tribolazioni non ci appartengono più, se non come quadri di vita rievocati con nostalgia nelle feste d’estate, quando ripetiamo sulle piazze il rito della messe, con macchine d’epoca e tecniche antiche. Ogni campo, ogni aia, però, ha una lunga storia da raccontare. Un mondo arcaico e all’apparenza immutabile comincia a muoversi circa due secoli fa. Tra il 1822 e il 1848 vediamo l’affermarsi della mietitrice prima e della mietilegatrice poi, ma, già nel 1822, l’americano LANE ottiene il brevetto per una mietitrebbiatrice, anche se la prima ad essere operativa con successo è quella di HIRAM MOORE del 1841. Intanto gli americani SAVAGE e DOUGLAS, rispettivamente nel 1822 e nel 1826, brevettano dei battitori cilindrici a denti, di notevole efficienza sulle nuove trebbiatrici. La competizione tra trebbiatrice e mietitrebbiatrice è feroce. Quando la seconda sembra perdere terreno per problemi di peso, di traino e di altre criticità, BENJAMIN BOLT, nel 1909, montando un motore a scoppio di derivazione automobilistica, vince la sfida producendo la prima mietitrebbiatrice semovente. Negli USA, il periodo tra le due guerre vede il definitivo affermarsi della mietitrebbiatrice, mentre in Europa è ancora la trebbiatrice a farla da padrona. In Italia, poi, negli anni ’30 compaiono, ma con scarso successo, alcune mietitrebbie trainate, ma solo nel 1947 la BUBBA ne produce una semovente, seguita poi dalla ORSI e dalla LAVERDA, la sola rimasta oggi in attività. Nella storia del grano, la tecnologia, stranamente, affronta il problema della trebbiatura prima di quello della mietitura. Già nel 1734, MICHAEL MEINZIES mette a punto un correggiato meccanico mosso da una ruota idraulica, ma la svolta avviene nel 1758, quando lo scozzese ANDREW MEIKLE inventa il battitore cilindrico a spranghe. Il figlio e il tedesco

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STEIN, nel 1786, perfezionano l’invenzione con il controbattitore e, da allora, il meccanismo trebbiante non cambierà più e surclasserà anche i battitori cilindrici a denti degli americani SAVAGE e DOUGLAS. Da noi la mietitrice si afferma all’inizio del Novecento, la trebbiatrice, invece, si afferma con rapidità già a partire dal 1870. Nella seconda metà dell’800 con l’impiego della macchina a vapore, il locomobile, la trebbiatrice diventa mobile, si perfeziona e raggiunge un’elevata efficienza. Negli USA, dove esistevano già colossi della meccanizzazione agricola, primeggiano nomi come CASE, HOLT e BEST. Questi due, nel 1925, si fonderanno per dare vita alla CATERPILLAR. In Europa, primeggiano gli inglesi RANSOMES, HORNSBY, GARRETT, MARSHAL e RUSTON; in Belgio CLAYSES, VANDERVELDE, TONGLET e DOMINICY; in Germania LANZ e MAYFARTH; in Francia DOMBASTLE, ALBARET, GARNIER e BODIN; in Ungheria le FERRIERE FEDEERALI UNGHERESI. Fino alla prima guerra mondiale l’Italia è costretta ad importare macchine da tutto il mondo, poi, negli anni ’20, sotto la spinta del Regime, impegnato nella “battaglia del grano”, fioriscono le ditte costruttrici di trebbie, tanto che, nel 1935, sono 32 i costruttori di rilevanza nazionale ed i loro nomi sono ancora legati ai ricordi della nostra infanzia: CASALI, ABBRIATA, AMA, SAIMA, MANSAL, CARRA, BUBBA, OM, ORSI e, qui da noi, a Carrù, DEFILIPPI, per citarne alcuni. Oggi, ormai, ci è concesso di vedere queste macchine straordinarie soltanto più nelle sagre di paese, grazie alla passione e al cuore di quei pochi che le hanno salvate dalla distruzione. Ed è bello, per chi ha almeno la nostra età, assistendo alla polverosa trebbiatura, andare con il ricordo, al ritmo lento e poderoso di un vecchio testacalda, a rivedere bionde distese di grano trapuntate dall’azzurro dei fiordalisi e dal rosso fuoco dei papaveri, molto spesso, ahimè, infestate anche dalla perfida zizzania e dalla veccia, buona solo per i fagiani, senza dimenticare i cardi e la canapa selvatica dai tristissimi aculei, pronti a ferire le braccia più tenere. Gigi Fulcheri


I NOSTRI

Sede provinciale: Via Bruno Caccia, 4-6-8 - 12100 Cuneo Tel. 0171.692143 - Fax 0171.698629 - cuneo@confagricoltura.it ORARIO: 8,00/12,30 - 14,30/17,30 (lunedì, giovedì, venerdì e sabato pom. chiuso)

UFFICI

PATRONATO ENAPA Il Patronato Enapa di Confagricoltura Cuneo è presente in tutti gli uffici di zona.

Orari estivi degli uffici

Dal 1° luglio al 30 settembre 2014 ZONA DI CUNEO

Cuneo

Via Caccia, 4-6-8 Tel. 0171.692143 - 0171.634891 Fax 0171.698629

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8,00-14,00 8,00-12,30 8,00-12,30 8,00-14,00 8,00-12,30 8,00-12,30

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Dronero

Via IV Novembre, 20 - (c/o Geom. Garbarino) Tel. 0171.918182

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Caraglio

Via Valgrana, 7

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Via Vittorio Veneto, 8

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Piazza R. Spada - (ex Scuola Media)

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Via Vittorio Veneto, 21 - (c/o sala Municipio)

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Via Cavour ,19 - (davanti al Municipio)

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Villafalletto Demonte Tarantasca Busca

ZONA DI ALBA

Alba Bra Cherasco Canale S. Stefano B.

Via dell’Acquedotto, 2 Tel. 0173.281929 - Fax 0173.280979 segreteria.alba@confagricolturacuneo.it

MAT.

8,00-14,00 8,30-12,00 8,30-12,00 8,00-14,00 8,30-12,00 8,30-12,00

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Corso V. Emanuele II, 121 - (c/o Milano Assicurazioni) Tel. 0172.425477 - Fax 0172.44167

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Via Garibaldi, 25 (c/o Pratiche Auto) Tel. 0172.489764

MAT.

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Piazza Trento e Trieste, 74 Tel. 0173.970180

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Via Roma, 38/F Tel. 0141.840782 Fax 0141.840174

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ZONA DI MONDOVÌ MAT.

14,30-18,00 14,30-18,00

8,00-14,00 8,00-12,30 8,00-12,30 8,00-14,00 8,00-12,30 8,00-12,30

Corso Statuto, 28 Tel. e Fax 0174.42071 mon.direzione@confagricolturacuneo.it

POM.

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Morozzo

Via Marconi, 66

MAT.

9,00-12,00

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Dogliani

Piazza Confraternita, 5

MAT.

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P.zza Capuccini, 1 - 1° piano (sopra Consorzio Agr.) Tel. 0174.282038

MAT.

Via Mazzini, 28

MAT.

Mondovì

Ceva Carrù

ZONA DI SALUZZO

Saluzzo Bagnolo P. Moretta

Via Torino, 40 Tel. 0175.217120 - Fax 0175.248784 salu.direzione@confagricolturacuneo.it

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Via San Giovanni, 8 - (c/o Centro Anziani)

MAT.

9,30-12,00

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Via Togliatti, 16 Tel. 0172.712372 - Fax 0172.725796 savi.direzione@confagricolturacuneo.it P.zza C. Alberto, 5 c/o SAI Ass.) Tel. 0172.85253

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Via Marconi, 112 - Tel. 0172.637242 fossano@confagricolturacuneo.it

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9,30-12,00

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POM.

UFFICIO DI FOSSANO

Fossano

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C.so C. Battisti, 8 (c/o Ass. Generali) Tel. 0175.392733

ZONA DI SAVIGLIANO

Savigliano

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14,30-17,30 14,30-17,30

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8,30-12,30

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8,00-12,00

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